n°167
settembre
MENSILE – Austria, Belgio, Francia, Lussemburgo, Portogallo, Spagna € 8 - MC, Côte d’Azur € 8,10 - Germania € 12,00 - Svizzera CHF 10,80 - Svizzera Canton Ticino CHF 10,40 - USA $ 11,50
MONDADORI PORTFOLIO
misoginia diffusa nel mondo greco in lotta per i suoi diritti
e romano (che riconosceva alle all’inizio del ’900.
mogli solo il ruolo riproduttivo)
e del moralismo cristiano, molte
coppie sono riuscite a seguire
il proprio cuore creando un
12 IlCHHgelato
I L’HA INVENNTAATO?
48 78 IlANTICHITÀ
tempio
La favola amara di Giovanna della discordia
Per Giovanna di Castiglia l’amore si trasformò in 46 anni di prigionia. Tutte le conversioni
della basilica di Santa
RUBRICHE 54
Regine di cuori
Sofia a Istanbul.
4 LA PAGINA DEI LETTORI Legittimi o meno, molti legami reali furono conditi da vero amore.
84 SiECCONOMIA
6 NOVITÀ & SCOPERTE 56
Pazzi d’amore
tassa tutto
Gabelle sulla barba e
sulla parrucca, sulle
8 TRAPASSATI
ELABORAZIONE COPERTINA: GRZEGORZ PĘDZIŃSKI
Da Enrico VIII a Picasso: quando la passione può far male. finestre e persino sulla
ALLA STORIA pipì...
9 TECNOVINTAGE 60
A regola d’arte
74 DOMANDE & RISPOSTE Idealizzati, tormentati, infedeli: i connubi artistici e sentimentali più famosi. 88 GliGRANDE TEMA
oppressori russi
96 AGENDA
97 GANGSTER STORY
68
Senza lieto fine
Quando l’Urss arrivò
al cuore dell’Europa. E
dominò i Paesi dell’Est
La tragica storia tra il teologo medievale Abelardo e la “sua” Eloisa. per quasi 45 anni.
3
LA PAGINA DEI LETTORI
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(www.facebook.com/FocusStoria). Scrivete a Focus Storia, via Mondadori 1, 20054 Segrate o all’e-mail redazione@focusstoria.it
SHUTTERSTOCK/WIESDIE
Il Teatro dei pupi romani Orlando Furioso e Orlando Innamorato), drammi L’anniversario di Raffaello
A proposito del riquadro sull’opera dei pupi tratti dalla storia romana, dai romanzi medievali e la Quest’anno ricorre l’anniversario della morte
siciliani, patrimonio immateriale italiano biografia romanzata di Cristoforo Colombo. Nel di Raffaello Sanzio. Il 6 aprile 1520, infatti si
dell’Unesco, pubblicato su Focus Storia n° 165, museo sono conservati il pupo “Pulicane” con la spegneva, a soli 37 anni, l’artista apprezzato dai
vorrei segnalare che anche nella Roma testa leonina, protagonista di un proprio ciclo, la grandi sovrani d’Europa che ne hanno collezionato
dell’Ottocento fu molto in voga il Teatro dei pupi. fata Alcina del ciclo di Guerino il Meschino, soldati le opere. Le sue spoglie riposano nel Pantheon a
Nel Museo delle Civiltà – Museo delle Arti e cristiani e saraceni, ognuno dei quali valeva per Roma, mentre sul letto ove giaceva il corpo del
Tradizioni Popolari Lamberto Loria di Roma è infatti convenzione un’armata di 2mila soldati, alcuni giovane artista fu posta la Trasfigurazione. Il
esposta una rara collezione di 25 pupi romani. diavoli, la morte con le sembianze di fanciulla e capolavoro, che fu commissionato a Raffaello, forse
Dalla fine del Settecento gli spettacoli venivano personaggi generici come un vecchio, una figura a nel 1516, da Giulio de’ Medici, il futuro papa
messi in scena, nel periodo delle feste invernali, in cavallo e dei guerrieri. Uno di questi reca sul petto Clemente VII, doveva essere inviato alla cattedrale
teatri improvvisati ricavati nei magazzini delle un incavo destinato a contenere una boccetta di di Narbona, città di cui il Medici era divenuto
derrate o nei forni, così da essere detti “infornate”. anilina per figurare in modo realistico il sangue che vescovo nel 1515, insieme con la Resurrezione di
Successivamente gli spettacoli si tennero in teatri fuoriusciva durante i duelli e gli scontri armati. Lazzaro di Sebastiano del Piombo. Una volta
più importanti come l’Ornani-Emiliani a piazza Come nelle rappresentazioni dell’Italia Meridionale, entrata in possesso del cardinale, però, il religioso
Navona, il Teatro del Pavone nell’omonimo vicolo, il spesso compariva un personaggio comico, per lo trattenne l’opera e quando salì al soglio pontificio
Teatro delle Muse in vicolo del Fico, il Teatrino di più in veste di scudiero dei paladini, con la funzione la destinò alla Chiesa di san Pietro in Montorio. E
piazza Montanara, il Valletto presso piazza di spezzare con la sua comicità, di tanto in tanto, la dal 1815 entrò a far parte delle collezioni Vaticane
Sant’Andrea della Valle e in altri locali di Trastevere. tensione e i tratti aulici degli atteggiamenti e delle [...]. Il primo capolavoro della maturità artistica che
Come nell’Opera dei pupi siciliani, venivano parole; a Roma questo personaggio inizialmente fu Raffaello realizzò nel 1504, e al quale sono
rappresentati a puntate cicli epico-cavallereschi, tra Pulcinella, sostituito più tardi da Rugantino. particolarmente legata, è Lo sposalizio della Vergine
i quali soprattutto il ciclo carolingio (Reali di Francia, Fabio Lambertucci, Roma realizzato per la Chiesa di san Francesco a Città di
Un altare misterioso
S ono un arcivescovo ortodosso della chiesa siro antiochena giacobita,
appassionato di Giuseppe Sanmartino, autore del Cristo velato della
Cappella di san Severo a Napoli. Come esperto di arte sacra sono entrato in
contatto con Giorgio Mellucci, proprietario di un altare attribuibile, secondo
il mio parere, al Sanmartino [...]. I Mellucci erano proprietari di Torre
d’Albori a Vietri sul Mare e di un palazzo del ’600 in via Stella 45 a Napoli
con attigua una cappella dove probabilmente era collocato l’altare
ereditato dal Mellucci [...]. L’altare del 1762, dedicato alla Madonna
con il Bambino [...], è composto da marmi policromi e presenta
un paliotto (la parte anteriore dell’altare) scolpito con due volute
laterali di marmo bianco. L’opera della Madonna col Bambino si trova
al centro ed è arricchita da una cornice di pietre preziose [...].
Andrea Boris Leanza
4
S
Castello (ora alla Pinacoteca di Brera a Milano, foto
a sinistra). L’opera riprende lo schema compositivo
dello Sposalizio della Vergine del Duomo di Perugia
di Pietro Vannucci, detto il Perugino, di cui Raffaello LA VOCE DI FOCUS STORIA
fu allievo, e della Consegna delle chiavi della
Cappella Sistina sempre del Perugino. A differenza
delle due tavole del maestro, nelle Consegna delle
chiavi l’organizzazione dello spazio non è su piani
I NOSTRI PODCAST
paralleli, ma segue uno schema circolare,
espressione dell’armonia dell’universo. Sullo
sfondo vi è un tempio a pianta ottagonale, le cui R obin Hood dei
contadini, alfiere
dell’indipendenza
La Voce di Focus
Storia è il podcast
della nostra rivista in
avvenimento di
attualità cercandone
le radici nel passato.
forme fanno riferimento al tempietto di san Pietro
siciliana o sanguinario cui ogni settimana Anche nel podcast,
in Montorio del Bramante, verso il quale converge al soldo di mafiosi e approfondiamo curato dalla redazione
la prospettiva perfetta della piazza lastricata. In servizi segreti? La figura un tema storico e da Francesco De Leo,
primo piano si svolge la scena principale: un di Salvatore Giuliano è o rileggiamo un rimaniamo infatti fedeli
sacerdote officia il matrimonio tra Maria e tuttora dibattutissima e al nostro motto: capire
Giuseppe (come vuole la tradizione la giovane è alla Voce di Focus Storia il presente scoprendo il
accompagnata da una serie di ancelle, mentre lo ne parla il giornalista passato.
sposo è circondato dai pretendenti e, secondo i Francesco La Licata, Per seguirci visitate
vangeli apocrifi, per scegliere lo sposo di Maria fu esperto di Storia della la pagina www.focus.
consegnato un ramo secco di oleandro a ognuno, mafia. La parabola del it/storia/podcast
“bandito Giuliano” ma cercateci anche
ma solo quello di Giuseppe fiorì facendo ricadere
terminò con il suo su Spotify (bit.ly/
la scelta su di lui). assassinio settant’anni VoceDellaStoria) e su
Questa ricerca della bellezza, come armonia di fa, il 5 luglio 1950. Apple Podcasts.
rapporti geometrici è di chiara ascendenza
urbinate e pierfrancescana, come l’atmosfera tersa
e cristallina del paesaggio azzurrino in lontananza
e le figure rappresentate in piccoli gruppi che si lingua, l’origine o le tradizioni. Dacché se un
dispongono secondo il modulo a cerchio e si cittadino rispettava l’autorità imperiale, poteva
parlare berbero, poteva indossare calzari galli,
ABBONATI A FOCUS
allargano a coinvolgere l’osservatore.
Stefania Rigamonti poteva venerare un dio egizio come Horus o
STORIA DIGITALE
poteva mangiare cibi fenici. I Romani erano
Duemila anni fa diventare cittadini di Roma era un ambito trag intrinsecamente multietnici, tanto che molti
imperatori furono di origine non italica. Se gli
di Giuseppe Concilio
Tutti cittadini
Linterno di una casa pompeiana “visto”
ne l’800. Nell’altra pagina, la tavola che
concede la cittadinanza a una famiglia
nobile del Nord Africa nel II secolo d.C.
Il diritto di cittadinanza si estese con
I NOSTRI ERRORI
l’espansione dei territori conquistati
da Roma.
Scarica gratis l’applicazione
Contrariamente a quanto da AppStore o Google Play e
La cittadinanza italiana affermato su Focus Storia n° 164, porta Focus Storia sempre con
ieri e oggi a pag. 47, la famosa frase “Dio te! Potrai sfogliare le copie
A proposito dell’articolo sulla cittadinanza me l’ha data, guai a chi la tocca” incluse nel tuo abbonamento
nell’Impero romano, pubblicato su Focus fu pronunciata da Napoleone effettuando il login con le tue
Storia n° 164 e intitolato “Green card alla romana” Bonaparte in riferimento alla credenziali oppure acquistare un
mi viene da pensare che “Historia non est magistra Corona Ferrea durante la sua abbonamento o le copie singole
vitae”. Sebbene gli italiani siano discendenti dei incoronazione a re d’Italia, avve- direttamente dall’app, dove trovi
Romani, in Italia ancora si discute di ius soli e di ius nuta nel Duomo di Milano il 26 anche gli speciali di Focus Storia:
culturae per poter giustamente sostituire l’ariano maggio 1805, e non in occasione Collection, Wars, D&R e Focus
ius sanguinis. I Romani avevano capito che l’essere di quella imperiale avvenuta nel Storia Viaggi nel Tempo.
romano non doveva mai coincidere col culto, la dicembre 1804.
5
S
NOVITÀESCOPERTE
A cura di Anita Rubini
MEDITERRANEO
CLEOPATRA TRADITA
DA UN VULCANO
Un’eruzione in Alaska avrebbe deciso le sorti
dell’Egitto dei Tolomei nel I secolo a.C. Lo dice
uno studio.
Ampio raggio
A sinistra, il
vulcano Okmuk
in Alaska: nel
I secolo a.C.
contribuì alla
BRIDGEMANIMAGES/MONDADORIPORTFOLIO
fine dell’Egitto
dei Tolomei (a
destra, Cleopatra
con Cesare in un
quadro del ’700).
Uomini preistorici
“visti” nell’800. I cani
da slitta li aiutarono.
PREISTORIA
SEICENTO
Il castello di Weimar?
Meraviglia italiana
W eimar in Germania non è celebre solo
per la precaria repubblica che negli
Anni ’30 lasciò campo libero al nazismo,
ma anche per uno splendido castello
seicentesco classificato come Patrimonio
dell’umanità dall’Unesco. Dietro al quale
c’è lo zampino italiano. Il capolavoro era
stato infatti attribuito, almeno finora, al
capomastro Giovanni Bonalino, seppur
con diverse successive ristrutturazioni (una
fu curata addirittura da Goethe). Ma ora
un ricercatore italiano dell’Università di
Cambridge, Davide Martino, ha scoperto
che a realizzare i disegni del progetto in
stile italiano nel 1618 fu un’altra persona, il
fiorentino Costantino de’ Servi.
Doppio ruolo. Costantino non era un
personaggio qualsiasi, ma un architetto e
diplomatico che faceva anche la spia: riferiva
infatti le cose più importanti delle corti
che visitava al suo committente Cosimo II
de’ Medici, granduca di Toscana. Era stato
proprio quest’ultimo a mandarlo a Weimar,
per tenere d’occhio l’atteggiamento dei
signori sassoni nel conflitto fra cattolici
e protestanti. Aldo Bacci
MONDADORIPORTFOLIO/LEEMAGE
E per pranzo,
frutti di mare
C ome si sopravviveva in Africa
durante le grandi migrazioni
della Preistoria? Mangiando frutti di
mare. Lo dice uno studio condotto da
BRIDGEMANIMAGES/MONDADORIPORTFOLIO
N
on sono di un maschio i resti trovati nel 1988 nella Siberia Centro-meridionale: spostavano lungo il Mar Rosso, dove
appartengono invece a una tredicenne della popolazione nomade degli Sciti, vissuta potevano rifocillarsi di crostacei
2.500 anni fa. È la conferma che le amazzoni descritte da Erodoto sono davvero esistite, e e molluschi, disponibili
partecipavano già da adolescenti a spedizioni militari. in abbondanza. Simone Zimbardi
Donne fiere. Recenti analisi del Dna hanno rivelato che in una bara di larice era deposto il corpo
parzialmente mummificato di una guerriera, sepolta con un’ascia, un arco di betulla e una faretra
con dieci frecce dalla punta di legno, osso e bronzo. La giovane indossava un lungo cappotto –
risultato al microscopio elettronico un patchwork di pelli di un piccolo roditore – una tunica e dei
pantaloni o forse una gonna.
In quell’area già negli scorsi anni erano riemersi i resti di altre donne sepolte con finimenti di
cavalli e armi. Una aveva un copricapo d’oro con ornamenti floreali, un’altra stava come in groppa,
con due lance ai lati. Tutto fa pensare a guerriere equestri, sepolte con gli stessi onori degli uomini,
probabilmente perché combattevano proprio accanto a loro. •
Giuliana Lomazzi
TRAPASSATI ALLA STORIA Personaggi poco noti che sono stati, in vita, protagonisti. A cura di
Giuliana Lomazzi
È morto a 91 anni l’autore del celebre logo Fu pioniere delle cure per il Parkinson, Fu un protagonista nell’ambito della
con il cuore “I love New York”. Fu così efficace proponendo la molecola dell’L-dopa, un fecondazione assistita: mise a punto tecniche
per promuovere la metropoli Usa che diventò precursore della dopamina ancora oggi in uso. efficaci e fu un punto di riferimento mondiale.
il più copiato del mondo. L’intuizione. Dissezionando il cervello dei Etica e medicina. Partecipò al dibattito sulla
Poliedrico. Nella sua carriera fece anche morti per Parkinson sospettò che alla base legge del 2004 che regolamentava questa
molto altro: loghi e marchi di aziende, poster dell’insorgere della malattia ci fosse una pratica, schierandosi per la libertà di scelta
per lo spettacolo, grafica di libri e giornali, carenza di dopamina. Dato che questa non delle donne e in difesa della legge sull’aborto.
progettazione d’interni. I suoi Push Pin poteva arrivare nel cervello, ricorse all’L-dopa. Scrisse memorie, libri e testi divulgativi. Fece
Studios, fondati con Seymour Chwast nel Per le sue ricerche ricevette molti premi, parte del Comitato Nazionale per la Bioetica. È
1954, erano chiamati i “Beatles della grafica”. prima di spegnersi a 93 anni. scomparso a 87 anni.
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S
TECNOVINTAGE [1975]
A cura di Eugenio Spagnuolo
HOME VIDEO
CASSETTE DA MUSEO
Le Betamax furono le prime videocassette a nastro
magnetico: sul mercato persero la guerra con le Vhs.
