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30 Cultura Sabato, 1 agosto 2020

guaritori

Sia lodato
San Rocco
virologo di Dio
Nel Medioevo curava i malati di peste alla quale sopravvisse
Da allora la sua fama taumaturgica ne ha fatto il Beato più popolare
Tanto che, dicono i fan, la Basilicata si è salvata dal Covid grazie a lui

di Marino Niola

e preghiere sal- vita. Proprio così Tintoretto raffi-

L
gono, le statue Liberaci dal male gura san Rocco che risana gli ap-
di san Rocco pestati, nel grandioso telero vene-
scendono. Per ziano dipinto per la Scuola Gran-
stare vicine ai de di san Rocco. Nella tenebra di
cittadini che un ospedale, «pieno di letti e d’in-
chiedono di fer- fermi in varie attitudini» come
mare il coronavirus. In tutte le scrive Giorgio Vasari, dalla testa
chiese del nostro Paese sono tor- aureolata del santo irradia il lam-
nate a risuonare le invocazioni a po della salvezza che illumina l’in-
Rocco, il signore delle epidemie. tera scena. E questo corto circui-
Il virologo di Dio. Che sin dal Me- to fra grazia e guarigione, fra san-
dioevo è il nemico di virus e batte- tità e sanità è alla base di un welfa- di Fabrizio d’Aquapendente, glo- lockdown, un modello di profilas-
ri. Ieri la peste nera, oggi il Covid, re del cielo che ha nei grandi tau- ria cinquecentesca dell’Universi- si al tempo stesso sanitaria e uma-
la peste del ventunesimo secolo. maturghi i suoi potenti luminari, tà di Padova, allievo di Gabriele nitaria. Ma la provvidenza corre
In realtà il culto di questo santo i suoi provvidenziali primari. Falloppio, maestro di Andrea Ve- in suo aiuto. A quattro zampe.
medico cresce e ricresce nel tem- In effetti, tutta la vita di Rocco salio e padre dell’anatomia mo- Perché un cane scopre il nascon-
po. Come se avesse lo stesso anda- Santi medici e medici si svolge nel segno della medici- derna. diglio del santo appestato e co-
mento dei contagi di cui, nell’im- santi, guaritori na. Da quando, nei primi anni del Una volta tornato in Francia, il mincia a prendersi cura di lui por-
maginario popolare, è l’antidoto e taumaturghi Nell’anno Trecento, parte dalla natia Mont- santo viene a sapere che Piacen- tandogli del cibo che sottrae furti-
ultraterreno. Questo dottore so- del contagio pellier per andare in pellegrinag- za è martoriata da una pestilen- vamente alla mensa del padrone,
prannaturale, infatti, è veneratis- il viaggio di Marino Niola gio a Roma e si ferma ad Acqua- za, proprio come adesso lo è stata il nobile Gottardo Pollastrelli, si-
simo fra Quattrocento e Seicento, alle radici della devozione pendente, dove infuria la peste. dal Covid. Parte senza indugi per gnore del luogo. Che accortosi
quando le ondate successive di alla salvezza e alla salute Lì avviene il suo debutto in corsia la città emiliana dove contrae la dello strano comportamento
peste ammorbano l’Europa, men- dove cura i malati con il segno del- malattia. Allora decide di ritirarsi dell’animale, lo segue e scopre la
la croce. Sarà per una ragione na- in una capanna isolata a Sarmato,
scosta, sarà per un semplice vicino al fiume Trebbia e impedi-
scherzo del destino, ma da allora sce a chiunque di fargli visita, per
La sua vita si svolge il piccolo paese del viterbese di- non estendere l’infezione. Di fat- Il suo manto
to, questa autoreclusione rigoro-
nel segno della venta una sorta di hub della clini-
ca. Legato a doppio filo al nome sa e altruistica è la madre di tutti i patronale si estende
medicina. Da su molti comuni
quando, nei primi e frazioni che portano
anni del Trecento, il suo nome, ben
parte dalla natia novantacinque solo
I L M E N S I L E D I P S I C O LO G I A E N E U R O S C I E N Z E N . 1 8 8 – A N N O X V I I I – AG O STO 2 0 2 0 – 6, 0 0 E U R O

