DIZIONARIO
DI ERUDIZIONE
SPECIALMENTE INTORNO
AI PRINCIPALI SANTI, BEATI, MARTIRI, PADRI, AI SOMMI PONTEFICI, CARDINALI
E PIÙ CELEBRI SCRITTORI ECCLESIASTICI, AI VARI! GRADI DELLA GERARCHI
DELLA CHIESA CATTOLICA, ALLE
PATRIARCALI, ARCIVESCOVILI E
CITTA.
VESCOVILI, AGLI SCISMI, ALLE ERESIE, , ALLE FESTE PIÙ SOLENNI,
AI CONC1LII
AI RITI, ALLE CEREMONIE SACRE, ALLE CAPPELLE PAPALI CARDINALIZIE F. ,
COMPILAZIONE
GREGORIO XVI.
AOL. XXXI.
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DIZIONARIO
DI ERUDIZIONE
STORICO -E CC LE SI ASTICA
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GIO GIO
(jUOVANNI (s.), apostolo ed e- lo scelse con s. Pietro e s. Giaco-
Tnn^elista.tacque a Belsaida nella mo per essere testimonio di sua
Galilea, era figlio di un semplice trasfigurazione sul Tabor, e di
pescatore nomato Zebedeo, e di sua agonia nell'orto degli Ulivi ; fu
Snlome, e fratello cadetto di s. incaricato con s. Pietro di allesti-
serne trattato come s' ella fosse sta- Indie orientali, contengono che gli
dice, commise la cura di una ma- cine. Sappiamo dal greco Apollonio
dre vergine ad un discepolo ver- ch'egli risuscitò un morto ad Efeso.
gine. S. Ambrogio, s. Gio. Griso- S. Epifanio accerta che il santo e-
tore, dal principio del suo mini- ni a' 27 dicembre. La Chiesa com-
stero infino alla morte di s. Gio- memora inoltre il suo martirio
vanni Battista. Lo scrisse in greco, cioè il glorioso trionfo da lui ripor-
lingua parlata dai popoli a' quali tato uscendo miracolosamente in-
lo destinava, ma ne fu fatta quasi colume dall'olio bollente, come si
subito una versione in siriaco. Teo- è detto; e nel luogo dove accadde
doreto lo chiama una teologia, che questo miracolo, presso la porta det-
la mente umana non può affatto ta dai romani Latina, venne eretta
intendere, e che le sarebbe stato una chiesa sotto i primi imperatori
impossibile immaginare. Perciò
d' chiamata Chiesa
cristiani , san
di
gli antichi hanno paragonato il Giovanni avanti Porta Latina
santo evangelista ad un'aquila che {Vedi). La festa di san Giovan-
s' innalza nell'aere, e che 1' occhio ni avanti la porta Latina celebra-
dell' uomo non può seguire. Per la si a' 6 di maggio : è stata ,
già è
stessa ragione i greci gli hanno moltissimo tempo, celebrata in mol-
dato il titolo di Teologo per ec- te chiese coli' astinenza dalle opere
cellenza. Abbiamo altresì di s. Gio- servili, ed era una volta di obbli-
vanni tre epistole : la prima è in- go in Inghilterra.
dirizzata a tutti i cristiani, massi- GIOVANM Crisostomo o Cri-
me a quelli ch'egli avea converti- sostomo (s.), celebre dottore della
ti ; le altre due sono dirette una Chiesa. Nacque in Antiochia verso il
quale intraprese lunghi viaggi, sop- l'annij avendo oltre a Giovanni an-
8 GIO GIO
che una figlia, prese saggia cura mo ne fuggì, e si tenne nasco-
se
di essi. Giovanni studiò l'eloquen- sto fino a che furono riempite le
za sotto Libanio, uno de' più fa- sedi vacanti ; il secondo fu fatto
delle passioni, applicandosi alla me» austerità che praticava gli cagio-
ditazione delle divine scritture. S. narono una pericolosa malattia, per
Melezio vescovo d'Antiochia, che il cui nel38 1 fu costretto ritornare
conobbe, lo trasse al servigio del- ad Antiochia per rimettersi in sa-
la Chiesa, e dopo averlo egli me- lute. In quell'anno stesso fu ordi-
desimo istruito, tenendolo tre anni nato diacono da s. Melezio; poscia
nel suo palazzo, Io ordinò lettore. Flaviano, che a questo succedette
Sebbene dotato di somma facon- sulla sede di Antiochia, lo innalzò
dia e ricco di preziose cognizioni, al sacerdozio nel 386, lo nominò
amava la taciturnità; ciò non per- suo vicario, ed incaricollo di an-
tanto s' intratteneva volentieri sulle nunziare ai popoli la divina paro-
verità eterne con persone virtuose, la. Egli sostenne questo importan-
ricato della cura d'istruire il po- ed in una gran carestia anche dei
polo, e continuò dopo il di lui ri- vasi sacri. Fondò parecchi spedali,
torno le sue fatiche evangeliche fra cui due per gli stranieri ; e le
collo stesso zelo e col medesimo sue larghe limosine gli meritarono,
successo: egli era l'ornamento e la dice Palladio, il soprannome di I:-
delizia d'Antiochia e di tutto 1' o- lemoainierc. Infiammato da un san-
riente, perchè la sua rinomanza s'e- to zelo per la propagazione del van-
ra estesa fino ai confini dell'impe- gelo, mandò un vescovo missiona-
ro. Rimasta vacante la sede di Co- rio presso i goti,un altro in mez-
stantinopoli nel 397, per la morte zo agli sciti nomadi , altri ancora
di Nettario, l'imperatore Arcadio nella Persia e nella Palestina.
volle innalzarvi s. Gio. Crisosto- Intanto l'imperatore Arcadio la»
del santo arcivescovo perchè quello squa del 4 0I > s Giovanni Griso- -
sciagurato potesse im- godere dell' stomo ritornò alla sua sede, es-
munità del santuario. S. Giovanni sendone stato assente cento giorni,
Grisostomo pronunziò in questa e il dì appresso montò il pulpi-
occasione un eloquente discorso sul to per dimostrare quanto fosse lie-
cattivo stalo di sua salute, per iu- lo deporre. Perciò ella chiamò
GIO GIO ii
del viaggio , dalla brutalità delle eh' erano venute dalle piò remo-
guardie, e dalla privazione quasi te contrade; e il suo corpo fu se-
continua del sonno. Il vescovo ed polto presso quello di s. Basilisco.
la del coro della basilica vaticana. logono; 1 ">. il trattato contro i giu-
J latini celebrano la sua festa ai dei e i gentili; 16. otto discorsi
27 di gennaio, giorno in cui av- contro i giudei; 17. discorso sul-
venne in Costantinopoli la trasla- l'anatema ; 1 8. discorso sopra le
zione del suo corpo , e i greci strenne; 19. sette discorsi sopra
ai i3 di novembre: questi ulti- Lazzaro. Vi sono ancora in que-
mi celebrano ancora la memoria sto tomo alcune opere falsamente
di lui, di s. Basilio, e di s. Gre- attribuite a s. Gio. Grisostomo, co-
gorio IN'azianzeno ai 3o di gennaio. me un settimo libro del Sacerdo-
11 Dome di Crisostomo, che signi- zio ; una omelia sopra gli scherzi;
fica Bocca d' oro, fu dato a s. un trattato contro i giudei, i gen-
Giovanni poco tempo dopo la sua tili e gli eretici, ec.
morte, trovandosi negli scritti di Il tomo II contiene: 1. vent'u-
s. Efiem, di Teodoreto e di Cas- na omelia sopra le statue, o sulla
siodoro. sedizione d'Antiochia; 1. due ca-
techesi , o istruzioni ai catecume-
Opere di s. Giovanni Grisostomo. ni; 3. tre omelie contro il demo-
nio; 4- nove omelie sulla Peniten-
Giorgio e Niceforo ci assicurano za; 5. un'omelia sulla nascita di
che s. Gio. Grisostomo aveva com- Gesù Cristo; 6. un'altra sul bat-
posto più di mille libri. JN'oi dare- tesimo di Gesù Cristo; 7. due sul
mo il catalogo di quelli che ci re- tradimento di Giuda; 8. le omelie
stano, giusta l'edizione del p. Mont- sopra la Croce e sul buon Ladro-
faucon, detta dei Benedettini, pub- ne; 9. un'omelia sulla risurrezio-
blicata a Parigi dal 17 18 al 1738, ne de' morti ; io. una sulla risur-
in tredici volumi in foglio, in gre- rezione di Gesù Cristo; II. un'al-
co ed in latino. tra sull'Ascensione; 12. due ome-
Il tomo I 1. le due
contiene: lie sulla Pentecoste; i3. sette pa-
Esortazioni a Teodoro; 2. i due negirici di s. Paolo; i4- > panegi-
libri della Compunzione; 3. i tre rici dei santi Melezio, Luciano, Ba-
libri della Provvidenza 4- ve 1'* ; ' *- bila, Giuventino e Massimino, Pe-
bri contro i nemici della vita mo- lagia, Ignazio, Eustazio, Romano,
nastica ; 5. il Paragone d'un re e martiri; dei Maccal>ei, e delle san-
d'un monaco; 6. il libro contro gli te Berenice, Prosdocia e Donnina ;
spiega che una parte del cap. 25 il quale non è diviso in omelie.
GIO GIO i5
14. 11 libro della virtù e del vizio. miniitra delle correxioni importanti
1 5. 11 trattato della natura oom« pei disionari d' Eskhio e di Sui la
paese di K.ent, ove usò alla scuo- visi in molti cori cantavano gior-
la di s. Teodoro di Cantorbcry, no e notte le laudi del Signore,
e vi studiò lettere ed insieme le significando un tal nome, uomini
massime di pietà sotto il sauto ab- che non dormono mai. Giovanni
bate Adriano. Tornalo in patria coperto di poveri cenci tornò in
si ritirò nel monistero di Whitby, patria sei anni dopo, e scelse ad
dal quale fu tratto per innalzarlo abitazione una casuccia in vicinan-
alla sede vescovile di Hagustad ;
za o meglio un oscuro angolo della
poscia passò a quella d' Yorck. La- stessa casa dei suoi genitori e paren-
sciò anche questo vescovato per ti, che senza sapere chi fosse lo man-
chiudersi nel monistero di Beverley, tenevano colle loro limosiue. Viven-
che avea fatto fabbricare, e dal do in questo modo santificossi coll'o-
quale derivò il suo soprannome di razione continua e colla pratica del-
Beverley. Ivi passò il resto de'suoi la mansuetudine, dell'umiltà, della
giorni negli esercizi della peniten- pazienza e della mortificazione. So-
za e dell'orazione, terminando feli- lo all'estremo del viver suo si die
cemente la sua mortale carriera ai a conoscere madre. Morì a sua
7 di maggio del 721, nel qual gior- nel 4^° ? e come avea chiesto fu
no il martirologio romano fa men- sepolto nel suo abituro, dal qua-
zione di Questo santo vesco-
lui. le egli avea avuto il nome di Cu-
1376. Nella sua vita scritta dal tare maggiore. Il capo di questo
Surio, ed in Walsingham leggonsi santo conservasi nella chiesa di s.
molti miracoli operati per sua in- Stefano a Besauzoue nella Franca
tercessione. Contea. Egli è onorato ai i5 gen-
GIOVANNI Calidita (s.). Figlio naio.
di un ricco signore di Costantino- GIOVANNI da Cahstrano (s.).
poli per nome Eutropio, ma dimo- Ebbe per padre 1111 genlduomo
rante in Roma ov'egli nacque, ab- d'Angiò eh' crasi stanzialo nel re-
deva BOpra le nude tavole, inopie" e Calisto 111, che successe a Nico-
gando il restò della notte nella lo V nel i.jn, lo mandò a pre-
preghier* e nella contemplazione, dicare una crociata nell'Alemagna
Egli possedeva lo spirito di coni- e neh' L agheria. La vittoria dai
punuone, e lo inspirava coti le cristiani riportata sopra Maometto
sue prediche mi peccatori più in- 11, per CUI In Costretto di I
e che incoraggiva i soldati in mez- del Sinai, ove si pose sotto la di-
zo ai tenendo in mano la
pericoli, rezione d' un vecchio anacoreta no-
croce, ed esortandoli a vincere o mato Martirio. Dopo quattr' anni di
morire. Tre mesi dopo questo fatto, fervoroso noviziato , in cui s' era
Giovanni spirò tranquillamente nel imposto più rigoroso silenzio, e
il
monte Sinai, e superior generale lontano. Narrasi che avendo ciò ese-
di tutti i monaci
ana- e di tutti gli guito per tre anni continui, il ba-
coreti di Pregato
quella contrada. stone produsse dei frutti cui il ,
dal beato Giovanni abbate di Rai- vecchio romito portò alla chiesa, e
ta, monastero posto vicino al mar dispensò ai fratelli, dicendo loro :
carmelitani nel convento di Medina Gli antichi religiosi dell' ordine, ri-
del Campo, avendo scello quest'or- guardando la riforma come una ri-
fuoco della divina carità, nulla ago- cizi, il suo amore per l'abiezione, e
gnava maggiormente che di imitare l'insaziabile desiderio di patire. IN è
Gesù sofferente, d'essere a parte ammiravasi meno in lui l' amore
delle sue umiliazioni , di portar la pel prossimo, massime pei poveri,
sua croce, di servire il prossimo per gli ammalati , pei peccatori ;
per amore di lui. La sua vita olTre amava teneramente eziandio i suoi
un continuo avvicendamento di gra- stessi nemici, e sempre rendeva loro
successo della riforma, e nel i5y6 lui, si ridestarono allorché nel ca-
fu da lei fatto direttore del con- pitolo tenuto a Madrid nel l5gl ,
vento d' Avila, ove persuase le re- disse liberamente la sua sentenza
ligiose a rinunziare a' parlatori! , e contro gli abusi che si tolleravano
corresse quegli abusi che non sono o voleansi introdurre da alcuni ca-
compatibili con una vita austera e pi dell'ordine; laonde venne spo-
premura, e molte persone che vi- tirossi nel solingo convento di Pe-
vevano nel mondo affidarono a lui gnuela ,
posto nelle montagne di
GIO GIO 23
Sierra-Morena. Giovanili riguardane la sua festa si pose nel Breviario
do il suo esilio come una felicità, romano a' 1 \ novembre. Il suo cor-
ne scusava gli autori, e non volle po trovasi a Segovia, ed un brac-
die suoi
i amici informassero il cio ed una gamba sono ad Ubeda.
