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L’UOMO e L’ANIMA

L’uomo è creato a immagine di dio nel senso che è capace di


conoscere e amare nella libertà il proprio creatore. È la sola
creatura sulla terra che dio ha voluto per sé stessa e che ha
chiamato a condividere nella conoscenza e amore la sua vita
divina. Egli ha la dignità di persona: è qualcuno capace di
conoscere ed entrare in comunione con dio. L’uomo è stato
creato per conoscere servire e amare dio ed essere elevato alla
vita con dio in cielo. Nel Verbo “incarnato” si trova la luce del
mistero dell’uomo predestinato a riprodurre l’immagine del figlio
di dio fatto uomo. Tutti gli uomini formano un’unità per la
comune origine che hanno da dio, perché hanno un unico
Salvatore e condividono tutti l’eterna felicità di dio. L’anima
dell’uomo è creata da dio stesso ed è immortale. Si separa dal
corpo alla morte e non perisce e vi si unirà alla risurrezione finale.
L’uomo e la donna hanno pari dignità in quanto persone umane,
hanno reciproca complementarietà e sono chiamati a
trasmettere la vita umana, unendosi in matrimonio e
amministrando la terra. Secondo il progetto di dio originario,
l’uomo non doveva né soffrire e né morire e regnava armonia in
sé stesso.
SPIRITO SANTO
Lo spirito santo è la 3° persona della santissima trinità. Procede
dal padre al figlio ed è stato mandato a noi affinché viviamo come
figli di dio. Lo spirito ci unisce a cristo nella fede affinché da figli
adottivi possiamo chiamare dio “padre”. Figlio e spirito nella
trinità sono distinti ma inseparabili. Lo spirito è invisibile ma noi
lo conosciamo attraverso la sua azione quando ci rivela il Verbo e
agisce nella chiesa. Altri appellativi sono: spirito paraclito
(consolatore, Avvocato), spirito di verità. Nel nuovo testamento
abbiamo: spirito di cristo, del signore, di dio, della gloria, della
promessa. I simboli sono: l’acqua viva che esce dal cuore trafitto
di cristo e disseta i battezzati; l’unzione con olio, segno
sacramentale della confermazione; il fuoco che trasforma tutto
ciò che tocca; la nube oscura o luminosa in cui si rivela la gloria
divina; imposizione delle mani per cui viene guidato lo spirito e la
colomba che scende su cristo e rimane su di lui al battesimo.
LA CHIESA
La chiesa è il popolo che dio raduna da ogni parte del mondo per
formare l’assemblea di chi per fede e battesimo diventa figlio di
dio, corpo di cristo e tempio dello spirito santo. La chiesa viene
indicata nell’antico testamento con l’immagine legata al popolo
di dio; nel nuovo testamento le immagini vedono cristo come
capo del popolo che è il suo corpo e immagini di vita pastorale,
agricola, abitativa, familiare. Ha origine e compimento nel
disegno eterno di dio. Fondata da parole e azioni di cristo,
realizzata con la morte redentrice e risurrezione, manifestata
come mistero di salvezza con effusione dello spirito santo alla
pentecoste e avrà il suo compimento alla fine dei tempi come
assemblea celeste di tutti i redenti. La sua missione è annunziare
e instaurare il regno salvifico di dio. È mistero perché vi è una
realtà spirituale divina visibile solo agli occhi di chi ha fede. La
chiesa è sacramento universale di salvezza perché è segno e
strumento di riconciliazione e comunione con dio di tutte le
genti. La chiesa è UNA perché ha come origine e modello un solo
dio nella trinità: ha una sola fede, una sola vita sacramentale,
unica successione apostolica, una comune speranza e carità.
L’unica chiesa di cristo è la chiesa cattolica governata da Pietro e i
vescovi suoi successori in comunione con lui. I cristiani non
cattolici li riconosciamo come fratelli perché sono incorporati a
cristo nel battesimo. Il desiderio di unità dei cristiani è un dono di
dio e un appello allo spirito e si attua con la conversione del
cuore, la preghiera, la conoscenza fraterna e il dialogo teologico.
La chiesa è santa perché dio santissimo è il suo autore: essa è
sorgente della santificazione dei suoi figli che si riconoscono sulla
terra essere tutti peccatori, bisognosi di conversione e
purificazione. La chiesa è cattolica, cioè universale perché è
presente cristo ed è in missione per tutti i popoli di ogni cultura e
tempo. Ogni chiesa particolare (diocesi e eparchia) è cattolica.