C
hi era già tra noi a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, forse lo ricorda: lo standard Betamax era quello
che faceva concorrenza al Vhs per i videoregistratori. Si diceva che fosse più diffuso negli Usa, mentre il
Vhs aveva conquistato l’Europa. Il Betamax in realtà era arrivato primo, con un apparecchio in commercio
già nel 1975, raggiunto solo un anno dopo dallo standard Vhs. Il primo Sony Betamax, l’LV-1901, si componeva
di un sistema per la videoregistrazione integrato in un televisore Sony Trinitron da 19 pollici e veniva fornito
con una videocassetta che permetteva di registrare “fino a un’ora” di suoni e immagini. Fu proprio sul tempo di
registrazione che lo standard Vhs, dotato di tecnologia inferiore, sconfisse il rivale: le sue cassette contenevano
fino a qu ore di filmati e negli Anni ’70 la qualità dell’immagine non faceva questa grande differenza, rispetto alla
quantità. Inoltre mentre il Betamax era un’esclusiva Sony, lo standard Vhs era aperto a tutti i produttori.
Conviene comprarlo? Sebbene le cassette Betamax siano state dismesse da Sony solo nel 2016, sarebbe
una spesa inutile al tempo di Netflix e YouTube. Anche l’ingombro è importante, soprattutto se acquistato
nel combo originale con il televisore Sony. Ma se voleste aprire un piccolo museo della storia della tv, allora
non potreste farne a meno. •
SUFFRAGETTA LONDINESE
LONDRA 18 NOVEMBRE 1910
P
asserà alla Storia, questo venerdì nero. segno di protesta, contro il fatto di essere stata te”. Un minuto dopo assisto a uno spettacolo
“Il tuo nome!”. “Nancy. Nancy Wright. portata qui. E vi comunico che farò lo sciopero orribile: l’alimentazione forzata. Non vogliono
Ho 22 anni, sono un’operaia”, replico. della fame”, dico. Il medico si agita. farci morire in cella, perché diventeremmo
Cerco di non tremare, per non apparire Mi portano via e mi gettano per terra, in una delle martiri: così torturano le donne che
debole di fronte alla guardia della prigione cella fredda. Rimango lì e mi chiedo come non mangiano, nutrendole attraverso un
femminile di Holloway. Sono arrivata con più faranno i miei figli stasera, senza di me. Mio tubo infilato con violenza in gola e fin nello
di altre cento donne: siamo state arrestate marito Jack si infurierà... La porta si spalanca: stomaco. Il dolore è atroce e più si dimenano
durante la manifestazione suffragista di “Alzati! Ora vedrai cosa succede a quelle come peggio è.
fronte al Parlamento. Sono una di quelle che
certi uomini chiamano sprezzantemente
“suffragette”. Ci disprezzano, perché non
comprendono: non sanno cosa vuol dire
essere una donna.
Imprigionata. Fin da bambina, in famiglia e
poi in fabbrica a 12 anni, mi sono resa conto
che gli uomini si considerano superiori a noi.
Ma adesso basta! Ciò che vogliamo è semplice:
parità di diritti civili. E la possibilità di votare
nelle elezioni nazionali: abbiamo bisogno di
qualcuno che ci rappresenti e faccia sentire in
Parlamento anche la nostra voce.
Stamattina eravamo più di 300, a marciare
per le strade londinesi. Gridavamo il nostro
motto: “Fatti, non parole”. Protestavamo con
forza contro il governo, dirigendoci verso il
Parlamento quando sono arrivati i poliziotti.
Ci hanno bloccato nella piazza di fronte
all’Abbazia di Westminster, ci hanno strappato
i cartelli dalle mani e ci hanno spintonato con
violenza, mettendoci le mani addosso. Alcune
sono state trascinate nei vicoli e violentate,
quelle che tentavano di entrare in Parlamento
sono state picchiate con i manganelli. Sentivo
le mie compagne che urlavano, ho visto due
di loro a terra, col viso coperto di sangue: forse
sono morte, non lo so... È andata avanti per sei
ore. Ma c’è chi si è difesa, con il “suffrajitsu”: lo
abbiamo definito così, ma in realtà si chiama
jujitsu. Lo sta insegnando a molte di noi Edith
Garrud, un’istruttrice di arti marziali. Non l’ho
ancora imparato, ma mi sarebbe stato utile
quando mi hanno torto il braccio dietro la
schiena e mi hanno gettato sull’autocarro della
polizia. Ho sbattuto la testa, sono svenuta. Ed
eccomi qui.
Giù le mani. Intorno a me vedo facce
bianche e atterrite, occhi neri, nasi rotti,
sangue rappreso. Qualcuna piange, ma la
maggior parte ha lo sguardo duro: sono quelle
che hanno già vissuto questa esperienza.
Per me è la prima volta in prigione, ma so
cosa fare. Quando è il mio turno, come mi è
stato insegnato rifiuto di essere visitata: “Sono
determinata a far assumere al governo la piena
responsabilità del mio stato di salute. Lo faccio in
10
S
LA LOTTA DELLE DONNE PER I DIRITTI
■ Il movimento delle suffragette sociale e politica delle donne”). Le ■ La “Legge del gatto e del topo” ■ Nel Regno Unito, il Parlamento
nacque nel Regno Unito nel 1869, suffragette del Wpsu attuarono (1913) stabilì che i detenuti diede il diritto di voto alle donne
ma prese forza solo nel 1903, azioni dimostrative, a volte (suffragette comprese) che solo nel 1928. La Francia concesse
quando Emmeline Pankhurst violente. Il loro scopo era far attuavano lo sciopero della fame lo stesso diritto solo nel 1945 e
fondò il Wpsu, Women’s Social ottenere alle donne il voto e parità in cella fossero liberati per tornare l’anno dopo lo fece l’Italia. L’ultima
and Political Union (“l’Unione di diritti con gli uomini. in salute e poi riarrestati. in Europa fu la Svizzera: era il 1971.
In nome di Dio. Una guardia interrompe lo Di nuovo in cella, non riesco più a muovere
strazio. Parla nell’orecchio di una secondina il braccio, ma rifiuto ancora di essere visitata Ci hanno bloccato
e vanno via correndo: una suffragista si e non mangio. Le ore non passano mai. Mi di fronte all’Abbazia
è barricata nella sua cella per evitare i
medici. Dalla finestra le puntano addosso
stendo per terra e ripenso a quella volta che
sono stata cacciata fuori dalla messa, per aver
di Westminster
la manichetta antincendio, inzuppandola intonato una preghiera per la nostra causa. Io e ci hanno spintonato
fin quasi a farla annegare, mentre gli operai credo che Dio sia dalla nostra parte. E lo prego con violenza
sfondano la porta. di aiutarmi, fino a che non mi addormento...
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CHI L’HA INVENTATO?
A cura di Matteo Liberti. Illustrazioni di Giampietro Costa
IL GELATO
Un lusso nell’antichità e uno sfizio da
re nelle corti rinascimentali, fino alla
svolta on the road grazie all’invenzione
del cono: ecco come sono entrati nella
nostra quotidianità sorbetti e ghiaccioli.
C’
chi preferisce il cono e chi la coppetta, chi sceglie quello
artigianale, chi quello confezionato e chi ama farlo in casa.
Certo è che il gelato piace a tutti ed è ormai un alimento per
ogni stagione, inverno incluso. Quel che forse pochi sanno è che la sua All’inizio i gelati erano composti da frutta mescolata a neve o ghiaccio
“invenzione”– pur non attribuibile a un singolo individuo – è in gran (conservati in apposite “neviere”) e addolciti talvolta con il miele.
parte italiana. Questa refrigerante prelibatezza, debitrice, tra gli altri, del
cuoco Francesco Procopio dei Coltelli (che nel 1686 aprì a Parigi la prima
gelateria), del gelataio
Italo Marchioni (che nel
1903 ideò le prime cialde
a cono), delle aziende
Pepino e Motta (che tra il
1939 e il 1948 lanciarono
rispettivamente il“Pinguino”
e il“Mottarello”, capostipiti
dei gelati confezionati)
nonché di molti altri che nel
tempo hanno contribuito
Francesco alla sua evoluzione. Ma per
Procopio dei risalire alle origini bisogna
Coltelli tornare indietro nel tempo
di molti secoli.
12
Roma. Poi, nel corso del Medioevo, a fare ampio uso di alimenti ghiacciati
furono gli arabi, a cui si deve tra l’altro la parola “sorbetto”, derivata da
sharbat, termine che indicava una sostanza fredda e sciropposa a base di
zucchero di canna, petali di fiori e frutti.
Le usanze arabe si diffusero quindi in Sicilia, e da qui i primordiali sorbetti
sbarcarono nel resto della Penisola trovando estimatori soprattutto in
epoca rinascimentale. Tra i grandi amanti di questi composti semidensi
ghiacciati spicca la buongustaia Caterina de’ Medici (1519-1589), regina
consorte di Francia (sposa del sovrano Enrico II) che lasciando Firenze per
giungere Oltralpe si portò appresso i propri addetti alla cucina tra cui,
si narra, un tal Ruggeri esperto appunto nella preparazione di sorbetti
(o meglio di “ghiaccio all’acqua inzuccherata e profumata”).
UN TUFFO
NEL PASSATO
L’ultimo bagno
La Tomba del Tuffatore
a Paestum (V secolo
a C.) riproduce il tuffo
simbolico verso il mondo
dei morti: si tratta di
un esempio di pittura
greca, realizzato per un
monumento funebre.
Il reperto è al Museo
archeologico di Paestum
(Salerno).
S
enza un tuffo in mare, che molte eccezioni, l’acquaticità è una sono state immortalate nel bassorilievo
estate è? Eppure gli esseri conquista recente. di Ninive (880 a.C., al British Museum
umani per buona parte della di Londra), che riproduce tre guerrieri
loro storia hanno fatto fatica UN’ARMA IN PIÙ. Le più antiche in fuga attraverso un braccio d’acqua.
a prendere confidenza con l’acqua. E scene di nuoto, presenti nella cosiddetta Altre testimonianze compaiono nella
non serve andare troppo indietro nel Caverna dei nuotatori di Gilf Kebir, tra mesopotamica epopea di Gilgamesh,
tempo. Se le ultime generazioni sono Libia e Sudan, sono datate addirittura nella Bibbia e nei testi di Omero.
cresciute a corsi di nuoto, fino a pochi 8mila anni prima di Cristo. Fra le prime Lo storico greco Erodoto, oltre a
decenni fa gli sport acquatici erano civiltà, gli Assiri avevano indubbie narrare del più celebre dei nuotatori
riservati a pochi. Fra alti e bassi, e con capacità natatorie: lo sappiamo perché ellenici, Scillia di Sicione, sostiene
14
S
Quando abbiamo imparato a nuotare?
Come se la cavavano in acqua i popoli
antichi? Chi ha inventato
la rana e il crawl?
di Elisa Venco
i rtfolo
EonDaDoPro
DM PiciturlEbirary
i /DaEgostn
che nella battaglia di Salamina, che a sopravvivere durante l’assedio vicini, come i Balcani o l’Asia Minore,
contrappose Persiani e Greci nel 480 di Pilo del 425 a.C. grazie ai loro altrettanto affacciati sul mare, no?
a.C., “le perdite di vite e navi furono nuotatori che, per approvvigionare Lo storico americano Herbert Couch
ben più sostanziose tra i Persiani che i compaesani isolati, raggiungevano se lo chiese in uno studio del 1934,
tra i Greci, anche perché i primi, al l’isola trascinando sott’acqua otri colmi concludendo che la superiorità degli
contrario dei secondi, non sapevano di viveri. Elleni fosse legata alla loro accettazione
nuotare”. Anche lo storico Tucidide della nudità. L’abitudine a nuotare con
vede nel nuoto una risorsa bellica, QUESTIONE DI NUDO. Ma la un vestiario minimo, come attestato
ricordando che nel corso della Guerra domanda è: perché i Greci erano bravi dall’affresco della cosiddetta tomba
del Peloponneso gli Spartani riuscirono nel nuoto mentre i popoli nati in Paesi del tuffatore di Paestum, databile
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S
Atleti millenari
Soldati assiri
attraversano a nuoto
un fiume aiutandosi
con pelli di capra
gonfiate (Palazzo di
Nimrud, 880 a.C.).
A sinistra, una delle
prime scene di nuoto
ALAMY/IPA
arrivate a noi: si
trova nella Cava dei
Nuotatori di Gilf Kebir
(8000 a.C.).
GETTY IMAGES
Q uando Gertrude
Ederle attraversò
la Manica indossava un
in cui, immersa in
una piscina di vetro,
si esibì in quello che
costume che copriva viene considerato
le gambe fino alla il primo balletto
caviglia. In realtà, acquatico, la Kellerman
però, già dal 1912, alle è anche ritenuta
Olimpiadi di Stoccolma l’inventrice del nuoto
dove per la prima volta sincronizzato, e nel
era stato ammesso il 1916 fu la protagonista
nuoto femminile, le della prima scena di
partecipanti avevano nudo mai girata a
addosso un costume Hollywood, realizzata
che scopriva metà per il film La figlia degli
coscia. Un’innovazione dèi. Quando la sua
il cui merito va a vita anticonformista
una misconosciuta fu rievocata in un
nuotatrice australiana, film del 1952, La
la bellissima Annette ninfa agli antipodi,
Kellerman (nella foto a interpretarla
a destra), il cui arresto fu scelta un’altra
per “oscenità” nel bellissima nuotatrice:
1907 su una spiaggia Esther Williams, l’ex
di Boston, contribuì a olimpionica americana
sdoganare il costume dal corpo sinuoso poi
“succinto” per le nota come la regina
donne. del cosiddetto “musical
Arriva la Williams. acquatico”, un genere
Grazie allo spettacolo che negli Anni ’50 ebbe
tenuto nel 1907 al un enorme successo
ALAMY/IPA
gomma da masticare William Wrigley compì un’impresa così audace da è di alcuni gradi più fredda. Come
Jr. lanciò la Wrigley Ocean Marathon, essere l’equivalente della conquista isolante, si spalmò dalla testa ai piedi
51 km del San Pedro Channel, dal Sud dell’Everest nell’alpinismo: attraversò a con grasso di foca e periodicamente
California all’isola di Santa Catalina, nuoto la Manica, da Dover a Calais. sorseggiò brodo caldo, olio di fegato di
con un premio di 25 mila dollari (circa Per capire la difficoltà dell’impresa, merluzzo, caffè e liquori, forniti dalla
350mila di oggi). A vincere fu un 17enne basti pensare che le maree nello stretto barca di supporto. Ancora oggi per
canadese, George Young, che arrivò sono così forti che, quando Webb le gare ufficiali i nuotatori ricorrono
al traguardo dopo 15 ore, 44 minuti arrivò a 11 km da Calais, trascorse le a vaselina e carboidrati, perché le
e 30 secondi, coperto di una miscela successive cinque ore combattendo per mute sono vietate. E poi ci sono le
antifreddo di grasso e grafite, ma senza mantenere la propria posizione senza gigantesche meduse criniera di leone,
il costume che aveva perso qualche tornare indietro. Poi c’è il rischio di le cui punture sono molto dolorose:
chilometro prima, nella fretta di arrivare. ipotermia: a settembre la temperatura una di queste toccò a Webb durante la
dell’acqua è in media sui 18 gradi, ma sua impresa, ma reagì grazie a corpose
SFIDA ALLA MANICA. Il 24 agosto la luce c’è solo per 13 ore. Quindi per dosi di liquore diventando, dopo 21 ore
1875, Matthew Webb, un capitano evitare di nuotare troppo al buio, Webb e 40 minuti di bracciate, una celebrità
della Marina britannica di 27 anni, scelse la fine di agosto, quando l’acqua mondiale.
WELLCOME
I primi manuali
Un’immagine tratta da L’arte di nuotare, di
Thévenot (1696); a destra, il primo manuale di
nuoto: De Arte Natandi, di Everard Digby (1587).
17
S
CORBIS/GETTY IMAGES
Com’eravamo
Una piscina inglese
nel 1892. A destra,
l’americana Gertrude
Ederle si prepara ad
attraversare il canale
della Manica da Gris-
Nez a Dover: era il
1926 e fu la prima
donna a farlo.
L’ESTATE SE
E Nel 1815, l’eruzione del
Tambora in Indonesia,
cambiò volto alla
società occidentale. Gli
effetti sul clima furono
devastanti, ma ce ne
furono anche (positivi)
sull’arte.
di Paola Panigas
Desolazione
La Baia di Weymouth: Bowleaze
Cove e Jordon Hill, custodito
alla National Gallery di Londra,
fu dipinto da John Constable
nel 1816. I cieli cupi e gli
intensi tramonti nelle opere
di Constable e di altri pittori
del tempo sarebbero gli effetti
dell’eruzione del Tambora
(sopra, la localizzazione del
vulcano in Indonesia).
