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EDITORIALE

Ci avviciniamo a grandi
passi alla fine dell’anno e
al periodo di feste natali-
zie, nel cuore dell’inverno,
quando la natura si riposa e noi giardi-
nieri pure, riversando la nostra “voglia di
colori” sulle esotiche piante fiorite che
vengono spesso regalate proprio adesso.
E allora adoperiamoci per farle durare il
più possibile: dall’ubiqua stella di Natale
alla schizzinosa Schlumbergera, dall’ele-
gante Phalaenopsis ai piccoli bulbi forzati
di giacinto e narciso, fino al trionfante
ippeastro dai fiori enormi. Senza dimen-
ticare l’abete di Natale e il vischio carico
di interessanti leggende. Per decorare
la casa, realizziamo una ghirlanda faci-
lissima con le poinsettie. A contorno,
prendiamoci cura anche dei ciclamini di
mille tinte e forme e del profumatissimo
osmanto sul terrazzo, senza dimenticare
di ammirare le rose da bacca in giardi-
no, onuste di grappoli rosseggianti. E,
con tutte le precauzioni, mettiamo mano
alla motosega laddove necessario. E poi
raccogliamo i broccoli romaneschi (che
sono cavolfiori), pensiamo a prosegui-
Sommario dicembre-gennaio

re l’orto in inverno sotto protezione, con


un occhio al futuro facendo le analisi del LA BELLEZZA FOCUS
terreno e correggendo eventualmente un il meglio del mese IPPEASTRO pag 15
pH non consono, e seminando (al Sud) l’a- Non solo rosso, è il bulbo
glio dal profumo intrigante. Nel frutteto STELLA DI NATALE pag 6 spettacolare per le feste natalizie
Immancabile in tutte le abitazioni
terminiamo la raccolta del goloso kiwi,
perché è il simbolo delle feste di fine
e meditiamo di piantare il cugino glabro, anno, nella classica versione rossa LA PRATICA
Actinidia arguta o kiwi nudo. Parliamo di piante, di coltivazione,
E, nonostante tutto quel che di terribi- NATALINA pag 8 di successi, di raccolti…
le accade nel mondo e intorno a noi, non Fiorisce a novembre e prosegue
fino a febbraio, colorando con una IN CASA
facciamoci scoraggiare, perché “noi sia-
profusione di corolle danzanti LAVORI pag 22
mo quelli che amano le piante e la
Far durare le piante natalizie
Natura”! Con l’augurio di serene feste e CICLAMINO pag 10
di un luminoso anno nuovo. Colori e forme dei fiori e delle foglie DÉCOR IN CASA
Buona lettura! sempre diversi lo rendono un must Per Natale alberi stellati pag 26
Elena Tibiletti dei balconi invernali L’alternativa, anche cromatica,
al solito abete delle feste
ALBERO DI NATALE pag 12 e alle immutabili ghirlande di aghi
Ora ci potete trovare anche In giardino è la soluzione più La casa di Inge pag 28
sui social Polliceverdemag ecologica per gli addobbi delle Un antico fabbricato agricolo, vecchio
e polliceverdemag festività, a condizione di dargli fin di 230 anni, è stato trasformato
dall’inizio lo spazio di cui necessita in una incantevole dimora

BROCCOLO ROMANESCO pag 14 IN TERRAZZO


Il nome non tragga in inganno: OSMANTO pag 32
è un cavolfiore la cui architettura L’arbusto sempreverde che fiorisce
barocca lascia a bocca aperta a cavallo fra autunno e inverno

Il mio giardino | 3
SOMMARIO
dicembre-gennaio

IN GIARDINO
ROSE DA BACCA pag 34
Esistono rosai che rimangono
belli anche in controstagione
perché i frutti hanno grande
valore ornamentale

PROGETTARE IL GIARDINO pag 36


Ecco come uno spazio verde
anonimo può essere trasformato
in un luogo di fascino

NELL’ORTO
AGLIO pag 40
Nel Sud Italia i bulbilli si interrano
in autunno, mentre nel Nord
si attende il cuore dell’inverno
LAVORI pag 42
Il pH del terreno (imperfetto)

NEL FRUTTETO
KIWI O ACTINIDIA pag 44
Il frutto, che matura in questi giorni,
esiste anche in una versione insolita,
da mettere a dimora adesso

LA NATURA INSEGNA
COME FA IL VISCHIO
A VIVERE SUGLI ALBERI? pag 46

PROBLEM SOLVING
Piccole o grandi questioni
IL LUNARIO E I LAVORI
IL PIACERE
da risolvere con i nostri consigli Perché anche, o soprattutto,
DI DICEMBRE-GENNAIO
il giardiniere sa godersi la vita…
PIANTE AMICHE Il riepilogo di tutte
MALANNI? LA FORESTA
le operazioni da compiere IL GUSTO DEL CIBO
LI PREVIENE pag 48 GLI SPINACI pag 72
Il sottobosco rinforza il sistema
per le nostre amiche verdi
pag 62 Grazie al contenuto in minerali,
immunitario dei bambini sono fortemente remineralizzanti
casa
terrazzo e tonificanti dell’organismo
IL DOTTORE DELLE PIANTE
RAGNETTO ROSSO pag 50 giardino
iardino
orto IL BELLO DEGLI ANIMALI
Attacca tutte le piante. Ecco come SOS FESTE NATALIZIE pag 74
prevenirlo e combatterlo frutteto
Periodo critico per i quattrozampe.
Facciamo sì che per cani e gatti
MACCHINE E PRODOTTI il Natale non sia un incubo.
MOTOSEGA pag 52
Attrezzo necessario se in giardino LIBRI RACCONTATI DA…
ci sono alberi, va maneggiato L’INVERNO DI UNA SIGNORA
con estrema prudenza DI CAMPAGNA pag 76
COSA FARE NEI MESI
PAROLA ALLE AZIENDE DI DICEMBRE-GENNAIO Stampata su carta
MYPLANT pag 54 pag 68
Fiera dedicata ai professionisti del verde con ¯ra er ne proen ente
IL FASCINO DELLA NATURA a oreste sosten  l
holmen.com/paper
UN PROBLEMA - LE SOLUZIONI pag 80
PIANTE DA PROTEGGERE Il mio Giardino è una rivista
DAL FREDDO pag 57 a basso impatto ambientale.

4 | Il mio giardino
5
PERCHÉ AVERLA
• “Fa” il Natale. Fin dagli
anni ’70 la stella di Natale
(Euphorbia poinsettia) è
diventata un ospite fisso
da metà novembre a…
quando riesce a resistere
nelle nostre case: a volte
un solo mese, altre volte fino
all’estate o anche di più.
• Arreda gli ambienti.
Scegliendo una pianta
di buone dimensioni (almeno
40 cm d’altezza) e ponendola
come centrotavola, spicca
nella stanza catturando
l’attenzione.
• C’è anche in altri colori.
D’accordo, il “rosso Natale”
è il colore classico,
irrinunciabile. Ma possiamo
sceglierla anche nelle
versioni color ghiaccio,
crema, rosa bebè, rosa fluò,
salmone o arancione,
in alcune varietà anche
mescolati in variegature
sulle brattee. Attenzione:
questi colori insoliti sono
portati da piante più delicate
rispetto a quelle con brattee
rosse, quindi dovremo fare
molta attenzione con l’acqua,
senza eccedere né in
un senso né nell’altro. Invece
le piante con brattee azzurre,
blu o viola sono frutto
di colorazione artificiale…
• Può durare a lungo.
Se le cure sono corrette,
a fine stagione, dopo
la potatura, diventa una bella
pianta verde d’appartamento
che, anche senza più
arrossarsi (in genere
mancano le condizioni giuste
per il cambio di colore, ossia
14 ore di buio assoluto e 10
Stella di Natale
di luce solare), sarà gradevo- Immancabile e imprescindibile
le in casa.
in tutte le abitazioni perché è il simbolo
delle feste di fine anno, soprattutto
nella classica versione rossa
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in casa | IL MEGLIO DEL MESE

COME USARLA
• In una stanza fresca.
La stella di Natale ama
temperature comprese fra 15
e 18 °C. Se però la vogliamo
con noi in salotto, a 20 °C,
mettiamo uno strato
di argilla espansa
nel sottovaso, copriamolo
con un velo d’acqua
e appoggiamo sopra il vaso,
per dare alla pianta
l’umidità necessaria.
• Lontano da finestre e porte.
Le correnti d’aria fredda
possono ucciderla in poche
ore, quindi non può stare
nell’ingresso anche
se luminoso, né vicino
agli infissi.
• Come punto focale.
Gli esemplari più grandi
e le composizioni di tre piante
meritano di trionfare
sulla tavola del soggiorno
oppure su un bel mobile.
• Mini, come segnaposti.
Da alcuni anni si trovano nei
garden center le mini-stelle,
alte 10 cm con un singolo
“fiore”, perfette come
segnaposto e piccolo
cadeaux per i nostri ospiti.
Anche se difficilmente
riescono a sopravvivere
per più di un mese circa.
• Con attenzione. Per chi
ha bambini piccoli o animali
domestici vale il consiglio
di tenere la pianta lontana
dalle loro grinfie, perché
contiene un lattice irritante e
tossico, seppure non
mortale. Maneggiamola
sempre con i guanti.

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Il mio
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PERCHÉ AVERLA
• Fioritura natalizia.
Non sono molte le piante
in fiore proprio a Natale:
la scelta diventa quasi
Natalina
obbligata, ma non è certo Fiorisce a novembre e prosegue
un ripiego! fino a febbraio, colorando il periodo
• Forme e colori. La natalinaa
(Schlumbergera truncata)
con una profusione ininterrotta
è una succulenta dai fusti di corolle danzanti
piatti (non sono foglie!) che
ricadono a cascata dalla
base anche per 40 cm,
quasi come una medusa.
All’apice dei numerosissimi
cladodi (così si chiamano
i fusti piatti delle piante
grasse) sbocciano i fiori
dall’architettura un tantino
rococò. Aggiungiamoci
la gamma incredibile
di colori: porpora, rosso
scarlatto, rosso mattone,
albicocca, salmone, giallo,
rosa carico e rosa bebè
e infine bianco. A guardarla
non ci si stanca!
• Vive a lungo. Può
trascorrere anche
una ventina d’anni
nel luogo in cui si trova bene.
Il segreto? Temperatura
medio-bassa e poca acqua.
• Si moltiplica facilmente.
Se si stacca un cladodo,
vale la pena di infilarlo
in un vasetto con metà
terriccio per succulente
e metà sabbia di fiume,
bagnando con poche gocce
d’acqua lungo il bordo.
In poco tempo nascerà
una nuova pianta.

8 | Il mio giardino
in casa | IL MEGLIO DEL MESE

COME USARLA
• Al fresco. Nove piante su
dieci appassiscono appena
entrano in casa, perché
devono stare a una tempera-
tura compresa fra 12 e 16 °C,
massimo 18. Sono perfette
per pianerottoli luminosi,
scale condominiali, verande
non soleggiate, stanze
non riscaldate.
• Su un piedistallo.
Gli articoli ricadenti vengono
valorizzati da una posizione
sopraelevata, per es. una
colonnina, un piedistallo,
uno scaffale, una mensola,
dove poter apprezzare
da vicino anche le corolle
dalle forme inusuali.
• Facendola “riposare”.
Da marzo in poi, terminata
la produzione dei fiori,
il cactus di Natale deve
andare a riposo. L’ideale è
una posizione semi-
ombreggiata sotto un albero
in giardino, senza bagnarla.
In casa basta ridurre
al minimo le annaffiature
e tenerla all’ombra.
In ottobre si può riprendere
a bagnare con più
generosità, aggiungendo
una concimazione
specifica ogni 10 giorni.
• Senza rinvasarla. Dopo
l’acquisto teniamola
nel vasetto originario anche
se ci sembra molto piccolo.
Rinvasandola subito, infatti,
perderebbe tutti i boccioli.
Meglio aspettare l’autunno,
quando il cactus riprenderà
a vegetare.

Il mio giardino | 9
PERCHÉ AVERLO
• Impagabile sul balcone.
Gli esemplari più grandi
di Cyclamen persicum fanno no
o
Ciclamino
molta scena, svettando
dalla balconetta oltre Colori e forme dei fiori e delle foglie
la balaustra e formando sempre diversi lo rendono un must
grandi macchie di colore,
in tante tinte diverse
dei balconi invernali, anche
ma tutte nei toni freddi grazie alla lunga durata
dal bianco al viola.
• Lunga fioritura.
Un ciclamino di buona
qualità può fiorire
da settembre fino a marzo,
a condizione di tenerlo
in esterni, annaffiarlo
né troppo né poco,
concimarlo ogni 15 giorni
con un prodotto per piante
da fiore e rimuovere subito
gli steli fiorali appassiti,
prima che si formi il frutto
(una “pallina”) con i semi.
• Per le foglie. In genere
non ci si fa caso, ma anche
le foglie hanno disegni
e colori differenti fra una
pianta e l’altra, e anch’esse
risultano molto decorative
pure senza fiori.
• Costa poco. Ormai
i ciclamini vengono prodotti
“industrialmente”,
tanto che nei discount
si acquistano anche per 2-3
euro a piantina. Ovviamente
però, ciò che costa poco
è anche di scarsa qualità:
meglio spendere un paio
di euro in più e comperarlo
in un garden center o vivaio.

10 | Il mio giardino
in balcone&terrazzo | IL MEGLIO DEL MESE

COME USARLO
• In vasi singoli.
Nei portavasi agganciati
alla balaustra del balcone
fanno un’ottima figura.
Attenzione ad abbinare
con gusto i colori: l’ideale
sarebbe battezzarne
due o tre creando macchie
di colore oppure
alternandoli con regolarità
in sequenza.
• In ciotole e cassette.
È possibile rinvasarli
a gruppi di tre in contenitori
di diametro 30 cm,
da appoggiare su tavolini,
scale d’ingresso, mensole
o anche da appendere
alla ringhiera (cassette).
Vanno bene anche le ciotole
perché l’apparato radicale
del ciclamino è esiguo.
• Come segnaposto.
Anche del ciclamino
esistono le versioni nane,
alte 10 cm, da utilizzare
come segnaposto a tavola
o come piccolo regalo
per gli ospiti che vengono
a casa nostra. Non vivranno
molto, perché si asciugano
subito, ma non è possibile
annaffiarle in abbondanza
perché è facile che si
instauri un marciume.
• Mai in casa. Se lo teniamo
in luogo caldo e senza
aria fresca circolante,
appassirà in poche
settimane, anche se lo
annaffiamo regolarmente.

Il mio giardino | 11
PERCHÉ AVERLO
• È ecosostenibile.
Piuttosto che acquistare
un albero finto (di plastica
non riciclabile, prodotto
in Estremo Oriente) è
infinitamente meglio
addobbare un albero vero,
piantato in piena terra
in giardino, disponibile
ogni anno senza sprechi.
• Fa ombra.
È un sempreverde, quindi
assicura l’ombreggiamento
tutto l’anno. Il che può
essere gradito
in determinate situazioni
(edifici esposti a sud),
ma meno nel caso opposto.
• Attira scoiattoli e ghiri.
I semi contenuti nelle pigne
sono cibo prelibato
per i mammiferi
e gli uccelli granivori.
Il che significa poterli
osservare comodamente
dalla finestra o dal giardino
e, in primavera, scoprire la
magia dei nidi con i piccoli.
• Non nel Sud. Condannare
un peccio (Picea excelsa)
o un abete di Normandia
(Abies nordmanniana)
a vivere in riva al mare
non è mai una buona idea.
Però gli amici del Sud
possono optare per un pino
d’Aleppo (Pinus halepensis)
o per una Grevillea lanigera
‘Mount Tamboritha’,
caratterizzata dalla
fioritura rossa proprio
a dicembre (praticamente
è “già addobbata”!).

Albero di Natale
In giardino è la soluzione più ecologica
per gli addobbi delle festività, a condizione
di dargli fin dall’inizio lo spazio di cui necessita

12 | Il mio giardino
in giardino | IL MEGLIO DEL MESE

COME USARLO
• Piantandolo dopo le feste.
Acquistato in vaso adesso,
va mantenuto in forma (vedi
pag. 63) per poi piantarlo
in giardino dal 7 gennaio.
Bisogna scavare una buca
di un terzo più grande
rispetto alla zolla in vaso.
Sul fondo mettiamo 3 cm
di ghiaia grossolana,
3 manciate di terra
del giardino, 2 manciate
di stallatico pellettato,
3 manciate di terra
del giardino, quindi la zolla,
colmando lo spazio laterale
con la terra di scavo.
Pressiamo bene e bagniamo
con almeno 10 l d’acqua.
L’operazione va compiuta
entro febbraio.
• Alla giusta distanza.
Un abete si espande
in diametro per 10 m e oltre.
Ne discende che va posto
ad almeno 10-12 m
da qualunque manufatto,
per evitare di trovarsi i rami
in casa e doverli tagliare
sbilanciando la pianta.
• Senza capitozzarlo.
Teniamo presente
anche l’altezza, che può
raggiungere i 15 m,
e la proiezione dell’ombra
in ogni stagione. Se non
è gradita l’ombra ai piani
alti dell’edificio, cambiamo
posizione: tagliare l’apice
divenuto scomodo
condanna l’albero
a una vita da moncherino
sgraziato e pericoloso.

Il mio giardino | 13
IL MEGLIO DEL MESE
SE | in orto

PERCHÉ
COLTIVARLO
• Bellissimo. Come
negare che le sue forme
Broccolo
geometriche, precisissime,
siano affascinanti,
neanche fossero state
create nel Barocco?
romanesco
• Per stupire a Natale.
La varietà Romanesco
Il nome non tragga in inganno:
Natalino, seminata è un cavolfiore la cui architettura
ad agosto, viene pronta gotica lascia a bocca aperta
proprio durante le feste
di fine anno, ed è perfetta
per la tavola natalizia che
vuole essere spettacolare.
• Molto benefico. È indicato
ai diabetici perché svolge
un’azione di controllo
degli zuccheri, e aiuta
a prevenire il cancro al colon
e l’ulcera gastroduodenale.

CONSIGLI
DI COLTIVAZIONE
• Meglio nel Sud. Predilige
il clima temperato tipico
mediterraneo: l’escursione
termica deve essere
compresa fra 6 e 17 °C;
temperature inferiori
rovinano le “teste”,
temperature superiori
inibiscono la formazione del
fiore edibile. Se si abbassa
la temperatura sotto i 6 °C,
copriamo la coltura
con plastica trasparente
o tessuto non tessuto.
• Raccolta tempestiva.
Raccogliamo le teste quando
sono ancora dure e ben
compatte, tagliando
con un coltello affilato
il gambo sotto le foglie.
A seconda della varietà,
dalla semina alla raccolta
passano da 70 a 120 giorni.

14 | Il mio giardino
Focus
Ippeastro
Grandi fiori per Natale

Bulbi spettacolari per le feste Non solo rosso

Un fiore deve avere queste dimensioni


per nascondere la finestra invernale,
e questo colore, il rosso
di una Fiat con la capote abbassata,
per impressionarci, apatici come siamo divenuti.

Mesi fa la cipolla gigantesca di un bulbo


metà sopra la terra
tirò fuori la lingua verde
e lentamente, giorno dopo giorno,
il fiore è entrato nel nostro mondo,

chiuso, come mani che catturarono una falena,


poi aperto, come si aprono gli occhi,
e l’amarillide, vedendoci,
in qualche modo non si è scoraggiato.
È davanti a noi adesso

mentre mangiamo la nostra minestra;


versi un po’ della tua acqua che bevi
nel suo piattino e qualche briciola
di terra fragrante cade
sul tavolo.

Connie Wanek, Amaryllis (1997)


Uno dei più begli ippeastri, ‘Minerva’, dai fiori enormi e di sicura riuscita, spesso anche su tre steli fiorali.

I n genere lo si scopre perché ci vie-


ne regalato da un amico più esper-
to, oppure si rimane folgorati dalla
che, sino a qualche decennio fa, esisteva
l’unico genere Amaryllis all’interno del
quale rientrava il sottotipo Hippeastrum.
sua opulenza vedendolo fiorito nei Oggi, più correttamente, il primo gene-
garden center o trionfante in mezzo a re è stato sfrondato dei sottotipi, ridu-
una composizione floreale. Quella mera- cendolo alla specie più diffusa, A. bella-
viglia della natura è un ippeastro, anche donna, e poche altre, ed è più adatto alla
se i più lo conoscono con il nome di coltivazione in piena terra nel Sud Italia,
amarillide o amarillis, un equivoco simi- L’amarillide porta numerosi fiori mentre l’ippeastro da vaso è stato nobili-
sullo stesso stelo, ma più piccoli
le a quello tra gerani e pelargoni, dove il tato al rango di genere a sé stante.
e semplici, e color rosa.
Geranium è una specie diversa che ha
poco a che vedere con il Pelargonium. Il “rustico” amarillide rosa
Tra ippeastri e amarillidi, invece, la La bellezza dell’amarillide incomincia
similitudine è notevole, non solo per- già dalla sua denominazione, così aggra-
ché appartengono entrambi alla fami- ziata e quasi musicale, da essere utilizza-
glia delle Amarillidacee, ma anche per- ta in greco come nome femminile, deri-
ché si assomigliano molto anche fisica- vante a sua volta dal termine amaris-
mente. Entrambe le piante si origina- so, che significa “risplendere”. I bulbi
no da un grosso bulbo, producono lun- ‘Minerva’ medio-grossi a forma di pera sono costi-
ghe foglie nastriformi e fiori a forma di tuiti da numerose tuniche, di colore bru-
giglio. Ma l’amarillide ha fiori più picco- no all’esterno e più chiare e lanose all’in-
li, anche se più numerosi, e spesso pro- terno. Da essi si dipartono dapprima le
fumati, mentre l’ippeastro è il cugino foglie nastriformi, lunghe circa 40 cm e
“ricco”, dai fiori enormi, opulenti, a vol- larghe 3, assolutamente glabre e lisce, le
te carichi di petali (o, botanicamente, quali si aprono divaricandosi lentamen-
“tepali”), fonte d’ispirazione per gli ibri- te verso i due lati opposti. Bisogna tut-
datori floricoli che lo hanno declinato tavia attendere che esse abbiano com-
in numerosissime varietà (vedi scheda piuto le loro funzioni e si stiano dissec-
a pag. 18). La confusione nasce dal fatto ‘Exotica’ cando per veder comparire, al centro

16 | Il mio giardino
Ippeastro | FOCUS
fra esse e direttamente dal bulbo, lo sca-
po fiorale. È uno stelo nudo, pieno, robu-
sto, che nei bulbi adulti può raggiunge-
re l’altezza di 60-80 cm. Porta all’apice
da 6 a 10 fiori, del diametro massimo di
circa una decina di centimetri, di colore
rosa bebè. Dai fiori, in natura, si origina-
no numerosi semi di colore verde, come
avviene nella madrepatria, il Sud Africa,
nelle zone del Capo di Buona Speranza,
dove l’amarillide offre un’abbondantissi-
ma quanto vistosa fioritura spontanea.
Amaryllis belladonna può vivere anche
in piena terra nelle zone miti: nelle Isole,
in Meridione e fino alla Toscana e alle
Marche meridionali, magari avendo cura
di proteggere il bulbo, durante un inver-
no freddo, sotto uno spesso strato di ter-
ra e foglie secche. Se avremo l’accortez-
za di collocarlo in pieno sole, in un ter-
reno sabbioso e ben drenato, annaffian-
dolo e concimandolo molto durante l’in- ‘Dancing Queen’
tero periodo vegetativo, ci ripagherà
con una ricca fioritura in luglio-settem- Nel linguaggio l’ippeastro
bre. È facile trovarlo in vendita duran- dei fiori è simbolo
te l’autunno come bulbo da piena terra, fogliame nastriforme, ancora più lungo e di bellezza, eleganza
nel qual caso non è stato forzato: deve largo (fino a 120 x 5 cm) e di colore ver-
e fierezza, tutte doti
necessariamente venire interrato in de intenso, sempre dopo aver prodot-
giardino, perché in vaso in casa non fio- to lo stelo fiorale cavo (alto fino a 60 cm),
facilmente percepibili
rirebbe per Natale, bensì in primavera… e spesso addirittura al termine della fio- guardandone il fiore.
ritura. Lo stelo sostiene da due a quat- È molto gettonato
Il delicato ippeastro tro (o eccezionalmente sei) fiori mol- dai flower designer
A differenza del cugino amarillide, l’ip- to più grandi (oltre i 15 cm di diametro per i matrimoni
peastro è originario delle zone tropi- nelle varietà ibride olandesi), a forma
invernali, nella versione
cali o subtropicali dell’America meri- d’imbuto, generalmente rossi, ma anche
dionale, ed è decisamente più delica- rosa, bianchi salmone o albicocca, a vol-
candida, nel bouquet
to da allevare. Dotato di un grosso bul- te screziati o marginati, per lo più sem- della sposa ma anche
bo (fino a 15 cm di diametro), emette il plici ma anche doppi o semidoppi, a per i centrotavola
delle feste, in questo caso
di colore rosso abbinato
‘Snow Queen’ ‘Green Magic’ a stelle di Natale
bianche (o viceversa).

