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Chiesaviva

MENSILE DI FORMAZIONE E CULTURA


FONDATORE e Direttore (1971-2012): sac. dott. Luigi Villa «La Verità vi farà liberi»
ANNO XLVIII - N° 514
APRILE 2018

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Pasqua 2018
CRISI O RIVOLUZIONE
NELLA CHIESA?
– Pasqua 2018 –
del sac. dott. Luigi Villa

L
a crisi nella Chiesa, directe o indirecte, da quella
oggi, è più che evi- “somma di eresie” che il
dente. Certo, non è la santo Pontefice Pio X aveva
prima nella sua lunga storia. ravvisato profeticamente nel
e potenze terrene, infatti, le Modernismo.
hanno sempre fatto violenza, Ed è anche dannoso negarlo.
come del resto lo aveva pre- «Il Modernismo, infatti, non
detto il suo divin Fondatore: è già solo un’eresia di scuola
«Se hanno perseguitato o una scuola di eresie, della
Me, perseguiteranno anche quale, cioè, solo i dotti o i
voi» (Jo. 15-20). teologi di professione abbia-
Ma questo tipo di crisi ha no a darsi pensiero: ma è tut-
ringagliardito la sanità del to un cristianesimo nuovo,
Corpo Mistico; sono state che minaccia di soppiantare
crisi “ad salutem”, come, ad l’antico e vi trafora per ogni
esempio, le persecuzioni. parte nelle idee, nello spiri-
Più gravi, invece, sono state to, nella vita..; ai giovani no-
le crisi “ab intra”, quali le stri è il razionalismo stesso,
eresie, gli scismi, le aposta- è l’incredulità che, sotto il
sie, i rilassamenti dei co- nome di cultura e di moder-
stui, il decadimnento delle nità, penetra sino alle fon-
pratiche religiose, ecc., che damenta della religione per
hanno mortificato l’efficacia demolirla, travestendosi in
santificatrice e la stessa mis- sembianze cattoliche. Questo
sione civilizzatrice, cui la è il Modernismo» (Prefazione
Chiesa è chiamata a svolge- alla Pascendi).
re, perché Cristo l’ha voluta Qui e solo qui è la vera radice
anche “civitas supra mon- della crisi di oggi. Crisi che
tem posita” (Mtt. 5-14) nella storia della salvezza umana. ha invaso gli stessi seminari, per inabile direzione, per cui
E qui, purtroppo, il clero ha sempre avuto la responsabi- la rigenerazione sacerdotale di domani sarà più grave, mol-
lità più preponderante. I suoi peccati di omissione o di to più vasta e complessa di quella che la Chiesa aveva do-
commissione ci ricordano il principio del Maestro: «guai vuto affrontare durante il Concilio di Trento.
se il sale diventa scipito e se la luce si spegne»! (Mtt. 5- Ma tale crisi, poi, si va tramutando, via via, in una vera e
13). È inutile sottacerlo, quindi, che anche oggi è proprio propria rivoluzione che va scuotendo la Chiesa fin dalle sue
questo sale, che sta diventando scipito, la causa prima del- fondamenta. È, forse, l’esecuzione di un “piano” segreto
l’attuale insabbiamento nel campo della fede che rischia di massonico? Noi lo crediamo.
soffocare – chissà per quanto tempo! – tutto il lavoro pe- A convincere, vogliamo rileggere il “piano” quale fu scrit-
nelopeo religioso della Ecclesia di Cristo. to il 1° aprile 1933 nel Bollettino della Grande Loggia di
Seminari, università cattoliche e uno sterminato clero Francia: «Bisogna osare pensare, osare credere, osare
sono stati sedotti e avvelenati, nella mente e nel cuore, affermare che quello che ci unisce, nella Massoneria, è

2 “Chiesa viva” *** Aprile 2018


il raggiungimento di una religione integrale, totale uni- Sottolineo ancora, perciò, il proclama di Aulard: «NOI
versale; e che questo traguardo deve essere al di sopra VOGLIAMO DISTRUGGERE LA RELIGIONE», e
di qualsiasi altra religione» (Jean Ousset, “Pur qu’il rè- quello che si legge nella Rivista della Massoneria Italiana:
gne”, p. 139). «Salutate il genio rinnovatore; voi tutti che soffrite, le-
vate alto le fronte... perché egli arriva;
Già il massone clemenceau aveva detto: «Dopo la Rivo-
luzione noi siamo in rivolta contro l’Autorità divina e LUI SATANA IL GRANDE»
umana». «Nulla sarà stato fatto in questo paese, finché (Jean Ousset, “op. cit., p. 137).
non vi avrò cambiato lo spirito che è stato introdotto
dall’autorità cattolica» (J. Ousset, “op. cit., p. 138). Comprenda chi deve.
Noi preghiamo per il successore di Pietro e il suo Collegio
E Aulard aveva detto: «È assurdo continuare a dire: “Noi Apostolico:
non vogliamo distruggere la religione”; quando, invece,
noi siamo obbligati a confessare che questa distruzione è «UT DOMINUM ApOSTOLIcUM
indispensabile per fondare, razionalmente, la città nuo-
va, politica e sociale. Non diciamo più “noi non vogliamo
ET OMNES
distruggere la religione”, ma diciamo: “noi vogliamo di- EccLESIASTIcOS ORDINES
struggere la religione a fine di poter stabilire al suo po- IN SANcTA RELIGIONE
sto, la città nuova”» (J. Ousset, “op. cit., p. 138). cONSERVARE DIGNERIS,
TE ROGAMUS, AUDI NOS».
Da qui, il grido di Viviani: «Noi non siamo solamente di
fronte a delle congregazioni; noi siamo di fronte alla
chiesa cattolica per combatterla, per attaccarla con
una guerra di sterminio» (J. Ousset, “op. cit., p. 138).

È il loro ideale. «Il mio scopo – amava dire Jules Ferry –


è quello di organizzare una umanità senza Dio» (J. Ous-
set, “op. cit., p. 138).

E tale programma, la Massoneria lo va attuando, oggigior-


no, attraverso il Comunismo. Lenin ha scritto: «Il marxi-
smo è il Materialismo. per questo, esso è altrettanto im-
placabilmente ostile alla religione quanto lo è il mate-
rialismo di Feuerbach! Noi dobbiamo combattere la re-
ligione; è l’A.B.C. di ogni materialismo e perciò del
marxismo. Ma il marxismo non è un materialismo che si
ferma all’A.B.C. Il marxismo va più lontano. Esso dice:
bisogna saper lottare contro la religione» (Da una lettera
di Teilhard de Chardin al P.G., un amico domenicano apo-
stata).

Ma tale programma fu anche quello del falso profeta


Teilhard de chardin. Egli ha scritto: «... io non vedo di
meglio che promuovere quello che io anticipo, e cioè di
lavorare alla riforma dall’interno» (Lettera di T.d.C.
all’amico P.G. apostata).

Dopo l’enciclica “pascendi”, che denunciò i nemici della


Chiesa, nascosti nel suo stesso seno, gli artigiani dell’or-
rore, rivestiti da sacerdoti e anche da vescovi, preferi-
scono, appunto restare “nel seno stesso e nel cuore della
chiesa” per distruggerla.
Bisogna finalmente aprire gli occhi, quelli della Fede, per
rendersi conto che noi ci troviamo di fronte a una vera
rivoluzione, introdotta dall’interno della chiesa. Perché
la rivoluzione non consiste solamente in barricate, in som-
mosse di piazza, in tribunali del popolo, in esecuzioni
sommarie, ma è soprattutto, sovversione delle intelli-
genze e perversione della Fede.

“Chiesa viva” *** Aprile 2018


SCISMA
del sac. dott. Luigi Villa e del dott. F. Adessa

L
o “scisma”, essendo la se- Le porte di casa Sua, infatti, erano
parazione di una porzio- sempre aperte, ma non mostrava
ne di fedeli dalla Chiesa mai alcuna preferenza per i più de-
cattolica è un “peccato-delitto” voti, bensì per i teologi avventu-
contro la Carità, cioè contro l’A- rieri, per gli agitatori, per coloro
more che, guidato dalla Fede e dal- che spargevano di scandali la
la Speranza, implica necessaria- Chiesa.
mente l’odio per Satana, nemico e Dopo la Sua enciclica “Ecclesiam
avversario di Dio, e la condanna Suam”, Paolo VI assunse Lui
degli scismi e delle eresie che Sa- stesso la direzione della Riforma,
tana ha sempre suscitato contro il la guida del movimento che era
Regno di Dio per dividerlo, inde- sempre, però, contro la Chiesa
bolirlo e per strappargli le anime. tradizionale “inerte e abitudina-
Ora, sulla Cupola di S. Pietro si ria”, e mai seppe dissimulare la
legge: “Inde oritur unitas sacer- Sua animosità contro gli integri-
dotii”, ossia il Papa deve essere il sti e tradizionalisti, che difende-
vincolo della Carità e, quindi, vano quello che Lui voleva di-
dell’unione. struggere, che rifiutavano quello
che Lui voleva imporre.
Invece, Paolo VI dava da vedere Non li scomunicò, perché non ave-
che Egli stimava, onorava e preferiva “coloro che sono va motivi canonici, ma prendeva precauzioni per non aver
lontani”, più di quelli vicini nella Fede, mostrando, tante mai contatti diretti con loro, né umani né aperti. Ma que-
volte, segni di fredda amicizia per i più fedeli. sto è più che una scomunica, perché è l’“annullamen-
Infatti, Paolo VI ammirava il linguaggio, i riti religiosi e to”, è la “soppressione dialettica” dell’avversario. (...)
la tradizione degli “altri”, mentre perseguitava tutto ciò Mentre non riceveva i tradizionalisti che andavano a sup-
che apparteneva all’antica Tradizione cattolica, tutto plicarLo di conservare loro il diritto di celebrare l’antica
ciò che caratterizzava la Chiesa Romana, che costituiva Liturgia della S. Messa Romana, riceveva, invece, per
il “rito latino”, sì da imporre riti e comportamenti che si esempio, i capi della ribellione portoghese, massacrato-
praticano al di fuori della Chiesa Cattolica, per distruggere ri di donne e bambini, col pretesto che erano cristiani, ma
riti e istituzioni venerabili della Chiesa. che la stampa di tutto il mondo interpretò come calorosa
Paolo VI, cioè, mostrava di adoperarsi, con le parole e accoglienza ai capi dei maquis della Guinea, come un in-
le azioni, alla edificazione della “Città terrestre”, quella coraggiamento al terrorismo anticolonialista (Cfr. DC
di cui parlava S. Agostino, eretta di fronte alla “Città San- 70, 717-719).
ta”: «L’amore di sè, spinto fino al disprezzo di Dio, ha Un “partigiano”, quindi, Paolo VI, sempre quando aveva
costruito la città terrena; l’amore di Dio, fino al di- da fare con Movimenti Tradizionalisti, come il “Movi-
sprezzo di sé, la città celeste» (Cfr. “La città di Dio”, 14, mento Tradizionalista Cattolico” degli USA, fondati da
28). Padre Gommar de Pauw, che non ebbe alcuna risposta

