di San Bonaventura
PREGHIERE DI PREPARAZIONE
Invocazioni
Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo: io mi riconosco indegno di lodare
ogni giorno Maria Immacolata, vostra Figlia, Madre e Sposa; lo chiedo perciò come
dono alla vostra infinita misericordia, per i meriti di Gesù Cristo e di Maria, mia
Santissima Madre. Ave, o Maria.
V/. Mio Dio, fa' che io non mi trovi in peccato, nell'ora della morte.
R/. Perché il demonio non si vanti della mia rovina eterna.
V/. O Dio, vieni a salvarmi.
R/. Signore, vieni presto in mio aiuto.
V/. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
R/. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
Si canta sulla melodia "Te lodiamo, Trinità"
DOMENICA
SALMO 1
SALMO 2
Perché invano insorsero contro di noi i nostri nemici?*
cospirarono alla nostra rovina?
Ci protegga, o Maria, la tua destra:*
come esercito terribile, li confonda e li disperda.
Correte a Lei quanti siete oppressi dalle prove:*
Ella vi darà sollievo.
Levate a Lei lo sguardo nel dolore:*
il suo volto sereno v'infonderà fiducia.
Benedite Maria con tutto il cuore:*
tutta la terra è piena della sua misericordia. Gloria.
2° ant. Ci protegga, Madre Santa di Dio, il tuo potente braccio.
3° ant. Guidami, o divina Signora, al porto della salvezza.
SALMO 3
Grande è il numero dei miei persecutori:*
io non temo perché Tu li domini con la tua potenza.
Scioglimi, o Maria, dal laccio dei miei peccati,*
libera le nostre anime dal peso delle colpe.
Pietà di me, o Signora: risana l'anima mia,*
affranca il mio cuore dal timore della morte.
Non lasciarmi cadere in potere dei miei nemici:*
nell'ora della morte vieni e conforta il mio spirito.
Guidami al porto sicuro della salvezza,*
accompagna la mia anima nel suo ritorno a Dio. Gloria.
3° ant. Guidami, o divina Signora, al porto della salvezza.
4° ant. Accorri, o Maria, in aiuto della mia anima, quando si separerà dal corpo.
SALMO 30
Ascolta, o divina Signora, le nostre suppliche,*
nel giorno estremo della vita.
Volgi pietosa il tuo dolce sguardo*
alla voce della mia preghiera.
Ricordati di me, nell'ora triste della morte,*
vieni incontro alla mia anima, nel distacco dalla terra.
Manda in suo aiuto l'angelo del Signore*
perché la difenda dal nemico infernale.
Rendile placato il Sommo Giudice:*
la tua preghiera lo disponga a misericordia.
Nelle pene del purgatorio, abbia il tuo conforto*
e sia presto accolta nel regno dei beati. Gloria.
4° ant. Accorri, o Maria, in aiuto della mia anima, quando si separerà dal corpo.
5° ant. Nel giorno della mia morte, o divina Signora, siimi guida alla Patria beata.
SALMO 24
A Te, o Maria, innalzo la mia supplica:*
Non resti io confuso davanti al Divin Giudice.
Di me non si vanti il mio nemico,*
poiché in Te ho confidato.
Non mi avvolgano le ombre della morte*
e le schiere dell'inferno non attraversino il mio cammino.
Con il tuo potere rendi vana ogni loro brama:*
accorri pietosa incontro alla mia anima.
Guidala alla Celeste Patria,*
rendila felice tra gli Angeli del Cielo.Gloria.
5° ant. Nel giorno della mia morte, o divina Signora, siimi guida alla Patria beata.
PREGHIERE CONCLUSIVE
Invocazioni
V/. Maria, Madre di grazia e di misericordia.
R/. Difendici dal nemico infernale e prendici con Te nell'ora della nostra morte.
V/. Illuminaci, in quell'ora, perché non ci avvolgano le tenebre del peccato.
R/. E il nemico infernale non possa gloriarsi della nostra rovina.
V/. Liberaci dalle fauci del leone.
R/. Salva la nostra anima dalle belve dell'Abisso.
V/. Vieni in nostro aiuto, o Madre di misericordia.
R/. Mai sarà confuso chi ti ha invocata.
V/. Prega per noi, o Madre dei peccatori.
R/. Adesso e nell'ora della nostra morte.
V/. O Maria, ascolta la mia preghiera.
R/. E vieni presto in mio aiuto.
SUPPLICA A MARIA
O Vergine Santissima, per quell'immenso dolore da cui fu trafitto il tuo Cuore,
quando udisti che il tuo amatissimo Figlio era stato preso e legato dai suoi nemici,
trascinato davanti al Sinedrio, deriso e umiliato: ottienimi un salutare dolore dei miei
peccati e un proposito sincero di emendare la mia vita; affinché, nell'ora della morte,
non abbia a temere le accuse del demonio e i rimproveri della coscienza, alla vista del
Giudice divino.
Che io veda invece il suo volto amabile e ne provi gioia e immensa fiducia. Te lo
chiedo, o Maria, per l'amore che porti a Gesù che con il Padre e lo Spirito Santo vive
e regna per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Versetti:
V/. Prega per noi, Santa Madre di Dio.
R/. Perché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.
V/. Deh, fa' che la nostra morte, o Madre pia.
R/. Sia per noi riposo e pace. Così sia.
SALMO 30
In Te, o Maria, ho riposto la mia fiducia e mai sarò deluso:*
accoglimi sotto il tuo manto.
Porgi l'orecchio alla mia supplica,*
confortami nella mia tristezza.
Tu sei la mia difesa e il mio rifugio,*
il mio conforto e potente aiuto.
Nella mia angoscia ho levato a Te il mio grido*
e dall'alto del Cielo subito mi hai soccorso.
Nelle tue mani, o mia Signora, affido la mia vita*
e il mio spirito nell'ora della morte. Gloria.
1° ant. A Te, o Maria, affido il mio spirito;
2° ant. Pietà di me, o Signora: assistimi col tuo favore.
SALMO 38
Con cuore sincero ho promesso di seguire la via della salvezza,*
quando, per la tua preghiera, Gesù mi ha fatto dono della sua grazia.
La tua dolcezza ha vinto il mio cuore;*
arde il mio spirito del tuo amore.
Ascolta, Signora, il mio grido, esaudisci la mia supplica*
siano confusi e periscano i miei nemici.
Dall'alto del tuo celeste trono, vieni in mio aiuto,*
non lasciarmi solo in questa valle di pianto.
Libera da ogni pericolo la mia vita,*
proteggimi nell'ora della morte. Gloria.
2° ant. Pietà di me, o Signora: assistimi col tuo favore.
3° ant. La tua preghiera mi renda forte contro i miei nemici.
SALMO 42
Fammi giustizia, o mia Signora, contro tutti i miei nemici,*
liberami dalla malizia del serpente.
La tua grazia potente umilii quel malvagio*
la tua Verginità ne schiacci la testa altéra.
Le tue preghiere rendano saldi i nostri cuori,*
i tuoi meriti altissimi annientino il suo potere.
Confinalo nel profondo dell'abisso;*
si chiuda su di lui lo stagno infernale.
Nel mio esilio loderò per sempre il tuo Nome,*
Ti glorificherò senza fine. Gloria.
3° ant. La tua preghiera mi renda forte contro i miei nemici.
4° ant. Ti attendo pietosa, nell'ora della morte.
SALMO 54
Ascolta, o Maria, la mia preghiera,*
accogli benigna la mia supplica.
Sono nell'angoscia e nell'affanno,*
perché temo il giusto giudizio di Dio.
Mi sgomenta il triste pensiero della morte, temo le pene eterne dell'inferno.
Spero nel conforto della tua presenza*
e attendo fiducioso il tuo soccorso.
Glorifica, o Maria, il tuo potente braccio:*
fuggano atterriti tutti i miei nemici. Gloria.
4° ant. Ti attendo pietosa, nell'ora della morte.
5° Ispirami, o Maria, una santa fiducia in Te.
SALMO 63
Volgiti pietosa, o Maria, alla mia preghiera,*
difendi dal crudele avversario l'anima mia.
Impétrami pace e salvezza,*
nel giorno estremo della vita.
Sii benedetta sopra ogni creatura*
e benedetto sia il frutto del tuo verginale seno.
Illumina gli occhi del mio spirito,*
rischiara pietosa le mie tenebre.
Ottienimi in Te una fiducia santa:*
mi sia forza in vita, conforto nella morte. Gloria.
5° ant. Ispirami, o Maria, una santa fiducia in Te.
PREGHIERE CONCLUSIVE
Invocazioni
V/. Maria, Madre di grazia e di misericordia.
R/. Difendici dal nemico infernale e prendici con Te nell'ora della nostra morte.
V/. Illuminaci, in quell'ora, perché non ci avvolgano le tenebre del peccato.
R/. E il nemico infernale non possa gloriarsi della nostra rovina.
V/. Liberaci dalle fauci del leone.
R/. Salva la nostra anima dalle belve dell'Abisso.
V/. Vieni in nostro aiuto, o Madre di misericordia.
R/. Mai sarà confuso chi ti ha invocata.
V/. Prega per noi, o Madre dei peccatori.
R/. Adesso e nell'ora della nostra morte.
V/. O Maria, ascolta la mia preghiera.
R/. E vieni presto in mio aiuto.
SUPPLICA A MARIA
Vergine dolcissima, per quelle lacrime amare che versasti, quando vedesti il tuo
amatissimo Figlio trascinato davanti ai tribunali, crudelmente flagellato, schernito e
deriso: ottienici un salutare dolore dei nostri peccati e lacrime sincere di pentimento.
Concedici la grazia che il demonio non possa mai più beffarsi di noi, flagellarci con
le sue tentazioni e ridurci in schiavitù, per farci poi temere il giudizio di Dio. Fa' che
riconosciamo umilmente tutti i nostri peccati e purifichiamo le nostre anime con una
degna penitenza, al fine di ottenere il perdono di Dio e il suo aiuto in tutte le nostre
necessità.
Te lo chiediamo per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna
in Cielo per tutti i secoli. Amen.
Versetti:
V/. Prega per noi, Santa Madre di Dio.
R/. Perché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.
V/. Deh, fa' che la nostra morte, o Madre pia.
R/. Sia per noi riposo e pace. Così sia.
Parte seconda
O vera Madre del Re del Cielo,*
Madre santa, clemente e pia.
Tu Regina degli Angeli*
Tu porta del Paradiso.
Tu scala del celeste Regno*
e della gloria senza fine.
Tu delizia dello Sposo divino,*
Tu di pietà e di grazia Arca preziosa.
Tu sorgente di misericordia,*
Tu Sposa e Madre del Re dei secoli.
Tu tempio e sacrario dello Spirito Santo,*
Tu sede eletta della Trinità Santissima.
Tu potente Mediatrice di grazia*
Tu di luce gloriosa dispensatrice.
Tu nostra forza contro il maligno*
Tu Avvocata e rifugio dei peccatori.
Tu dispensatrice dei doni celesti,*
Tu invitta Regina, terrore dei demòni.
Tu Signora dei cieli e della terra,*
Tu nostra potente Avvocata presso Dio.
Tu salvezza di chi t'invoca,*
Tu porto ai naufraghi, sollievo ai miseri, rifugio ai derelitti.
Tu Madre degli eletti e pienezza della loro gioia,*
Tu dispensatrice di felicità divina.
Tu ministra di gloria e di perdono,*
Tu promessa da Dio ai santi Patriarchi.
Tu luce dei Profeti e sapienza degli Apostoli,*
Tu Maestra degli Evangelisti.
Tu forza dei Martiri e guida dei Confessori,*
Tu gioia e candore delle Vergini.
Tu per salvarci dalla morte eterna,*
accogliesti nel tuo seno verginale il Figlio di Dio.
