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Ortonesedi
StoriaPatria
rcerche
a curad
vtncenzo Dorgner(
Enrico Coletti
Padde Di Lullo
Andrea Di Marco
Antonio Falcone
ELioGiannetti
Dino Pacaccio
Emilia Polidoro
Nicola Selafini
Giorgio Zandegiacomo
Azienda
Autonoma
di Soggiorno
e Turis-mo
Associazione
Ortonesedi
StoriaPatria
ORTONA
nel Seicento
Azienda
Autonoma
di Soggiomo
e Turs-mo
CoUa di
ORTONA
NEL SEICENTO
Testi
@Associuiorc Ortorcse di StoriaPatria:
VncenzoBoryheti, Ennco Coletti, Paide Di lllo,
Andea D Mo, Aitoio Falcone,EIio Giaaaeni,
Dino Pacacio, Enilii Polidorc, Ncolo Setufi,
Giorgio Zandegio.ono.
Disgni st|m robiliari
Fotocomp$izione e stanpa
Iip olito gra Colaizzi, Ono@
vietai.la riprcduione,
AZIE}IDAAUMNOMA III
SOGGIORNOE TIIRISMO
P@ d.l. Repubblic{,
9
66026O(IONA (CH)
telefono(085)9063841
telefax(085)9063882
SOMMARIO
Una mosa di spessoreal terminedi una ricerca
EmIia Poldoro
Il Seicentoh Abruzzo e in Ortona
EIio Gianhetti
La strutturaamministrativa
Elio Gannett
L anministrazionedella giustizia
Antonio Falcone
Una cita con 4000 abitanti
Giorgo Tandegfuomo
La dcoshuzioneubalistica
Nicola Serafni
La societortoneseattraversoun libro paocchiale
Nicola Serani
Quatho famiglie nobili
Nove Conventicon una gmndeinffueza
Antono Falcone
Le pergamene
Dino Pacacco
12 maggio 1600:nascela diocesiOrtona-Canpli
EIio Gannefti
I protagonistidell'attivit artistica
VbehzoBorghetti
Musicae musicisti in Ortonatra ChqueceDtoe Seicento
Enico Colctti
Oreficeriain fuona
Paride Di Lullo
Il rivestimentodellaToe dell'Orologio
Antonio Falcone
Le Vigne
AndreaDi Marco
La terdbile pestilenzadel 1656
Paide Di Lullo
I traffrci marittimi
Paide D Lullo
La piraterianelle acqueortonesi
Appendice
Pag. 7
Pag. 16
Pag. 18
Pag. l8
Pag. 19
Pag. 20
PaE.26
Pag. 30
Pag. 3l
Pag. 32
Pag.38
P^9. 40
P^9. 47
Pag.48
Pag. 49
Pag.50
Pag. 55
Pag. 57
Pag. 59
In copertina: piana di Orbru dicaa a G.B. d4 Pizzis da ..il Regno d Napoti ir ptuspettivo"
di G.B. Pa.iche i, stampatoa Napoli nel 1703
/).,
PantadiOronadella
lncdelxvl seolo
diddscolie.1iAlesandtu Dotnno
UNAMOSTRA
DI SPESSORE
AL TERMINEDI UNARICERCA
Continuandoi suo mpegnoculturale, l'AssociazioneOrtonesedi Sturta Patria ha
decisonello scorsosetembreuha ricerca su Ofiona nel Seicento,comepercorsoili
studio annuale.II periodo statoscelfoperchnoh molto conosciutosebbeneicco
di elcmentiche sottolineayanola sua impoanzacomemomentoqualifcante nella
crescitoe nello sviluppodella comunitortonesee del cohptehsorio.
La Mostra che vieneallesttanella Chiesadi S. Caterin.re nell'Oatorio del
Clocefsso l risuhato deIa ricerca, che diventavisbile afttuverso una esposizione ragionatadi docwnent,perqamene,telepftoiche, libri, foto, piante, ecc.
I soci dcll'Associazione
hannocompiutoricerchein rart Archiyi, da quello di
Napoli a quelli di Chiete di lancano, da Bibliotechea collezioniprivae.Ia
yicendacofiplessa di una comuhitin camminotrasparedalle palole di un documentoappenaleggbilc,da color d una tela pittorica, da reperf d un mamafto
edilzio,dalle rghe di un lbro.
Sino a qualchedecefixofa il Seicento,I'et barocca in specie,il perodo che vo
all'incirca dal 1600al 1650,era consitleratonon bene,per non drc alttu, da fanti
studiosi: pregiudizi di tipo romantico oppure una certa vsione illuministica del
progrsso umano ed anche uka lettura sohanto soco-economcadei dati sturtc
ayeyanoaccantonatose non limitato gli studi e gli approfondimenfinecessariper
conoscereeettivamentc1' epoca.
Cominciandoin1)ecedalla storia locale, dal dato particolare, dal docuhento indscutibile, possiamoconoscereben alfro. Questoperiodo non fu affatto un'epoca
negativa,d rcgresso,di fomalism nutili. Pensiarnoalle innovaziohiancheorganzzatiyeche iI Conclio di Trento innesc,pe cu oggi possamoconosceetutta
la realt dcmogrartca,ne mnuti particolai, attraverso libri manoscrttticonservat cofi tant amore nell'Archivio della Cattedrale; riguardiamo con attenzone
alle tele pitoiche di Giown Battista Spinelli, d SebastianoMajeski, tli Tonoso
Alessandrn,che rempionoalcune chiese:potremo notarcfacilmente quale spessore I'arle e Ia cuLturaraggungessero
in Ortona; le istituaon,attaversoil
Consiglio dell'Uniyerst, erano vh)esul piano ciyile; difendeyanoe rappresentarano benela comunitfutelandonei problemi, afrontando con decsionele situazoni difrcilL comeI'arivo dei soldato le pestilenzeo il tmoredei turchi; possiamo conoscercI'endta delle immgrazioni,da q eIIa degli sloy cristiani, gli schiavoni chepopoLvono tante terre a su.d-estnel territorio comnale,a quella d amiglie lanbarde e spagnole,a quelle ilel teramano.Lr1Chiesaera protagonistad un
inpeqno icco, non sola pastoralc ha ancheciyile e sociale,iia attraversoI'opera
di vescovidi valore, sia attrave$o la presenzaoperunte di ben nove Conl)enti:
agostiniani, domenicani,conrentuali, hinori osseryanti,cary ccini, carmelitani,
celestihi,fatebenefrotelli,cistercens,Sul pano economico,Ia trasfomazione ilelle
colfure, da grano e seminativo,a uva da vino, costitu una vera rivoluzione; sul
piano urbahistcosi cominciad abitarc nei campi e nelle rille sehpre d pi, sul
piano socialecominciaa nascereuna imprcnditoria mercantileche espofta vino e
Antonio Falcone
IL SEICENTO
INABRUZZO
E IN ORTONA
Ortona, citt dello stato farnesiano. ai confni del sud
Il Seicento,ancoraper acuni aspettidel tutto inesplomtoo dimenticato,rappresenta
un periodo affasciantedi stoda nazionalee regionale.La storiognfia piuttosto
avaravelso la nosharegronee spessorisolve, solo con qualchepagin4 fenomenidi
vastapofata. L Abruzzo sembn immersoin un'apparentequotidianite anonimato,
condizionequestaimposta,in un certo senso,da una dominazionespagrolarapacee
gabelliera.In realtspesso vittima, oltre chedi calamitnaturali,arche di compravendteestemporanee
di interecita e territod, owiamentecon tuti gli abitanti.Cos
la vita socialerisulta determinatadalla dmmmaticafranmentazioneDolitica. con
conseBuente
esasperalo
campanilismo.
ed inolEedallerivohee dallerepessioni.
del
1646
Masaniello
iNorge contro i dominatoti spagnolie aizza la folla
Quardo
furentenapoletana,'eco giungeanchein Abruzzo,ma la dspostaprcvenientedalle
singolecitt ha motivazioni diverse,taloratotalmenteopposte.
Chieti, demaniorcgio, si ribella all'erario, gli taglia gli alberi del giardino e gli
incendiala casa,poi passaal paazzodel Covematore.Non accettadi esserevenduta per 170.000ducati al ducaCaracciolo.Vuole conservategli antichi privilegi e
ci descecon la forza.
Guadiagele attuauna rivolta flscale.
Nel teritorio terainanoaddirittumshagianonimee nonrivendicate,incendiclamorosidi
casenobifari tenorizzaoquellapaltedi popolazione
chenonprcndeparteallarivoltaLAquila subiscel'assediodi AlfonsoCarafa.
Michele Pignateli,regio govematoredel Regnodi Napoli e Sicilia, riescea domare tutte le ribellioni, servendosidi banditi addeshatie refibuiti (A. Melchione Storia d'Abruzzo tra att e memoie. Penne, 1989).La popolazionesoffre per i
continui abusi.Le costesono infestatedai pirati, Ie zoneinteme dai briganti.
r-_economia,vivace nel primo decenniodel secolo,languenei decennisuccessivi,
condizionatanegativamenteda tre elementidi fondo: latifondo, mancanzadi bmccia di lavoro per decessie chiamataalle ami, e pastorizia.
PesanteI'ereditdel secoloprccedente.
I pochi tentatividi dcosuzionespesso
eranosolo occasioniper taglieggiarc1apopolazione,aumentarela pressionefiscale
o giustifrcarea[uninishazioni improwisate o incapaci.D'altra parteapplicareleggi
uniformi o cdteri unici di equit fiscalenon era avvertito neppulecome aspirzione. Meglio l'abbandono e Ia mise a genetulizzata.La societ abruzzese,per,
nonostantetutto, riesce a dimosfiare, olhe le inevitabili soffereDze,un femento
civile e una lentalibetazionedal pesoingombrate della feudatit.
SeguircI'itinerario abruzzese
in tutto I'arco dei Seicentoci porterebbelontanoe questonon 10scopodellapresentericerca,percici limiteremoai brevi cend gia esposti, utili alla coprensionedella vita della nostracitt nella prima rnetdel secolo.
Ortona e il ducato di Para
Gli atti notarili e i documentirelativi al 1600conseflari pressol'Archivio di Srato
Ortonain tutto il 1600,ma soEattutto nella prima mea del secolo,vive una situazionedrammatica,
Dipendeper tutti gli aspettianminisativi dal ducadi Parma,a lui pagapuntual_
mentetassee gabelle,perprammaticheregie ed ordini, emessia Napoli e accettati
a Pama, diventanovincolanti per la cift. Il risultato una pressionefiscale insostenibile,accresciutain ogri occasione.
Il duca di Pama nscuotein Orton4 attaverso i suoi amminisftatori,diversi pagamenti fiscali, tla cui la gabella della farina. Purtropponel 1613 la gabella viene
incassatada un altro creditore,il qualeevidenteme[teapprcfittadella disattenzioDe
altrui per saldarc il conto. QuaDdoil duca, che dsiede lontano, non dscuole, si
rivolge alla Cameradella Sommariaa Napoli., che agiscecomeun tribunaleamminishativo e fibutario. Essadidme tufte le controveisiefeudali, liti tla baroni,pvati e universit,istruisceregolad processied emettedecretiinappellabili, servendosi
anchedi consulte.Per il casospecificodi Ortona,la RegiaCameraesaminagli atti
e dedeta che gli affittatori sono tenuti improrogabilnente a pagareil dovuto alla
corte pamense.In casodi mancatopagamentonschianocinquantaa Ii di calcele
e comunquedevono essereimmediatamentesostituiti, siano essi sindaci o nobili.
Infi[e gli anminisatori sonoobbligati ad aggiornarcla ]ista di cassieri,esattorie
corpi di entratacon i relativi tempi di pagamento.RanuccioFamese(1592-1622)
accettala pmmatica regia e I'ordinalza diviene esecutiva(Archivio di Stato di
Napoli - Archivio Famesiano- vol. 1207- II - n.4, pag. 2 e 3).Comunquela vertenza si protraefino al 118.Infatti I'afnftatoreAndreaMatteo De Pizzis descea saldare i conti aehati relativi al periodo settembre1613-agosto1619, mentre alla
datadel 12ftaggio 1618restanoancomirsoluti i ttibutr otdimti (Arch, Famesiano
- 1207- rol. II n. 5). Dalla nota delle gabelle,relative al 1629,emergela realeconsistenzadelle tassechela citl devesostenerc,ma qui, comenei documentigi esaminati, risultano solo i dati complessivi,non quelli relativi ai tuochi. Riportiamo
alcuni nomi pi curiosl gabella dei dann dati p. 93; gobella della bastasio
p.790.50; gabella della sfondaruradel barile p. 26; gabella dei ni e usdolanep.
2451; il bonatiusdei omai e arinai p. 500; gabella delln cattapahza-; gabella
della macinap. j600; gabella dei pesi e msurep. 1600;gabella deifeuAi e bucciltria p.600 (Arch.Famese- 1207- rol.23-5).
I frmchi in tuona nel 1631sono917, di cui soltanto96 bonatenenti.Ogni famiglia
paga 15 grana come tzuisaordinaria, 48 per le fanterie spagnole,91 per i soliti
donativi, 8 perch alcuni fuochi sono venuti a mancmq 63 per altri donativi. La
tassaannuacomplessiva,
sempreperil 1631, di 4561tar,monetasiciliana,senza
alcunadisparitdi hattameDtotra rcsidenti e forestiei (Arch. Famesano- 12202
vol Z). Comunque,a titolo di curiosit,diciamoche gli aretrati insoluti continuano
perfino trentennali(Arcfr.
ad accumularsiper ttto il secolo,con rateizzazioDi
Farnesiano1205- Memaieper l'Abru7xo- 50.51).
Tbuppee ordini capitati
Anche seI'Italia toccatamarginalnentedalla gBerradei Trent'anni, cheinteress
solo la Valtellina e il MoDferrato,le regioni dircttamentegovematedalla Spagnao
da essainfluezatesonolettemlmentesoffocateda amrolamenti,razzie e ricatti di
ogni genere.Il popolo ortonese,infatti, pi della pressionefrscale,temegli attacchi
corsari sul marc e cercadi difendersiin ogni modo. Per paa della pestescaccia
10
Anchenei matrimoniin Chiesai nomi dei nobili sonoprecedutida si8lore e signora, gli ali non hannonessunappellativo.Alcune not^zioni palticolari riglardano
la residenza,la testimonianzadi statolibero per i forestieri e gli accertamentieffettuati pressola cosiddetta'torte episcopale",le dispenseper nozzea consatrguinei
fino al teo gradodi parentela,i decretitrasctti in latino. In nessuncasorisulta il
mestiereesercitato,comeawiene invece in un frarnento di fuochi di 13 famiglie
ortonesiche operanoa l-ancianoe risiedonoa Frisa. Sonoin maggiorparte nucei
di sette - otto persone;il capofamig]iaquasi sempreesercitail lavoro di frnaro,
carbonaro,camiciaroe pizzicaolo (Arch. Famesiano- 1202- 23.3).
I rcgistri delle cresimeriportano la formula iniziale col nomedel vescovo,successivamentela datae I'elenco dei cresimati,con a fraDcoi rispettivi paini e maine.Trascurano
I'eta e saltanogli annidal 1653al 1661.I mesisceltiper l'amministazione del sacmmentosono:maggio,giugnoe luglio.