padre vicario generale del modo in- S. Giovanni della Croce aveva com-
giusto col quale era trattato. Alle poste alcune opere spirituali in lin-
accuse che gli venivano intimiate, gua spaglinola, che furono tradotte
null'altro rispose se non che sof- in italiano, in latino ed in france-
frirebbe con giubilo qualunque pe- se. Le principali sono La salita :
ti, e servì nelle guerre che allora mise a correre per le vie gridan-
dividevano la Fi-ancia e la Spa- do, percuotendosi, e strappandosi
gna ; militò anche nella guerra che i capelli come un forsennato ,
virtuose persone. Bella prova del- torno al di lui letto. Anna Ossorio
l'amore che Giovanni avea pe' suoi tocca a questo spettacolo, avver-
poveri malati, fu un giorno in cui tì segretamente 1' arcivescovo dello
appiccatosi il fuoco al suo ospizio, stato al quale era ridotto il sau-
esponendo sé stesso al pericolo per to, e colla di lui autorità lo per-
salvarli, li trasporti) l'un dopo l'al- suase di abbandonar lo spedale,
1
tro sul dorso frammezzo alle fiam- e lo condusse in sua casa perchè
me. Né la sua carità reshingevasi fosse curato ma rapidi prog
; i
entro i confini del suo spedale, ina si si della sua malattia tolsero <>.;ni
estendeva a tutti i poveri della pro- speranza della sua guarigione. Tut-
vincia, e a chi somministrava di ta la gente mostravasi costernata
26 G O I GIO
al pericolo in cui si trovava que- sciandovi che una finestrella ,
per
sto uomo di Dio ; tutta la nobil- cui poter avere il necessario, e dal-
tà e i magistrati vennero a visi- la quale facea pure delle istruzio-
tarlo pregandolo di dare la sua ni a quelli che venivano a visi-
benedizione alla città, il che fece, tarlo. Cinque giorni della settima-
persuaso dall'arcivescovo. Indi si na si tratteneva solo con Dio, ne
rivolse colle più patetiche esorta- si lasciava vedere che il sabba to
zioni a tutti quelli ch'erano pre- e la domenica, e solo dagli uomi-
senti , raccomandando ad essi i ni. Non mangiava che una sola
suoi poveri e i suoi fratelli che volta ne mai usava pane, né
il dì,
avevano la cura dello spedale. L'ar- cibo cotto. Possedeva il dono della
civescovo messa nella
celebrò la profezia, e scuopriva a quelli che
camera amministrò
di lui, e gli il visitavano finanche i loro più
gli ultimi sacramenti; e Giovanni segreti pensieri ; aveva ancora il
col quale rimase circa dodici anni. santo, predisse che sarebbe vesco-
Morto questo, passò altri quatlr'au- vo, ma che avrebbe a sostene-
ni in diversi tnonisteri del vicina- re gravi persecuzioni, come avven-
to; poscia ritirassi soletto sopra un ne. Molti distinti personaggi ed e-
sua vita non volle veder nessuno, volte, a lui si rivolse, ed ebbe tan-
rese tranquillamente Io spirito nel- ri; accadutagli una terza volta si-
l'anno 3cj4 o 3cp, probabilmente imi sciagura , ricorse di nuovo
ai 18 di ottobre, in cui i cofti e gli al suo pastore, che gli fece dona-
egiziani ne celebrano la festa. I re un naviglio appartenente alla
martirologi latini ne fanno men- chiesa. La carila del santo pa-
zione ai 27 di marzo. triarca si estese oltre i confini
GIOVANNI (s.), detto Y Eterno- della sua diocesi, e sovvenne molti
tiniere. Nacque in Amatunta nel- sventurati sudditi dell'impero d'o-
l' isola di Cipro, di nobile e ricca riente ch'eransi riparali in Egitto
famiglia. Fu maritato ed ebbe dei dal furor de' persiani. Grandi som-
Gglij morti i quali e rimasto ve- me di danaro ed abbondanti prov-
dovo, si segregò dal mondo, distri- vigioni spedì a Gerusalemme sac-
buì a' poveri i suoi beni, e tutto cheggiata dagl' infedeli , e molli
si diede agli esercizi della cristia- operai egiziani per rifabbricarvi le
na pietà. Rapidamente avanzossi chiese; atterrate. Incaricò due. ve-
nella perfezione, e divulgatasi la scovi ed un abbate d'andar iu Per-
(ama della sua eminente santità sia a riscattarvi i prigionieri. Li
venne eletto patriarca di Alessan- Provvidenza, iu cui confidava, gli
gli spedali, andava d'uscio in uscio viers. Ivi si diede alla conversione
a sollecitare le limosine a prò dei dei calvinisti, e ali istruzione >
:
fatiche coronai.- dal più felice suc- due religiosi , e la elsa che BfCI '
pe molti miracoli con cui piacque po qualche difficoltà pel timore che
a Dio di glorificare il suo servo. aveasi del di lui padre, gli fu per-
L'eroismo delle virtù di s. Gio- messo di osservare in abito da se-
vanni Francesco Regis essendo slato colare gli esercizi della comunità.
GIO GIO 3i
Passali alcuni giorni, egli si tagliò riforme m alcuni altri. Oltre ai re-
tocco dai motivi che aveano deter- trovano per questo modo i mona-
minato il figlio a ritirarsi dal mon- ci divisi in due classi. S. Giovanni
do, vi acconsenti e diedegli la sua Gualberto si distinse eziandio per
benedizione. Il giovane religioso la sua carità verso i poveri, per
colla più compunzione del
viva assistere i quali spesso vuotava i
cuore si abbandonò alle più austere serbatoi del suo monistero. Assi-
romiti, coi quali si unì egli e il dalla fama della di lui santità, fe-
suo compagno; indi tutti insieme ce un viaggio a Passignano per ve-
lòrmarono il disegno di fabbricarvi derlo e intertenersi con lui. Stefano
un piccolo convento, e radunarvi I X detto X , ed Alessandro II ebbero
una comunità sotto la primitiva re- una particolare venerazio-
aneli' essi
gola austera di s. Benedetta La ne per la sua persona. Morì a Pas-
badessa di s. Ilario donò loro il signano ai 12 di luglio 1073, in età
luogo necessario per la costruzione di sessantaquattr' anni, e fu cano-
della fabbrica; e quando il moni- nizzato nel 1
1
93 da Celestino III.
iiinUto di s. Salvi, quelli (Itila Aio- suoi discepoli eolla sui dodi 111 1
ila, ili l'assi^iiano, di Rozzuolo, formando 1 loro cuori alla piei >
V
GIO GIO 33
trambi esercìtaronsi nella pratica fede.Allorché lo videro entrare in
di tutte le virtù. Giovanni comu- mare con centoventi schiavi da
nicò a Felice il suo pensiero di lui riscattati, quegli infedeli por-
dedicarsi alla liberazione degli schia- tarono via il timone del vascello e
vi cristiani, non dubitan-
e Felice lacerarono le vele, affinchè perisse
do punto che un cotale disegno in mezzo alle onde. Giovanni pie-
non provenisse da Dio 3 offerse no di fiducia in Dio, fatti spiegare
lutto se stesso pel prosperevole riu- i mantelli de' suoi compagni a mo-
scimento. I due santi raddoppiaro- do di vele, si mise ginocchioni sul-
no le loro mortificazioni e pre- la tolda o tavolato del vascel-
ghiere, alììne di ottenere da Dio lo a cantar salmi col Crocifis-
novelli schiarimenti sulla condotta so in mano lungo tutto il cammi-
che doveano tenere per recare ad no ; e il vascello in pochi dì ap-
effetto il nobile desiderio inspira- prodò felicemente al porto d' Ostia.
togli dalla carità. Verso la fine Sentendo il santo venir meno le
del 1197 si partirono per Pcoma, sue forze, passò a Pioma, ove vis-
ove il Pontefice Innocenzo III se ancora due anni, pure occupato
nuovo ordine religioso, sotto gli za. Morì santamente a' 2 1 dicem-
auspicii della ss. Trinità, di cui Gio- bre del I2i3, e fu seppellito in s.
vanni fu dichiarato primo mini- Tommaso, ove vedesi ancora la sua
stro generale. Ritornati in Fran- tomba; ma ilvenne corpo di lui
e favoreggiò l'instituzione del loro pa Innocenzo XI, nel 1679, ^ ss " a '
ordine nel suo regno. Valcario III, sua festa agli b' febbraio. V. Tri-
signore di Chutillon, donò loro un nitari.
luogo nelle sue terre per edificar- GIOVACI (s), detto di Mou-
vi un convento, e divenuto questo lier. Prete che fioriva nel sesto se-
benché non avesse ancora che ven- laura, ma il «anto abbate ve lo trat-
con molto fruito per Io spazio rli segreto. Giovanni passò qualtr'an- i
dieci anni, serbando lo spirito del ni successivi senza mai parlare con
sua slato primiero, e continuando nessuno, se non con quello chi
negli stessi esercizi, per quanto gliel portava da mangiare ed -svendo ;
ga, ove oltre la filosofìa studiò an- sua coscienza, ed avea bisogno di
che teologia e diritto canonico tal guida in mezzo ai gravi ram-
nelle quali facoltà prese il grado marichi che cagionavale la gelosia
di dottore. Egli avea diretto tutti dell'imperatore suo sposo. Ella a-
ì suoi studi collo scopo di abbrac- vanzò sempre più nella perfezione;
ciare il sacerdozio, e consacrarsi ma la di lei pietà non fece che iu-
digiuno a ricevere 1' unzione sa- più sante azioni della sua sposa, e
cerdotale. Tosto il suo vescovo gli concepì il sacrilego disegno di ob-
affidò il pergamo della Madonna bligare Giovanni a rivelargli le di
ardenti. In mezzo a questo suppli- piedi legati, dal ponte che unisce
zio, Giovanni non pronunciava che la grande alla piccola città di Pra-
i sacri nomi di Gesù e di Maria. ga, a' 16 maggio i3S3, ch'era la
Alla fine fu staccato dal cavalletto vigilia dell'Ascensione. Appena ri-
ch'era quasi spirante. Il Signore mase soffocato dalle onde il suo ,
VI lo inscrisse nel catalogo dei bea- nelle quali fosse messa in vigore
ti il i5 maggio del 1789;
giorno 1' osservanza delle regole, e fossero
e regnante Pontefice Gregorio
il aperte a tutti i religiosi, ma colla
XVI, solennemente canouizzollo ai permissione di lasciarle per ritorna-
26 maggio del i83p. re nel loro primo convento. Allor-
GIOVANNI BATTISTA della ché la rifórma fu stabilita, il p. Gio.
Concezione (beato). Nacque ad Al- Battista fu uno dei primi ad ab-
niodovar del Campo, vicino a Ca- bracciarla e venne incaricato di
,
e concesse ai polacchi, non che agli cembre i56i. Clemente XIII au-
abitanti della Lituania, di onorarlo torizzò il culto del b. Giovanni
come uno dei loro patroni. La sua Marinone con decreto degli 1 1
,
sciò questo benefìcio per entrare del fuoco nel iG3i, a' 34 di mag-
nella congregazione dei chierici re- gio sotto il qual giorno Benedet-
,
prannome, dell' illustre famiglia dei loro antichi errori, chiese a Papa
Buratti, fu allevato nella pietà, ed Nicolò IV la permissione di faro
entrò nell'ordine di Francesco. s. un nuovo viaggio in oriente; ma
Venne scelto per insegnare pubbli- cessò di vivere Camerino nel
a
camente la teologia a Bologna, a 1289, in età di ottantanni. Mol-
Napoli, a Roma, ed ovunque mo- ti miracoli attestarono la santità
strassi non meno santo ebe dotto. di Giovanni, per cui i camerinesi
Nel 1^4^ intervenne al concilio di gli eressero un marmoreo monu-
Lione per rappresentare il suo ge- mento, e renderono pubblico
gli
nerale die non potè recarvisi a ca- culto, che fu poscia approvato dal
gione di sua vecchiezza, e due an- Pontefice L'io VI, con un decreto
ni dopo fu eletto egli stesso supe- che pubblicò la congregazione dei
riore generale dell'ordine. Prima riti li 5 agosto 78 r 1
chiamare i frati minori alla perfe- nel 12 ir) e 1220 per propagare
zione del loro istituto. Il Papa In- il suo ordine, e procurare ai po-
nocenzo IV, nel r 1 j.6, lo spedì le- poli nuovi mezzi di salute. Essi
gato in oriente per trattare il di- avviaronsi a Tutolo, città elei re-
licatissimo affare della riunione dei gno Aragona, e ^corsero il pae-
di
greci alla Chiesa romana. Egli si se spargendovi la divina parola. Il
procacciò talmente la slima ed il loro zelo di dilatare la lede li
degnamente occupati diversi posti, essi erano ancora possenti pel lo-
morì nella sua patria, in età di ro numero, per le loro ricchezze,
settant'anni, a' 3 aprile 127 1. Pa- e andavano sempre crescendo, a
pa Pio VII confermò il culto che malgrado dell'oppressione. Di que-
si rendeva a questo beato, e per- sti ve ne aveva soprattutto un
mise di celebrarne 1' officio. La sua gran numero a Valenza, dove la
festa è stabilita a' 5 d'ottobre. mescolanza delle due religioni por-
GIOVANNI Ribera (beato).
di tava molta rilassatezza fra' cattolici.
Nacque a Siviglia nel mese di mar- Un tale stalo di cose recava in-
zo del i532. L'illustre suo genito- quietudine al consiglio di Spaglia ;
vestito da Filippo 111 della digni- bandonare tale scienza. Intanto de-
tà di viceré della provincia di Va- siderando di avanzarsi sempre più
lenza. Fondò nella sua città arci- nella perfezione, associossi alla con-
vescovile il collegio del Corpus Chri- gregazione della Scaletta, fondata
sli, lo dotò riccamente, e lo prov- in questo collegio, e ne divenne
vide di saggi professori. Egli fa- uno de' più fervorosi. Sempre in-
voriva tutte le pratiohe di pietà, tento alla propria santificazione ,
morte del quale, nel 1787, ne di- mise l'anno 1781 di cominciare il
venne titolare. Egli donò al capi- processo della sua canonizzazione
tolo una casa che aveagli lasciata che venne proseguito sotto il pon-
il defunto, e scelse invece per sua tificato di Pio VII, e da ultimo il
il De Rossi. Egli faticava ancora nel- colla purezza della loro vita si sforza-
le missioni, faceva spesso gli esercizi vano d'imitare la semplicità della
spirituali d' un anno in più moni- colomba. Essi erano uomini affatto
steri, sia a Roma, sia nelle diocesi spirituali i quali si davano all' o-
,
poli nel 57.5, a richiedere tre cose Io regalò d'una patena (T'oro or-
all'imperatore Giustino I; cioè, che nata gemme del peso di venti
di
gli ariani costretti da Cesare a ri- libbre, d'un calice d'oro di cinque
cevere la cattolica religione avessero libbre, di cinque vasi d'argento, e
il permesso di ritornare alla loro di quindici pallii tessuti in oro, i
setta; che agli ariani fossero resti- quali doni Giovanni I mandò po-
tuite le chiese loro lolle nell'orien- scia in Roma alle patriarcali basi-
te; e che ninno per l'avvenire fosse liche de' ss. Pietro e Paolo, di s.