Tutti gli uomini sono incorporati alla cattolica unità del popolo di
dio. La chiesa cattolica riconosce il popolo ebraico per il fatto che
dio scelse questo popolo primo fra tutti ad accogliere la sua
parola. A differenza delle altre religioni non cristiane, la fede
ebraica è già risposta alla rivelazione di dio nell’antica alleanza.
Tra chiesa cattolica e religioni non cristiane c’è un legame dettato
dall’origine e fini comuni del genere umano. La chiesa riconosce
che quanto di buono e di vero si trova in queste altre religioni
proviene da dio. Si dice che “fuori la chiesa non c’è salvezza”
significa che la salvezza viene da cristo capo per mezzo del suo
corpo che è la chiesa stessa. Non possono essere salvati quanti
conoscendo la chiesa, come fondata da cristo e necessaria alla
salvezza, non vi entrano. Possono essere salvati coloro che non
per loro colpa non la conoscono ma ricercano dio. Dio vuole che
tutti gli uomini siano salvati e manda perciò la chiesa in missione
ad annunciare il vangelo nel corso di tutta la storia, quindi la
chiesa è missionaria. La chiesa è apostolica per la sua origine
costruita sul fondamento degli apostoli; per il suo insegnamento,
quello stesso degli apostoli; per la sua struttura, in quanto
istruita, santificata e governata in assenza di cristo dagli apostoli
e vescovi. Apostolo significa inviato. Gesù era inviato di suo
padre. Gesù chiamò a sé dodici suoi fidati e li costituì come suoi
apostoli e gli diede l’ordine di continuare la missione datagli dal
padre promettendo di rimanere sempre con loro. La successione
apostolica è la trasmissione tramite il sacramento dell’ordine
della missione e della potestà degli apostoli ai loro successori, i
vescovi. La chiesa rimane in comunione di fede e vita con la sua
origine e lungo i secoli ordina il suo apostolato.
I 7 SACRAMENTI
Sacramenti iniziazione cristiana
L’iniziazione cristiana si compie mediante i sacramenti che sono i
fondamenti della vita cristiana: i fedeli rinati nel battesimo,
vengono corroborati dalla confermazione e nutriti dall’eucaristia.
Battesimo
Così chiamato per il suo rito centrale che consiste nell’immergere
nell’acqua il candidato o nel versargli dell’acqua sul capo mentre
viene pronunziata la formula trinitaria battesimale: “io ti battezzo
nel nome del padre, figlio e spirito santo”. Chi viene battezzato è
immerso nella morte di cristo e risorge con lui come nuova
creatura. Le prefigurazioni del battesimo nell’antica alleanza
erano: l’acqua, fonte di vita e morte; l’arca di Noè, che salva per
mezzo dell’acqua; il passaggio del mar rosso che libera Israele
dalla schiavitù egiziana; la traversata del giordano che introduce
Israele nella terra promessa. Tali prefigurazioni le porta a
compimento gesu cristo facendosi battezzare nel giordano da
Giovanni Battista; sulla croce, dal fianco ferito effonde sangue e
acqua, segni di battesimo e eucarestia e dopo la risurrezione
affida agli apostoli la missione di far conoscere a tutti la parola di
dio. La chiesa amministra il battesimo dalla pentecoste a chi
crede in gesu cristo e a ogni persona non battezzata. È richiesta la
professione di fede e l’intera comunità ecclesiale ha una parte di
responsabilità nella preparazione al battesimo. La chiesa battezza
i bambini perché nati dal peccato originale e deve liberarli dal
potere del maligno ed essere trasferiti nel regno di dio. Il
battesimo è necessario alla salvezza per coloro che conoscono il
vangelo e possono richiedere tale sacramento. Inoltre possono
essere salvati anche chi muore per fede (nel battesimo di
sangue) e tutti quelli che pur non conoscendo cristo e la chiesa,
ricercano dio (battesimo di desiderio). I bambini morti senza
battesimo vengono affidati alla misericordia di dio. Tra gli effetti
esso rimette il peccato originale, tutti i peccati e le loro pene. Il
battezzato è segnato con il sigillo indelebile di cristo (carattere).
Dio conosce ciascuno di noi per nome nella nostra unicità. Al
battesimo è preferibile avere il nome di un santo da avere come
modello di santità e ci assicuri la sua intercessione presso dio.
