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FACOLT DI TEOLOGIA
SEMINARIO TEMATICO: TEOLOGIA DELL'ORIENTE CRISTIANO.
PANORAMA SISTEMATICO (TST205)
Indice
Introduzione...........................................................................................................3
1. Teologia dello Spirito Santo pneumatologia..................................................3
1.1. La teologia ha bisogno di mistica.............................................................4
1.2. Il nome dello Spirito Santo.......................................................................4
1.3. La divinit dello Spirito Santo..................................................................5
2. La Chiesa come Pentecoste permanente.......................................................5
2.1. La liturgia della Pentecoste la glorificazione della Chiesa....................6
2.2. Lunit e pluralit della Chiesa attraverso lo Spirito................................6
2.3. La tensione fra listituzione e lispirazione...............................................7
2.4. Il primato e necessit dello Spirito Santo.................................................8
3. Lo Spirito come la causa perfezionante nella vita cristiana..........................8
3.1. Senza lo Spirito Santo non esiste la vera umanit....................................9
3.2. Lo Spirito rende luomo spirituale............................................................9
3.3. La dimensione pneumatologica della vocazione alla santit..................10
3.4. Loriente cristiano troppo spirituale e passivo?....................................11
Conclusione.........................................................................................................12
BIBLIOGRAFIA.................................................................................................13
Introduzione
Lo Spirito Santo da sempre era, e sar; lui luce ed elargitore di
luce, vita e creatore di vita viva e sorgente di bont. Cos prega la Chiesa
orientale in un inno liturgico alla festa della Pentecoste. Nella teologia orientale
la concezione della creazione e del destino finale delluomo inseparabile
dalla pneumatologia1. Pneumatologia, o dottrina sullo Spirito Santo, perci
necessaria per fare teologia secondo il modo delloriente cristiano.
Nella teologia bizantina non cerano grandi trattati sistematici della
pneumatologia, e il pensiero sullo Spirito Santo non si sviluppato con una
teologia concettuale, ma piuttosto si vissuta lesperienza dello Spirito Santo
presente nella Chiesa, specialmente nella mistica e nella vita liturgica.
Nellelaborato ci fermeremo piuttosto al trattato Lo Spirito Santo, scritto da
un grandissimo dottore e personaggio spirituale della Chiesa Basilio Magno.
Questo trattato era per tutto il periodo bizantino uno dei testi normativi in
materia di pneumatologia2. Non si entrer troppo nella discussione sulla
divinit dello Spirito Santo la si accetta dallautorit della Scrittura e della
tradizione. Non si tratter neanche la controversia del Filioque, perch riguarda
la natura di Dio piuttosto che lo Spirito in modo specifico3.
Nella prima parte si mostreranno le condizioni di fare teologia dello
Spirito Santo in modo orientale, riflettendo sullesperienza mistica dello
Spirito, sui nomi dello Spirito e infine sulla divinit dello Spirito. Nella seconda
parte si presenter la Chiesa come il mistero della Pentecoste perennea
partendo dalla vita liturgica, riflettendo, poi, sullunit della Chiesa. Si deve
anche dire qualche parola sulla presente tensione fra listituzione e lispirazione,
scrutando limportanza dello Spirito. Nella terza parte, infine, si rifletter sul
ruolo dello Spirito Santo nella vita cristiana. Prima di tutto si tratter sulla
necessit dello Spirito per diventare pienamente uomo luomo spirituale. Ci
fermeremo anche sulla proposta di santit e proveremo a rispondere alla
domanda: la spiritualit orientale troppo spirituale e passiva?
1. Teologia dello Spirito Santo pneumatologia
Gi allinizio del suo trattato sullo Spirito Santo, san Basilio scrive che
per fare bene la teologia necessario laiuto dello Spirito Santo. 4 In tal modo lui
tiene conto che la teologia si fa soltanto con la presenza dello Spirito Santo.
Per Basilio, Dio uno spirito e gli eretici sbagliano perch possiedono un
basso concetto di Dio, contrapposto allortodosso concetto di semplice, infinito
e incorporeo5. Paradossalmente un concetto teologico pi semplice pi alto.
Gli eretici con tecniche verbali falsano la semplicit e la spontaneit della
fede6. Lo Spirito daltra parte ci porta sopra lesperienza quotidiana, sopra ci
che sembra vero, ci eleva sopra i concetti derivati dallesperienza comune
quotidiana verso la conoscenza di Dio.
1.1. La teologia ha bisogno di mistica
Nella teologia orientale presente lopinione che lessere personale dello
Spirito rimane misteriosamente nascosto, anche se egli agisce ad ogni momento
importante dellattivit divina: creazione, redenzione, compimento finale 7. La
teologia negativa, apofatica, che tace davanti al mistero, sarebbe il migliore
modo di fare teologia. Parafrasando una sentenza di Basilio Magno ai monaci, lo
spirito orientale direbbe che un teologo deve pi capire che parlare8.
