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@ Ogni sera intorno alle 20 sul sito il punto sulla guerra in
Ucraina: l’analisi del giorno di Andrea Lavazza / Mondo Sabato 5 marzo 2022 IDEE E COMMENTI 3

L’ANALISI Nel centenario della nascita, da riprendere il lascito dell’artista che seppe segnalare l’idolatria del nostro tempo

Pasolini, il profeta-sentinella
I
poeti sono i custodi delle parole –
delle loro parole, delle nostre paro-
le di oggi, delle parole di domani.
Per questo somigliano molto ai profeti
biblici, sentinelle – shomerim – di una
parola diversa, che custodiscono affin-
ché le nostre parole non diventino tut-
e il culto imperiale del consumo
te vanitas, soffio, vento, fumo, chiac-
chiere. Non capiamo la critica radicale
I poeti sono custodi delle parole. L’opposizione scia decifrare se lo leggiamo come fat-
to antropologico e teologico e non so-
filosofo e teologo russo Florenskij: «La
stessa teoria del sacro dice che all’origi-
di Pier Paolo Pasolini al capitalismo e al
consumo senza partire dalla sua rifles- radicale al capitalismo dell’intellettuale degli lo come economia. In particolare, Pa-
solini intuisce che la svolta decisiva del-
ne dell’economia, così come dell’ideolo-
gia, c’è il culto» (La concezione cristiana
sione sulla lingua. Lui la vedeva ormai la cultura capitalista era avvenuta con del mondo, p. 124). Anche per Pasolini il
asservita al Potere del consumo, tra- «Scritti corsari» non si può comprendere senza l’arrivo del consumo di massa. Fino a culto è decisivo: «La conformazione a ta-
sformata in un linguaggio che aveva quando il capitalismo era rimasto cen- le modello [consumista] si ha prima di
perso contatto con le cose concrete e vi-
ve e, quindi, con l’anima del popolo e
la sua riflessione sulla lingua che muore trato sull’impresa e sul lavoro, lo spiri-
to italiano, cattolico, comunitario e me-
tutto nel vissuto, nell’esistenza: quindi
nel corpo e nel comportamento» (Scrit-
delle persone. Il destino della lingua gli diterraneo non ne era rimasto incanta- ti corsari, p. 53).
svelava quello della cultura italiana – e LUIGINO BRUNI to e catturato. Perché sotto le Alpi il la-
se avesse potuto guardare il mondo un
po’ più a lungo vi avrebbe letto anche il
destino dell’Occidente, perché si trat- nita» (dal film La rabbia, 1963). E capi- ra da raggiungere. La tv diventa il primo
voro è sempre stato soprattutto fatica,
travaglio, non vocazione (beruf) né tan-
tomeno benedizione ed elezione divi-
O ggi vediamo con chiarezza che la
forza straordinaria e senza prece-
denti della civiltà dei consumi sta pro-
tava e si tratta dello stesso declino. Si sco, forse, anche la sua critica al capi- agente della "strumentalizzazione" del- na. Si lavorava per destino, perché si do- prio nel suo essere culto quotidiano e glo-
allontanavano entrambe, Italia e lin- talismo: «L’italiano diventa la lingua del- la lingua (Empirismo eretico, p. 19), per- veva lavorare, per mangiare, per far vi- bale, senza shabbat e senza domenica,
gua, da qualcosa di povero, duro, seve- le aziende, del mercato» (Interviste cor- ché «è attraverso lo spirito della televi- vere meglio i figli, e se si poteva campare una prassi continua che informa ogni di-
ro ma vero, da un mondo «puramente sare, p. 216) – chissà cosa direbbe del sione che si manifesta in concreto lo senza lavorare tanto meglio. Il cambia- mensione della vita individuale e collet-
umano, accoratamente umano» (Le ce- finto inglese che è subentrato a quell’i- spirito del nuovo potere» (Scritti corsa- mento epocale è avvenuto nella secon- tiva, qualcosa di simile a quanto succe-
neri di Gramsci, p. 45), e si avvicinava- taliano? Capisco la sua lode per il lavo- ri, p. 24). da metà del Novecento, quando l’asse deva con la religione cristiana nell’Euro-
no a un nuovo mondo meno povero, ro artigiano, che è l’opposto della no- del capitalismo si spostò dalla produ- pa premoderna. I critici del
Vedeva un
duro, severo ma che diventavano ogni
giorno meno vero. Il discorso di Paso-
lini sulla lingua è dentro la sua ricerca
stalgia: è un urlo per salvare le cose e la
loro verità, perché togliendo le mani u-
mane dalle cose queste vengono mani-
L a critica che Pasolini fa del capitali-
smo (e quindi della modernità) non
è meno grande e profonda delle gran-
zione al consumo, un cambiamento che
ha conquistato velocemente e total-
mente l’Italia (e i Paesi cattolici).
