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CON LA COLLABORAZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

UNA CULTURA DA DIFENDERE ........



INVITO ALLA

3~ Rassegna

FOLK e TRADIZIONI

SETTEMBRE 1984

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"",,_i',"f''''m~' '_itUNACt/LTlJ!M''i#l'DIFE, s=: 'e,i;, ',Una" ci,lltuPa. periJ, ehe:, Qorisigp:(li-" D~I$S,a'tlt>',.~, ii'solotradi'Zio,jeo (ol1do~.~~ cJifl ~ dinemioe a.ttl,lalitii>9:~:"> "cle:tl·o.ggi~:Vbo~forz<r iinpegnativo cjlJ{ndi. 50pl'att~ttopf:rl~;~ ,

~nl!!qJ!O.l!,f~i'Cno~"li~"";~i~~t~£~1f~;·

AI'tlalti,I,I'e 'Piif"gf!~ tiiltti coh~'.ckl1e p<>tertzJ'aij:t.a, del itflrltitorloi ' Un !'discorsi,":' '~e,' ,a,d' abtiia,ccia~ 'soltanto.-i}, ,'di~~sostorico-"'cultura1e ma aiiche eClinOmicoe'

Uii,ltiu,$~~ trio/1,o, "", ',"', ,L~co~omia. Nella ·siies5a,·;/'ttiCa,.~

~pel",~a,"·::I'llll.il, "at-tigiana'liUreSi., Anch~ 'questo Au)

;p('Q!~riilli(>PI,~: , . ,,~s~in~,c!kl~gno~#lt~itl~atri "Q ,c# ,al:~Zzi, ) ,~)rbr:f~ilajtJl'i ~".,'~Al~I;ti"apptl~tamento,n~te:V91ee :seri~Ja#l'O : :rfJ¢cifl.t~l'I(,~~vJl,ijdi'1fliherai{ e :f~si1i pdh,' il,\lIioI1of>/ lfeta'giA di im;gr~b iltlmeradi' ~

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R/t;SSE~Cl'!';dA'~~~t;,i~~iz~;:;e~t~

I;oco oi Urtis., ::':<:it<litJbnd~ 'At_terii~-

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'30 Rassegna FOLK E TRAfJIZIONI

,NeJ, contesro della manifestazione "Una cultilra da difendere" SJ Jnserisce la ,'3'· rassegna . di balli e tradizioni popolari della provincia di Oristano.

Un appuntamento importante per chi ama il folk e per chi ,.sa'" vederei,oiti'e :0.10 spettacolo. La rassegna infatti non si limitera ad "e5sere, ,1a·:·'pass.erellarpei-.,'11 gruppi Ira i pill preparaf'i deila provinCia, ma andra oltre. Oifrira. una visione completa dei paesi rappresentati, i loro prodotti, il l~ro 'interesse iirtistico' 0 tu,ristico. Un modo nuovo di conoscersi attraverso la competizione artistica. Ma .soprattutto sara l'Occasione per conoscere Ie tradizioni, i costumi, Ie musiche nella Ioro originalita. Quindi non uno spettacolo per lospettacolo ma unviaggio attra' verso il folklore autentico. Legiurie valu,terannoproprio queste' ,caratteristiche premiando 10 studio pHi serio delle proprie "tradizioni. La rassegna sara precedu» ta da una slilata per le $trade di Uras che dara l'occasione a tutti di :illiBJagina re il mododi vivere il costume. 11 ballo da forse un immagine bella .ma: ·:tbgJie alIa fantasia 10 spazio per vedere 10 stesso costume nella vita di ;futti, :i;'gimtni come 10 hanno portato i nostri bisnonni; Un'occasione per vivere . il~,,'folldOl'e ',Jin un 'altra maniera, pill viva forse. Saranno eperti; durante la'manifestazione,:"degli stands in cui, ogni paese rappresentato dai gruppi, presentera i prodotti di origine 0 curiosita. Altra caratteristica degna di nota sara la proiezione, durante l'esibizione di ciascun gruppo, r;lidiapositive che iJl.ustreranno i paesi di ,ari

gine. '

-4'nche tutto questo e cultura. Forse qllalche 'Volta 10 ilimentichiamo e subiamo gli spettacoli ,folkloristici :dando importanza al solo spettacolo. La pro loco, ha cerca'';' to di ribaltare il discorso e di tras/ormare una cur!osita per' turisti in un momen to di ~ultura importante e valido. ' -

E' per un vivo e giusto ringraziamento cbe citiamo tutti i gruppi'f/olk che benn» Jatto ,la storia della' "Rassegna Folk.e Tradizioni' di Uras. A lero va tutta la no stra ammirazione per ilgiusto intento di fedelta alla tradizione Sarda~ con l' au-= ,gurio che mai si stanchino di valutare il folklore nella: sua vastita di contenuto.

