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Umbertide

Ambiente - Storia - Monumenti


Arte - Itinerari - Grandi eventi
Informazioni
Edizione on line

Alla scoperta di un territorio


ricco di storia, arte, cultura,
bellezze monumentali
ed ambientali.

COMUNE DI UMBERTIDE

E' situata nell'Alta valle del Tevere, in provincia di Perugia, al centro di una vallata
circondata da verdi colline sulle quali svetta
l'imponente sagoma di Monte Acuto. E' attraversata dal fiume
Tevere che lambisce le mura della vecchia citt.
Il visitatore che arriva da Citt di Castello o dal lago Trasimeno percorrendo la Statale Tiberina 3Bis, a tre chilometri dal
centro abitato, in localit Niccone, incontra il
castello di Montalto, antico presidio della
citt. Il centro storico lo accoglie subito con la stupenda piazza San
Francesco, le sue tre antiche chiese, San Francesco, San
Bernardino e Santa Croce (quest'ultima, restaurata recentemente e trasformata in Museo
Civico ed auditorium, contiene
una delle opere pi importanti
del grande pittore rinascimentale
Luca
Signorelli,
la
pala
"Deposizione dalla Croce (1515)) e il
convento di San Francesco, restaurato ed
oggi sede della Biblioteca comunale,
dell'Archivio storico e del Centro socio-culturale
omonimo. Da qui, attraversata la strada, si arriva in piazza Matteotti,
cuore politico-amministrativo di Umbertide, con il Palazzo
Comunale integralmente ristrutturato sulla base del vecchio edificio
del XVIII secolo. Avviandosi verso piazza Mazzini, si apre al visita-

tore uno degli scorci pi belli della citt: a


sinistra la maestosa struttura della Rocca
(fortezza trecentesca, oggi sede del "Centro
per l'Arte Contemporanea") che sovrasta piazza Fortebracci e il rinnovato Teatro dei Riuniti, sullo sfondo la Collegiata, chiesa del XVI
secolo, con la sua imponente mole ottagonale.
Per chi invece arriva da Perugia o da Gubbio, lo scenario completamente diverso. Superata la zona
industriale, ecco apparire la citt nuova,
dominata dalle imponenti sagome della
torre (edificio multifunzionale di 12
piani) e del nuovo complesso parrocchiale di Cristo Risorto, con le
sue vie ampie, il moderno centro
commerciale, le efficienti strutture sportive (lo stadio con pista di
atletica, il palazzetto dello sport, la
piscina, i campi da tennis, il percorso verde attrezzato), il Parco Ranieri
con il grande anfiteatro per spettacoli
estivi, la Pineta Ranieri autentico polmone verde con i suoi 50.000 metri quadri di
estensione.
Per gli amanti della natura e della pesca, si segnala
l'Impianto Nazionale di Pesca Sportiva che si snoda lungo il fiume
Tevere per alcuni chilometri, a partire dal centro storico cittadino.
Ospita annualmente gare di valore nazionale e internazionale con
migliaia di atleti.

LAMBIENTE

bocce (mq. 130.000);


- verde pubblico di via
Papa Giovanni XXIII
(mq. 14.000);
- parco attrezzato per
bambini di via Morandi
(mq. 6.000).
Il progetto si ispira allidea
del
Giardino
Italiano e Classico, puntando ad inserirsi in
modo armonico nelParco Ranieri. Il gazebo
lambiente naturale circostante.
Allinterno del parco si trovano il teatro allaperto (1.200 spettatori a
sedere), la grande piazza con gazebo, un chiosco per il ristoro, un percorso vita attrezzato con una lunghezza massima di metri 2.100 e n. 18
stazioni per gli esercizi fisici.

UMBERTIDE

Il verde pubblico
Umbertide una citt
circondata dal verde, che
lAmministrazione ha
sempre difeso da un uso
eccessivo del cemento
con particolare riguardo
alle colline che la circondano. Oltre a questo
Il Parco Ranieri dalla zona
sono stati riqualificati gli
sopra lanfiteatro
spazi di verde pubblico
esistenti e creati nuovi parchi nel capoluogo e nelle frazioni.

Il Parco Ranieri
Un discorso a parte va fatto il per il grande Parco Ranieri, un polmone
di verde attrezzato nella zona nuova della citt, che occupa una superficie complessiva di
circa 230.000 metri
quadrati (23 ettari)
cos distribuita:
- teatro allaperto e
gazebo (mq. 30.000);
- Pineta Ranieri (mq.
50.000);
- Macchione e
Pineta, con annesso
Ponte di legno sul
percorso vita attrezpercorso vita
zato e campi di
al Macchione
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Il Parco Lido Tevere


Nella zona dove negli anni Trenta esisteva il "Lido Tevere", la spiaggia
degli umbertidesi, a distanza di settant'anni stato realizzato il "Parco
Lido Tevere",
uno
spazio
verde attrezzato
lungo le sponde
del fiume dove i
cittadini e i visitatori possono
trascorreremomenti di relax
durante la bella
Il Parco Lido Tevere
stagione.
pag. 2

La piazza rotonda
nel Lido Tevere

Percorsi ciclabili e pedonali, panchine, una grande piazza centrale anche per spettacoli all'aperto,
il tutto adeguatamente illuminato.

Il Parco Rio
Nel 2007 stata aperta al pubblico una nuova
zona verde. E' il "Parco Rio" che si estende proprio lungo le sponde del torrente Rio, partendo
dallo stadio comunale di via Morandi fino a via
della Repubblica. Oltre alla sistemazione delle
sponde del torrente stata realizzata una linea
idrica a servizio dell'impianto sportivo e del
parco "Ranieri", un percorso ciclo pedonale,
opere di sistemazione del verde e arredo urbano
con posizionamento di giochi per bambini e panchine, la realizzazione dell'impianto di illuminazione.

un volano di sviluppo
Nell'ambito
della
Una rete di sentieri
molto importante per
valorizzazione a fini
la parte di territorio
turistici delle bellezze
che valorizza le
disposta a sud della
ambientali
delle
bellezze ambientali
nostra citt. La rete di
nostre colline, stato
sentieri si estende per
completato il progetdel nostro territorio
circa 40 chilometri ed
to per la realizzazione
di una rete sentieristica nel territorio comu- fruibile a piedi, a cavallo o in mountain
nale, collegata con gli interventi effettuati bike. All'interno stato creato, insieme ai
comuni di Perugia,
nei comuni di
Corciano
e
Perugia e Corciano.
Passignano,
un
Il progetto stato
Ecomuseo che valocondiviso con un
rizzer tutte le emerfolto gruppo di
genze
culturali,
operatori locali del
ambientali e storiche
settore extra-alberghiero, di quelli
di questa porzione di
commerciali, delterritorio umbro che
Il cartellone con la cartina dei sentieri
l'artigianato artistipu vantare borghi,
co e dei servizi turistici, in modo da creare castelli e paesaggi di altissimo pregio.

ll Parco Rio

Nelle immagini, suggestivi scorci di


campagna intorno ad Umbertide

so tempo di realizzare una


struttura di pesca sportiva
agonistica di livello internazionale (obiettivo questo raggiunto con la disputa sul nostro campo di
La
sistemazione
gara dei Campionati
ambientale della sponda
Mondiali di Pesca per
sinistra del Tevere per
Club). La riqualificazione
circa 4 chilometri, pardi questo tratto del fiume
Vecchie case sul Tevere
tendo dalla zona del
Tevere e del campo di gara
centro storico, stato per la pesca sportiva ha prodotto risultati molto positivi permettenGiugno 2006. Campionati del
uno degli obiettivi prin- do a moltissimi umbertidesi di riscoprire il loro fiume e a migliaia di
Mondo per Club
cipali per realizzare un pescasportivi, ogni anno, di affollare
grande parco fluviale di interesse regionale. Per questo hanno lavora- l'impianto, ben gestito dall'A.S.P.S.A.S. to intensamente la Fipsas di Perugia,
Sezione provinla Provincia di Perugia, la Regione
ciale di Perugia,
Umbria con la collaborazione del
con la collaboraComune di Umbertide. La riqualificazione delle societ
zione di quest'area storicamente
di pescaportiva
tanto importante per la nostra citt si
locali, con un
proponeva un duplice obiettivo: quelimportante ritorlo di rendere sempre pi accessibile a
no economico per
Agosto 2009. Fishing
tutti quel tratto di fiume e nello stesl'intera citt.
Giugno 2009. Campionati italiani femminili
Summer show

La sistemazione ambientale
del Tevere e il campo di gara
internazionale per la pescasportiva

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pag. 3

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LA STORIA

trovarsi pienamente a suo agio


grazie agli ottimi
servizi alberghieri e occupare
piacevolmente il
tempo libero utilizzando
le
numerose strutture sportive e
ricreative esistenti.