Possono battezzare il Vescovo e il presbitero, suo collaboratore,
il diacono nella chiesa latina e in caso di necessità chiunque
purché intenda fare ciò che fa la chiesa.
La Confermazione
Il posto di tale sacramento è nella Pentecoste quando gli apostoli
ricevono lo spirito santo e comunicano ai neo battezzati tramite
l’imposizione delle mani, il suo dono. Cresima (o crismazione col
santo myron) per il suo rito centrale che è l’unzione;
confermazione perché rafforza e conferma la grazia battesimale.
L’unzione avviene con il sacro crisma (olio misto a balsamo
consacrato dal vescovo) sulla fronte del candidato e con
l’imposizione delle mani da parte del ministro che pronunzia le
parole del rito: “ricevi il sigillo dello spirito santo che ti è dato in
dono”. L’effetto è la speciale effusione dello spirito santo che
imprime un carattere indelebile e crescita della grazia
battesimale; unisce più saldamente a cristo e sua chiesa. La può
ricevere ogni battezzato una sola volta in stato di grazia. Ministro
è il Vescovo o talvolta il presbitero.
Eucaristia
È il sacrificio stesso del corpo e del sangue di Gesù che egli istituì
per perpetuare nei secoli il sacrificio della croce, affidando alla
chiesa il memoriale della sua morte e risurrezione. È memoriale
perché rende presente e attuale il sacrificio che cristo ha offerto
al padre in favore dell’umanità. Il sacrificio eucaristico e della
croce sono un unico sacrificio. Come tale, l’eucaristia viene
offerta a tutti i fedeli vivi e defunti, in riparazione dei peccati e
per ottenere da dio benefici spirituali e temporali. Gesù ha
instituito l’eucaristia il giovedì santo mentre celebrava l’ultima
cena. Dopo aver radunato i suoi apostoli nel cenacolo, Gesù prese
nelle sue mani il pane, lo spezzò e lo diede loro come suo corpo
offerto per loro e prese un calice di vino e lo diede a tutti come il
suo sangue. Questa conversione è detta transustanziazione. La
frazione del pane non divide cristo ma è presente integro in ogni
sua parte. Nella vita della chiesa racchiude il suo bene spirituale:
con la comunione della vita divina e l’unità del popolo di dio ci
uniamo alla liturgia del cielo e anticipiamo la vita eterna.
L’eucaristia nel disegno divino della salvezza si colloca nella cena
pasquale annuale: gesu l’annuncia nel suo insegnamento e la
celebra con gli apostoli durante un banchetto pasquale. La chiesa
la celebra soprattutto la domenica, giorno della risurrezione di
gesu. Banchetto pasquale in quanto cristo realizzando la sua
pasqua, ci dona il suo corpo e sangue come cibo e bevanda.
Questo sacramento viene anche detto: santa messa, cena del
signore, memoriale della passione, santa comunione. Si svolge in
due momenti che formano un solo culto: liturgia della parola che
comprende la proclamazione e l’ascolto della parola di dio e la
liturgia eucaristica con la presentazione del pane e del vino, la
preghiera e la comunione. Il ministro è il sacerdote (vescovo o
presbitero) validamente ordinato. Gli elementi essenziali sono il
pane di frumento e il vino di vite. Gesu è presente nell’eucaristia
in modo unico e incomparabile, in modo vero, reale e sostanziale,
in modo sacramentale, sotto le specie eucaristiche del pane e
vino come cristo intero: dio e uomo e continua ad esserci finché
sussistano le specie eucaristiche. Il tipo di culto dovuto a tale
sacramento è quello di latria, cioè adorazione riservato solo a
dio. La chiesa conserva le ostie consacrate, le porta agli infermi e
bisognosi, le porta in processione, le presenta all’adorazione dei
fedeli. Tale sacramento è conservato nel tabernacolo. L’altare è
simbolo di cristo stesso, presente come vittima sacrificale e come
alimento celeste. La chiesa fa obbligo ai fedeli di partecipare alla
messa ogni domenica e nelle feste di precetto. Raccomanda ai
fedeli di ricevere la santa comunione con l’obbligo almeno a
pasqua. Per ricevere la comunione bisogna essere in stato di
grazia e se si è consapevoli di aver commesso peccato grave, si
deve prima ricevere il sacramento della riconciliazione prima
della comunione. Importanti anche lo spirito di raccoglimento e
preghiera, osservanza del digiuno, atteggiamento del corpo. I
frutti della santa comunione portano a fortificarci nella carità,
cancella i peccati veniali e ci preserva in futuro dai peccati
mortali. L’eucaristia è pegno della gloria futura perché ci ricolma
di ogni grazia e benedizione del cielo, ci fortifica e ci fa desiderare
la vita eterna.