capitalismo scrivono libri e
fanno conferenze, ci illudia-
mo di cambiare il mondo
linguaggio che
aveva perso
vitale di un fondamento non-finto, di polate da una ideologia senza carne e dissime critiche di Walter Benjamin, di scrivendo, mentre i sacer-
contatto con le
un’origine, di una pietra angolare del-
l’esistenza che la trattenesse dallo
sprofondare nel nulla.
sangue. L’artigiano e il dialetto non so-
no in Pasolini età dell’oro perduta e da
rimpiangere, ma terra promessa anco-
Pavel Florenskij, di Ernesto de Martino
o di Gramsci e Marx. Perché Pasolini ca-
pisce che il capitalismo si apre e si la-
P er una civiltà cattolica centrata sul-
la "cultura della vergogna" (non sul-
la protestante "cultura della colpa"),
doti del nuovo culto cele-
brano liturgie in tutti i mo-
menti di tutti i giorni: «Ora il
cose concrete e
vive e, quindi,
sull’ostentazione delle cose, su una ric- cristianesimo è diventato con l’anima del
M io nonno Domenico,
contadino e spacca-
pietre nella cava di traverti-
I critici scrivono
libri e fanno
chezza che vale solo se gli altri la pos-
sono vedere e invidiare, il capitalismo
della fatica e della fabbrica era poco at-
concorrente di quel feno-
meno culturale "omologa-
tore" che è l’edonismo di
popolo e delle
persone
no, quando parlava nel suo conferenze, si traente: ma il capitalismo delle merci e massa: e, come concorrente,
dialetto ascolano ci incanta- dei consumi divenne una tentazione ir- il nuovo potere già da qualche anno ha
va tutti con le parole della illudono di resistibile. Ha così comprato subito cor- cominciato a liquidarlo» (Ivi, p. 23). Una
sua lingua madre. Con quel cambiare la pi e anime molto più in profondità di nuova religione laicissima senza metafi-
lessico arcaico faceva parla- realtà, mentre i quanto non avessero fatto le grandi i- sica, che ha accomunato tutto e tutti, fa-
re le sue emozioni più sacerdoti deologie fasciste, cattolico democrati- scisti e antifascisti, cattolici e comunisti,
profonde, chiamava per no- che o comuniste, che «si limitavano a credenti e atei, senza «alcuna differenza
me la vita sua e quella degli dell’economia ottenere la loro adesione a parole» apprezzabile» (Ivi, p. 42), tutti adoratori
altri, viveva tra le cose e sa- consumistica (Scritti corsari, p. 22). Sta qui la "svolta degli stessi totem. La critica al capitali-
peva come nominarle. Gli ri- celebrano liturgie antropologica" del consumismo, che è smo di Pasolini doveva essere presa mol-
spondevano il dolore, l’a- in tutti i momenti anche svolta teologica. Molto del genio to sul serio soprattutto dalla Chiesa che,
more, la pietà, Dio, i dèmo- profetico di Pasolini sta nella com- mentre combatteva le sue battaglie per
ni, e lui li capiva; e con essi di tutti i giorni prensione di questa natura religiosa del l’etica familiare e contro il comunismo,
imbastiva un dialogo inten- capitalismo, nel suo «odio teologico non si accorgeva che un nuovo impero
so e vero, ogni giorno – la prima pre- contro il consumismo italiano» (Lette- pagano stava occupando il cuore delle
ghiera, e l’ultima, si recitano bene solo re luterane, p. 195). I consumatori sono persone senza incontrare nessuna resi-
in dialetto. Ma non appena doveva par- devoti «adoratori di feticci» (Ivi, p. 34), stenza etica.
