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Speciale Giovedì 28 aprile 2011 I

Giovanni Paolo II Santo subito


Ricordi, interventi e approfondimenti su papa Karol Wojtyla a venticinque anni dalla sua visita
in Romagna e in vista della beatificazione di domenica 1 maggio in piazza San Pietro a Roma

S
acra populi lingua est, girate le piazze d’Italia, vi tro- naristi romagnoli), le sei lapi-
«la lingua del popolo è Maggio 1986: gli scout del servizio d’ordine verete una lapide che ne atte- di poste a ricordo (Palazzo Co-
santa»: la verità del con- salutano papa Wojtyla all’Abbazia del Monte sta il passaggio e la sosta. Ce- munale, Cattedrale, Abbazia
cetto gnomico di Seneca pa- sena compresa, naturalmen- del Monte e Ippodromo); fino
dre (50 a.C.-40 d.C.) è all’origi- te. Chi c’era non ha dimenti- a comprendere la circostanza
ne del ben più noto Vox popu- cato le straordinarie giornate dell’intitolazione dello spazio
li, vox Dei, «voce di popolo, vo- cesenati di papa Wojtyla (8-9- antistante il Duomo. Ma è
ce di Dio»: una formulazione 10 maggio 1986), quando la l’apparato iconografico la par-
in realtà medievale, attestata nostra città fu scelta quale ba- te più succulenta: centotredi-
per la prima volta in Alcuino se della sua visita pastorale in ci grandi immagini che rac-
(735-804) e forse esemplata Romagna e una cella dell’ab- contano e illustrano, passo
sulla Vulgata di Is 66,6. Abbia- bazia di Santa Maria del Mon- dopo passo, gli avvenimenti e
mo ancora negli occhi e nelle te l’ebbe ospite per due notti. gli incontri. Colpiscono anco-
orecchie quel «Santo subito» A venticinque anni dall’even- ra i suoi gesti, le sue attenzio-
scritto e gridato nella piazza to è possibile riassaporare ni, le sue parole, come - fra le
San Pietro stracolma dell’8 quel grande dono rivivendo- tante - quelle acute e profeti-
aprile 2005, quando più di tre ne la ricchezza e le emozioni: che pronunciate in Malate-
milioni di persone (dopo che basta prendere il volume cu- stiana: «La vostra Biblioteca
altri tre, nei giorni precedenti, rato da don Walter Amaducci non è soltanto una gloria ce-
avevano fatto la fila per vede- (Giovanni Paolo II a Cesena, senate, ma dell’Italia intera,
re e salutare il corpo del Santo Editrice Stilgraf ) nella circo- dell’Europa, dell’umanità, e
Padre) partecipano all’impo- stanza dell’intitolazione di soprattutto di quell’umanità
nente funerale di papa Wojty- piazza Pia a Giovanni Paolo II che non dimentica i tesori e le
la celebrato dal cardinale Rat- (6 maggio 2006: a un anno dal- lezioni del passato, di quell’u-
zinger. Nell’intenso silenzio la morte e a venti dal soggior- manità che oggi è alla ricerca
dei capi e governanti di 172 no). Tutto vi è narrato per filo di un colloquio e di un coordi-
Paesi, parla il popolo, si pro- guente presa d’atto da parte stro e universale desiderio, la oltremodo caro a tutti noi se e per segno: la cronaca della namento tra le culture: un
nuncia a gran voce la gente: del pontefice regnante che beatificazione di Giovanni non altro per ragioni cronolo- visita (annuncio, preparazio- obiettivo più che mai urgente,
«Karol santo subito». Quel gri- proclamava il culto dell’uomo Paolo II. Tutto di lui è stato giche, visto che i ventisette ne e svolgimento), i testi dei per assicurare un ordinato
do conduce ad altri tempi (an- o della donna santi. Sono oc- grande perché tutto era affi- anni del suo pontificato costi- discorsi (in piazza del Popolo, progresso nella giustizia e nel-
teriori al secolo XII), quelli ap- corsi appena sei anni per san- dato a Cristo Redentore del- tuiscono pure un buon seg- ai Benedettini del Monte, alle la pace». Chi allora avrebbe
punto nei quali era il populus cire che quella piazza aveva l’uomo e a Maria Sua Madre mento della nostra esistenza; religiose della Romagna, alla immaginato l’inserimento
a proclamare la santità, con visto giusto; sì, tutti lo sapeva- (Totus tuus, il suo motto vis- nel tempo sono poi fioriti gli Biblioteca Malatestiana, nella dell’aula del Nuti nel Registro
una immediatezza che di- no, anche Benedetto XVI suo suto e incarnato). studi sul pontificato e fiocca- concelebrazione eucaristica della “Mémoire du Monde”
scendeva da ciò che aveva vi- successore, che (derogando Esistono ormai enciclopedie te le biografie dell’uomo e del all’Ippodromo del Savio, dopo avvenuto nel giugno 2005 ad
sto e udito, svincolata da pro- sui tempi ma non sui modi) si su questo Papa venuto da lon- pastore. Anche lo spazio par- la fiaccolata alla Madonna del opera dell’Unesco?
cedure e processi, con conse- accinge a dar corpo al suo, no- tano e così vicino all’umanità, la di lui: visitate le cattedrali o Monte, ai sacerdoti e ai semi- Marino Mengozzi

UNO SPECIALE DI ‘AVVENIRE’


Il quotidiano “Avvenire” celebra la beatificazione di Giovanni Paolo II con alcune ini-
ziative editoriali volte a ricordare papa Wojtyla: la testata ha realizzato “Icone”, una
raccolta delle immagini più significative del suo Pontificato, mentre il 1° maggio sarà
in edicola un’edizione speciale del quotidiano. “Icone” è una raccolta delle 14 imma-
gini più importanti e significative che hanno consacrato alla storia gli oltre 26 anni di
Pontificato di Giovanni Paolo II: ogni immagine è accompagnata dal racconto del
contesto e del momento storico a cui è legata.