I 'RASSEGNA - LU6L1 0 1982

URAS ·SA DOMO BECCIA·

SIll MOR60NGIQRI

rCLASSIF ICATO (ADUL T1)

.J

r









II RASSEGNA - LUGLIO 1983

SEDILO (PRO Locd) ·SANTU ANTINU·

'SILI ·S.MICHELE·

ZEDDIANI

·s • ANTON 10,·

MIUS (PRO LOCO) ·S.GIUSEPPE·

MILlS ·S'ARANZU·

f1ARRUBIU

, S. N. ARCI DANO

URAS' VILLA.MAR

·SA DOMU BECCIA· S"MARIA·

, 1·CLASS.MI Gt.IORE ESIBIZIONE E COMPORT. 2·· MIGLIORE COREOGRAF·IA_

, "1· CLASSIFU:ATO (GRUPPO DEI BAMBINI)

. 2·





OSPI'TI

III RASSEGNA - 15 SETTEKBRE 1984 - (IN ORDINE ALFABETICO)

FORDONGIANUS (PRO LOCO)

MIllS (PRO LOCO)S.GIUSEPPE
OlLASTRA SIWIS
RIOLA SARDO S.MARTINO
SEOILO . (PRO LOCO)SANTU ANTINlI . OSPITI
SIll S.MICHELE
'SIHAXIS S.SIMACO
SOLARUSSA ' (PRO LOCO)
URAS' SA BADRUNFA OSPITI
ZEODIANI S.ANTONIO
ZER,FALIU SANTA VITTORIA FORDONGIANUS - GRUPPO FOLK DELLA PRO LOCO

.. FORDDNGIANUS, grazie alIa sua posazrone geografica e alIa presenza di una sorgente di. acqu8 celde : naturale usata a scopi terapeutici, vanta un passato di JBI' ticolare importanzs dalpunto di vista storico e ercheologico; inlatti ancora oggisi possono am1l1irare, in buono stato di conservazione, resti del passaggio dei Ie niei, qei, puniei e dei romani. Oggi non e che un modesto paesello ricostruito ~ la ravine di una antica citta; conta n.l.301 abitanti. Esso poggi a sui lemboetre mo di un largo altipiano, fiancbeggiato da ampie colline, indinatQ verso il liu-: me Tirso.

I1 nome di Fordongienus non e cbe una corruzione. I primi invesori [ureno popo lazioni primitive emigranti dall'Africa 0 dell+Oriente e stabilirono le loro sedi rEi luogo stesso dove poi sorse, con elementi imigrati dalla Fenicia, una grande ci!_ ta denominata FlYPSA, donde il nome di Aquae flypsitanae dato aIle terme. Piii tar di, con piii intensa efficacia, vennero i. romani. Non sempre Ia citta mantenne il suo primo nome, ma le lu imposto nel II secolo d,c; quello lastoso di FORUM 7RA JANI. In pHi punti rialliorano ancora rovine di entiche costruzioni romane. Alt;:;' splendore dell+entice Forum' Trajan( sono i ruderi del sontuoso edificio delle terme di Roma ImperIale, che dista eento passi dell.' abitato. L' acqua vi sgorga da diverse sorgenti, con una temperatura massima di 50°. A sinistra delle medesime; si ammira il gran labbricato di epoca romene, In mezzo aIle rovine delle terme, troviamo una piccola sorgente di acqua lredda, detta volgarmente "abba de SJ Ii geu" [eeque del fegat01, che la scienza medica trovo terepeutice; - A due km, dal paese, neJla strada di Oristano, troviamo la storiea chiesetta di San Lussorio, costruita sulle rovine di un tempio pagano. Sorto la chiesetta troviamo una piccola catacomba, ehe si puo raggiungere da una scaletta di dieci gredini in pietra, vicino all'altare, dove si trovano ancora i resti delmartirio di Sant' Archelao. II piaz7;8le della chiesa e circondato di rozze '~sette, dt!U:e 't:u~ bessies", Breno dimore temporanee, dove soggiornavano i pellegrini in occasione della lesta del santo: il peJlegrinaggio dura molti giorni, dal 21 a1 29 agosto.· All'interno del pl:Jesetroviall)o Ia "Casa Aragonese", da pocorestaurata, i.n stile gotico-aragonese.

Altromonumento, costruito secondo 10 stile gotico del quattrocento, e It chiesa pR'rocchiaie.

A rappresentare Fordongianus -il 15 Settembre sara i1 gt"uppo .folk deUa Pro Locq formatosi nel 1983; u~a buona nota merita uno dei balli che verranno eseguiti, "su passu e trese" , antico ballo riscoperto grazie alla testimonianza degJi anza ni; La Pro Loco di Fordongianus e infatti attentissima alla rivalutazione delle tra dizioni pSessne.

Questi i balli:

"Su Passu e Trese" - adulti

''Su Ballu Pbrdongianesu" - adulti e bambini . "Sa Danza" - adulti.

MILlS - PRO LOCO - GRUPPO FOLK S.GIUSEPPE

.Mi Lis. e s ituaco a nord di Oristano" a circa 18 km .• , e Ile pendici delle cotl ine del Monti£erru, Con circa 20(JO abitanti,. vanta un 'economia agricol'a delle piii [ioren-: ti .. Nan-a Ie storia che Milis ebbie avuro or igine da tr-e gruppi di abitazioni t si presum-e che iossero tre piccoli v ill eggi malta vicini). costruite e abitate degli ;;.ntichi romani.

Anticampnte questi nuclei erano chiamati: MILlS PIZZINNU - BARIGAW + COCA'(JlJS. [neorn,o a1 1200 i treti Cemel.doles; di Bonarcado impi ent.erono nelle ferti.Ie pian~ ra milese i primi e grumet i; nello s.tesso per-iodo venne costru.ita La cbiese di S(Jn Paolo, formando cosi il vero nu-cleo dena eittedinn miJese.

Attualmente l ' attivita commercia le e agricola del paese e basata. sulle coitl.!ra di 500 ettari in terreno e grumeto,

Non viene dispcezzata Ie. coltur« delle a ngurie , dei meloni e di e ltr-i prodotr: dle vengono immediatamente immessi nei va,ri mereati dell "isoie dagiiste.ssi mileei D! tre e Ile cen'tenaria chiese di S.Paolo, if paese e ardcchito de e Itre cinque chi.e= se : S.Giorgio, S. Vittoria, Santu Perdu, 8uon Cemmino e S.Sebastiano, chiese pl'i:Icipale e sede canonica.