Per quanto riguarda il libro dei battesimi, esso quasi del tutto restaurato,nella
maggiorpafle illeggibile con un udco dato certo:le pdme lettercdell'alfabetopartono dal 1670 e vanno fino al 1698.solo dalla lettera F alla lettera N i nomi dei
battezzativannodal 1625al 191: pertantoi dati sonomolto incompleti.
Tutti i registri nella prima pagina mostranoil decretovescovile,secondoiI quale
chiunqueosi stapparc o altemreuna paginaincorre nella scomunica,la cui assoluzione dseata al vescovo.
Quadro riassrtivo
Amo
1582
1625
ta6
Fuochi
94
r6n
1628
1629
1630
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1632
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1634
1635
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1638
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229
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1642
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164',7
1648
1649
1650
Crcsimati
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382
Matrimoni
Batlesm
F-N
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Parmci
.la ne D.
t3
Ad 14nassio1640
Sis.re Anonio di Senno de a Ripa e la sie.na Claudia de e Carcere urcno conguni in
motnnonio itta RS.R.E. da ne D. Vincenzo Rainaldi canonico et curuto alt presenza di
batgelista Raierc et dA D. Luigi Atoo de Rubeis.
Addi 23 agosto l&0
Il S.rc Franc. Ant. D Sans e la s.ia Fratcesca MontaqneseIurctu congimti in mtimonio
iBta R S.R.E. do me D. l4nc. Rainaldi @onico e curcto alla prcsen a del s.rc Pietrc Paula
Marnca ? ilsiB.rc Giulio dp Santtset altn.
Gio. M6teIa Napolitono et Catunna Uolpelurcno coneiunti in nlttimonio ixta R.S.R.E. .la
ne D. Unc. Rainadi canonico et c tuto, alla presenza di Don Marc. Ant. Seccia ban?elisa
A 30 nownbrc 1640
Pietu Cipiani et Dia em Giufrce lnno co"siunti in marinonio iuxta R.S-R.E. da ne D.
FrunL Bucciarcllo curao alla presenzadi TonaassoPalhietu et EyangelistaBaierc sa.istani.
Ad 10 giugno 1640
Tomassodi Gio. Iulio d'Otsogna er Porria di Gmno lurcno cotsiunti in netinonio
R S.RE. a a prcsen?t di Eyangelista Baierc Marc. Att. Massenino et altri.
iutta
Ad 6 gennem1637
AngeloAntoniofglio legnno e Mturule di Flaninino Fernrese e AntonioPulcinou bauezzatodo nu d. VncenzoRainadi curctoiwta ntusS.R.E.L compadrcfu /// sok Ia comadrcIa
Add 28 gennaio1630
N.ol Innado Tonassofslio lesitino et naturuledi Lreto Colaet GiovannaPonpilio 1t batezzaoda me don Vic. Rana o canonicoe curuto iwta i-S.R.E. il conpadrclu il Sig.re
Gercnimoil Bemald' la conadrela S.ruAnM Stis.
Conclusioni
Nella prima met del 1600 la vita degli ofonesi funestatada obblighi militari,
tassee rivendichedi ogni tipo ha corte fanesiana,da cui Ofona dipende,e quella
napoletana,che impone leggi e dirime connovemie con la forza delle alleanze.
Completail quadro,per nulla confoante, la pestedel 1656con i circa 1500morti
(L DelUecchio- D.A.S.P1976-78,
pag. 83).
Eppurei contadinicontinuanoa coltivaregmno,veccia,uva, fichi, ulivo e un po' di
lil|.o (E. Polidoro - S, Maria d Costantnopolin Ortona. l99l), i conciatori di
pelli, funari, carbonarie pizzicaroli a sgobbarcda manea sera;i commerciantidi
gno a venderee comprarein Puglia e sull'altra spondadell'Adriatico; i nobili a
vendercterreni, contrare censie lasciareprebende;il capitolo a prendemepossesso, dpetendola solita cerimonia:n canonicocamminasul tereno, smuovela
terra, spezzaalcuni mi di alberi senzahovare opposiziore (D.PS. - Regestodelle
pergamenedell'Archvio capitolaredi Ati. A cura d B. TrubianL VoLII. L'Aquila,
1985.Da n. 858an. 909).
T\rtta la cittadinaMa accogliegli scampatialle due guere di Castroe i vati forcstieri, li integn nella comudta locale, quasi sempreraccoltaintomo al suo santo
Paono S. Tomnaso.
Solo nella secondaet del 1600,per,il popolo ofonese dprendevivacit e vigore e s'incammina
lungoil sentierodei secoli.
fuona, cenhodi culta regionale,nel Settecento,
attravercoil Seminado;di profonda innovazionedi ideefta '800 e '900 , dusch ad ofiiite appienola suaricchezza,
fatta di lavoro e creativit, al contestonazioDaleed europeonel Tezo millennio.
BTRNARDI
15
LA STRUTTURA
AMMINISTRATIVA
Nel XVII secolo Ortona faceva parte del Regno di Napoli con assoggettamento
feudale alla famiglia Famese.La concessionefeudale per non sotaeva la citta
dall'obbligo del rispettodele leggi del rego giacchdettaconcessioneera sempre
e soltantodi godimentodel beneconcessoe mai di propriete di autonomiapolitica.
Le strutture giuridiche ed amministrativedella citt erano pressochidentiche a
quelle degli altd centri dell'Italia meridionalecon qualchevariazionelegataprincipalmentealla morfologia del paese,al suo sviluppo economico,e all'aspeftosociale e religioso.
In OrtonaIa stluttura amminisativa che govemavala citf era abbastanza
ampia;
la quasitotalit delle calicheveniva rinnovatanella riunione del Consiglio decurionaledel 15 agostoe gli incarichi avevanouna durataannuale.
Per meglio comprendere
la macchinaburocraticadel'Universitdi Ortonanel
XVII secolodescriviamobrcvementee stutture e gli incarichi pi impofanti.
Il Parlamento generale
Era compostoda tutti i capi famiglia dell'Univenit (nobili, borghesie popolani).
Stabiliva patti di alleanza,giravafede alle dinastie,deliberavala pacee Ia guera
con altre citt, nominavai membri del decurionato.
Il Consiglio decurionale
All'inizio del SeiceDtoil Consiglio era compostodi 40 decurioni (termine improprio utilizzato per indicare i consiglieri) e il suo numero venne ddotto a 35 nel
1671.II Consigliosi dunivain sedutaordinariail 15 agostodi ogni annosu convocazioneamunciatadal "piauaro" o'\ubicta" (baDditore).La sedutaera annunciata
da 40 dntocchidella campanamaggioredella Cattedrale.
Nella riunione,che si
tenevaalla presenzadel Govematore,si procedevaalla ripaftizione delle cariche;il
Consiglio, inoltre, deliberavasui lavo pubblici, imposte,salutepubblica, difesa,
pubblicaistruzione,feste,ecc.
I decurioni eranoeletti a vita e quandouno di essi mova, la sostituzioneveniva
fatta dal ParlamentoGeneraletenendoconto che i figli succedevanoai padri e
quandouD casatosi estingueva,veniva chiamatoa far pafie del Consiglio un rappresentantedella famiglia che egli ultimi anni avevaraggiuntola maggiore
dignitsociale.
I Sindaci
Venivanoeletti h numerodi due e costituivaro il potereesecutivodella citt. Se
uno di essimoriva, restavain carical'altro nno alla nomale scadenza;se venivano
a mancarcenhambiil poterepassavaal Mastrogirato.
Potevanoessererieletti
dopo tre anni dalla scadenzadel loro mandatoa condizioneche non fosserodebitori dell'Universit e che i conti della loro amministrazione,che eranotenud a presentarea fine mandato,avesseroottenutoil pareteavoreyoledei "Razonala rivedere Ii cont". I: etfiassima per esserceletti era di 75 anni.
Il Mastmgiurato
Il compito di eleggereil Mastrogiuratospettavaal Consiglio decurionale.Egli era
presentea tutte le riunioni del Consiglio e il suovoto era soltantoconsultivo.A lui
era affidatala responsabilitdell'ordine pubblico, la vigilanza nottna dolla cita,
l
l7
TAMMINISTRAZIONE
DELLA
GIUSTIZIA
In tutto il territorio del RegnoIa giurisdizionepenaleper i reati maggiod apparteneva al rc che la esercitavaattraveno i suoi uffici distrettali e provinciali. per i
rcati minori che comportavatomulte, ammendeo penedetentivedi minorc entit,
la giustzia penaleera affrdataal Govematorc,che rappresentavagli interessidel
fedatario.
Il Govematore
Em ilpprcsentantein citt del feudatario,da cui venivanomjnato,e duravain cadca un anno.Tra i suoi compiti vi eraquello di presenziare
tuttele seduteconsiliariper
riferire al Duca dell'andamentoe della buonaconduzionedella vita amministrativa.
Amminishavala giustiziapenalecosiddettaminore e so\,Taiendeva
a quella civile
neLsenso
chegiudicava
gado
gli
in secondo
appellipropostia.llesenrenzepronunciate dal GiudiceCivie. In primo gradoavevacompetenza
sullecausecommerciali.
I1 Covematoreesercitavaanchepoteri auninishativi di contiollo sull,Universite
controllavala regolaredscossionedelle imposte.
n Giudice Civile
Era di nomina del Consiglio decurionaleed esercitavala suafunzioneper un ano.
Doveva necessariamente
esseredottore in legge ed eta competentea giudicareIe
contoversie rclatrve at "danni dati'', ossia i danni causatialle coltivazioni daeli
admali erranti.a quellerelariveali aJfi(o dellegabellee. in genere.a tufli ico-ntratti di affitto relativi ad imnobili. Aveva I'obbligo di tentarela concili^zionea le
parti e il condannatopotevaappella$i alla suasentenzadavantial Govematore.
Ordinariamenteqestacarica veniva affidata a forestied. I Giudici non poteva[o
yi ani, angafi,fgli di hierrci.nati illcgiftimi".
etseredi"vil conditione,
UNACITTA
CONQUATTROMILA
ABITANTI
E molto difficile calcolareil numerodegli abitantidi una cittadinapdna che fossero
organizzativeri censimenti.Nel Seicentocomenei secoliprecedetrtisi calcolavaoi
'frocli . ossiai gruppi
famigliari.Questieranocompostid4-5-6personeper media.
l "f1/ochi" ctrc conosciamosono questi: Del 1595 emno 917, nel 1648 erano 859,
nel 1669erario517, nel 1696emno549. E pensabileche la popolazionetesidente
in Ofiona nella pdma metdei Seicentosi aggimsseintomo a 4000-4500abitanti.
A met dei Seicentoci fu una terribile pestilenzache causla morte di qualche
nigliaio di persone.
18
URBANISTICA
LA RICOSTRUZIONE
di StoriaPaia,ho redattouna
con alcunisocidell'Associazione
In collaborazione
mappaurbanisticadi Ortona,come essadovevaesserenei primi decennidel
Seicento.E' una ipotesi di studioche si basasu documentistorici, comeatti notalili
degli Archivi di Stato, e soprattuttosulle due mappeche sono pervenute:quella
del 1583,moltoprecisaanchenei dettaglie quelladePizzisdel 1685.
agostiniana
Indubbiamentela citt era collocata quasi per intero dentro la cinta muraria che
GiacomoCaldora avevacostrito nei primi decemi del Quatocento. Limpianto
ubanistico era ancoraquello romano-bizantinoper Tenavecchiae quello dnascimentaleper Terranova.Ho disegnatola cinta muraria con le pofe: Porta Caldali,
PortaS. Giacoo, Portadel Camine (gi della Bucciaria),Portadella Madna,
Pofia di S. Caterina.E' statacollocataI'area della zonafranata,dall'attuale Piazza
di
del Teatro("gli o i delle monache")all'Orientale,secondola testimonianza
GiovanBattistade Lectis; la frana del 1506fece sprofondare"tre ntegrevie".
sono stati individuati alcuni toponimi, sebbenequestiin alcuni casi indicasseronon
"iI collo di S. Giacomo",corispondente
solounastrada,ma unazona.Ad esempio,
atl'attuale via Cadolini, dove esistevauna antica chiesettadedicataa S. Giacomo,
via Sofraper una chiesettamedievalededicataalla sa[ta omonima,StradaGrande
di Terranovae S[ada Grandedi Terravecchia,via delli Judei(\4a Giudea).
Ho ripotato sul disegnogli edifici pubblici, come il PalazzoDucale(palazzo
come
Famese),il palazzodell'Universit(il Comune),alcune"casepalazziate",
quelle dei de Sanctise di altIe famiglie nobili ortonesi;infine le chiese,sulla base
di quantoscritto da FrancescoPaoloRecchinie Giovanni BoDanni:altra identifcazionenguardai ConveDtiesistentinell'epocaall'iDtemodella cinta muraria:gli
Agistiniani, i Domenicari,i Conventuali,i Frati Minori o Zoccolanti,le Cistercensi
di S. Caterina,i Fatebenefratellichein un sito che d oggi su PiazzaPlebiscitoaveval.oDfro"spidale",
Fuori delle mura rcstavanoaltre realtconventuali,come quella dei Carmelitanie
dei Cappuccini,lungo la stmdache dava ve$o nord (attualevia Roma) o dei
I'area
Celestini,lungo Ia stradache davaversosud (attualevia Costantinopoli),
portuale,con magazzini,doganae arsenale,le fbntane.
L ipotesi di studio permettedi visualizzarcsul disegnola iealt urbanisticadi una
citt organizzatalungo I'asse Porta Caldari-Piazzacon il Palazzodell'Universit_
Catte&ale-Castello,un asseche si martenulo al centrodella vita socaeortonese
Derolte [ecentocinquantaanni,
JuAPRUZO
19
LA SOCIETA
ORTONESE
ATTRAVERSO
UNLIBROPARROCCHIALE
Nell'Archivio Parrocchiale
della Cattedrale,sonoconservatidversivolumi dei
Iibri dei baftezzah,del cresimati,dei matrimoni, de morti, degli esposti(trovatelli)
e e StatidcllcAnime(1814,1818e 1854).A pafire dal 1570, annodell'elevazione a Diocesi della chiesaortonese- i cumti e poi i parroci tegistranoquesteimportantinotzielegateai molteplicievenridellavita dei singoiindividuidellacomunit locale.La redazionedi tali registrazionidivenneobbligatoriasolo dopo il
Conciliodi Trento(1545-1563)ed il loro studioanaliticoc offre uno spaccato
dellasocietortonese
riccodi notr,,iee curiosira.ll volumepresoin consideazione
per questebrevi note i1 Liber Mortuorum checople gli ani dal 1625al 1670.La
maggiorpartedelle annotazioni fatta in una lingua molto vicina all'italiano attuale; solo in rad casi si ricorre al latino. L elencodei curati che hannoeffettuatoIe
registrazioni,
traparcntesi
l'annodellaloro primaannotazione,
il seguente:
VincenzoRanaIIo(1625).FrancescoBucciarello (1632\,Marco Anronio Vitlinapni
| 1647t. L?onardoAnonioBucciarcllott648L Scipionedi Monlp 11650),
Anro;io
Peogall (1651\, Gioyambattistade Ross(1652), Nicol Mosca (t655\, Tomasso
Rariscia (1657,di origine slava),DomenicoAntonio di Tucco(1659), Sitvio
Bellino (1658), Giustino Pica (1661), Tonnaso Salamone(7664\, Stefano
Cnnera (1666), VncenzoCrescenzio(1669),DomenicoBussaiulio/1670')e
GioseppeBellafante(1670).