Tu schiacciasti l'antico serpente*
e apristi ai fedeli il Regno eterno.
A Te lode e potenza, o Maria,*
A Te onore e gloria eterna. Amen.
Parte terza
Gloriosa col tuo Divin Figlio,*
siedi, o Maria, alla destra del Padre.
Prega per noi, o Vergine clemente,*
Colui che sarà un giorno il nostro Giudice.
Vieni, Regina, in soccorso dei tuoi sudditi,*
redenti dal Sangue prezioso del tuo Figlio.
Pietosa Vergine, noi t'imploriamo*
di introdurci con i Santi nella gloria eterna.
Salva, o Regina, il tuo popolo,*
perché sia coerede del tuo Figlio.
Reggici con il tuo consiglio*
custodiscici per l'eternità beata.
Per tutti i giorni della nostra vita,*
celeste Madre, noi vogliamo benedirti.
E cantare in eterno la tua gloria*
con la lingua e con il cuore.
E Tu, Madre nostra, o Maria,*
liberaci oggi e sempre dal peccato.
Pietà di noi, o buona Madre;*
pietà di noi tuoi figli.
Mostraci sempre la tua misericordia,*
perché, o Vergine, in Te speriamo.
In Te, cara Madre, noi speriamo:*
difendici in eterno.
A Te lode e potenza, o Maria;*
a Te onore e gloria eterna. Amen.
SALMO 66
Per la preghiera della tua Madre,*
fa' che sentiamo, Signore, la tua misericordia e il tuo amore.
Pietà di noi, divina Signora,
soccorrici con la tua preghiera,*
muta in celeste gioia di devozione il nostro pianto.
Guidami nel cammino, o mia divina Stella:*
conducimi alla luce senza fine.
Libera il mio cuore da ogni indegna brama,*
rendilo puro con la tua presenza.
La tua grazia mi custodisca in tutti i miei giorni,*
la tua santità renda preziosa la mia morte. Gloria.
1° ant. Sempre mi assista, o Maria, la tua grazia.
2° ant. Sii mia Avvocata al giudizio di Dio.
SALMO 72
Quanto sei buono, Signore, Dio d'Israele,*
con quanti onorano la tua Madre!
Ella è la nostra vera gioia,*
il nostro più dolce conforto nel dolore.
Il nemico avvolse nelle tenebre il mio spirito:*
rischiaralo, o Signora, con la tua luce.
Allontana da me la giusta ira del Signore,*
rendimelo propizio con la tua ardente supplica.
Assistimi nel giudizio e sii Tu mia difesa,*
mia potente Avvocata. Gloria.
2° ant. Sii mia Avvocata al giudizio di Dio.
3° ant. Cambia, o divina Signora, il mio timore in santa fiducia.
SALMO 76
Supplice levai il grido alla mia Signora*
ed Ella venne prontamente in mio aiuto.
Liberò il mio cuore dalla tristezza e dal timore;*
con la sua dolce presenza, diede pace alla mia anima.
Cambiò il mio timore in santa fiducia*
e con la sua dolce presenza stabilì la mia anima nella pace.
Con la sua potente grazia mi liberò dall'angoscia della morte*
e dal terrore dell'inferno.
Siano rese grazie a Dio e a Te, o Madre Santa,*
per tutti i favori della tua
grande misericordia. Gloria.
3° ant. Cambia, o divina Signora, il mio timore in santa fiducia.
4° ant. Affrettati, anima mia, a dar lode a Maria.
SALMO 79
Ascolta la mia voce, o Dio, sostegno del tuo popolo,*
concedimi di lodare in modo degno la tua Santa Madre.
Riscuotiti, anima mia, dalla polvere dei peccati,*
corri a dar lode alla Regina dei Cieli. Spezza le tristi catene del peccato*
e corri giubilando al suo servizio.
Una celeste fragranza si diffonde dal suo Cuore,*
fonte materna della vita.
Al soave profumo dei suoi celesti aromi,*
rivive ogni anima morta alla grazia. Gloria.
4° ant. Affrettati, anima mia, a dar lode a Maria.
5° ant. Nè in vita, nè in morte, non mi abbandonare, o Maria.
SALMO 83
Come è dolce abitare nella tua casa, o di tutte le virtù Regina,*
il tuo Cuore è un rifugio di grazia e di salvezza.
Non temete di onorarla, o peccatori,*
Ella vi farà grazia di conversione e di salvezza.
Le sue preghiere sono più care a Dio del balsamo e dell'incenso,*
le sue suppliche sono profumo soave a Lui gradito.
Degnati, divina Signora, di intercedere in mio favore presso il tuo Figlio,*
guardami propizia, in vita e in morte.
Il tuo volto spira bontà e clemenza,*
la tua grazia si diffonde pietosa sulla terra. Gloria.
5° ant. Né in vita, né in morte, non mi abbandonare, o Maria.
PREGHIERE CONCLUSIVE
Invocazioni
V/. Maria, Madre di grazia e di misericordia.
R/. Difendici dal nemico infernale e prendici con Te nell'ora della nostra morte.
V/. Illuminaci, in quell'ora, perché non ci avvolgano le tenebre del peccato.
R/. E il nemico infernale non possa gloriarsi della nostra rovina.
V/. Liberaci dalle fauci del leone.
R/. Salva la nostra anima dalle belve dell'Abisso.
V/. Vieni in nostro aiuto, o Madre di misericordia.
R/. Mai sarà confuso chi ti ha invocata.
V/. Prega per noi, o Madre dei peccatori.
R/. Adesso e nell'ora della nostra morte.
V/. O Maria, ascolta la mia preghiera.
R/. E vieni presto in mio aiuto.
SUPPLICA A MARIA
O Vergine Santissima, per il dolore straziante del tuo materno Cuore, alla condanna a
morte di Croce del tuo innocentissimo Figlio, soccorrici nella nostra agonia, quando
sofferenti nel corpo e turbati nello spirito, insidiato dal demonio, e timoroso per
l'imminente giudizio divino, ci troveremo nella nostra più grande afflizione.
Vieni allora in nostro aiuto, o Madre Santa, affinché non sia pronunziata contro di noi
una sentenza di condanna al fuoco eterno dell'inferno.
Te lo chiediamo umilmente per l'amore del tuo Figlio e Signore nostro Gesù Cristo
che vive e regna con Te, nella felicità senza ime di Dio e dei Santi. Amen.
Versetti:
V/. Prega per noi, Santa Madre di Dio.
R/. Perché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.
V/. Deh, fa' che la nostra morte, o Madre pia.
R/. Sia per noi riposo e pace. Così sia.
Parte seconda
O vera Madre del Re del Cielo,*
Madre santa, clemente e pia.
Tu Regina degli Angeli*
Tu porta del Paradiso.
Tu scala del celeste Regno*
e della gloria senza fine.
Tu delizia dello Sposo divino,*
Tu di pietà e di grazia Arca preziosa.
Tu sorgente di misericordia,*
Tu Sposa e Madre del Re dei secoli.
Tu tempio e sacrario dello Spirito Santo,*
Tu sede eletta della Trinità Santissima.
Tu potente Mediatrice di grazia*
Tu di luce gloriosa dispensatrice.
Tu nostra forza contro il maligno*
Tu Avvocata e rifugio dei peccatori.
Tu dispensatrice dei doni celesti,*
Tu invitta Regina, terrore dei demòni.
Tu Signora dei cieli e della terra,*
Tu nostra potente Avvocata presso Dio.
Tu salvezza di chi t'invoca,*
Tu porto ai naufraghi, sollievo ai miseri, rifugio ai derelitti.
Tu Madre degli eletti e pienezza della loro gioia,*
Tu dispensatrice di felicità divina.
Tu ministra di gloria e di perdono,*
Tu promessa da Dio ai santi Patriarchi.
Tu luce dei Profeti e sapienza degli Apostoli,*
Tu Maestra degli Evangelisti.
Tu forza dei Martiri e guida dei Confessori,*
Tu gioia e candore delle Vergini.
Tu per salvarci dalla morte eterna,*
accogliesti nel tuo seno verginale il Figlio di Dio.
Tu schiacciasti l'antico serpente*
e apristi ai fedeli il Regno eterno.
A Te lode e potenza, o Maria,*
A Te onore e gloria eterna. Amen.
Parte terza
Gloriosa col tuo Divin Figlio,*
siedi, o Maria, alla destra del Padre.
Prega per noi, o Vergine clemente,*
Colui che sarà un giorno il nostro Giudice.
Vieni, Regina, in soccorso dei tuoi sudditi,*
redenti dal Sangue prezioso del tuo Figlio.
Pietosa Vergine, noi t'imploriamo*
di introdurci con i Santi nella gloria eterna.
Salva, o Regina, il tuo popolo,*
perché sia coerede del tuo Figlio.
Reggici con il tuo consiglio*
custodiscici per l'eternità beata.
Per tutti i giorni della nostra vita,*
celeste Madre, noi vogliamo benedirti.
E cantare in eterno la tua gloria*
con la lingua e con il cuore.
E Tu, Madre nostra, o Maria,*
liberaci oggi e sempre dal peccato.
Pietà di noi, o buona Madre;*
pietà di noi tuoi figli.
Mostraci sempre la tua misericordia,*
perché, o Vergine, in Te speriamo.
In Te, cara Madre, noi speriamo:*
difendici in eterno.
A Te lode e potenza, o Maria;*
a Te onore e gloria eterna. Amen.
SALMO 86
Sicura speranza di salvezza all'anima che Ti ama*
è perseverare, o Maria, nel tuo amore.
La tua grazia conforta nella tribolazione,*
l'invocazione del tuo santo Nome colma di fiducia.
Risplende il Cielo dei trofei della tua misericordia,*
trema l'inferno al tuo giusto sdegno.
SALMO 90
Chi confida nell'aiuto della Madre di Dio,*
dimorerà sicuro sotto la sua protezione.
Invano lo insidieranno i suoi nemici;*
nessuna freccia lo potrà colpire.
Ella lo libererà dai loro inganni,*
lo renderà saldo con la sua difesa.
Invocate nel pericolo la vostra celeste Madre:*
nessun flagello s'abbatterà sulle vostre case.
Chi spera in Lei raccoglierà benedizioni*
e troverà aperta la porta del Cielo. Gloria.
3° ant. Chi in Te spera, o Maria, troverà aperta la porta del Cielo.
4° ant. Introducimi, o Maria, nel regno della pace.
SALMO 94
Leviamo con gioia, o devoti, il nostro cuore a Maria,*
salutiamo giubilanti la Madre della nostra salvezza.
Corriamo alla sua presenza, prima dell'aurora,*
esaltiamo nel canto la sua grandezza.
Prostriamoci ai suoi piedi in umiltà di cuore,*
confessiamo nel pianto le nostre colpe.
Impetraci, divina Signora, il perdono di Dio,*
intercedi per noi al suo santo trono.
Accogli, la sera della vita, le nostre anime,*
introducile festanti nel regno della pace. Gloria.
4° ant. Introducimi, o Maria, nel regno della pace.
5° ant. Se Tu mi soccorri, non temerò alcun male.
SALMO 101
O miseri mortali, ricorrete fiduciosi a Maria,*
servite la vostra divina Signora, nella gioia.
Andate a Lei con tutto il vostro amore,*
camminate esultanti nella sua via luminosa.
Cercatela con amore e là troverete;*
purificate i vostri cuori e vi sentirete da Lei amati.
Grande è la pace di colui che Tu ami, o Maria;*
chi da Te si allontana non speri la salvezza.
Ricordati di noi, o divina Signora,
e nulla avremo da temere:*
se Tu ci assisti in morte, entreremo nella vita. Gloria.
5° ant. Se Tu mi soccorri, non temerò alcun male.
