Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Anno XLIII
04.08.2021
Numero
756
Ricariche telefoniche
Alpini e Dovere
di Giannino Collavo
Terza domenica di luglio: una data che il gruppo
Alpini Valderoa di Alano di Piave non dimentica
perché da moltissimi anni è dedita al ricordo di
quanti si sono immolati per la nostra bella Italia.
L’unica interruzione alla commemorazione è avve-
nuta lo scorso anno, dovuta al Generale Covid che
purtroppo è tuttora in circolazione, ma ora sta com-
battendo contro questo ostacolo il Generale Figliuo-
lo che sicuramente con un buchetto sulla spalla
quest’ultimo vincerà la guerra. Ma torniamo alla
cronaca: domenica mattina ritrovo al cippo di Do-
mador alle ore 08,30 con la sola cerimonia civile di
Onore ai Caduti… la carenza di celebranti la santa
messa si fa sentire sempre di più ….. a cui sono se-
guite parole di circostanza mentre il tempo minac-
ciava il peggio, ma tutto si calmò pochi minuti dopo
dandoci la possibilità di salire a piedi, chi per strada,
chi per scorciatoie sino alla cima dei Solaroli, dove
un cippo ricorda la Medaglia d’Oro al Valor Militare
Vincenzo Zerboglio, pisano che ivi si immolò per
l’Italia. Onori ed una preghiera anche a lui e dopo
una breve pausa ripercorrendo a ritroso la Alta via
degli Eroi si giunge a Cima Valderoa dove i cippi
delle M.O.V.M. Gianluigi Zucchi e Guido Corsi ed
inoltre la medaglia d’argento Mario Garbari ci atten-
dono per essere anche loro dignitosamente ricordati
con gli Onori ed una preghiera.
In questa mattinata abbiamo ricordato alcuni deco-
rati nel corso della prima guerra mondiale, ma que-
sti cippi sono per noi quei simboli che vogliono ri-
cordare, anzi commemorare, tutti coloro che lassù
hanno dato se stessi indipendentemente dalla divisa
che indossavano. Il nostro dovere per oggi è com-
piuto con la speranza che le nuove generazioni non
dimentichino la storia per poter vivere in pace.
3 CRONACA
Il commosso addio
a Eros Dal Canton
di Sandro Curto
Dopo aver combattuto per due anni contro una rara forma di tumore, Eros
Dal Canton, classe 1985, si è arreso la sera del 19 luglio lasciando nel do-
lore la piccola Isabel, la compagna Margherita, i genitori Romanella e
Oscar, i fratelli Luca e Alex, le nonne, gli amici e i parenti tutti e l’intera
comunità alanese. Eros, che lavorava nell’impresa Zancaner Costruzioni,
era donatore di sangue e aveva partecipato in passato a molte manifesta-
zioni, dai tornei estivi di calcio al Palio Setteville nella squadra del tiro alla
fune. La famiglia Dal Canton è molto nota in paese per il suo impegno civi-
le, con Oscar che è stato consigliere, assessore e vicesindaco di Alano dal
1997 al 2006 e Fabio sindaco dal 2006 al 2011. Vista l’indisponibilità della
chiesa del capoluogo e grazie alla collaborazione dell’Amministrazione
Comunale, della Protezione Civile, degli Amatori Piave Tegorzo, della as-
sociazione “Libero Pensiero” e della Schola Cantorum, i funerali, celebrati
dal parroco don Francesco, si sono svolti al campo sportivo “Valcalcino”.
Straordinaria la presenza con parecchie centinaia di persone che hanno
seguito in silenzio, commosse, le esequie salutando l’uscita del feretro dal
campo con un lungo applauso. Le offerte raccolte sono state devolute
all’Associazione “Mano Amica” di Feltre e all’Istituto Oncologico Veneto di
Padova. Alla famiglia le condoglianze della Redazione.
Notizie in breve
a cura di Sandro Curto
ASSEMBLEA A.B.M. L’Associazione Bellunesi nel Mondo ha eletto nello scorso mese di giugno i 21 consiglieri
che gestiranno nel prossimo triennio il sodalizio e che si riuniranno in settembre per decidere sulle cariche socia-
li. Il più votato dei 33 consiglieri candidati è stato il presidente uscente Oscar De Bona con 2.287 preferenze.
CALCIO: NASCE LA DOLOMITI BELLUNESI In seguito alla fusione delle tre principali squadre calcistiche pro-
vinciali Belluno, San Giorgio di Sedico e Union Feltre è nata la società Dolomiti Bellunesi che disputerà nella
prossima stagione il campionato di serie D con ambizioni, nel giro di qualche anno, di salire fra i professionisti.
DECEDUTO L’EX PRESIDENTE ANA BEPPE PARAZZINI Lo scorso 19 giugno, dopo lunga malattia, è decedu-
to Giuseppe Parazzini, detto Beppe, lombardo, classe 1944, presidente dell’Associazione Nazionale Alpini dal 30
maggio 1998 al 30 maggio 2004. Nel 2002, in occasione dell’ottantesimo anniversario della sezione di Feltre,
aveva visitato Alano, ricevuto nella sede del “Valderoa”, allora in via Brigata Re, dal capogruppo Valentino Rech,
dagli assessori Curto e Dal Canton e da un folto gruppo di alpini, recandosi anche al Monumento agli Alpini di
Colmirano.
ALANO-ARGENTINA Simpatico incontro nelle scorse settimane al bar “da Ricci” di Alano dove è arrivata la si-
gnorina Viola di origini argentine e attualmente residente in Piemonte alla ricerca di parenti del suo bisnonno
Giuseppe Franzoia, partito dal nostro paese per l’Argentina nel 1921. Antonia Miuzzi ha pensato di contattare per
informazioni il suo cliente Primo Franzoia, il cui padre Federico era proprio il fratello del Giuseppe ricercato. Bello
quindi l’incontro fra i due, peccato ci manchi la foto.
4 CRONACA
Sessant’anni a cavallo
di Sandro Curto
Il mercatino
Causa errato acquisto,
vendo a 250 euro inclusa garanzia estesa a 5 anni
FORNO MULTIFUNZIONE NUOVO, ancora imballato.
Acciaio inox, controllo digitale con display, diverse opzioni di cottura, funzione
grill, pizza, pulizia AquaClean.
Modello Electrolux EOH3H00X, oltre 400 euro sul sito Electrolux o Unieuro.
Per informazioni contattare: 338.7637979
tristano.dalcanton@gmail.com
5 LETTERE AL TORNADO
(M.M.) Riceviamo la sottoriportata lettera aperta/invito da parte del collettivo che lancia la proposta più sotto
spiegata. Chi fosse interessato ad approfondire i temi che vengono prospettati e volesse meglio conoscere gli
intenti dell’iniziativa, può contattare direttamente i promotori seguendo i contatti indicati in calce.
Alano rinasce
Alano rinasce è formato da un gruppo di persone che ama il proprio paese ed è accomunato da un’idea di rinno-
vamento rispetto all’attuale amministrazione.
Vediamo nel nostro territorio svariate opportunità di sviluppo, da più punti di vista: culturale, turistico, ambientale
e, forse il più importante, sociale.
Abbiamo scelto di vivere qui perché riteniamo che il nostro paese offra peculiarità e bellezze di cui andare orgo-
gliosi: da un bellissimo territorio che si estende dal fiume alla montagna e particolarmente apprezzato dalle fami-
glie, ad una vivace attività socio-culturale e associativa.
Sappiamo però che per valorizzare e mantenere vivo tutto questo non ci si può limitare a gestire l’ordinaria am-
ministrazione, ma è necessaria una visione a lungo termine.
Come vogliamo che sia Alano di Piave fra 5-10 anni?
A questo proposito vorremmo raccogliere le idee di tutti e - iniziando da questo articolo - ci apriamo alla possibili-
tà di presentare un’alternativa alle prossime elezioni amministrative.