Ovviamenteil numerodei defunti varia di alno in anno;eccoun esempioper decenni: 2l nel 1b30.55nel 1640.6l nel 1650.52 nel 1660 t6 net 16i0.jt piccosi
toccanel 1656.annodellaprste.quandomorironoben75 persone.
i defuntiperma1
contagrbrofurono tumulati nei fossi /i S. Spirifo (fuori Ie mura,a ridossodell,omon1m chlesa)e dei VecchiCappuccni(f]uorile mura,dopo I'attualecamposportivo)
e r\ell' Hospitaledi S. Matteo (vicino Porta del Carmine,si affacciavasuI,attuale
PiazzaPlebiscito),ha essisi notanodue canoniciche probabilmentesi etanoDrodigarj nellecureaj bisognosi:il curatodon MarcoAntnjoVillimagnie don Marco
Coccio.Diversianchei morti ammazzati,
ben 27 lra cri tre d'Archibugiatae g
(da
donre notarechecircala metsonosoldaspagnolieredeschjJ.
Molto rammentevengonocitate contradedell'agto ortonese:Caldari, Villa Tore,
Vila SanTonmasoe Villa Sant'Elena.Sonosegnalate
anchealcuneAiZocL
ovvero bigotte, rna ancheflgli illegittimi e narrali:Antonio di Megliancofelio illegittimo d'Antono di Francayilla di nes quindici nor (13/1011663),
Antonafglia
naturalc di SantaSalvegnadi Giulia nota mot d' anni tre incirca 0^2/1666\.
Spessoaccadeva
che.per meglio identificareil defuntoo Ia defunta,occorresse
specficareil gradodi parentelacon una determinatapenona: Caterinadella Te a
del Uastomoglie di Tomassodella VoIa Caporaletlella Torredel moro mor a 45
anni (30/9/1654),Comilia cioyannelli di Lancianosoceradi Mastrc GioseDDe
pcres
lmbastaromor a 82 anni t27ll2l1655).ciutia Ullantenollic di Franceseo
spagnolo.
mo a 45 anni 125t9/1667).
ll 16 agosto 1628 s spegnealla venendaet di 90 anni Md.lonna favostinadel
20
an:.h*el
llrCljgng o del Suffragio, Chiesadi S. Spirito o dei Celesrini (anche
nellaCappelladi S. Mariadi CostaDlinopoli
l. ChiesaAi S. Maeo o deirontatslli
pressol'Ospedale.
Chiesadi S. Croce.Chiesadi S. MariadelleGtazie; desli
Zoccolafti (dove il 20 luglio 1647il can. FrancescoBuccarello dj.52 anni vi"tu
seppellitodd J?are),Monasterodi S. Carerina(vi furono tumularele nobilalonne
ortonesiAntonia de Bemardismofa a 70 anni il 25 novembre1625e Dionon de
Sanctismorta a 65 anni il 9 marzo 1627),Chiesadei Cappuccin(doveil 5 novembre 1648vi fu seppellito.onspe(ialelicenzadel Vsitanc Generaledi dcni padri
ll bergamasco
CesareGervasonedi 70 annl, e Chiesadi S. MargherilaNuova
Coppelladell'AltezzaSerenissihadi parma (vi fu tumulataI'g-maggio 1669
all'et di 58 anni circa, la.tignola Lavnia Carissimipencolini del; Ciffa d
Parma madredel Sig.CavaleroOrozio pencolini Auditore Generaledel serenssimo di Parma...accornpagnatadal Rev(eren)doCapitolo, Clero, Fratere,
Compagne.
-).
Nobili e borghesi
Nel Lber mort orum sonoannotatimolti esponentidelle pirantichefamiglie ofto_
nesi: de Pzzis,de Satctis,de Bemardis,de Thinis, euatrari, deApruzzo e-deLetto
averposredulo
o perchpossedevano
ancorafeudi,e Bucciarelli,
objli..per.
Bonfiglio.de Lectis.Ranalli.Ma5sari,Jenella.Urbiscie de Fabriliistdipi recente
fou_naed esercitanti,prevalentemente,le arti liberali). SegnAateancn'ele casate
nobili e torghesi da poco trasferitesiin Ortona o appenaassurtenel novero delle
prncipalr:Cervasone{da Bergamo,.Mignol {da lessandria),
Venafti,Rocco,
vrllrmagnj.de Zelisrda Francavilla).
delleCarceri(dal teramano).
di Menna,
Bonanni (da Penne,mer\tre\I rarnomarruvo provenivadalle Marchei. Tra sli ulti_
mi residi della nobilt forestiera,acquisitad quella locale grazieai matri-moni:i
romani Mantica, gli spagnoliMoron Montaneze i lancianesiMozzagrognide San
Sglo^reqilrlrj ache due esponenlidel parrizialosulmone-se,"il
srgr.e
:e:e:o
ird
t.ibritio SaniaCavalicroGercsolimitano
e GiovanSantoComomodi ;sDet_
tivamentea 50 e 70 anni oel 1630e nel t57. turonosepolliil p;mo a S. Ulna
delleGrazieed il secondo
a S. Domenico.
Morti Yiolente o paicolari
La mortalit_
infantile e a gli adolescentie molto elevata..
Angelrrdell,Hospidale
tenuta in allievo da TbmassoAntonio di Luccichino r oe a-4 a\N
egnirc'D,
Roccortg o di llca
Nalotitano
R?eio
Anendiatorc
de
Sati
in quesia
9allnl2lg
?rovrncramorl di mesi
sei ( l'l / l2l1666\
Tutavia ..comesi deno.vi sonopurediversiassassini.
disgraziee morviolenre,
parrcofaflo per malattje:Felice della Terra del Gessobaigcllo tcapo degltsbirrt
ovverodella polizia) in Orona mor ammozzato;ma
fuionfessato et-hebbeiI
Sacramentodell'estrema lJnfione, d,et d'anni 40 itr"circa,"lr ,"ppettito i
Chida del Hosptalecio n S(an)to Matheo (2 apn]f- rc52
Anche allora era dschioso servire la collettivit ta le orze dell,ordine, ma
ancheIa giustizianon scherzava:Vannucciode Tufiboti Ii
l1r ngliata la esta
dalli soldatidclla C.orteit suocorpoflt seppettitoatt'nospiaU.tiZn AiZl.-'-'
Ld ancora:Betatuinad?l Uastoalias lnina mor carcerata(17/lOl163q,
Brigitta Palem& morl d'improvyisatuortea 56 annj,(20A011650),
Antonioloi'-
deLETTO
dr-PlZZlS
25
QUATTROFAMIGLIENOBILI
Nel libretto GustiziaPremnenziale,stampatoa Roma nel 1713. l,anonimo
autore(f) distingueta nobiltofonesein iobili e.xoriginepat?na secundum
consuefudinemloci e nobili ex dignitate, puta iloctor.
Owero la nobilt originaia che poteva vantaredi possedere(ma nella maggior
partede casi,d'averposseduto
e per pocotempo)feudi e/o titoli e la borgheia,
antrcae recente,compostain prevalenza
(rnedici,notai,giudici
da professionisti
e avvocati).
proprierari
di immobitietefieni.
Tnquestasedesi Eacceranno.
per lineegeneraii.
brevinotesullequaftrofami.
glie della nobiltoriginaria oftonese,Iimitatamente
al KVn secol:de pizzisdeSanctis,
deThinire Bemardi{2,.
I de Pizzis.Nel '600 i tre peftonaggidegnidi notaappartenenti
a questoantico
casatofuronoi baroniLudovicoII e GiovanBattistae l,abateTommaso.
Ludovico,nacqueagli inizi del secolo,terzogenitodi GiacomoAntonio,capitano di fanteria.
Sposnel 1634CalerinaSpioelli.d o.iginebergamasca.
la quale
gli pof in dotecirca3000ducari.Nel 1644con un lascitodi GiovanFrancsco
de Pizzis,i fratelli Vincenzo,Giuseppee Ludovico fondaronoI'atcidiaconato,
ovvero la prima dignit nel capitolodella Cattedrale,dservandosiil diritto di
nomina.Per due secolie mezzofurono arcidiaconii citati Vincenzo(morto nel
1649)e ciuseppe(ancheVicariocene(aledellaDiocesi),poi GiovanFrancesco
ed un alo FraDcesco.
Tra il 1650ed il t652 Ludovicoaaquisrterree caqtelli
nel chietiDo:San Mafiino.Filefto,Vacrie Guardiagrele.
dai piacentinicoDti
Nicelli e dai principi Caracciolodi S. Buono.Il de pizzis sboisolfte 30.000
ducati,procuratorifulono i suoi cognati Giacomoe Ciovan BattistaSpinelli
(notopiftore).Semprenel 1652,qualeprocuratoredel contepietrodellaRbvere.
vennenominatoGovemaloreDucaledi Ortona,giurandoalla presenzadei due
sindic(3). Dal 1652al 1656fu RegioDoganieredellaTerradi Francavilla.
In questoperiodo venderteil feudo di Vacri ai Valignani di Chieti (che ne diven_
nero duchi). Nel 1654lu tra i finanziatoriper la riaperturadel Conventodei
Domenicani(4).
In quell'annovi fu la separazione
dei benitra il baroneLudovicoe I'arcidiacono
e vicario generaleD. Giuseppe.I due fratelli,per,dmasetonello stesso,avito,
palazzocoDtiguoalla Cattedralecon il caherno dcll,Oratorio per ascoltarc
mprrd.Al baronespett.tra gli altri beni.il feudodi Cuardiagrele
(venduro,
dieci anni dopo,ai d'Ugno Ciccolini di Romaper 9.500ducati),;et argenteria
con lo stemmagentilizioe la quadreriadel salone.AI sacerdote
andaron; tra le
altre cose, i feudi di S. Mafino e Filetto, da trasmettereal frgto dottor Ignazio
(il prelato aveva un alho figlio, il chierico Cesare; entrambi i fisli eran:onati
primache abbracciasse
il sacerdoziol.
metargenteria
seDzasre;ma et anco
tuti I'effetti e crediti che stanno nella Citt aLVenetiain potere di ilbersi mer.anti. Nella secondametdel 600 il baroneLudovicoacquistil feudodi
Rosciano
nel teramano.
Dal 1673al 1677ide pizzisfuono arrendatori
(appaltatori)dell'esportazione
dell'olio e del saponedall,Abruzzo.Nel l6?6 Lud;ico
26
donal suoprimogenitoGiovanBattistai feudi di S. Martino (5), Filetto ( ce\uti con la morte di Porzia fglia unica del nipote Ignazio) e Rosciano (vendto
pocodopo).
Il barcneLudovicoII si spensenel 1679.Suo figlio, il baroneGiovanBattista,
chesposI'aquilanaAntoniaAlfieri dei marchesidi PoggioPicenze,nel 1699fu
di farina innanzila RegiaUdienza
implicatoin un processoper contrabbardo
Provincialedi Chieti. Era stato accusatoda Gaetanode Sanctis,arrendatore
della gabelladella farina (l'altro anendatoreera GiovanMatteode Thinis), di
tenerenascostinel suoVillino (attiguoalla chiesadel cmmine) alcunisacchidi
Il baronede Pizzis,si
farinaper poi venderliai forestierisenzaautorizzazione.
scagionobbiettandoche i sacchidi farina, asportati in Ortonaentrandoda
Pofa S. Giacomo,provenivanodallesueTefie feudalidi S. Maltino e Filettoe
seryivanosoloper usi familiali.
A questopersonaggio dedicatala piantadi Ortonache GiovanBattista
'600) pubPacichelli(gi cappellanoducaledi S. Margheritanuovaalla fine del
blic \e Il Regnodi Napol n prospettira (Napoli, Parino e Muzio, 1702 nacquenel 1679e studinel Colegiodei
1703).Tommaso,suo secondogenito,
Nobili a Napoli,citta doverisiedette.Abate,lasciun'operain velsi e prosa,I,a
Gara delle Muse stampataa Napoli lJ'el174'1,ed alcuni manoscrittidi storia
localercdattinel 1699,a cui attinserodiversi studiosi.I de Pizzispossedevano
la Cappella Centilizia in Cattedrale(a cripta sotto l'altare maggiore) intitolata
all'ImmacolataConcezione,ma nel '00 alcuni di loro furono tumulati anche
relle Chiesedi S. Domenico e della SS. Trinita (semprein Oona) e nella
ChiesaParrocchialedi S.Martino.
I de Sanctis.Fu un casatoIicco di sostanze
e diffusoin molti rami. Tra i persoD. GiovanBemardino,canonicoe Vica o
naggidi spicconel '600 segnaliamo:
Generaledella Diocesi; nel suo palazzovenne fuso dai ftatelli Paolucci di
Chieti il campanonedella Cattedrale,consacratoil 20 malzo 1605 da Mons.
