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PERCHÈ DICIAMO " NO " AI

NEOCATECUMENALI
Quest’anno i neocatecumenali sono stati espulsi da 40 Parrocchie in Perù (cfr. Avvenire, 27/3/2010; cfr. Rivista “La Madonna del Divi­
no Amore, Anno 78, N° 4, Aprile 2010, p. 7). Nel 2002 “Mons. Meryn Alban Alexander, vescovo di Clifton, ha vietato la diffusione del
Movimento all’interno della sua diocesi. Già nel marzo ‘94 lo stesso Alexander aveva promulgato un decreto che imponeva per dodici
mesi forti restrizioni al Movimento: nessuna nuova catechesi, niente veglia pasquale o messa del sabato separata dal resto della comunità
ecclesiale. Alla fine del ‘96 (v. Adista n. 79/96), nella diocesi di Clifton vennero pubblicati i risultati di una inchiesta sul Movimento vo­
luta dal vescovo, attraverso una commissione presieduta da Tom Millington (membro del Lord Chancellor’s Department) ed insediatasi
nel gennaio di quello stesso anno. Tale inchiesta si avvalse di incontri con membri del Movimento, parroci, sacerdoti, parrocchiani. Le
conclusioni non furono incoraggianti per i seguaci di Kiko: nessuna nuova vitalità portata nelle comunità parrocchiali dal Cammino,
ma anzi divisioni e danni apportati dall’introduzione dell’esperienza nella diocesi e nella comunione col vescovo” (Adista, 2002, Neoca­
tecumenali e Regno Unito). Nel 2008 il Seminario “Redemptoris Mater”, gestito dal Cammino Neocatecumenale a Takamatsu (nella
prefettura di Kagawa), in Giappone, fu chiuso come seminario diocesano e trasferito a Roma. In tutti questi anni ci sono state anche
singole parrocchie che hanno chiuso il loro rapporto con questo gruppo.

fondata su un connubio tra Parola di Dio, sa Cattolica. Se il Magistero della Chiesa si


Liturgia ed esperienza comunitaria che sarà è già espresso da tempo solennemente, cate­
la base dottrinale del futuro Cammino neo­ goricamente e ripetutamente contro deter­
catecumenale). minati errori, ogni fedele ha semplicemente
Lui stesso poi affermerà: “In seguito, quan­ il diritto-dovere, di individuare e rifiutare
do abbiamo letto libri come quelli degli stu­ questi errori: è l’unico intendimento di
diosi francesi, per noi è stata una conferma questo lavoro. A tante persone i neo-catecu­
di quello che Dio ci aveva regalato e manife­ menali danno l’impressione chiara di essere
stato in mezzo ai poveri” (cfr. Orientamenti una specie di sètta (cfr. E. Zoffoli, Verità sul
alle équipe di catechisti per la fase di conver­ cammino neocatecumenale, testimonianze e
sione, 1972, - riviste nel 1999 – p. 8). Kiko, documenti, Ed. Segno, 1996, pp. 331-332)
in effetti, sembra riciclare vecchi errori e una sétta accusata di lavaggio del cervello,
dottrine già condannati dalla Chiesa, den­ basata su un sincretismo tra cattolicesimo,
tro l’ermeneutica della frattura, spacciandoli protestantesimo, ebraismo e gnosticismo.
PREMESSA addirittura per ispirazioni dello Spirito. In

I
(Il sincretismo è la tendenza a mischiare o
l semplice laico Kiko convince la gente realtà egli si è ispirato al Catechismo Olan­ tentare di fondere insieme elementi etero­
di aver avuto una investitura pentecosta­ dese e a due testi (forniti ai catechisti come genei, appartenenti a dottrine differenti,
le ma, in realtà, la sua filosofia religiosa, sussidio) del teologo protestante Bonhoef­ opposte e inconciliabili tra loro). Per avere
è intrisa di idee moderniste e protestanti che fer: “Vita comune” e “Sequela” (cfr. Don un esempio di sincretismo basta pensare alla
nel periodo conciliare e post-conciliare dila­ Elio Marighetto, I segreti del cammino neo­ Chiesa anglicana che presenta un involucro
gavano, idee intrise di ermeneutica della catecumenale, Ed. Segno, 2001, p. 19). esterno, un guscio esterno, che ancora sem­
frattura. Le affermazioni di Kiko Arguello Un altro autore che ha molto influenzato il bra cattolico, ma la dottrina è protestante.
sono tutte orientate a denigrare la Dottrina canovaccio dottrinale dei neocatecumenali è Il sincretismo è esplicitamente rifiutato dal
Cattolica, insinuando nelle coscienze delle Farnès, teologo supermodernista, scoperto Vaticano II (A.G., n. 15; cfr. Giovanni Pao­
persone che la Chiesa Cattolica per 1958 da Carmen e citato da Kiko in molte cate­ lo II, redemptoris missio, n. 50).
anni è stata completamente ferma. Quindi chesi.
lo Spirito Santo avrebbe dormito aspettando SOLO I FATTI
lui! Per quanto riguarda il cosiddetto incon­ A noi non interessa giudicare nessuno, né le
tro personale con il Signore Gesù, che que­ persone, né le storie personali. Qui vengono
sto gruppo presenta, in realtà il CN impone prese in considerazioni solo le dottrine e i
un Gesù secondo il pensiero del suo fonda­ concetti ripetuti più volte e in pubblica-
tore, contaminato da giudaismi, sincretismi zioni diverse, così che non si possa ipotizza­
e molti elementi protestanti. Lui crede, con re che si tratta di estrapolazioni indebite. A
mentalità modernistica, che tutto il cammi­ noi interessa solo la dimensione oggettiva di
no sarebbe “sorto dall’esperienza; in modo quanto viene insegnato, le verità oggettive
pentecostale, senza idee preconcepite". della loro pseudo-dottrina. Punto e basta. Il
resto non ci interessa. Quindi la disamina
GLI INIZI è solo dottrinale, solo oggettiva, fondata su
A Palomeras Altas, dove c’è degrado, margi­ quanto viene affermato, vissuto e difeso a
nalità e baracche, Kiko, non si sa autorizzato spada tratta in questo gruppo. Non si tratta
da chi, si mette ad evangelizzare. Lì incontra di sottigliezze teologiche, ma di errori con­
Carmen Hernández (laureata in chimica e tro la fede, di vecchie eresie già chiaramente
associata per alcuni anni all'Istituto Misio­ condannate dal Magistero della Chiesa (non
neras de Cristo Jesús) ed elaborano (1964- certo da noi!). Ogni comune credente è tenu­
1967) una "sintesi kerigmatico-catechetica" to a verificare la conformità di ogni dottrina
che dicono spirata al Concilio Vaticano II e che gli viene proposta con quella della Chie­
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Kiko è un semplice laico, senza vera istru­ rito uniforme, monocorde, una liturgia in via di salvezza, come l’unica vera chiesa, i
zione e preparazione che assume, arbitra­ cui tutto si fa sempre allo stesso modo (cfr. catechisti come gli unici che conferiscono
riamente, atteggiamenti da profeta e si au­ Don Elio Marighetto, op. cit., pp. 31-32). la grazia, ecc., e questo genera settarismo,
topresenta come il “salvatore” e l’iniziatore Cosa ancor più grave ha creato intorno a se idolatria, fanatismo, ottusità e crea una real­
della nuova vera chiesa (sic!). Mentre accusa un vero culto della sua personalità, logica tà a sé stante, avulsa e parallela alla Chiesa
la Chiesa Cattolica di essere monolitica, conseguenza del fatto che si autoincensa e si Cattolica (cfr. Don Gino Conti, Un segreto
ha costruito un gruppo intoccabile, in cui autoglorifica spacciandosi, se non per uni­ svelato, Ed. Segno, 1997, p. 27; p. 230).
tutto è da lui preordinato e stabilito addirit­ co fondatore della chiesa, per colui senza il
tura anche nelle cose più piccole. Accusa la quale la Chiesa non ci sarebbe. Il cammino
Chiesa di ritualismo, e poi lui ha creato un viene presentato come l’esclusiva ed unica

CHIESA PARALLELA
te, usurpando il ruolo della Chiesa, credono CHI FORMA I CATECHISTI? 2) CON
di essere solo loro la vera chiesa ed i veri QUALE CRITERIO VENGONO SCEL-
cristiani); 4) una certa identificazione del- TI DALLA COMUNITÀ E CON QUA­
la comunità con la Chiesa stessa (nessun LE GARANZIA? Ma ci si deve anche do­
gruppo o movimento, nemmeno tutti insie­ mandare: su quali contenuti catechetici si
me, possono esaurire il mistero della Chiesa formano questi catechisti? Essi non usano
Cattolica o pretendere di esserne l’unica sua né si basano sui Catechismi approvati dal­
vera realizzazione); 5) un certo discredito la Chiesa. /…/ Il cammino non prevede il
per la religiosità degli altri (solo la pseudo- riferimento ai catechismi della C.E.I. e il
spiritualità del gruppo è ritenuta scaturen­ vescovo diocesano è posto nella condizio­
te dallo Spirito Santo; addirittura si arriva ne di sottoscrivere in bianco tutto quanto
a screditare ciò che la Chiesa Cattolica ha viene disposto e compiuto in queste co­
sempre approvato o incoraggiato). Non c’è munità, secondo un progetto che egli non
dubbio che Kiko e Carmen, inducono fal­ conosce e che fa riferimento unicamente ai
samente la gente a pensare che la Chiesa loro fondatori e alla loro equipe. Il cammi­
si identifica col cammino neocatecumena­ no neocatecumenale, procedendo verso uno
le (cfr. Orient., pp. 28-29; pp. 32-35; pp. schema rigido, crea il senso di separazione e
269-270). di sétta, anche perché i membri confondono
Secondo il Vescovo Foresti ciò che fa pro­ la comunità neocatecumenale come se fos­
1) RUOLO ABUSIVO DEI CATE- blema sono: a) i contenuti e i metodi della se la vera comunità ecclesiale”. (cfr. Rivista
CHISTI NEOCATECUMENALI. catechesi neocatecumenale; b) i contenu- della Diocesi di Brescia – Ufficiale per gli
ti e la regolarità delle loro liturgie; c) la di- Atti Vescovili e di Curia – Anno LXXVII,
Chiesa parallela ed opposta a quel- sposizione dell’architettura religiosa nelle n. 1/1987). Nel cammino, infatti, tutta la
la autentica. chiese dove prendono piede. Sembra preva­ formazione consiste nell’imparare a memo­
A) I vescovi dell’Umbria, a suo tempo, han­ lere una lettura fondamentalista della Bibbia ria il testo e la filosofia di Kiko. C’è un dan­
no espresso riserve circa il ruolo dei cate- (fideismo), concepita, in modo protestante, no chiaro provocato dall’edificazione di una
chisti e sul loro modo di gestire i cosiddetti come l’unica realtà che permette all’uomo chiesa parallela, nuova, diversa, alternativa,
scrutini, in cui si comportano quasi come di incontrare Dio! Niente Tradizione, Ma­ dove Kiko, per loro, è il vero “papa” (sic!) e i
confessori durante confessioni pubbliche, gistero, documenti ufficiali della Chiesa. La catechisti-laici, sono i veri vescovi-presbiteri
con gente che non ha il segreto sacramenta­ catechesi centrata solo sulla Bibbia si presta (sic!). Il gruppo, inoltre sequestra completa­
le. (cfr. Nota Pastorale sulle comunità neo­ a manipolazioni. Il solo Bibbia è sempre sta­ mente, anche culturalmente, la persona che
catecumenali, 2 marzo 1986, n. 2). Bisogna to il pallino dei protestanti e di tutte le sétte. è costretta a limitarsi solo all’insegnamento
evitare il rischio di un cammino parallelo La Catechesi autentica deve attingere a tut- del gruppo e riferirsi solo alla sue guide (!).
a quello della parrocchia, assorbendo ogni te le sue fonti, visitate in modo organico e Spesso la lettura dei grandi maestri spirituali
energia e ripiegandosi su se stessi (idem, n. contestuale: Tradizione, Magistero, Bibbia, e della vita e degli insegnamenti dei Santi e
4). Bisogna evitare di svuotare la Messa Liturgia, Padri della Chiesa, la Vita e gli in­
domenicale, nella quale devono confluire segnamenti dei Santi, sana teologia e dottori
tutti i gruppi. Le loro celebrazioni possono della Chiesa, la stessa storia della Chiesa,
farsi durante la settimana (idem, n. 5). come è indicato nel “Rinnovamento della
B) Il Vescovo di Brescia, Bruno Foresti, a suo catechesi”. Inoltre il prete cosiddetto neo­
tempo, in una Comunicazione al Consiglio catecumenale, (parroco o viceparroco) viene
Presbiterale, IX Assemblea, del 19 novem­ percepito come uomo di parte e non di tut­
bre 1986, fece rilevare che coloro che han­ ti. Egli obbedisce ai catechisti del movimen­
no abbandonato il cammino notano nelle to e non ai suoi legittimi e diretti superiori.
comunità neocatecumenali: 1) una visione In pratica si costituiscono due tipi di clero
pessimista dell’uomo (di tipo luterano; e due diocesi diverse e spesso in contrasto.
l’uomo sarebbe solo peccato e sempre pec­ Da una parte si mostra un’apparente (ma
cato e la grazia non penetrerebbe nell’uomo, solo esterna) adesione ai legittimi pastori
ma resterebbe esterna ed estranea all’uomo); della Chiesa, ma dall’altra parte si conduce
2) un clima di soggezione psicologica (se una vita parallela, con un’organizzazione in­
si disobbedisce al catechista si disobbedireb­ terna parallela, con catechesi e pastori paral­
be addirittura a Dio! Spesso le persone ven­ leli a quelli della Chiesa Cattolica.
gono minacciate di un imminente castigo “I ministeri laicali presenti nella comunità
di Dio se non seguono il cammino o se lo neocatecumenali, offuscano il ministero
abbandonano); 3) una certa atmosfera di sacerdotale ed ancora di più il ministero
esclusivismo (l’unica salvezza sarebbe la co­ episcopale. Non è chiaro il rapporto tra
munità neocatecumenale! Come tutte le sét­ catechista e sacerdote. Ci si domanda: 1)
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catechisti e i collaboratori del Parroco non mento al ruolo dei sacerdoti, la conduzio-
possono essere tutti solo neocatecumenali ne della comunità da parte dei catechisti
(niente colonizzazione neocatecumenale)”. laici. /…/ Il cammino, come ogni altra
E) Nella Nota pastorale della Commissione comunità deve valorizzare il “Catechismo
Episcopale per il laicato, (Le aggregazioni della Chiesa Cattolica”, il Documento-base
laicali nella Chiesa, 1994) è precisato che “Il rinnovamento della catechesi” e i vari vo­
“essere chiesa” è ben diverso dal ritenere di lumi del “Catechismo per la vita cristiana”
“essere la Chiesa”. Il mistero della Chiesa della CEI. /…/ I catechisti itineranti laici
è più grande sia dei singoli cristiani che di e i responsabili locali del “cammino”, nel­
ogni gruppo. Neanche tutti i gruppi insie­ lo svolgimento del loro ruolo, devono far
me, possono esaurire il mistero della Chiesa riferimento ai ministri, vescovo, presbiteri
(n. 13). Non solo nessun gruppo, da solo e diaconi – e riconoscere in essi l’autorità
è la Chiesa, ma neanche tutti insieme co­ propria dell’Ordine Sacro. /…/ Il sacer­
stituiscono ed esauriscono il mistero della dote (che inizia il cammino) non può equi­
Chiesa. “Ogni gruppo ha orientamenti e pararsi ad un “non-iniziato”; potrà seguire le
Sante della Chiesa viene impedita agli adep­ scelte inevitabilmente parziali e relative” varie tappe dell’itinerario catecumenale, ma
ti, dai catechisti, con la scusa che si tratte­ (Nota pastorale CEI, Criteri di ecclesialità non ripercorrerlo egli stesso in tutto e per
rebbe di “idolatria del sapere”, insomma dei gruppi, movimenti e associazioni, 22 tutto, mettendo tra parentesi il ministero di
stolto intellettualismo. È veramente ridicolo maggio 1981, n. 22). pastore che già gli è stato conferito.
pensare che sia tale il desiderio di leggere le F) I genitori neocatecumenali mandino i
“Confessioni” di S. Agostino o la “Vita” di loro figli al catechismo parrocchiale (Vesco­
S. Teresa d’Avila! vo di Foligno, Mons. Bertoldo, 11 agosto
C) Il Vescovo di Vicenza, Mons. Pietro 1995, in una lettera ai sacerdoti neocatecu­
Nonis, in una lettera scritta ai Parroci sul menali).
cammino neocatecumenale (18/12/1996) G) Card. Salvatore Pappalardo, in data 22
afferma che: a) il cammino si deve presen­ febbraio 1996 pubblica una riflessione sul
tare solo come una delle possibili offerte; cammino neocatecumenale, in cui tra l’al­
b) i sacerdoti neocatecumenali hanno una tro afferma: “Il cammino, da solo, non è la
dipendenza effettiva dal leader del cammino Chiesa. /…/ Emergano con chiarezza il ruo­
più che dal Vescovo diocesano. lo e la responsabilità sacramentale e ministe­
D) Il Cardinale Silvio Piovanelli, a suo tem­ riale dei sacerdoti., rispetto ai catechisti”.
po, in una lettera inviata ai sacerdoti della H) Conferenza episcopale pugliese, Nota
diocesi di Firenze, in data 25 marzo 1995, pastorale ai presbiteri, 1/12/1996: “Le linee
rilevava: “Non vi può essere un parrocchia formative del “cammino” ed i sussidi utiliz­
solo neocatecumenale, come non vi può zati, procedono per vie autonome, senza
essere una parrocchia solo carismatica, solo riferimento ai piani pastorali della CEI e
focolarina, solo “cursiglista”, ecc. Inoltre i delle Diocesi. /…/ Crea difficoltà, in riferi­