4 “Chiesa viva” *** Aprile 2018


alla sua Lettera supplichevole, toccante, indirizzata a Pao- Questo Gli permetteva di introdurre nella “nuova Chiesa”
lo VI, il 15 agosto 1967, per cui, dopo il silenzio di Paolo “uomini nuovi”. (...) E questo significa aver calunniato
VI, ricevette dai Vescovi americani un trattamento di du- tutto il passato della Chiesa e significa disprezzo per tutto
rezza! il suo patrimonio! I suoi riti, le sue tradizioni, i suoi costu-
Come la “Fraternità Sacerdotale Spagnola”, che si bat- mi, il carattere assoluto della sua Legge Ecclesiastica!..
teva in difesa della Santa Messa e del Sacerdozio, quando
alcuni Cardinali della Curia, Arcivescovi e Vescovi aveva- Come non ricordare, allora, i Discorsi di Paolo VI che ac-
no già annunciato la loro partecipazione al Congresso del compagnarono il varo della Riforma Liturgica? In essi, in-
settembre 1972, a Saragozza, con già stabiliti anche gli ar- vitava i fedeli a diventare “membri vivi e operanti, non
gomenti da trattare, Paolo VI intervenne con un severo più incoscienti, inerti, passivi” e contrapponeva alla
monito proibendo loro di andarvi. “mentalità abituale”, per la quale “la cerimonia sacra
non è che una semplice esecuzione di riti esteriori, e la
Come capitò anche a me, in occa- pratica religiosa non esige altro
sione del mio Congresso Interna- che una passiva e distratta assi-
zionale, sul tema: “Ortodossia e stenza” (13 gennaio 1965), quel-
Ortoprassi”, organizzato a Roma, l’altra meraviglia della “nuova Li-
con l’approvazione del Cardinale turgia”: “Il piano religioso e spi-
Franjo Seper, Prefetto del rituale che ci è aperto davanti
Sant’Uffizio, e con Lettera perso- dalla nuova Costituzione liturgi-
nale del Vicario di Roma, Cardi- ca – disse – è stupendo, per
nale Poletti e con la partecipazio- profondità e autenticità di dot-
ne del Cardinale Ottaviani, del trina, per razionalità di logica
Cardinale Palazzini, del Cardi- cristiana, per purezza e per ric-
nale Oddi, ebbene, il Sostituto di chezza di elementi culturali e ar-
Paolo VI, Mons. Benelli, si permi- tistici, per rispondenza all’indole
se di inviare una Lettera di prote- e ai bisogni dell’uomo moderno”
sta al Cardinale Pietro Parente, (Discorso del 13 gennaio 1965).
Presidente del Convegno, per la La Chiesa pre-paolina, quindi,
partecipazione Sua e di altre Emi- era nelle tenebre?
nenze ed Eccellenze, al nostro
Convegno. (...) Questo era il vero Nella Sua Allocuzione del 12 lu-
volto di Paolo VI! Sunt lacrimae glio 1967, Paolo VI ne parla addi-
rerum! rittura con disprezzo: «Il Concilio
ha dato alla Chiesa un grave e dif-
Come capitò a S.Ecc. Mons. Le- ficile compito, quello di ristabili-
febvre, uno dei pochi vescovi ri- re un ponte tra Lei e l’uomo
flessivi e coraggiosi del Vaticano d’oggi... (...) ».
II. Aveva oltre 400 vescovi che lo Questo parlare vuol dire che la
Mons. Marcel Lefebvre.
seguivano. Per questo Paolo VI Chiesa “pre-paolina” aveva fallito
esigette la soppressione di quel nella sua missione divina, storica,
gruppo di vescovi che non la sociale e spirituale! Quale e quanta
pensavano come Lui, e poi conti- superbia! Per Paolo VI, infatti, il
nuò la Sua azione vendicativa, “Gran movimento” della Rifor-
silenziosa, mirata, verso quel Vescovo, fino ad allonta- ma conciliare era “necessario, doveroso, provvidenziale
narlo da Roma, accettando persino la quarantena che e anche, speriamo, consolatore” (Discorso del 1° marzo
l’episcopato francese gli aveva decretato. Non avendo 1965), perché la Tradizione ecclesiastica, che esso scon-
potuto impedirgli di far sorgere il Seminario San Pio X, volge da cima a fondo, aveva perduto “autenticità,
assieme al Suo Segretario di Stato, card. Villot, Paolo VI profondità, razionalità di logica cristiana, purezza, ric-
cercò, con ogni mezzo, di distruggere quel vivaio di voca- chezza, efficacia, modernità, rispondenza all’indole e ai
zioni sacerdotali, che non riusciva ad allineare alla Sua bisogni dell’uomo moderno”.
nuova forma di distruzione dei “nuovi seminari” conci- È un’accusa grave verso la Chiesa di sempre, per aver
liari. (...) istituito e insegnato e conservato tutte le sue tradizioni,
contro tutti Riformatori e i Ribelli di ogni tempo!
Questo suo taglio netto con il passato sentiva di “sci- E questo non per aver denunciato errori degli uomini di
sma”. Infatti, la Sua Riforma liturgica, quella del Diritto Chiesa, che possono e devono essere riformati col tempo,
Canonico e quella pastorale ruppero l’integrità della Tra- ma per aver chiamato in causa tutta la Tradizione ec-
dizione, mettendo gli “integristi” in una posizione di disa- clesiastica, liturgica, canonica e pastorale, come se fosse
gio, senza più mezzi di espressione, sconcertati, disorien- tutto da buttare tra i rifiuti, promettendo fantastiche nuove
tati, defraudati di tutto il patrimonio del passato. sue invenzioni!

“Chiesa viva” *** Aprile 2018 5


Francesco bacia la mano a Rockefeller, in presenza di John Rothschild e di Henry Kissinger.

Ma quando la Riforma lasciava trasparire IL SUO VERO In primo luogo, il fatto che noi sacerdoti agiamo e par-
VOLTO, PROTESTANTE E UMANISTA, demolendo liamo “in nome di Cristo”, quando pronunciamo le sacre
le cose più sacre, che dovevano essere intaccabili, allora, Parole della Consacrazione e che queste parole sono effi-
Paolo VI, celando le sue vere intenzioni “ecumeniche”, caci ed infallibili nel provocare il “miracolo eucaristico”
a suo rinforzo, INVOCAVA IL CONCILIO E L’OBBE- della “transustanziazione”, è un assioma teologico certo
DIENZA AD ESSO, anche quando il Concilio non ave- e sicuro; ma che Paolo VI ponga, fraudolentemente, tra le
va mai voluto né immaginato quello che Paolo VI gli azioni liturgiche, il “cambiamento” del rito, questo no!
attribuiva. Come, fece, soprattutto per la Sua “Nuova È un’impostura!
Messa”. In secondo luogo, un giorno, la Storia dirà che Paolo VI
Ma come si era potuto arrivare a tanto? Lo dice lo stesso ha “IMPOSTO DI FORZA” e IN NOME DELL’OB-
Paolo VI, il 19 novembre 1969: «Ecco è dovuto ad una BEDIENZA i suoi nuovi riti e la sua “Nuova Messa”,
volontà espressa dal Concilio ecumenico testè celebra- perché due terzi dell’episcopato non avevano accettato
to. Questa riforma che sta per essere divulgata, corri- il “nuovo rito”, che era stato provato davanti a loro, nella
sponde a un mandato autorevole della Chiesa; È UN stessa Basilica Vaticana!
ATTO DI OBBEDIENZA... CHE RICHIEDE UNA

IL MARcHIO SATANIcO
PRONTA ADESIONE DA PARTE DI NOI TUTTI».

DEL “pONTIFIcATO” DI FRANcEScO


E il 16 novembre 1969, otto giorno dopo, per schiacciare
le resistenze, disse: «Sarà bene che ci rendiamo conto
dei motivi, per i quali è introdotta questa grave muta-
zione; L’OBBEDIENZA AL CONCILIO, la quale, ora, Per far accettare ai fedeli questa “nuova” dottrina, si ricor-
diviene OBBEDIENZA AI VESCOVI che ne interpre- re all’inganno che questa deve essere accolta come unica
tano e ne eseguono le prescrizioni». soluzione al problema più grave che fronteggia l’uma-
E il 26 novembre 1969, aggiungeva: «È la volontà di Cri- nità: la Pace Universale tra i popoli.
sto; è il soffio dello Spirito Santo, che chiama la Chiesa Il cancro del tempo in cui viviamo è che questo compito è
a questa mutazione. Dobbiamo ravvisarvi il momento svolto proprio da chi dovrebbe “confermare i fratelli nel-
profetico, che passa nel Corpo mistico di Cristo, che è la Fede” in Cristo-Dio, l’unica vera fonte della Pace, e
appunto la Chiesa, e che la scuote, la risveglia e la ob- non ingannarli, distogliendoli dalla salvezza dell’anima
bliga a rinnovare l’arte misteriosa della sua preghie- con la favola di una Pace Universale tra i popoli che
ra». Con questo dire, i lettori potranno pensare che, con la ponga fine ad una situazione di continue guerre, create ap-
“vecchia Messa”, la Chiesa dormiva, e che solo l’opera positamente per questo scopo. Ma per far questo, si deve
del Vaticano II e Cristo stesso, che è venuto a scuoterla e a abbattere l’ostacolo principale: la Chiesa di Cristo.
risvegliarla, la Chiesa è stata obbligata a cambiare la Mes- È la Chiesa di Cristo che deve essere schiacciata e sostitui-
sa. Falso! ta con la “Chiesa Universale dell’uomo” di ispirazione sa-

6 “Chiesa viva” *** Aprile 2018


– Il Soprannaturale è de-
scritto come la natura che
tanica: e questo lo si può ottenere solo con un’opera di

viene assunta da Dio e tra-


perversione della dottrina con “pontificati” di Anti-papi

sformata in mediazione del-


che portano il “Marchio della Bestia”, come il pontificato

la vita soprannaturale (235).


di Paolo VI e il “pontificato” del suo ultimo seguace,

– Il cristo risorto è matura-


Francesco.

zione universale che illumi-


E il Marchio della Bestia è il simbolo centrale della bla-

na tutto; su Maria e Giu-


sfema e satanica Triplice Trinità, la quale esprime la pura

seppe dice solo che ci aiu-


dottrina di Lucifero, nell’insieme delle prime tre Triplici

tano a proteggere il mondo


Trinità, impresse nel Tempio Satanico dedicato a San Pa-

che Dio ci ha affidato.


dre Pio, e che hanno il seguente significato:

– Eucaristia (236): «Unito al


1. la divinizzazione della Natura (dove Satana si presenta
Figlio incarnato, presente
come Dio);
nell’Eucarestia, tutto il co-
2. la divinizzazione dell’uomo (dove Satana si presenta
smo rende grazie a Dio.
come Redentore dell’uomo);
L’Eucaristia unisce il cielo e la terra, abbraccia e pe-
3. la divinizzazione di Lucifero (dove Satana si presenta
netra tutto il creato. Il mondo, che è uscito dalle mani
come Re dell’universo).
di Dio, ritorna a Lui in gioiosa e piena adorazione: nel
pane eucaristico “la creazione è protesa verso la divi-
Queste tre blasfeme divinizzazioni sono i pilastri del “pon-

nizzazione, ... verso l’unificazione col creatore stes-


tificato” di Francesco, mentre l’obiettivo della sua “Con-

so”. Perciò, l’Eucaristia è anche fonte di luce e di me-


tro-chiesa ecumenica dell’Anticristo” è quello di erigere

ditazione per le nostre preoccupazioni per l’ambiente, e


la Nuova Torre di Babele, sostituendo l’Eucarestia-Cor-

ci orienta ad essere custodi del creato».


po Sangue Anima e Divinità di N. S. Gesù Cristo con
l’eucarestia-creazione divinizzata che si unisce al
“creatore” Lucifero.
FRANcEScO
FRANcEScO E LA DIVINIZZAZIONE DELL’UOMO
E LA DIVINIZZAZIONE DELLA NATURA
Il massone che diventa Uomo-Dio è affrancato da ogni au-
La divinizzazione della Natura esclude il soprannaturale e torità divina, essendo egli stesso Dio, e quindi, in piena
sostituire la “salvezza dell’anima” con la “preservazione “libertà di coscienza”, può ignorare, deridere, insultare e
dell’Ambiente naturale”. bestemmiare il nome del vero Uomo-Dio e della SS.ma
Adam Weishaupt, capo fondatore dell’Ordine degli Illu- Trinità e di manifestare tutto il suo disprezzo per il Cri-
minati di Baviera, scrisse che solo in nome della sacralità stianesimo e per quei cristiani che non hanno abbandonato
panteistica della Natura, si può cancellare l’origine di la Fede in Cristo-Dio. E in questo, la “libertà di coscien-
tutti i mali: la Famiglia, insieme alla civiltà... za” di Francesco sembra non avere rivali!
Il cardinale Giacomo Biffi scrisse: «L’Anticristo ... met- Nella sfera spirituale, ciò che interessa a Francesco non è
te le vesti di un pacifista elegante e corretto, ambienta- l’accettazione di Gesù Cristo come Messia e Salvatore, ma
lista e animalista. ... I valori della solidarietà, della pace la divinizzazione della coscienza umana eretta a supre-
e dell’ecologia, se vengono sradicati o contrapposti ma norma morale della vita, a scapito del Vangelo e dei
all’annuncio del fatto salvifico, diventano ISTIGAZIO- Comandamenti di Dio.
NI ALL’IDOLATRIA».
– «Dio è luce che illumina le tenebre ... e una scintilla di
Ci chiediamo: perché nell’enciclica ecologista di France-
quella luce divina è dentro ciascuno di noi» (quindi,
sco, Laudato si’, l’annuncio del fatto salvifico è comple-
l’Uomo è Dio)
tamente assente e tutto, persino l’Eucarestia, è vincolata
– «... imparto di cuore questa benedizione, in silenzio, ri-
alla Natura?
spettando la coscienza di ciascuno, ma sapendo che
– La natura è citata 70 volte, mentre le parole: Redenzio- ciascuno di voi è figlio di Dio» (non è il Battesimo che
ne di cristo, Messa, presenza reale, Sacrificio di cri- ci fa diventare “Figli di Dio”?)
sto, confessione, Rosario, Regno di Dio, paradiso, – «Ciascuno di noi ha una sua visione del Bene e anche
purgatorio sono completamente assenti. del Male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere verso
– L’Inferno è solo “soffocamento da agglomerazioni resi- quello che lui pensa sia il Bene» (non era questo il pec-
denziali non compensato da relazioni umane che danno cato originale?)
il senso di comunione e di appartenenza” (148). – «E io credo in Dio. Non in un Dio cattolico, non esiste
– La salvezza dell’anima è totalmente assente, ma com- un Dio cattolico, esiste Dio».
paiono 4 tipi di salvezza che si possono ottenere con un – «Il Signore tutti, tutti ci ha redenti con il sangue di Cri-
appropriato rapporto con la natura (71, 79, 79, 112). sto: tutti, non soltanto i cattolici. Tutti! Anche gli
– Il peccato è citato 4 volte, solo in relazione alla natura. atei. Tutti!».
– L’Anima è citata una sola volta, ma solo per “incontrare – «Vivi e lascia vivere è il primo passo verso la pace e la
Dio anche in tutte le cose” (233). felicità» (non era il primo “comandamento” satanico?).