Ci rivolgiamo pertanto alle tante persone che - come noi - non si arrendono al degrado che avanza, al taglio di
servizi, alla mancanza di visione e di dialogo con la comunità.
Uno dei punti principali per la nostra idea di amministrazione è quella dell’ascolto del cittadino, di
un’amministrazione più vicina alle persone, che ascolti le idee e le problematiche di tutti in maniera propositiva.
Se guardiamo ai comuni limitrofi, comprendiamo che un’amministrazione può fungere da traino e da spinta a tut-
te quelle iniziative promosse dalle associazioni del paese.
Un’amministrazione può infatti valorizzare queste esperienze, metterle in rete, creando un terreno fertile e un dia-
logo anche a livello sovracomunale con altre istituzioni.
Basti pensare alle varie iniziative di valorizzazione del territorio che stanno portando avanti varie Associazioni del
nostro paese e che vanno assolutamente supportate e incentivate, per poter generare opportunità di sviluppo.
La nostra idea è di proporci come lista alternativa all’amministrazione uscente, per questo ci apriamo pubblica-
mente alle idee di tutti.
Attualmente stiamo lavorando su: scuola, territorio ed ambiente, rapporti con la comunità, attività economiche, tu-
rismo, lavori pubblici.
Vorremmo aprire un dibattito pubblico su alcune di queste tematiche, per iniziare a fare da collettore a
delle proposte per l’amministrazione pubblica.
Per questo abbiamo aperto una pagina Facebook “Alano Rinasce”, per iniziare un dibattito pubblico.
La prima discussione che vogliamo aprire è quella sulla gestione delle malghe comunali.
Cosa ne pensate?
Il dibattito continua su: la nostra pagina Facebook: “Alano rinasce”
la nostra mail: alanorinasce@gmail.com
CRONACA
Brando Rizzotto da 110 e lode
Il 30 giugno scorso Brando
Rizzotto, di Alano di Piave, ha
conseguito la Laurea Magi-
strale in Gestione delle Orga-
nizzazioni e del Territorio
presso l'Università di Trento,
con la votazione di 110 e lode.
Brando ha discusso la tesi dal
titolo:
"Il Prosecco di Valdobbia-
dene: la trasformazione so-
cio-antropologica di un'inte-
ra comunità". Orgogliosi del
traguardo raggiunto i genitori
Mauro e Ornella, il fratello Walter e tutti i parenti e gli amici, che a Brando augurano un futuro ricco di soddisfa-
zioni. Nelle foto: Brando con Walter e i genitori Mauro e Ornella; Brando col fratello Walter e il cugino Luca
6 LETTERE AL TORNADO
Orizzontali: 1. L’associazione degli Alpini 4. Gestore dell’acquedotto 6. Frazione di Segusino 11. C’è quello di
fegato 13. Libero da ogni limite 16. Abbrev. di insegnante 17. C’è quella Grassa e quella Secca 20. Conferenza
Episcopale Italiana 21. Pakistan Super League 22. E’ del Grappa 23. Ettogrammo 24. Negazione 25. Officina
Meccanica 27. La malga dello staff “Pierela” 28. Diritto latino 30 Lo è la via degli eroi 33. Linguaggio dei segni 34.
L’inconscio in psicanalisi 35. Ci sono quelli di… acqua 37. La via querese della palestra 38. Ne abusò Noè 40.
Pseudonimo di Antonio Riccardi 42. Comunione e Liberazione 43. Vi appare Maria Regina degli Angeli Custodi
47. Simbolo del Rubidio 48. Frazione di Quero Vas prima di Caorera 50. Scienza che studia la trasformazione
dell’uva in vino 51. Carota senza… erre 52. Impresa dell’energia 53. Il nome della Hamilton 54. Dieci inglese 55.
Fuggiti dal carcere 59. Sportello Telematico Automobilista 60. Quero antico 61. La patria di Ulisse 63. Fiume pa-
dano 64. Il contrario di giù 66. Lo sono gli antipasti 68. Manca di rispetto 72. Malga gestita dallo staff Gallina 73.
In forza… legis
Verticali: 1. Producono il miele 2. Incisore alanese 3. Agenzia Tutela Salute 5. Salerno 6. Pronome Personale
prima persona francese 7. Articolo determinativo singolare 8. Antenato del cane domestico 9. Istituto Tecnico
Superiore 10. Dio del vento 12. Nome di Emiliani 14. Località con sorgenti acquedotto 15. Paese del “formai S-
cech” 17. Lo è la donna che confessa 18. Seconda persona indicativo presente di vedere 19. Azienda Nazionale
Autonoma Strade Statali 22. Spintone 26. Forma Comune con Quero 29. Uomo inglese 31. Disco a 33 giri 32.
Uccello passeriforme corvide 35. C’è quello sebaceo 36. Un Kennedy 39. Preposizione articolata 41. Posizione
intermedia 44. Opposto di off 45. Frazione di Alano con stazione treni 46. Benestanti 48. Titolare della Champital
49. Alano anticamente 51. Famoso Mar 52. Diafana 56. Il Lupo non lo perde 57. Prima di Paulo 58. Incognita 62.
Associazione contro il cancro 64. Si inserisce nel cellulare 65. Frutto della vite 66. Aferesi di questi 67. Copricapo
a forma di tronco di cono 69. Lui in dialetto feltrino 70. Ragusa 71. Non Pervenuta
8 ATTUALITÀ
LIBRI
Le tariffe di noleggio
1 ora 10 €
2 ore 18 €
1/2 giornata 25 €
1 Giornata 35 €
2 giornate 60 €
3 giornate 100 €
4 giornate 130 €
7 giorni 195 €
Casco 3€
Seggiolino 7€
Per recuperare la bici
in luoghi diversi dal noleggio
6€
Le biciclette saranno a disposizione
dei turisti, ma anche dei cittadini resi-
denti, che potranno noleggiarle rivol-
gendosi direttamente ai gestori che si
sono aggiudicata l’assegnazione. Le
tariffe sono quelle che trovate qui
pubblicate, salvo aggiustamenti e ret-
tifiche dell’ultima ora. Grazie
all’assessore Cristina Dalla Rosa, che
ha seguito tutto lo svolgimento di
questo impegno economico a favore
del turismo, siamo in grado di offrirvi
le immagini scattate in occasione del-
la consegna delle biciclette ai vincitori
del bando di assegnazione. I veicoli
sono di una nota marca spagnola e
grazie al motore: BOSCH Performan-
ce CX Cruise possono raggiungere i
25km/h e sono equipaggiate con ot-
time soluzioni tecnologiche per una
pedalata assistita confortevole.
nominato dispregiativamente dagli altri prigionieri “Von” Ryan. Dopo l’armistizio dell'8 settembre finisce nelle mani
dei nazisti che lo caricano su di un treno per deportarlo in Germania insieme agli altri prigionieri. Ryan, però, or-
ganizza un piano di fuga, sequestrando il treno, sopraffacendo la scorta e riuscendo a farlo deviare dal suo per-
corso originario.
I luoghi La pellicola con protagonista Frank Sinatra è stata
prevalentemente girata in territorio italiano: a Gaeta, Anzio,
Pratica di Mare, Tivoli, nelle stazioni di Monte Romano, Ana-
gni-Fiuggi, Roma Ostiense, sulla linea ferroviaria tra Perarolo
e Calalzo… Solo la scena finale è girata in Spagna, alle Gole
Gaitanes nei pressi del villaggio de El Chorro, vicino a Malaga.
Una scena del film, però, è stata girata anche sulla linea ferro-
viaria tra Quero e Fener e in queste pagine proponiamo alcu-
ne foto scattate all’epoca da Antonio Todoverto “Toni Ciano”
al di là del Piave, che si riferiscono all’attacco aereo del treno.
