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@ Ogni giorno sul sito «Il Punto», di Andrea Lavazza, dedicato
alla guerra in Ucraina: l’analisi della giornata e le prospettive Domenica 5 giugno 2022 IDEE E COMMENTI 3

IL MISTERO RIVELATO/10
I profeti che non parlano della "bassa" economia fanno bassa la fede

L
a profezia è mistero di una infinita
libertà e di una altrettanto infinita
non-libertà. È l’esperienza più libe-
ra di fronte agli uomini che ci possa es-
Le buone misure del potere
sere sulla terra perché è l’esperienza me- bene tu fossi a conoscenza di tutto que- derni, Padri della Chiesa, teologi ed ese- va leggere, ma quando vendeva i polli non
no libera di fronte alla voce che abita il sto» (5,22), e «hai reso lode agli dèi d’ar- geti hanno offerto diverse letture (anche sbagliava mai un calcolo di un prezzo. La
profeta e gli parla. Dovendo, a tutti i co- gento, d’oro, di bronzo, di ferro, di legno, per le lievi differenze tra il testo ebraico e Bibbia ha usato molto le monete: i 400 si-
sti, obbedire a quella voce diversa, i pro- di pietra, i quali non vedono, non odono quello greco dei Settanta). Il libro di Da- cli d’argento per la tomba di Sarah, i 17.000
feti devono, a tutti i costi, disubbidire a LUIGINO BRUNI e non comprendono» (5,23), e così dal Dio niele spiega dunque le parole "mene", del campo di Geremia in Anatot, i due de-
tutte le altre voci che cercano costante- vero «fu mandato il palmo di quella ma- "tekel" e "upharsin" come: "contato", "pe- nari pagati all’albergatore, i trenta denari
mente di manipolare la loro voce, gratui- ni pure i tuoi doni per te e dà ad altri i tuoi no che ha tracciato quello scritto» (5,24). sato" e "diviso". Alla luce di alcune iscri- di Giuda, i trecento denari della donna del
ta perché libera. Ogni fedeltà assoluta e regali: nondimeno io leggerò la scrittura Un verdetto chiaro e netto di colpevolez- zioni rinvenute a fine Ottocento, questi ri- profumo versato. La Bibbia ha contato,
perfetta è infedeltà assoluta e perfetta a al re e gliene darò la spiegazione"» (5,17). za, che non lasciava molte speranze sul ferimenti a contare, pesare e dividere fe- pesato, diviso, per dirci che la vita della
tutto ciò che corrompe quella fedeltà vo- Il profeta non rivela i misteri per denaro, significato di quella scritta. Eccoci final- cero avanzare una ipotesi che oggi con- gente non può non passare dal contare,
cazionale prima. I profeti sono questo in- non risponde a incentivi monetari né di mente arrivati allo svelamento del miste- vince buona parte degli studiosi: le paro- pesare, dividere. Forse lo ha fatto persino
treccio vitale inestricabile di obbedienza potere. Opera per vocazione, e basta – ro: «Questa è la scritta che è stata traccia- le del graffito murale erano in origine del- troppo, quando, in qualche pagina, ha vo-
e disubbidienza, di fedeltà e infedeltà, di «nondimeno io...». È questo un elemen- ta: "Mene mene tekel upharsin"» (5,25). le monete babilonesi. E per un economi- luto leggere anche i sacrifici nel tempio
gratuità e obbligo. Quindi di amore per i to-chiave per distinguere i profeti veri da sta (come me) non è poco; anzi è molto. come pagamenti registrati in una partita
doni e odio per i regali. Perché i regali so-
no espressione di rapporti di potere che
rafforzano il potere (regalo proviene da
quelli falsi, i filosofi per vocazione (Socra-
te) dai filosofi per profitto (i sofisti). Una
separazione che continua ad attraversa-
D aniele risolve subito il primo enig-
ma: i maghi e i sapienti caldei non
erano riusciti né a leggere né a interpre-
Mene era la mina, tekel lo shekel, cioè il
siclo, upharsin sono le due parti di una
mina spezzata. Ecco svelato l’arcano: mi-
doppia tra gli uomini e Dio, e la morte e
passione di Gesù Cristo come pagamen-
to del prezzo della salvezza.