lare in italiano, la sua lingua si immise- in un nuovo Impero che ha finalmente
riva, diventava insicuro e impacciato,
si vergognava, era meno bello, perdeva
dignità. Col passare del tempo il ricor-
riunito popolo e borghesia: «Le due sto-
rie si sono unite: ed è la prima volta che
ciò succede nella storia dell’uomo» (I-
I poeti e i profeti custodendo le parole
custodiscono la nostra anima. Sono
sentinelle appostate sulle porte dei san-
do vivo di questa forma di violenza mi vi, p. 24). Un capitalismo religioso, ma, tuari degli idoli e fanno di tutto per non
appare sempre più ingiusta e sbagliata, come diceva Benjamin, di una nuova farci entrare. Sanno bene di non riuscir-
la sua memoria mi fa soffrire. E final- religione senza metafisica e dogmi, u- ci, eppure restano fedeli nel loro posto di
mente capisco Pasolini: «Quando sa- na religione di puro culto (Capitalismo vedetta.
ranno morti tutti i contadini e tutti gli come religione, 1922). Culto quindi cul- l.bruni@lumsa.it
artigiani... allora la nostra storia sarà fi- Il murale dell’artista Jorit per Pier Paolo Pasolini a Scampia tura, come scriveva sempre nel 1922 il © RIPRODUZIONE RISERVATA

La non ammissione degli atleti russi e bielorussi alle Paralimpiadi Per gli ucraini scacciati dalla guerra, ma non ancora per tutti Paese terzo. In questi casi, gli Sta-
ti riceventi non saranno tenuti ad
I VALORI PER I QUALI CI BATTIAMO PROFUGHI, GRAN PASSO EUROPEO applicare la direttiva 55, ma po-
tranno scegliere se trattarli allo
NON SONO ESCLUSIONE E CENSURA VERSO UN NUOVO APPROCCIO stesso modo dei cittadini ucraini,
oppure sottoporli alle normali
procedure per la richiesta di asilo:
pacità di resilienza e testimoniano ora nelle nostre società. Vigilando quote nazionali, che tanto aveva- ossia riconsegnarli al circuito bu-
FRANCESCO RICCARDI MAURIZIO AMBROSINI
come la valorizzazione della diver- perché la giusta opposizione alla no fatto discutere dal 2015 in a- rocratico, spesso incomprensibi-

N L
el 1980, nove sità possa arricchire il mondo e o- criminale strategia di Vladimir Pu- e grandi crisi a volte vanti, fino a essere ingloriosa- le e dagli esiti incerti, che abbiamo
anni prima gnuno di noi. Penalizzare proprio tin non tracimi nell’indignazione suscitano risposte mente abbandonato su pressione visto in opera in questi anni.
