L'OMONIMO GRAN CAFFE'. 16 h ANGOLO DELLA TARANTINITÀ MUTTÈTTE TARANDINE (Proverbi tarantini) “Ce ‘vuè cù cambà ind’a stù munne mesckine addà tenè : arte, ‘ngègne e ungine”! (“ Se vuoi vuoi vivere in questo mondo meschino, devi avere : arte, ingegno ed uncino”!) (Se vuoi vivere in questo mondo meschino devi avere arte, ingegno e uncino. Secondo l’antico proverbio queste sono le tre virtù che bisogna avere per andare avanti nella vita. MINI-PILLOLE PERSONAGGI TARANTINI ETTORE GRECO E L’OMONIMO CAFFÈ Come lo è stata la SEM anche il Caffè GRECO in passato è stato uno dei punti nevralgici del Borgo Umbertino. Il proprietario Ettore Greco dal padre ebbe in eredità questa attività commerciale. Il locale originario si trovava in corso Due Mari e dopo fu trasferito in p.zza Archita dove una volta c’erano gli uffici dei vigili, ossia dal lato importante di passeggio di via D’Aquino con via Cavour. Una volta trasferito, al suo nuovo locale il signor Ettore volle dare una impronta di eccellenza e per quei tempi pensò anche di renderlo più moderno. Una gran parte della piazza fu circondata da una ringhiera in ferro battuto , con dentro alla sua area, tavolini, con confortevoli poltrone in vimini, ad un lato fu installato un palchetto per l’orchestra che suonava della musica gradevole mista a valzer canzoni d’epoca e operette, tanto che la gente si fermava ad ascoltare appoggiata alla ringhiera o seduta comodamente davanti e nel contempo a gustare le prelibatezze che il gran Caffè produceva: gelati, pasticcini, ecc. naturalmente serviti da un folto nugolo di camerieri in divisa. Inoltre erano impiegati anche pasticcieri, banconisti e una ragazza era adibita alla “cassa”. Buona parte della clientela era professionista e militare, in special modo il caffè era frequentato dal corpo degli avieri del nostro idroscalo e quelli dell’aeroporto di Grottaglie con le loro consorti o fidanzate. BUON WEEKEND A TUTTI!!!