PREGHIERE CONCLUSIVE
Invocazioni
V/. Maria, Madre di grazia e di misericordia.
R/. Difendici dal nemico infernale e prendici con Te nell'ora della nostra morte.
V/. Illuminaci, in quell'ora, perché non ci avvolgano le tenebre del peccato.
R/. E il nemico infernale non possa gloriarsi della nostra rovina.
V/. Liberaci dalle fauci del leone.
R/. Salva la nostra anima dalle belve dell'Abisso.
V/. Vieni in nostro aiuto, o Madre di misericordia.
R/. Mai sarà confuso chi ti ha invocata.
V/. Prega per noi, o Madre dei peccatori.
R/. Adesso e nell'ora della nostra morte.
V/. O Maria, ascolta la mia preghiera.
R/. E vieni presto in mio aiuto.
SUPPLICA A MARIA
Dolcissima Vergine e Madre nostra Maria, per quella spada di dolore che Ti trafisse
l'anima, quando vedesti il tuo amatissimo Figlio Gesù inchiodato sulla Croce, ferito
alle mani e ai piedi, orribilmente lacerato dai flagelli e ridotto tutto ad una piaga:
concedici, Te ne supplichiamo, un cuore trafitto dal suo santo amore, affinché
purificati da ogni radice di male, liberi dalla corruzione del peccato e rivestiti di tutte
le virtù cristiane, possiamo con tutto il nostro essere elevarci a Dio dal profondo della
nostra miseria e salire al Cielo in corpo ed anima, nel giorno beato della risurrezione.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Versetti:
V/. Prega per noi, Santa Madre di Dio.
R/. Perché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.
V/. Deh, fa' che la nostra morte, o Madre pia.
R/. Sia per noi riposo e pace. Così sia.
Parte terza
Gloriosa col tuo Divin Figlio,*
siedi, o Maria, alla destra del Padre.
Prega per noi, o Vergine clemente,*
Colui che sarà un giorno il nostro Giudice.
Vieni, Regina, in soccorso dei tuoi sudditi,*
redenti dal Sangue prezioso del tuo Figlio.
Pietosa Vergine, noi t'imploriamo*
di introdurci con i Santi nella gloria eterna.
Salva, o Regina, il tuo popolo,*
perché sia coerede del tuo Figlio.
Reggici con il tuo consiglio*
custodiscici per l'eternità beata.
Per tutti i giorni della nostra vita,*
celeste Madre, noi vogliamo benedirti.
E cantare in eterno la tua gloria*
con la lingua e con il cuore.
E Tu, Madre nostra, o Maria,*
liberaci oggi e sempre dal peccato.
Pietà di noi, o buona Madre;*
pietà di noi tuoi figli.
Mostraci sempre la tua misericordia,*
perché, o Vergine, in Te speriamo.
In Te, cara Madre, noi speriamo:*
difendici in eterno.
A Te lode e potenza, o Maria;*
a Te onore e gloria eterna. Amen.
SALMO 103
Benediciamo insieme l'eccelsa Vergine Maria:*
Ella è degna di ogni nostra lode.
Vestita di Sole e di celeste Luce,*
splendi, o Signora, di beltà divina.
O dolce Madre dei peccatori,*
Maestra di virtù e di carità perfetta.
Concedi ai tuoi servi di imitare le tue virtù sante;*
piega verso di noi la bontà di Dio.
Apri a noi benigna la porta del Cielo,*
sostienici nel combattimento estremo. Gloria.
2° ant. Non dimenticarci, o Maria, nella nostra lotta.
3° ant. Chi Ti ama, divina Signora, non temerà la morte.
SALMO 110
Ti loderò, Signora, con tutto il mio fervore,*
Ti glorificherò con tutto il mio spirito.
La tua bontà sarà in eterno esaltata;*
la tua misericordia resterà gloriosa davanti a Dio.
Tu sei la Madre del nostro Redentore,*
rifugio d'amore a tutti i peccatori.
Chi Ti onora sarà da Dio amato*
e giungerà sicuro tra le schiere degli Angeli.*
Il tuo Nome, o Maria, è potente e chi lo porta nel cuore non teme il giudizio. Gloria.
3° ant. Chi Ti ama, divina Signora, non temerà la morte.
4° Vieni incontro, o Maria, alla mia animai.
SALMO 113
Vieni incontro, o Maria, alla mia anima, nel suo viaggio verso il Cielo,*
accoglila con bontà e misericordia.
Confortala con la tua dolce presenza,*
perché non tema le insidie del nemico.
Siile scala al regno beato,*
via sicura al Paradiso.
Ottienile perdono e pace dal divin Padre;*
dimora eterna tra i servi del Signore.
Difendi i tuoi devoti al tribunale di Dio;*
sostieni indulgente la loro causa. Gloria.
4° ant. Vieni incontro, o Maria, alla mia anima.
5° ant. Beato chi Tu conforti, o Maria, con la tua visita.
SALMO 114
Ho amato con sincerità di cuore la divina Madre*
e la sua luce ha confortato il mio spirito.
Dolori di morte turbarono l'anima mia,*
ma il suo ricordo dissipò ogni mio timore.
Pericoli ed angosce mi strinsero il cuore,*
ma Ella venne pronta in mio soccorso.
Si incida nel profondo del mio spirito
il suo dolce Nome,*
e nulla potrà contro di me il maligno.
Anima mia, sii fedele nel darle lode,*
e nulla temerai nella lotta estrema. Gloria.
5° ant. Beato chi Tu conforti, o Maria, con la tua visita.
PREGHIERE CONCLUSIVE
Invocazioni
V/. Maria, Madre di grazia e di misericordia.
R/. Difendici dal nemico infernale e prendici con Te nell'ora della nostra morte.
V/. Illuminaci, in quell'ora, perché non ci avvolgano le tenebre del peccato.
R/. E il nemico infernale non possa gloriarsi della nostra rovina.
V/. Liberaci dalle fauci del leone.
R/. Salva la nostra anima dalle belve dell'Abisso.
V/. Vieni in nostro aiuto, o Madre di misericordia.
R/. Mai sarà confuso chi ti ha invocata.
V/. Prega per noi, o Madre dei peccatori.
R/. Adesso e nell'ora della nostra morte.
V/. O Maria, ascolta la mia preghiera.
R/. E vieni presto in mio aiuto.
Versetti:
V/. Prega per noi, Santa Madre di Dio.
R/. Perché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.
V/. Deh, fa' che la nostra morte, o Madre pia.
R/. Sia per noi riposo e pace. Così sia.
Parte seconda
O vera Madre del Re del Cielo,*
Madre santa, clemente e pia.
Tu Regina degli Angeli*
Tu porta del Paradiso.
Tu scala del celeste Regno*
e della gloria senza fine.
Tu delizia dello Sposo divino,*
Tu di pietà e di grazia Arca preziosa.
Tu sorgente di misericordia,*
Tu Sposa e Madre del Re dei secoli.
Tu tempio e sacrario dello Spirito Santo,*
Tu sede eletta della Trinità Santissima.
Tu potente Mediatrice di grazia*
Tu di luce gloriosa dispensatrice.
Tu nostra forza contro il maligno*
Tu Avvocata e rifugio dei peccatori.
Tu dispensatrice dei doni celesti,*
Tu invitta Regina, terrore dei demòni.
Tu Signora dei cieli e della terra,*
Tu nostra potente Avvocata presso Dio.
Tu salvezza di chi t'invoca,*
Tu porto ai naufraghi, sollievo ai miseri, rifugio ai derelitti.
Tu Madre degli eletti e pienezza della loro gioia,*
Tu dispensatrice di felicità divina.
Tu ministra di gloria e di perdono,*
Tu promessa da Dio ai santi Patriarchi.
Tu luce dei Profeti e sapienza degli Apostoli,*
Tu Maestra degli Evangelisti.
Tu forza dei Martiri e guida dei Confessori,*
Tu gioia e candore delle Vergini.
Tu per salvarci dalla morte eterna,*
accogliesti nel tuo seno verginale il Figlio di Dio.
Tu schiacciasti l'antico serpente*
e apristi ai fedeli il Regno eterno.
A Te lode e potenza, o Maria,*
A Te onore e gloria eterna. Amen.
Parte terza
Gloriosa col tuo Divin Figlio,*
siedi, o Maria, alla destra del Padre.
Prega per noi, o Vergine clemente,*
Colui che sarà un giorno il nostro Giudice.
Vieni, Regina, in soccorso dei tuoi sudditi,*
redenti dal Sangue prezioso del tuo Figlio.
Pietosa Vergine, noi t'imploriamo*
di introdurci con i Santi nella gloria eterna.
Salva, o Regina, il tuo popolo,*
perché sia coerede del tuo Figlio.
Reggici con il tuo consiglio*
custodiscici per l'eternità beata.
Per tutti i giorni della nostra vita,*
celeste Madre, noi vogliamo benedirti.
E cantare in eterno la tua gloria*
con la lingua e con il cuore.
E Tu, Madre nostra, o Maria,*
liberaci oggi e sempre dal peccato.
Pietà di noi, o buona Madre;*
pietà di noi tuoi figli.
Mostraci sempre la tua misericordia,*
perché, o Vergine, in Te speriamo.
In Te, cara Madre, noi speriamo:*
difendici in eterno.
A Te lode e potenza, o Maria;*
a Te onore e gloria eterna. Amen.
SALMO 119
Dal profondo della tribolazione, ho levato a Maria il mio grido*
ed Ella mi ha esaudito.
Liberaci, divina Signora, da ogni male,*
tutti i giorni della nostra vita.
Schiaccia la testa superba ai nostri nemici,*
con la forza invincibile del tuo piede.
Come esultasti in Dio, tuo Salvatore,*
degnati di infondere in noi la vera gioia.
Intercedi benigna presso il Trono di Dio:*
fa' che cancelli tutte le nostre colpe. Gloria.
1° ant. Infondi nel nostro spirito la tua esultanza.
2° ant. Ottienici da Dio pace e perdono.
SALMO 121
Il tuo ricordo, o Maria, ci colma di somma gioia:*
sotto la tua scorta giungeremo felici al regno di Dio.
O celeste Gerusalemme, nostra città beata,*
possiamo a te giungere, al seguito di Maria!
Ma Tu, o Vergine, ottienici pace e perdono,*
rendici vittoriosi sui nostri nemici.
Riempi di fiducia il nostro cuore,*
con il tuo amabile e dolce volto.
Stendi su di noi il tuo manto di misericordia,*
perché sia santa agli occhi di Dio la nostra morte. Gloria.
2° ant. Ottienici da Dio pace e perdono.
3° ant. Confortaci, o Maria, nel nostro doloroso cammino.
SALMO 124
Chi in Te confida, o grande Madre di Dio,*
non temerà in morte l'infernal nemico.
Cantate di gioia, o devoti di Maria:*
Ella sarà vostro aiuto nell'ora della prova.
Divina Madre della misericordia,*
non lasciarci soli in questa valle di pianto.
Volgi a noi il tuo volto amabile*
e saranno confusi tutti i nostri nemici.
Sii benedetta in eterno per tutte le tue opere*
e per tutti i tuoi prodigi. Gloria.
3° ant. Confortaci, o Maria, nel nostro doloroso cammino.
4° ant. Mostraci placato il volto del tuo Figlio.
SALMO 128
Nella giovinezza prevalse su di me il nemico:*
libera la mia anima dal suo potere.
Difendimi ora e sempre dalla sua malizia,*
poiché a Te mi affido.
Ottienici il perdono di tutte le nostre colpe*
e l'abbondanza della grazia divina.
Insegnaci a percorrere la via della penitenza,*
per giungere santamente a Dio.
Nell'ora della morte mostraci placato il volto del Signore,*
Frutto benedetto del tuo verginale seno. Gloria.