della caduta questa categoria di atleti a causa di verso l’intero popolo russo – in gran innovative, accele- del gruppo di Visegrad, ma non so- Il secondo problema, ancora più
del Muro di Berlino e della succes- scelte non loro, nelle quali non so- parte vittima prima di quelle stes- rando il corso della storia. La de- lo. La libertà di scelta è una deci- grave, si riferisce ai profughi altre
siva dissoluzione dell’Unione So- no neppure indirettamente coin- se decisioni scellerate del suo pre- cisione della Ue di attuare per la sione ragionevole, perché parec- guerre. Già ora la Polonia, mentre
vietica, le Olimpiadi di Mosca fu- volti, appare non solo contraddit- sidente – o, addirittura, nella diffi- prima volta la direttiva 55 del 2001, chi rifugiati hanno parenti e co- accoglie a braccia aperte gli ucrai-
rono caratterizzate non solo dal torio con il messaggio olimpico, ma denza e l’ostracismo verso tutto ciò per accogliere sia pure «tempora- noscenti in un determinato Pae- ni, un po’ più a Nord respinge i
boicottaggio degli Stati Uniti e di decisamente controproducente sul che viene da oltre gli Urali. Qualche neamente» i profughi ucraini, ha se, e lì giustamente pensano di po- profughi dal Kurdistan iracheno,
altre 64 nazioni a causa dell’inva- piano politico e più ancora umano. segnale di "discriminazione indi- questo tenore di svolta epocale e ter trovare guida e sostegno. Non non propriamente un’oasi di pace,
sione sovietica dell’Afghanistan, La scelta iniziale del Comitato Pa- scriminata" lo abbiamo già potu- inattesa. La procedura non era sta- aveva molto senso l’idea non tan- spogliati dei loro tratti di esseri u-
ma di una clamorosa "scissione" ralimpico Internazionale (Ipc) di to cogliere nel paradossale caso, ta avviata neppure nel 2015, di to di obbligare degli Stati ad acco- mani da proteggere e ridefiniti co-
tra Olimpiadi appunto e Paralim- ammettere ai Giochi gli atleti russi poi rientrato, delle lezioni su Do- fronte al cospicuo afflusso di rifu- gliere, ma di obbligare i rifugiati a me «arma ibrida» nelle mani del
piadi. Queste ultime, infatti, non si e bielorussi facendoli gareggiare stoevskij cancellate. L’esclusione di giati dalla Siria e dall’Iraq, quando insediarsi in un Paese in cui non a- presidente bielorusso Luka-
tennero a Mosca parallelamente ai sotto la propria bandiera come eminenti artisti russi dalle nostre nella Ue vennero presentate in un vevano buone ragioni per rima- shenko. Per non dire dei siriani re-
Giochi tradizionali, ma ad Arnhem, "neutrali", bandendo quelle na- scene si giustifica solo per la loro anno 1.321.000, domande di asilo, nere. L’Italia, è bene dirlo subito, spinti al confine greco-turco, o de-
nei Paesi Bassi. L’allora regime co- zionali e i relativi inni, poteva rap- appartenenza allo stretto giro di seguite da altre 1.259.000 nel 2016, sarà in prima fila, giacché ospita gli africani ricondotti con la forza
munista, infatti, riteneva non con- presentare un equo compromes- potere di Putin, e non può essere in entrambi i casi in larga preva- la più consistente popolazione u- in Libia. Rischiamo di disegnare
sona all’immagine di grande po- so tra le (sacrosante) ragioni per le generalizzata a chiunque proven- lenza rivolte alla Germania. craina dell’Europa Occidentale una nuova linea di sperequazio-
tenza mondiale l’esibizione spor- quali dare un segnale forte di e- ga dal Paese degli zar. Così come Le novità sono sostanzialmente (236.000 residenti regolari, oltre a ne, tra guerra e guerra, tra prove-
tiva di persone con disabilità. E si sclusione a Mosca e Minsk, senza singoli comportamenti scorretti al- tre. In primo luogo, i rifugiati u- 18.000 persone che hanno pre- nienza e provenienza, tra rifugia-
spinse fino ad affermare, con sprez- però penalizzare del tutto gli in- le Paralimpiadi potevano giustifi- craini, che già potevano entrare sentato domanda di regolarizza- ti e rifugiati. Avere la pelle bianca,
zo del ridicolo, che in Russia non colpevoli atleti. Le pressioni di di- care squalifiche personali. La pro- nella Ue senza obbligo di visto per zione nel 2020). venire dall’Europa, essere battez-
c’erano giovani con handicap e versi Paesi e l’accusa del Cio alla paganda a favore dell’autocrazia o, soggiorni turistici di durata infe- Il terzo elemento innovativo è l’ac- zati, fuggire da una guerra vicina,
dunque non c’era necessità di or- Russia di aver apertamente viola- peggio, dell’invasione dell’Ucraina riore ai tre mesi, potranno esten- cesso immediato al mercato del non possono diventare criteri pre-
ganizzare le gare internazionali. to la tregua olimpica, invece, han- sono insopportabili, ma la libertà dere la loro permanenza a un an- lavoro e ai servizi sociali: scuola ferenziali per l’accoglienza uma-
Oggi la Storia in qualche modo si ri- no convinto l’Ipc a decretare l’e- di coscienza, di pensiero e pure di no, prolungabile di altri due, sen- per i minori, formazione profes- nitaria.