Il mio giardino | 17
Hippeastrum o ippeastro

COME COLTIVARLO

per indurre l’emissione dello stelo fiorale. molto lunghe e fiori scarlatti dall’inter-
Indicativamente, a 20 °C di temperatura no bianco-verde, che appaiono all’ini-
serve un bicchiere d’acqua ogni 5 giorni zio dell’estate.
circa. Quando lo stelo fiorale si è svilup- • H. vittatum originario di Ecuador e Perù,
pato e compaiono all’apice i grossi bocci, con foglie decidue e fiori dai colori varia-
ridurre le annaffiature a mezzo bicchiere bili, da cui sono derivati moltissimi ibridi
due volte a settimana. Non serve conci- largamente coltivati.
mazione, che va rimandata a dopo la fine • H. x johnsonii, derivato dall’incrocio
della fioritura. Legare morbidamente lo tra H. reginae e H. vittatum, ibrido stori-
stelo fiorale al tutore appena si è svilup- co resistente alle basse temperature (–7
pato e prima che i bocci si aprano. °C), color rosso carico con striscia cen-
trale chiara.
LE SPECIE PIÙ BELLE • Di tutte queste, le specie più facilmente
• H. aulicum , originario di Brasile e reperibili in Italia sono H. papilio, H. vitta-
Paraguay, alto 45 cm, con fiori rossi a tum e H. x johnsonii. Nel mondo ne sono
base verde, avente la curiosa caratteri- state classificate circa 90.
stica di fiorire d’inverno nel Sud Italia ed
entrare in riposo vegetativo nella sta- MIGLIAIA DI VARIETÀ
Ecco cosa succede senza tutore… gione calda. L’attività degli ibridatori di ippeastri ha
• H. candidum, dall’Argentina, alto 60-80 avuto inizio alla fine del ’700 in Olanda,
PARTENDO DAI BULBI cm, dai caratteristici fiori penduli e pro- per poi estendersi in altri Paesi, fra cui
Il bulbo va collocato in un singolo vaso di fumati, bianchi a macchie gialle e verdi, gli Stati Uniti dove nella seconda metà
diametro doppio rispetto a quello del bul- che compaiono in estate. dell’800 vennero create grandi collezio-
bo, e comunque mai inferiore a 18 cm. Il • H. papilio, tipico del Brasile, semprever- ni. Nel 1933 venne fondata l’American
vaso può essere in plastica o terracot- de a fioritura primaverile, con fiore dall’a- Amaryllis Society (Aas), dalla quale nel-
ta. Gradisce un substrato sciolto, ferti- spetto di farfalla, bianco e bordeaux. la seconda metà del secolo scaturì l’In-
le e leggermente sabbioso, per esempio • H. reginae , proveniente da Messico, ternational Bulb Society (Ibc). Già pri-
una miscela di terra da giardino, torba e Perù e Brasile, alto 50 cm, con foglie ma della Seconda guerra mondiale l’Aas
sabbia in parti uguali. È consigliabile un allestiva mostre con più di 1.200 varietà.
buon drenaggio sul fondo. Non interrare Dopo la guerra gli Olandesi ripresero in
completamente il bulbo (il cui apice deve mano le redini dell’ibridazione e produ-
essere rivolto in alto), perché deve spor- zione, seguiti a ruota dai Sudafricani con
gere per almeno un terzo o metà sopra il gli ibridi Hadeco. In Italia vasto assorti-
terriccio. Fare anche in modo che le radici mento di cultivar di ippeastro dallo spe-
siano tutte interrate, senza fuoriuscire in cialista di bulbose Raziel (www.raziel.it).
superficie. Durante la piantagione, inse-
rire un tutore lungo il bordo del vaso: ser-
virà per legare il grosso gambo che por- H. papilio
ta i fiori, il cui peso potrebbe sbilanciare
il vaso. Eventualmente appoggiare sul-
la terra qualche sasso che appesantisca
la base, soprattutto se il vaso è di plasti-
ca. Collocare il vaso in posizione lumino-
sa, preferibilmente senza sole diretto, in
un ambiente fra 18 e 24 °C di temperatu-
ra; tollera anche temperature elevate ma
non minime sotto i 10 °C. All’impianto va
annaffiato abbondantemente per facili-
tare la ripresa vegetativa e poi appena il
substrato si sta asciugando in superficie H. vittatum ‘Christmas Gift’

18 | Il mio giardino
Ippeastro | FOCUS
seconda dell’estro degli ibridatori. Non è d’impianto, visto che tra la piantagione Il fungo Stagonospora
raro vedere spuntare alla base, una volta e la fioritura passano almeno 60 giorni,
curtisii si manifesta
appassito l’ultimo fiore dopo 7-10 giorni più facilmente 75, in inverno, pur al cal-
dall’apertura del primo, un secondo ste- duccio degli ambienti domestici.
con macchie o striature
lo fiorale, mentre è un evento eccezio- Infatti, tra i vari pregi comuni a ippea- rosso vivo dalle radici
nale, appannaggio solo dei bulbi di pri- stri e amarillidi c’è la possibilità, da parte fino al fiore. Si previene
ma qualità extra – i più grossi – anche nostra, di scegliere quando bearci della mantenendo limitata
un terzo stelo. In natura dai fiori deriva- loro fioritura. Così, per un tripudio nata- l’umidità, sia del
no grossi semi neri che, dopo l’impian- lizio, i bulbi vanno piantati tra la metà di terriccio sia atmosferica:
to in vaso, impiegheranno più di tre anni settembre e quella di ottobre, per una
le annaffiature
per costituire un bulbo in grado di fio- fioritura pasquale a dicembre-genna-
rire. Del resto, i tempi non cambiano io (dipende da quando cade la Pasqua), e
si somministrano solo
nemmeno staccando i grossi bulbilli che per la normale fioritura primaverile-e- dopo che il substrato
si formano attorno al bulbo principale, e stiva in febbraio-marzo. Partire dal bul- si è asciugato almeno
trapiantandoli in vaso: anche in questo bo è un’esperienza spettacolare, consi- in superficie.
caso dovranno passare almeno un paio gliabile a tutti ma soprattutto ai bambi- Se compaiono le strisce
d’anni prima di godere degli steli fiorali. ni non troppo piccoli (quindi non troppo
rosse, è necessario
Contrariamente al cugino, però, l’ip- impazienti, vista la lentezza della “rina-
peastro non resiste assolutamente al scita”!): nell’arco di due mesi un “ogget-
irrorare tutta la pianta
gelo, nemmeno con... “un golf di lana”! to” immobile e “morto” si sveglia e tranne i fiori con
Se i bulbi sono stati piantati all’aper- riprende vita, quasi come fosse una fia- fungicidi a base
to, in zone caratterizzate da inverni rigi- ba, sviluppando prima uno stelo “ser- di rame. Attenzione
di, entro la metà di ottobre vanno estrat- pentiforme” e poi esplodendo letteral- a non confondere
ti dalla terra, conservandoli al buio, mente in un trionfo di grandi “bocche” il fungo con occasionali
appoggiati su uno strato di sabbia appe- aperte in ogni colore!
macchie rosse derivanti
na umida, fino al momento del reim-
pianto in giardino, all’inizio-metà di apri- Se la pianta è già pronta da danni meccanici
le. Solo nelle regioni a clima mite (Isole Nei garden center adesso si trovano (urti, graffi ecc.): queste
e Meridione costiero) i bulbi possono piante già pronte di ippeastro in diversi ultime sono sporadiche
rimanere indisturbati nel terreno anche stadi di sviluppo: con il solo bulbo, con e circoscritte, mentre
nel periodo invernale, opportunamente l’abbozzo di stelo fiorale o con lo ste- quelle fungine sono
pacciamati in caso di sporadiche gelate. lo già sviluppato e portante all’apice già
vere e proprie strisce
Se li abbiamo allevati in vaso, facendo- i boccioloni di cui s’intravvede il colore
li fiorire in inverno, e desideriamo rive- dei fiori. Teniamo presente, nella scel-
con distribuzione
derli in fiore l’anno successivo, fino alla ta, che nel primo stadio di sviluppo pas- abbastanza uniforme.
Val Padana compresa possiamo lasciarli seranno circa 50 giorni prima di avere In piena terra, invece,
fuori, in posizione riparata dalla pioggia la fioritura, nel secondo 15-20 e nel ter- i grossi bulbi possono
e dalla neve, mentre sulle Alpi i vasi van- zo 4-5 giorni. La fioritura di ogni stelo venire rosicchiati
no ritirati in cantina. dura una decina di giorni. Diamo la pre- da topi, arvicole
ferenza a piante in cui si veda spuntare
e cinghiali.
Forzatura: in fiore per Natale anche un secondo stelo fiorale, distingu-
Ippeastro (e amarillide) in Italia sono ibile come una “linguetta” verde carno-
ormai diventati tipiche piante natali- sa dall’apice del bulbo, in modo da pro-
zie, perché si trovano in vendita preva- lungare lo spettacolo (e ottimizzare l’ac-
lentemente a dicembre, già invasetta- quisto!). Facciamo molta attenzione nel
ti e pronti per la fioritura sulla tavola di trasporto a casa, se lo stelo è già alto:
Natale. Ma, con un minimo di previden- potrebbe spezzarsi con un urto improv-
za, è possibile anche partire direttamen- viso! E appena arrivati a destinazio-
te dai grossi bulbi di ippeastro (non di ne poniamo subito un tutore, alto alme-
amarillide, come detto prima), che sono no 60 cm, nel terriccio del vaso, a cui
stati già forzati alla fioritura, invaset- legare lo stelo per evitare che la pian-
tandoli in casa (vedi scheda a pag. 18) e ta si ribalti poi con il peso dei fiorello-
risparmiando qualcosina: basta solo ave- ni. Collochiamo il vaso in un luogo lumi-
re l’accortezza di calcolare bene i tempi noso, preferibilmente non raggiunto Attacco di Stagonospora curtisii.

Il mio giardino | 19
FOCUS | Ippeastro
dai raggi solari, e possibilmente in una di fioriture! E non è secondario nem- ‘Galaxy Challenger’
stanza non troppo calda (il calore ecces- meno il prezzo d’acquisto: rispetto ad
sivo riduce la durata della fioritura) o altri bulbi, come quelli di giacinto, narci-
comunque lontano da fonti di calore. so, bucaneve, crochi ecc., quelli di ippe-
Utilizziamo un sottovaso o un portavaso astro e amarillide sono decisamente
decorativo. Annaffiamo con un mezzo costosi (fino a 10-15 euro l’uno, parten-
bicchiere d’acqua due volte a settima- do da un minimo di 5 euro), e le piante
na, dopo che il terriccio in superficie si già invasettate ancora di più, quindi eli-
è perfettamente asciugato. Non occor- minarle a fine fioritura è un gesto che,
re concimare: il bulbo ha dentro di sé oltre che un tantino immorale (le piante
tutte le risorse nutritive necessarie alla sono esseri viventi e trattarle da “usa-e-
fioritura. Eliminiamo i singoli fiori man getta” non è propriamente etico), anche
mano che appassiscono e l’intero ste- antieconomico! Per risparmiare qualco-
lo tagliandolo alla base quando tutte le sa, a volte si trovano in vendita piantine
corolle sono ormai andate (attenzio- definite “a un solo stelo” a 3-4 euro: non
ne allo sgocciolamento del grosso ste- è una “fregatura”, bensì di tratta di pian-
lo cavo tagliato…). Aspettiamo a met- te o provenienti da bulbi al primo anno
tere a riposo la pianta: normalmente di fioritura, che quindi non potranno
il secondo stelo a questo punto si è già dare più che uno stelo fiorale, o alle qua-
fatto vedere (così come, una volta reci- li è già stato tolto il primo stelo, utilizzato
so anche il secondo, è già apparso l’e- come reciso nelle composizioni floreali. ‘Cherry Nymph’
ventuale terzo stelo), ma a volte passa-
no 7-10 giorni prima che la “linguetta” Piccole cure, poi il riposo
del successivo stelo appaia. Se invece Se decidiamo di tenere la pianta dopo
si stanno sviluppando solo foglie, rico- la sfioritura, spostiamola in un punto
noscibili come “linguette” sottilissime, meno visibile della casa, perché ades-
non carnose, lo spettacolo è purtroppo so la funzione decorativa è terminata,
giunto al termine e la pianta va appun- e diminuiamo le annaffiature (una sola
to predisposta alla fine coltivazione per volta a settimana) aggiungendo però a
questa stagione. ogni somministrazione una dose di con-
cime liquido per piante da fiore: il bul-
Cosa fare dopo la fioritura? bo deve ricostituire le proprie riser-
Quando la pianta ha emesso le foglie, ve energetiche. Nel frattempo le foglie ‘Red Lion’
possiamo stare certi che non produrrà si svilupperanno pienamente: eventual-
ulteriori steli fiorali. È giunto il momen- mente leghiamole al tutore, per evitare
to di cambiare tipologia di cure, per pre- che ciondolino in qua e in là.
pararla al riposo, oppure di eliminarla se Dall’inizio di aprile, spostiamo il vaso
non desideriamo conservarla: d’ora in in esterni, al sole o mezz’ombra, sempre
poi la sua decoratività cade a picco, visto annaffiando e concimando fino a tutto
che le foglie nastriformi, se si allungano settembre, dopodiché le concimazioni si
troppo, si piegano o si spezzano, inca- interrompono e le annaffiature si dira-
paci di sostenersi da sole, e in seguito si dano a due al mese. All’inizio di dicem-
seccano; inoltre non è certo che, nono- bre le foglie si seccheranno e andranno
stante cure corrette, la pianta rifiori- tagliate alla base, sospendendo le bagna-
sca, fenomeno che avverrebbe non nella ture. Per rifiorire in primavera, il bul-
primavera dell’anno che sta arrivando, bo deve “sentire il freddo”, ossia pas-
bensì in quella dell’anno successivo… sare almeno un mese con temperatu-
In poche parole: vale la pena di conser- re inferiori a 10 °C (ma superiori a 0 °C)
vare e curare il bulbo se abbiamo spa- con terriccio asciutto. Se saremo stati
zio sufficiente e siamo sicuri di poterlo scrupolosi con le annaffiature, le conci-
seguire, altrimenti meglio regalarlo a un mazioni, il riposo e il freddo, è altamen-
giardiniere più dedito… Se però le cure te probabile che nella primavera 2025
sono corrette, il bulbo potrà regalar- potremmo godere di una nuova, spetta-
ci anche una decina di primavere-estati colare fioritura!

20 | Il mio giardino
La pratica
Parliamo di piante,
di coltivazione,
di successi,
di raccolti…

PIANTE NATALIZIE
Per farle durare oltre le feste
e poi LA GHIRLANDA DI NATALE,
facilissimo fai da te

ROSE DA BACCA
Spettacolari anche in autunno
e inverno, e poi OSMANTO
profumatissimo adesso

AGLIO
Si pianta ora nel Sud
e poi CORREGGERE IL pH,
laddove occorre

Il mio giardino | 21
LA PRATICA | Lavori in casa

Far durare
le piante natalizie
D icembre è il mese
dei contrasti: mentre
fuori il giardino si riposa,
le piante “vestite di colori”
che possano regalare una
gioiosa bellezza ai momen-
sferzato dal freddo ti che passeremo con i
e rallentato dal buio, nelle nostri cari. Ma che tristez-
nostre case al calduccio ci za quando la splendida
prepariamo ad affrontare pianta coloratissima appas-
il tourbillon di feste sisce in pochi giorni, senza
che ci attendono tra breve. neanche raggiungere il 25
E, a dispetto della natura dicembre… Evitiamo che
desolata e grigia che ci ciò accada seguendo i giu-
circonda, ricerchiamo per sti consigli di coltivazione,
gli ambienti domestici una per una!

Giacinto, profumatissimo CLIVIA,


IL SOLE

S cegliamo vasetti o ciotole in cui, tra le foglie anco-


ra corte, si intravveda appena la pannocchietta di fio-
ri. Calcoliamo bene i tempi per l’acquisto: la pannocchia,
D’INVERNO

in ambiente riscaldato e con terriccio bagnato, impie-


ga 4-5 giorni per aprirsi. Preferisce una stanza fresca (18
°C), dove l’infiorescenza aperta durerà per 6-7 giorni; se
la temperatura è maggiore appassirà prima. Poniamo
un sottovaso o portavaso e manteniamo sempre legger-
mente umido il terriccio. Tagliamo subito alla base lo ste-
lo sfiorito: a volte arriva una seconda infiorescenza. Dopo
le feste, se abbiamo un giardino, a fioritura terminata
poniamo il vasetto all’esterno, esposto alle intemperie, e Normalmente fiorirebbe in primavera, ma i floricoltori la forza-
dimentichiamolo. A maggio estraiamo i bulbi, ripuliamo- no affinché sia già splendida a dicembre. L’esemplare migliore
li e conserviamoli in cantina per ripiantarli in piena terra ha uno stelo fiorale di 10 cm circa tra le foglie, con i boccioli
in ottobre. In mancanza del giardino non conviene con- ancora perfettamente chiusi: impiegherà all’incirca due setti-
servare i bulbi: non rifiorirebbero più in vaso. mane per schiudere le corolle arancione. La pianta deve avere
foglie lucide e intatte, senza macchie, spaccature o seccumi,
né fiocchetti bianchi alla base (le cocciniglie cotonose). Il ter-
riccio non deve essere inzuppato. Non ama gli spostamenti,
quindi diamole subito una posizione definitiva, luminosa ma
priva di raggi solari diretti, a 16-21 °C. Annaffiamo modera-
tamente solo dopo che il terriccio è ben asciutto, conciman-
do ogni 15 giorni con un prodotto liquido per piante da fio-
re. A sfioritura avvenuta, tagliamo lo stelo dell’infiorescenza
in modo che non si formino i semi, sforzo che impedirebbe la
rifioritura l’anno successivo. Continuiamo a bagnarla e con-
cimarla regolarmente e, una volta al mese, puliamo le foglie
con un panno umido. Alla fine dell’estate, mandiamo la pian-
ta a riposo per indurre la fioritura: rinvasiamola, sospendia-
mo le innaffiature e spostiamola in un luogo fresco e poco
luminoso, a 10 °C; dopo 45-60 giorni spunterà lo stelo fiorale.

22 | Il mio giardino
Lavori in casa | LA PRATICA

NARCISO, ARIA DI PRIMAVERA


Anturio, un “cuore” = amore
Puntiamo sulle novità che ogni ma non inzuppato. Diamogli una
anno vengono proposte dai mae- posizione luminosa ma al riparo
stri floricoltori olandesi con spa- dal pieno sole, che scotta le foglie,
ta a cuore stretto o largo, arric- e dalle correnti d’aria, a 20-22 °C. Il
ciata, verde, bianco-verdastra, terriccio non deve mai asciugarsi
rosa o porpora quasi cioccola- completamente: annaffiamo due
to, oppure bicolore o tricolore. volte la settimana e, ogni 15 giorni,
Scegliamo esemplari che abbia- aggiungiamo mezza dose di con-
no già qualche spata aperta, ma cime per acidofile. Vaporizziamo
anche “boccioli” in procinto di giornalmente il fogliame con
aprirsi; il fogliame dev’essere di acqua decalcificata. Dopo le feste
taglia grande, ben lucido, turgi- recidiamo alla base i fiori ormai
do e teso, privo di macchie o sec- appassiti e sospendiamo la conci-
cumi; non devono esserci foglie mazione. In estate aumentiamo a
secche alla base, sotto le fronde; tre le annaffiature e a due le vapo-
tastandolo, il terriccio deve risul- rizzazioni. Riprendiamo a conci-
tare uniformemente inumidito mare in settembre.

Le graziose ciotole di mini-narcisi (tipo ‘Paper White’


‘Tête a Tête’, ‘Bell Song’ ecc.) devono avere il fogliame
sviluppato e gli steli fiorali di pochi centimetri di lunghez-
za. Anche in questo caso servono 4-5 giorni per la fiori-
tura. Le ciotole già del tutto fiorite dureranno al massi-
mo due giorni. Per curarlo valgono le stesse indicazioni
del giacinto. Evitiamo di tenere più di due ciotole in una
sola stanza: il narciso è leggermente soporifero... Dopo le
feste seguiamo la stessa procedura indicata per il giacin- Pur essendo tutte piante d’appartamento,
to. Eventualmente possiamo regalare i bulbi pronti per la il loro optimum di temperatura viaggia intorno
piantagione a parenti o amici con giardino: sono ottimi per ai 16-18 °C: teniamone conto se desideriamo
angoli un po’ selvatici, a bassa manutenzione. che durino veramente a lungo.

Phalaenopsis, l’elegantissima
A nche se i fiori durano a lungo, è pre-
feribile acquistare piante con un fio-
re già aperto e numerosi boccioli. Se
vaporizzare il substrato (mai i fiori) ogni
giorno. Annaffiamo solo quando il substra-
to è completamente asciutto, cioè quan-
è già presente un secondo stelo fiora- do la pianta è leggera. Ogni due-tre irriga-
le, sono assicurati quattro mesi di fiori. zioni aggiungiamo metà dose di un conci-
Accertiamoci che non ci siano cocciniglie me specifico per orchidee. Al termine del-
cotonose nascoste alla base delle foglie. la fioritura recidiamo gli steli fiorali solo
Non acquistiamo piante troppo pesan- quando diventano secchi. Continuiamo
ti: il substrato troppo bagnato danneg- a bagnare e a concimare fino a luglio, poi
gia le orchidee. Teniamola in casa, in posi- mandiamola a riposo riducendo le annaf-
zione molto luminosa, a una temperatu- fiature e sospendendo le concimazio-
ra compresa fra 16 e 20 °C, lontano dal ter- ni. Riprendiamo in novembre: rifiorirà in
mosifone e preferibilmente in ambien- marzo. Rinvasiamo, con il substrato appo-
te umido (ideale in bagno), avendo cura di sito per orchidee, ogni due-tre anni.

Il mio giardino | 23
LA PRATICA | Lavori in casa

Spatifillo, bianchi “fiori” Kalanchoe, classica ma sempre nuova

I n verità, la spata non è più solo di colore bianco, ma


anche verdastro, e ne esistono inoltre taglie diver-
se, da esemplari alti 20 cm fino ai giganti di 80-100 cm.
Puntiamo su piante che abbiano già qualche spata aper-
ta, ma anche “boccioli” in procinto di aprirsi; il foglia-
me deve essere lucido e con portamento leggero, privo
di punte secche; il terriccio non deve risultare inzuppato.
Può stare anche in ambienti non molto luminosi, a tempe-
ratura di 16-22 °C, privi di correnti d’aria fredda. Va annaf-
fiato con regolarità e in abbondanza, senza infradiciare
il substrato, concimando ogni 15 giorni con un prodotto
per piante da fiore. I fiori appassiti vanno tagliati alla base
L’abbiamo già avuta mille volte, ma i floricoltori sfornano sempre varietà
della guaina. Al termine della fioritura si manda a riposo diverse e deliziose, come le serie Calandiva e Queen dai fiori abbondan-
la pianta in un ambiente fresco, riducendo le annaffiatu- tissimi e doppi a forma di rosa, o la ‘Sunny Balloon’ dai grandi fiori di
re e azzerando la concimazione per un paio di mesi. Poi si forma curiosa. Meglio gli esemplari che hanno parecchi fiori aperti ma
almeno altrettanti ancora in boccio. Non devono avere foglie secche.
riprende a bagnare regolarmente e, dopo un mese, a con- Quelle mini servono anche come segnaposto. Vuole molta luce e soppor-
cimare. Può stare all’aperto, a mezz’ombra, d’estate. ta i raggi diretti per mezza giornata. La temperatura ideale è fra 20-25 °C.
Si annaffia ogni 7-10 giorni immergendo il vasetto in una bacinella d’ac-
qua per 15 minuti e lasciando sgrondare altrettanto. Aggiungiamo mezza
dose di concime per piante grasse una volta al mese. Eliminiamo i sin-
goli fiori secchi e poi i rametti che portavano le infiorescenze; spesso,
al di sotto, ci sono nuovi bocci. Al termine della fioritura sospendiamo
la concimazione. Rinvasiamola con terra per cactacee e terra da giar-
dino in parti uguali. Da aprile a settembre poniamola all’aperto, a mez-
z’ombra, annaffiando con regolarità. In ottobre riprendiamo la conci-
mazione e teniamo la pianta a 15-17 °C per farla rifiorire in primavera.

L’agrifoglio ‘Nellie Stevens’ è sempre femminile:


significa che, se c’è una pianta maschio
nei dintorni, produrrà sempre in abbondanza
le bacche rosse ogni autunno.

Agrifoglio, attenzione ai “falsi”


I n autunno-inverno si distinguono
bene le piante femminili, le uniche
che producono le bacche, rosse, aran-
vaso o in piena terra, al sole o all’om-
bra, con terriccio fertile e ben dre-
nato, leggermente acido. Le bacche
cione o gialle, ma per averle bisogna rimangono a lungo se il giardino non
possedere anche una pianta maschi- è frequentato dagli uccellini, che ne
le, oppure innestare un ramo maschi- sono ghiotti. Manteniamo il terriccio
le su una pianta femminile, o essere sempre leggermente umido, soprat-
sicuri di avere una pianta maschio nel tutto durante l’estate. La potatura non
giardino del vicino. Specie e varietà è necessaria, se non per eliminare i
si diversificano, oltre che per il colo- rami secchi o spezzati. Il mini-vaset-
re delle bacche, anche per quello delle to segnaposto è un falso: un rametto
foglie, che possono essere color verde di agrifoglio tagliato, infilato in terra e
uniforme oppure screziato o variega- addobbato con finte bacche legate con
to di bianco o di giallo. Non deve rima- fil di ferro, quindi appassirà entro una
nere in appartamento! Coltiviamolo in ventina di giorni.

24 | Il mio giardino
Lavori in casa | LA PRATICA

SKIMMIA, SOLO PER ESTERNI


GUZMANIA, A LUNGHISSIMA DURATA
Acquistiamo soggetti dai colori carichi e dalle foglie ben ver- È una pianta dioica, cioè con
di, senza macchie o annerimenti sulle punte. Le brattee colo- esemplari maschili e femminili.
rate che avvolgono il fiore possono durare in perfetta forma I frutti, rosa o rossi, sono presen-
anche per 12 mesi, conservando i colori vivaci. Desidera una ti solo sugli esemplari femminili.
posizione luminosa, non in pieno sole, a 20-22 °C. Si annaf- Scegliamo esemplari con foglia-
fia moderatamente con acqua non calcarea e a temperatura me lucido e scuro, senza macchie
ambiente nella rosetta fogliare ogni 10 giorni circa. Gradisce gialle o biancastre, carichi di bacche.
nebulizzazioni quotidiane. Dopo Il terriccio dev’essere umido ma non coperto di muschio.
la fioritura l’esemplare muore, Deve stare in esterni: tollera fino a 5 °C, sotto i quali va ripa-
lasciando però i germogli latera- rata in un luogo fresco, anche non molto luminoso. Bagnate
li dai quali si svilupperanno nuo- nel sottovaso appena la terra tende ad asciugarsi. In marzo
ve piantine, che a loro volta fio- rinvasiamo con terriccio per acidofile, continuiamo a bagnar-
riranno dopo 2-4 anni. La pianta la e concimiamola con un prodotto specifico per acidofile.
madre si rimuove quando, tiran- In aprile la pianta fiorirà, ma se non sono presenti esempla-
dola, non oppone più resistenza. ri maschili per l’impollinazione, non otterremo le bacche.

