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Alba (Italia)
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Alba
comune

Dati amministrativi Stato Regione Provincia Italia Piemonte Cuneo Territorio 44430N 850E (http://tools.wmflabs.org/geohack/geohack.php? pagename=Alba_(Italia)&language=it&params=44_43_0_N_8_5_0_E_type:adm3rd&title=Alba) 172 m s.l.m. 54,0 km 30 804[1] (31.12.2011)

Sindaco Maurizio Marello (PD) dal 23/06/2009 Coordinate Altitudine Superficie Abitanti

Densit 570,44 ab./km Frazioni Altavilla, Gallo, Madonna di Como, Mussotto d'Alba, Piana Biglini, San Rocco Cherasca, San Rocco Seno d' Elvio, Santa Rosalia, Scaparone Comuni Barbaresco, Benevello, Borgomale, Castiglione Falletto, Corneliano d'Alba, Diano d'Alba, confinanti Grinzane Cavour, Guarene, La Morra, Monticello d'Alba, Piobesi d'Alba, Roddi, Serralunga d'Alba, Treiso, Trezzo Tinella Altre informazioni Cod. 12051 postale Prefisso 0173 Fuso UTC+1 orario Codice 004003 ISTAT Cod. A124

catastale Targa Cl. sismica Cl. climatica Nome abitanti Patrono Giorno festivo CN zona 4 (sismicit molto bassa) zona E, 2 528 GG[2] Albesi san Lorenzo 10 agosto Localizzazione

Alba

Sito istituzionale (http://www.comune.alba.cn.it/)

Alba (Alba in piemontese, Arba in dialetto langarolo) un comune italiano della provincia di Cuneo, in Piemonte. Con una popolazione di 31.667 residenti[1] il secondo comune della provincia per popolazione dopo il capoluogo Cuneo, mentre l'area urbana, che include svariati centri del circondario, conta pi di 70.000 abitanti. la capitale storica ed economica delle Langhe.
Indice 1 Geografia fisica 1.1 Territorio 1.2 Clima 2 Storia 2.1 Il Neolitico 2.2 L'Alba romana 2.3 Il Medioevo 2.4 Le Cento Torri 2.5 L'alleanza con Carlo d'Angi 2.6 Dal Rinascimento all'Illuminismo 2.7 La peste 2.8 Il Settecento 2.9 La Rivoluzione francese 2.10 L'Ottocento e la rivoluzione urbanistica della citt 2.11 Il Novecento e le Guerre Mondiali

2.12 L'Alba moderna 2.13 Onorificenze 3 Monumenti e luoghi d'interesse 3.1 Architetture civili 3.2 Architetture religiose 3.2.1 Duomo 3.3 Altri luoghi e monumenti di interesse 3.4 Siti archeologici 3.5 Aree naturali 4 Societ 4.1 Evoluzione demografica 4.2 Etnie e minoranze straniere 4.3 Qualit della vita 4.4 Amministrazione 4.5 Amministrazioni precedenti 4.6 Gemellaggi 5 Cultura 5.1 Universit e istruzione 5.2 Il Museo Civico "Federico Eusebio" 5.3 Eventi 5.4 Associazioni culturali 5.5 Le fiere ed il folklore 5.6 Stampa, radio 5.7 Cinema e teatro 5.8 Cucina 6 Geografia antropica 7 Economia 7.1 Servizi 8 Infrastrutture e trasporti 8.1 Strade, autostrade 8.2 Ferrovie 8.3 Trasporti urbani 9 Personalit legate ad Alba 9.1 L'opera di Vittorio Riolfo 10 Sport 10.1 Ciclismo 10.2 Calcio 11 Galleria fotografica 11.1 Galleria fotografica d'epoca 12 Note 13 Bibliografia 14 Narrativa 15 Voci correlate 16 Altri progetti 17 Collegamenti esterni

Geografia fisica
Territorio
Alba situata circa 50 km a sud-est dal capoluogo del Piemonte Torino, 52 km a nord-est dal suo capoluogo di provincia Cuneo, a 14 km da Bra ed a 26 km da Asti, sorge per gran parte sulla riva destra del fiume Tanaro, su una vasta conca pianeggiante circondata dalle splendide colline ricche di vigneti delle Langhe e del Roero. Essa ha un clima tipicamente padano, ma con una siccit estiva un po' pi pronunciata rispetto alle terre a nord del fiume Po.

Clima
Classificazione climatica: E (i Gradi giorno della citt sono 2.528, e il limite massimo consentito per l'accensione dei riscaldamenti di 14 ore giornaliere, dal 15 ottobre al 15 aprile), Decreto D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993.[3].

Storia
Il Neolitico
La citt ricca di storia, gi a partire dal Neolitico, tra il sesto ed il terzo millennio a.C. Gli archeologi Traverso, Galizio e Lo Porto rinvennero, in epoche diverse, numerosi reperti che hanno testimoniato la presenza di una popolazione non pi nomade, che viveva di caccia e di agricoltura, ed abitava capanne a forma circolare in un villaggio situato nella zona di borgo Piave, o raggruppate in un villaggio sulla sponda sinistra del torrente Cherasca, vicino alla confluenza con il Tanaro. Questi abitanti conoscevano la lavorazione della ceramica e della pietra verde, tagliente, ed adatta per i primi rudimentali utensili; inoltre praticavano l'allevamento del bestiame. Nei millenni successivi conobbero l'uso del ferro e del bronzo e vennero classificati col nomen di liguri stazielli, termine che definisce un gruppo etnico di origine celtica assimilato, poi, dai galli, invasori di questa zona alla fine del V secolo a.C.