Per alcuni giorni, infatti, la troupe si trasferì nel Basso Feltrino,
dando molto lavoro - si dice - anche ai bar della zona, tra cui il
buffet della stazione di Fener, allora gestito proprio da Antonio
Todoverto e dalla moglie Maria Stramare.
In questo modo cogliamo l’occasione per ricordare anche Raffaella Carrà (qui a fianco in una scena del film). Era
“avanti” di un bel po’, e se questo Paese è un po’ meno “bacchettone” lo si deve anche a lei, donna e artista im-
mensa: buon viaggio, Raffaella!
CRONACA
LETTERE AL TORNADO
Pillole di Cinema
Il colonnello Von Ryan a Quero Vas
di Tristano Dal Canton
Seconda guerra mondiale. Joseph L. Ryan (Frank Sinatra) è un colonnello
dell'aviazione statunitense il cui aereo è stato abbattuto nell'estate del 1943 du-
rante una missione in volo sull'Italia; catturato dai soldati italiani, viene internato in
un campo di concentramento in Italia, dove ci sono oltre 400 detenuti. Il campo è
in pessime condizioni, sia a causa del severo comandante italiano appartenente
alle Camicie Nere, il maggiore Battaglia, sia per via dell'ostruzionismo del mag-
giore inglese internato Eric Fincham. A causa della sua presunta collaborazione
con gli italiani del campo di prigionia, Ryan viene soprannominato dispregiativa-
mente dagli altri prigionieri "Von" (“il nobile”) Ryan. Dopo l'armistizio dell'8 set-
tembre, egli finisce nelle mani dei nazisti che lo caricano su di un treno per depor-
tarlo in Germania insieme con gli altri prigionieri. Ryan riesce però ad orga-
nizzare un piano di fuga, sequestrando il treno, sopraffacendo la scorta e riu-
scendo a farlo deviare dal suo percorso originario, portando in salvo i soprav-
vissuti in Svizzera. Questa la trama del film “Il colonnello Von Ryan” (titolo
originale: Von Ryan’s Express, USA 1965), che vede tra il cast di attori anche
una giovane Raffaella Carrà, nome d’arte della 21enne Raffaella Maria Ro-
berta Pelloni. La produzione ambienta l’episodio in un’imprecisata valle lom-
barda che culmina con la località di fantasia «Passo Malajo Alt.ne 1200 m».
Parte delle riprese, fatte nel settembre del 1964, furono girate anche nel no-
stro territorio. Secondo le indicazioni di Fiorello Zangrando (Cinema in Val
Belluna), molte scene, nella seconda parte del film, sono state girate lungo la
ferrovia Padova-Calalzo, in particolare la tratta compresa tra Castellavazzo e
Quero Vas, nel tratto fra Fener e Santa Maria. Da notare anche una battaglia
tra gli anglo-americani di Ryan e i tedeschi, che venne girata all’interno della
galleria Cidolo, vicino al ponte sul torrente Boite. Molte sono le curiosità lega-
te alle riprese nel bellunese. Per poter realizzare le scene, la direzione
generale delle Ferrovie dello Stato aveva concesso alla Fox la disponibilità
per una intera mattinata fino alle prime ore del pomeriggio della linea
ferroviaria, cancellando tutte le corse Perarolo – Calalzo. La decisione, tra
l’altro, aveva infastidito non poco gli albergatori del Cadore e le
aziende di soggiorno, che fecero immediatamente notare come
queste interruzioni del servizio si sarebbero inevitabilmente
ripercosse provocando danni economici. A creare ulteriore
malcontento ci si mise anche lo stesso Frank Sinatra, il quale
all’ultimo momento decise di reclutare le comparse a Pieve di
Cadore lasciando a casa i giovani di Perarolo precedentemente
scelti per vestire i panni dei soldati inglesi e tedeschi. Inevitabile la
protesta degli esclusi, che pretendevano un equo indennizzo dalla
casa produttrice, dal momento che avevano pattuito di tenersi a
disposizione, e molti di loro avevano lasciato temporaneamente il
lavoro, attirati dai compensi che erano stati promessi. Non basta. Il
23 settembre 1964 si verificò anche un incidente all’aeroporto di
Belluno. Uno dei tre aerei impiegati nel corso
delle riprese, che tra l’altro avevano partecipato
alle azioni di appoggio allo sbarco in
Normandia, precipita in fase di atterraggio. Si
trattava di un Noth B1002 biposto utilizzato per
la sua assomiglianza con i caccia tedeschi.
L’aereo di proprietà del francese Alexandre
Renault stava per rientrare; ai comandi c’era
l’ex pilota francese dell’aeronautica militare, il
37enne Paul Canal, rimasto miracolosamente
incolume, dopo che il velivolo urtò il terreno
con un’ala cadendo. Tra gli attori anche un giovane Edward
Mulhare, che fu Devon Miles nella famosa serie tv "Supercar"
(Knight rider) trasmessa dal 1982 al 1986 ma che ancora oggi viene
ciclicamente proposta in tv, una vera icona degli anni'80 che non tramonta mai. Grazie a Luciano Todoverto di
Fener, abbiamo anche la possibilità di vedere alcune preziose foto delle riprese, fatte dal padre Antonio inqua-
drando il tratto citato sotto l’Ossario tedesco. Nel montaggio finale del film, il tratto querese occupa una decina di
15 CINEMA
Fonti
Scheda pubblicata in “Belluno e il cinema”, a cura di A. Faccioli, Marsilio, Venezia 2009, p. 193
Foto personali di Luciano Todoverto, Fener (BL)
bellunopress.it, corriere.it, wikipedia.org
Il colonnello Von Ryan (Von Ryan’s Express, USA 1965)
Regia: Mark Robson. Produttori: Saul David, M. Robson. Produzione: 20th Century Fox. Soggetto: dal romanzo Von Ryan’s Express
(titolo edizione italiana Il convoglio Von Ryan) di David Westheimer. Sceneggiatura: Wendell Mayes, Joseph Landon. Scenografie:
Jack Martin Smith, Hilyard Brown. Musica: Jerry Goldsmith. Montaggio: Dorothy Spencer. Regista di seconda unità: William Kaplan.
Durata: 119’. Interpreti: Frank Sinatra, Trevor Howard, Raffaella Carrà.
16 ATTUALITÀ
Area dell’Altanon
Con l’ultimo ampliamento la superficie commerciale
totale è pari ad un terzo di quella approvata nel 2012
Il sindaco di Feltre, Paolo Perenzin, interviene a seguito della nota diffusa da Confcommercio sull’aumento della
superficie a destinazione commerciale presso l’area dell’Altanon.
“Va anzitutto precisato, esordisce il sindaco, che gli ulteriori 900 metri quadri risultano
dalla trasformazione in commerciale della superficie inizialmente prevista a ristorante. La
richiesta della proprietà, puntualizza Perenzin, non poteva peraltro non essere accolta
dagli uffici, una volta verificata la sussistenza degli standard necessari, pena – tra l’altro
- il possibile instaurarsi di nuovi contenziosi, che già hanno prolungato oltremodo i
termini della vicenda. L’area commerciale così strutturata a 4.900 metri quadri,
sottolinea ancora il sindaco, sarà certamente quella definitiva, poiché dal punto di vista
urbanistico non vi sono altri standard in grado di supportare ulteriori incrementi”. Vale la
pena però di dare uno sguardo anche al passato. “Certo, aggiunge il primo cittadino, 4000 metri quadri sono una
superficie significativa per la città, così come i 900 ulteriori, ma corre l’obbligo di ricordare che la lunghissima
trattativa, non priva anche di contenziosi legali, condotta dall’Amministrazione comunale ha consentito di portare
oggi a compimento un progetto che prevede una superficie commerciale totale di 4.900 metri quadri, contro i
14.500 metri quadri – cioè tre volte tanto! - che erano stati approvati, e già sottoscritti, dall’Amministrazione
Vaccari nel 2012, quando mancava solo la ratifica finale. “Siamo all’epilogo di una battaglia di nove lunghi anni
che ha portato ad una superficie sicuramente importante per la città, ma nemmeno paragonabile ad una struttura
che sarebbe stata, per intenderci, simile per dimensioni al nuovo Ipertosano di Pederobba. Nel frattempo,
continua il primo cittadino, continua il nostro impegno assiduo e costante sull’attrattività e sugli eventi della città,
con l’obiettivo primario di dare al centro il ruolo baricentrico e catalizzatore che le compete. Ora che la partita è
definita, l'Amministrazione è già al lavoro per evitare che il complesso dell'Altanon funzioni come un corpo a sé
stante e per cercare di far sì che le persone che lo frequenteranno vengano invitate a recarsi anche in centro
città. Da questo punto di vista abbiamo preso contatti con la proprietà - che si è resa disponibile a collaborare,
anche economicamente - accanto all'amministrazione, alle associazioni di categoria e ai commercianti di Feltre
nell'organizzazione integrata di eventi di animazione della città a supporto dell'intero suo settore commerciale.