rex, regis: re). Nella Bibbia i regali sono, re il nostro mondo secolarizzato, dove Da- tare la scritta, Daniele legge invece le pa- na, mina, shekel, due mezze mine. Mo-
quasi sempre, doni sen-
Daniele interpreta za gratuità, offerte al (o
dal) re e ai (o dai) capi al
niele e i maghi caldei lavorano ancora gli
uni accanto agli altri; ma noi non abbia-
mo più gli strumenti per distinguerli e co-
role sul muro. Ma quella frase non dice-
va nulla di comprensibile, neanche al
lettore biblico. Doveva suonare simile al
nete che potrebbero dire al re Baldassàr:
tuo padre Nabucodònosor era una mina,
tu sei uno shekel (cioè un cinquantesimo
M a nell’usare misure di valore e di pe-
so per dare un messaggio a un re,
Daniele ci dice qualcosa, forse, di ancora
la misteriosa
solo o primo scopo di sì finiamo quasi sempre per interpretare dantesco «pape satàn pape satàn alep- di mina), ovvero vali poco, e il regno ba- più importante. Il giorno dopo il ban-
scritta che una consolidare la gerarchia, l’alto prezzo delle loro fatture come se- pe». Daniele quindi svela anche il senso bilonese è una mina destinata a essere chetto, il 12 ottobre del 539 a.C., l’impero
«mano» aveva per dire – con il linguag- gnale di qualità dei "profeti", il loro ono- di quelle parole misteriose: «Questa ne spezzata in due e spartita tra Medi e Per- cadde occupato dai persiani. Baldassàr
vergato sulla gio muto e potente delle rario come segno del loro onore. è l’interpretazione. Mene: Dio ha conta- siani. Gli antichi rabbini erano soliti usa- viene assassinato. Quella festa e quella
parete del palazzo cose – chi comanda dav- to il tuo regno e gli ha posto fine; Tekel: re l’espressione «una mina figlio di una mano misteriosa furono l’ultimo atto del-

del re caldeo
E ci rivela
vero e chi è servo/a, ma-
gari circondato/a da re-
gali-lacci.
D à ad altri i tuoi regali: molte volte nel-
la Bibbia troviamo una forte critica ai
doni, ma per capirla dovremmo tradurre
tu sei stato pesato sulle bilance e sei sta-
to trovato insufficiente; Upharsin: il tuo
regno è stato diviso e dato ai Medi e ai
mezza mina», per indicare un figlio ec-
cellente di un padre modesto. Nell’anti-
chità le monete nascevano come misure
l’impero Babilonese: «In quella stessa not-
te Baldassàr, re dei Caldei, fu ucciso» (5,30).
Baldassàr aveva sbagliato il rapporto con
l’importanza doni con regali. Per poter fare il suo dono Persiani"» (5,26-28). di volume e di peso – uno shekel pesava le monete, non aveva saputo contare e mi-
delle monete e
della misura nella
«F u allora introdotto
Daniele alla pre-
senza del re ed egli gli dis-
al re, Daniele deve sgombrare il campo e-
tico dai regali del re. Questa è una opera-
zione essenziale tutte le volte che qualcu- Q uesto verso di Daniele è tra i più com-
mentati della Bibbia, perché tra i più
attorno ai dieci grammi, la libra latina si-
gnificava in latino bilancia. Quindi: con-
tati (i giorni di Nabucodònosor), pesato
surare: soprattutto aveva sbagliato la mi-
sura del suo potere. Il buon governo è sem-
pre questione di misura, saper misurare
Bibbia e nella vita se: "Sei tu Daniele, un de- no vuole fare un dono-gratuità a chi si tro- controversi. Rabbini antichi e mo- (il valore infimo di Baldassàr), diviso (il re- fin dove spingere le sue forze quando ap-
portato dei Giudei, che il va, oggettivamente, su di un piano gerar- gno del padre tra Medi e Persiani). paiono onnipotenti: ogni potere smisu-
re, mio padre, ha portato qui dalla Giu- chico superiore: il dono diventa possibi- rato è perverso e perverte.