SACRAMENTI DI GUARIGIONE
Sacramento della Penitenza e Riconciliazione
Cristo, medico dell’anima e del corpo, li ha istituti perché la vita
nuova può essere indebolita e anche perduta a causa del peccato
dal quale l’uomo è sempre incline (concupiscenza). Lo ha istituito
per la conversione dei battezzati allontanati da lui con il peccato.
Cristo ha voluto che la chiesa continuasse la sua opera di
guarigione e salvezza. Fu istituito la sera di pasqua quando si
mostrò risorto ai suoi apostoli. I battezzati hanno bisogno di
convertirsi perché è un impegno continuo per tutta la chiesa. La
penitenza interiore implica il dolore e la repulsione per i peccati
commessi, il fermo proposito di non peccare più in futuro e la
fiducia in dio. La penitenza interiore si nutre della speranza nella
misericordia divina. Forme di penitenza sono l’elemosina, il
digiuno, la preghiera praticate nella vita quotidiana, nel tempo di
quaresima o nel venerdì. Elementi essenziali del sacramento
della riconciliazione sono 2: gli atti compiuti dall’uomo e
l’assoluzione del sacerdote. Gli atti del penitente sono: un
diligente esame di coscienza; il pentimento: perfetto se motivato
dall’amore verso dio, imperfetto se motivato per altri motivi e
include il proposito di non peccare più; la confessione, che
consiste nell’accusa dei peccati fatta davanti al sacerdote; la
soddisfazione, cioè il compimento di certi atti di penitenza che il
confessore impone al penitente per riparare il danno causato. Si
devono confessare tutti i peccati gravi non ancora confessati ed è
l’unico metodo ordinario per ottenere il perdono. Ognuno,
raggiunta la maggiore età, ha l’obbligo una volta l’anno almeno,
di confessare i propri peccati gravi e prima della comunione. La
confessione dei peccati veniali è raccomandata ma non
necessaria, e ci aiuta a formarci con coscienza. Il ministro sono gli
apostoli, vescovi e presbiteri che esercitano il potere del
perdono dei peccati. L’assoluzione dei peccati gravi è riservata
alla sede apostolica o vescovo o presbiteri autorizzati, ma in linea
di massima da ogni sacerdote. Ogni confessore è obbligato a
mantenere il sigillo sacramentale, cioè l’assoluto segreto senza
alcuna eccezione. In casi di grave necessità si può ricorrere alla
celebrazione comunitaria della riconciliazione con la confessione
generica e assoluzione collettiva con il proposito di confessare i
peccati gravi a tempo debito. Gli effetti di tale sacramento sono:
la riconciliazione con dio e la chiesa; il perdono dei peccati; il
recupero dello stato di grazia; la remissione della pena eterna e
temporale; la pace e serenità della coscienza; la consolazione
dello spirito e l’accrescimento delle forze spirituali. Le
indulgenze sono le remissioni davanti a dio delle pene temporali
meritate per i peccati, già perdonati quanto alla colpa.
Sacramento unzione degli Infermi
La malattia, nell’antico testamento, è vissuta dall’uomo come
legata in qualche modo al peccato, vissuta davanti a dio al quale
l’uomo implorava la guarigione. La compassione di Gesù verso gli
ammalati e le sue guarigioni di infermi sono un chiaro segno che
con lui è venuto il regno di dio e quindi la vittoria sul peccato,
sofferenza e morte. La chiesa si impegna ad attuare tale
sacramento con le cure verso i malati accompagnate da
preghiere di intercessione. Tale sacramento è istituito da cristo
stesso. Tale sacramento lo può ricevere il fedele in pericolo di
morte per malattia o vecchiaia. Lo può ricevere anche più di una
volta in seguito all’aggravarsi della sua condizione ed è preferibile
che questa celebrazione sia preceduta dalla confessione
individuale del malato. È amministrato solo dai sacerdoti o
vescovi. Si celebra con l’unzione con olio, benedetto dal vescovo,
sulla fronte e mani del malato e con la preghiera del sacerdote
che implora la grazia speciale. Per quanto concerne gli effetti vi
sono: la grazia particolare, se dio lo vuole il recupero della salute
fisica, la preparazione del malato a passare nella casa del padre.