Sulla prima richiesta non fece Gio- fuori le mura. Tornato il Ponte-
vanni I alcun molto all'imperato- fice a Ravenna , fu per ordine di
re, ma bensì parlò delle altre due. Teodorico messo in disagiata pri-
e dicesi che le ottenesse, come ri- gione, in cui dopo aver crealo quin-
porta l'autore dell' Istoria Miserila, dici vescovi, fra' quali Lucifero di
presso il Muratori , Script, rcr. Siena, e governato due anni, nove
Italie, toni. I, pag. 2o3. Il Papa mesi, e quattordici giorni, consu-
fu costretto da prudenti riflessi a mato dai travagli rese lo spirito
concedere qualche cosa agli stra- a'27 maggio del 526. Il suo cor-
nieri polenti dominatori ,
per non po qnattr' anni dopo fu trasportato
perdere all'alio i suoi, poiché il re in Roma e sepolto nella basilica di
Teodorico avrà stabilito esercitare s. Pietro. Vacò la sanla Sede un
coi cattolici d'Italia, quanto Giusti- mese e ventisette giorni.
no I avesse operato contro gli ariani GIOVANNI Il(s.), Papa LVIII,
nell'oriente: vegga n si il Baronio, cognominato Mercurio per la sua
ed il Pagi all'anno 528, n. 8. eloquenza. Nacque in Roma da Pro*
Giunto Giovanni I a Corinto col jello della contrada di Monte Celio,
Cavallo (Vedi), che gli avea im- e fu annoveralo d'alcuni fra Pon- i
prestalo un signore, e che poi nin- tefici della famiglia Conti. Essendo
no potè cavalcare, si portò nel 525 cardinale prete del (itolo di s. Cle-
a Costantinopoli ove fu ricevuto , mente, fu creato Papa nella chiesa
con sommo onore. Dodici miglia di s. Pietro in Vincoli a' 3 1 di-
prima delle porte della città fu in- cembre del 532. Dichiarato nemico
contralo da tutto il popolo con della simonia , che in que' tempi
cerei, e poi dall'imperatore, che ammorbava le elezioni de' vescovi
prostralo sino a terra gli rese qnc- e de'Pontefìei, ottenne da Malarico
GIO GIO \-
re fi' Italia, che questo punisse con gno de' longobardi in Italia. Tu due
la regia autorità i simoniaci, cui le ordinazioni nel dicembre Giovan-
pene ecclesiastiche non giungessero ni III creò sessant'uno vescovi,
a correggere, ed emanasse analoghe treni' otto preti, e tredici diaconi.
provvidenze. Approvò Giovanni li Governò dodici anni , undici mesi,
come cattolica la proposizione dei e venlisei giorni. Morì a' i3 luglio
monaci della Scizia : Uniti de Tri- del ">-3, v. fu sepolto nel Valica*
ni tale criicifixus est rarne y e signi- no. La santa Sede vacò dieci me-
ficò monaci acemeti che se non
ai si, e venti giorni.
desistevano dal condannarla li se- GIOVANNI IV, Papa LXXIV.
parerebbe dalla Chiesa. Veggasi il Figliuolo di Venanzio Scolare da
Iforis in P'indie. Muglisi, tom. I,
, Zara o Salona nella Dalmazia ,
Consacrò la basilica de' ss. XII Apo- nel Vaticano. Vacò la sede un me-
stoli, e V eresse in titolo cardinali- se, e tredici giorni.
zio ; e dicesi avere ordinato che GIOVANNI V. PapaLXWIY.
gli usurpaturi de' beni ecclesiastici Ebbe per padre Ciriaco d' Antio-
fossero tenuti a restituirli in ragio- chia, fu arcidiacono cardinale del
ne quadrupla. Nel nono anno del Pontefice s. igatone, il quale lo
Pietro. Vacò la santa Sede due li, per lo che venne criticato da
]Neir 876 scomunicò Formoso [Ve- pace della Chiesa, a condizione pe-
di), che gli successe neh' 891; ed rò che Fozio ai legati domandasse
assalito negli stati della Chiesa dai perdono dell'iniqua sua condotta
saraceni, ^abbandonato dai principi contra la Chiesa romana.
per la parzialità mostrata per Cur- Questa debolezza d' animo nel
io li, fu costretto domandare la Pontefice fece dire ad alcuni , che
pace da quei barbari coli' annuo la Chiesa in quel tempo era go-
tributo di venticinquemila mancuzi vernata da una donna come si ,
d'argento, moneta di quel tempo, legge nel Lenglet, Princ. della sto-
ed inoltre fuggire dalla prigione in ria tom. VII, p. Ij e fu una del-
cui l'avevano posto Lamberto con- le cause che die origine alla (àvola
te di Spoleto, e Adalberto mar- di Giovanna papessa (Pedi), il
per predatori delle città dello sta- provenne alla santa Sede per la
VOI *XM I
5o GIO GIO
ronò imperatori olire Carlo II, an- slenza dei commissari o ambascia-
che Lodovico III e Carlo , III il tori imperiali nella cousacrazione
Grosso, e donò al duca di Gaeta de' Papi essendo caduta in disuso,
Docibile il patrimonio di Traetto ad onta del decreto di Adriano II
e la città di Fondi, acciocché guer- che 1' avea proibita, volle ristabi-
reggiasse contro i Gover-
saraceni. lirla, perchè la possente famiglia dei
nò dieci anni e un giorno, moren- marchesi di Toscana s' intromette-
do a' 1.5 dicembre dell' 882, men- va nelle pontificie elezioni, cacciando
tre si disponeva a partire per la il Papa eletto dai suffragi del po-
Francia per riconciliare i principi polo , e sostituendovi altri , come
discordi. Fu sepolto nel portico Va- avea fatto col suddetto Stefano VI
ticano. Vacò la santa Sede sette detto VII; cosi Giovanni IX, per
giorni. prevenire futuri disordini, emanò
GIOVANNI IX, Papa CXIX. Fi- nel concilio il seguente decreto ,
gio III; ma cacciato questi da Ro- trova esposta ad ogni morte di Pon-
ma, fu eletto Papa Giovanni a' 1 tefice alla violenza ed alle corruzioni
marzo dell'898, e consacrato nel fine dell' oro, perchè le manca l' assi-
tificia : legge che ben presto restò venga consacrato in presenza dei
annullata. Dopo di avere in detto commissari imperiali e al cospetto
concilio restituito ai primi ordini di tutti i fedeli ". Le riflessioni che
la morte de' vescovi e dei Papi fos- scrissero al Papa una lettera, colla
sero rubati i loro palazzi , ed or- quale nel tempo stesso che si scu-
dinò che per ovviare ai disturbi savano d'essere stati per prepotenti
che talora seguivano uella consa- ragioni di sana politica costretti ad
crazione de' Pontefici , si facesse agire senzao permissione
ordine
questa con l'assistenza degli amba- del Ponteficepregavano osse-
, lo
pudica e polente Teodora che n' e- avea ancor compito cinque anni di
ra invaghila, passò all'arcivescovato età, e perciò il Baronie» disse al-
di Ra\enna e quindi ,col favore l'anno 92 ~, n. 9, che questo fu il
della medesima in que' Iagrimevoli primo mostro che si vide nella
tempi anche al pontificato 3o li Chiesa di Dio.
aprile del 91 4. a ^ dire di Luitpran- Dopo governo di quattordici
il
do, Histor. lib. 2, cap. i3. Alcuni anni, due mesi e tre giorni, Gio-
riferiscono l' elezione di Giovanni vanni X morì. Il progresso fu più
X all'anno 912, ina il Muraioli, lodevole del principio, giacché ot-
Annal. d'Italia all'anno 914 e 917, tenuto il pontificato con mezzi pen-
riporta una bolla, che dimostra es- simi , non Io amministrò poi <
52 GIO GIO
male; oo ti 'ebbe a dire il Baronio, ma aveagli fatto trucidare il fra-
infelici tempi fino al secolo passato quale osserva che ciò ammettendo,
si propagò per tutti gli scrittori dovrebbe essere stato Giovanni
l' infamia di cinque illustri perso- troppo giovane, mentre che, dopo
naggi accusati di laidissima vita la morte di Guido marito di Ma-
della contrada Via Lata, diacono tuì alla Sede il suo. Rico-
santa
cardinale romano, pronipote di Ser- noscente Giovanni XII al re, a'i3
gio III e di Giovanni XI, fu elet- febbraio del 962 lo coronò impe-
to, o piuttosto ad insinuazione dei ratore, essendo Ottone I, dopo Ar-
romani si fece egli Pontefice, do- nolfo, il primo tedesco che fu or-
po 20 agosto del 9^6, in età
i nato della corona imperiale, e
di sedici o diciotto anni, e prese Giovanni XII il primo Pontefice
il nometli Giovanni XII è forse : che trasferì 1' imperio ai tedeschi.
il primo l'apa che nell'elezione lo Non andò guari che Giovanni XII,
mutasse. Per la disgrazia di quei avvedutosi che Ottone I aspirava
1
tempi infelicissimi, dice il Baronio ni dominio d Italia e di Roma,
all'anno g55 s
nuin. j, fu stimato pacificatosi con Ad. liberto ne segui
meglio tollerare questo potente in- le parti contro Ottone I, malgrado
vasore, che lacerare la Chiesa con i giuramenti laonde adiratosi
fatti;
nascita vile come alcuni hanno cui si ricava, che Giovanni nacque
detto. Quelli che lo fanno della da Sicco o Siccone, e da Colomba
illustre famiglia Secchi, dicono di- in detto luogo, e che passato gio-
scendere dal sangue de' goti, aven- vane in Roma vi fu ricevuto da
te per tronco Richmero orna- Petronio console, e in sì fatta gui-
to dall' imperatore Severo verso sa si applicò agli studi , che con
l'anno 4^° colla dignità di patri- plauso universale meritò di essere
zio e di vicarioche propagossi poi
; Pontefice a'
9 giugno del ioo3,
per Milano, Padova, ed altri luo- dopo il dottissimo Silvestro II. Ec-
ghi d'Italia, celebre nelle lettere co 1' identifica iscrizione, cui il Bor-
e nelle armi, poi unita in parentela gia congettura a p. 21, che Enea
coi Pasqualighi senatori veneti, on- Silvio vescovo di Fermo facesse
de disse Francesco Sforza duca di incidere in memoria di questo
Milano nel diploma de' 11 giugno Papa.
i485> che la famiglia Secco si do-
vea contare tra le prime d' Italia. Joannes ex Siccon. et Coturno.
11 conte Orazio Secco di Padova, in a. rapagnani prop. limi, ortuni
paggio dell' imperatrice Leonora re- hab. adii. adol. Rom. duci, ci a
gina d' Ungheria, mori glorioso nel- Petron. Cos. Doni, recepì, adeo
l'assedio di Vienna d'Austria fatto licter. incub. ut tolo TJrb. ap. pi.
dai turchi. Il Cardella nelle Me- V. id. Jun. A. D. MIIT. fucr.
morie storiche de' cardinali tom. Pont, creai. Par. t. rexit Eccles.
II, par. I, p. 87, dice che Giovan- nani regnat. in Coel. pr. k. N09.
ni per gli studi fatti, e pel merito seq. obdorm. in pace.
tlclle sue virtù fu collocato nel
clero romano, e divenuto rispetta- cioè
bile ad ogni condizione di perso-
ne, fu tifato cardinale ila Grego- Joannes <•.<• Siccone et Colomba
rio V del ()!)•>• Le. notizie della in arce Rapagnanipropc tinnurn
patria e della famiglia vera ci i orlimi habuit. Adiate aduleseen*
questo Papa, le abbi, uno da St.lt- Roman» duetti» et a Petronio cri-
1111 Borgia pia amplissimo cardinale, side demi neeplns adeo licteris v>-
ani questo titolo Monumento di cubuii, ut lotol rbis appiausu ipiinto
58 G O I GIO
idus /unii anno Domini MIII nastica, ma non producono monu-
Jìierìt Pontifex creatiti, panini la- menti che lo comprovino. Governò
nieri rexit Ecclesiam. Nani regna- cinque anni altrettanti mesi , ed,
5548, decise a favore de' parigini, settembre 276, e col nome di Gio-
1
vacante terminò a' <) dicembre, al- giuramento per questo regno, feudo
tri dicono agli 8 novembre. della Chiesa romana. Il Papa si
GIOVANNI XX, detto XXI, Pa- applicò a pacificare Filippo III, con
pa CXCV. Pietro o Gio. Pietro Alfonso X re di Castiglia ; e pro-
figlio diGiuliano, nato nobilmente curò ancora che il re di Portogallo
in Lisbona capitale del Portogallo, Alfonso III desistesse di opprimere
sino da fanciullo si portò all' uni- le chiese del suo regno. Mandò le-
Eggs , nel suo Pontificio dotto a Governò Giovanni \\l otto nie-
p. 4^° > e nt-'H e loro Biblioteche il si senza aver creato alcun cardinale,
Fabricio, ed il p. Lodovico Jacopo dappoiché Eraldo ile Lesini, cli<;
a p. 1 38. Restituitosi alla patria fu secondo il Ciacconio egli creò cardi-
fatto decano e maestro delle scuo- nale, lo fu invece da Nicolò III
le di Lisbona , e poi arcidiacono certo che se (osse rissuto di piti 1
bro ?.3, cap. nl\. Molti scrittoli quali fu la controversia insorta tra
religiosi lo dipingono con cattivi il re e l'arcivescovo di Lione, e
colori, e ciò si attribuisce al poco gli altri la conferma della pace
amore eli' egli ebbe pei monaci e pei delle Fiandre, la dichiara/ione del-
frati, contro de' quali voleva pub- l' innocenza di Bonifacio Vili, e la
blicare un decreto, al dire del Mu- causa de'templari. Dopo lunga se-
ratori, Annali d'Italia all'anno de vacante per morte di Clemen-
di), e nel fine di settembre s' avviò veleno, ricorsero alla magia che
per tale città e vi giunse a' a ot- credevano infallibile, formando Ire
tobre. A quell' articolo abbiamo piccole figure di cera, somiglianti
detto le principali cose riguardan- al Pontefice, che mettevano den-
tiquesto Pontefice, ed i cardinali tro i cerchi ed anelli, e le passa-
che successivamente creò in sei vano coi coltelli, credendo sciocca-
promozioni, dicendo il Cardella, mente che Giovanni XXII riceves-
che in esse annoverò al sacro col- se questi colpi nella persona. Fu-
legio trentaquattro cardinali. Tra rono presto scoperti gli autori dì
questi seguenti furono suoi pa-
i si nefande cospirazioni, cioè il suo
processo a diversi soggetti, che poi mentre dipoi a' 7 maggio iù-ì"
elevò al cardinalato. Tali eospirato- concesse dieci giorni d? indulgenza-
ir>. G O I GIO
a chi genuflesso recitasse tre volle de Puteo, priore della gran certo-
In suddetta salutazione angelica, sa, che visse nel principio del se-
ordinando al suo vicario in Roma, colo XVI. V. Axgelus Domixf, ed
che quivi la comandasse colle me- Ave M.aiua.