I I paese a valle del Montiferrl.l gode di. abbondantissime sorgent i millenarie, qua Ii la fonte di Berigedu , Funtana Intru, Fun.tan:a Manna e· eltre piU piccole,. s~ se n'eival"i gi,ardini l agru.meti). Come mo·numento ,e Interessant,e La vecchia' ca'sa: padronele dei Ma.rchesi Bojll, di origine spagnola, attualmente in restauro come proprieta del comune eli Hilis. Questo edificio, a fine lavori, verra utilizzato in vade attivita: aIcune stanze veer-anne adibite ~. IDYSeo, a centro di cultura, a ~ de della "Pro Loco", e avra un an·fiteatro con 500 post i; per reppresentneiotti v~

rie.

Dal' Ieto affettivo, • .Mills vanta: 1 'onore di aver-e aneora int'atto e sempre ben cura·to .11 piccolo ci.mitero di guerra, che reccogl ie Ie salme dei caduti ,della guerra 1940-'15. Gli altri cimiteri dell+Isole. sono stati trasformati in os sari di guerra.

A rappresent>are Milis alIa 30 Reseegn» folk e i.1 gruppo della "Pro Loco", denominato S.Giuseppe •. A 4 an.ni dal1a Ioemeeione; con 12 copie di adult; e 6 bambini, sono se.mpre presenti in ogn.i manift1~t'azione che abbia 1 'in'te'nto di lare .il giu sto folklore. Con "Su Ballu Tundu" ci ierenno ri1!iv~ il baUo tradizionale del carnevale milese, Gli altri balli mettono in risalto la storia del paese.

Questi i balli che ci presenteranno:

"Sa Presentada 1/ "Su ssu« Tun'du"

"Sa' Denee":

OLLASTRA SIMAXIS

(LL.As.~ SIMAXIS. Ireeion« di Simaxis te.mpo fa, e divent eto cOllnme a se del: 1946. Questo bel paesee r-ieco=di testimonianze di .storia. Numerosi nuragni {molti dei qua Ii semidistruttO che conror-nano lecampag.ne. il piU. importante dei que l i e nuraghe PAlOU, un monotorre di buone dimeasioni , Numerose sono pure Ie trMUS De JANAS, reppresent eeioni di civi1ta. antichissim.e. Tante sono anche Le ch ie se , una delle quell molto antica: La chiesa di S.Severa. Non si conosce 1a data precisa della sua costruzio·ne', ma da femti sicure si sa che Fu complexemente ristru!_ ,turata, neI 1450; eo post·a: ai mergini. dell 'abitato. all' incrocio della strada che porta al guado antico suI Tic-so (BIACCAS) e 1a strada Oristano-Fordongianus. Si accostano, in questa chiesa, caratteri costruttivi arcaici ad elrri piu moderriiJn fatti. si dice (;he 1 'opera sia stata iniziata da genti sarde e poi proseguita da artigiani,. forse, pisani. La chiesa patronale e quells: di S.Sebastiano, per h cui fest,a 1a proceesione vrene ,accompagn,ata da grupp; folke carri eddobbet:i, bJ. Ie sta piu sentita e pero quella in onore di S . .Marco, 10 stesso giorno in cui si ~ Ia iiera del bestiame. a cui pertecipeno i maggiori proprietari dell' Isola e del continente. Paese egricolo-pestorele; ha un 'econo.mia abbastanza Iiorente, grazie alIa vicinanza del Tirso e allo sfruttamento dei terreni coltivati. Si coltiva di futto, dalI,e angu:rie al riso,

Ll grllPpO folk di Ollastra:-Simaxis, sf esib isee nella nosrr-a menitesteeione per la prima ·vol'ta. Nato tra il 1982-83, questa gruppo si ii ot'ga.nizzato molto be.ne grazie all"interessame.nto di numerosi abitanti del p'!ese. Questi i bell i che si eseg.uiranno:

"Su ballu de OlIastra" "SI.I passu pintnu'

''Sa dan,z'a'".

RIOLA SARDO - GRUPPO FOLK S.MARTINO

RIOLA SARDO con circa 2(J()(J abitantf, a 9 m'. dal' Iivello del mare, vive principal mente di agrico.ltu.ra. E' zona pa'rticolarmente ,adatta: per la colhv'azione di tuttii tipi d+uv«; grazie alla vicinanza del mare e della sua aria salmastra, in mez 2:0 a tuttiqueicannetti ci sono piccoU appezzamen,ti di terreno sfruttati a ceppf di vite di ogni tipo. Particolare di Riola Sardo eo inietri !.In vino molto Iiquocoso e elcotico, Se poi qual'cuno ama particolarmente il pane "Ietto in casa", non ha che da avvici,narsi a questa pa.ese e .notera oltre che iJssa,parera, che come negli arazzl: e nei cesfini, cos l anche nel dare forma a1 pane s:i· sbizzal"r.isce J'jngEl'lua fantasia della donna di Riola Sardo. Qualch.e contri.bu;toall 'economia del paese 10 dil 10 stagno di CA BRA S. che in buona parte e in territorio di Riol«, GIi appassionet i di pesca potranno pesca're abbondantemente •. muggini, tineh« e eerp«, gli ultJ:mi pesci poco apprezzati dalla ,ge.nte s:arda. Paese molto tl'afficato dai turisti e colora che sono diretti verso "Puezuidu", oppu.l'e "Cuccuru Mannu". zona balne.a_ re di Riol«. Daapprezzare Bono i e,ostumi" che in occasuone della 3°RiJSsegna kiZ saranno puet: espost] nella mostra ra.ppresentativa dei gruppi ; 11 gruppo folk d_i S. Martino aUras, aUratto dal nostro intento di farconoseere i1 folklore in tutte le sue meni iesceeioni . Nato, 1'8 l11'arzo del 1983, di reeente quindi , sf presentano con un vasto repertorio di bell i; ma pel' I 'occasione ci presenterann'o:

1° Su PasslJ To~rau

2° Su Ballu Arl'ioresu

3° Su Ba1l'u de su Coru.