Antichissima lorigine di Umbertide. I


primi insediamenti sembrano risalire
intorno al VI Secolo A.C. come testimoniano i bronzetti di Monte Acuto, statuette votive attribuite allantico popolo
Tempietto
degli Umbri. Numerosi reperti di et
ottagonale
in localit
romana attestano comunque lesistenza di
Pianta di Fratta di Cipriano
Petrella
Piccolpasso . 1565
un centro sulle rive del Tevere attorno al
III Secolo, chiamato Forum Bremitii,
Forum Julii o, secondo fonti pi accreditate, Pitulum. Lantica
Antico reperto ritrovato a Preggio (Foto Sovrintendenza ai
Antico vaso
ben architettonici dellUmbria)
ritrovato a
Pitulum sarebbe stata distrutta dagli Ostrogoti, per essere poi riedifiPierantonio
cata nel 790, col nome di Fratta, dai figli di Uberto o Umberto Ranieri.
Ma le prime notizie certe e storicamente documentabili di Fratta si iniziano ad avere nel 1189, anno in cui fu sottoposta alla giurisdizione di
Perugia e ne segu le sorti per lungo tempo, subendo devastazioni e
saccheggi. Fu sotto il dominio pontificio fino al 1860, anno in cui
Fratta fu annessa con
tutta lUmbria al Regno
dItalia. Con lunit si
costituirono le prime
amministrazioni comunali e Fratta ebbe il suo
primo governo locale. Il
25 gennaio 1863 il
Consiglio Comunale
stabil di cambiare il
nome di Fratta con
quello
attuale
di
Umbertide, in onore dei
Il Tevere al Mulinaccio (Quadro di Ernesto Freguglia)
figli di Uberto o
Umberto, antichi riedifiLa piazza del Mercato (Quadro di Ernesto Freguglia)
catori della citt (Fracta
Le vecchie mura lungo il torrente Reggia
filiorum
Uberti).
Umbertide sub in
modo particolarmente drammatico gli ultimi eventi bellici, allorch
venne fatta oggetto di violenti bombardamenti aerei (25 aprile 1944)
che distrussero gran parte delle abitazioni del centro storico, causando
74 morti e numerosi feriti. La ricostruzione fu difficile ma gli
Umbertidesi riuscirono ben presto a cancellare i tristi segni della guerra. Dopo gli Anni 60 notevole stato lo sviluppo edilizio ed industriale, tanto da cambiare totalmente il volto della citt. Il turista pu
SUPERFICIE
ABITANTI
ALTITUDINE
IDROGRAFIA

CLIMA
FRAZIONI
ALTRI CENTRI
ABITATI
COMUNI
CONFINANTI

Kmq. 200
16.655 (Densit 83,27 Ab/Kmq.)
Mt. 247 s.l.m.
Il territorio comunale attraversato dal
fiume Tevere.Altri importanti corsi
d'acqua i torrenti Niccone, Assino,
Carpina, Nestore e Reggia.
Mite e temperato
Castelvecchio - Leoncini - Montecastelli
Niccone - Pierantonio - Preggio

Trasimeno - Cortona - Citt di Castello


Montone - Magione -Pietralunga
Lisciano Niccone
COLLEGAMENTI Il comune attraversato dalla S.S.
Tiberina 3/Bis, dalla superstrada E/45 e
dalla Ferrovia Centrale Umbra.

Banchetti - Calzolaro - Pian d'Assino


Borgo Baraglia - S. Benedetto -Verna
Perugia - Gubbio - Passignano sul

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Rotonda davanti alla Stazione Fcu

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pag. 6

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Alla fine del XVII secolo un aggloriguardano solo la destinazione


merato disordinato di casupole
delle stanze. L'Ufficio del
occupava l'area dove oggi sorge il
Sindaco e la sala del Consiglio
Palazzo Comunale. L'odierna Piazza
Comunale sono rimasti sempre
Matteotti era solo un piccolo slargo
al loro posto, mentre quella della
e non simboleggiava il centro del
Giunta, intorno al 1990, ha
potere locale, che allora gravitava
occupato lo spazio destinato alla
intorno alla Rocca.
segreteria del primo cittadino,
I Marchesi di Sorbello disponevano
lasciando la tradizionale e storica
delle costruzioni ubicate nell'area
sala, che ospit l'esecutivo della
dell'attuale residenza municipale a
Liberazione e della nascita della
titolo di enfiteusi "fino alla terza
Repubblica, per le riunioni dei
generazione", in base ad un contratgruppi consiliari e le conferenze
to con la Mensa Vescovile di
stampa.
Gubbio, proprietaria degli immobili.
L'ampio atrio, dove disposta la
Sulla base di questo contratto, le
postazione informativa e dove si
vecchie casupole furono abbattute
affacciano gli uffici del Sindaco,
ed inizi la costruzione del palazzo
del Vicesindaco e della Giunta
che fu portata a termine il 29 aprile
Comunale, ha le volte completa1720. Da questa data l'edificio prese
mente affrescate e sulle pareti
il nome di "Palazzo Bourbon di
una galleria di quadri che rappreSorbello" e la piazzetta antistante
sentano alcuni personaggi storici
"Piazza del Marchese".
umbertidesi. Nell'ufficio del
Il palazzo, tuttavia, risultava inaduSindaco, le cui finestre danno su
guato alle esigenze dei Marchesi
piazza Matteotti, si possono
La storia del Palazzo Comunale
Bourbon che, quasi sicuramente,
ammirare alcuni quadri impornon divennero mai proprietari deltanti per la storia cittadina: "La
l'immobile. Quando il Comune decipiazza del mercato" di Ernesto
se di occupare quella sede, nella primavera del 1841, esso apparteneva, Freguglia risalente al 1875; una tela raffigurante "San Romualdo, la
infatti, a Domenico Mavarelli che nel frattempo lo aveva acquistato dalla Maddalena e la Vergine col Bambino" di autore ignoto; un disegno di
Diocesi di Gubbio. La residenza municipale si era trasferita nel 1787 fuori Fratta vista da nord di Giovanni Santini della prima met dell'800. Nella
dalle mura cittadine, nel soppresso convento femminile di Santa Maria sala Giunta, con le volte completamente affrescate, prosegue la galleria dei
Nuova, situato nell'attuale via Grilli, in fondo alla Piaggiola. Si trattava personaggi storici umbertidesi e viene ospitato un antico e prezioso scalsenza alcun dubbio di una collocazione inadeguata e infelice.
dino in ceramica artistica. La sala dei gruppi consiliari ha le pareti e le
La ricerca di una sistemazione pi idonea e centrale si fece urgente e il 17 volte
completamente
dicembre 1840 il Consiglio Comunale affront ufficialmente il problema affrescate ed una della
del trasferimento in altra sede, proponendo quella del "Palazzo del sale pi belle di tutto il
Marchese", ormai Mavarelli. La proposta, messa ai voti, fu approvata a Palazzo Comunale. La sala
maggioranza. .
del Consiglio Comunale
I lavori di sistemazione del palazzo incominciarono subito nei vari piani e occupa quello che una
man mano che terminavano vi si trasferivano le varie attivit comunali. volta era il salone delle
L'archivio comunale fu sistemato al terzo piano nel 1843.
feste, dove gli antichi proNel 1923 fu apportata al palazzo qualche modifica interna e fu anche prietari usavano intratteneLa sala di rappresentanza
rimosso il casotto di legno che ingombrava l'atrio. Vennero inoltre restau- re i loro ospiti. Sulla parete
rati i quadri che ricordano antichi personaggi umbertidesi e fu commis- dietro il bancone riservato
sionata al prof. Frenguelli l'e- alla Giunta un grande
secuzione dei due stemmi in affresco rappresenta lo
travertino, d'Italia e di stemma comunale. In alto,
Umbertide, da murare tra le sulle pareti laterali, sono
finestre centrali del primo poste delle terrazze monupiano.
mentali.
Il bombardamento aereo del Gli affreschi delle sale
25 aprile 1944 e quelli succes- comunali sono stati realizLa Sala Giunta
sivi risparmiarono questa zati nel 1810 dal pittore
costruzione, che tuttavia fu Montorsi di Perugia mentre Biagio Vantaggi di Gubbio realizz nel 1842
seriamente danneggiata in le sculture presenti nel piano nobile.
molte parti da altri eventi bel- Un Palazzo Comunale, quello di Umbertide, che ha saputo conservare il
lici.
meglio della sua antica e nobile storia, attrezzando tuttavia, nel corso degli
Nel dopoguerra si provvide anni, i propri uffici con i pi moderni strumenti informatici per risponalla riparazione di tutti i locali dere sempre meglio alle legittime esigenze dei cittadini utenti.
e a restaurare le volte affrescate al primo piano con una
spesa totale di 1 milione e
500mila lire.
La sala del consiglio comunale
Per le sue condizioni di degrado e pericolosit il 21 settembre 1981 iniziarono i lavori di restauro e consolidamento che furono ultimati il 10 novembre 1984, con l'aggiunta dei
locali costruiti sull'antico vicolo degli "Scudellari", acquistati per far posto
agli uffici per le nuove competenze dell'amministrazione comunale.
Mentre i locali superiori hanno avuto diverse sistemazioni nel corso degli
anni, il piano nobile rimasto inalterato nel tempo, con poche varianti che
Latrio del Palazzo Comunale