MONDADORI PORTFOLIO
ENZA SOLE
L
a sera del 5 aprile 1815 un da loro si sarebbe rivelato peggiore di più a est di Batavia. Qui l’eruzione del
tremendo boato fece tremare mille battaglie. vulcano Tambora (alto più di 4mila
l’intero arcipelago indonesiano Anche Thomas Stamford Raffles, metri) aveva liberato nell’atmosfera
(e non solo). il vicegovernatore britannico delle 150 chilometri cubi di cenere che
Comandanti e luogotenenti di stanza Indie Orientali, inviò una nave da riuscì a seppellire l’isola (grande due
nell’oceano Indiano, in località distanti Batavia (oggi Giacarta, in Indonesia) volte la Corsica) e uccise all’incirca
anche centinaia di chilometri tra loro, perché pensava che il frastuono fosse 10mila persone. E questo era solo
prepararono le navi da guerra in vista dovuto alle salve di cannone sparate l’inizio della catastrofe: nemmeno
di un combattimento e le spedirono da un veliero in avaria, ma i suoi una settimana dopo ci fu un’altra
alla ricerca di fantomatici pirati: il uomini mandati in perlustrazione non esplosione ancora più violenta. In
frastuono faceva pensare a colpi di trovarono traccia di imbarcazioni in quei giorni, infatti, Raffles annotò sul
fuoco di artiglieria nelle immediate difficoltà. Per capire da dove venisse suo diario che le giornate si facevano
vicinanze. I soldati non potevano quell’assordante boato il vascello sempre più scure: “Già da mezzogiorno
immaginare che l’inferno che si stava inglese avrebbe dovuto spingersi fino è più buio che nella notte più nera e
scatenando a migliaia di chilometri all’Isola di Sumbawa, ben 1.300 km dal cielo piove continuamente cenere”. X
21
S
“Se una farfalla
batte le ali a
Pechino,
a New York si
scatena una
tempesta”
POMPEI D’ORIENTE. Secondo i
calcoli degli scienziati, la detonazione
(cento volte più forte dell’eruzione
del Vesuvio che seppellì Pompei ed
Ercolano) avrebbe liberato un’energia
pari a quella di 170mila bombe
atomiche, provocando uragani che
spazzarono via villaggi e tsunami che
cancellarono dalla superficie terrestre
interi regni come Pekat, Tambora e
Sanggar. I pochi sopravvissuti nelle
zone vicine all’eruzione morirono di
fame perché sotto la cenere del vulcano
con cresceva più niente. La cenere si
disperse velocemente nell’atmosfera,
grazie al vento e alla pioggia. Insieme
a milioni di tonnellate di anidride
solforosa nell’aria, che mescolata
al vapore acqueo produsse acido
solforico: una combinazione micidiale
che avvolse il Pianeta in una cappa di
aerosol, goccioline finissime che fecero
a lungo da scudo ai raggi solari. Gas e
polveri alterarono così la capacità delle
nubi di assorbire e riflettere la luce.
Solo in seguito si seppe che l’eruzione
del Tambora era stata la più violenta
avvenuta negli ultimi 10mila anni, e
che le devastanti conseguenze non
potevano fermarsi entro i confini
asiatici. All’epoca, infatti, la notizia
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tramonti che si
l’infezione in Berlino costruirono
registrarono in
tutto il mondo: le prime moderne
Europa quell’anno.
prima in Nepal e reti fognarie.
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anomale. In Italia la neve cadeva rossa, India l’alterazione del ciclo monsonico
colore dovuto alla cenere presente provocò il raffreddamento delle acque
nell’atmosfera. Parigi fu sommersa da del Golfo del Bengala, habitat del
piogge torrenziali, a maggio nevicò a batterio Vibrio cholerae, producendo un
Taranto e in agosto in tutta l’Inghilterra gruppo patogeno ancora più aggressivo
distruggendo i raccolti. La Sassonia che causò in seguito un’epidemia di
(in Germania) fu colpita da alluvioni colera in tutto il mondo (vedi riquadro).
così violente da annegare le mandrie; Tra il 1816 e il 1817 la situazione
in Olanda, ormai ridotta alla fame, i divenne sempre più critica, dando il
contadini furono costretti a macellare il via a un circolo vizioso di carestia e
bestiame perché le inondazioni avevano malattie che imperversò fino al 1818,
distrutto anche le riserve di fieno. anno in cui il clima tornò normale.
I principali fiumi europei, come la Un periodo drammatico, definito
Senna e il Reno, strariparono allagando oggi come “l’ultima grande crisi di
le città e distruggendo interi villaggi. sopravvivenza del mondo occidentale”,
Il maltempo non si registrò però solo con decine di migliaia di morti per
in Europa: nevicò d’estate anche denutrizione in Europa, un’epidemia
negli Stati Uniti, nella Cina del Sud di tifo che decimò l’Irlanda e una di Il duca di Orléans visita un ospedale: il dipinto di
pioveva incessantemente, mentre in colera che partì dall’India e arrivò Alfred Johannot, del 1832, testimonia la diffusione
“apocalittica” dell’epidemia di colera in Francia.
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fino al Nuovo Mondo. Tutti i raccolti Nostalgia canaglia
La sera, dipinta nel
andarono perduti: le patate in Irlanda e
1820-21 da Caspar
Germania marcivano sotto terra, come David Friedrich (1774-
il riso nelle fertili valli dello Yunnan 1840), maestro del
(zona riconvertita poi alla coltivazione Romanticismo tedesco.
dell’oppio). Il prezzo del frumento salì La fine della giornata è
alle stelle, e in tutta Europa il popolo considerato il momento
ridotto alla miseria più nera imparò più malinconico e anche
il più suggestivo dai
ad arrangiarsi macellando persino i pittori romantici.
cavalli per far fronte alla carestia. E
dall’esigenza di trovare un mezzo di
trasporto alternativo alla carrozza
nacque la bicicletta (vedi riquadro).
1817. Il musicita - Il poeta Giacomo Leopardi per la creazione di posti di lavoro - Silvio Pellico e Giovanni
polacco Fryderyk inizia a scrivere lo Zibaldone. e introduce una commissione Berchet fondano a Milano la
Chopin debutta come - Il politico e militare James per i poveri, per compensare la rivista liberale Il Conciliatore.
compositore all’età di sette anni Monroe presta giuramento come carestia causata dall’anno “senza - La scrittrice inglese Mary
con la Polacca in Sol minore. quinto presidente degli Stati estate” (1816). Shelley pubblica il suo romanzo
- Lo scrittore Johann Wolfgang Uniti. gotico Frankenstein.
von Goethe pubblica il secondo - Guglielmo I di Germania fa 1818. Ha inizio il Congresso di - Il filosofo tedesco Arthur
volume di Viaggio in Italia. costruire mense, ospedali e Aquisgrana (unione antifrancese Schopenhauer dà alle stampe la
- Negli Stati Uniti viene fondata istituisce una cassa di previdenza delle quattro potenze vincitrici sua celebre opera Il mondo come
la Borsa di New York. agricola. Attua un programma su Napoleone). volontà e rappresentazione.
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MARY SHELLEY LORD BYRON JOHN POLIDORI
LA SUBLIME EREDITÀ. Di sicuro ebbe sul mondo occidentale. Come ha Caspar David Friedrich o il drammatico
non fu solo l’eruzione del Tambora a fatto Gillen D’Arcy Wood nel saggio cielo dipinto da William Turner ne
spostare i confini americani. Gli Stati Tambora: the eruption that changed Il declino dell’Impero cartaginese; o
del New England, il nucleo originario the world (Princeton University Press). ancora le nuvole cariche di tempesta
degli Stati Uniti, erano già densamente L’autore, che non è uno scienziato o immortalate da John Constable nella
popolati e la terra era sottoposta a un un meteorologo, ma un professore Baia di Weymouth, inaugurando
eccessivo sfruttamento. Lo stesso si di letteratura, ha cercato le tracce uno stile pittorico che diede vita alla
può dire per il crollo socio-economico di quell’eccezionale cambiamento corrente artistica del Romanticismo.
dell’Europa, dove il freddo anomalo climatico in poesie, romanzi e dipinti, In parallelo si fece strada in
aveva colpito un continente già provato rivedendo così l’eredità culturale che ci letteratura quel concetto di sublime,
da due decenni di conflitti. ha lasciato la colossale esplosione. che Immanuel Kant (1724-1804), in
Quindi, se dire che il cataclisma mise All’epoca, infatti, nessuno aveva filosofia, aveva inteso come il senso
in moto la conquista del West o causò collegato alla polvere scagliata di smarrimento che prova l’uomo di
la sconfitta dell’artiglieria di Napoleone nell’atmosfera dal vulcano gli intensi fronte alla magnificenza della Natura, e
a Waterloo nel 1815 (inzuppata dalla tramonti che si ammirarono in Arthur Schopenhauer (1788-1860) come
pioggia), è una forzatura, non lo è Europa, ispirando l’abbagliante luce il piacere di osservare la potenza dei
invece analizzare le ripercussioni crepuscolare del quadro Veduta di un fenomeni naturali. Anche l’Italia, finora
socio-culturali che quest’eruzione porto e la luce satura de La sera di arroccata sul classicismo, si affacciò al
26
S
Tempo da lupi
e mostri sacri Il “papà” della bicicletta
Il Lago di Ginevra (in una
cartolina del 1834) visto
da Villa Diodati, a Cologny O ggi, a causa della pandemia di Covid-19, i sindaci di tutta Italia incoraggiano l’uso della
bicicletta per limitare i contagi sui mezzi pubblici e scoraggiare l’uso eccessivo delle
automobili. Ma molti non sanno che esattamente 203 anni fa, proprio un’altra emergenza
(Svizzera), dove nell’estate
del 1816 soggiornarono mondiale, l’eruzione del vulcano Tambora, fu all’origine della geniale invenzione della
sotto un’incessante “draisina”, l’antenata della bicicletta (sotto, in un’illustrazione francese del 1820).
pioggia Mary Shelley, Protobici. Il barone tedesco Karl Drais (1785-1851) aveva già in mente da tempo un mezzo
Lord Byron, John Polidori di trasporto alternativo al cavallo e alla carrozza, ma non aveva mai riscosso successo perché
e altri amici. all’epoca quasi tutti allevavano bestie da cavalcare. Poi, nel 1816, gli animali, già decimati
dalle guerre napoleoniche, iniziarono a morire di fame o a essere macellati per far fronte alla
carestia. Il barone capì quindi che c’era bisogno di un nuovo efficiente mezzo di trasporto:
un cavallo meccanico che non avesse bisogno di cibo e carburante. Così nel 1817 nacque la
“draisina”e nel febbraio 1818 Drais riuscì a brevettare il suo veicolo (ancora privo di pedali e
freni) in Francia con il nome di“velocipede”.
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ma anche un’inconsapevole
rivoluzione culturale
Romanticismo con Giacomo Leopardi E chi avrebbe potuto immaginare personaggio di Frankenstein, decretando
(1798-1837) e Alessandro Manzoni che anche dietro i versi crepuscolari di la nascita di un genere letterario: il
(1785-1873). Ed è proprio del 1816 la Darkness (Il Buio) di Lord Byron (1788- romanzo di fantascienza.
crisi psicofisica che portò Leopardi a 1824) si nascondessero i 130 giorni di La cosa più singolare è che tutti questi
staccarsi dalla famiglia e abbandonare pioggia che si abbatterono sul il lago artisti furono influenzati da fenomeni
i suoi studi eruditi per dedicarsi di Ginevra, dove lo scrittore si trovava atmosferici originati da un evento
alla poesia i cui temi (nonostante la in villeggiatura proprio nel 1816? Come di cui mai avrebbero sentito parlare
sua iniziale presa di posizione anti- anche il primo racconto sulla figura durante la loro esistenza. E anche
romantica) erano in sintonia con la del vampiro, concepito dalla mente se può sembrarci stupefacente, oggi
nuova corrente letteraria. Fu un anno di John Polidori (medico personale di possiamo essere certi che una remota
duro anche per Alessandro Manzoni, Byron) sempre durante il soggiorno a eruzione vulcanica in Indonesia abbia
altra promessa del Romanticismo Villa Diodati e considerato l’ispiratore di contribuito non solo a plasmare il nostro
italiano: si aggravò la sua “malattia dei Dracula di Bram Stoker. immaginario fantastico, ma anche tutta
nervi” e peggiorò la difficoltà a parlare Una tetra vacanza che portò fortuna la cultura europea dell’Ottocento, oltre a
in pubblico. A partire dall’autunno si anche alla scrittrice Mary Shelley (1797- modernizzare la società occidentale con
ritirò a vita privata nel suo palazzo 1851). Confinata in casa con Byron e grandi innovazioni (una su tutte: le reti
milanese e nel 1817 cadde in una crisi gli altri amici a causa del maltempo, fognarie) e nuove leggi sociali dettate
spirituale da cui scaturì La Pentecoste. partorì dalla sua visionaria fantasia il dall’emergenza. •
27
S
PRIMO PIANO
Irresistibile
Pablo Picasso e
la prima moglie
Olga Khokhlova,
nell’anno del
loro matrimonio
(1918). Le donne
impazzivano per lui.
TUTTA COLPA
DELL’AMORE
■ ■ ■ ■
CHE STORIA, FINO ALL’ULTIMO REGINE A REGOLA
L’AMORE RESPIRO DI CUORI D’ARTE
pag. 30 pag. 42 pag. 54 pag. 60
MONDADORI PORTFOLIO
■ ■ ■ ■
L’IMPERATORE LA FAVOLA AMARA PAZZI SENZA
E IL FANCIULLO DI GIOVANNA D’AMORE LIETO FINE
pag. 36 pag. 48 pag. 56 pag. 68
29
S
PRIMO PIANO
CHE STORIA,
L’AMORE
Cherchez la femme
Paride rapisce Elena,
secondo la mitologia
FINE ART IMAGES/HERITAGE-IMAGES/MONDADORI PORTFOLIO
31
S
scegliere il proprio marito. Ma, conscio di
come vanno le cose in amore, fece giurare ai
pretendenti che chiunque fosse stato il fortunato
prescelto, tutti avrebbero dovuto soccorrerlo nel
caso in cui qualcuno avesse provato a rapirgli la
moglie.
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dio dell’amore figlio di Afrodite, Elena perse la
testa al punto da abbandonare marito, figlia e
città natale per seguire il prestante giovane. Ma
a Troia la fiamma della passione si consumò in
fretta, lasciandola coi sensi di colpa: Menelao
infatti aveva deciso di agire, attaccando la città DIVINO
con gli eserciti di coloro che avevano prestato
giuramento a Tindaro. L’esito della guerra lo
conosciamo tutti, quel che invece non n viene
quasi mai ricordato è il finale a sorppresa di Per Greci e Romani le nozze erano
questa moderna love-story. Una volta presa
Troia, Menelao fece irruzione nella camera da
letto di Deifobo, a cui Elena era stata data in
sposa dopo la morte di Paride, e lo uccise. C’è
chi dice che ad aiutarlo fu l’ex mogglie, chi invece FEDELE
sostiene che per un attimo l’uomo pensò di
infilzare anche lei, desistendo solo quando la
donna si scoprì il seno per offrirlo alla
a sua
lama. Il risultato comunque non cambia:
in puro stile C’è posta per te, i due si
s
riconciliarono, ripartirono per Sparta e
vissero felici e contenti.
MISOGINIA ANTICA. Da
sempre le fiabe finiscono così:
con un matrimonio e la promessa
di un futuro pieno di amore. Ma
nella realtà come andavano le cose?
Cos’era l’amore per gli antichi? E
bastava davvero un “sì, lo voglio” a
coronarlo? Dai mitologici amori dei
Greci a quelli prepotenti dei Roman ni, dal
casto amore cristiano all’appassionato
amore romantico, una sola cosa è certa:
c
nella sua lunga storia, l’amore di cooppia
ALBUM/MONDADORI PORTFOLIO
HERITAGEPICS/ALAMY/IPA
le fonti. Avevano già
due figlie e un terzo
bebè in arrivo quando
il sessantenne retore
Quinto Ortensio
Ortalo fece una
proposta indecente
un dovere civile, per mettere al mondo cittadini all’amico Catone:
“[tua moglie] ti ha
già dato un numero
Dèi e uomini amorose nella sua epoca. Gli sposi perfetti,
sufficiente di eredi ed
Sopra, Aspasia e Pericle, insomma, erano i protagonisti dell’Odissea di è abbastanza giovane
coppia malvista ad Atene: Omero: Penelope, fedele al marito per 20 anni, per averne altri: lascia
i due si amavano ma senza neppure essere certa del suo ritorno a che li faccia questa
non poterono sposarsi. Itaca, e Ulisse, irrequieto farfallone pronto a volta per me”.