IDOLATRIA DEL LAICO


UNA CHIESA SOLO “soffio dello spirito”, affermano di “parlare
DI LAICI per ispirazione dello spirito santo” e invece
imparano a memoria e semplicemente ripe-
2) LIVELLATO IL tono come pappagalli la filosofia di Kiko:
SACERDOZIO DEI PRETI da oltre quarant’anni, in tutte le comunità
A QUELLO DEI FEDELI LAICI di tutto il mondo si ripetono sempre le stes­
In pratica, come nel protestantesimo, non se cose, pedissequamente da loro imparate
esiste il Sacramento dell’Ordine, ma esiste­ a memoria, ripetute fedelmente e reiterate
rebbe solo il Battesimo e tutti sono solo dei ad ogni nuovo inizio. È notorio che prima
laici, il presbitero (ex sacerdote) è solo un di ogni “missione” si riuniscono leggono le
laico che svolge una presidenza, come nel pagine del canovaccio di Kiko, le imparano
mondo protestante. a memoria e poi, semplicemente, ripetono
come un registratore, quanto hanno im­
parato a memoria. “Non abbiamo sacer-
3) I COSIDDETTI doti nel senso di persone che separiamo
CATECHISTI SI da tutti gli altri perché in nostro nome si
ATTRIBUISCONO pongano in contatto con la divinità. Per­
UN’AUTORITÀ PARI ché il nostro sacerdote, colui che intercede
per noi, è Cristo. E siccome siamo il suo
O SUPERIORE A QUELLA Corpo, siamo tutti sacerdoti; è vero che
PROPRIA DEI MEMBRI questo sacerdozio si visibilizza in un servizio
DELLA GERARCHIA fedeli e provoca reazioni che talvolta spin­ e ci sono alcuni fratelli che sono servitori di
DELLA CHIESA gono fino ad allontanarsi dalla fede. Questi questo sacerdozio, ministri del sacerdozio”
In questo modo, si stravolge la struttura pseudo catechisti credono di aver ricevuto, (cfr. Orient., pp. 56-57). “Il presbitero fa un
autentica della Chiesa Cattolica. L’autorità in modo pentecostale, sia un incarico spe­ ministero in nome di tutti noi, parla in
che i catechisti si autoarrogano e si auto- ciale, sia addirittura poteri speciali. Di fatto nome della nostra assemblea, unito a Gesù
attribuiscono nel commentare la Bibbia i cosiddetti catechisti sono ritenuti superiori Cristo chiede al Padre per noi. Ha un mini-
(spesso con spiegazioni “fai da te”) e dirigere al sacerdote: in questi gruppi è il mandato stero perché rappresenta l’assemblea. Sia­
le coscienze, crea un vero clima di terrore, di catechista che rende guide del gruppo, mo tutti sacerdoti, siamo il Corpo di Gesù
demolisce la già fragile personalità di alcuni non l’essere sacerdote.Credono di essere il Cristo, abbiamo una missione per il mon­
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tuale, del carisma di discernimento sull’au­ «Si quis dixerit, illis verbis: “Hoc facite” etc.
tenticità dei carismi, in una parola della Christum non instituisse Apostolos sacerdo­
sua unica, originale e irriducibile paternità. tes, aut non ordinasse, ut ipsi aliique sacer­
Tutte queste cose vengono usurpate dalla dotes offerent corpus et sanguinem suum:
comunità e, in modo sconcertante, dai anathema sit» (Can. 2; Dz, 949).
cosiddetti catechisti. Di fatto viene creata 3) Anche in un nuovo concetto di celebra­
una specie di nuovo sacerdozio, diverso e zione, posizioni teologiche cattoliche si av­
opposto a quello della Tradizione cattolica. vicinarono o sposarono, pericolosamente,
Con quale autorità, Kiko interviene sul mi­ idee protestanti. Il pastore luterano statuni­
nistero dei presbiteri (cfr. Orient., p. 193) tense Luther D. Reed, professore di liturgia
che invece spetta solo al Vescovo diocesano per 35 anni presso il seminario teologico di
o alla Santa Sede? Con quale autorità legife­ Philadelphia, scrisse a suo tempo: “L’attua­
ra sulle parti del Sacramento? (cfr, Orient., p le movimento liturgico della chiesa romana
194) o sulla Liturgia in generale, che invece non è che uno sforzo tardivo compiuto per
spetta solo alla Santa Sede (cfr. Vaticano II, sviluppare una partecipazione attiva ed in­
Sacrosanctum concilium, n. 22) telligente dei laici alla messa, in modo che
il popolo possa credersi co-celebrante con il
do; vedendo noi il mondo conoscerà Dio. CLIMA FAVOREVOLE sacerdote” (Luther D. Reed, The lutheran
Ma il presbitero è il ministro del nostro E COMPLICITÀ liturgy, p. 234). In America Latina, nel
sacerdozio, questo è molto importante; in I neocatecumenali hanno trovato nel post- commento della B.A.C., troviamo, purtrop­
questa assemblea sta facendo un ministero concilio un terreno di cultura favorevole per po concezioni protestanti: “[...], è il popo-
sacerdotale come tutti noi ne stiamo facen­ crescere e moltiplicarsi: l’ermeneutica della lo di Dio e non propriamente il ministro
do un altro. Lui va, in nome di tutta la no­ frattura dilagava, c’erano molte deviazioni che celebra [...]” (cfr. Nuevas normas..., p.
stra assemblea, ad alzare al Signore la nostra dottrinali, erano diffuse teologie errate o 77).“L’assemblea è l’opera di tutti. Tut­
preghiera” (cfr. Orientamenti alle équipes di ambigue, abusi liturgici, disobbedienze alla ti sono battezzati e partecipano all’unico
catechisti per la iniziazione alla preghiera, p. gerarchia della Chiesa, al Magistero, alla sacerdozio di Cristo. Tutti sono ripieni di
55). Queste posizioni sbagliate di Kiko, sul Tradizione; erano diffusissimi il biblicismo Spirito Santo” /…/ “Tutto questo ritmo ar­
sacerdozio cattolico, si possono correggere o comunque l’uso quasi unilaterale della monico e strutturale dà al mistero la possi-
utilizzando, le correzioni che la commissio­ Bibbia, il compromesso con le ideologie bilità di essere celebrato da tutta l’assem-
ne di Cardinali istituita da Papa Paolo VI, politiche di moda; c'erano preti e religiosi blea, e non solo dai chierici o da una parte
utilizzò per il Catechismo olandese: i suoi che abbandonavano la loro vocazione, il del popolo. (cfr. Nuevas normas..., p. 54).
errori sono gli stessi! “Si eviterà di sminuire laicismo era la nuova religione; si afferma­ “Quando coloro che sono battezzati si ri­
la grandezza del sacerdozio ministeriale, il va che il prete era solo un uomo come tutti uniscono, esercitano tutti il loro sacerdozio
quale differisce dal sacerdozio comune dei gli altri, si idolatrava l’uguaglianza assoluta, battesimale. Dopo secoli, durante i quali nel
fedeli, non soltanto per grado, ma per es­ si esaltava la ribellione, la contestazione, la corso della celebrazione è apparsa la sola
senza (cfr. L.G., n. 10 – cfr. Istruzione sul trasgressione, si guardava con insofferenza e azione dei ministri, possiamo rimettere le
culto del Mistero Eucaristico, 25/5/1967, n. sospetto ogni forma di autorità, ecc. cose nella loro giusta collocazione. Il po-
11). Si curi che, nel descrivere il ministero 1) Ci fu, in quel periodo e anche dopo, una polo di Dio è - tutt’intero - un popolo sa-
dei sacerdoti, si metta meglio in luce la me- forte spinta al livellamento progressivo tra cerdotale [...]. Dal popolo di Dio sorgono
diazione fra Dio e gli uomini che essi soli clero e laicato, che ha protestantizzato le generalmente i ministri: seguono i vescovi,
compiono, non solo con la predicazione masse cattoliche. Nella concezione prote- i sacerdoti e i diaconi, ordinati per questo
della parola di Dio, con la formazione della stante: il sacerdote è solo un delegato del tramite un sacramento, fino agli accoliti, ai
comunità cristiana, con l’amministrazione popolo, solo un “primus inter pares”. musicanti, agli uscieri, ecc... [...], tutti de-
dei sacramenti, ma anche e soprattutto con Egli può essere assomigliato ad un semplice vono collaborare per un migliore eserci-
l’offerta del sacrificio eucaristico, a nome «graduato» che uno o due segni distinguo­ zio del sacerdozio comune” (cfr. Nuevas
di tutta la Chiesa (cfr. L.G., n. 28 e P.O., no appena da tutti gli altri uguali a lui. Nelle normas..., pp. 142-143). Tale erronea con­
nn. 2 e 13). /…/ L’ufficio dei Vescovi è un celebrazioni protestanti, il celebrante è sa- cezione del sacerdozio si radica nel popolo.
mandato ad essi conferito non dal Popolo cerdote allo stesso titolo del popolo, egli 4) Nostro signore Gesù è il principale “sa­
di Dio, ma da Dio stesso. /…/ Nel Nuovo si limita a presiedere l’assemblea eucaristica cerdos” di tutte le messe, mentre il prete è
catechismo olandese “deve apparire che il in quanto il sacerdote agisce specificamente, un “sacerdos” secondario, ministeriale o
Papa ed i Vescovi, nel loro ufficio di insegna­ come delegato del popolo, sarebbe dele- strumentale. D’altra parte, il popolo non
re, non si limitano a raccogliere e sancire gato da quelli che assistono. Subito dopo partecipa alla messa alla stessa manie-
ciò che tutta la comunità dei fedeli crede. la Comunione, che è solo una commemo­ ra del sacerdote (cfr. S.C., nn. 47-48; cfr.
/…/ Il sacerdozio gerarchico è superiore razione, il pastore si siede comodamente, L.G., n. 10 a; 11 b), la partecipazione del
in dignità al sacerdozio battesimale, a spingendo col suo esempio, i fedeli a fare al­ popolo non è allo stesso livello di quella
quello comune dei fedeli. “L’identità del trettanto. Riposa dopo la cena comunitaria! del celebrante. Invece l’Eucaristia, per i ne­
sacerdote deriva dalla partecipazione specifi­ Lutero volle che la comunione fosse distri­ ocatecumenali, non viene presentata come
ca al Sacerdozio di Cristo, per cui l’ordinato buita sulla mano, per indicare che non c’è un’azione del celebrante, alla quale il popo­
diventa /…/ una ripresentazione sacramen­ differenza tra preti e laici e fece, per lo stesso lo si unisce, ma si presenta tutta l’assem-
tale di Cristo Capo e Pastore” (Direttorio motivo, del “Confiteor” una preghiera co­ blea come soggetto celebrante allo stesso
per il ministero e la vita dei presbiteri, nn. mune del sacerdote e dell’assemblea.
1-2). “L’identità del sacerdote è nuova ri- 2) Nella fede cattolica il sacerdote agi­
spetto a quella di tutti i cristiani /…/ Il sce “in persona Christi”: agisce cioè al
suo inserimento nel mistero di Cristo, è in posto di Cristo. Il potere di consacrare
un modo nuovo e specifico. /…/ Mentre è appartiene al sacerdote e non al popolo.
nella Chiesa, si trova anche di fronte ad (cfr. Dz 1764). La consacrazione non
essa” (cfr. Direttorio per il ministero e la è pronunciata a nome del popolo, ma a
vita dei presbiteri, n. 6-7; n. 10; n. 12; n. nome di Gesù Cristo, da Cristo stesso.
14). Nelle comunità neocatecumenali il pre­ Il sacerdote presta le sue labbra e la sua
te non è il pastore e guida delle comunità voce a Nostro Signore nel momento della
(cfr. Congregazione per il Clero, Istruzione, consacrazione. Il celebrante, l’offerente,
4/8/2002). Il prete è privato della funzione il sacrificatore è il sacerdote, a ciò consa­
effettiva di guida, di pastore, di padre spiri­ crato, non il popolo di Dio, l’assemblea:
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doti non capiscono niente. La distruzione con loro dall’inizio alla fine. Dove arrivano
della fiducia nei sacerdoti e l’insegnamento loro, tutte le persone della Parrocchia ven­
martellante che gli unici maestri della fede, gono sequestrate da ogni altra attività par­
i giudici dei carismi, gli unici possessori e rocchiale e messe in frigorifero per 12-15
distributori (sic!) dello Spirito Santo sareb­ anni. Secondo loro non si sarebbe cristiani
bero i cosiddetti “catechisti” che, per questo, se prima non si è terminato il meccanismo
devono essere ubbiditi sempre senza discu­ del cammino. Così far parte della Caritas,
tere mai, stravolge e falsifica completamente organizzare un gruppo di preghiera, collabo­
la Chiesa, trasformandola in una caricatura rare alle iniziative parrocchiali o diocesane,
grottesca della vera Chiesa. Se un sacerdote partecipare ad un ritiro spirituale, pregare il
che partecipa alle loro convivenze fa notare S. Rosario, non contribuirebbe a diventare
che certe interpretazioni bibliche o teolo­ cristiano! Bisogna fare solo quello che fa il
giche sono sbagliate, non è minimamente gruppo!
modo. In ogni approfondimento bisogna ascoltato, perché, essi sono stati plagiati C) Con una mentalità simile a quella delle
sempre precisare bene chi è l’offerente, per a pensare che la verità sarebbe contenuta sètte, se esci dal cammino, ti allontani da
evitare che il popolo appaia investito degli soltanto nelle parole del catechista laico. Il Dio ed esci addirittura dalla Chiesa. Chi
stessi e identici poteri dei sacerdoti. “È ne­ cammino è un meccanismo a scatola chiu­ esce dal cammino viene emarginato, vie­
cessario, Venerabili Fratelli, spiegare chia­ sa: chi vi entra fa la fine dei robot. Tutti i ne considerato un indemoniato, non gli si
ramente al vostro gregge come il fatto che preti sarebbero dei tarati mentalmente, che rivolge più la parola. Persino i sacerdoti si
i fedeli prendano parte al Sacrificio Eu- hanno dei complessi sessuali terribili perché comportano così. Eppure Kiko, nella sua
caristico non significhi tuttavia che essi non sono sposati (Orient., p. 86). Bisogne­ ipocrisia, straparla continuamente di amare
godano di poteri sacerdotali” (“Mediator rà avere con loro molta misericordia perché tutti nella dimensione della Croce, di ama­
Dei”, Pio XII). Bisogna presentare nel modo vengono da una situazione di chiesa in cui re il nemico, chiunque sia (cfr. Orient., p.
autentico il sacerdozio comune dei laici ed sono impossibilitati a scoprirsi peccatori (I 158). Il gruppo così diviene una prigione.
evitare immagini equivoche, ma è necessa- Scrut, p. 2). I catechisti del cammino sono D) La comunità è tutto: essa diventa il vitel­
rio anche non tacere sulla subordinazione dei rappresentanti del vescovo (I Scrut., pp. lo d’oro da adorare ed esaltare sempre. Nelle
del popolo di Dio e quindi dei laici al sa- 34-35) ai quali si deve obbedienza perfet­ catechesi si esalta sempre la comunità (cfr.
cerdozio gerarchico. ta (Orient., p. 353), essendo i giudici della Orient., pp. 168-169), quasi fosse l’unico
fede degli altri fratelli (I Scrut, p. 45). valore e l’unica salvezza. Addirittura la co­
SINCRETISMO B) Dio, col cammino neocatecumenale, munità sarebbe l’unico sacramento (come
NELLA STRUTTURA vuole fare “la chiesa nuova”, la “chiesa se­ per i protestanti)
A) Nelle adunanze si sparla continuamente gno”, non essendolo più quella esistente (I E) Chi non dona i propri beni al movimen­
dei preti, del Clero, che addirittura in 2000 Scrut., pp. 59-60). La chiesa è fatta solo di to non potrebbe salvarsi (sic!) e non può en­
anni, non ha saputo fare molto e si sparla eletti (I Scrut., p. 34). Deve nascere una trare nel catecumenato. Sia i gruppi neoca­
della Chiesa che avrebbe sempre sbagliato nuova chiesa che non farà più proselitismo tecumenali nelle parrocchie, sia i cosiddetti
tutto. Si vive e si coltiva un clima di svaluta­ (Orient., pp. 83-86). Quando il cammino “missionari ad gentes”, mai si integrano nel­
zione e deprezzamento del ministero sacer­ arriva in una parrocchia il Parroco scompare, la realtà ecclesiale. Essi favoriscono solo la
dotale gerarchico creando così, di fatto, una a meno che non abbia una forte personalità. proliferazione del loro cammino. In effetti
falsa chiesa parallela, con un suo magistero Il Parroco è ridotto ad una figura sbiadita e i neocatecumenali hanno una struttura fon­
parallelo e suoi pastori paralleli. In pratica secondaria. Il gruppo tenta e mira alla “co­ data su un sincretismo: esternamente sembra
si coltiva l’idolatria del laico, l’esaltazione lonizzazione” della Parrocchia. I catechisti esserci tutto l’apparato cattolico, la facciata
del laico, creando così un fanatismo sul neocatecumenali impongono i loro metodi, è cattolica (c’è il prete, c’è la messa, vanno
laico (cfr. Orientamenti alle équipes di ca­ i loro programmi, i loro ordini, i loro orari, con gli striscioni sotto la finestra del Papa)
techisti per la fase di conversione”, p. 372; ecc. Il prete, nel cammino, con mentalità ma la dottrina, la vera struttura interna e la
p. 173; p. 204). Kiko sarebbe parola asso­ protestante, è considerato alla stessa stregua spiritualità - come vedremo - sembra chiara­
luta a cui obbedire sempre, mentre i sacer­ di un qualsiasi laico e deve fare il cammino mente di tipo protestante pentecostale.