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pag. 8

La Rocca

E una superba fortezza medioevale, da sempre simbolo di Umbertide. Sulla sua costruzione alcuni autori affermano che i lavori iniziarono nel luglio 1374, altri che lincarico di
costruire la Rocca fu affidato da
Perugia al Guidalotti nel 1385,
durante le lotte tra nobili e
popolani. Le opinioni sono
invece concordi nellaffermare che lopera nel 1389
era terminata e che il
direttore dei lavori fu
Alberto Guidalotti e
progettista larchitetto
Angeluccio di Ceccolo,
detto il Trocascio. La fortezza costituita da una
torre quadrata di m. 7,60 di
lato e di m. 31,60 di altezza di
fronte al torrente Reggia. Le solide mura sono spesse alla base m. 2,20.
Verso linterno della citt sono uniti alla torre
due torrioni circolari pi bassi ed un terzo
baluardo quadrato. Oggi la Rocca presenta
una sola porta nella Piazza Fortebracci, ma un
tempo ne aveva unaltra in direzione della

Le celle sotterranee

Reggia, detta del soccorso,


entrambe munite di ponti levatoi. Nel 1394 nella Rocca fu rinchiuso prigioniero Braccio
Fortebracci da Montone. Il
Papa Leone X, nel 1521, affid
la custodia della Rocca alle persone pi ragguardevoli di Fratta
per sette anni e tale onore fu
prorogato da Clemente VII per
altri dieci, affinch lo stipendio,
che altrimenti si doveva versare
al castellano e ai soldati, venisse
impiegato nel restauro delle
mura. In quel periodo la Camera Apostolica
versava annualmente alla Fratta un contributo
di sessanta scudi per la manutenzione e le
riparazioni della Rocca, pretendendo che il
castellano offrisse in cambio due libbre di
cera alla cappella del magistrato perugino.
Con lavvento del Governo repubblicano
francese nel 1798, la sovvenzione perugina fu
abolita; ritornato il Papa nello Stato pontificio
la Rocca fu destinata al servizio delle pubbliche carceri e tale utilizzazione continu fino
al 1923. Da questa data sub alcune trasformazioni interne e furono coperti i
due torrioni circolari per destinare
il complesso a civile abitazione.
Fu abitata fino al 1974. Nel 1984
lAmministrazione comunale ha
iniziato lintervento di recupero della struttura e dopo un
intenso impegno di progettazione e di lavoro la Rocca, il 17
maggio 1986, stata restituita
alla citt. La ristrutturazione
dellantica fortezza stata concepita in modo tale da consentire il
recupero della sua identit storica e
la completa utilizzazione dei locali.
Sono state apportate alcune modifiche
strutturali, pur nel rigoroso rispetto del
nucleo originario. La novit di
maggior rilievo data dallentrata creata alla base delle mura del
torrione sinistro, per permettere
il collegamento della Piazza del
Mercato con Piazza Fortebracci,
attraverso un suggestivo percorso in un vasto spazio ricavato eliminando la terra di riporto.
Questa nuova entrata consente
anche di accedere direttamente
dalla Rocca al Teatro dei Riuniti.
Il ritrovamento di unantica scala
in muratura nella prima stanza della Rocca,
al primo piano, ha permesso poi di ricucire il
collegamento verticale allinterno della torre:
dai suoi sotterranei alle merlature. Anche la
segreta posta nella parte inferiore della
torre stata rinvenuta a lavori iniziati; dopo
aver tolto pi di un metro e mezzo di terric-

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La Rocca da piazza Caduti del lavoro

cio stata trovata la botola attraverso la


quale si scende nella segreta della torre.

La scala che porta


alluscita posteriore

Il passaggio sotterraneo

Le mura merlate

Alcune modifiche, quali leliminazione dei


muri divisori nelle celle della torre e la
copertura a padiglione della torre medesima, sostituita con un pavimento praticabile, sono risultate varianti che hanno migliorato notevolmente la godibilit degli spazi
interni.
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sede permanente del Centro per lArte


LAmministrazione comunale, ultimati i lavoLA ROCCA
Contemporanea.
ri di restauro, ha deciso di utilizzare la Rocca
Lesemplare disponibilit e il generoso contriper iniziative culturali ed espositive. Dopo
Centro
buto di artisti, galleristi e collezionisti che
numerose mostre, iniziate nel 1986 con quelhanno donato al Centro opere prestigiose e
la dedicata a Cagli e Leoncillo alle
per lArte
lappassioCeramiche Rometti di Umbertide, il
nato lavoro
Comune ha pensato di costituire una
Contemporanea
scientifico
Raccolta pubblica di Arte Contemporanea il
dei curatori
cui asse portante rappresentato dai progetti
espositivi e che cercher di documentare ambiziosamente i linguaggi e organizzatori delle rassegne esposied i percorsi dellarte di questi ultimi anni. Questa raccolta, il cui tive hanno permesso di costituire
nucleo originario costituito da 19 opere donate al Comune dal cos il primo embrione di un Museo
concittadino Giovanni di Arte Contemporanea ad
Ciangottini, pittore e Umbertide. Le opere donate al
gallerista di fama nazio- Centro vengono esposte periodicanale, scomparso qualche mente nelle sale della Rocca.
anno fa, che era molto Da alcuni anni la Rocca ospita granlegato alla sua citt e alla di mostre di autori di assoluto livello
terra umbra, ospitata nazionale e internazionale che danno
Una sala
nelle antiche sale della prestigio al centro espositivo e a
espositiva
Rocca che dal 1991 la tutta la citt.