A.SS.TURISTICA ~RC=LCCO

- .. ~ .. ~-

= .... ~ .. ~=

MANIFESTAZIONI SETTEMBRE 1984

IN UNA SARDEGNA eHE CAMBIA .

UNA CULTURA IA\ DIFENDERE ..

• 8 SETTEMBRE: ORE 17.30 LOCAL! EX MUNICIPIO VIA ROMA,INAUGURAZIONE MOSTRA FOTOGRAFICA SUL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO DEL TERRITORI.O 01 URAS.

INAUGURAZIONE MOSTRA MERCATO ARTIGIANATO URESE. LOCALI EX SCUOLA MATERNA VIA VITTORIO EMANUELE ESIBIZIONE DEI TENORES 01 SCANU MONTIFERRO

3° RASSEGNA FOLK E TRAOIZIONI:

• 9 SETTEMBRE

.,5 SETTEMBRE

ORE 16.30: APERTURA STANDS PAESI PARTECIPANTI ALLA RAsSEGNA ORE 17.00: SFILATA DEI GRUPP I E OISTRIBUZIONE OELL'OPUSCOLO "IS ERBAS PO SA SALUol" EO.OALLA PRO LOCO 01 URAs .

ORE 18.00: 3° RAsSEGNA FOLK E TRAolZIONI oELL'ORISTANEsE.

1° PARTE- "SA BAoRUNFA" 01 URAS-S.ANTIOCO(PRO LOCO) sEoILO~S.ANTONIO 01 ZEOOIANI-S.MICHELE 01 SILl'.

ORE 21.00: 2° PARTE-S.SIMACO 01 SIMAXIS-S.MARTINO 01 RIOLA SA~ OO-S.VITTORIO 01 iERFALIU-PRO LOCO 01 SOLARUSsAs.GIUSEPPE(",·:ic) 'LVCO)MILIS-OLLASTRA SIMAXIS-PRO LOCO 01 FORoONGIANUS-

..

• 16 sETTEMBRE ORE 20.30:RAPPRESENTAZIONE TEATRALE •

• 22 sETTEMBRE

REALIZZAZIONE MURALES CON ANTIOCO COTZA E GIOVANNI sIMBULA •

• 23 SETTEMBRE ORE 20.30:

CONCERTO DEL CORO POL I FaN I co "GL I AM I C I DELLA MUS 1- CA" PER L'INTERESSAMENTO oELL'ENTE CONCE.RTI 01 ORIS TANO.

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SEDIlO (PRO LOCO) GRUPPO FOLK SANTU ANTINE

SEDl['O, con circa 3000 abitanti, e un paese situato a nord del/ago Omodeo. L 'economra ,e. qu,asi prev elentemente egricolo-p estorede:

Perlure di questo paesee perl er« di "ARDIA", "sa festa manna".

Net pomeriggio de] 6 e nelle. mattina del 7 lugl io di ogni anno, da generezioni e genereeioai; si danno appuntamento dec ine di migl.ieie di persone, in quel.l e col line ehe sembra quasi un anfiteatro. La serge il santuarfo d i S. COSTANTINO, "S"'!.. TU ANTINE", per i sedilesi.,

Distante poco piCl di un chilometro dall' abita to, ier-i era un sa ntual'lo pagano, n~ re gico, romano, o'ggi cr.ist.ia'no., Tutt ' intorno sono betili , resti nuragici, urne e ce pi hrner-er-i di periodo romano.: Ie urne coil' inca vo dove si mette'va l e moneta per pagare Ca ron te, il cippo con incise la testa bovina.

Costantino fu 'quel grende imperetore cbe, al contr-er-io di Costanzo, mise al ser-vizio della OIiesa le sua spada e anche la sua cev ellerie . Si sa quanto il sardo ami ileavallo. "Hotnine de p,agh 'Lmp itt:« abbaidadilua ceddu", arriva a dire. "Dimmi come cavalchi e ti dirb chi sei".E i sardi in suo onore ccrv-ono "S'Ardia de Santu Antine": la guardia, La seorta at SiCost enc ino, Tutto si svolge tre spa ratoJ:'i,e ,e cariene temel'arie di ca ve. lieri , coo in testa ell.e scbiere i L vessillo &fal 10 di Sedi lo (sa pandela meezore}: il vessill iiero impediri« a eolpi di staffile e di asta che a1b·i 10 sorpassb:l'O. Meravigiiosame.nte elege nte , "sa pendele mazzore"e1 tr e nell' area di Cos£an'tino: poi 1a scorta, pOI: gl i eltri • E I una cor-sa unica. E;:; tusiasmo. Esalta·zione. I cavaJ'ie.ri sono davanti alJa Chiesa. Cominciano i 7 girT in omaggio a1 Santo. Uno spettecol» indescrivibile, e solo da vedere !

Il gruppo folk di Sedila, ehiamato anch 'esso "Sant'Antinu", a quattro anni dalla sua formazi,one, si ripresent« Per la seconda volt~.a noi:

Vineitori L'anna scorsa della. 20 R'assegna, folk, quele migliore esecuzione e cmpo~ tamento. sf rip.resenta:no questlanno con i 101'0 bani antieh'i, senza cQreograil'e ~ giunte: uno dei poch i gruppz isolani cbe fa 10 stesso folklore cbe facevano i 7oro antenati.

