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PERIODICO INDIPENDENTE

3 agosto 2008
segue da pag.1
un grande intellettuale...
che saggiamente si incarica di non dissiparla, forza di cambiamento. ‘progettuale’ è la comunità umana, come ente di conservare le verità metafisiche cristiane.
anzi la valorizza incastonandola in un disegno Quando nel novembre del 1980 un organico - dinamico. L’assoluto ‘vitale’ è il Lo Stato liberale classico si occupava
che “salva” i beni che una generazione lascia catastrofico terremoto colpì l’Irpinia e la corpo mistico di quel Cristo che ‘solo possiede solamente del mantenimento dell’ordine
sempre all’altra. Pericolo oggi reale: che le Basilicata, don Palmisano fu uno dei primi il segreto della felicità e della gioia ’ . pubblico e della difesa del popolo dai nemici
generazioni presenti brucino ciò che di diritto ad accorrere, come aveva già fatto qualche L’assoluto ‘fisiologico’ derivante è la carità”. esterni e poi lasciava alle comunità
spetta a quelle future. anno prima per il terremoto in Friuli, al fine intermedie, alle famiglie e agli individui la
Il 1941 il padre, che - come si è visto - di aiutare e soccorrere i sopravvissuti, libertà di costruirsi la propria vita, il proprio
ebbe un influsso determinante sulla confortare i feriti , seppellire i morti e costruire UNA MATRICE CULTURALE benessere, e di forgiarsi le proprie istituzioni
formazione morale e civile del figlio, venne le case per i superstiti. Tutte quelle NUOVA PER UNA CIVILTA’ culturali e spirituali.
mobilitato per motivi bellici e la madre, che popolazioni, così provate dalla tragedia, EUROPEA PIU’ UMANA Il moderno stato democratico, il Welfare
in Taurisano non aveva parentele né amicizie apprezzarono unanimamente il sacrificio State, intende provvedere al benessere del
radicate, per mettersi al sicuro dai pericoli di quell’uomo e gli attribuirono varie (in Aa. Vv. Scritti di e su Nicola Palmisano, cittadino dalla culla alla tomba, si è assunta
della guerra, decise di trasferirsi con il onorificenze. Gli abitanti di Santamenna, Schena Editore, Fasano, 1993) la responsabilità e cerca di abbracciare oltre
figlioletto a Cisternino, nella casa di una ad esempio, lo considerarono uno di loro e alla sfera politica in senso stretto, anche
cugina. gli conferirono la cittadinanza onoraria. quella economica e culturale, sanitaria e
Nicola frequentò le scuole fino al Ginnasio Le notti insonni, le preoccupazioni e Cristianesimo e civiltà cristiana. In questa della telecomunicazione…
presso l’istituto dei Salesiani della cittadina l’impegno incessante stavano riflessione mi limito, per ovvi motivi, alla E l’esistenza stessa della famiglia, come
brindisina, insieme con il fratello Gino. Fu compromettendo la sua salute, già provata matrice culturale cristiana che interessa nucleo sociale, è minacciata dalla cultura
proprio nel periodo ginnasiale che Lino, come dall’improvvisa e prematura scomparsa del direttamente il nostro paese e l’Europa e, laica di massa e dall’influsso dello stato che
da tutti veniva amichevolmente chiamato, fratello, cui era profondamente affezionato, quindi, tutto l’Occidente. tutto pervade.
confessò alla madre l’intenzione di voler e da gravi disturbi cardiocircolatori. Constatata La civiltà cristiana dell’Europa non fu affatto Così, si intuisce che lo stato moderno laicista,
profondere il suo impegno tra i giovani, sulle la sua malferma salute, i Superiori, nel perfetta: alle sue origini fu una civiltà di sia esso democratico o comunista o fascista
orme di S. Giovanni Bosco (1815 - 1888) e settembre del 1990, lo destinarono alla pagani e barbari convertiti e conservò o nazionalista, paradossalmente viene a
S. Domenico Savio (1842 - 1857), le Casa di Santeramo in Colle onde elementi barbarici che si riaffermarono partecipare della natura della Chiesa, nel
personalità più rappresentative dell’ordine. assicurargli un ambiente più sereno e adeguato ripetutamente nel corso della storia. senso che tende ad essere totalitario anche
Entrò al noviziato di Portici ed il 16 agosto alle sue necessità; tuttavia nella nuova sede Il Cristianesimo, quindi,ha svolto in seno alla nella sua secolarizzazione come nuova
1960 pronunciava la prima Professione non pensò affatto a riposarsi, anzi profuse il cultura - civiltà occidentale la stessa funzione religione operante dei popoli occidentali (o
religiosa. Terminati gli studi di Filosofia suo impegno in attività di predicazione e di che il Confucianesimo svolse nella Cina e piuttosto contro - religione) come anima di
presso il PAS, fu impegnato per il Tirocinio conferenze, e dette impulso e animazione a l’Islamismo nei paesi del Medio Oriente. una prassi laicista, atea e materialista.