Inoltre, conclude il sindaco, è stato chiesto dall'ufficio tecnico un ulteriore corrispettivo in termini di oneri di
urbanizzazione, che verranno impiegati per completare la nuova autostazione”.
ASTERISCO
Galleria Querese
di Marcello geom. Meneghin – ultima puntata
(M.M.) Grazie all’impegno del nostro abbonato e collaboratore siamo arrivati a questa ottava e, almeno per il
momento, ultima puntata di questa singolare rubrica, condotta in punta di matita per riportare alla nostra memoria
persone, personaggi che abbiamo incontrato nel nostro quotidiano o di cui ci hanno raccontato i nostri vecchi. Un
esercizio utile ed anche bello per la qualità dei disegni prodotti da Marcello, che ringraziamo per la gentile
disponibilità e per l’attenzione con cui ci segue, e per l’aiuto nel confezionare queste pagine con spunti originali.
Marcello Meneghin: tecnico capace e molto attivo nel Giovanni Conte: parente di Monsignor Angelo
nostro territorio, ha dimostrato fin da giovane di avere a Maddalon, era persona mite con la quale parlare
cuore il mestiere di geometra e il suo paese (nota di M.M.) piacevolmente incontrandola in Via Giovanni XXIII.
17 ATTUALITÀ
18 ATTUALITÀ
Pillole di Scienza&Tecnologia
5G e bufale
di Tristano Ing. Dal Canton
Nella prima puntata abbiamo spiegato perché il 5G rappresenti un’innovazione sotto tutti i punti di vista:
prestazioni, efficienza, minori emissioni. Nella seconda abbiamo cercato di spiegare con linguaggio
estremamente semplice cosa significa campo elettromagnetico e cosa dicono gli studi scientifici in merito.
Vediamo questa volta di analizzare alcune bufale che girano in rete, quotidiani e televisione. Mai come in questo
periodo le bufale, amplificate da paure e poca cultura scientifica, caratterizzano il nostro vivere e, chiaramente,
non potevano mancare quelle inerenti il 5G. In realtà, ad ogni salto tecnologico o novità, non sono mai mancate
le affermazioni prive di senso; come però diceva Umberto Eco in una delle sue ultime interviste, un tempo esse
rimanevano confinate al bar, tra un bicchiere e l’altro di vino, ora invece vengono scritte e poi amplificate sui
social, e dunque prese per vere da una moltitudine di persone, molto spesso in assoluta buonafede. Procediamo
con i “miti” che vanno per la maggiore, anche se l’elenco sarebbe molto più lungo.
5G ed abbattimento degli alberi
E’ forse la prima bufala di cui ho letto: “se le onde
sono meno penetranti, sarà necessario togliere
tutti gli ostacoli, no? A cominciare ovviamente
dalla vegetazione!”. Ecco che parte allora il
messaggio “green”, che di green non ha
ovviamente nulla essendo una fake pazzesca. La
lotta a questo tipo di disinformazione mescolata
con spirito umanitario è spesso complicata,
perché chi la affronta con rigore scientifico viene
messo sullo stesso piano di chi esprime pure
congetture senza darne alcuna spiegazione e
perché, in qualche caso, certi politici avvallano
queste sconclusionate ipotesi. In realtà questa
teoria è nata da un articolo scientifico intitolato “5G Planning – Geospatial Considerations” (Pianificazione 5G -
Considerazioni geospaziali) in cui si invita, nella scelta del sito di posa delle antenne, a tenere in considerazione
la presenza di “muri alti, ringhiere, cartelloni ed impedimenti occasionali, grossi alberi ed alte siepi”. Questo
semplicemente perché il segnale 5G subisce più attenuazioni lungo il suo percorso, come piu’ volte detto;
attenzioni identiche venivano trattate anche negli standard digitali precedenti. Nel posizionare le antenne
andranno tenuti in considerazione tutti gli ostacoli che il segnale potrà incontrare e questo incide sulla scelta del
sito, ma non il contrario! Cioè non verranno demoliti muri, divelte ringhiere o abbattuti alberi! Ma a questo ha fatto
seguito una multitudine di foto e post riportanti alberi abbattuti nelle città, mentre sarebbe bastato chiedere in
Comune per apprendere che erano interventi programmati di mantenimento o riqualificazione del verde pubblico.
5G e morìa degli uccelli
Se segnale 5G significa “microonde”, per forza di cose ucciderà tuti i volatili, no? Ovvio. A questo proposito son
circolate in rete immagini di animali morti (uccelli a Ravenna, api in Sierra Madre nella Contea di Los Angeles).
Peccato che le analisi hanno poi rilevato avvelenamento da botulino per gli uccelli che si sono abbeverati in
pozze di acqua stagnante, mentre nella zona in Sierra Madre, molto banalmente, non c’erano antenne 5G. Però
ormai la notizia era circolata ed è rimasta sullo sfondo dell’allarmismo che circonda questa nuova tecnologia.
Chissà perché, le stupidaggini si propagano sempre alla grande, in tutti gli ambiti.
5G e Coronavirus
Non poteva effettivamente mancare il
collegamento tra 5G e Coronavirus, anche
se non c’è nessun legame di causa ed
effetto tra i due eventi. Infatti o non c’è
nessuna coincidenza tra la posizione delle
antenne nel mondo ed il tasso di contagi o la
correlazione è del tutto casuale (si chiama
correlazione spuria, e non sarebbe male
sapere anche un po’ di statistica a tal
riguardo). Nell’immagine possiamo vedere
un confronto tra la mappa con il maggior
numero di contagi da Coronavirus (sinistra)
e comuni in cui sono autorizzati i test con
antenne per il 5G in Italia (destra), nel
periodo in cui ha cominciato a girare la
bufala. Fonte di entrambe le foto: “Il Sole 24 Ore”. Per quanto parziali e non rispondenti appieno al rigore
scientifico che richiede l’argomento, le immagini rendono comunque l’idea della mancanza di legame tra i due
fenomeni. Sono state proposte unicamente per evidenziare come ad esempio il Molise, regione con un alto tasso
19 ATTUALITÀ
di antenne in sperimentazione, sia anche una delle regioni col minor numero di casi di Coronavirus. Al posto di
vedere dibattiti in tv con ospiti improbabili (da attori dimenticati a soubrette in decadenza), preferirei un bravo
matematico che spieghi semplicemente alle persone come correlazione non implica causalità. Infatti, se due
variabili A e B correlano, non possiamo concludere che una delle due sia la causa e l’altra ne sia l’effetto. Un
esempio molto comune di causalità indiretta è quella fra il numero di decessi per annegamento in mare ed il
numero di gelati consumati: il vero fattore scatenante è l’arrivo dell’estate. Con l’arrivo delle alte temperature le
persone consumano un maggior numero di gelati e c’è un numero più elevato di persone che fanno il bagno, con
un conseguente aumento della probabilità di annegamento, mentre non è colpa del gelato se una persona
annega. Spesso, inoltre, capita anche che non ci sia alcun rapporto causale fra le due variabili e in questo caso
si parla di correlazione spuria : le due variabili appaiano correlate nonostante fra di esse non ci sia nemmeno
lontanamente un rapporto causale. C’è addirittura un libro ("Spurious correlations" di Tyler Vigen) dedicato alla
ricerca di correlazioni spurie, in cui potete divertirvi a cercare correlazioni statistiche fra le quantità più disparate:
per esempio si puo' trovare una correlazione tra i film di Nicolas Cage e gli incidenti in piscina, tra il consumo di
carne bovina e le persone colpite da un fulmine. Vigen ha progettato un software che analizza enormi set di dati
per trovare correlazioni statistiche improbabii (spurie, appunto); sovversivo e intelligente, Spurious Correlations
inchioda la tipica ossessione per i dati e la teoria della cospirazione.