Ques,ti i balli ,che ci preeenter-enno :

"Sa Present edn" "Su Banu Ant.igu"

"Su Bel lu Zoppu Antigu".

SILl' - GRUPPO FOLK S.M[CHELE

II paese ,di SIU' eposto a pill di due km .. a~ nord-est: di Oristeno, ha ,un terri~ torJ"o di kmq.15,.98,. un 'altezza suI Iivello del mare di m •. 12 e conta circa JOOO .~ ta,nti. 11 suo incremento demografico e sraro note·vole·: nel 1857 51' ~gi.strav.,nos:5 persone e nel 1921 circa 789.

La ragione etimologica, a detta dell 'arc.heoJQgo Giocenni Spano, ris ele a "SILL1': voce fenieia, 0 a "SClL". luogo di tr,anquillita, ombra. II centro ha origini rel« tiva'mente ,recenti e c.ol1ega~te direttamenteaUa' vicin« citta di C1ristallo. Peraltro-; in una pal't·e del ,territor'io, . detto ~'SARTUCINU"., doe 'piccolo setto", si ccnservano i l"esti di un nuraghe, col pczzo d 'acqua dolce. e sono stati rinvenut.i frammen,f i di vaseIlame:grezzo e macine, ricavate dalla pietra basaltica del v icino M.Arci e dell' a.ltopiano di Peul ilerih«, In un 'a1tra loca1ita, poco distente da "SARTUCINU': in territocio denominato "su cungjau de is {undamentus". sana stati ritrovati ~ zi di ceramica di eta pre.n'uragic,a e, in un sito I imitrofo , detta "campu de CresiJ' Eo stato .ri.trov,).to veri» materia1ea.l'cheologica, sop,.attutto sche,gge eli ossidiene , oggetti Litici , cocci dicel'am.iche' ecc, •

Tutto cio e rivela.tol'e di un inten'so sfruttamento auicolo della zona in diverse epoche storicbe, dal periodo nura.gico a quello romano.

Tutte le eltre vicende storiche sono aCCOlllu'nate a quelle di Oristano.e molto .iJeS so gJi abi,eanti di Sill ,erano i primi a .subire .Ie incu.rsionidegli invasori. - .Attrave.rsa.to dal fiume 1i,..50, con economia quasi prevalentemente egricole , questa paese tiene pa,.ticolal'mente a conservare i'ntatti nelle lora forme i costumi, i1 fol klore e Ie tredieioni; Ne fa empto tesoro iI rs: folk "San Michele", allesten~ do un repertol'io ispi,.aeo totalmente a do che ha 'determinato 1a vita stessa del paese: il ~ndo agro~pa5tol'ale. I'arti,gjanato delle tegol«, tappeti e corred i da sposa. Da ricorda.re anche il pre,gevole pane cesereccio delle donne di SiH'. Caratteristico del costume (1 "antko abita d'a spase ) e il copricepo, un panno ~ so ditraverso' per preserva're dalle meledizioni e dal melocchi«, Nei bell.i di qse sto gruppa folk si ritrovano le antiche I:lsanze. 1a storia e tutto cia che e pro prio di questa, paese. - Vincitore della 2° Rassegna folk e ts-edieioni , torna a noi Per il JOanna consecutivo.

QUeste Ie coreografie che v'erranno eseguite:

"Su bal1u de sa fI

"Su ballu de su Irobesciu"

"Su bedl u de su santu allni de Irori"

SIMAXIS - GRUPPO FOLK S.SIMMACO

E'storii'l che i pr-imi a coloniezere Ie Sardegna furono i Fenici , Ai Fenici ird a: ti si deve Ie Ionde zione di Ther-roe, suI golfo di Oristano, e di Sime xis , nella va stissima pi enure a destra del fiume Tir-so, nell 'entroterra del golfo medesimo. - Racconta Pausania che i'l quelle prime genti fenicie, al le quali si eranO nel frat tempo si er-ano unit i numerosi greci, venne dietro una colonia di profughi troia; portati dal vento nei Iidi del golfo. Questi il iensi , reccolt i prima ostilmente dagli antichi ebitetori ; Iinirono con. 10 stringere alleanza coi medesimi.

Si fusero in un sol popolo coi greci e coi fenici e, a ricordo dell' alleanza stipu li'lta,chiamarono la regione de lora i'lbitata "SIMMACHIA", che vuol dire i'lppunt; alleanza; e ggiunsero poi aI' nome proprio di quasi tutti i centri d'a loro abitati

)0 specifico "SIMMACOS", cioe alleato. Questo specifico e rimasto quasi inalterato per indioere c=quale nome proprio, I'attua,le paese di SIMAXIS.

Vuole 1a tr-edieione popolare che il Papa San Simmaco sia nato proprio e Sima xis nella casa, al cui posto, sor:ge oggi la chiesa perrocchiele a lui dedicata. Secon do un' antica tradizione, sotto l ' attuale cappella centrale esisterebbe un' altra aii pell e sotterranea, Iormet:e da cripte contenenti reliquie di santi, tra ',Ie .oqueli quella di iortaneto, padre .di Simmaco, che il popolo onora come santo.

L 'odierna Sima xis e un centro abitato di circa 2100 abitanti, di cui un centinaio residente nella frazione di San Vero Congius ,

E' situata sui lato sini stro del basso corso del fiume Tirso, a circa 1 km, da es so" ad un 'altezza di 17m. sul livello del mare.