nelle Comunità salesiane di Taranto e di varie associazioni a scopo religioso e sociale, La Chiesa è stata la formatrice dell’Europa E’ chiaro che tale situazione è piena di pericoli
Cisternino. Negli anni 1965 -1969 frequentò tra le quali il MID (Movimento Ideoprassico (Edward Gibbon). per la civiltà cristiana, costretta a vivere in
la Facoltà di Teologia a Taranto. Dinamicorganico), del quale fu responsabile E questa non è solo la teoria di un apologista un habitat ad alto tasso di inquinamento per
Dopo l’ordinazione sacerdotale, avvenuta nazionale, e “Nuova Costruttività”, presieduta cristiano. Essa è ammessa anche da storici niente favorevole alla fede e alle sue esigenze.
a Santeramo in Colle il 22 dicembre 1968, anch’essa a livello nazionale con lo scopo di che non hanno alcuna simpatia per il Un recente esempio di questo attrito e
iniziò la sua attiva e proficua vita missionaria tentare di dare corpo ad un progetto di Cristianesimo: Gibbon appunto. difficoltà s’è avuto in Italia e in tutto
tra la gioventù emarginata. Fu nominato prima riedificazione di una società allo sbando.. Per essere più precisi, c’è da aggiungere che l’Occidente a proposito della guerra del Golfo
responsabile dell’Oratorio “Don Bosco” di Chiuse gli occhi alla vita il 20 gennaio vi è sempre un considerevole scarto tra i e, ancor di più, con la guerra in Iraq.
Taranto, dove preferì vivere tra il fango delle 1993, nell’ospedale “Gemelli” di Roma, dove principi morali di una società e la pratica Quale l’habitat della Religione. In questo
baracche “Zaccheo”, e poi, dal 1973 al 1986, era stato urgentemente ricoverato da morale degli individui, e quanto più alti sono contesto la Chiesa di oggi si pone il problema
del “Sacro Cuore” di Foggia, ubicato in uno Santeramo in Colle, in seguito ad un attacco i principi, gli ideali, i valori, tanto più ampio del “che fare”.
dei quartieri più problematici della città, il cardiaco. è il divario, cosicché dovremmo naturalmente Diciamo subito che cosa non deve e cosa non
“Candelabro”. Sono, questi, gli anni delle Don Nicola Palmisano profuse il suo aspettarci che il divario tra i principi morali può fare: 1. Non può innestare la prassi
sofferte e dolorose scelte. Precorrendo i tempi, impegno anche nel campo culturale. Fu ed il comportamento sociale sia maggiore religiosa nella prassi capitalista o marxista
fondò, con altri confratelli e coinvolgendo eccelso pensatore, teologo, sociologo, poeta nel caso del Cristianesimo. perché questa operazione vorrebbe dire
numerosi laici, la “Comunità sulla strada di e scrittore. Tra le opere di carattere religioso, Ciò non significa, però, che tali principi snaturare la Chiesa nella sua essenza divina
Emmaus”, che si proponeva lo scopo di spicca la “Via Crucis”, ispirata al terremoto spirituali e morali siano socialmente e produrre nella Chiesa la secolarizzazione
recuperare i giovani sbandati, disadattati, del 1980 e carica di preghiere e riflessioni irrilevanti. Le medesime trasgressioni a o vari modelli di teologia politica. 2. D’altra
poveri. Si trattava, per quei tempi, di un intense. A sfondo prevalentemente teologico quell’ordine, sia personali che sociali, talvolta parte non può assorbire la prassi civile nella
progetto - sfida, soprattutto per i tanti che e sociale risultano i saggi: “Un cammino di anche gravissime, cento volte ripetute, cento prassi religiosa: questa operazione sarebbe
non volevano vedere e capire, ma anche di semplicità” (Elledici, Roma 1981), “Tra i volte riaffermavano e legittimavano la validità un cadere in un’autentica teocrazia o
“un inno alla vita in nome di Don Bosco”, giovani con coraggio. Don Bosco e di quello stesso “ordo” morale e sociale, integralismo, cioè in un impossibile ritorno
come ebbe a dire un suo collaboratore. l’emarginazione giovanile” (Elledici, Roma spirituale. ad una società sacrale, tradizionale, semplice,
Nel 1987 l’esperienza acquisita in Puglia 1984), “Un cammino di semplicità. Don Prassi e civiltà postcristiana. Alla fine del immobile, perché la storia non torna indietro.