5G e microchip
Questa è una delle piu’ stupefacenti e creative.
Continuando dalla precedente, sconfiniamo
ovviamente nei vaccini, illustrando la fantasiosa
ipotesi che tramite il vaccino verranno iniettati a tutti
dei chip 5G sottopelle, e poi saremo controllati da
qualche oscura multinazionale (o Bill Gates, l’Ordine
Mondiale, i Puffi, chi piu’ ne ha piu’ ne metta) allo
scopo di controllarci (per far che, non è noto) come
in un grande Matrix. A questo proposito ha fatto il
giro del globo il video della calamita che si attacca al
braccio dopo il vaccino, ma qui oso sperare che
parecchie persone abbiano facilmente capito come
la calamita si attacca causa il sudore della pelle ed
in qualsiasi punto del corpo… E’ addirittura
comparso lo schema elettrico di come è fatto il
microchip (anzi, nanochip), ovviamente trapelato da
qualche spia russa. Un competente in elettronica
non ci mette molto a capire cosa possa
rappresentare…in questo caso lo schema di un
celebre pedale distorsore per chitarra
elettrica...incredibile!
Potrei andare avanti per pagine e pagine, ma
preferirei provare a rispondere alla domanda “perché tutto questo proliferare di fake news”? La risposta non è
semplice, ma direi che si puo’ riassumere con una frase: tutto
quello che non conosciamo ci fa paura. Dal medioevo ad
oggi, il motivo è sempre questo. Abbiamo uno smartphone e
guidiamo un’auto ibrida, ma se non abbiamo la cultura e la
conoscenza, rimaniamo indifesi di fronte al mondo in evoluzione.
Ad ogni salto tecnologico capita questo fenomeno, amplificato
come dicevamo dalla velocità di diffusione delle informazioni.
Qualcosa di simile successe anche ai tempi del passaggio dalla
tv in bianco e nero a quella a colori. Un esempio sempre preso
dalla telecomunicazioni è il telegrafo (consideriamolo per un
attimo il lontano papà del 5G). L'11 ottobre 1889 a Buffalo, nello
stato americano di New York, un autista della Western Union,
John Feeks, stava lavorando su dei cavi telegrafici di una linea
delle strade di Manhattan, in quel momento affollatissime,
quando afferrò con una mano un cavo poco distante. Fu investito
da una potente scarica elettrica e morì all'istante. Questo fu un
episodio che scatenò le paure dei cittadini, finì su tutti i giornali e
pure molte autorità iniziarono a diffidare delle linee elettriche. I quotidiani titolavano: "I pericoli delle linee
elettriche", diffidando le compagnie elettriche e spaventando ulteriormente i cittadini. Era nato il movimento “no-
telegrafo”. E dal telegrafo passiamo all’esempio più lampante: la corrente elettrica.
Nel 1900 l'elettricità fu una vera e propria rivoluzione, soprattutto quando arrivò nelle case. Vedere che premendo
un pulsante sul muro riuscivamo ad illuminare una stanza che fino a quel giorno era stata appena schiarita da un
lumino a petrolio, sembrava una magia. Ancora più incredibile quando apparvero i fili per le strade: quei cavi che
trasportavano energia elettrica da una casa all'altra facevano però paura. Quale diavoleria scorrerà dentro quei
20 ATTUALITÀ
cavi? Quale sortilegio permetteva di accendere una lampadina a chilometri di distanza? Cosa era quella
misteriosa energia, quel fluido magico (parole usate ancora oggi, insieme a vibrazione e frequenza, per dare un
tono scientifico alla creduloneria di turno)? A nulla valsero i discorsi tecnici degli scienziati, quei professoroni che
pontificavano dalle loro cattedre, tanto erano i cittadini, i più poveri, che vedevano penzolare sulle loro teste, quei
minacciosi cavi elettrici tenuti in piedi solo da travi di legno. Nacquero quindi i movimenti anti elettricità (proprio
come i nostrani "anti 5G") che chiedevano di fermare quell'energia omicida e di salvaguardare la salute del
cittadino, basandosi quasi esclusivamente sulla paura e sul disorientamento causato dalla novità. Usavano a
questo scopo propaganda, manifesti e spazi sui giornali, avvertendo la popolazione di diffidare di quella strana
energia omicida e dannosa. In figura possiamo vedere uno dei manifesti di propaganda anti-elettricità: siamo nel
1890 circa. Fu solo il tempo a far passare la questione in secondo piano e progressivamente l'elettricità arrivò in
tutte le case, alimentava industrie e aziende, permetteva il funzionamento di mezzi di trasporto, frigoriferi, servizi
e negozi e diventò parte integrante della nostra vita quotidiana. Permetteva infatti una buona conservazione dei
cibi, l'eliminazione di batteri, infezioni, muffe, si rinfrescava l'acqua, si illuminava e riscaldava la casa, si avevano
a disposizione strumenti utilissimi e mai visti, in primis negli ospedali per salvare vite umane. Certo, eravamo agli
albori, tecnicamente c'era tanta strada da fare, mancava
esperienza e qualche conoscenza in più ma non era
l'energia ad essere pericolosa, era (ed è), come sempre,
l'uso che se ne fa. Questo vale per tutto: non c'è un
pericolo di morte assoluto in qualsiasi cosa o azione, il
pericolo si trasforma e si crea quando una cosa la usiamo
male. Oppure quando non capiamo qualche fenomeno.
Le scie di condensazione che lasciano gli aerei in cielo,
se non le conosciamo, le chiamiamo "scie chimiche", i
satelliti artificiali che ci aiutano a comunicare, se non li
conosciamo, non li capiamo e li chiamiamo "UFO, oggetti
volanti non identificati", abbiamo paura di quello che
non conosciamo. Per essere ancora più precisi, la paura
sorge dalla nostra immaginazione. Non conoscendo
qualcosa ne immaginiamo le conseguenze e, ovviamente,
le immagineremo in base alle poche notizie che abbiamo.
Saranno così le "voci" incontrollate, le notizie sul giornale,
su internet, quello che dicono i nostri conoscenti a
condizionare la nostra immaginazione e quindi la paura e
la diffidenza. Alcune voci saranno in buonafede, molte
altre invece ci guadagneranno qualcosa nel disorientarci.