“Chiesa viva” *** Aprile 2018 7


Lucifero
– «Non importa se a dare un’edu- dezza della sua persona»
cazione a un bambino sono i cat- La nuova Eucarestia – Per Francesco, però, certi cattoli-
tolici, i protestanti, gli ortodossi ci hanno un “cuore diverso”:
o gli ebrei. Non m’interessa. «Fondamentalisti, Farisei, pe-
M’interessa che l’educhino e lo lagiani, Gnostici, trionfalisti,
sfamino». nostalgici, cristiani superficia-
– «La Madre di Gesù è stata la per- li, banda degli scelti, pavoni,
fetta icona del silenzio ... La Ma- moralisti pedanti, uniformisti,
donna era umana! E forse aveva orgogliosi, autosufficienti, in-
la voglia di dire: “Bugie! Sono tellettuali aristocratici, cristia-
stata ingannata!”». Sole infinito di Lucifero ni pipistrelli che preferiscono
– «Oggi, la gioventù ha bisogno di le ombre alla luce della presen-
tre pilastri chiave: educazione, za del Signore, ecc...».
sport e cultura».
– «Il mondo è cambiato e la Chie-
sa non può rinchiudersi nelle Triplice Trinità FRANcEScO
E LA DIVINIZZAZIONE
presunte interpretazioni del DI LUcIFERO
dogma».
– «... i pani e i pesci, vorrei aggiun- La divinizzazione dell’Uomo-Dio è
gere una sfumatura: non si mol- solo un passo intermedio per la di-
tiplicarono, no, non è vero». vinizzazione di Lucifero e per il
– «Dialogare non significa rinun- raggiungimento dello scopo supre-
ciare alle proprie idee e tradizio- mo e della massima aspirazione di
ni, ma alla pretesa che esse sia- Lucifero, simboleggiata dal suo So-
no uniche ed assolute». le Infinito che significa la totale
– «Non si deve pensare che l’an- eliminazione del Sacrificio di cri-
nuncio evangelico sia da trasmet- sto sulla croce dalla faccia della
tere sempre con determinate for- terra. Questo è l’obiettivo finale!
mule stabilite, o con parole pre- La mancanza di fede e il disprezzo
cise che esprimano un contenu- mostrati da Francesco per l’Eucare-
to assolutamente invariabile». stia, aldilà della banalizzazione e
– «La domenica è il giorno della perversione dei termini usati nella
famiglia». sua enciclica ecologista, Laudato
– «Il proselitismo è una solenne si’, sono evidenziati dalle sue pu-
sciocchezza». gnalate sferrate contro l’Eucaristia
– «(Rivolgo) uno sguardo molto e il Sacrificio di cristo in croce:
speciale al popolo ebreo, la cui
Alleanza con Dio non è mai – Nel suo libro “Refexiones espiri-
stata revocata». tuales sobra la vida apostolica”
– «Noi non possiamo insistere solo (Bilbao 2014), Francesco insulta
sulle questioni legate ad aborto, La Nuova Torre di Babele l’Eucaristia con le parole: «pane
matrimonio omosessuale e uso e vino nell’Eucarestia come
di metodi contraccettivi. Que- all’osteria con gli amici».
sto non è possibile». – Francesco nega la dottrina cat-
– «La Francia deve diventare un tolica sulla presenza Reale di
paese più laico ... Una laicità sa- Cristo nell’Eucarestia.
na include un’apertura a tutte le – Francesco non si è mai inginoc-
forme di trascendenza, secondo chiato davanti all’Eucarestia.
le differenti tradizioni religiose – Francesco ha concesso la comu-
e filosofiche». nione agli adulteri risposati.
– «I più grandi mali che affliggono – 30 ottobre 2015: la “Dichiarazio-
il mondo, in questi anni, sono la ne: Chiesa, Eucaristia e Ministe-
disoccupazione dei giovani e la ro”, invita all’“estensione del-
solitudine dei vecchi». l’opportunità per i luterani e cat-
– «Per me, la speranza si trova nel- tolici di ricevere la Santa co-
la persona umana, in ciò che essa munione insieme”.
ha nel “cuore”. Io credo nel- – 25 marzo 2016: Venerdì Santo,
l’uomo ... dico che credo in lui, Basilica di San Pietro. Durante la
nella sua dignità e nella gran- celebrazione della Passione del
Lo stemma di Francesco
simboleggia la
“Nuova Torre di Babele”
8 “Chiesa viva” *** Aprile 2018
Signore, Francesco, nella capitale del Cattolicesimo, in OBBEDIENZA
presenza di cardinali, vescovi e fedeli, fece una predica AL “MAGISTERO” DI FRANcEScO?
su Martin Lutero, mentre le sue eresie e le sue dichia-
razioni offensive venivano vomitate dalla bocca del Novembre 2017: da Santa Marta è partito un “invito” non
predicatore della casa pontificia, padre Raniero ufficiale (in stile Bergogliano) alle Comunità di base di
cantalamessa. “organizzarsi” per dare inizio, con i luterani, a speri-
– 13 ottobre 2016: invece di celebrare i 99 anni del “Mira- mentare la “messa ecumenica”. A partire dal 5 novembre
colo del sole” che la Beata Vergine Maria fece a Fatima 2017, queste Comunità “cattoliche”, pro divorzio e pro eu-
nel 1917, Francesco ha intronizzato Lutero in Vatica- tanasia, parteciperanno alla “santa cena” protestante nella
no, con una cerimonia, di fronte ad ospiti luterani, nella chiesa luterana di via Sicilia, a Roma.
quale egli sostituì la stola papale (da lui mai utilizzata Questo “cammino” è stato dichiarato “irreversibile”!
in precedenza) con la stola luterana. Anche se ancora non è stato pubblicato il testo ufficiale
– 30 ottobre 2016: giorno prima del viaggio di Francesco della “messa ecumenica”, si parte dalla “base” per poi ac-
in Svezia, un secondo terremoto scosse nuovamente coglierla, ufficializzarla e imporla!
l’area occidentale dei Monti Sibillini. Interi paesi di- Francesco, che ha toccato con mano la sua perdita di po-
strutti. La basilica di San Benedetto rasa al suolo. polarità, nel suo recente viaggio in Cile e Perù, sembra
– 31 ottobre 2016: Francesco si recò in Svezia per festeg- aver deciso di accelerare ancora di più i tempi: ci sarà il
giare, con i luterani, l’inizio del V centenario delle ere- “giuramento” di fedeltà al suo magistero? Sarà fatto da-
sie di Martin Lutero. Il Vaticano pubblicò il gravissimo vanti ai vescovi diocesani? E se non tutti i sacerdoti giure-
documento: “commemorazione congiunta Luterano- ranno? Chi non giurerà sarà emarginato o sospeso?..
cattolico Romana della Riforma Luterana”.
Si notino i seguenti punti: E QUI, INIZIERÀ UFFICIALMENTE
– 154: il termine “transustanziazione” è abbandonato LO SCISMA.
come un esplicativo cambiamento sostanziale che avvie-
ne nell’Eucarestia, mentre non dice nulla contro i termi-
ni “impanazione” o “consustanziazione”, usato dai lu-
terani. In questi termini, Gesù sarebbe presente attraver-
so la fede del gruppo e Gesù scomparirebbe una volta
che si conclude la celebrazione.
– 158: l’Eucaristia è descritta solo come memoria
(anamnesi), come l’hanno sempre concepita i luterani.
– 159: viene abbandonata la dottrina che afferma che
in ogni Messa si rinnova in modo incruento il Sacrifi-
cio di cristo, come ha sempre professato la Chiesa cat-
tolica per più di duemila anni.
– La guerra alla Redenzione del Sacrificio di cristo
sulla croce è stata dichiarata ufficialmente e diffusa ca-
pillarmente in tutto il mondo col “Logo della Miseri-
cordia” e col Logo “Mater Misericordiae” dove, su
entrambi, appaiono i simboli di 7 volte l’Anticristo,
che, in linguaggio occulto, simboleggia il Sole Infinito
di Lucifero e cioè l’eliminazione totale del Sacrificio
di cristo sulla croce dalla faccia della terra.
– 15 dicembre 2016: nell’Aula Paolo VI, Francesco rice-
vette persone e bambini provenienti dai Paesi dei cinque
continenti. Alla domanda. “Perché i bambini muoio-
no?”, con un atteggiamento di falsa e ostentata umiltà e
senza aver dato alcuna risposta sulle ragioni e sul senso
della sofferenza umana, Francesco disse: «DIO È IN-
GIUSTO? SÌ, È STATO INGIUSTO cON SUO FI-
GLIO, L’HA MANDATO IN cROcE». Si poteva col- Ecco il simbolo del compito affidato a Francesco: la Triplice Trinità, im-
pire il Sacrificio di cristo sulla croce e calpestare l’a- pressa sulla 13a formella che copre il Tabernacolo del Tempio Satanico dedi-
more immenso di Dio per l’umanità, in modo più cato a San Padre Pio, schiaccia la croce di cristo. L’arma per l’eliminazione
totale del Sacrificio di Cristo sulla Croce, è l’Ecumenismo massonico che ri-
profondo e satanico, se non con l’orribile bestemmia chiede la sostituzione del significato dell’Eucarestia in “creazione protesa
di accusare Dio di ingiustizia, per aver voluto la mor- verso la divinizzazione ... verso l’unificazione col creatore stesso”.
Poichè nella Divinizzazione della Natura, Satana si presenta come “dio”, al
te di Suo Figlio in croce per la Redenzione dell’uma- posto di Gesù Cristo che offre il suo Sacrificio al Padre, per la salvezza delle
nità? Solo il Marchio della Bestia della blasfema e sa- anime, con l’eucarestia di Francesco, invece, è l’Uomo-Dio che offre il suo
tanica Triplice Trinità massonica poteva fargli conce- sacrificio a Satana per unirsi a lui nella sua guerra a Dio, per il trionfo di
Lucifero, simbopleggiato dalla “Nuova Torre di Babele”, che è esattamente
pire e vomitare una simile e orribile BESTEMMIA! il significato della simbologia occulta dello stemma “papale” di Francesco!

“Chiesa viva” *** Aprile 2018 9


DERIVA
DELLA FEDE CATTOLICA
della dott.ssa Pia Mancini

È
opinione comune che esse- In fin dei conti, chi è Gesù cristo
re laici significhi allonta- che si permette di chiamarci a
nare Dio dalla cosa pubbli- portare con Lui la croce e non
ca, soprattutto per riguardo dei non rispetta la nostra voglia di vive-
credenti, in osservanza dei princìpi re, di amare, di sopraffare e di
di libertà, uguaglianza e fraternità. godere?
Fare entrare Dio nella gestione Lui è il Dio lontano, antiquato, in-
degli affari di Stato significhereb- tegralista, nemico del libertinaggio
be, infatti, imporre la teocrazia, dai e intollerante verso gli altri dèi,
più vituperata. perché pretende di essere verità as-
Non si tiene conto che proprio soluta!
l’osservanza del Decalogo e del Lui, che ha fondato la Sua Chiesa,
santo Vangelo renderebbe possi- autoritaria ed esclusivista, non sa
bile la pace sociale, la fratellanza che una parte dello Spirito è in tut-
e l’uguaglianza tra gli individui. L’“uomo nuovo” della Massoneria: liberatosi di Dio
te le confessioni religiose? Lui,
Il laicismo ha ucciso Dio nelle co- e della sua Chiesa, riconosce, come sola Legge, la che ha predicato l’amore, come
scienze, pretendendo di affran- massonica Dichiarazione dei “Diritti dell’uomo”. fa a non legittimare le esigenze
care l’uomo dalla schiavitù dei dell’uomo di oggi che vuole ama-
precetti della fede e della Tradi- re, a prescindere dal genere e
zione dei padri. dalle leggi naturali?
In tal modo, in breve tempo, si è raggiunto un elevato li- Dio ci giudica, ma non considera che siamo diventati i pa-
vello di apostasia che sta portando gli esseri alla follia droni della vita, ragion per cui cloniamo, pratichiamo
barbara ed omicida che alimenta le cronache quotidiane. l’aborto, l’eutanasia e la manipolazione genetica, ap-
L’Occidente ha rinnegato le proprie radici cristiane, quasi poggiati oltretutto dal silenzio connivente della stessa
vergognandosene di fronte all’avanzare dei nemici di sem- Gerarchia Vaticana. Dio ci parla di peccato; ma cos’è il
pre. peccato, se non un retaggio medioevale?
Nel nostro Paese, in particolare, sebbene sede del Papato, Nel terzo millennio, civile e progressista, il peccato non
assistiamo, di fatto, ad una dilagante banalizzazione del esiste più, perché tutto è giustificato dalla nuova teologia
sacro, ridotto ad uno dei tanti aspetti della cultura na- lassista e accomodante verso le disparate pretese sociali ed
zionale. Così, per esempio, si festeggia il carnevale, ma si ecumenistiche.
trascura la Quaresima, mentre il santo Natale, la santa Pa- Negli ultimi decenni, mutati dogmi, liturgia e dottrina,
squa sono sminuiti a semplici festività, perché non si può anche l’uomo ha mutato il suo approccio al Divino e la
urtare la sensibilità dei non cattolici. sua interiorità, adattandoli alle urgenze dell’ideologia ma-
Siamo cresciuti culturalmente e tecnologicamente, perciò terialista.
possiamo in tutta tranquillità ignorare nostro Signore, Ge- Non abbiamo sensi di colpa, anzi ci sentiamo nel giusto,
sù Cristo; avendo la mente, il cuore e l’anima rivolti al- soddisfacendo le brame della nostra natura, anche se in
trove, non ascoltiamo più la Sua Voce, troppo assor- contrasto con la volontà di Dio.
dante e d’intralcio ai nostri progetti. Lo spergiuro e la dissacrazione, quindi, supportano un
Sentiamo di avere nelle mani il futuro del mondo, ormai secolarismo sempre più diffuso che non si astiene dalla
asservito alle leggi di mercato, non a quelle divine, troppo volgarità e dall’oltraggio, ritenuti libera espressione da
scomode da seguire. difendere ed esaltare.