dea?... Se quindi potrai leggermi questa
scrittura e darmene la spiegazione, tu sa-
rai vestito di porpora, porterai al collo u-
le se chi dona riesce a mettersi in una con-
dizione di libertà che gli consente di po-
ter vivere la gratuità (non c’è gratuità sen-
L a presenza molto probabile di mone-
te nella misteriosa scritta divina ci di-
ce molte cose. Babilonia era una super- D aniele fece il suo dono al re, gli svelò
l’enigma. Fu però un dono tremen-
na collana d’oro e sarai terzo nel governo za libertà, e viceversa). Sta qui la ragione potenza economica e finanziaria, e quin- do, fu l’annuncio della sua fine, ma in
del regno"» (Daniele 5,13-16). per cui i doni dei poveri ai potenti sono di il linguaggio delle monete era univer- cambio ottenne dal re ricompense e do-
I sapienti e i maghi caldei non erano riu- quasi impossibili, e perché aiutare le per- sale e comprensibile al vasto pubblico. In ni – che non erano più il prezzo della sua
sciti, neanche questa volta, a leggere né sone a uscire dalla miseria significa aiu- quel mondo anche Dio per mandare mes- prestazione profetica. Questi doni del re
tantomeno a interpretare le parole che u- tarli a liberarsi dai regali e poter iniziare a saggi usava monete. Per dirci che in una che arrivano a fronte dello svelamento di
na misteriosa mano, forse la mano di Dio, fare doni – gesti che sono quasi impossi- società dove l’economia e la finanza sono un destino di morte è il saluto del libro di
aveva scritto sul muro durante un ban- bili, ma non impossibili sempre, perché molto importanti (a Babilonia esistevano Daniele a Baldassàr, un sovrano poco a-
chetto – «e il re vide il palmo di quella ma- qualche volta possiamo essere, in ogni G.Bazzani, Il banchetto di Baldassarre molte banche), Dio deve imparare a par- mato dai babilonesi. E così ci lascia un ul-
no che scriveva» (5,5). Questa visione di contesto, più grandi del nostro destino. lare il linguaggio delle monete e dell’eco- timo messaggio prezioso: i doni non so-
Baldassàr della mano di Dio è un "luogo" nomia. Almeno lo devono imparare i pro- no sempre carini, non ci portano sempre
dove la Bibbia ha influenzato le scienze
sociali moderne, per l’uso che ne ha fat-
to, sulla scia di Calvino (Institutio, 1536),
O ra Daniele, libero grazie alla fedeltà
alla sua vocazione, può finalmente
interpretare la misteriosa frase che la ma-
feti. E quando Dio e i profeti non sanno
parlare di economia, o non vogliono par-
larne perché la considerano troppo bas-
buone notizie. Qualche volta un dono – u-
na parola vera, un incontro inatteso – può
ferirci, può essere tremendo, annunciar-
l’economista scozzese Adam Smith, che no ha vergato sulla parete. La prima par- Ciò che distingue in modo sa, è la fede che diventa troppo bassa per ci un passato, un presente e un futuro che
ha centrato, nel 1759, la sua teoria del mer- te del discorso di Daniele fa uso solo del- riuscire a guardare lontano e in profondità non vorremmo. Il dono resta dono anche
cato attorno all’immagine della «Mano» la memoria. Ricorda a Baldassàr la vicen-
particolare il Dio degli ebrei il cuore della gente vera. quando non ci piace, ci può far bene men-
(invisibile), già usata nel 1751 dall’econo- da di suo padre Nabucodònosor (che for- è che è un Dio che parla tre ci fa male. Daniele fece il suo dono a
Per questo i profeti
mista napoletano Ferdinando Galiani: «La
suprema Mano».
se era il nonno) che nonostante la sua i-
niziale alterigia, che gli costò la riduzione
allo stato bestiale, alla fine si convertì e ri-
sono preminenti I l linguaggio delle monete non è lin-
guaggio estraneo alla Bibbia, Antico e
Nuovo testamento. Perché non tutti sia-
Baldassàr offrendogli un ultimo momen-
to di verità nell’ultimo giorno della sua vi-
ta, e, grazie alla Bibbia, quel dono, tre-
nella tradizione giudaica
R ivelativa di una dimensione essen-
ziale della profezia biblica è la rispo-
sta di Daniele: «Daniele rispose al re: "Tie-
conobbe «che il Dio altissimo domina sul
regno degli uomini» (5,21). Baldassàr, in-
vece, «non hai umiliato il tuo cuore, seb-
Jacques Lacan
Il seminario
mo esperti di teologia, ma tutti capiamo,
inclusi gli analfabeti, la lingua diversa del-
le monete – mio zio Domenico non sape-
mendo e vero, resta per sempre.
l.bruni@lumsa.it
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Le riflessioni del Papa e l’esperienza della cura e valorizzazione vivere meglio, produce una vicinan- La lettera di Zuppi e quella ai sindaci di Martini del 1986 sone dal volto preciso e ricono-
za che induce a trascorrere un tem- scente. Sia perché il servizio del-
INTERPRETARE LA VITA ANZIANA: po ricco di significati.