Data 1a prossimite del mare, i1 suo clima e vent iletio, cel do-umido con aIte temperature durante 1 'estate, e non troppo rigido d'inverno, con stagioni intermedie abbastanza inst ebil i e ricche di precipitazioni etmosiericbe,

II territorio comunale e pianeggiatzte, ricoperto di uno spesso strut» alluviona.1e, assai fertile e quasi completamente irriguo, di modo che 1 'econorll)a di: Simaxis ha carattere prevalentemente egr-icolo, Le colture oiii caratteristiche sana quelle del pomodoro; dei cereali, delle berb ebietole dazucchero, dell "engurie , del car ciofo, del grana e dell 'olivo. Vi sono alcl1ne industrie di manufatti, di conglom-e rati ed estrattive, che comunque non hanno risolto i grevi problemi di. occupazi~ ne che affliggono il paese. E' in' ; (lOstante crescita i1 settore terziario, mentre ~ quasi inesistente l' artigianato tipico; rappresentato da qualche sporedico tessito re di "stoias",tappett{ iat!ti di .un 'erba palustre essicceta, la sala, in sardo - "spedua", di "crobie", "cenisteddes" e "carrigus", canestri di varie forme e dimensioni costruit i col dberio, in sardo "<essir-i", intessuto a mazzetti.

Centro di passaggio sia di merci che dipersone,che dalla Marmil1a e dal Mandrolisai si convogl ieno verso Oristano e viceversa, costretta a rapporti umani fu gacie quindi superficiali, la gente di Simexi« dimostra un carattere apertomadisincenteto, con i valori morali tradizionali in fase di forte discussione critice; 11 gruppo folk "Si Simmeco" e un esempio della rivalutazione delle antiche tradizioni, che lentamente vengono riscoperte.

Questi i bnll i per il 15 'Settembre :

10 - Sa Passillade

20 - Sa Stella

JO - Su Passu Torr eu,

SOLARUSSA - GRUPPO FOLK PRO LOCO

SOLARUSSA, 2500 abitanti, e Un centro prev elentemente agricola, a 10 km. da d-i stano. Sulle origini del nome si lanno diverse ipotesi : secondo 10 storico F. Cher-: chi Paba, Sola'russa deriverebbe da "terra Ar.r,ubia"; secondo 10 studioso di Lin-: gua' Sarda M. Pitt eu, deriverebbe d'a "'zeppara grussaU, diven'tato "sebara russa"e· quindi Soberuese . Zeppara sta ad itidicere una collina molto sassosa. Psrricolermente int·eressanti nel territorio, sana il villaggio nuragico di Piddighe e i resti di una gran quantita di eltr i Nuraghi i.ntorno a! paese; molto importe a ti anccr-a i resti di insediamenti romani di epoca Repubblicana ,e dell'eta di Au=gusto.

Ll monume.nto piu importante di Solarussa €I la chiesa di S. Gregoria, castruita in epoca Roman.ica con pietre prel,evate de certe eostruzioni nuregicbe,

Di un cer-ro 'vaJore €I arlene La cbiese Psu-rocctiiele , costrui'ta nel '600 dan 'arehitetto Cominotti, e in cui si puC; ammirare uno splendida Organa e tutto l'arredo della saerestia sempre del '600 .

.E' mol to' nota in tutto, il circonderio enche la chiesa delle Gra.zie.

L 'economie di ,SOlarussa e ,Prevalentemente agricola, e if' prodatto piu eenescruro e la Vernaccia, v ino di ineguagliabile qua.1ita. Alcuni studiosi (Puteolu, Cettolini Mameli ecc.) hanno sostenuto cbe 1a vernaccia superiore proviene dalla zona di Solal'ussadetta BENNAXI •. perche }launa peculiarita chealtre non han no, e . doe una p.arlicol'are sensazione gusto-olfattiva" detta " sa MURRUAI" • cbe e un insie me di profumi di viola. di rosa, di mandorlo e di pescc in Iiore, fusi in un" ar-= mania di SOB vita e di grazia da cui derive un'; .maggiore finezza e sorbevolezee della vernaccia di Solarussa. Potremo amm.irare ne,lla mostra che I'appresenta Solarussa, uno spl,endjd'o torchio della, vernaccia del 1800 circa.

11 gruppo folk della Pro Loco di Solerusse; dopa diverei anni di esperienze, €I a noi ,Per la, prima volta. 1 costumi e i bal1i sana molto interessanti, caratterizza'ti da un susseguir,si di rittui allegri. e lenti, cadenzati dai movime.nti dei balleri ni. al suono della, Hsermonice;

Questi i balli che verra.nno e'seguiti: ''Sa stella su sc:roba:u"

"5a dan.:a,"

"Su bal1u de saCl'anaccia".

URAS

LStS e un picco,lo centro di circa ~(}(}() abitanti, situate nella pia'na del campida-4 no. ,a e" i<m:,. (:fa Or~stano. La SIH!, posixione geogrfllfica e' o~tillla. fill cen:tre delle piii .import.m,t.i .reti· di.t. .co.n:nmicazio~,e'. Le campagne cl.r.costa:nti sono .fe.rtilissime e da'nno un grosso contributo all'economia del peeee, Sf .la risalire j'a probabiZe etimo'l,ogia del nome ,jURAS" a.1 VB'bo latino' "bruciare"" Si tramand'a infatti che il nostro pae,sevenne d:istru,tto da:lle fiam.me, diverse vol'te, <I, causa dl!!fl,e ClltllliiDue lotte deidiversi popeli. clle' vole'vano' impa,cironirseneper 1a sua posizion« considerat8 stra,tegica"

Ogg:i Ura5 lIa poca: importa,nza" e U'II10 dei tanti piccoli c,entri del Campid.a.no. NOnostante' qu'esto ,anon,l'mato' a,:ttual'e. ant,kamente ilpaese rivestiva un ruo,10 di Pz! mlll'ia importallza pel' i popoli ch« aoitavano ,1' Isola. A, testimonianza di do, n~ ,1!Iel'O,si arch,eo,logid ,sparsi un po dovunque n:el nostro territories nuraghi Ldi ,cui "Sa Domu Beeeis" e, 11 pw imponen,te.J. e tombe dei giga.nti.