Alessandro Boccabarile, vescovo di Ortona e Campli ; Giovan Agostino,
Credenzierodella Dohana de sale ir ortona (1626 - 1628) : Malco Antonio,
castellanodella Rocca di Ortona (162 - 1628); D. Silvestlo,canonicodella
ChiesaMeopolitanadi Chietie VicarioGeneraledi qellaDiocesialla fine del
'600.Tra la fine del '600 e gli inizi del '700 un mmo di questafamiglia,rapprcsentatoda un Francesco,era ascritto tra i noili e, dignitate (borghesi),non da
escludersiche costui discendesse
da un Girolamo che, agli inizi del'600 era
un elementodi disturboe capeggiava
i popolani.Tra la fine del '500
considerato
'600
diveNetele a valenti
e i primi decennidel
i de Sanctiscommissionarono
pittori, che andaronoad abbollire lo Chieseortonesi di S. Spirito ( poi S. Maria
e dellaSs. Trinit.
di Costantinopoli)
Giulio ed Andrca Matteo, nel 1654,furono tra i finanziatori per la dapertu del
Conventodei Domenicani.Nel 1666i de Sanctisfondaronoil beneficioecclesiasticodell'Annunziata(o S. Maria dellaPorta).Purededicatoall'Annunziata,
nella met del '600, era I'altaro che la famiglia possedevaall'intemo della
Chiesadi S. Spirito. Duranteil secolo preso in esamei de Sanctisassero
parentelacon diversicasatid'originespagnola,quali i Mantica (provenientida
Roma),i Moron Montanez,i de Segua (provenientida Lanciano)e i Sanchezde
Maria deleGrazie.SanFrancesco
e S. Domenico.
antiche
e
nobili
casate,
che
esercitaronosui loro feudi la giu sdizione
Queste
civile, penaeed amministrativa
fino al secondogrado,che tra la fine del '500 e
i primi decennidel secolosuccessivo
ospitarcnonelle loto casepalazziateel
plano di S. Tommaso(i de Sanctise i de Thinis) principesseaustriache
e duchi
(7),
nobiliari
furono
travolspagnoli,cheeranoascrittealle escusivecongreghe
Visitatore
te dai tempi e non sepperoemanciparsi.Nel 1671 il baroneSanti,
Generaledi CasaFamese,vennein O ona e, consigliatoda alcuni signorotti,
stabilche i due rindici venissero,da quel momento,appellatiprin?oe secondo,
che il primo fossenobile e che il secondofossenobile,civile oppureun cittadidai civili, i
no abbiente.La modificadel Santi non fu presain considerazione
quali - capeggiatidal dottor PaoloAntonio Verratti- elesserochiunquefosse
qualificatoe adattoa ricoprire Ie principali carichepubbliche.Tale soluzione
scatenle ire dei de Pizzis,Bemardi,de Letto e sopmttuttode Thinis, mentrei
de Sanctissi tiraronosubitofuori dalla diatriba.Tra il 1673e il 1675 si tenga
contoche metdei decurioninel 1674appartenevano
al cetopopolarc- sorsero
diverseconoversie tra il duca di P^m e l'Unh,ersit (Comune),tra alcuni
decurionie i ril,/ici e tra 55 cittadiniortonesied il Govematore.La situazione.
gi incandescente,
divenneinsostenibilee non si escludeunachiusuraaristocratica, se rel 1691il Reggimekto(corrsigliocomunale),dotto ormaia pocopi di
20 componenti,risulta formato da nobili e borghesi,mentreil ceto popolare,
apparedi fatto esclusodall'amministrazione
dellacosapubblica.Questiconflitti
preminenzialisi concluserosolo, con I'intervento da Napoli di Bernardo
TanucciSegletariodi Stato,nel 1765.Ma questa un'altrastoria:siamoin un
altro secolo,
Note:
29
NOVECONVENTI
CON UNAGRANDEINFLUENZA
Nella prima meta del Seicentoi CoDventiesistentiin Ortonaesercitaronouna
influenzadeterminante
nella comunitlocalee nel comprensorio.
non solo sul
pianopastorale.
in cui svolgevaDo
una vastaazione,ma anchein quelloeconomico-sociale,con tutti i beni che avevano,con i prestiti che facevano,ed infine sul
pia[o cultfale: i Conventieno, per I'epoca, veri centd di irradiazionecultulale,
di infomazione, oltre che orgatizzatori di "scuole',;tra I'a.ltfo, ci dimoshatodal
fatto che le verc bibliotecheesistentieranoquelleptessoi Conventi.
ll massimonumerodei Conventifu raggiuntoproprionellaprima merdel
Seicento,poich gi nel 1653, in basea una norna vaticana,furono sopprcssii
Conventi_dei
Celeslinie degt Agosriniani.poichavevanomenodi sei pdri.E.
impossibileconoscerccon esattezzail numerodei religiosi presentinei onventi,
ma attraversola lettura dei tanti atti notariti e di altd documentidell,epoca,negli
otto conveDti"maschili" ipotizzabile la presenzadi una cinqualtina di religisi
globalmente,senon di pi; nel conventodelle Cistercensieralo presentiunatrnti_
na di suorc;in tutto, una ottantinadi persorc, pai al 2 Eodtrca della popolazione,
stimabilemediamentein 4.000persone;in alri termini, comese oggi, ipoterici
conveotiotonesi,ci fossero450-500retisiosi.
Questii Conventiesistenti,secondon o;dine crcnologicorelativo alla fondazione
da quelli"maschili":
Conventuali. Il ConventoesistevaDell'atea attuale del'Ufficio postale-preturaPiazzaRisorgmento,conna chiesadi tipo gotico: rimaneuna tolre campanaria.n
Conventoera in costruzioDe
nel 1240-1250.La Chiesafu usatasDe;soDer le
assemblee
dei capifamiglia.
n Conventofu soppresso
Delperiodonapoleoniio.La
chiesatu distruttanel 1943-44.
Celstini. Nel XIII secoloprobabirentefu costruitouDloro Conventocon Chiesa
nell'area della Chiesadi S. Maria di Costantinopoli;dela chiesarimangonolatghe
traccenell'attualeedificio sacro.Operatonoin Ofona fino al 1653.
Frati Minori Osservanti o Zoccolanti. Costruirono n ConveDtoverso il 1450
nell'arca dellaMadonnadelle Grazio,pressola Chiesettadella Madoma della pace
edificatanel 1zl40in seguitoalla pacea ftona e Innciano. Ve$o iI 1505costruirono il Conventoe la Chiesaove ora sono gli Umci della IILSS e la Chiesadi S.
Maia delle Crazie in PiazzaS. Francesco.La Chiesacinquecentesca
fu dishutta
dallaguenanel 1943-,14.
Panedell'anualeedificaroe del chiostro formatada
anlche struttle,alche sedmaneggiaie.
Domenicani.Nel XV secolomolto probabilmenteci fu la cost$zionedi un Convento
dei Domenicanicon Chies4nell'areadella ScuolaMedia pugliesia Largo Castelloe
Chiesadi S. Domenicoa LargoRiccardi.I Domenicaniandaronovia cJn h sooores_
sjonedel 1867.Convento
e Chjesafirono disunidal_la
zuenadet | 94344.
Agostiniani.L'aftualePaLazzo
sededell'Anagraf;.in CorsoMatteotti, il
Conventodegli Agostiniani,con una Chiesaincorporatache dovevaesserea piano
tea. n portalein piefta arenaria,con archettitriobati sull'archihave. ouat;cen_
30
LE PERGAMENE
hesso la Biblioteca Comunaedi Ortona ci sono quato pergameneredattenella
prima met del Seicentoche riguardanoatti relativi al Monasterodelle Suore
Cistercensidi S. Caterina.Questele date delle pergamene:14 settembre1602' 15
le
1635.Sonotrattatesoprattutto
novembre1622,29dicembre1631,19 settembrc
La
lettu_
di
clausa.
assegnazionidotali per le giovani che entravanonel Convento
ra dei documenti,scritti per lo pi in italiano, ma con diveNefrasi in latino, interessanteancheper conoscerci nomi e il Dumerodelle "S ore Monache"che Pafecipavanoalle dunioni per stenderegli atti riportati sulle pe4amene 'tolor",
sorella,
Nel 1602,diciottosuorcsonoin Convento.Ciascunadi esse chianata
e
SimiraldadeTino,di naantichissima
un titolo semplice,ra significativo;abbadessa
nobile famiglia ofonese; altre suoresoDo:Lucia di Bernaldo, Dionka de Sanctis,
Ranalli,OlimpiadePizzis,AnnadeUiscio.
Marghedtae JacobadePizzis,Fra-ncesca
Dalla peryamenadel 1629risultachesonoben29 le suorepresentiin Convento.Esse
Maqarita dePizzis
sonochiamatecon I'appellativodi Domina(sigpra); abbadessa
Nel 135,dmane quasi inalterato il numero delle suoreche si riunisconodavati
alle "grate di ferro", poich erano suoredi clausura.Abbadessa diventata
Dorotheade Bemaldis.
ll
12 MAGGTO
1600:
- CAMPLI
NASCE
LADIOCESI
ORTONA
FerdinandoUghelli -autoredellaprima e monumentale
sto a dellesedivescovi_
li italianedataalte stampetla il 1644e 111662n novevolumi- trattandodella
Chiesaofonese, molto laconiconel delinearela personalite I'operadi mons.
AlessandroBoccaba le; annotala sua origine piacentina,sottol;ea h lobilt
delasuafamiglia,e ricordache - succedutoa Giandomenico
Rebibail 15 sen_
naio 1596- ha governatoIa diocesiper ventoftoanni,essendo
decedutJnel
1624.Lo defiDisceinoltre uomo pio, e scrupolosoammnistratoredei beni
vescovili;tutto qui. Qestasinteticit- certamentenon voluta dalf illushe stu_
dioso ma attribuibilepiuttostoai soi co.rispondentilocali, e che pu essere
interpretatacomevolontariaostentazione
di distaccoda partedegli ortonesidei
riguardi di chi ben poco aveva operato pe farsi conoscereed ap=prezzare
come
Pastore.o cheper altri molivi si preferivanon ricordare.ponedegli interfogativi
per i qualibisognerebbe
almenotentarela rcercadi dsposreplausibili(l ).
Il Boccabariledopo aver conseguitonel 1572 il dotoato in itroaue iure (diritto
civile e dirino ecclesiastico)
pressol Universitdi Bologna.f sratoordinato
sacerdote
il 23 dicembredello stessoano:Margaritad,Austdalo ebbealla sua
corte come cappellano.Eletto a reggerela diocesiortonese- dopo il trasferi_
mentodi mons.Rebibaa Catania- ha ricevutola consacraz
ioni eoiscopale
a
Romail 28 gennaioI596dal cardinale
FilippoSega(2t. E'fuori dubbiochela
sua designazione
alla guida della sedevescoviledi Ortonasia statavoluta dai
Famese;_d'altroDde,
quantograndifosseroi vincoli che lo legavaroagli eredi
della figlia di Ca o V e lo statodi sudditanzavetso i padronidelh;ittadina
adriaticaappalirin tutta evidenzaallorchcomincera prendereconsistenza
il
problema
dellaerigenda
diocesidi Camplie dellaconseguente
unionea quella
ortonese.Il 3 aprile il nuovo vescovodelegavail magnificoErcole Belliardo
parmense,
govemato* di Ortona,e i caDonicidon Gianluiqide Bemardoe don
Oraziode Pitiisa rappresentarlo
in qualildi legaliprocuritorinellacerimonia
per la presadi possesso
della diocesi,formalitquestache venneespletatacin_
que giorni dopo nella cattedraleofonese; il relativo atto testimoniale stato
rogatodal notaioGiampietrodi Nuccio, essendogiudiceai contrattiGiuseppe
Ceriopurelui notaio(Archivio di Srarod Chieti):Non si hannonotiziesoecii_
chea proposito
del solenne
ingresso
del nuovovescovonellacilr,ma raeio_
nevolesupporreche sia slatoeffe ualo non molto tempodopol pufroppo i ;erbali consiliaridell'epocanon fannoalcunriferimentoai prirni mesi dl'attivit
episcopaledi mons.AlessandroBoccabarile,mentresonricchi di annotazioni
per il periodoimmediatamente
successivo.
C' una calatteristicadela petsonalite dell'attivita di questovescovoche
necessariomettercin risalto, soprattuttoin prospettivadegli interrogativi ai
quali ho accennato;si tratta del suo abitualedistaccodalla vita e dalle realt
quotidiane delle diocesi a lui affidate. Secondoquanto scrive il Brunetti.
Alander Neapoli pluribus pernansit annis, Resiclentisonus pro parmensi
erasoggettain campoecclesiastico
alla giurisdzionedei vescovidi Teramo;ma,
sul finire del 1500,risentimentioriginatida motivi di precedenza,
nell'ordineda
seguiredai vescoviin occasionedellevisite pastoralitra Civitella,Giulianovae
la stessaCampli,offrirono ai camplesiil pretestoper metterein atto un complessodi iniziative che li avrebbeportati a vederela loro Terra elevataalla
dignitdi sedevescovile.
Il camminocheha portatoallo smembramenro
dellaTerradi Camplidalladiocesi aprutina statomolto lungoe riccodi difficolt:si conclusosoloquattordici
anni dopo la scomparsa
di Margaritad Austria.Un osracolonon indiffirenteera
costituitodai risvolti economicidi tale operazione;i campesinon sarebbero
statiin gradodi assicurae
da soli un congruosostentamento
al propriovescovo,
per questomotivo la nuovadiocesiavrebbedovutoesserenecessaarnentecollegataad un'altragi esistente.
Agli inizi del 1598mons.Boccaba le comunicavauficialmenteai Sindacie
Regmentodi Otona che il negotio dell'iunionedi Campi sarebbeanivato a
concusione
senzadifficolt,e chei relativi decretisarebbero
statimessia Dunto
nonappena
fossero
lerminate
le tipichefesriviL
delcame!aleromano.
DaliaIettura dei verbalidelle adunanzecoDsiliaridi quei giomi si dceve I'impressione,
per nulla campatain a a, che il Vescovolocalenon ritenesseneppurelontanamentepotizzabilel'eventualitche gli ortonesipotessero
non essered'accordo
con i progettifamesiani.Il l0 febbraiodi quell'anno,all'internodel chiosrrodei
Francescani
Conventualiin Tea Vecchia,si riun il ConsiglioGeneralecomposto, a normadegli Statuti,ancheda tutti i capifamiglia;unatale assemblea
veniva convocatasolo in circostanze
gravissime,L'assise risuhatamolto tempestosa giacchnellacomunitsi eranodelineatitre diversischieraeltifacenticapo
ad alcuni personaggibetrin vista nella societortonese:I - acconsentire
all'unione con la erigendanuovadiocesiper non alienarsila benevolenza
del duca
padronedi Ofona; 2 - attendercI'arivo della captltlazone
di Camplie quindi
accettarcla volont di casaFarnesea deteminatcondizioni;3 - rifiutare in
modonettol'unioneproposta,
Deciso,esplicitoe sopmttuttoben focalizzatonellemotivazioniappareil dissenso espresso
da CiovanBatristade Lectis.uomoper nullainclin; alle ambigue
sfumaturedel linguaggiopoiticoe agli stscianticompromessi
ripici dei signorotti ortonesidel'epocaormai asservitialla logicafamesiana;la suaopposizione queladi unapersonaaltamentequalificataper cultra(lauroain medicinae
filosofia), per impegnopolitico (almenodue volre stato sindaco,oltre che
per Ia professione
mastrogiumto),
esercitatache1oportavaa un quotidianocontattocon il popolo,e per Ia squisitasensibilitligiosa comeben testimoniano
gli scritti da lui dati alle stampe.Egli sostienecon decisioneche la citt deve
opporsiall'unionedelledue diocesi,per non restamedanneggiata
materialmente
e soprattuttomoramentenegli interessie nella dignitdi sedevescovile,giacch I'esperieDza
insegnache le unioni di due diocesisottoIa giudsdizionedi un
unico vescovo-col passardegli anni-inevitabilmente
dannooriginea tensionie
litigi come quelli che gi si erano verificati tla Pennee Atri, t.a Sulmonae
Pentima(Corfinio).Percichiedecon foa che il pastol di questaCtt non se
dia ad ahri. Piir di dieci anni prima - quindi in epoa non soiperta-presenrando
ai concittadini il volume ltita del glorioso Apostolo di Christo S. Tomaso...defr-
nisceil VescovoGiandomenico
Rebiba"nostroprmo padre e pastore";non un
quindi, n espressione
elementospettacolare,
di fasto,e neppure occasionedi
vantoper la citt, ma padrecio colui che generaalla graziain nomedi Cristo
Redntore,
e pastoreche guidail suopopolodi battezzatinel camminovelso la
celeste.