lo portò nella difficile realtà sociale di Napoli, Bosco: il ‘sistema preventivo’ riletti alla luce Settecento la incipiente rivoluzione industriale Certamente non si tratta di tornare al vecchio
dove fu designato Direttore dell’Istituto “Don delle problematiche di oggi” ( Elle Di Ci, accelerò il processo di diversificazione e regime “sacrale” dell’alleanza di trono e
Bosco”, una grande struttura rieducativa Roma, 1987), “Anche il fragno fiorisce. Don laicizzazione (divisione tra Stato e Chiesa, altare, tra Chiesa e Stato, o del governo
salesiana che ospitava ragazzi affidati dal Francesco Convertini missionario salesiano” tra i tre poteri statali, tra fede e scienza, ecclesiastico della società.
Tribunale dei Minori e dai Servizi Sociali del (Schena, Fasano, 1987), “Nella scuola con articolazione dello statuto epistemologico L’appello è che l’Europa riscopra le sue
Comune partenopeo. Alla fine degli anni lo stile di Don Bosco” (Elledici, Roma, 1988), dei saperi, teologico, filosofico e scientifico, radici cristiane e da queste radici comuni
Ottanta, partecipò più volte alla nota “Comunione, comunità e accoglienza” emarginazione e liberalizzazione del costume, tragga nuova linfa per instaurare nel
trasmissione di Rai1, “Uno Mattina”, per (Elledici, Roma 1993) e “Quanto resta della eliminazione graduale delle norme sociali continente europeo una società più
diffondere al vasto pubblico le finalità e notte? (analisi e sintesi del medioevo specialmente cristiane …). profondamente umana e perciò stesso più
attività del Centro, chiedendo aiuto e novecentesco all’alba del 2000)”, pubblicato Nuove matrici culturali hanno preso il posto cristiana, più rispettosa della verità dell’uomo
comprensione alle autorità per quei giovani postumo, sempre a Roma per le edizioni della funzione della religione come anima (come essere libero, dialogante e perciò
poveri, violati nei loro diritti. Come Don Elledici, nel 1994. e fondamento diretto della costruzione sociale, aperto a Dio e ai valori religiosi, e aperto
Bosco, Don Nicola amava vivere tra i minori Ma Don Nicola Palmisano va ricordato della prassi civile. agli uomini e ai valori della solidarietà e
a rischio, tra i ragazzi in difficoltà, per educarli principalmente per essere stato un sacerdote Il destino della cultura - civiltà, nella nuova della mondialità).