Karol Wojtyla, un Papa in diretta


La beatificazione di papa Giovanni Paolo II contro “i cavalli dell’Apocalisse” (la fame, la
coincide (volutamente?) con l’uscita nelle sa- guerra nucleare, il rifiuto di Dio, la degradazio-
le cinematografiche del film di Nanni Moret- ne morale, il peccato contro la vita fin dai suoi
ti “Habemus Papam”. Ma papa Woityla con albori). Sceglie di mostrare tutto in diretta, per-
papa Melville - Michel Piccoli - ha una cosa fino il suo personale Calvario, la sua corporeità
sola in comune: la passione per il teatro. Per il distrutta dalla malattia, senza finzioni, senza
resto sono all’opposto. mascheramenti. L’ultimo annuncio di traspa-
In tanti hanno trovato uno stretto legame fra renza e verità.
la giovanile esperienza teatrale e la grande ca- Le stesse esequie di Giovanni Paolo II forse pas-
pacità di Giovanni Paolo II di attrarre i media seranno alla storia come uno dei più grandi
a sé e di essere un grande comunicatore. Non eventi mediatici. Quelle pagine svolazzanti del
solo con le parole. Bacia la terra, passeggia in Vangelo, posate sulla bara di cipresso da piaz-
montagna, abbraccia e solleva bambini, ten- za San Pietro, hanno fatto in diretta il giro del
de le mani, mette copricapo folcloristici, can- mondo. Oltre 90 le televisioni collegate. 1.800 i
ta insieme ai cori, giocherella col bastone. Il cameraman e i fotografi accreditati dal Vatica-
suo lungo pontificato coincide con lo svilup- no per realizzare servizi sulla cerimonia. In Ita-
po planetario dei media elettronici. È un Pa- lia quasi 14 milioni di persone seguono in di-
pa globe-trotter. Fa 249 viaggi, tiene 2.400 di- retta il funerale e nel mondo si calcola che, fra
scorsi. Gli stessi suoi gesti si trasformano in dirette e differite, abbiano assistito all’ultimo
encicliche. Sul tema della riconciliazione ha saluto a papa Wojtyla circa 3 miliardi di perso-
detto molto al mondo, incontrando Alì Agca o ne. Il Papa che si era fiduciosamente consegna-
chiedendo perdono ai nativi d’America. È abi- to ai media nei suoi quasi 27 anni di pontifica-
le nello spostare l’attenzione degli osservatori to, riceveva in cambio l’aura elettronica. Qual-
dalla sua persona a ciò che lo circonda. Si sof- cosa di simile all’aureola con la quale i pittori
ferma sul tema della sofferenza, abbraccian- del Medioevo e del Rinascimento distinguevano
do un bambino malato di Aids oppure en- i Santi dai comuni mortali. Le migliaia di foto
trando in una casa di moribondi a Calcutta. scattate coi telefonini alla salma del Papa altro
Denuncia l’ingiustizia nel visitare una casa non sono che moderne reliquie digitali. Nel-
di fango in America Latina. Ricorda gli orro- l’hard disk, la prova di un lungo e faticoso pel-
ri dell’uomo che dimentica Dio, inginoc- legrinaggio durato ore e ore. Lo acclamano
chiandosi a Mauthausen e a Dachau. Il “Santo subito”, già nella grande Piazza del fu-
263esimo successore di Pietro trasforma le nerale che i media amplificano. La beatifica-
strade, gli stadi, gli ippodromi, le piazze in zione del prossimo 1° maggio di Giovanni Pao-
nuove cattedrali. Nessun uomo, prima di lui, lo II è, dunque, la certificazione di un senti-
era stato tanto applaudito da masse popola- mento condiviso da una parte importante di
ri di tutto il mondo. umanità che si è sentita segnata profondamen-
Il messaggio che porta è semplice e compren- te dal suo annuncio di speranza.
sibile a tutti: la difesa della dignità dell’uomo Giorgio Tonelli
II Giovedì 28 aprile 2011 Speciale Speciale Giovedì 28 aprile 2011 III

PARLA
DON WALTER
AMADUCCI
“Numerosi i cambi di programma” ALL’IPPODROMO PERSERO L’ELICOTTERO ERANO UN GIORNALISTA E UN FOTOGRAFO DELL’OSSERVATORE ROMANO
Per la visita di Giovanni Paolo II a Cesena ero
impegnato nell’ufficio stampa. Fu un’espe-
rienza intensa e unica nel suo genere. Fu an-
dopo la messa celebrata da Giovanni Paolo II
accadde un fatto curioso. Grazie al pass che
portavo sulla giacca (ero poco più che un gio-
auto e grazie all’autostrada arrivammo in po-
chissimo tempo all’autodromo. Allora non
c’erano né gli autovelox né i tutor. A bordo
no. Non ebbi il coraggio di azzardare tanto.
Ricordo che le guardie svizzere mi fermavano
spesso, ma poi Trasatti le rassicurava circa la
Maggio 1986: il racconto della visita di papa Wojtyla a Cesena che una piccola delusione perché scoprii in
quell’occasione che molti giornalisti seguo-
vanotto) ebbi l’opportunità di avvicinarmi al
corteo papale mentre il pontefice saliva sul-
con me avevo il giornalista dell’Osservatore
Romano, Sergio Trasatti e un fotografo, di cui
mia affidabilità. Feci alcuni primissimi piani
(senza teleobiettivo) a Giovanni Paolo II che
no il Papa nei suoi viaggi rimanendo nella sa- l’elicottero. Lo accompagnava un secondo non ricordo il nome, sempre dello stesso gior- dimostrano la minima distanza che mi sepa-
la stampa principale davanti alle tv. Fu così elicottero sul quale veniva imbarcato il segui- nale. rava da lui.

“Q
uando lui si Cesena si era paventata la anche nel maggio 1986. A Cesena vennero in to. Davanti a me si alzarono il primo e poi an- Per me fu un grandissimo onore e un’occa- Rimasi d’accordo col famoso giornalista di
fermava a possibilità di controllare pochi e per noi dell’Ufficio stampa (la Santa che il secondo elicottero, quando sentii un sione unica. Grazie a Trasatti (capii solo in se- andarlo a trovare a Roma. Ho sempre rinvia-
parlare con ogni fedele con il metal de- sede lo chiamava Centro stampa) non ci fu paio di persone che dissero con un certo stu- guito quale personaggio era in realtà) ebbi li- to l’incontro, non dimenticando mai la pro-
qualcuno aveva la straordi- tector. In Prefettura a Forlì molto da lavorare. La gran parte dei giornali- pore “Ma noi siamo qua!”. Mi avvicinai do- bero accesso al grande palco allestito vicino ai messa di essere ricevuto nella sede del gior-
naria capacità di concentrar- dovemmo ragionare con sti era a Ravenna. Ricordo Renzo Giacomelli mandando se occorreva qualcosa. Ovvia- box dell’autodromo ed ebbi l’opportunità di nale romano. Dove in realtà sono poi stato,
si sulla persona. I suoi non precisione sul da farsi. Si di Famiglia cristiana, un estroso giornalista di mente i due rimasti a terra dovevano andare vedere il Papa a due passi di distanza, mentre negli anni a seguire, ma quando ormai Sergio
erano mai incontri banali e trattava di una soluzione che France press e non molti altri. a Imola, dove il Papa stava volando. si preparava per la messa e lo aiutavano a ve- Trasatti era, purtroppo, già morto da tempo.
formali, lui era in grado di avrebbe richiesto ore ed ore Alla partenza dal piazzale dell’ippodromo, Mi resi subito disponibile. Salimmo sulla mia stirsi. Non ebbi il coraggio di stringergli la ma- Francesco Zanotti
immedesimarsi nel suo in- di attesa e che alla fine non
terlocutore”. E’ forse questo fu praticata”.
uno degli aspetti principali “In quei giorni ho avuto mo-