Mini albero di Natale POINSETTIA, PUÒ VIVERE A LUNGO

Acquistiamo esemplari con foglie erette, turgide, e brattee ben colorate di


rosso, rosa, bianco o colori misti. Fra le brattee colorate, i veri fiori (minuscoli
e verdi) devono essere freschi, non appassiti o secchi. Tastiamo il terriccio, che
deve essere appena umido, né asciutto né fradicio. Scartiamo gli esemplari
con foglie flaccide o appassite, o privi di foglie alla base dei fusti. Poniamola
in una stanza fresca (al massimo 20 °C) e luminosa, ma lontano dai raggi del
sole, dai termosifoni e dalle correnti d’aria fredda. L’ambiente deve essere non
troppo umido né molto secco. Bagniamola appena il terriccio si è asciugato,
aggiungendo ogni settimana una dose di concime per piante fiorite. Quando
le brattee colorate stanno cadendo, tagliamo gli steli a 15-20 cm dalla
base (attenzione al lattice: è irritante per la pelle e ustionante per gli occhi);
spostiamola in una stanza fredda e poco illuminata, innaffiando ogni 15-20
giorni e concimando con un prodotto per piante verdi. Nell’arco di un mese
nasceranno le nuove foglie verdi, che formeranno un piacevole cespuglio:
rinvasiamo l’esemplare con terra da giardino e torba in parti uguali. In maggio
spostiamo la pianta all’aperto, a mezz’ombra, intensificando le annaffiature;
riportiamola all’interno in settembre, sospendendo la concimazione.
Difficilissimo e complicato farla rifiorire, perché servono esattamente 14 ore
giornaliere di buio totale e 10 di luce intensa per almeno 30 giorni consecutivi.

A lto al massimo 40 cm, può anche venire addobbato e


sostituire l’albero di dimensioni normali. Può esse-
re un pinetto ‘Silver Crest’, cultivar del pino domestico
(Pinus pinea) creata per i piccoli spazi: gli aghi hanno una
sfumatura argentea e i germogli hanno tonalità blu; oppu-
re un Cupressus macrocarpa ‘Wilma’, dal colore verde
chiaro e dalle fronde profumate di limone o comunque
agrumato, che si sprigiona strofinando le foglie. Può sta-
re in casa, solo durante il periodo delle feste, se è lontano
da fonti di calore e in un punto molto luminoso, venendo
annaffiato spesso (appena prima che il terriccio si asciu-
ghi) e vaporizzato ogni giorno. Dopo le feste deve tornare
in esterni, senza più annaffiarlo se non dopo 20 giorni di
bel tempo. Si rinvasa in marzo in un paio di misure in più
e si annaffia quando fa caldo, concimandolo con un pro-
dotto granulare da giardino in aprile, giugno e settembre.
Può arrivare, negli anni, fino a 2 m d’altezza.

Il mio giardino | 25
LA PRATICA | Décor in casa

LA STELLA KOKEDAMA

La stella bianca va bene con


tutto! In questo loft dallo sti-
le urban jungle tante stel-
le color bianco crema sono
state trasformate in kokeda-
ma danzanti, appesi qua e là
mescolati ai puntali d’abete
capovolti e ugualmente pen-
zolanti. Per inciso, è un’otti-
ma idea per avere l’albero di
Natale in presenza di gatti:
se viene appeso lontano da
scaffalature, sarà inespugna-
bile per il micio di casa!
Stars for Europe (9), www.starsforeurope.com

26 | Il mio giardino
Per Natale alberi STELLATI
L’alternativa, anche cromatica, al solito abete La lista della spesa
delle feste e alle immutabili ghirlande di aghi: • 1 rotolo di filo di ferro
la poinsettia rosa e bianca si trasforma con pochi di spessore 2 mm
• 1 rotolo di filo di ferro
gesti e adorna la casa in maniera del tutto inusuale di spessore 1 mm
• 1 tronchesino

P er chi ama rinnovarsi pur nel solco delle tradizioni, ma anche


per chi ha poco spazio, la proposta è una decorazione da appendere
che può divenire anche un albero di Natale “minimal chic”. Può stare
dere
re
• 1 pinza a becco piatto
• alcuni rametti di tuia o Leyland
2
ii
cm
• 6 palline natalizie diam etro
ovunque questo mini-albero a spirale, realizzato con molta facilità • 60 cm di nastro di raso
tano
anche per chi ha poca dimestichezza con il Diy (Do it yourself): bastano • 3 provette per fiori recisi
un filo metallico, qualche rametto di ginepro, e poi stelle di Natale (noi
noi • 3 mini stelle di Natale
le abbiamo scelte rosa per scartare rispetto al classico rosso-Natale)) • spago
e palline. È una graziosa decorazione pendente, molto semplice
da confezionare, con giusto un pizzico di manualità.

AL POSTO DELL’ABETE
Riutilizziamo come decorazione
domestica i rami potati in giardi-
no: mettiamoli in un vaso, attac-
chiamo con un filo argentato alcu-
ne decorazioni natalizie in tinta, poi
appendiamo alcune provette per
fiore reciso, riempiamole d’acqua
e infiliamoci le stelle di Natale rosa
bebè. Un’alternativa creativa al clas-
1 Tagliamo con il tronchesino un pezzo 2 Partendo dall’occhiello, sagomiamo il sico albero di Natale!
di filo metallico di 50-60 cm di lunghez- filo a spirale, tenendo separate le spire
za e con le pinze a becco piatto creia- ottenute. Creiamo un altro anello sem-
mo un piccolo occhiello a un’estremità pre con le pinze a becco piatto alla fine
per poterlo appendere. del filo.

3 Dividiamo i rametti di tuia o leylandii in 4 Fissiamo le palline e le provette alla


pezzetti lunghi 10 cm circa, poi leghia- spirale con il filo sottile. Con uno spa-
moli alla spirale con il fil di ferro più sot- go appendiamo l’alberello di Natale nel
tile fino a ricoprire densamente tutta la punto prescelto e sagomiamolo allon-
spirale di filo. Avvolgiamo la spirale di tanando le spire. Riempiamo le provette
tuia o Leylandii con il nastro di raso in d’acqua e mettiamoci dentro le stelle di
tinta con le stelle. Natale recise.

Il mio giardino | 27
LA PRATICA | Décor in casa

L a c a s a Un antico fabbricato agricolo,


vecchio di 230 anni, è stato trasformato

i I n
d petta g e in un’incantevole dimora
che nel periodo festivo diventa
particolarmente affascinante
as
il Natale

28 | Il mio giardino
I nge e la sua casa, ecco una sto-
ria bellissima. Sono passati
solo cinque anni da quando lei e
Questo e molto altro su Casa Chic,
la rivista dedicata agli amanti
dell’arredamento creativo.
il marito Michel hanno scelto di Ogni 25 del mese in edicola.
vivere nella regione olandese del Abbonati su www.casachic.it
South Limburg, in questa fatto-
ria risalente al 1785, solida e squa-
drata, costruita in mattoni che
quasi certamente provenivano da Un recupero faticoso questa antica casa: e così l’ho affi-
un’antica fornace poco distante di E del lavoro qui ce n’era da data a Michel che l’ha paziente-
cui esistono ancora le tracce del- fare: al momento dell’acquisto mente lucidata e restaurata. Ogni
le mura, ormai sepolte dagli arbu- la dimora era vuota da tempo ed Natale è qui che appendo una del-
sti selvatici. Ma il legame che han- era necessario dunque ripulire, le ghirlande che amo realizzare
no subito entrambi sentito con restaurare, sistemare un po’ di con gli arbusti del giardino», spie-
questo luogo sembra avere radici tutto in 220 mq di interni e oltre ga sorridendo Inge.
assai più lontane e profonde. 2400 mq di giardino infestato da
Inge, Michel e il loro figlio Jelle, rovi ed erbacce, e il cortile interno Mix & match di antico
che studia a Utrecht, l’hanno ama- con la porta rossa del fienile, oggi e moderno
ta subito, e anche il figlio maggio- recuperato come superficie abi- Ci accoglie nel cuore della sua
re, chef a Rotterdam, ama veni- tabile. «Il rosso non è il mio colo- dimora, la cucina con il suo enor-
re spesso qui per godersi la sua re preferito, ma quella porta sem- me vecchio tavolo, uno dei pochi
atmosfera calma, intima e acco- brava chiedere rispetto, sembra- arredi d’epoca. Il resto degli
gliente: un risultato dovuto alla va sintetizzare il forte carattere di ambienti è infatti stato concepito
creatività di Inge, stilista d’inter- da Inge con un felice accostamen-
ni, e all’entusiasmo di Michel, che to di oggetti di design e di arre-
pur svolgendo un’attività del tutto «Natale? Niente plastica di contemporanei, un mix di sti-
diversa (è un consulente di mar- e artificio: preferisco le scandinavo e vintage industria-
keting) adora lavorare con le mani le dominato da materiali naturali
in tutto ciò che si può realizzare
utilizzare materiali come legno, terracotta, tessuti di
anche partendo... dal niente. naturali, in casa e fuori». lana grezza. Nel salotto, per esem-
pio, le antiche mura di grossi mat-
toni riportati a vista e le travi di
legno grezzo, vecchie di due seco-
li, accolgono un divano Bodilson
rivestito in velluto grigio, alcune
librerie Ikea e un tavolino basso
su quattro ruote, opera di Michel.
Un vecchio baule militare, rega-
lo del fratello, è stato utilizzato
come ripiano per piante e libri,
che curiosamente Inge dispone
sempre con la costa rivolta ver-
so l’interno: «Non mi piace vede-
re le coste, tutte diverse fra loro;
preferisco vedere lo spessore

Michel ama lavorare il legno e ha rea-


lizzato gli arredi outdoor con uno sti-
le geometrico, minimal e chic. I mobi-
li sono tutti verniciati con impregnante
ad acqua, da distribuire ogni anno per
preservarne l’integrità.

Il mio giardino | 29
LA PRATICA | Décor in casa

delle pagine, che mi invita sem-


pre a prendere un libro a caso e
a rileggerlo con passione», spiega
ridendo. Anche il grande caminet-
to, che separa il living dalla cuci-
na, ha una silhouette contempo-
ranea, con le pareti grigio per-
la; la zona pranzo è minimal, con
sedie di design, un antico tavolo
eredità di famiglia e uno scaffale
da negozio: «L’abbiamo compra-
to in uno shop di arredamento»,
racconta Inge. «Era utilizzato per
esporre la merce e la commessa
non riusciva a credere che voleva-
mo comprarlo!». La cucina è com-
pletata da un altro grande camino
occupato, in realtà, da una stufa a Molti arredi degli esterni sono stati recuperati nei dintorni e sono stati lascia-
legna ad alto rendimento. Al pia- ti tal quali, per non togliere l’aria vissuta. Qua e là numerosi vasetti appoggiati
no di sopra, dove ci sono le came- distrattamente decorano gli spazi.
re, l’accento scandinavo è più evi-
dente nei materiali e nei colori,
dai pavimenti in assi di legno chia-
ro ai soffitti bianchi mansardati, Una delle de corazio-
sostenuti dalle travi di castagno. ni naturali realizzate da
Inge: una fetta di ramo
Natale con la natura scortecciata e forata con
Il periodo natalizio è il momen- il trapano lungo il bordo
to più suggestivo in questa bella e legata con un pezzo di
casa accogliente. Inge prepara le corda per appenderla. La
decorazioni fin da inizio novem- scritta è stata eseguita
bre: «Non amo riempire la casa con pennarello indelebi-
di troppi fronzoli artificiali: scel- le per legno.
go oggetti che hanno una storia e
un legame con la natura, cambian-
do ogni anno la disposizione delle
luci, delle ghirlande e degli ogget-
ti. L’albero? Non può mancare: ci
pensa Michel a procurarne uno
nuovo presso un buon vivaio loca-
le, lo collochiamo fuori, di fronte
alle finestre per poterlo ammirare
anche nel buio, carico di piccole
luci. Se poi arriva un po’ di neve, la
magia è perfetta!».
Da qualche anno, Inge e Michel
hanno ristrutturato una parte del- Basta poco: un vecchio candeliere su
la dimora trasformandola in un un vassoio semplicissimo in legno
delizioso B&B; ideale per scoprir- e qualche riccio di castagna appe-
ne il fascino, vivere atmosfere da na raccolto. Sullo sfondo, appesi, la
favola e regalarsi qualche giorno padella per cuocere le castagne sul
in una delle più belle zone dell’O- camino e una decorazione in latta dal
landa: www.brookerhof.nl (solo sapore nordico.
in olandese).

30 | Il mio giardino
La porta d’ingresso era verniciata in
rosso, colore che Inge non ama ma
che decisamente si addice alla costru-
zione. Così la porta è stata svernicia-
ta, cartata, riverniciata e trattata nel
medesimo colore da Michel. Per Natale,
viene addobbata con una semplicissi-
ma ghirlanda fatta di rametti di tuia e
tralci d’edera annodati a cerchio.

Le travi in legno di castagno sono ori-


ginali dell’edificio e, nel periodo nata-
lizio, servono ad appendere un festone
realizzato con un cordone a cui appen-
dere con le mollette ad albero di Natale
Inge si è inventata un punto luce nella zona living creato con un ramo. Ecco come tanti rametti di pino strobo (Pinus stro-
realizzarlo. Servono: un ramo di forma idonea, carta vetrata fine per lucidare il bus) dagli aghi lunghi.
legno, vernice impregnante opaca, pennello, lampada con cavo lungo. Scegliamo
un ramo solido e robusto (quercia o altro legno) con una biforcazione di rami, per
appendere la lampada. Lucidiamolo con cura per eliminare schegge e parti imper-
fette; verniciamolo con impregnante opaco. Fissiamo al muro la lampada e il ramo,
alla base e a metà altezza, con un anello d’acciaio solidamente avvitato. Arrotoliamo
il cavo sul ramo, regolando così a piacimento l’altezza del punto luce.

Una decorazione rustica


per i convivi delle feste: fet-
te di ramo in cui intagliare
a seghetto soggetti nata-
lizi vengono legati con la
corda a un rametto d’abe-
te e al tovagliolo. Più sem-
plice? Dipingiamo a penna-
rello i soggetti natalizi sul
dischetto di ramo intatta
e foriamo solo il bordo per
farvi passare lo spago.

Il mio giardino | 31
SCHEDE | Piante in terrazzo

CHI È
Osmarea fragrans (= Osmanthus
f. = Olea f.), famiglia Oleacee
ORIGINE Sud-Est asiatico
CARATTERISTICHE
Arbusto o piccolo albero alto
fino a 2 m ma dalla crescita
molto lenta (compensato da
grande longevità, oltre 100
anni), con tronco diritto, ben
ramificato, e portamento abba-
stanza compatto e arrotondato.
Le foglie sono coriacee, ovali,
munite di corte spine sui mar-
gini, di colore verde scuro o
variegate di chiaro in alcune
cultivar. In settembre-dicembre
produce minuscoli fiori bianchi
o crema, direttamente sui rami
vecchi, all’ascella delle foglie,
dal profumo dolcissimo che
attira le api.
NECESSITÀ
Ideale tra 15 e 25 °C; resiste fino
a –10 °C in un punto riparato;
tollera fino a 35 °C; non sop-
porta i venti salmastri
(sconsigliabile col-
tivarlo in zone

Osmanto,
costiere).

profumo fuori stagione


Arbusto sempreverde dall’interessante caratteristica di fiorire
a cavallo fra autunno e inverno, diffondendo una fragranza inimitabile

appariscenti, questi appaiono tra che richiedono di strisciare il cor-


la fine di settembre e dicembre po contro il suo fogliame.
secondo le specie, e si fanno nota-
re per lo squisito profumo, perce- Ideale in città
pibile anche a distanza. Inevitabile Gli serve un vaso grande: di dia-
il consiglio di metterlo in zone di metro 40 cm per pianta alta 50
passaggio: vicino all’ingresso oppu- cm, in plastica, terracotta o legno.
re alle porta-finestre, per respi- Sul fondo va messo un buon dre-
rarlo ogni volta che passiamo. naggio e lo spazio si riempie con
Attenzione però: le foglie sono spi- metà terra da giardino e metà ter-
nulose, cioè hanno corte spine riccio per acidofile. Cresce mol-

E cco un cespuglio che mani-


festa i suoi maggiori pre-
gi in autunno-inverno, proprio
rivolte verso l’apice (anziché ver-
so l’esterno come nell’agrifoglio,
cui assomiglia molto a un occhio
to lentamente (per fortuna), così
il rinvaso si effettua solo all’oc-
correnza, in primavera, finché
quando la natura si sta ferman- distratto), quindi è meglio evitare le dimensioni del contenitore lo
do. Sebbene abbia fiori non molto di posizionarlo in passaggi stretti, consentono. Mettiamolo in pieno

32 | Il mio giardino
Piante in terrazzo | SCHEDE
da Ricordare

IN SIEPE ANTINTRUSIONE
In giardino, oltre a posizionarlo lungo
il vialetto d’accesso o ai lati dell’in-
gresso, c’è un altro impiego molto uti-
le per l’osmanto: quello in siepe antin-
trusione, preferibilmente insieme ad
altri arbusti spinosi (olivello spinoso,
prugnolo, berberis, agrifoglio, maho-
nia, pungitopo) a causa della cresci-
ta lenta. La siepe va lasciata in forma
sole perché a mezz’ombra fiorisce libera e potata solo se diventa vera-
(e profuma) meno. È fra le specie mente ingombrante.
più adatte all’ambiente urbano, In giardino preferisce un terreno fertile
perché resiste benissimo anche in e ben drenato, fresco e profondo, leg-
presenza di elevato inquinamen- germente acido, ma si può adattare
to atmosferico. Rispetto ad altri ad altri tipi di substrato. Va annaffiato
sempreverdi, come agrifoglio e con regolarità e abbondanza nella pri- in autunno. Al piede possiamo pianta-
alloro, piace meno alle cocciniglie ma primavera-estate, e va concima- re erbacee perenni da fio-
a scudetto, che infatti lo attaccano to in autunno e in primavera, con un re di taglia medio-bassa e
rarissimamente. granulare universale a lenta cessione, bulbi a fioritura primaveri-
affiancato da un po’ di stallatico secco le o estiva.
Meglio non potarlo
In contenitore richiede acqua
regolare e moderata tra maggio
e settembre; scarsa (solo se non doverlo tagliare. Invece in luglio si fiorellini arancione chiaro. Poi c’è
piove per più di 15 giorni) negli possono prelevare i rami dell’an- O. delavayi che ha foglie più picco-
altri mesi. Va concimato in set- no per utilizzarli come talee, da le ma fiori bianchi più grandi (fino
tembre e marzo con un prodot- mettere in vasetti con sabbia e a 1 cm di diametro) meno profu-
to granulare a lenta cessione per torba inumidite e da lasciare in mati; l’intera pianta ha dimensioni
arbusti da fiore. Non ama i tagli, esterni tutto l’inverno. più contenute (non supera 1,5 m).
soprattutto perché fiorisce sul Quindi O. heterophyllus ha foglie
legno vecchio e potarlo significa Specie e varietà che ricordano moltissimo quel-
penalizzare la fioritura per mol- Con gli osmanti ci si può allar- le dell’agrifoglio, e caratteristi-
ti anni, anche a causa della lentez- gare: quello più noto e diffuso è che simili a quelle del precedente;
za di crescita. La potatura, solo se Osmarea fragrans, dai fiori bianchi anch’esso esiste pure in versione
veramente indispensabile, si com- in settembre-ottobre, anche nel- a foglie variegate o tricolori (ver-
pie in febbraio. Il consiglio però è la cultivar Variegatus dalle foglie de, bianco e crema). Infine ci sono
quello di dargli lo spazio adeguato variegate di crema e nella par- altre specie e varietà, peraltro non
al lento sviluppo, proprio per non ticolare varietà Aurantiacus dai facili da reperire in Italia.

Osmarea fragrans Osmarea delavayi Osmarea fragrans ‘Aurantiacus’

Il mio giardino | 33
SCHEDE | Piante in giardino

SPECIE
Rosa helenae, piccoli frutti
arancione, R. filipes ‘Kiftsgate’,
piccoli rosso vivo, R. canina,
medi rosso-arancione, di 1-3
cm), R. glauca piccoli ros-
so-marrone, R. holodonta a
bottiglia rossi e setolosi, R.
rugosa e sue cultivar rotondi
rossi o arancioni, R. agrestis
a fiaschetta rossi, R. foliolosa
piccoli rosso cupo, R. jundzillii
grandi rosso-arancio, R. longi-
cuspis medi rosso-arancione e
pelosi, R. murielae medi rosso
vivo, R. pimpinellifolia piccoli
rossi e poi marrone, R. roxbur-
ghii molto grandi giallo-ver-
di con aculei, R. villosa a pera,
rosso scuro.
VARIETÀ
‘Rambling Rector’, picco-
li arancioni, ‘Ballerina’ picco-
li rossi, ‘Erfurt’ medi arancio-
ne, ‘Dupontii’ ovali aran-
cione-scarlatto,
‘Scharlachglut’
grandi a
pera rossi.

Rose da bacca,
belle in autunno-inverno
Esistono rosai che rimangono belli in controstagione perché anche i frutti
hanno grande valore ornamentale, oltre ai fiori primaverili

L e chiamano “rose da bacca” –


anche se non producono bac-
che, bensì cinorrodi, vedi box nella
ingrossate (fino a 4 cm di lunghez-
za), di varia forma (tonde, ova-
li, ovoidali, a fiaschetta o bottiglia),
Con lo spazio adeguato
I rosai da bacca, essendo botani-
ci o da essi derivati, hanno gene-
pagina a fianco – e costituiscono un numerosissime in grappoli oppu- ralmente portamento cespuglio-
grande raggruppamento nel vastis- re singole e più rade, di colori vivaci so: dunque offrono la resa miglio-
simo mondo dei rosai: generalmen- (rosso, arancione più o meno cari- re come esemplare singolo al cen-
te sono rose botaniche, ossia le spe- co, marrone), dotate di spinule o tro di un’aiuola oppure in pun-
cie e le loro varietà derivate che peli o perfettamente lisce, e posso- ti del giardino dove attirare l’at-
offrono una sola spettacolare fiori- no permanere belle sui rami da ago- tenzione (su una collinetta, accan-
tura in primavera (fanno eccezio- sto fino a febbraio. Tutte le bac- to a un muretto o al gazebo, ai due
ne le Rosa rugosa, rifiorenti), segui- che si possono lasciare sui rami lati dell’ingresso ecc.), ma si pos-
ta poi dalla produzione di “bacche” a decorare, oppure recidere per sono impiegare anche per sie-
più o meno decorative, che quin- formare composizioni floreali, pi coloratissime e impenetrabi-
di possono rendere ornamentali le o anche utilizzare in cucina e in li, e per bordure. L’importante è
piante anche in pieno inverno. erboristeria come nel caso della dare loro lo spazio adeguato al
Le bacche possono essere rosa canina. cespuglio adulto, perché sarebbe

34 | Il mio giardino
Piante in giardino | SCHEDE
un vero peccato doverlo potare da Ricordare
ogni anno per ridurne l’ingombro:
come già detto altre volte, docu- NON BACCHE MA CINORRODI
mentiamoci sempre sulle dimen- La denominazione “bacca” è mol-
sioni che la varietà prescelta rag- to semplice e facile da memorizza-
giunge da adulta per non sbaglia- re: sarebbe ben più difficile ricordar-
re la posizione. Il luogo prescelto si la terminologia tecnica, che asse-
deve essere esposto in pieno sole gna ai frutti il nome di “cinorrodi”!
o mezz’ombra, mentre in ombra la Ma “bacca” non è la definizione esat-
fioritura sarebbe molto ridotta e ta: dal punto di vista botanico, infat-
altrettanto la produzione dei frut- ti, i frutti della rosa non sono bacche,
ti. Come tutti i rosai, anche quel- a cui assomigliano solo per la for-
li da bacca tollerano temperatu- ma, bensì appunto cinorrodi, dal gre-
Rosa rugosa
re estreme, da –25 a +45 °C, senza co kunòs, cane, rhodon, rosa (“rosa
necessità di protezioni o cure sta- dei cani”). E il cinorrodo, dal punto di a mo’ di piccolo orcio, racchiuden-
gionali particolari. vista botanico, è un falso frutto: non do quasi completamente
è l’ovario a ingrossarsi come dovreb- all’interno i veri frutti, che
Potature leggere be essere, bensì il ricettacolo fiora- sono costituiti dagli ache-
I rosai preferiscono una ter- le che diventa carnoso e si ripiega ni (i “semi”) pelosi.
ra fertile e leggera, ben drenata,
ma si adattano anche ai suoli leg-
germente acidi, pesanti, media-
mente umidi, poveri, sassosi ecc. eliminano alcuni (al massimo 1/3) durante l’estate: è la Rosa rugosa
Vanno annaffiati con regolari- dei rami più vecchi. E ogni inver- con tutte le sue varietà. A partire
tà nella prima primavera-esta- no si tolgono i rami morti, debo- da maggio si riempie di fiori sem-
te dopo l’impianto, in seguito non li o troppo fitti. Per moltiplicarli si plici (doppi in ‘Hansa’) ma grandi,
sarà più necessario. Concimiamoli ricorre alla talea di fusto dell’an- a coppa, in taffetà color carminio
in autunno e in primavera con no prelevato tra agosto e ottobre, (bianchi, rosa chiaro o rossi nelle
un paio di manciate di conci- oppure (solo per specie botaniche, varietà), prodotti fino ad agosto.
me granulare per arbusti da giar- non varietà) al prelievo dei polloni Contemporaneamente si
dino. Possono vivere (soprattut- radicali (con un pezzetto di radici) ammanta di interessanti foglie
to le varietà) anche in un gran- in maggio-giugno. Le rose da bac- rugose verde smeraldo, che diven-
de vaso (min 50x50x50 h cm) pro- ca vanno meno soggette dei rosai gono giallo canarino in autunno
fondo e ben drenato, con terra da moderni alla macchia nera, men- prima di cadere.
giardino, a condizione di annaffia- tre i fiori possono essere ugual- Dai fiori, già a partire da luglio, si
re bene e regolarmente nella bel- mente mangiati dalle cetonie formano i frutti, cinorrodi (com-
la stagione. In febbraio si taglia- (coleotteri). mestibili) tondeggianti prima
no i grappoli di cinorrodi non più arancioni e poi rosso carico, che
ornamentali, subito sopra una Rosa rugosa, bellezza perdurano tutto l’inverno sui rami
gemma. Se il cespuglio fosse trop- 4 stagioni nudi, decorati anche dalle grosse
po ingombrante, si possono accor- Fra tutti i rosai da bacca, ce n’è spine vistose. Indistruttibile, sop-
ciare i rami di 1/3. Ogni 3 anni si anche uno capace di rifiorire porta i geli più intensi e le estati
più torride purché molto ventila-
te (non è molto adatta alla Pianura
Rosa californica Rosa rugosa
Padana), resiste alle comuni malat-
tie delle rose e si adatta perfino
a terreni sabbiosi, sassosi o mol-
to poveri. Si utilizza come esem-
plare singolo in un punto focale,
in macchie o anche per siepi non
alte ma fitte e riccamente spinose.
Non richiede potature, se non di
rimonda dal secco; necessita però
di almeno 2 m di spazio intorno.