Il silenzio davanti al mistero non ha senso in s, ma esiste per poter
ascoltare lo Spirito che ci parla. San Basilio nota che lo Spirito per natura
inaccessibile, si pu comprendere per la sua bont, ogni cosa riempie con la sua
potenza, ma si comunica solo a chi degno, non seguendo una sola misura, ma
distribuendo la sua operazione in proporzione della fede 9. Per conoscere Dio,
per fare la teologia bisogna quindi impegnarsi nel diventare degni del dono dello
Spirito, ma anche ci vuole la fede della quale misura lo Spirito si comunica.
Colui che non degno e che non ha fede non pu conoscere lo Spirito, non pu
conoscere Dio e fare la teologia. A tali uomini lo Spirito tace e loro non possono
rispondere a Dio con la sua parola perch vivono nel silenzio di Dio ma nel
silenzio nel quale non si trova Dio. La presenza e laiuto dello Spirito Santo
anche il presupposto della vera conoscenza di Dio nella sua immagine
nelluomo, perch impossibile infatti vedere limmagine di Dio invisibile, se
non nellilluminazione dello Spirito10. La Chiesa bizantina, poi, trasmetter
nella liturgia della festa della Pentecoste, la fede che lo Spirito appunto il
migliore rivelatore di Dio trino11.
5 BASILIO MAGNO, Lo Spirito Santo, 105.
6 Ibid., 102.
7 J. MEYENDORFF, La teologia bizantina, 205.
8 BASILIO MAGNO, Discorso sullascesi, 51.
9 BASILIO MAGNO, Lo Spirito Santo, 118.
10 Ibid., 180.
11 Cfr. M. NIN, Pentecoste, 112.
4
San Basilio, interpretando la liturgia alla Pentecoste del suo tempo nota
che la festa della Pentecoste ci ricorda la risurrezione che noi aspettiamo
nelleternit23. Soltanto nel mistero dello Spirito Santo possiamo vedere la
futura gloria della sua Chiesa. Meyendorff nota che un confronto fra i testi
liturgici della Pentecoste e quelli della festa della Trasfigurazione () mostra
che il miracolo della Pentecoste era considerato una forma ampliata dal mistero
19 J. POPOVI, Dogmatika Pravoslavne Crkve, III., 280., citato in: VUKI, T., Duh Sveti u
istonoj kranskoj tradiciji, Vrhbosnensia 1 (1998), 45.
34 Ibid., 137.
35 J. MEYENDORFF, La teologia bizantina, 211.
36 BASILIO MAGNO, Lo Spirito Santo, 119.
37 BASILIO MAGNO, Lo Spirito Santo, 118.
9
non perfeziona e non compie se stesso attraverso Dio attraverso lo Spirito Santo,
lui tutto diventa linferno.38
Il compito, quindi, di ogni cristiano sta nel purificarsi dalla bruttezza che
si impastata per il peccato, ritornare alla bellezza nativa e restituire per cos
dire allimmagine regale lantica forma per la purit, questo il solo modo di
avvicinarsi al Paraclito39. La parola ritornare (apokatastasis), qui usata significa
la restaurazione delle cose nel loro stato originario dal quale si erano
allontanate40. Il comprendere la salvezza come il ritorno allo stato originario
delle cose render possibile, poi, che la spiritualit orientale sia molto attenta
alla bellezza che purifica e rende nobili i nostri sensi.
3.2. Lo Spirito rende luomo spirituale
Per opera dello Spirito si attua la nostra restituzione al paradiso, la salita al regno
dei cieli, il ritorno alladozione filiale, la libert di chiamare Dio Padre nostro, la
comunione alla grazia di Cristo, il chiamarsi figlio della luce, il partecipare alla
gloria eterna, e, in una parola, essere nella pienezza della benedizione, durante
questa vita e nella futura.41
La restituzione, la creazione nuova che ci porr nel rapporto originario con Dio
si compie, quindi per opera dello Spirito. Altre grazie qui dette si acquistano
attraverso la vita sacramentale e nella tradizione bizantina sar molto forte la
coscienza che tutti i battezzati diventano pneumatofori 42 i portatori dello
Spirito Santo. Questo atteggiamento presente nella tradizione del sacramento
del battesimo, con il quale si riceve anche il sacramento della cresima. Alla base
dellidea dei pneumatofori sta la fede che tutti quelli che sono battezzati
diventano gli uomini spirituali, simili allo Spirito che portano in s, perch sono
in comunione con lui.
Basilio descrive lazione dello Spirito cos:
Illuminando coloro che si sono purificati da ogni sozzura, per la comunione che
hanno con lui, li rende spirituali. E come i corpi limpidi e trasparenti allorch un
raggio li colpisce diventano anchessi scintillanti e riflettono da se stessi un altro
38 J. POPOVI, Dogmatika Pravoslavne Crkve, III., 275., citato in: VUKI, T., Duh Sveti u
istonoj kranskoj tradiciji, Vrhbosnensia 1 (1998), 43.