PaEra
Il de Lectis profondamente
cristiano,e per lui il c stianesimo
non sentienpratica
taismo ma
costantee coerenzadi vita come afferma a chiare ettere
rivolgendosialli magnficigentil'huominiet onorat cttadini della ctt
d'Ortona. Allorchsi fa pofavoce del dissensodi tanti cittadiniegli non guidato dalla preoccupazone
di uno scadimentodi prestigioper Ia sua Terra,ma
flette -e invita tutti a riflettere-sullegelosiechepotrebberofarsi stradae minaper le difre la pacee la cristianacaritfra le due comunit;egli preoccupato
ficolt che potrebberofarsi stradanell'eserciziodi una fficacegudapastorale
in due citt cos lontanetra 1oro,e non soltantoda un puntodi vista geografico.
Perlui non ha alcunaimpofianzase la solennepresadi possesso
dei futuri nuovi
vescovisi svolgerprima a Campliinvecechea Ortona,n se sarannoi canonici di Ortonao quelli di Campli ad averela precedenza
nelleprocessionio negli
altri riti sac ; a lui sta a cuorc che iI vescovodella chiesalocale non venga
distolto,da altre preoccupazioni,
nel'operagravosadi guidare,incoraggiaree
gregge
sofleggereun
ancorascombussolatodopo la tragediade'invasone
turca. Giovan Battistade Lectis desiderache il pastoredella diocesinon sia
costrettoa divideregi sforzi e Ie premurecon un altlo gregge,perch ancora
grandeed impellentela necessit
per gli ortonesidi una guidafermae costante
acci t tti insiemeuniti possiamomilitare sotto lo Stendardo,et Insegnadella
nostraCatholicamadreChiesa,et posciace possiamotufti fi1rorarcnellafelice
patria, uionfantL illumnatda quel gloriosolumedella indeficientegloria alla
qualenosfoSiqnofece conducaper suainfnitomisericordia.
Probabilmente
I'anzanouomopoitco- che si era resocontodella diversapersonalit,poco pastorale,di mons.Boccabarile,pi incline ad esserepresente
nellecorti napoletane
o romanechead operaresistematicamente
in quotidianoe
umile contattocon iI greggeaffidatogli- si preoccupa,ben a ragione,che la
comunitlocale possavederevanificato,o quantomeno frenato,il cammino
comunitarioe la dcostruzionemomleiniziati e Dortatiavanti.con tanti sacrifici
e con tantaabne8azione.
dal predece\sore
mons.Ciandomenico
Rebiba.ll de
-arche
- convintoche il isutato dell'uLectis
se non lo dice esplicitamente
nionedelle due diocesisarquello di far si che l'impegnogi scano dedicato
dal presuea Ortonasi ridur ulteriomentese dovressere-almenosullacaltapastorce guidadi due citt geograficamente
molto lontanel'una dall'altra,che
si vuole affidaread un'unicagiurisdizioneecclesastica
solo perchcostituiscono propretdi un medesimopadrone.
II 12 maggio 1600SuaSantitClementeVIII, con la bolla Pro excellentipraemineniasnci.sce
l'etezionedelladiocesidi CamDli.o
' ' c o n 5 i d e r a n dc o
h e i f r u l t i . I e r e n d i t ee d i p r o v e n t i d e l l a M e n ' a
Episcopaledi Campli sono troppo esigui perchil Vescovoin carica
riescaa sostenersisecondoche esigela dignit pontificale e che la
Chiesadi Ortona-di cui, come noto, Presuleil Venerabie
Fratello
NostroAlessandro[Boccabarile]-e la prefataChiesadi Campliposso-
no esserevantaggiosamente
rcttee govemateda un solo Vescovo[ ... j,
uniamo,annettiamoe incorporiamoa pa.it di diritti e sin dalla sua
primaerezoneCamplipressola Sedevacantepredetta... e, a suavolfa,
la Chiesadi Ortonacon tufti i suoi diritti e pertinenze,
cosched'ora in
poi e per sempreambeduequesteChiesesianoretteda un soloPresule,
il qualedovraesserchiamatoVescovodi Camplie di Ortona;e nondimeno provvediamodi codestaautorit di Vescovodella Chiesadi
Campli il dettoVescovoAlessandro,
10nominiamoVescovoe Pastore,
affidandogliplenariamenfe
la cura I'aflministrazionedella medesima
Chiesadi Campli in materiaspiritualee temporale;in modo che per
questonon cessidi essera capodelladettaChiesadi Ortona...".
RaruccioFamese,ducadi Parma, uscito a condurrea buon fine i progetti
che stavanoa cuorealla sua famiglia;ora le due citt, oltre ad esserepoliticamenteamministrate
dal comunefeudatario,sarannoguidateanchenellagiurisdizione ecclesiastica
e nel camminopastoraleda un comunevescovodi provata
fedefamesiana.Le protestee le supplichedegli ofonesi nulla hannopotutoper
impedirequestaunioneche non era dettatada motivi di ordine spiritualeo di
maggiorcomoditper i fedeli ma da un prccisodisegnopoiticodellaserenissima CasaFamesefinalizzato a,l raorzamentodella DroDriaauto ta nei tenitori
posseduti.A mio avviso.il nasferimento
del vescovomo;s. Ciandomenico
Rebiba
a Cataniapu essereletto comevoluio allontanamenlo- pronoyeatur ut amowafi$di un personaggio,altamenteautorevolee qualificato,ostile a quellaunione.
II 26 agostodello stessoanno,alcuni rappresentanti
della citt di Teramoe di
Mons.VincenzoMontesanto,assistitidal notaioPietrantonioTinti di Notaresco
e dai testimonidi prammatica,si rccanopressoil fiume Tordinoper attendere,
a
u n c r o c e v i ai n r e r r i t o r i od e l l a b b a z i ad i S . A r r o . i l p a s s a g g i d
oi m o n s .
Alessandro
Boccaba le vescovodi Ortonae, da pochesettimane.
vescovoanche
di Campli:hannoricevutol incaricodi leggere. poi consegnare,
al presuleuna
vibftta protestaper I'awenuto smembramento
della Terradi Campli dalla diocesiapnrtina.ll documentorogatodal suddettonolaio riccodi viv;cila e molto
colorito allorchdescrivel'arrivo del vescovooonesesu di un cavallobianco,
il suorifiuto di ascoltarela delegazione
dellaprotesta,e la delusionedegli inviati teramaniper non averpotutopotare a buon compimentola coreografiadella
contcstazione
che erastataprcparatacon minuziosacura;era statoprevistotutto
fuorchla disarmantercazionedel vescovoortoneseil quale,spronatosubitoil
cavalloper riprendereil camfnino,si rivolge a loro con questeparole:"Andate
da Nostrosignore,chenon ho nulla da fale per voi".
Sonopassatipoco pi di tre mesi dall'erezionedella diocesidi Campli e dalla
sua unionc con quella di Ofiona e gi si cominciaa intravedereche I'analisi
fatta da GiovanBattistade Lectis nel corsodi una delle burascosesedutedel
ConsiglioGeneraleera esatta;ma siamoappenaagli inizi di una lunga seriedi
piccoletensioniche, alimentateda piccolee grandigelosie,con il passatdegli
anni convolgemnnoreggitori e vescovidi Ortonasino a culminare,sul finire
del XVII secolo,nell'apea rotturacon mons.Vespoli-Casanatte.
Note
I - Ferdinando
Ughelli- Itatiasarasivede EpiscopisItalia.Tomussextus,col.772,?85.
36
Venetiis,| 720.
- Hierarhia
pag.266.
catiolicamediiet recentionis
Aevi. Vol. IV (1592-1667),.
2 Gachat
Padova,1935.
3 - Fmncesco
Bruntti- "pdnum ltinermiumcui ullima manusimposii.amensedcembrisanl
MDc)l-V", "Sacn ac profanaAprutii nonumenra',mss.inediti (BibliotecaDlfico,Teramo).
4 Sacrosanti
et ecmnici
ConciliiTridentiniPauloIII lulio III et Pio IV PONTIFICIBUS
Maximscelebraticanoneset decreta,pag.6G62.Venetiis,l7 10.
i - A. LudovicoAntinon - Amali degliAbruzzi,mss.inditi, vol. )(xI, . 213.(Fomi, edizione
fqr
a.rtxl
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I PROTAGONISTI
DELL'ATTIVITA
ARTISTICA
Il Seicentoper Ortona statoun secolocon una dinamicit culhllale notevole.Al
conaio difatti dell'economiache avevadsentitonegativamente
dell'invasione
turca del 156 che, distruggendoe devastandochiese,conventi e civili abitazioni
avevaportato la citt a un indebitamentoche provoc notevoli disagi alla popolazione per lunghi decenni,I'attivit culturale,cefamente stimolatadalla presenzain
cittnel periodo1583-1586
dellaDuchessa
Margaritad'Austriae dallasuacorree,
spintaanchedalla necessitdi dportare ai precedenrifasti i luoghi di cuto disrruni
dal'invasioneturca,subnella pdma metdel Seicentoun notevoleincremento
specialentenell'attivit altistica. Infatti nel XVtr secolotre furono i pi$ori di un
ceo spessore
che operaronoin Ortonae prccisamente:
TommasoAlessandrino,
Sebastiano
Majewski,GiovanBattistaSpinelli.
TommasoAlessandrino
Nacquead Ofiona nel \55O.Ftr "personamoltuprtncipalein pittura in queste
pd,'ti" come dettoin unaletteradel'Auditoredi CasaFamese.
Bottini.indi zzata
a RanuccioFamesenel 1617.La primatestimonianza
dellasuaattivitartisticala
troviamo nella Cattedraledi Lancianodove conservatauna oala d'altare raffrsurantel LlltimaCenadipintanel 160|.Quattrosueoperesonou)olreconqenate;e|
"Museo Diocesano"di Otona e prccisamente:a'Assuntae S. Tommaso(1627),Itt
deposizione(1629), I trc regn dell'oltretomba (1631), S. Bemardo (1632). Nella
stessaCattedralesi conservaancheun ovale di piccole dimensionidipinto ad olio
raffiguante S. Tonmaso (1612), situatonella parte antedorcdella cassettadi mme
doratocontenentele reliquie del'Apostolo.Un'altra operadell'artistaortonese,raffrEtrranteSantaElisabettd, tuttoraconservatanella omonimachiesadi Crecchio.
L aftistanella pdma met del Seicentogodettedi buonafama tanto che la sua
operavennerichiestaancheda fuori regione.Difatti Giuseppantonio
de
Fabritiis,nella sua opera"L'Abruzzoossequioso",
ci naffa che esistevaa
Napoli, nella chiesadei Padri Cappuccini,n dipinro raffiguranrel^ "Regna
Immacolaapittata dall' eccellente
pennellodi Tommaso
".
Alessandrino
Mor ad Ortonail 22 giugno 1640e il suo coq)o vennesepoltonella chiesadi
S. Domenico.
SebastianoMajewski
Nacquea wyszgrod, in Polonia, tla il 1585 e il 1590.Nel 1606 en a far parte
dela corporazionedegli aisti di Gmcoviacome"compagnod'arte pitlorica". Non
sappiamoper qualemotivo sia arrivato e si sia fermatoin Abruzzo comenon conosciamol'anno precisodel suo aivo. La pdma datacertadella suapermanenza
nella nosa regione il 1622quandoil pittore esegueil ciclo di affreschicon storie
della vita della Madonnanel chiostrodel conventodi S. Maria delle Craziead
Ortona.Allo stessopedodo si famo risalire allre operea lui attribuite esistentiin
diversechiesedel teritorio della provincia di Chieti. Viene chiamatopoi a Teramo
38
dove nel pedodo 1623-1625dipinge sei tele per il nuovo altare eretto nella
Cattedralein quella citt si stabiliscedefinitivamente.Successivamente,
semprea
Teramodipinge altre tele pe.le chiesedi S. Giuseppee S. Domeico.
Nel 1637lo troviamo a Campli doveeseguealcuni affreschi.Nel venteriniosuccessivo non oviamo alcunadocumntazione
sulla suaattivit artistica,sonoper
attribuit a lui gli affreschi esistenti nel chiosho del convento di SantaMaria di
Propezzano,datati 1660,annoin cui vienefatta risalire anchela suamorte.
Degli affreschieseguitinel conventodi S. Maria delle Grazie,in parte di6tmtti nel
1926quandoil Comunefece adibire alcuni locali dell'edifrcio a bagnpubblici e in
pafe duranteI'ultimo conflitto mondiale,il Verlengiaparla in temini molto positiyi: "lA loro coloriura b ona, il diseqno corretto, Ia composizone semplcee
chiara comepoteva convenrsia un chostro:fata per narrare e non per merayigliare, per com uorere e non per dilettare".
Semprcnella chiesadi S. Mada delle Grazie conservatoun quadrorapptesentarte
Gestfagellafo qldasicertamente,ci suggerisceil \erTengia,"frammentocentale di
una Srandetel andatadistrutta".
Giovan Battista Spinelli
Benpocosi sadellavita di G.B. Spine[i,bergamasco
di ogine,ma crcsciutoartistcamentenel Regnodi Napoli.
La famiglia di SanteSpinelli, padredell'artista, si trasfed da Bergamoa Chieti per
esercitareI'attivit di mercantedi granaglie.Doveva sicutamenteessercuna famiglia molto facoltosae ben vista nell'Abruzzo Citeriore se Catedna,sorelladel pittore, andin sposaal marcheseLudovico de Pitiis di Ortonapofando in dote 2970
ducat,una sommaenormeper quegli anni.
I GiovaneGiovan Battistache avevaintrapresoI'afe della pittura, si affermben
presto in tutto I'Abruzzo. Le sue pdme operea noi note, DIl'a"Incoronazionedi
Maria" e ^lli due dipinti, databili intomo aI 1630,si trovanoin Ortonarella
Chiesadella SS. Trinit.Altle tele, di epocasuccessiva,
erunoconservate
nella
chiesadel Carmine (ora nel Museo Diocesano)e nella chiesadi S. Catednadove
tuttora espostala stupendatela di 'S. Catertnad'Alessandria".Suoi lavori possono essereammiratiin diversechiesedi Chieti, Lancianoe Penne.
Intomo al 10 lo Spinelli si trasfed a Napoli ancheper conftontarsicon i maestri
napoletanidell'epoca.Fu in coDtattocon il Camccioloe lo Stanzioneed acquisdai
due afisti partenopei,pur mantenendouna suaindipendenzaspecialmentenel cromatsmodelle sueopere,una diversaconcezionecompositiva.Numerosesueoperc
si trovanoin alcunechiesedi Castellammaredi Stabiae in chiesee collezioni Drivatedi Napoli.Due rele.inolrre.databiliinromoal t650. sonopresentintla
Galleriadegli Uf6zi a Firenze.