Sopra a sinistra, Giove e In prestito. E
Giunone, la coppia regale
rivedere la consorte solo dopo lunghe avventure
extraconiugali con maghe e divinità. Catone? In linea con
dell’Olimpo (affreschi le disposizioni del
sugli Amori degli dèi di In questo quadro un po’ avvilente, a metà diritto romano, dopo
Annibale e Agostino del V secolo a.C. Pericle e Aspasia di Mileto essersi consultato col
Carracci, 1600 circa). (Asia Minore) furono senz’altro un’eccezione: padre di Marzia lasciò
il politico ateniese amò moltissimo la sua la moglie a Ortensio.
compagna. E anche se la legge gli proibiva di Che cosa ne pensasse
sposare una straniera, dimostrava apertamente la diretta interessata,
il suo sentimento: “Addirittura la bacia ogni nessuna fonte lo
rivela. Fatto sta che la
giorno, sia uscendo di casa sia rientrando donna sposò Ortensio
dall’agorà”, bisbigliavano esterrefatti gli nel 56 a.C. e gli diede
Ateniesi. Così lei, che era coltissima, tutt’altro due eredi. Infine,
Modello che sottomessa e sostenitrice della parità di ruoli rimasta vedova, nel 50
Penelope a.C. tornò a bussare
In questa nella coppia, venne processata per empietà. Si
salvò, ma soltanto grazie all’accorata difesa di alla porta dell’ex
terracotta greca marito. Lo pregava
del 450-400 a.C., Pericle, che sconvolse i giudici versando lacrime
di risposarla, perché
è ritratto il ritorno di dolore per la sua donna. Lo diceva, il poeta sulla sua tomba
di Ulisse. Secondo romano Lucrezio: “L’amore può trasformarsi in fosse scritto “Marzia,
l’Odissea, Penelope ossessione, causando sofferenze e turbamenti”. moglie di Catone”,
lo attese per 20 anni. e lui, bontà sua,
Il comportamento
Peccato aggiungesse: “perciò meglio soddisfare
gli impulsi sessuali, perché soddisfare un acconsentì. Più che
ostinatamente fedele per amore, notarono
di Penelope era desiderio con la persona amata è pericoloso”.
con malignità i nemici
quello ideale per una Che seguissero o meno il suo consiglio, per i politici, per la grossa
donna, secondo gli cittadini romani il matrimonio rimaneva per lo eredità che Ortensio
antichi Greci. più un male necessario, un obbligo civile per aveva lasciato alla
mettere al mondo futuri cittadini dell’impero donna.
oppure una transazione commerciale o politica
33
S
Il Romanticismo esaltò l’amore, ma i
matrimoni combinati continuarono
in cui la donna (ubbidiente, pudica e fedele) danneggiare la carriera di Abelardo, Eloisa si
faceva da suggello. Chi cercava la passione trasferì provvisoriamente in convento, ma i
continuò a rotolarsi in letti ben lontani da suoi parenti, convinti che il marito l’avesse
quelli della propria domus, finché l’imperatore lasciata, si vendicarono castrandolo (vedi
Augusto non intervenne. Grazie al programma articolo pagine seguenti). L’incompatibilità tra
di moralizzazione dei costumi del sovrano, nel passione e fiori d’arancio, però, non aveva solo
I secolo d.C. la fedeltà coniugale diventò una cause religiose. «Soprattutto per le classi più
specie di status-symbol delle grandi famiglie, elevate, il matrimonio rimaneva il più solido
considerate custodi degli antichi valori. Questa strumento al servizio delle strategie dinastiche
nuova morale di coppia aprì la strada al cavallo e patrimoniali», prosegue Zani. “Sposa chi devi,
di battaglia della Chiesa cristiana: il matrimonio ama chi vuoi” era il leit-motiv che regolava la
“monogamico e indissolubile”, scelto come vita in quelle gabbie dorate a due piazze.
antiafrodisiaco naturale per evitare il vizio
dell’incontinenza sessuale. SPAZIO AL SENTIMENTO. Eppure, in
alcuni rarissimi casi, l’amore vero riusciva ancora
NIENTE SESSO, SIAM CRISTIANI. E a trionfare. Prendiamo Isotta degli Atti (1432-
l’amore? Non era eros, l’amore passionale, 1474) e Sigismondo Malatesta (1417-1468). Fra i
ma quello che i Greci chiamavano agape: un due, quindici anni e due matrimoni di differenza:
Tutti lo
vogliamo sentimento quasi religioso, che elevava le anime figlia di un agiato mercante e cambiavalute
Sotto, Amor sacro e lasciava fuori i corpi, destinati a unirsi, se lei, ambizioso signore di Rimini e di Fano lui,
e Amor profano, di proprio non potevano farne a meno, solo per fare furono colpiti dall’amoroso fulmine nel 1446.
Tiziano Vecellio, figli. Una concezione che condizionò per secoli Nonostante fosse sposato, Sigismondo accolse
1515. Secondo alcuni la vita sessuale delle persone. «Uomini e donne Isotta nel proprio castello. Da lei ebbe due figli e
storici dell’arte, a cercarono di ritagliarsi uno spazio di libertà in un nel 1456, sette anni dopo la morte della seconda
sinistra è dipinta la
contesto ideologico che faceva del controllo della moglie, la sposò: fino ad allora aveva scelto le
donna in procinto
di sposarsi, vestita sessualità il perno dell’ordine sociale», scrive la proprie consorti in base ai vantaggi politici che
di bianco, casta e saggista Patrizia Zani, ne La storia dell’amore potevano offrirgli, ma stavolta non cercò altro
pudica, mentre la (La Linea). che l’amore di Isotta.
fanciulla a destra è L’amore passionale, in ogni caso, rimaneva Più in generale, fu la Chiesa a cercare di dare
seminuda perché un lusso, additato con disappunto dai moralisti. maggior spazio ai sentimenti degli sposi. Nel
simboleggia l’amore Emblematica, a questo proposito, l’infuocata 1563, durante il concilio di Trento, difese “la
privato e sensuale,
che si vive dopo le relazione scoppiata a Parigi nel 1116 tra il libertà del matrimonio”, comandando “a tutti –
nozze. Con il Concilio chierico Abelardo e la sua 17enne allieva di qualsiasi grado, dignità e condizione – sotto
di Trento (1542-63) Eloisa. Il famoso maestro di teologia e la sua pena di scomunica ipso facto [...] di contrarre
anche la Chiesa aveva pupilla si trovarono a fare i conti con una liberamente matrimonio”. La minaccia non fu
aperto al sentimento. gravidanza, la fuga e nozze segrete. Per non sufficiente: ancora nei due secoli successivi, due
MONDADORI PORTFOLIO/ELECTA
SACRO E PROFANO
A tutti i costi
A sinistra, Isotta degli
Atti e Sigismondo
Malatesta. Quando
scattò fra i due il
colpo di fulmine,
lui era sposato per
la seconda volta e
DE AGOSTINI PICTURE LIBRARY/MONDADORI PORTFOLIO
PASSIONALE
sconosciuti potevano diventare marito e moglie Ottocento. Simbolo di questo particolare periodo
nel giro di un paio di incontri organizzati dalle storico fu il matrimonio fra la regina Vittoria
rispettive famiglie. Bando alla passione: l’unico d’Inghilterra e il “principe consorte” Alberto di
scopo ragionevole del matrimonio aristocratico Sassonia. Le nozze erano state organizzate come
o borghese dell’epoca dei Lumi era fondare una sempre per motivi politici, ma inaspettatamente
famiglia socialmente equilibrata. l’unione di Stato si rivelò un legame d’amore
Qualcosa però stava cambiando: a rinverdire “inesauribile e illimitato”, anche dopo che la
l’arido cuore degli europei irruppe il romanticismo morte (del marito, nel 1861) separò gli sposi.
ottocentesco. Gli esponenti di questo complesso Vittoria portò il lutto per i successivi 40 anni
movimento artistico e letterario vivevano e lo abbandonò solo in occasione del proprio
lasciandosi guidare dalle passioni, non dalla funerale: nella bara volle infatti essere deposta
ragione: ogni sentimento era esasperato e, in vestita di bianco, con il suo velo nuziale. Nella
amore, il loro desiderio si rivelava insopprimibile, destra stringeva il calco della mano di Alberto,
soprattutto se ostacolato dalla morale comune. ma nella sinistra, nascoste dai fiori, teneva ben
Quando si sgonfiò, questa tempesta di emozioni strette una ciocca dei capelli rossi e la foto del suo
lasciò dietro di sé solo vuota romanticheria: la stalliere, John Brown, che tre anni dopo la morte
folata di passione passò, abbandonando i giardini di Alberto era entrato a (completo) servizio della
del cuore appena fioriti alle drastiche cesoie regina. Perché davvero, come cantavano i Beatles
dell’ipocrita puritanesimo vittoriano di metà nel 1967, all you need is love. •
Vittoria
e Alberto
UFFICIALE La regina Vittoria
d’Inghilterra sposa
Alberto di Sassonia-
Coburgo-Gotha, il
10 febbraio 1840.
Le loro nozze erano
state decise per
motivi dinastici (i due
erano cugini), ma
tra loro scoppiò un
grandissimo amore.
MATTHEW CORRIGANALAM/IPA
35
S
PRIMO PIANO
IPA
Antinoo era un
ragazzino bellissimo.
E Adriano ne rimase
folgorato. Tanto che lo
L’im ratore
rese immortale. di Federica Campanelli
e il fanciullo
“
T
Colpo di fulmine i erigerò una statua che sarà eterno del loro amore, ma nella realtà fece
A sinistra, busto
nel futuro prova incessante del molto di più, tramutando il fanciullo in un
marmoreo
dell’imperatore Adriano mio amore, della tua bellezza dio e incentivando attorno alla sua figura
(76-138 d.C.). Sotto, il e del senso che la bellezza dà divinizzata un’intensa produzione artistica.
suo idolatrato favorito, del divino”. Con questi versi, composti nel Busti, rilievi, camei, monete e innumerevoli
Antinoo (110-130), 1918, il poeta portoghese Fernando Pessoa altre opere con le sembianze del bel giovane
anch’egli scolpito nel immagina un affranto imperatore Adriano invasero infatti il Mediterraneo, tanto che
marmo. Quando si piangere la scomparsa del più grande amore Antinoo divenne uno dei personaggi storici
incontrarono, Adriano
aveva 47 anni e Antinoo della sua vita: Antinoo, il bellissimo giovane più effigiati della romanità.
circa 13. annegato misteriosamente nelle acque del Nilo
nell’ottobre del 130 d.C. Nel poemetto (che RAGAZZO DI PROVINCIA. Nel mondo
porta appunto il titolo di Antinoo), l’imperatore romano, la divinizzazione (o “apoteosi”) era
promette di glorificare il proprio compagno un processo riservato agli imperatori o ai loro
erigendogli “una statua”, quale simbolo familiari. Ma Antinoo non era un membro
37
S
Musa della famiglia imperiale, non ebbe alcun ruolo
nella vita politica di Roma e si dice addirittura
meramente morali. Nessun romano avrebbe
mai potuto venerare un dio-schiavo». Quanto
proibita che fosse uno schiavo. Come mai gli fu concesso alla sua nascita, sappiamo che Antinoo nacque
questo onore? «Innanzitutto è poco probabile in una famiglia greca di Claudiopoli, nella
I l fascino senza tempo
di Antinoo ispirò tra XIX
e XX secolo molti artisti
che si trattasse effettivamente di uno schiavo,
come riportano alcune fonti», spiega Raffaele
provincia di Bitinia (oggi Bolu, in Turchia), forse
il 27 novembre 110, e l’incontro con Adriano
e scrittori, fino a farne Mambella, archeologo e storico dell’arte, (sul trono imperiale dal 117 al 138) avvenne
un’icona Lgbt (lesbo, autore del saggio Adriano. L’uomo e l’artista proprio lì, intorno al 123. L’imperatore aveva
gay, bisex, transgender). (Bertolami). «Furono gli apologeti cristiani del all’epoca 47 anni, Antinoo all’incirca 13 e di lui
A rendergli omaggio fu II e III secolo a chiamarlo servus o publicum si diceva che fosse il fanciullo più bello di tutto
tra gli altri Oscar Wilde, scortum, cioè pubblico prostituto, ma per ragioni l’impero. Un uomo come Adriano, così sensibile
che nel Ritratto di Dorian
Gray (1890) associò
la bellezza eterna del
protagonista a quella
del giovane bitinio.
Dopodiché lo scrittore
irlandese fece parlare
di sé per la turbolenta
storia d’amore vissuta
con il poeta Alfred
Douglas, che lo condurrà
in galera. Il padre di
Douglas accusò infatti
Wilde di sodomia,
trascinandolo in un
processo che si concluse
con una condanna a due
anni di carcere e lavori
forzati. Sempre in ambito
“letterario”, altrettanto
tormentato fu il rapporto
tra Virginia Woolf e la
poetessa Vita Sackville-
West, la cui figura ispirò il
personaggio di Orlando
dell’omonimo romanzo
datato 1928, in cui si
narra di un nobile che,
attraversando i secoli, si
tramuta in donna.
I volti dell’amore.
Spostandoci in Italia,
nella lista delle celebri
coppie gay (o presunte
tali) spicca quella tra
Leonardo da Vinci e il
giovane Gian Giacomo
Caprotti, detto Salaì,
suo allievo e modello.
Il loro rapporto
ha suscitato varie
ipotesi, tra cui quella
che Leonardo abbia
realizzato il volto della
Gioconda e altre opere
ispirandosi al ragazzo.
Anche Caravaggio
avrebbe “nascosto”
nelle sue opere il
volto di un amato: in
alcuni dipinti, come il
Fanciullo con canestro
di frutta e il Ragazzo
morso da un ramarro,
si riconoscerebbe il
pittore Mario Minniti,
con cui avrebbe avuto un
rapporto iniziato a Roma
nel 1593.
38
S
Fama eterna Memoria
Sotto, un gruppo di L’arco di Trionfo ad
aristocratici esamina un Antinopoli (Egitto)
busto di Antinoo, con una in una stampa
statua di Atena, vicino dell’Ottocento.
a una galleria di quadri: Sotto, statua di
si tratta di un dipinto Antinoo col corpo
inglese di fantasia, del di Apollo Licio.
1811, che mostra come la
fama del fanciullo tanto
amato da Adriano sia
durata nei secoli.
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Antinoo era nato in
Bitinia. Adriano lo
portò a Roma e lo
fece studiare per due
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anni, senza vederlo
alla bellezza in tutte le sue forme, non poté che
rimanerne folgorato.
MONDADORI PORTFOLIO
L e vice italien,“il vizio italiano”, così i francesi chiamavano
l’omosessualità nel XVII secolo. Eppure, una delle liaison
omosessuali più scabrose fu consumata proprio alla corte dei re di
Francia, tra il cavaliere Filippo di Lorena (1643-1702, nel tondo col
colletto rosso) e il fratello di Luigi XIV, il duca Filippo I di Borbone-
Orléans (1640-1701, nel tondo col colletto bianco), anche detto
Monsieur e ben noto per i suoi gusti sessuali. Tra l’altro, pare che la
madre Anna d’Austria, da piccolo, lo chiamasse“la mia bambina”e
lo agghindasse con abiti femminili (abitudine che Monsieur conservò
anche da adulto).
IPA
A nozze. I due iniziarono a frequentarsi nel 1658, ma tre anni dopo il
Borbone sposò per ragion di Stato Enrichetta Anna Stuart, sorella di Carlo
II d’Inghilterra,
d’I h l che
h mall sopportava l’altro
l’ l Filippo.
Fl Nel
N l 1670 la
l donna
d riuscìì a farlo
f l
esiliare a Roma, ma quando nello stesso anno anche lei morì, accusando strani dolori, una mala lingua
insinuò che fosse rimasta vittima di un omicidio passionale compiuto proprio dallo scandaloso Lorena.
VIBIA SABINA
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PRIMO PIANO
Tragico epilogo
Garibaldi trasporta Anita
morente assieme al suo
braccio destro, Giovanni
Battista Culiolo, detto
Maggior Leggero. È
il 1849 e finisce così,
nelle valli di Comacchio,
la loro storia d’amore
iniziata in Brasile 10 anni
prima.