propone, sotto forma di nemesi, sclusione totale di Paesi e atleti. espressione (quando rispettosa za obbligo di presentare un’istan- sionale per chi intende imparare Il coraggio solidale che la Ue ha
con la non ammissione degli atle- Con ciò sancendo che né le Olim- delle persone e della verità) non si za di asilo. Vengono in sostanza e- un mestiere, sanità per tutti. Eli- mostrato in quest’occasione, lo
ti paralimpici di Russia e Bielorus- piadi, i giochi che dovrebbero es- possono proibire. Anzi, vanno da sonerati dalle lunghe e complesse minati i tempi di attesa e, speria- spirito di accoglienza che oggi per-
sia ai Giochi di Pechino 2022 a cau- sere espressione di fratellanza uni- noi garantite. procedure che ordinariamente fil- mo, i vincoli burocratici che han- vade le opinioni pubbliche di tut-
sa dell’invasione dell’Ucraina. So- versale, né le Paralimpiadi – che L’esclusione, il rifiuto dell’altro, l’e- trano le richieste di protezione in- no pesato sui percorsi d’integra- ta Europa, la determinazione che
lo che anziché colpire la "tiranni- nella fratellanza sottolineano il va- tichettatura di popoli ed etnie non ternazionale. Diventano residen- zione dei precedenti flussi di ri- stanno mostrando i governi su u-
de" che ha scelto di accendere la lore dell’inclusività di tutte le per- sono i valori che ci appartengono, ti regolari subito. chiedenti asilo. na materia finora così ostica e di-
guerra in un Paese fratello, si fini- sone – riescono a restare immuni non è su questo che in Europa so- In secondo luogo, potranno circo- In questa ventata di novità, alcuni visiva, hanno bisogno di tradursi
sce così per danneggiare il "popo- dai condizionamenti politici e, pur- no stati costruiti decenni di pace e lare all’interno della Ue e decide- seri problemi tuttavia rimangono in una volontà politica coerente e
lo" e, all’interno di questo, la parte troppo, dai semi di divisione e odio progresso, ma l’esatto contrario. re liberamente dove stabilirsi. Si aperti. Il primo, già segnalato da animata da princìpi di giustizia. Va
che già sconta maggiori difficoltà che gli scontri internazionali con- Non è questa l’idea di democrazia saltano con un balzo in avanti sia Giovanni Maria Del Re nella sua salutata con grande favore la no-
come i disabili. Persone normali tinuano a spargere. per la quale combattiamo oggi a le convenzioni di Dublino, sia il corrispondenza da Bruxelles, col- vità arrivata da Bruxelles, ma altre
ma con bisogni speciali. Atleti par- Gli stessi semi di divisione e di o- fianco dei fratelli ucraini. progetto di redistribuzione delle pisce chi fugge dall’Ucraina ma di- se ne attendono ancora.
ticolari che dimostrano speciali ca- dio che occorre evitare germoglino © RIPRODUZIONE RISERVATA persone da accogliere secondo spone della cittadinanza di un © RIPRODUZIONE RISERVATA

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