10 “Chiesa viva” *** Aprile 2018


Mentre le altre di- Lo stesso Papa, i Ve-
vinità sono rispet- scovi, i Cardinali e
tate, forse per té- molti preti vanno
ma delle violente predicando che il ve-
ritorsioni da parte ro cristiano deve es-
dei loro adoratori, sere gioioso ed aprir-
tutto è permesso si a tutti, senza di-
nei confronti di stinzione, astenen-
Gesù e della Ma- dosi da critiche e
donna, le cui im- giudizi verso qual-
magini, già vili- sivoglia abominio.
pese in mille mo- I tempi sono cambia-
di, secondo una ti e le Scritture, rite-
sentenza della nute obsolete, sono
Corte Europea, da rivedere; inoltre,
possono essere si chiama Dio alla
addirittura usate correità del nuovo
negli spot pub- corso che si è inteso
La Corte europea dei “diritti umani” legittima e blicitari. dare alla storia ed La Corte europea dei “diritti umani” ha con-
alla chiesa di Ro- zienda che si è servita di Gesù e Maria, su
difende l’uso dei simboli religiosi nelle pubbli- dannato la Lituania per aver multato un’a-
cità, come diritto alla libertà d’espressione. Ci sentiamo a tal
punto emancipati ma, svenduta per poster e internet, per vendere vestiti.
che possiamo pro- molto meno di trenta
cedere da soli, si- denari.
curi ed orgogliosi del nostro agire; abbiamo eliminato, di La scelleratezza,
conseguenza, anche l’inferno che, come affermano i so- globalizzata, fa sì che, alla venuta dello Sposo, ad acco-
loni vaticani, non è un luogo ed è vuoto, perché Dio, glierLo ben poche saranno le vergini sagge, con le lampa-
misericordia infinita, permette a tutti, ladri, usurai, de accese, ovvero coloro che hanno lottato con coraggio
avari, sodomiti ed assassini compresi, anche se non e determinazione per affermare che fuori di Dio nulla
pentiti, di accedere al Regno dei cieli. esiste, che Dio è tutto e tutto racchiude, che Dio è Giu-
Basterebbe ascoltare le omelie di certo clero, in occasione stizia perfetta, che Dio è Luce e che, se non cambiamo,
dei funerali di celebrità, per rendersene conto. Non siamo ci attendono soltanto buio e disperazione.
più in grado di cambiare il pensiero dominante che po- Sarebbe auspicabile che dalla Santa Sede si levasse, seve-
ne l’uomo al centro dell’universo e lo rende dio di se ra, la voce del Papa a stigmatizzare i comportamenti im-
stesso, determinati, come siamo, a proseguire la nostra morali ed anticristiani sia del Clero sia dei politici sia dei
corsa verso la felicità senza Dio e i Suoi impegnativi Det- tanti, sedicenti fedeli che lo applaudono perché uomo
tati, perché la croce pesa, genera dolore e non ci si può tollerante, non perché difensore della Tradizione cat-
chiedere di abbracciarla. tolica.

I Nostri Lutti
(Cirié – Torino)
Rev.do Brachet Don Giuseppe

(San Giovanni Valdarno – AR)


Rev.do Martellini Don Giorgio

(Parma)
Rev.do Castagnoli Don Aldo

(Aljustrel Fatima – Portogallo)


Sig. Daniele Arai

A tutti i lettori di “Chiesa viva” Li raccomandiamo alla loro preghiera.

“Chiesa viva” *** Aprile 2018 11


Dove Gesù dice bianco
Ratzinger dice nero
del prof. Enrico Maria Radaelli

Q
ui si vogliono offrire almeno all’apprezzamento del lettore anche
cinque dei numerosi esempi cinque bei pensieri del Professore la
di totale inconciliabilità, da cui presenza, pur nell’oceano delle
una parte, degli insegnamenti di Sa- più biasimevoli dottrine fuori strada,
cre Scritture e Dogmi della chiesa, permette di capire quanto il mio libro
dall’altra, degli insegnamenti esposti sia scevro da ogni apriorismo, se non
da Joseph Ratzinger quand’era pro- dettato dalla divina e a tutti superiore
fessore di Teologia a Tubinga, in un Norma normans del Logos.
suo celebre libro del 1968, Introduzio- Questi i cinque esempi.
ne al cristianesimo, ancor’oggi vero e
unico paradigma del suo pensiero, ven- pRIMO ESEMpIO
duto da cinquant’anni in tutto il mon-
do, mai smentito, anzi confermato Nel 2005, salito da poco al papato col
nel 2000 da un nuovo Saggio introdut- nome di Benedetto XVI, colui che era
tivo vergato dal suo stesso Autore, stato il Professor Joseph Ratzinger in-
all’epoca Prefetto della sacra Congre- segnava che quella di Dio «rimane
gazione per la dottrina della fede, e, l’ipotesi migliore, benché sia un
nella sua linea dorsale, ancora la lui ri- “ipotesi”» (Joseph Ratzinger, L’Euro-
badito in un’intervista pubblicata su
L’Osservatore Romano il 17.3.16, dun- re, Cantagalli, Siena 2005, p. 123).
pa di Benedetto nella crisi delle cultu-

que solo due anni fa, a tre anni dalla Ma dire che Dio è “l’ipotesi migliore”
sua Rinuncia al Papato. significa comunque fondare la fede in
Libro dunque ancora attualissimo. Dio – credere Deum – su un’ipotesi, se
Esso costituisce l’oggetto dell’analisi pur la migliore, ossia su un dubbio, il
del mio Al cuore di Ratzinger. Al cuo- che però significa fondarla su un atto
re del mondo. Si vuole altresì rassicu- Il libro, di 370 pagine è disponibile presso le libre- umano: è l’uomo che ipotizza l’esi-
rare il lettore della più ampia conte- rie: Ancora (Milano e Roma), Coletti (Roma), stenza di Dio, è l’uomo che, nella sua
stualizzazione, in questo mio lavoro, Hoepli (Milano), Leoniana (Roma), oltre che sul mente, “produce Dio”.
delle citazioni del pensiero ratzingeria- Ma la fede è una conoscenza per testi-
sito “Aurea Domus”.

no, così da poter garantire allo studioso monianza, e la testimonianza è quella


il più largo aiuto per afferrare di quelle del Cristo, che dice, proclama e affer-
pagine, oltretutto, il loro non sempre ma: «Dio nessuno lo ha mai visto:
limpido significato. proprio il Figlio unigenito, che è nel
Si ritiene urgente la massima diffusione di Al cuore di Rat- seno del padre, lui lo ha rivelato» (Gv 1,18).
zinger. Al cuore del mondo affinché sia evidente che il sot- Si noti che questo pensiero drammaticamente errante
toscritto, potendo cominciare a lavorarvi solo dal settem- del più recente Ratzinger, che conferma come si debba
bre del 2015, ha fatto di tutto per arrivare in tempo a pro- cercare di correggerne il fideismo di fondo, lo si è potuto
vare – quantomeno a provare – di convincere l’esimio e raccogliere proprio da chi credeva, con l’improvvida cita-
mite Autore di Introduzione al cristianesimo della neces- zione di quelle sue parole, di difenderlo dal mio dire (v.
sità di riflettere su tutti quei suoi assunti prima che sia http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2018/01/0
troppo tardi. 4/josephratzinger-teologo-non-modernista-ma-moderno).
In tale mio studio critico ho anche volutamente proposto Nelle prime settanta tre pagine del suo libro, il professor
quattro paragrafi (dal § 76 al § 79) in cui ho voluto esporre Ratzinger, ben trentadue anni prima, aveva già steso il
12 “Chiesa viva” *** Aprile 2018
concetto fondante della sua fede “ipotetica”, e l’aveva che pro non solo scriverlo, ma anche leggerlo? (v., in Al
steso con plurime e sempre molto drammatiche espressio- cuore di Ratzinger. Al cuore del mondo, i §§ 11-21 sul
ni, di cui qui si riportano solo le tre più esemplari e strug- dubbio socratico, giusto, e su quello scettico, da rigettare,
genti: «… il credente può vivere la sua fede unicamente pp. 51-82).
e sempre librandosi sull’oceano del nulla, della tenta-
zione e del dubbio, trovandosi assegnato il mare del-
l’incertezza come unico luogo possibile della sua fe- SEcONDO ESEMpIO
de,… » (Introduzione al cristianesimo, p. 37); In un’intervista del 2016 a Jacques Servais s.j., pubblicata
«È la struttura fondamentale del destino umano poter sull’Osservatore Romano, l’augusto Teologo, già Papa, tor-
trovare la dimensione definitiva dell’esistenza unica- nato cardinale pur ricusandone la qualifica, riconfermava la
mente in questa interminabile rivalità fra dubbio e fe- linea dorsale del suo libro ribadendo la propria convinzione
de, fra tentazione e certezza» (Introduzione al cristiane- che la Redenzione come «riparazione dell’“offesa infini-
simo, p. 39); ta fatta a Dio”» è solo una dottrina medievale: una dot-
trina dovuta, secondo lui, unicamente a un vescovo, peral-
«Il credente sperimenterà sempre l’oscura tenebra in tro santo, il vescovo Anselmo d’Aosta, la cui «ferrea logi-
cui lo avvolge la contraddizione dell’incredulità, incate- ca» resta «difficilmente accettabile dall’uomo moder-
nandolo come in una tetra prigione da cui non è possi- no», così mantenendo inalterato il pensiero formulato cin-
bile evadere…» (Introduzione al cristianesimo, p. 73). quant’anni prima in Introduzione al cristianesimo, per il
Ma Gesù, a proposito di certezza e so- quale essa “ci appare come un crude-
lidità della fede, ci dice: «…e tu, una le meccanismo per noi sempre più
volta ravveduto, conferma i tuoi fra- inaccettabile” (Introduzione al cristia-
telli» (Lc 22,32); «Io sono la via, la nesimo, p. 221).
verità e la vita» (Gv 14,6), e: «beati Ma Gesù stesso parla di “ira di Dio”:
quelli che pur non avendo visto cre- «chi rifiuta di credere nel Figlio non
deranno» (Gv 20,29). vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane
E san paolo ricorda che «ciò che di su di lui» (Gv 3,36); quale ira? perché
Dio si può conoscere è loro manifesto ira? L’ira del creatore per il peccato
[è manifesto agli uomini]; Dio stesso della sua creatura; e san paolo chia-
lo ha loro manifestato. Infatti, dalla risce: «Quando eravamo nemici, sia-
creazione del mondo in poi, le sue per- mo stati riconciliati con Dio per mez-
fezioni invisibili possono essere con- zo della morte del suo Figlio» (Rm
template con l’intelletto nelle opere da 5,10): nemici per il peccato dell’uomo,
lui compiute, come la sua eterna poten- che la morte per Olocausto cruento di
za e divinità; essi sono dunque ine- Cristo riscatta.
scusabili, perché, pur conoscendo Infatti: «Anche noi tutti, … eravamo
Dio, non gli hanno dato gloria né gli per natura figli dell’ira» (Ef 2,3);
hanno reso grazie come a Dio, ma “per natura” a causa del peccato origi-
hanno vaneggiato nei loro ragiona- nale trasfuso in noi da Adamo.
menti e si è ottenebrata la loro mente E l’Apostolo (Dio attraverso l’Aposto-
ottusa» (Rm 1,19-22). lo) rincara: «E voi, che già eravate
estranei e nemici nella vostra mente
Conclusione: «Senza la fede è impos- e nelle vostre opere malvagie, ora
sibile piacere a Dio» (Eb 11,6). Su tali Dio vi ha riconciliati nel corpo di
inerranti Scritture la Chiesa dogmatiz- carne di Lui, per mezzo della Sua
za (con asserzione cui è dovuta obbe- morte» (Col 1,21-2); cui si aggiunge
dienza de fide): «Dio, principio e fine Giovanni, l’Apostolo prediletto (ossia
di ogni cosa, può essere conosciuto con certezza me- sempre Dio attraverso stavolta l’Apostolo prediletto): «In
diante la luce naturale della ragione umana a partire questo si è manifestato l’amore di Dio verso di noi: che
dalle cose create» (Vaticano I, Cost. dogm. Dei Filius, Dio [padre] ha mandato il suo Figlio unigenito nel
cap. 2, Denz 3004). mondo, ... In questo è l’amore: non che noi abbiamo
Bisogna qui aprire una parentesi di ordine generale che ci amato Dio, ma che Dio ha amato noi e ha inviato il suo
permette di notare come il postulato iniziale generalissimo Figlio per essere l’espiazione per i nostri peccati» (I Gv
del professor Ratzinger, secondo cui: “… il credente 4,9-10). Su tali inerranti basi scritturali, il dogma ordina
può vivere la sua fede unicamente e sempre librandosi (Concilio di Trento, Denz 1743 e 1753) che la Chiesa pro-
sull’oceano del nulla, della tentazione e del dubbio”, fessi la dottrina della Redenzione come Olocausto di Cri-
nullifica tutto il libro nonché se stesso medesimo, in sto al Padre, e in Al cuore di Ratzinger. Al cuore del mon-
quanto circolarmente contradditorio. do (§§ 40-3, pp. 155-72) è percorsa tutta la storia del
Se, infatti, per principio, tutto è incerto, allora sarà incerto, dogma al proposito, che esige che sia obbedito, accetta-
per principio, anche il postulato medesimo, che quindi po- to, creduto e celebrato proprio ciò che il professor Rat-
trebbe essere falso, e saranno comunque incerte, forse fal- zinger rigetta.
se, per principio, tutte le proposizioni del libro e, allora, a (continua)

“Chiesa viva” *** Aprile 2018 13


Il segreto
della “tomba vuota”
di Padre Pio
a cura del dott. F. A.