Lo stupore del Santo Padre


del carisma di Papa Giovan- do di osservarlo in vari mo-
ni Paolo II di cui don Walter menti - nota ancora don Wal-
Amaducci ha fatto esperien- ter -. Ogni mattina si sveglia- GIOVANNI
za in occasione della visita va all’alba per pregare e fare MARONI
del Santo Padre in terra ro- la via crucis in cripta. Quan-
magnola. do pregava il mondo intorno RICORDA
Durante quella tre giorni del
maggio 1986 monsignor Wal-
a lui spariva e la gente era
conquistata da quel clima di Giovanni Paolo II visitò la Biblioteca Malatestiana, a Cesena
ter Amaducci, responsabile preghiera. Con lui si era crea-
organizzativo della visita per Venerdì 9 maggio 1986, ta una certa familiarità tanto

“Q
la diocesi di Cesena Sarsina Ippodromo di Cesena: che in occasione del pelle- uando Giovan-
e in continuo collegamento migliaia di persone grinaggio al Monte, dato che ni Paolo II è ar- Immensità
anche con le altre quattro parteciparono lui era già pronto un po’ pri- rivato all’in-
diocesi della Romagna, ha alla messa ma del previsto, mi permisi gresso della Biblioteca Ma- e semplicità
dovuto far fronte a moltepli- celebrata di chiedergli di ritardare di latestiana, una volta aperte
ci problemi organizzativi. da papa qualche minuto la sua uscita le porte, si è lasciato anda- Quella carezza!
“Ricordo che i miei pensieri Giovanni Paolo II in pubblico per ragioni orga- re a un “Oh” di meraviglia Ricordo l’aria fresca e leg-
maggiori erano rivolti alla si- nizzative. Il segretario perso- che non dimenticherò gera che avvolgeva il mio
curezza del Papa. Nonostan- nale mons. Stanislao Dziwisz mai”. Ecco uno dei ricordi volto, l’emozione e la sen-
te i numerosi mesi di prepa- Il comitato diocesano mi disse benevolmente: “Ma più vividi che il professor sazione di immensità e
razione, fino all’ultimo mo- per la visita del Papa a Cesena il Papa non si fa mai aspetta- Giovanni Maroni, studioso nello stesso tempo di sem-
mento abbiamo dovuto af- In occasione della visita in Romagna di Papa Giovanni re!” Sua Santità comprese e storico di Cesena, ha del- plicità che si respirava.
frontare dei fuori program- Paolo II fu istituito un comitato diocesano presieduto molto bene la situazione e la visita di Papa Wojtyla al- La sua mano, oh! quella
ma e delle variazioni”. ma da noi stilato. Ricordo “Occorreva stare in allerta. dal vescovo di allora Luigi Amaducci e coordinato dal acconsentì senza alcun pro- la libraria domini. “Era il 9 mano, che dopo aver ap-
“La notizia della visita del che volle andare direttamen- C’erano sempre richieste segretario don Walter Amaducci. I membri del comita- blema. maggio - spiega il professor poggiato l’ostia sulla mia
Santo Padre fu data il primo te sui luoghi dove sarebbe precise e il Papa stesso mo- to erano 27, ad alcuni dei quali fu affidata la responsa- Nell’ottobre del 1986 le dio- Maroni-. A quei tempi ero piccola bocca mi ha acca-
gennaio 1986 e sin da subito transitato il Santo Padre. dificava talvolta i program- bilità dei nove gruppi di lavoro corrispondenti a preci- cesi della Romagna ricam- membro del consiglio co- rezzato dolcemente il viso
si costituì il comitato inter- Confermò, precisò e corres- mi. Ricordo, per esempio, biarono la visita del Papa, munale e la sera prima del- Cesena,
si settori o a momenti della visita: il gruppo animazio- e i suoi occhi sorridendo
diocesano per organizzarla. se. Tra le ricchezze romagno- che proprio il primo giorno andando a Roma in udienza la visita alla Biblioteca fui venerdì 9 maggio 1986:
ne catechistica (don Giordano Amati), gruppo liturgi- mi hanno trasmesso tan-
Fu in quella occasione - ri- le che più stupirono monsi- di visita a Cesena, il Papa, in aula Nervi. “In quell’occa- contattato proprio dal- Giovanni Paolo II
co - musicale (don Pierluigi Tonelli), relazione pubbli- to calore. Mi sembrava di
corda don Amaducci - che si gnor Monduzzi ci fu la Bi- scendendo dalla ’papamobi- sione rividi don Stanislao - l’Amministrazione comu- in visita
che (don Piero Altieri), mass media (don Piero vedere lo sguardo affet-
decise di tenere come sede blioteca Malatestiana. Forse le’ in piazza Pia (oggi la piaz- conclude don Walter -. Ebbi nale che mi chiese se me la alla Biblioteca
Teodorani), iniziative culturali (Paola Piraccini, don tuoso di un nonno.
centrale di tutta la visita Ce- monsignor Monduzzi era za è dedicata proprio a Gio- modo di salutare nuovamen- sentivo di fare da cicerone Malatestiana
Ezio Casadei), commissione economica (don Ernesto
sena, sia per la sua posizione convinto che avrebbe visto la vanni Paolo II, ndr), fece un te sua Santità a cui facemmo al Papa alla biblioteca ma- Non dimenticherò mai
Giorgi - Gilberto Manuzzi), commissione tecnico -
centrale, sia per l’Abbazia del “solita” antica biblioteca, ma giro non previsto richiamato autografare un ex voto dipin- latestiana. Un onore ina- quel momento: è stato un
organizzativa (don Bruno Benini - don Ettore
Monte luogo ideale per ospi- davanti al nostro tesoro ce- dai tanti fedeli che gli vole- Ceccarelli), incontro suore (don Marino Montalti), to da Adelmo Calderoni, og- spettato che ho accolto su- percorrevamo la navata in libraria e alla perfezione ca Vaticana e forse non ci lora e continua a rimanere incontro breve, ma cir-
tare per due notti il Santo Pa- senate si trattenne talmente vano stringere la mano o de- incontro sacerdoti (don Onerio Manduca). gi custodito alla Basilica del- bito con grande piacere. Il attesa di vedere la bibliote- della biblioteca il Papa si sono paragoni...”, ma fu lo nel mio cuore di quella condato da tanta energia.
dre. Ricordo che fu una scel- tanto da arrivare in ritardo sideravano ricevere una ve- la Madonna del Monte. Da giorno seguente lo accolsi ca, gli illustrai la storia del- soffermò molto nell’osser- stesso Giovanni Paolo II giornata è la cordialità del- Vicino a lui, mi sono sen-
ta adeguata non solo cono- all’appuntamento con l’arci- loce benedizione. Immedia- quella volta l’ho rivisto a tu all’ingresso della biblioteca la Malatestiana, le sue ori- vazione di alcuni codici, con la sua esclamazione a la sua compagnia. Non tita più vicina a Dio e
scendo la devozione maria- vescovo Ersilio Tonini che lo tamente gli uomini della vi- per tu in altre sette occasio- e fui io stesso ad affiancar- gini francescane e poi co- ancora perfettamente con- mostrare la sua meraviglia metteva in soggezione e porterò sempre nel mio
na di papa Wojtyla, ma an- attendeva a Ravenna. Grazie gilanza furono costretti a si tenne quel discorso fuori mo minuto di realizzare una ni, l’ultima delle quali il 4 di- lo durante la salita delle me ci fu l’innesto con la si- servati. Mi ricordo che gli e il suo piacere nell’osser- inoltre ho recepito come la cuore quella carezza di
che per la Prefettura pontifi- a questo felice incontro non riorganizzare la sicurezza. programma”. via di fuga transennata in cembre 2004, a pochi mesi scale che portano all’antica gnoria dei Malatesta. Una dissi :”Santità lei è abituato vare la nostra biblioteca. sua visita alla biblioteca buon augurio, con quel
cia che aveva il compito di solo fu confermata la visita Ricordo che proprio in quel- “Non fu questo l’unico mo- modo da consentire al Papa, dalla sua morte. Nonostante biblioteca. Mentre insieme volta davanti ai plutei della alla bellezza della bibliote- Quello che mi sorprese al- non fosse “una tappa dovu- pizzico di nostalgia, ma
organizzare il sistema di si- alla Malatestiana per il Santo l’occasione, davanti alle con- mento in cui si dovette agire in qualunque momento, di la sua infermità ricordo be- ta”, ma un suo desiderio con la consapevolezza di
curezza per proteggere il Pa- Padre, ma monsignor Mon- tinue richieste della gente, con rapidità o in cui fu ne- potersi allontanare con ne come fosse lucido anche culturale. Non a caso fece aver incrociato la strada
pa. Il 10 aprile 1986 raggiun-
se Cesena monsignor Dino
duzzi pensò di dedicare ad
essa ampio margine”.
lui mi disse: “Se ci fosse un
microfono potrei dire due
cessario confrontarsi in velo-
ci riunioni - prosegue mon-
un’auto. Non fu una cosa
semplice, ma ci riuscimmo
in quell’incontro, mostrando
con l’intensità del suo sguar-
IL RICORDO DEL 1986 DI SANDRA SIRRI E MAURO PAZZAGLIA, ALLORA FIDANZATI molte domande sull’origi-
ne francescana della libra-
di un grande uomo, che
ha saputo illuminare il
Monduzzi, delegato della Quello che più impegnò don parole”. Purtroppo non ne signor Amaducci -. Ad esem- in tempi rapidi. Oppure do tutta l’attenzione possibi- ria. La visita che durò qua- mondo con coraggio, en-
Casa pontificia, per passare
in rassegna tutto il program-
Walter, in quei giorni, fu la vi-
gilanza.
avevamo uno a disposizione
in quell’istante e quindi non
pio, per la processione al
Monte mi fu imposto all’ulti-
quando per la Celebrazione
Eucaristica all’Ippodromo di
le a chi gli stava davanti”.
Barbara Baronio “Nel 2006 c’erano anche i nostri figli” si un’ora interessò anche la
biblioteca piana di papa
Pio VII che papa Giovanni
tusiasmo, semplicità e al-
legria.
“Una grande emozione, un mo- dei doni in rappresentanza dei fi- faentino che conta diversi stabili- Paolo II osservò con gran-
Grazie di essere stato uno
di noi.
DALLA PARROCCHIA DI BALZE DI VERGHERETO ALL’INCONTRO CON IL PAPA mento importante che ancora ri-
cordiamo con tanto affetto”. San-
danzati. Accettammo volentieri e
portammo a papa Giovanni Paolo
menti anche a Cesena. “Nel 2006 -
conclude - abbiamo partecipato
de attenzione e curiosità”.
Bb Elisa Giuliani
dra Sirri e Mauro Pazzaglia nel 1986 II due cesti con frutta e verdura ro- con entusiasmo al pellegrinaggio parrocchia di Diegaro