L'Alba romana
Le origini di Alba sono sicuramente preromane, probabilmente liguro/celtiche. Il toponimo Alba infatti tipico della civilt ligure. La citt ottenne l'imprimatur romano con l'editto del console Gneo Pompeo Strabone e venne battezzata Alba Pompeia. Come municipium romano fu inserita nella IX Regio e ascritta alla trib Camilia. I diversi ritrovamenti romani dimostrano come Alba abbia, nei primi due secoli dell'impero, a seguito dell'ascesa romana, costituito assieme a Pollenzo e Bene Vagienna un triangolo strategico e commerciale, creando strutture urbane di notevole interesse, tra i quali l'acquedotto, per convogliare le acque in citt, e la rete fognaria per scaricare i reflui nel fiume Tanaro. L'Alba romana era amministrata in modo autonomo, aveva una propria magistratura e ospitava cinque ordini di persone: i decurioni, i cittadini pi facoltosi, gli augustali, cavalieri, appaltatori e liberti. Infine la plebe divisa in collegia di arti e mestieri. Oltre al collegio dei fabbri vi erano i centonari, fabbricanti di lana e stoffe, i dendrogradi, coloro che fornivano legname per le case e le navi. Tutto il materiale storico sull'epoca romana conservato presso il Museo Civico di scienze naturali e storia "Federico Eusebio". Il materiale epigrafico e archeologico di Alba Pompeia descrive la vita di una classe medio-alta, consistente numericamente, formata sia da gentes romane, che da discendenti di origine celto-ligure. L'agricoltura e l'allevamento del bestiame erano le principale attivit di una parte importante dell'lite di Alba Pompeia. Lo storico Gaio Plinio Secondo descrive gi l'esistenza di una tecnica agricola applicata alla viticoltura affinata ed evoluta. La citt cinta all'epoca da grandi mura poligonali ospit l'imperatore Augusto in viaggio per le Gallie e diede i natali nel 126 all'imperatore Publio Elvio Pertinace.

Il Medioevo
Nei periodi successivi alla dominazione romana vennero ricostruite le mura medioevali: da quelle gotico-longobarde a quelle post-carolingie, alle invasioni ungaro-saracene, fino al periodo comunale in cui avvennero altre ristrutturazioni. Il perimetro urbano rimase comunque invariato fino all'epoca moderna. La storia di Alba registra la visita di San Dalmazzo, prima del 5 dicembre 254, data del suo martirio, aiutato da San Giovanni Presbiterio nella conversione dei pagani. Anche San Frontiano, nativo di Carcassonne, compare ad Alba sul finire del III secolo: di ritorno da un pellegrinaggio a Roma si ferma ad Alba e libera una ragazza dal demonio. Il

prefetto della citt, stranamente infuriato, lo cattura all'uscita di Alba e lo fa decapitare. Il retaggio di una antica tradizione culturale che attribuisce a San Frontiano quale protettore dei bambini, ha portato le donne di bambi ammalati a compiere il giro della chiesa dedicata al santo per nove volte, supplicandone la guarigione. Dopo la caduta dell'Impero Romano, nel 490 la citt venne saccheggiata dai Burgundi, seguiti nel 640 dai Longobardi di Rotari e dai Franchi di Carlo Magno, che crearono le condizioni per lo sviluppo del feudalesimo. A causa delle devastazioni subite e dei saccheggi si decise di scegliere il vicino paese di Diano come sede amministrativa che, grazie alla sua posizione naturale era pi difficile da conquistare. Le successive incursioni dei Saraceni impoverirono a tal punto la diocesi di Alba che si giunse a sopprimerla ed a unirla a quella di Asti e Savona.

Le Cento Torri
Le mura medioevali della citt rappresentavano un notevole sistema di difesa: costruite su di un basamento alto oltre due metri e con mura di mezzo metro di spessore, erano munite di contrafforti e torrioni e per tutto Piazza Risorgimento il loro perimetro erano circondate da un fossato. Le porte della citt rispecchiavano le vie di accesso: a nord Porta Tanaro, a sud Porta San Martino, ad est Porta del Soccorso o Porta Cherasca, a sud-est Porta San Biagio ad ovest porta Castello. Ogni porta disponeva di una o due torri per il corpo di guardia e per i funzionari addetti alla riscossione dei pedaggi. Grazie all'espansione territoriale del comune, Alba vide il formarsi di sette Camparie e sei castelli, costruiti a formare una corona sulle colline adiacenti con funzioni prettamente di difesa. Nello stesso periodo in citt vennero edificati monasteri, chiese e persino sei ospedali. L'ospedale di San Lazzaro era stato costruito per la cura dei lebbrosi e delle malattie infettive. Un'antica donazione obbligava a lasciare ogni anno due soldi astesi, oppure uno staio di vino, ai poveri infermi. L'ospedale del Santo Spirito del Ponte si trovava vicino alla Porta Tanaro e apparteneva ai canonici agostiniani di Ferrania. L'ospedale di Sant'Antonio curava le malattie del fuoco sacro, una malattia epidemica all'epoca molto diffusa. Un quarto ospedale dedicato a San Marco, si trovava nell'attuale luogo in cui edificato il Cottolengo. Proprietari erano i frati gerosolimitani o cavalieri dell'ordine di San Giovanni di Gerusalemme. A questo periodo risale lo stemma di Alba in cui appare con una croce rossa in campo argento.

L'alleanza con Carlo d'Angi


Nel 1259 Alba si alle con Carlo I d'Angi, riuscendo a gestire le controversie con la vicina Asti, ma il periodo era denso di rivalit e di mancate promesse tra le famiglie dei Solari guelfe e ghibelline che si contendevano il predominio sul territorio. Asti divenne "il nemico" per antonomasia, interessato a privare Alba del dominio sulla Valle del Tanaro. Emblema dell'epoca sono le torri, per di pi utilizzate a carcere. Alcune di esse a pianta quadrata, prolungano nel tempo il tipico aspetto medioevale della citt. Nel XII secolo divenne comune ed ader alla Lega Lombarda. La maggior parte venne demolita nell'Ottocento, mentre quella municipale venne abbattuta nel 1864 e il materiale venne utilizzato per apportare modifiche all'edificio del Duomo.

Palazzo Marro

Dal Rinascimento all'Illuminismo


Il conflitto tra francesi e spagnoli nella prima met del XVI secolo vide Alba come teatro di scontri sanguinosi, situazione che si aggrav con l'arrivo in citt, nel 1537, di Carlo V. La storia e le cronache di quegli anni registrarono numerosi scontri tra armate rivali, con gravi conseguenze sui monumenti e le opere d'arte, oggetto di devastazioni e saccheggi. Dopo la Pace di Cateau-Cambresis del 1559, Alba venne ceduta ai Gonzaga di Mantova. Fu un periodo di pace relativa, anche se era una impresa veramente difficile rimediare alle devastazioni che avevano impoverito il

territorio. Quasi non bastasse, altri danni vennero provocati da alcuni terremoti avvenuti dal 1541 al 1549. Morto Francesco IV Gonzaga Alba venne assediata da Carlo Emanuele I di Savoia che la pose sotto assedio, una prima volta il 23 aprile 1613, ma riusc a espugnarla solo il 1 aprile 1628, dopo alterne vicende di scontri e scaramucce con i Gonzaga.