Per questo, il modo migliore per affrontare le novità, è
provare a conoscerle in prima persona, rivolgersi a persone di cui ci fidiamo e di competenza, una competenza
che deriva pero’ da un metodo scientifico, fatto da pubblicazioni che vengono poi lette, analizzate e rimesse in
discussione da tutta la comunità scientifica. Spiegare la Scienza non è facile, ma solo il metodo scientifico,
condiviso e trasparente, puo’ dirci la veridicità di un’affermazione o teoria. Lo studio, la ricerca ed il progresso ci
servono proprio a non aver paura. Abbiamo anche un esempio curioso e di casa nostra di fobia dell'elettricità, un
frammento del grande romanzo di Giovanni Verga, I Malavoglia:
"Il mondo è pieno di guai, chi ne ha pochi e chi ne ha assai», e quelli che stavano fuori nel cortile guardavano il
cielo, perché un’altra pioggerella ci sarebbe voluta come il pane. Padron Cipolla lo sapeva lui perché non pioveva
più come prima. - Non piove più perché hanno messo quel maledetto filo del telegrafo, che si tira tutta la pioggia,
e se la porta via. Compare Mangiacarrubbe allora, e Tino Piedipapera, rimasero a bocca aperta, perché giusto
sulla strada di Trezza c’erano i pali del telegrafo; ma siccome don Silvestro cominciava a ridere, e a fare ah! ah!
ah! come una gallina, padron Cipolla si alzò dal muricciuolo, infuriato, e se la prese con gli ignoranti, che
avevano le orecchie lunghe come gli asini. - Che non lo sapevano che il telegrafo portava le notizie da un luogo
all’altro; questo succedeva perché dentro il filo ci era un certo succo come nel tralcio della vite, e allo stesso
modo si tirava la pioggia dalle nuvole, e se la portava lontano, dove ce n’era più di bisogno; potevano andare a
domandarlo allo speziale che l’aveva detta; e per questo ci avevano messa la legge che chi rompe il filo del
telegrafo va in prigione. Allora anche don Silvestro non seppe più che dire, e si mise la lingua in tasca. - Santi del
Paradiso! Si avrebbero a tagliarli tutti quei pali del telegrafo, e buttarli nel fuoco! incominciò compare Zuppiddu,
ma nessuno gli dava retta, e guardavano nell’orto, per mutar discorso." [Giovanni Verga. I Malavoglia, 1881]
Non beviamoci qualsiasi cosa, nemmeno se ciò che leggiamo può dar ragione ad un nostro credo o idee
preconcette, anche se umane ed in assoluta buonafede. Trasformiamoci in esseri pensanti, non diventiamo tifosi
di idee.
Bibliografia essenziale e link
Gianni Comoretto (Astrofisico e divulgatore, rivista QueryOnLine, Cicap)
Salvo Di Grazia (medico e divulgatore scientifico, medbunker.it)
BufaleUnTantoAlKg (butac.it), tylervigen.com
Massimo Polidoro (segretario Cicap, divulgatore e psicologo del complotto)
21 JUDO
ter finalmente tornare a una situazione di normalità (allenamenti con contatto, criterium per giovanissimi, gare di
ogni ordine e grado, feste in compagnia di atleti e genitori, .) il Judo Alano è pronto per ripartire a settembre con
una nuova stagione sportiva.
A.S.D. JUDO ALANO DI PIAVE | Palestra Comunale in Via Don P. Codemo | Tel. 0439 779457 | Cell. 348 0447706
22 CRONACA
consolidando sempre di più un rapporto di interscambio. Per la città di Feltre e i suoi musei il significato di questo
prestito è importante: la rete che si sta instaurando con alcune delle più
importanti realtà museali italiane rispecchia la nostra visione della politica
museale cittadina. Solo attraverso il confronto con realtà di assoluto livel-
lo quali appunto la Gypsotheca, prosegue Del Bianco, si può proseguire
sulla strada della promozione di un circuito museale cittadino di assoluta
qualità che possa attrarre tanto i residenti quanto il turismo qualificato.
L'esposizione, che si arricchirà di altre preziose opere, rientra nell'ampio
programma delle celebrazioni dantesche che sta portando in città indi-
scussi protagonisti del mondo della cultura e dello spettacolo nazionali, e
sta attirando a Feltre un pubblico vasto ed eterogeneo”. Soddisfazione
anche da parte dei vertici del Museo Canova, promotore in questo perio-
do delle celebrazioni sul Canova. "Ci rende lieti di aver contribuito alla
mostra “Suggestioni Dantesche” perché permette una duplice valorizza-
zione” dichiara Moira Mascotto, direttrice del Museo “la commemorazione
dei settecento anni della morte di Dante e la celebrazione dell’opera ca-
noviana Juliette Récamiere come Beatrice. La nobildonna francese, cara
amica del nostro grande Scultore, vestiti i panni della musa dantesca, di-
venta emblema di una bellezza che supera i canoni della perfezione for-
male. Il nostro Museo sta vivendo un periodo speciale perché fervono i
preparativi per celebrare i duecento anni della morte di Antonio Canova e
il virtuoso rapporto con Feltre, consolidatosi in tempi recenti, testimonia la volontà di collaborare con gli Enti del
territorio che vogliono contribuire a una ricca offerta culturale volta a far conoscere e apprezzare il nostro Artista
e la sua opera".
https://www.visitfeltre.info/evento/suggestioni-dantesche/
ATTUALITÀ
L’Acqua e il Piave
dalla Maratona ad ImmaginAzioni
Venerdì 23 aprile 2021, in occasione della Giornata mondiale del libro e del diritto
d’autore, ha preso avvio, come è ormai tradizione, la Maratona di lettura 2021 “Il Ve-
neto legge”. L’iniziativa, che quest’anno giunge alla quinta edizione, è promossa
dall’Assessorato alla Cultura della Regione del Veneto, la sezione regionale
dell’Associazione Italiana Biblioteche AIB, l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto
– MIUR Veneto, in collaborazione con l’Associazione Librai Italiani – Confcommercio
Veneto, il Sindacato Italiano Librai e Cartolibrari SIL – Confesercenti Veneto,
l’Associazione Editori Veneti, l’Associazione Italiana Editori e l’Associazione degli
Editori. “La Maratona di lettura – spiega l’assessore regionale Cristiano Corazzari –
non si ferma. Il successo dell’edizione dello scorso anno in piena emergenza Covid-
19 ha dimostrato quanto la società stia mutando anche per quanto riguarda le prati-
che di lettura. Come sempre il nostro testimone principale è “il libro” e, per l’edizione 2021, forti di quanto fatto e
sperimentato, valorizzeremo ulteriormente la rete per condividere la lettura e la necessità di promuoverla. La let-
tura e la sua promozione rappresentano oggi ancor più un bene prezioso per tutti noi – prosegue Corazzari –
L’obiettivo è coinvolgere tutti i soggetti che fanno parte della “filiera del libro” compresi i librai e gli editori e ribadi-
re in modo inequivoco che i libri sono preziosi strumenti di conoscenza, di crescita, di educazione e di piacere.
(…) Ogni anno la ‘Maratona di lettura’ coinvolge prima di tutto scuole, biblioteche, librerie, ma anche tutti i cittadi-
ni e cittadine che amano i libri. Si leggerà con i bambini, ma anche per adulti, anziani e ragazzi”. E’ un segnale
forte per ribadire l’importanza della lettura e della sua promozione: l’obiettivo da sempre è leggere ‘insieme’,
ovunque e ad alta voce, e condividere questa passione. (dal Comunicato AIB aprile 2021 www.aib.it). Le Biblio-
teche di Alano di Piave, Quero Vas e Segusino partecipano insieme alla Maratona di Lettura che
quest’anno propone alcuni temi tra i quali l’ACQUA. A due atomi di idrogeno legati da un atomo di ossigeno
dobbiamo molto: dalla vita sulla terra per cominciare. Il 60% del corpo umano è composto da acqua, come il 70%
della terra. Attorno all’acqua sono nate le prime civiltà, i primi commerci, l’agricoltura. Le vie dell’acqua sono infi-
nite come le narrazioni che la cantano, dai miti delle origini alla nascita delle città, dalle grandi imprese ai giochi
dei bambini, in un intreccio di geografia e storie che caratterizzano le vicende degli umani e della natura in cui
sono immersi. (www.ilvenetolegge.it). Le Biblioteche con le scuole del territorio, i lettori volontari Caratteri
Mobili stanno già lavorando per sviscerare questo tema che ci condurrà non solo ad esplorare l’elemento ac-
qua, ma anche a scoprirlo nel territorio. Parleremo del Piave, il nostro fiume “quotidiano”, dei torrenti, delle fonta-
ne, di San Valentino, del Tegorzo, a partire dalla Maratona di lettura per tutto l’autunno attraverso un percorso di
iniziative tra letture, mostre, incontri con l’autore, laboratori, passeggiate... per un fiume di ImmaginAzioni.