RUOLO IDOLATRICO DEI CATECHISTI


OBBEDIENZA IDOLATRICA alla preghiera, 1981, p. 18). Kiko: “Se
I catechisti usurpano e sostituiscono il ruolo riconosci in me Dio risponderò alla tua
magisteriale dei sacerdoti e del vescovo: “È domanda. /…/ Se voi non riconoscete
l’apostolo, il catechista, colui che ti conduce in noi catechisti Gesù Cristo Dio, que­
nel catecumenato, colui che deve vigilare sul sto che stiamo facendo qui è un teatri­
cammino” (cfr. Orient., p. 148; cfr. p. 216). no” (cfr. Orientamenti alle équipes di
“Io sono qui a parlare a nome del vescovo” catechisti per la convivenza della rin­
(cfr. Orient., p. 216). “Noi vi consegneremo novazione del primo scrutinio battesi­
lo spirito santo” (cfr. Orient., p. 220). Si at­ male, 1986, pp. 102-103). I catechisti
tribuiscono anche i poteri degli Apostoli: “A laici sarebbero gli unici, esclusivi e veri
Firenze arrivammo a pensare che avevamo distributori della verità e dei carismi,
bisogno che il Signore ci facesse fare miraco­ sarebbero gli unici autentici interpreti
li. /…/ Gesù ha dato potere agli Apostoli di della Parola di Dio, sono i giudici as­
guarire gli infermi” (cfr. Orient., p. 23; cfr. soluti, venerati, ubbiditi in modo asso­
Orientamenti alla équipes di catechisti per luto perché considerati “organi” dello “La comunità ha un responsabile laico. I
la convivenza della rinnovazione del primo Spirito Santo. I sacerdoti sono ridotti solo preti ammazzano le comunità senza volerlo.
scrutinio battesimale, 1986, p. 49). “Oggi alle funzioni liturgiche, non sono loro le Il sacerdote presiede le assemblee. Il respon­
la Chiesa, il Corpo di Gesù Cristo, è rap­ guide della comunità, non sono loro i cate­ sabile laico, con una equipe che lo aiuta, è
presentata in noi catechisti; con noi viene chisti dei catechisti, non sono loro i maestri il legame della comunità con l’équipe dei
Gesù Cristo risuscitato” (cfr. Orientamenti e gli educatori della fede (cfr. Direttorio per catechisti” (cfr. Orient., pp. 371-372). È
alle équipes di catechisti per la iniziazione il ministero e la vita dei presbiteri, n. 47). chiaro che in questi gruppi si insegna che
20
Questo "schemino" è tratto da: “Orientamenti alle Equipes di catechisti per la fase di “conversione”. Appunti presi dai nastri degli
incontri avuti da Kiko Arguello e Carmen Hernandez. Pubblicazione a cura del Centro Neocatecumenali “Servo di Jahvé” in San Sal­
vatore, Piazza S. Salvatore in Campo – 00186 – Roma – Telef. 65. 41. 589 – Marzo1982”, pag 58, ripetuto a p. 247.
Si tratta di una falsa, aberrante e ridicola catechesi sulla storia della Chiesa che individua e promuove una mentalità settaria. È uno
“schemino” grottesco più grave anche della famosa “ermeneutica della frattura” denunciata dal Papa Benedetto XVI nel suo Discorso
alla Curia romana del 23/12/2005. 1700 anni di storia di grandi santi, di Concili, di dottori della Chiesa, di grandi azioni della grazia
di Dio, buttati nella spazzatura solo per glorificare il movimento di Kiko. Questa filosofia personale di Kiko (perché tale è!) è impropo­
nibile ed inaccettabile: diffonde una falsa ecclesiologia, una falsa storia della chiesa, un falso magistero, una falsa tradizione, una falsa
sacramentaria, una falsa pneumatologia, ecc. I testimoni di geova pensano che la Chiesa sia finita nel 3° secolo ed è riapparsa col loro
fondatore. I Mormoni pensano che la chiesa sia finita nel 1° secolo ed è riapparsa col loro fondatore. Come si vede nonostante le dot­
trine sono certamente diverse, e molto diverse, però la mentalità settaria che sta dietro questi “schemini” grotteschi è la stessa.

il catechista è sempre e solo ispirato, per cui verrà usata per le catechesi. Questi testi sono Veglia pasquale ordinaria in Parrocchia, o
deve essere obbedito in modo assoluto e cie­ la vera base dottrinale di questo movimento. addirittura vanno a celebrarla in qualche ca­
co: obbedire a lui, sarebbe obbedire a Dio; I contenuti sono ripetuti, ripresi e ribaditi pannone, albergo o altro, fuori dalla Chiesa
disobbedire a lui, sarebbe disobbedire a Dio! in diversi testi base, per cui siamo sicuri che parrocchiale. (E l’allora vescovo di Foligno,
In questo ciclopico errore si manifesta una costituiscono le idee-forza di tutto il movi­ Mons. Bertoldo, in data 11 agosto 1995,
gigantesca ignoranza del carisma della pro­ mento. Per quasi 20 anni (il 1972 è la data nelle norme ai gruppi neocatecumenali,
fezia. Il profeta non è sempre ispirato (cfr. di composizione del testo) la maggioranza affermava che il sacramento del Battesimo,
2 Sam 7, 1-7). Solo Gesù è sempre e solo dei Vescovi e persino le Congregazioni vati­ nella Veglia pasquale, deve essere ammini­
Parola di Dio: tutti gli altri devono sem­ cane ignoravano addirittura che esistesse un strato soltanto nella cattedrale o nelle chiese
pre aspettare che lo Spirito Santo li ispiri, testo base segreto. Solo nel 1990, grazie a parrocchiali, ma non in altri luoghi). 3) De-
quando vuole e dove vuole. Nessuno ha il persone uscite da questi gruppi, si è riusciti vastata l’architettura delle nostre chiese.
monopolio della profezia. Attribuire questo ad avere questi testi. Chi studia bene questi Spesso l’altare della Chiesa viene trasferito
ai catechisti significa condurre le persone in­ testi si accorgerà subito che le anomalie e gli nella navata, mentre il suo posto è nel pre­
genue al peccato di idolatria. Inoltre a questi abusi, riscontrati in questi gruppi, sono la sbiterio, presso l’ambone. Viene stravolta
pseudo-catechisti sono sottoposti e assogget­ diretta conseguenza della false catechesi di l’architettura della Chiesa: l’ambone pren­
tati, in tutto l’iter formativo, anche i preti! Kiko, cioè della sua filosofia personale, della de il posto dell’altare, l’altare al centro della
Ce n’è abbastanza per ritenere che Kiko sua manipolazione della Bibbia, spacciati, Chiesa, ecc”. (cfr. Rivista della Diocesi di
sembra aver distrutto il sacerdozio catto- entrambi per ispirazione dello Spirito San­ Brescia – Ufficiale per gli Atti Vescovili e
lico e aver creato una struttura che è un to. Se il testo fosse in sintonia con l’insegna­ di Curia – Anno LXXVII, n. 1/1987). Gli
sincretismo catto-protestante: involucro, mento della Chiesa, non si capisce perché altari sono rimpiazzati da mense quadrate
guscio, ancora cattolico, ma dottrina, sia stato tenuto segreto. Se invece non è in (alte 80 cm e larghe 2,30 cm e spesse 5 mm)
prassi e spiritualità di tipo protestante, sintonia con gli insegnamenti della Chiesa, attorno alle quali siedono i fedeli come fos­
con errori dottrinali, liturgici e morali. non si capisce perché non venga corretto. sero a tavola. Il sacerdote passa solo a servire
Inoltre perché questo testo base non è stato i commensali.
4) CATECHISMI E abbandonato dopo la pubblicazione del Ca­ B) Mons. Lorenzo Bellomi, a suo tempo Ve­
techismo della Chiesa Cattolica? scovo di Trieste, in data 1 marzo 1989, ha
CATECHESI ALTERNATIVI I vescovi dell’Umbria hanno indicato che emanato queste disposizioni: “La S. Messa
I neocatecumenali hanno come testi base,
in questi gruppi si deve prestare maggiore prefestiva e festiva è, di sua natura, per tutti
non il Catechismo della Chiesa Cattolica,
attenzione ai documenti della Tradizione e deve essere aperta a tutti. La Veglia pasqua­
non i catechismi della CEI, non le indica­
e del Magistero, in particolare agli itinerari le deve essere unica in ciascuna parrocchia.
zioni del “Rinnovamento della catechesi”,
e ai testi della CEI. Inoltre l’interpretazione
della Catechesi Tradendae, ma le catechesi
della Bibbia deve essere esegeticamente cor­
di Kiko e Carmen, che sono gli idoli, i vi­
retta, evitando di usare enunciazioni obiet­
telli d’oro di questo gruppo settario. Kiko
tivamente inesatte (cfr. Nota Pastorale sulle
è considerato, in questo gruppo, come un
comunità neocatecumenali, 2 marzo 1986,
profeta sempre ispirato (neanche il Papa
n. 3).
possiede il presunto carisma di infallibilità,
scioccamente attribuito a Kiko). Il testo e i
testi delle sue catechesi, che paradossalmen­ 5) LITURGIA PARALLELA
te si chiamano “Orientamenti alle équipes A) Il Vescovo di Brescia Bruno Foresti se­
di catechisti”, (ma sono considerati testi gnala: “1) Nel giorno del Signore i neocate­
dogmatici), sono ritenuti addirittura intoc­ cumenali hanno la messa del gruppo; cele­
cabili (come se fossero la Bibbia!) e vengo­ brano la loro eucaristia a parte rispetto alla
no osservati dagli adepti alla lettera, persino comunità parrocchiale e se i gruppi sono
nelle cose più secondarie ed insignificanti. più di uno, finiscono per celebrare più Eu­
Chiunque afferma o esprime quelle cose an­ caristie contemporanee, in stanze attigue.
che solo in modo diverso, viene richiamato. (N.d.R. = Nella Parrocchia dei Martiri Ca­
Prima di iniziare la cosiddetta evangeliz­ nadesi, a Roma, si celebrano in contempo­
zazione i catechisti regionali riuniscono le ranea, più di 20 differenti eucaristie, a porte
équipes (sacerdoti compresi, che così sono chiuse = N.d.R.)
assimilati ai laici) e insieme si ripete a me­ 2) Il Sabato Santo, queste comunità cele­
moria la pappardella del testo di Kiko che brano la Veglia pasquale a parte, o dopo la
21
in data 22 febbraio 1996 pubbli­ comporta una deviazione della “lex vivendi”
ca una riflessione sul cammino (cfr. La liturgia nel cammino neocatecume­
neocatecumenale, in cui tra l’al­ nale, in E. Zoffoli, Verità sul cammino ne­
tro afferma: “Nelle celebrazioni ocatecumenale, testimonianze e documenti,
liturgiche, sia diverso il luogo da Ed. Segno, 1996, pp. 361-374).
cui vengono rivolte le monizioni,
le introduzioni, l’animazione dei GRAVI COMPLICITÀ
canti” (che invece sono fatte dal­ È vero che la Santa Sede e le rispettive
lo stesso ambone dove poi viene Congregazioni, a suo tempo, hanno rice­
proclamata la Parola di Dio). vuto tante lamentele nei confronti dei N.C.
D) Conferenza episcopale puglie­ Manca, tuttavia, una risposta chiara ed ine­
se, Nota pastorale ai presbiteri, quivocabile sulla Messa. Il Santo Padre ha
1/12/1996: “Le comunità neoca­ risposto attraverso i recenti Documenti e,
tecumenali, fatte salve le facoltà soprattutto, con la testimonianza di come
I sacerdoti non si impegnino esclusivamente speciali ottenute dalla Santa Sede, deve essere celebrata la Santa Messa. Dalle
né preferenzialmente per il cammino neo­ per il resto, sono tenute a seguire le norme Congregazioni, però, giungono affermazio­
catecumenale. I candidati al sacerdozio, comuni. Ciò vale anche per il Sacramento ni che sembrano essere in contrasto con gli
anche se provengono dai neocatecumenali, della Confessione /…/ l’accusa dei peccati insegnamenti dei Sommi Pontefici. In con­
devono far proprio il progetto formativo del nella loro specificità deve rimanere riser- creto ci riferiamo alla pubblicità che è stata
seminario diocesano e non inviati ai “Re­ vata al sacerdote (il documento si riferisce data ad una celebrazione, sul monte delle
demptoris mater”, dove il progetto forma­ all’accusa pubblica dei peccati che avvie­ Beatitudini, in Terra Santa, nella Domus
tivo è esclusivamente neocatecumenale, per ne negli scrutini neocatecumenali). /…/ I Galilaeae, nel 2008, voluta e organizzata da
cui sfornano preti solo neocatecumenali! In responsabili laici, in occasione di scrutini, Kiko Argüello con i simboli ebraici (con la
questi seminari i candidati sono obbligati evitino tutto ciò che può dare l’idea di un chanukkiah che rappresenta i “ricostruttori
a seguire il cammino presso una parrocchia procedimento inquisitoriale. /…/ La Notte della vera Chiesa”) al posto di quelli cri-
dove debbono obbedire ai catechisti neoca­ di Pasqua bisogna evitare due veglie succes­ stiani (il Crocifisso), attorno ad una gran­
tecumenali”. sive. Deve essere una sola, dopo la quale si de tavola, alla quale hanno partecipato 160
La Commissione liturgica regionale della può prevedere un qualche prolungamento”. Vescovi europei e ben 9 cardinali. Lì si è
Conferenza Episcopale della Basilicata ha La Settimana Santa tutte le funzioni – al­ legittimato quanto ancora non era stato
emanato, in data 29 gennaio 1998, delle ternative – vengono svolte nel loro gruppo, approvato dalla Santa Sede. Adesso ogni
disposizioni specifiche per il cammino ne­ senza partecipare a quelle che si svolgono cattolico si sentirà autorizzato a partecipare
ocatecumenale in cui si indica che le loro in Parrocchia. Durante la celebrazione del­ a qualsiasi tipo di messa, anche se non con­
celebrazioni del Triduo pasquale si devono la loro messa, vengono tolti il “Gloria” e il fermata dalla Santa Sede. Adesso Kiko sta
svolgere secondo quanto è prescritto dal “Credo”; è soppressa la processione offerto­ preparando una convention, una conviven­
Messale Romano, insieme a tutta la comu­ riale che invece la riforma scaturita dal Vati­ za ad imitazione di quella precedente, in cui
nità parrocchiale; che la Veglia pasquale cano II ha ripristinato e valorizzato. Dopo il ci saranno tutti i suoi adepti più ostinati,
deve essere unica in ogni parrocchia, senza Vangelo il sacerdote si siede e nell’assemblea con tanto di ulteriore partecipazione di ve­
farne un’altra a parte nei loro gruppi (cfr. ognuno può dire ciò che ha suscitato in lui scovi, cardinali e sacerdoti. Quella del 2008
Avvenire 1/3/1989). l’ascolto della letture: questa “innovazione” fu uno schieramento apertamente a favore
Questi cosiddetti seminari “Redemptoris di Kiko, si chiama “risonanza”. Le persone del “cammino”, quasi a sfidare non solo il
mater”, così come sono concepiti fino ad pensano di parlare sotto ispirazione, mentre sinodo dei vescovi, ma addirittura l’autorità
oggi, costituiscono un certo pericolo per invece esternano le loro opinioni personali. stessa di Pietro che, appena due mesi pri­
l’unità e l’integrità della Chiesa che sembra Il sacerdote, se vengono espresse idee sba­ ma, (febbraio 2008) aveva pubblicamente
così minata dal suo interno: in essi, infatti, si gliate, non le corregge, rischiando così di espresso le riserve della Chiesa sul alcuni
“alleva” un clero solo neocatecumenale, un giustificarle nell’assemblea. aspetti da correggere (cfr. Lettera del Card.
clero parallelo, un clero ad uso e consumo Al termine, il sacerdote – brevemente – fa Arinze). Questa nuova convencion che Kiko
di queste comunità: un clero che viene for­ una specie di colletta delle opinioni ascolta­ prepara assumerà i connotati eversivi di una
mato solo sulla base della filosofia di Kiko e te oppure “esterna” pure lui, ma sempre bre­ contestazione al Papa?
che poi verrà utilizzato solo per il servizio a vemente. L’Eucaristia è ridotta ad un mo­ Questa è la conseguenza, infatti, del fatto
queste comunità: un clero che obbedisce a mento di formazione. Queste esternazioni si che si permette senza far nulla, ad un sempli­
Kiko anziché al vescovo diocesano, al Papa potrebbero fare “prima” della Messa, oppure ce laico di inventarsi una liturgia eucaristica
e alla Chiesa Cattolica. A questi seminaristi in un luogo a parte, ma non nello spazio solo come “incontro fraterno” il cui signi­
viene propinata la pseudo-teologia di Kiko e dell’omelia riservato al Sacerdote. I neocate­ ficato sarebbe solo che Cristo “scenderebbe
Carmen: di essa solo si nutrono e quella solo cumenali, come gruppo, non organizzano dal presbiterio per servire i commensali”,
diffonderanno una volta diventati preti. In mai adorazioni al SS. Sacramento, a causa sarebbe solo la riproduzione della lavanda
pratica un vero circolo vizioso. Anche se ap­ di un’unica frase banale e impropria usata da dei piedi!
parentemente Kiko ha donato questi semi­ Kiko in una delle pagine ritenute ispirate del
nari alle relative diocesi, la totale formazione cosiddetto catechismo segreto: “Io sempre
di questi sacerdoti è vincolata e condiziona­ dico ai Sacramentini, che hanno
ta solo dai catechisti neocatecumenali che li costruito un tabernacolo immenso:
“plasmano” a loro piacimento. se Gesù Cristo avesse voluto l’Eu­
Questi seminaristi frequentano, infatti, le caristia per stare lì, si sarebbe fatto
comunità nelle parrocchie e sono sottomes­ presente in una pietra che non va
si solo ai loro catechisti. È paradossale che a male” (Orient., p. 329).
questo gruppo, abbia prodotto per tanti Esiste il divieto di partecipare alla
anni i suoi preti, senza avere uno statuto celebrazione eucaristica, dopo il
riconosciuto! Ancora oggi è sotto sorve­ precatecumenato, a chiunque non
glianza della Santa Sede, ma intanto va in è neocatecumenale (cfr. Orient.,
tutto il mondo ad evangelizzare e catechiz­ pp. 159-160). In questo modo
zare secondo le direttive di Kiko. È la prima sembra di trovarsi di fronte ad una
volta che la Chiesa è afflitta da tanta ingenu­ DEVIAZIONE DELLA “LEX
ità, superficialità e negligenza nelle dovute ORANDI” DALLA “LEX CRE-
verifiche! C) Il Card. Salvatore Pappalardo, DENDI” che, inevitabilmente
22
ERMENEUTICA DELLA FRATTURA
dotto grandi cose. Perché prima ardente”. Inoltre secondo Kiko “tutti sono
nessuno sapeva che cos’è il vange­ salvati /…/ La Chiesa salva perché perdona
lo, chi è Cristo, cos’è il Battesimo, tutti” (cfr. Orient., p. 90). E, cosa veramen­
la confessione, il sacramento, la te sconcertante, secondo lui Dio non chia­
fede, lo spirito, la carne, le buo­ merebbe tutti ad appartenere alla Chiesa (p.
ne opere, i 10 comandamenti, il 84): si riferisce a quelli del secondo cerchio,
padre nostro, la preghiera, la sof­ (sic!). Il Concilio afferma il contrario (cfr.
ferenza, il matrimonio, gli ange­ L.G., n. 1; n. 3; n. 5 c; n. 9 d; n. 13 a-b).
li, il demonio, il peccato, quello
che è Dio, il vescovo, il parroco, 7) CONCEZIONE
la chiesa. Insomma prima nulla LUTERANA DEL PECCATO
sapevano di quanto un cristiano L’uomo è sempre peccatore, la grazia non
deve sapere. Tutto era oscurato lo cambia interiormente, come pensava
e oppresso dagli asini del Papa” Lutero. Sostenere che l’uomo non può
(cfr. Ammonizione ai miei cari fare il bene e non gli è possibile evitare
tedeschi (1531) in Weimarer Au­ il male (dottrina luterana eretica, opposta
ERRORI DOTTRINALI sgabe (Weimar, 1883 ss.) – 30,3 – p. 317). all’insegnamento della Chiesa Cattolica)
Sembrano numerosi e gravi i punti di coin­
E ancora: “Da 1000 anni a nessun vesco­ significa negare la libertà umana e la poten­
cidenza della dottrina di Kiko con l’eresia
vo Dio ha concesso doni così grandi come za redentrice della grazia, rendendo impos­
protestante, in opposizione alla Tradizione
a me”, diceva con infinita umiltà Lutero! sibile una vera “conversione” e giustificando
cattolica e al suo Magistero. Il laico Kiko
(cfr. Tischreden, 5494, V, 189) (cfr. Ricardo ogni licenza morale. Questa falsa dottrina,
comunque e certamente è uno dei peggio-
Garcia – Villoslada: Martin Lutero, Il frate di fatto, giustifica la facilità di peccare, e il
ri rappresentanti dell’ermeneutica della
assetato di Dio, Vol. 1, Istituto Propaganda peccato viene visto come qualcosa di inevi­
frattura.
Libraria, Milano, 1985, pp. 41-42). Que­ tabile, di cui non si ha colpa e su cui non
sta mentalità, assunta acriticamente, genera soffermare l’attenzione. In questo modo la
6) CONCEZIONE idolatria del gruppo ma, soprattutto, idola­ coscienza è alleggerita o esclusa dal senso
SETTARIA DELLA tria del fondatore del gruppo settario. “La della gravità del peccato come offesa a Dio
STORIA DELLA CHIESA Chiesa Cattolica è piena di idolatrie, piena e distacco dal Suo Progetto per noi e il pec­
Kiko fa una lettura tutta negativa e catastro­ di paganesimo /…/ Dio non vuole sacrifici cato diventa, addirittura, “una forza”, l’occa­
fica del passato della Chiesa, salvando solo i né oblazioni, né Messa al mattino, né anda­ sione per sperimentare la Salvezza di Cristo
primi tre secoli. Alcune sétte hanno lo stesso re a pregare i santi quando poi nella storia indipendente dall’impegno della volontà
schema dei neocatecumenali: alla vera chie­ sei un idolatra, oppure nella storia tu non (basta far parte del Cammino). È questo
sa iniziale avrebbe fatto seguito un black- rispondi, quando in casa tu non hai miseri­ quello che avviene in questi gruppi? Dun­
out e dopo un lungo periodo di assenza e cordia” (Orientamenti alle équipes di cate­ que in questi gruppi ci sarebbe forse facilità
di tenebre, sarebbe riapparsa la vera chiesa, chisti per la iniziazione alla preghiera, 1981, di peccare, pensando anche di essere salvati?
grazie, ovviamente, al fondatore della sétta, p. 34). Per Kiko la missione della Chiesa Forse per questo attira i lontani?
che così finisce per essere il vero “messia”, non sarebbe far sì che tutti vi entrino a far Ascoltiamo questo semplice laico Kiko,
oppure il “messia” significativo. Kiko e i ne­ parte giuridicamente, ma solo che gli uomi­ insegnare, ex cattedra, questo grave errore:
ocatecumenali diffondono una mentalità e ni siano illuminati dalla Chiesa e giungano “Tu sei schiavo del male: sei schiavo del ma­
uno schemino aberrante e settario, secondo al Padre (cfr. Orient., pp. 79-90; in parti­ ligno e obbedisci alle sue concupiscenze e
il quale dal 3° secolo d.C. fino al Vaticano II colare p. 81). “La concezione che avevamo ai suoi comandi” (cfr. Orient., p. 129). “Il
ci sarebbe stato un black-out, una scompar­ prima era quella dell’appartenenza giuridica cristianesimo dice un’altra cosa /…/ l’uomo
sa della chiesa e del cristianesimo: solo dopo alla Chiesa per salvarsi” (cfr. Orient., p. 82). non può fare il bene perché si è separato
il Concilio e solo nelle comunità neocate­ Kiko ignora che L.G., n. 8
cumenali (sic!) sarebbe ricomparsa la vera invita proprio a non creare
chiesa. È lo stesso schema mentale adottato fratture tra chiesa visibile e
da Hans Kung. In pratica per 1700 anni ci chiesa spirituale. Inoltre la
sarebbe stata solo religiosità naturale (in pra­ Chiesa non ha mai smesso
tica paganesimo), solo nei neocatecumenali di annunciare la conversio­
ci sarebbe oggi la vera fede (cfr. Orient. p. ne vera, profonda e com­
27), neanche nella Chiesa Cattolica. Que­ pleta a Cristo: quando in­
sta mentalità aberrante di una settaria storia dicava nei tre vincoli la re­
della chiesa è ripetuta per due volte nel testo ale appartenenza ecclesiale
(cfr. Orient., pp. 58-60; pp. 247-248). Kiko (cfr. L.G., n. 14 b, che ri­
inculca una mentalità di frattura per cui prende la Mystici corporis
si disprezza e si rifiuta quanto operato dal­ di Pio XII) non solo non si
lo Spirito Santo in 1700 anni di storia della limitava a ridursi ad un fat­
Chiesa (S. Francesco d’Assisi, S. Caterina da to burocratico, ma voleva
Siena, S. Tommaso d’Aquino, S. Ignazio di dire con chiarezza che una
Loyola, S. Teresa d’Avila, S. Giovanni del­ vita di grazia reale è legata Bisogna chiedersi: perché mai in ogni Centro Neocatecumenale c’è
le Croce, S. Alfonso Maria dei Liguori, S. all’adesione alle condizio­ il Santuario della Parola al posto della Cappella dell’Adorazione? Il
Giovanni Bosco, Santo Curato d’Ars, San ni stabilite da Dio stesso e Tabernacolo è ricoperto da un conopeo nero come segno evidente
Padre Pio, ecc.). Ma nella storia della Chiesa non alle arbitrarie fantasie di una non-presenza al di fuori della celebrazione. Esso contiene la
non ci sono queste fratture. Il padre di que­ degli uomini. Quindi indi­ Torah insieme alla Sacre Specie, dando alla Parola la stessa digni­
sta mentalità di frattura, secondo la quale cava una garanzia per una tà della Presenza Reale del Signore. Certo Gesù è presente anche
“prima nessuno ha capito niente” e “ora si è vera vita di grazia, per una nella Parola, ma nelle Sacre Specie Egli si offre a noi, per entrare
capito tutto, grazie a me” è Martin Lutero il vera spiritualità, per entra­ direttamente nel nostro intimo, mentre nella S. Scrittura esiste il
quale affermava: “Il nostro vangelo ha pro­ re veramente nel “roveto ‘medium’ del testo.
23
da Dio, perché ha peccato ed è rimasto ra- suo tempo, cfr. Dz, n. 2241; n. 2244; nn. n. 162, n. 409, n. 921, n. 1426, n. 2516,
dicalmente impotente e incapace, in balia 2247-2248 = N.d.R.). La dottrina luterana n. 2520, n. 2573, n. 2612, nn. 2725-2730,
dei demoni. È rimasto schiavo del maligno. sostiene proprio che non c’è cooperazione n. 2805, n. 2819, n. 2846). Con la grazia
Il maligno è il suo signore. /…/ sei schia­ dell’uomo alla grazia: l’uomo distrutto dal di Dio possiamo rinnegare l’uomo vecchio
vo del maligno che ti manipola come vuo­ peccato originale, pecca sempre e in ogni (cfr. Rom 8,13; Tt 2,12; Ef 4, 20-24; Col
le, perché è molto più potente di te. Non cosa non può fare altro che peccare. Nella 2, 5-10), possiamo “abbassare le montagne e
puoi compiere la legge, perché la legge ti prospettiva sbagliata di Lutero l’uomo non riempire i burroni” (cfr. Lc 3,5; Is 40,4).
dice di amare, ma tu non puoi: tu fai quello potrebbe fare a meno di rubare, di litigare, A causa di questa aberrante posizione Kiko
che vuole il maligno” (cfr. Orient., p. 130). di essere geloso, lussurioso, ecc. e quando dice ai suoi adepti che “durante il periodo
“Non serve dire: sacrificatevi, vogliatevi compie queste cose non ne ha colpa, non del precatecumenato può venire un ateo o
bene, amatevi. E se qualcuno ci prova si è responsabile, non è colpevole del male chiunque altro, può venire chi ruba, chi uc­
convertirà nel più grande fariseo, perché che fa e se cerca di compiere opere buone cide, può ascoltare la Parola di Dio e cele-
farà tutto per la sua perfezione personale” si trasforma solo nel più grande fariseo. La brare l’Eucaristia. Ognuno ha continuato
(cfr. Orient., p. 136). “L’uomo non può catechesi della Chiesa è il contrario di que­ a fare ciò che voleva” (cfr. Orient., p. 96).
fare a meno di rubare, litigare, d’essere Significa che chi è in quelle condizioni di
geloso, d’invidiare, ecc. Non può fare al­ peccato, può fare la Santa Comunione?
trimenti e non ne ha colpa” (cfr. Orient., Per Kiko “il cristianesimo non esige nien­
p. 138). “La Spagna è un paese stoico dove te da nessuno, regala tutto” (cfr. Orient., p.
prevale il sacrificio, la rassegnazione, l’auste­ 223; p. 121). “Gesù Cristo è venuto a sof­
rità, la povertà /…/ Ci fu un tempo in cui frire perché tu non soffra” (cfr. Orient., p.
si credeva che per essere virtuoso era ne- 222). Invece la Bibbia insegna che il cristia­
cessario sacrificarsi molto facendo piccoli nesimo è dono di Dio ma è anche impegno
atti per esercitare la volontà (mi tolgo ora dell’uomo a collaborare con la grazia (cfr.
questa sigaretta, domani ….). Oggi, questo At 9,1516; Fil 3,10; 1,9; 1 Pt 2,4-5. 19-21;
non si accetta più. È stato per altre epoche” Ef 5, 1-2; 2 Cor 4,10; 2 Tes 1,4-5) e il Ca­
(cfr. Orientamenti alle équipes di catechi­ techismo della Chiesa Cattolica riprende e
sti per lo Shemà, pp. 97-98). “L’uomo che ribadisce questo insegnamento (cfr. C.C.C.,
pecca vive nella morte. Ma non perché lui n. 307; n. 618; n. 793; n. 1368; n. 2100;
sia cattivo, perché vuol fare del male. Per­ n. 2099). Grazia di Dio e combattimento
ché questa è religiosità naturale, che tu puoi spirituale contro l’uomo vecchio vanno
peccare oppure no. No, no, l’uomo pecca sempre insieme: l’uno (la grazia di Dio)
perché non può fare altro, perché è schiavo rende possibile l’altro (combattimento con­
del peccato” (cfr. Orientamenti alle équipes tro l’uomo vecchio) (cfr. C.C.C., n. 2015).
di catechisti per la convivenza della rinnova­ Né pelagianesimo, dunque, né quietismo di
zione del primo scrutinio battesimale, 1986, cui la Chiesa ha condannato sia gli errori di
p. 93). (N.d.R. = La vera posizione cat­ Miguel de Molinos (cfr. Dz 2201-2269), sia
tolica, in merito alla libertà dell’uomo (cfr. ste posizioni: “Nessuno può costringermi quelli di Francis de Fenelon (cfr. Dz 2351-
C.C.C., nn. 1730-1748; nn. 1859-1860) a peccare, se io non voglio”. Il peccato ori­ 2374). È chiaro che credere che il peccato
viene rubricata sotto la voce “religiosità ginale non ha distrutto completamente la originale ha distrutto l’uomo o credere che
naturale”, in pratica paganesimo, falso cri­ libertà dell’uomo (come insegnava Lutero) l’ha solo ferito, determinano due concezioni
stianesimo! = N.d.R.). “Nessuno si ingan­ ma l’ha solo ferita (cfr. G.E., 10; D.H., 1-2. diverse e opposte della spiritualità, delle scel­
ni: quello che pecca è il demonio. Quindi 5-7; G.S., 4.6.9. 13.17. 31.37.39.68.74-75; te di vita, determinano due catechesi diverse
se qualcuno pecca è perché il demonio è cfr. C.C.C., nn. 400, 405, 407, 409, 1008). e opposte, due chiese diverse e opposte, due
in lui” (cfr. Orientamenti alle équipes di Se l’uomo è libero il suo peccato gli è impu­ cristiani diversi e opposti, due religioni di­
catechisti per lo Shemà, 1974, p. 14). Per tabile (cfr. C.C.C., nn. 397, 406-407, 1732, verse e opposte. La stessa cosa: credere che
questo i catechisti neocatecumenali, come 1736, 1739, 1853, 1868-1869). Sono mol­ non posso solo che peccare oppure credere
Lutero, ripetono spesso che “le opere non ti i passi del NT dove si parla della peniten­ che con l’aiuto della grazia di Dio posso non
servono, le opere sono inutili” (N.d.R. = za, del suo valore e della sua necessità. La peccare, determinano due religioni diverse,
Questo concetto che il peccato è opera solo fede cattolica afferma la necessità del com­ due uomini diversi, due prassi di vita diver­
del demonio assomiglia agli errori quieti­ battimento spirituale (cfr. G.S., n. 36 b; cfr. se, due atteggiamenti diversi e opposti di
stici di Michele Molinos, già condannati a C.C.C., n. 405, n. 978, n. 1264, n. 2015, fronte al peccato.

