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Tutta la liturgia cristiana culmina nell’Eucaristia, nella celebrazione della morte e della

risurrezione del Signore, nel mistero del suo amore illimitato.


Con l’Eucaristia si compie ogni vocazione cristiana dice Lg 11.
Il concilio parla di Eucaristia proprio per esprimere il rapporto tra la Chiesa e l’eucaristia.
La Chiesa vive l’eucaristia si manifesta come Chiesa. Dipenda una d’altra.
La Chiesa che celebra L’Eucaristia, compie l’ordine di Gesù Cristo nell’ultima cena: Fate questo
in memoria di me.
Per realizzare questo ordine di Gesù sono istituiti i vescovi, preti, e perciò la celebrazione
dell’Eucaristia è la loro missione principale.
A questa celebrazione la Chiesa è chiamata sempre come intera e quindi è chiamato ogni singolo
cristiano. Non significa che il cristiano potrebbe celebrare da se stesso l’Eucaristia solo in virtù
del suo sacerdozio comune.
Il sacerdozio comune significa la partecipazione all’unico sacerdozio di Cristo, la quale è stata
regalata al cristiano nel suo battesimo. Il cristiano divine veramente conforme a Gesù Cristo e
capace di sacrificarsi, diventando così lui stesso quasi l’offerta eucaristica.
Proprio in questo consiste la sua vocazione, farsi come Cristo.
Per mezzo dell’Eucaristia i fedeli ricevono da Gesù Cristo stesso quella grazia necessaria e
quell’aiuto per approfondire il loro rapporto con Lui e per mantenere vivo questo rapporto.
I fedeli diventano capaci di offrire se stessi come offerta viva e capaci di mettere la loro vita a
disposizione del “corpo di Cristo”, meglio è da riconoscere la cui unità, cioè viene testimoniata
“l’unità del corpo di Cristo” che è la Chiesa.
L’uomo si sottopone dell amore crocifisso. Cerca di ricevere tale amore.
L’amore rimane qui solo un dono unilaterale,
Io ho bisogno dell tuo amore per poter amare come tu ami.
L’amore sempre costa qualcosa ha un prezzo, il prezzo della vita
L’uomo si limita di cercare i singoli atti d’amore. Dare qualcosa questa e la vera conversione.
Vivere la fiducia in Gesù Cristo. Se non ho la fiducia, non posso sentire profondamente l’amore.
Abbiamo sempre il desiderio di non perdere l’unione con Dio.
Se io non sento l’amore, il rapporto con Dio e superficiale.
Dio può e vuole condurre alla santità. Lasciare alla santità.
Vivere un amore che non conta e non offre solo interesso.
L’infedelta e la colpa di parte nostra
Noi stessi abbiamo bisogno di eucaristia, quale e il dono della grazia interiore.
L’eucaristia significa ringraziamento, gratitudine. Così facciamo anche più viva la nostra
capacità di riconoscere l’amore di Gesù Cristo, la capacità di amarlo - perché Gesù diviene più
importante per noi.

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