BRIDGEMANART/MONDADORI PORTFOLIO
Fino all’ultimo
RESPIRO
Anita e Giuseppe Garibaldi si conobbero
in Brasile nel 1839 e vissero dieci anni
d’amore e rivoluzione, diventando
la coppia d’azione più famosa
(e controversa) del Risorgimento.
di Anita Rubini
43
S
Dal Sudamerica l’ultimo dei quali senza sapere che fine
all’Italia: i due
avesse fatto il marito, partito al seguito
delle truppe imperiali nella guerra
coniugi lottarono
civile contro i ribelli della secessionista
Repubblica Riograndense.
insieme per la
Siamo nel bel mezzo di una delle
più importanti rivolte del Brasile
T
commercianti e piccolo borghesi
0
dei due mondi nella sua biografia brasiliani. E non solo.
affidata all’estro narrativo dell’amico
e fan Alexandre Dumas nella biografia TERZO INCOMODO. Mentre
Mémoires de Garibaldi (1866). Era il scoppiava la guerra civile, tra Garibaldi
22 luglio 1839 e quella giovane, che e Anita scoppiò l’amore extraconiugale.
rispondeva al nome di Ana Maria «La vicenda dell’adulterio pesò a lungo
de Jesus Ribeiro da Silva, stava per sulla biografia dell’eroe, fu una delle
diventare per sempre “solo” Anita. armi principali nella rappresentazione
negativa costruita dai suoi detrattori;
LEI PRIMA DI LUI. Chi era Ana indubbiamente quell’elemento
Maria prima di incontrare il suo José? avrebbe poi creato un certo imbarazzo
«Era una “figlia della pampa”, nata in anche alla grande famiglia politica
una famiglia numerosa e destinata a garibaldina», precisa l’esperta. «Ma
condurre un’esistenza difficile, intenta anche su Anita si allungò l’ombra
a badare ai fratellini e poi, con la morte immorale di bigama (e di futura madre
del padre, data in sposa a soli 14 anni a di figli illegittimi), aggiungendo onta
un calzolaio», spiega Silvia Cavicchioli, e disonore alla scelta di seguire uno
docente di Storia contemporanea straniero, giudicata con biasimo dai
e autrice di una biografia su Anita compaesani di lei». Insomma come
MONDADORI PORTFOLIO/LEEMAGE
Garibaldi (Anita. Storia e mito di Anita partenza non era un granché: una delle
Garibaldi, Einaudi). «E quelle quattro più celebrate relazioni amorose del
parole, “Tu devi essere mia”, quasi Risorgimento nasceva da un tradimento.
certamente mai pronunciate da un E Garibaldi ne portava il peso: “Se vi fu
Garibaldi “paritario” nel rapporto con le colpa, io l’ebbi intera. E… vi fu colpa,
donne, erano un ingrediente romantico sì! Si rannodavano due cuori con amore
aggiunto alle memorie autobiografiche immenso e s’infrangeva l’anima d’un
dell'eroe, sulle quali l’intervento di innocente!!!”, si legge nella biografia. popoli, quali essi fossero, da un capo
Dumas ebbe un’influenza profonda». Anita non ebbe tentennamenti, all’altro dell’Atlantico. Fu lui il primo
Ana Maria viveva nella frazione appese la fede nuziale e le sue forbici a definirla “martire della patria”, fin
di Morrinhos, allora appartenente da sarta al chiodo e decise di stare dagli Anni ’50 dell’800», continua
al municipio di Laguna, nel Brasile al fianco di Garibaldi. «Anita aveva Cavicchioli. Anita al fianco di Giuseppe
Meridionale, e aveva 18 anni (30 agosto l’eroismo nel Dna, un atteggiamento divenne infermiera, organizzò i soccorsi
1821 è la data più probabile di nascita). istintivo a combattere le ingiustizie, per i feriti, si occupò dei rifornimenti di
Ma soprattutto era già impegnata: era a lottare per la libertà. L’incontro con armi e munizioni nelle retrovie. Laguna,
infatti sposata con il calzolaio Manoel Garibaldi incanalò quell’elemento quando vi approdò Garibaldi, era infatti
Duarte de Aguiar da quattro anni, spontaneo nella difesa dei diritti dei un centro strategico per i ribelli che
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S
MONDADORI PORTFOLIO/DE AGOSTINI PICTURE LIBRARY
MONDADORI PORTFOLIO/DE AGOSTINI PICTURE LIBRARY
In prima linea
Da qui a sinistra in
senso orario, alcuni
momenti della storia
tra Anita e Giuseppe:
il loro primo incontro
in Brasile nel 1839;
i due mentre
combattono a bordo
di una nave; in casa,
in Uruguay, con due
dei figli e infine Anita,
ottima cavallerizza, in
una delle tante fughe
a cavallo.
avanzavano e minacciavano la capitale Fu la loro prima fuga insieme: l’ultima, rivoluzionari e il suo José. La stessa
Rio de Janeiro. 10 anni dopo, sarebbe terminata nelle nascita del primogenito della coppia,
valli di Comacchio e avrebbe chiuso Menotti, avvenne mentre avevano
DI FUGA IN FUGA. Dopo tre mesi la partita terrena della brasiliana. In l’esercito imperiale alle calcagna: era il
di occupazione della città da parte mezzo non mancarono altre scene 16 settembre 1840. E dopo appena 12
dei ribelli, Garibaldi e i suoi (Anita rocambolesche. giorni dal parto l’attacco degli imperiali
compresa) finirono nel mirino della Anita, da sola, dovette scappare costrinse Anita a un altro fuggifuggi a
flotta imperiale. La coppia si mise in dopo essere stata rapita durante cavallo, figlio in braccio. «Ancor prima
salvo per un soffio: la loro nave fu un’imboscata: le ci vollero due di una storia d’amore, così intensa da
incendiata e i due costretti alla ritirata. giorni di cammino per raggiungere i risultare lo stereotipo della passione
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S
MONDADORI PORTFOLIO/LEEMAGE
romantica, la coppia perfetta di amore verso ovest del Regno di Sardegna: lì la
e rivoluzione, il loro legame fu un sua famiglia, sua madre Rosa in primis,
tributo all’uguaglianza», spiega la avrebbe potuto prendersi cura di loro. Li
storica. «Garibaldi, autentico difensore mise su una nave nel gennaio del 1848.
dei diritti delle donne, guardava alla A quel punto però era l’Italia a essere
sua compagna in termini di parità di sempre più in fermento. A Roma papa
genere. Per Anita non si trattava solo Pio IX aveva concesso una costituzione
di indossare calzoni maschili, ma di che faceva sperare in aperture liberali:
condividere le decisioni e i pericoli Garibaldi decise di lasciare l’Uruguay
dell’azione». il 20 aprile 1848 a bordo di una nave
chiamata Speranza. Dopo 14 anni
SITUAZIONE ESPLOSIVA. Dopo di esilio, poco dopo lo scoppio della
le pesanti sconfitte delle forze ribelli in Prima guerra d’indipendenza, alle 11 di
Brasile, nel marzo del 1841 Garibaldi mattina del 21 giugno 1848 Garibaldi
decise di trasferirsi con moglie e figlio era a Nizza. Non vedeva Anita da
a Montevideo, in un Uruguay dilaniato mesi. “La tua lunga assenza mi ha
dalla guerra civile. Qui si batté fino al fatto capire quanto ti amo e il mio
1848 nella difesa dell’indipendenza principale rammarico (te lo dico con
del Paese contro le mire di annessione molta tenerezza) è stato di non essere
dell’Argentina e del suo dittatore Juan al tuo fianco e di aiutarti nei patimenti
Manuel de Rosas. Garibaldi si muoveva del viaggio, che non devono essere
su due fronti, quello della famiglia stati pochi”, le aveva scritto durante la
– impalmò Anita il 26 marzo 1842 e traversata. Come struggente souvenir
allargò la famiglia con Rosita (nata l’11 dall’America, Garibaldi consegnò alla
novembre 1843 e poi morta forse di moglie la piccola bara con la salma
difterite il 23 dicembre 1845), Teresa (22 di Rosita, trafugata dal cimitero e
febbraio 1845) e Ricciotti (24 febbraio consegnata all’amata affinché avesse
1847) – e quello della ribellione. una tomba su cui piangere.
Il 9 aprile 1843 Garibaldi informò il
ministro della Guerra dell’Uruguay della ARRIVO IN ITALIA. L’accoglienza
creazione di una “Legione italiana” in degli italiani fu travolgente e Garibaldi
difesa della causa nazionale. Garibaldi si mise a disposizione del re di
era alla testa di 600 uomini che Sardegna nella guerra contro l’Austria.
combattevano sotto una bandiera nera I volontari al suo fianco aumentavano
con al centro il Vesuvio in eruzione. di giorno in giorno. L’amore tra Anita
Il Sudamerica era una polveriera: e Giuseppe cresceva parallelamente
Garibaldi decise di mettere in salvo i allo spirito rivoluzionario italiano,
suoi spedendoli oltreoceano a Nizza, che però decollava a fatica, tanto che
suo luogo natale ed estrema propaggine Garibaldi in una lettera si vergognò
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I Garibaldi del Sudamerica
D opo la caduta della
Repubblica romana e la
morte di Anita, Garibaldi lasciò
Bolivar giurò che avrebbe
combattuto per l’indipendenza
sudamericana. Un incontro,
una lunga relazione
e di cui divenne
consigliera e
di nuovo l’Italia: nel 1851, quello con la Sáenz, che combattente: nel
attraversò l’America da New avrebbe poi ispirato Garibaldi 1828 lo salvò anche
York al Perù, dove fece un nella lotta per l’Unità d’Italia. da un attentato,
pellegrinaggio speciale. Sbarcò Al suo fianco. Ma com’era nata distraendo
a Paita, nel Nord del Paese, e la storia tra i due inseparabili gli assassini e
chiese di incontrare Manuela rivoluzionari sudamericani permettendo la fuga
Sáenz, compagna e braccio (a destra, in un murales a di Bolívar. Alla morte
destro di Simón Bolívar (1783- Caracas, Venezuela)? Manuela del compagno di
1830), il Libertador che a inizio (1797-1856), figlia illegittima rivoluzioni, Manuela
’800 aveva contribuito in modo di un nobile spagnolo, aveva tentò il suicidio.
decisivo all’indipendenza dalla sposato presto la causa Promessa. Eppure,
Spagna di Bolivia, Colombia, indipendentista antispagnola Manuela e Simón
Ecuador, Panama, Perù e ma anche (questa volta su un non si sposarono
Venezuela. Dalla Libertadora vero altare) un medico inglese mai. Mentre era in Spagna dopo, di ritorno da un viaggio
Garibaldi volle sapere tutto per convenienza. Nel 1822 si per studiare, nel 1802, Simón in Sudamerica, la donna si
sul suo eroe: si fece raccontare separò dal marito e si unì alle si era unito in matrimonio ammalò di febbre gialla e morì.
l’episodio di Monte Sacro, campagne indipendentiste con María Teresa Rodríguez Il futuro statista giurò che non
quando a Roma, nel 1805, del Libertador, con cui iniziò del Toro y Alayza, ma poco si sarebbe mai più sposato.
Anita volle
essere al fianco
di Garibaldi
anche a
Travolgente
Sopra, un ritratto di
Anita, con alle spalle il
“suo” Giuseppe.
Foto grande, Garibaldi
a cavallo a Roma per
combattere a favore
della Repubblica
romana. Lo fece alla
testa dei volontari
della sua “Legione
italiana” (qui accanto,
la loro bandiera con il
Vesuvio in eruzione).
con lei dell’“ermafrodita generazione figli, ma scalpitava. Pochi mesi dopo, L’ULTIMA FUGA. Pochi giorni dopo
di italiani”. «La costruzione del nella primavera del 1849, la sua ultima il ricongiungimento di Anita con il
mito di Anita guerriera e infaticabile primavera, Anita, incinta e malata, suo Giuseppe, la Repubblica romana
combattente, forgiato innanzitutto ruppe gli indugi e partì da sola per capitolava: la Città eterna, assediata
dal compagno, fu anche strumentale raggiungere Garibaldi a Roma. Per dai francesi, era indifendibile. “Io esco
per Garibaldi: mostrare, negli scritti e qualcuno a spingerla fu la gelosia nei da Roma: chi vuol continuare la guerra
a parole, l’audacia e il coraggio della confronti di un uomo che le aveva contro lo straniero, venga con me...
donna gli serviva per spronare gli italiani dato più di un motivo per accusarlo di non prometto paghe, non ozi molli.
a battersi, e quindi a diventare virili, infedeltà. «È l’atto più rivoluzionario di Acqua e pane quando se ne avrà”, disse
prendendo coscienza di lottare per la Anita che, rinunciando all’adempimento Garibaldi in un famoso discorso. La
patria e di divenire padroni del proprio degli obblighi familiari, al tradizionale marcia verso Venezia sarà raccontata
territorio», precisa Silvia Cavicchioli. ruolo riconosciuto alle donne dell’epoca, come il tentativo di soccorrere un’altra
Tra la fine del 1848 e l’inizio del quello materno e domestico, abdicava repubblica. In realtà, era l’ennesima
1849 Garibaldi si mosse tra Livorno, al modello di madre per quello di donna fuga. Braccati dai francesi Garibaldi
Bologna, Roma, Rieti: combatteva, emancipata, che sceglieva di amare e di e Anita, sempre più sofferente,
cercava appoggi e volontari per la sua essere accanto al marito nel momento allungarono il passo attraversando
“Legione italiana” (la sua brigata sempre dell’azione», precisa invece la storica. «Il mezza Italia. La loro storia d’amore
sospettata di essere una formazione viaggio solitario fino a Roma dava conto arrivò al capolinea il 4 agosto 1849 a
mercenaria). Il 9 febbraio 1849 nasceva del suo anti-conformismo: viaggiare da Chiavica di Mezzo, dove Anita morì
la Repubblica romana e Garibaldi volle sola, per una donna dell’800, era un dopo giorni di agonia. Tra le braccia di
essere lì, al centro dell’azione. Anita gesto più dirompente che imbracciare José: anche nell’ultimo attimo era stata
invece restava a Nizza ad accudire i un fucile». davvero “sua”. •
47
S
PRIMO PIANO
MONDADOORI PORTFOLIO
Figlia e moglie di re, madre di un
imperatore, Giovanna di Castiglia fu
dichiarata pazza. Per lei l’amore si
trasformò in 46 anni di prigionia.
di Lidia Di Simone
Q
uesto potrebbe essere un racconto loro genero Filippo d’Asburgo, detto “il Bello”,
gotico con tutti gli elementi del e la sua sposa, la regina di Aragona, Castiglia
genere: intrighi di corte, una coppia e Léon, terzogenita di Isabella e Ferdinando,
di sovrani spietati, un principe con Giovanna “la Pazza”. L’ultimo personaggio si
un debole per le belle dame, una principessa trova nella cripta del Monastero dell’Escorial,
innamorata rinchiusa nella torre. I protagonisti vicino a Madrid: giace qui Carlo V, figlio di
sono imprigionati nel marmo di un monumento Giovanna e Filippo, imperatore del Sacro
sepolcrale nella Cappella reale di Granada: romano impero. Manca ora un mistero, un
Isabella I di Castiglia e il marito Ferdinando II oscuro e dolente segreto da celare in un luogo
di Aragona, los Reyes católicos. Poco distanti, il tenebroso.
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S
La favola amara
di GIOVANNA
ll corteo
UN BATTESIMO DI SANGUE. Giovanna i corredi, i documenti, le scorte». Durante la funebre
di Trastámara nacque quasi 13 anni prima che prima infanzia della figlia, Isabella si rimise in La regina di Castiglia
Cristoforo Colombo sbarcasse sull’isola di San marcia alla testa dell’esercito per la Reconquista Giovanna di
Salvador e che i suoi genitori cacciassero dalla dell’Andalusia in una campagna che durò un Trastámara, detta “la
Spagna Boabdil, l’ultimo re moro del sultanato decennio, facendo voto di non lavarsi più fino Pazza” (1479-1555).
di Granada. Sua madre Isabella era stata «una a quando Granada non fosse tornata cristiana. Nel quadro del 1878
(di Francisco Pradilla
regina errante», come ha scritto Edgarda Ferri Nel frattempo, sua figlia cresceva come la Ortiz) è ritratta con
in una biografia di Giovanna, una sovrana principessa più istruita del Rinascimento, fra il feretro del marito
che «incessantemente viaggiava da una città lezioni di latino e di cucito, e punizioni corporali Filippo d’Asburgo,
all’altra del regno con tutta la corte, i bambini, per abituarla alla disciplina. Ma disciplinata X detto “il Bello”.
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S
Isabella,
madre a
cavallo
S anta o diabolica? Di
certo era una regina
guerriera. Isabella di
Castiglia (1451-1504)
regnò col pugno di ferro
presiedendo le Cortes
(le assemblee consultive
composte da nobili,
clero e rappresentanti
delle città) anche
prossima al parto. Tra
un figlio e l’altro (ne
ebbe 5), bardata della
sua armatura conquistò
la corona di Castiglia
sottraendola al fratello
Enrico IV.
In armi. Pacificò il
Paese dalle guerre
civili e sconfisse il
Portogallo, sopravvisse
a innumerevoli aborti Famiglia di potere
continuando a cavalcare, La regina Isabella la Cattolica presiede
spesso incinta, una mula all’educazione dei suoi figli. Nell’altra pagina,
bianca per raggiungere i Carlo V ottiene da papa Clemente VII la
suoi domini. Da fervente Corona ferrea d’Italia (1530); sotto, Ferdinando
cattolica, brandì con d’Aragona e Isabella di Castiglia. In basso,
febbrile convinzione tra Filippo il Bello e Giovanna i loro 6 figli: da
MONDADOORI PORTFOLIO
REGINE
DI CUORI
Legittimi o meno, molti amori reali furono conditi di
passione e di una erotica attrazione per il potere.
di Lidia Di Simone
Il dittatore
spagnolo El Generalísimo y la Generala
Francisco Franco
e la moglie
Carmen Polo. E ra l’amore nero di un dittatore.