4° ant. Mostraci placato il volto del tuo Figlio.
5° ant. Guidami sicuro al porto della salvezza.
SALMO 129
Dal profondo del mio cuore a Te grido, o Maria,*
ascolta benigna la mia preghiera.
Accogli, con bontà materna,*
questa lode in tuo onore.
Liberami dalla tirannia dell'inferno,*
sventa ogni sua trama contro il mio bene.
Ricordati di me nel giorno della mia morte,*
non dimenticare la povera anima mia.
Guidala al porto della salvezza,*
scrivi il mio nome nel libro della vita. Gloria.
5° ant. Guidami sicuro al porto della salvezza.
PREGHIERE CONCLUSIVE
Invocazioni
V/. Maria, Madre di grazia e di misericordia.
R/. Difendici dal nemico infernale e prendici con Te nell'ora della nostra morte.
V/. Illuminaci, in quell'ora, perché non ci avvolgano le tenebre del peccato.
R/. E il nemico infernale non possa gloriarsi della nostra rovina.
V/. Liberaci dalle fauci del leone.
R/. Salva la nostra anima dalle belve dell'Abisso.
V/. Vieni in nostro aiuto, o Madre di misericordia.
R/. Mai sarà confuso chi ti ha invocata.
V/. Prega per noi, o Madre dei peccatori.
R/. Adesso e nell'ora della nostra morte.
V/. O Maria, ascolta la mia preghiera.
R/. E vieni presto in mio aiuto.
SUPPLICA A MARIA
Vergine Addolorata, per quelle amare lacrime e sospiri irrefrenabili del tuo Cuore,
quando stringesti tra le tue materne braccia il Corpo senza vita di Gesù, appena
deposto dalla Croce; e lo vedesti esangue, orribilmente piagato, con il Volto contuso e
sfigurato:
ottienici di piangere amaramente i nostri peccati e di farne salutare penitenza;
affinché, quando il nostro corpo sarà deformato dalla morte, la nostra anima risplenda
di luce divina e siamo fatti degni delle compiacenze del tuo Figlio.
Egli è Dio e vive e regna per tutti i secoli. Amen.
Versetti:
V/. Prega per noi, Santa Madre di Dio.
R/. Perché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.
V/. Deh, fa' che la nostra morte, o Madre pia.
R/. Sia per noi riposo e pace. Così sia.
Parte seconda
O vera Madre del Re del Cielo,*
Madre santa, clemente e pia.
Tu Regina degli Angeli*
Tu porta del Paradiso.
Tu scala del celeste Regno*
e della gloria senza fine.
Tu delizia dello Sposo divino,*
Tu di pietà e di grazia Arca preziosa.
Tu sorgente di misericordia,*
Tu Sposa e Madre del Re dei secoli.
Tu tempio e sacrario dello Spirito Santo,*
Tu sede eletta della Trinità Santissima.
Tu potente Mediatrice di grazia*
Tu di luce gloriosa dispensatrice.
Tu nostra forza contro il maligno*
Tu Avvocata e rifugio dei peccatori.
Tu dispensatrice dei doni celesti,*
Tu invitta Regina, terrore dei demòni.
Tu Signora dei cieli e della terra,*
Tu nostra potente Avvocata presso Dio.
Tu salvezza di chi t'invoca,*
Tu porto ai naufraghi, sollievo ai miseri, rifugio ai derelitti.
Tu Madre degli eletti e pienezza della loro gioia,*
Tu dispensatrice di felicità divina.
Tu ministra di gloria e di perdono,*
Tu promessa da Dio ai santi Patriarchi.
Tu luce dei Profeti e sapienza degli Apostoli,*
Tu Maestra degli Evangelisti.
Tu forza dei Martiri e guida dei Confessori,*
Tu gioia e candore delle Vergini.
Tu per salvarci dalla morte eterna,*
accogliesti nel tuo seno verginale il Figlio di Dio.
Tu schiacciasti l'antico serpente*
e apristi ai fedeli il Regno eterno.
A Te lode e potenza, o Maria,*
A Te onore e gloria eterna. Amen.
Parte terza
Gloriosa col tuo Divin Figlio,*
siedi, o Maria, alla destra del Padre.
Prega per noi, o Vergine clemente,*
Colui che sarà un giorno il nostro Giudice.
Vieni, Regina, in soccorso dei tuoi sudditi,*
redenti dal Sangue prezioso del tuo Figlio.
Pietosa Vergine, noi t'imploriamo*
di introdurci con i Santi nella gloria eterna.
Salva, o Regina, il tuo popolo,*
perché sia coerede del tuo Figlio.
Reggici con il tuo consiglio*
custodiscici per l'eternità beata.
Per tutti i giorni della nostra vita,*
celeste Madre, noi vogliamo benedirti.
E cantare in eterno la tua gloria*
con la lingua e con il cuore.
E Tu, Madre nostra, o Maria,*
liberaci oggi e sempre dal peccato.
Pietà di noi, o buona Madre;*
pietà di noi tuoi figli.
Mostraci sempre la tua misericordia,*
perché, o Vergine, in Te speriamo.
In Te, cara Madre, noi speriamo:*
difendici in eterno.
A Te lode e potenza, o Maria;*
a Te onore e gloria eterna. Amen.
SALMO 130
Concedimi, o Maria, l'umiltà del cuore*
e contemplerò con Te il mistero di Dio.
Benedetta sei Tu dal Signore:*
per Te ha annientato i nostri nemici.
Sia benedetto Dio Padre in eterno,*
per la tua Immacolata Concezione.
E benedetto sia Dio Spirito Santo*
che Ti ha eletta Madre di Cristo.
Rivestici, o Maria, della tua grazia*
che sola ci rende cari a Dio. Gloria.
1° ant. Donaci, o Maria, conforto e fiducia in Dio.
2° ant. Sia per Te, o Maria, il mio ultimo sospiro.
SALMO 134
Benedite il Nome santo del Signore,*
insieme al Nome della sua Madre santa.
Rivolgete a Maria costante supplica:*
pregusterete fin d'ora le gioie del Cielo.
Andate a Lei con umiltà di cuore*
e vincerete le seduzioni del peccato.
Chi l'ama con tutto il cuore,*
conoscerà la dolcezza e la pace divina.
Pensatela sempre con amore*
e giungerete sicuri alla visione di Dio.
2° ant. Sia per Te, o Maria, il mio ultimo sospiro.
3° ant. Rendi il mio spirito forte e risoluto.
SALMO 137
Ti loderò per sempre, o divina Signora:*
la tua grazia mi ha reso clemente Dio.
Volgiti ancora alla mia preghiera,*
finché io giunga a lodarti con gli Angeli.
Non disprezzare la mia supplica,*
donami uno spirito forte e risoluto.
Proclami ogni lingua la tua lode,*
o Madre divina della mia salvezza.
Libera i tuoi servi dall'angoscia e dal timore:*
vivano nella pace, sotto il manto della tua protezione. Gloria.
3° ant. Rendi il mio spirito forte e risoluto.
4° ant. Liberami dalle insidie del nemico.
SALMO 141
Dall'abisso della mia miseria, ho levato la mia supplica a Maria;*
ho versato nel suo Cuore le mie lacrime, come un figlio desolato.
Il nemico mi insidia, tende lacci alla mia vita,*
tenta di avvolgermi nella sua rete infernale.
Non lasciarmi in preda al suo furore,*
giaccia egli vinto sotto i miei piedi.
Libera dal carcere la mia vita*
e loderò in eterno il Signore, Dio degli eserciti. Gloria.
4° ant. Liberami dalle insidie del nemico.
5° ant. Ti affido, o Maria, la mia anima, nel suo viaggio incontro a Dio.
SALMO 145
Loda, anima mia, la tua divina Signora:*
canterò finché avrò vita la sua gloria.
La sua lode e il suo ricordo*
rendano esultanti le mie labbra ed il mio cuore.
L'anima mia unita a Te, o Maria, sulla terra,*
compia con Te il suo viaggio incontro a Dio.
Non la turbi il ricordo dei suoi tristi errori*
e la vista funesta del maligno.
Sotto la tua guida giunga a Cristo Giudice*
e attenda fiduciosa il suo giudizio. Gloria.
5° ant. Ti affido, o Maria, l'anima mia, nel suo viaggio incontro a Dio.
PREGHIERE CONCLUSIVE
Invocazioni
V/. Maria, Madre di grazia e di misericordia.
R/. Difendici dal nemico infernale e prendici con Te nell'ora della nostra morte.
V/. Illuminaci, in quell'ora, perché non ci avvolgano le tenebre del peccato.
R/. E il nemico infernale non possa gloriarsi della nostra rovina.
V/. Liberaci dalle fauci del leone.
R/. Salva la nostra anima dalle belve dell'Abisso.
V/. Vieni in nostro aiuto, o Madre di misericordia.
R/. Mai sarà confuso chi ti ha invocata.
V/. Prega per noi, o Madre dei peccatori.
R/. Adesso e nell'ora della nostra morte.
V/. O Maria, ascolta la mia preghiera.
R/. E vieni presto in mio aiuto.
SUPPLICA A MARIA
Vergine Addolorata, per quei singulti che straziarono il tuo Cuore materno, quando
Gesù morto Ti venne tolto dalle braccia e rinchiuso nel sepolcro:
rivolgi i tuoi occhi pietosi a noi miseri figli di Eva, che da questa valle di pianto
eleviamo a Te angosciati la nostra supplica.
Madre santa, mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno; per i
tuoi meriti eccelsi, ottienici il conforto dei santi Sacramenti; sia la nostra morte
serena e fiduciosa, nell'attesa di Gesù Giudice, placato dalle tue pietose suppliche in
nostro favore. Amen.
Versetti:
V/. Prega per noi, Santa Madre di Dio.
R/. Perché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.
V/. Deh, fa' che la nostra morte, o Madre pia.
R/. Sia per noi riposo e pace. Così sia.
Parte seconda
O vera Madre del Re del Cielo,*
Madre santa, clemente e pia.
Tu Regina degli Angeli*
Tu porta del Paradiso.
Tu scala del celeste Regno*
e della gloria senza fine.
Tu delizia dello Sposo divino,*
Tu di pietà e di grazia Arca preziosa.
Tu sorgente di misericordia,*
Tu Sposa e Madre del Re dei secoli.
Tu tempio e sacrario dello Spirito Santo,*
Tu sede eletta della Trinità Santissima.
Tu potente Mediatrice di grazia*
Tu di luce gloriosa dispensatrice.
Tu nostra forza contro il maligno*
Tu Avvocata e rifugio dei peccatori.
Tu dispensatrice dei doni celesti,*
Tu invitta Regina, terrore dei demòni.
Tu Signora dei cieli e della terra,*
Tu nostra potente Avvocata presso Dio.
Tu salvezza di chi t'invoca,*
Tu porto ai naufraghi, sollievo ai miseri, rifugio ai derelitti.
Tu Madre degli eletti e pienezza della loro gioia,*
Tu dispensatrice di felicità divina.
Tu ministra di gloria e di perdono,*
Tu promessa da Dio ai santi Patriarchi.
Tu luce dei Profeti e sapienza degli Apostoli,*
Tu Maestra degli Evangelisti.
Tu forza dei Martiri e guida dei Confessori,*
Tu gioia e candore delle Vergini.
Tu per salvarci dalla morte eterna,*
accogliesti nel tuo seno verginale il Figlio di Dio.
Tu schiacciasti l'antico serpente*
e apristi ai fedeli il Regno eterno.
A Te lode e potenza, o Maria,*
A Te onore e gloria eterna. Amen.
Parte terza
Gloriosa col tuo Divin Figlio,*
siedi, o Maria, alla destra del Padre.