desime indulgenze. Fu s. Bona- Dopo che Clemente V stabilì
ventura, come narra nella sua vi- la pontificia residenza in Francia
ta Enrico Sedulio, cap. r, nel 3o5 trasportare da
§3, 1 , fece
che nel capitolo generale de'minori Roma nel palazzo vescovile di Car-
celebrato in Pisa nel 1263, istituì pentrasso se non la biblioteca, una
che i suoi religiosi al tramontar porzione dell' archivio papale, ed
del sole esortassero i fedeli col suo- i registri degli ultimi due suoi
no della campana a salutare la predecessori, poscia colle cose pre-
ss. Vergine, credendosi ch'essa in ziose furono alla sua morte por-
tale ora fosse dal santo angelo titi in Avignone ove venne fis-
Gabriele salutata. V. P Oldoino sata l'abitazione del Papa. I regi-
nelle Addit. al Ciacconio tom. II, stri però de' precedenti Pontefici e
p. 4°4> che cita il p. Matracci in le molle altre carte e diplomi, ed
Pontifìcibus Mariani.'!. Questa di vo- i libri della biblioteca, che rimasti
ta usanza abbracciata dalla chiesa erano in Roma, perchè mal sicuri
di Saintes in Francia prima di nella assenza della curia papale, e
questa epoca, fu dipoi nel i346 nelP universale sconvolgimento del-
ndottata nel concilio di Parigi. Il la città, vennero insieme al teso-
Lambertini però nel tom. I, Notif. ro della chiesa romana portati in
«2, p. 70, num. 11, racconta che Asisi, e depositati parte nella te-
la divozione della salutazione an- soreria e parte in una camera so-
gelica, che dai fedeli si recita al- pra la convento
sacrestia del gran
l'aurora, al mezzodì e alla sera, si de'frali minori, rei qual convento
dice da alcuni istituita da Urbano sotto Onorio IV furono già depo-
II, almeno per la mattina e la sitate certe gioie. Gli asisinati nel
sera, pel felice esito della crociata, i320, sotto pretesto di aver biso-
e per tutto il mondo cattolico, e gno di denari per assoldar uomini
ch'essendo durato questo pio isti- contro i perugini, s'impadronirono
tuto cento trentantov'anni, fu ri- del tesoro , in cui oltre le robe
pristinato da Gregorio IX coll'ag- della santa Se<\e erano anche i
tiene non ritrovarsi di questa trina Pontefice nel 13^6 ordinò un in-
angelica salutazione memoria più ventario del superstite tesoro, libri
antica degli statuti di Francesco e diplomi restati, le quali cose so-
GIO GIO 63
lo potè conseguire in parie il suc- la famosa questione della povertà
cessore Benedetto XII nel 1339. di Cristo e degli apostoli, sostenu-
Dopo ciò rimasero nel tesoro di ta dai domenicani e dai france-
Asisi quasi tutti gli originali, di- scani. Dopo la morte dell'impera-
plomi, ed infinite carte, e parec- tore Enrico VII, essendo stati e-
chi libri della biblioteca, ridotta lelli per
successori Lodovico di
a'quei giorni a ben poca cosa. Ed Baviera, e Federico d'Austria, eb-
anche di tutto questo fu fatto bero origine le funeste e gravi
inventario per ordine di Benedet- differenze tra Lodovico, ed il Papa
to XII, e trasportato nel pa- che da lui per disprezzo veniva chia-
lazzo d'Avignone, grandissima col- mato Giacomo di Cahors o Prete
lezione che però non tutta ritornò Janni. Giovanni XXII scomunicò
a Roma. Di luttociò se ne legge Lodovico, che prese la difesa de-
dettagliata descrizione nelle dotte gli eretici Fraticelli [Fedi) , fece
Memorie isteriche degli avvilivi eleggere l'antipapa Nicolo V (fe-
ri ella santa Sede di monsignor di), ed accaddero tutte quelle lagri-
Gaetano Marini, a p. 10 e seg. mevoli cose, e lo scisma che de-
Approvò questo Papa l'ordine scrivemmo ai citati articoli , ed a
militare ed equestre di Cristo {Ve* quelli di Baviera, e di Germani*.
di), e per l'amore che portava a- Con la costituzione Redemplioneni
gli agostiniani [Tedi), assegnò loro misit, dei 18 luglio i323, Bull.
gli uffizi palatini di sagrista , bi- Rom. t. Ili, part. II, p. 188, ca-
bliotecario, e confessore pontificio, nonizzò s. Tommaso Aquino. d'
il primo de' quali tuttora godono. Nel i3s4 approvò de'mo-
l'ordine
Eresse l'abbazia di Monte Cassino naci Olivetani, e nel i325 ere^e
in vescovato ; fece bruciare il Tal- il vescovato di Cortona. Fulminò
mud, empio libro degli ebrei, pie- l'interdetto nella provincia di Mag-
no di bestemmie contro Gesù Cri- debuigo per 1'
uccisione dell'arci-
sto e la divina sua Madre ; ca- vescovo enei i328appvovò lor-
;
dinal de Poyet legato, che fu co- posto di cameriere segreto del Papi,
stretto fuggire. Terminò di vivere il quale lo promosse a protonota-
dopo avere ascoltato la messa, e rio apostolico, ad uditore di rota,
"
ricevuto la comunione, e raduna- a vescovo d' Ischia , e poi a' ?.
siastiche non gli fecero cambiare i per li suoi consigli o piuttosto pei
suoi antichi sentimenti, né la sua suoi ordini. Nel terzo giorno di
condotta fu migliore. I successori conclave in cui erano entrati sedici
di Bonifacio IX, Innocenzo VII, e cardinali, essendone assenti altri set-
Gregorio XII non ebbero dal car- te, fu eletto Papa a' 17 maggio,
dinal Baldassare che motivi di dis- indi col nome di Giovanni XXI li,
gusto, e l'ultimo lo richiamò dal- a' 24 dello stesso mese fu ordinato
VO!.. XX"*!. 5
GG GIO GIO
Giovanni XXIII: quatti fuisse vi- scomunicò Ladislao, lo privò dei
llosa fama est. regni di Napoli e Gerusalemme
Intanto continuava il lungo sci- e pubblicò contro di lui la cro-
sma che avuta i3y8,
l'origine nel ciata. Ridotto Ladislao a mal par-
veniva in Avignone e nella Spa- tito, abbandonò Gregorio XII, es-
gna sostenuto dall' antipapa Be- sendo l'unico principe che l'ubbi-
ìitdetto XIII [Vedi), mentre ad diva e difendeva, e nel \\ 12 si
un tempo viveva Gregorio XII sottomise a Giovanni XXIII, col
( Vedi) , deposto nel concilio di quale fece a' 1 5 giugno un trattato,
Pisa, che si trattava da Papa, e protestando che Lodovico d'Angiò
da diversi popoli per tale era non avea diritto alla corona di
ancora venerato, per cui nel gio- Napoli. Ma
siccome Ladislao non
vedì santo del 1.4 pubblicò la m operava che con l'intendimento di
consueta bolla in Coena Domi- illudere Giovanni XXIII, rompen-
ni, e scomunicò BaldassareCossa, e do la concordia, neli4«3 con un
l'autipapa, con quei cardinali ed altri esercito occupò Roma, onde Giovan-
che seguivano il loro partito. Essen- ni XXIII fuggì a Siena, a Firenze, a
do morto Roberto re de' romani, Bologna, errando per le città lom-
Giovanni XXI II spedì i suoi nun- barde.
zi agli elettori dell'impero, affinchè Il contegno di Ladislao mosse
gli Sigismondo di Lu-
sostituissero Giovanni XXII l a rivolgersi a Si-
xemburgo re d' Ungheria, il qua- gismondo re de' romani per mezzo
le regno abbandonò 1' ubbidienza di due legati, onde questo prin-
di Gregorio XII, per seguir quel- cipe vedendosi in gran credito nel-
la di Giovanni XXIII. Per estin- la Chiesa, ed in tutta 1' Europa,
guere lo scisma ordinò che nelle disse ai cardinali legati, che per
messe solenni dopo V Agnus Dei si estinguere Io scisma, che tanto
cantasse il salmo Laetalus sum affliggeva Chiesa universale, era
la
le, tenendogli la briglia del cavallo pontificato ne creò sedici, fra' quali
lo stesso Lodovico. Indi il Papa in- Tommaso Brancacci suo nipote, ve-
viò questi col generale della Chiesa scovo di Tricarico. Essendo mortoagli
contro Ladislao, che fu disfatto a 8 agosto 1 .4 4- Ladislao, stimolato
1
conosciuto per Papa, a' 29 maggio que cardinali che a Giovanni XXIII
i4-i5, cioè dopo cinque anni e si recassero per indurlo ad accet-
tredici giorni che l'avea ottenuto. tare la condizione. Giovanni XXIII
SVgli veramente avea que' vizi, che si arrese, e confermò dipoi egli
gli opposero come provati di
si stesso la sentenza della sua depo-
una maniera invincibile, ma tanto sizione ; laonde ne' concordati di
più degni di un eterno obblio; la Narbona tra Sigismondo e i legati
sua umilia e la sua rassegnazione del concilio da una parte, e l'ub-
nel ricevere la sentenza della sua bidienza dell' antipapa Benedetto
deposizione, sarebbero sole capaci XIII dall'altra, piuttosto a volonta-
ad espiarli , come rileva il Berca- ria cessione di Giovanni XXIII,
stel nella Storia del cristianesimo, che a sentenza del concUio si ascri-
ove lungamente, e con molto cri- ve, ch'egli perdesse il pontificato.
terio descrive la storia di questi Tante cautele del concilio di Co-
strepitosi avvenimenti. stanza ben mostrano, quanto egli
Il Zaccaria nel suo Anli-lù-bbronio, tenesse d' oltrepassare deponendo
t. Il, p. 35a, parlando dei famosi con- Giovanni XXIII la sua autorità.
cili! di Costanza e di Basilea, con- Inoltre osserva il Zaccaria, che sa-
tro le assertive del l'ebbi onio, di- rebbe ancora a vedere, se questi
ce: che il concilio generale in tem- decreti sicno stati fatti in tempo
po di scisma rappresenta la Chie- che il concilio fosse ecumenico, e
sa universale in quelle cose, che se da Martino V sieno stati ap-
allo sciama si appartengono pei sé provati.
scio; il concilio generale fuori di Come Baldassare nel 4 9 1
1
scappò
questo caso, e quando abbiasi certo dalla prigione, come si portò a Firen-
e indubitato Pontefice, non rapare* ze ai piedi di Martino V da cui fu
senta la (Ini si universale, se non creato cardinal vescovo di Fra-
come unito al Pontefice; e ciò è scati, e decano del sacro colli
tanto mio,
da questo si che se con distinzione di sedia più emi-
disunisca diviene tosto un concilia- nente, e come ivi morì a' 2?. di-
buio melile migliore del R. immense cembre, non che delle solenni e-
o del latrocinio d'Efeso. Quindi il sequie fatte nella cattedrale) e del
68 G IO GIO
sontuoso sepolcro eretto nel tem- seconda e nona, fiorì nel pontifi-
sizione. Fulda.
GIOVANNI, Cardinale. Giovan- GIOVANNI, Cardinale. V. Gio-
ni prete cardinale di s. Croce in vanni IX Papa.
Gerusalemme , è notato fra quelli GIOVANNI, Cardinale. V. Be-
di Giovanni XV, e sottoscritto ad nedetto Vili Papa.
una bolla di Benedetto Vili del GIOVANNI, Cardinale. V. Gio-
lòil. vanni XVII detto XVIII Papa.
GIOVANNI, Cardinale. Giovan- GIOVANNI, Cardinale. Giovan-
ni prete cardinale di s. Damaso, ni prete cardinale del titolo di s.
sottoscrisse nel 993 la bolla con la Susanna, sottoscrisse nel sinodo ro-
quale Giovanni XV detto XVI ca- mano di Benedetto Vili del 1012.
nonizzò s. Uldarico. GIOVANNI, Cardinale. Giovan-
GIOVANNI, Cardinale. Giovan- ni prete cardinale del titolo di s.
rio, si trova sottoscritto alla bolla ferì la chiesa di s. Agata per dia-
di Giovanni XVI del 993, per la conia; poi seguì il Pontefice (pian-
canonizzazione di s. Uldarico , che do si portò a cons-agrare la chiesa
fu la prima nella Chiesa. patriarcale d' Aquilcia. Nel io36
GIOVANNI, Cardinale. Giovan- Benedetto IX lo fece vescovo di
GIO GIO 71
Palesi ri ria, nell'anno seguente inter- GIOVANNI, Cardinale. Giovali-
venne al coneilio che questo Papa m vescovo cardinale di Palestrina,
celebrò in Laterano, e morì in Ro- fiorì nel pontificalo di Benedetto
ma d'anni 38, nel io4o. Fu sepolto IX, e nel io44 : in quello di san
nella sua diaconia con lungo epi- Leone IX consagrò l' altare di s.
taffio in versi, riportalo dall' Cghclli Agata nella diaconia di Roma.
nella serie de' vescovi Prenestini. GIOVANNI, Cardinale. Giovan-
GIOVANNI, Cardinale. Giovan- ni cardinale nipote di Benedetto IX
ni prete cardinale del titolo di s. del io33, e veseoxo Lavicanense.
Marcello, sottoscrisse la bolla che GIOVANNI, Cardinale. Tre car-
Giovanni XX 1026 spedì
nell'anno dinali fiorivano nel pontificato di
al vescovo di Selva Candida ed , Benedetto IX del io33, di questo
altra con la quale quel Papa con- nome, dell'ordine de' preti, e tito-
cesse un privilegio alla patriarcale lari di s. Cecilia, di s. Martino, e
di Grado. di s.Da ma so.
GIOVANNI, Cardinal**. Giovan- GIOVANNI, Cardinale. Giovan-
ni prete cardinale del titolo di s. ni romano figlio di Lorenzo. V.