ad una concezione coraggiosa della vita, forte sempre vicino alla gente più bisognosa, epoca storica dinamica e secolare, è legato Le obiezioni che l’uomo comune di oggi
del senso della giustizia, della dignità, del appassionato e vigoroso nelle idee e nelle alla metafisica dinamica come matrice muove ad un eventuale progetto di “civiltà
sacrificio e della solidarietà. azioni. I confratelli, i tantissimi giovani e la culturale: si tratti di una metafisica cristiana” nascono dal timore di un certo
Don Nicola Palmisano creò e gestì alcune gente di Roma, Foggia, Taranto, Santeramo, immanentista (idealista o materialista, rigore morale, del clericalismo, del
comunità di lavoro per ragazzi abbandonati, Cisternino, Napoli … che ha avuto la fortuna hegeliana, marxista o di un’antimetafisica proibizionismo, della censura culturale…
sbandati e culturalmente deprivati. Cercò di di conoscerlo lo ricordano come uomo di naturalista) o di una metafisica realista e Ma quello che vogliono i sostenitori di una
comprenderne i problemi e di tentarne una fede viva e concreta che non conosceva il aperta al Trascendente, nell’alvo del pensiero civiltà cristiana non è la riduzione degli
soluzione in linea con il Vangelo, ma anche risparmio di sé. Come uomo minato e cristiano. orizzonti culturali, bensì al contrario la
con la sensibilità e lo stile della “Pedagogia consumato prematuramente dal lavoro, dal L’antropologia che deriva dalle metafisiche riconquista di quella dimensione spirituale
degli oppressi” di Paulo Freire (1921 - 1997) sacrificio, dall’assillo e dall’ardire negli dinamiche immanentiste è quella di un della vita sociale la cui mancanza intralcia,
e del “Fa’ strada ai poveri senza farti strada” interventi. Come uomo che ha camminato umanesimo chiuso sull’uomo stesso, inteso oscura e degrada la cultura del mondo
di don Lorenzo Milani (1923 - 1967), che, per sentieri poco battuti, ha tracciato nuove come individuo libero, di una libertà senza moderno. Una civiltà laica, terra spirituale
dopo don Bosco, è stato sicuramente uno dei strade per indicare ai giovani e ai poveri, con speranza, senza contenuti e senza valori che di nessuno, vuota, che non ha altro scopo
più grandi punti di riferimento di don Nicola. il cuore di Don Bosco, l’unica meta che vale non siano la stessa libertà assolutizzata, c h e l a p ro p r i a s o d d i s f a z i o n e , è
Non ha esitato ad ospitare nelle chiese intere la pena di raggiungere: Gesù Cristo. invece, inteso come parte subordinata al tutto necessariamente segnata da una cultura di
famiglie senza casa e celebrare la messa sotto Ha detto di sé: “Ho amato e amo creature che è lo Stato o il Partito e la Chiesa e quindi morte e predisposta all’autodistruzione.
una tenda. Ha organizzato scuole serali per segnate da leggi e prassi ingiuste; per questo deprivato della libertà. E’ urgente dismettere l’atteggiamento di
combattere l’analfabetismo di ritorno ed ha sento e ho sempre sentito la sofferenza e il La nuova bandiera che guida e anima le forze passività culturale e di conformità sociale,
allestito laboratori per dare avvio alla desiderio di cambiare leggi e prassi. Ho che “fanno” la civiltà occidentale è il dollaro. con una troppo pronta e acritica accettazione
formazione professionale dei giovani. Una sempre lottato per il diritto allo studio, al Molti, anche buoni cristiani, sono disposti a dei valori e disvalori di una società laicista,
vicenda umana di battaglie sociali sostenute lavoro, alla casa, all’educazione, al rispetto, fare dell’economia l’unico criterio e la consumistica e letargica. Il vero ostacolo alla
a viso aperto. alla ricostruzione”. razionalizzazione interna alla prassi costruzione di una nuova civiltà cristiana,
La sua filosofia di vita si basava Nel saggio introduttivo al volume “Quanto costruttiva della società. Essi sono pronti ad alla coltivazione dell’amore e della solidarietà
sull’evangelizzazione dei poveri e la resta della notte …” Sabino Palumbieri accettare un’istruzione laica, un’educazione è l’inerzia intellettuale, prima ancora che
solidarietà concreta e reale con loro; sul scrive: “Don Nicola è stato l’uomo laica, una società laica …, ma tuttavia sociale, dei cristiani.
Vangelo visto come forza di salvezza e dell’Assoluto. Lo ha sempre cercato non solo s p e r a n o d i c o n s e r v a re ( c o m e ? O c c o r re u s c i re d a g l i s c h e m i d e l
liberazione nei processi politici e sociali e con la testa, ma con il cuore e con le mani, miracolosamente?) le norme morali cristiane, confessionalismo.
come stimolo per un’educazione civile basata nei loro diversi livelli. L’assoluto ‘ontologico’ i “paletti” della legalità umana e cristiana Occorre impadronirsi di uno strumento
sulla nonviolenza e sul volonrariato come è Dio, il Signore della sua vita. L’assoluto nella convivenza sociale, e anche la speranza ideologico: una metafisica dinamica capace
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