Prega per noi, o Vergine clemente,*
Colui che sarà un giorno il nostro Giudice.
Vieni, Regina, in soccorso dei tuoi sudditi,*
redenti dal Sangue prezioso del tuo Figlio.
Pietosa Vergine, noi t'imploriamo*
di introdurci con i Santi nella gloria eterna.
Salva, o Regina, il tuo popolo,*
perché sia coerede del tuo Figlio.
Reggici con il tuo consiglio*
custodiscici per l'eternità beata.
Per tutti i giorni della nostra vita,*
celeste Madre, noi vogliamo benedirti.
E cantare in eterno la tua gloria*
con la lingua e con il cuore.
E Tu, Madre nostra, o Maria,*
liberaci oggi e sempre dal peccato.
Pietà di noi, o buona Madre;*
pietà di noi tuoi figli.
Mostraci sempre la tua misericordia,*
perché, o Vergine, in Te speriamo.
In Te, cara Madre, noi speriamo:*
difendici in eterno.
A Te lode e potenza, o Maria;*
a Te onore e gloria eterna. Amen.
INTRODUZIONE
Primo giorno
Il vulcano in eruzione
Per farsi una qualche idea del mistero dell'Imma-colata Concezione, si può pensare
alla legge della con-trazione del peccato originale come ad una colata di lava ardente
da un vulcano in eruzione.
Il peccato originale, infatti, si trasmette per via di generazione in ogni figlio che viene
concepito, river-sandosi come un torrente di fuoco vulcanico che avan-za bruciando e
distruggendo tutto ciò che incontra, alberi e case, uomini e bestie, fiori e piante,
lasciando dietro di sé soltanto squallore e morte. In questo senso tutti i figli di Adamo
vengono concepiti rovinati dalla lava del peccato originale. Ogni uomo infatti può
ripe-tere con verità il versetto del Salmo che dice: «Nel pec-cato mi ha concepito mia
madre» (Sal 50,4).
Ebbene, a questa legge inesorabile di morte non è andata soggetta una sola creatura
adamitica: Maria di Nazaret. Ella, infatti, predestinata ad essere la Madre di Dio, per
generare Gesù, il Verbo Incarnato, fu sot-tratta alla contrazione della colpa d'origine
con la pre-servazione operata da Cristo, quale Redentore per-fettissimo.
Fu come se la colata di lava ardente, nel suo avan-zare distruttivo e micidiale, avesse
incontrato lungo il cammino un monte su cui era posto il più ameno giar-dino di fiori
e di piante pregiate. La colata di lava ha circondato il monte e ha proseguito oltre
lasciando intatto e fiorente quel giardino posto sul monte, che risalta ancora più
rigoglioso e splendido sulla zona di morte che lo circonda tutt'intorno.
Il torrente del peccato originale, fuoco distruttore e micidiale, si fermò di fronte a
Maria, di fronte a que-sta creatura ammirabile, predestinata ai sommi misteri
dell'Incarnazione e della Redenzione, e la lasciò intat-ta andando oltre nella sua
marcia di rovina delle anime di tutti i discendenti di Adamo e di Eva fino alla fine dei
tempi.
Questa è l'Immacolata Concezione: un paradiso di grazia, un giardino di candore e di
bellezza. Unico, esso non ha l'eguale. Il mistero dell'Immacolata «contiene molti altri
misteri - afferma san Massimiliano M. Kol-be - che col tempo saranno svelati».
L'Immacolata Concezione, perciò, è un firmamento di stelle nel qua-le Dio pone la
sua stessa dimora, perché, come insegna san Luigi Maria Grignion da Montfort, Dio
«ha fatto un mondo per l'uomo viatore, questo nostro; ha fatto un mondo per l'uomo
beato, il paradiso; ha fatto un mondo per Sé e gli ha dato il nome di Maria» (Il segre-
to di Maria, 19).
PROPOSITO: Guardare all'Immacolata, giardino di gra-zia, e recitare il Rosario
chiedendo a Lei la grazia di rendere la mia anima un giardino di virtù, liberandolo
dagli sterpi dei difetti e dall'immondizia dell'impurità.
Secondo giorno
Terzo giorno
Quarto giorno
Quinto giorno
Sesto giorno
Settimo giorno
Ottavo giorno
L'IMMACOLATA: "GLORIA SU GLORIA"
«Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente» (Lc 1,49). Tutta la gloria dell'Immacolata
proviene da Dio Uno e Trino. Dio Padre, infatti, ha eletto l'Immacolata sua Figlia;
Dio Figlio l'ha eletta sua Madre; Dio Spiri-to Santo l'ha eletta sua Sposa.
L'Immacolata è stata realmente voluta quale «complemento della Santissima Trinità»,
come si legge in alcuni testi di Patristica, cita-ti di frequente lungo i secoli.
Nel disegno eterno di Dio, l'Immacolata Concezio-ne è la radice primaria e feconda
del mistero di Maria, che fa unità inscindibile con la Maternità Divina e uni-versale.
Maria Santissima, infatti, è, nel suo essere costi-tutivo, l'Immacolata per la missione
della Maternità divina, corredentiva, universale, regale. L'Immacolata è la "piena di
grazia" nel suo essere; è la Madre del Ver-bo Incarnato e dell'universo nel suo
operare. Ella è sta-ta voluta da Dio, è stata creata da Dio proprio per questo.
Di qui si comprende ancor meglio che il primato assoluto e universale di Cristo, Dio
Incarnato, non può non essere, in subordine, il primato assoluto e univer-sale anche
dell'Immacolata, Madre di Lui, voluta «con l'unico e identico decreto, con cui fu
prestabilita da Dio l'Incarnazione della Divina Sapienza», «congiunta con lui con
strettissimo e indissolubile vincolo», come affer-ma luminosamente la Bolla
dogmatica Ineffabilis Deus.
Quale somma grandezza e quale ineguagliabile glo-ria comporti tutto questo per
Maria non è dato a noi di misurarlo e neppure di immaginarlo. Ma può bastare la
mirabile Lettera Enciclica, Ineffabilis Deus, scritta dal papa Pio IX per la definizione
dogmatica dell'Imma-colata Concezione, a darci alcune idee che non posso-no non
stupire per la trascendente sublimità dei contenuti e delle espressioni, le quali
riecheggiano e sintetizzano l'immenso patrimonio di gloria dell'Im-macolata Madre,
lasciatoci e trasmessoci dalla Chiesa lungo i due millenni di storia del Cristianesimo e
della Mariologia.
L'autorità del supremo Magistero della Chiesa, che parla per mezzo della Bolla
dogmatica Ineffabilis Deus, ci garantisce infallibilmente che l'Immacolata Conce-
zione è stata «sempre ornata con gli splendori della perfettissima santità» per
«l'eccelsa dignità della Madre di Dio, [...] uscita dalla bocca dell'Altissimo,
completamente perfetta, bella e interamente cara a Dio [...] sede di tutte le grazie,
ornata di tutti i carismi del divino Spirito, anzi tesoro quasi infinito e abisso ine-
sausto dei medesimi carismi».
L'Immacolata ha brillato del fulgore «di tutti i doni celesti, di quella pienezza di
grazia, e di quella inno-cenza, per cui fu come un miracolo ineffabile di Dio, anzi il
culmine di tutti i miracoli, riuscendo degna Madre di Dio, e [..] fu superiore a ogni
lode sia uma-na che angelica, [...] fu un tabernacolo creato da Dio stesso, formato
dallo Spirito Santo e veramente pur-pureo».
Ricca e suggestiva, inoltre, è la simbologia biblica veterotestamentaria di cui il papa
Pio IX si serve nell'En-ciclica, ricordando espressamente alcuni fra i più impor-tanti e
significativi simboli biblici: l'arca della salvezza, la scala di Giacobbe, il roveto
ardente, la torre inespu-gnabile, il giardino sigillato, la città di Dio, il giglio tra le
spine, la terra vergine, il paradiso, il legno immarce-scibile, la fonte limpida, il
tempio divinissimo, il tesoro di immortalità, l'aurora «da ogni parte splendente».
Più sublime e trascendente di tutte, infine, è la pagi-na dell'Enciclica con le
espressioni che vogliono scol-pire la suprema bellezza e santità dell'Immacolata
Concezione, forzando, potrebbe dirsi, le parole umane a dire l'inesprimibile,
attingendo sempre al patrimonio dei Santi Padri e scrittori della Chiesa, i quali «chia-
marono spessissimo la Madre di Dio coi titoli di imma-colata, e immacolata sotto
ogni aspetto, innocente ed innocentissima, [...] tutta pura, tutta intemerata, la stessa
purità e innocenza, più bella della bellezza, più venusta della venustà, più santa della
santità [...] colei che fu superiore a tutti, Dio solo eccettuato, e fu per natura più bella,
più formosa, più santa degli stessi Cherubini, dei Serafini e di ogni altra milizia
angelica, alla cui lode non sono affatto sufficienti sia le lingue terrene, che le celesti».
Aveva ben ragione san Bonaventura di affermare che, «tanta è l'eccellenza della
gloriosa Vergine, che nel parlare di Lei e lodarla si può mancare solo per difetto»,
dando ragione quindi al celebre motto di san Bernardo «De Maria numquam satis»,
ossia Maria non può essere mai abbastanza lodata, dando ragione anche a san Pio da
Pietrelcina il quale durante un'estasi, con-templando la bellezza di Maria, esclamò:
«Se non ci fosse la fede, gli uomini ti direbbero Dea!».
Nono giorno
SOLENNITA' DELL'IMMACOLATA
E non finisce qui la glorificazione della Madonna da parte del Figlio Gesù, perchè
Egli l'ha voluta anche: Madre dell'umanità,
Madre della Chiesa,
Corredentrice universale e Mediatrice di tutte le grazie;
e alla fine della vita l'ha glorificata con la gloriosa Assunzione in anima e corpo al
Cielo e con la cele-ste incoronazione quale Regina del Paradiso, Regi-na
dell'universo.
Che cosa mai, dunque, Gesù avrebbe potuto fare in più per glorificare l'Immacolata?
Per questo Lui, e sol-tanto Lui, è realmente l'ideale assoluto dell'infinito amore e
dell'infinita gloria da donare all'Immacolata. E proprio questo ideale assoluto di
amore e di gloria san Massimiliano ha sempre cercato di fare suo consacran-do tutto
se stesso con un voto speciale all'Immacolata, e spingendo tutti gli uomini a
consacrarsi all'Immaco-lata in quella maniera che non ammette proprio nessun limite,
ossia con la consacrazione illimitata.
Perchè non fare anche noi la Consacrazione illimi-tata all'Immacolata, alla scuola di
san Massimiliano Maria Kolbe? Alla scuola dei Francescani dell'Imma-colata, frati e
suore, che vivono con il Voto mariano della consacrazione illimitata all'Immacolata?
PROPOSITO: Voglio conoscere la "consacrazione all'Immacolata" e voglio
prepararmi a farla con tutto l'impegno di viverla giorno per giorno, per essere tut-to
puro, "tutto dell'Immacolata".
E ora dove vai? ... Sei nel cammino che mena a Dio o fuori di Dio? ...
O Vergine Immacolata, bellissima Figlia dell'Altissimo Principe, pérfice gressus
nostros in semitis tuis (Salm. 16, 5) dirigi e perfeziona, Ti preghiamo, i nostri passi
nella imitazione delle Tue vestigia sacrosante!...
2. punto
Considera, o anima, che i passi di Maria si chiamano bellissimi ne' suoi calzari. Al dir
de' Santi, i passi ne' calzari significano le affezioni dello spirito munite di virtù...; e
Maria fin dal primo istante del suo essere fu sempre pu-rissima e perfettissima: i suoi
pensieri, le sue affezioni, i suoi desideri, le sue opere furon sempre munite ed ornate
di ammirabili virtù; come di fragranti fiori, se ne spandeva intorno il soave odore,
senza che alito vizioso od om-bra alcuna venisse mai ad offuscarne la bellezza.