Grisogono, nel 1026 sottoscrisse la Silvestro 111 Antipapa: sembra
bolla di Giovanni XX in favore che sia il medesimo che il se-
del vescovo di Candida ed
Selva , guente.
il privilegio da quel Papa accorda- GIOVANNI, Cardinale. Giovan-
to alla chiesa di Grado. ni romano fu fatto cardinale e
GIOVANNI, Cardinale. Giovan- vescovo di Sabina da s. Leone IX
ni cardinale suddiacono, sottoscrisse del 1049, in sostituzione di altro
ad un privilegio che Giovanni \\ Giovanni che nello scisma di Be-
del 1024 concesse al patriarca di iiidt ito IX per cinquanta giorni
Grado. occupò il palazzo lateranense. In-
GIOVANNI, Cardinale. Sotto- tervenne al concilio romano di Ni-
scrisse al privilegio della chiesa pa- colò II, e di lui si fa menzione nei
triarcale di Grado, accordato da monumenti Farfensi. Nel Mabillou
Giovanni XX del 1024, con que- toni. IV, lib. 5f), n. 68, degli Alf
sta forinola : Giovanni per grazia ludi benedettini, si narra che volen-
del Signore diacono. do il cardinale saccheggiare il mo-
GIOVANNI, Cardinale. Giovan- nistero di Farla , si portò con ar-
ni prete cardinale di s. Calisto in mata mano alla chiesa di s. An-
Trastevere, appose la sua firma ad gelo in Tancia, dipendente da tal
1.11 privilegio di Giovanni XX del monastero, e rovesciato l'altare u
1024, in vantaggio della chiesa di prese le sacre reliquie. Ma portan-
Grado. dosi alla sua residenza il cielo da
GIOVANNI, Cardiale. Giovan- sereno divenne procelloso, onde il
GIOVANNI, Cardinale. Giovan- dinale prete del titolo de' ss. Sil-
ni vuoisi che sia uno di quei car- vestro e Martino a' Monti.
dinali,che Nicolò II creò in Osi- GIOVANNI, Cardinale. Giovan-
mo agli 8 marzo 1 o5g. ni fu creato diacono cardinale, e
GIOVANNI, Cardinale. Giovan- poi arcidiacono di s. Chiesa , da
ni prete cardinale di Nicolò II del s. Gregorio VII del io-3, che ab-
io58, intervenne con Alessandro bandonò per seguir l'antipapa Cle-
li alla dedicazione della chiesa di mente III.
Monte Cassino. GIOVANNI, Cardinale. Giovan-
GIOVANNI, Cardinale. Giovan- ni monaco e XXII abbate del mo-
ni cardinale vescovo Tusculano, nistero di Subiaco dell'ordine di
diocesi, e che perciò tenesse ordi- santa Sede, con l'esercizio delle più
nazione in s. Maria di Nemi di sublimi virtù, e tra le altre di una
pertinenza allora de' monaci di s. eroica astinenza dal vino e dalle
Anastasio, come dicemmo parlan- carni, né sembra doversi valutare
do di Nemi all' articolo Genzano. la taccia che di avaro gli die Ro-
I monaci per la contrarietà che
,
gerio Ovedeno storico inglese. Men-
mostrarono sempre ai vescovi, cre- tre si trovava in Irlanda Innocen-
dendo lesi i loro privilegi, caccia- zo III gli scrisse diverse lettere, in-
rono dalla chiesa gli ordinati. Mo- culcandogli di eliminare il detesta-
rì inRoma nel 12 io. bile abuso ivi introdottosi, che i
GIOVANNI m
Raousi, teologo sione della divisione che manifestossi
distinto del secolo XV. Entrò da nel concilio a' 7 maggio di quel-
giovine nell'ordine di s. Domeni- l'anno, ed in appresso fu inviato
co; la perizia acquistata nelle lingue per la terza volta a Costantinopoli.
orientali fu per lui un soccorso per Questa nuova negoziazione non sor-
penetrare i sensi più reconditi del- fi un esito felice ; Giovanni si ri-
auspico de' ss. Gio. Battista e Tom- L'origine della città è assai anti-
maso, obbligarono quindi a fare
li ca, e chiamò Natiohim Juvena-
si
stato molti di questi cavalieri per Dicesi che sia stata fabbricata sul-
guerreggiare contro i mori, li ricolmò le rovine dell' antica Ignatia, e fu
di benefizi, e nel suo testamento signoria della nobile famiglia del
gli lasciò considerabili ricchezze; Giudice.
ma per le perdite fatte nella Siria, La sede vescovile, al dire di Com-
indebolitosi 1' ordine, venne riunito man ville, fu eretta verso l'anno
al Gerosolimitano, che in molte co- 65 1, sotto la metropoli di Bari,
se ne somigliava l'istituto e lo spi- altri più tardi fanno fondata que-
rito. Il padre Bonanni, che nel Ca- sta sede , cioè nel decimo o uel
talogo degli ordini militari ne ri- decimoprimo secolo, ed è perciò
porta a p. L1X la figura, dice che che alcuni ne fanno pruno vescovo
l' insegua consisteva in una croce Pandouo del q5i, altri Giovanili
78 GIO GIO
del 107 quale intervenne alla
1, il lino Morola o Moroni. Pietro di
solenne dedicazione che il Papa A- Recanati, vescovo del 1 4-7 ' > otten-
Jessandro II fece della basilica di Mon- ne dal re Ferdinando un diploma
governò venticinque an-
te Cassino, e in favore di Giovenazzo : interven-
ni. Nel 1096 gli successe Pietro che ne alla che in Ro-
canonizzazione
consacrò la chiesa di s. Eustachio ma celebrò Innocenzo Vili di s.
di Padula nella diocesi; nel 1 1 1 Leopoldo IV, marchese d' Austria.
Bernerio che ottenne dalla regina Gli successe nel 1
4 f)^ Giustiuo Plan-
Costanza le decime sulla città in , ca nobile di Giovenazzo, oriondo
anima del suo defun-
suffragio dell' romano. Leone X nel 1 o 1 7 vi co-
to marito Boeniondo principe di stituì amministratore il
perpetuo
Antiochia. Orso del 1124 seguen- cardinale Lorenzo Pucci, il quale
do le parti di Anacleto II antipa- rassegnò la sede con diritto del re-
pa ne ottenne un privilegio. Berto gresso a Giacomo Tramarino di
del 1172 sperimentò con la sua Giovenazzo, e poi fece altrettanto
chiesa la munificenza del re Gu- con Marcello Planca pure di Gio-
glielmo. Paolino del 11 84 consacrò venazzo. Nel 1^28 fu da Clemen-
il nuovo battisterio. Pietro nel te VII fatto vescovo Lodovico For-
1226 eletto dal capitolo, fu con- conio, virtuoso ed egregio aquilano.
fermato da Onorio HI. Leonardo Giovanni de Piibera spagnuolo del
de Sermineto, monaco di Fossa - 1J49 intervenne al concilio di Tren-
nuova, ben accetto ad Innocenzo IV to, il quale trasferì le monache
per esemplarità di vita e lettera- benedettine nell'interno della città,
tura, nel 12 53 fu promosso a que- presso la chiesa de' ss. Gio. e Pao-
sta chiesa. Salvio eletto dal capito- lo, e fu benemerito ed esempi. ne
lo, fu confermato da Gregorio X vescovo. Sebastiano Barnaba eresse
nel 1275. Fr. Giovanni da Traili nella cattedrale una cappella al ss.
de' minori, a'2 maggio 1283 con- Crocefisso, ed ottenne da Grego-
sagrò solennemente la cattedrale. rio XIII l'indulgenza perpetua per
Fr. Guglielmo inglese de' minori, quelli che la visitassero.
nel i32Q ottenne dal re Roberto Lodati vescovi furono Luciani)
la reintegrazione dei diritti spettanti de Rossi, e Gio. Antonio Vipera-
alla Giacomo Morola o Mo-
chiesa. Di, Gregorio Santacroce, e Giulio
roni nel i333 divenne vescovo del- Masi nobile fiorentino, il quale ab-
la patria. Bonifacio IX nel 1390 bellì la cattedrale, ornò la cappella
dalla sede di Tropea trasferì a que- del Crocefisso, rinnovò il battiste-
sta Francesco Balmolino gli suc- ; rio, eresse una cappella alla Beata
cesse Grimaldo de Turcoli di Gio- \ ergine di Loreto, e fuori della
venazzo. Nel i/±55 Calisto III fece città la chiesi di s. Maria della
commendatario di questa chiesa il Misericordia, chiamò i cappuccini
cardinal Antonio de la Cerda del a stabilirsi in Giovenazzo, e pose
titolo di s. Grisogono. Ebbe a suc- la prima pietra alla loro chiesa di
cessore il vescovo Ettore Galgano s. Carlo.vescovo Carlo Maranta
Il
d' Aversa nel 1 4^7 > cne ottenne napoletano, nobile, dotto ed illu-
dal re Alfonso 1 la conferma di stre, celebrò il sinodo, pose la pri-
tutti i privilegi. Nel 1462 Pao- ma pietra nella chiesa di s. Maria,
lo II fece vescovo della patria Ma- e de' ss. Giusto, Carlo e Filippo
GIO GIO 79
fuori della città, e nel ìG">-j fu pulii 1818, soppresse le sedi di
Vaginali rifece l' episcopio , e il cui fece vescovo nel 1820 monsi-
convento de' minori conventuali ;
gnor Filippo Giudice Caracciolo di
gli successe nel Agnello Ai-
1 67 1 Napoli, che poi il Papa che regna
feri, come il predecessore de' minori creò cardinale, avendolo sino dal
osservanti: ristorò la cattedrale, fe- 1833 traslato alla sede di Napoli. Il
ce altri miglioramenti all'episcopio, medesimo regnante Gregorio XVI,
consagrò la chiesa de'cappuccini, sos- ad istanza dell' odierno monarca
tenne ancor lui grave lite coi cittadi- delle due Sicilie Ferdinando II, re-
ni di Terlizzi,e si esercitò in diverse stituì a Giovenazzo ed a Terlizzi
pie opere. Nel1693 Innocenzo XII l' onore di cattedrali vescovili, la-
nominò vescovo fr. Giacinto Chyur- sciandole unite a Molfetta; e nel
lia, di ed antichissima
nobilissima concistoro de' 19 maggio 1837, fe-
ro, Wicleffo, Pietro Martire, e Mo- no al i49 F > riportati dal Mattei
lineo, e con questi anche da Sa- nella Sardinia sacra a p. 2 1 3 e
muele Rasnagio. S. Girolamo e s. seg. Questa chiesa fu conosciuta
Agostino scrissero contro Giovinia- con differenti nomi, cioè: Gira-
no, il quale fu condannato in un clensis, Bisargensis, Bisarcluensis,
co' suoi seguaci dal Pontefice s. Si- Guisarchensis , Giphardensis, Gra-
ricio un sinodo romano tenuto
in vellensisye Gisardensis. Al pre-
nel 390, e poco appresso in un sente è vescovo d'Alglrero mon-
altro celebrato da s. Ambrogio in signor Pietro Raffaele Arduini dei
Milano. Finalmente essendo stato minori conventuali , già vescovo
esiliato dall'imperatore Teodosio, e di Carra ìli partibus, fatto dal le-
di poianche da Onorio in Boas gnante Gregorio XVI nel concisto-
sulle della Dalmazia , morì
coste ro de'3o gennaio 1 8 3. J
le. Bernardino de' conti Giraud no- tore di Francia voleva dare al por-
bile romano , nacque in Roma ai porato Braschi, mostrando una let-
i4 luglio 172 1, e meritò per gli tera autografa del re Luigi XVI,
studi e felice ingegno di essere fatto ove questi dichiarava nulla avere
a' 26 aprile 1763 da Clemente da dire contro il cardinal Braschi.
XIII uditore di rota, e quindi dal Per gratitudine Pio VI accettò la
medesimo promosso alla nunziatu- di lui rinunzia all'arcivescovato di
ra di Parigi, dichiarandolo nel con- Ferrara, ed offrendogli quella ca-
cistoro de' 6 aprile 1767 arcive- rica che più gli piacesse, egli scel-
scovo di Damasco hi partibus. Si se quella di pro-uditore, che funse
guadagnò la grazia del re Luigi sino alla morte. La benevolenza di
XV, che con piacere la sera fa- Pio VI giunse a tal segno, che
ceva una partita di giuoco con lui. spesso lo andava a visitare nel di
Dai numeri 8296 e 83 18 de Dia- lui bel palazzo in Borgo ,
palazzo
ri di Roma del 77 si ha come 1 1 che poi acquistò la nobile famiglia
Clemente XIV con breve speciale Torlonia, e ne parleremo a Palaz-
l'autorizzò, come nunzio di Parigi, zi di Roma. Quando però Pio VI
di ricevere in suo nome la solenne nel 1782 si decise di andare a
professione di madama di Francia Vienna, il cardinale vi si oppose,
Luisa Maria monaca teresiana scal- e tanto si disgustarono eh' egli si
na con queste espressioni: Cui mo- nità di Todi, de' ss. Filippo e Gia-
numentimi faci uni est fussu D. N. como d'Ischia, e del Divino Amo-
Pii FI Pont. Max. Quem in sub- re di Monlefiascone ; del capitolo
sidium eeenorum heredem ex te- e clero di Rimini, del collegio dei
stamento reliquit. Si sa che Pio VI dottori di Viterbo, e delle univer-
erogò 1'
eredità a vantaggio dilla sità de' candellottari e cappellata;
fabbrica del Conservatorio Pio, delle città di Viterbo, Loreto, Ke-
nella erezione d' una scuola di di- pi, e di s. Elpidio, del Porto di
segno nelle Scuole cristiane a s. l'i 1 ino, Mont Olmo, Montefio-
di
Salvatore in Lauro, ed in altre li- re , Barberano, Campi, Capo di
inosinc. Dal (in qui detto resteran- Monte, Lugnano, e Castiglione del-
no confutate le calunnie sparse la Teverina. Dal suddetto conte
mentre Pio VI era in Vienna, cioè Ferdinando fratello del cardinale
ch'egli avea trovato presso l'im- nacquero Pietro, Giovanni, Giu-
peratore Giuseppe 11 dei rescritti seppe e Francesco fra questi si :
ciò questi divisava piendere forti biografia scrisse il eh. Luigi Car-
GIR GIR 83
(Tinnii, e si legge nel giornale di gittano mare col nome di Àca-
al
Roma l' Album nnin. 4?j ^el ' 83c), gras. Occupa l'antica Omphace,
col ritratto somigliante del conte, luogo munito ed artificiosamente
bene inciso, del quale abbiamo in edificato da Dedalo cretese per
sedici tomi le Opere edite ed ine- servire a Cocalo di reggia. Fu poi
dite, Roma 1840 pel Monaldi. V. fortezza che guardava il sottopo-
il Diario di Roma n.° 4o, del i844- sto Agrigento, il quale si compone
GIRBA, GERBA,o GIRPA. Vi ora di un ammasso di ruderi, che
furono due città vescovili di que- dicesi Girgenti vecchio. La città
sto nome nell'Africa occidentale, presenta una vista amenissima, ma
questa e la seguente. Questa Gir- poco è lodala la sua costruzione,
ila, detta anche Gisipa, nella pro- ed anguste ne sono le vie. Girgen-
vincia proconsolare, sotto la me- ti ha un castello fortificato ed è ,
tratto in di gran
tratto dei vasi neremo il cardinal Lodovico Co-
bellezza, ed altre importanti anti- nato arcivescovo di Palermo, e pa-
chità. L'imponente aspetto delle store di altre chiese. Una gran pi-
rovine di Girgenti ricordano alla scina era fuori della città, profonda
memoria epoche ed avvenimenti venti cubiti, e del circuito di sette
famosi ; essa si estendeva in dieci stadi, ove si conservava immensa
miglia, e comprendeva immensa quantità di pesce pei pubblici con-
popolazione di ottocentomila abi- viti testimonianza del lusso a-
:
to dai siciliani emulatori della Gre- giorno avvenne, che novanta cava-
cia, lungo trecentosessanta piedi lieri di Gela arrivati nella cruda
largo sessanta, alto sopra terra cen- stagione in Agrigento, trovarono
toventi. Negli opposti suoi portici pronte altrettante clamidi e tuni-
stavano i preziosi bassorilievi , di che per cambiarsi di vestiario. Lo
cui quello all'oriente mostrava ef- smodato lusso aminoli talmente gli
figiata la battaglia dei giganti, e agrigentini, che stretti da duro as-
quello all' occidente l' eccidio di sedio furono indotti ad ordinare,
Troia ; gli smisurati avanzi di che le sentinelle nelle notturne vi-
questo edifizio possono dare idea di gilie non potessero avere più d'una
sua sontuosità, e fu chiamato per- coltre e di due guanciali. Di A-
GIR GI R 85
grigento ci lasciò una magnifica dificaia fu quindi, e presa dai ro-
descrizione Diodoro Siculo. mani l'anno 210. Questa città fu
Pretendesiche Agrigentoabbia pre- una delle prime in Sicilia ad essere
so il suo nome dal monte Agragas, occupata dai saraceni, allorché fu-
nome comune alla montagna ove rono costretti a togliersi dall' asse-
fu eretto, ed al fiume che le scorre- dio di Siracusa nell'anno 825 o
va ai piedi. Furono i cittadini di 828 di nostra era. Tali invasori si
l'anno 34o della medesima era, 1 e morì nel 262. Fra i successori
cartaginesi furono sconfitti dai si- di s. Gregorio noteremo particolar-
racusani diretti da Timolcouc. Ric- mente s. Potamione che fiorì nel
86 GIR GIR
pontificato di s. Agapito I del 535, ne al concilio di Basilea ; il beato
e dell' imperatore Giustiniano I. Matteo IH da Cimarra de' minori,
il quale rinunziato il vescovato, mo-
S. Gregorio II, dell'ordine di san
Basilio, trovossi al concilio di Co- rì santamente a' 7 febbraio 45 1 1 :
stantinopoli del 553. 11 Boiler par- dipoi Clemente XIII con decreto
la di s. Gregorio nato nel 55g a de' 2 1 febbraio 1767 ne approvò
Pretoria presso Agrigento, che nel- il culto immemorabile. Ne fu suc-
l' età di trent' uno anni fu eletto cessore nel i445 fr. Antonio Pon-
vescovo dì questa chiesa. Essendo ticorona domenicano di Palermo ;
poi stata la città soggetta ai sara- indi nel i45i divenne vescovo fr.