La peste
Una volta cessate le operazioni militari fu la volta della peste. Nel 1630 cominciarono a manifestarsi i primi sintomi con conseguente calo demografico. Grazie alla nomina a provincia e con il rifiorire di fiere, feste e mercati sospesi per decenni a causa delle pi diverse e disparate calamit, venne favorita una ripresa che non dur molto, anche a causa delle interminabili guerre dinastiche del tempo.

Il Settecento
Quest'epoca vide fiorire una serie di attivit letterarie ed artistiche, tra le quale spicca l'Accademia filarmonico-letteraria, creata dal canonico Odella. Tale associazione pot vantare nel corso dell'Ottocento l'adesione di personalit illustri quali Silvio Pellico e Giovanni Prati. Vennero costruiti anche nuovi edifici: l'ospedale di San Lazzaro su disegni dell'architteto Di Robilant, la chiesa dei Santi Cosma e Damiano, ricostruita in base a un progetto del conte Carlo Emanuele Rangone di Montelupo e la chiesa di Santa Maria Maddalena su disegni del Vittone. Grazie a un considerevole esborso in denaro, nel 1742, la citt venne investita del feudo di Santa Rosalia.

L'interno del duomo di Alba

Grazie a delle lettere scritte dal barone Giuseppe Vernazza all'amico e conte Guido Gaschi, erudito ed archivista, emerge un interessante visione di vita albese tra il 1779 ed il 1787. Il Vernazza che per ottenere il titolo baronale spese fior di quattrini con dispiacere del padre, osserva il mondo di quell'epoca con l'occhio del borghese poco attento ai grandi eventi che stanno mutando l'Europa del tempo. Lo stesso Vernazza, appassionato di archeologia, fu protagonista di un rinvenimento importante: il recupero nel letto del fiume Tanaro di un cippo scolpito da Caio Cornelio Germano e Valeria Marcella, oggi reperto di notevole prestigio conservato nel Museo d'Alba.

La Rivoluzione francese
Per approfondire, vedi Repubblica di Alba.

Alla termine del secolo la citt conobbe la Rivoluzione francese e fu una delle prime a propugnare la fede giacobina, proclamandosi repubblica e accogliendo l'entrata di Napoleone Bonaparte il 28 aprile 1796. Pur non assecondando tutte le aspirazioni di rinnovamento, l'avventura francese fu di breve durata, provoc alcuni lutti e profanazioni di opere d'arte e di edifici storici. Per esempio, il San Domenico, una pregevole chiesa gotica ad archi semi-acuti, venne convertita in una vasta e spaziosa scuderia. Alla citt venne richiesto di contribuire con 123.000 Lire dell'epoca alle spese militari dei francesi, una cifra veramente spropositata per le finanze della citt, per cui Alba invi due ambasciatori a discutere sull'ingiustizia del provvedimento, ma uno dei due venne fatto fucilare, passando alla storia per il notevole coraggio dimostrato nell'andare contro Napoleone.

L'Ottocento e la rivoluzione urbanistica della citt

La ricostruzione della citt dovuta alle devastazioni della Rivoluzione francese fu iniziata da Carlo Felice che port alla sua felice edificazione il Monastero della Maddalena, provvedendo anche alla risistemazione della via che univa Alba con Savona, passando per Cortemilia. L'urbanista e nonch architetto Giorgio Busca fu l'artefice di tale progetto e di una serie di edifici: il Teatro Sociale, Palazzo Miroglio, Via Roma e Piazza Savona. Il Busca ricopr anche la carica di sindaco tra il 1861 ed il 1865 e vide affermarsi la borghesia nascente, i commercianti, tecnici, professionisti che, dopo il 1848, gradualmente occuparono le cariche pubbliche, dando impulso a numerose forme di Societ di Mutuo Soccorso, tra le quale quella che, fondata nel 1851 aggregava artisti ed operai.

Il Novecento e le Guerre Mondiali


Per approfondire, vedi Repubblica partigiana di Alba .

Dopo la prima guerra mondiale e senza entusiasmo la citt convisse con il Fascismo intraprendendo attivit fieristiche di grande successo. Lo spirito goliardico dei giovani albesi degli anni trenta port al sorgere di cche, gruppi di giovani ricchi di humor e di iniziativa che organizzavano pranzi, beffe e gite. Furono iniziatori, in polemica con il Palio di Asti di una competizione fra asini. La fiera del Tartufo nata nel 1929 e le feste vendemmiali e i grandi vini contribuirono a far conoscere i prodotti della terra e ad elevare una tradizione agricola millenaria. Alba, durante la seconda guerra mondiale Piazza Risorgimento fu proclamata "repubblica indipendente". Per 23 giorni (dal 10 ottobre al 2 novembre 1944) Alba fu la prima repubblica partigiana costituitasi in Italia, ottenendo una medaglia d'oro al valor militare per l'intensa attivit partigiana, raccontata dallo scrittore Beppe Fenoglio. Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo dell'occupazione tedesca e della Repubblica Sociale Italiana, il maresciallo dei carabinieri di Alba, Carlo Ravera, salv dalla deportazione numerose famiglie di profughi ebrei l residenti in domicilio coatto dalla fine dell'agosto 1942. Invece di procedere al loro arresto secondo gli ordini ricevuti il 2 dicembre 1943, ne favor la fuga con l'aiuto della moglie e di Beatrice Rizzolio, proprietaria del mulino locale. Per questo impegno di solidariet, il 23 gennaio 1975, l'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha conferito l'alta onorificenza dei giusti tra le nazioni al maresciallo Carlo Ravera, alla moglie Maria Ravera e a Beatrice Rizzolio[4]. Nel 1948 e soprattutto nel novembre 1994 violente alluvioni causate dal Tanaro e da alcuni suoi affluenti devastarono alcune zone della citt.