69

RIVELAZIONI DI UN “VERO che la vera storia dell’attentato a Gio-


pENTITO” E “cONVERTITO” vanni paolo II e quella relativa alla
condanna a morte di calvi.
Le rivelazioni dei “collaboratori di Queste testimonianze trovano valore e
giustizia”, riportate nelle puntate pre- forza nel fatto che Calcara è volonta-
cedenti, danno la strana sensazione di riamente uscito dal programma di pro-
“dire senza esagerare” e “senza andare tezione dello Stato, affermando: «La
troppo lontano”, di “affermare ciò che maggior parte dei pentiti collabora-
già si conosce”, di “dire ma, se si an- va e collabora per opportunismo e
dasse oltre il limite, di ritrattare”. Per interesse. C’è tuttavia un rovescio del-
questo tipo di “rivelazioni”, sembra la medaglia che a me personalmente
che lo Stato conceda a questi “collabo- non è mai piaciuto. Quando sei sotto il
ratori” programmi di protezione nel- programma di protezione sei bloccato
l’intento di carpire informazioni che in tutto. Non puoi parlare, non puoi ri-
consentano di comprendere meglio la lasciare interviste, sei praticamente
realtà della Mafia che fronteggia lo prigioniero. Il punto è che fa comodo
Stato e lo sfida. pure alle Istituzioni deviate avvalersi
Un uomo, che si definisce non “colla- di un pentito/pappagallo opportuna-
boratore di giustizia”, ma mafioso “ve- mente ammaestrato, che parli solo,
ro pentito” e “convertito”, ci forni- quando e come vogliono Lor Signori
sce, però, un’altra interessante versione dei piani alti. Così, dopo gli eventi
di questa ambigua realtà. Padre Pio con le stigmate. luttuosi che hanno portato alla morte
Il suo nome è Vincenzo calcara, sica- del dott. Borsellino, ho scelto di uscire
rio di Cosa Nostra che aveva ricevuto dal programma e adesso sono libero1:
l’incarico di uccidere il giudice paolo «diseredato e senza protezione, io
Borsellino, che temerariamente osava possiedo più degli altri: possiedo la
sfidare la Mafia. libertà di parlare che gli altri non hanno»2.
Per farci meglio comprendere le sue rivelazioni, nel suo li- Inoltre, le rivelazioni di Calcara sulle cinque Entità, ch’e-
bro: “Dai Memoriali di Vincenzo calcara: le cinque gli aveva trasmesso al Giudice Borsellino poco prima del
Entità rivelate a paolo Borsellino”, Calcara ha racconta- suo assassinio, sono state poi confermate: nel 2013, dal-
to fatti concreti, verificabili e mai ritrattati relativi a perso- l’ex magistrato antimafia pietro Grasso; in un’intervista
naggi quali, ad esempio: il Capo della Mafia, Francesco ad “Anno Zero”, da Walter Veltroni; nell’aprile 2014, dal
Messina Denaro, il suo stretto collaboratore, Michele giudice Antonio Ingroia, durante il processo “Borsellino
Lucchese, l’on. Giulio Andreotti, mons. Macchi, il card. Quater”, dove il giudice sottolineò l’importanza delle rive-
Villot, il card. Benelli, mons. Marcinkus, e fornendo an- lazioni di Calcara.

14 “Chiesa viva” *** Aprile 2018


Ecco ora la sintesi di Calcara sulle te. Bisognava aspettare solo il be-
relazioni Stato-Mafia: «Voglio ini- nestare di Riina e Provenzano.
ziare affermando, a voce alta, Paolo Borsellino era una di quelle
che lo Stato non ha bisogno di morti che fan prestigio al pallotto-
sapere le cose, (perché già) le sa! liere della Piovra»5.
Sì, perché lo Stato o almeno una Al tempo in cui gli fu prospettato
parte dei suoi apparati, le ha l’incarico di uccidere il giudice
compiute in prima persona. Lo Borsellino, Calcara era latitante,
Stato non vuole la verità, ma ma quando, nel corso dei prepara-
vuole autotutelarsi…»3. tivi, udì che questo piano di assas-
«Ora … le dichiarazioni di Calcara sinio prevedeva un suo immediato
fanno emergere le falsità propina- trasferimento in Australia, egli
te per oltre 20 anni e la discre- comprese la sorte che lo attendeva:
panza tra due Stati, come fossero la morte che gli avrebbe chiuso la
due mondi in conflitto senza pos- bocca per sempre. Fu allora che
sibilità di tregua. Questo doppio Calcara decise di prendere le di-
Stato ha alimentato, nel corso de- stanze da Cosa Nostra ma, imme-
gli anni, un caparbio inganno e ha diatamente, si ritrovò in carcere,
generato spargimento di sangue in- dove, però, ebbe inizio la sua col-
nocente, rafforzato da un silenzio laborazione col giudice Borsellino,
che, come un atto di fede, ha im- e dove emersero il suo pentimento
pedito a chi sapeva di portare al- e la sua conversione, che maturò
la luce la “verità”, in nome del- solo dopo la morte del magistrato.
l’irragionevole ebbra simbiosi L’attendibilità delle dichiarazioni
chiamata “Ragione di Stato”, di Vincenzo Calcara deriva dal fat-
che sacrifica la verità e ipoteca to che quest’uomo della Mafia ha
ogni cambiamento. In questa sede, partecipato di persona a certi even-
troverete un intreccio di situazioni Vincenzo calcara, uomo della Mafia ma poi diventato un ve- ti storici delittuosi nei quali egli ha
in cui, come fosse un fiume carsi- ro “pentito” e “convertito”, in questo libro, rivela fatti ag-
ghiaccianti quasi al limite dell’incredibile, tra i quali spicca avuto un ruolo diretto e determi-
co, emergono o s’inabissano le te- quello di paolo VI, la cui vera identità, all’interno delle cin- nante. Le dichiarazioni di Calcara,
stimonianze di: inquisiti, giudici, que Entità: Mafia, Ndrangheta, chiesa deviata, Loggia p2
e Servizi segreti “deviati”, era nientemeno che quella di ca-
oltre a far parte di una storia vissu-
faccendieri, uomini dei servizi se- po della Suprema commissione di queste cinque entità. ta, sono verificabili nei fatti e le
greti, Maestri Venerabili, massoni, sue rivelazioni scoperchiano una
spie e spiati, mafiosi, uomini di realtà orribile, intrisa di droga, avi-
Chiesa, reclutatori e reclutati»4. dità, odio, crudeltà, delitti, che in-
chioda senza pietà certi perso-
Legato, sin da giovane, al capo dei naggi che hanno goduto, per de-
capi Francesco Messina Denaro di Castelvetrano (Trapa- cenni, di un’immeritata onorabilità e rispettabilità.
ni) e, in seguito, anche al boss Michele Lucchese di Pa- Per dare un’idea del tipo di rivelazioni di Calcara, che non
derno Dugnano (Milano), Vincenzo Calcara ha trascorso possiamo e non potremo più ignorare, riassumiamo il con-
gran parte della sua vita come “uomo riservato”, e cioè tenuto di alcune pagine che descrivono certi eventi storici
come un “soldato”, conosciuto solo dai Capi della Mafia e finora sconosciuti al pubblico, oppure noti a tutti ma tal-
a loro disposizione per “operazioni speciali”. Per i suoi mente gravi da non aver mai avuto una spiegazione.
meriti dimostrati sul campo, gli furono assegnate missioni
molto delicate, che lo portarono a operare in stretta colla-
borazione con i vertici di Mafia (cosa Nostra), Ndran- DROGA E “BANcA DEL VATIcANO”
gheta, chiesa, Massoneria e Servizi Segreti “deviati”.
«Io avrei dovuto uccidere Paolo Borsellino (…) France- «Non c’è niente di più bianco, pulito, semplice e redditizio
sco Messina Denaro, il capo dei capi, mi aveva affidato della droga. Non c’è mercato che regge meglio di quello
l’incarico di stenderlo una volta per tutte. Doveva morire o della Coca. La Coca è un bene assoluto essenziale che non
con il fucile ad alta precisione o con l’autobomba. Noi del teme inflazione e non scarseggia mai. Chi possiede la Co-
clan di Castelvetrano (…) avevamo pianificato scrupolosa- ca possiede una ricchezza immediata in grado di sfidare
mente le due varianti dell’attentato. Nel primo caso, Mat-
teo Messina Denaro, figlio di Francesco, mi avrebbe co-
perto; nel secondo caso, io avrei dovuto fare da copertura
a lui mentre premeva il telecomando. Matteo ed io erava- 1 Cfr. Vincenzo Calcara, “Dai memoriali di Vincenzo calcara: le cinque

mo amici. Lui è il responsabile delle stragi di Firenze in Entità rivelate a paolo Borsellino” Ed. il Molo, 2014, 1a ed., p. 33.
via dei Georgofili, dell’attentato fallito allo Stadio Olimpi-
2 Idem, p. 22.
3 Idem, p. 239.
co, del tentato attentato a Costanzo, della morte di Dalla 4 Idem, p. 23.
chiesa per cui fu condannato all’ergastolo ancora latitan- 5 Idem, p. 36.

“Chiesa viva” *** Aprile 2018 15


anche il titolo più al petto, e giravo
quotato in borsa. in tutto l’aeropor-
Si tratta dell’in- to come un onesto
vestimento più si- cittadino, senza
curo del mondo essere controllato
che non si può né dai Carabinieri,
paragonare a nes- né dai Finanzieri,
sun altro. (…) Ai proprio per svol-
tempi della cosid- gere il mio compi-
detta “Pizza Con- to: occuparmi del-
nection” la mia la movimentazio-
“Famiglia” (ma- ne della droga.
fiosa) e le altre Facevo tutto quel-
“Famiglie” del lo che volevo. An-
palermitano, all’i- davo persino nella
nizio degli anni pista sulla quale
’80, grazie all’e- atterravano gli ae-
roina, guadagna- rei.
vano miliardi, Grazie a quel tes-
dando vita alla serino, che solita-
Vincenzo Calcara.
nuova borghesia mente viene rila- Il giudice Paolo Borsellino.

mafiosa. Acqui- sciato dal prefet-


stava morfina to dopo numero-
grezza dai Turchi, se indagini, ero
la raffinava in Sicilia e, dopo averla trasformata, la vende- riuscito a fa entrare (tramite due turchi) quintali e quintali
va. Il ricavato dei soldi veniva dato nelle mani del notaio di morfina base. Gli arrivi avvenivano ogni 3 o 4 giorni.
Albano che li versava tramite il suo fraterno amico, il Ve- La droga veniva stivata nel cargo o nascosta altrove, e ba-
scovo Marcinkus, longa mano ed ombra di paolo VI, stava attrezzarsi di carta carbone per farla sparire dai metal
alla “Banca del Vaticano” e investiti sia in Italia che in detector. Fatto sta che non era affatto difficile portarla a
Sud America. Feci presente questa cosa, ma non fui preso domicilio.
in debita considerazione. (…) Questa morfina veniva accumulata dentro la villa di
Avevo sentito dire da Stefano Bontade e da altri uomini Michele Lucchese, che era un vero e proprio manager del-
d’onore della mia “Famiglia” che Pippo Calò, Salvatore la droga e della logistica. Io personalmente mi occupavo di
Riina, Francesco Madonia e altri dello stesso gruppo cor- trasferire il carico presso il suo ufficio. La droga veniva
leonese avevano investito somme di denaro a Roma, attra- successivamente caricata su un camion (dai 20 ai 30 Kg)
verso Licio Gelli, che ne curava gli investimenti e che par- che si imbarcava dal porto di Genova con destinazione Pa-
te del denaro veniva investito nella “Banca del Vatica- lermo. Infine, veniva raffinata ad Alcamo, dove si trovava-
no”. Di queste cose parlavo con Bontade e Salvatore Fe- no i laboratori altamente specializzati, presso cui lavorava-
derico che erano i manager della nostra “Famiglia”. no chimici d’eccezione. L’avallo della mafia, in tutto ciò,
In sostanza, Bontade e Inzerillo avevano Sindona, gli altri garantiva che le forniture di droga non venissero mai stop-
avevano Gelli». pate. Sono i vertici a organizzare nel dettaglio l’oleata
macchina del traffico: acquisto, trasporto, ripartizione
e distribuzione in maniera frenetica»6.
I TRAFFIcI DI cOcA «Nessun pentito conosceva e conosce Lucchese come
me. Ben presto, entrai nelle sue grazie al punto che mi fe-
«1981-1982. Fiumicino e Linate sono le porte d’ingresso ce stabilire la residenza a casa sua e diventai automatica-
più facili per la droga (…) Gli arrivi sono all’ordine del mente l’uomo di fiducia di uno dei più potenti “monopo-
giorno e molti si chiedono come sia possibile eludere la lizzatori” del traffico del narco traffico nostrano. Poiché
ferrea sorveglianza. (…) egli apparteneva ad una Loggia Massonica segreta,
Ero stato assunto a lavorare dentro la dogana ai voli inter- aveva chiesto l’autorizzazione a Francesco Messina De-
nazionali all’aeroporto di Linate-Milano, la migliore piaz- naro affinché mi preparassi a conoscere le regole del Rito
za per lo smercio della coca. Svolgevo la mia mansione Scozzese. (…) Solo dopo questo rito, sarei potuto entrare
dentro il varco doganale dell’Aeroporto di Milano come se anch’io, insieme a Lucchese, nella Loggia Massonica e sa-
fossi incensurato. In quel periodo, ero già stato condan- rebbe stato un passaggio fondamentale, perché la Masso-
nato dalla corte di Appello di palermo a 15 anni di neria “facilita i rapporti”, ovvero i patti d’affari»7.
carcere ed ero sorvegliato speciale, quindi non avrei do-
vuto muovermi dal Comune di Castelvetrano. Ma a cosa
Nostra e ai Servizi Segreti “deviati” niente è impossibile. Idem, pp. 121-123.
Ricordo che ero munito di tesserino, che portavo attaccato Idem, p. 128.
6
7

16 “Chiesa viva” *** Aprile 2018


LEPANTO
– SAN PIO V SALVA LA CRISTIANITÀ –
del Centro Studi Federici – Per una nuova insorgenza

LE pRINcIpALI Quindi, i turchi avevano già com-


BATTAGLIE DEI TURcHI battuto due battaglie a Lepanto
cONTRO I cRISTIANI contro i veneziani.