G
r
a
n
d
i
M
o
s
t
r
e
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pag. 10

La Collegiata
(S. Maria della Reggia)
Il tempio dedicato alla Beata Vergine Maria, detta della Reggia, sorse
nella seconda met dei secolo XVI, in
prossimit dei torrente omonimo, per
volere del popolo umbertidese. L'edificio
sacro venne costruito per accogliere una
immagine miracolosa affrescata all'interno
di una cappella che si trovava nelle vicinanze. I lavori furono diretti dapprima
dagli architetti Galeazzo Alessi e Giulio
Danti, autori dei disegno originario, poi
nel 1583 da Bino Sotii, Mariotto da
Cortona (1600), Rutlio (1623) e infine
Bemardino Sermigni (1640). L'originale
costruzione di forma ottagonale all'esterno e circolare all'interno misura 22 metri
di diametro interno per un'altezza complessiva di 40 metri. L'interno della cupola, dal tamburo alla lanterna, riveste un'area di 689 metri quadri. Il diametro della
palla di rame che sovrasta la lanterna di
metri 1,65. La cupola originaria, che manifest segni di cedimento, fu ricostruita agli
inizi dei '600 e l'impianto primitivo del
monumento fu modificato solo parzialmente.
All'interno la zona perimetrale delimitata da un giro di 16 colonne alquanto distaccate dal muro sul quale sono riportate
le mostre dei pilastri corrispondenti.
Negli intercolumni, in otto grandi aerostili appaiono le arcate a tutto sesto che
accolgono gli altari, la tribuna dell'organo
e i due portali d'ingresso. La disposizione
binata dei colonnato (di ordine toscano,
compiuto nel 1632, con funzione strutturale di supporto alla cupola), i cornicioni e
le modanature, le nicchie e i chiaroscuri, conferiscono all' imponente

Laltare principale

struttura un pregevolissimo movimento di masse e di luce. Le colonne raggiungono nel loro corpo la ragguardevole misura di 9,60 metri.
Notevole il pavimento in cotto policromo del XVII secolo.

Opere d'arte
Il tamburo della cupola ornato da quattro tele di grandi dimensioni:
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1. (sopra l'altare maggiore) - Vergine in gloria con i santi M.


Maddalena, Giovanni Battista e Evangelista, Andrea, Francesco,
Apollonia, attribuibile ad una scuola romana dei '500;
2. (sopra la tribuna dell'organo) - Ascensione al cielo con i santi
Benedetto, Romualdo, Savino e Vescovo pi simbologia eucaristica,
del POMARANCIO (Niccol Circignani) del 1578;
3. (sopra l'altare dei rosario) - B.V. di Loreto con i
santi Andrea Avellino ed Ubaldo, di G. Alaboyna,
del 1749;
4. (sopra l'altare di San Giuseppe) - Santo Chierico
regolare con il Cristo che gli presenta la croce, di
G. Alaboyna, del 1749.
Ancona della Madonna
Fastigio costituito da ricco drappeggio e gloria di
angeli in stucco del 1725 che incornicia l'affresco
attribuibile alla cerchia delle scuole eugubine del
XV secolo, raffigurante la Vergine in trono con
Bambino e Santi.
Altare del S.S. Sacramento
Fastosa opera di intaglio ligneo dorato di Peter
Kraas, del 1680. Nella parte superiore Dio Padre
dello Scaramuccia. Nello stesso altare, di notevole
rilievo un prezioso TABERNACOLO in legno
dorato, d'arte fiorentina del 1500 e un CROCIFISSO ligneo del XIX secolo.
Pila battesimale
Pregevolissima tazza del '500 in marmo bianco. L'altare retrostante di G. Fontana in stucco dorato incornicia una tela seicentesca con la Vergine e i santi.
Altare di San Giuseppe
Preziosa statua di scuola fiorentina del XVI secolo.
Altare del Rosario
Quindici medaglioni dipinti su rame, dei XVII secolo, raffiguranti i Misteri dei Rosario.
Al di sopra dei portali due iscrizioni barocche ricordano rispettivamente le date di costruzione dei tempio e della sua consacrazione (1751).
La denominazione di Collegiata deriva dal fatto che nel XVIII
secolo
in
questo tempio fu
trasferita la collegiata dei canonici,
gi istituita nel
1765 nella chiesa
di San Giovanni
Battista.
La chiesa di Santa
Maria della Reggia

attualmente
sede
della
Parrocchia di San
Giovanni Battista.
Restaurata radicalmente nel corso
degli anni 199293, avrebbe bisogno ora di interventi urgenti alle
opere d'arte che
contiene.

Pomarancio. Ascensione al cielo - 1578

pag. 11

Piazza San Francesco


Nell'area dove sorge la piazza, anticamente centro
del cosiddetto "Borgo Inferiore", erano concentrate le botteghe dei fabbri, arte per la quale Fratta era
molto conosciuta. La zona originariamente era al di
fuori della cerchia muraria ed era attraversata dalla
strada che conduceva a sud, verso Perugia. Sulla
piazza si affacciano alcune delle pi importanti chiese della citt.

Piazza San Francesco

Chiesa
di
Santa Croce
Fu costruita nel
1610, su progetto
d e l l ' a r ch i t e t t o
umbertidese
La chiesa di Santa Croce
F i l i p p o
Fracassini,
ampliando una cappella dei padri agostiniani che esisteva gi nel 1338.
Restaurata integralmente, stata trasformata in Museo civico e contiene la famosa pala Deposizione dalla Croce (1515) di Luca
Signorelli, una delle opere pi importanti del grande pittore rinascimentale.
Chiesa di San Francesco
Costruita su strutture gotiche probabilmente intorno al 1299, stata
restaurata e riaperta al culto nel 1966. Conservava una tela del
Pomarancio, ora trasferita nell'attiguo Museo di Santa Croce, e una
pregiata statua di S. Rocco attribuibile a Michelozzo Fiorentino.
Annesso alla chiesa si trova
il Convento di San
Francesco
restaurato
dall'Amministrazione
comunale ed adibito a sede
dell'Archivio storico, della
Biblioteca comunale e del
Centro
Socio-culturale
omonimo.
Chiesa di
San Bernardino
Edificata su un antico oratorio dei disciplinati, la tradizione vuole che sia stato
San Bernardino stesso, nei
1426, a fondarvi al
La chiesa di S. Bernardino
Congregazione dei Buon
Ges. Consacrata nel 1556, nel corso dei tempo ha subito diversi
interventi, per assumere l'attuale struttura nel 1768. Conserva, nell'altare maggiore, il dipinto di Muzio Fiori la Cena degli Apostoli (1602),
nonch una statua in legno sorbo di San Bernardino attribuita al
Vecchietta, forse dei XVI secolo. Qui sepolto il famoso cantante
umbertidese del XVIII secolo Domenico Bruni. La chiesa visitabile
tutti i gioved.
Guida turistica di Umbertide on-line

La chiesa di San Francesco

Santa Maria
della Piet
Fu costruita nel 1486, con il contributo di Bartolomeo di Nello
Burelli di Fratta. Sulla lunetta del
portale si pu ammirare un
affresco del Pinturicchio (1504),
di cui la chiesa ha ospitato, fino
al 1814, un pregevole quadro
raffigurante
l'incoronazione
della Vergine, quadro che si
trova oggi esposto nella Sala VII
della Pinacoteca Vaticana.
Il Chiostro di San Francesco
Recentemente stato ricostruito,
sotto la direzione dell'architetto Giuseppe Ristori, il portico frontale
ed stato sistemato il piazzale.

La chiesa di S. Maria della Piet

pag. 12

La Chiesa e il Museo
di Santa Croce

Per tutto il Quattrocento non abbiamo informazioni precise sulla chiesa, mentre notizie pi dettagliate si ricavano a partire dai primi del
secolo successivo.
Nel 1509 viene ultimata una casa sopra la chiesa, e di l a poco (1515-

La chiesa di Santa Croce, dopo


il restauro e il ritorno ad
Umbertide della Deposizione
dalla Croce, capolavoro del
grande pittore cortonese Luca
Signorelli, stata trasformata
in un museo che viene utilizzato anche come auditorium e
sala convegni.
Oltre alla Deposizione si pu
ammirare, in una sala interna,
un grande quadro del
Pomarancio Madonna col
Bambino in gloria tra angeli e
santi proveniente dallattigua
La Pala del Signorelli nella sua
preziosa cornice
chiesa di San Francesco.
Nel museo, dieci pannelli sistemati nella chiesa illustrano il percorso Signorelliano, il restauro della
pala e la storia della chiesa stessa.