Sette bambini dell’alta valle del Savio a un appuntamento indelebile erano due giovani fidanzati ai qua-
li fu chiesto di partecipare al pelle-
grinaggio che le diocesi romagnole
fecero nel mese di ottobre per rin-
magnola e prodotti tipici della no-
stra terra”.
Pazzaglia all’epoca aveva 21 anni e
ricorda con emozione il calore del-
delle diocesi romagnole a Roma, a
20 anni dalla visita di papa Wojty-
la. In quell’occasione c’erano an-
che i nostri figli ai quali abbiamo
Elisa Giuliani riceve il sacramento
della Comunione da papa Wojtyla
Correva l’anno 1986 quando il nostro Da quella data ho incontrato più volte gnato un Papa soddisfatto e sorriden- graziare il Papa per la sua visita di la gente,la partecipazione nutrita raccontato le emozioni di quel durante la messa celebrata
carissimo don Gino Pellizzer, allora a Roma Giovanni Paolo II, grazie al- te per il buon esito delle dure battaglie maggio. “Era stato don Walter Ama- in sala Nervi e la gentilezza del Pa- 1986, nella stessa aula Nervi, da all’Ippodromo (9 maggio 1986)
parroco del paese, con grande entusia- l’accordo tra Vaticano e Comune di vinte grazie a Lui e all’amore e l’aiuto di ducci - spiega Pazzaglia - a chie- pa. Oggi lavora come dirigente per giovani fidanzati”.
smo comunicò a tutte le famiglie inte- Verghereto per la donazione del mu- Dio. derci se volevamo portare al Papa la cooperativa Agrintesa, colosso Cr
ressate di Balze la possibilità di cele- schio al presepe di Piazza San Pietro e Christian Gabiccini
brare, per tutti noi ragazzi, la prima co- tutte le volte sono stato invaso da un parrocchia di Balze di Verghereto
munione con papa Giovanni Paolo II in mix di emozioni. La sensazio-
occasione della sua visita a Cesena. ne più forte e dolce allo stes- Papa Wojtyla a Cesena nel 1986
Inutile descrivere l’entusiasmo di tutti so tempo, mi è stata data ha incontrato
per il grandissimo evento. Il 9 maggio quando negli ultimi suoi an- la comunità dei seminaristi,
1986 sette ragazzi di Balze (Gianni No- ni di vita ho avuto la profon- qui fotografati sullo scalone d’ingresso
vellini, Denis Novelli, Federica Ga- da percezione di avere da-
brielli, Francesca Capacci, Patrizia vanti un uomo vicino e inti-
Sensi, Romina Mastini e il sottoscritto) mo di nostro Signore Gesù
IN SEMINARIO
più altri di Diegaro ricevemmo la no- Cristo. PER RICORDARE
stra Prima Comunione dalle mani del Dopo la sua morte, l’ho so- GIOVANNI PAOLO II
Santo Padre all’ippodromo di Cesena. gnato due volte. La prima vol- La Pastorale giovanile
Ammetto che all’età di 10 anni non riu- ta un Giovanni Paolo II preoc- invita tutti alla proiezio-
scii a comprendere e ad assaporare fi- cupato e piangente cercò di Dall’album dei ricordi più cari di Christian Gabiccini:
9 maggio 1986 riceve il sacramento della Comunione ne del film “Giovanni
no in fondo il grande dono offertoci. mettermi in guardia da quel- da papa Giovanni Paolo II (Messa celebrata all’Ippodromo, a Cesena). Paolo II” che verrà fatta
Solo a distanza di anni, riguardando le lo che poteva succedermi a E l’8 gennaio 2003, quando è stato ricevuto da papa Wojtyla domenica 1 maggio alle
care foto apprezzo e onoro il grande causa delle sbagliate scelte in- come assessore del Comune di Verghereto, in occasione 20, nel teatro del semina-
omaggio e l’importanza dell’avveni- traprese. Nella seconda occa- della consegna del muschio per il presepe di piazza San Pietro rio, a Cesena. Alle 23 circa
mento. sione, qualche mese fa, ho so- preghiera conclusiva.
II Giovedì 28 aprile 2011 Speciale Speciale Giovedì 28 aprile 2011 III

