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(DS1638, Trento capII, Duci p.7)
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Non consideriamo la presenza nella Parola, nell’assemblea, ecc
segno. L’amore di Gesù verso il Padre e verso gli uomini, che
in tutta la sua vita Gesù aveva praticato nell’obbedienza e oblazione
nel servizio, trova sul Calvario la sua manifestazione più segno/amore/obbedienza
grande. La morte di Gesù liberamente offerta è in continuità
con la sua vita liberamente offerta; c’è continuità tra Bet-
lemme e il Calvario, tra l’incarnazione e la passione. Non il
corpo seppure del più nobile dei capri espiatori muove Dio al continuità
perdono e alla riconciliazione con l’uomo (anzi, questo ne offerta libera
avrebbe provocato l’ira3), ma il sacrificio spirituale, cioè
l’atto di amore totale di cui è segno4. Nell’eucaristia viene
ripresentata5 in modo incruento non l’immolazione storica di sacrificio spirituale
Gesù (che è l’effetto), ma le disposizioni spirituali che
l’hanno generata (che sono la causa); quel suo sacrificio ripresentazione incruenta
spirituale egli lo significa e lo comunica alla sua chiesa e immolazione
lo offre al Padre nella celebrazione del suo corpo dato e del
suo sangue versato. Il dono di sé e al Padre a noi che Gesù
ha fatto sul Calvario resta per sempre, e Gesù risorto può
ripresentarlo nell’eucaristia. Il memoriale della passione
agisce nella sua dimensione verticale (ripresenta, ricorda a
Dio che l’offerta e la conseguente espiazione del Calvario ha
valore salvifico eterno) prima che i suoi effetti ricadano e
vengano distribuiti orizzontalmente verso il popolo. movimento ascendente verticale e discen-
L’eucaristia è infine anche sacrificio della Chiesa, che of- dente orizzontale
frendo anche se stessa insieme con Cristo obbedisce al coman-
do di far memoria di lui. E come il sacrificio del Calvario
era il segno del sacrificio spirituale e della vita offerta sacrificio della Chiesa
da Cristo, così la chiesa che imita Cristo nella celebrazione
del sacrificio significa in questo il proprio sacrificio spi-
rituale e lo sforzo di renderlo coerentemente attuale nella
vita di tutti i giorni. In quanto nutrimento è l’eucaristia celebrazione e vita
stessa che sostiene questa azione.
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Che sentimenti benevoli potreste nutrire verso chi vi ammazza il figlio?
4
Come in ogni sacrificio l’offerta riesce gradita solo in quanto segno delle disposizioni interiori e della rette intenzioni dell’offerente
(del quale è segno); ed essendo la vita l’offerta più grande che un uomo può fare di ciò che gli è proprio; Dio gradisce in sommo gra-
do il sacrificio in cui si identificano totalmente vittima e sacerdote
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L’eucaristia è ripresentazione del sacrificio della croce e rappresentazione dell’ultima cena