Montpellier MIND M E N T E & C E R V E L LO


nel Mezzogiorno

tre la sua popolarità va scemando Adolescenti. L’età dell’incoscienza toccante verità. Rocco lo scongiu-
nel Settecento, per poi tornare Li descriviamo spesso come annoiati,
ra di allontanarsi e di abbando-
prepotentemente sulla scena del- trasgressivi e privi di ideali, narlo al suo destino, ma ogni pre-
la devozione nel secolo successi- ghiera è vana. Gottardo compie fi-
ma chi sono davvero i teenager?
E soprattutto, come li ha cambiati
vo, come presidio sanitario con- la pandemia?
no in fondo la sua opera di miseri-
tro il colera che fa strage un po’ cordia e assiste l’ammalato fino al-
ovunque. È il destino altalenante la completa guarigione.
dei grandi taumaturghi, i guarito- Il divino infettivologo muore in-
ri divini che aiutano i credenti, e torno al 1330. Leggenda vuole
qualche volta anche i non creden- che alla sua morte sotto la testa
ti, a non farsi travolgere dal male, venga ritrovata una tavoletta con
a sperare l’insperabile, a scongiu- la scritta «Coloro che colpiti dalla
rare il naufragio dell’essere. In peste ricorreranno all’intercessio-
realtà, nei miracoli, di cui i santi ne del Beato Rocco, prediletto da
sono i grandi elargitori, si rifletto- Dio, ne saranno immediatamente
no in filigrana i bisogni degli uo- liberati». Da allora la sua fama tau-
mini, primo fra tutti la salute, ma maturgica ne ha fatto uno dei san-
anche le loro paure, prima fra tut- ti più popolari. Uno dei focolai
te la malattia. In realtà la ragione più accesi della sua devozione si
più profonda della popolarità di trova a Tolve in provincia di Po-
Psicologia Società Scuola
50 La fatica di stare distanti 70 L’eco degli stadi vuoti 84 150 anni di Montessori

questi campioni della fede sta in tenza. Ed è grazie a questa prote-


una sorta di counseling celeste, zione ravvicinata che la Basilica-
di placebo esistenziale, di soste- ta è la regione meno colpita dal
gno psicologico. Che aiuta a vede- Covid. Almeno secondo i fans di
re la luce nel più fitto nero della Rocco che vedono dietro le stati-
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Sabato, 1 agosto 2020 Cultura pagina 31
Da oggi in edicola

Il torneo di Robinson
per il miglior romanzo
Al via su Robinson il grande torneo “Romanzo
Popolare 2019” per eleggere il più bel libro
dello scorso anno. Un gioco a eliminatorie
affidato alla giuria di cento circoli di lettura.
Si parte con 848 concorrenti e si deve arrivare
a un solo vincitore. Nel supplemento da oggi in
edicola Giorgio Dell’Arti svela come funziona
la gara, mentre Raffaella De Santis racconta i
circoli di lettura sparsi da nord a sud. Da non
perdere inoltre Filippo La Porta sulle “teste di
serie” in gara, da Stefania Auci a Fabio Volo.