I Turchi avevano riportato la vitto- La prima battaglia di Lepanto,


ria nelle seguenti battaglie contro i (nota meglio come Battaglia di
cristiani: Zonchio o anche come la battaglia
della sapienza) ebbe luogo in quat-
– nel 1389, nel Kossovo, contro i tro giorni diversi: 12, 20, 22, 25
serbi; agosto 1499. Fu la prima battaglia
– nel 1396, a Nicopoli, contro i navale della storia con cannoni a
crociati guidati dal re d’Unghe- bordo di navi.
ria; Nel gennaio 1499, Kemal Reis
– nel 1414, a Negroponte, contro i partì da Istanbul con una forza di
veneziani; dieci galere ed altri quattro tipi di
– nel 1417, a Valona; navi e nel luglio del 1499 si con-
– nel 1418, a Girocastro; giunse con il grosso della flotta ot-
– nel 1430, a Salonicco, contro i San Pio V. tomana, inviatagli da Davud Pa-
veneziani; sha, assumendone il comando per
– nel 1453, a Costantinopoli, fine una guerra su larga scala contro
dell’Impero Bizantino; Venezia. La flotta ottomana era
– nel 1462, a Lesbo, contro i geno- composta da 67 galere, 20 galeoni
vesi; e 200 vascelli di dimensioni minori.
– nel 1463, contro i greci dell’Impero di Trebisonda; Dopo aver raggiunto il capo Zonchio nel mar Ionio, nell’a-
– nel 1463, contro, i bosniaci a Jace; gosto 1499, Kemal Reis sconfisse la flotta di Venezia di 47
– nel 1480, a Otranto, contro gli italiani; galere, 17 galeoni e 100 vascelli minori al comando di An-
– nel 1499, 1a battaglia di Lepanto contro i veneziani; tonio Grimani.
– nel 1500, 2a battaglia di Lepanto, contro i veneziani;
– nel 1521, a Belgrado, contro gli ungheresi; La seconda battaglia di Lepanto, nota anche come Bat-
– nel 1522, a Rodi, contro i Cavalieri di San Giovanni di taglia di Modone, si svolse nel 1500, come parte della
Gerusalemme; guerra turco-veneziana del 1499-1503, tra l’Impero Otto-
– nel 1527, a Mohacs, contro gli ungheresi; mano e la Repubblica di Venezia. Gli ottomani, che aveva-
– nel 1571, a Cipro, contro i veneziani; no vinto la prima battaglia di Lepanto, furono nuovamente
– nel 1529, avevano assediato gli austriaci a Vienna. vittoriosi, guidati dall’ammiraglio Kemal Re’is.

“Chiesa viva” *** Aprile 2018 17


LA LEGA SANTA cONTRO I TURcHI

Nella seconda metà del secolo XVI i Turchi dominavano


la Grecia, l’Albania, la Serbia, la Bosnia, l’Ungheria, la
Transilvania, la Moldavia e la Valacchia.
La vittoria della “Lega Santa” a Lepanto fu un evento
d’importanza simile alla battaglia di poitiers.
Nel 732, vennero fermati gli Arabi; nel 1571, vennero fer-
mati i Turchi. Ancora una volta la spada dell’Islam era
stata spezzata dall’Occidente (cristiano, ndr).

Il 20 maggio 1571, venne firmata la Lega Santa contro i


Turchi. Vi aderirono il regno di Spagna, la repubblica di
Venezia, lo Stato Pontificio, le repubbliche di Genova e di
Lucca, i Cavalieri di Malta, i Farnese di Parma, i Gonzaga
di Mantova, gli Estensi di Ferrara, i Della Rovere di Urbi-
no, il duca di Savoia, il granduca di Toscana.
Le spese erano divise in sei parti: tre erano a carico della
Spagna, due di Venezia e una del papa.
La Lega era stata fermamente voluta da pio V, Michele
Ghislieri, nato ad Alessandria nel 1504, povero pastore di
pecore, frate domenicano, inquisitore. Divenuto papa, nel
1566, riformò rigorosamente la Curia e la città di Roma.
Combatté l’eresia protestante in tutta Europa.

La flotta cristiana
Il comando militare della flotta venne affidato a Giovanni
d’Austria, figlio naturale di Carlo V e fratellastro del re di
Spagna Filippo II. Suoi luogotenenti furono: Marcantonio
colonna, comandante della flotta pontificia e Sebastiano
Venier, comandante della flotta veneziana.
I preparativi si protrassero a lungo e la flotta si poté riunire Gli equipaggi erano scarsi e costituiti essenzialmente da
a Messina solo il 24 agosto. cristiani volontari e forzati. La penuria costrinse a mettere
La flotta era costituita da: solo 3 uomini per remo. La truppa era costituita da:

– 104 galee sottili sotto il comando della Repubblica di – 20.000 soldati a spese della Spagna;
Venezia; 54 erano con equipaggi provenienti da Vene- – 5.000 militari al soldo di Venezia;
zia, 30 da Creta, 7 dalle Isole Ionie, 8 dalla Dalmazia, 5 – 2.000 soldati pagati dallo Stato Pontificio;
da città di terraferma. – 3.000 volontari provenienti da tutta la Cristianità.
– 6 galeazze sotto il comando della Repubblica di Vene-
zia. Le galeazze erano munite di 40 o più cannoni, in Complessivamente circa 30.000 uomini.
grado di sparare palle da 13 chilogrammi in coperta e da Sulle galee e sulle galeazze furono imbarcati 1.815 canno-
23 chilogrammi da sottocoperta. Si trattava di vere e ni. Le galee veneziane erano in buono stato, ma con pochi
proprie fortezze galleggianti. soldati. Don Giovanni d’Austria vi fece imbarcare 4.000
– 36 galee sotto il comando del re di Spagna con equipag- soldati italiani e spagnoli.
gi di Napoli e Sicilia. La flotta cristiana salpò il 16 settembre dirigendosi verso
– 22 galee sotto il comando del re di Spagna con equipag- Corfù. Le navi esploratrici confermarono che la flotta tur-
gi di Genova; si trattava di navi prese a nolo dal finan- ca era nei pressi del golfo di Lepanto.
ziere Gian Andrea Doria.
– 12 galee mandate da Cosimo I dei Medici, armate ed
equipaggiate dai Cavalieri dell’ordine pisano di Santo LA FLOTTA TURCA MINACCIA L’ITALIA
Stefano.
– 12 galee dello Stato Pontificio, concesse dai veneziani I Turchi fin da febbraio avevano allestito una flotta di 250
ed armate ed equipaggiate a spese del papa. galee e 100 navi da rifornimento e supporto.
– 3 galee del duca di Savoia (la Piemontese, la Margarita I costruttori delle galee erano abili carpentieri rinnegati,
e la Duchessa). che il Sultano ricompensava molto bene. Molti dei capita-
– 3 galee dei Cavalieri di Malta. ni delle navi erano anch’essi greci o veneziani rinnegati.
Gli equipaggi non avevano grande esperienza. I rematori
In totale 195 tra galee e galeazze. erano cristiani catturati e ridotti in schiavitù.

18 “Chiesa viva” *** Aprile 2018


Il comandante della flotta era Mehemet Alì pascià. PRIMA DELLA BATTAGLIA
Parte della flotta andò a sostenere l’assedio di Famagosta a
Cipro. Un’altra parte della flotta si diresse verso Creta do- Il 5 ottobre la flotta cristiana si fermò nel porto di Viscan-
ve 3.000 contadini cretesi furono uccisi. Ma l’ammiraglio do, non lontano dal luogo della battaglia di Azio. C’era
veneziano Marcantonio Querini riuscì a respingere l’attac- nebbia e un forte vento. Le galee non potevano prendere il
co e i Turchi si dovettero allontanare. mare. Un brigantino portò la notizia della caduta di Fama-
Veleggiarono verso Zante (odierna Zakynthos) e Cefalonia gosta (in turco Famagusta; in greco Ammocosthos) e
(odierna Kefallenia), dove catturarono 7.000 cristiani e li dell’orribile fine inflitta dai musulmani a Marcantonio
misero a remare sulle loro galee. Bragadin, il senatore veneziano comandante la fortezza.
Poi le galee turche si diressero verso l’Adriatico. Il 1° agosto, i veneziani si erano arresi con l’assicurazione
I Turchi s’impadronirono di Durazzo (odierna Durres), Va- di poter lasciare l’isola di Cipro. Mustafà Lala Pascià, il
lona (odierna Vlore), Dulcigno (odierna Ulcinj), Antivari comandante turco, che aveva perso più di 52.000 uomini
(odierna Bar), Lesina (odierna isola di Hvar), attaccarono nell’assedio, non mantenne la parola. I soldati veneziani
Curzola (odierna isola di Korcula). furono imprigionati e incatenati ai banchi delle galee tur-
Intanto le 80 galee del corsaro Uluj Alì attaccarono Zara e che. Venerdì 17 agosto, Bragadin venne scorticato vivo
altre città della Dalmazia. Uluj Alì, chiamato anche “Oc- di fronte ad una folla di musulmani esultanti. La pelle
chiali”, era un pescatore calabrese rinnegato, divenuto di Bragadin fu riempita di paglia. Il manichino fu innalza-
dey di Algeri. to sulla galea di Mustafà Lala Pascià insieme alle teste di
Kara Hodja, un altro corsaro devastò il golfo di Venezia. Alvise Martinengo e Gianantonio Querini. I macabri
Il rombo del cannone si udiva da piazza S. Marco. trofei furono poi inviati a Costantinopoli, esposti nelle
Anche Corfù, ad eccezione del castello, fu conquistata dai strade della capitale ottomana e, infine, portati nella pri-
musulmani. gione degli schiavi.
A giugno, il sultano Selim II, detto “L’ubriacone”, ordinò Il comportamento dei musulmani accrebbe la voglia di
che la flotta si fermasse a Lepanto (odierna Naupaktos; combattere dei cristiani. I soldati della Lega Santa sape-
bizantina Epachthos) in una piccola baia tra il golfo di Co- vano che la battaglia era decisiva per la cristianità. In
rinto e quello di Patrasso. Arrivarono i rinforzi da Negro- caso di sconfitta, le coste dell’Italia e della Spagna sareb-
ponte (odierna isola Eubea): 2.000 spahis e 10.000 gian- bero rimaste esposte agli attacchi dei musulmani. L’Islam
nizzeri. La flotta divenne una minaccia permanente. era pronto a colpire il cuore dell’Occidente. Roma era in
Da Lepanto, la flotta turca avrebbe potuto attaccare la co- pericolo.
sta italiana, in qualsiasi momento. (continua)

Il segreto della tomba vuota di Padre Pio


dott. Franco Adessa (Libro: in preparazione) (Dossier: pp. 52 - Euro 6)
NOV
Libro
ITÀ
Quando il card. Silvio Oddi, il 2 maggio 1999, in una riesumazione, scoprì che la tomba di Pa-
dre Pio era vuota, nell’arco di un paio d’anni, tutte le persone coinvolte in questa scoperta
scesero nella loro tomba. L’ultimo fu il card. Oddi, il 29 giugno 2001.
Il mistero della tomba vuota di Padre Pio nasconde un segreto che non doveva neppure affio-
rare per le terribili conseguenze e rivelazioni che questo poteva implicare.
Il 29 giugno 1963, otto giorni dopo la fraudolenta elezione ad Anti-papa di Paolo VI, con la
doppia messa nera a Roma e a Charleston (USA), Satana fu intronizzato nella Cappella

Dossier
Paolina, e questo evento diede inizio al Settimo Sigillo, ossia al Regno dell’Anticristo, come
descritto nell’Apocalisse di san Giovanni. “La seconda bestia venuta dalla terra che porta
le corna d’agnello ma parla come il drago” era Paolo VI che, contemporaneamente, era an-
che il Capo del satanico Ordine degli Illuminati di Baviera, l’uomo che do-
veva cancellare il Sacrificio di Cristo sulla Croce dalla faccia della terra!
Ma Dio di fronte a Paolo VI eresse un Sacrificio di Cristo sulla Croce vivente:
Padre Pio con le sue stigmate sanguinanti!
Questa era una sfida! Padre Pio doveva essere messo a morte! Dal 1965, egli fu
avvelenato, ma morì solo quando Dio lo consentì. Le sue ossa, però, avrebbero
sempre mostrato la presenza del veleno che i suoi carnefici gli avevano imposto
di ingerire. E allora i suoi resti dovevano sparire, e questo avrebbe spalancato le
porte alla farsa del “corpo incorrotto” di Padre Pio, con tanto di scarpe, guan-
ti e maschera di silicone che servivano solo a nascondere un altro miserabile se-
Per richieste, rivolgersi a: greto: quello di un corpo “corruttibile”, ma se non altro... senza tracce di veleno!
Operaie di Maria Immacolata

Via G. Galilei, 121 - 25123 Brescia


e Editrice Civiltà

Tel. e Fax. 030. 37.00.00.3


C.C.P. n° 11193257
Il dossier è una breve sintesi del libro che porta lo stesso titolo.