Dopoil 1640la suavita si svolsetra Ortona,Chietie Napolidove,nel 1652,10foviamo proculatorcdel cognatoLudovico de Pitiis per l'acquisto di alcuni feudi in
Abnzzo. Mor adOrtonanel 1658.
l9
MUSICAE MUSICISTI
IN ORTONA
TRACINQUECENTO
E SEICENTO
Non c' dubbio che le viceridedella musicacolta in Abruzzo sianostate,tufto sommato, per lungo tempo assentidagli interessidella musicologiaitaliana e che soltanto da poco la presenzasul teritorio di istituzioni che promuovonolo studio e
l'approfondimentodi questediscipline abbia stimolatouna seriedi ricerchemirate
a fal maggiorechiarezzasull'attivitamusicalefiorita durantei secoliin questa
regione.I-lassenzadi centri di spiccosottoil Fofilo economicoha senz'alftoinciso
sulle sorti della vita musicalee piir in generalecultulale nell'Abruzzo del passato,
relegandoloin un ruolo marginalespettoad altre realtitaliane: mancandosia una
citl-lcader si^ \a corie facoltosaed influente,mancavanodi consegunzaanche
conmittenti ed istituzioni musicali di dchiamo (cappellemusicaliprestigiose,accademie,teat competitiviecc.).Questacondizioneperiferica statasez'altlola
causade1lascarsaattrattivaper gli studiosi,con il risultatoche molto spessogli
unici contributi alla storia della musicain Abruzzo sonoscaturiti dall'interesseepisodico di singoli eruditi e poligrafi locali, animati troppe volte pi da spirito campanilisticoche da autenticorigore scientifico.
Tuttavia, nonostantela mancanzadi eventi clamorosi,la vita musicalein Abruzzo
non era affatto assente;ce lo dimostrano alcuni importanti documenti dnvenuti
pressoinsospettabilipiccoli centri, testimoni eloquenti della diffusione capillare
della musicapolifonicagi a paire dalla fine del XIV secolo.Il periodoche
abbracciai secoli XVI e XVII ha conosciutopoi un notevoleincrementodell'attivit musicale,documentatodalla presenzacostantedella musicaprodotta in
Abruzzo sul mercatoeditoriale gi a partire dai primi decennidel Cinquecento.Il
sistemaprodttivo in Abruzzo faceva capo essenzialmentealle cappelleannesse
alle maggiori chiesedella regione,istituzioni stabili pressocui i musicisti prestavano iI proprio seryizio. Al di fuori di essela committeDzaprivata aveva un peso
ri8uardevole,ma la obilt locale non em in gado di mantenerepropri complessi
stabili (si pensia quelli delle cofi di Mantova,Ferara, Firenzeecc.)qi conseguenza i rapporti con i musicisti,benchfteqenti, rimaserosempreun fenomenooccasiodale.Pwhoppo oggi la fitta rete di scambiche legavai compositori ai s;ngoli
committenti risulta di difficile ricostruzione,troppo spessolimitata alle inticate
volute adulatoriedelle dedicheprcposteall stampe;per nostrafortuna, non accade
altrettantoper le cappelleecclesiastiche,
istituzioni di naturas multiforme,ma vincolateda unaprecisaorganizzazione
intemae da rapportiufficiali con i suoimembri.
La csppllg mosicaledi S. Tommaso
d SanTommasoad Ofona siamoinformati da un articolo apparsonel maggiodel
1938nella paginaregionaledel quotidiano<La TbunD firmato da Tommaso
RosarioGrilli, erudito appafenentead un'antica famiglia locale che, sulla basedei
documentiraccolti, abbozzun brevema precisoprofilo cronologicodi questaistituzione. I punto di pafenza di questostudio sono stati i verbali dei consigli del
parlamerto cittadino, na pafe dei quali (queli sopmwissuti) si consrvatuttom
q
dohemente
e s'adira
senllrggontosb in queste
parti e in quelle
La sceltadi un testoesenteda qualsiasiconnotazione
espressiva,
da immagini
dolorose,da contrastossimorici.rivela un'inclinazioneversomoduli stilistici
desuetiche nei musicisti pi modemieranostati decisaentesuperati.Anche sotto
l'aspeito musicaledella Rotasi attardasu posizioni molto conservatricispettoalla
sua epoca;certo, il testoprcscetonon era dei pi adatti a fare sfoggio di audacie
espressive,ma proprio la suapresenzain apefura del libro potrebbeessereesemplificativa def indidzzo genemlea cui il compositorepotrebbeessersiattenuto.
DellaRota h Donna leggiadra e bella dimostrasicurezzanella condottadelle voci,
ma ancheuna cefa schematicitnell'altemanza imitazione/omofoniae un susto
piuttostogenericosia nell'orchesLrazione
vocale.sia nell usodellecadenie.tl
risultato un esempiodi aigianato musicaledi buona fattura, non privo di una
cefa eleganza,ma lontanissimodalle operedei maggiori contemporanei.InDonna
leggiadra e bella inatti si ritrovano tutti i requisiti che un blano madrigalistico
medio dovevapossedere:testoamoroso,scritturaconfappuntisticafluida altemata
a zone omofoniche,uso moderatodi madrigalismi, facilit di approccioda parte
dell'esecutore.
lnsommaun frutto di quel sottobosco
musicaleche all'ornbradi
Monteverdi,Gesualdo,Malenzio, etc. continuavaad esprimersiin una lingla supemta s, ma ancoramolto diffusa. hoprio la suainclusionein unaraccoltatmnsalpina del 1600potrebbedenotarcnel'editoria un intessemai venutomenonei conftonti di prodotti gi collaudati.Tuttavia probabile che la musicanon avesseun
pesodecisivonella selzionedei brani operatada Phalse,comeda altri editori
d'otralpe, per compilarele proprie antologie.Maggiore attenzioneveriiva invece
rivoltaal testopoetico,elementosu.cuiem possibilebasarela sceltain presezadi
brani sconosciufi,
consideraDdo
che la sfampain libri-pae rcndevapi difficile
cogliere,al di fuori dell'esecuzione,
I'efflcaciadell'aspettostrettamente
musicae.
A sostegno
di ci va ricordaroche per tufto il Cinqueientoe oltre.madrigalicon
ncipt identico, o sirrile, a Donna leggiadra e bella, ebberouna discretafortuna
pressoi compositori;quantobastavaperchne venissedecretaxa
l'inclusione in una
anrorogra.
Non ci si pu spingeremolto oltre nel giudizio su un musicistadi cui si conosce,
purtroppo,un unico maahigale,anchese, sulla basedegli elementifin qui raccolti,
si pu tentaredi formuarequalcheipotesi.A mio avviso la stampadel 1600
potebbe raccoglierei frutti di un'attivita compositivaventenale.Ci spiegherebbe sia la presenzadi brani alquantor/f/o, sia la prcsenzad:LAl sacro e divin nome,
madgalecelebntivo per Margherita d'Austria che, anchenon collegandolocon
I'ingressotrionfaledel 1583,non pu essereanterioreal 1586,annodella sua
mofle. I fatb che della Rota lo dessealle sampecos tardi, quandoera ormai
privo di ogni giustificazioneestema,dvela che il suo primo libro di madrigali non
coincidevacon I'inizio dellasuaattivit,ma raccoglieva
quatto fino ad allomegli
aveva composto,dopo aver trovato chi finanziasseI'impresa della pubblic^zione.
E' Fobabile che la morte di Maqherita abbia ritardato, e forse compromesso,la
carrieradi dellaRota;la suaaniviravrebbeavutoun corsodivercosMarsherita
fosseriusciu a realizzareil proge(odi srabitirsiad Ofona col suoentouge:la
46
OREFICERIA
IN ORTONA
[ attuali conoscenzesulaorcficeda abruzzesenon appaionoorganizzatein modo
sufficienteper consenircuna visione e na comprensionetotali del loro contenuto
afistico-culturale e del loro valorenel contestodell'arte orafaitaliana.
Il materialegi presentato
nel 1896alla esposizione
Eucaristicadi O ieto, nel
nel 1907alla mostlad'arteanticaUmbraed infine
1904alla mosa d'ae senese,
alla Mosha d'Afe Antica Abruzzesedel 1905e del 1950consentivagi comparazioni tra le diversescuoledi oreficeriaitaliane,ma non f catalogaton scientificamentedocumentatoa sufficienzaspecieper qua[to riguardala pafe fotografica.
gi nei primi anni del '400, di he
Fu possibiletuttaviaindividuarela presenza,
distintescuoledi orcficeriateramana,aquilara, sulmonese:quest'utima da considerarcquella che vantavatradizioni maggiori fin dai tempi pi antichi.
Nell'area ftentaa,una corposapresenzadi croci e di altri oggetti sacria partire dal
sec. XV dalle caratteristichedecisamentedivergenti da quelle delle altre scuole
regionai, autorizzala concusioneche gi agli inizi del'400 fosseiorita a
Guardiagreleuna scuola di oreficeria che in brcve tempo ottenneil primato sulle
ale pir antichein Abruzzo.
lnvori di cesello, ricco repertorio omamentalecostituito essenzialmentedi girali
vegetali, decorazioni sferiche di rame dorato, medaglioni smaltati caratterizzano
infatti una produzioneomfa che ebbenel sec.XV il massimosplendoree che estesela suanfluenzanesecolosuccessivo.
Oggettipresentinella Cattednle di SanTommaso:
l) Caliced'argento.Questocalicesi possiedenel Capitoloed dono di Mons.
AlessardroBoccabadledatabileintomo agli inizi del Seicento;presentalavorazioniasbalzoebulino.
Documentato
nell'esposizione
abruzzese
a Chieinel 1905.
2) Pastoraled'argentocon lavorazionea sbalzoe ceselli.Prmametdl sec:XVII
3) Uma in me doratocon efige di S. Tommaso.hima metdel sec.XVII.
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IL RIVESTIMENTO
DELLATORREDELL'OROLOGIO
Nel 1676ad Ortona ud violento terremotocausmolti danni a casee chiese,lesionandoin modo gravela cupoladella chiesadi S.Tommaso
Ap. e l,anticaTorre
dell'Orologio costruitanel XIII' secdall'ononeseMastro Riccardo.
In mancanzadi inierventi e la precadacondizionedi staticitdue anDidopo indusse,il Vescovodi Ortona.Ciolanni VespoliCasanatle,
a far amggeref,et mezlo del
suo economo,rev. don GiuseppeBellafante,alle porte delle casedei sindaci
Toffnaso de Bemardise Antonio Roccouna protestanella quale,denunciatoche il
campaniledi S. Tommasosi trovava in irminente pericolo di crollate. si invitava
l Univer6jta provvedere
sbitoalla suariparazioni,citandoin proposiloarticoli
di legge(l).
Bisognavaper decide s abbatteree ricostruire la torre ex novo o rstaurarela
toe antica. Qucst'ultima ipotesi sebbenepi economicaapparivapi difficile da
eseguircfrn tanto che non venneideato di ivestirc il vecchio manufattocon una
nuovastruttufaa mattoni,
"La tone di che parola-scrisseBonanni-minacciandorovina, fu rivestita di mattoni nel l88, prendendoI'atatale forma piramidale.Chi vi ascendepu osservare
nell'intemo ancorala suaprima bellezzaed aDrichit,'(2).
NeI 1688 veturcroper eseguiti pazialmente lavori e come si vedr pi avanti
anchin modononpropriorisolutivo.
Lll agosio 1?31,infatti I'archiretto e mastro fabbricatoreDomedco poma, milanese,interpellatoper verificarcla possibilitdi completareil rivestimentofino
all'ultimocomicionee se potevarestauarcla gugliache sosteneva
la croce.....ha
dovato esserimpossibile col proseguimentodi detta scarpapoter riparare alla
Rovinache presentemente
minacciala Fabbricadi detto CamDanilee Drecisamente
di denoTamburroe Piramide.chesi ttlcvonoquasicadentismzapoterglidareriparo a causache li muri vecchi di dentro,che sostengonotutto il pesodi dctto
Tamburro,e Piramidesonotutti ftacidi, corosi, e fafii di materiali cattivi, cio di
pietre rotonde,e la calce have persototalmentetutta Ia sua presain tutta la
Fabbricadi dentrodi de o Campaniledal principrosopradel Fondamenro
fino al
piede di detto Tambuno, e nell'istessoTambrro;tutti I'angoli de qual tambuno,
dove sta principiato, stannoaperti, lesionati,e cadenti,et in paicolare quello che
dguardala Casadelli SignoriPizzis,e l'altro che riguardae Trasantedi detta
Chiesadi modo tale, che qualuDquespesavi si facessedi ponerci chiavi, e proseguire detta scarpasarcbbetutto iutile, e perdutacol pericolo evidentedi cadere
nell'istessotempo,chevi si lavorasse,e di esseril precipizio della Chiesa,e di tutte
le fabbricheconvicine;Che per secondola suaArte giudica, che sia necessariodi
buttarca terra dettaPhamide,e Tarnburro,e parte della Fabbdcasotto di quello fin
a dove \i conoscer
necessario
per rogliereil precipizio.e cadulaimminentede
medemi,et per evitarc il danno,che potrianocolla cadutaapportarea dettaChiesa,
e Fabbrichevicine.E parimentigiudica,che nonostante,
che si buttassea terrail
sdettotambuo, e Piramide,e partepi di sotto,non possasopradella remanente
48
LEVIGNE
per il
Gli atti noladli depositatinel'Archiviodi Statodi Lancianotestimoniano
ossia
per
"
invigrnrli",
al
fitto
di
terreni
Sicenlouna certaendenzaall'acquistoo
(3030
metriquadri)
a
"tomoli"
per piantarevigneti.I terreni,misuratisoprattutto
potevanoesseresominativi o "fratos" o "inculti" o "ca tetati" e veni'Janolr^sformatida solerti agricoltori in teeni in cui il vigneto la coltua predoinante,
srecializzata,che dar nei secoli futuri una caratteristicaspecificaalla agdcotura
nel Seicentofossecotivata
quelladellavite, sebbene
ortonesee del comprensorio:
sok)vite per uva da vino e non da tavola.I1 vino, poi' insiemecon l'olio, ha dato
soprattuttoversola Dalmaziae Venezia,
luogo ad una conentedi esponazione,
aftr;verso il porto. La presenzasempremaggioredi vigneti ha determinatoo ha
contribuito a f"t nu..".. una borghesiamercantile, che si afferm poi ne
Settecentoe nell'Ottocento.oltre a far nascerenuovi insediamentiabitativi; insomofonese,ma delma,la vite,da secoli, un po' il simbolonon solodell'agricoltura
I'intetasuaeconomia.
deSANTIS
d.THINIS
49
LATERRIBILE
PESTILENZA
DEL1656
Gli unici rifermenti documentalidai quali apprendiamoche la citt di Ofona e le
sueconfadear',evano
subtole conseguenze
disastro\edell.epidemia
di pestedel
l56 sonoI due manorcrittidel BocachedaLaro1700(cnservato
oressola
BibliorecaComunaledi Lanciano)e del De pizzis daratofine 1600(cnservato
pressola Biblioteca hovinciale di Chieri) i quali si limirano ad osseflare che in
qel'occasionecirca 2500personecadderovittime del morbo,con la conseguenza
che "...1c terre restaronodeserteed abbanalonae,
e quind a colfivarlefu nlcessa_
rio chianareBliabitantidelleopposte
sponde....
OcconeevidenliarecomeIa conoscenza
dj quertorafto di storiapatriapiu famoso
checonosciuto
inconragravidifficohperla carenza
di documeniazion
specifica.
tn ogrucasoda un primo rafontodocumenrale
la cifta dj mofi a causadi ouell.e.
pidemadi pesteva in qualchemodoridimensionatase si calcolache nella n;mera_
,anno
ir_olT del _119!Ofona tu tassataper 850 tuochi (circa 4000 abitanti) e n
I 669 per 54? tuochi (circa 2500 abiranti).