L'Alba moderna
La citt possiede salde radici storiche, grazie soprattutto alla sua storia gastronomica: i tartufi con le sue botteghe, la pasticceria, il vino con le sue enoteche fanno da corollario a un centro storico ancora intimamente in stile medioevale. Per comprendere tale realt bisogna percorrere al sabato via Maestra fino alla piazza del Duomo per godere delle grandi variet offerte dal mercato settimanale, oppure nell'antica piazza delle Erbe. La grande fortuna di Alba il commercio del tartufo, il suo profumo caratteristico pervade tutta la citt, ma in modo particolare nella Galleria della Maddalena dove gli acquirenti provenienti da tutta Italia e non solo si lanciano in un gioco di scambi gratificanti. Il rito di contrattazione delle trifole tutto giocato sull'olfatto, sul palpeggiamento, sapendo che ogni cercatore ha battuto con pazienza numerosi sentieri sotto il chiaro di luna con la collaborazione di un cane addestratissimo.

Onorificenze
Alba tra le Citt decorate al valor militare per la guerra di liberazione per la sua attivit nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale, insignita della Medaglia d'oro al valor militare il 12 ottobre 1949[5]. La citt marc il suo contrasto con il fascismo fondando la Repubblica di Alba, esistita per circa un mese nel 1944.

Medaglia d'oro al valor militare

Centro delle Langhe ha vissuto l'epopea della lotta partigiana contro l'oppressore nazifascista
simboleggiando l'eroismo ed il martirio di tutta la Regione. Rettasi a libert per un mese, era poi attaccata da preponderanti forze e, con unanime decisione di popolo, preferiva alla resa offerta dal nemico il combattimento a fianco dei suoi figli militanti nelle forze partigiane. Cosciente del sacrificio, fiera nella resistenza durante lunghi mesi di lotta, superbamente confermava il retaggio delle centenarie tradizioni di valore guerriero. Alba, 8 settembre 1943 - 25 aprile 1945

Monumenti e luoghi d'interesse


Architetture civili
Palazzo del Comune : Si trova in Piazza Risorgimento, fulcro storico della citt, ed costruito su preesistenti edifici romani. All'interno, sulle pareti dello scalone principale possiamo trovare alcuni affreschi provenienti dalla Chiesa di San Domenico, tra i quali spicca una Piet risalente a fine Trecento e una Adorazione dei Magi. Nel salone del consiglio possiamo trovare dipinti importanti: la tavola raffigurante la Vergine con il Bambino di Macrino d'Alba risalente al 1501; una pala con Madonna e Bambino tra San Giuseppe e Sant'Anna e il Concerto attribuito a Mattia Preti. Palazzo degli uffici giudiziari: Situato nel grande piazzale Medford, vicino al Palazzo delle Mostre e dei Congressi, una monumentale opera in pietra di Langa degli architetti Gabetti ed Isola, significativa opera dell'architettura moderna. Via Cavour: una delle principali arterie del centro storico cittadino e conserva un impianto tipicamente medievale con costruzioni e porticati ricchi di atmosfera che catapultando subito con l'immaginazione i visitatori in pieno Medioevo. Si nota a sinistra sulla piccola piazza San Francesco, l'ex Palazzo del Tribunale, sede oggi dell'Istituto Magistrale, che sorge nell'antico luogo su cui venne eretta la Chiesa di San Francesco. Lungo via Cavour sono notevoli la Casaforte Riva e la Loggia dei Mercanti, che consta di tre grandi archi esterni che poggiano poco al di sotto dell'attuale piano stradale e su altre arcate minori che si intravedono nello scantinato. Via Vittorio Emanuele : Da sempre via principale di Alba, chiamata dagli albesi anche Via Maestra inizia da Piazza Risorgimento e attraversa tutto il centro storico. il luogo preferito per le passeggiate degli albesi e non solo, ed anche l'espressione di stili architettonici diversi, dal medioevale al liberty. Al N11 si trova Casa Fontana caratterizzata da un fregio rinascimentale in formelle in cotto che si articola tra il primo ed il secondo piano della facciata: si possono osservare suonatori, dame e cavalieri che danzano tra ghirlande di fiori. Notevoli sono poi il Palazzo Serralunga e il Palazzo dei Conti Belli, al n18. Le Torri: Alba era nota come citt delle cento torri, tutte costruite nel XIV e XV secolo. Oggi ne rimangono poche (le meglio conservate sono quelle tra piazza Risorgimento e Via Cavour) e fra quelle rimaste molte sono state abbassate al livello dei tetti o incorporate negli edifici.
Il palazzo comunale