E-mail: info@omieditricecivilta.it
Il nemico è giunto
e noi stessi lo facciamo entrare
di Francesco Amendola – UNA VOX

I
l nemico è arrivato: In qualunque contenzioso o
sapevamo che sareb- in qualsiasi situazione, ve-
be arrivato, prima o da coinvolti degli italiani o
poi; o, almeno, lo sapevano dei cattolici, con degli stra-
tutte le generazioni che ci nieri e dei non cattolici (lu-
hanno preceduti: solo la no- terani, giudei, islamici,
stra pare essersi scordata di ecc.), si parte dall’assunto
una semplicissima verità: aprioristico che le ragioni
che chi non ama se stesso dei primi devono valere
e non è disposto a battersi meno di quelle dei secon-
per difendere ciò che è e di; che i torti e i danni e le
ciò che possiede, o almeno beffe subìti dai primi so-
ciò che ha ricevuto in ere- no immaginari, o, tutt’al
dità dai suoi padri, evoca le più, decisamente trascu-
forze che lo spazzeranno rabili, mentre quelli patiti
via: e così si è lasciata sor- dei secondi sono delle for-
prendere completamente. me di sopraffazione, d’in-
Le guardie dormivano; al- giustizia, di vera e pro-
cune hanno aperto le porte all’invasore: in parte perché lo pria malvagità a sfondo razzista; che gli italiani, special-
hanno scambiato per amico, in parte perché avevano già mente se cattolici, non si saranno mai scusati a sufficienza
deciso di tradire la città e abbandonarla nelle mani del per tutte le colpe innominabili e per i crimini veri e propri
primo venuto, tale è l’odio che hanno lasciato crescere che hanno inflitto, nella loro inescusabile protervia e nel
nei loro cuori verso colei che è stata madre di tutti, e loro spirito di prevaricazione, all’universo mondo: e che,
che, nel bene e nel male, ha fatto di noi quello che ora pertanto, devono gettarsi in ginocchio, con il capo cospar-
siamo, mentre senza di lei ora saremmo nulla, numeri, so di cenere, e chiedere umilmente perdono agli ebrei
bestiame. Costoro, codesti traditori, non amano vera- per la Shoah, agli islamici per le “stragi del mare”, le
mente il nemico, quanto detestano i propri concittadini e quali, notoriamente, sono colpa loro (e, prima ancora, per
tutto ciò che la loro civiltà rappresenta: pur di veder di- le atrocità del nostro colonialismo, per non parlare del
strutti gli uni e rasa al suolo l’altra, si sarebbero affretta- neocolonialismo economico e finanziario; e, più indietro
ti a spalancare le porte a chiunque, anche al più barbaro e ancora, delle Crociate), ai protestanti per la notte di san
crudele occupante. Bartolomeo e per il sacro macello della Valtellina, ma
Per preparare adeguatamente il terreno, questa razza di anche per la scomunica di Lutero e per la scarsa mise-
traditori ha seminato, per anni, per decenni, il veleno ricordia mostrata dai padri del concilio tridentino, ov-
di un falso filantropismo e d’un ancor più falso umani- viamente senza scordare le vittime dell’Inquisizione.
tarismo; tanto che a forza di battere e ribattere, una men- La Chiesa, da parte sua, deve chiedere scusa per i preti
zogna dopo l’atra, un anno dopo l’altro, conquistando via pedofili, per i vescovi tradizionalisti, per i missionari
via tutto l’establishment dell’informazione, quello scola- che hanno fatto violenza alle culture indigene, nonché
stico e quello pseudo culturale, siamo arrivati al punto di per gli infami patti Lateranensi con il bieco dittatore Be-
aver contratto il morbo micidiale dell’auto-razzismo: nito Mussolini, e anche per i cappellani militari che han-
un razzismo alla rovescia, che noi rivolgiamo contro no avuto la sfrontatezza di benedire le bandiere (forse con
noi stessi. l’eccezione di quelli che si sono schierati con i partigiani e

20 “Chiesa viva” *** Aprile 2018


alla santa Messa, specialmente all’indomani dello sgoz-
zamento dei preti cattolici, mentre sono frequentissimi gli
atti sacrileghi contro crocifissi e altri simboli religiosi; de-
vono far sparire i simboli cristiani dalle cappelle e rim-
piazzarli con quelli islamici, a cominciare dal Corano e
dal tappeto di preghiera; devono allestire dei presepi po-
polati da pastori islamici, e con il canto del muezzin per
sottofondo; devono indossare la kippah, baciare il Corano,
rivalutare le 95 Tesi di Lutero e

pRENDERE ESEMpIO,
IN cIÒ, DAL FALSO pApA BERGOGLIO
E DAI SUOI FALSI VEScOVI E cARDINALI.

Insomma, gli italiani devono fare per questi sedicenti pro-


fughi, e reali invasori, tutto ciò che non si sono neppur
sognati di fare quando i profughi erano i loro fratelli della
Venezia Giulia, in fuga dagli orrori delle foibe, attuati
dalle belve comuniste iugoslave, con la complicità del
compagno Togliatti e degli altri leader della sinistra no-
strana. Allora quei poveretti, 350.000 persone circa,
vennero accolti con sputi e insulti o, nel migliore dei ca-
si, con malcelato disprezzo o sovrana indifferenza. Al-
tro che aprir loro le chiese e le case private, altro che siste-
marli in albergo: baracche di legno senza riscaldamento e
un piatto di cattiva minestra al giorno, un po’ di paglia per
giaciglio, in terra, come le bestie, e nient’altro: quasi fos-
sero stati dei lebbrosi, o peggio, quasi fossero stati dei pe-
ricolosi criminali. E avevano subìto, loro sì, a pochi pas-
si dagli altri italiani, un calvario inenarrabile, per la so-
la ed unica colpa di essere italiani: non facevano finta di
essere perseguitati perché omosessuali, o per altre ragioni
del genere; e non chiedevano accoglienza per delinquere,
si sono macchiati le mani con il sangue dei fratelli nella ma per rifarsi una vita e cercar di lasciarsi dietro le spalle
guerra civile, ma tanto era sangue fascista; e non certo per le atrocità che hanno subito o che avevano visto perpetrare
quelli che hanno consumato l’estrema infamia di restar fe- ai danni dei loro congiunti. Ma allora i preti di sinistra,
deli alla Repubblica Sociale, pessimi soggetti i quali, da so- muti; gli intellettuali progressisti, più muti di loro; i
li, bastano e avanzano a gettare immensi strati di fango sul- partiti di sinistra, invece, li chiamavano banditi giulia-
la onorabilità della Chiesa stessa, in saecula saeculorum). ni, ironizzando sul gioco di parole col bandito siciliano
Salvatore Giuliano: ed erano vecchi, donne e bambini
terrorizzati, non baldi giovanotti pieni di ormoni, come
IL pEGGIOR NEMIcO È DENTRO DI NOI: questi nigeriani e ghanesi e senegalesi che sbarcano sulle
ED È L’ODIO RABBIOSO nostre coste con l’aria dei conquistatori, e dopo venti-
cHE NUTRIAMO pER NOI STESSI quattr’ore già cominciano a inscenare proteste e mani-
festazioni perché l’accoglienza non è all’altezza delle
Per fare ammenda di tutto questo, ora gli italiani sono loro aspettative, e dopo quarantott’ore cominciano
esortati, incitati, precettati e sequestrati affinché fornisca- sciamare nelle città, a spacciare droga, delinquere e as-
no tutta l’accoglienza e l’assistenza possibili a orde stra- sediare gli onesti cittadini. E se qualcuno domanda per-
bocchevoli di africani ed asiatici, quasi tutti di fede islami- ché gli italiani sono tenuti a tale accoglienza all’ingrosso,
ca, più o meno fanaticamente professata; e ricevono l’or- perché hanno il dovere di farsi in quattro e sobbarcarsi
dine di non fiatare, di non lamentarsi, di non protesta- qualsiasi disagio per quella gente, che fa irruzione nel no-
re davanti a nessuno sconcio, fosse pure la rapina in ca- stro Paese illegalmente, e che pretende di restarci comun-
sa, le percosse ai vecchi genitori e lo stupro delle pro- que vada a finire con le richieste di rifugiati, non ricevono
prie figlie, pena esser biasimati e apostrofati come razzisti neppure una risposta, ma solo sguardi carichi di stupo-
e come cattivi cristiani. Devono spalancare le loro case, re, smorfie di disprezzo, labbra contratte nella mimica
cedere la sovranità sui quartieri, sulle stazioni ferrovia- di chi prova disgusto di fronte a tanta insensibilità, a
rie, consegnarli a spacciatori e prostitute/i africani, de- un così smaccato egoismo e un siffatto cuore di pietra.
vono farli entrare nelle chiese, se occorre anche farveli
dormire, allestire loro il pranzo nelle basiliche, invitarli (continua)

“Chiesa viva” *** Aprile 2018 21


Conoscere la Massoneria
del Cardinale José Maria Caro y Rodriguez
ex Arcivescovo di Santiago - Cile

MASSONERIA E POLITICA

Nel suo libro: “Essay On The French Revolution”,


Lord Acton scrive: «La cosa più terribile non è il tu-
multo. Al di sopra del fumo e del fuoco, si percepi-
sce l’evidenza di un’organizzazione che ha uno sco-
po ben preciso. I veri artefici rimangono accurata-
mente nascosti e nell’ombra, ma sin dall’inizio non
vi sono stati dubbi sulla loro presenza»1.
Nelle ultime due opere citate, sulla Rivoluzione france-
se, si vede chiaramente l’intervento massiccio di stra-
nieri, con i loro personaggi, il loro oro e la loro azione, Card. José Maria Caro y Rodriguez,
il lavoro di un’organizzazione universale che invia i Primo Cardinale di Santiago,
Cile (1939-1958).
suoi uomini e il suo denaro da ogni luogo, per pagare
gli agenti della propaganda, per provocare la miseria e
preparare il popolo alla rivolta; questo fu un piano co-
mune che gli storici hanno intensificato nelle decisioni
prese dalla Massoneria alla Convenzione massonica stavano combattendo, uno dei capi, su una montagna,
di Wilhelmsbsbad, nel 1872. alzò la mano verso l’Eterno, che aveva promesso la
Leggendo queste opere, il cuore del vero patriota non vittoria alle aquile del suo Popolo Prediletto, sentia-
può fare a meno di essere sopraffatto dall’angoscia, moci felici nel riconoscere la pace interna che questo
pensando a come può essere semplice, per una organiz- potere ci assicura»3.
zazione internazionale settaria, fare di una qualsiasi na- Ciononostante, la maggioranza delle stesse Logge mili-
zione un campo di battaglia e una vittima dei suoi peg- tari si opposero a Napoleone e ad un punto tale che,
giori nemici. Ma quando lo spirito patriottico viene in- durante l’invasione, alcune iniziarono ad ammettere
debolito o addirittura perso, l’oro straniero può portare nelle loro logge massoni delle potenze alleate.
una qualsiasi nazione ad ogni forma di aberrazione e di Quando Luigi XVIII salì al trono, essi si comportarono
rovina. come con Napoleone: il Vice Gran Maestro, Generale
Nelle confessioni del conte Haugwitz, presentate al Bournoville, si gettò ai piedi del monarca, dichiaran-
Congresso di Verona, si legge: «Io allora ebbi la fer- do la sua totale devozione, ma, al ritorno di Napoleo-
ma convinzione che il dramma iniziò negli anni ne, dalla sua prigionia all’isola d’Elba, la Massoneria
1978 e 1979; la rivoluzione Francese e il regicidio, si rivolse a lui offrendogli il saluto di benvenuto al
con tutti i suoi orrori, non fu il risultato di una deci- “Prediletto dell’Eterno”.
sione improvvisa di quel tempo, ma accadde come In seguito, quando Napoleone scomparve, dopo i cento
conseguenza delle decisioni massoniche e giuramen- giorni della Restaurazione, ancora una volta la Masso-
ti delle associazioni massoniche ...». Haugwitz parla neria si prostrò ai piedi di Luigi XVIII, “il Deside-
con vera autorità, essendo uno dei più grandi capi della rato”, offrendogli preghiere e cantando inni in suo
Massoneria2. onore3.
Quando Napoleone divenne l’idolo della Rivoluzione,
la Massoneria, sebbene lavorasse alacremente per libe-
1 “La Cause”, p. 38.
rarsi di lui, piegò le ginocchia di fronte a lui. 2 Ed. Em. Eckert, “La Franc-Maconnerie dans sa Veritable Significa-
Nel 1812, al festival dell’Ordine, il Grande Oratore del tion”, II, p. 179.
Grande Oriente pronunciò questa enfatica abiura: «E 3 Copin Albacelli, “Le Drame Maconnique: Le Pouvior Occulte Con-
noi, miei fratelli, facenti parte di questo Grande Orien- tre La France”, p. 369.
te, come già in altri tempi, mentre i guerrieri di Israele 4 Copin Albacelli, “op. cit.”, p. 374.