Il mio giardino | 35
PROGETTARE il giardino

Il giardino restaurato
Ecco come uno spazio verde anonimo, con soli alberi senza particolarità, può
essere trasformato in un luogo di fascino, ricco di fioriture e di motivi d’interesse

ANALISI DEL PROGETTO

Può capitare di imbattersi in giardini anche relativamente estesi e


con dimensioni ottimali, tuttavia ci si accorge presto che un prato,
sia pure ben tenuto, una siepe uniforme e qualche conifera estra-
nea ai luoghi non riescono a trasmettere quello che noi definia-
mo “una sensazione complessa”. Non quindi un unico stimolo, ma
un insieme di proiezioni che hanno a che vedere con la cultura, il
gusto per l’armonia dei volumi, il piacere delle visioni policrome,
lo scandire delle stagioni segnate dalle metamorfosi della vegeta-
zione. In definitiva, un giardino per essere tale dovrebbe emozio-
nare chi lo frequenta. Abbiamo cercato quindi di integrare i mono-
toni aspetti vegetazionali con interventi mirati a rendere più inte-
Prima: un grande spazio vuoto e freddo ressante e gradevole l’area.

Un ambiente “caldo”, armonico,


in sintonia con il paesaggio
circostante e i desideri
del committente.

36 | Il mio giardino
I progettisti
Alberto Pedrazzoli Stefano Pagano
Reggiano, dottore agronomo e forestale, paesaggista Appassionato di verde sin da bambino,
titolare dello Studio Tecnico Paesaggistico Pedrazzoli, perito agrario e laureato in Verde ornamentale
nei suoi progetti sostiene la biodiversità vegetale e tutela del paesaggio, progettista
preferendo l’utilizzo di piante autoctone, senza ma soprattutto giardiniere “che si sporca
perdere mai di vista le esigenze dei committenti. le mani” (e influencer video green),
Attualmente collabora con vari studi professionali collabora con lo Studio Tecnico Paesaggistico
e amministrazioni pubbliche. Progetta e dirige di Pedrazzoli, per il quale realizza
i lavori per opere a verde pubblico e privato. concretamente i giardini in tutta la provincia
Socio Aiapp (Associazione Italiana Architettura reggiana e non solo. Si definisce “un green
del Paesaggio), è membro della Consulta del verde designer che fa il giardiniere metropolitano”.
del Comune di Reggio Emilia. Scrive anche articoli su riviste e quotidiani
e cura rubriche di giardinaggio in tv e sul web.
www.guidagiardini.it/giardinieri/
studio-pedrazzoli, stp.pedrazzoli@virgilio.it, Stefano Pagano
335/7118252 ste.pagano_thegardener

S pesso ci capita di
incontrare persone
insoddisfatte del proprio
Dopo alcuni ragiona-
menti con il commit-
tente gli proponiamo
Le piante consigliate
Accanto alla lunga siepe
di lauroceraso (Prunus
composizione di arbu-
sti: Spiraea ‘Anthony
Waterer’, Buddleia davi-
giardino. Ciò può riguar- un progetto che, sen- laurocerasus) esistente, dii, Hypericum ‘Hidcote’,
dare il troppo lavoro che za modificare la vegeta- un po’ triste e comun- Rosa ‘Knock Out’, Abelia
il giardino richiede a fron- zione esistente (ormai que banale, abbia- grandiflora, Hydrangea
te di modeste soddisfazio- troppo adulta per essere mo inserito un’estesa quercifolia e Hydrangea
ni, oppure, come nel caso rimossa), riuscirà a tra-
che andremo a commen- smettere quel senso di
tare, la totale mancanza di benessere e serenità che
interesse verso un verde ogni giardino dovrebbe
omologato e banale, inca- possedere.
pace di trasmettere emo- Per arrivare a questo
zioni. Arrivati sul posto, obiettivo abbiamo scelto
invitati dal proprietario, ci piante “semplici”, di faci-
guardiamo intorno e ciò le reperimento e manu-
che vediamo è un gran- tenzione, ma non per
de prato, una lunga sie- questo meno “importan-
pe di lauroceraso e alcu- ti”: bulbose ed erbacee
ne conifere del tutto fuo- perenni dai fiori esube-
ri luogo, essendo l’area ranti, arbusti con fioritu-
Una bordura che scandisce la separazione fra due porzioni
posta nelle campagne del- re generose, un melo da del giardino, con Achillea filipendulina, Verbena bonariensis
la pianura emiliana. fiore e un corniolo. e Gaura lindheimeri.

Prima: un abete rosso e una magnolia sono le uniche Fioriture di Spiraea Fioritura di Gaura lindheimeri
emergenze vegetazionali. bumalda. e Verbena bonariensis.

Il mio giardino | 37
PROGETTARE il giardino
paniculata. La serie di erboso, abbiamo pensa- japonica), emerocallis elementi e qualche idea
arbusti descrive un anda- to di introdurre un affa- (Hemerocallis ‘Stella de per renderlo più grade-
mento sinuoso che con- scinante “mix border” Oro’), iris in varietà, gau- vole e attraente.
trasta con le geometrie in grado di aumentare la ra (Gaura lindheimeri) e Ricordiamoci sempre
formali della siepe esi- naturalezza del luogo, uti- verbena (Verbena bona- che il giardino, se ben
stente, ammorbidendo e lizzando bulbose ed erba- riensis) si mescolano tra riuscito, deve emozio-
restituendo naturalezza cee perenni idonee alle loro rendendo attraente il nare, stimolare interes-
all’insieme. condizioni pedoclimati- loro apparente disordine. se, trasmettere serenità;
Al f ine di contrasta- che del territorio. Si è così dimostrato che tuttavia ciò è possibile
re i volumi orizzonta- Pe r e s e m p i o , a c h i l - ogni giardino può esse- solo a condizione di uti-
li sono stati piantati, tra lee (Achillea filipenduli- re migliorabile: a vol- lizzare “la pianta giusta
gli arbusti, due alberi di na), anemoni (Anemone te sono sufficienti pochi al posto giusto”.
terza grandezza: un cor-
niolo (Cornus mas) e un
melo da f iore (Malus Bastano poche piante ben scelte per cambiare faccia
floribunda). Per inter- a un giardino “stanco” e senza personalità, rendendolo
rompere l’ampio spazio un luogo in grado di trasmettere emozioni positive

1 1
3 5 6 8 9 10 12
2 4 11
7

1 1 13
23
14
22

1 20 21
23
19
18 1
17
16

15

LEGENDA 8 Hydrangea paniculata ‘Snow Queen’ 20 Anemone x hupehensis


1 Siepe di Prunus laurocerasus ‘Grandiflora’ 13 Albero esistente ‘Whirlwind’
esistente 9 Hydrangea paniculata 14 Pedonale 21 Arbusto esistente
2 Albero esistente ‘Phantom’ 15 Abitazione 22 Mix di Gaura lindeheimeri
3 Abelia grandiflora 10 Buddleia davidii ‘Empire 16 Hemerocallis ‘Stella da Oro’ ‘Corrie’s Gold’ e ‘Short Forn’,
4 Malus floribunda blue’ 17 Arbusto esistente e Verbena bonariensis
5 Rosa ‘Knock out’ 11 Spiraea bumalda ‘Anthony 18 Iris spp. 23 Tappeto erboso
6 Hypericum ‘Hidcote’ Waterer’ 19 Achillea filipendulina
7 Albero esistente 12 Hydrangea quercifolia ‘Clouth of Gold’

38 | Il mio giardino
Le piante suggerite

1 Spirea bumalda (Spiraea 2 Buddleia (Buddleia davidii). 3 Iperico (Hypericum ‘Hidcote’).


bumalda ‘Anthony Waterer’). Arbusto caducifoglio, alto fino a 2 m Arbusto sempreverde nel Sud,
Arbusto caducifoglio, alto e largo fino e largo altrettanto, fiorito da maggio caducifoglio nel Nord, alto fino a 1 m
a 1,50 m, con crescita medio-rapida; a ottobre in rosa, viola, bianco, e largo fino a 1,20 m, con crescita rapida
fiori piccoli, numerosissimi lungo porpora, molto amato dalle farfalle. I e portamento prostrato-tappezzante;
i rami, color rosa intenso, in maggio- lunghi rami si piegano in avanti fiori grandi, singoli, semplici,
luglio. Non ama la salsedine. a formare una “fontana” fiorita. giallo intenso, da maggio a ottobre.

4 Rosa (Rosa ‘Knock Out’). 5 Abelia (Abelia grandiflora). 6 Ortensia a foglie di quercia
Rosaio tappezzante (altezza 80 cm) Arbusto sempreverde alto fino (Hydrangea quercifolia). Produce
con fiori a mazzi di colore rosso a 1,50 cm e largo altrettanto, fiorisce grandi pannocchie (fino a 30 cm di
Bengala intenso, resiste alle malattie, in bianco rosato da giugno a ottobre. lunghezza) di fiori bianchi leggermente
ai parassiti senza trattamenti, Si adatta a ogni contesto dal Sud profumati, da giugno a settembre.
nonché all’inquinamento. Rifiorente non costiero fino alle Alpi. Per siepi In autunno le foglie si arrossano
da aprile ai primi geli. o come esemplare isolato. vistosamente prima di cadere.

7 Ortensia panicolata (Hydrangea 8 Corniolo (Cornus mas). 9 Melo da fiore (Malus floribunda).
paniculata). Arbusto vigoroso Piccolo albero (max 4 m d’altezza) Alto fino a 2 m, ad alberello
(fino a 2 m d’altezza) con vistosissime o cespuglio, si adatta a ogni situazione o ad arbusto, si riempie di fiori
pannocchie candide, lunghe fino di freddo, caldo e terreno. bianco-rosati o colorati in aprile e poi
a 30 cm da giugno a ottobre. Fiorisce già in marzo in giallo di frutti rossi da agosto fino a inverno
È caducifoglia. Le infiorescenze e in agosto-settembre produce inoltrato, volendo commestibili.
si possono tagliare come reciso. piccole bacche commestibili. È anche molto amato dalle api.

Il mio giardino | 39
SCHEDE | Piante nell’orto

CHI È Allium sativum, famiglia


Amarillidacee
ORIGINE
Siberia sud-occidentale
CARATTERISTICHE
Erbacea, perenne (ma coltiva-
ta come annuale) e bulbosa,
con forti radici fibrose e fusto
liscio fino a 80 cm di altezza.
Porta fino a metà lunghe (50-
60 cm) foglie lineari appunti-
te e termina con un’ombrella
fiorale avvolta in una brattea; i
fiori sono biancastri, verdogno-
li o, talvolta, anche rossastri e
compaiono tra aprile e luglio
dal secondo anno. Il bulbo sot-
terraneo è costituito da nume-
rosi spicchi (bulbilli, 6-15) rico-
perti da tuniche.
NECESSITÀ
Predilige un clima temperato
e asciutto, ma sopporta anche
temperature intorno ai 10-15
°C: l’esposizione deve
essere ben soleg-
giata anche
d’inverno.

Aglio,
la semina è adesso
Nel Sud Italia i bulbilli si interrano in autunno,
mentre nel Nord si attende il cuore dell’inverno per procedere

N on ce ne vogliano gli allergi-


ci, né quelli che detestano l’o-
dore, ma senza l’aglio la cucina
miti, mentre in quelle a clima più
freddo (fino alla Val Padana com-
presa) bisogna aspettare gennaio e
a sud. Alla lavora-
zione del suolo in
pre-semina, bisogna incorporare
italiana sarebbe completamen- fino a inizio marzo. una concimazione minerale (non
te diversa: dal pesto agli spaghet- organica) di fondo: è l’unica possi-
ti aglio e olio, dalla bagna cauda ai Un terreno sciolto e fine bile, perché non va mai concimato
“pici all’aglione”, togliere l’odoroso L’aglio non ha preferenze in fat- in copertura. Dopo aver fresato o
bulbo significa privarsi dell’aroma to di terreno, che naturalmente livellato la terra, si piantano i bul-
che li caratterizza. Non stupisce non deve essere sassoso o troppo billi, cioè gli spicchi, a ottobre-no-
dunque che in Italia se ne produ- compatto, né umido. Infatti, con- vembre (aglio rosa, in zone miti)
cano circa 30mila tonnellate (dati siderando che, nel Sud ma anche o a novembre-dicembre (aglio
Ue 2017). E non meraviglia che l’a- nel Nord con semina precoce, si bianco, sempre nel Sud) oppure a
glio si possa coltivare con succes- sviluppa durante mesi general- febbraio-marzo (nel Nord Italia).
so anche nel proprio orto, da Sud mente piovosi, evitiamo terreni I bulbilli vanno staccati e sepa-
a Nord. Questo è il periodo giu- poco drenati, prediligendo invece rati (ma lasciati “vestiti”) qual-
sto per “seminarlo” nelle zone più quelli sciolti e soleggiati, orientati che giorno prima della semina. Si

40 | Il mio giardino
Piante nell’orto | SCHEDE

Finché le foglie sono verdi, non si raccoglie. Dopo la raccolta i bulbi devono asciugarsi.

pongono in file a distanza di 10-15 perché le radici sono molto porro (foglie bucate da piccole
cm sulla fila e su file distanti 30-50 superficiali. L’aglio non richiede larve di circa 1 cm; mettere trap-
cm fra loro. Infiliamoli 3 cm nel- annaffiature: basta l’acqua pio- pole a feromoni); tra le malat-
la terra, con la punta verso l’al- vana; in zone piovose seminiamo tie, la ruggine (foglie che si rico-
to, e pigiamo un poco il terreno. I l’aglio di Spagna che teme meno prono di pustole marroni; tratta-
bulbilli germinano in 5-10 giorni, l’eccesso d’acqua. Solo in caso di re con rame). Hanno effetto nega-
secondo la temperatura. Lo pos- prolungata siccità può essere uti- tivo la piantagione nella stessa
siamo associare a carota, lattu- le annaffiare, ma molto modera- aiuola dell’anno precedente, le
ga, spinaci e ravanelli. Può segui- tamente. In caso di fioritura pre- eccessive concimazioni di fondo
re carote, fagiolini, insalata, pomo- coce tagliate alla base lo scapo e l’utilizzo di compost o letame.
doro, ravanelli, melone; non segue fiorale per non sottrarre sostan-
mai se stesso (o altre Liliacee), ze nutritive allo sviluppo dei Quando e come raccogliere
barbabietola, cavolo, patate. bulbi. In vicinanza della raccol- Quando le foglie incominciano a
ta leghiamo tra loro le foglie per ingiallire e a piegarsi, la pianta sta
Fa tutto da solo indurre un maggiore sviluppo del per andare a riposo. Questo è il
Sarchiamo durante il periodo bulbo. Tra i possibili parassiti, i momento di raccogliere i bulbi o
vegetativo per togliere le erbac- più comuni sono la mosca del- “teste”: in giugno-luglio nel Nord
ce, per conservare il terreno fria- la cipolla (foglie che ingiallisco- e in marzo-maggio in Meridione.
bile e facilitare lo scolo dell’ac- no e poi avvizziscono; eliminare Si estrae l’intera pianta afferran-
qua: procediamo con delicatezza le piante colpite) e la tignola del dola al colletto e tirando, eventual-
mente aiutandosi con una piccola
forca, delicatamente per non feri-
da Ricordare re i bulbi. Lasciamo le piante per
LE VARIETÀ PIÙ INTERESSANTI una settimana (di più se doves-
se piovere) sul campo ad asciuga-
Si suddividono in due gruppi princi- è più rustico e di più facile conserva- re, oppure raccogliamole e sten-
pali, a bulbo rosa e a bulbo bianco. Il zione; viene interrato tra gennaio e diamole su un bancone di legno in
primo, con spicchi piccoli e legger- marzo; fra le varietà: Aglio Bianco, la luogo aerato e coperto (ideale un
mente rosati, viene piantato in otto- più coltivata, Aglio Bianco Piacentino, portico) a seccare, poi puliamo i
bre-novembre ed è quindi una varietà uno dei migliori di grande pezzatura, bulbi dalle tuniche esterne piene
precoce; particolarmente apprezzato famoso per le sue qualità di sapore e di terra, dalle foglie e dalle radi-
per il delicato sapore, è bene consu- ottima conservabilità. ci. Si possono conservare in maz-
marlo fresco perché poco resistente zi o trecce, da appendere in luo-
all’umidità e facile preda di marciu- go asciutto, al coperto; oppure in
mi; fra le varietà: Rosso di Sulmona, cassette di legno o in vasi di ter-
che si conserva bene e ha un sapo- racotta, in luoghi bui e arieggiati. I
re deciso, Aglio Rosa, precoce e dal bulbi destinati invece alla semina
sapore poco intenso per consumo fre- dell’anno seguente andranno sud-
sco. L’aglio bianco ha invece un aroma divisi in spicchi e conservati in un
molto più accentuato del precedente, ambiente umido a circa 7 °C così
da favorirne la germogliazione.

Il mio giardino | 41
LA PRATICA | Lavori nell’orto

Il pH del terreno
(imperfetto)
R osmarino e timo fatica-
no a sopravvivere nel
nostro orto? Se non è trop-
troppo sciolto ecc. Queste
condizioni sfavorevoli sono
particolarmente gravi per
po umido, né troppo com- le piante da orto, più sensi-
patto, la causa può risiede- bili agli squilibri del suolo. È
re nel pH acido… È poco necessario allora corregge-
frequente che il terreno re il terreno per migliorar-
a disposizione sia perfet- ne la struttura o modificar-
to per la coltivazione delle ne la natura chimica (come
piante. Può facilmente esse- nel caso del pH), median-
re troppo calcareo, trop- te l’aggiunta di sostanze
po acido, troppo compatto, correttive.

Che cos’è il pH IL SUOLO IDEALE

Q uesta misteriosa sigla – scritta con p minuscolo (=


potenza) e H maiuscolo (= idrogeno) – esprime la
misura dell’acidità o della basicità di un terreno. Si trat-
ta di un parametro chimico, variabile da 0 a 14, pari a 7
nel caso di reazione perfettamente neutra, minore di 7
per reazioni acide, maggiore di 7 per reazioni basiche
o alcaline. È importante conoscere la misura del pH del
proprio terreno in quanto molte piante possiedono un
adattamento a un ambiente acido o basico. Ad esempio
il pomodoro preferisce un terreno subacido, mentre il
timo si adatta di più a un substrato alcalino.

Diciamolo subito: il suolo ideale, di medio impasto, fertile


ma non troppo ricco, ben strutturato con una piccola per-
centuale di scheletro (granelli di ghiaino o simili) ma senza
sassi, ben drenato ma non sciolto, con pH neutro, abbon-
dante in minerali e humus ecc., è rarissimo. Anche a voler-
lo “costruire a tavolino”, sbancando il terreno per 50 cm e
sostituendolo con una buona terra addizionata di elemen-
Il pH è difficilmente modificabile perché, ti benefici, nell’arco di una decina d’anni al massimo i natu-
anche apportando calce viva, calce spenta, rali eventi atmosferici provocheranno un dilavamento e un
calcare o calciocianamide, zolfo o gesso, rimescolamento tale per cui la terra sottostante, imperfet-
nell’arco di pochi anni il dilavamento ta, avrà il sopravvento. Ciò non significa gettare la spugna e
dovuto al passaggio dell’acqua negli strati rinunciare a ogni tipo di miglioramento, che è sempre pos-
di terra rimescola le particelle riportando sibile, bensì accettare la natura del proprio terreno e proce-
alla prevalenza del pH iniziale. dere ad azioni che “smussano gli spigoli (chimici)”.

42 | Il mio giardino
Lavori nell’orto | LA PRATICA

TANTI PARAMETRI UTILI


MISURAZIONI FAI DA TE
La misurazione del pH può essere fatta in casa, a livello empi-
rico e con un discreto grado di approssimazione, utilizzando
le apposite cartine “tipo tornasole” – reperibili nei consorzi
agrari e in ferramenta o centri brico – da immergere in una
soluzione acqua-suolo: il colore assunto dalla cartina dà l’i-
dea del grado di acidità/basicità del terreno. Sempre a livel-
lo empirico, un tecnico come un perito agrario o un agro-
nomo può valutare l’effervescenza di un terreno, cioè il suo
contenuto in carbonati e quindi la sua tendenza alla basici-
tà, bagnando un campioncino di terra in un piccolo recipien-
te con poche gocce di acido cloridrico diluito. Sconsigliamo
Il laboratorio restituirà un’analisi completa, quindi non questo secondo test in modalità fai-da-te, sia perché può
solo del pH, ma con tutti i dati necessari per conosce- rivelarsi molto pericoloso maneggiare sostanze acide, sia
re la natura del terreno e poter decidere di conseguenza perché serve un esperto per interpretare il risultato del test.
che cosa fare/coltivare. I parametri esaminati sono: gra-
nulometria, pH, salinità, calcare totale e attivo, capaci-
tà di scambio cationico (CSC), sostanza organica, azoto
totale, fosforo assimilabile, potassio scambiabile, magne-
sio e calcio scambiabili, microelementi assimilabili (ferro,
manganese, boro, zinco e rame). Aggiungendo una picco-
la cifra, il laboratorio dirà anche quali siano le azioni cor-
rettive da compiere, con quali sostanze e in che quantità.
Insomma: sono soldi ben spesi!

Analisi di laboratorio
L’ analisi del terreno effettuata in laboratorio dà la
garanzia di “radiografare” il proprio fazzoletto di
terra, venendo a sapere esattamente com’è fatto e che
Ricette correttive

Una volta accertata in laboratorio la reazione del terreno (il pH), se


cosa contiene, e permettendo così di mettere a dimo- è lontana dalla neutralità si possono apportare correttivi proprio in
ra le piante più adatte. Il prelievo dei campioni di ter- questa stagione, durante la lavorazione autunnale del suolo. Ecco l’e-
ra andrebbe fatto prima di iniziare a coltivare quel suolo. lenco delle sostanze e il relativo dosaggio valido per 1 metro quadro.
Terreno calcareo: gesso agrario (che è a base di zolfo) 1 kg se il
Non vanno considerate le zone ai bordi dell’appezzamen-
suolo ha pH superiore a 7,5; torba acida (in genere nera o bruna) 2
to e tutte le aree dove si notano anomalie. Su vaste esten- kg se il pH è fra 6,5 e 7,5.
sioni si deve effettuare un prelievo ogni 1.000 mq, ma nel Terreno acido: calce agricola (calce spenta) 4 kg con pH inferiore
caso di spazi ridotti si può aumentare fino a un prelie- a 5,5, non apportare sostanza organica; torba bionda o humus 3 kg
con pH tra 5,5 e 6 (oppure urea 2 kg, nitrato di calcio o d’ammonio
vo ogni 100-150 mq. Bisogna scavare i primi 5 cm di ter- 2 kg o letame maturo 4 kg).
ra, e prendere il substrato sottostante fino a 30-40 cm di
profondità, staccando una fetta di terra di 2-3 cm di spes-
sore. Questa zolla di terra, così ottenuta, va posta in un
secchio asciutto e sbriciolata eliminando tutte le impu-
rità. Si ripete l’operazio-
ne altre volte in base all’e-
stensione del terreno. Poi
si mescolano bene tutti i
campioni e dalla miscela
si prelevano 2 kg di terra,
da mettere in un sacchet-
to ben chiuso, da conse-
gnare al laboratorio.