Quando si sposarono (1923), il
re Alfonso XIII era il testimone per
L’unica figlia Carmencita nacque tre
anni dopo, con la promozione del
papà a generale. Franco divenne
interposta persona dello sposo. Generalissimo nel 1936, dopo il
Lui era il soldato più decorato di golpe e l’insurrezione dei militari
Spagna, Francisco Franco, detto contro la Repubblica, e Carmen
“Paco”, 30 anni, il Comandantín, salì al rango di first lady. Mentre
come veniva definito per via lui combatteva la Guerra civile
della bassa statura. Lei, Carmen ed entrava vittorioso a Madrid,
Polo da Oviedo, di 8 più giovane, “La Señora”, come era chiamata,
portava in dote il lustro della inaugurava la serie di collane che le
piccola aristocrazia asturiana. sarebbero valse il soprannome di
La prima notte di nozze, come “Doña Collares”.
confessò al giornale Estampa La fine. Franco morì nel 1975. La
nell’unica intervista mai rilasciata, dittatura del Caudillo de España
la passarono in ginocchio sul cadde senza spargimento di
pavimento “a pregare quattro sangue, ma ci vollero decenni per
rosari”. Poi lui partì per il Nordafrica. cancellarne la memoria.
54
S
MONDADORI PORTFOLIO (6)
I sarcofagi di Pedro
I, re del Portogallo,
e Inés de Castro, ad
Alcobaça.
Mahler,
passando
per Picasso:
quando
sentimenti
e passioni
fanno
male. Anzi,
distruggono!
di Roberto Roveda
Il fatale Pablito
Picasso con Jacqueline Roque e i figli Claude e
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“Barbablu” coronato.
e l’altro Alma fu anche la musa di Oskar di conoscere i capolavori del nostro tempo prima
Kokoschka, che per lei impazzì e non solo che lasciassero le mani dei loro creatori. Questa
metaforicamente. La ritrasse in decine di quadri mi sembra già giustificazione sufficiente per la
e bozzetti, via via sempre più cupi e inquietanti mia presenza sulla Terra”. •
MONDADORI PORTFOLIO
Mitiche follie
Il legame tra amore e follia ha molte testimonianze anche nei miti classici. Per
gli antichi, infatti, tutti gli uomini erano sottomessi al dominio di Afrodite (o
Venere), dea della sessualità e dei desideri, e sotto il suo dominio era quasi
scontato fare scelte irrazionali e pazze. Così, nella mitologia greca la regina
barbara Medea, abbandonata da Giasone, decise di vendicarsi avvelenando la
nuova sposa dell’eroe e uccidendo anche i tre figli avuti da lui.
Meglio morta. Fedra, figlia del re di Creta Minosse e seconda sposa di Teseo,
re di Atene, si innamorò follemente del figliastro Ippolito e una volta rifiutata lo
accusò di averla violentata per poi uccidersi (a lato, Ippolito respinge le accuse di
Fedra). Suicida per amore finì, nell’Eneide di Virgilio, anche la regina di Cartagine
Didone, dopo essere stata abbandonata da Enea: la regina si diede fuoco.
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S
A REGOLA
PRIMO PIANO
Tradimenti e tormenti
“H o avuto due gravi incidenti
nella mia vita. Il primo fu
quando un tram mi mise al tappeto,
l’altro fu Diego”, così era solita dire
Frida Kahlo (1907-1954) parlando
del pittore Diego Rivera (1886-
1957), il grande amore della sua vita.
Due talenti geniali – soprannominati
rispettivamente “l’elefante” e
“la colomba” per il loro aspetto
diametralmente opposto – che
hanno segnato la storia artistica e
politica del Messico rivoluzionario.
Quando si incontrarono per la prima
volta (e poi si persero di vista), nel
1922, lui era già un famoso pittore di
murales, lei una ragazzina sofferente
(la spina bifida aveva compromesso
la gamba e un piede), ma vivace e
irriverente. Poi la Kahlo, nel 1925,
venne dilaniata dalle lamiere in
un incidente tra un autobus su cui
Bella e viaggiava e un tram. Seguirono ben
impossibile 32 interventi e lunghi periodi di
MONDADORI PORTFOLIO
AKG-IMAGES/MONDADORI PORTFOLIO
Passione in corsia
Un bacio tra Frida Kahlo
e Diego Rivera durante
uno dei tanti ricoveri della
donna in un ospedale
di Città del Messico.
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GETTY IMAGES
Travolti in camera oscura
L a top model Lee Miller (1907-1977) stufa
AKG-IMAGES/MONDADORI PORTFOLIO
di stare davanti all’obiettivo lasciò New
York alla volta di Parigi con l’ambizione di
mettersi dietro la macchina fotografica (e le
riuscì anche bene perché diventò la prima
reporter di guerra donna). Affascinata dal
movimento artistico surrelista che stava
prendendo piede in Francia a metà degli
anni Venti, non si diede pace finché non
riuscì a conoscere l’artista del momento,
il pittore, fotografo e grafico statunitense
Man Ray (1890-1976), e lo stregò con il suo
fascino magnetico.
Ossessione creativa. Il loro rapporto
fu breve ma intenso e lasciò un segno
indelebile nella vita di tutti e due. Lei
s’impadronì della tecnica fotografica di Man
Ray (e inventò per caso anche il processo
di“solarizzazione”, erroneamente attribuito
al pittore); lui, ossessionato dall’algida
bellezza della donna, che ritrasse e
scompose in memorabili scatti, una volta
abbandonato fabbricò un metronomo Amore al
che portava sul pendolo l’occhio del suo primo scatto
grande amore, un’opera surrealista dal La Miller nel 1944.
gusto inquietante che aveva la funzione di A sinistra, Ray
ricordargli la donna ogni secondo della sua negli Anni Trenta.
esistenza.
giovane poetessa
Bruna Bianco
(oggi avvocato),
che allora aveva
solo 26 anni, gli
consegnò una
raccolta dei suoi
lavori, il poeta
delle trincee
perse la testa.
Grafomane.
Amore e psiche Nacque così un
fittissimo dialogo
G aleotto fu un matrimonio: il piede la relazione tra l’artista tripudio dorato, si rese conto epistolare, di
fratello del pittore Gustav della Secessione e la visionaria che Klimt cedeva senza remore cui la Bianco
Klimt (1862-1918) sposò designer, che ideò il Rational dress alle sue pulsioni sessuali, anche conservò negli
una delle sorelle della stilista style (abiti comodi dai tessuti con altre donne, interpretando anni quasi 400
all’avanguardia Emilie Flöge morbidi, promossi all’epoca dal liberamente il nuovo pensiero lettere, un
(1874-1952). Quando Gustav movimento femminista), il padre di Freud. Klimt infatti aveva immenso tesoro
ed Emilie s’incontrarono alla della psicanalisi Sigmund Freud si seminato in giro per l’Austria che decise di
cerimonia scattò subito il colpo di avventurava nei misteriosi territori ben 14 figli. I due decisero di rendere pubblico
fulmine. Palcoscenico della storia dell’inconscio. non sposarsi, ma si amarono cinquant’anni
tra i due cognati fu la Vienna di Momenti d’oro. L’apice del in segreto fino alla fine. Lei lo dopo la morte
inizio Novecento, una società in rapporto tra Klimt e la Flöge sostenne nei lunghi periodi di del poeta
subbuglio travolta dalla teoria è rappresentato dal Bacio, un depressione e lui ricambiò la sua pubblicandolo
freudiana che sdoganava per sensuale autoritratto (presunto) musa immortalando per l’eternità con il titolo
la prima volta l’amore carnale. della coppia, datato 1907. Ma quegli indomabili capelli rossi e i Lettere a Bruna
Infatti, negli anni in cui prendeva la fanciulla, dopo quell’idilliaco suoi sontuosi e innovativi abiti. (Mondadori).
63
S
Passione
scolpita
Rodin nel suo
atelier in abiti da
lavoro. A sinistra, la
Claudel all’opera.
AKG-IMAGES/MONDADORI PORTFOLIO
Baciami piccina
Le opere più romantiche
della storia dell’arte Dietro
quadri,
MONDADORI PORTFOLIO/DE AGOSTINI PICTURE LIBRARY
1) AMORE E PSICHE
di Antonio Canova
(1787-1793, a sinistra)
2) IL BACIO
sculture
di Francesco Hayez (1859) e fotografie
3) BACIO TRA L’INFERMIERA
E IL MARINAIO
di Alfred Eisenstaedt (1945)
si nascondono
spesso le più
appassionate
storie d’amore
MONDADORI PORTFOLIO
Animali da party
“P rima prendi un drink, poi il drink ne
prende un altro e alla fine il drink si
prende te”, con questa perla di saggezza lo
scrittore Francis Scott Fitzgerald (1896-
1940) e la sua stilosa musa Zelda Sayre
(1900-1948) hanno passato (non proprio
indenni) i Roaring Twenties (ossia i ruggenti
Anni Venti). Subito dopo la pubblicazione del
suo romanzo d’esordio Di qua dal paradiso
(1919), in cui la protagonista Rosalind era il
fedele ritratto di Zelda, i due si trasferirono
a New York dove si sposarono e “calcarono
il palcoscenico” della città per i due decenni
successivi. Ma più che marito e moglie furono
“compagni di baldoria”: si tuffavano nella
fontana del Plaza Hotel, viaggiavano per tutta
Manhattan sul tettuccio di un taxi, e dopo
una nottata ad alto tasso alcolico in Costa
Azzurra si buttarono in mare da un precipizio.
L’irriverenza era il loro biglietto da visita,
come quando si presentarono (non invitati)
abbaiando e a quattro zampe a una festa del
magnate di Hollywood Samuel Goldwyn. Una
volta entrati Zelda sparì per farsi un bagno
nella vasca del padrone di casa. A un altro
party, che recitava nell’invito “vieni come sei”
si presentarono in pigiama, ma dopo qualche
bicchiere Zelda si spogliò per ballare nuda.
Un brutto finale. Ma dietro la luccicante
maschera del divertimento sfrenato si
nascondeva una realtà disperata. La coppia
viveva al di sopra dei propri mezzi. Fitzgerald
era coperto di debiti: il Grande Gatsby
aveva venduto solo 3mila copie e Tenera
è la notte neanche la metà. Oltre alla lenta
discesa verso l’alcolismo di Fitzgerald, il vero
Isola felice dramma fu la schizofrenia diagnosticata nel
Moravia bacia 1930 a Zelda, che passò il resto della vita in
la Morante manicomio, dove morì tragicamente a causa
vincitrice del di un incendio nel 1948.
Premio Strega
nel 1957.
COURTESY EVERETT COLLECTION
65
S
IL PASSATO INCONTRA IL PRESENTE
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Data
Rilascio Nego il consenso per le attività di profilazione. P001
PRIMO PIANO
Abelardo era un teologo
medievale, Eloisa la sua giovane
allieva, bella e colta. Vissero felici
e contenti? No, separati, costretti
alla castità e in conventi lontani.
di Federica Ceccherini
68
S
SENZA
LIETO FINE
“
P
ensa come sei ingiusto se, nonostante amanti clandestini. E tutto per il bene di lui che, Studio galeotto
quel che ho fatto per te, adesso mi chierico e professore di teologia, non voleva che il Eloisa e Abelardo, vissuti
trascuri, anzi quasi dimentichi che matrimonio gli fosse di ostacolo alla carriera. nel XII secolo, in un
dipinto di fine ’800. I due
esisto!”. Sembra un whatsapp inviato
stanno studiando in un
oggi da una qualsiasi amante delusa al proprio COLPO DI FULMINE. Pietro Abelardo aveva paesaggio immaginario
partner. E invece queste parole furono scritte nel conosciuto Eloisa a Parigi nel 1116. Filosofo ed Eloisa ha un’aria rapita,
XII secolo da una monaca a un religioso. I due si bretone, 37 anni, approdato sull’Île de la Cité per tanto che non guarda più
erano sposati in gran segreto, pur non essendo insegnare alla Scuola di Notre-Dame, discuteva il libro. Al tempo in cui
ancora consacrati, una ventina di anni prima, nel con i suoi discepoli di filosofia e teologia si conobbero professore
1118 o 1119, con pochi amici e parenti che dopo passeggiando nei chiostri della chiesa, e le sue e allieva avevano 37
e 17 anni.
l’austera cerimonia si erano dileguati per non lezioni erano tra le più seguite di tutta la città.
dare nell’occhio. Ma i due non vissero mai sotto Proprio nello stesso periodo anche Eloisa, una
lo stesso tetto. Anzi, si incontrarono sempre come fanciulla di 17 anni bella e istruita che viveva
MONDADORI PORTFOLIO
69
S
dallo zio canonico della cattedrale, frequentava
quegli ambienti. Narra Abelardo nella Historia
calamitatum mearum (Storia delle mie disgrazie,
un’autobiografia sotto forma di lettera): “Viveva
allora a Parigi una fanciulla di nome Eloisa nipote
di un certo Fulberto, un canonico, che le voleva
un grandissimo bene e che aveva cercato di farla
istruire in ogni disciplina letteraria. Così Eloisa,
non ultima per bellezza, superava tutte per la
sua profonda cultura, anzi, proprio questa sua
dote, tanto rara nelle donne, le conferiva una
particolare attrattiva e le aveva già dato una certa
fama in tutto il regno”.
Così Abelardo, che fino a quel momento aveva
disdegnato i richiami della carne, si invaghì della
ragazza: “Proprio quando mi consideravo ormai
l’unico filosofo della Terra e mi sembrava di non
avere più nulla da temere, io, che fino ad allora
ero vissuto nella rigorosa castità, cominciai a
cedere alla sensualità”. Il professore, sicuro del
suo fascino, decise che voleva conquistarla e usò
uno stratagemma: “Mi misi in contatto con suo
zio Fulberto e per mezzo di alcuni amici comuni
ottenni di farmi ospitare a pensione nella sua
casa, che era molto vicina alla scuola”. Il canonico
non si fece scappare l’occasione di fare un po’ di
soldi e chiese ad Abelardo di dare anche lezioni
private alla nipote. Il piano riuscì meglio del
MONDADORI PORTFOLIO
la prima volta. E presto “furono più baci che spiegazioni”
matrimonio: un filosofo della statura di Abelardo
non avrebbe dovuto avere a che fare con vagiti venne privato di ogni bene, e il servo traditore
di bambini e nenie di balie; per lei l’amato si fu giustiziato. In soli 2-3 anni ne erano già
sarebbe dovuto dedicare solo agli studi. Ma le successe di tutti i colori: desiderosi di un po’ di
nozze avvennero lo stesso. A un certo punto, pace, i due sposi si ritirarono in monastero: “Così
Abelardo, spaventato dalla possibilità che il Tutto è perduto contemporaneamente vestimmo l’abito sacro,
matrimonio venisse scoperto, portò Eloisa Sopra, Eloisa abbraccia io nell’Abbazia di Saint-Denis, lei nel suddetto
in convento, dove la donna fu accolta come la vita monastica, nel Monastero di Argenteuil”.
novizia. Fulberto, adirato con il chierico perché monastero di Argenteuil,
voleva nascondere il legame matrimoniale, mentre il suo amatissimo AMORE SUBLIMATO. Se questa fosse stata
decise di fargliela pagare. Una notte, con la Abelardo, che era ormai una storia come tante, probabilmente si sarebbe
stato evirato, aveva
complicità di un servo, lui e il suo clan di parenti vestito l’abito nell’Abbazia conclusa qui e sarebbe finita nell’oblio senza
entrarono nella casa di Abelardo e lo evirarono. di Saint-Denis. Destinati giungere fino a noi. Ma la lontananza portò i
Solo un paio degli aggressori furono catturati: entrambi alla castità due amanti a un carteggio che ha fatto storia
vennero loro cavati gli occhi e tagliati i genitali. a vita, non si rividero nella letteratura, perché l’amore narrato in quelle
Fulberto, che negava di essere il mandante, mai più. pagine ha molto in comune con quello che poi
MONDADORI PORTFOLIO
marchigiana e invece si nascose diplomatici, e il duplice assassinio con la città di Faenza, sfruttando
nella Rocca, per poi sorprendere per mano di Gianciotto. Ma non di nuovo il mezzo del matrimonio,
i due amanti e trucidarli. Paolo, si sa dove l’agguato sia avvenuto; e sbarazzarsi della moglie gli
cercando di fuggire da una botola, se davvero a Gradara, nella Rocca sarebbe servito per convolare in
rimase impigliato col mantello, e Malatestiana di Sant’Arcangelo fretta a nuove nozze. In effetti
Francesca lo difese inutilmente col di Rocca o nella Rocca di risulta che poco dopo l’assassinio
suo corpo dalla spada del marito. Castelnuovo di Meldola. E, (che avvenne tra il 1283 e il 1286) il
Quasi tutto vero. In questa storia secondo alcuni studiosi, il fatto di Malatesta si sposò con la faentina
certezze e leggenda si mischiano. sangue poteva avere scopi politici, Zambrasina Zambrasi, da cui ebbe
Di sicuro vi fu il matrimonio tra che il delitto d’onore avrebbe sei figli.