Dell'efettodevasBnle
dell'epidemia
di pe\tedel 1656in Ortona,non solosui cir
tadrnjma archesulletsruzionicheIa govemavano.
ne abbiamoprovadallacefi_
nc:uroneredattactaun ceto AngeloAntoniococciante.Masnod.Ai (unasonadi
cancelliere
attuale)dellaRegiaUdienzadi Chieti,datato1761,il qualenell,esaminaree controllarei registricontenenti
le deliberaz
ioni dellamuniaipalit
ononese
relativanente
al pododo1650/1678,
ci informa.,...diayer ritrovai al fogtio qua_
tanta e rctro un consiglio celebraoin questasuddettacift delle pubbich" ri.n./I_
zioni e dei Consgli tenuti nella citt di Ortona nel d quindecidel mesetl,Agosto
dcll'anno milleseicentocinquantaseue..."nel qualesi p;endeatto delan"""..]t di
ddurre il numerodi consiglieriche secondole ,,antichecostituzioni,,facevano
pafe del decurionatoda quarantaa trentacinque,a causadella mofe di dodici con_
siglielj "...Wssati da questaa mglior vita nelli passatitempiili contagrb...,,, stabi_
lendo.espressamenle
qestaderogaper un peridodi cinqueo sei ani. sufficienti
perchepotevanomaturare
l elper l'elezionei 5opratvissurie cheraleriduzionedi
consiglieri in qualchemodo apparivasufnciente per -goyemarela crft .,...rdofta
ad un terzode citadnper il passatoconaggio...','.
E possibile:tabilire
conunacenaapprossimazione
il periododi diffusione
dell.e
proemrarn Urtonaattraver5o
la letturadei Libi nortuorum,conservatipressola
Archivio Capitolarcdi Ortona,relativamenteal peiodo t625/1669t iI po caso
umcjalmente
documenlalo
di morleper peste d;l 26 agoslol56.
L'epidemjadel 1656scoppiata
nel napoletano
agli inizi del mesedi aprileandava
dltlonderdosi
in AbruzzoCitraagli inizi del mesedi luglio a popoli.per poi aver
notiziedellasuapresenza
il 15 dellostessomesea Castlfrentan
e Lanciano,il4
agostoa Chieti: per cui dalla secondameta del mesedi agostoOrtona iniziava a
conosceregli effetti mortiferi del ,'maleconnggoso".Diversepossonoessere
statele causedi diffusione in Abruzzo Citla dell'epidemia:I'esod verso i proori
teudidi-granpafe dell aristocrazia
napolelana
o deilaborghesia
agiatacheeia riu_
scrraa tuggre da Napolre mellersiin salvo in lerritori non sospettied ancoa
immuni dal contagio,il passaggiodi repai militari, un,inosservaniadelle qlaran50
tutelatala salutepubblica.
In un bandopubblicatoil l0 maggio1631questoconollovenivaaffidatoa persone d fiduciale quali,dlevandoqualchemancanza
o graveviolazionnll,osservanzadegli ordini manati,avevanoil compito di riferire e procedere,con irnmediatezza,
al giustocastigoneiconfrontidei contrawentori.
Le disposizionicomprendevano:
il divieto della "prattica",cio I'interdizionedi
raplolti commercialio personalicon quantiprovenientida luoghiinfetti,Ia possibilit di ammettere
n cittsoloi possessori
del "bolletrinodellasalute",la nmina
di deputatidellasalutee la predisposizone
di un servziodi guardiaalle portedi
accesso
allactt.
Pericolodal mare
In particolareper una citt di mare comeOrtonavenivanoadottatedelle misurepit
specifiche:evitarelo sbarcolungo la costaa chiunque(per cui si prowedevaa
rafforzareil sistemadifensivo),realizzatelungo la costaalcunebaiaccheper la
siqtemazione
di quatopersone.duea piedi e due a cavallo.benarmatecon armj
da fuocoil cui compitoeraquellodi assistere
le guardiealla madna,con l,obbligo
di far ricor.o alle armi per scoraggiare
quanli renta\anodi sbarcaresulla nost-ra
costa.CossullaPuntadellaGhiomera,a pochichilomerda Norddellacitt,in un
prowedimentodatato23 gennaio1631,oltrealla realizzazione
dellabaraccaveniva prcvistala creazione
di "...unparc di forche,.tcciosi possaaIIi contrayeient
dei nostri ordini dare in quello Ia debitapend..."per colpireanchecoloro che
dovevanofar rispettarcgli ordini,dimostrando
l'elevatopericolodellacorruzione
chepolevaesistere
all epoca.
Nel casodi naufragiodi qualchenaveo vascelloi guardianidovevanoawertirela
RegiaUdienzadi Chieti,per riceveredisposizionispecifiche.Al'occorenza il
PresidedellaProvinciadisponeva
la collocazione
di guardienei postin cui erapir
facile lo sbarcoed al fine di evitare il contatocon gli estraneivi era I'obbligo,
unavoltaindividuati o recuperati,
di sistemarliin qualchecasadi campagna
o in
un "paglaro" con guardieattomo collocatea debitadistanza.
A tale scopoi Cavalarivenivanoutilizzatiper controllarenon soloI'intero atto
di costaortonesema anchecoloro,che svolgevano
il serviziodi guatdiatantoda
nviare alla RegiaUdienzaunarelazionecon I'indicazionedel giomo dell,ora
dell infraTioneper accerareil colpevoleconfronkndola norain;iata dai posli di
marinadelle personedeputatealla guardia.
Diventavaassolutamente
proibitoai padronidi barca,pescatorie marinaiortonesi,
di andarea pescare
sia di giomo chedi notte,'...inluoRhiocculti...',ad eccezione
dei luoghivicinie benvi5ibilidallaco\ra.sonopenadi dieciannidi galerao la
pena di morte. Analoga proibizione rguardavale barcheforestierechJ dovevano
essereimmediatamenteallontanatea colpi di archibugi.
Ortona,unitamenteai porti di Giulianova,Pescarae Vasto,era ur luoso autorizzato
a riconoscere
le fedrdi 5anit di lune le barchee vasceljiprovenind
da luoshi
non \ospetlidi perte.Resr.ava
comunqueobbligataad adotrrele precauzioni
iel
casorappresenrare
dallaneces(it
di awertireimmedialamenle
la ReeiaUdienza.
prenderei dispaccie menerlinell acetoperpurificarli,inviarlialla RegiaUdienza
ed attendere
disposizioni
circala possibiitdi concedere
o meno la..prattica".In
atlesadi rali di\po\ilioni vigevaun divietoassoluro
di comunicaTione
o avercon52
tatti con i marinai e la barcao vascellodovevarestarc alla fonda ln casodi necesa oro speseconsesitDeril rifomimentodi viverii marinaidovevanoprovvedere
primadi riceverlie loccarli dovevano
unacannae i deputa.
nnundoil d"n-o
"on
iretterele monetenell aceto.
Nela cinta urbanaIe porte di accessoalla citt venivanoben custodite amite i
daj depulatialla saluLechecollaboraeuardianialle pone,nminadgeneralmenle
a cui tenivaamdala la cLslodia
dellacitt I citLadini
iano con il GvemaLore
armati sia di giomo che di notte'
istruiti'
ben
essere
porte
citt
dovevano
della
delle
in una tablla ed alfisso
giomata
iscritto
guardia
per
la
avereun prcciso tumo di
la conoscenzadel
consertire
tale
da
giomo
in
maniera
alle porte, aggiomataogni
siomo in cui espletareil servzio.
DucaOdoardFamese,in un suoordinedatato 15maggio1631espressamente
raccomandavaat guardiani di no allontana$i dal posto di guardia,neancheper
andarea Dranzo.prevedendola chiusura di tutte le pofe durantela notte' con consegnadelechiavi ai guardiani del giomo seguentee consentendodi tenercaperte'
duranteil giomo,le portedellaMarinae di S. Giacomo
Proorio a ostoroIe disposizioniemanatericonoscevanoiI compito di veificare a
validitdei bollettinidi sanit(o anchefedi di sanit):una sorta di lasciapassare
vidimato dai deputatidella saluteche consentivanodi riscosuire i luoghi di tranmobilitdeldetentore
siloedunamaggiore
Questopu giustificare il motivo per cui in alcuni ordini si richiamavascrupolosaboltettinifimati in bianco.di rilasciarloa stranieri'
enteii divietodi concedere
ai guardianideleporte,ala
obbligandogli stessideputatidellasalute,unitamente
del sigillo del uogodi transito e I'indicazionedei
soto;rizio;e, al'apposizione
luoehidi destinazione.
All;intemo della cinta muraia la citt subivauna serie di imposizioni ai fini della
tutela della salutepubblica: cos nell'ordine del Presidedolla Provincia di Chieti
datato17febbraio1631a puliziadellastradadovevaaweneunavoltaallasett!
manain invemo e aluevol in estate,si ordinavail confollo dello statodelle mura
e la chiusuradi quei tratti di mura della citt che pemettevanoclandestinarnnte
I'accessounihm;nte a quei luoghi dote " ..causanoper qualche sporchita
fetore...". La municlp lit ortonesegia in precedenzaavevafatto rico$o a queste
del 15 maggio1630avevadispostoche " il
misue tandche co; deliberazione
De
Bemardi, capitono a Suerraper Sua.Alteaza,.
Mastroguratoe iI sil. Giorann
muraglie e faccino rtsarcre tu-tli luoghi
a
tomo
le
radino"hoggi riconoicendo
done s pu entrare; et anco faccino spazzaretttfti i Letamai " E' questauna
seriedi misurc che toviamo ricorenti anchenelle deliberazionidelle municipalit
dellecittvicinedellaprovincia.
Tutta na seriedi operazionie di attivit dovevanosvolgersifuori dalle mura:
divieto di immettereln citt "lini conciati', cio pronti per esserefilati, o I'esecuzionealicefe operazionirclative alla fllatula del lino alla p.epanzionedellebudella
di animali per fame delle corde,da svolge$i lontano dai luoghi abitati " alnuno
nti passlontanoper evitare,chedettofetore tton causitI aria
"" individuato
questi divieti dimstranoche i tutori della salute pubblica avevano
suggenvano
che
che certi timod nascevanodall'esperienzae dall'osseffazione
"xenopsylla
prcsenle
cheopis_
pulce
chela
precauTioniprioritarie:oggi sappiamo
lanao
drappi
di
dei
dal bianco.colore
di rani.ttralLalonernente
in alcune
"peiie
di lino e dallabiancheria
da lettochein tutti i bandisadtari sonole primesuppel_
lettli a veni requisite,bruciatee fumigare.In una societpreindusiale.aitiitta
dallascarvra
di molligeneridi primanecess[.
gli indumenii
personali
e la bian_
cheriada letto eranofia le merci piir ricercate.
Non on casosetra gi atti notariliredattiduranteil periododel contagiotrovamo
traccedel rico$o allapraticadi murarein unastanzaun cefo quantitativo
di beni
mobilidi un ceo valoreatlettivoe \enale.dopoavereredalr;.dllapresenza
di
testimoni,uninventariochevenivaconsegnato
ai deputatidellasalute._E'
unapratica molto diffusaa Palermon occasionedell'epidmiadel 1624individualile
nelleabitazioni
agiare.
ma ancheneimonasleri
e ;ei conven,
di cui si hainocon_
sistentiriscontri documentali
ad Ononae Chietie chetrovala propriaragionedi
essere,comepossiamoeggerein un ,.testomoniale
Domjni Domno pehi paulo
Mantica"abitantein Ortona,redattodal NotaioD,Amatoil lg agosto 1656,,...per
sua indennt e cautela acci omnifirturo tenpore :iano esente .la qualsivglia
nfetionee conlaggioches'introduces:te
in quesacitt-.-,,
ChiostroConventodei Cappuccini
54
ITRAFFICIMARITTIMI
Nel colso del XVII' sec.il porto di Ortonaha visto ffoalsi i traffici madttimi
chegi dal secoloprima si eranoben delineati.
In orticolarela presenza in citt\ dei Credenziert,e deiRe8i Arrendaforiper Ie pro'
vicie di Abruzio Citra ed lJhra per diversi prodotti e la residenzadel Mdso
Portolano avevaro accenato nel porto ortonesetraffici contiui di prodotti ben
definiti, quali il granoe maggiormenteil sale.
In rjno 'ttato della C i OronL" ed^tloa il 1623e il 1625destinatoai
Farnese,si legge infatti che tra le ale cosela nobile famiglia avevain cit
"...un'ofrciod guardianodellaRegiaDohanaiI qualesi |'endeavita,e hora i4
person'di TomaisoUrbisci di quetla citt, comPratoli a i passatida suaAlezza
per doicento ducati di regno, et di reddto ducati 24 in circa, che sonoPagati
-dalla
della
Cone Reggia..."Ha parimentiSuaAhezzaI'OfJiciodi Ctedenziero
i
ASostino
persona
don
Giova
di
clohnnade sale quale venden vita, et hora tr
de SanctsiI prezzo di duc(tti 700 di rc?no, et d reddio annuodi Ducati 74 che
sonoWEat dalla CorE Regqia,
Ha incra l'fficio di l4cesecrefo,or|e Dohafiiero delle Merci e del Baiulato,
quale si venilono come di sopra e ltimame te forono rendut per ducati-1130.e
;ono di rcddito ducali 120 in circa, et horo racanoper la morte ili Teoflo Rossida
Campli, d.ettiofrciali hanno tali detti off1ii in vita, e se ne vagliono Lncor di essi
per aver Ieftanchice.
" ...Vi isiede il PorlolanoRegio..." (l).
L fonti archivistichesono ncche di documentiinerenti il movimento merci che
chialo della
avevaluogo nello scaloofonese,e ci dannoun quadroabbastanza
[uazlone,
'600, pur risentendoin modo maryinaledei Srandiawenimenti che
In Oltona nel
si verificavano nella capitale, la classemercantile ha continuato ad avere la sua
imDortanza.anchea livello marittimo, con molti nobili cittadini chehaDnoinvestito
che per I'impoltazionedi prodotti
in;ociet commercialisia per I'esportazione
primari.
in
li scarnbiawenivano lungo rotte ormai consolidateda secoli,ed interessavano
modo paficolare la Repubblica di Venezia, la D^lmaz, Ragusa'Corf, Creta'
Acona e naturalmentei porti del Regno.
Per quanto riguarda l'esportazione, si tattava essenzialmentedei prodotti tipici
del'gricoltura locale,quali I'olio, fichi secchi,noci , e soprattuttovino
del vino eta una elementoessenzialedel commercioortonese'perL esDortazione
ch ltre ad essereil principale prodotto spedito via mare era ancheil pdncipale
pmalottodelle campagnelocali, e quindi la sua esportazioneera fondamentaleper
laga partedella cittadinanza.