Qui si rivela anche la missione e lo scopo della Chiesa che non riceve lo
Spirito per s, ma allo scopo di compiere il disegno di Dio nella storia umana e
nel mondo intero44. Il disegno divino di riversare la grazia attraverso la
Chiesa sul mondo colpito, mettendo tutto il mondo nelle relazioni originarie,
ricostruire i rapporti che erano allinizio, quando Dio ha creato il mondo e ha
visto che era molto buono45.
3.3. La dimensione pneumatologica della vocazione alla santit
La vocazione cristiana ha lunico e il pi alto scopo, rispondere alla
proposta di rassomigliare a Dio, per quanto sia possibile alla natura delluomo.
Ma la natura non esiste senza conoscenza e la conoscenza dipende dagli
insegnamenti46. La conoscenza si acquista facendo la teologia, ma in modo
orientale, come abbiamo mostrato nel capitolo primo. La perfezione, la
somiglianza allo Spirito Santo si pu chiamare anche la santit, perch
lattributo per eccellenza dello Spirito e la santit non esiste senza lo Spirito 47.
Da solo, soltanto con lagire personale non si pu mai essere santi. Lo Spirito si
paragona ad una luce nella notte del mondo e perci impossibile condurre
fino alla fine la vita conforme alla legge senza lo Spirito48. Forse queste sono
alcune ragioni per cui nella teologia orientale non si mai sviluppata una
teologia morale come in occidente. Nelloriente cristiano, per, linvito alla
santit possiede il carattere mistico, escatologico e perci massimalista 49
spesso chiamato perfezione.
3.4. Loriente cristiano troppo spirituale e passivo?
Lo scopo supremo della vita cristiana la consapevole e personale
esperienza dello Spirito Santo50 Alloriente, inoltre, lapproccio alla salvezza
delluomo interamente fondato sullesperienza personale, responsabile e libera
43 BASILIO MAGNO, Lo Spirito Santo, 119.
44 J. MEYENDORFF, La teologia bizantina, 213.
45 Cfr. Gn 1, 31
46 BASILIO MAGNO, Lo Spirito Santo, 87.
47 Ibid, 141.
48 Ibid, 142
49 J. MEYENDORFF, La teologia bizantina, 215.
50 J. MEYENDORFF, La teologia bizantina, 215.
11
ortodossi, ma per tutti i teologi. Se la teologia vuole essere fedele a Dio, deve
essere donata dallo Spirito e deve ascoltare le parole, con le quali il Dio si
rivelato nella Sacra Scrittura. Il cristianesimo fondato sul vangelo di Cristo e
nella teologia bizantina sar sempre presente la coscienza che soltanto
mediante lo Spirito la Chiesa pu conservare la coerenza e la continuit con
lautentico vangelo cristiano56. Non si pu vivere, quindi, nemmeno fare la
teologia cristiana, se non con la presenza dello Spirito.
Il cristianesimo orientale, inoltre, ci dar sempre la testimonianza della
Chiesa come il mistero della Pentecoste perenne, la testimonianza che per
opera dello Spirito possibile una istituzione umana, debole, varia e dispersa,
ma anche divina, santa e una. Perci la Chiesa orientale sempre vede nel santo
o nel mistico il custode della fede e si affida a lui pi che a una qualsiasi
istituzione permanente, () sperando piuttosto che, se necessario, sorgeranno
dei profeti per salvare lidentit del vangelo57.
Sui sani fondamenti di Basilio Magno prenderemo nella vita spirituale
latteggiamento che congiunge e non separa i misteri, oppure le realt che si
perfezionano luna con laltra. Vedendo la malvagit del mondo non dobbiamo
mai perdere la nostra fede e la fiducia nella presenza dello Spirito Santo. Le
parole di san Basilio, vecchie pi di sedici secoli, ma molto attuali, perch
provengono dalla teologia come ascolto dello Spirito, testimoniano:
Sembra che il male si sia stabilito in noi in modo tale che siamo divenuti pi
irragionevoli degli stessi esseri privi di ragione, poich questi, quando sono della
medesima razza, si associano tra di loro, mentre noi facciamo la guerra pi feroce ai
vicini. Per tutte queste ragioni conveniva tacere, ma la carit ha tirato nel senso
opposto, la carit che non cerca il proprio interesse, ma vuole vincere ogni difficolt
di circostanze e di situazioni.58
BIBLIOGRAFIA
BASILIO MAGNO, Lo Spirito Santo, Roma 1993.
, Discorso sullascesi, in: BASILIO MAGNO ISAIA DI SCETE
IPERECHIO MARCO LEREMITA, Sentenze spirituali, Roma 2011.
FARRUGIA, E.G., ed., Dizionario enciclopedico dell'Oriente cristiano, Roma 2000.
MEYENDORFF, J., La teologia bizantina, Genova 1984.
NIN, M., Tempo di Dio. Tempo della Chiesa. Lanno liturgico bizantino, Genova
Milano 2011.
ROSSO, S., La celebrazione della storia della salvezza nel rito bizantino, Citt del
Vaticano, 2011.
VUKI, T., Duh Sveti u istonoj kranskoj tradiciji, in: Vrhbosnensia 1 (1998), 3755.
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