STRAVOLTA E FALSIFICATA LA NATURA DELLA MESSA


Con tutta la benevolenza possibile, non 2043; 2174 ss; cfr. Giustino, Apologia I, n. contro le affermazioni di Carmen e di Kiko
si può negare che in queste pseudo-cate- 67). Per Carmen e Kiko la messa è essenzial­ – è esposta invece con certezza e verità nei
chesi è deformato, stravolto e falsificato mente solo una esultazione dell’assemblea documenti della Chiesa Cattolica (cfr. S.C.,
il vero contenuto oggettivo dell’Eucari- (sic!): “Non c’è eucaristia senza assemblea. nn. 47-48; cfr. C.C.C., n. 1323; nn. 1356-
stia cattolica. I peggiori contenuti del testo L’Eucaristia è l’esultazione dell’assemblea 1383). Inoltre la Chiesa non crede che “sen­
sono riportati da p. 315 a p. 335 bis, in cui umana in comunione” (cfr. Orient., p. 317). za assemblea non ci sarebbe messa”, perché
Carmen Hernandez fa sfoggio di una lucida “L’eucaristia è principalmente una esultazio­ non esistono messe private (cfr. I.G.M.R.,
ignoranza e di un ostentato rifiuto della dot­ ne, una risposta all’intervento di Dio” (cfr. Cap. 1, n.4; cfr. Papa Paolo VI, Mysterium
trina di sempre della Chiesa Cattolica. Co­ Orient., p. 287). “L’eucaristia è essenzial- fidei, n. 5 e n. 15; cfr. S.C., n. 26). Car­
mincia col dire che “il sacramento auten- mente una proclamazione /…/ una confes­ men riduce gravemente l’eucaristia alla sola
tico è la notte pasquale e come prolunga- sione di quello che Dio ha fatto /…/ L’eu­ dimensione soggettiva, come avviene nel
mento e partecipazione di questa notte: la caristia è essenzialmente una risposta, una mondo protestante, quando viene letta una
domenica” (p. 317). Nella fede cattolica la proclamazione, una confessione e un’azione pagina della Bibbia: “L’apparizione di Dio
centralità è della Domenica, non del sabato, di grazie a Dio per la sua Parola, che vie­ provoca immediatamente nell’uomo una
che non è un sacramento (cfr. C.C.C., nn. ne fatta presente in un’azione sacra” (cfr. risposta. Questa risposta è proprio l’euca-
2177; n. 1166 ss; 1175; 1343; 1389; 1572; Orient., p. 289). L’essenza dell’Eucaristia – ristia” /…/ per la chiesa primitiva l’euca-
24
ristico: pagano o inutile (cfr. Orient., p. 321, righe
“La Messa è contemporane- 30-33). Insomma sarebbe pagano o inutile
amente e inseparabilmente: l’atteggiamento più maturo e centrale del
1) il sacrificio in cui si perpe­ cristianesimo (cfr. I.G.M.R., n. 55 f; cfr.
tua il sacrificio della croce; S.C., n. 48; cfr. P.O., n. 5; cfr. S. Congr.
2) il memoriale della morte e Riti, Istruzione, Eucharisticum Mysterium,
risurrezione del Signore; n. 12; cfr. La cena del Signore, n. 9). Per
3) sacro convito in cui, per Carmen e Kiko l’Offertorio e la processio­
mezzo della comunione del ne offertoriale, ripristinata dal Vaticano II,
Corpo e del Sangue del Signo­ sarebbero pure essi – come per Lutero – riti
re, il popolo di Dio partecipa pagani (cfr. Orient., p. 321). Di offerta del
ai beni del Sacrificio pasqua­ pane e del vino da parte dei fedeli ne parla­
le” (n. 3 a). “In essa Cristo, no S. Ireneo di Lione (135-200), Tertulliano
perpetuando nei secoli, in (160-220) e S. Cipriano (+ 258).
modo incruento, il sacrificio
compiuto sulla croce (S.C., n. 9) RIFIUTO DELLA
TRANSUSTANZIAZIONE
ristia è soprattutto la berachà ebraica. È 47), mediante il ministero dei
essenzialmente questa risposta all’intervento sacerdoti, si offre al Padre per la salvezza del
di Dio” (cfr. Orient., p. 289). Da queste gra­ mondo” (n. 3 c). C) cfr. C.C.C., nn. 1328- SOLO
vissime affermazioni si vede che per Kiko
e Carmen non ci sarebbe nessuna diffe-
1332; nn. 1359-1361, nn. 1362-1383).
D) Papa Paolo VI conferma “la dottrina che TRANSIGNIFICAZIONE
la Chiesa ha sempre sostenuto e insegnato “Lutero non negò mai la presenza reale,
renza tra una Liturgia della Parola e la S. negò solo la parolina “transustanziazione”
Messa; tra una preghiera rivolta a Dio dopo e il Concilio di Trento ha solennemente
definito” (Mysterium fidei, n. 4). Tutte la che è una parola filosofica che vuole spiegare
aver letto un passo del vangelo e il Sacrifico il mistero” (cfr. Orient., p 325).
eucaristico; tra una lettura della Sacra Scrit­ catechesi dei N.C., invece mira a cancellare
e modificare, in senso protestante, le defini­ Kiko e Carmen ignorano che la parola
tura e un Sacramento. “transustanziazione” non vuole affatto
zioni di quel Concilio. Come è possibile che
spiegare il mistero (non lo può fare nessu­
8) CARMEN E KIKO proprio negli anni in cui Papa Paolo VI con­
dannava questi abusi, i pastori della Chiesa no!) ma descrive solo ciò che accade. Non
NEGANO E abbiano permesso le modifiche della liturgia c’è dubbio che, da tutta la catechesi impar­
tita da Kiko e Carmen, l’idea insegnata è
DISTRUGGONO
apportate dal laico Kiko Arguello?
Carmen afferma erroneamente che nell’eu­ che la messa consiste solo in una presenza
LA DIMENSIONE caristia non c’è nessuna offerta (cfr. Orient., spirituale, che termina quando l’assemblea
p. 328). La Chiesa Cattolica, invece, insegna si scioglie; che non c’è nessuna transustan­
SACRIFICALE chiaramente il contrario di quanto afferma ziazione, ma solo una transignificazione
oppure una transfinalizzazione. Secondo i
DELL'EUCARESTIA Carmen (cfr. L.G., n. 11; S.C., n. 47-48;
P.O., n. 2 e 5). Il sacrificio eucaristico (non neocatecumenali la consacrazione del pane
Secondo il semplice laico Kiko e Carmen la berachà ebraica!) è la fonte e il culmine di e del vino si limita solo a conferire a questi
Hernandez, la dimensione sacrificale dell’eu­ tutto il culto della Chiesa e di tutta la vita elementi un nuovo significato, lasciandoli
caristia sarebbe un’idea pagana, un’idea che cristiana (cfr. L.G., n. 11; S.C., n. 41; P.O., essenzialmente immutati. Sul tavolo-altare
Israele aveva già superato (cfr. Orient. p. n. 2,5,6; U.R., n. 15). L’Istruzione sul culto sarebbe presente, dunque, solo il segno, ma
320), “cioè l’idea di sacrificio /…/ c’è un del mistero eucaristico ribadisce con chia­ non ci sarebbe il Significato (Gesù) che noi
completo retrocedere all’Antico Testamento rezza: “A questo sacrificio di rendimento cattolici adoriamo. Inoltre, ancora più gra­
/…/ tornano le idee sacrificali e sacerdotali di grazie, di propiziazione, d’impetrazio- vemente, ci sarebbe un ritorno addirittura
del paganesimo. /…/ Ciò che essi vedo- ne e di lode, i fedeli partecipano con mag­ alla pasqua ebraica! Essi infatti, fanno riferi­
no nella messa è che qualcuno si sacri- gior pienezza, quando non solo offrono al mento alla Pasqua ebraica e non al Sacrificio
fica, cioè il Cristo” (cfr. Orient., p. 322). Padre, con tutto il cuore, in unione con il istituito nell’Ultima Cena.
“Nell’Eucaristia vedono soltanto il sacrificio sacerdote, la sacra vittima e, in essa, loro
della Croce di Gesù Cristo. /…/ La gente stessi, ma ricevono pure la stessa vittima nel EUCARISTIA E
nella Messa vede il Calvario” (cfr. Orient., p. sacramento” (n. 3 e). I protestanti, prece­ PASQUA EBRAICA
322). “In questi secoli si giunge alla supersti­ duti da Giovanni Wicliff (circa 1320-1384) Lo stesso Kiko, il 23 giugno 2008, nella
zione completa” (cfr. Orient., p. 324). Kiko negarono proprio il carattere sacrificale conferenza stampa al Centro neocatecu­
approva e rilancia queste false concezioni di dell’eucaristia. Secondo (i protestanti?) Har­ menale della diocesi di Roma, con alla sua
Carmen (cfr. Orient., p. 333). Sono gli stes­ nach e Wieland, la Chiesa dei primi secoli destra Carmen Hernandez e alla sua sini­
si errori corretti al Catechismo olandese. In avrebbe conosciuto solo un sacrificio sogget­ stra il padre Mario Pezzi (sacerdote evane­
queste false catechesi c’è la distruzione com­ tivo e spirituale. Cristo, invece non ha aboli­ scente e ininfluente), ha iniziato a parlare
pleta della vera natura della Messa e si entra to il culto sacrificale antico ma lo ha portato dell’aspetto più importante, quello della
nell’eresia: “Negare la natura sacrificale della alla sua perfezione (cfr. Mt Comunione: “Noi l’abbiamo finora sempre
celebrazione eucaristica significa incorrere 5,17). Nell’A.T. si offriva­
nella censura di eresia” (Giovanni Paolo II, no animali; per Cristo e
Lettera apostolica, AD TUENDAM FI­ con Cristo, nel N.T. si offre
DEM, Nota dottrinale illustrativa, n. 5, n. la propria vita: è cambiato
9, n. 11). Qual è la vera natura dell’Eucari­ il contenuto del sacrificio e
stia lo insegna Giovanni Paolo II, lo insegna la qualità del sacrificio, ma
la Chiesa Cattolica e non un semplice laico, non è stata abolita (come
o una laica, senza alcun incarico o ruolo di affermano falsamente Kiko
magistero nella Chiesa. A) Papa Giovanni e Carmen)la categoria del
Paolo II: “Il mistero eucaristico disgiunto sacrificio (cfr. Ef 5,1-2;
dalla propria natura sacrificale e sacramenta­ 1Pt 2,4-5; Rom 12, 1-2;
le cessa semplicemente di essere tale” (cfr. La cfr. L.G.,n 10 a; 11 b;
Cena del Signore, n. 8 e n. 9; cfr. Catechesi S.C., n. 48). Per Carmen
tradendae, n. 24). offrire se stessi al Padre, in
B) Istruzione sul culto del Mistero Euca- unione con Cristo, sarebbe
25
misteriosa è chiamata dal­ pagati dalla B.A.C. che abbiamo già visto. In
la Chiesa in maniera assai pratica la messa sarebbe, come nel protestan­
appropriata, transustan­ tesimo, solo un banchetto-memoriale, in cui
ziazione” (Papa Paolo VI, tutti sono sacerdoti, quindi tutti celebrano,
Credo del popolo di Dio, e i preti sarebbero come dei laici chiamati
n. 25). (cfr. C.C.C., n. a presiedere la celebrazione collettiva. Per la
1376; cfr. S. Congr. Riti, strampalata teoria della transignificazione e
Istruzione Eucharisticum della transfinalizzazione, è sempre necessaria
Mysterium, n. 31 f ). la presenza dei fedeli per celebrare l’eucari­
Papa Benedetto XVI stia perché sarebbe solo tutta la comunità a
all’apertura del convegno partecipare alla creazione del senso nuovo,
ecclesiale della diocesi del nuovo fine che il pane e il vino, restando
di Roma, dal titolo «“Si pane e vino, assumerebbero nell’eucaristia
aprirono loro gli occhi, (cfr. F. Xavier Durrwell, L’Eucaristia, p. 20
Lo riconobbero e Lo an­ ss) (in Gino Conti, Un segreto svelato, Ed.
Oltre alla mancanza di inginocchiatoi, la disposizione stessa del­ nunziarono”. L’eucarestia Segno, 1997, p. 220).
le panche ORIENTA L'ASSEMBLEA VERSO SE STESSA, E domenicale e la testimo­ La S. Messa declassata a semplice “ban-
NON VERSO IL SIGNORE, anche perché manca l'altare sosti­ nianza della carità» (15-17 chetto” (come era scritto negli errori del
tuito dalla grande 'mensa' intorno alla quale si dispongono. Que­ giugno 2010), nella basili­ Catechismo olandese, e nel programma
sto orientamento delle panche, rigorosamente senza inginocchia­ ca di San Giovanni in La­ massonico di distruzione della chiesa) espo­
toi, è tipicamente sinagogale. In molti casi abbiamo visto anche la terano, il 15.06.2010, in ne il Santissimo Sacramento ad inevitabili
bimah ed è una costante di tutte le chiese neocatecumenali. modo magistrale ha pro­ profanazioni dovute alla noncuranza dei
nunciato parole definitive frammenti del “pane eucaristico” e dei suoi
fatta da seduti, e non per disprezzo, ma per­ sul dogma eucaristico del­ “avanzi”. Kiko e Carmen insegnano ad in­
ché per noi è sempre stato molto importante la Chiesa Cattolica: “Cari fratelli e sorelle, tendere la Comunione solo come “simbo-
comunicarsi anche con il Sangue. Nelle co­ nel nostro tempo la parola sacrificio non lo” e non come "reale presenza".
munità portiamo avanti infatti una cateche- è amata, anzi essa sembra appartenere ad
si basata sulla Pasqua ebrea, con il pane altre epoche e a un altro modo di inten- 10) MAI ADORAZIONE
azzimo a significare la schiavitù e l’uscita dere la vita. Essa, però, ben compresa, è e
dall’Egitto e la coppa del vino a significare rimane fondamentale, perché ci rivela di AL SS. SACRAMENTO
la Terra promessa. Quando nelle cena della quale amore Dio, in Cristo, ci ama. Nell’of- Kiko e Carmen rivolgono violenti attacchi
Pasqua ebraica si scopre il pane si parla di ferta che Gesù fa di se stesso troviamo tutta al culto eucaristico fuori della Messa: niente
schiavitù, quando parlano della Terra pro- la novità del culto cristiano. [...] Egli stes­ adorazione al SS. Sacramento (cfr. Orient.,
messa scoprono il calice, la quarta coppa. so in persona diventa quel sacrificio che la p. 329), niente esposizioni, processioni col
In mezzo a questi due momenti c’è una liturgia offre nella santa messa. Infatti, con Santissimo (cfr. Orient., p. 330), e niente
cena, quella nel corso della quale Gesù disse la consacrazione il pane e il vino diventano devozioni eucaristiche, adorazioni, genu­
“Questo è il mio Corpo” (a significare la il suo vero Corpo e Sangue. Sant’Agostino flessioni durante la messa ad ogni momento,
rottura della schiavitù dell’uomo all’egoi- invitava i suoi fedeli a non soffermarsi su ciò niente elevazioni perché tutti adorino (cfr.
smo e al demonio) e “Questo è il mio che appariva alla loro vista, ma ad andare ol­ Orient., p. 331). Se Kiko e Carmen, non
Sangue” (a significare la realizzazione di un tre: "Riconoscete nel pane – diceva – quello credono alla transustanziazione e alla per-
nuovo esodo per tutta l’umanità). Più tardi stesso Corpo che pendette sulla Croce, e manenza del Corpo e Sangue di Cristo nelle
– continua Kiko spiegando i motivi dell’im­ nel calice quello stesso Sangue che sgorgò specie eucaristiche, anche dopo la Messa, è
portanza della Comunione sotto la specie dal Suo fianco". Per spiegare questa trasfor­ evidente che neghino ai loro adepti l’adora­
del vino – i cristiani toglieranno la cena e mazione, la teologia ha coniato la parola zione fuori della Messa. La Chiesa Cattolica,
metteranno insieme il pane e il vino. Ora, "transustanziazione", parola che risuo­ invece, insegna il contrario delle loro errate
nel Cammino abbiamo molta gente lontana nò per la prima volta in questa basilica du­ opinioni (cfr. Paolo VI, Credo del popolo di
dalla Chiesa, non catechizzata, e nei segni rante il IV Concilio Lateranense, di cui fra Dio, n. 26; cfr. Giovanni Paolo II, La cena
del pane azzimo (la frazione del pane) e del cinque anni ricorrerà l’ottavo centenario. In del Signore, n. 3; S. Congr. Riti, Istruzione
vino noi diamo visibilità a quei significati. quell’occasione furono inserite nella pro- Eucharisticum Mysterium, nn. 49-66; cfr.
Abbiamo scelto di fare la comunione sedu- fessione di fede le seguenti espressioni: "il C. C.C., nn. 1378-1381; n. 1418).
ti soprattutto per evitare che nei movimenti suo Corpo e il suo Sangue sono contenuti Kiko e Carmen poi si scagliano contro le bri­
si versasse per terra il Sangue di Cristo. Il veramente nel sacramento dell’altare, sotto ciole di pane consacrato che sempre cadono
fedele, con tutta calma accoglie il Calice, lo le specie del pane e del vino, poiché il pane durante le loro celebrazioni. La Chiesa inse­
porta alla bocca e si comunica con tranquil­ è transustanziato nel Corpo e il vino nel gna, anche qui, il contrario delle loro errate
lità e in modo solenne”. “Seduti come sedu­ Sangue, per divino potere’ (DS, 802). È opinioni (cfr. C.C.C., n. 1377). È chiaro
to era anche Gesù”, specifica Carmen Her­ dunque fondamentale che negli itinerari di che se essi non credono alla presenza reale
nandez. La Chiesa Cattolica, non solo ha educazione alla fede dei bambini, degli ado­ e sostanziale di Cristo nelle specie eucari-
sempre insegnato la transustanziazione ma lescenti e dei giovani, come pure nei "centri stiche, ma solo ad una presenza spirituale
il Magistero ha assunto anche questa parola, di ascolto" della Parola di Dio,
per cui non è possibile ignorarla o rifiutarla. si sottolinei che nel sacramento
Il Magistero della Chiesa ha assunto questa dell’eucaristia Cristo è veramente,
parola per esprimere bene il concetto del realmente e sostanzialmente pre­
cambiamento di sostanza durante la con­ sente”.
sacrazione (cfr. Papa Paolo VI, Mysterium La S. Messa, per Carmen e Kiko,
fidei, n. 10). La transustanziazione “è uno non è offerta per le mani dei
degli articoli di fede” (cfr. Mysterium fidei, sacerdoti. (cfr. Orient., p. 328),
n. 29). “La conversione di tutta la sostanza mettendosi così contro tutto l’in­
del pane nel Corpo di Cristo e di tutta la segnamento di sempre della Chie­
sostanza del vino nel suo Sangue; conversio­ sa (cfr. L.G., n. 10 b; P.O., 2 b-d;
ne singolare e mirabile che la Chiesa Cat­ S.C., n. 48; Direttorio per il mi­
tolica chiama giustamente e propriamen- nistero e la vita dei presbiteri, n.
te transustanziazione” (cfr. Papa Paolo VI, 48), e aderendo agli errori del Ca­
Mysterium fidei, n. 24). “Tale conversione techismo olandese e a quelli pro­
26
falsamente, senza averne gno dell’uomo, all’interno della grazia di
KIKO DIPINGE SE STESSO AL POSTO DI GESÙ l’autorità, a non ingi­ Dio ricevuta (che è invece la parte riservata
nocchiarsi mai durante all’uomo messa in evidenza dalla fede catto­
la Messa, perché questa lica) (cfr. Orient., p. 163, righe 27-30; cfr.
sarebbe solo una posizio­ p. 164, righe 23-25; cfr. p. 165, righe 16-