Architetture religiose

Chiesa di San Giovanni Battista: In questa chiesa sono conservate diverse opere d'arte tra le quali una Madonna con il bambino risalente al 1377 di Barnaba da Modena, un' Adorazione di Macrino d'Alba del 1508 e una tavola proveniente dalla bottega del Macrino raffigurante la Vergine con il bambino tra Sant'Agostino e Santa Lucia. Duomo La cattedrale di Alba situata in Piazza Risorgimento, dove domina con la La chiesa di San Giovanni Battista sua mole imponente lo spazio pubblico. Si tratta di un rimaneggiamento ottocentesco di una preesistente architettura tardo-gotica. A partire dal XII e XIII secolo la cattedrale viene spesso citata grazie alle sempre pi numerose manifestazioni pubbliche. L'alta torre campanaria contiene al suo interno l'antico campanile originario, curiosa costruzione che ha conservato internamente testimonianza dell'architettura protoromanica del XII secolo. La torre campanaria impreziosita con decorazioni ad archetti ciechi dotata di finestre monofore e bifore. Un'altra torre, la torre Negri, si trovava di fronte alla facciata. Fu demolita nel 1867 e la sua antica posizione segnata sulla piazza da alcuni cippi in pietra. La cattedrale albese ha subito continue ristrutturazioni nel corso dei decenni allo scopo di evitare il deterioramento e adeguarla al contesto storico dell'epoca. Al suo interno si possono osservare tre portali romanici con capitelli fogliacei e figurati risalenti, cos come l'intera cattedrale al XII secolo. Sulla facciata si nota la figura di San Lorenzo, dipinta dal milanese Luigi Cocchio nel 1878 e i quattro simboli degli Evangelisti creati dal Vercellese Carlo Dusio. Nel duomo, addossata a una colonna, quasi al centro si pu osservare una pregevole acquasantiera, risalente al 1503 regalata da Urbano Serralunga. Sulla destra compare il primo degli otto altari laterali della cattedrale, quello del S.S.Crocefisso dono del Vescovo Eugenio Galletti. A partire dall'acquasantiera compaiono l'altare della Madonna, del Sacro Cuore, della Sacra Famiglia per terminare con la cappella del Santissimo Sacramento. L'icona centrale della cappella rappresenta Sant' Elia e Sant'Eliseo in adorazione della Vergine, probabilmente dipinta o dal Cuniberti o dal Molineri di Savigliano. Il dipinto posto di fronte al piccolo coro dei vescovi rappresenta il Martirio di San Donato, risalente alla met del XVIII, e, sulla volta il profeta Elia che, rapito su di un carro di fuoco, fa cadere il mantello in dono al profeta Eliseo. Interessanti sono i sotterranei della cappella, fatta edificare da monsignor Paolo Brizio nella met del secolo XVII, che accolgono i resti dei vescovi albesi. Nella sacrestia si pu contemplare il bassorilievo della Madonna con il Bambino, San Giovanni Battista e San Giovanni Apostolo, eseguito nel 1507 dello scultore Giovanni Lorenzo Sormani, ammirare il pregevole lavabo risalente al Cinquecento dei canonici nel retrosacrestia, osservare la mensa in legno di noce del XVI secolo e le cassapanche del 1650 fatte costruire dal vescovo Brizio. Nell'aula capitolare costruita nel Settecento campeggia il bel dipinto del cremonese Giulio Campi rappresentante l'immagine di San Lorenzo diacono dinnanzi all'imperatore romano. Nella navata centrale si trovano l'altare maggiore in stile barocco e il ''coro'' ligneo, formato da Particolare del Duomo di Alba ben 35 scranni intarsiati con vari elementi: ambienti urbani e citt con torri. L'icona che lo sovrasta una pala del Beaumont raffigurante San Lorenzo tra gli angeli. Sulle pareti laterali, opera del pittore Luigi Hartmann di Chiavenna, si possono ammirare quattro ampi chiaroscuri che riproducono quattro scene del Martirio di San Lorenzo e risalenti al 1871. Sulle pareri della Cripta di San Pietro si possono osservare delle lapidi funerarie ricuperate dal pavimento dai restauri del 1872. La cappella di San Teobaldo conserva un'arca sacra risalente al 1515, un altare marmoreo del 1746 e alcune lapidi commemorative. Sulle pareti si trovano alcuni dipinti a pale con la figura di San Teobaldo e altri santi protettori di Alba. Da ricordare infine gli altari dedicati a San Luca e a San Bovo. La Cattedrale stata riaperta, dopo circa un anno di lavori, all'inizio di dicembre, per restauri della pavimentazione, dell'altare e il rifacimento dell'impianto riscaldamento. Dagli scavi sono emersi alcuni ritrovamenti archeologici, messi in risalto con grate ben visibili

dall'interno ed stata restaurata la Cappella di S. Teobaldo. San Domenico e Santa Caterina: In Via Calissano si trova una delle torri di Alba, ora abbassata quasi al livello dei tetti adiacenti: Torre di Casa Chiarlone, con una base che appoggia a livello stradale, adornata con una porta lignea risalente al XVIII secolo. Poco oltre, sulla vicina piazzetta, troviamo la Chiesa di San Domenico, i cui restauri sono stati ripresi verso la fine degli anni settanta grazie all'interessamento della "Famija Albisa" che l'ha riportata agli antichi splendori. La chiesa, ora sconsacrata, spesso sede di mostre e concerti. Adiacente alla chiesa di San Domenico si trova la Chiesa di Santa Caterina, la cui edificazione in stile barocco risale al XVIII secolo; la facciata divisa nella parte superiore in tre sezioni con lesene, archi, fregi e La chiesa di San Domenico simboli vari. Pregevole il portale in arenaria con architrave e volute. Le chiese di via Vittorio Emanuele: in questa via ci sono due importanti chiese: quella di Santa Maria Maddalena e quasi di fronte la chiesa dei Santi Cosma e Damiano. La prima fu per buona parte del XVIII secolo utile al Monastero delle domenicane e fu meta di pellegrinaggi di fedeli che si recavano per visitare le spoglie della Beata Margherita di Savoia. Di pregevole fattura il portale con 18 pannelli scolpiti in noce, il presbiterio, l'altare maggiore con sopra una cornice ovale all'interno del quale si trova il dipinto della La Maddalena e il coro della volta affrescata con scorci di prospettive architettoniche barocche. Nella chiesa quasi di fronte Santi Cosma e Damiano edificata su resti di mura romane, di origine molto antica, viene per la prima volta menzionata in documenti del XIII secolo. Nel 1760 venne completamente ricostruita dalle fondamenta in stile barocco su progetto di Carlo Emanuele Rangone di Montelupo. Durante gli scavi venne alla luce, alla profondit di circa tre metri un pavimento a mosaico bianco e nero, un medaglione in bronzo con l'effigie dell'imperatore Marco Aurelio.

Santuario Nostra Signora della Moretta.

Il Tempio di San Paolo, che sorge sull'omonima piazza, venne edificato nel 1925 su progetto dell'architetto Giuseppe Gallo ed stato arricchito negli anni successivi da un pregevolissimo portale in bronzo fuso, opera dello scultore Narciso Cassino. Infine dobbiamo menzionare sia la chiesa di Cristo Re costruita nel 1956 per opera dell'architetto Dellapiana, costruita a pianta rettangolare con un'unica navata e due corridoi laterali, che il Santuario di Nostra Signora della Moretta, costruito nel 1905 grazie ai padri giuseppini di Asti su un sito in cui in precedenza era stato edificato un piccolo pilone votivo.