Vi aspettiamo il 24 settembre per iniziare insieme l’autunno in un modo intenso e partecipato.
24 CRONACA
Pillole di Montagna
Dolomiti Arena: slow mountains music festival
di Tristano Dal Canton
Sabato 17 luglio, ore 5:00: una lunga fila di persone silenzio-
se hanno raggiunto a piedi (lasciando l'auto a Casera dei Bo-
schi o Le Buse) il prato antistante Malga Campèt sul Monte
Avena, per assistere al concerto acustico de "I Nomadi".
L'appuntamento era la prima tappa della rassegna "Dolomiti
Arena Slow Mountain Music Festival", iniziativa proposta
dal Consorzio Turistico Dolomiti Prealpi per valorizzare le più
belle terrazze panoramiche del Feltrino. La giornata è iniziata
intorno alle 6:00 con l’accoglienza musicale a cura dei ragaz-
zi delle scuole di musica bellunesi; alle 7:00 il concerto del
super ospite per poi proseguire con la possibilità di colazione
in quota alla scoperta dei prodotti tipici del territorio (a cura
degli studenti dell’Enaip e dei gestori delle malghe) oppure
con altre attività extra come ginnastica dolce ed una cammi-
nata con guida escursionistica alla scoperta dei luoghi. Per "I
Nomadi" erano presenti, in formazione acustica, l'inossidabile Beppe Carletti e la nuova voce Yuri Cilloni. Beppe,
membro originale e fondatore insieme ad Augusto Daolio fin dal 1963, è ancora colui che traina questo gruppo
musicale, che segnò un punto importante nel movimento "beat" italiano. Devo dire che è stato molto emozionante
vederlo salire infreddolito sul palco (c'erano circa 15 gradi e non è stato facile per lui scaldarsi le mani al pianofor-
te), riportandomi alla mente quel nuvoloso pomeriggio di 30 anni prima (era il 1991) quando potei assistere alle
prove del concerto dei Nomadi in via Toà, concerto che purtroppo fu poi annullato per maltempo. All'epoca c'era
ancora Augusto Daolio, che scomparve qualche mese dopo, all'età di soli 45 anni, per tumore ai polmoni. Alla
domanda "siete affezionati al Feltrino, ti ricordi anche di Quero?", Beppe ha risposto con un sorriso e con un "cer-
to che si"! I Nomadi infatti tornarono nel 1993 (presso il vecchio campo sportivo parrocchiale) per il trentennale
del gruppo, presentando l'album "il suono delle idee", con i nuovi cantanti Danilo Sacco e Francesco Gualerzi.
Ma non finisce qui. Nel 1997 tornarono (capannone presso gli attuali impianti sportivi) per registrare parte del
concerto live "Le strade, gli amici, il concerto", il loro ventitreesi-
mo album con la partecipazione straordinaria delle cornamuse
dei Bagad Quimperle Bretagne, dei Celtas Cortos e del polistru-
mentista Andrea Pozzoli, che suonerà per tutto il tour successivo
come turnista. Rispetto al rock "impegnato" de I Nomadi, questo
disco è caratterizzato da un sound decisamente più folk e si trat-
ta anche dell'ultimo album registrato con la presenza della bassi-
sta Elisa Minari e del cantante Francesco Gualerzi: entrambi, in-
fatti, lasceranno il gruppo a fine 1997. Con ben ottantadue album
sono fra i più longevi complessi al mondo con oltre cinquanta
anni di attività; avendo inoltre venduto complessivamente 15 mi-
lioni di dischi [fonte: wikipedia], sono il terzo complesso italiano
per vendite, preceduto dai Pooh e dai Ricchi e Poveri. Il mes-
saggio che sin dagli inizi i Nomadi trasmettono è di denuncia e impegno sociale, che da sempre li contraddistin-
gue; spesso, però, hanno accostato a tali temi anche l'amore, la fede e i sentimenti in genere. Tra i loro brani più
celebri si ricordano "Io vagabondo", "Dio è morto" (censurato dalla RAI), "Ho difeso il mio amore", "Un pugno di
sabbia", "Canzone per un'amica", molte canzoni scritte dall'amico Francesco Guccini. Il loro messaggio, mai poli-
ticizzato, è trasportato in giro per l'Italia in maniera ca-
pillare, anche nei paesi più piccoli, dato che i Nomadi
sono sempre in viaggio, in un tour quasi permanente,
“nomade” appunto. A seguito della scomparsa dello
storico leader del gruppo, Augusto Daolio, è stata fon-
data, nel 1992, ad opera anche di Beppe Carletti, Cico
Falzone e Daniele Campani, oltre che di Rosanna
Fantuzzi, la compagna di Augusto, che ne è presiden-
te, l'Associazione Augusto per la Vita, che si occupa
della raccolta di fondi, tramite la pubblicazione di ope-
re dedicate al cantante, da donare sotto forma di bor-
se di studio per la ricerca sul cancro; partecipano anche a molti altri progetti a sfondo umanitario. Torniamo ora al
Dolomiti Arena, l'appuntamento realizzato grazie ai fondi dell’imposta di soggiorno dell’Unione Montana Feltrina.
Si tratta di un progetto da 55mila euro che il presidente Federico Dalla Torre commenta così: «Il più grande inve-
stimento fatto finora con i soldi dell’imposta di soggiorno ma d'altra parte per noi questa è una rinascita dopo la
25 CRONACA
Dura poco,
ma che tempesta!
(M.M.) Verso le 17 di Domenica 25 luglio e per un periodo non troppo
lungo la tempesta si è abbattuta sul Basso Feltrino con chicchi di gran-
dine che si potevano assimilare a palline da golf. Parecchie ammaccatu-
re si sono registrate sulle carrozzerie delle auto, cristalli rotti e pure la
vegetazione ha sofferto pesantemente per questa perturbazione, passeggera sì, ma piuttosto violenta. Nelle im-
magini alcuni particolari della grandine che ha picchiato duro per pochi, ma sempre troppi, minuti.
26 ATTUALITÀ
Il bando-disciplinare (qui sotto un estratto) e relativi allegati sono disponibili su Internet, all’indirizzo:
http://www.comune.querovas.bl.it/web/querovas e http://www.serviziocontrattipubblici.it dove sono visibili e scari-
cabili. Estratto del presente bando-disciplinare è pubblicato sulla GURI.
L’avviso sui risultati della procedura di affidamento sarà pubblicato sul seguente sito informatico:
http://www.serviziocontrattipubblici.it e http://www.comune.querovas.bl.it/web/querovas
Informazioni potranno essere richieste all’Ufficio tecnico Raffaele Mazzocco Tel. 0439/781823, e-mail: tecni-
co.querovas@feltrino.bl.it PEC: querovas.bl@cert.ip-veneto.net
L’offerta deve contenere:
il canone mensile, espresso in cifre ed in lettere, che il concorrente è disposto a praticare al rialzo rispetto
a quello di € 300,00 posto a base di gara indicato al precedente punto 5), a fronte della concessione
dell’attività di cui al presente bando-disciplinare,
l'indicazione dei propri costi della manodopera;
l’indicazione dei costi aziendali concernenti l’adempimento delle disposizioni in materia di sicurezza e sa-
lute sui luoghi di lavoro.