Anche nelle strutture assistenziali,
STIMOLARE E MAI DISPREZZARE l’uomo delle istituzioni sconta un
indice di anonimato circa il de-
QUI SI DECIDE IL NOSTRO DOMANI dove l’anziano deve essere ospitato
quando il sistema famigliare non è CHI SERVE LA COSA PUBBLICA stinatario, essendo mirato alla co-
munità tutta e non a singoli, in-
più in grado di offrire protezione a dividuati beneficiari (lo nota an-
zione che prende la vita di ciascuno. causa di malattie e dell’inadeguatez- to etico). «Il filo che tiene insie- che Zuppi: «non possiamo sape-
MARCO TRABUCCHI E poi arriva sempre il momento nel za dei possibili supporti, gli atti assi- FRANCO MONACO me il vestito», ci ricorda Zuppi re chi siano» le tante persone per

C I
aro direttore, quale queste situazioni entrano in stenziali devono essere collocati in u- n tanti hanno ap- con la bella immagine di Made- cui si lavora). Sia perché, a diffe-
in queste setti- crisi per i motivi i più vari. Allora è ne- na logica di senso, cioè quella di com- prezzato la lettera leine Delbrêl. Ovvero la consape- renza del volontariato, si sconta
mane ho letto cessario subentri una visione che su- piere azioni spesso faticose che per- del cardinale Zuppi volezza, non sempre adeguata, un grado di incertezza circa la
con attenzione, per dovere profes- peri i singoli aspetti e ci dica che l’e- mettono all’anziano ammalato di vi- per la festività del 2 giugno tesa a che le istituzioni non sono un buona riuscita delle proprie a-
sionale e interesse umano, le serie sistenza, anche in tarda età, ha sen- vere bene, in un ambiente protetto motivare chi lavora nelle istitu- freddo apparato burocratico, ma zioni amministrative. Le quali,
di interventi di catechesi sulla vec- so per le relazioni che si intrecciano, sul piano delle cure mediche e della zioni (a tutti i livelli) e a fare sen- strumento essenziale per custo- talvolta, pur mosse da buone in-
chiaia tenuti da papa Francesco nel- per le piccole speranze che si posso- serena gestione delle ore della gior- tire ai cittadini il valore di questo dire e promuovere beni-valori as- tenzioni, non danno i risultati at-
le Udienze generali. A parte il giudi- no ancora coltivare, per gli atti di ge- nata. Perché gli operatori delle Rsa servizio. Un bell’esordio, un buon solutamente essenziali per la tesi. Capita spesso. Sia infine per-
zio "tecnico", che mi induce a rite- nerosità che si possono donare e ri- dovrebbero consumare i loro giorni biglietto da visita del neopresi- qualità della vita di persone e co- ché gli uomini pubblici – politici,
nere i testi ben più utili per chi in- cevere, per la conquista di un tempo ad accompagnare gli anziani loro af- dente della Cei che, esemplar- munità. La seconda: che in esse funzionari, impiegati nel pubbli-
vecchia di tutta la massa di banali dopo la morte (almeno per chi crede). fidati se non collocano il lavoro (la- mente, esprime il senso di quel- operano concrete persone, ma- co – sono più esposti al giudizio
pubblicazioni sull’«invecchiamen- Talvolta può accadere quanto dice vare, imboccare, dare le medicine, la collaborazione della Chiesa i- gari anonime ma spesso genero- severo, spesso impietoso e ta-
to di successo», ritengo importante Francesco in una delle sue cateche- consolare…) in una prospettiva di co- taliana con le istituzioni civili per se e capaci, delle quali non sem- gliente, della collettività.