PARLA
DON WALTER
AMADUCCI
“Numerosi i cambi di programma” ALL’IPPODROMO PERSERO L’ELICOTTERO ERANO UN GIORNALISTA E UN FOTOGRAFO DELL’OSSERVATORE ROMANO
Per la visita di Giovanni Paolo II a Cesena ero
impegnato nell’ufficio stampa. Fu un’espe-
rienza intensa e unica nel suo genere. Fu an-
dopo la messa celebrata da Giovanni Paolo II
accadde un fatto curioso. Grazie al pass che
portavo sulla giacca (ero poco più che un gio-
auto e grazie all’autostrada arrivammo in po-
chissimo tempo all’autodromo. Allora non
c’erano né gli autovelox né i tutor. A bordo
no. Non ebbi il coraggio di azzardare tanto.
Ricordo che le guardie svizzere mi fermavano
spesso, ma poi Trasatti le rassicurava circa la
Maggio 1986: il racconto della visita di papa Wojtyla a Cesena che una piccola delusione perché scoprii in
quell’occasione che molti giornalisti seguo-
vanotto) ebbi l’opportunità di avvicinarmi al
corteo papale mentre il pontefice saliva sul-
con me avevo il giornalista dell’Osservatore
Romano, Sergio Trasatti e un fotografo, di cui
mia affidabilità. Feci alcuni primissimi piani
(senza teleobiettivo) a Giovanni Paolo II che
no il Papa nei suoi viaggi rimanendo nella sa- l’elicottero. Lo accompagnava un secondo non ricordo il nome, sempre dello stesso gior- dimostrano la minima distanza che mi sepa-
la stampa principale davanti alle tv. Fu così elicottero sul quale veniva imbarcato il segui- nale. rava da lui.

“Q
uando lui si Cesena si era paventata la anche nel maggio 1986. A Cesena vennero in to. Davanti a me si alzarono il primo e poi an- Per me fu un grandissimo onore e un’occa- Rimasi d’accordo col famoso giornalista di
fermava a possibilità di controllare pochi e per noi dell’Ufficio stampa (la Santa che il secondo elicottero, quando sentii un sione unica. Grazie a Trasatti (capii solo in se- andarlo a trovare a Roma. Ho sempre rinvia-
parlare con ogni fedele con il metal de- sede lo chiamava Centro stampa) non ci fu paio di persone che dissero con un certo stu- guito quale personaggio era in realtà) ebbi li- to l’incontro, non dimenticando mai la pro-
qualcuno aveva la straordi- tector. In Prefettura a Forlì molto da lavorare. La gran parte dei giornali- pore “Ma noi siamo qua!”. Mi avvicinai do- bero accesso al grande palco allestito vicino ai messa di essere ricevuto nella sede del gior-
naria capacità di concentrar- dovemmo ragionare con sti era a Ravenna. Ricordo Renzo Giacomelli mandando se occorreva qualcosa. Ovvia- box dell’autodromo ed ebbi l’opportunità di nale romano. Dove in realtà sono poi stato,
si sulla persona. I suoi non precisione sul da farsi. Si di Famiglia cristiana, un estroso giornalista di mente i due rimasti a terra dovevano andare vedere il Papa a due passi di distanza, mentre negli anni a seguire, ma quando ormai Sergio
erano mai incontri banali e trattava di una soluzione che France press e non molti altri. a Imola, dove il Papa stava volando. si preparava per la messa e lo aiutavano a ve- Trasatti era, purtroppo, già morto da tempo.
formali, lui era in grado di avrebbe richiesto ore ed ore Alla partenza dal piazzale dell’ippodromo, Mi resi subito disponibile. Salimmo sulla mia stirsi. Non ebbi il coraggio di stringergli la ma- Francesco Zanotti
immedesimarsi nel suo in- di attesa e che alla fine non
terlocutore”. E’ forse questo fu praticata”.
uno degli aspetti principali “In quei giorni ho avuto mo-