Il mio giardino | 43
SCHEDE | Piante nel frutteto

CHI È Actinidia deliciosa, A. argu-


ta, famiglia Actinidiacee
ORIGINE
Cina, Giappone e Corea
CARATTERISTICHE
Arbusto rampicante con rami fino
a 10 m di lunghezza, avvolti a spi-
rale attorno a qualunque soste-
gno. Il tralcio principale del pri-
mo anno diventa legnoso e funge
da tronco rispetto ai tralci laterali.
Radici superficiali ma espanse in
larghezza. Foglie decidue, grandi,
a cuore, con pagina inferiore pelo-
sa, verde intenso, con nervature
sporgenti e lungo picciolo. Specie
dioica; la pianta maschile fiorisce
dopo 2-3 anni, mentre quella fem-
minile richiede 4-6 anni. Fiori in
infiorescenze con più boccioli, fra
maggio e giugno, color bianco-cre-
ma, più grandi nel maschio e con
vistoso pistillo ocra nella femmi-
na. Frutto a bacca ovoidale più o
meno allungata, con buccia pelosa
marrone oppure glabra e verde o
rossa, polpa verdognola o
verde brillante o gialla
o rossa, con mol-
ti semini neri,

Kiwi o actinidia, duri e lucidi.

si raccoglie e si pianta
Il frutto, che matura proprio in questi giorni, oggi esiste anche
in una versione insolita e gustosissima, da mettere a dimora adesso

I l mese di novembre porta con


sé la raccolta dei kiwi, che final-
mente maturano appesi ai tralci
grandi foglie morbide che cadono
poi in novembre, lasciando passare
la luce del sole in inverno.
delle actinidie, piante rampican-
ti che si possono sfruttare anche Raccolta facile
come ombreggianti primaverili ed I frutti si raccolgono recidendo
estive in giardino. È un’idea da tene- con le forbici il picciolo appena
re in considerazione, soprattutto prima che cadano le foglie o subi-
nei piccoli giardini dove non è pos- to dopo la caduta, tra fine ottobre Actinidia arguta
sibile abbondare in specie e varietà e novembre nel Nord Italia oppu-
botaniche: l’actinidia è molto deco- re tra novembre e dicembre nel
rativa durante la fioritura, grazie ai Centro-Sud, evitando comunque un’umidità elevata, per 2-3 mesi;
grandi fiori color crema intensa- le prime brinate che ammalore- evitare la presenza di altri frut-
mente profumati e apprezzati dal- rebbero la polpa. Si conserva- ti, come le mele, che emetto-
le api; dopodiché fornisce un’ombra no in un luogo fresco in sacchet- no etilene, un gas che stimola la
densa per tutta l’estate in virtù delle ti di polietilene per mantenere maturazione.

44 | Il mio giardino
Piante nel frutteto | SCHEDE
calcareo. Attenzione a non met-
tere le piante troppo in profon-
dità: il colletto (o il punto d’inne-
sto) deve rimanere al di sopra del
livello del suolo. Resiste fino a –5
°C: i 600 m sulle Prealpi rappre-
sentano il suo limite superiore.
Ricordiamoci di chiedere al vivai-
sta dove acquistiamo la pianta se
si tratta di una varietà autoferti-
Fiore maschile di Tomuri (con bombo). le oppure di una pianta maschio
o femmina: essendo una specie
a sessi separati, è un’informazio-
Dove piantarlo si servano poi dei frutti), alberi ne fondamentale per ottenere i
Fra novembre e gennaio, con morti, cancellate, pergole, gaze- frutti! La proporzione ideale è di
temperature sopra lo zero, si bo. I tralci vanno indirizzati sul una pianta maschio con 4-5 pian-
snoda il periodo adatto alla messa sostegno ed eventualmente fissa- te femmine, il che significa avere
a dimora dell’actinidia: la posizio- ti con un legaccio morbido man spazio a sufficienza, visto che fra
ne ideale, sempre in pieno sole, mano che cresceranno. Si adat- una e l’altra devono intercorrere
è accanto a muri, recinzioni (non ta pressoché a qualunque terre- almeno 3 m. Altrimenti il proble-
esterne per evitare che i passanti no, purché non troppo acido né ma si risolve con le varietà auto-
fertili come Solissimo e Jenny,
tenendo presente però che anche
da Ricordare in questo caso sarebbe bene met-
A QUALCUNO PIACE ROSSO (O GIALLO) tere a dimora due esemplari della
stessa varietà, per favorire l’im-
• La polpa del kiwi può avere anche rosso intorno al cuore di semini neri. pollinazione (e avere il doppio del
un colore diverso rispetto al clas- • Più facile trovare cromatismi inso- raccolto).
sico verde, per esempio il rosso o il liti fra le Actinidia arguta: Vitikiwi®,
giallo. Nell’Actinidia deliciosa (il kiwi Kokuwa e Issai, tutte autofertili, han- Arguta, più piccola
grande e peloso) le varietà a polpa no frutti verdi color dell’uva (a cui Se lo spazio a disposizione è
colorata sono state per alcuni anni assomigliano molto, a un occhio fret- tiranno e due piante non ci stan-
appannaggio solo della frutticoltu- toloso) sia dentro sia fuori, e iniziano a no, ecco la soluzione: una pian-
ra industriale: varietà brevettate da produrre già dal secondo anno. Bingo, ta di Actinidia arguta di cultivar
multinazionali del kiwi, venivano fat- Purpurna Sadowa, Ken’s Red, Scarlet autofertili (es. Vitikiwi®, Kokuwa
te coltivare solo dai professionisti a September e Missionario (impollina- e Issai) che producono bene
scopo di vendita commerciale dei ti da maschio Cornell) hanno buccia anche in solitaria nel giardino.
frutti. Ora però almeno una varietà e polpa color rosso vino; Ananasnaya I mini-frutti, grandi come cilie-
per colore è stata liberalizzata: Soreli e Geneva (entrambe impollinate da gie, saranno apprezzati anche
(impollinata da maschio Belen), Air maschio Weiki) hanno buccia rossa da chi non ha voglia di sbucciar-
Gold (impollinata da maschio Air e verde e polpa verde. Hokey Pokey li, perché, essendo glabri, si con-
Gold), e Kiwi Gold (impollinata da (impollinato da Weiki) ha frutti ver- sumano interi, proprio come le
maschio Atlas) hanno polpa gialla, di, ma foglie variegate di crema che ciliegie (ma non hanno il noccio-
Exotic Red (impollinata da maschio diventano gialle in autunno. Alcuni lo, bensì i classici semini neri del
Exotic Red) ha polpa gialla con anello vivai, come Vivai Veimaro, propon- kiwi). Anche la pianta è un po’
gono offerte da 2 o 5 piante femmine più piccola (max 5 m di lunghez-
Geneva
di arguta e 1 maschio impollinatore za) ed è ancora più adatta ai giar-
in omaggio! Da segnalare che i frutti dini minuscoli dove svolge il dop-
di A. arguta sono in generale più pre- pio ruolo di pianta ornamenta-
coci rispetto ad A. delicio- le e coprente e di albero da frut-
sa: sono già maturi dalla to. E se lo spazio è a mezz’ombra
metà di settembre a quel- o quasi ombra? C’è Actinidia kolo-
la di ottobre. mikta Dr. Szymanowski, autofer-
tile e molto produttiva!

Il mio giardino | 45
La natura INSEGNA

Come fa il vischio
a vivere sugli alberi?
È un semiparassita, cioè succhia solo la linfa elaborata dalla pianta ospite

I l vischio (Viscum album), che


da buon semiparassita cre-
sce sospeso tra cielo e terra, è
con la forza: ecco spiegato perché,
oggi, gli innamorati usano baciar-
si sotto un rametto di vischio! Ma,
aderente alla corteccia del ramo
da una sostanza vischiosa (don-
de il nome), spunta una “radichet-
stato reso famoso dai celeber- come si accennava, il vischio non è ta”, cioè un filamento che è in gra-
rimi fumetti di Asterix il galli- un parassita, bensì un semiparas- do di scorrere sotto la corteccia
co: i Druidi attribuivano la massi- sita, cioè “si limita” a prelevare dal- della pianta, perforandone i tes-
ma sacralità al vischio e al suo ospi- la pianta ospite (o parassitata) solo suti più superficiali e infilandosi
tante, la quercia, tanto da permet- acqua e sali minerali, vale a dire esattamente nell’alburno (lo stra-
terne la raccolta (per scopi medi- linfa grezza che l’ospite ha appena to sottostante la corteccia), all’in-
cinali, dato che lo chiamavano “ciò risucchiato dal terreno mediante terno del vaso xilematico (quello
che guarisce tutto”) solo in base a le radici. L’unico danno consiste in che trasporta la linfa grezza). Fin
un rigoroso cerimoniale. Il sacerdo- una maggiore necessità di assorbi- da subito sottrae acqua e minera-
te vestito di bianco saliva sull’albero mento radicale da parte della pian- li che permettono così lo sviluppo
e recideva i rametti con un falcetto ta parassitata, che però è libera di della parte aerea del vischio, vale
d’oro, facendoli cadere su di un pan- utilizzare la linfa grezza rimanen- a dire di ramificazioni bifide (“a
no candido: i lattei e perfettamente te per le proprie operazioni foto- dicasio”) con foglioline a forma di
sferici fruttini, insoliti non solo per sintetiche, necessarie alla sua esi- goccia, dure e persistenti, perfetta-
il colore ma anche per la stagione stenza. Naturalmente ciò vale se mente verdognole (indice di capa-
di apparizione, suggerivano infat- le piantine di vischio sono una o cità fotosintetica). Man mano che
ti uno stretto legame della pianta poche: in caso di infestazione mas- gli austori (i filamenti che somi-
con la luna e, come l’astro notturno, siccia, l’albero viene comunque gliano a radici) si moltiplicano, cre-
nemmeno il vischio poteva tocca- depauperato e può deperire fino sce la massa del semiparassita,
re il terreno. La luna gli trasmetteva alla morte. È stupefacente pensa- fino a formare cespuglietti di gros-
immortalità, saggezza e fecondità; re al meccanismo che la Natura se dimensioni (fino a 80 cm di dia-
mentre la collocazione salda e tena- ha messo a punto per consentire metro), sospesi sui rami di alcuni
ce ne ha fatto il simbolo di ciò che al semiparassita di sopravvivere. alberi così da meritarsi l’appellati-
non può essere separato, nemmeno Dal semino di vischio, mantenuto vo di “pianta epifita”.

46 | Il mio giardino
Problem
solving
Piccole
o grandi questioni
da risolvere
efficacemente
con i nostri consigli

LE PIANTE AMICHE
Malattie? Le previene la FORESTA

IL DOTTORE DELLE PIANTE


RAGNETTO ROSSO, l’ubiquitario

MACCHINE E PRODOTTI
MOTOSEGA, con estrema cautela

Il mio giardino | 47
LA RICERCA FINLANDESE
M a r j a I . Ro s l u n d e t a l . ,
Biodiversity intervention
enhances immune regu-
lation and health-associa-
ted commensal microbio-
ta among daycare children,
2020, Science Advances, vol.
6, n. 42
w w w. s c i e n c e. o rg /d o i /
10.1126/sciadv.aba2578

Malanni? La foresta li previene


Una ricerca finlandese ha scoperto che il sottobosco rinforza il sistema
immunitario dei bambini irrobustendoli contro tante malattie

L a scienza è già da tempo con-


corde sul fatto che, se in fami-
glia ci sono animali domestici, i
regalano anche le foreste o, meglio,
il loro sottobosco.
popolazione di microrganismi, per
lo più batteri, che vive stabilmen-
te nell’intestino dell’uomo e dei
piccoli bipedi si ammalano meno di Che vita nel (sotto)bosco! mammiferi, contribuendo a difen-
malattie da raffreddamento, come Le foreste brulicano di vita invi- derlo dalle aggressioni esterne e a
raffreddori, influenza, bronchi- sibile: nel sottosuolo albergano mantenerlo in buona salute. Tanto
te ecc. La pluriesposizione a nume- migliaia di microrganismi, i più noti è vero che ora si stanno cercando
rosi agenti a bassa o nulla patogeni- dei quali sono i lombrichi, in com- sistemi che possano nutrirlo (pre-
cità, veicolati dal cane e dal gatto di pagnia di batteri, funghi, insetti ter- biotici) o migliorarlo nella sua com-
casa, permette ai piccoli di rinforza- ricoli, “vermi” di ogni tipo e altri posizione (probiotici).
re il sistema immunitario cosicché, ancora. Praticamente un’inimma-
all’incontro con qualche batterio o ginabile quantità di esseri viven- Esperimento negli asili
virus nocivo, si difendano meglio. ti, in equilibrio fra il sottobosco e la Partendo dal fatto che nel sotto-
Adesso però un pool di ricercatori terra che lo ospita, tale da costitu- bosco è presente un ricco micro-
finlandesi ha scoperto che lo stes- ire un microbioma (o microbiota). bioma, i ricercatori finlandesi han-
so benefico effetto rinforzante lo Questi vocaboli definiscono una no condotto un esperimento.

48 | Il mio giardino
PIANTE AMICHE
PRODOTTI DA ACQUISTARE

MOI FOREST, DIFESE ALLE STELLE


L’estratto microbico Reconnecting
Nature® nasce da studi condotti nei
laboratori delle Università di Helsinki
e di Tampere. È stato infatti scien-
tificamente provato che l’estratto
microbico derivato dal bosco finlan-
dese è in grado di rafforzare il nostro
I bambini liberi di giocare nella natura sono più robusti. sistema immunitario. Reconnecting
Nature® (a base dell’estratto microbi-
co) è l’ingrediente rivoluzionario nella
Hanno prelevato dai boschi finlan- infiammatorie come l’interleu- linea Forest Dust di Moi Forest: Crema
desi una serie di strisce di sotto- china-17A, collegata alle malattie Bebé, Crema Multifunzionale, Crema
bosco (tipo il nostro prato in roto- autoimmuni. Mani e Microbioma Magic Oil viso
li), cosparso di muschi (Pleurozium e corpo, tutti prodotti di bellezza in
shreberi, Hylocomium splen- Bambini nella biodiversità grado di migliorare le difese immuni-
dens, Sphagnum e Dicranum), eri- E ritorniamo all’incipit, ossia tarie e di prevenire dermatiti atopiche,
ca (Calluna vulgaris), e mirtilli alla miglior salute dei bambini allergie, pigmentazione da invecchia-
(Vaccinium ed Empetrum nigrum), che vivono con un quattrozam- mento cellulare, infiammazioni ecc.
oltre che di Graminacee (Festuca e pe: la ricerca finlandese suppor- Sugli individui adulti porta a risultati –
Poa), e le hanno srotolate in 4 asi- ta proprio l’ipotesi che il contat- testati scientificamente – sorprendenti
li di Helsinki nelle fioriere. I bambi- to con la natura prevenga i distur- con aumento delle difese immunita-
ni ci hanno giocato, accarezzando bi del sistema immunitario, come rie e del microbioma della pelle dopo
le piante e raccogliendo le bacche le malattie autoimmuni e le aller- una applicazione di 14 giorni. La Linea
di mirtillo, per un mese, 5 giorni a gie. L’idea che un ambiente ricco Forest Dust di Moi Forest rispetta la
settimana. Al termine, i ricercato- di esseri viventi abbia un impat- natura e l’ambiente: ogni flacone è
ri hanno analizzato i microbiomi to sul nostro sistema immunitario realizzato con imballaggi riciclabili a
intestinale e cutaneo dei bambini è nota come “ipotesi della biodi- bassissimo impatto ambientale, e le
dai 3 ai 5 anni frequentanti i 4 asi- versità”. Sulla base di questa ipote- materie prime sono biologiche e certi-
li “boscati”. E hanno scoperto che si, il recente aumento delle malat- ficate Cosmos Organic. Viene prodotta
risultavano simili a quelli dei coe- tie immunitarie potrebbe dipen- al 100% in Finlandia.
tanei liberi di giocare ogni giorno dere in parte proprio dalla perdita www.pmgreen.it/moi-forest-catalogo
nella foresta dietro casa, e sensibil- di biodiversità nelle aree urbane. I
mente diversi rispetto a quelli degli risultati di questo studio supporta-
stessi bimbi prima dell’esperimen- no dunque l’ipotesi della biodiver-
to, e degli altri che nei restanti 6 sità e il concetto che una bassa bio-
asili giocavano solo su pavimen- diversità nell’ambiente moderno
ti, moquette, linoleum, ghiaia, asfal- possa portare a un sistema immu-
to ecc. In particolare, hanno nota- nitario “non istruito” e di più sog-
to un significativo aumento del- getto a malattie immuno-mediate.
le cellule T regolatorie (essenziali Ovviamente si tratta di una singola
per il mantenimento della tolleran- ricerca, che dovrà essere confer-
za immunitaria) e di altri marcatori mata da ulteriori studi, ma nel frat-
del sangue, nonché dei batteri sia tempo il consiglio è questo: chi ha
intestinali sia cutanei, tutti fattori bambini li lasci giocare il più pos-
correlati a un sistema immunitario sibile nel verde, che sia del proprio
più sano. Fra i batteri cutanei sono giardino (privo di fitofarmaci e di
prevalsi i Gammaproteobacteria concimi inorganici) o di una cam-
che aumentano le difese immuni- pagna o di un bosco, sorvegliando
tarie della pelle, le cellule T rego- solo affinché non mangino pian-
latorie e i marcatori utili nel san- te tossiche. Saranno bambini più
gue, e che riducono le citochine robusti e, soprattutto, più felici.

Il mio giardino | 49
IL DOTTORE DELLE PIANTE

Ragnetto rosso,
sempre pronto
a colpire
Attacca indifferentemente
tutte le piante e, se non interveniamo,
causa danni anche molto gravi.
Ecco come prevenirlo e combatterlo

P er il ragnetto rosso vale il det-


to che “Prevenire è meglio
che combattere”: è molto più faci-
gocce gialle, che poi diventano
color bronzo fondendosi fra loro e
occupando tutta la foglia, che non
d’appartamento e gli agrumi, le
erbacee da fiore e tutte le pian-
te in vaso, fra cui piante grasse e
le non farlo arrivare, piuttosto che cade perché è trattenuta dalle orchidee, piante da orto e alberi
riuscire a eliminarlo dopo che è ragnatele. Se non ce ne accorgia- da frutto.
apparso… anche perché, quando mo, o non interveniamo, i ragnet-
ci accorgiamo della sua presenza, ti avvolgono tutta la pianta con il Favorito dal caldo secco
ormai l’infestazione è già a uno sta- loro filo di seta, mentre le foglie L’amico n. 1 del ragnetto rosso è il
dio avanzato. man mano si seccano e la pianta caldo secco, che è comunque fon-
prende un aspetto tristissimo: in te di sofferenza per buona parte
Come accorgerci mancanza di contromisure, può delle piante. Quando l’aria è trop-
della sua presenza addirittura morire. Questo perché po asciutta, per es. nelle nostre
Infatti non lo vedremo mai a i ragnetti pungono le foglie e suc- case d’inverno, le uova di ragnetto
occhio nudo, perché il ragnet- chiano la linfa, indebolendo pro- rosso, presenti sulla superficie del
to rosso è veramente microsco- gressivamente la pianta e disatti- terriccio, si schiudono avviando la
pico: notiamo invece, a un dato vando le foglie che, alla fine, cado- crescita dell’infestazione. Il paras-
momento, le sue sottili ragnatele no. Praticamente nessuna pian- sita si può quindi manifestare tut-
tese tra una foglia e l’altra. Un po’ ta si salva dall’aggressione di que- to l’anno sulle piante che vivono in
prima, dovremmo vedere le sco- sti acari (non sono insetti, sono ambienti riscaldati (casa, veranda,
loriture sulle foglie, quasi fossero Aracnidi): tra le più appetibili ci serra calda), e da aprile a ottobre
state spruzzate con piccolissime sono sempreverdi come le piante sulle piante da esterni o ricoverate

50 | Il mio giardino
IL DOTTORE DELLE PIANTE
UN OTTIMO OLIO DI LINO BIO vaporizzan più volte al gior-
vaporizzando
fogliame: questo rimedio può
no il fogliam
Zapi Garden propone l’Olio di Lino floreali e ornamentali da bastare se ll’infestazione è proprio
Bio sia in versione Pronto Uso con appartamento
mento e balco- appena incominciata.
inc Se l’attacco è
pratico spruzzino, sia in versio- ne, siepi, piccoli orti, piante un po’ più c che iniziale, quindi con
ne liquida Concentrata da diluire da frutto, piante di agrumi. Non foglie malconce, trattiamo
alcune fogl
in acqua, per grandi superfici. È ha tempo di carenza, è in libe- minerale, ripetendo per 3
con olio mi
efficace contro il ragnetto rosso ra vendita a e utilizzabile in distanza di 10 giorni, oppu-
volte a dista
e le cocciniglie, sia come preven- agricolturara biologica. re con prodotti
prod a base di olio di
tivo (attiva le difese delle piante www.zapigarden.it
pigarden.it soia o olio di
d lino ripetendo l’irro-
contro questi parassiti), sia come razione a giorni
g alterni per almeno
curativo (impedisce meccanica- Infine, se l’attacco è gra-
15 giorni. In
mente la proliferazione di paras- ve e in fase avanzata, con la pian-
siti già presenti sulla pianta). È ta già avvolta
avvol da fili di seta qua e là,
utilizzabile su ogni tipo di pianta: dato che i ragnetti
r sviluppano rapi-
damente una resistenza nei con-
fronti delle sostanze chimiche aca-
ricide, acquistiamo 3 acaricidi chi-
in ambienti freschi ma non freddi: vegetali, rendendoli un ottimo mici, ciascuno a base di un princi-
fino a 12 °C il ragnetto continua a “cibo” per i ragnetti. pio attivo diverso, e alterniamoli a
riprodursi, anche se molto più len- 10 giorni di distanza. Sospendiamo
tamente a temperature basse. Come eliminarlo i trattamenti solo se le ragnatele
Come detto all’inizio, combat- sono scomparse, altrimenti ripe-
Come prevenirlo tere il ragnetto rosso non è sem- tiamo da capo. Tutti i trattamenti
Dato che l’aria secca lo favori- plice. Se ce ne accorgiamo quan- – con qualunque prodotto – vanno
sce, viceversa un ambiente umi- do l’attacco è recente e pochissi- fatti bagnando molto bene tutta la
do lo scoraggia perché ne inibi- me foglie sono state colpite, pro- pianta, anche sul retro delle foglie
sce lo sviluppo. Difficilmente si viamo ad arieggiare la stanza o la e alla base del fusto, dove si radu-
manifesterà su piante che vivono serra e ad aumentare l’umidità nano più facilmente i parassiti.
in bagno, proprio perché l’umi-
dità creata dalle docce, dai bagni
ALCUNE PIANTE BERSAGLIO
e dal bucato steso impediscono
lo sviluppo del parassita. Quindi,
se l’aria non è sufficientemen-
te umida, bisogna aumentare l’u-
midità attorno alle nostre piante,
per es. vaporizzandone il foglia-
me ogni giorno, ponendo nel sot-
tovaso un dito di ghiaia coper-
to da un velo d’acqua appoggian-
dovi sopra il vaso, mettendo una Acmella oleracea (“pianta Primula (infestazione Impatiens (infestazione
spugnetta sempre umida sopra il elettrica”). iniziale). grave).
terriccio e collocando gli umidi-
ficatori in ogni stanza (anche per
il nostro benessere). In questo
modo sarà difficile che il ragnetto
possa comparire e men che meno
aggredire le piante. Preveniamolo
anche evitando gli stress idri-
ci, soprattutto in esterni duran-
te la bella stagione, cioè ricor-
dandoci di bagnare con regolari- Kumquat (insieme Fagiolini (infestazione Oleandro (infestazione
tà: la carenza d’acqua indeboli- a cocciniglie). media). medio-grave).
sce le piante e ammoscia i tessuti

Il mio giardino | 51
MACCHINE E PRODOTTI

MOTOSEGA,
tt
per i boscaioli
Attrezzo necessario
i se iin giardino
i di cii sono alberi,
lb i va maneggiato
i t
con estrema prudenza e con cognizione di causa per evitare pericoli

N ella vita di qualunque giardi-


no si verificano prima o poi
situazioni in cui è necessario…
sta che a volte la motosega ser-
ve proprio. Ma non è un attrezzo
per tutti, perché il suo impiego può
Se prevediamo solo un uso saltua-
rio e su rami o ciocchi, è più conve-
niente acquistare un buon segac-
“darci un taglio”. La più norma- rivelarsi assai rischioso se non si è cio a mano o, tutt’al più, un’accet-
le è quando un albero è cresciuto esperti di taglio boschivo. ta. Esistono motoseghe professio-
eccessivamente (per il luogo dov’è nali, adatte a un utilizzo frequente
stato messo, quindi a monte c’è Professionale o hobbistica e continuato nella giornata, impie-
un pensiero errato…); la più ecce- Che sia elettrica, a batteria o con gate da boscaioli, taglialegna, operai
zionale è un grosso ramo spezza- motore a scoppio, la motosega è un forestali, agricoltori, manutentori
to dal maltempo o dalle malattie; la attrezzo molto utile a patto che lo si del verde, giardinieri ecc.: possono
più tragica è la caduta di un albero usi correttamente. Altrimenti può avere motore a scoppio o a batte-
con sradicamento; la più “stupida” essere molto pericoloso: una resi- ria, tutte molto potenti ed efficienti,
è l’abbattimento di un albero che stenza da parte del ramo che inten- pesanti e rumorose quelle a scop-
“non piace più, o fa troppa ombra, diamo tagliare potrebbe provoca- pio, molto meno se a batteria. Ed
o cresce troppo” (e qui torniamo al re un contraccolpo che ci sbilancia esistono motoseghe “leggere”, più
pensiero errato di cui sopra). Fatto o comunque ci prende di sorpresa. indicate per gli hobbisti che hanno

52 | Il mio giardino
MACCHINE E PRODOTTI
un bosco o un giardino con mol- Da scegliere
ti alberi e non demandino la manu-
tenzione al giardiniere: possono LA MOTOSEGA A BATTERIA
A CS1610 E DI EGO
essere a motore a scoppio o a bat-
teria o elettriche, hanno una poten- La motosega a batteria CS1610E da
za e un peso minori e una maggio- 40 cm di Ego Power+ rappresenta la
re semplicità d’utilizzo; sono indi- tecnologia più avanzata nel settore
cate anche per i meno esperti. del giardinaggio in termini di poten-
za e di prestazioni al pari dei model-
Dell’uso della motosega li a benzina, ma con meno rumore,
Impugniamo saldamente l’at- vibrazioni e zero inquinamento. In della pompa o
trezzo con entrambe le mani fase di progettazione EGO ha attri- l’inserimento del giusto
(mano destra sull’impugnatura buito la massima importanza sia al quantitativo di olio; inoltre il tappo del
posteriore, anche per i mancini), controllo da parte dell’utente che al serbatoio può essere aperto e chiuso
lavoriamo solo a tutto gas, usiamo comfort, senza scendere a compro- senza utilizzo di attrezzi. Anche il ten-
per il taglio la parte centrale della messi sulla potenza. Grazie a un’er- dicatena è stato migliorato e ottimiz-
lama (non la punta, che potrebbe gonomia migliorata, questa moto- zato per una facile messa a punto e per
causare rimbalzi), non tagliamo sega, che impiega un potente moto- rendere possibili tagli di abbattimento
mai più di un ramo alla volta. Se re brushless alimentato dalla batte- a filo mantenendo la corretta tensio-
lavoriamo su un pendio, teniamo- ria brevettata Arc Lithium da 56V di ne della catena durante l’uso. Infatti,
ci sempre a monte; siamo sempre EGO Power+, è dotata di un’eccezio- quando occorre ritensionare la cate-
calmi e concentrati, con buona nale combinazione di velocità della na, basta ruotare semplicemente la
visibilità. Se ci dobbiamo sposta- catena di 20 m/s e coppia, di arpio- manopola di tensione della catena e la
re, spegniamo la motosega (atten- ni per un migliore controllo durante il catena tornerà al suo stato di normale
zione alle parti bollenti!) e inse- taglio dei tronchi e di un freno catena utilizzo. Con un peso di 4,1 kg – bat-
riamo il coprilama. A lavoro ulti- che permette di tagliare in sicurezza teria esclusa – e realizzata con mate-
mato lasciamola raffreddare, ripu- rami e ceppi di dimensioni fino a 40 riali robusti e resistenti alle intemperie
liamola da segatura e altro spor- cm di larghezza. per una maggiore durata, è compati-
co, soprattutto le feritoie di aspi- L’aggiunta della lubrificazione auto- bile con qualsiasi batteria ad alte pre-
razione dell’aria per il raffredda- matica della catena, attraverso un stazioni ARC Lithium da 56 V EGO con
mento. Dopo ogni rifornimento di serbatoio dell’olio da 150 ml, rende il autonomia fino a 720 tagli, rendendola
carburante, verifichiamo anche la lavoro più sicuro e veloce riducendo al l’ideale per qualsiasi tipologia di lavo-
tensione della catena e l’efficienza minimo le operazioni di manutenzio- ro. La motosega viene venduta singo-
del freno catena (la catena si deve ne, incluse le regolazioni, l’attivazione larmente (CS1610E) a un prezzo con-
immediatamente arrestare se, sigliato di 289 euro o in kit (CS1614E)
con l’attrezzo in funzione, si lascia a un prezzo consigliato di 549 euro
la presa sull’impugnatura dotata (inclusi batteria da 5 Ah e caricabat-
di dispositivo di bloccaggio). terie rapido). Per gli utenti privati EGO
Power+ offre una garanzia di 5 anni
Sempre con indumenti su tutti gli utensili e una garanzia di 3
protettivi anni sulle batterie, se registrati sul sito
I pantaloni antitaglio (con fibre entro 30 giorni dall’acquisto.
metalliche che impediscono alla
lama di arrivare alla pelle) sono
raccomandati per proteggere le
gambe. Indossiamo scarpe o scar-
poni con antitaglio (con lama
metallica nella suola e nella pun-
ta della tomaia) e suola antiscivolo.
Proteggiamo le mani con robusti
guanti da lavoro – meglio ancora
con i modelli antitaglio – e gli occhi La motosega a batteria CS1610E da 40 cm Particolare della manopola
con un casco dotato di visiera pro- di Ego Power+ è agevole da utilizzare. tendicatena.
tettiva e cuffie antirumore.