Francesca e il Malatesta per motivi coperto. Gianciotto voleva allearsi Irene Merli
71
S
Antonietta
MONDADORI PORTFOLIO
e lo svedese
R aramente i matrimoni
dinastici sono felici. Ma
quello tra Maria Antonietta
d’Asburgo-Lorena, figlia
di Maria Teresa d’Austria,
e il delfino di Francia
Luigi Augusto, fu tra i
più infausti. La giovane
però conobbe l’amore,
eccome: per 19 anni,
sino alla condanna a
morte, fu legata al conte
Hans Axel von Fersen, un Folle amore
affascinante aristocratico In questo dipinto di
svedese (sotto). I due si inizio Novecento di
conobbero diciottenni Eleanor Fortescue-
a un ballo in maschera Brickdale, maestro
all’Opéra di Parigi. e allieva sono presi
L’attrazione fu irresistibile e dalla passione e non
il conte divenne il favorito riescono a staccarsi
della ragazza. l’uno dall’altra. Finirà
Anni felici. Ma nel 1774 con un figlio.
Maria Antonietta diventò
regina di Francia e i due
amanti non si videro per
STORICI AMORI
1849. Lo seguì anche la moglie.
/MONDADORI PORTFOLIO/WWW.BRIDGEMANART.COM
I sentimenti cambiano nei secoli. E
spesso hanno influenzato gli eventi.
COSA SAREBBE
SUCCESSO SE...
... NEL 1348
NON FOSSE
ARRIVATA
LA PESTE?
Domanda posta da
Eliana, Brindisi.
A
l di là dei benefici immediati, alla lunga non
avremmo forse avuto il Rinascimento. Nel
dettaglio, se la “peste nera” (a lato, la Morte
nera in un’illustrazione della Bibbia di Toggenburg,
1411) non avesse colpito il continente europeo,
quest’ultimo non avrebbe perso, tra il 1347 e il 1353,
oltre 20 milioni di vite: un terzo della popolazione. Ma
fu proprio il crollo demografico a contribuire a creare,
negli anni seguenti, le condizioni per la nascita di un
nuovo modello economico. L’alto tasso di mortalità
comportò un drastico calo della forza lavoro e un
aumento dei salari, permettendo ai sopravvissuti di
avere un tenore di vita più elevato. A livello culturale,
tale “sprint economico” definì un contesto ideale,
in primis in Italia, affinché si sviluppasse una nuova
concezione dell’uomo e dell’universo. Tutte premesse
necessarie alla nascita di un nuovo gusto artistico alla
base dell’Umanesimo e, appunto, del Rinascimento.
ANTICHITÀ SPORT
“canonici”.
Daniel Monbars,
detto il
Distruttore, pirata
GETTY IMAGES
francese del XVII
secolo.
NOVECENTO VENTENNIO
Q uesto modo di dire, che descrive la necessità di fare un ultimo sforzo per concludere un
AKG-IMAGES/MONDADORI PORTFOLIO
lavoro, si fa risalire tradizionalmente a un episodio che ebbe come protagonista papa Leone
X (1475-1521). Il 1° luglio 1517 costui nominò 30 nuovi cardinali, dopodiché, all’ultimo momento,
valutando degno della carica anche un altro prelato, si adoperò affinché questi fosse nominato
cardinale assieme agli altri. L’iniziativa disorientò molti, ma a zittire tutti ci pensò lo stesso
pontefice, dicendo appunto che“chi fa trenta, può fare anche trentuno”. Leggenda a parte, quel
concistoro segnò un record di nomine: nessun papa prima aveva creato tanti cardinali in una sola
volta (Leone X sarà superato il 18 febbraio 1946 da papa Pio XII, che nominò 32 cardinali, ma il
Leone X (Giovanni de’ Medici) nomina numerosi cardinali.
primato assoluto spetta a Giovanni Paolo II, con 42 cardinali creati il 21 febbraio 2001).
76
S
RELIGIONE PAPATO
QUANTI PAPI
AKG-IMAGES/MONDADORI PORTFOLIO
SONO SEPOLTI
NELLE “GROTTE
VATICANE”?
STRUMENTI NAVIGAZIONE
La bussola è
Domanda posta da stata inventata
Angelo, Taranto. per gioco?
Domanda posta da
I
pontefici seppelliti nelle cosiddette
Attilio, Frosinone.
“Grotte Vaticane”, spazio che si estende
a circa tre metri sotto il pavimento
della basilica di San Pietro, come una sorta
di chiesa nella chiesa, sono attualmente
S ì. I prototipi nacquero in Cina, in
un momento indefinito prima
dell’anno Mille, a scopo di puro
21. Il più “anziano” tra questi è Giovanni VII,
svago. In breve, avendo una buona
spentosi nel 707, mentre il più giovane è
conoscenza dei fenomeni relativi
Giovanni Paolo I (papa Luciani), scomparso
al campo magnetico terrestre, i
nel 1978. Peraltro, anche papa Roncalli
cinesi si dilettavano a usare aghi
(Giovanni XXIII) e Woityla (Giovanni Paolo
magnetizzati, indicanti sempre il
II) furono in un primo momento sepolti
nord, come una specie di attrazione
qui, ma a seguito della loro beatificazione
per stupire chi non possedesse il
le rispettive salme sono state traslate nella
loro stesso sapere. Poi, a partire
basilica. Una curiosità: al di sotto delle grotte,
dall’XI secolo, furono messe a punto
a una profondità di dieci metri, c’è una
le prime bussole per la navigazione
necropoli di epoca romana (detta “necropoli
in mare (sopra), che si diffusero
vaticana”) dove sono presenti numerosi
nei due secoli seguenti nel mondo
sepolcri sia pagani sia cristiani, compreso
islamico e da lì in Europa (dove il
quello dell’apostolo Pietro, considerato il
primo riferimento all’uso di tali
primo papa.
oggetti apparve nell’opera De
Dormono, dormono... nominibus utensilium, risalente alla
A sinistra, il sepolcro di Pio XI (1857-1939) fine del XII secolo), spopolando
nelle Grotte Vaticane, sotto la basilica definitivamente tra Cinque e
di San Pietro, a Roma. In queste grotte Settecento, nell’epoca delle grandi
sotterranee sono sepolti 21 papi. scoperte geografiche.
A lcuni partigiani norvegesi che durante la Seconda guerra mondiale, con il Paese occupato
dai nazisti, si resero protagonisti di un’eroica impresa (nome in codice “Gunnerside”)
che compromise le ricerche tedesche per la realizzazione di ordigni atomici. In breve, la sera
del 27 febbraio 1943, sfidando freddo e neve, il gruppo di partigiani penetrò nella centrale
idroelettrica di Vemork, adagiata su un pendio nella contea di Telemark (da cui deriva il nome
dell’omonima tecnica sciistica, inventata da un norvegese di questa contea). La centrale
conteneva importanti scorte di “acqua pesante”, composto usato dagli scienziati di Hitler
nelle loro ricerche per la produzione di armi nucleari, le cui riserve, così come altre parti
dell’impianto, furono fatte saltare in aria da quelli che saranno poi ribattezzati “eroi di Telemark”.
I cinque partigiani norvegesi che sfidarono i nazisti.
A loro fu tra l’altro dedicato nel 1965 un celebre film (The Heroes of Telemark).
77
S
ANTICHITÀ
IL TEMPIO DELL
Fu chiesa cristiana, poi
A
moschea e infine museo.
Istanbul, sulla lastra di
serpentino che divide il
luogo di culto.
profondi avvallamenti: sono stati scavati
nella soglia di marmo verde dal peso dei
GETTY IMAGES
79
S
La basilica di Santa Sofia era un simbolo dell’investitura
80
S
divina dell’imperatore che doveva difenderla dai nemici
Dopo il crollo del 558 la
cupola fu rialzata di oltre 6
metri: il suo peso si scaricava La cupola centrale misura
così verticalmente sui quattro poco più di 30 metri L’illuminazione interna
possenti pilastri piuttosto che di diametro mentre è garantita da 40 grandi
orizzontalmente sulle l’altezza dal pavimento finestre. Alcune sono
semicupole e le mura è di quasi 56 metri. state poi murate per
perimetrali. aumentare la stabilità.
L’interno, in origine
decorato con motivi
geometrici e floreali, dal
IX secolo fu arricchito
con mosaici figurativi
in stile bizantino (come
il Cristo Pantocratore
e la Vergine con gli
imperatori Costantino e
Giustiniano).
C
L
Pantocratore in un
O
BRIDGEMAN IMAGES/MONDADORI PORTFOLIO
mosaico di Santa
AKG-IMAGES/MONDADORI PORTFOLIO
Da museo
A destra, il presidente
turco Atatürk che nel
1934 trasformò Santa
Sofia in un museo.
Accanto, due dei
quattro medaglioni
aggiunti all’interno
della basilica nell’800:
MONDADORI PORTFOLIO/LEEMAGE
riportano i nomi di
Allah e Maometto.
82
S
BRIDGEMAN IMAGES/MONDADORI PORTFOLIO
FINE ART/MONDADORI PORTFOLIO
Conversione
A sinistra, Maometto II
nel 1453 conquista
Costantinopoli: Santa
Sofia diventa moschea
con tanto di minareti
(a destra, in una
miniatura dell’epoca).
Basta pparrucche
P erché la mooda delle parrucche, nel
XVIII secoloo diffusissima, a un certo
punto scompaarve? La colpa è di una
tassa, impostaa nel 1795 in Inghilterra
dall’allora primmo ministro William Pitt.
Il balzello colppiva la polvere di farina
utilizzata per rrendere più bianchi
e profumati ricccioli e permanenti
artificiali. Ben presto, così, i nobili,
colpiti nel borsellino, decisero di
pettinarsi al naaturale, abbandonando
le parrucche a favore della cera
per capelli. Lan nciando quindi una
nuova moda presto
p imitata dal resto
d’Europa.
Occhio al cap ppello. Sempre in
Inghilterra, dal 1784 al 1811 gli uomini
che indossavano il cappello dovettero
pagare un trib buto che variava a
seconda della foggia e della qualità del
copricapo. La rricevuta di pagamento
MONDADORI PORTFOLIO (2)
84
S
ALLA ROMANA
AKG-IMAGES/MONDADORI PORTFOLIO
Vita quotidiana
Le latrine della Villa
del Casale a Piazza
Armerina (Sicilia), del
IV secolo. Sotto, scena
di riscossione delle
tasse, attorno a un
tavolo, riprodotta su
una stele funeraria del
II-III secolo.
MONDADORI PORTFOLIO
85
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MONDADORI PORTFOLIO
MANGIA E BEVI
Un conto salato…
Q uello sul sale è uno
antichi della Storia,
dei faraoni, negli imper
e persiani e anche in Ci
fu una delle principali
Rivoluzione francese, t
per il popolo, mentre n
1930 Gandhi organizz
“marcia”per chiederne
Italia questa gabella è
conseguenza del mon
in tempi antichi costrin
ad acquistare forzatam
quantitativo di sale per
casse pubbliche. Si è s
limitare l’esborso, per e
Italia si sono inventati i
Nel tempo la tassa si è
a essere abolita nel 19
una grande riforma tri
anche la tassa sul caffè
… e un espresso tass
tazzina, infatti, finì sott
Nel 1927 un regio decr
qualsiasi esercizio pub
lavoro che fosse dotat
per l’espresso dovesse
in favore del municipio
seconda che si trattass
uno o a due becchi.
Cara tazzina
Un bar a Napoli negli anni Venti
e, a destra, il manifesto pubblicitario di una
macchina per caffè del 1922.
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ALAMY/IPA
CARTA E CARTE
MONDADORI PORTFOLIO
SULLA CASA
Mi illumino di meno
U na cosa presa di mira dal fisco nel
corso dei secoli e in vari Paesi è stata
nientemeno che la luce del sole. I governi
inglesi (dal 1695 al 1851), francesi (1798-
1926) e olandesi (1821-1896) hanno infatti
istituito la tassa sulle finestre, facendo
pagare in proporzione a quanto veniva
illuminata la casa del contribuente. La
Francia rivoluzionaria la impose anche
in Italia nel 1799 nella Repubblica ligure
che controllava (sopra, una finta finestra
a Camogli). Ovunque, però, non fu facile
riscuoterla, perché la gente prese subito
a murare le finestre in eccesso. Che erano
diventate ormai antipatiche ai più, e
furono sempre più spesso nascoste con gli
scuri, chiamati, guarda caso, “imposte”.
Caro focolare. Nel 1263, nel Regno di
Napoli, Carlo I d’Angiò istituì la tassa
sul focolare domestico, il cosiddetto
“fuocatico”. La tassa ebbe largo successo
nei secoli, tanto che rimase in vigore in
Italia addirittura fino al 1974, definita negli
ultimi cinquant’anni “Imposta di famiglia”.
Nome quest’ultimo più corretto perché
a essere tassato non era il caminetto,
ma l’esistenza del nucleo famigliare,
simbolicamente identificato proprio col
focolare, che bruciasse legna o meno.
Al contrario di quanto accadde nel 1700
in Polonia, dove il governo affidò agli
esattori il conteggio delle canne fumarie
che ognuno usava, facendosi pagare di
conseguenza. Com’era accaduto per le
finestre, anche agli infreddoliti polacchi
non restò che eliminare il problema alla
radice, otturando i camini.
I GRANDI TEMI EUROPA SOVIETICA
GLI OPPRESSORI
RUSSI
Churchill
l’aveva previsto:
sconfitto
il nazismo,
sarebbe
avanzato il
comunismo.
Infatti l’Urss
arrivò al cuore
dell’Europa. E
dominò i Paesi
dell’Est per
quasi 45 anni.
di Simone Cosimelli
Vincitori e nemici
GETTY IMAGES
Stati asserviti
Un meeting dei Paesi
aderenti al Patto di Varsavia,
al Cremlino, il 24 agosto
1970. Al comando era
sempre l’Unione Sovietica.
E
ra il 5 marzo 1946. Al Era l’inizio della Guerra fredda. E
Westminster College di Fulton, l’Europa dell’Est, controllata dall’Urss,
in Missouri (Usa), Winston ne divenne uno dei centri nevralgici.
Churchill si rivolge alla platea
lanciando l’allarme sull’espansione L’AVANZATA SOVIETICA. L’Urss
dell’Urss in Europa. I giornalisti aveva dato un contributo determinante
prendono nota, i presenti si interrogano alla sconfitta del nazismo. Ma il prezzo
sul futuro. Dietro le quinte il presidente era stato alto. Nel 1939 l’alleanza
degli Stati Uniti, Harry Truman, già tra Hitler e Stalin (il patto Molotov-
informato sul contenuto del discorso, Ribbentrop) consentì ai comunisti di
approva. Secondo Churchill i sovietici, occupare Estonia, Lettonia, Lituania,
divenuti una grande potenza dopo la parte della Polonia, della Finlandia e
sconfitta di Hitler, avrebbero ampliato della Romania. Nel 1941, tuttavia, la
la propria sfera di influenza. Sconfitto scelta di Hitler di attaccare l’Urss, con
il nazismo, il comunismo avanzava: l’operazione Barbarossa, scompaginò
e tutto era destinato a cambiare. le carte. Stalin, colto di sorpresa,
“Da Stettino nel Baltico a Trieste dovette affidarsi ai propri ufficiali
nell’Adriatico”, disse Churchill in per divincolarsi dalla morsa nazista:
quel discorso poi divenuto famoso, i territori sovietici furono infatti
“una cortina di ferro è scesa attraverso brutalmente occupati e i tedeschi
il continente. Dietro quella linea giunsero a un passo dalla conquista
giacciono tutte le capitali dei vecchi Stati di Mosca. Tuttavia, a costo di immani
dell’Europa Centrale e Orientale”. sacrifici materiali e umani, l’Armata
L’espressione “cortina di ferro” (Iron Rossa riuscì a ricacciare indietro
Curtain in inglese), già pronunciata i nemici, cominciando dal 1943
da altri, divenne celebre: si riferiva un’inarrestabile avanzata nel cuore
all’impenetrabile linea che separava il dell’Europa con l’obiettivo di riprendersi
blocco occidentale a guida americana le zone perdute e di espandere i domini
dal blocco orientale a guida sovietica. sovietici.
IMAGES
UNIVERSAL IMAGES GROUP/GETTY IMAGES
Sotto, una caricatura sovietica di Tito,
ritratto come un grosso serpente
servo degli Usa.