ne penitenziale, solo una 18). Al dono di Dio, che è principale, deve
posizione di supplica (cfr. corrispondere la collaborazione e l’impegno
Orient., p. 303). L’unica dell’uomo (cfr. C.C.C., n. 1993; n. 2002).
posizione “degna dell’uo­ Carmen e Kiko considerano ogni forma di
mo nuovo, una preghiera combattimento spirituale come un volonta­
sacerdotale, è quella del­ rismo o moralismo, come si trattasse di azio­
la posizione in piedi con ne fatta solo con i propri muscoli e non sot­
le mani alzate, dell’uo­ to l’azione della grazia di Dio. Nel testo ci
mo nuovo che intercede sono falsità sull’essenza del Sacramento che
come un sacerdote per il non consiste nella “situazione esistenziale
mondo” (cfr. Orient., p. del peccato, Dio che non è rimasto indiffe­
307). Purtroppo per Kiko rente ma è intervenuto prendendo l’iniziati­
e Carmen la Bibbia dice il va e aprendo un cammino di salvezza e di
contrario. Gli Apostoli si conversione per il popolo” (cfr. Orient., p.
inginocchiavano per loda­ 166). L’essenza del Sacramento della Peni­
che terminerebbe con la messa: per loro le
re, pregare, ringraziare (cfr. At 9, 36-40; 20, tenza sono gli atti del penitente e l’assolu­
briciole eucaristiche sono solo pane.
36-38; 21, 3-6; Ef 3,14-16). In nessuno di zione del Sacerdote” (cfr. C.C.C., nn. 1448-
Per loro la comunione sulla mano, come per
questi casi si tratta di un contesto peniten­ 1467). È falso, come dice Carmen, che nella
Lutero, significa che l’eucaristia è solo una
ziale. Gesù stesso, “inginocchiatosi /…/ pre­ “Chiesa primitiva si consideravano peccati
presenza spirituale, che non c’è differenza
gava” (cfr. Lc 22,41; Mt 26,39; Mc 14.35). di morte quasi solo l’apostasia, cioè rinnega­
tra preti e laici, che i laici non devono ri­
Inginocchiarsi implica innanzitutto e pri­ re il cammino, uscire dal cammino” (cfr.
cevere i sacramenti dai sacerdoti? Proprio
ma di tutto adorazione, riconoscimento di Orient., p. 166). San Paolo, nelle sue lettere,
all’abusiva dottrina e prassi liturgica dei ne­
una Signoria, grandezza di Dio e piccolezza parla di una lista di peccati – che non sono
ocatecumenali deve attribuirsi in particolare
umana, ecc. (cfr. Sal 95,6; Fil 2,10). In cielo l’apostasia – e che escludono dal Regno di
la grave responsabilità della “comunione
non c’è più nessuna penitenza eppure ci si Dio (cfr. Gal 5, 19-21; 1 Cor 6, 9-10; così
sulla mano”?
prostra con la faccia a terra, davanti a Dio pure Ap 21,8; 22,15). Queste fantasie di
Gli errori di Kiko e Carmen sull’eucaristia
e lo si adora (cfr. Ap 11,16; 19,4). Durante Kiko e Carmen assomigliano alla ipotesi
sembrano essere gli stessi che furono corretti
la S. Messa è previsto di inginocchiarsi alla dell’opzione fondamentale criticata da Gio­
al Catechismo Olandese, dalla Commissio­
consacrazione (cfr. I.G.M.R., Cap II, n. 21, vanni Paolo II nella “Reconciliatio et Peni­
ne Cardinalizia istituita da Paolo VI (cfr.
precisazioni n. 1). Alla luce del Catechismo tentia”, n. 17 e nella “Veritatis splendor”,
Nuovo Catechismo Olandese, Ed. L.D.C.,
della Chiesa Cattolica (cfr. nn. 1378, 2628, nn. 65-68. È falso, come dicono Kiko e
Torino, Leumann, II ed., 1988, pp. 52-54
2096-2097) proibire di inginocchiarsi è un Carmen, che la “Chiesa primitiva non ha
del Supplemento). Giovanni Paolo II aveva
grave abuso che nessuno, neanche il prete, nessuna esplicitazione del Sacramento della
già avvertito in merito alla falsificazione del­
è autorizzato a commettere. Ciò avviene penitenza che non sia il Battesimo” (cfr.
la S. Messa: “….cioè considerare la Messa
in contrasto con quanto scritto dall’attuale Orient., p. 167) che, ancora una volta, è la
soltanto come un banchetto al quale si
Pontefice: “Una fede o una liturgia che nota tesi fondamentale degli studiosi prote­
partecipa ricevendo il Corpo di Cristo,
non conoscano più l’atto di inginocchiar- stanti (cfr. Saraiva Martins, Il Mistero del
per manifestare soprattutto la comunio-
si, sono ammalate in un punto centrale” perdono, Pontificia Università Urbaniana,
ne fraterna” (La Cena del Signore, n. 11).
(Joseph Ratzinger, “Introduzione allo spiri­ Roma, 1991, pp. 89-91). È falso come dice
Kiko e Carmen fanno di tutto perché ci si
to della liturgia”, pagina 190). Carmen, che “ogni peccato ha, come
allontani dall’Eucaristia e dalla Madonna.
nell’A.T., una dimensione sociale, mai indi­
S. Giovanni Bosco, in un famoso sogno,
vide che la barca della Chiesa, in mezzo 12) SACRAMENTO viduale, e quindi offende tutta la comunità”
DELLA CONFESSIONE
(cfr. Orient., p. 167). Il peccato ha una di­
alla bufera, attaccata da tutte le parti, trovò
mensione sia personale, sia comunitaria:
pace solo quando venne collegata saldamen­ Carmen e Kiko, poi si lanciano nella distru­ non si deve mai negare che abbia la dimen­
te alle due colonne dell’Eucaristia e della zione e nella negazione del Sacramento della sione personale. Va a confessarsi, infatti la
Madonna. Credere che l’Eucaristia è solo Confessione, con una catechesi piena di fal­ singola persona, non la comunità nel suo
un simbolo (come i protestanti) o credere sità e di errori sulla storia di questo sacra­ insieme, non la squadra di calcio al comple­
che l’Eucaristia è la ripresentazione incruen­ mento. Intanto è assurdo che si faccia una to, non tutti i membri insieme di un ufficio,
ta, sacramentale, del vero Corpo e del vero presentazione del Sacramento “secondo il non insieme tutti gli insegnanti di una scuo­
Sangue di Gesù, ossia la ripresentazione del senso che l’umanità ha del
vero Sacrificio della Croce, sui nostri altari, peccato e della conversione” KIKO DIPINGE SE STESSO AL POSTO DI GESÙ
determinano due chiese diverse e opposte, e, peggio ancora secondo
due cristiani diversi e opposti; due religioni “un’idea esistenziale quale
diverse e opposte; due spiritualità diverse e oggi la psichiatria (sic!) sta in­
opposte: tutto questo scaturisce da due cate­ troducendo nel mondo” (cfr.
chesi diverse e opposte. Orient., p. 163). In pratica
bisognerebbe stravolgere il Sa­
11) MAI STARE cramento della Penitenza per
IN GINOCCHIO farlo aderire ai gusti e alle
mode dell’umanità di oggi.
Nelle loro chiese, per rimarcare esclusiva­
Siamo in piena eresia moder­
mente l’aspetto conviviale ed assembleare
nista. Carmen mette in evi­
della messa, le panche sono disposte sempre
denza (come tutti i protestan­
a semicerchio e gli inginocchiatoi sono stati
ti) solo l’azione di Dio (che
aboliti. Per Kiko, infatti, è l’assemblea che
certamente è principale e im­
celebra l’eucaristia, non il prete. Il semplice
portante) ma non mette in
laico Kiko e Carmen Hernandez insegnano
evidenza la risposta e l’impe-
27
KIKO DIPINGE SE STESSO AL POSTO DI GESÙ “Si è perso (nel VI secolo) il senso del perdo­ ro pentimento delle proprie colpe e il pro­
no del peccato in un’assemblea liturgica, posito di non commetterle più. Carmen
presieduta dal Vescovo e si è passati ad una scade nella piena mentalità protestante
pratica in cui quasi è il peccatore che per- quando dichiara che “è un uomo che ti per­
dona a se stesso i suoi peccati (???) attraver­ dona i peccati”, negando così anche il Sa-
so una serie di espiazioni. Tant’è vero che cramento dell’Ordine. Altra alterazione
non c’è neppure bisogno dell’assoluzione della sana dottrina, viene riversata a piene
(sic!): una volta che ha espiato quantitativa­ mani quando afferma: “Visto che la confes­
mente i suoi peccati, essi restano perdonati sione personale è odiosa (sic! forse per lei!)
(???). Non c’è più l’intervento della Chiesa” /…/ il valore del rito non sta nell’assoluzio­
(cfr. Orient., p. 172). Nel VI secolo è cam­ ne, visto che in Gesù siamo già perdonati,
biata la forma della penitenza, il modo di ma nel rendere l’uomo capace di ricevere il
celebrarla, ma nella sostanza è rimasta inva­ perdono che è ciò che vuole il processo cate­
riata (cfr. Saraiva Martins, op. cit., pp. 119- cumenale ed il processo penitenziale della
123). È falso, come dice Carmen, che “nella chiesa primitiva” (cfr. Orient., p. 176). Car­
Chiesa primitiva /…/ il perdono non era men, come i protestanti pensa solo che in
una assoluzione ma una riconciliazione Gesù siamo già tutti perdonati e che attra­
con tutta la comunità mediante il segno verso la comunità uno riceve il perdono
della riammissione all’assemblea in un (udite, udite!) quando “uno si sente perdo-
atto liturgico” (cfr. Orient., p. 173). Qui nato nel profondo, quando si sente in co-
Carmen e Kiko distruggono, evidentemen­ munione con i fratelli” (cfr. Orient., p.
la, ecc. Carmen avrebbe dovuto dire: “Il te, il Sacramento della Penitenza, nei suoi 177). Come si vede un’esaltazione della di­
peccato ha anche una dimensione sociale, elementi fondamentali, e come nel prote­ mensione emozionale che forse neanche il
non solo individuale”. Ma lei ha in testa al­ stantesimo, ne fanno solo un atto pubblico protestante Friedrich Schleiermacher (1768
tro rispetto alla dottrina cattolica. È falso di riammissione nella comunità. Non c’è - 1834), con la sua fede intesa come senti­
che il “Pastore di Erma” conferma che la pri­ più il Sacramento, istituito da Gesù Cristo, mentalismo, ha mai raggiunto. E poi l’affer­
ma esplicitazione del Sacramento è la sco­ c’è solo la comunità e l’entrare o uscire dal­ mazione inaudita e più sconcertante di Car­
munica” (cfr. Orient., pp. 167-168). “La la comunità della singola persona! Se non men e Kiko: “Quello che noi facciamo è re­
novità del Pastore di Erma, non sta nel riba­ c’è la comunità tutta schierata, non ci sareb­ cuperare a poco a poco questi valori del sa­
dire la possibilità della penitenza dopo il be nessuna grazia, non ci sarebbe nessun sa­ cramento della penitenza, facendo però
Battesimo, ma nel dichiararla possibile una cramento. È talmente esasperato il ruolo ancora la confessione privata che è tuttora
sola volta nella vita” (cfr. Saraiva Martins, della comunità da apparire come un nuovo in uso. Alla gente non dite nulla di queste
op. cit., p. 95). È falso affermare che “Il va­ idolo, un molok a cui tutto deve essere sacri­ cose, semplicemente rivalorizzate il valore
lore essenziale di quel tempo, del Sacramen­ ficato! Come nei regimi collettivisti e comu­ comunitario del peccato, l’indole sociale, il
to della Penitenza, è quello comunitario ed nisti, la persona è niente, solo la comunità potere della Chiesa e tutte queste cose” (cfr.
ecclesiale” (cfr. Orient., p 168). Come se di­ è tutto! Nel cristianesimo, invece, pur es­ Orient., p. 177). La gravità di queste affer­
cesse: “Senza l’azione della comunità non c’è sendoci entrambe le dimensioni, quella per­ mazioni si commenta da sé. In pratica, ap­
assoluzione dei peccati”. La preghiera della sonale e quella comunitaria, il primato è alla pena possibile, sembra che si voglia elimina­
Chiesa era importante, accompagnava, so­ persona (cfr. J. Maritain, Il contadino della re il Sacramento della Penitenza, istituito da
steneva, ma il valore essenziale, fondamen­ Garonna, Morcelliana, 1980, p. 82). Car­ Gesù Cristo, per sostituirlo con la prassi ti­
tale era ed è l’apertura del cuore della sin- men, poi, come i modernisti e i protestan- pica delle comunità protestanti. Un avverti­
gola persona alla grazia di Dio. Se non c’è ti, getta disprezzo sul Concilio di Trento e mento che si trova a p. 205 sembra confer­
questo, se manca questo, anche l’azione del­ infine glorifica Lutero: “Non ridete perché mare questo stravolgimento: “Attenzione!
la comunità non serve, è inefficace! La co­ l’abbiamo visto anche noi. La confessione Lo schema di questa celebrazione è diverso
munità può aiutare, ma non può sostituirsi come mezzo di santificazione personale, così da quello che verrà in seguito in tutte le
al lavoro interiore che deve fare la singola come la direzione spirituale, tutto fa parte altre celebrazioni penitenziali che saranno
persona. La comunità non può ottenere, au­ del cammino di perfezione. Chi mette con­ nelle comunità durante il loro cammino”.
tomaticamente, nessuna conversione. La fessionali dappertutto è San Carlo Borro­
comunità non agisce in modo magico, non meo. Con dettagli che riguardano anche KIKO DIPINGE SE STESSO AL POSTO DI GESÙ
agisce “ex opere operato”! Per questo può la grata, ecc. Adesso comprendete che
accadere che nonostante la comunità preghi molte delle cose che diceva Lutero ave-
per una persona, questa non si converta! vano un fondamento” (cfr. Orient., p.
Nella mentalità di Kiko e Carmen è, dun­ 174). È falso, come dice Carmen, che “La
que, la comunità che ti assolve i peccati, è confessione acquista un senso magico in
la comunità il vero sacramento, l’unico cui l’assoluzione di per sé è sufficiente a
sacramento, quella cioè che prende il posto perdonare i peccati. /…/ È giunta fino a
del Sacramento istituito da Gesù Cristo. noi una visione individuale del peccato,
Siamo in pieno protestantesimo. È falso completamente privata. La Chiesa non
che “nel III secolo /…/ ci troviamo con una compare da nessuna parte ed è un uomo
istituzione penitenziale che tuttavia ancora che ti perdona i peccati” (cfr. Orient., p.
non si chiama sacramento né nulla di simi­ 175). Mai la confessione è stata valida
le” (cfr. Orient., p. 168). La penitenza pub­ senza gli atti del penitente, tra cui il since­
blica accompagnava e aiutava il
penitente, ma i punti fondamen­ Parrocchia di S. Francesca Cabrini in Roma
tali del Sacramento della Peniten­
za erano tutti presenti ed efficaci:
al termine del cammino peniten­
ziale c’era l’assoluzione sacramen­
tale. Mai la remissione dei pec-
cati infatti è stata valida senza
l’assoluzione sacramentale del
sacerdote o del vescovo. È falso
affermare, come fa Carmen che
28
Chi ha orecchie per intendere, intenda! e di cui ordino la soppres-
sione. Si tratta dei fedeli nel
13) LA PRATICA DELLA momento in cui chiedono la
PUBBLICA ACCUSA penitenza. Noi vietiamo che
venga letto pubblicamen­
DEI PECCATI GRAVI te, in quella occasione, uno
È contraria a quella autentica del Sacramen­ scritto in cui figurano parti­
to della Confessione che prevede l’accusa colareggiatamente i peccati.
privata e segreta dei peccati mortali. Risulta Basta, infatti, che le colpe
che durante certi “passaggi” o “scrutini” di vengano indicate al Vesco-
questo cammino, pubblicamente, di fronte vo solo, in un colloquio
a tutto il gruppo, e quindi davanti a perso­ segreto. /…/ Si sopprima,
ne che non sono tenute come il sacerdote dunque, un’abitudine così
al segreto sacramentale, vengono confessati contestabile. /…/ Basta
peccati gravi, mortali, anche se i catechisti l’accusa fatta prima a Dio e
sostengono che non si tratta di una confes­ poi al Vescovo, il quale si fa
sione pubblica. Abbiamo già visto che questa avvocato per le colpe dei pec­
pratica ha subito suscitato l’intervento dei catori. Sarà possibile invitare
vescovi. Inoltre, confessare pubblicamen­ la maggioranza dei fedeli a
te davanti ad un proprio parente (marito, costituirsi penitenti soltanto
moglie, figli, ecc.) un peccato che offende se il segreto delle coscienze
gravemente la famiglia (come un adulterio) non sarà reso noto al pubbli­
provoca o può provocare rancori e divisio­ co” (S. Leone Magno, Epi­
ni, disgregando le famiglie e mettendo in stola ad universos episcopus
subbuglio le comunità parrocchiali. Infine, per Campaniam, Sammium
non avendo chi ascolta l’obbligo del segre­ et Picenum costitutos, 2: PL Nell’icona della Trinità, l’Argüello ha addirittura osato raffigurare,
to, la persona che si confessa è ricattabile da 54 1210 -1211- in Saraiva al posto del volto dei tre angeli, le sembianze dei tre responsa­
parte della comunità che potrebbe minac­ Martins, op. cit., pp. 106- bili del Cammino (Kiko Argüello al centro, Carmen Hernandez
ciare, in qualsiasi momento e per motiva­ 107). Credere che esista il nell’angelo di sinistra e Don Mario Pezzi nell’angelo di destra) e la
zioni diverse, di rivelare i peccati confessati. Sacramento della Confessio­ scritta: Dio è Comunità, Liturgia, Parola. Non vi è raffigurata la
Confessare pubblicamente i propri peccati è ne così come la Chiesa l’ha Gerusalemme celeste, né l’albero della vita; non c’è lo sfondo oro
una pratica contraria alle disposizioni degli sempre insegnato e celebrato ad indicare la divinità e la trascendenza, ma quello verde-terra per
Apostoli. Questa pratica è stata condannata, o credere che è solo un sim­ riportare tutto all’immanenza. Inoltre è veramente assurda l’affer­
già a suo tempo, da Papa S. Leone Magno, bolo (come tra i protestanti) mazione che Dio sia Liturgia! Egli vuole forse affermare che le sue
in una lettera ai Vescovi della Campania: e che è la comunità che as­ Comunità, le sue Liturgie e la Paola che egli proclama, sono divine?
“Ecco un modo di agire – rileva S. Leone solve i peccati, determina
– CONTRARIO ALLE DISPOSIZIONI due chiese diverse e opposte, opposte: tutto questo scaturisce da due cate­
APOSTOLICHE, un modo che si è stabili­ due cristiani diversi e opposti; due religioni chesi diverse e opposte.
to indebitamente, come ho saputo poco fa, diverse e opposte; due spiritualità diverse e