Il mio giardino | 53
PAROLA ALLE AZIENDE

UN SALONE EMOZIONANTE
Già a gennaio il mondo professiona-
le del verde entra in fibrillazione in
attesa del Myplant & Garden (per gli
amici solo Myplant), il più importante
Salone italiano del florovivaismo dove
vengono presentate tutte le novità per
la stagione imminente. Le piante più
strane o più nuove, i prodotti, i terric-
ci e i concimi frutto di tanta R&S, i vasi
ecosostenibili, le attrezzature più per-
formanti, i nuovi modi di utilizzare e
comporre i fiori recisi. E poi i conve-
gni sui tappeti erbosi o sulla riforesta-
zione urbana. Il verde verticale e l’i-
droponica da appartamento. Le tec-
niche di marketing per i garden cen-
ter e i progetti per riqualificare gli edi-
fici cittadini. E tantissimo altro anco-
MYPLANT, una fiera
ra. Come giornalista di riviste perio-
diche e del web, il 7 gennaio per me
importantissima
incomincia il dialogo quasi quotidiano
con gli organizzatori di Myplant, per Un Salone dedicato ai professionisti del verde,
informare gli operatori professionali che però ha enormi ricadute anche sul pubblico
che visiteranno il Salone. Poi arriva la finale, gli appassionati di piante e fiori
data fatidica – nel 2024 ottava edizio-
ne dal 21 al 23 febbraio a RhoFiera (Mi)
– e l’emozione sale a mille: vedrò nei 3 D Che cos’è Myplant & Garden seguenti e non solo. A Myplant,
giorni di manifestazione tutto quello e perché è tanto famoso fra gli caso unico in Italia, si trova tutto
di cui parlerò ai miei lettori nei mesi addetti ai lavori? ciò che serve per il mondo degli
successivi. Al termine La fiera Myplant è la più impor- orti, delle piante, degli alberi,
del Salone la doman- tante fiera professionale e inter- dei fiori, e tutti gli accessori per
da è sempre la stessa: nazionale in Italia dedicata al ogni tipo di attività, professiona-
“Sarò riuscita a vedere mondo del verde. Gli addetti ai le e non, che abbia a che fare col
tutto, o mi sarò persa lavori vengono in fiera per ven- verde: dal seme alla foresta, dal-
qualcosa?”. Per descri- dere, comprare, trovare le novi- la ricerca genetica su nuovi tipi
vervi perché il Myplant tà da proporre ai consumatori, di piante e fiori al tosaerba, alle
è tanto importante, ho imparare, conoscere. È una fiera attrezzature per il giardinaggio
intervistato Valeria professionale, in cui non si ven- amatoriale, al verde per i cam-
Randazzo, exhibition de una cosa (una piantina, per pi sportivi di gioco (calcio e golf,
manager di Myplant & es.), ma si fanno ordini impor- ad esempio). Ci sono poi i pro-
Garden. tanti, ossia le scorte di prodotti dotti, i servizi e le soluzioni per
che saranno in vendita nei mesi ogni professionalità coinvolta: dai

54 | Il mio giardino
PAROLA ALLE AZIENDE
programmi informatici ai moto- ATTENZIONE: CREA DIPENDENZA!
ri elettrici, dagli accessori per i
floral designer a chi fa etichet- «Myplant, a detta di moltissimi visitato- mondo dei pollici verdi. Tra sfilate con
te, dalle proposte di arredo (per ri, è una fiera bellissima – dice Valeria abiti e accessori floreali, scenografie di
negozi e case) alla formazione –. È un evento che trasforma per tre punti vendita, concorsi internazionali
per chi lavora nel settore. Con gli giorni gli spazi fieristici in una gigante- di creatività, finestre sui trend, dimo-
anni, Myplant è diventato il punto sca serra-giardino ricca di sorprese in strazioni pratiche, arrampicate sugli
di riferimento per questi opera- ogni angolo. Tra le caratteristiche prin- alberi, installazioni d’autore a tema
tori, in Italia e all’estero: i prodot- cipali di Myplant c’è, inoltre, una pre- vegetale, i visitatori hanno l’impressio-
ti italiani sono molto ricercati dal senza di eventi, ambientazioni e labo- ne di varcare una soglia fatta di bellezza,
pubblico internazionale, e in fiera ratori per ogni tipo di professione affe- naturalità, colori e profumi, dalla quale
per questo motivo vengono cen- rente al verde, con ricadute sull’ampio fanno poi fatica a uscire a fine giornata».
tinaia di compratori dal mondo.

D Ci porti per mano dentro il


Salone descrivendo per i nostri e arredo urbano, di ogni foggia dedicate all’arboricoltura e alla
lettori che cosa vedono i visitatori e materiale, con ampia presen- forestazione. Procedendo, c’è il
professionisti? za di materiali riciclati e ricicla- comparto sempre molto affasci-
La fiera si sviluppa su 45mila mq: bili), il comparto della tecnica in nante dei macchinari per la manu-
uno spazio enorme, pari a diver- generale, dai substrati ai nutrienti, tenzione del verde: un reparto in
si campi da calcio di Serie A, per alle soluzioni anti-parassitarie. Un cui fanno capolino molte delle più
intenderci. Quasi la metà del- altro padiglione è dedicato al mon- interessanti novità tecnologiche
la superficie accoglie la miglio- do dell’architettura green, del- del settore. Abbiamo poi un padi-
re produzione orto-florovivaisti- la pianificazione urbana, della for- glione che propone prodotti e ser-
ca (dalle aromatiche alle piante da nitura e della manutenzione del vizi per i punti vendita: verde, vasi,
interno, dai bonsai alle Cactacee, verde, sportivo, pubblico, privato accessori, arredi, fertilizzanti, anti-
dalle grasse ai rivestimenti verdi, e dell’accoglienza, vicino al quale parassitari, oggettistica. Accanto
dalle piante da frutto alle alberatu- si trovano le sezioni più tecniche e attorno a questo nucleo, c’è l’im-
re…); c’è un’ampia panoramica sui portante area dedicata al fiore
servizi per i mercati e le imprese reciso, alla decorazione, alle idee
Myplant è l’Evento che tutti
(logistica, software, grafica, stam- regalo, una sezione super vivace
pa, distribuzione…), i vasi e con- i professionisti del settore della fiera, in cui i grandi maestri
tenitori (da vivaio, negozio, arre- del verde attendono della decorazione si sfidano a col-
do domestico, arredo per esterno ogni anno a febbraio pi di creatività e bellezza.

Gli espositori, oltre a mostrare le piante più belle,


Floreal design per matrimoni. tengono molto al visual merchandising (alla bellezza!).

Il mio giardino | 55
PAROLA ALLE AZIENDE

Olivo topiato alto 3 m e largo 6. I maestri del Floral Design si ritrovano al Myplant.

contagiosa. Questo accade ogni D Perché anche i convegni, mol-


anno, da sempre. Per creare il to specifici, tecnici e professiona-
proprio eden personale, si va in li, hanno ricadute pure per i citta-
negozio, nel centro specializzato, dini di tutta Italia?
nei chioschi, nelle rivendite agra- Sono di importanza fondamenta-
rie e così via. E si rimane spes- le. I professionisti devono studia-
so incantati davanti a tali meravi- re in continuazione cosa e come
glie. Nuovi colori, forme e dimen- fare il proprio mestiere, essere
sioni, nuova resistenza alle intem- aggiornati ad es. sui nuovi regola-
perie, nuova robustezza contro menti che consigliano, impongono
le aggressioni degli insetti, delle o vietano l’uso di alcune sostan-
muffe, dei funghi. E poi ci sono le ze, l’utilizzo di certi strumenti, l’u-
idee regalo per ricorrenze e ceri- so di altri materiali, la possibilità
monie. Spesso l’acquisto di pian- di eseguire in sicurezza determi-
te e fiori è accompagnato da vasi nati lavori, di compiere ogni lavo-
nuovi, prodotti sempre più biolo- ro secondo le più attuali norme
Dimostrazioni di tree climbing. gici, piccole o grandi attrezzatu- vigenti e così via. Tutto il corolla-
re per la manutenzione del verde. rio di incontri serve per restitui-
Myplant è uno degli snodi fonda- re al pubblico prodotti sani e sicu-
D Perché Myplant, sebbene non mentali perché tutto ciò accada. ri, i migliori consigli, le nuove ten-
aperto al pubblico, è tanto impor- La fiera è riservata ai professioni- denze, i regolamenti più avanzati,
tante anche per gli appassionati sti del settore orto-florovivaistico i prodotti più innovativi. Con par-
del verde? che lì mostrano, vendono, acqui- ticolare riguardo alle tematiche
Con l’arrivo della primavera, stano ogni tipologia di prodotto e della sostenibilità, del riciclo, del
milioni di italiani si riscoprono servizio perché la piantina, l’albe- risparmio energetico.
“pollici verdi”. I davanzali, i balco- rello, il fiorellino, il vaso, la cesoia,
ni, i terrazzi e i giardini si colora- il terriccio, il tagliaerba ecc. arri-
no e iniziano a profumare. Anche vino nelle case (ma anche negli MYPLANT & GARDEN
gli appartamenti subiscono que- hotel, giardini pubblici, parchi, ad
sta pacifica invasione vegetale. es.) degli italiani e non solo. La fie-
Lo stesso accade per gli orti, pic- ra mette insieme chi produce (dal
coli, medi e grandi, comunita- seme al trattore, dall’etichetta al
ri, privati, pubblici. È il momen- filare di alberi, dal vaso ai mazzi
to in cui la natura inizia a esplo- di fiori ecc.) e chi compra per poi www.myplantgarden.com
dere di bellezza, e la bellezza è consegnarlo ai punti vendita.

56 | Il mio giardino
UN PROBLEMA - LE SOLUZIONI

Piante da proteggere
dal freddo
IL PROBLEMA
Il clima è cambiato: adesso si possono coltiva-
re anche in Val Padana tante piante esotiche tipi-
che di zone calde. Ma questo non significa che si pos-
sa trascorrere l’inverno sperando che il termometro
non scenda sottozero o che non nevichi. Vi raccoman-
diamo caldamente di proteggere le piante più delicate,
magari solo nell’imminenza di un repentino abbassa-
mento termico (seguire ogni giorno il meteo!), tenen-
do a portata di mano le soluzioni più indicate.

SERRETTA DA BALCONE SERRA ARTIGIANALE


In novembre garden center, brico center e consorzi agrari traboccano di ser- Possiamo
rette da balcone e da giardino. Si tratta di modelli con intelaiatura metallica, anche farci
a 2, 3, 4 piani, con copertura in plastica con cerniere e laccetti di fissaggio. fare da
Costano poco e si montano in un batter d’occhio. Attenzione però alle cer- un bravo
niere, che vanno maneggiate con delicatezza per non scucirle in poco tem- artigiano o
po. Consigliabile anche l’acquisto del telo di ricambio, soprattutto se abbia- costruire noi
mo gatti che si appenderanno alla plastica a caccia di insettini intrappo- una serretta
lati nella serra… Per maggior sicurezza, fissiamo con mollette da bucato il da appoggiare
telo al telaio tubolare e tendiamo una cor- su un tavolino
da fra un piedino del telaio e la ringhiera: le o un mobiletto
folate di tramontana o maestrale possono sul balcone.
essere così impetuose da tendere a solleva- Le dimensioni
re il telo o a portarlo via, e con esso sposta- minime sono
re la serretta. Protegge soprattutto da piog- di 60 x 40 x 50 h cm. Va realizzata in legno e plexiglass,
gia e neve, più che dal freddo. Per arginar- con il coperchio inclinato e incernierato, chiuso da
lo meglio, rivestiamo i pianali con un foglio ganci; un’asticella lo terrà aperto nelle giornate di sole.
di plastica a bolle e un telo di non tessuto. Prevediamo anche un meccanismo di fissaggio della
Teniamo a portata altri teli di non tessuto da serretta alla muratura (basta anche una corda), perché il
stendere sopra le piante se si prevede il gelo. vento forte potrebbe rovesciarla.

VERANDA MULTIUSO
Per risolvere una volta per tutte il pro- di ultima generazione, facili da pulire. In
blema piante d’inverno, è possibi- una buona veranda in qualsiasi stagione
le installare una veranda, anche pre- dell’anno la qualità abitativa è ecceziona-
confezionata se la struttura dell’edi- le, contribuendo a ridurre notevolmen-
ficio è lineare. Scegliamo un modello in te il consumo energetico, finalizzato sia
PVC antimuffa, con vetri e profili in PVC al riscaldamento, sia alla refrigerazione.
speciali, entrambi ad alto valore termoi- L’isolamento termico da freddo, sole, calo-
solante, per proteggere dal freddo inver- re o rumore può essere ulteriormente
nale e dall’afa estiva, e isolanti dai rumo- migliorato con l’impiego di appositi vetri
ri esterni grazie ai vetri multifunzionali doppi o tripli, riflettenti o assorbenti.

Il mio giardino | 57
Ricordati di me
Ti ricordi com'era rubare le ciliegie dal ramo? Ti ricordi d'estate il canto delle rane?
E quando alzavi gli occhi al cielo pieno di rondini in primavera? Cosa ricorderanno le
nuove generazioni di tutta questa bellezza?

Ricordati della Lipu nel tuo testamento.


Insieme potremo proteggere gli animali o un luogo di natura incontaminata e realizzare un progetto
che durerà per sempre e parlerà anche di te.
Per avere maggiori informazioni e ricevere gratuitamente la Guida ai lasciti testamentari e alle
grandi donazioni visita il sito www.lipu.it/lasciti oppure parla con noi al numero 0521-1910711
o scrivi una mail a lasciti@lipu.it

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DA SAPERE

lunario di dicembre
Il proverbio del mese 1 LUCE SOLARE
ALBA 7:08
2 EFFETTUIAMO LE ULTIME 3 NEL SUD ALLESTIAMO
LAVORAZIONI DEL TERRENO LE PROTEZIONI PER LE PIANTE
Chi fa Natale al sole, TRAMONTO 16:30 PIÙ DELICATE
ORE LUCE 9:22
fa Pasqua al fuoco.
LUNA LUNA LUNA
CALANTE CALANTE CALANTE

4 POTIAMO ALBERI, ARBUSTI 5 6 CONTINUIAMO A IMBIANCHIRE 7 COMPIAMO UN TRATTAMENTO


E RAMPICANTI A FOGLIA CADUCA RADICCHI E PORRI CON OLIO MINERALE CONTRO
I PARASSITI ANIMALI

LUNA LUNA LUNA LUNA


CALANTE CALANTE CALANTE CALANTE
ULTIMO
QUARTO

8 9 CONTROLLIAMO PATATE, 10 LUCE SOLARE


11 IN VAL PADANA SEMINIAMO A
CIPOLLE E ZUCCHE IN MAGAZZINO ALBA 7:17 DIMORA IN SERRA FREDDA
TRAMONTO 16:30 RADICCHI DA TAGLIO
ORE LUCE 9:13

LUNA LUNA LUNA LUNA


CALANTE CALANTE CALANTE CALANTE

12 SEMINIAMO 13 14 15 NEL SUD METTIAMO A DIMORA


SCALOGNO AL SUD LE BIENNALI SEMINATE IN ESTATE

LUNA LUNA LUNA LUNA


CALANTE NUOVA CRESCENTE CRESCENTE

16 NEL CENTRO-NORD ITALIA 17 SEMINIAMO A DIMORA 18 METTIAMO A DIMORA 19 PIANTIAMO BULBOSE PRIMAVERILI
PIANTIAMO ARBUSTI, RAMPICANTI IN SERRA I RAVANELLI I FRUTTIFERI A RADICE NUDA CHE FIORISCONO IN MAGGIO
CADUCIFOGLI E ROSAI

LUNA LUNA LUNA LUNA


CRESCENTE CRESCENTE CRESCENTE CRESCENTE
PRIMO
QUARTO

20 LUCE SOLARE
21 22 PRELEVIAMO LE MARZE 23 RIPRISTINIAMO
ALBA 7:24 PER GLI INNESTI PRIMAVERILI LA PACCIAMATURA ANTIFREDDO
TRAMONTO 16:31
ORE LUCE 9:07

LUNA LUNA LUNA LUNA


CRESCENTE CRESCENTE CRESCENTE CRESCENTE
SOLSTIZIO
D’INVERNO

24 RACCOGLIAMO CAVOLI, 25 26 27
PORRI, SPINACI E RADICCHI

LUNA LUNA LUNA LUNA


CRESCENTE CRESCENTE CRESCENTE PIENA
NATALE SANTO
STEFANO

28 INIZIAMO LE POTATURE 29 30 PULIAMO I TRONCHI 31 LUCE SOLARE


NEL FRUTTETO CON LA SPAZZOLA DI FERRO ALBA 7:28
TRAMONTO 16:38
ORE LUCE 9:10

LUNA LUNA LUNA LUNA


CALANTE CALANTE CALANTE CALANTE

60 | Il mio giardino
lunario di gennaio
Il proverbio del mese 1 LUCE SOLARE
ALBA 7:28
2 3 ELIMINIAMO LE PIANTE
MORTE O IRRECUPERABILI
San Bastiano TRAMONTO 16:39
ORE LUCE 9:11
[NdR 20 gennaio]
LUNA LUNA LUNA
la viola in mano. CALANTE CALANTE CALANTE

4 SARCHIAMO E CONCIMIAMO 5 NEL SUD PIANTIAMO 6 7 POTIAMO LE PIANTE


L’ASPARAGIAIA E LA CARCIOFAIA AGLIO E CIPOLLA (VARIETÀ TARDIVE) DA TERRAZZO TROPPO INGOMBRANTI

LUNA LUNA LUNA LUNA


CALANTE CALANTE CALANTE CALANTE
ULTIMO EPIFANIA
QUARTO

8 SEMINIAMO A DIMORA IN TUNNEL 9 FORZIAMO 10 LUCE SOLARE


11
LATTUGA E RADICCHIO DA TAGLIO L’INDIVIA ALBA 7:27
TRAMONTO 16:48
ORE LUCE 9:21

LUNA LUNA LUNA LUNA


CALANTE CALANTE CALANTE NUOVA

12 13 RACCOGLIAMO 14 SEMINIAMO ALL’APERTO 15 PIANTIAMO ROSAI


GLI AGRUMI PRIMULE E VIOLE A RADICE NUDA

LUNA LUNA LUNA LUNA


CRESCENTE CRESCENTE CRESCENTE CRESCENTE

16 METTIAMO A DIMORA BULBOSE 17 18 SEMINIAMO IN SEMENZAIO 19


PRIMAVERILI FIORITE A MAGGIO CALDO IL BASILICO

LUNA LUNA LUNA LUNA


CRESCENTE CRESCENTE CRESCENTE CRESCENTE
PRIMO
QUARTO

20 LUCE SOLARE
21 RACCOGLIAMO 22 LAVIAMO E DISINFETTIAMO 23 SEMINIAMO IN VASETTI IN SERRA
ALBA 7:22 CAVOLI E PORRI VASI E ATTREZZI CALDA CETRIOLO E MELONE
TRAMONTO 17:01
ORE LUCE 9:39

LUNA LUNA LUNA LUNA


CRESCENTE CRESCENTE CRESCENTE CRESCENTE

24 INNESTIAMO 25 26 NEL NORD 27 PREPARIAMO IL TERRENO


IL MANDORLO PIANTIAMO L’AGLIO PER LE SEMINE

LUNA LUNA LUNA LUNA


CRESCENTE PIENA CALANTE CALANTE

28 POTIAMO ALBERI, 29 INTERRIAMO 30 31 LUCE SOLARE


ARBUSTI E RAMPICANTI LE ERBE DA SOVESCIO ALBA 7:14
TRAMONTO 17:15
ORE LUCE 10:01

LUNA LUNA LUNA LUNA


CALANTE CALANTE CALANTE CALANTE

Il mio giardino | 61
IN CASA
6 REGALI PER GIARDINIERI
SUL FRIGORIFERO
Come ogni anno scatta la ricerca dei doni SÌ O NO?
per familiari, parenti e amici? Se qualcuno
di loro è appassionato di giardinaggio, pen- Meglio di no, perché la chiu-
siamo a regali “verdi”, non necessariamen- 4 Set di attrezzi da giardino (paletta, sar- sura degli sportelli sbuf-
te costosi, in una bella confezione homema- chiello, piantabulbi ecc.) o da terrazzo (più fa verso l’alto aria fredda o
de. Ecco alcuni esempi. piccoli) da avvolgere in carta da pacco grez- gelida, mentre dal moto-
1 Confezioni di bulbi (meglio estivi, visto che za, fermata con fili di rafia e fiori secchi o re sul retro sale aria troppo
quelli primaverili devono essere già a dimo- rametti di conifere. calda. Teoricamente le pian-
ra per Natale), da mettere in cestini di vimi- 5 Confezioni di etichette da fiori o cartelli- te potrebbero stare al centro
ni avvolti con cellophane e fiocchi colorati. ni, magari scelte fra quelle in rame, elegan- del frigo, dove però arrivano
2 Bustine di semi, di annuali, perenni o ti e indistruttibili, da infilare in una pochette comunque le vibrazioni del
ortaggi, da mettere in scatole di latta da di plastica lavabile, utile per contenere mil- motore e dell’apertura/chiu-
legare con nastri monocolore. le cose anche nel capanno da giardino o nel sura sportelli, che infastidi-
3 Cesoie, sempre utili in giardino e balcone mobile da esterni. scono i vegetali.
purché di buona qualità, da confezionare in 6 Guanti da lavoro e/o grembiule, “incar-
sacchettini di tela, reperibili anche presso le tati” con un classico strofinaccio dell’anno
botteghe del commercio equo e solidale, e da prossimo, che può essere utilizzato per puli-
chiudere con un nastrino di raso in cui infila- re gli attrezzi o le superfici proprio in giardi-
re un paio di pine (tipo quelle del pino silve- no. Fermatelo con un nastro e un rametto di
stre, piccoline) legate con fil di ferro. vischio: un doppio regalo beneaugurante.

5 COSE DA FARE IN APPARTAMENTO


1 Controllare con regolarità il terriccio 4 Una volta al mese pulire con una spu-
per capire se è necessario annaffiare: il gnetta le foglie più grandi, con il phon
riscaldamento fa consumare più acqua. ad aria fresca le foglie più piccole e con
2 Mantenere gli umidificatori sempre un pennellino le foglie pelose e le pian-
pieni sui termosifoni, o vaporizzare te grasse.
ogni giorno le piante a foglia lucida. 5 Le piante in fiore (stella di
3 Controllare una volta a set- Natale, anturium, orchi-
timana le piante in casa: ora dee ecc.) ogni 15 giorni
che il riscaldamento funzio- vanno concimate con Consiglio pratico
na a pieno regime, è più faci- un prodotto per piante
le che appaiano ragnetto rosso da fiore, per prolungar-
e cocciniglie. ne la fioritura.