MONDADORI PORTFOLIO/BRIDGEMAN ART
I Paesi dell’Est
finirono sotto il
giogo di Stalin,
che impose
governi fantoccio
L’industria bellica sfornò armi civili e militari, l’Urss contava circa L’IMPERO ESTERNO. Tutti i Paesi
e carri armati e le spese militari 25 milioni di morti (contro i 7 milioni europei a est della “cortina di ferro”,
lievitarono. La marcia sovietica fu della Germania e i 300mila degli meno sviluppati rispetto all’Europa
lunga e spietata: l’esercito perse Stati Uniti). Ma una volta abbattuto Occidentale, rimasero sotto il controllo
milioni di uomini ma non risparmiò il nemico comune, tra i vincitori sovietico: le repubbliche baltiche e
niente e nessuno. Come disse il – Stalin, Churchill e Roosevelt, “i l’Ucraina (incorporate nell’Urss), la
generale russo Georgij Žukov, tre grandi” – emersero le rivalità. Polonia, la Cecoslovacchia, l’Ungheria,
“Ci vendicheremo di tutto, e sarà Dopo la guerra, in teoria, ogni la Bulgaria, la Romania, l’Albania e la
terribile”. Si assistette a ripetute nazione, con la nascita, nel 1945, Iugoslavia. Stalin li trasformò in Stati
violenze e vennero perseguitate intere dell’Organizzazione delle nazioni satelliti dell’Unione Sovietica. Quanto
popolazioni sospettate di essersi unite (Onu), avrebbe dovuto decidere alla Germania, venne spartita fra i
vendute ai nazisti. L’Armata Rossa il proprio avvenire democraticamente. due blocchi: la parte ovest divenne la
passò come un rullo compressore su In pratica, Stalin, osannato in casa Repubblica Federale di Germania (Brd)
tutta l’Europa Orientale e Centrale, come il “generalissimo”, non volle a guida statunitense; la parte orientale
ed espugnò Berlino. Alla fine, tra rinunciare all’Europa. prese il nome di Repubblica Democratica
Tedesca (Ddr) sotto il controllo sovietico. manipolabili. In Polonia, per esempio, volere di Mosca. Nel 1947 venne istituito
Stalin premeva affinché il comunismo si tutti i partiti non vincolati a Mosca il Cominform (l’Ufficio informazioni
espandesse: dopo la guerra il prestigio vennero indeboliti e alle elezioni del dei partiti comunisti) con il compito di
dell’Urss, soprattutto in Occidente, 1947 il partito comunista locale e i suoi coordinare politicamente i vari Paesi. Nel
aumentò; mentre nei confini sovietici alleati stravinsero. In Cecoslovacchia, 1949 nacque il Comecon (il Consiglio
la propaganda nazionalista cercò di dove il presidente Edvard Beneš stava per la mutua assistenza) per favorire
convincere la popolazione del successo promuovendo una politica aperta l’integrazione tra l’economia sovietica e
storico della rivoluzione bolscevica. all’Occidente, Stalin autorizzò un colpo quella degli Stati satelliti.
Bisognava quindi consolidare “l’impero di Stato che portò i comunisti al potere. Ogni nazione, dopo aver subìto
esterno”. Agendo tramite i partiti La stretta sovietica coincise dappertutto processi di statalizzazione dei mezzi di
comunisti dei vari Paesi, l’Urss, anche con l’inizio della Guerra fredda. produzione, fu obbligata a commerciare
dove autorizzò libere elezioni, ottenne in modo bilaterale con l’Urss. Solo la
il controllo della polizia, dei ministeri STATI SATELLITI. Gli Stati, sulla Iugoslavia, che era riuscita a sconfiggere
strategici, colpì gli avversari politici e carta riconosciuti come “democrazie i nazisti senza l’aiuto dell’Armata Rossa
instaurò governi fantoccio facilmente popolari”, furono in realtà assoggettati al ed era dominata dal dittatore Tito, si
1959 A Cuba il 1961 Per arginare 1962 Il tentativo 1968 L’esperimento 1975 Si conclude la 1991 Con le
“Movimento le fughe verso dell’Urss di riformista in guerra in Vietnam. dimissioni del
del 26 luglio”, di ovest, nella Rep. installare missili Cecoslovacchia Gli Stati Uniti, dopo presidente Michail
Fidel Castro e Che democratica balistici a Cuba, viene soppresso aver invaso il Paese, Gorbaciov, la
Guevara, rovescia la tedesca si erige il a un passo dalla tempestivamente non riescono a dissoluzione dell’Urss
dittatura di Batista muro di Berlino: costa statunitense, con l’invasione evitare la nascita è ufficiale e il blocco
e forma un governo simbolo della rischia di far di Praga da parte di un regime orientale scompare.
d’ispirazione divisione tra mondi scoppiare un delle truppe del comunista nel È la fine della Guerra
comunista. contrapposti. conflitto nucleare. Patto di Varsavia. Sud-est asiatico. fredda.
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Alla morte di Stalin metà Europa era controllata dall’Urss.
sottrasse al giogo e ruppe le relazioni primo luogo all’ossessione di Stalin fortemente ridotti; essi simboleggiavano
con Mosca. La Iugoslavia fu espulsa di assicurare una sorta di cordone di l’immagine della superpotenza sovietica
dal Cominform nel 1948 e l’accusa di sicurezza ai confini dell’Urss. D’altro e la sua ambizione di rappresentare
“titoismo” divenne un’arma che Stalin canto la formazione delle cosiddette un’alternativa al modello capitalista».
utilizzò contro i politici non allineati, democrazie popolari rappresentò anche Ovunque vennero soppresse le libertà
che venivano giustiziati dopo processi l’occasione per esportare il modello civili, politiche e religiose. E, nonostante
farsa come accadde nel 1949 al bulgaro sovietico così come era stato forgiato i grandi progetti di industrializzazione,
Traicho Kostov o all’ungherese László da Stalin: il partito comunista unico si registrò un progressivo calo del tenore
Rajk. Lo smacco, per il “generalissimo”, attore posto al centro del sistema di vita generale. Nel 1955 tutti gli Stati
fu grande. Anche se non cambiò la politico e statale, la distruzione fisica satelliti furono inclusi nel Patto di
sostanza: alla sua morte, nel 1953, delle classi sociali considerate nemiche Varsavia: un’alleanza militare varata in
mezza Europa era controllata dall’Urss. e il terrore assunto a metodo di risposta alla Nato occidentale.
governo, la completa statalizzazione,
L’EUROPA COMUNISTA. «La infine, delle risorse economiche. Fino NESSUN CEDIMENTO. Dopo la
nascita dell’impero esterno sovietico», al 1953, i Paesi comunisti dell’Est morte di Stalin (1953) si moltiplicarono
spiega Alberto Basciani, professore erano poco più che delle province del le rivolte. Ma, considerati i precari
di Storia dell’Europa Orientale grande impero sovietico, con spazi di equilibri mondiali e l’emergere della
all’Università di Roma Tre, «rispose in autonomia interna e internazionale Cina comunista (che sfidava l’egemonia
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Repressione
Insorti attaccano
una libreria nel
centro di Budapest
e bruciano le
fotografie dei
leader comunisti. La
rivolta ungherese
iniziò il 23 ottobre
1956. Sotto a
destra, qualche
giorno prima della
ribellione, soldati
ungheresi tagliano
i recinti di filo
spinato al confine
con l’Austria, e
bonificano l’area
dalle mine.
attraverso una serie di riforme che che costrinse Dubček a obbedire e poi
andavano dall’economia alla libertà a dimettersi, fu una doccia fredda: la
di stampa, all’assetto politico del prova che l’Urss non sarebbe cambiata.
Paese che avrebbe visto nascere due Nel 1969 lo studente Jan Palach, di
repubbliche: la Ceca e la Slovacca. 21 anni, si diede fuoco per protesta
Sarebbe stata questa l’unica riforma in piazza San Venceslao, subito dopo
sopravvissuta a quella stagione, anche emulato da altri ragazzi, sui quali però
se per trasformarla in realtà si dovette calò la censura sovietica.
sovietica), l’Urss non volle cedere in non intervennero mai. «Ogni rivolta
Europa. Nel 1956 le proteste d’Ungheria fu la conseguenza di specifici fattori.
vennero soffocate con l’ingresso a In definitiva penso si possa affermare
Budapest di un imponente esercito, che che ognuno dei movimenti contro i
secondo alcune stime contava quasi regimi comunisti», continua Basciani,
200mila uomini e 4mila carri armati. «rappresentò un aspetto del rigetto
Nel 1961, per arginare le fughe espresso dalle rispettive società contro
da est a ovest, fu eretto il muro di un sistema politico totalitario, poliziesco,
Berlino. Nel 1968 le truppe del patto di refrattario a ogni riforma e, allo stesso
Varsavia fermarono in Cecoslovacchia tempo, incapace di assicurare livelli di
l’esperimento del riformista Alexander vita decorosi ai propri cittadini». Solo con
Dubcek. Nel 1981, in risposta alla il crollo del Muro di Berlino nel 1989,
opposizione del sindacato Solidarnosc e la dissoluzione dell’Urss nel 1991,
(sostenuto da papa Giovanni Paolo II), l’Europa dell’Est ritrovò la libertà. Dopo
in Polonia fu introdotta la legge marziale anni di dittatura, intere popolazioni,
e il potere venne dato al generale alle prese con una difficile transizione
Jaruzelski. Le potenze occidentali, democratica, entrarono in un mondo
bloccate dalla logica della Guerra fredda, ormai globalizzato. •
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catturata da Ottavio Giannella. (@focus_ita)? approfondisce un tema storico.
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AGENDA
A cura di Irene Merli
Raffaello, Ritratto
di Baldassarre
Castiglione, 1516-19. MOSTRA BOLOGNA
Riproduzione
di Factum Arte Icone di scienza
(Adam Lowe). 105 pezzi tra dipinti, medaglie, sculture,
In basso, Polidoro epigrafi, libri, manoscritti, lettere,
di Caravaggio e monumenti lapidei che illustrano,
Maturino da Firenze, attraverso autobiografie e ritratti, come
Rotella di gala con medici e scienziati bolognesi volevano
presa di una città, apparire dal XVI al XVIII secolo.
XVI secolo.
Fino al 30/9, Palazzo Poggi. Info: www.
sma.unibo.it/it/agenda/icone-di-scienza-
mostra
EVENTO RECANATI
Giacomo Leopardi:
“Ove abitai fanciullo”
Apre ai visitatori il piano nobile del palazzo
di famiglia, sinora riservato ai discendenti. Si
possono così vedere i luoghi d’infanzia del
grande poeta, con un itinerario ispirato ai
versi de Le Ricordanze.
Da martedì a domenica. Casa Leopardi.
MOSTRA URBINO Prenotazioni: 3392039459.
CASTIGLIONE LIBRO
E RAFFAELLO
Alla scoperta dell’autore del Cortegiano, intimo amico
del pittore sia a Urbino sia a Roma.
S
embra che Carlo V lo definisse “uno dei mejores caballeros del mundo”. E in effetti Baldassarre
Castiglione (Casatico 1478-Toledo 1529) è stato un personaggio unico: militare ma anche
diplomatico e umanista, divenne una sorta di“influencer”della sua epoca. Buone maniere,
abbigliamento, libri, frequentazioni: chi voleva essere alla moda doveva seguire lui o leggere il
suo libro, Il Cortegiano, che fu stampato nel 1528 dopo aver circolato in forma di manoscritto nei
10 anni precedenti. Urbino, città dove risiedette a lungo e anche patria di Raffaello, gli dedica la
mostra Baldassarre Castiglione e Raffaello. Volti e momenti della vita
di corte. Baldassarre servì i Gonzaga (Mantova) e la corte dei
Montefeltro (Urbino), dove conobbe il pittore, Potere di finzione
che poi reincontrò a Roma.
Nel suo mondo. L’esposizione è divisa in 7 Salazar, da decenni dittatore del
sezioni, precedute da passi delle sue Lettere, Portogallo, nel 1968 cadde dalla
straordinario documento descrittivo delle corti seggiola dal callista e da allora
del Rinascimento. Si inizia con Il Palazzo di visse in uno stato confusionale,
Urbino e si continua con Ritratti dell’anima, fu defenestrato ma non lo seppe
Armi e armature, La musica, Abiti per feste, mai. Per due anni continuarono
tornei e parate, Il Collezionismo e, in ultimo, La visite di Stato, riunioni ministeriali,
Biblioteca di Castiglione. Per avere un’idea del interviste televisive o radiofoniche
personaggio: anche quando combatteva realizzate per lui e copie uniche del
richiedeva alla madre velluti, sete, pellicce. suo quotidiano preferito...
Marco Ferrari, L’incredibile storia di
Fino al 1°/11. Palazzo Ducale. Visita Antonio Salazar, il dittatore che morì due
solo su prenotazione. Info, prenotazioni e volte, Laterza.
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GANGSTER STORY
Ladro di classe
François Marcantoni
(1920-2010) è stato
uno dei banditi più
famosi di Francia
negli Anni ’50. Si
presentava sempre
con sigaro in bocca
e Borsalino in testa,
ed era amico di Alain
Delon.
CONTRASTO
FRANÇOIS MARCANTONI
UN BANDITO IN BORSALINO
L
o chiamavano “il Comandante”. O anche denaro falso. Pur di fare la bella vita finì in galera con il ritrovamento del cadavere di una ex
Monsieur François. Perché Marcantoni, condannato a cinque anni, scontandone tre. guardia del corpo di Delon, per poi esplodere
nato ad Alzi (Corsica) nel 1920 e morto “Dopo aver provato il gusto dello champagne, la e toccare persino Georges Pompidou, allora
a Parigi nel 2010, era sì un gangster, ma di limonata mi sembrava insipida”, dichiarò alcuni in corsa per l’Eliseo. Circolarono infatti foto
alto profilo, anello di congiunzione tra il milieu anni dopo. di festini tra alte personalità della politica e
(si chiama così in francese l’ambiente della Dalla mala al ciak. La svolta arrivò nel dello spettacolo in cui si vedeva nuda anche...
malavita), lo showbiz e la politica. Arrivato dalla 1953, quando in un bar di Tolone conobbe madame Pompidou. Le foto risultarono
Corsica a Tolone (dove oggi è sepolto accanto un giovane marinaio appena tornato truccate e gli indizi per l’omicidio Markovich
ai suoi), François vinse un concorso all’Arsenale dall’Indocina: Alain Delon. Tra i due fu subito puntarono sul Comandante, che si fece altri 11
militare come artificiere. Durante l’occupazione amicizia, tanto che Marcantoni, quando Delon mesi di prigione e che fu assolto solo otto anni
nazista della Francia si unì alla Resistenza, ma diventò un famoso attore, lo seguì a Parigi dopo. Ormai libero, Marcantoni scrisse libri di
fu catturato e torturato dalla Gestapo. Prese e con lui frequentò l’ambiente del cinema. memorie e fu riabilitato, al punto che ricevette
allora i primi contatti col mondo del malaffare, Diventò amico anche di Jean-Paul Belmondo, riconoscimenti per le imprese (secondo alcuni
ma divenne un fuorilegge a pace siglata. che nel 1987 lo fece recitare con lui nel film dubbie) compiute durante la Resistenza.
Ufficialmente, Marcantoni gestiva con un socio Tenero e violento. Ma per quanto Marcantoni si L’allora presidente Nicolas Sarkozy nel 2010
un bar a Parigi, nei pressi degli Champs-Élysées, presentasse come un produttore, continuava voleva conferirgli la Legione d’onore, ma non
dove sfilavano i più famosi gangster della a frequentare la mala specializzandosi negli fece a tempo: Monsieur François morì pochi
nazione, ma anche attori come Jean Gabin e assalti a grosse banche. mesi dopo, a novant’anni, come un tranquillo
Martine Carol. In realtà metteva a segno colpi Nel 1968, il colpo di scena: si trovò invischiato pensionato. Al suo funerale né Delon né
in banca e operava nel racket e nello spaccio di nell’affare Markovich, uno scandalo che partì Belmondo si fecero vedere. Irene Merli
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dell’Italia preunitaria, con tanto di Costituzione. Ma tutte le grandi
potenze europee reagirono contro l’ardita riforma costituzionale.
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barba all’Occidente, per
Furioso per la morte di Pallante, suo migliore amico, Enea sfida finanziare una diga ad
a duello Turno e lo uccide, durante la guerra con gli italici. Nel Assuan e dare l’elettricità
prossimo numero leggerete le storie delle vendette più famose, anche ai villaggi sperduti.
compiute da persone, creature mitologiche, città, popoli interi.
Direttore responsabile Focus Storia: Pubblicazione mensile registrata presso il Tribunale di Milano, n. 753 del
Raffaele Leone (raffaele.leone@mondadori.it) 3/11/2004. Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica sono riservati. Il materiale ricevuto e non
richiesto (testi e fotografie), anche se non pubblicato, non sarà restituito.
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Segreteria di redazione
Marzia Vertua (mvertua@gujm.it) Servizio collezionisti: I numeri arretrati possono essere richiesti direttamente alla propria
edicola, al doppio del prezzo di copertina per la copia semplice e al prezzo di copertina mag-
giorato di € 4,00 per la copia con allegato (Dvd, libro, Cd, gadget). La disponibilità è limitata agli
Hanno collaborato a questo numero: ultimi 18 mesi per le copie semplici e agli ultimi 6 mesi per le copie con allegato, salvo esauri-
A. Bacci, G. Breccia, F. Campanelli, S. Cosimelli, M. L. Leone, M. Liberti, G. Lomazzi, mento scorte. Per informazioni: tel. 045.8884400; fax 045.8884378; email: collez@mondadori.it
M. Manzo, B. Picardi, R. Roveda, E. Spagnuolo, E. Venco, S. Zimbardi.
Periodico associato alla FIEG Accertamento Diffusione Stampa Codice ISSN:
(Federaz. Ital. Editori Giornali) Certificato n. 8433 del 21/12/2017 1824-906x
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