Signicativa,a tal prcposito, Ia lettera inviata il 15 dicembre 1648 dai Sindaci
Giirlio De Sanctise Marc'Altonio Rocco al Doge di Venezia: "...Semprena s'
gloriata questanostrtt citt ilell'honore have ogn'anno havuto nella wndta
'dett'Arseiale
doversicohprate Ii vini d'Ortona, e perch
che si patteSSiasse
quest'Lntcocostume,e in particolare nel
qua
in
raeddato
wtleno tl'alcun fentpo
55
corrent'annocon nostraestfemannrtifcazione affato estino,siado sprotwti icorrcrc alla bpnignila di questaScpnissina Repubbliracon hunitmenie sunplicarla
vogli restarcnia simarcidegnidi tale prcrogotiva.?! oft\iwrc nn Ia su; grunde
a chi n? iene la ura che seguitirl roliro traffco. acciche il-Mondo
Benerosit
conoscachetegutamoancornoi viveresottola suabenignssintn
protettiorxe..."(2).
La colturae I'espofazionedei Fodotti agricoli,ed in paficolareil vino. vine
messoin rilievoanchein unadescrizione
dellaCittdi Ononarisalente
al 1667_70:
"...11terrioro e compagnas'adonano d'adomare giaceroli colline, vallfruttifere, e coltivatcpianure resefefiilssime dall'indxsfria de Cttadini abbondanod;ot_
tohli vini banchL rossi,asciutti, e dolci, ed petiosissitniMoscatelli che ogn'anno
sc n? provedono,la Signoa V?netiaper s?nirio d?l vo arsewle e bairione di
Chiozza, la Schiayona,il Fruol et ali paesi e mItovohe vi ne son carich
yascelliper le cita d Roma,Napol e Genova.L'ogli sofiopelettissimi e dolci
et
oen'anno iI sopravanzoall'uso de Cittadini vienecarcato per terra e De nerc ala
forastieri... 13).
Tm le merci importatesi segnalanoinvece,il legamedall'lstria, Ie pelli, i tessuti,
il vetro e molti altri prodotti da Veriziaed infile glan quanritdi gano e saleda
porti esterie regnicoliche venivanostoccatiei numerosissimi
depositiche gli
ortonesi avevanocostruito nei pressi del porto o sottotea nei cortiii dei palazizi
signorili, prima di esserespeditevia terra alle Cittvicine.
L attivit mercantieanchenel '600 avevaraffozato una costantepresenzain
Ofona di molti cittadin forestieri che con la lqro esperienza,cultura._tradizionie
capacit.
hannoesercitalo
un influssosicurarnente
oositivo.
Si rrattamolrospesso
di "imprenditori'.
comeietropaoloManticadi Roma.
Nicola Canali di Napoli, GiuseppeTada pre di Napoli, Antonio perazzodi
Alessandria,
ecc..che affiftavanoper tempi ben deerminatii va lLf[ici e
Affcndanenti,frssando
la propriaresidenza
in Onona.
h.questoflussomigratorionon mancapoi la genlesemplice.quaji artigiani.agri_
collon.e commerc,anlr
cheg,untiin cittper affaridecidevano
di rimanervi.come
ad esepio i maestricalafati Simonepalazzovicchiodi Sebenicoe Mattia di proci.
entrambiemigraliadOfona nellacui marinacostruivajlo
imbarcationi.
Note:
1) AdS Pama: Tere e Feudidel'Abnzzo
2) AdS Venezia: Lettere Principi, b.55.
3) D Lulo P.'1:)rtooaala fin del XVII ser,lo ', in eurdrDi del'As. Arch. Frcntar4 N.8 - 9. 1984.
QUATMRI
56
LA PIRATERIA
NELLEACQUEORTONESI
La paterianon solo nelle acqueortonesi,ma in tutto I'Adriatico ha da sempreraP
pre;enhto un grossofreno allo sviluppoe al potenziamentodei traffrci marittimi Ancora nel XVtro il dcordo dei turchi in Oftona era molto vivo, ancheperchla
midaccianon si era mar amevolita.Molte spessofuste turcheschevenivanosegnalate lungo la costa dovc intanto si clano costnritedelle toari di avvistamentoproprio allo scopodi Fevenire eventualiscorreriea tera.
Nell'estatedel t6?3 ci furono dei tentativi di sbarchinella marinadl Ortona,come
possiamoleggerein un atto notarile del 13 gennaio1674(l) in cui un tal Doienco
di Ortonadice di non aver cevutouna schiaffodal Govematoredi
Fossaceca
'dcciocamminassi
concon oqniPrerlcz'
Otona ma un .emplicespinlone{trlonl
zd" nel comunicareagli abitantidi Caldari fordine dl mette$i in salvodalle imbarcazioniturchescele cui fuste,I'estatePrima, "infestavanola nostranarina per
catt rare pover cristani".
All;inizio del secolon altro pericolo minacciavaper il commerciomarittimo: 8li
Uscochi.
hofughi dai teitori belcaoici invasi dai turchi, gli Uscochisi concentrmonoattorno alla cittadina di Se&jdi fronte all'isola di Veglia, dedicandosiprevalenteente
alla pirateria.
Nel 1592la Repubblicadi Veneziadoveltenornin re Dr Provveditorecontra
con
Urcocri, da cui derivur conflittotra Austdae venezia(1615-17)conclusasi
la pacedi Parigi.
Nel Regnodi Napoli gli Uscochiper ovavano protezione,tanto che nel maggio
del 161? il govemaloredi Ortona condotlo ia prigione a Napoli perch si era
dfiutato di pagareh groh spesacli circa settantadcati che I'eqtripaggiodi una
barcadi Uscochi anco{atain Onona avevafatto Per rtangiare ll'hosteria in quei
giomi chz si trattenelo,cos comeaweniva a Bali (2).
ir permanenzedelle inbarcazioni degli Uscochi nel porto di Oona dovevano
esserefrequenti,tanlo che appenaur ese dopo,n'alra barcadi Uscochiattacc
e deFed appenafuoi dal porto uo mercantile.
I piiati subiio rientrati in porlo volevano venderela refurtiva, ma al divieto del
gvematoredella Povinci, diederovita ad una solta di battagliacon i soldati,che
;bbero la meglio infercrdo agli Uscochialmenosettemofi e due feriti, comePossiamo Ieggere tel rapporto dell'Ambasciatore Veneto al Senatodi quella
RepubbtCa: "27 Eiugno 1617. IJno barca di Uscochi che era i Oftona veduto
usired porto un'altra brtia che conlucevomercantieper la Jem di lanciano,
gli anlarono deft), la presero,et rtcondotta in pono vole|ano venderlc robbe,et
essedoglici impeditodara I2Iia Bruncato Govematoredella Provincia usarono delle i solenze,onle andaroegli in Person&,et non volendoquei risti acquie'
tarsi et have rispetta,vewtero alle man, et nefutuno antuluoti da sele di Loro,
et due di questiferit, alti d essi Uscochifitrono presi, et datone qui (cio alLl
Capitale, Napoli) conto St/dEcc. htt comandatoche se non storanno nei termn,
51
sanocastigati"(3).
Non mancavano
poi gli attidi piratipu, ossiadi sempliciladri senzalegami.
Ag inizi del secolouno dei p ricercati era propio un ortonese,tal Orazio
Massarc,sul cui capopndeva
unatagliadi L.500vivo o morto(4).
ll Mascaro.In panicolareera accusato
di averorganitzatoe comandato
na nave
piratacheavevaderubatoun mercantile
nei pressdi Francavillacon merceper un
valoredi oltre25.000ducati,conil comandante
e un madnaiotrucidatidai Di;ati.
Setteuominidell'equipaggio
del Massarofuronopoi fai prigionieria Z.am,con_
dannata morte prima di sseregiustiziati confessarono
le responsabilitdel
Massaro,
chetuttaviastandoallenotiziein nostropossesso
riusca fa a franca.
I ) AdS Lancano:Notarcio.BatristaRadico.atodel I 3.I .1674.
2) AdS Venezia:RelazionidegliAmbasciaroriVential Senalo,17.5.1617.
3) Ads Venezia:Ibidem.27.6.1617
4) AdS Venezia:ibidem.filza2o.
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MoppaAgosfinianadel 1583
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APPENDICE
DESCRIZIONE
DtrLLA CITT
Dento ancorala denaCitlaforonal omatademottiedificijdeprivari,patagibellissmi,
er
6t
Antimo ddi Ati di Todi, di nobil progenie, fu da Urbaro VItr nel segnaroanno (1623) ordinaro
vescovo di Ortona e di Campli ... mod nel 10 e f sepolronella catredrale.
Fra Antonio Biondo di S. Severino presso Napoli, convenrualedi S. Francesco,tu Fasferiro a
Ofona (1640) dal vesovadodi Capri. Mor nel 1&4.
AlessandroCrescenzi,ronano, dal vescovadodi Termoli f trasferitoatla Chsao onese.
Era chierico regolaredella congregazionesornmasca... nel 1652 fu trasferito alla chiesadi
Bilonto.
Carlo Bonafaccia, romano, nel 1653, tu ordinato al vacanrevescovado.DoDo aver lnsamente
'
govemarola chie5adr Otona fu raslato nellacaredradi Temi, nel t675.
Da: Donnico Romanelti - Scowfte Daie.1805.
UN PASSAGCIO REGALE
EssendoVescovodi Ortona Antino degli Atti, di Todi, ci "il passaggiopet Orota di
Maria d'Ausria, sorclla del re Filppo I , che doyea condursi a Fe inando e di
Unghetia suo sposo... si conayail terzo di gennaio 1631. Fu ella onorcvolmenericewta
insiene col vicerc di Napoli duca d'Alcal e col nobile sequiro nella casa di de Thnk,
sopra it cui portone fu latto poi dipingere un gmn quadrc colk reali insegne di quella
principessache a'principi del passatosecoloancor si yeltea".
Dar Domenico Romelli Scoveepatie, ta0s.
VERBALE DI CONSEGNA DELLE CHTAVI DEL CASTELLO DI ORTONA AL
NUOVO CASTELLANO
A dl primo maggio 1696.In Oftona.
Essendomorto il quondam Sig. ciacomo Antonio de Pizzi, ch'era staro eleto dal quon,
d a m M a g . c oF a n c e s c oM . C i a d e l l i A u d i r o r ec e n e r a t ed e l S e r . m od i P a r m aI n q u e s r e
Provincie d'Abbruzzo con Patente Prointerim Castellano per Sua Altezza di oesto
Casrello di Ortona Mare perci il presenreMa8.co Matleo Phonrij Audirore Ceirerate
dell'Altzza Sua h consegnatole chiavi di detto Casteltoal Sig. cio. Domenico de pizzi
Fratello di deuo d. Ciacomo Antonio per renernecura di esse di dtro Castello sino che
Sua Altezza far Castellano. disporr alrrimente, o cornnandaronde cos deuo d.
Domenico Anlonio l'h ricevle con due Cannoni grandi di feffo che denrro vi sono in
detto Castello, te ttto disposizione di Sua Arezza e cone sar ordinato da t ... l
In fede di che srah presentesottoscritta di mano di derto D- Domenico Antonio.
Io Domnico Antonio de Pizzis affermo.
Io Nicola Petilli son tesimonio ut soFa.
Io Ciuseppe M. Mllei son testimonio ut supra.
Archiyo di Stato di Napoti - Archivio Famesiano.
ELENCO DELLE ARMI CONSERVATE NEL CASI'ELLO DI ORTONA
Invenlario delle robbe .itrovat nel Castello d'Orrona consignatoper ne Diomede Palma t ... I di
Sua Alte, Sernissimadi Parma al signore M Antonio [ ... ] Castellanodi detta citt d'Onona
l- Falconetti quattro d bronzo, tre sono segnatisopra con la Honorata Madonna
Sanlissimae uno con un'arna, sccon la croce sopra,con ttti gti suoi cavaleri soo di
lesno forniti.
2 - Faconetti, overo Archibuscioni da posra di feno n_ sei, con tuni gti suoi cavaletti sotto di
egnofomit.
3 - Perrieredue di bronzo con le sue codette di feno una seSnatasopra con il n. 137 er attlz 146
con gli suoi Cavaltti sotto di egno fomili.
4 - Un cordontto di feFo longo con tre cordoni a omo,e soto il suo Cavalro legaro con tune,
e sono tutti mssi a tomo e muraleedel Casiello.
5 - Pezzi doi d'Ariglieria overo Canoni grossi di feo con gli cordoni in 16staer in fondo, e doi
a tmenio per ciascsi posti in tena, e senzaCavaletri, di palmi nove sino a diece in circa di lon6 - Un pezzo di Cordonetto nove snzaco.la, con tre cordoni a tomo.
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PFSI E MISURE
Misure per aridi (come grano. orzo, etc.)
misufa:litri2.32:coppa:litri 13,9tmezzgll'o:
]I.i27,'18,
rornolo:litri 55,56 ; salma:litri 166,68.
Uuniversia faceva ogni ano la <<voce>> del grano, dell'orzo, del vino, dell'olio ossia stabiliva il prezo base; si distinguevano grano vecchio e gratro nuovo. Un lito di gano nuovo conispondee circa 850 grammi. Ad esempio,una salma di graro novo corisponde a circa 142litri.
Milurr per olio
fglietta:centilitsi36,4; caraffa:centilitri72,79ibucal:litri 1,4;eFo (o niEo): 2l.84lilri;
mzzoitso:Iitri 10,92.
Molti paganenti pr i fitti dei campi o per lavori vari erano fatti a olio, misurato a nirri o a
grno, mrsurarca sarme.
Misre pr vino
barile:litr 29,12;salma:litri87,34;moggio:litri 350.
Quesiemisur servivanoanchpr altri liquidi. Il vino era nisuratonele piclole qusntitanchcon
la tuglietla, la cffatr4 il bcale che owiamnte avevanola stssacapienzausatapl l'olio. Nee
compnvedite di vino, la misurapirusalaera il rnoggio, coEispondentea te etoltd e .a.
Mt$r per pesi
oncia: grammi26.73:libra:gammi 300.75;rotolo:902,25srarDni;decina:chili 3.55;cantdo:
chii 90,23.
Il rotolo era il pesousato sopmttutto pr il psce.
Misurc linari
palnoicentimeti 26.5amezzacanna: metri 1.06:cnna:mei 2,12.
Queste rnisure erano mollo usale sopmtttto nelle costfuzioni e nelle perizie che affidcano gli
atti notdili. l! canna usataanhecome misura Der indicare le suDerficida cosrruire o da intonacare cofrisponde a circa 4 metfi quadn.
MbuE di supecie
misura:mq.126; palal.a:
mq. 101icoppa:mq- 757;trentale(o lra ao)imq.1010i mezz6ro:
mq. 1515;tonoto: lnq. 3030;salma:mq.9090.
L misure di superficie che si incontrano in tui i docnenti del Seicento, in cui la sociei.
soprattutto agricola, sono il tomolo, la misa pirusata la salma, il entale e ta palata, un trer
tesnno di n tomolo. In bare alla sprficie dei vari canpi at tipo di colriv^zione si pqavano i
firi ai proprieta.ri.Diversi di questi termini, com <l irentale' e la (palala) si sono c@seryati
come veri e imporanti reperi slorico linguistici nlla parlala dialttaleMONETE
Moneta bale m il ducato o docato,con i soromltipli sopnttutto cmlno e grana. Il duc.to vte
va dieci carlinii il carlino valeva dieci gana. ll srana valeva dodici cavalli: il qar{ino vlva tre
cavalli.
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