La stella di Natale perde le foglie


È la sua prima reazione agli sballottamenti: dalla ser-
ra del produttore al camion al negozio di vendita alla nostra La distanza dagli infissi
macchina alla nostra casa. È normale che cada il giro più bas- Ogni volta che apriamo la porta
d’ingresso o del terrazzo, oppure le
so di foglie basali, ma non oltre. Se continuano a scivolare finestre per il ricambio d’aria, entra
giù, manca l’umidità ambientale (vedi pag. 7). Non vaporizzia- una ventata d’aria fredda o gelida:
mo il fogliame perché la stella non gradisce e le foglie si mac- se investe direttamente le piante
d’appartamento, lo sbalzo di tem-
chiano. Se prima di cadere si arricciano sui bordi, allora man-
peratura può anche farle annerire
ca l’acqua: annaffiamo un po’ di più, o nel sottovaso o da sopra e morire. Mettiamole dietro il rag-
sul terriccio. Infine, se si arricciano e si seccano subito, è l’aria gio d’apertura, non davanti!
troppo calda: mettiamo la pianta a non più di 18 °C.

62 | Il mio giardino
IN TERRAZZO

La pianta del mese: il crisantemo Consiglio pratico

Si trova in vendita sino a fine novem- perché potrebbero stressarsi e seccare


bre e vale la pena di prenderlo per- tutti i boccioli. Ricordiamoci di bagnar-
ché comunque fiorirà fino a metà li spesso nel sottovaso, visto che il conte-
dicembre, se tenuto correttamente. nitore non è adeguato: se appassiscono
Dopodiché lo si potrà piantare in giardino per mancanza d’acqua, si seccano fiori e
dove durerà per anni, magari realizzan- bocci. Aggiungiamo una dose di concime
do nel tempo un’aiuola dedicata: le infio- liquido per piante da fiore ogni 10 gior-
rescenze appariranno già a inizio settem- ni. Almeno sulle varietà a fiore grande,
bre e fin quasi a Natale. tagliamo il capolino sfio-
Per tenerlo in vaso, inve- rito appena prima di una
ce, all’arrivo a casa rinva- biforcazione dello stelo.
siamo solo i crisantemi Attenzione: mai tenere un
mini, che hanno veramen- crisantemo in casa, visto Abete con pane di terra
te troppo poca terra. Tutti che sopporta fino a –15 °C Acquistiamolo anche con largo anti-
cipo; trapiantiamolo subito in un
gli altri lasciamoli stare: è e perfino la neve, ma non vaso di misura adeguata, con dre-
sempre pericoloso rinva- tollera temperature supe- naggio sul fondo e terriccio univer-
sare le piante in fioritura, riori a 15 °C. sale, pressando e bagnando bene;
lasciamolo all’aperto controllan-
do che la terra rimanga umida ma
non inzuppata. Portiamolo in casa
due-tre giorni prima del Natale per
7 lavori di novembre-dicembre
addobbarlo, spostandolo all’ester-
no ogni sera e facendolo rientrare
1 Tenere puliti balconi e terrazzi eliminando
la mattina, e vaporizzando due vol-
ogni 15 giorni i residui vegetali che cadono sul
te al giorno tutta la chioma. Alla fine
pavimento.
delle feste torna definitivamente in
2 Estirpare le annuali da fiore ormai arrivate a
esterni, seguendo sempre l’umidità
fine ciclo.
del substrato.
3 Bagnare leggermente gli arbusti sempreverdi
se non piove per più di 3 settimane.
4 Proteggere anche nel Sud le piante delicate rico-
verandole in casa, e quelle meno rustiche nel Nord 6 Proteggere gli agrumi nel Nord e Centro Italia
avvolgendo il vaso e la chioma con plastica pluri- spostandoli in una stanza fresca oppure avvolgen- ABETE SENZA RADICI
ball o tessuto non tessuto. do la chioma con telo di non tessuto e il vaso con Gli alberelli senza terra
5 Per le piante più piccole e poco rustiche, mon- plastica a bolle. (chiamati in gergo “punte”)
tare la serra da balcone, foderandone i piani con 7 Ogni 15 giorni controllare le piante protette alla vanno acquistati poco prima
pluriball, e spostarvele all’interno, preferibilmen- ricerca di parassiti o funghi e, nel caso, trattare del 25 dicembre; si pongono
te ben asciutte. subito con un prodotto biologico adatto. ugualmente in un contenitore
fermando il tronco con terra
usata o sassi; possono essere
addobbati subito e tenuti
in casa, tenendo presente
COSA SI POTA ADESSO che perderanno rapidamente
molti aghi; anche in questo
Tutti gli arbusti spoglianti, se necessitano dal taglio: sulla vecchia vegetazione caso è bene vaporizzare spesso
la chioma per rallentare
di una riduzione dell’ingombro, si possono non produrrebbero più, quindi da metà il processo di caduta.
accorciare dalla fine di novembre alla metà dicembre a metà febbraio si accorciano a Dopo l’Epifania si pongono
di febbraio; oltretutto la potatura produrrà 5 cm dal terriccio. Quanto alle Graminacee, nel cassonetto dei rifiuti
organici da dove diventeranno
un abbondante ricaccio primaverile con aspettiamo febbraio, anche perché durante
compost.
fogliame denso e tanti fiori. Lasciamo l’inverno ci fanno compagnia le loro
stare invece tutti i sempreverdi: per spighe ondeggianti al vento. Mano alle
loro la stagione delle forbici si aprirà forbici in giornate miti e asciutte, fra le
a fine dicembre e sino a fine gennaio. 12 e le 14, con utensili puliti e ben affilati,
Procediamo invece lasciando per ultimi gli
sulle erbacee perenni esemplari che portano
da fiore che traggono segni di malattie
anch’esse beneficio o parassiti.

Il mio giardino | 63
IN GIARDINO
AMELANCHIER, PER TANTI MOTIVI

Attira merli, tordi e cesene grazie ai un’altezza massima di 3 m. In autun-


grappoli di bacche rosse, blu, viola e no sono spettacolari anche per i colori
nere molto decorative e in alcune spe- delle foglie, che prima di cadere diven-
cie commestibili anche per l’uomo, tano gialle e poi rosse fino al porpo- di frutti, o al massimo a mezz’ombra.
come in Amelanchier canadensis (sfe- ra. E cosa dire della primavera, quan- Accettano qualsiasi buon terreno ric-
re nere dolciastre) e in A. stolonifera, do in maggio compaiono i fiori bian- co di materia organica e non siccito-
che regala frutti grandi e dolci. Le tan- chi a 5 petali, riuniti in vistosi grappo- so, assolutamente ben drenato per-
te specie di amelanchier (A. laevis, A. li? Rusticissimi e poco esigenti, si tro- ché temono moltissimo i ristagni idri-
ovalis, A. alnifolia, A. lamarckii ecc.) vano bene dalle coste fino ai 1.000 m di ci. Vanno annaffiati nel primo anno
si possono allevare ad alberello o ad quota. Preferiscono una collocazione in dall’impianto. A. ovalis, il pero corvino,
arbusto (producono tanti polloni), per pieno sole, che favorisce la produzione si può anche coltivare in vaso grande.

Potare alberi monumentali


In molti Comuni italiani vige l’ordinan- atlantici, piantati a profusione nei giardini
za che obbliga i proprietari di giardini a condominiali del Nord Italia negli anni ’70 e
tenere gli alberi in modo che non cada- ’80 del secolo scorso e ormai divenuti esem-
no né si spezzino con le intemperie. Da plari monumentali di 30 m d’altezza e quasi
metà novembre a fine febbraio si proce- altrettanti di diametro. È buona norma pro-
de con le potature, che vanno condotte da cedere a una potatura straordinaria ogni 5-7
personale esperto in piena sicurezza, rivol- anni, mediante l’intervento di una squadra
gendosi a un giardiniere professionista. Se di tecnici altamente specializzati e con mez-
gli alberi sono monumentali, invece, biso- zi speciali. Fino al 31-12-2023 è ancora attivo il
gna contattare un’impresa che effettui inter- Bonus Verde (detrazione dall’Irpef della spe-
venti di potatura in quota con il cestello o sa fino a 5000 euro) che, soprattutto nel caso
attraverso tecnici potatori in tree-climbing: di piante condominiali, viene detratta da cia-
è il caso, frequente, dei cedri del Libano o scun condòmino.

8 LAVORI DI NOVEMBRE-DICEMBRE Consiglio pratico


Vite americana,
1 Annaffiare leggermente i semprever- ma anche dei bulbi a fioritura tardo campionessa di colore
di messi a dimora negli ultimi 12 mesi, invernale e primaverile. Fra vite canadese (Parthenocissus tri-
cuspidata = Ampelopsis t.) e americana
se non piove per 20 giorni. 5 Se non si è fatto in ottobre, effettuare (Parthenocissus quinquefolia) la secon-
2 Entro fine novembre nel Nord Italia l’ultima potatura sulle siepi semprever- da vince il primo premio per il colore
(ma sulle Alpi andava fatto entro fine di, entro fine novembre. autunnale: da fine ottobre a fine novem-
bre le belle foglie verde bottiglia si
ottobre) estrarre i tuberi di dalia dal ter- 6 Continuare la raccolta di foglie e detriti
arrossano fino a diventare porpora pri-
reno, pulirli e conservarli in una stanza vari che cadono a terra sporcando pavi- ma di cadere. Da settembre in poi rega-
fresca e asciutta. Nel Sud non importa. menti e vialetti e riempiendo le aiuole. la anche i frutti, bacche blu molto deco-
3 Completare la pacciamatura al pie- 7 Entro fine novembre nel Nord e metà rative che perdurano fino a inizio inver-
no e che sono una vera delizia per gli
de delle piante meno rustiche o appena dicembre nel Sud dividere i cespi di uccelli, ma non sono commestibili per
messe a dimora, utilizzando foglie sec- Graminacee e piante erbacee perenni l’uomo. È una rampicante molto robu-
che, paglia, sfalcio d’erba, oppure cor- troppo espanse, per ripiantarle in pun- sta e rustica, velocissima nella crescita:
usiamola per coprire intere pareti, per-
teccia o iuta, fermando il tutto con pie- ti con più spazio. golati, graticci e facciate, senza bisogno
tre, legnetti o altri pesi. 8 Lavorare il terreno in vista del- di legarla perché è dotata di viticci ter-
4 Dalla Val Padana in giù, entro metà le piantagioni invernali e primaveri- minanti con ventose. Ovviamente, però,
in inverno il sostegno rimane completa-
dicembre terminare le piantagioni o gli li. Incorporare anche il concime, che
mente a vista. Memo: la vite americana
spostamenti di alberi, arbusti ed erbacee sia granulare a lenta cessione, letame si riconosce perché ha foglie composte
perenni, piante da siepe e rampicanti, maturo o stallatico secco. da 5 foglioline, mentre la vite canadese
ha una singola foglia con 3 punte.

64 | Il mio giardino
NELL’ORTO

Semine in novembre-dicembre Consiglio pratico

1 Seminare a dimora all’aperto (Val


Padana): carciofo, spinacio, valerianella.
2 Seminare in semenzaio (Val
Padana): cavolo cappuccio, lattuga,
verza.
3 Seminare a dimora all’aperto
(Sud Italia): aglio, cipolla, cavolfiore,
cavolo cappuccio, fava, pisello,
ravanello, spinacio.

Ortaggi conservati
SEMINE E TRAPIANTI IN GENNAIO Controlliamo la verdura immagaz-
zinata: è sufficiente che un singo-
1 Seminare a dimora all’aperto (Val lo ortaggio (per esempio una pata-
Padana): spinacio, valerianella. ta) marcisca per causare, se non
2 Seminare a dimora all’aperto (Sud viene rimossa tempestivamente,
un danno che si propaga a mac-
Italia): aglio, agretti, carote, cavolfiore,
chia d’olio.
cavolo cappuccio, cicoria, cipolla, fava,
pisello, rapa, ravanello, spinacio.
3 Seminare in semenzaio (Sud Italia):
zucchino. PULIZIE DI FINE STAGIONE
4 Trapiantare sotto tunnel (Val Padana):
cavolo cappuccio, lattuga, verza.

Ordiniamo il seme di patata per reperire


senza problemi la varietà desiderata e procedere
al pre-germogliamento dei tuberi.

Approfittiamo dell’inverno per la


9 cose da fare in novembre-dicembre manutenzione e la pulizia degli
attrezzi per l’orto e il frutteto,
1 Continuare a 4 Rincalzare la e per la verifica del funziona-
imbianchire radicchi, carciofaia. mento del materiale per l’irri-
porri, cardi e indivie, 5 Scalzare gazione (irrigatori, gocciolatoi,
prestando attenzione l’asparagiaia. collettori, manichette, ecc.) in
alle gelate precoci. 6 Arieggiare le ser- modo da effettuare per tempo
2 Raccogliere con re di coltivazione nelle riparazioni o eventuali sostitu-
parte del pane di ter- ore centrali delle gior- zioni. Oltre che puliti, gli attrez-
ra il pan di zucchero e nate miti e soleggiate. zi vanno oliati se necessario, e
il cavolo cinese e avvol- 7 Se ancora non è le lame devono venire affilate,
gerli in fogli di giornale stato fatto, lavorare il così da evitare tagli sfilacciati,
per conservarli a lungo. terreno incorporando il concime (letame causa di seri guai per le piante.
3 Proteggere dalle notti gelate con maturo, compost o stallatico secco). Riponiamo ogni utensile in buon
una coperta di foglie secche e paglia o 8 Nel Centro Italia, sul terreno nudo ordine, secondo logica. Dopo il
un telo di non tessuto (da rimuovere seminare specie da sovescio, come controllo, compiliamo una lista
di giorno col sole) gli ortaggi inverna- senape, colza o trifoglio incarnato. di quanto ci servirà nella prossi-
li (porri, cavoletti di Bruxelles, cavoli da 9 Raccogliere i materiali riutiliz- ma stagione: nuovi attrezzi, fili
foglia, indivie, radicchio, aglio e cipolle). zabili (es. legacci, teli, tutori), ripuli- di ferro, legacci, pali, tubi, con-
Non coprire la valerianella, che non tol- re gli attrezzi e riporli in magazzino o cimi, prodotti per la difesa ecc.
lera la mancanza di luce. in cantina.

Il mio giardino | 65
NEL FRUTTETO

8 consigli per novembre-dicembre Consiglio pratico

1 Continuare a raccogliere con cura parassiti adul-


da terra e dai rami tutti i frutti non ti e larve che
raccolti, per ridurre le infezioni fun- vi si sarà anni-
gine la prossima primavera. Vanno dato cercando
gettati tra i rifiuti organici. protezione per
2 Anche nel Sud Italia, come nel l’inverno.
Nord finché la terra non gela, via libe- 5 Se già non è sta-
ra alle piantagioni di nuovi alberi e to fatto, bisogna raccogliere tutti i
cespugli da frutto, le cui buche erano frutti caduti a terra, per evitare che
state scavate già da ottobre. fungano da ricettacolo di parassiti e
Nutrimento agli agrumi
3 Appena saranno cadute tutte le malattie. Adesso gli agrumi sono in piena
foglie, verso fine novembre sulle 6 Ripulire i tronchi delle piante mol- produzione e vanno supportati
Drupacee e verso metà dicembre sul- to vecchie, per eliminare la cor- con sostanze adeguate, come quel-
le contenute nel Concime Agrumi
le Pomacee, procedere con un trat- teccia ormai scollata, nella quale si
e Olivi KB 800 g. Si utilizza nella
tamento unico (scegliere un prodot- annidano uova e larve di parassiti. messa a dimora e durante l’alleva-
to autorizzato su entrambe le colture Impiegare una spazzola a setole rigi- mento. Il contenuto di potassio e
allo stesso dosaggio) con sali di rame, de o di ferro, passandola con energia magnesio esalta la sapidità dei frut-
ti e previene ingiallimenti e cloro-
che disinfettano e riducono il poten- e raccogliendo accuratamente tutti i si. La componente organica, pro-
ziale patogeno fungino. residui caduti a terra. veniente da guano di uccelli mari-
4 Porre le fasce di cartone (altezza 7 Sulle Pomacee (melo, pero, nashi, ni, migliora la struttura del terre-
no favorendo la sofficità del suolo
40-50 cm) attorno agli alberi da frut- cotogno), verso fine dicembre è pos- e mette a disposizione, con la giu-
to di cui è stata terminata la raccol- sibile procedere con le potature. sta gradualità, gli elementi nutritivi
ta, legandole con una corda in alto 8 Sulle altre piante da frutto si può alle piante. La componente minera-
le determina la pronta risposta del-
e in basso. Si rimuoveranno in mar- effettuare il taglio dei rami malati o
la pianta dopo l’applicazione.
zo, con tutto il corredo di insetti secchi.

IN CASO DI BRINA O NEVE


I kaki si possono raccogliere sino a fine novembre: rimanendo
sulla pianta, completano il ciclo di maturazione e sono In presenza di forti brinate,
già commestibili. Non lasciamoli ammalorare sull’albero… non camminiamo nella parte
inerbita del frutteto: sarebbe
inevitabile spezzare gli steli
dell’erba, resi fragili dal gelo.
DUE POTATURE SECONDO L’ETÀ Se occorre effettuare degli
interventi, è consigliabile
Un albero da frutto è in “allevamento” la potatura viene definita di produzione; attendere le ore centrali del-
quando è nella fase giovanile, durante la anche in questo caso i tagli possono essere la giornata. Se dovesse nevi-
quale l’albero non produce. La potatura molto diversificati tra loro. Un fattore fon- care molto (specie se è neve
di allevamento deve formare la pianta in damentale da tenere comunque in consi- molle, più umida e pesan-
modo simile al suo naturale portamento, derazione è la vigoria della varietà: quanto te) eliminiamo già durante
costruendo una struttura scheletrica del- maggiore è la vigoria, tanto minore dovrà la nevicata gli accumuli sui
la dimensione voluta, adeguata a suppor- essere l’intensità di potatura. Infatti, pota- rami, che potrebbero cedere
tare la produzione. Uno degli scopi princi- ture energiche effettuate su alberi vigorosi sotto il peso. È consigliabile
pali di questa operazione consiste quin- richiamano ulteriormente la pianta a pro- scuoterli per liberarli, usan-
di nel rapido raggiungimento della fase di durre legno, con sviluppo di germogli vigo- do per esempio la parte piat-
maturità, vale a dire della piena fruttifica- rosi e di pochi frutti. ta del rastrello.
zione: in linea generale, le potature ener-
giche in fase di allevamento ritardano l’i-
nizio della produzione. Quando poi l’albero
comincia a produrre frutti a ogni stagione,

66 | Il mio giardino
VOI E LE VOSTRE PIANTE
Pistacchio.

Il Mondo
segreto
delle piante
Alla scoperta dei loro frutti

N oi della Floricoltura
Prandini siamo appassiona-
ti di piante e crediamo che ogni
bianco-rosso, ottimi per il consumo
fresco. La conosciamo tutti nei suoi
colori tradizionali, ma la mela a
Le nostre piante verranno
consegnate direttamente con
i corrieri nazionali, in modo
ambiente possa beneficiare della Polpa rossa ti conquisterà sicura- che tu possa goderti la bellezza
loro presenza. Che tu, caro letto- mente per il suo colore interno ros- del verde comodamente da casa.
re, sia un appassionato giardiniere so delicato e per il suo inconfondi- Visita il nostro sito web www.
o un principiante in cerca di bile gusto. Sono utilizzati in moltis- vivaiprandini.com per esplora-
una pianta a bassa manutenzione, simi modi, ma essiccati sono re la nostra collezione e iniziare
abbiamo qualcosa di speciale per la forma migliore in cui li conoscia- a portare la natura nella tua vita.
te. Ecco perché dovresti scegliere mo: stiamo parlando dei pistacchi! Se hai domande o hai bisogno di
una delle nostre novità autunnali Questo frutto si adatta molto facil- assistenza, non esitare a contat-
per arricchire il tuo giardino. Nel mente ai nostri climi, resistendo tarci via email all’indirizzo info@
nostro vivaio abbiamo una vasta fino a temperature molto rigide. vivaiprandini.com o telefoni-
scelta di piante, da quelle con i Necessita ovviamente del suo camente al numero 0321/908163.
frutti gustosi alle piante ornamen- impollinatore per poter produrre Siamo a disposizione per
tali da interno, agli alberi da frutto i frutti che tanto apprezziamo. informazioni e ti aspettiamo per
tradizionali. Tra le novità autunna- Se invece sei un appassionato visitare la nostra azienda sita
li ti proponiamo il gelso Sangue di piante colorate, ti proponiamo a Borgo Ticino (No), solo a pochi
e Latte, una varietà molto parti- i nostri bellissimi banani orna- passi dal lago Maggiore. E segui-
colare della famosa pianta già uti- mentali, che con le loro foglie ci anche sui nostri canali social
lizzata da centinaia di anni, che verdi, nere e variegate coloreranno Floricoltura Prandini per
produce frutti dal curioso colore il tuo balcone o il tuo giardino. e @floricolturaprandini).

Gelso Sangue e Latte. Mela a polpa rossa. Banano.

Il mio giardino | 67
Cosa fare nei mesi
di DICEMBRE-GENNAIO
MOSTRE CORSI EVENTI LIBRI NOTIZIE

CORSI EVENTI

FLORA IN ABBAZIA Le giornate


delle camelie
A Villa Della Porta Bozzolo,
Casalzuigno (VA), sabato 18 e dome-
Corso di nica 19 novembre, dalle 10 alle 18 tor- invernale con varietà di camelie sasan-
acquerel- na in veste autunnale la mostra e qua provenienti dalle floricolture del
lo botani- mercato di florovivaismo dedica- lago Maggiore, delle province di Verbania
co con Maria ta alla camelia, arbusto sempreverde e Varese. Si potrà inoltre ammirare e sco-
Rita Stirp e: dell’Estremo Oriente i cui bellissimi fio- prire la pianta del tè (Camellia sinensis),
Coloriamo il Natale, dal 2 al 9 ri dolcemente arrotondati formavano il ed è prevista la degustazione e vendita
dicembre in Alto Adige al Centro bouquet prediletto dalla celebre dama del tè italiano. Oltre alla possibilità di fru-
Convegni Abbazia di Novacella del romanzo di Alexandre Dumas. Si rin- ire della consulenza dei più esperti cono-
a Bressanone (Bz). Lo studio del nova l’appuntamento con Le Giornate scitori di camelia, in entrambe le giorna-
disegno dal vero e della tec- delle Camelie, evento realizzato in col- te di manifestazione sono in programma
nica dell’acquerello botanico laborazione con la Società Italiana del- workshop tematici, conferenze e labora-
sono al centro del programma la Camelia. La Villa accoglierà nelle sue tori creativi.
di studio; è parte del program- sale settecentesche la mostra del fiore www.villadellaportabozzolo.it
ma anche lo studio della teoria
del colore. I corsi sono a nume-
ro chiuso e limitati a un massi- CORSI PER BAMBINI
mo di 8 partecipanti. I materia-
li sono a carico dei partecipan- I CRISTALLI DI NEVE
ti che saranno alloggiati nel-
le stanze del convento, singole La catena di Garden Center Viridea propone fino al 16 dicembre
o doppie, dotate di servizi pri- un ciclo di eventi gratuiti per bambini a tema invernale: attraver-
vati; eventuali accompagna- so una divertente attività ludico scientifica, i più piccoli avranno
tori potranno usufruire di ospi- l’occasione di scoprire alcuni affascinanti segreti della natura. Il
talità in struttura. Per iscriver- percorso prende spunto dalla magica atmosfera del villaggio di Babbo Natale, avvolto dal-
si, entro 10 giorni dall’inizio del la neve. Dopo avere scoperto tante curiosità sui cristalli della neve e del ghiaccio, i bambi-
corso, inviare una mail a info@ ni potranno portare a casa il proprio piccolo cristallo, per osservarlo crescere giorno dopo
mariaritastirpe.it. Per prenota- giorno. Età: dai 4 ai 10 anni. Gli eventi sono gratuiti, non richiedono iscri-
re la stanza, contattare il Centro zione e si terranno il 18 novembre (Collegno e Settimo Torinese, TO), il 2
Convegni di Novacella: elisa- dicembre (Cusago e Rodano, MI), il 9 dicembre (San Martino Siccomario e
beth.faller@kloster-neustift.it Montebello della Battaglia, PV), e il 16 dicembre (Castenedolo, BS, e Torri
www.mariaritastirpe.it di Quartesolo, VI), con orario 14.30-18.00. www.viridea.it