ceni pel corso di più di un secolo Domenico Xart di Barcellona, mo-
e mezzo, non vi furono più vesco- naco cistercense; nel 1 4-7 2. Gio-
vi dopo l' 8^5 sino al 1093, nel vanni III de Cardelli o Coltelli
sacrò egli medesimo il nuovo ve- delle ss. Aquila e Prisca, chiamato
scovo nel detto anno 1093. Morì il cardinal ti' Agrigento j nel 5o6 1
diversi preti e chierici addetti al- ed eccellenti teologi del suo tempo.
l' ufficiatura della cattedrale. In Rinunziato il canonicato che go-
questa un canonico maestro cap- deva nella metropolitana di Firenze,
pellano esercita le funzioni di par- si trasferì a Roma , do\e appena
roco; avvi un magnifico batlisterìo, giunto, il cardinale Renato Impe-
e tra le reliquie ivi si venera con riali lo prese per aiutante di stu-
gran divozione corpo di s. (Mer- il dio, senza pregiudizio di continuare
lando vescovo e patrono di Gir- a coltivare le scienze, per l' avan-
genti. L'episcopio ampio e conve- zamento delle quali istituì nel i6q5
niente, resta contiguo alla cattedra* un'accademia nella propria casa,
le. Inoltre nella città vi sono altre che veniva frequentata da uomini
Ire parrocchie, munite del sacrò eruditi e letterati , e che poi
fonte, una chiesa collegiata, undici V autorità ili Clemente XI si pei
conventi e monisteri di religiosi, petuò, e tuttora per-evera e gran-
tre monisteri di monache , alcuni demente fiorisce nell'archiginnasio
conservatoni, diversi sodalizi, l'o- o università romana sotto il nome
spedale, il monte di pietà, il semi- di Accademia teologica, di cui
nario con collegio , ove i giovani parlammo al voi. p. \~ e I
, (.8
dal zelo di servire Dio, cominciò che l'ordine girolamino abbia avuto
a vivere nei deserti l'anno i3i3, la sua origine dai profeti, e che poi
ed a unirono alcuni divoti
lui si lo s. Antonio, e dilatas-
stabilisse
posero a fabbricare la chiesa che riscono che non solo tutti gli an-
GIR GIR 9
tichi anacoreti, e tutti i santi fon- quattro, ed unirli a questo, e di
datori degli altri ordini regolari ammettere alla solenne professione
sieno stati girolaniini insieme coi gli altri eremili della sua congre-
loro discepoli, ma vogliono altresì gazione rimasti nella Spagna. Tor-
che girolamini sieno molti santi nò Ferdinando in quel regno in-
che d' altronde non furono re- sieme al suo compagno Pietro, e
golari. giunto a s. Bartolomeo di Lupia-
Gli altri storici riconoscono l'o- na il primo febbraio 1
3 ~4> ^ece *
rigine dell' ordine girolamino dai so delle facoltà ricevute, edificando
discepoli del b. Tommasuccio da ivi un monistero a cui prescrisse
Siena del terz' ordine di s. Fran- dei regolamenti per mantenervi
cesco , che morì in Foligno nel l' osservanza, e la fabbrica fu ter-
1377; i quali discepoli passarono minata in meno d'un anno, con
tome si è detto dall' Italia nella abbondanti limosine somministrate
Spagna, e quivi diedero principio dalla liberalità de' parenti dello
negli eremi alla congregazione gi- stesso Ferdinando. Rinunziò quin-
rolamina, che riconosce per suo di 1' uffizio di priore, e fece eleg-
primo convento e capo dell' ordi- gere in suo luogo Ferdinando Ya-
ne quello di s. Bartolomeo di Lu- nez di Caceras, il quale era il so-
piana, residenza del generale, per- lo sacerdote che allora fosse nel-
chè in questo cominciarono a me- l'ordine, perchè Alfonso Pecha, il
nare vita cenobitica e monastica quale per imitare il suo fratello
lasciando la solitaria. Quando Gre- avea rinunziato la sede vescovile
gorio XI diede a questi religiosi di Jaen, ed erasi unito a lui pri-
la regola di s. Agostino e le co- ma della conferma dell'ordine, dal-
stituzioni del convento degli ago- la Spagna n' era partito in pelle-
stiniani di s. Maria del Sepolcro, grinaggio per Roma dove cede ,
Lupiana, fece acquisto nel i38y miltà, per la quale non volle mai
del celebre santuario della Madon- ricevere gli ordini sacri, benché
na di Guadalupe nell'Estremadura. versatissimo nella lingua latina, e
Quei di Portogallo che abitavano nelle divine scritture, e quantun-
tiell' eremo di Penalonga, dove li que ne fosse istantemente pregato.
avea un certo F. Vasco
stabiliti Qui noteremo che i monaci della
portoghese, uno dei compagni del Campora seguendo la regola di s.
li. Tommasuccio, quali erano i Agostino, come gli altri ad esem-
passati dall' Italia nella Spagna, pio loro, non presero subito il no-
volendo ancor essi imitare la vita me di girolamini, così il cardinal
monastica , ed osservare le regole Doinenichi arcivescovo di Ragusa
degli altri , ricorsero a Bonifacio a nome del Pontefice Gregorio XII,
IX, che loro accordò quanto do- con lettera del 1408 comunicò lo-
mandavano, ed insieme di erigere ro la facoltà di denominarsi giro-
I' eremo di Penalonga iu moni- lamini : questo monistero di s. Ma-
stero dell'ordine ili s. Girolamo, ria della Campora, come il più an
e di godere degli stessi privilegi lieo, divenne il capo della congre-
accordati da Gregorio XI a quel- gazione italiana, e poi fu unito alla
li di Castiglia e di Valenza. badia fiorentina de' benedettini con
Altri eremiti della Catalogna nel bolla di Eugenio IV del 4^4- H 1
sono stati sempre generali, che per il governo del medesimo generale.
conseguenza vi risiedono, e non In detti due regni girolamini i
ogni tre anni si eleggeva da otto Giovanni di Dio fondò il suo pri-
definitori scelti dall'ordine. Tenne- mo ospedale. Sono ivi sempre stati
le nel 14^, il terzo nel i4'9> spettivi monarchi hanno loro com-
ed in seguito lo hanno adunato partito molti privilegi , e diversi
sempre ogni tre anni. Dopo la de- loro religiosi sono stati impiegati a
posizione di Benedetto XIII, e la riformare nelle occorrenze vari or-
legittima elezione del Pontefice dini e monisteri di altri istituti ,
che per un mezzo secolo empiuto due il mattutino, fanno ogni gior-
avevano l'Europa di agitazioni e no mezz'ora di orazione mentale
di paure; che suoi i divertimenti avanti il vespero, e mezza dopo la
si limitavano a passeggiate sopra compieta. Ai Chiesadigiuni della
un piccolo cavallo, il solo che aves- aggiungono quelli di tutto l'avven-
se conservato, alla cultura d'un to, del lunedì e martedì dopo la
giardino, ed a lavori di meccanica. quinquagesima, di tutti i venerdì
Ivi assisteva due volte al giorno dell'anno, dei tre giorni delle le-
all'uffizio divino, leggeva libri di gazioni, e delle vigilie della Pur't-
divozione, e particolarmente le ope- fieazione e Natività Ver- della B.
re di s. Agostino e di s. Bernardo, gine, e di Girolamo. Nel venerdì
s.
quanto di lui dissi all'articolo Ger- gli oblati e le oblate portano una
mania, ed ivi morì a' 2 settemhre i veste bianca senza scapolare, ed
i558. un mantello di color tanè. Dalla
Nei nominati ed altri monisteri congregazione girolamina di Spa-
de' girolamini di Spagna fiorirono gna ebbe origine quella de' Giro-
molti religiosi illustri per nobiltà lamìni monaci d'Italia (fedi).
di sangue, per pietà e per dottri- Di quest'ordine, oltre gli scrittoli
na, ed alcuni di essi furono pro- che parlano degli ordini monastici,
mossi alle dignità ecclesiastiche di ne trattano l'Azorio, Morali isti-
que' regni. Questi religiosi dell' an- tuzioni, e Pietro Varga spaglinolo
tico loro abito hanno conservato nella Cronaca dell' ordine.
solamente lu tonaca bianca, poiché G I ROL A MINI, Ordine monastico,
GIR G R I o,5
alle donne entrare nelle loro chie- 1 a stato in avanti ordinato mo- ai
deva la chiesa de' ss. Alessio e morì monaco benedettino, tra' quali
Bonifacio fino dalla sua fondazione, noteremo che fiorirono santi ed illustri
e di più nel 1428 gli accordò religiosi, fra' quali s. Adalberto ve-
tutte le indulgenze già concedute scovo di Praga ed apostolo de'l>oemi,
a tutte le chiese di Roma. Gelo- s. Gaudenzio suo fratello, s. Anasta-
Bagno con la
titolate della chiesa, coltizzato di potere ricevere tutti
s. Isidoro. Passò ancora per ordine dini minori. Per questo monistero
del Papa in Portogallo in qualità principale e per altri situati in
ve menando una vita molto au- poiché nel loro calendario rifor-
stera e santa, ne fu ridotto al fi- mato nel capitolo generale del
ne da una febbre ardentissitna . i6i4 a'28 febbraio si legge: die.
3
l'RAEPOSlTUS ORD1NIS MON ACHORUM HE- lini, il quale in una lettera latini
r.F.MiT\r.r\i sc"i Jkronimi prioroue de' 3 1 maggio I754 s
e poi con
IH JL'S MONASTERI! QUI OCIIT DIE III un'altra italiana de' 1
ì giugno
aprilis A. D. mccccxxxhi. Poh?. giunte, indirizzollo collo stesso sen-
Dlfl EUGtHIl PPr. 1111 AttHO TERTIO. timento del p. Galletti, al p. d.
rolamini, per cui alla congregazio- 1,1 ad amplisi. />/> < tiri-
ven. Lupo, dettate negli idiomi ita- oltre ai giorni prescritti dalla Chie-
liano e latino dal p. d. Pio Ros* sa, sono tenuti a digiunare in al-
zione, dice che Pietro fosse figlio rò finalmente iu quella parte del
di Gerardo germano di Pietro Gam- monte Cessana Montebello, detta
bacorta, e per conseguenza nipote sei miglia lungi da Urbino, da cui
di questo Pietro, non costumandosi scendendo per cercare limosina nei
in que' tempi ed anche dopo im- paesi convicini, e con quelle che gli
porre il nome del proprio genito- facevauo coloro che lo visitavano,
re ai rispettivi figli. Essendo egli n' ebbe in tanta abbondanza, che
di tre mesi, i di lui genitori fu- gli riuscì di fabbricare nella sua
ìono costretti a fuggire per avver- solitudine una chiesa dedicata alla
sa fortuna dalla patria, e seco por- ss. Trinità, la quale fu compita
tarono il bambino Pietro, che poi nel 1 38o : altri congetturano che la
leccio educare nobilmente, anche chiesuola fu a lui data da Oddone
negli esercizi cavallereschi, i quali e- Colonna vescovo d'Urbino poi Mar-
gli apprese molto bene, quantun- tino V. Accanto a questa chiesa
que attendesse più di proposito a fece erigere una casa capace di
quelli della pietà cristiana, e co- molli eremiti, de 'quali poco dopo
minciasse a concepire abbonimen- dodici si unirono a lui, dappoiché
to per le vanità terrene. Dopo essendosi manifestala la vita santa
la morte della madre e quan- , del b. Pietro, molti concorsero per
do la fortuna erasi di nuovo di- seco lui unirsi, e tra tanti ne scel-
chiarala favorevole per suo pa- se dodici: il primo fu Pietro Tucani
dre, ritornato perciò al possesso di di Pisa, che si vuole partito da det-
Pisa, il nostro beato csseudo allo- ta città insieme col beato Pietro,
ra d'anni venticinque, rinunziò a il secondo il b. Pietro spaglino-
tutte le mondane speranze, abbau- lo, il terzo il b. Angelo di Corsi-
ioa GIR GIR
ca, il quarto Pietro di Antonio a vendicare la loro morte. Trion-
Jacobini Faltibene, il quinto Pie- fò di questa fiera tentazione pro-
tro di Giovanni spagnuolo, il se- strandosi avanti a Dio, ed adorando
sto Arcangelo di Giovanni Sabba l'ordine della sua provvidenza, e
di Gubbio, il settimo Giovanni di per confondere di più il tentato-
Albania, l'ottavo il b. Andrea da re, afflisse il suo corpo con orri-
Sicilia, il nono Pietro Paolo di bili austerità, flagellandolo aspra-
mastro Pietro di Gualdo, il deci- mente, e stringendolo con un giac-
mo Alessio d'Alessio di Duracchio co fatto a punte, e con un cili-
in Albania, l'undecimo Paolo da cio; raddoppiò i digiuni e le vi-
Como in Lombardia, e il duodeci- gilie, adagiandosi quando oppresso
mo il b. Benedetto di Sicilia, sic- dal sonno, per lo più sopra la nu-
come apparisce da un antico dipin- da terra.