Il saggio di Marco Bracconi

Contro i muri digitali


solo il corpo ci salverà
di Giuseppe Smorto

La pandemia è un esperimento municazione, la partecipazio-


sociale senza precedenti che de- Il libro ne, quasi la necessità di un con-
creta la forza e l’immanenza del- flitto. Remoto vuol dire lonta-
la Rete, ma per favore facciamo no, noi abbiamo bisogno di ve-
resistenza: questo vuole dirci derci, di incontrarci, perfino di
Marco Bracconi nel suo saggio divertirci. Un bisogno prima-
La mutazione appena uscito per rio, laddove il virus è invece au-
Bollati Boringhieri. Un saggio toritarismo.
che racconta la nostra perdita Questo libro è una chiamata
di controllo, la fretta diventata alle armi contro i muri digitali,
improvvisamente paura, la cao- magari radicale nelle sue tesi, si-
tica irrilevanza della democra- curamente controcorrente: per-
stiche la mano invisibile del san- dicati sono degli autentici conver- k Tra gli angeli zia di fronte a un fenomeno così La mutazione ché nei giorni del grande vuoto,
to. titori di energia sacra in energia Sopra, San devastante. di Marco è proprio internet che è diventa-
Il suo manto patronale si esten- psichica, degli switch fra salvez- Rocco in Gloria E qual è stato il miglior amico Bracconi, to indispensabile. Ed esatta-
de su molti altri comuni e frazio- za dell’anima e salute del corpo. (1564) di dell’uomo? Proprio il web, lo Bollati mente come abbiamo fatto per
ni che portano il suo nome, ben Come quello di Torrepaduli in Sa- Tintoretto, sconosciuto che entra dentro ca- Boringhieri i dati personali, in quei mesi ab-
novantacinque solo nel Mezzo- lento, dove tradizionalmente opera dipinta sa tua e non devi nemmeno far- (pagg. 96, biamo ceduto volentieri ai gran-
giorno. Tra gli anni Cinquanta e ogni 16 agosto in occasione della per la Scuola gli lavare le mani. Il Sistema che euro 8) di marchi tutta la nostra sempli-
Sessanta del Novecento, al tempo festa del santo i malati passavano Grande di San ti offre lo streaming, i complean- ce vita, regalando loro utili mi-
della migrazione interna dal Sud la notte sotto la statua del guarito- Rocco a Venezia ni su Zoom, la app che ti porta il liardari, come e più di prima.
contadino verso il Nord industria- re, perpetuando il rituale precri- sushi a casa. E lo smart working, Del resto, il morbo si diffonde
le, il nome Rocco diventa addirit- stiano dell’incubatio, che consi- un sogno di ieri diventato incu- come internet, vasto e invisibi-
tura un emblema identitario, il steva nel dormire dentro la chie- bo oggi secondo l’autore. Si com- le: e l’autore chiama in soccor-
simbolo di una meridionalità sa in attesa che il nume apparisse pleta così, grazie al coronavi- so Papa Francesco. Nei giorni
dell’essere, come nel capolavoro in sogno, con diagnosi e cura. Og- rus, l’affermazione di una ditta- più bui Bergoglio ha ricordato
di Luchino Visconti Rocco e i suoi gi l’uso è stato interdetto dalle au- tura dei famosi OTT, gli over the che «la partita del futuro si gio-
fratelli. torità ecclesiastiche, ma i devoti top come Google, Amazon etc., L’autore ca solo nel mondo reale»: dove
Alla faccia della secolarizzazio- imperterriti fanno la veglia not- un totalitarismo sopportato con sembra cominciamo a vedere, con gra-
ne, le immagini del santo si trova- turna nello spazio immediata- tutti i suoi richiami al dopoguer- ve ritardo, l’emergenza ambien-
no tuttora disseminate in tutta mente circostante. Qualcuno dor- ra. avere paura tale. La sfida è quella di trasfor-
Europa, come baluardi contro me addossato ai muri del sacro Bracconi sembra avere paura del futuro, mare il mondo digitale in un al-
ogni sorta di epidemia, dalla leb- luogo, come per assorbirne diret- del futuro, teme una totale per- teme leato, ma Bracconi non sembra
bra al tifo, dalla Sars all’Hiv. E lo tamente il principio attivo. Per dita di autosufficienza della no- crederci molto. Tocca a noi di-
rappresentano di solito in abito farsi attraversare da quella cor- stra società, la smaterializzazio- che la fendere gli spazi di vita e di in-
da pellegrino, con il corpo pun- rente vitale, numinosa e lumino- ne dei rapporti di lavoro. Con debolezza contro, riaprire le scuole e le
teggiato dai bubboni pestilenzia- sa, da quel bios potente ed ecce- un risvolto sociale e politico: diventi università, tornare sui posti di
li e al suo fianco il fedelissimo ca- dente cui diamo nomi come gra- quando viene meno una forte lavoro, vincere la sfida della
ne, che gli lecca amorevolmente zia. O miracolo. Ma chiamale, se identità personale, la debolezza
collettiva convivenza. L’anticorpo è pro-
una piaga. vuoi, suggestioni. diventa collettiva. Ecco quindi prio il corpo, fisicità e presenza.
Ancora oggi i santuari a lui de- ©RIPRODUZIONE RISERVATA la necessità di un antivirus: la co- ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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