Pomarancio. Madonna col bambino in gloria tra angeli e santi

16), a spese della confraternita, verr commissionata la Pala della


Deposizione a Luca Signorelli.
Nella seconda met del secolo la chiesa doveva aver raggiunto discrete dimensioni, tanto da poter contenere comodamente la grande
mostra daltare in legno, opera di un intagliatore marchigiano, realiz-

Santa Croce vista dal Tevere

La chiesa, come la vediamo oggi, il risultato di una serie di interventi di ampliamento. Nellarea dove sorge lattuale edificio si trovava una
piccola chiesa, forse identificabile con quella ricordata dalle fonti con
Il Museo di Santa Croce durante la mostra
il titolo di SS. Pietro e Paolo, che gi esisteva nel 1295.
dedicata al Signorelli
La chiesina, almeno dai primi del Trecento,
doveva fungere da oratorio per la
zata tra il 1611 e il 1612 per accoConfraternita dei disciplinati di Santa Maria
gliere la Pala del Signorelli.
(il primo documento sulla confraternita del
Tra il 1634 e il 1645 circa, con
1337), che gestiva anche un ospedale. E quelultimo ampliamento e la definista una delle tante associazione religiose di
tiva ristrutturazione delledificio
laici che, diffuse a partire dal XIII secolo, praad opera di Filippo Fracassini,
ticavano lautoflagellazione, condividendo in
levoluzione della chiesa di Santa
questo modo le sofferenze di Cristo.
Croce pu dirsi conclusa, se non
La confraternita ricordata per la prima volta
per la facciata, dalle linee tardocon il nome di Santa Maria e Santa Croce nel
barocche, realizzata nel primo
1340.
Uno scorcio della chiesa museo
Settecento.
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pag. 13

Commissionata dalla Confraternita


di Santa Croce al cortonese Luca
La
Signorelli forse ancora entro il 1515,
la tavola viene terminata nel 1516,
data che compare in basso a destra
sulla cornice originale, inglobata
successivamente nel grande complesso ligneo intagliato nel 1611-12.
Realizzata in un lasso di tempo
molto breve, mostra come il pittore
fosse ormai a capo di una organizzata bottega, che collaborava alle
numerose commesse assegnate al
maestro.
Il tema principale della tavola, la
Deposizione dalla Croce, qui inserito dall'artista in un contesto pi
ampio, quasi un piccolo ciclo che
illustra i momenti salienti della
Passione di Cristo. E' probabile che
tale scelta sia da riferire alla volont
della Confraternita, in seno alla
quale il tema della Passione era particolarmente sentito e fatto oggetto,
ad esempio in occasione delle festivit pasquali, di vere rappresentazioni "teatrali" i cui testi sono stati
parzialmente tramandati. La lettura
del dipinto pu iniziare in alto a
sinistra, dove le tre croci piantate
sul Golgota segnano il momento della
Crocifissione.
Si passa poi alla scena centrale, la
Deposizione, cui assistono il gruppo delle
Marie, a sinistra, la Vergine gi svenuta a
terra, e la Maddalena, ai piedi della croce,
colta nel tenero e disperato gesto di raccogliere con la mano il sangue di Cristo. Il
gruppo si chiude a destra con la figura di
San Giovanni, al di sopra del quale si scorge
l'ultimo momento del ciclo, con il trasporto
del corpo verso il sepolcro, durante il quale
il Cristo, irrigidito dalla morte, viene compianto dai suoi cari. I tre pannelli di predella, data l'intitolazione della Confraternita

La sala auditorium

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alla Santa Croce, sono dedicati alla


leggenda del "Ritrovamento della
Deposizione dalla Croce
vera Croce di Cristo", nella versiodi Luca Signorelli
ne proposta da un testo molto diffuso nel Medioevo, la "Legenda
Aurea" di Iacopo da Varagine.
Il primo episodio, (curiosamente il
pittore lo inserisce nella tavoletta
centrale, sulla met di destra) risale ai tempi del re Salomone, quando la regina di Saba, sua ospite,
per ispirazione divina si inginocchia ad adorare un tronco di legno
che fungeva da ponte presso un
corso d'acqua. Quello stesso tronco, molto tempo dopo, sar utilizzato per costruire la croce di
Cristo. La narrazione, a partire
ora dalla prima tavoletta di sinistra, prosegue con le vicende legate
all'imperatore
romano
Costantino (IV secolo d.c.) che,
come gli era stato suggerito in
sogno, mette in fuga le armate di
Massenzio grazie all'esposizione di
una croce d'oro.
Una volta "convertito", sua
madre Elena ad adoperarsi nella
ricerca della vera Croce (tavoletta
La Deposizione dalla Croce
centrale); ritrovata sul Golgota,
quella di Cristo viene riconosciuta rispetto
alle altre due perch, appena avvicinata ad
un ragazzo morto, miracolosamente lo resuscita. Il racconto si chiude con un fatto
avvenuto molto pi tardi, nel VII secolo. Il
re
persiano
Cosroe,
conquistata
Gerusalemme, si appropri della Croce, che
viene recuperata dall'imperatore Eraclio.
Nella tavoletta di destra raffigurato infatti
l'ingresso trionfale della Croce in
Gerusalemme, portata dallo stesso Eraclio.
L'accesso alla citt viene per impedito da
un angelo, che invita l'imperatore a togliersi
le vesti ed i calzari ed entrare in umili spoglie, esponendo la sacra reliquia.
Lingresso del museo

Nellultima nicchia, a destra, la statua di San Rocco

pag. 14

La Galleria delle
Ceramiche Rometti

Un vaso
di C. Cagli

Lingresso del vecchio stabilimento

oppure con incisioni su "bianchetto",


altra tecnica innovativa della Rometti
gi dagli anni '30 ed infine decorazioni che segnarono una fase rivoluzionaria per la tradizione ceramica italiana. Tra Dec, Bauhaus e
Futurismo si inserisce con forza la creativit dei giovanissimi Cagli,
La Galleria Rometti
Baldelli, Di Giacomo, Settimio ed Aspromonte Rometti. L'originale
raccolta, con molti pezzi ineEsposte presso la Fabbrica Moderna 200 opere
diti, dimostra che anche l'ogdella prestigiosa manifattura umbertidese
getto d'uso comune interNel 2011 stata inaugurata alla "Fabbrica moderpretato in modo creativo,
na", in piazza C. Marx, la galleria d'arte permaessenziale ma forte nella sua
nente di oggetti delle Ceramiche Rometti, la colsimbologia. Non c' nulla di
lezione delle opere realizzate dagli artisti che
banale. La collezione rapprehanno operato nella prestigiosa manifattura
senta le varie tipologie di
umbertidese in ormai quasi 100 anni di storia.
prodotti realizzati nel corso
Corrado Cagli stato uno dei pi importanti artidei decenni: vasi, sculture,
sti italiani del Novecento e agli inizi della sua carlampade, piatti, servizi vari.
riera lavor costantemente alle Ceramiche
Visionando gli oggetti, si
Rometti. L'Archivio Cagli ha dato quindi un
ripercorre gran parte della
importante contributo per la realizzazione dello
storia artistica del '900, semUn piatto degli anni 30
spazio espositivo.
pre comunque fuori dagli
La collezione composta da circa 200 opere
schemi. Dalla piccola
recuperate dall'attuale proprietario in oltre 40
Umbria, da Umbertide, uscianni presso antiquari, mercatini e privati che permettono di ripercorre- vano ed escono ancora, oggetti d'arte alternativi rispetto a quelli prore la storia dell'azienda ma anche la storia di Umbertide che con tale posti dal mercato e il cui livello artistico testimoniato dai musei di arte
manifattura riconosciuta a livello internazionale.
contemporanea ove sono conservati. In merito ai pezzi della collezione
L'apertura di questo spazio espositivo, oltre che il doveroso riconosci- si passa dal primo vaso "bucolico" prodotto nel 1927 con la firma "Ars
mento ai tanti umbertidesi che hanno operato nell'azienda in quasi un umbra-Fornace Rometti", al Santone di Corrado Cagli, ai cavalli (altro
secolo di storia, costituisce anche una nuova opportunit per i tanti tema caro alla Rometti), ai vasi degli anni '60 con lustri, corallo ed oro.
appassionati d'arte e turisti che visiteranno Umbertide. Si possono Per finire la Rometti presenta le sue ultime creazioni: la "Venere" del
ammirare oggetti realizzati con il famoso ed unico "Nero Fratta" (colo- designer Ambrogio Pozzi alta 180 centimetri, scultura "provocatoria"; i
re metallico con "Koans" dell'artista inglese Liliane Lijn. Insomma, con la Galleria delle
riflessi
cangianti) Ceramiche Rometti la storia continua.