E tu, anima che mediti, pel deserto impuro di questo terreno pellegrinaggio cammini
senza darti premura di munirti di tutte le necessarie virtù ...
Deh! solleva oggi il tuo spirito, allontana le impurità che ti circondano, ti fortifica
della difesa di sante virtù per camminare ad esempio di Maria e raggiungere le beate
aspettazioni nel Paradiso.
O Maria, la più pura tra le creature, for-tifica i nostri passi nell'imitazione delle Tue
sante virtù!...
3. punto
Considera, o anima, come Maria, dopo il Figlio suo, essendo la primogenita
dell'Altis-simo, dicesi per antonomasia : Filia Principis figlia la più diletta, la più
cara, la più bene-merita al suo Padre Principe, Dio. E questa figliolanza che Maria
ebbe nella sua benedetta Concezione, sempre Ella la conservò inviola-ta... mai la
diminuì con qualche disubbi-dienza, anzi con ammirabile progresso l'ac-crebbe
sempre per la totale osservanza della legge e per l'assoluto rispetto al suo Padre
celeste.
O Maria, beatissima, che fosti sempre fi glia e giammai serva, Figlia sempre della
grazia e giammai serva del peccato!...
E tu, o anima che mediti, come hai con servata la figliolanza che Dio ti diede, per
gra-zia, nel santo Battesimo?...
Di chi sei stata figlia per tanto tempo?... ed ora di chi sei figlia?... In carità, ricupera
di nuovo la figliolanza divina per non mai più perderla...; proponi fermamente di non
esser più figlia di Eva, serva del peccato, ma figlia di Maria, primogenita di Dio fra le
creature e Madre delle grazie.
II° GIORNO (30 novembre)
Juncturae femorum tuorum sicut monilia, quae fabricatae sunt manu artificis.
(Cantico VII, I) Le giunture dei tuoi fianchi (son) come monili lavorati per mano
d'artefice.
1. punto
Considera, o anima, come Maria dal primo istante di sua vita fu tutta un essere
ordina-tissimo e perfettissimo, in cui la natura e la grazia si armonizzarono insieme, e
lo spirito e la carne, le parti superiori e le inferiori an-darono sì bene congiunte con la
giustizia ori-ginale, che furono giunture mirabili, come di collane preziose, lavorate
dalla mano medesima dell'Onnipotente Artefice. E quella rettitudine, onde fu ricolma
Maria, fin dal suo Concepi-mento senza neo di colpa originale, fu serbata sempre
illesa e intatta senza la minima mac-chia di colpa attuale.
O Vergine eccelsa, beatissima Voi che foste sempre sì giusta e sì retta! E tu, o anima
che
mediti, manchevole già per la colpa originale, ancora più ti macchiasti di tanti peccati
at-tuali!... Ahimè! quanto hai trascurato del-l'osservanza alla divina legge!... quanti
pre-cetti trasgrediti... quanti comandamenti ne-gletti... Vedi come accanita è la lotta
che si combatte in te stessa.... come il senso esce fuori della ragione..., come la carne
si ribella alle leggi dello spirito!...
O Maria, nobile esempio di perfezione, siate per me luce e guida, affinchè io mi
conduca rettamente per la via del Cielo.
2. punto
Considera, come Maria dall'istante della sua Immacolata Concezione, camminò sì
retta-mente da non declinare nemmeno in minima colpa veniale, nè nelle cose
prospere, nè nelle avverse. E quantunque in quell'istante sublime avesse il dono della
piena cognizione, come la creatura più favorita da Dio, privilegiata dalla colpa
comune, arricchita di tutti i doni cele-sti, non pertanto, vedendosi cotanto gloriosa, se
ne invanì in qualche modo; ma, tutta umile, magnificava l'Altissimo nelle sue
misericordie. O anima, che cosa vuol dire tanta vanità e leggerezza del tuo cuore?...
Se Dio ti favorisce co' beni di natura o di fortuna o di grazia, subito il vento della
vana gloria ti solleva, senza riflettere nè al profondo del tuo nulla, nè alle miserie del
tuo niente, nè alla bontà del tuo Dio. Quis te discernit?... Sei ricca; chi ti distingue
dall'uomo povero?... Dio. Sei sapiente; chi ti distingue dall'ignoran-te?... Dio. Sei
santa; chi ti distingue dal pec-catore?... Dio. Dunque, o anima, quid habes quod non
accepisti? "che cosa hai che non abbi ricevuta?...". E se l'hai ricevuta, perchè ti glorii,
come se non l'avessi ricevuta?
O Maria, gloriosissima e fortissima Donna, infondete Voi nel mio spirito dell'umiltà
per accogliere tutto da Dio e, nelle prosperità, non disprezzare alcuno e magnificare
le misericor-die del Signore.
3. punto
Considera, come Maria nemmeno declinò nelle cose avverse. In quel primo istante in
cui ebbe principio la Sua vita, Ella fè di se stessa un totale sacrificio a Dio,
offerendosi, da quel punto, di patire qualsivoglia avversità che le potesse accadere,
come aviatrice nell'esilio di questo mondo; e tutto poscia Ella accettò con allegrezza
del suo spirito, stimandolo quali grazie e favori del Donator celeste per unifor-marsi
interamente al divino beneplacito.
O Maria, beatissima Voi, che senza colpa alcuna vi sacrificaste così lietamente alle
pene! E, tu, anima che mediti, sei così molle e deli-cata, che ogni minimo male
t'infrange; una parola leggiera ti altera, qualsivoglia piccola tribolazione ti conturba...
Vorresti tutte le cose a tuo genio... che la volontà di Dio fa-cesse a tuo modo... Ma
stolta che sei! Dio governa il mondo, Dio dispone tutto; e quel che Dio fa è adorabile.
Perchè, dunque, non ricevertelo con pazienza? perchè non confor-marti totalmente al
suo divino volere? Poni .mente, al contrario, alle tue innumerabili colpe per
accettarne con rassegnazione le pene...
O Maria, Signora e Madre di misericordia, riguardate me, miserabile peccatore e
degna-tevi, per pietà, farmi intraprendere il retto cammino della patria beata!
III° GIORNO (1° dicembre)
Sicut crater tornatilis, munquam indigens poculis (Cantico VII, II) Come un calice
lavorato al torno, che non manca mai di bevanda.
1. punto
Considera, o anima, come Maria nella Sua Concezione, fu creata così perfetta, che il
Suo sacratissimo Spirito vien dalle sacre carte raf-figurato ad un calice rotondo,
lavorato al torno, che presenta la figura più ammirabile fra tut-te. Quanto ella operò
da quell'istante fu senza difetto alcuno, anzi ogni atto fu di eccelsa per-fezione.
Il contrario avviene in te, o anima che mediti. Oh! quante imperfezioni nel tuo spi-
rito, anche nell'operar bene tu manchi!... o manchi nel fine... o nel modo... o nel tem-
po... o in altra circostanza... Difficilmente da te si farà opera buona, che non vada ac-
compagnata dalla sua imperfezione.
Misera! quanto ti devi umiliare! quanto ti devi confondere! essendo tu imperfetta per
condizione di natura, imperfettissima per ele-zione di volontà. O Maria, specchio
fulgidis-simo di perfezione, infondete in me uguale spi-rito che fu in Voi, affinchè
segua adeguata-mente la mia destinazione eterna.
2. punto
Considera, come Maria nel suo Immaco-lato Concepimento non fu solo raffigurata,
per la sua perfezione, ad un calice perfetto e ro-tondo, ma ancora ad un calice ripieno
fino al colmo: nunquam indigens poculis. In quel primo istante in cui fu formata sì
bellissima Creatura, subito il Suo Sposo celeste la intro-dusse nel tempio recondito
della sua Sapienza e ne riempì il nobilissimo Spirito col più puro e prelibato suo
amore. E questa pienezza che Marià ebbe nella Sua Concezione, si mantenne senza
diminuizione alcuna, anzi con accresci-mento sempre maggiore.
O Maria, fortunatissima Voi, che foste sempre piena d'amor di Dio!
All'incontro, o anima che mediti, per rico-noscere qual sia la tua pienezza, considera
di quali pensieri è piena la tua mente, di quale amore la tua volontà, di quali desideri
il tuo cuore!... D'ogni altra cosa sei ripiena, fuor-chè d'amor di Dio... Quante volte hai
reso sterile e infecondo il preziosissimo dono della grazia divina, quante volte esso
discese nel tuo spirito riempito già del veleno mortifero di tante colpe! ...
O Vergine, sacratissima, ottenete a me ancora che io sia sempre piena di quella gra-
zia con cui Vi rendeste così fedele al vostro Sposo!
3. punto
Considera, che non senza mistero lo Spi-rito di Maria è detto un mistico calice
rotondo e ripieno, poichè Ella in quel primo istante fu formata e ricolma per
rispondere all'altezza dei Consigli dell'Eterno, all'oceano immenso delle divine
illuminazioni, all'infinito cuore di Dio. E ciò non in una parte o in altra, ma in tutto e
per tutto, in guisa che il Re celeste,
dovunque gustasse in Lei del suo amore, de' suoi desiderii, delle sue sante
operazioni... O veneranda Vergine, felicissima Voi, che con corrispondenza fedele
piaceste in 'tutto e sempre a Dio!
Anima che mediti, come mai conservasti la tua fedeltà al tuo Padre e tuo Dio? Da
quanto tempo il Signore ti dice il desiderio ardente della tua salute, e tu, senza pietà,
con-tradici a' suoi voleri, rigetti le sue ispirazioni, disprezzi la sua grazia!... E se pure
in qual-che cosa ne accogli l'invito, non per questo corrispondi ai fini altissimi della
divina Prov-vidénza!...
O Maria, inclita Creatura, sempre ripiena di grazia, per la innata Vostra clemenza,
riem-pite l'anima mia della grazia di sante virtù, affinchè viva sempre sitibonda del
divino amo-re del vostro Unico Figlio, Gesù, siccome Egli vive sitibondo della mia
salute.
IV° GIORNO (2 dicembre)
Sicut acervus tritici vallatus liliis. (Cantico dei Cantici, VII, 2) Come un monte di
frumento circondato di gigli.
1. punto
Considera, o anima, come Maria dal primo istante di sua Immacolata Concezione fu
fe-conda di sante operazioni, in modo che il Suo sacrato Spirito viene nelle sacre
carte raffigu-rato, per la fecondità, ad una ricca massa di frumento.
E questo non è senza mistero, poichè il granaio del Paradiso non s'empirà d'altro che
di frumento scelto e ben purgato; il che è l'i-stesso a dire, per nostro
ammaestramento, di pensieri puri, di desideri santi, di opere vir-tuose, di cui
dev'essere feconda un'anima per entrare nella gloria beata. E come della paglia e della
zizzania si faranno fascicoli per bru-ciarli nel fuoco, così de' pensieri vani, delle opere
infruttuose, de' desiderii cattivi eterna e lagrimevole dimora sarà l'Inferno. O anima
che mediti, quale mai è stata sinora la tua fe-condità nel bene?!... O non sei andata
dietro alle vanità, alle cure del secolo, a' cattivi de-siderii?!... O Vergine sacrosanta,
donate an-che al mio spirito la Sella fecondità dei figli di Dio!...
2. punto
Considera ancora, che dovendo Maria con-cepire nella umanità il Verbo Eterno, il
quale è il Frumento degli eletti e il pane di vita eter-na, era necessario che dal primo
istante di sua Concezione, fosse fecondata di Spirito Santo la Sua mente per
concepire spiritualmente da quel punto 1'istesso Figliuol di Dio, che doveva, a sua
volta, renderla feconda d'ogni bene, d'o-gni grazia... O Maria, beatissima Voi, che fo-
ste di Dio mirabilmente feconda in tutto il Vostro essere!