Altri luoghi e monumenti di interesse


Chiesa di San Giuseppe, Via Vernazza

Siti archeologici Aree naturali

Societ
Evoluzione demografica

Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere


Al 31 dicembre 2010 i cittadini stranieri residenti ad Alba sono 3.759, pari all'11,92% della popolazione complessiva. Le comunit pi numerose sono:[1] Romania - 1.399 Marocco - 517 Albania - 365 Macedonia - 347 Tunisia - 168 Cina - 108 Bulgaria - 95 Bosnia ed Erzegovina - 72 Moldavia - 70 Senegal - 65

Qualit della vita


Nel 2009 Alba si classificata al 2 posto per qualit della vita tra i comuni italiani con una popolazione superiore ai diecimila abitanti

Amministrazione Amministrazioni precedenti

Periodo 1999 2009

Primo cittadino Giuseppe Rossetto

Partito Forza Italia

Carica Note Sindaco

2009 in carica Maurizio Marello Partito Democratico Sindaco

Gemellaggi
Alba gemellata con[7]: Medford, dal 16 maggio 1960 Bansk Bystrica, dal 1969 Bblingen, dal 1984 Beausoleil, dal 1995 Arlon, dal 1 marzo 2004 Sant Cugat del Valls, dal 7 febbraio 2007

Cultura
Universit e istruzione
Alba sede dei seguenti istituti scolastici statali, aderenti al ciclo scolastico della scuola secondaria di secondo grado:[8] Liceo Scientifico "Leonardo Cocito". Liceo Classico "G. Govone". Liceo Artistico "P. Gallizio". Istituto Magistrale "Leonardo da Vinci". Ist. Tecnico Industriale, Commerciale e per Geometri "Luigi Einaudi". Ist. Professionale per i Servizi Commerciali e turistici "P.Cillario Ferrero".

La Scuola Enologica di Alba vista dall'edificio universitario.

Ad Alba inoltre presente una delle dieci Scuole Enologiche italiane, fondata nel 1881: l'Istituto Tecnico Agrario "Umberto I". Nel complesso della Scuola enologica vi la sede del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia (http://www.viticolturaenologia.unito.it/) dell'Universit degli Studi di Torino, e i laboratori chimici, enologici e microbiologici sia dell'Istituto che universitari. Nelle vecchie scuole elementari della frazione Biglini, invece, si tiene un corso di laurea in Scienze infermieristiche dell'Universit degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro". In citt esiste inoltre un centro di formazione professionale, che attualmente porta il nome "Apro formazione professionale", fondato nel 1958 da mons. Giovanni Battista Gianolio.

Il Museo Civico "Federico Eusebio"


Fu fondato nel 1897, questo museo intitolato al professor Federico Eusebio nato ad Alba da una famiglia originaria di Magliano Alfieri. Prima nato solo come raccolta archeologica, solo recentemente si arricchito con diverse sezioni di scienze naturali. Il primo ritrovamento importante a trovare accoglienza a ci che poi divenne il museo, fu un monumento sepolcrale dedicato a Didio Vicario che and comunque ad aggiungersi a un primo gruppo di oggetti di notevole valore archeologico. A questi negli anni successivi si aggiunsero due collezioni private - la Raccolta

Fontana e la Collezione Sotteri ed infine la serie di reperti preistorici donati dal Traverso. Solo nel 1976 il museo inizi a funzionare grazie a criteri moderni dando la possibilit agli albesi e non solo di avere un quadro completo dell'ambiente storico e naturalistico albese.

Eventi
Feste Fiorite (http://www.accademiaaleramica.net/festefiorite.htm), ideate dal giornalista Raoul Molinari, dal 2005 si svolgono ogni anno nell'ultimo fine settimana di maggio nella Piazza del Duomo di Alba. Oltre al Mercatino Aleramico, che propone eccellenze enogastronomiche del territorio, si tengono concerti, spettacoli di danza e di teatro. Agli spettacoli organizzati per le edizioni del 2008 e del 2009 hanno collaborato lo scrittore Giordano Berti e la regista Anita Cedroni del Laboratorio Teatro e Danza di Torino. Alba Music Festival (http://www.albamusicfestival.com), Italy&USA, Alba Music Festival, dal 2004 si svolge in due settimane tra maggio e giugno e in tre Alba, Piazza Risorgimento, settimane tra la fine di luglio e gli inizi di agosto. Oltre 50 concerti con solisti, Feste Fiorite 2007 orchestre, recital, musicisti, seminari, work-shop e altro. Fiera del Tartufo Bianco (http://www.fieradeltartufo.org/it), si svolge ogni anno nel mese di ottobre ed organizzata dall'Ente Fiera di Alba. Nata come manifestazione collaterale alla Festa della Vendemmia, nel 1928, per iniziativa di Giacomo Morra (celebre ristoratore soprannominato dal Times di Londra, nel 1933, "il re del tartufo"), la Fiera del Tartufo d'Alba ha poi assunto nel tempo la fisionomia di un grande evento di portata nazionale. Ogni anno gli organizzatori della Fiera donano il migliore esemplare di tartufo a un personaggio famoso, che viene invitato sul posto. Tra gli ospiti della Fiera Joe di Maggio, Alfred Hitchcock, Faruq I d'Egitto, Ugo Tognazzi, Alain Delon, Grard Depardieu, Gianfranco Fini. Nel 2007 la manifestazione ha ottenuto il titolo di Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba. Collateralmente alla Fiera si svolgono in vari punti della citt numerosi eventi culturali e spettacolari. Il Palio degli Asini e Giostra delle Cento Torri la prima domenica di ottobre.

Palio di Alba - Il crociato Palio di Alba L'artigiano

Ad Alba si tengono inoltre molte mostre ed esposizioni al Palazzo Mostre e Congressi.

Palazzo Mostre e Congressi di Alba, "Le Favole del Tartufo", 2009, mostra a cura di G. Berti e R. Molinari, allestimento dell'ArtStudioLetizia

Palazzo Mostre e Congressi di Alba, "Le Favole del Tartufo", 2009, mostra a cura di G. Berti e R. Molinari, allestimento dell'ArtStudioLetizia

Associazioni culturali
Accademia Aleramica e Cavalieri d'Aleramo di Alba (http://www.accademiaaleramica.com) Accademia Internazionale Albese (http://www.accademiainternazionalealbese.it/web/accademia.asp) Alba Music Festival (http://www.albamusicfestival.com) Associazione Ars et Labor Banda Musicale Citt di Alba (http://www.accademiainternazionalealbese.it/web/associazione.asp) Associazione Culturale "Famija Albeisa" (http://www.famijaalbeisa.it/getcontent.aspx?nID=36&l=it/) Centro Studi Beppe Fenoglio (http://www.centrostudibeppefenoglio.it) Gruppo Fotografico Albese (http://www.gruppofotograficoalbese.it/) Gruppo Sbandieratori Citt di Alba (http://www.sbandieratorialba.com) Associazione Culturale Rejoicing Gospel Choir (http://www.rejoicingospel.org)