22 “Chiesa viva” *** Aprile 2018


Lettere In Libreria
alla Direzione «Guardati dall’uomo
che ha letto un solo libro».
Su richiesta, pubblichiamo i codici IBAN delle Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà. (S. Tommaso d’Aquino)
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Spett.le “Chiesa viva” che sono una sintesi delle aberrazioni,


SEGNALIAMO:
e stimatissimo dott. Franco Adessa,
mi rivolgo a voi per due ragioni: la prima “cavolate”, delle eresie, ecc.. dette e
dei tradimenti, delle bestemmie, delle

è quella di congratularmi con Lei e con i fatte, in questi pochissimi anni di “pontifi-
PAOLO VI
Sac. Luigi Villa
processo a un Papa?
suoi Collaboratori, nel portare avanti cato”, da questo sciagurato “papa”
quella stessa Battaglia contro lo sfacelo Questo secondo libro storico su Paolo
di “questa” Chiesa, cosiddetta “Cattolica”!
eletto, sicuramente, per merito delle
VI vede la luce dopo un periodo post-
Attenzione! Non dico: “la Chiesa”… in sé conciliare che ha messo in mostra la
forze occulte giudaico-massoniche,

e per sé, che nella vera essenza È e RI- sua curva disastrosa della Chiesa mon-
per dare un ultimo “colpo di grazia” a

MANE Santa e infallibile, ma dico: “que- già sconquassata ed uscita dalla fine tiniana. Un libro, quindi, di una docu-
“quella Chiesa” tanto odiata e tanto

del Vaticano II. mentazione di altissimo interesse per


Mi permetto, quindi, di allegarle due foto- una esatta collocazione storica del Suo
sta attuale” chiesa uscita dallo scon-

Vaticano II che – come ho sempre soste- copie, una del frontespizio di copertina Pontificato.
quasso datole e fornitole dal Concilio
È un libro che si legge come una lettura
nuto anche con alcuni “ingenui” sacerdoti del II volume suddetto, ed, una, sull’epilo- di tutto interesse, perché presenta l’im-
– non è stata guidata dallo Spirito Santo go di tale II volume! magine, non deformata, di un’epoca del-
(come nei precedenti concili dogmatici), Legga con attenzione quanto ivi riportato la Chiesa il cui stile lo si cercherebbe
ma dalle forze occulte della giudeo-mas- e poi – se crede, a suo giudizio – faccia invano nei pontificati precedenti.
soneria, come sanno bene tutte le perso- È inutile dire che tutti i “documenti” da
ne colte, intelligenti e ragionanti con la a tutti i lettori di “Chiesa viva”, affinché noi usati sono di estrazione sicura dagli
pubblicità a questi volumi e li consigli

propria testa, e come è evidente, ora, da “aprano bene gli occhi”, e capiscano be- scritti del Suo magistero (“encicliche”
oltre cinquant’anni dalla fine di quello ne da “chi” sono guidati ed in “quali dia- e “discorsi” conciliari); “documenti”
sciagurato concilio che – con la diaboli- che faranno giustizia di tutti i luoghi co-
povera Santa Chiesa”, ormai preda di muni, diffusi in questi anni, che noi pos-
boliche mani” è finita “questa attuale
siamo dire: “anni di menzogne”!
sciagurati lestofanti, tipo mons. Paglia,
ca complicità di quel massone e tradi-
Leggendo questo nuovo libro su Paolo
(alias Paolo VI) distrusse volutamente mons. Galantino, mons. Bertone e via
tore che fu Giovan Battista Montini
VI, il lettore potrà convincersi che le
la Messa Cattolica, per accontentare le dicendo!.. cose erano e sono andate in ben altro
forze protestanti e neo-moderniste che modo da quello che troppi pulpiti faziosi
dettavano legge! (vedi il libro di mons. hanno cercato di far accreditare.
Mi auguro che l’ira di Dio si scateni

Wiltgen: “Il Reno si getta nel Tevere”!!) Ma è la nemesi storica; persino A.


presto su questa marmaglia di rinne-

Quindi mi congratulo con Lei, caro dott. Gesù Cristo, tutt’ora ben pullulanti in Va- Shopenhauer ebbe a dire: «Il mondo è
gati e di traditori di Nostro Signore

Adessa per la battaglia che sta condu- ticano e nei suoi palazzi!!! rappresentazione!».
cendo sulla “sua” (e “nostra”) bellissima Con deferenza e con molti sinceri auguri
rivista “Chiesa viva”, a difesa della verità, per il suo e vostro apostolato nel difende-
denunciando tutti gli orrori e le diaboliche re e diffondere la Santa Verità!
deviazioni impresse – soprattutto, in que- (Dott. Giuseppe Lenzi – Siena)
sti ultimi quattro o cinque anni, da un
***
E, la seconda ragione, per cui Le scrivo,
“Anticristo” quale è Bergoglio!

è quella di segnalarle – probabilmente Caro Franco,


Lei li conoscerà già – i due volumi recen- Ti voglio estendere i miei cordiali saluti
temente pubblicati (anche in italiano) augurandoti un Santo Natale e un felice e
dalle Edizioni Saint Remi (Francia – salutare anno nuovo pieno di grazia!
2017) di un valentissimo autore, tale “Mi- PS: Non c’è nulla di nuovo pubblicato in
les Christi” ed intitolati “L’impostura inglese?
Bergogliana: Cronache di un empio” (I Che la Madonna ti benedica.
vol.) e “La misura è colma”, (II vol.) (Dan Linnell)

RAGAZZE e SIGNORINE
in cerca vocazionale, se desiderate diventare

– sia in terra di missione, sia restando in Italia –


Religiose-Missionarie”

per opere apostoliche, con la preghiera e il sacrificio,


potete mettervi in contatto, scrivendo o telefonando a:
Per richieste:
Editrice Civiltà
“ISTITUTO RELIGIOSO MISSIONARIO” Via G. Galilei 121 - 25123 Brescia
Via Galileo Galilei, 121 - 25123 Brescia - Tel. e Fax: 030 3700003 E-mail: info@omieditricecivilta.it

“Chiesa viva” *** Aprile 2018 23


Conoscere il Comunismo nato” i commissariati di polizia romani e
zioni, combattuta fino all’esaurimento, costituito, in sostituzione di tre commis-
così come era già avvenuto, nel 1905, nel sariati, il commissariato Borgo, con
lontano conflitto russo–giapponese. precisi compiti, di controllare continua-
Il Re, che si sentiva personalmente coin- mente gli accessi vaticani, le persone che
volto nelle responsabilità del Cadorna, entravano e ne uscivano e, infine, di rac-
non stimando il Salandra e il suo gover- cogliere informazioni tra gli abitanti della
no, anche per la disastrosa conclusione, zona, in gran parte impiegati, artigiani,
con l’abbandono di Durazzo, dell’inter- ecc., che giornalmente varcavano le porte
vento in Albania, confermò la piena fi- del Vaticano, per lavoro.
ducia e stima al cadorna. Il Ministro
Zuppelli fu costretto alle dimissioni, subi-
to accettate!.. 3 A. Paloscia, “Benedetto fra le spie”, Editori
Riuniti, 2007, p. 32.
Alla fine del 1915, il controspionaggio 4 Fatto rientrare in Polonia come nuovo Vescovo
aveva conseguito ottimi risultati (anche di Cracovia. Negli anni ‘40, l’Arcivescovo Sa-
se ignoti alla stampa). Dopo l’improvvisa pieha avvierà il giovane Wojtyla (lo consacrerà
sacerdote, nel dicembre 1946) e lo seguirà nella
morte del Papa Pio X, il 20 agosto carrriera ecclesiastica.
1914, – per “polmonite fulminante”
(sic!... non aveva mai sofferto di gravi
malattie), – nel corso del successivo e
(continua)

contrastato Conclave, influenzato dalla


guerra, nel quale i Cardinali sono divisi e
devoti più agli interessi bellici delle loro
APRILE 2018
nazioni di appartenenza che alla causa
Il generale Luigi Cadorna.

cristiana3, viene eletto papa l’Arcivesco-


vo di Bologna, il cardinale Della chie- SOMMARIO
sa (tale da circa tre mesi), poiché consi-
N. 514

PASQUA
derato un moderato, capace di attenuare i
a cura del Gen. Enrico Borgenni
presunti eccessi delle misure antimoder-

2018
niste del predecessore. Questi, infatti, do-
po il suo insediamento, rivoluziona tutta
la struttura di governo vaticana con subi-
ITALIA IN GUERRA

Nel gennaio 1916, un Consiglio dei mini- tanee sostituzioni e allontanamenti di ef-
stri approva una riforma del Comando ficienti collaboratori di Pio X.
Supremo nel quale viene inserito “un Per quanto di interesse alla narrazione, 2
parlamentino” consultivo, formato dai viene nominato da Benedetto XV “came-
Crisi o rivoluzione nella Chiesa?
del sac. Luigi Villa
– Pasqua 2018 –

più alti comandanti d’Armata e da un riere segreto” Mons. Rudolf Gerlach,


in sostituzione di Mons. Sapieha4 e, con- 4
rappresentante del governo, nonché una del sac. Luigi Villa e F. Adessa
cordato, quale intermediario con il gover-
Scisma
nuova impostazione delle operazioni mi-
litari, proposta dal Ministro Zuppelli. no italiano, il Barone carlo Monti (già 10 Deriva della Fede Cattolica
della dott.ssa Pia Mancini
Il Salandra scrive una lettera al Re per suo compagno di studi) che si rivelerà
averne l’approvazione. una persona di eccezionali qualità intel- 12 Quando Gesù dice bianco,
Il Re, fin dall’inizio della guerra, aveva lettuali e morali nonché di altrettante ca- del prof. E.M. Radaelli
pacità diplomatiche; un distensivo espe-
Ratzinger dice nero (1)
lasciato il Quirinale per “vivere al fron-
te” e seguire di persona le operazioni diente, per avere contatti diretti, che di 14 Il segreto della tomba vuota
militari; egli si era convinto che gli in- fatto, superava la mancanza assoluta di di F. Adessa
di Padre Pio (69)

successi delle offensive sull’Isonzo fosse- formali relazioni diplomatiche. Nell’au-


ro dovuti esclusivamente alle nuove ca- tunno 1914, compare a Roma, come con- 17 Lepanto - Pio V salva la cristianità (1)
del Centro Federici
ratteristiche della guerra. sigliere dell’Ambasciata di Germania, il
L’insuperabile binomio passivo “trin- Barone Stockhammern, provvisto di 20 Il nemico è giunto e noi stessi
cea–reticolato”, congiunto a quello mici- molto denaro destinato a finanziare la di F. Lamendola
lo facciamo entrare (1)

diale attivo “artiglieria–mitragliatrice”, propaganda filogermanica; i fastosi e fre-


hanno trasformato la Guerra in uno sfor- quenti ricevimenti all’Hotel de Russie, – 22 Conoscere la Massoneria
zo enorme di impiego di armamenti e affollati di diplomatici, politici, alti prela- 23 Lettere alla Direzione – In Libreria
munizioni e di sacrifice umani!.. Sfon- ti della Curia (tra i quali Mons. Gerlach 24 Conosere il Comunismo
dando a caro prezzo una linea di trincee, col quale stabilirà una stretta amicizia),
poco dopo se ne incontra, in profondità, funzionari dello Stato, giornalisti, – servi-
una seconda, che richiede, per il supera- ranno a raccogliere preziose informazio- Epistole e Vangeli
SCHEMI DI PREDICAZIONE

mento, un ulteriore sanguinoso attacco ni.


per poi esser costretti a fermarsi davanti a In tale situazione, l’efficiente comm. Vi- di mons. Nicolino Sarale
Anno B

una nuova linea difensiva. gliani, Direttore Generale di Pubblica Si- (Dall’Ascensione del Signore
In tale realtà, la guerra diventa di logora- curezza, oltre a potenziare con i migliori alla Solennità del Sacratissimo
mento, lunga, aspra, che richiede grandi elementi, l’ufficio affari riservati (spio- Cuore di Gesù)
disponibilità di forze, armamenti e muni- naggio, cospirazioni, ecc.), aveva “riordi-

24 “Chiesa viva” *** Aprile 2018

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