Ancor tu, o ,anima che mediti, puoi ad imi-tazione di Maria concepire spiritualmente
il Figliuol di Dio; ma poichè non ti lasci fecon-dare dallo Spirito Santo, accogliendo
docil-
mente le ispirazioni della sua divina grazia, perciò non ti rendi abile a concepirLo, ed,
al contrario, ti lasci invadere dalla prava concu-piscenza per concepire dolore e
partorire ini-quità. Oh deplorevole miseria! O Maria, Ver-gine delle vergini, Madre
purissima e castis-sima, pe' Vostri meriti fate che il Signore renda il mio spirito sterile
al male e fecondo al bene.
3. punto
Considera, che lo Spirito di Maria si raf-figura nel cumulo di frumento tutto fornito e
circondato di gigli, volendo significarci con ciò lo Spirito del Signore, che fu
ammirabile la purità di Maria, essendo Ella pura con la purità verginale nel corpo e
nell'anima. Fu am-mirabile Maria per la purità nel corpo, essendo vergine prima del
parto e dopo il parto an-cora; molto più ammirabile per la purità del-l'anima, essendo
tutta bella, intatta da ogni colpa.
Per sì eccelsa purità, il suo claustro ver-ginale, del corpo e dello spirito, fu chiuso al-
l'intorno da gigli di purezza e di candore vallatus liliis.
In tutti è entrato il peccato di Adamo, fuorchè in Maria, essendo stata fatta speciosa,
soave, illibata nella sua Immacolata Conce-zione.
E tu, anima che mediti, che fai frattanto al confronto di questo specchio purissimo,
sen-za macchia?... Riempiti di confusione, cono-scendo al chiaro le tue laidezze,
impurità, soz-zure; detesta con sommo orrore ogni immon-dezza di peccato, per
imitar Maria nella purità della grazia.
O Maria, Madre inviolata e incorrotta, soc-correteci della Vostra protezione nella pura
fecondità di mente e di corpo!
V° GIORNO (3 dicembre)
Sicut duo hinnuli gemelli capreae. (Cantico VII, 3) Come due teneri capretti gemelli.
1. punto
Considera, o anima, come Maria ebbe nella sua Concezione l'intelletto e la mente
piena di scienza e di sapienza divina, in guisa da cono-scere profondamente con
l'abito della fede e con i doni infusi la maestà, la grandezza, le perfezioni di Dio. Così
conobbe la bontà di Lui diffusa in tutte le creature, l'Onnipotenza con cui le ha create
e le conserva, la Provvidenza con cui le regge e governa, la Misericordia con la quale
perdona, la Giustizia con cui punisce, e tutti gli altri attributi di Lui. In tal modo da
quel primo istante e per sempre conservò Maria la sua mente occupata in Dio; e quan-
tunque avesse una piena scienza delle creature, non per tanto deviò mai l'intelletto dal
centro suo.
E qui, che, sebbene per l'ordinario la scienza gonfia, pure la pienezza di una scienza
sì sublime non rese gonfio in maniera alcuna il suo spirito, ma fu sempre umilissima
nella cognizione di se stessa. Tu, al contrario, sei ignorante di Dio, mantendo la tua
mente ozio-sa ed occupata nelle scienze vane delle crea-ture .... oppure, se hai
qualche notizia del Crea tore, subito la superbia t'innalza a voler sapere di Dio quello
che non spetta.
O Vergine beatissima, Voi che siete invo-cata la sede della Sapienza - Sedes
sapientiae - illuminate, Vi prego, la mia mente della co-gnizione vera e necessaria del
mio Dio!
2. punto
Considera, come anche la volontà di Ma ria fu ripiena di una ferventissima divozione
a Dio. La divozione consiste principalmente nella virtù di pregare, e Maria fu quella
crea-tura divotissima, che conservò sempre in ora-zione il suo spirito, eleggendo Dio
dal primo istante della sua Immacolata Concezione, come il suo Diletto soavissimo
da tenerne sempre ripieni la mente e il cuore.
O Maria, - Vas insigne devotionis - vaso in-siegne di divozione, beatissima Voi! O
anima che mediti, donde viene che oggi è mancata l'osservanza della divina legge?
Perchè è man-cato lo spirito dell'orazione: - nemo est qui recogitet corde - non vi è
nessuno che rifletta in cuor suo! Anche negli ecclesiastici si stu-dia Dio, si predica
Dio, s'insegna Dio, si di-sputa Dio; negli Evangeli e nelle scritture si legge di Dio ....
eppure si ha uno spirito ari-do, senza divozione a Dio.
Scienza assai, e orazione niente; ogni pa-bolo è per l'intelletto, e niente per la volontà.
In carità Vi prego, o Maria, a farmi amica l'o-razione, acciocchè a vostra imitazione
possa io pure dire al Signore: « la meditazione del mio cuore è sempre rivolta al tuo
cospetto » meditatio cordis mei in conspectu tuo semper! (Salm. XVIII, 14).
3. punto
Considera, come la mente e la volontà di Maria sono dalle sacre carte paragonate, per
la uguaglianza di pienezza, a due teneri caprettini gemelli: sicut duo hinnuli gemelli
capreae. I gemelli sono quelli che, nati al medesimo par-to, sono eguali nell'altezza e
grandezza; così Ma-ria fin dal primo istante di sua Immacolata Con-cezione, ebbe
una mente piena di scienza di Dio, ed una volontà ugualmente piena di di-vozione a
Dio. E questa pienezza fu di tal guisa uguale nelle due potenze, che non fu maggiore
nel Suo spirito la scienza, che la divozione.
O anima che mediti, quanto si manca da te in questa uguaglianza! Quando tu arrivi a
fare una mezz'ora di orazione mentale, stimi di aver fatta gran cosa; e mentre ti senti
tra-sportata dallo Spirito a prolungare la dimora del tempo, per gustare quanto è dolce
il Si-gnore, allora appunto l'abbandoni. Che dire, dunque, di te, che cibi la tua
volontà, ma non la riempi?! Non la divina grazia, ma tu... metti tu i limiti alla tua
divozione...; a vo-lontà tua tassi la bontà di Dio, di volere quel tanto e non più. Come,
Dio può riempire lo spirituo tuo di divozione?... E per questo non cammini avanti
nella vita dell'orazione, ma resti in un medesimo stato e, forse... vai in-dietro!...
O Maria, Maestra di sapienza e vaso in-signe di devozione, donate al mio spirito, per
vostra gran clemenza, un santo fervore per potere, con una vita divota, sacrificarmi a
Dio.
VI° GIORNO (4 dicembre)
Sicut turris eburnea. (Cantico dei Cantici, VII, 4) Come torre d'avorio.
1. punto
Considera, o anima, come Maria viene ras-somigliata nella Cantica ad una Torre
d'avorio, per la purissima virtù del suo spirito, con la quale mantenne sempre elevata
la sua mente al Cielo, e mai china sulle cose di questa ter-ra; e ciò fece dal primo
istante di sua Im-macolata Concezione, considerando che ogni bene è da Dio.
Pertanto, gratissima al Creatore, Lo benediceva e ringraziava per averLa fatta
perfettissima tra le creature; d'averLe data una anima pura dalla colpa comune ed un
corpo incontaminato da ogni fomite di concupiscen-za. O anima che mediti, tu sei di
quegli in-grati che, ricolmati d'infiniti benefici dal, Si-gnore, non levano la mente al
Cielo per rin-graziarlo.
Con tale ingratitudine ti rendi simile alle bestie immonde, che stanno sempre col capo
chino verso la terra e si nutrono dei frutti senza mirare mai quell'albero che
abbondan-temente ce li manda.
Come puoi, adunque, scordarti di Dio, da cui hai ricevuto ogni bene di natura, di gra-
zia e di fortuna ?
O Maria, anima gratissima sopra tutte le altre, donate a me pure grazia di gratitudine
a Dio, come a mio Creatore.
2. punto
Considera, come Maria non solamente te-neva elevato il suo Spirito purissimo al
Cielo, pe' benefici che in quel primo istante aveva ricevuto da Dio, come Creatore,
ma anche lo teneva elevato per i benefici che aveva da ri-cevere dall'istesso Dio,
come Conservatore, di-mostrandosi gratissima l'Inclita fra le creature alla Bontà ed
alla Provvidenza dell'Altissimo.
Rifletti, o anima che mediti, che la tua di-pendenza da Dio è infinitamente maggiore
di ogni altra che hai di ordine naturale. In questo la tua dipendenza è relativa o
temporanea o accidentale; essa è in rapporto a certe per sone, a certa età, per un dato
tempo, per un determinato luogo; ma la tua dipendenza da Dio è essenziale, assoluta,
continua. Senza il concorso dell'opera conservatrice di Dio, tu tor-neresti nel tuo
nulla: senza la sua grazia tu torneresti nel nulla della colpa. Or vedi, se hai bisogno di
Dio!... E se questo bisogno è incessante, perchè, dunque, non tenere lo spi-rito
elevato a lodare, benedire e magnificare la Bontà di questo Dio?...
O Vergine gloriosissima, Voi che singolar-mente corrispondeste a Dio con incessanti
lodi, donate a me pure grazie di riconoscenza al-l'Altissimo, come a mio Creatore.
3. punto
Considera, come Maria teneva ancora ele-vato il suo Spirito a lodare Dio pe' benefici
che sperava della futura gloria, riconoscendo con gratitudine il suo Dio, fin da quel
primo istante, non solo come Creatore e Conservatore della vita presente, ma anche
come Glorificatore benignissimo della vita futura.
O anima che mediti, se tu, come viatrice, cammini al Cielo, perchè dunque la
speranza non ti solleva a mirare il Cielo?...
Se il tuo obbligo ti costringe a tenere la mente elevata in Dio pe' benefici che ricevi in
questa vita, quanto maggiormente non devi farlo per quelli che ti speri nell'altra ? ...
Imita, pertanto, la perfettissima e gran Regina a tenere elevati la mente e il cuore,
intenti a magnificare l'Altissimo per la spe-ranzadell'Eterno Bene il quale non è altro
che 1'istesso Iddio nella beatissima gloria del Pa-radiso.
O Maria, spirito elevatissimo sopra tutti i creati spiriti, donate a me pure grazia di
amo-re e di riconoscenza a Dio nella speranza della mia glorificazione.
VII° GIORNO (5 dicembre)
Oculi tui columbarum Oculi tui sicut piscinae in Hesebon (Cantico VII, 4) Gli occhi
tuoi di colomba. Gli occhi tuoi come le peschiere di Hesebon.
1. punto
Considera, o anima, come Maria per la pu-rità e semplicità d'intenzione che aveva nel
di-rigere tutti i suoi voleri a Dio, come a suo ul-timo fine, vien celebrata perciò nella
rettitu-dine dell'acuta sua mente che si paragona nel-la Cantica al puro splendore
degli occhi di co-lomba. Ebbe, Ella, infatti, dal primo istante di sua Immacolata
Concezione, semplicissimo lo sguardo della mente e purissimi i moti del cuore,
amando Dio, puramente per Dio; aman-do il prossimo, puramente per Dio...; e quan-
to operò da quell'istante, pel decorso di sua vita, tutto fu da Lei operato
semplicemente e unicamente per Dio...
O Maria, ammirabile Colomba, Vi ammi-riamo nella purissima intenzione de' vostri
voleri!
E tu, o anima che mediti, quanto sei lungi da questa rettitudine d'intenzione al bene!...
Tu ami Dio, ami il prossimo, ami te stesso, ma non unicamente per Dio...