Lo stupore del Santo Padre


del carisma di Papa Giovan- do di osservarlo in vari mo-
ni Paolo II di cui don Walter menti - nota ancora don Wal-
Amaducci ha fatto esperien- ter -. Ogni mattina si sveglia- GIOVANNI
za in occasione della visita va all’alba per pregare e fare MARONI
del Santo Padre in terra ro- la via crucis in cripta. Quan-
magnola. do pregava il mondo intorno RICORDA
Durante quella tre giorni del
maggio 1986 monsignor Wal-
a lui spariva e la gente era
conquistata da quel clima di Giovanni Paolo II visitò la Biblioteca Malatestiana, a Cesena
ter Amaducci, responsabile preghiera. Con lui si era crea-
organizzativo della visita per Venerdì 9 maggio 1986, ta una certa familiarità tanto

“Q
la diocesi di Cesena Sarsina Ippodromo di Cesena: che in occasione del pelle- uando Giovan-
e in continuo collegamento migliaia di persone grinaggio al Monte, dato che ni Paolo II è ar- Immensità
anche con le altre quattro parteciparono lui era già pronto un po’ pri- rivato all’in-
diocesi della Romagna, ha alla messa ma del previsto, mi permisi gresso della Biblioteca Ma- e semplicità
dovuto far fronte a moltepli- celebrata di chiedergli di ritardare di latestiana, una volta aperte
ci problemi organizzativi. da papa qualche minuto la sua uscita le porte, si è lasciato anda- Quella carezza!
“Ricordo che i miei pensieri Giovanni Paolo II in pubblico per ragioni orga- re a un “Oh” di meraviglia Ricordo l’aria fresca e leg-
maggiori erano rivolti alla si- nizzative. Il segretario perso- che non dimenticherò gera che avvolgeva il mio
curezza del Papa. Nonostan- nale mons. Stanislao Dziwisz mai”. Ecco uno dei ricordi volto, l’emozione e la sen-
te i numerosi mesi di prepa- Il comitato diocesano mi disse benevolmente: “Ma più vividi che il professor sazione di immensità e
razione, fino all’ultimo mo- per la visita del Papa a Cesena il Papa non si fa mai aspetta- Giovanni Maroni, studioso nello stesso tempo di sem-
mento abbiamo dovuto af- In occasione della visita in Romagna di Papa Giovanni re!” Sua Santità comprese e storico di Cesena, ha del- plicità che si respirava.
frontare dei fuori program- Paolo II fu istituito un comitato diocesano presieduto molto bene la situazione e la visita di Papa Wojtyla al- La sua mano, oh! quella
ma e delle variazioni”. ma da noi stilato. Ricordo “Occorreva stare in allerta. dal vescovo di allora Luigi Amaducci e coordinato dal acconsentì senza alcun pro- la libraria domini. “Era il 9 mano, che dopo aver ap-
“La notizia della visita del che volle andare direttamen- C’erano sempre richieste segretario don Walter Amaducci. I membri del comita- blema. maggio - spiega il professor poggiato l’ostia sulla mia
Santo Padre fu data il primo te sui luoghi dove sarebbe precise e il Papa stesso mo- to erano 27, ad alcuni dei quali fu affidata la responsa- Nell’ottobre del 1986 le dio- Maroni-. A quei tempi ero piccola bocca mi ha acca-
gennaio 1986 e sin da subito transitato il Santo Padre. dificava talvolta i program- bilità dei nove gruppi di lavoro corrispondenti a preci- cesi della Romagna ricam- membro del consiglio co- rezzato dolcemente il viso
si costituì il comitato inter- Confermò, precisò e corres- mi. Ricordo, per esempio, biarono la visita del Papa, munale e la sera prima del- Cesena,
si settori o a momenti della visita: il gruppo animazio- e i suoi occhi sorridendo
diocesano per organizzarla. se. Tra le ricchezze romagno- che proprio il primo giorno andando a Roma in udienza la visita alla Biblioteca fui venerdì 9 maggio 1986:
ne catechistica (don Giordano Amati), gruppo liturgi- mi hanno trasmesso tan-
Fu in quella occasione - ri- le che più stupirono monsi- di visita a Cesena, il Papa, in aula Nervi. “In quell’occa- contattato proprio dal- Giovanni Paolo II
co - musicale (don Pierluigi Tonelli), relazione pubbli- to calore. Mi sembrava di
corda don Amaducci - che si gnor Monduzzi ci fu la Bi- scendendo dalla ’papamobi- sione rividi don Stanislao - l’Amministrazione comu- in visita
che (don Piero Altieri), mass media (don Piero vedere lo sguardo affet-
decise di tenere come sede blioteca Malatestiana. Forse le’ in piazza Pia (oggi la piaz- conclude don Walter -. Ebbi nale che mi chiese se me la alla Biblioteca
Teodorani), iniziative culturali (Paola Piraccini, don tuoso di un nonno.
centrale di tutta la visita Ce- monsignor Monduzzi era za è dedicata proprio a Gio- modo di salutare nuovamen- sentivo di fare da cicerone Malatestiana
Ezio Casadei), commissione economica (don Ernesto
sena, sia per la sua posizione convinto che avrebbe visto la vanni Paolo II, ndr), fece un te sua Santità a cui facemmo al Papa alla biblioteca ma- Non dimenticherò mai
Giorgi - Gilberto Manuzzi), commissione tecnico -
centrale, sia per l’Abbazia del “solita” antica biblioteca, ma giro non previsto richiamato autografare un ex voto dipin- latestiana. Un onore ina- quel momento: è stato un
organizzativa (don Bruno Benini - don Ettore
Monte luogo ideale per ospi- davanti al nostro tesoro ce- dai tanti fedeli che gli vole- Ceccarelli), incontro suore (don Marino Montalti), to da Adelmo Calderoni, og- spettato che ho accolto su- percorrevamo la navata in libraria e alla perfezione ca Vaticana e forse non ci lora e continua a rimanere incontro breve, ma cir-
tare per due notti il Santo Pa- senate si trattenne talmente vano stringere la mano o de- incontro sacerdoti (don Onerio Manduca). gi custodito alla Basilica del- bito con grande piacere. Il attesa di vedere la bibliote- della biblioteca il Papa si sono paragoni...”, ma fu lo nel mio cuore di quella condato da tanta energia.
dre. Ricordo che fu una scel- tanto da arrivare in ritardo sideravano ricevere una ve- la Madonna del Monte. Da giorno seguente lo accolsi ca, gli illustrai la storia del- soffermò molto nell’osser- stesso Giovanni Paolo II giornata è la cordialità del- Vicino a lui, mi sono sen-
ta adeguata non solo cono- all’appuntamento con l’arci- loce benedizione. Immedia- quella volta l’ho rivisto a tu all’ingresso della biblioteca la Malatestiana, le sue ori- vazione di alcuni codici, con la sua esclamazione a la sua compagnia. Non tita più vicina a Dio e
scendo la devozione maria- vescovo Ersilio Tonini che lo tamente gli uomini della vi- per tu in altre sette occasio- e fui io stesso ad affiancar- gini francescane e poi co- ancora perfettamente con- mostrare la sua meraviglia metteva in soggezione e porterò sempre nel mio
na di papa Wojtyla, ma an- attendeva a Ravenna. Grazie gilanza furono costretti a si tenne quel discorso fuori mo minuto di realizzare una ni, l’ultima delle quali il 4 di- lo durante la salita delle me ci fu l’innesto con la si- servati. Mi ricordo che gli e il suo piacere nell’osser- inoltre ho recepito come la cuore quella carezza di
che per la Prefettura pontifi- a questo felice incontro non riorganizzare la sicurezza. programma”. via di fuga transennata in cembre 2004, a pochi mesi scale che portano all’antica gnoria dei Malatesta. Una dissi :”Santità lei è abituato vare la nostra biblioteca. sua visita alla biblioteca buon augurio, con quel
cia che aveva il compito di solo fu confermata la visita Ricordo che proprio in quel- “Non fu questo l’unico mo- modo da consentire al Papa, dalla sua morte. Nonostante biblioteca. Mentre insieme volta davanti ai plutei della alla bellezza della bibliote- Quello che mi sorprese al- non fosse “una tappa dovu- pizzico di nostalgia, ma
organizzare il sistema di si- alla Malatestiana per il Santo l’occasione, davanti alle con- mento in cui si dovette agire in qualunque momento, di la sua infermità ricordo be- ta”, ma un suo desiderio con la consapevolezza di
curezza per proteggere il Pa- Padre, ma monsignor Mon- tinue richieste della gente, con rapidità o in cui fu ne- potersi allontanare con ne come fosse lucido anche culturale. Non a caso fece aver incrociato la strada
pa. Il 10 aprile 1986 raggiun-
se Cesena monsignor Dino
duzzi pensò di dedicare ad
essa ampio margine”.
lui mi disse: “Se ci fosse un
microfono potrei dire due
cessario confrontarsi in velo-
ci riunioni - prosegue mon-
un’auto. Non fu una cosa
semplice, ma ci riuscimmo
in quell’incontro, mostrando
con l’intensità del suo sguar-
IL RICORDO DEL 1986 DI SANDRA SIRRI E MAURO PAZZAGLIA, ALLORA FIDANZATI molte domande sull’origi-
ne francescana della libra-
di un grande uomo, che
ha saputo illuminare il
Monduzzi, delegato della Quello che più impegnò don parole”. Purtroppo non ne signor Amaducci -. Ad esem- in tempi rapidi. Oppure do tutta l’attenzione possibi- ria. La visita che durò qua- mondo con coraggio, en-
Casa pontificia, per passare
in rassegna tutto il program-
Walter, in quei giorni, fu la vi-
gilanza.
avevamo uno a disposizione
in quell’istante e quindi non
pio, per la processione al
Monte mi fu imposto all’ulti-
quando per la Celebrazione
Eucaristica all’Ippodromo di
le a chi gli stava davanti”.
Barbara Baronio “Nel 2006 c’erano anche i nostri figli” si un’ora interessò anche la
biblioteca piana di papa
Pio VII che papa Giovanni
tusiasmo, semplicità e al-
legria.
“Una grande emozione, un mo- dei doni in rappresentanza dei fi- faentino che conta diversi stabili- Paolo II osservò con gran-
Grazie di essere stato uno
di noi.
DALLA PARROCCHIA DI BALZE DI VERGHERETO ALL’INCONTRO CON IL PAPA mento importante che ancora ri-
cordiamo con tanto affetto”. San-
danzati. Accettammo volentieri e
portammo a papa Giovanni Paolo
menti anche a Cesena. “Nel 2006 -
conclude - abbiamo partecipato
de attenzione e curiosità”.
Bb Elisa Giuliani
dra Sirri e Mauro Pazzaglia nel 1986 II due cesti con frutta e verdura ro- con entusiasmo al pellegrinaggio parrocchia di Diegaro