O R A R I D I A P E RT U R A :

Cavallini rampanti

Guida turistica di Umbertide on-line

Sabato dalle ore 10.30 alle ore 13.00 dalle ore 15 alle ore 17.30
Domenica dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Tutte le sere (gioved escluso)
durante l'orario di proiezione dei film
C O S TO D E L B I G L I E T TO :
Euro 3,00 Intero - euro 2 ridotto (minori di 14 anni e
over 65) - ingresso gratuito fino a 6 anni
Dal luned al gioved con l'acquisto di un biglietto
dell'adiacente Cinema Metropolis possibile visitare la
galleria durante l'orario di apertura della sala.

C. Cagli - Madonna
in nero fratta

pag. 15

TERRITORIO DI UMBERTIDE

Stradario

Sentiero di Monte Acuto


Dislivello: m.678 - Tempo di percorrenza: ore 4,00
Lunghezza: km.11,450

Guida turistica di Umbertide on-line

pag. 16

Guida turistica di Umbertide on-line

pag. 17

Guida turistica di Umbertide on-line

pag. 18

ITINERARI TRA IL VERDE


Su tutte le alture nel territorio del comune di Umbertide
svettano castelli e torri, disposti anticamente a difesa del
territorio, che possono essere piacevolmente scoperti lungo
itinerari che attraversano verdi colline.
Umbertide - Preggio

er la strada che porta a


Preggio, su una collina che
domina Umbertide, sorge il
castello di Romeggio, costruzione
che risalirebbe al periodo medioevale, quando per queste contrade
transitavano i Romei, pellegrini
che si recavano a visitare i luoghi
santi. A breve distanza si incontra
il castello di Polgeto, costruito nel
1399 intorno ad un fortino gi
esistente nel XIIsecolo che appar-

Il castello di Polgeto

Veduta aerea di Preggio

dominante, era considerata tra le pi importanti del territorio Perugino


e dellAlta valle del Tevere. Esisteva gi nel 917, anno in cui limperatore Berengario I conferm la signoria di Preggio al marchese
Uguccione II dei Bourbon. Oltre ai resti della rocca sono da vedere la

Umbertide - Civitella Ranieri - Serra

chiesa della S.S. Trinit in San


Francesco (1223) che conserva un
reliquario dargento dorato che custodisce una Sacra Spina esposta il
marted di Pasqua e la chiesa della
Madonna
delle
Grazie (1400) che
racchiude un delizioso altare di stile
rinascimentale e un
affresco attributo al
Pinturicchio. Da
Ponte in legno presso
Preggio si pu prola Pineta Ranieri
seguire per il Lago
Trasimeno che si scopre dalla Pineta di Col di
Campana in uno scenario di suggestiva bellezza.
pochi passi dalla citt, in posizione dominante,
la
Pineta Ranieri che insieme al Macchione e al
Il castello di Romeggio
Parco Ranieri, offre
teneva a Biagio di Buto,
23 ettari di verde
Una delle facciate del Castello
fuoruscito perugino. E
di Civitella Ranieri
attrezzato e non.
uno dei castelli meglio
Dalla Pineta, sopra
conservati, perch
la E-45, si pu
stato sempre abitato.
ammirare il maestoProseguendo poi per
so
castello
di
alcuni chilometri si arriCivitella Ranieri,
va a Preggio, antico
splendido esempio
borgo a 638 m. di altezdi fortezza medioeza circondato da una
vale.
ricca vegetazione e
La sua costruzione
da boschi che ne
risale ai primi delfanno un luogo di
lanno 1000, quando
villeggiatura per chi
per
ordine
di
ama un ambiente
Raniero, fratello del
naturale incontamiduca Gugliemo di
nato e la quiete della
Monferrato, il figlio
collina umbra.
Uberto fece costruiLa Rocca di Preggio,
re una cittadella.
per la sua posizione
Lattuale struttura

Veduta aerea del Castello di Civitella Ranieri

Il centro di Preggio

Guida turistica di Umbertide on-line

pag. 19

Polgeto e Monte Acuto

Preggio. La chiesa della S.S. Trinit

architettonica frutto di
successivi interventi che
nel corso degli anni ne
hanno modificato laspetto
originario. Proseguendo di
alcuni chilometri si arriva
al castello di Serra
Partucci, che si erge su una
collina tra i torrenti Reggia
ed Assino.
Lattuale struttura fu edificata sulle rovine dellantico
castello, distrutto nel 1420
da Giacomo Baglioni, luogotenente di Braccio
Fortebracci.

Guida turistica di Umbertide on-line

Il castello di Serra Partucci

pag. 20

Umbertide - Vallata del Niccone

sciti da Umbertide,
verso Citt di
Castello per la Tiberina
3Bis, ecco apparire in alto
sulla sinistra il castello di
Montalto, con la sua alta
torre, che anticamente fu
una fortezza di grande
importanza tattica per la
difesa di Fratta e per
Il castello di Montalto
tenere a freno le mire
espansionistiche della vicina Citt di Castello. La prima notizia storica
del castello risale al 1385, anno in cui venne fortificato dai perugini.
Inoltrandosi poi verso la
vallata del Niccone,
attraversata dallomonimo torrente, zona di
grande interesse paesaggistico, su unalta collina
sopra il centro abitato di
Niccone, si pu ammirare lantico borgo
medioevale
di
Montemigiano, con il
Il borgo di Montemigiano
suo castello, la sua antica chiesetta e le sue case
restaurate in tempi recenti.
Alla fine del territorio umbertidese, a confine con quello toscano,
sorge il castello di Reschio, altro esempio di fortezza medioevale, della
cui esistenza si ha notizia gi nel 1355.

Umbertide - Montecorona
Santa Giuliana

abbazia di San Salvatore


di Montecorona, si trova a
quattro
chilometri
da
Umbertide, ai piedi del colle
omonimo. Secondo la tradizione sarebbe stato San
Romualdo a fondare, nellXI
secolo, il monastero di San
LAbbazia di Montecorona
Salvatore di Monte Acuto.
Lantica cripta seminterrata
di notevole valore artistico e culturale. E composta di un vasto locale
diviso in cinque navate, con colonne di vari stili che sorreggono le
basse volte. La chiesa superiore, a tre navate, fu consacrata nel 1105;
conserva resti di
affreschi ed un coro
ligneo di buona fattura. Interessante il
campanile a pianta
ottagonale e circolare, forse anticamente
torre di difesa, con
lorologio recentemente restaurato.
Dallabbazia si sale ai
La cripta delAbbazia di Montecorona
Guida turistica di Umbertide on-line