to in tavola. Il bealo Pietro Gual- Intanto il b. Pietro prescrisse ai
cerano che si attribuisce a questa suoi cremiti alcune costituzioni, nelle
congregazione, visse da eremita nel quali comandò loro di fare, siccome
monte di s. Berlolo sopra Pesa- egli faceva, quattro quaresime ogni
ro con alcuni altri compagni, tut- anno, cioè la comune, l'altra dal lu-
ti di ottimi costumi e di santa nedì delle rogazioni lino alla Pen-
vita, e mori nel i4i8, cioè prima tecoste, la terza dal primo giorno
che quel conventino e chiesa di di agusto (ino all' Assunta, e la
s. Berlolo venisse in potere della (piarla dalprimo novembre lino a
congregazione pisana, lo che ac- Natale. Ordinò altresì di flagellar'
cadde nel i44 2 ventiquattro anni> SÌ e ili digiunare in tulli i lune-
dopo la morte del b. Pietro Gual- dì e venerdì dell'anno, e di ag-
cerano, laonde questi non deve ri- giungere al digiuno la disciplina
tenersi girolamino. Non deve an- anche in tutti i giorni di quare-
noverarsi tra i primi compagni del sima. Proibì di ricevere nell'ordi-
b. Pietro da Pisa Bartolomeo Mer- ne quelli che non avessero com-
cati di Cesena, il quale vesti que- pito dieciotto anni, e quelli che
sto abito nel 1 4» 9, vale a dire passavano i cinquanta. Osservavano
trentanove anni dopo l'erezione del- i buoni religiosi tutte queste cose,
la congregazione. 11 pio fondatore con l'esempio del loro comune [la-
per t'uggire ogni occasione di va- dre, che ne faceva altre molte di
nagloria non volle essere chiamato piìi, e perseverò in un tenore di
Pietro Gambacorta, cognome illu- vita asprissima fino alla morte; si
stre di sua famiglia , ma Pietro levavano a mezza notte per dire
da Pisa, e diede ai suoi segua- il mattutino, dopo il quale si fer-
ci il nome di eremiti di san mavano in coro a fare nell'estate
Girolamo, elello da lui per pro- due ore di orazione, e uell' inver-
tettore di sua congregazione. Nel no tre; cibo ordinario era poco
i3q3 a' -xi ottobre essendo stati pane con pochi frutti o erbe cotte.
assassinati padre e due fratelli
il secondo il piacere del superiore:
del beato, da Giacomo Appiani se- dovevano ogni giorno accusarsi nel
gretario del medesimo padre, il refettorio delle loro colpe, e la
demonio diede un liero assalto al povertà si osservava da essi con
servo di Dio, tentandolo di andare tanta esattezza, che tutto avevano
gir GIR io3
in connine, ed il superiore aveva no fatto poco prima anche i di-
il pensiere di dare ad ognuno ciò scepoli del b. Angelo di Corsica,
che gli abbisognava. Vita cotanto fondatore di un'altra congregazione
esemplare acquistò loro stima dai parimenti del terz'ordine di san
virtuosi,ed odio dai libertini, che Francesco, quattro o cinque con-
lacerarono il buon nome di sì san- venti della quale ,
per una bolla
ti spargendo maliziosamen-
eremiti, di Eugenio IV del i432, furono
te che ingannavano con la loro dati a quella dello stesso b. Pie-
vita semplici, ch'erano lupi co-
i tro, che in tal guisa andò crescen-
perti con la pelle di agnello per do nel numero de' religiosi e dei
guadagnarsi il credito del popolo, conventi.
ed osarono aggiungere che la loro Il b. Pietro passò da Roma a
vita austera non era per virtù di- Venezia, quivi chiamato da alcuni
vina, ma per arte magica da essi affari della sua congregazione, e qui-
praticata. Gl'inquisitori per queste vi morì santamente il primo giu-
relazioni false, fecero delle rigoro- gno i435, d'anni ottanta. Cercano i
Salvioni nel 1716. Siccome poi per quadro dell'ultima cappella, rappre-
la riunione della congregazione del sentante s. Girolamo, fu colorito da
b. Nicola di Furca Palena ai gi- Pier Leone Ghezzi la pittura late- ;
di osservare la regola
di s. Ago- mai carne, incedendo scalzi, vesten-
stino data loro dal medesimo s. do panni grossi dello slesso colore
Pio V, il quale confermò la con- e forma ili quelli del b. Pietro,
gregazione, nel 1567 accordò ai re- portando la barba, ma non molto
ligiosi i privilegi degli ordini men- lunga. Quoti religiosi girolamim
dicanti, e nel 1 S7 1 con la bolla usano tonaca legata con cintura ili
confermò gli altri
Religioni* zelus cuoio, con cappuccio la cui moz-
isteriche ec. : essi diedero alla luce Bull. Rorn. t. Ili, par. II, pag.
vari volumi, altri restarono mano- 4 io. Morì il fondatore in Venezia,
scritti. Di questo online oltre gli dov'erasi portato per islabilire un
storici degli ordini regolari, scris- nuovo convento, a'5 settembre 1 \i~,
sero 1' Azorio nelle Istituzioni mo- ed è dagli storici annoverato tra
rali, I. i3, cap. II; Roderico nel- i beati. Le sue reliquie furono
le Quest. Reg. t. \ II, qu. 3, art. trasferite nel convento di Fiesole,
9; Silvestro Maurolico , e Pietro ma dopo la soppressione della con-
Bonacciolo nell'opera intitolila :
/' gregazione il >uo corpo fu porta-
remo Pisano. Il padre Giovanni to a Firenze, e riposa venerato
BattistaGobati ci ha dato il Bui- nella chiesa delia compagnia detta
larium ordini* s. Hieronynu con- la buca di s. Cimiamo. In segui-
ioS GIR GIR
to Eugenio IV l'approvò, e col dati. In quanto alla orciconfratcr-
suo consenso la congregazione ab- nita, agli articoli Arcico> fraterni-
bracciò la regola di sant' Agosti- tà di s. Girolamo della Carità,
no, come si legge nella bolla Super e Carceri di Roma, non che Go-
gregem, tlat. Florentiae ,7 cai. vernatore di Roma, per ciò che ri-
augusti i44'> Bull. Rom. t. Ili, guarda la visita de' carcerati, ed
par. Ili, }>. 33. Il Pontefice volle altro relativo, abbiamo detto le
che si chiamasse la Congregazione cose principali che riguardano sì
di Roma, Areicon fraternità e con- tuì nell'oratorio, per cui essi sacer-
gregazione in comunità di sacer- doti sino d'allora assunsero il nome
GIR GIR i
09
di preti dell'oratorio. Come ancora santo. Qui pure si venera ancora
i medesimi sacerdoti ivi sono per la stanza dov' egli abitò, e dove
predicare nella detta chiesa in tutte diede principio ai ragionamenti, e
Je feste, e per udire assiduamente conferenze spirituali. All' articolo
servo di Dio
Buonsignor Caccia- masero di proseguire gli esercizi ivi
guerra sanese, Persiano Rosa, che istituiti dal santo: laonde conti-
con s. Filippo fondò il benemeri- nuarono sacerdoti ad
i esercitare
to e celebratissimo istituto romano quanto avea prescritto s. Filippo
dall' arciconfraternita della ss. Tri- nella sua congregazione ,
per cui
nità dei Pellegrini, Francesco Mar- continuarono a chiamarsi padri, come
supini , e Pietro Spada ri aretini tuttora, ad onta delle opposizioni
stati successivamente confessori del insorte e giuridicamente dibattute
i io GIR GIR
e superale dai medesimi. Il citalo tutte le chiese de' filippini , nel-
Piazza aggiunge che l' arciconfra- le quali si riuniscono in coro a
ternita prima agi' individui della cantare compieta
il vespero e :
la musica ,
per gli ora tori i sacri e è detto resta smentito dal non ave-
notturni che dall epoca di s. Filip- re i padri in superiore uno di loro.
po sino al declinare del decorso se- come istituì s. Filippo, e tutti i
colo nelle sere delle feste di precet- filippini praticano, come non han-
to da Ognissanti alla domenica del- no l'amministrazione ile' fieni onde
lePalme avevano luogo nel conti- mantenersi, dappoiché 1' arcicon fra-
guo oratorio, de'quali pure si parlò ternità di s. Girolamo li ritiene
all'articolo Filippini. Questo one- ed amministra, deputando un pre-
sto e dilettevole trattenimento, es- lato fra i loro colleglli, che tieni-
davanti, con sopraccollare bianco tavola comune, per cui allora qual-
e liscio come usano tutti i filippi- cuno si ritirò. In questa congre-
ni tranne quelli della Vallicella che gazione di sacerdoti fiorirono di-
lo portano pieghettato; il terraiuolo versi uomini illustri per pietà e
lo portano lungo come tutti gli per dottrina, fra i quali oltre i no-
altri, per cui l'abito è tutto filip- minati primi sacerdoti che si ag-
pino. La professione poi ossia le giogarono a Pietro Spatario ed a
loro obbligazioni, sono l'attendere s. Filippo Neri, sono a nominarsi:
al confessionale, ed anche udire le Teseo Raspa deputato Francesco ;
nati, morto nel i5o,i; il ven. Gio- i quali poscia furono traslocali
vanni Leonardi, poi fondatore della alla chiesa di san Bartolomeo Del-
congregazione dei chierici regolari l' isola Licaonia, o al dire del Fa-
della Madre di Dio; Agostino Ador- nucci a quella di s. Pietro in Mon-
no, uno de' fondatori de' chierici re- torio , indi ebbe la
l' congrega-
golari minori; Benedetto Buonmat- zione degli aulicorum urbis, se-
tei fiorentino, celebre pei suoi due condo il Martinelli finché Cle- ,
libri della lingua toscana ; il dot- mente VII a' 22 settembre i5i/±
tissimo liturgico Giuseppe Catalano la diede all'arciconfraternita della
autore di rinomate ed utili ope* Carità, che allora aduna vasi nella
re; l'eruditissimo Gio- vicentino chiesa di s. Andrea in Piscinula
vanni Marangoni
che die alle , nel none medesimo Regola, la
stampe interessanti opere di sacra quale è oggi sagrestia di s. Maria
e profana letteratura, fra le quali di Monserrato. V. Notizie sull'ori-
la vita del suddetto servo di Dio gine, ed istituto della ven. arcicon-
Ruonsignore Cacciagliene, e di al- fralemita della Carità in s. Gi-
cuni compagni suoi, e di s. Filippo rolamo, riunite neW occasione del-
in s. Girolamo, Roma 17 12; ove la sacra visita ordinata dalla san-
sono raccolte molte importanti no- tità di nostro Signore Papa Leo-
tizie di questa congregazione. Tra ne XII; le Consti luliones archicon-
gli altri servi di Dio nomineremo fraternitatis Charitalis de urbe,
inoltre Giuseppe Piossi di Castel Romae i6o3 il breve d' Inno- ;
Velerc in ed Alberto
Calabria; cenzo XII de' 18 settembre «694,
Cherufìni viterbese, noto per diver- Ad pastorale fastigium, col quale
se operette una delle
spirituali, confermò gli statuti., eie costituzioni
quali porta per titolo: Del racco- da lui approvate, inserite nello stes-
glimento interiore, Roma 1809. Ap- so breve, e pubblicate nel 1694- H
partenne pure a questa congrega- Panciroli ne Tesori nascosti di Ro~
zione Francesco Stracchini vescovo ma, tratta a p. 375 e seg. della chie-
di Segni, morto nel 1828. sa ed arciconfraternita eruditamen-
La chiesa e la casa dell' arci- te, e dice che la chiesa era dei
confraternita di s. Girolamo della minori osservanti che passarono
Carità e della congregazione de' sa- a s. Bartolomeo all'Isola, e che fu
cerdoti dell'oratorio di s. Girolamo data alla congregazione de' nobili
è nei rione Regola vicino al pa- cortigiani eretta poi in arciconfra-
lazzo Farnese, e dicemmo altrove ternita, che la gode tuttora, su di
uà GIR GIR
che può consultarsi
di la bolla e.lhnìca sacra, insieme a tre epitaf-
Leone X altrove citata, Illius qui fi in versi di defunti sepolti nella
charilas, de' 27 gennaio dell' an- chiesa. Nella piccola parte che ri-
nò \Sio. Ridolfino Venuti, Roma mane del primo oratorio fondato
moderna p. 566 dice, che la chie- e fabbricato da s. Filippo Neri,
sa fu data nel i535 al sodalizio, sulla porta è scolpita in marmo
che nell'oratorio vi sono i ritratti questa iscrizione: Primum beati
di diversi benefattori, che vi si Plidippi Neri Fiorentini Oratoriutn.
praticano ogni sera diverse opere Anno Domini fllDLP III. Nel 1660
di pietà, e dal giorno d' Ognissanti la chiesa fu riedificata in un alla
sino alla domenica Palme,
delle facciata estèrna con architetture di
come in quello di s. Maria in Domenico Castelli. L' altare mag-
Vallicella, in ogni festa avevano fiiore, adorno di belli marmi e
luogo oratorii in musica. Nella chie- metalli dorati, venne eretto con
sa si solennizza la festa di s. Fi- disegno di Carlo Rainaldi, e come
lippo, e l'uffizio è tutto proprio la tacciala, a spese di Fantino
e di rito di prima classe con l'ot- Renzi romano, che quivi appresso
tava, e se ne fa commemorazione ha il deposito con Scipione Renzi,
nei suffragi e nell'orazione A cunctis. coi loro busti di bronzo. Su det-
Quivi è l'oratorio e la sua chie- to altare ammira vasi il celebratis-
sa a parte,dove ogni sera, e le simo quadro a olio del Dominiclii-
feste mattina e sera, si pratica no, rappresentante la comunione di
quanto prescrive s. Filippo, al qual s. Girolamo, il quale fu eseguito
oratorio presiedo uno dei padri in musaico per la basilica Vaticana,
deputato dalla congregazione. I e l'originale forma al presente u-
padri fanno la visita delle sette no de' principali ornamenti della
chiese insieme ai fratelli ascritti contigua galleria de' quadri La .