14) RELIGIOSITÀ NATURALE


KIKO DIPINGE SE STESSO AL POSTO DI GESÙ rale” sarebbe paganesimo, superstizione, di conversione, p. 330), “le genuflessioni”
fanatismo, infantilismo spirituale. Ma se (p. 331), “la devozione al Sacro Cuore” (p.
uno va a controllare scopre che sarebbe re- 115 e p. 139); “la confessione come mezzo
ligiosità naturale: 1)“chiedere aiuto a Dio di santificazione personale”; la direzio-
nei momenti di malattia e di necessità” (cfr. ne spirituale; i confessionali” (p. 174);
1 Scrutinio battesimale, p. 40); 2) “alzarsi “l’adorazione al SS. Sacramento” (p. 329).
al mattino e ringraziare Dio per il nuo- In pratica vengono ridicolizzate e addirittu­
vo giorno, offrire a Lui le proprie opere, ra rifiutate le spiritualità e i culti approvati
chiedere a Dio di proteggere la propria e raccomandati dal Magistero della Chiesa
giornata” (cfr. 1° Scrutinio battesimale, e viene svalutata e rifiutata ogni forma di
p. 42); 3) “portare con sé l’immagine di S. spiritualità che non sia quella del gruppo.
Antonio” (cfr. 1° Scrutinio battesimale, p. Si crea così un’altra chiesa, un’altra religio­
41); 4) “erigere altari, templi, mettere dei ne, un’altra catechesi, un altro cristiano, un
sacerdoti” (cfr. Orientamenti per la fase di altro magistero opposti a quelli della Chiesa
conversione, pp. 55-56); 5) “soffrire in que- Cattolica. Come si può ben vedere il sem­
sta vita per avere la ricompensa nell’altra plice laico Kiko, senza alcuna autorità e pre­
vita; pensare che questa vita è una prova per parazione, pone se stesso e gli appartenenti
poi ricevere un premio nell’altra vita” (cfr. al suo gruppo, fuori e contro la Tradizione
1° Scrutinio battesimale, pp. 43-44); “pen­ di sempre della Chiesa, in frattura lacerante
sare che se Gesù che era Dio soffrì tanto, con la vera spiritualità. Con questa odiosa
io siccome sono un peccatore devo sof- frattura che egli costruisce, distrugge vo­
frire, è eretico, totalmente anticristiano” lontariamente e colpevolmente lo spirito di
(Orientamenti alle équipe di catechisti per fondo del cristianesimo autentico. Il Vatica­
la convivenza della rinnovazione del primo no II, nella Sacrosanctum Concilium, affer­
scrutinio battesimale, pp. 43-44); “offrire a ma che i fedeli laici nella S. Messa “offrendo
Dio la propria vita” (cfr. 1° Scrutinio batte­ l’ostia immacolata, non soltanto per le mani
Per il semplice laico Kiko e per Carmen simale, p. 45); “il ringraziamento dopo la del sacerdote, ma insieme a lui, imparino
Hernandez, la cosiddetta “religiosità natu­ comunione” (cfr. Orientamenti per la fase ad offrire se stessi”. Da secoli si recitano
29
le ottime e ricche preghiere del mattino e credere certe cose. Da qui viene la confusio­ lio che, invece lo smentiscono (cfr. L.G., nn.
della sera che, da secoli, fotografano e pro­ ne. Alcuni credono che il cristianesimo sia 3,8-9, 44, 52, 57; S.C., n. 2; U.R., n. 23;
muovono la spiritualità del vero cristiano: credere delle verità a livello razionale. Que­ Perf. Carit., n. 5 e; Dignit. Hum., n. 11 a;
“Vi adoro, mio Dio, e vi amo con tutto sto, per Israele, non è la fede. Ora stiamo P.O., n. 13 c; G.S., n. 67 b; U.R., n. 12).
il cuore . Vi ringrazio di avermi creato, entrando in un’epoca meravigliosa (sic!) in
fatto cristiano e conservato in questa not- cui essere cristiano NON SARÀ ADERIRE 16) GNOSTICISMO
te. Vi offro le azioni della giornata: fate AD ALCUNE VERITÀ. Il cristianesimo Secondo la filosofia di Kiko e di Carmen
che siano tutte secondo la vostra volontà non è un insieme di verità, che stanno lì Hernandez l’ecclesiologia sarebbe di tipo
per la maggior gloria vostra. Preservatemi staticamente e che tu devi creder e scoprire. gnostico. Ci sarebbe “un primo cerchio di
dal peccato e da ogni male. La grazia vo- /…/ La chiesa è un avvenimento che si dà” persone chiamate a formare nuove comuni­
stra sia sempre con me e con tutti i miei (cfr. Orient., p. 61). “Noi non siamo uo­ tà, chiamate ad essere Chiesa Sacramento
cari. Amen”. La sera, si inizia la preghiera mini di dottrina” (p. 104). Il semplice laico /…/ c’è un secondo cerchio formato da
con le stesse invocazioni ma si aggiorna: “Vi Kiko ignora il significato biblico del termine uomini che Dio non chiama ad appartenere
adoro,mio Dio e vi amo con tutto il cuo- “dottrina” (cfr. Dt 32,2; Is 42,4; Ez 7,26; At giuridicamente alla Chiesa, ma che chiama a
re. Vi ringrazio di avermi conservato in 5,28; Rom 16,17; 6,17; 1 Cor 14,6; 2 Cor conoscere la buona notizia /…/ che devono
questo giorno. Perdonatemi il male oggi 11,6; 2 Tm 4,2; 1 Tm 1,10; 4,6; 6, 1.3; 2 Tm essere salati (cfr. Orient., p. 84). /…/ C’è
commesso e, se qualche bene ho compiu- 4,3; Tt 1,9; 2,7; 2,10; Ebr 5,13; Gv 7,16; infine un terzo cerchio /…/ sono quelli che
to, accettatelo. Custoditemi nel riposo e 18,19; Ap 9,2; 13,12; 17,19; 2 Gv 9). vivono nella menzogna /…/ sono quelli in
liberatemi dai pericoli”. cui Satana agisce con una forza reale. Ma
La Chiesa giustamente, sono secoli che erige non perché siano cattivi e ne abbiano col­
altari, chiese, ordina sacerdoti. È Kiko che pa, ma forse perché è toccato a loro, per un
si sbaglia clamorosamente! Gesù stesso nel qualsiasi motivo, su cui non indagheremo”
Vangelo indica che siamo chiamati a soffrire, (cfr. Orient., p. 89). Aberrante la posizio­
in Lui e per Lui, in questa vita per avere la ne di Kiko il quale sostiene che ci sarebbe­
ricompensa eterna nell’altra vita; Gesù stes­ ro persone che “Dio non vuole che si con­
so ci invita a pensare che questa vita è una vertano” (cfr. Orient., pp. 17-19). Questa
prova per poi ricevere un premio nell’altra fuorviante posizione assomiglia al concetto
vita”. S. Paolo afferma che “A voi è stata con­ calvinista di predestinazione, condannato
cessa la grazia non solo di credere in Cristo, già nel Concilio di Orange (585). Dio co­
ma anche di soffrire per Lui” (Fil 1,9; cfr. 2 nosce in anticipo che una persona usa male
Tess 1,4-5). “Sono lieto delle sofferenze che il suo libero arbitrio e rifiuta di aderire alla
sopporto per voi e completo nella mia carne chiamata di Dio, ma non è Dio che produ­
quello che manca ai patimenti di Cristo, a ce direttamente l’incredulità e l’ostinatezza
favore del suo Corpo che è la Chiesa” (Col nelle persone! La colpa è sempre dell’uomo,
1,24; cfr. 2 Cor 12,10; 1,5; At 14, 22). mai di Dio (cfr. Os 13,9; Sap 2,21; Gv 15,
Kiko, con la sua filosofia, distrugge questi 22.24; Sal 113,5), così ribadisce S. Tom­
insegnamenti della Parola di Dio e quindi maso d’Aquino (cfr. Commento al Vangelo
taglia in radice lo spirito giusto che può far­ di Giovanni, Città Nuova, 1992, Vol. 5, 2,
ci entrare nella vera salvezza. Gli scritti dei Cap. VII-XII, pp. 343-348).
Santi e delle Sante della Chiesa Cattolica Anche le sétte gnostiche (salvezza = solo
sono pieni di questi esempi: offrire a Dio la conoscenza) dividevano gli uomini in tre
propria vita, immolarsi con Cristo, offrire Centro N.C. di S. Bartolomeo in Tuto, a Scan­ cerchi, in tre categorie: 1) i pneumatici: gli
il primo pensiero e l’ultimo della giornata dicci, ospita quest’icona singolare, per non dire eletti, in possesso della gnosi; 2) gli psichi-
per Gesù. Per tantissimi secoli, tutti si sono blasfema o quanto meno inquietante. L’elemento ci: possono salvarsi se seguono le indicazioni
inginocchiati dinanzi alla SS. Sacramento, più anomalo, oltre all’abisso nero degli occhi, è dei pneumatici; 3) gli ilici: i destinati alla
perché hanno sempre avuto fede che lì c’è l’Omega rovesciata!. morte (cfr. S. Ireneo di Lione, Contro le ere­
tutto Gesù, il vero Gesù. La devozione al sie, Cantagalli, Siena, 1996, I,5,1 - I,8,3).
Sacro Cuore è approvata dalla Chiesa, è as­ Nella Sacra Scrittura “dottrina” indica tutto Inoltre anche le sétte gnostiche (come la
sunta dalla stessa Liturgia. Il messaggio e le l’insegnamento di Gesù, di Dio, in tutti i massoneria) pensavano di avere un in-
apparizioni a Santa Margherita Maria Ala­ suoi aspetti, in tutte le sue dimensioni, colte segnamento segreto rivelato per gradi,
coque, (iniziate nel Monastero di Paray-le- e vissute sempre insieme: gli aspetti dottri­ riservato solo agli iniziati (esoterismo) e
Monial, il 27 dicembre 1673), sono appro­ nali e gli aspetti di vita vissuta. Nella fede di considerare coloro che aderivano alle re­
vate da tempo dalla Chiesa e il Papa Pio XII cattolica, ortodossia e ortoprassi vanno sem­ ligioni ufficiali che avevano una dottrina e
vi ha dedicato l’Enciclica “Haurietis aquas” pre insieme o cadono insieme. Insegna Gio­ un culto pubblici (essoterismo), come dei
(15/5/1956) (cfr. Dz nn. 3922- 3926). Per vanni Paolo II: “È vano contrapporre l’orto­ bambini ignoranti e superstiziosi, a cui non
l’adorazione al SS. Sacramento la Chiesa prassi all’ortodossia: il cristianesimo è inse- chiedere subito di abbandonare le proprie
Cattolica ha predisposto un rituale specifico. parabilmente l’una e l’altra cosa. /…/ è al­ favole e i propri miti. Sia gli gnostici che la
Cosa vuole dunque, questo signor Kiko? trettanto vano sostenere l’abbandono di uno massoneria, nei primi gradi, consentono la
“Nel cristianesimo non c’è tempio, né al­ studio serio e sistematico del messaggio di doppia appartenenza. Le eresie gnostiche
tare, né sacerdoti nel senso della religiosità Cristo in nome di un metodo che privilegia sono state, dall’epoca patristica, tra i più pe­
naturale – cioè come qualcuno che attende l’esperienza vitale. /…/ Non si contrappon­ ricolosi nemici della Chiesa Cristiana, Esse
al tempio e al servizio nel tempio”. Ma dove ga, parimenti, una catechesi che parta dalla si basano sulla “conoscenza” (gnosi, appun­
le ha prese queste idee strampalate? vita ad una catechesi tradizionale, dottrinale to) che è riservata ad un ristretto numero
e sistematica. La catechesi è sempre inizia­ di persone (gli “iniziati” o “illuminati” a se­
15) BIBLICISMO E zione ordinata alla rivelazione di Dio /…/ conda della varie sétte), mentre gli altri (gli
rivelazione che non è isolata dalla vita /…/ “affiliati”) devono essere all’oscuro di tutto e
ANTI-INTELLETTUALISMO ma la illumina completamente, per ispirarla non avere la minima idea di dove li porterà
LUTERANO o per esaminarla alla luce del vangelo” (cfr.
Catechesi tradendae, n. 22). Il Concilio ha
il loro cammino iniziatico. Papa Benedetto
XVI, nell’Udienza generale del mercoledì,
“La Bibbia si interpreta da sé stessa, attraver­
rinnovato la teologia. E NON SI È PARLA- in Piazza S. Pietro, il 28 marzo 2007, riba­
so i parallelismi” (cfr. Orient., p. 372).
TO PIÙ DEL DOGMA DELLA REDEN- disce la validità della posizione di S. Ireneo,
“Noi abbiamo creduto che la fede fosse
ZIONE” (cfr. Orient., p. 67). Kiko non ha contro il settarismo gnostico di quel tempo:
aderire ad una serie di verità astratte (sic!),
letto con attenzione i documenti del Conci­ “Ireneo confuta le pretese di questi gnostici:
30
oria kikiana gruppo si costi­ 1974). La stessa posizione indica S. Tomma­
tuisce come un falso messia­ so d’Aquino (cfr. S. Th., II-II, q. 184, a.3).
nismo introdotto e promosso La stessa indicazione troviamo nel manuale
da Kiko, con strutture, ruoli, di Royo Marin, Teologia della perfezione
gerarchie, metodi e contenuti cristiana, (Ed. Paoline, 1989, pp. 247-248;
diversi da quelli della Chie­ pp. 257-259). Kiko e Carmen, contro il Ca­
sa. Si costituisce come una techismo della Chiesa Cattolica, insegnano
“nuova rivelazione” piena di invece che la distinzione tra precetti e consi­
elementi sincretistici, tratti gli è falsa (cfr. Orientamenti alle équipes di
da protestantesimo, gnosti­ catechisti per la convivenza della rinnovazio­
cismo, ebraismo, con aspetti ne del primo scrutinio battesimale, p. 101 e
qabbalistici, ma reinterpreta­ pp. 103-104). Lasciare completamente tutti
ti in modo strumentale per i beni è un mezzo, ma non è l’unico mez­
esaltare il fondatore. zo per realizzare una maggiore intimità con
Gesù. Inoltre non tutti, in ragione di scelte
ODIARE di vita diverse, sono chiamati a realizzare la
Kiko, per esempio, fa una povertà allo stesso modo e con la stessa radi­
lettura fondamentalista del calità. Inoltre sia l’obbligo indiscriminato di
a) anzitutto essi non posseggono una verità passo in cui Gesù dice che vendere i propri beni, sia quello di versare la
che sarebbe superiore a quella della fede co­ “chi non odia il padre e la madre, non è decima, porta nelle casse dei neocatecume­
mune, perché quanto essi dicono non è di degno di lui”. Insomma, incredibilmente, nali fiumi di denaro, ingenti somme di de­
origine apostolica, ma è inventato da loro; Kiko sostiene che l’espressione “odiare” va naro, la cui amministrazione, senza alcuna
b) in secondo luogo, la verità e la salvezza presa alla lettera (cfr. Orient., pp. 224-225; trasparenza, è affidata in modo unilaterale
non sono privilegio e monopolio di po- cfr. Orientamenti alle équipes di catechisti ai soli catechisti. Con questo fiume di dena­
chi, non hanno un carattere “segreto” per la convivenza della rinnovazione del pri­ ro questo cammino riesce a comprare molte
come per gli gnostici, ma tutti le possono mo scrutinio battesimale, 1986, pp. 73-74; complicità, molti silenzi, molta acquiescen­
raggiungere attraverso la predicazione dei cfr. Orientamenti alle équipes di catechisti za, anche di vescovi, sacerdoti e cardinali.
successori degli Apostoli e, soprattutto, del per lo Shemà, 1974, p. 38; pp. 43-45; p.
Vescovo di Roma. La Tradizione aposto­ 102; cfr. Orientamenti alle équipes di cate­ ESCLUSIVITÀ
lica è “pubblica”, non privata o segreta. chisti per il secondo scrutinio battesimale, NEOCATECUMENALE
È “unica” nei suoi contenuti fondamentali 1977, pp. 78-79). Siccome l’idea è ripetuta "Cristo, di cui non si è mai provato la Di­
(cfr. S. Ireneo, Contro le eresie, I, 10, 1-2). in testi diversi e in anni diversi, non si può vinità (?!?), avrebbe dato a Kiko – fondatore
È “pneumatica” cioè guidata dallo Spirito aver nessun dubbio che corrisponda alla rea­ del cammino neocatecumenale – il dono di
Santo, “l’abbiamo ricevuta dalla Chiesa /…/ le spiegazione del leader “carismatico”. fondare la chiesa" (I Scrut., p. 49; II Scrut.,
Dove è la Chiesa, lì è lo Spirito di Dio; e p. 100). Per entrare in essa si deve iniziare un
dove è lo spirito di Dio, lì è la Chiesa ed ogni VENDERE TUTTI I BENI cammino neocatecumenale in compagnia di
grazia” (cfr. idem, III, 24,1). La fede della La stessa lettura fondamentalista la fa per altri e per mano di un catechista, quello del
Chiesa è “pubblica”, “unica”, “pneumatica”, la vendita dei beni (cfr. Mt 19,21). Viene cammino, a cui sarà sottomesso in tutto (I
“spirituale”. A partire da ciascuna di queste imposto a tutti, indistintamente dalla vo­ Scrut., pp. 58-59). Kiko ha il compito di
caratteristiche si può condurre un fruttuoso cazione, dalla situazione, dalla categoria, fondare la chiesa (I Scrut., p. 49). I cate­
discernimento circa l’autentica trasmissione dalla condizione di vita, di disfarsi dei pro­ chisti del cammino (non i sacerdoti) danno
della fede nell’oggi della Chiesa”. Giovanni pri beni, altrimenti vengono addirittura addirittura la grazia per aiutare gli aderenti a
Paolo II, a suo tempo, ha chiesto che tutti i minacciati che non entreranno nel Regno proseguire (I Scrut., pp. 67-68).
gruppi facciano uno studio serio della dot­ dei Cieli. Addirittura, secondo Kiko, alcuni
trina cristiana (cfr. Catechesi tradendae, n. santi (come S. Giuseppe Moscati) che non si OBBLIGO DEL SEGRETO
47; n. 70) e che tutti i gruppi, presenti nella sono liberati completamente dei loro beni, In questo gruppo è imposto l’obbligo del se­
Chiesa, convergano verso la stessa confessio­ sarebbero …….all’inferno! A parte il giudi­ greto su tutto quanto viene detto o fatto nel
ne di fede (n. 67). zio falso sulla vita di un grande santo, ma gruppo: così come avviene nella massone­
in questo caso Kiko sta anche dicendo che ria. Si usano metodi ed esperienze graduali,
ANTICONCILIO la Chiesa si è sbagliata completamente nel come vere e proprie tappe iniziatiche, come
Tutte queste deviazioni non ci sono nel dichiararlo santo. La Chiesa, insomma, non avviene nei gruppi esoterici e nelle logge. La
Concilio: sfido chiunque a dimostrare che si renderebbe conto, poverina che, prima di “strategia del segreto” è il mezzo usato per
nel Concilio ci sia la distruzione dell’Euca­ proclamare santo qualcuno, dovrebbe chia­ nascondere le loro dottrine e la loro pras­
ristia, del Sacramento della Penitenza, ope­ mare prima Kiko e Carmen per sapere cosa si. Il cammino è imbevuto di questo strano
rata da Kiko. Sfido chiunque a dimostrare fare!!! Ora una cosa è l’avarizia, ma altra mistero. Non si sa nulla, ufficialmente, né
che nel Concilio ci siano i tre cerchi gnostici cosa è vivere una vocazione diversa da quella delle catechesi, né di quello che succede nei
di Kiko, il suo anti-intellettualismo lutera­ di un frate o una suora che fa
no, la sua concezione luterana del peccato, voto di povertà. Chi è sposa­
la sua concezione settaria della storia della to, ha una famiglia, dei figli,