705 metri dellEremo, lungo una strada circondata da boschi di faggi e


castagni e punteggiata da edicole votive. Anticamente era collegata alla
Badia da un sentiero detto la mattonata, largo circa due metri e
costruito a secco con blocchi di pietra arenaria, riaperto in
occasione di una passeggiata ecologica che ha permesso di
riscoprire il fascino di una natura ancora intatta. LEremo un
antico monastero la cui costruzione risale al XVI Secolo per
opera dei padri Camaldolesi e Coronesi. Proseguendo per la
stessa strada si scopre a un tratto lantico borgo di Santa
Giuliana, di una suggestione unica, completamente restaurato
nel rispetto delloriginaria struttura medioevale. Non si conosce la data di costruzione di questo castello, le cui prime notizie risalgono al 1362, mentre nel 1411 fu cinto dassedio dal
capitano Paolo Orsini, alleato di Braccio Fortebracci da
Montone. Proseguendo verso Perugia si incontra la fortezza di
Valenzina, di cui si hanno
Leremo
scarse notizie. Edificata per
di Montecorona
motivi di difesa, si pensa che
la parte ancora esistente sia
stata adattata, nei secoli XVI
e XVII, alle esigenze dei proprietari terrieri. A circa 3 chilometri, deviando verso
Pierantonio, alla confluenza
del torrente Nese con il
Tevere, si pu vedere in alto
il castello di Ascagnano, il cui
nome sembra derivi dagli
Ascani, posteri di Enea. Non
si conosce la data della sua
fondazione. Le prime notizie risalgono al 1370, quando Gilberto conte
della Serra entr in Castiglione Ugolino, che si era ribellato ai Perugini,
ai quali tent di togliere anche il castello di Ascagnano. Lantico castello fu fatto distruggere da Biordo Michelotti e dai magistrati di Perugia
allorch venne scoperto che Giacomo dAscagnano ed altri familiari
avevano progettato di consegnare ai nobili fuorusciti perugini, avversari del Michelotti, il loro castello. I ruderi furono acquistati nel 1415
da Agnolo Ticagnetto, perugino, che inizi subito la ricostruzione. Nel
secolo XIX proprietario del castello fu Ettore Fiorenzi, che nel 1832
lo vendette al re di Baviera Luigi I. Il castello, nei secoli, ha
subito diversi mutamenti, ha cambiato vari proprietari ed
stato adattato per renderlo sempre pi confortevole e funzionale.Riprendendo infine la strada per Perugia si pu ammirare, in alto a destra, il magnifico castello di Antognolla, posto
in territorio perugino, ma vicinissimo a quello del Comune di
Umbertide, che spicca fra le case di un antico borgo. Non
nota lepoca di costruzione del primitivo castello, ma pare che
in questo luogo esistesse, fin dal 1174, un monastero benedettino. Nel 1404 vi si rifugiarono i nobili perugini Jacopo
degli Arcipreti, Pandolfo Baglioni e Donato di Ser Jacopo con
i seguaci. I Baglioni,
nel 1480, occuparono
il castello e lo tennero
sotto il loro controllo
per alcuni anni. Nel
1836 la contea di
Antognolla fu acquistata dal marchese
Giovan
Battista
Guglielmi di Roma. La
famiglia Guglielmi
rimase proprietaria di
Antognolla fino al
Il borgo di Santa Giuliana
1921.
pag. 21

La Fabbrica Moderna
Centro museale per i servizi didattici
La Fabbrica Moderna, "Centro museale per i servizi didattici",
una struttura modernissima, nata sull'impianto dell'ex chiesa di
Cristo Risorto.
Il Centro destinato a diventare un punto di riferimento per gli
approfondimenti didattici nel settore scolastico. L'intera struttura
pensata soprattutto per rispondere alle esigenze di una citt che
cresce e chiede nuovi spazi e servizi. Spazi anche per le associazioni del territorio, che vi potranno trovare un utile punto di riferimento.

pi belle opere delle Ceramiche Rometti, famose in tutto il mondo,


e dell'Archivio storico comunale.
Al piano superiore uno spazio di oltre 800 metri quadrati ospiter
la biblioteca, la sala lettura e presentazione libri, laboratori multimediali, sedi associative, scuole di musica o altre attivit cittadine.
Complessivamente la struttura si sviluppa su 2.500 metri quadrati
calpestabili, uno spazio davvero ampio per le molteplici finalit del
nuovo complesso.

Una sala della Fabbrica Moderna

Al piano terra collocato l'ingresso, con uno spazio riservato


all'Informagiovani e poi la grande sala convegni attrezzata secondo le pi moderne strutture multimediali (e quindi adatta per grandi convegni anche a livello universitario), con due corridoi abbastanza ampi tanto da poter ospitare mostre.
Il piano seminterrato sar la sede della galleria permanente delle

Il progetto di restauro e consolidamento dell'ex Molino


Gamboni ha permesso di ridare nuova vita ad un antico molino
che fa parte della storia contadina della nostra citt. E' poi significativo che con questo intervento sia stato realizzato il "Centro
dimostrativo delle energie rinnovabili", praticamente a ridosso
della centrale idroelettrica.
Il centro sar gestito direttamente .dal Comune in collaborazione con la facolt di Ingegneria dell'Universit di Perugia e le
scuole locali, che potranno accedere alla struttura per approfondire gli studi nel settore
delle energie rinnovabili,
che potrebbero diventare
l'energia principale del futuro. Umbertide sempre
stato un territorio in prima
linea nel sostenere interventi nel campo della diffusione delle fonti energetiche rinnovabili, basti ricordare i progetti gi realizzati
di installazione di impianti
solari termici e fotovoltaici
su edifici pubblici (come
scuole, uffici, centri anziani,
la centrale idroelettrica sul
Tevere o altri progetti per
valorizzare le fonti rinnovabili nel territorio comunale, migliorando le risorse locali e prestando attenti agli impatti ambientali.
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Sala multimediale

Il Centro dimostrativo
delle energie rinnovabili
In quest'ottica si inquadra anche la funzione del "Centro delle
bioenergie". Nelle stanze soprastanti la grande macina di pietra
restaurata, verranno collocati pannelli dimostrativi per l'energia
eolica, solare e idroelettrica. Verranno realizzati
percorsi didattici idonei a
diffondere tra i pi giovani la cultura delle energie
pulite. L'edificio sar
quindi utilizzabile come
centro di formazione per
tecnici delle energie rinnovabili, ma anche come
centro divulgativo per un
turismo didattico su scala
nazionale. Il tutto sar
collocato nel parco fluviale del Tevere, che gi vede
un recupero importante
delle sponde per uso
sportivo (pesca e canoa) e pedonale. Il parco sar completato da
percorsi pedonali che valorizzino l'ecosistema del fiume. Il cenpag. 22

tro dimostrativo delle energie rinnovabili sar un vero centro


didattico sull'energia, tale da permetterne l'inserimento nel circuito museale regionale e soprattutto in un circuito turistico che
faccia dell'ambiente e delle energie rinnovabili il proprio motore.
Nei progetti c' anche un punto ristoro (detto anche "ristorantino di fiume").
Il vecchio Molino Gamboni deve il suo nome da quello del
mugnaio che lo gest dagli inizi del '900 fino agli inizi degli anni
'50. Ma la storia del molino affonda dal lontano XVI secolo,
quando era noto come il "Molino dei frati di Montecorona", che
lo davano in gestione ai vari mugnai che si succedevano nel
tempo in cambio di farina e olio e addirittura anche pesce, che
veniva pescato in gran quantit nel Tevere come attivit collaterale al molino.

I lavori di ristrutturazione hanno riportato alla luce tutto il vecchio molino, che i visitatori potranno. ammirare per studiare
come funzionavano le vecchie macine.

Alcune immagini del Centro

La Centrale idroelettrica sul fiume Tevere


unopera molto importante per quanto
riguarda la produzione di energia alternativa e
pulita. E entrata in funzione nellottobre
2005 ed stata realizzata con un impatto
ambientale minimo; anzi, grazie a questo
sbarramento si potuto recuperare un tratto
di fiume per la pesca sportiva ad alto livello.
Con questo intervento stata sfruttata, nel
tratto di fiume in localit Mola Casanova
(Molino Gamboni), la situazione favorevole
esistente per impiantare questa centrale
idroelettrica.

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Centrale idroelettrica
sul fiume Tevere

pag. 23

La nuova piazza del


Mercato e il parco della Reggia
Anticamente, lo spazio tra la Rocca e il torrente Reggia (o Regghia), era
denominato Foro Boario in quanto era la sede di un importante mercato del bestiame (come evidenziato in un bellissimo quadro ad olio di
Ernesto Freguglia - propriet del Comune di Umbertide). In quel periodo (met dell''800) non erano stati ancora realizzati i muraglioni lungo
il torrente e la base della Rocca e delle mura cittadine era molto bassa.