Le fiere ed il folklore
Nel 1945 alba non possedeva industrie. La sua crescita imprenditoriale ha pertanto del miracoloso ed oggi conta migliaia di occupati nelle aziende tessili, alimentari, nelle banche, nell'abbigliamento, e decine di banche si contendono i risparmi dei lavoratori che dispongono di un notevole reddito pro capite: la Ferrero, una delle industrie dolciarie pi grandi del mondo, la San Paolo che pubblica Famiglia Cristiana e la Mondo per la gomma hanno trasformato Alba in un polo industriale di livello europeo. L'alto tenore di vita d luogo a numerose feste e fiere e quasi tutte ruotano attorno al vino ed al tartufo: dalla manifestazione primaverile di Vinum alla fiera d'autunno dedicata al tartufo e alla gastronomia. La fiera d'ottobre una rassegna di tutto quello che Alba pu offrire, dalla cultura, alla tradizione, allo sport, ai servizi e all'organizzazione. I disn dra Langa, i pranzi importanti; i disn 'd Carv, o pranzi di Carnevale, la dra leva o dei coscritti, dra spusa o della sposa, dr'uva o della vendemmia, d'er mass er cr-crin o dell'uccisione del maiale, d'j servit o dei servitori, e infine d'er particolar o del proprietario agricolo, sono la certezza di una tradizione culinaria che esalta le caratteristiche della cultura contadina. Le stesse caratteristiche le possiamo trovare nella giostra delle cento torri e nel palio degli asini. Con questa manifestazione Alba ritrova il fascino antico del Medioevo.

Stampa, radio

Quotidiani Gazzetta d'Alba[9] Il Corriere di Alba, Bra, Langhe e Roero

Portali Radio www.Albain.com (http://www.Albain.com) Radio Alba

Cinema e teatro

Cinema Cine4 Cityplex Alba Cinema Moretta Sala Ordet

Teatri Teatro sociale G.Busca

Cucina
La cucina albese parte integrante della storia della cucina piemontese. Numerosi sono i piatti in cui presente il tartufo bianco di Alba come i tajarin (le tagliatelle piemontesi) e la fonduta. Rinomato il carpaccio di carne cruda detto appunto carne all'Albese. Tra le altre ricette si possono ricordare il brasato al Barolo, il vitello tonnato, la classica Bagna Cauda piemontese e le frittelle delle Langhe. Tra i dolci troviamo le pesche ripiene, la torta di nocciole delle Langhe e le paste di meliga. Ai piatti si accompagnano i celebri e numerosi vini prodotti nella zona di Alba.

Geografia antropica Economia


Oltre alla tradizionale agricoltura, Alba un centro vinicolo molto importante nonch un rinomato centro gastronomico. Nella zona di Alba, infatti, sono presenti 290 aziende vitivinicole che coltivando una superficie di 700 ettari di terreno, producono in media ogni anno 61.200 hl di vino.[10] I vini Albesi sono tra i pi rinomati d'Italia e si dividono in: DOC: Barbera, Dolcetto, Nebbiolo. DOCG: Barbaresco, Moscato. La citt possiede una florida economia potendo contare anche sull'industria dolciaria, di fama mondiale, Ferrero, sulla multinazionale della lavorazione della gomma Mondo, su una casa editrice come la Societ San Paolo e sull'affermata industria tessile Miroglio. Nel comune hanno sede la Banca di Credito Cooperativo pi grande d'Italia, per numero di soci, la Banca d'Alba, e la catena alimentare internazionale Eataly. Ad Alba inoltre stata fondata UniEuro, la catena italiana di negozi specializzati in prodotti di informatica, telefonia ed elettrodomestici.

Alba poi famosa, in tutto il mondo, per i suoi tartufi bianchi, tanto che vi si svolge l'annuale Fiera del Tartufo.

Servizi

Infrastrutture e trasporti
Strade, autostrade
Alba transitata dalla SS 231 (Asti-Cuneo) e dalla SR 29 per Cortemilia-Savona e Torino. Numerose strade provinciali collegano la citt con i tanti paesi dell'area urbana. L'Autostrada A33 (Asti-Cuneo) parzialmente completa: per ora solo il tratto Asti-Alba si congiunge con la tangenziale Roddi-Castagnito. Il tratto che dalla fine della tangenziale (a Roddi) arriver a Cherasco (dove presente un'altra tratta di autostrada) sar ultimato in tempi decisamente lunghi pur misurando solo 12 chilometri.

Ferrovie
La citt servita dalla ferrovia Alessandria-Cavallermaggiore. Sono presenti due stazioni: una in centro ed una nella frazione di Mussotto.

Trasporti urbani
Ad Alba sono operative cinque linee urbane di autobus (1: Ricca-Alba-Racca, 2: Alba-Gallo-Castiglione Falletto, 3: Monticello-Biglini-S. Cassiano, 4: Alba-Roddi, 5: Ponte Grosso-Cimitero). Inoltre dall'autostazione partono pullman per Torino, Cuneo, Asti, Canale, Cortemilia e Bossolasco. In passato fu in esercizio una linea filoviaria per Barolo.

Personalit legate ad Alba


Michelangelo Abbado (1900-1979) - musicista Giacomo Alberione (1884-1971) - presbitero ed editore Giordano Berti (1959- in vita) - scrittore Aldo Cazzullo (1966- in vita) - giornalista Giovanni Coppa (1925- in vita) - cardinale e nunzio apostolico Michele Coppino (1822-1901) - politico Beppe Fenoglio (1922-1963) - scrittore e partigiano Pietro Ferrero (1898-1949) - industriale dolciario Pietro Ferrero (1963-2011) - industriale dolciario, nipote del precedente. Pinot Gallizio (1902-1964) - pittore Giuseppe Girotti (1905-1945) - presbitero, annoverato tra i giusti tra le nazioni per la sua azione a favore degli ebrei. Giuseppe Govone (1825-1872) - generale e politico Roberto Longhi (1890-1970) - storico dell'arte Macrino d'Alba (XVI secolo) - pittore Enrico Martini (1911-1976) - militare, alpino e partigiano Publio Elvio Pertinace (126-193) - imperatore romano Giuseppe Camillo Pietro Ricchiardi (1865)-(1940) - militare, giornalista, avventuriero Teobaldo Roggeri (1099)-(1150) - santo della Chiesa cattolica Luigi Sacco (1883-1970) - militare Giovanni Battista Traverso (1843-1914) - mineralogista e paleontologo