Sette bambini dell’alta valle del Savio a un appuntamento indelebile erano due giovani fidanzati ai qua-
li fu chiesto di partecipare al pelle-
grinaggio che le diocesi romagnole
fecero nel mese di ottobre per rin-
magnola e prodotti tipici della no-
stra terra”.
Pazzaglia all’epoca aveva 21 anni e
ricorda con emozione il calore del-
delle diocesi romagnole a Roma, a
20 anni dalla visita di papa Wojty-
la. In quell’occasione c’erano an-
che i nostri figli ai quali abbiamo
Elisa Giuliani riceve il sacramento
della Comunione da papa Wojtyla
Correva l’anno 1986 quando il nostro Da quella data ho incontrato più volte gnato un Papa soddisfatto e sorriden- graziare il Papa per la sua visita di la gente,la partecipazione nutrita raccontato le emozioni di quel durante la messa celebrata
carissimo don Gino Pellizzer, allora a Roma Giovanni Paolo II, grazie al- te per il buon esito delle dure battaglie maggio. “Era stato don Walter Ama- in sala Nervi e la gentilezza del Pa- 1986, nella stessa aula Nervi, da all’Ippodromo (9 maggio 1986)
parroco del paese, con grande entusia- l’accordo tra Vaticano e Comune di vinte grazie a Lui e all’amore e l’aiuto di ducci - spiega Pazzaglia - a chie- pa. Oggi lavora come dirigente per giovani fidanzati”.
smo comunicò a tutte le famiglie inte- Verghereto per la donazione del mu- Dio. derci se volevamo portare al Papa la cooperativa Agrintesa, colosso Cr
ressate di Balze la possibilità di cele- schio al presepe di Piazza San Pietro e Christian Gabiccini
brare, per tutti noi ragazzi, la prima co- tutte le volte sono stato invaso da un parrocchia di Balze di Verghereto
munione con papa Giovanni Paolo II in mix di emozioni. La sensazio-
occasione della sua visita a Cesena. ne più forte e dolce allo stes- Papa Wojtyla a Cesena nel 1986
Inutile descrivere l’entusiasmo di tutti so tempo, mi è stata data ha incontrato
per il grandissimo evento. Il 9 maggio quando negli ultimi suoi an- la comunità dei seminaristi,
1986 sette ragazzi di Balze (Gianni No- ni di vita ho avuto la profon- qui fotografati sullo scalone d’ingresso
vellini, Denis Novelli, Federica Ga- da percezione di avere da-
brielli, Francesca Capacci, Patrizia vanti un uomo vicino e inti-
Sensi, Romina Mastini e il sottoscritto) mo di nostro Signore Gesù
IN SEMINARIO
più altri di Diegaro ricevemmo la no- Cristo. PER RICORDARE
stra Prima Comunione dalle mani del Dopo la sua morte, l’ho so- GIOVANNI PAOLO II
Santo Padre all’ippodromo di Cesena. gnato due volte. La prima vol- La Pastorale giovanile
Ammetto che all’età di 10 anni non riu- ta un Giovanni Paolo II preoc- invita tutti alla proiezio-
scii a comprendere e ad assaporare fi- cupato e piangente cercò di Dall’album dei ricordi più cari di Christian Gabiccini:
9 maggio 1986 riceve il sacramento della Comunione ne del film “Giovanni
no in fondo il grande dono offertoci. mettermi in guardia da quel- da papa Giovanni Paolo II (Messa celebrata all’Ippodromo, a Cesena). Paolo II” che verrà fatta
Solo a distanza di anni, riguardando le lo che poteva succedermi a E l’8 gennaio 2003, quando è stato ricevuto da papa Wojtyla domenica 1 maggio alle
care foto apprezzo e onoro il grande causa delle sbagliate scelte in- come assessore del Comune di Verghereto, in occasione 20, nel teatro del semina-
omaggio e l’importanza dell’avveni- traprese. Nella seconda occa- della consegna del muschio per il presepe di piazza San Pietro rio, a Cesena. Alle 23 circa
mento. sione, qualche mese fa, ho so- preghiera conclusiva.
IV Giovedì 28 aprile 2011 Speciale
NOVITÀ
IN LIBRERIA
Un Papa sempre sorprendente
Pubblicato dalla San Paolo, un corposo volume di Andrea Riccardi