Se leggi, se studi, se lavori, se preghi, se frequenti i Sacramenti, se fai ogni
operazione buona nel suo genere, quanti difetti, quante passioni vi entrano!...
Oh! se tutto dirigessi a Dio... ti faresti gran santo!... Orsù, raddrizza le tue intenzio-ni;
opera il bene, ama il bene, ma unicamente per Dio. Dio solo!
O Maria, anima elettissima, che foste de-cantata unica, purissima colomba dello
Sposo celeste, siate il nostro luminare di rettitudine nella mente!
2. punto
Considera, come Maria si mostrò purissi-ma colomba non pure mirando solo Dio nei
suoi voleri al bene, ma anche mirando Dio solo nella sua fuga dal male. Dal primo
istante di sua Concezione odiò ogni colpa, abbominò ogni peccato, ma puramente per
Dio. Non vol-le mai il male, perchè non lo vuole Dio; de-testò ogni peccato, perchè
lo detesta Iddio.
Che dici, o anima, della purissima inten-zione di Maria ? O forsennati figli di Adamo,
inclinati sempre a storte intenzioni!... Non si farà il peccato, perchè porta infamia; ma
non perchè è offesa di Dio. Non si commet-terà la colpa, perchè siam veduti dagli
uomi-ni; ma non perchè ci vede Dio. Non si vorrà il peccato, perchè dissipa la roba;
ma non per-chè offende Dio. O menti storte di peccatori! O anima che mediti, poni
mente alla dottrina evangelica: "Se il tuo occhio sarà semplice, tutto il tuo corpo sarà
splendente: ma se il tuo occhio sarà malizioso, tutto il tuo corpo sarà tenebroso".
Retta intenzione a Dio, se vuoi che ti sia-no parimenti di merito il fare il bene e il fug-
gire il male. Cammina, o anima, alla luce di questo insegnamento e, in breve, sarai
santa! O Maria, eccelsa sopra tutte le creature. Voi che tutto potete, siate col Vostro
esempio il rifugio sicuro alle nostre anime nella retti-tudine della vita.
3. punto
Considera, o anima, come gli occhi di Ma-rra non solo si paragonano agli occhi di co-
lomba, ma anche a due fontane d'acqua di gran pregio: sicut piscinae in Hesebon; e
questo è un gran mistero. Ella, infatti, destinata dall'Altissimo nella sua concezione
ad es-sere mediatrice del genere umano, cominciò dal primo istante ad aver la
pienezza delle grazie anche per noi, come fontana che riversa fuori di se, a ristoro de'
bisognosi, limpide e fresche onde.
E Maria, dal primo istante, fu inclita per misericordia, fu l'avvocata de' miseri,
interce-dendo davanti al tribunale di Dio pel perdono dei colpevoli, per la redenzione
del mondo, per la salvezza de' peccatori.
O anima che mediti, sollevi pure il tuo cuo-re! Noi abbiamo Maria, tutta bella e tutta
piena di misericordia per noi. Ma procuriamo d'imitarLa ancor noi nell'aver
misericordia verso i bisognosi, nel perdonare a' nostri of-fensori; giacchè trovano
misericordia quelli che avranno usato la misericordia.
O Maria, unica speme de' peccatori, Voi che il tutto valete, degnateVi di rivolgere
quei Vostri occhi misericordiosi a noi, acciocchè in tutti i nostri voleri abbiamo
sempre la pura intenzione a Dio solo: O clemens, o pia, o dulcis Virgo Maria!
VIII° GIORNO (6 dicembre)
Sicut turris Libani. (Cantico VII, 4) Come la torre del Libano.
1. punto
Considera, o anima, come Maria fin dal primo istante di sua Concezione, ebbe perfet-
to discernimento tra il male e il bene, e pose adeguata differenza tra male e male, fra
vizio e vizio, fra colpa e colpa; volendo la Vergine prudentissima, sin da quell'istante
punto con-fondere il male col bene, nè intraprendere il bene per male.
Anima che mediti, tu dici bene il male, e male il bene...; quanto sono confuse le spe-
cie della tua mente!... Tu commetti il pec-cato per diletto, mentre esso è veleno
amaris-simo di eterna morte; commetti il peccato per guadagno, mentre il tuo atto
medesimo è pro-prio la perdita del Paradiso...; commetti il peccato per gloria, mentre
esso è l'obbrobrio d'ogni confusione e d'ogni viltà di anima...
Del peccato veniale, poi, non fai conto alcuno le bugie giocose ti servono per
passatempo, le parole oscene o ambigue per mantenere la con-versazione...
O anima, discerni bene! Non confondere, non confondere, lierchè senza dubbio
resterai confusa in eterno!...
O Maria, Vergine prudentissima, infondete nel mio povero spirito il retto
discernimento d'ogni bene !
2. punto
Considera, come Maria dal primo istante di sua Concezione ebbe egualmente distinto
e perfetto, col discernimento del male, quello delle virtù e della grazia, ponendo
giusta dif-ferenza tra il bene di una e il bene di altra; e ivi maggiormente correva e si
dilettava il Suo spirito, dove maggiormente era la- fragranza dell'odore di quelle.
E tu, o anima che mediti, rifletti che sono certamente di gran merito le virtù cardinali,
ma ancora molto più fragranti e preziose sono le virtù teologali; e così similmente, se
è preziosa la Fede, preziosa la Speranza, maggiore di esse è la Carità che porta seco
sempre i doni dello Spirito Santo.
Imita, dunque, o anima, ad esempio di Maria, migliori carismi!...
Se tu parlassi con le lingue degli Angeli, se conoscessi gli arcani più reconditi della
men-te di Dio, se al tuo comando risuscitassero i morti, si fermasse il sole.... non
saresti per nulla più innanzi che se godessi di un grado solo di grazia santificante. In
questa, o Maria, fate che il mio spirito trovi sempre il sommo suo diletto, giacchè
essa sola contiene Dio, Bon-tà soavissima sopra ogni bene!
Considera, come Maria per la virtù discer-nitiva del suo Spirito viene paragonata alla
torre del monte Libano, donde si scopriva di lontano ogni incursione di nemici. Così
Ella da' lontano conosceva ogni male che 1'infernal nemico suol portare con le sue
insidie all'u-man genere, rendendosi cauta e sicura, sin da quel primo istante contro
gli assalti fraudolenti dell'Inferno.
O anima che mediti, quanto danno ti par-torisce il non aver l'acuto discernimento del
male!... così non andresti in precipizio di tanti peccati, nè vinta incautamente dal
demo-nio. Quell'esporti in pericolo.... quel non fug-gire le occasioni... quel dire: non
c'è paura, non c'è paura!... quello significa non pos-sedere il prudente discernimento
del peccato; e solo quando sei caduta nei lacci della colpa, allora ne avverti tutta la
turpitudine!...
O Maria, Regina sapientissima, riguardate la grande miseria de' figli di Adamo e
donateci lume di sapienza per poter sempre riprovare il male e prescegliere il bene !
IX° GIORNO (7 dicembre)
Tota pulchra es, arnica mea Tutta bella sei, o amica mia.
l. punto
Considera, o anima, come Maria nel suo Immacolato concepimento si presenta alla
me-ditazione quale oceano sconfinato di perfezioni e di virtù, vivifacate da una
abbondanza stra-grande di grazia santificante, illuminate dallo splendore della più
alta purità. Onde lo Spi-rito del Signore ci ammaestra che, nel primo istante della
Concezione, l'Altissimo Iddio, mi-randoLa e vagheggiandoLa così perfetta, come
opera singolare di sua Onnipotenza, La loda e La magnifica dicendo: "Tota pulchra
es, amica mea. Tutta bella sei, o amica mia".
La tua bellezza non è comune alle altre creature, ma senza uri ipeo di colpa è di per-
fezione senza pari! Che dici, o anima che me-diti ? Rallegrati ed esulta della sovrana
bel-lezza della tua Regina, Maria. Certo che il tuo spirito deve giubilare col
magnificare 1'Altissimo per averLa fatta sì pura, sì santa, sì im-macolata e bella!
O Maria, gaudio della mia mente e alle-grezza del mio cuore, io mi rallegro con Voi
di quel purissimo istante in cui foste conce-pita Immacolata!
2. punto
Considera, come in quel primo istante Ma-ria non godè solamente di una bellezza
nega-tiva, perchè concepita senza macchia di colpa; ma godè di una bellezza positiva,
cioè a dire che, non solo dicesi bella Maria perchè è senza macchia alcuna di attuale e
di originale pec-cato, ma dicesi ancora bella per la bellezza di una grazia singolare,
poichè la grazia fa posi-tivamente bella un anima. Beatissima Voi, o Maria, che nella
Vostra Concezione, foste pie-na di grazia e, per ciò, pienamente bella.
O anima che mediti, rivolgi il tuo sguar-do in te stessa e mira quanto è oscurata e fatta
livida la tua bellezza battesimale!...
Detesta ogni bruttezza di colpa e solleva sempre la tua mente alla sovrana Regina che
abbella di se il Paradiso medesimo.
O Maria, bellissima e purissima sopra tutte le creature, infondete in me lo spirito di
imi-tare la vostra bellezza sovrana nella grazia!
3. punto
Considera, come Maria viene chiamata dall'Altissimo Amica mea. Amica, perchè
mai, neppure per un solo attimo, Ella si allontanò dal suo amore; amica, perché sopra
tutte le creature umane ed angeliche fu la più confi-dente del Cuore di Dio. Fin da
quel primo istante tutta la Triade sacrosanta si compiac-que di Maria; il Divin Padre
se La elesse per Figlia, il Divin Verbo se La destinò per Madre, lo Spirito Santo per
sua carissima e santissima Sposa.
O anima che mediti, vedi se puoi conce-pire confidenza ed amicizia maggiore di
quella che gode Maria, dopo il Figlio suo, appresso Dio. Ella è la confidentissima
sopra tutte le anime, la carissima sopra tutti gli Angeli; l'a-mica sopra tutte le
creature...
E tu come sei lontana dal tuo Dio!...
Egli ti ha ricolmata di beneficii... e tu gli hai negata la tua confidenza ed amicizia!...
Imita ora Maria, se non vuoi perdere mai più l'amicizia di Dio col peccato mortale, nè
mai diminuirla più con la colpa veniale, anzi di accrescerla sempre con opere di
perfezione! O Maria, Santissima ed Immacolata Ver-gine, riportate ancora il bel
trionfo del serpente infernale e del peccato in me, usate misericor-dia al mio debole
spirito e fate che esso eter-namente e sovra tutto si tenga preziosa l'a-micizia di Dio!
RICORRENZE MARIANE CONCEZIONE IMMACOLATA DELLA B.V.M.
(8 dicembre)
O Vergine, bella come la luna, deli-zia del cielo, nel cui volto guardano i beati e si
specchiano gli angeli, fa' che noi tuoi figlioli ti assomigliamo e che le nostre anime
ricevano un raggio della tua bellezza che non tramonta con gli anni, ma rifulge
nell'eternità.
O Maria, sole del cielo, risveglia la vita dovunque è la morte e rischiara gli spiriti
dove sono le tenebre. Rispecchiandoti nel volto dei tuoi fi-gli, concedi a noi un
riflesso del tuo lume e del tuo fervore.
O Maria, forte come un esercito, dona alle nostre schiere la vittoria. Siamo tanto
deboli, e il nostro nemico infierisce con tanta superbia. Ma con la tua bandiera ci
sentiamo sicuri di vincerlo; egli conosce il vigore del tuo piede, egli teme la maestà
del tuo sguardo. Salvaci, o Maria, bella come la luna, eletta come il sole, forte come
un esercito schierato, sorretto non dall'odio, ma dalla fiamma dell'a-more. Amen.
(Pio XII)