chiesa e la sua ermeneutica della frattura. ha il dovere di provvedere
Kiko invece si serve, furbescamente, del prima a ciò di cui la famiglia
Concilio come di un alibi per imporre tutte ha bisogno ordinariamente
le sue fantasie e le sue sciocchezze. “Vi posso per vivere. Se l’unico sosten­
leggere un articolo di Congar e di Rahner tamento della famiglia è uno
(sic!) che dicono: “nel futuro della Chiesa stipendio, un conto corren­
non ci saranno più protestanti e non pro­ te, ecc. non si può chiedere a
testanti; ci sarà un nuovo scisma: coloro uno di quella famiglia, di dare
che stanno con il Concilio e coloro che tutto lo stipendio ai catechisti
stanno contro il Concilio”. Questo è stato neocatecumenali, lasciando la
profetico, perché ci siamo già. Siamo più famiglia senza nulla! Il Cate­
vicini a molti protestanti che ad alcu­ chismo della Chiesa Cattolica
ni della Chiesa che ci vogliono picchiare ed distingue tra precetti e con­
uccidere” (cfr. Orient., p. 349). Questa te­ sigli (cfr. C.C.C., nn. 1973-
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qualche modo, li favorisca, sono però spie­ E) Per conversione non si intende lasciare
tati anche con i propri familiari se, per caso, una vita cattiva per darsi ad un’esperienza,
questi non condividono le loro idee. “Come una tecnica, un meccanismo che, per qual­
nel giuramento massone è fatto obbligo di che tempo, potrebbe risolvere dei problemi
aiutare i “fratelli” della stessa loggia, così di ansietà o realizzare i propri pregiudizi. Per
anche per i neocatecumenali c’è l’obbligo conversione si intende il passaggio dal pec­
del mutuo soccorso all’interno della pro­ cato alla grazia di Dio e allo sforzo di ten­
pria comunità ed, eventualmente, delle altre dere alla santità del proprio stato; si intende
comunità, mentre non bisogna aiutare chi il passaggio dall’errore all’unica Verità; si
non appartiene al movimento” (cfr. Enrico intende il passaggio ad una vita pienamen­
Zoffoli, Lettera al Direttore di Radio-Maria, te cattolica. Perché si possa parlare di vera
1994, p. 50). La stessa mentalità si ritrova conversione ci devono essere frutti catto-
tra i musulmani, tra i testimoni di geova, lici. Come si può parlare di conversione se
nei partiti politici estremisti, tra gli adepti Kiko falsifica la S. Messa e i Sacramenti in
di scientology. Un signore ha spedito una senso protestante, se ha una concezione del
piccola dissertazione dal titolo “massoni e peccato luterana, una concezione gnostica
neocatecumenali – Strane concordanze tra della chiesa e della vita, se porta tutti i suoi
i principi dei primi e i comportamenti dei adepti ad una concezione settaria della sto­
secondi” (cfr. Enrico Zoffoli, Lettera al Di­ ria della chiesa e li plagia ad essere schiavi
rettore di Radio-Maria, 1994, p. 32; cfr. E. dell’ermeneutica della frattura? Dove sono
Zoffoli, Verità sul cammino neocatecume­ i frutti cattolici? Ci sono frutti luterani,
nale, Ed. Segno, 1996, pp. 169 -175). gnostici, ebraizzanti, pentecostali in sen­
so deteriore, ed altro, ma i frutti cattolici
passaggi, né nelle varie tappe. I responsabili
di questo gruppo, con questa tecnica, posso­
E TUTTE LE CONVERSIONI dove sono? Non c’è poi nessuna conversione
no far passare nella mente delle persone, ma
PROCLAMATE? morale e nessun impegno di santificazione,
Questo gruppo fa spesso vanto delle “con­ anzi Kiko insegna ai suoi adepti che l’uomo
anche dei pastori della Chiesa, l’immagine
versioni” che avrebbe provocato. A parte il è distrutto dal peccato originale, è schiavo
che vogliono. Una signora di una città del­
fatto che anche tra i testimoni di geova, tra del Maligno, non può fare il bene e può fare
la Calabria ha scritto che "chiunque rivela i
i mormoni, tra gli Hare Krishna, tra i mu­ solo il male e chi prova a imitare le virtù cri­
segreti del cammino è colpito da maledizio­
sulmani, nei vari gruppi protestanti, ecc. si stiane sarebbe addirittura un fariseo. Dove
ni che si estendono fino alla terza e quarta
sbandierano casi di gente che prima ruba­ sono i frutti cattolici di conversione mo-
generazione" (Enrico Zoffoli, Lettera al Di­
va, uccideva, viveva in adulterio, si drogava, rale? “In alcune comunità neocatecumenali,
rettore di Radio-Maria, 1994, p. 24). I ne­
bestemmiava, ecc. e dopo aver aderito alla anche dopo anni di cammino, si è ancora
ocatecumenali non sanno nulla delle tappe
sétta, pare che non lo abbiamo fatto più. Sia licenziosi nel parlare, si litiga e persino si be­
successive del cammino: così come avviene
in quei casi che in quelli sbandierati dai neo­ stemmia; non mancano abortisti, divorziati,
nella massoneria. Essi sono tenuti all’oscuro
catecumenali, bisogna sempre verificare: conviventi. Un prete è arrivato a dire che è
di quello che accade o viene insegnato nelle
A) cosa ne è stato in seguito di questi casi; peccato solo l’adulterio, non la fornicazione.
tappe successive. Di fatto, non la dottrina,
B) se si è trattato di fuochi di paglia poi ri­ Altri seminano odio, creano situazioni spia­
ma la struttura organizzativa del gruppo e la
entrati o di cambiamenti stabili; C) bisogna cevoli e poi, per uscirne ricorrono ad ogni
prassi metodologica è molto simile a quella
verificare se, in seguito, per caso non han­ menzogna. Molti catecumeni vivono una
della massoneria, per cui è difficile pensare
no lasciato la sétta, se sono passati ad altre vita ambigua: predicano la povertà ma loro
che non ci sia l’influsso e il sostegno a que­
sétte, se hanno ripreso la vita precedente, se si comprano pulmini da 40 milioni e appar­
sto gruppo. Kiko stesso è sospettato, forte­
sono diventati addirittura atei, ecc. Anche tamenti costosi. Predicano e assicurano a
mente, di essere un massone.
nel cosiddetto “rinnovamento nello spirito”, tutti la salvezza eterna purché facciano par­
il carismatico di turno, durante quella che è te del cammino, altrimenti, dicono si viene
INCITAMENTO definita la preghiera di guarigione, proclama cancellati dal libro della vita, anche se prima
ALLA CALUNNIA spesso tante guarigioni, a volte dichiara an­ ne erano stati iscritti. A volte il loro com­
Ai neocatecumenali viene insegnato a ca-
che la malattia, ma nessuno ha mai fatto ve­ portamento è scorretto anche nel tempio
lunniare, diffamare, a dire menzogne su
rifiche, mai sono stati presentati i certificati sacro dove, poco prima della eucaristia, non
chi non approva questo loro cammino: lo
medici, prima e dopo la preghiera, che atte­ pochi catecumeni entrano con abiti scollati,
stesso modo di fare della massoneria. Con­
stassero, come si fa a Lourdes,
tro coloro che denunciano gli errori e le
che la eventuale guarigione
deviazioni di questo gruppo viene sollevata
era in relazione solo alla pre­
un’azione di diffamazione e di calunnia, in
ghiera. D) Se sono numero­
tutti i modi. È uno dei tanti segni chiari che
si quelli che iniziano questo
questo gruppo non è animato della Spirito
cammino, sono altrettanto
Santo, ma da uno spirito opposto? Allo stes­
numerosi coloro che lo ab-
so modo, per questa loro abitudine menta­
bandonano e talvolta arriva­
le settaria, rifiutano e squalificano qualsiasi
no persino a maledirlo. Nes­
spiritualità che non sia la loro, ovviamente
suno parla di questi. Quanti
includendo anche quelle da sempre ap-
sono? Che cosa hanno fatto
provate dalla Chiesa Cattolica. Chiusi
dopo aver lasciato il gruppo?
in una specie di muraglia cinese culturale,
Chi conosce il numero esatto
come tutte le sétte, hanno occhi e orecchie
di coloro che sono usciti da
solo per la loro realtà interna. Non apprez­
questo cammino e magari si
zano nulla di ciò che viene fatto fuori dal
sono allontanati anche dalla
loro movimento, oppure se l’apprezzano è
Chiesa, specie se erano lonta­
solo perché è simile o una fotocopia delle
ni? A fronte delle centinaia di
loro convinzioni.
migliaia di aderenti, a tutt’og­
gi, sono milioni le persone
STILE MASSONICO che escono da questo gruppo.
I neocatecumenali sono generosi con i loro
Sono tante le persone deva­
“fratelli” e tra di loro e con chiunque, in
state da questa “esperienza”.
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con minigonna, altri fumano, gridano, liti­ vagliare”, “intrappolare” e “imprigionare” approfondire i seguenti temi:
gano e perfino imprecano! Dove sono i veri dal movimento e che si sono fatti e si fanno 1) Fiume di denaro per comprare tutti,
frutti cattolici? Con tutte queste storture è complici dei gravi errori e degli abusi che compresi i vescovi “Si sa che girano somme
più facile che cadano in scompensi affettivi avvengono in questo gruppo? I sacerdoti enormi di cui i neocatecumenali si servono
e deviazioni spirituali che li spingono ad ab­ che ci sono dentro da anni in prima persona per legare a sé le autorità della Chiesa” (p.
bracciare altre sétte, come si è ripetutamente com’è possibile che non si siano accorti di 60). “I miliardi appianano la strada. I neoca­
verificato. Mentre alcuni, avvertita la disso­ niente, non abbiano detto mai niente e si tecumenali col denaro ottengono tutto e ar­
nanza di questo gruppo con gli insegnamen­ siano lasciati soggiogare e plagiare? Come rivano anche a corrompere il clero che non
ti della Chiesa Cattolica, hanno lasciato il è possibile che abbiano giustificato sempre soltanto chiude un occhio ma ambedue”
cammino e hanno proseguito su strade au­ tutto e abbiano addirittura avallato, diffuso (p. 219). “Bisogna imparare a comprarsi i
tentiche e sane, molti neocatecumeni, sono e difeso i gravi errori della pseudo-catechesi vescovi”. 2) “Pericolo di uno dei peggiori
arrivati addirittura a passare agli evangelici di Kiko? Come è possibile che numerosi ve­ scismi” (p. 84). “Se il prossimo Papa non
o ad altri gruppi. Perfino dei “catechisti” di scovi e cardinali, da anni, vengano chiamati ci darà l’approvazione ecclesiastica, faremo
18 anni di cammino (sic!) sono diventati in e coinvolti nelle loro convivenze (dove sono una chiesa per conto nostro (p. 321-322).
seguito atei” (cfr. Enrico Zoffoli, Lettera al pagate dal movimento tutte le spese per 3) Due chiese parallele (p. 34; p. 105).
Direttore di Radio-Maria, 1994, pp. 46-49). loro), in mega-incontri, e non si siano ac­ 4) I catechisti superiori al sacerdote (p. 21).
Di fatto questo gruppo, che ha un involucro corti di niente, non abbiano detto mai nien­ Come i testimoni di geova fanatici (p. 50).
cattolico o comunque si presenta come tale, te e si siano lasciati manipolare e anche in­ Nuovi e più scaltri dei testimoni di geova (p.
sostiene e promuove una prassi interna, una gannare da questo gruppo? In uno di questi 89). 5) Frutti scandalosi (p. 142). 6) Diavoli
dottrina, una liturgia, una chiesa, un ma­ incontri Carmen addirittura zittì, davanti a vestiti di luce (p. 163). 7) La grande aposta­
gistero e una guida, paralleli a quelli della sia (p. 184). 8) Vescovi e cardinali fingono
Chiesa Cattolica. di non sapere (pp. 381-383). 9) Si continua
a predicare il “dio” di Kiko e non quello di
17) TERRENO DI Gesù (p. 222). 10) Il fine giustifica i mezzi
COLTURA FAVOREVOLE (pp. 228-230). 11) Decima o tangente? (pp.
Se qualcuno si chiedesse come mai tante 338-339). 12) Sempre attacchi al Concilio
deviazioni dottrinali sono state permesse e, di Trento, un Concilio dogmatico (Gino
in alcuni casi, addirittura incoraggiate, basta Conti, Un segreto svelato, Ed. Segno, 1997,
pensare che, come ha detto il Papa Bene­ p. 61, p. 137, p. 138; cfr. Orient. p. 73 e
detto XVI nel discorso del Natale 2005 alla pp. 174-175). 13) “Chi esce dal cammino
Curia Romana, l’ermeneutica della frat- esce dalla chiesa” (cfr. Don Elio Marighetto,
tura è stata dilagante dopo il Concilio, e I segreti del cammino neocatecumenale, Ed.
dentro, questa corrente di sporcizia, Kiko, Segno, 2001, p. 167).
la sua falsa dottrina e il suo falso movimen­
to, hanno trovato un favorevole terreno di 18) PADRE PIO
coltura in cui crescere e moltiplicarsi. Ma E NEOCATECUMENALI
forse l'elemento più decisivo è un altro. Nel Padre Pio da Pietrelcina chiamò i neocate­
1972, il neocatecumenato venne studiato cumenali i nuovi falsi profeti già dal loro
a fondo proprio dalla Congregazione per inizio e così è stato” (lettera del 28/12/1993)
il Culto Divino, che stava per pubblicare (cfr. Enrico Zoffoli, Lettera al Direttore di
l’OICA. L’allora Segretario della Congrega­ Radio-Maria, 1994, p. 40). Come sempre,
zione, Mons. Annibale Bugnini e il gruppo Padre Pio aveva ragione! “Questi tali sono
di esperti che erano con lui, dopo due anni falsi apostoli, operai fraudolenti, che si ma­
di studio della prassi liturgico –catechetica scherano da apostoli di Cristo. Ciò non fa
del Cammino Neocatecumenale, pubblicò meraviglia, perché anche Satana si maschera
sulla sua rivista ufficiale “Notitiae” (Luglio- tanti altri vescovi, un vescovo che accenna­ da angelo di luce. Infatti voi, che pur siete
Agosto 1974, nn. 95-96, pp. 229-230), la va a qualche osservazione sul movimento. saggi, sopportate facilmente gli stolti. In re­
breve nota Praeclarum exemplar, una nota Questo vescovo riferì in una lettera ai suoi altà sopportate chi vi riduce in servitù, chi
laudatoria di apprezzamento dell'opera del­ confratelli questo incredibile episodio. Ma vi divora, chi vi sfrutta, chi è arrogante, chi
le comunità neocatecumenali, per attuare i risultati sono stati inconsistenti. Vescovi vi colpisce in faccia. Lo dico con vergogna;
il Concilio. Le comunità neocatecumenali e cardinali hanno continuato ad andare a come siamo deboli” (2 Cor 11, 13-15.19-
sono definite addirittura “un modello ec­ questi raduni. Come è possibile che tutti 21). “Sono usciti di mezzo a noi, ma non
cellente” [praeclarum exemplar] dell’attuale questi pastori hanno lasciato tante persone erano dei nostri” (1 Gv 2,19). Gesù parla di
rinnovamento post-conciliare (cfr. Annibale nelle mani di questi pseudo-catechisti laici “Lupi travestiti da agnelli” (Mt 7,15).
Bugnini, in La Riforma Liturgica, pag. 579, ? Come è possibile che gli abbiamo lasciato (cfr. www.internetica.it; www.internetica.
nota 26). È in questi anni che viene scelto, creare e diffondere una chiesuola parallela, it/neocatecumenali; www.neocatecumenali.
su proposta della stessa Congregazione, il senza battere ciglio, anzi incoraggiandone blogspot.com; www.nostreradici.it; osserva­
nome di Cammino neocatecumenale ovvero la diffusione? Come è possibile che sono torio neocatecumenale, ecc.).
catecumenato post-battesimale. state consentite tante manipolazioni senza La Chiesa combatte tante battaglie contro
intervenire? Inoltre molte, troppe denunce, nemici esterni, ma il vero nemico, il cavallo
GRAVI RESPONSABILITÀ fatte ai vescovi, sui danni e i guasti di que­ di Troia, è quello interno, cioè nel seno a
DI TUTTI I PASTORI sto gruppo, sono state seguite da assordanti stessa chiesa cattolica: il proliferare di mo­
Non c’è dubbio che ci sono state grosse re­ silenzi. Tutti questi pastori, nessuno escluso, vimenti, gruppi, sottogruppi, sette che pur
sponsabilità e complicità di una parte dei pa­ a tutti i livelli, proprio rispetto all’ufficio ri­ dichiarano obbedienza formale al Papa ma
stori della Chiesa (cfr. E. Zoffoli, Verità sul cevuto di “istruire, santificare e governare”, non fanno altro che dividersi in concezioni
cammino neocatecumenale, Testimonianze hanno, in questo, una grave responsabilità. teologiche ed etiche profondamente diver­
e documenti, Ed. Segno, 1996, pp. 185- se. Anche dopo lunghi periodi di apparente
186; 218-219; pp. 262-272). Tante persone ALTRI ARGOMENTI pace e concordia, anche dopo tanti anni,
che sono entrate in questo cammino sono Per completare le informazioni su questo quando i nodi verranno al pettine saran­
in buona fede e incapaci di controbattere gruppo, consigliamo di procurarsi l’ottimo no inevitabili dolorosi scismi, scomuniche,
gli errori contenuti nella pseudo-catechesi libro di Padre E. Zoffoli: “Verità sul cam­ divisioni laceranti. Una di queste realtà è il
che viene loro propinata. Ma cosa pensare, mino neocatecumenale, testimonianze e cammino neocatecumenale. vi sono anche
invece, dei pastori che si sono fatti “imba­ documenti, Ed. Segno, 1996) e di leggere e
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sul web molte comunità on line di cattolici tivo della propria persona e delle proprie fa­ molto critiche sui neocatecumenali. Ognu­
che hanno protestato contro l'approvazione miglie, un disegno di soggezione psicologica no è libero di giudicare in coscienza sua se se
dello statuto, che raccolgono testimonianze sulle menti più deboli, pur all'apparenza pensa ci sia qualcosa di giusto o sbagliato in
di fuoriusciti che raccontano i deliri fanatici ammantato di falso amore e bontà. quanto scritto, in attesa che l'autorità eccle­
e le assurdità subite per anni, che denuncia­ Lasciamo la parola ad uno dei tanti questi siastica competente dica l'ultima parola.
no un ambiente patologico lesivo e distrut­ link cattolici che riportano documentazioni La Direzione e il Comitato di Redazione