Foro Boario (Ernesto Freguglia)

Anni 30. Gli orti lungo la Reggia

Poi, a partire dal 1880 fino al 1888, furono realizzati i due muraglioni e
fu rialzato il piano della piazza intorno alla Rocca. Fino a met degli
anni '60, lungo la Reggia venivano coltivati degli orti a cui si accedeva
da una serie di scalini
in terra che partivano
dal prato della
Piattaforma.
Poi,
abbandonati gli orti,
lo spazio era diventaAnni 60. Gli orti lungo la Reggia
to impraticabile e
pieno di rifiuti. Si
decise allora, a met
degli anni '70, di procedere alla sua pavimentazione in cemento per ridare pulizia
alla zona. A distanza di trent'anni da quell'intervento,
l'amministrazione comunale, nel quadro di un progetto
di riqualificazione delle aree adiacenti il centro storico,
ha bandito un concorso internazionale di architettura
denominato "Umbertidea". L'intervento che stato
realizzato e concluso nel 2011, sulla base del progetto
vincitore del concorso "In bici sotto i ponti", ha portato alla definizione della nuova piazza del Mercato e del
nuovo Parco lungo la Reggia, che in parte ha ripristinato le condizioni originarie della zona.
Di quello che stato fatto, meglio delle parole facciamo
parlare le immagini
Il parco della Reggia

La nuova piazza del Mercato e il parco della Reggia

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pag. 24

vivesse nel lusso, cosa non


La "Fratta dell'Ottocento"
Feste di Settembre nella
rispondente alla realt in
una manifestazione giovane
che negli ultimi anni si
quanto le leggi censuarie e
"Fratta dell'Ottocento"
soprattutto la povert conconquistata con pieno meriRievocazione storica in costume
dizionavano anche il modo
to un posto di riguardo tra le
di vestire. Lattendibilit
rievocazioni storiche in
costume. Organizzata dallomonima
delle fonti fa s che gli stessi men
delle numerose taverne, locande ed
associazione, promossa dal Comune
di Umbertide, dallAccademia dei
osterie che operano allinterno del
Centro Storico, prevedono ricette
Riuniti, dal Consiglio di Quartiere n.4
rigorosamente autentiche, considee dallAssociazione Commercianti del
rato anche che molte di queste
Centro Storico, vuol ricordare il modo
erano in uso fino ad alcuni decenni
di vivere dellepoca, rifacendosi ad
una documentazione storica precisa e
fa ed altre vengono ancora preparate nelle famiglie umbertidesi.
senzaltro meno fantasiosa di quella
che ha ispirato tante altre manifestaLatmosfera della kermesse veramente coinvolgente tanto che le vie
zioni del genere. Pur lasciando spazio
del centro storico si rivitalizzano al
alla parte spettacolare infatti, le ricosuono della fanfara impegnata
struzioni storiche sono quanto mai
attendibili salvo forse qualche concesnellesecuzione di marce risorgimentali e le piazze e i vicoli risuosione alla mondanit con gli stupendi
nano delle voci del coro cittadino,
costumi dei circa 700 figuranti che
potrebbero erroneamente far pensare che la gente del posto delle musiche di quartetti darchi, del suono del pianoforte
che accompagna brani dopera e doperetta eseguiti da cantanti lirici, quando non sono attraversate dagli eserciti risorgimentali (garibaldini in testa) che vanno all'assalto della
Rocca. La bellezza della manifestazione sta tutta nel protagonismo dei figuranti che ogni anno aumentano, segno tangibile del piacere di immergersi fino in fondo in un'atmosfera d'altri tempi. Alla fine, tutti a festeggiare in piazza un
secolo che ha cambiato il volto della citt.

La Mongolfiera

Il Can Can delle garibaldine

Una delle tante taverne

L E TAV E R N E
Appuntamento con la cucina
tradizionale frattegiana
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Gran ballo in piazza

pag. 25

Informazioni utili
per il soggiorno

Piscina comunale - Via Morandi (Tel. 393908138)


Circolo Tennis Umbertide - Via Morandi (Tel. 075 9417119)
Bocciodromo - Via Morandi (Tel. 075 9417201)
Impianto sportivo nazionale di pesca - Fiume Tevere
Percorso verde attrezzato - Pineta Ranieri e Macchione
Banda Cittadina - Via Secoli, 7 (Tel. 075 9417822)

SERVIZI
Comune - P.zza Matteotti, 1 (Tel. 075 94191)
Servizi decentrati Provincia di Perugia Piazza Michelangelo (Tel. 075 3682100)
Ufficio Comunit Montana Via del Vignola (Tel. 075 9413635)
Ufficio Informazioni e assistenza
turistica (I.A.T.) - Via Cibo
(Tel. 075 9417099)
Vigili Urbani - Piazza Matteotti, 2
(Tel. 075 9419250)
Informagiovani - Piazza C. Marx (Fa.Mo.)
(Tel. 075 9412028)

APPUNTAMENTI E
MANIFESTAZIONI
Festival di Primavera Musica classica
(aprile maggio - giugno)
Premio Letterario Nazionale Umbertide XXV Aprile
(aprile)
Fotografia in Umbria (maggio novembre)
RockinUmbria (giugno)
Cinema in Umbria - Le giornate del cinema del Sorriso
(giugno)
Comoedia - Rassegna teatro dialettale (luglio - agosto)

Centro prima accoglienza J. Masslo- Via Spoletini


(Tel. 075 941 3806)

Preggio Music Festival Musica da Camera (luglio agosto)

Ospedale - Via Forlanini (Tel. 075 9422111)

Mercato della Terra - piazza Matteotti (Tutti i sabato mattina)

Centro di riabilitazione Prosperius Tiberino - Via Cavour


(Tel.075 9417979)

Feste di Settembre nella Fratta dellOttocento (settembre)

Centro Salute - Via Bertanzi (Tel. 075 9425128)


Guardia medica - Ospedale (075 9413741)
Carabinieri - Via Spoletini, 10 (Tel. 075 9413215)

Settembre Umbertidese (settembre)

Stagione Teatrale - Teatro dei Riuniti (novembre - aprile)


Sopra, il Palazzo Comunale
sotto, il Teatro dei Riuniti

Corpo Forestale dello Stato - Via del Vignola,4


(Tel. 075 9415171)
Ufficio postale - Via Pitulo (Tel. 075 9413777)
Stazione ferroviaria - Via Garibaldi (Tel. 075 9413538)
Stazione autobus - Via Garibaldi

CULTURA, SPORT E TEMPO LIBERO


Teatro dei Riuniti - P.zza Fortebracci (Tel. 075 9412697)
Museo Civico di Santa Croce - Via Soli (Tel. 075 9420147)
Centro Culturale S. Francesco - P.zza S. Francesco
(Tel. 075 9415958)
Centro sociale Le Fonti - Via Secoli, 11 (Tel. 075 9411567
Biblioteca Comunale - Piazza C. Marx (Tel. 075 9414256)
Centro per lArte Contemporanea - Rocca - P.zza Fortebracci
(Tel. 075 9413691)
Anfiteatro Parco Ranieri - Via Morandi
Stadio con pista di atletica - Via Morandi (Tel. 075 9417655)
Palazzetto dello sport - Via Morandi (Tel. 075 9417655)

Mettiamo a disposizione di tutti i cittadini e di quanti vorranno visitare la nostra citt, la Guida
Turistica on-lline di Umbertide. Vi sono messi in bella evidenza tutti gli aspetti ambientali, artistici, storici e culturali del nostro territorio, uno dei pi interessanti dellAlta Valle del Tevere e dellUmbria, i servizi e le strutture ricettive.
La guida vuole contribuire a far conoscere, apprezzare e valorizzare sempre di pi la nostra citt in
Italia e nel mondo, contribuendo anche a rafforzare lidentit culturale della nostra comunit attraverso una ricerca approfondita che nellopuscolo trova collocazione.
Un saluto e un benvenuto a tutti coloro che visiteranno Umbertide.
Il Sindaco
Giampiero Giulietti
Ideazione della guida e progetto grafico di Fabio Mariotti
Tutte le illustrazioni sono di Adriano Bottaccioli

E stato utilizzato il materiale in dotazione allufficio Programmazione per le guide turistiche gi stampate.
Ha collaborato ai testi Amedeo Massetti
Per il materiale fotografico si ringraziano Amedeo Massetti e Peppe Cecchetti
Guida turistica di Umbertide on-line

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Vecchie
cartoline
di
Umbertide

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