Le antic.he tra:dizion.i vengono tuttora r:fspettate: infatti il Gruppo -Folk. eRgUe deI.Ie denee can coreografie che rkordano. scene di vita d'altri tempi.

11 costume di l/;ras e simile a queUi di ta.nti altri pa.esi della- .zona, si. distingue per alcuni parti:coJal"i ehe 10 rendono originele .•

11 costume m<Jschile •. infatti. e' cara'ttel'izzato daalcuni pa.rti,colari.:al bnaodo:a' ballerj,n'i .si .notano i fi.acchi di set'a'. che .stannol ed Lndicsu-e .il eelibeto; sui col letto della camida. come' sempl'iceorn,amento'. e d 'uso, mettere i ,botton.i d 'are, UO-J d'a.rge1l;to e "is p,iri.x:eddas". che sono cord'oncini di seta intrecciati •

.I1 ,costume femminiJe e molto PlU l'.icco di quello lDaschile. per Ia 'comp.lessita del 1a lavor'azi:one e per 11 ,suo valore ·intl"inseco,. La' 'gonn,a, di c,olore vio'laceo,eemd to ampia, a.rricchita de piccol'issime pieghe. "I s pabas" t il corsetto).. molto att.iI late per sago.mare Ia figura" SOI"lO di' diver.si co.lm~i': aran'cioni, verdi 0 viole; QUesta: diversitii di co.lore .risaleavecchietradizioni,. che consen~ivano 1 'usa, :il questo capov:d I abbig1iamento. dell I'u.n.o' 0 dell' alh"O c'oJore indi.fferen,temente' •

. La eamit:ia bianca e Iinement« .lavorat:a e present.a 1 'allJpia scollatllra suI davanti al'l'iccnita da spill» e co.11alne di .fiJigra·na. Le donne non lIsciV<I'lJO ma'l' a ca'po seope.rto e l',attuale costume rispetta 'questa tradizione. Si us.ano tutt'ora tre tipi. di copl'icapo: un turbanterosso .• , Sill cu:i" si. pone i1 fazzoletto bianco;sliI tutto va 111"1 beUissimo .scialle di seta nel'a.. ricamat,o a mano avivaci colori c,on motivi '& .reali.

Oltn;! al ·costume tredieionel« eopredndiceto, Ie' donne d.dnostl"O ,flruppopresenta no' a.nchequeUo, antichissimo" dell« Vedove. cb« Ill· raro trovare neliolkl,ore' i'sO; 1-ano. i' IiIn costume compl,etamente nero.!ltQlto bell» neUa su,a sellJplicita.

Chi rapprese.nta Ura5alla Ra'ssegna P'o,lk e' fSA BADRUNF.A"· ChB. aprira e ch,iudera Ia ,manifesta'zi'one, con iI Ioro vasto repertorio di ba.lli stanno avendo, un 1ZlB'i.ta,;; to sucesso. quale premio aIla' lore' costan'za' nel cont.inuare l:e tl'ad'izion'i uresi.

ZEDDIANI - GRUPPO FOLK S.ANTONIO

ZEDDIANI, pa,ese di circa 1000 abitanti, e situato ne1 Campidano di Orist eno, nei Ie zona pal'ticolal'mente famosa, perla produzione .delle verneccia,'

Zona enticiiiesime, popo1ata sia in periodo neolitico che nUl'agico, 'grazie alla 8B posizione come era logico fu popolata anche dai Romani. L 'origine del suo nome viene latto appunto riselire all 'epoca romana da CELLEVANi, Cellevane SELCIANI. 11 nome Cellevane derive da CelIe [Cellerium) ,magazzeno, dove sf ceccoglieveno i ruccolt i delle ville vicine. Cellevene infatti ,era il centro di r-accofra sopl'attu! to del greno; che veniva censer-varc in ,appositi granai costruiti sun' altura del

paese [Su Settu l , ",': " ,

E' un paese con economie prevai~nt:emJ!hte, agricola, grazie ad' unacomp1eta opera di irrigeeione, Si pub coltiva"e"d{-t~tto: dal riso ai carcioli, dai pomodori ai piu svariati ol'taggi. E' sit« nelle sue campagne 1a "CONSAR", industria di 'tl'asiormazione dei pomodori , che in estate da Ievoro a cil'ca 520 persone; Ma i1 pi!:! to di ol'goglio, e la Vel'naccia,che, come nei paesi limitroii; e di eccellente qu~ Lith ;

A rappresentare Zeddiani, in occasione della .]0 Rassegna Folkloristica, e il 8l'1£ po lolk "S.Antonio", chiamato cosl dalla Ioro prima esibieione, avvenuta proprio 'il giorno della festadel Santo,nel 101'0 paese.