I neocatecumenali, nella loro dottrina e nella loro prassi,


vanno nella direzione degli errori del Catechismo Olandese
e dei programmi Massonici di distruzione della Chiesa e della sua dottrina.

IL CATECHISMO OLANDESE
Il CATECHISMO OLANDESE fu pubblicato per la prima volta nel 1966 e i suoi errori furono corretti da una Commissio-
ne di Cardinali nominati da Papa Paolo VI. Esso infatti:
1) Ignora gli Angeli.
2) Non ammette che le anime degli uomini siano create direttamente da Dio.
3) Il peccato originale non è trasmesso dai nostri progenitori a tutti i loro discendenti, ma sarebbe contratto dagli uomini per
ché vivono in una comunità dove regna il male; avrebbe quindi, in qualche modo, un carattere epidemico. (N.d.R. = ora
dalla soteriologia dipende la sacramentaria: quindi un errore in soteriologia trascina con sé errori gravissimi in sacramentaria!
= N.d.R.).
4) Non afferma la Verginità di Maria SS.
5) Non si dice che Nostro Signore è morto per i nostri peccati (REDENZIONE), mandato per questo scopo da Suo Padre,
e che la grazia divina ci è stata restituita a questo prezzo.
6) La Messa viene presentata come un banchetto e non come un Sacrificio.
7) Non viene affermata chiaramente e decisamente la Presenza Reale e la Transustanziazione.
8) Sono spariti l’infallibilità della Chiesa e il fatto che essa detiene la Verità.
9) È sparita la possibilità dell’intelletto umano di esprimere e raggiungere i misteri rivelati. Così si arriva all’agnosticismo
e al relativismo.
10) Il Sacerdozio ministeriale è sminuito.
11) Il vescovo avrebbe un mandato che sarebbe a lui affidato dal “popolo di Dio” e il magistero dei vescovi sarebbe solo un
sanzionare, un ratificare ciò che crede la comunità dei fedeli.
12) Il Papa perde il suo potere supremo ed universale.
13) La SS. Trinità è sbiadita e presentata in modo non soddisfacente.
14) La commissione critica quanto viene detto sull’efficacia dei Sacramenti, sulla definizione di miracolo, sulla sorte riservata
alle anime dei giusti dopo la morte.
15) Ci sono passi oscuri nella spiegazione delle leggi morali e “soluzioni di casi di coscienza” che prendono alla leggera
l’indissolubiltà del matrimonio.

Il resto del libro è buono e lodevole, ma questa è sempre stata la tecnica dei modernisti mescolare il vero e il falso, per questo è un’opera
cattiva, di fatto, forse anche pericolosa per la fede. Un anno dopo la fine del Concilio questo Catechismo era già pronto e ne furono
fatte, in gran fretta, traduzioni in molte lingue. Inoltre le correzioni della Commissione di Cardinali, vengono allegate al testo solo alla
fine del Catechismo, dopo che la gente ha ingoiato gli errori e, forse, neanche va a guardare, le correzioni. A volte le correzioni neanche
erano allegate al testo. A che pro tutto questo? A chi giova? Cui prodest?

LA MASSONERIA
La rivista massonica “Humanisme”, nel novembre-dicembre 1968, afferma a chiare lettere:
“Fra i pilastri che crolleranno più facilmente, citiamo:
1) il potere dottrinale dotato di infallibilità che aveva creduto di consolidare, cent’anni fa, il primo Concilio del Vaticano,
e che è stato fatto oggetto di attacchi coalizzati in occasione della pubblicazione dell’Enciclica “Humanae vitae”;
2) la presenza reale eucaristica che la Chiesa era riuscita ad imporre alle masse medievali e che sparirà col progredire
delle intercomunicazioni e delle concelebrazioni tra preti cattolici e pastori protestanti;
3) il carattere sacro del prete che proveniva dall’istituzione del sacramento dell’Ordine e che cederà il posto ad un carattere
elettivo e temporaneo;
4) la distinzione tra Chiesa dirigente e il clero nero, (cioè tra le Congregazioni romane, i Vescovi e i preti) in cui si delinea
un movimento che procede ormai dalla base verso il vertice, come in qualsiasi democrazia;
5) la sparizione progressiva del carattere ontologico e metafisico dei sacramenti e, a colpo sicuro, la morte della confessione,
in quanto nella nostra civiltà il peccato è divenuto una delle nozioni più anacronistiche che ci abbia lasciato in eredità la severa
filosofia del Medio Evo, ereditiera, a sua volta, del pessimismo biblico”.

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