Giuseppe Vernazza (1745-1822) - storico Giuseppe Zilli (1921-1980) - presbitero e giornalista

L'opera di Vittorio Riolfo


Fra le figure legate alla citt di Alba vi quella di Vittorio Riolfo (Cortemilia, 1925 Alba, 1986), giornalista, scrittore e storico, a cui intitolato un premio letterario per opere edite su Alba, le Langhe e il territorio del Roero[11]. Cantore della vita di provincia scrisse sul Corriere Albese e su La Gazzetta d'Alba, settimanale della famiglia paolina. Dal 1955 fino al 1985 si dedic all'attivit della Famija Albeisa, ente morale che lui stesso avevo contribuito a creare. A lui si devono saggi di storia e tradizioni locali, nonch la prima guida turistico enogastronomica delle Langhe, intitolata Langhe d'Alba (1963). Fondatore dell'Ordine dei Cavalieri del Tartufo, negli stessi anni in cui Giovanni Guareschi inventava la figura di don Camillo che dialoga col Crocifisso, Riolfo immaginava sul Corriere Albese di scrivere lettere a San Teobaldo che, con San Lorenzo, patrono della citt. stato il primo storico a dedicare un commento critico all'opera dello scrittore partigiano Beppe Fenoglio.

Sport
Ciclismo
Alba stata per due volte sede di arrivo di tappa del Giro d'Italia: la prima nel 1968, la seconda nel 2004. Nel 2011 Alba ha nuovamente ospitato il giro d'Italia. stata, infatti, la citt di partenza della seconda tappa del giro.
Anno 1968 1968 2004 2011 Tappa 3 4 1 2 Partenza Saint-Vincent Alba Genova Alba Arrivo Alba Sanremo Alba Parma km 168 162 143 242 Vincitore di tappa Guido Reybrouck Ward Sels Alessandro Petacchi Alessandro Petacchi Maglia rosa Michele Dancelli Michele Dancelli Olaf Pollack Mark Cavendish

Calcio
La principale squadra di calcio della citt l' Associazione Sportiva Albese Calcio che milita, attualmente, nel girone B dell'Eccellenza Piemonte[12]. L'altra squadra di calcio della citt G.S.R. Ferrero A.S.D. che milita nel girone G piemontese e valdostano di 2 Categoria.

Galleria fotografica

Interno del Duomo

La Cattedrale di San Lorenzo

Via Cavour di notte

Il Municipio

Il Duomo

Facciata del Duomo

Via Vittorio Emanuele

Alba, Piazza del Duomo, Feste Fiorite 2008

Galleria fotografica d'epoca

Alba - Caserma Govone - 1940 - Collezione di Tony Frisina Alessandria

Saluti da Alba - 1900 circa - Collezione di Tony Frisina Alessandria

Note
1. ^ a b c ISTAT data warehouse (http://dati.istat.it/Index.aspx) 2. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/doc/dpr412-93_allA_tabellagradigiorno.pdf) in Legge 26 agosto 1993, n. 412 (http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1993-08-26;412!vig=), allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012. 3. ^ Fonte: Tuttitalia.it (http://www.tuttitalia.it/piemonte/85-alba/) 4. ^ Israel Gutman, Bracha Rivlin e Liliana Picciotto, I giusti d'Italia: i non ebrei che salvarono gli ebrei, 1943-45 (Mondadori: Milano 2006), pp.198-99.

5. ^ Fonte: Quirinale.it (http://www.quirinale.it/onorificenze/DettaglioDecorato.asp? idprogressivo=18798&iddecorato=18345) 6. ^ Statistiche I.Stat (http://dati.istat.it/Index.aspx) ISTAT URL consultato in data 28-12-2012. 7. ^ Fonte: Comune di Alba (http://www.comune.alba.cn.it/COMUNE/Servizi_Uffici/Servizi_Staff/uff_sport_gemelle.htm) 8. ^ Fonte: Tuttitalia.it (http://www.tuttitalia.it/piemonte/85-alba/37-scuole/) 9. ^ Fonte: Gazzetta d'Alba (http://www.stpauls.it/gazzetta) 10. ^ Fonte: VinoStore.it (http://www.vinostore.it/cittadelvino/cittaalba.php) 11. ^ Fonte: Vialardi.org (http://vialardi.org/AAS/torrione_aaas_prgm2009.html) 12. ^ Fonte: Albesecalcio.it (http://www.albesecalcio.it/index_780-3.php)

Bibliografia
Giuseppe Mazzatinti, Note per la storia della citta di Alba, Tipografia e libreria Sansoldi, Alba 1887. A. Buccolo - E. Necade - V. Riolfo, Alba. Un secolo, L'Artistica Editrice, Savigliano 1985. M. Venturino Gambari, Studi per una storia d'Alba. Navigatori e contadini. Alba e la valle del Tanaro nella preistoria, Famija Albeisa, Alba 1995. E. Villata, Macrino d'Alba, catalogo della mostra alla Fondazione Ferrero, Editrice Artistica Piemontese, Savigliano 2000. G. Romano, Macrino d'Alba, protagonista del Rinascimento piemontese, Editrice Artistica Piemontese, Savigliano 2001. G. Parusso, Alba. Il Novecento. Appunti per una cronaca, Araba Fenice, Boves 2005.

Narrativa
Beppe Fenoglio, I ventitr giorni della citt di Alba, Einaudi, Torino 1952. Lucia Gangale, La vita della citt. Tredici racconti albesi, L'Artistica Editrice, Savigliano 2009. Giordano Berti e Raoul Molinari, Tobi e il tesoro del tartufo d'Alba, illustrazioni di Adriana Galoppi, Araba Editrice, Boves 2009. Giordano Berti e Raoul Molinari, Il Re del Tartufo, Araba Editrice, Boves 2011.

Voci correlate
Alluvione del Tanaro del 1994 Repubblica di Alba Repubblica di Alba (1944) Circondario di Alba Tartufo bianco 16368 Citt di Alba, asteroide dedicato ad Alba

Altri progetti
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Collegamenti esterni
Sito ufficiale di Alba (http://www.comune.alba.cn.it/) Sito turistico di Alba, Langhe e Roero (http://www.langheroero.it/)

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