A tre anni dalla loro formazione, in collaborazione con la Biblioteca Comunale" sono impegnati nelle ricerche peril recupero=delle: tredizioni locel i; Interessan-

ti sono i costumi, tutti reperiti nel paese. '

Pel' quanto riguarda l' artigianato, . perticoleri sono Ie scope latte con la palma nana, le stuoie latte con 1a "spedue"; e '''is orrios", silos in carina intrecciata' pel' con tenere il greno; oppure usati in pannelli rettangolal'i come controsoffitto. Del Ioro vasto repertorio, i1 gruppofolk "S.Antonio" ci eseguil'a i seguenti balli:

"Su Passu Incrocieu" .;.. eduiti

"Su Ballu de sa Tassa" ~ adulti ~.

"Sa Presentada" - bambini.

11 gruppo dei bambini 1 'anno SCOl'SO sf ~ classificato ai 10 posto per la 101'0 ca tegorie;

ZERFAlIU

ZERFALIU - e uno deitanti paesi della Sardegna ad eConomia prevaJentemente agricolo-pestorele, Le persone dedite all 'agricoltura, impreparate a sfruttare ra- . . zionalmente e ! eon tecniche aggiornate i terreni coltivebil.i, incontrano difficolta sempre meggiori per inset-ire i 101'0 prodotti nei mercati Sardi e del continente.

Questo discorso, in certo qual modo, e valida anche per i pastori. La meggior P'!:! te di essi vive poveramente rispetto ad altri, pill' ricchi e proprietari divaste e stensioni di terreno, provenienti dai paesi dell'interno {Eonni; per esempiol , - Molto spesso, alcune famiglie numerose hanno risposto ad una criei; dovutaalla scarsita di lavoro, con 1 'acquisto di poche decine di pecore, 0 prestando i loro terreni e Ia manodopera per levari stagionali. Questi consistono nella coltivazione dei carciofi e dei cetriolini, che da Zerfaliu vengono spediti, dopo una prima l~ vor-azfone, nel continente, per conto.di imprenditori esterni, per Le maggior parte toscani. Sono tuttora irrisolte Ie dispute tre pastorie contadini per 10 sfrutt~ mento di un vasto terreno, "Gregori", coltivato comunque ad orzo, grana e ioreg» gi ,

Nonostante i molti stimoli esterni , gli sporadici tentativi di essociezioni in coope rative non sono steti portati avanti. Esiste una sola cooperative viticola, fond'a;;' ta nel 1974, compost:e da 20 soci e comprendente circa 76 ettari di v ignet i, con jX'f'! valente produeione di uva da tavoIa e "Moni-ca". - Importante per 1 'economie del peese e 10 sfruttamento delle risorse idriche e del sottosuolo: Iungo il Fiume Tirso; che eosteggia il paese, vi sono 4, cave di sebbia e ghiaia. In prossimitb stessa del Fiume; nel territorio "Bannasci", sono rilevanti le coltivazioni di araneeti, frutta e ortaggi: Zerfaliu detiene il prima to sardo, qualitativo e quantitativo, nelle produzione dei revenelli;

E' ingente il humero di emigret i , in Francia, in Germania e nella stesso ,continen te; numerosi sono i giovani che vedono nell' arruolamento volontario 1 'unica possi bilite. di guedegno, - L'istruzione super-iore e scar-sa, ed in media solo una o- due perswe al1'anno si iscrivono in una universita,.

In quest« amt-if':nte che definiremo conservatore e, sotto certi aspetti, stetica.ei. so no perb svauppati e periezioneti quei ritmi di cosrr-uzfone artigianale degli ogge!_ ti di uso domestico, che vanno dalla cassapanca ai eest ini , al eorredo (con lavo razione a motivi tradizionali e del costume tipicoJ, ed iniine agli srr-umentf per uso agricolo e pastorale.

Lo stesso ambiente ha fatto S1 che tutte le manifestazioni legate a1 Eolklore ( muei ca , canto, poesia, baUo e recitazione) coesistessero e coesistano con tutto cia me riguerde 1a vita quotidien« nelle sue piu varie manifestazioni.

Una delle menitestezioni piu spontanee ed interessanti della cultura di questa ~ se e il CARNEVALE, sotto certi aspetti unico nel suo genere; cbe coinvolge ·tutta la popolazione, grandi e piccoli :

I Iesteggiemenxi iniziano la domenica successive al capodanno, e termineno la ;:ri me domenica di quaresima. Durante questo intervallo di tempo si balla ogni dom; niea: questa e anche un 'occasione, per i migl iori ballerini, di esibirsi , - La domenico precedente quella di queresime , s i apporta. al bello trsuiieionele una nuova e strana coreografia, che 10 fa diventere "su ballu iscrobeu": i "b egediu-: su" ( scepoli ) si impossesseno delle donne che in quel memento ballano eon gli uo mini sposet i; pagando lora un invito, gener-elmente un biccbiere di v:ernaccia. II lunedi suecessivo si fa i1 ,contrario. Il martedl suecessivo si epport:« un 'aUra CD reogredie , ed u ballo diventa "su ballu de sa cippit.te": i partecipanti si divid-O no in copie e 1 'uomo compra ·all' asra il ballo con la sua donna: e questa una m~ niieste zion« d+emore e il motivo per rendere pubblico un e:ventua1e Eidanzamento.Tutti questi sono i motivi che sugger-irenno 1 'orgeni zzeeione dei bedl i del gruppo folk S. Vittoria di Zertnliu, Nato come gruppo nel 1980, si presenta a noi con sei copie di adulti e cinque di bambini. I balli, tipici di Zerfaliu, ser-anno lent i e eadenzati, al .suono delle "Launeddas" di Cz-obu Stefano. 'Questi i balli che ci p~ senteranno:

"su ballu tundu" - adulti;

"su ballu ingenugau" - adulti;

"su ballu de sa croeorige" - bambini.

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