N
ella imminenza della
sua beatificazione, il
primo giorno del me-
se di maggio, nei giorni in cui
ricorre il sesto anniversario
della sua morte, l’editrice San
Paolo ha portato in libreria
(anche nella nostra di San
Giovanni, a Cesena, in piazza
Isei) un grosso volume scritto
da Andrea Riccardi intitolato
“Giovanni Paolo II. La biogra-
fia”.
L’autore, docente di storia
contemporanea presso l’Uni-
versità di Roma e fondatore
della Comunità di Sant’Egi-
dio, in Transtevere, non solo
ha potuto consultare l’im-
mensa bibliografia che è stata
pubblicata su Giovanni Paolo
II e il suo lungo servizio petri-
no, ma si è avvantaggiato da
un’amicizia che gli ha consen- Il libro “Giovanni Paolo II. La biografia”
tito di frequentare la casa del
Papa e di intrattenere con lui, è disponibile presso la libreria
e con i suoi più stretti collabo-
ratori, preziose conversazioni
San Giovanni, in piazzetta Isei a Cesena
chiarificatrici sul “come” il Pa-
pa, amato da tutte le Nazioni luoghi della storia della sal- "Lolek", diretta
del mondo, abbia vissuto il vezza, incontrando così i di-
ministero pontificale nella scendenti di Abramo, pur in
su Teleromagna
Chiesa e con la Chiesa in dia- contrasto tra loro.
logo con tutti gli uomini dei Pellegrino ai luoghi della Fe- Papa Giovanni Paolo II vi-
diversi continenti della Terra. de, partecipa, fino all’ultimo sitò Forlì, Cesena, Imola,
Già dalle prime pagine che ci dei suoi giorni, alla Via Crucis Faenza, Brisighella, Raven-
riportano nella Polonia domi- del Signore Gesù. na e Cervia tra l’8 e l’11
nata ferocemente dal nazi- Un volume di ben 561 pagine, maggio del 1986. Qualche
smo hitleriano e successiva- supportato da una documen- anno prima era avvenuta
mente, seppure in maniera tazione rigorosa, raccontando la sua visita a Rimini, Bo-
più subdola, dal comunismo gli episodi e gli eventi che logna e Ferrara. Per ricor-
sovietico, emerge la sfida pro- hanno scandito la biografia di dare quell’evento di ven-
fetica più che diplomatica vis- questo nostro fratello venuto ticinque anni fa, in coinci-
suta dal giovane Karol Wojty- da lontano, per condurre, ol- denza con la Beatificazio-
la, ben presto amministratore di costringere i credenti a rin- 1986), questo per l’Europa in- cristiana. Per questo gli è sta- tre il Giubileo del 2000, la ne di papa Giovanni Paolo
apostolico di Cracovia, poi ar- tanarsi nel chiuso del tempio. vitata a respirare con i suoi to possibile raggiungere l’e- Chiesa a navigare senza paure II che avverrà il 1° maggio
civescovo della città. Di qui, il suo contributo de- due polmoni - l’Occidente e stremo Oriente, con il ram- verso gli alti orizzonti della in piazza San Pietro a Ro-
Con il procedere dei capitoli, terminante nel crollo del Mu- l’Oriente - intrecciando così marico di non poter incontra- storia. Un filo rosso collega le ma, il gruppo Teleroma-
dopo la sua inattesa elezione ro di Berlino, richiamando un vitale dialogo ecumenico re il “mondo cinese”. Non ha tante pagine: la volontà di gna-Pubblisole giovedì 28
a vescovo di Roma e perciò tuttavia l’Europa a ritrovare se con le Chiese della Riforma esitato a incontrare i potenti Giovanni Paolo II che aveva aprile, con inizio alle
Papa della Chiesa universale, stessa, per una missione che protestante. Questo con i con- della Terra, pur di annunciare partecipato a tutto lo svolgi- 21,15, realizzerà una diret-
si manifesta la sua evangelica ha come orizzonte il mondo tinenti delle “nuove” Chiese a tutti il Vangelo del Signore mento del Concilio Ecumeni- ta televisiva presso il cen-
volontà di aprire, con corag- intero: questo per Roma, la nelle Americhe e in Africa, che è Vangelo di giustizia e di co Vaticano II, di realizzarlo, tro di produzione di Cese-
gio, le porte a Cristo, l’unico sua nuova diocesi, questo per mettendo a frutto la sua for- pace, affidando a tutti il futu- nella concretezza della vita na. La trasmissione verrà
salvatore dell’uomo, l’unica l’Italia le cui Chiese locali so- mazione intellettuale dram- ro dei “poveri”. Pellegrino ai quotidiana della Chiesa, nella replicata sabato 30 aprile,
speranza che non delude, no consolate e animate dalle maticamente vissuta nella sua grandi santuari della fede (cfr. sua missione che non può co- sempre alle 21,15.
mostrando la inanità delle sue visite pastorali (in Roma- Patria “occupata”, dischiude le il Totus tuus, affidandosi alla noscere confini.
nuove ideologie che tentano gna all’inizio del maggio strade per la inculturazione Madonna!), ha ripercorso i Piero Altieri

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