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VENERDÌ — 24 GENNAIO 2020 – IL RESTO DEL CARLINO 21 ••

Il personaggio URBINO E PROVINCIA

L’impagabile eredità culturale di Mengacci


La vedova dello scrittore: «Ca’ Risciolo, sotto il Mercatale e da lui restaurata, doveva diventare un luogo di riferimento per la cultura»

URBINO IL COMMENTO

Affacciandosi dalle mura di Ur- Non si perda tempo


bino, all’armonia che si percepi-
sce tra l’uomo e il paesaggio Serve una risposta
contribuisce la presenza di di-
more che ne fanno sintesi, co- Distrarsi è vietato.
me l’antica “Ca’ Risciolo”, eretta Urbino è una città
secoli fa accanto ai bastioni del delicata e potente allo
Mercatale, le cui origini sono co- stesso tempo, quando si
sì remote che si fa fatica a collo- ignora troppo a lungo
carla nel tempo. E in effetti, l’agi- un’esigenza, si finisce
le e svettante torre colombaia con il pagarla cara.
del suo corpo centrale risale Negli anni, va detto, si
all’anno Mille, citata nella cele- saranno pur fatti errori
bre “pagina confirmationis” con anche madornali
la quale il vescovo Mainardo nel (mettiamoci uno mai
1069 censiva a vario titolo i prin- citato, lo sventramento
cipali edifici del territorio. Tutta-
del palazzo feltresco che
via le pertinenze laterali sono
è sede centrale
tardoquattrocentesche.
dell’Università, fatto da
Restaurata e ripulita nel secolo
scorso dalle superfetazioni suc- un giovane Giancarlo De
cessive da parte del proprieta- Carlo), ma anche grandi
rio, il poeta e gallerista Egidio salvataggi.
Mengacci (1925-2000), Ca’ Ri- Passeggiando lungo le
sciolo divenne negli anni ’60 e mura, tutti guardano la
Sopra, il primo a sinistra è Egidio
’70 luogo di incontri e avveni- casa da sogno di Ca’
Mengacci, al centro Julián Pacheco.
menti culturali interdisciplinari Risciolo. Molti sanno che
Sotto, Anita Aureli; in basso Ca’ Risciolo
in quel luogo Egidio
JULIÁN PACHECO Mengacci portò tutto il
assieme a Carlo Bo e al profes- mondo culturale che
Il pittore fuggito dalla ruotava attorno alla
sor Gastone Venturelli che ave-
dittatura franchista in va curato lo spettacolo, erano figura di Carlo Bo; pochi
Spagna, fece il suo presenti docenti e personale sanno che nelle
dell’Ateneo assieme a tanti urbi- intenzioni dello scrittore
studio in questa casa nati di ogni estrazione. Ecco, in e poeta urbinate c’era il
e partecipati, come ricorda og- occasioni come quella si colma- sogno di farlo rimanere
gi la vedova Anita Aureli, alla va la distanza tra università e cit- un luogo per la cultura e
tà. Si superava quello steccato
quale piacerebbe vederla final- la città.
che, come diceva Livio Sichirol-
mente destinata alla città, come Ora la vedova di
lo, impediva e impedisce anco-
sperava suo marito. Mengacci, la signora
ra oggi alla città di beneficiare
«Egidio aveva sempre pensato della missione propria dell’Ate- Anita Aureli, dice
che Ca’ Risciolo fosse destinata neo, che sarebbe quello di dif- chiaramente come
a colmare quella distanza che fondere la cultura, e la mentali- stanno le cose.
percepiva tra il mondo universi- tà aperta che ne consegue, an- Non c’è tempo da
tario e quello urbinate, sia in che sul territorio di riferimen- perdere, non ci sono
senso culturale che sociale». to». scuse per «riflessioni».
E come pensava di raggiunge- Oggi cosa ne è di tutto que- Comune e Università:
re tale obiettivo? sto? fatevi avanti (anche
«La torre colombaia ospitò per «Oggi la situazione non è facile. insieme?) e regalate a
anni lo studio del pittore spa- Con la scomparsa di mio figlio
Urbino un ulteriore
gnolo Julian Pacheco, esule dal- Renato che gestiva gli otto etta-
ri di terra, la manutenzione della epicentro della cultura e
la dittatura franchista, poi quel-
casa è diventata difficile, anche della creatività.
lo di Giorgio Bompadre» ricorda
Anita. perché abbiamo dovuto far sem- Abbiamo già la Casa delle
«Questo, assieme al fatto che pre da soli. Purtroppo, non ha Vigne, con un po’ di
gestisse la galleria d’arte aiutato il fatto che le amministra- intraprendenza nel futuro
“L’Aquilone”, favoriva l’arrivo a zioni cittadine succedutesi ne- potrebbe esserci Ca’
Ca’ Risciolo di altri personaggi gli anni abbiano mostrato sem- Risciolo con l’area
del mondo culturale italiano, e pre poca attenzione, fosse an- circostante ripulita dalle
conseguenti occasioni di con- che solo alla strada che scende piante che non
dal Mercatale». dovrebbero esserci
fronto con artisti e intellettuali
Dunque qual è secondo lei il
locali, spesso nel segno della (l’Orto Botanico potrà
futuro di Ca’ Risciolo?
convivialità. In particolare, dire in un minuto cosa va
«Il desiderio di Egidio era che di-
un’occasione che considero em- venisse un palazzo dell’Universi- piantato in quella zona).
blematica delle sue aspirazioni tà, che negli anni ha recuperato Cosa aspettiamo?
è la rappresentazione del “Re Fi- per le proprie attività numerosi Ci auguriamo di poter
lippo Principe d’Egitto”, che il edifici cittadini. Purtroppo ci si scrivere su queste
25 agosto 1974 venne messa in è resi conto che la struttura colonne che Ca’ Risciolo
scena nell’aia di Ca’ Risciolo dal- dell’edificio non consente che ha un solo destino: per la
la compagnia dei maggianti to- si realizzi questo suo desiderio, cultura della città di
scani di Pieve San Lorenzo, pub- perciò con grande rammarico, Urbino.
blicato poi in un volume dell’Uni- sto riflettendo sul da farsi». Giovanni Lani
versità di Urbino. Quel giorno, Tiziano V. Mancini

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