Il viatico è l’eucaristia ricevuta da coloro che stanno per passare a
vita eterna.
SACRAMENTI AL SERVIZIO DELLA COMUNIONE E MISSIONE
Sacramento dell’Ordine Sacerdotale
È il sacramento grazie al quale la missione affidata da cristo agli
apostoli continua ad essere esercitata dalla chiesa fino alla fine
dei tempi. Ordine indica un corpo ecclesiale di cui si entra a far
parte mediante ordinazione tramite un particolare dono dello
spirito santo che permette di esercitare una sacra potestà a
nome e con autorità di cristo a servizio del popolo di dio. Sono
prefigurazioni il servizio dei Leviti, il sacerdozio di Aronne e
l’istituzione dei 70 anziani e trovano compimento in gesu cristo.
Si compone di 3 gradi: episcopato, presbiterato e diaconato ai
quali è richiesto il celibato tranne che al diacono che può
sposarsi. L’ordinazione episcopale conferisce la pienezza del
sacramento, inserisce il vescovo nel collegio episcopale e ha gli
uffici di insegnare, santificare e governare. Nella sua chiesa
particolare adempie l’ufficio pastorale. L’ordinazione
presbiterale segna il presbitero con un carattere spirituale
indelebile, cooperatore del vescovo da cui dipende, è consacrato
per predicare il vangelo, celebrare l’eucarestia ed essere pastore
dei fedeli. Il diacono viene ordinato per il servizio della chiesa,
sotto autorità del vescovo, a riguardo del ministero della parola,
culto divino, guida pastorale e della carità. Possono conferire
questo sacramento solo i vescovi ordinati validamente. Può
riceverlo soltanto il battezzato maschio che deve essere anche
considerato adatto al ministero dell’autorità della chiesa. Si
celebra attraverso l’imposizione delle mani sul capo
dell’ordinando da parte del vescovo che fa la preghiera
consacratoria e invoca da dio per l’ordinando la speciale effusione
dello spirito santo e dei suoi doni conferendo come effetti un
carattere spirituale indelebile. Non può essere ripetuto e non ha
un tempo limitato.
Sacramento del Matrimonio
Dio ha creato l’uomo e la donna e li ha chiamati a unirsi in
matrimonio come intima comunione di vita e amore fra loro. Il
fine dell’unità matrimoniale è la comunione e il bene dei coniugi
e la generazione dei figli. Unione matrimoniale è indissolubile. Il
peccato tuttavia minaccia il matrimonio con discordia e
infedeltà. L’antico testamento sul matrimonio vede l’alleanza
nuziale di dio con Israele e prefigura la nuova alleanza tra gesu e
la chiesa sua sposa. Gesu ristabilisce l’ordine iniziale voluto da dio
e dona anche la grazia per vivere il matrimonio nella nuova
dignità del sacramento. Si celebra con una celebrazione liturgica
pubblica con sacerdote e testimoni mediante il consenso
matrimoniale, ovvero la volontà di entrambi di donarsi
mutuamente e definitivamente per vivere un’alleanza fedele e
feconda. Consenso indispensabile e insostituibile e deve avere
come oggetto il matrimonio ed essere un atto umano, cosciente e
libero senza costrizioni. Genera tra i coniugi un vincolo perpetuo
ed esclusivo e il matrimonio tra battezzati non può essere mai
sciolto. I matrimoni misti richiedono una licenza dell’autorità
ecclesiastica e quelli con disparità di culto richiedono una
dispensa. È essenziale che i coniugi accettino i fini del
matrimonio e si assicuri il battesimo ai figli e l’educazione
cattolica. I peccati gravemente contrari al sacramento sono:
adulterio, poligamia, rifiuto della fecondità e divorzio. La
separazione fisica degli sposi è ammessa solo se la coabitazione
è impossibile. Finché il coniuge vive, non ci si può risposare, a
meno che il matrimonio non venga dichiarato nullo dall’autorità
ecclesiastica. La chiesa non riconosce il matrimonio civile tra
divorziati risposati. Loro non possono ricevere assoluzione
sacramentale, né accedere all’eucarestia, né esercitare
responsabilità ecclesiali perché tale situazione contrasta con la
legge di dio. La famiglia cristiana è detta chiesa domestica
perché ognuno esercita il sacerdozio battesimale, contribuendo a
fare della famiglia una comunità di grazia e preghiera, una scuola
di virtù umane e cristiane, luogo del primo annuncio di fede ai
figli.

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