soffermarsi sulla frase: «La società si: «La vecchiaia rende quasi inevi- mune cittadinanza? Per alcuni vi pos- il bene della persona e della co- pre si apprezza il servizio. Più fa- Non vorrei essere ingeneroso, ma
investe molto, ma non aiuta a inter- tabile questo appuntamento con il sono essere motivazioni superiori, di munità che è scolpita nell’accor- cilmente bersaglio di critiche e non sempre, da parte degli stessi
pretare questa fase della vita». disincanto». E aggiunge: «La resi- ordine spirituale e morale, ma per do di revisione del Concordato a pregiudizi immotivati. La terza uomini di Chiesa, chi opera nel-
Il Papa, uomo di Dio con la consue- stenza della vecchiaia agli effetti de- tutti deve prevalere la convinzione di sua volta ispirato a Costituzione ragione: Zuppi opera una lettura le istituzioni si sente compreso e
ta sensibilità tra l’umano e il politico moralizzanti di questo disincanto è costruire un pezzo della comunità in e Concilio. Un testo coerente con singolarmente puntuale, concre- sostenuto nel proprio lavoro, in
(e, ovviamente il religioso), ha colto decisiva». Per essere in grado di op- particolare per chi è più fragile e quin- l’idea di Repubblica cara ai costi- ta, partecipe delle condizioni dif- molti casi umile e ingrato. Più fa-
l’aspetto fondamentale della vita porre la resistenza indicata dal Papa di più bisognoso di attenzioni. Non si tuenti – la «casa comune nella ficili in cui è posto chi lavora nel- cilmente si sente giudicato con
contemporanea delle persone anzia- è necessario adottare la logica del gestiscono fallimenti, ma pezzi di a- quale siamo chiamati ad abitare le istituzioni. Si mette nei loro severità o comunque circondato
ne: dare un senso ad anni sempre più "qui e ora", della ricerca in quel mo- zione civile per garantire a tutti una insieme» (Moro) – e appunto con panni. da una inadeguata comprensio-
lunghi, a problemi che sopravvengo- mento del massimo ottenibile dal vita decente, anche quando è carat- i princìpi della nostra Legge fon- Torna alla mente la "lettera a un ne per l’arte difficile di corri-
no, alle dinamiche di ogni tipo che li rapporto con gli altri, e con la pro- terizzata dalla demenza, dal sovrap- damentale. Un messaggio che sindaco" stilata nel 1986 dal car- spondere alle attese di comunità
caratterizzano. Abbiamo dichiarato pria coscienza. porsi di molte malattie, dalla perdita palesemente si propone di illu- dinal Martini nell’orizzonte di un sempre più esigenti e talvolta in-
(e dimostrato) che la vita a ogni età, Il disincanto deve essere combattu- dell’autonomia. strare e di cementare le ragioni grande convegno della diocesi di cattivite. Costoro non pretendo-
e in particolare in quella avanzata, è to anche tra chi vive con gli anziani, In un mondo che invecchia, che ci dello stare insieme come comu- Milano sul «farsi prossimo». Una no sconti, solo vorrebbero essere
caratterizzata dalla complessità, per in particolare quando sono fragili e induce solo a calcolare se riusciremo nità di valori e di destino. lettera ispirata a paterna com- stimolati a fare di più e meglio
cui non è interpretabile come insie- non più autosufficienti. La vita dei ca- a farcela di fronte alla crisi demogra- Personalmente ho apprezzato le prensione e a solidarietà per tan- grazie al positivo riconoscimen-
me di singoli eventi biologici, clinici, regiver (coloro che si prendono cura) fica ed economico-organizzativa, u- parole di Zuppi – pubblicate su ti amministratori locali dediti al to del valore del loro servizio alle
psicologici, socioeconomici, ma at- famigliari può diventare un inferno di na prospettiva di senso ci permette, "Avvenire" del 2 giugno ( htt- bene comune, ma spesso misco- pubbliche istituzioni e alla co-
traverso una loro interazione, spesso fatica fisica e di frustrazioni psicolo- invece, di non rinunciare all’impre- ps://tinyurl.com/ycyxkbdk ) – e, nosciuti. In essa Martini si spin- munità. Si può sperare che la let-
molto intricata. Non si vive solo gra- giche se non è guidata dalla certezza sa di garantire a tuti, e agli anziani per prima ancora, l’idea del messag- geva sino a sostenere che quel lo- tera di Zuppi possa rappresenta-
zie a una carne che funziona, né a u- che l’esistenza del proprio caro non primi, un minimo di tranquillità per gio anche per altre tre ragioni. La ro servizio al prossimo è tanto più re per loro un riconoscimento e
na psiche attenta, un ambiente ami- è destinata solo a sofferenze senza fi- il loro futuro. prima: l’accento posto sul senso- meritorio in quanto meno grati- uno stimolo e, per i cittadini, un
co, a un insieme di protezioni socia- ne, ma, al contrario, dalla certezza Presidente dell’Associazione valore delle pubbliche istituzio- ficante rispetto al volontariato in- motivo di apprezzamento per chi
li: bisogna leggere queste dinamiche che la vita assieme porta doni per en- italiana di Psicogeriatria ni, oserei dire la loro valenza eti- teso come gesto-risposta imme- serve la cosa pubblica.
nel loro insieme per capire la dire- trambi, perché l’amore permette di © RIPRODUZIONE RISERVATA ca (da non confondere con lo Sta- diata e diretta al bisogno di per- © RIPRODUZIONE RISERVATA

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