JCfoemorvfc, ftp.
n4 GIR GIR
Gallie. Si mette il suo arrivo a di Apollinare, che spiegava la Scrit-
Treveri, in compagnia d'un suo tura con molta riputazione, e che
compatriotta e parente per nome non avea per anco fatto scisma
Bonoso, poco dopo l' anno 370. nella Chiesa. Poscia si ritirò nel
Quivi prese la risoluzione di vive- deserto di che di videa la
Calcide
re in perfetta continenza, e comin- Siria dall' Arabia, e che allora era
ciò a cangiare i suoi studi. Passa- sotto il dominio de' saraceni. Non
to in Aquileia, ov' era vescovo s. andò guari che la morte gì' involò
Valeriano, strinse amicizia con pa- Innocenzo ed Ilas ; ed Eliodoro lo
recchi dotti e virtuosi ecclesiastici, lasciò per tornar in occidente. Tut-
i nomi dei quali trovansi spesso tavia egli stette ancora per quat-
ne' suoi scritti. Lasciò Aquileia , a tr' anni in questa solitudine, uni-
quanto sembra, per recarsi a Stri- camente inteso allo studio ed alle
done sua patria, avendo inteso che opere di penitenza. Egli vi ebbe a
sua sorella erasi sviata dal cammi- soffrire diverse sorta di malattie;
no della virtù, in cui egli ebbe la ma le sue pene maggiori gli pro-
ventura di rimetterla. Tornò quin- venivano dalle tentazioni violente
di a Roma, risoluto di vivere nel che sopravvennero ad assalirlo e ;
ritiro, e di non occuparsi di altro mentre, come dice egli stesso, co-
chede'suoi studi. Scorgesi dalle sue perte le squallide membra d' orri-
continui rammarichi che gli cagio- di ottantanov' anni secondo 1' opi-
,
lo dottore eoo vari simboli, tutti Nel dare l'elenco delle opere di
rappresentanti lo di lui segnalate s. Girolamo seguiremo l'ordine in
azioni. Viene dunque effigiato in cui son poste nell'edizione falla
atto di penitente per l'austerità del- dai benedettini.
la vita a cui si diede mila solitu- 11 tomo 1 contiene la Biblioteca
dine; con la candela accanto, per* sacra, cioè tulli i libri della Seul
, 1 8 GIR GIR
tura, che s. Girolamo tradusse in 5. L' apologia sopra i suoi libri
Nel tomo III sono raccolti i santo dottore contro Baillet , che
commentari di s. Girolamo, che parlando di lui adopera espressio-
contiene Girolamo,
le lettere di s. aggiunte e correzioni dello stesso
che sono divise in molte classi, editore. Il marchese Scipione Maf-
parecchie delle quali sono veri fei ed altri dotti diedero mano in
trattati ; e le opere ascetiche e quest'opera al p. Vallarsi,
polemiche, delle quali indicheremo GIROLAMO EMILIANI o MIA-
soltanto le principali, r. La vita NI (s). Nato in Venezia da nobile
di s. llarione, di s. Paolo eremi- famiglia nel 148 r, si diede dappri-
ta e di s. Malco. 2. Il catalogo ma alle armi, e servì con onore nelle
degli scrittori illustri, scritto nel guerre che la repubblica ebbe a
392, e diviso in 35 capitoli, nel- sostenere in quel tempo ; ma eletto
l'ultimo de' quali parla delle sue governatore di Castelnovo , sulle
posto tra Bergamo e Milano. Egli strette, pulite e ben lastricate. Fra
soggiornò lungo tempo nella casa le sue tre piazze pubbliche, una è
che quivi si avea procurato , ed è grandissima. L'edifizio più osser-
] icrciò che i suoi discepoli furono vabile si è la cattedrale, la cui fac-
«letti chierici regolari Somaschi ciata è maestosa, e l' interno ricco
(/ edi), al quale articolo non solo di ornamenti : contiene i sepolcri
riporteremo le notizie di sì fiori, di Raimondo Berenger conte di
do istituto, ma ancora le altre che Tolosa, e della sua sposa. La sua
riguardano il santo. In detto vil- collegiata è degna di menzione per
laggio morì il servo di Dio agli 8 la sua bella architettura di stile
di febbraio i5^7 da una malat- gotico, ed in una delle sue cappel-
tia contagiosa che aveva contrat- le si venera il corpo di s. Narciso.
to servendo i malati. Egli fu so- Vi sono delle altre chiese, moniste-
lennemente beatificato da Benedet- ri e conventi: in quello de' cap-
to XIV, e canonizzato nel 1767 da puccini si ammira un bagno arabo
lao GIR GIR
di elegantissima architettura. Pos- cessore. Secondo la più comune
siede inoltre un collegio con bi- opinione ne fu primo vescovo san
blioteca, una casa di religiose per Narciso. Comraanville dice che la
la gratuita educazione delle fan- sede vescovile fu eretta verso l'an-
ciulle, ed altri benefici ed utili sta- no 5oo sotto la metropoli di Tar-
bilimenti. Il commercio è poco flo- ragona della quale è tuttora suf-
,
zie che gravitarono sui popoli, fu- Francesco Antonio Zaccaria nel
rono sempre paternamente solle- suo Trattato dell'anno santo sto-
citi i romani Pontefici, di eccitare rico, ceremoniale morale e pole- ,
nel t. Ili delle Disscrt. sopra le ma onde ottenere 1' espiazione dei
antichità italiane, nella dissertazione loro peccati per mezzo dell'univer-
LXV 111, Della redenzione depec- sale giubileo. Bonifacio Vili per
cati per cui molti beni colarono la tradizione dei precedenti giu-
una. volta ne' sacri luoghi, e del- bilei celebrati in Roma, nel 1 3oo
l'origine delle siine indulgente, di- con la celebre costituzione Anti-
ce che dopo il mille e forse un- rpiorum per la prima volta pub-
GIÙ GIÙ 1 x >
l'articolo 4iuio Santo (redi), ove Porte Sante . Oltre questi giu-
dicemmo quante immense spese fe- bilei universali ordinari , che i
cero i Papi in tempo, e come
tal Pontefici ordinariamente celebrano
i pellegrini d' ogni nazione furono ogni venticinque anni in Roma, e
accolli, albergati, serviti, alimen- poscia promulgano per tutto il
t. V, par. Ili, p. 1 38, per ottene- Bull. t. VI, par. IV, p. 2, pub-
re dalla divina clemenza uu felice blicò un giubileo universale pei'
governo della Chiesa universale. un saggio governo. Altro ne pro-
Altrettanto fece il successore Gre- mulgò a' 21 luglio 656, con la 1
pel felice successo delle armi del- giubileo nella sua esaltazione.
l' imperatore Ferdinando li, che Clemente X, eletto a' 29 api ile
guerreggiavano in Germania contro 1670, per ottenere dalla divini
quelle degli eretici, a' 29 maggio clemenza un salutare governo, pub-
1 63 1 intimò con la costituzione blicò il giubileo universale straor-
Alias, presso il Bull. t. VI, parte dinario, con la costituzione Cui»
1, 267, un giubileo di tre mesi,
p. inscrutabilìs, de' 16 giugno. Dipoi
che poi prorogò ad altri tre mesi nel 1672 per pacificare i principi
con la costituzione Alias de' 27 cristiani, muoverli contro il tur-
e
agosto, p. 285; e poscia altro a'i5 co comune nemico, a' 5 novembre
dicembre universale , con la co- pubblicò un giubileo con la costi-
stituzione Supplici, p. 21)6, nel tuzione Inter grax-issimas.
i 28 GIÙ GIU
Innocenzo XI, sapendo che l'e- ne processione cui Clemente XI in*
sercito ottomano marciava su Vien- tervenne coi cardinali. Minacciando
na, ordinò pubbliche preci in Ro- i turchi la repubblica di Venezia,
ma, ed un pienissimo giubileo il Papa intimò un giubileo univer-
pei tutta la Chiesa, mediante la sale pel felice successo delle armi
In suprema
costituzione degli , venete; ed altro universale ne pub-
ii agosto i683, Bull, t. Vili, p. blicò con la costituzione Ubi pri-
281. mus, de' 3 1 maggio 171 S, Bull.
Alessandro Vili, eletto a' 6 ot- Rom. tom. XI, par. II, p. 53 ; ed
tobre 1689, per ottenere un pro- altro agli8 ottobre , con la costi-
spero governo alla Chiesa, pubblicò tuzione Curn nos , presso il Bull.
tholicae, de' 12 novembre, Bull, to- cessero altre pie opere da esso
mità che affliggevano nel 1709 lo tabilis, presso il Bull. Rom. t. XI,
stato ecclesiastico, a' 4 gennaio con par. II, p. 3 17, intimandolo nel
pie che prescrisse. Indi nel 1713 chiesa di s. Maria degli Angeli, per
per l' epidemia de' bovi che fece la villa di Sisto V a s. Maria
strage nel medesimo stato, pubbli- Maggiore, il Papa la fece in vece
cò il giubileo con la costituzione dalla chiesa della Minerva del suo
nacciati, coi terremoti, pioggie di- poi, discacciati gì' imperiali dal re-
rotte ed altri gastighi, Benedetto gno di Napoli, essi gravitarono sui
XIII emanò la costituzione Cum domimi della Chiesa, laonde il Pa-
fustus, a 2 gennaio 1728, loc. cit. pa, siccome bramoso della pace u-
t. XII, p. 169, con la quale pub- niversale, con fiducia si rivolse a
blicò il giubileo di due settimane Dio, pubblicando un giubileo uni-
per tutta l'Italia ed isole adiacen- versale con la bolla Ecclcsiae, loc.
ti, dovendosi a tale effetto sospen- cit. toni. XIV, p. 9. Nel 1739 ai
dere i pubblici teatri. Afflitta poi 7.5 aprile intimò altro giubileo
1'
e principalmente Roma,
Italia , colla bolla Quam, loc. cit. pag.
nel 1730, con un'epidemia di raf- 367, onde pregare Dio in favore
freddori, il Papa a'20 gennaio, per delle armi imperiali minacciate dai
ottenerne da Dio il termine, con- turchi, cui erasi unito il ribelle
cesse il giubileo di due settimane, Ragoski principe ungarese.
cominciando nella prima domeni- Benedetto XIV, assunto al pon-
ca di quaresima, prescrivendo la tificato a' 1 7 agosto 1740, nel con-
santa comunione, e la visita di una cistoro degli 1 1 novembre con la
delle tre basiliche, cioè s. Giovan- costituzione Laetitiora ,
presso il
mum, presso il Bull. Boni. toni. ed in Roma fece disporre gli abi-
XIII, p. 32, con cui pubblicò il tanti colle missioni nelle chiese;
giubileo straordinario. Pei frequen- indi a' 20 dello stesso mese si por-
ti terremoti con grave danno sen- tò egli stesso in processione dalla
titi nel regno di Napoli nel feb- chiesa di s. Maria degli Angeli ,
braio 1 73 1
, il Papa per placare per la villa di Sisto V poi Ne-
l' ira divina con le orazioni, pub- groni, ed ora Massimo, alla basi-
blicò un giubileo in Roma dai 1 lica di s. Maria Maggiore. Nel
ai 26 aprile, esortando nello stesso 1 744» minacciato lo stato ecclesia-
tempo i fedeli a suffragare le ani- stico dalla peste, eEuropa
l' dal-
me di quelli che vi erano periti. la guerra, ricorse Papa al
il divi-
Proseguendo in alcuni luoghi il no patrocinio, intimando un giu-
terremoto, ed aggiugnendosi l'epi- bileo per l'Italia ed isole adiacen-
demia de'bovi, che dalla Germa- ti,con la costituzione in Suprcm,:,
nia e dalla Svizzera erasi dilata- de'20 novembre, presso il Bull., loc.
ta nello stato veneto, nel Ferrare- cit. p. \ [o.
se, e nella Romagna, Clemente \II Clemente XIII, creato li \ lu-
dopo aver preso le più opportune glio 758, per un provvido governa-
1
che desolavano l'Europa, non ri- festa del Corpus Domìni, fino dal-
sparmiò esercizi di pietà, processio- l'anno i43> 1 , per apostolica conces-
ni di penitenza, missioni, pubbliche sione, celebrasi ivi un giubileo.
e solenni preghiere con indulgenza Nel 1734 si celebrò per la quarta
di giubilei. Come ancora fece più volta, onde Domenico
il celebre p.
volle esporre le insigni reliquie de Colonia pubblicò colle stampe
che si venerano in Roma. L' im- in Lione, V Instruction
sur le j li-
mediato suo successole Pio VII, bile de primatial de Lyon
l'egliie
nome; quindi Terra Promessa in gno di Giuda, non avea che quelle
rispetto alle promesse fatte dal Si- di Giuda e beniamino dopo la ,
bile delle tribù discese da Giacob- Joppe, ec. Fu poscia divisa la Giu-
be, che chiamandosi anche Israele dea in sei parti , cioè in Galilea ,
tre quelli che il vangelo chiama narchia che durò sette o otto an-
Montana Judaeae. Lo storico Gio- ni fu poscia governata dai giudici
la caduta dell' impero romano, gli stemi intorno alla creazione del-
arabi ed i maomettani saraceni se l'uomo, egli adottò quello dell' Ar-
ne resero padroni nel 636. I cri- te di verificare le date.
stiani nel 1099 vi fondarono il
regno di Gerusalemme [Vedi), ed CRONOLOGIA DEGLI EBREI.
in fine questa contrada contenente
i luoghi santificati da Gesù Cristo, Patriarchi.
dalla B. Vergine, e dagli apostoli,
cadde sotto il dominio della Porta Adamo . . creato il 4963 m. il4o33
ottomana nel 1 5i 7. Comprende Set nato il 4834 3 9 34
essa presentemente i paesi di Gaza, Enos 47 2 9 3824
di Elkahil o Ebron di Elhuds o , Chenan 4^3g 3729
Gerusalemme, di Naplusa 1' antica Malaliele 4569 3674
Sichem, di Hartè di Nazareth o , Jared 4^°4 3542
Juret-Catfra-Kanna, di Safet, ed in Enoc 4^4 a 3978
fine il paese di là dal Giordano. Matusalem 4 2 77 33o8
La Giudea è rappresentata in due Lamech 4°9° 33 1