Non è ammessa l’offerta di un canone di importo pari o inferiore al prezzo posto a base di gara.
Il plico contenente l’offerta, debitamente chiuso e controfirmato sui lembi, recante il nominativo del mittente e
la scritta: “Gara per concessione servizio di gestione della struttura extra alberghiera - Casa per Ferie sita in Fra-
zione Schievenin” dovrà pervenire al Comune di Quero Vas Piazza G Marconi n. 1, 32038 (BL),
entro le ore 12.00 del giorno 09.08.2021.
CRONACA
I sessantenni
di Alano in gita
(1994)
(S.C.) La foto, segnalataci dalla nostra ab-
bonata di Uson Caterina Masocco in Nani,
è stata scattata nel 1994 in occasione di
una gita a Venezia dei coscritti di Alano del
1934 in una giornata dedicata ai festeggia-
menti per il traguardo delle sessanta prima-
vere. Come si può notare, un gruppo molto
numeroso con in prima fila a sinistra, facil-
mente riconoscibili, l’allora sindaco Orazio
Piccolotto e il maestro Martino Durighello.
Cantiere scuola
in località
Masarè
(1954)
(S.C.) Bella questa vecchia foto di pro-
prietà di Eliana Masocco di Colmirano
scattata nell’aprile 1954 in località Masa-
rè dove venivano estratte le pietre per
fare i nuovi marciapiedi di Alano con mol-
ti giovani alanesi, fra cui il defunto marito
di Eliana Gianfranco Rizzotto, impegnati
nel cantiere scuola.
La Transumanza
di Alessandro Bagatella
Questa immagine è tratta da un video che è stato molto diffuso in re-
te, pubblicato anche dal presidente della Regione Veneto Zaia sulla
propria pagina FB. Siamo sul Passo San Boldo e possiamo immagi-
nare il disagio per gli automobilisti, data la ristrettezza della carreg-
giata, sulla quale il traffico è regolato a mezzo di semafori. Certo che i
poveri pastori fanno una vita ramenga, un po’ in alto, un po’ in pianu-
ra… una vita non certo invidiabile. Osservando questo grande gregge
mi è tornato alla memoria di quando eravamo piccoli e non si voleva
andare a dormire. I nonni ci dicevano: “conta le pecore, così ti ad-
dormenti”. In questo caso penso sia difficile contarle! Un pensiero lo
voglio rivolgere ai nostri paesani mandriani: la famiglia Miuzzi in
Paoda, Giuseppe Curto sul Tomatico, la famiglia Gallina sul Monte
Piz e tanti altri che si dedicano all’alpeggio mantenendo pulite le no-
stre montagne e dandoci prodotti genuini. Grazie a tutti, con l’augurio
che le vostre fatiche possano essere un giorno premiate.
Fotogramma tratto dal video pubblicato il 6 maggio su:
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/straordinaria-
transumanza-sul-passo-san-boldo-tv/2136782916620982/
[📹📹📹📹 video di Marina Lea Zaffaroni]
Nonostante
non sia più
in giovane
età, non
avevo co-
gnizione
dell’area di
produzione
di molti tipi
di vino.
Spero sia
utile anche
a voi!
RINNOVO ABBONAMENTO
Per il rinnovo abbonamento è possibile rivolgersi ai punti vendita indicati in seconda di copertina o usare il
conto corrente postale o il bonifico, sempre segnalati in seconda di copertina. Ricordiamo l’importanza di co-
municare il proprio numero di abbonato e, per i correntisti, di scrivere una causale breve, concisa: basta il
codice abbonato, nome e cognome e aggiungere: rinnovo Tornado. Così evitiamo troncamenti nella co-
municazione negli estratti conto e possiamo attribuire facilmente il rinnovo a chi spetta. Grazie
30 ATTUALITÀ
https://www.trevisovolontariato.org/promozione/tre-bandi-letterari-dedicati-agli-studenti-di-belluno-e-treviso/
Ai bandi dedicati a Buzzati e
Zanzotto possono partecipare
tutti gli studenti universitari
iscritti ad una delle Università
del Veneto o iscritti altrove ma
residenti a Belluno o Treviso.
Nel primo caso, considerando il
particolare rapporto di Buzzati
(anche scalatore) con le
Dolomiti, gli organizzatori
invitano a scegliere, come
argomento (non esclusivo) di
riferimento, le Terre Alte
Dolomitiche come le
considerava lo scrittore.
Nel secondo, ricordando la
sensibilità e l’attenzione di
Zanzotto alle dinamiche
ambientali, come argomenti (non
esclusivi) sono suggeriti il
paesaggio e la natura, che,
come scriveva il grande poeta
trevigiano, “contribuiscono a
formare le creature che li
abitano, ricevendone in cambio
un arricchimento spirituale che
va oltre il piano biologico”.
Riservato alle scuole secondarie
di secondo grado di Belluno e
Treviso, invece, il bando
dedicato a Rigoni Stern. La
partecipazione è individuale o di
gruppo (di classe) se coordinato
da un insegnante. In questo
caso, sulla base della sensibilità
di Rigoni Stern sull’importanza di
tutelare e valorizzare l’ambiente,
gli organizzatori del concorso
invitano a scrivere i propri
elaborati avendo come
argomenti (non esclusivi) di
riferimento le dinamiche
ambientali e i cambiamenti
climatici.
31 ATTUALITÀ
32 ENIGMISTICA
Cerca la parola
(M.M.) In questo schema esercitate il vostro colpo d’occhio e la capacità di lettura in ogni direzione e trovate le
parole che sono elencate a fianco. Ci vuole un po’ di pazienza e tempo, ma siete in ferie, no? Buon divertimento!
Le soluzioni
del
cruciverba
(M.M.) Non era difficile, vero? Come pegno per
questa semplice proposta di cruciverba, costruito
con parole legate al nostro territorio, vi rendo la
vita un pochino più difficile, mostrandovi la
soluzione delle parole crociate in versione…
capovolta.
Potrete sempre dire che “Il Tornado” vi ha fatto
girar la testa!
Bravi a chi ha risolto senza sentire il bisogno di
ricorrere ad una sbirciatina a questa pagina.
Alla prossima!
AUTOFFICINA Gelateria Artigianale “Gioia gelato”
ELETTRAUTO Via della Vittoria 17/A FENER
G O M M I S TA
CENTRO REVISIONI M.C.T.C.
Per info e prenotazioni
gelati e semifreddi
347.8371557
Via Feltrina, 15 - 31040 Pederobba (TV) Aperto da Lunedì a Venerdì
Tel.: 0423 64373 - Fax: 0423 681757 dalle 14.00 alle 21.30
E-mail: officinabailo@virgilio.it Sabato e Domenica
dalle 11.00 alle 21.30
CHIUSO IL MERCOLEDÌ
gioia.gelato.fener
VIVAIO - PIANT E
di Mondin Duilio
di Piasentin Bernardino enologo
Realizzazione e Manutenzione Giardini
di Piasentin Bernardino enologo
di Piasentin Bernardino enologo
Prati - Irrigazione - Potature
VINI IN BOTTIGLIA- GRAPPE - OLIO EVO - RISO
VINI IN BOTTIGLIA- GRAPPE - OLIO EVO - RISO Via Feltrina - 32038 QUERO (BL) - Cell. 338.1689292
VINI IN BOTTIGLIA- GRAPPE - OLIO EVO - RISO E-mail: mondingiardini@gmail.com - mondingiardini.blogspot.com
Via della Vittoria, 15 - FENER di Alano di Piave - Cell. 392.6391164
Via della Vittoria, 15 - FENER di Alano di Piave - Cell. 392.6391164
Via della Vittoria, 15 - FENER di Alano di Piave - Cell. 392.6391164