68 | Il mio giardino
NOTIZIE
BENEFICIENZA

I Detection Dogs Ticino fiutano la Popillia STELLE DI NATALE DELL’AIL

Tutti conosciamo i cani antidroga o antiesplosivo, ma non tut- Le stelle di Natale per la solidarietà sono
ti sappiamo dell’esistenza di cani “anti Popillia japonica”. Premessa: in vendita in oltre 4800 piazze italiane
per chi non è piemontese o lombardo, la popillia è un’illustre sconosciu- (elenco sul sito web dal 2 dicembre) dall’8
ta. Eppure è un coleottero le cui larve distruggono un prato in una not- al 10 dicembre: il ricavato andrà intera-
te e i cui adulti defogliano un bosco in una settimana, un autentico fla- mente ad Ail, Associazione italiana con-
gello, arrivato nel Nord Italia nel 2014 e ormai endemico laddove si è sta- tro le leucemie, per finanziare la ricer-
bilito. Così l’arrivo della Popillia japonica nelle vicine regioni italiane di ca. Con un contributo minimo di 12 euro
Lombardia e Piemonte ha fin da subito interessato le autorità fitosanitarie si può contribuire a finanziare la ricer-
del Canton Ticino che, alla ricerca di metodi di contrasto, hanno pensato di ca scientifica e l’assistenza ai pazien-
ricorrere all’uso di cani appositamente addestrati. I Detection Dogs Ticino ti ematologici in tutto il Paese: sostene-
(Ddt), associazione cinofila, addestrano dal 2016 binomi uomo-cane in gra- re la ricerca scientifica e le borse di stu-
do di rilevare la presenza della popillia in una grande varietà di scenari. dio per giovani ricercatori; supportare i
Gli odori target comprendono sia gli insetti adulti che le larve (che vengo- Centri di Ematologia, anche con la dona-
no cercate nel sottosuolo). Attualmente i Ddt dispongono di due cani ope- zione di dispositivi di protezione perso-
rativi [NdR Uno, un Bassetthound di nome Nelson, l’abbiamo visto all’ope- nale; potenziare le cure domiciliari per
ra a Formigine, MO, nel settembre scorso durante Attacchi di Design], e altri adulti e bambini, riducendo l’affluenza in
quattro in formazione, che saranno presto operativi. Lo scopo è quello di ospedale ai casi più urgenti; sostenere le
collaborare con le autorità svizzere, ma anche con i privati autoctoni e ita- Case alloggio Ail, per accogliere gratuita-
liani che desiderino monitorare il proprio giardino prima di vedere i danni mente i malati e i loro familiari; finanzia-
provocati dall’insetto nocivo, prevenendoli. re servizi socio-assistenziali per le fami-
www.detectiondogsticino.com glie in difficoltà; offrire sostegno psicolo-
gico a pazienti e familiari; portare a casa
dei pazienti farmaci e beni di prima di
CORSI necessità. Le stelle di Natale Ail sono tutte
caratterizzate dal logo dell’associazione.
TAGLIUZZANDO Si possono anche ordinare online e ver-
ranno consegnate direttamente a casa.
Corso di potatura del- www.ail.it
le rose, teorico e pratico,
della durata di un giorno.
Fornisce le nozioni basi-
lari sulla messa a dimo-
ra delle rose, la loro gestione, le corrette pratiche per la potatura invernale ed
estiva e la piegatura delle rampicanti. Il corso, a numero chiuso (4-8 persone)
si svolgerà dalle 9 alle 17 presso il Vivaio Le Rose di Firenze a Scandicci (Fi) in
Via della Prata il 16 dicembre, 13 gennaio, 3 febbraio e 2 marzo. Costo 80 euro
di cui 40 euro da versarsi all’atto della prenotazione. La lezione comprende la
colazione e il pranzo tipico toscano.
Tel. 329/0529736, info@lerosedifirenze.com, www.lerosedifirenze.com/it

Il mio giardino | 69
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assicurativo, automobilistico e ad enti pubblici ed Onlus, per propri utilizzi aventi le medesime finalità di cui al suddetto punto 1) e 2). Per tutte le finalità menzionate è necessario il suo esplicito consenso. Responsabile del trattamento è Sprea SpA via Torino 51 20063 Cernusco
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aziende a cui saranno comunicati i suoi dati e dei responsabili potrà in qualsiasi momento essere richiesto al numero +39 0287168197 “Customer Service”. Lei può in ogni momento e gratuitamente esercitare i diritti previsti dall’articolo 7 del D.Lgs.196/03 – e cioè conoscere
quali dei suoi dati vengono trattati, farli integrare, modificare o cancellare per violazione di legge, o opporsi al loro trattamento – scrivendo a Sprea SpA via Torino 51 20063 Cernusco SN (MI).
Il piacere
Perché anche,
o soprattutto,
il giardiniere
IL GUSTO DEL CIBO
sa godersi la vita… Spinaci, grande classico,
passe-partout dell’inverno

TRE RICETTE
vegetariane, insolite, gustosissime

IL BELLO DEGLI ANIMALI


SOS FESTE NATALIZIE
Periodo critico per i quattrozampe

CONDIVISIONE
DELLE FOTO
dei propri
giardini
balconi terrazzi
o semplicemente
vasi di casa

IL FASCINO DELLA NATURA


RITORNERÀ A NEVICARE?
Nell’attesa, miglioriamo il mondo

Il mio giardino | 71
IL GUSTO DEL CIBO
PREPARAZIONE COTTURA
30 MIN + RIPOSO 30 MIN

GLI SPINACI
Grazie al contenuto in minerali,
sono fortemente remineralizzanti
e tonificanti l’organismo.
La vitamina A giova alla pelle
e alla vista; la vitamina C rinforza
le difese organiche; la clorofilla
combatte efficacemente l’anemia;
il potassio abbassa la pressione troppo
alta; la luteina preserva la salute della
retina; l’acido folico serve alle donne
in cerca di una gravidanza. Il ferro,
invece, pur abbondante (2,7 mg/hg), è
presente in una forma poco disponibile
per l’organismo: va abbinato al succo
di limone per facilitare l’assorbimento.
È sconsigliato il consumo a chi
soffre di disturbi renali. Antipasti

PER CONSERVARLI MINI PANZEROTTI ALLA BIRRA CON SPINACI E NOCCIOLE


In inverno tagliamo solo secondo le
necessità in modo da avere a dispo- per 4 persone
sizione un prodotto sempre fresco.
Per circa 5 giorni si conserva in frigo- 5 g di lievito di birra fresco • acqua q.b. schiacciarlo e farlo rosolare a fuoco
rifero; oppure si possono sbollentare • 1/2 cucchiaino di malto d’orzo •150 g dolce insieme allo scalogno in
di farina 2 + altra per la lavorazione • 50 g
le foglie per un minuto, per poi asciu- di farina 0 • 100 ml di birra chiara • olio un tegame con 2 cucchiai di olio caldo,
garle e congelarle senza pressarle. extravergine d’oliva q.b. • sale q.b. • 50 g avendo cura di eliminarlo non appena
di nocciole tostate • 1 scalogno • 1 spicchio
di aglio • 300 g di spinaci • noce moscata q.b. inizierà a dorare. Aggiungere gli spinaci
ancora umidi dal lavaggio e farli
Stemperare il lievito con il malto appassire con un pizzico di sale
in poca acqua, coprire e fare riposare e la noce moscata, mescolando, quindi
per 5 minuti. Setacciare le farine farli raffreddare e tritarli, incorporando
a fontana sulla spianatoia. Versare le nocciole. Prelevare piccole porzioni

in edicola
nel centro il lievito sciolto e incorporare di impasto, stenderle in dischetti
man mano la birra, un cucchiaio della stessa misura e farcirli con
di olio e un pizzico di sale. Impastare il mix di spinaci preparato. Chiudere
energicamente per 8-10 minuti, fino i panzerotti, pizzicando i bordi con
a ottenere un impasto omogeneo. le dita o schiacciandoli con i rebbi
Vegetariani in Cucina ( www.sprea .it/
vegetarianiincucina) è l’unica rivista
Formare un panetto, metterlo in una di una forchetta. Disporre i panzerotti
italiana in versione tascabile tutta dedicata ciotola spennellata con un filo di olio, ottenuti su una teglia foderata
alle ricette vegetariane, una più gustosa coprirlo e lasciarlo lievitare fino con carta da forno e farli riposare,
dell’altra. Sul numero 111, in edicola da metà al raddoppio del volume iniziale. Tritare coperti con un panno da cucina pulito,
novembre, oltre alle ricette con gli spinaci,
c’è un Focus sulla Colazione con tante idee finemente le nocciole. Sbucciare per 30 minuti. Cuocerli in forno
gustose ed equilibrate. lo scalogno e tritarlo. Sbucciare l’aglio, già caldo a 180° per 20-25 minuti.

72 | Il mio giardino
RISOTTO CON CASTAGNE, Primo piatto
SPINACI E NOCCIOLE
per 4 persone

500 g di castagne • 1 scalogno • olio extravergine d’oliva q.b.


• 320 g di riso arborio • 50 ml di vino bianco
• 800 ml di brodo vegetale caldo • 350 g di spinaci
• sale q.b. • pepe nero q.b. • 2 cucchiai di grana grattugiato
• 10-12 nocciole tostate

Bollire le castagne dopo averle incise, quindi sbucciarle.


Fare appassire in un tegame lo scalogno tritato finemente
in 2 cucchiai di olio. Aggiungere il riso, tostarlo
per qualche minuto, sfumarlo con il vino, versare alcuni
mestoli di brodo caldo e proseguire la cottura per circa
10-12 minuti, mescolando e versando poco brodo
alla volta, lasciandolo ogni volta assorbire. Privare
dei gambi più grandi le foglie di spinaci, lavarle
e tagliarle a listarelle. Unirle al riso insieme alle castagne,
salare, pepare e cuocere per altri 3-4 minuti. Togliere
dal fuoco e unire il grana grattugiato. Suddividere
il risotto in 4 piatti da portata, cospargere
PREPARAZIONE COTTURA
con le nocciole tritate, mescolare e servire completando 10 MIN 25 MIN
con una spolverata di pepe.

Secondo piatto FRITTELLE DI PATATE, PORRI


CARAMELLATI E SPINACINI
per 4 persone

6 g di lievito di birra fresco • 100 ml di acqua tiepida + altra per


la lavorazione • 150 g di farina 2 • sale q.b. • pepe nero q.b. • 1 porro
• olio extravergine di oliva q.b. • origano essiccato q.b. • 1 cucchiaio
di sciroppo di agave • 300 g di patate •2 manciate di spinacini •
brodo vegetale q.b. • olio di semi per friggere q.b.

Stemperare in una ciotola ampia il lievito di birra in 100 ml


di acqua tiepida e mescolarlo con la farina setacciata,
un pizzico di sale, una macinata di pepe e altra acqua
sufficiente a ottenere una pastella uniforme.
Coprire la ciotola e fare riposare per 30 minuti lontano
da correnti d’aria. Affettare la parte bianca del porro
e stufarlo per alcuni minuti a fuoco basso in una padella
con un filo di olio e un po’ di origano. Aggiungere
lo sciroppo di agave e aumentare la fiamma, continuando
la cottura fino a quando il porro non inizierà a caramellare
leggermente. Aggiungere le patate, pelate e affettate
in piccole rondelle, e gli spinacini. Bagnare con un po’
di brodo e terminare la cottura delle verdure.
Unire le verdure alla pastella riposata, mescolare fino
a ottenere un composto omogeneo e morbido. Versare
a cucchiaiate distanziate il composto in abbondante
PREPARAZIONE COTTURA olio caldo e cuocere le frittelle. Servire ben calde dopo
25 MIN + RIPOSO 10 MIN
averle sgocciolate su carta assorbente.

Il mio giardino | 73
IL BELLO DEGLI ANIMALI

Sos feste natalizie


Periodo critico per i quattrozampe

GOLOSI DRY SI RINNOVA


Da sempre sinonimo di nutrizione
quotidiana, da oggi la linea Golosi di
Zoodiaco si rinnova nel layout grafico e
nei contenuti, per offrire nuove soluzio-
ni in grado di soddisfare il fabbisogno
del cane e del gatto. Fonti proteiche
animali in prima voce di cartellino, per
rispettare la natura dei nostri pet, sen-
za conservanti e coloranti aggiunti, per
coniugare gusto e naturalità. Il grande
apprezzamento per la linea di alimen-
ti premium ha condotto a un restyling,
con la formulazione di prodotti innova-
tivi, arricchiti da pregiate integrazioni
mirate come la propoli, che svolge un’a-
zione oral care e antibatterica, inibendo
la formazione della placca, o il pro- Facciamo sì che per cani e gatti il Natale non sia un incubo.
biotico (Enterococcus f.) che aiuta a
stabilizzare la flora intestinale. La nuo-
va linea Golosi the next Generation offre
soluzioni ideali per la fase di cresci-
ta del cucciolo e del gattino, ma anche
P er la maggior parte di noi è un
periodo di festa, in cui vede-
re parenti e amici vicini e lontani,
e gesti fissi, e potrebbero reagi-
re con anomalie comportamenta-
li (riluttanza, paura, ma anche pipì
per il mantenimento del cane e del gat- o semplicemente riposarci o viag- inappropriate). Cerchiamo il più
to adulto, disponibili giare per diporto, ma per i nostri possibile di mantenere inalterati
in diverse taglie e con quattrozampe le due settima- i comportamenti che li riguarda-
una grafica nuova e ne a cavallo della fine anno pos- no: pappa agli stessi orari e nello
accattivante. sono trasformarsi in un incubo… stesso posto, passeggiate regolari,
www.golosi-pet.it Adoperiamoci affinché questo normale pulizia della lettiera, soli-
non accada, essendo consci di ciò ta toelettatura del pelo, tempo per
che il Natale comporta per loro i giochi inalterato (anzi, approfit-
rispetto ai nostri programmi. tate delle ore libere dal lavoro per
allungare le passeggiate e per gio-
Destabilizzazione in agguato care di più anche con il micio).
Già in dicembre tendiamo a usci-
re di più per salutare colleghi e
compagni d’attività? Spostiamo
mobili e addobbiamo la casa per
accogliere gli ospiti? Cambiamo
orari per i pasti, ci vengono a tro-
vare bambini, qualche visitatore
dorme a casa nostra? In sostanza,
Sul n. 111 di Argos, ora in edicola,
il general manager di Elanco, stravolgiamo le nostre abitudini
Mario Andreoli, racconta l’impegno per festeggiare? Al cane e al gat-
aziendale per migliorare la vita dei pet. to di casa non piacerà per nien-
E poi si parla del Lagotto e del Ragdoll,
e degli integratori: moda o utilità? te: sono animali abitudinari, impo- Nastri e ghirlande, se ingeriti,
E tanto altro ancora su www.sprea.it/argos stati su una routine fatta di orari causano gravi problemi intestinali.

74 || IlIlmio
miogiardino
giardino
narciso e giacinto sono irritanti se
presi in bocca (come fanno alcuni
cani e gatti) e determinano distur-
bi gastrointestinali se vengono
sgranocchiati; senza dimenticare
che il narciso emana un profumo
soporifero (meglio non tenerne
più di un vasetto dentro casa…).

Allarme botti
Purtroppo è ancora in auge l’u-
sanza di festeggiare il periodo
Attenzione alle palle di vetro e ai fili elettrici natalizio, e soprattutto l’arrivo del
delle luci: possono essere pericolosissimi. nuovo anno, con spari, botti e fuo-
chi d’artificio. Già i bambini piccoli
in genere si spaventano molto per
Pericoli nascosti a contatto con occhi e bocca o se il rumore e i bagliori, figuriamoci
Nel tourbillon di pranzi e cene in viene ingerito ha anche un’azio- un cane o un gatto… L’imperativo
compagnia, ricordiamoci di ren- ne caustica, cioè bruciante: non è è di non farli uscire, né in passeg-
dere inaccessibile la pattumie- mortale, ma ugualmente perico- giata né in giardino, dalle 18 del
ra, evitiamo di allungare boccon- losa. Poi ci sono anturio e spatifil- 31 dicembre fino alle 4 della mat-
cini di pietanze umane (il divie- lo, entrambe Aracee, che conten- tina dopo: il 1° gennaio le pagi-
to vale anche per gli ospiti), tenia- gono sostanze irritanti se man- ne Facebook dedicate agli anima-
mo sotto chiave panettoni & co. giate e, alla lunga, causa di danni li smarriti pullulano di appelli per
Facciamo molta attenzione a renali. L’azalea, come tutti i rodo- ritrovare cani o gatti scappati per
nastri, coccarde e scotch dei pac- dendri, all’ingestione delle foglie la paura dal giardino di casa la sera
chi regalo: se ingeriti dal cane o può provocare perfino il coma. Il precedente. Dentro casa teniamo
gatto, possono causare gravissi- grazioso vischio è micidiale per le la TV o la musica accesa, compor-
mi danni; ma anche i sacchetti di bacche e per le foglie: mangiando- tiamoci normalmente e lasciamoli
plastica incustoditi si possono tra- lo può provocare collasso e para- liberi di rifugiarsi dove preferisco-
sformare in piccole trappole per lisi respiratoria. Infine i bulbi: no durante il rumore esterno.
quattrozampe cuccioli.
Bardare cane e gatto con abitini
e cappelli natalizi parrà simpatico Consigli per gli acquisti
a noi, ma assolutamente odioso a PURINA ONE® BIFENSIS® PER IL GATTO
loro. La confusione creata da mol-
ti ospiti, magari bambini, può non Gli esperti Purina hanno realizzato supportare pelle sana e pelo lucido. La
essere gradita: ci sono cani, e più una formula nutrizionale che aiuta a formulazione offre un aiuto per la salu-
frequentemente gatti, che si spa- supportare le difese immunitarie del te digestiva, il sistema immunitario e
ventano molto con urli, risate e gatto e a proteggere il suo microbio- il benessere generale del gatto. Purina
battimani. Se non è possibile con- ma intestinale. Purina One® Bifensis® One® Bifensis® cibo secco è disponibile
tenere gli schiamazzi, chiudiamo contiene i lactobacilli, batteri funzio- in un’ampia gamma di gustose ricette
l’animale in una stanza lontana nali specifici che supportano il siste- preparate con ingredienti di alta quali-
dal chiasso, meglio se al buio, fino ma immunitario; tà, ed è in commercio con un
all’uscita degli ospiti vocianti. la cicoria, ingre- nuovo packaging sostenibi-
diente prebiotico le riciclabile e fatto con pla-
Attenzione, piante tossiche che nutre i batteri stica riciclata.
Alcune fra le più comuni piante benefici dell’inte- www.purina.it
d’appartamento e da balcone tipi- stino; ed è ricco di
che del periodo natalizio, a fronte acidi grassi Omega
dell’indubbia bellezza, sono tossi- 3 & 6, vitamine e
che per ingestione o per contatto. minerali essen-
La più nota è la stella di Natale, il ziali per aiutare a
cui lattice è irritante, ma se viene

Il mio giardino | 75
LIBRI RACCONTATI DA...

L’inverno
di una signora
di campagna
SARA Un libro ritrovato che racconta il nevoso
Sara Valinotti è blogger, giardiniera
e lettrice avida di testi di qualità.
inverno inglese, ma anche scintillanti
Cura il blog blufiordaliso.it e la si può primavere, fresche estati e colorati
trovare su Instagram: @saravalinotti
e su Facebook: @Blufiordaliso
autunni, corredati da delicate illustrazioni
a colori dipinte dall’autrice

CLARA
Clara Stevanato è insegnante, gior-
nalista, blogger, amante di fiori, arte E dopo la nevicata, il sole!
e giardini, nonché gatti. Il suo blog è
lajeunebotaniste.com, ha un profilo
Instagram: @lajeunebotaniste e uno
su Facebook: La jeune botaniste I libri adatti alle sere d’inverno –
quelle davanti al camino acce-
so, con una tazza di tè fumante tra
insegnante in una scuola femmini-
le delle Midlands e inizia a tenere
un diario illustrato a cui dà il tito-
Sara e Clara curano insieme sui loro le mani – ci sono e Diario di cam- lo di Nature Notes, come modello
blog la rubrica mensile Giardini Letterari. pagna di una signora inglese è per le sue studentesse. Scrittrice e
La foto di Clara è di Carla Esposito uno di questi. Recentemente rie- illustratrice influenzata dal movi-
@Carlae.Photographer dito da Elliot, è il volume perfetto mento Arts and Craft, traspone
per iniziare la stagione più fredda in questa sua particolare raccol-
DIARIO dell’anno immergendosi nell’at- ta di appunti, prevalentemente
DI CAMPAGNA mosfera tipicamente british di ini- naturalistici, accurati dettagli del-
DI UNA SIGNORA zio ’900 che Edith Holden descri- la vita quotidiana del tempo, del-
INGLESE ve con le parole e, soprattutto, con la flora e della fauna che la cir-
Edith Holden - le magnifiche illustrazioni che condano. I dodici mesi del 1906
traduzione impreziosiscono queste pagine vengono raccontati attraverso il
di Agnese Pegoraro rendendole uniche. mutare delle stagioni e i maggio-
Elliot Edizioni ri avvenimenti che vanno verifi-
pp. 192, illustrato – Un libro godibilissimo candosi, dando vita a un testo che
euro 20,00 Nel 1906 Edith Holden è è sì un diario, ma anche un albo

76 | Il mio giardino
illustrato narrativo a tutti gli effetti. avvicinano sempre più alle man- alquanto singolare […] Da lontano
Mescolati alle note personali della giatoie che la scrittrice ha idea- sembrava che una metà dell’albe-
scrittrice (già di per sé affascinanti to per loro, in giardino e in pros- ro fosse morta, mentre l’altra fos-
quanto una storia) ci sono poesie, simità dell’uscio di casa: osser- se ricoperta di foglie di un verde
citazioni, modi di dire, aforismi. E varli e ritrarli su uno sfondo bian- brillante […] Dalla cima del tronco
molte, moltissime illustrazioni bel- co di neve e brina deve essere sta- cresceva una Quercia semprever-
le e curate di fiori, piante, animali. ta un’esperienza meravigliosa. de, o da sughero, dal fitto foglia-
E gennaio, infine, arriva portan- me, che costituiva una buona
Inverno, per chi lo sa amare do con sé il nuovo anno e l’inver- metà dell’albero. L’unione dei due
I mesi di dicembre e gennaio, in no più rigido: Holden apre il suo tronchi era appena distinguibile.
particolare, raccontano l’inver- diario narrando di giorni burra-
no più puro, quello che arriva nei scosi, di gran vento e di pioggia. Naturalista un po’
giorni immediatamente prece- In tutte le stagioni, anche quando misconosciuta
denti il Natale con la neve, dappri- le condizioni meteo sono avverse, Le conoscenze botaniche e zoo-
ma timida poi copiosa, e le suc- la scrittrice non rinuncia mai alle logiche di Edith Holden sono note-
cessive gelate, il sigillo della natu- passeggiate nei boschi, in mezzo voli e trapelano costantemen-
ra su un paesaggio immacolato e alla natura: il suo spirito di osser- te dalle pagine del suo Diario.
affascinante: 9 dic – Questa matti- vazione è acuto; il desiderio di Possiamo considerarla a tutti gli
na ci siamo svegliati in una bufe- conoscenza e di imprimere atti- effetti una vera e propria natu-
ra di turbinanti fiocchi di neve, mi preziosi sulla carta, con paro- ralista, oltre che una scrittrice e
la prima nevicata di quest’in- le o illustrazioni, irresistibile: 18 un’artista conosciuta e stimata: dal
verno. Scriccioli, merli e tordi si gen – Oggi ho visto una Quercia 1907 al 1910 cura quattro volumi
della rivista The Animal’s Friend;
fino al 1917 espone in diverse sedi.
Tips Anche dopo il matrimonio con-
UNA GHIRLANDA AUTOCTONA tinua a lavorare come illustratri-
ce ed è un peccato che il suo suc-
Quando pensiamo alle festività nata- foglie sottili e appuntite simili a quelle cesso arrivi soltanto postumo: le
lizie, l’associazione con l’abete è del pino (attenzione alle sue bacche: sue Nature Notes vengono pub-
pressoché immediata. Vero o finto sono molto velenose!), l’alloro (Laurus blicate per la prima volta nel 1977
che sia, l’abete è il protagonista indi- nobilis) dalle foglie lucide e resistenti con il titolo The Country Diary
scusso delle decorazioni nelle nostre e l’edera (Hedera helix) sinuosa e per- of an Edwardian Lady e in un
case nel periodo più magico dell’an- fetta per essere intrecciata. Per cre- anno vendono oltre 1 milione di
no. Quella dell’albero di Natale e del- are una decorazione originale per la copie, mantenendosi nella classi-
le ghirlande con rami di pino è, però, vostra tavola delle feste o abbellire fica dei best seller inglesi per ben
una tradizione abbastanza recen- la porta d’ingresso, servitevi di que- 15 anni. Amatissimo dagli appas-
te, che ha soppiantato l’utilizzo di sti arbusti dal fascino vintage: stupi- sionati di natura e libri illustrati,
altri sempreverdi presenti da seco- rete tutti. Procuratevi del fil di ferro, il volume scompare poi per mol-
li in molte regioni d’Italia. Nei giardi- della fettuccia in feltro o tartan e un to tempo dagli scaffali e oggi final-
ni italiani, fin dall’antichità, crescono supporto in paglia (facilmente repe- mente ritorna anche in Italia gra-
rigogliosi l’agrifoglio (Ilex aquifolium) ribile nei garden center) per fabbri- zie al lavoro di Elliot, casa editrice
che già i Romani ritenevano benau- care una profumatissima ghirlanda romana da sempre attenta al mon-
gurante, il tasso (Taxus baccata) dalle d’alloro per il portone; servitevi dei do della natura e alla riscoperta
sinuosi rami di tasso per un festone di tesori letterari andati perduti.
che decorerà il caminetto o le fine- Prendetevi del tempo e assapora-
stre; utilizzate piccoli rametti di agri- te queste pagine mentre intreccia-
foglio per creare deliziosi segnapo- te ghirlande di ligustro, agrifoglio,
sto. Aggiungete qualche candela, dei alloro. Mentre decorate la casa per
tralci d’edera e della frutta fresca (uva, il Natale o, semplicemente, met-
mele, noci benauguranti o tete sul comodino qualche pigna
agrumi) e la vostra tavola raccolta nel bosco per respirare
di Natale avrà un sapore l’inverno con semplicità e purez-
d’altri tempi! za. Trascorrere così i mesi inver-
nali sarà ancora più bello.

Il mio giardino | 77
VOI E LE VOSTRE PIANTE
Condividete con noi
della Redazione e con
tutti i nostri lettori quello
che vi piace o di cui andate
particolarmente fieri,
a tema naturale. Le foto
devono essere ad alta
definizione (almeno 3 MP)
e ovviamente a fuoco.
Aggiungete il vostro nome
(o nickname), dove l’avete
scattata, e una piccola
descrizione. Inviatele
a questa mail:
redazione@ilmiogiardino.it
IANTA
LA SU BELLA P
Vi aspettiamo sempre BELLA FARFAL pletamente aperta
,
numerosi! en de re la far fal la per intero, com ore? E m i di te
a pr per fav
Speravo di riuscire bblicate lo stesso,
e è questa. Me la pu
ma la foto miglior sì bella. Grazie mille. Gabriel78
a co
che farfalla è? Er
ttarifera dai
hi cli de s po da lir ius), la pianta ne
dalirio (Ip
La farfalla è un po sto (Vitex agnus-castus).
ri vio la è un ag noca
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SUPER PLUMB
AGO AL NORD
So no un a vo st ra
ab bo nata e m i pi
la foto della m ia ac ereb be ve de r
pl um ba go in te rr pu bblic at a
SI APPESI
nel mio giardino a pi
da circa 4 anni, re en a a Iv re a (Tor in o) . È
TRIONFO DI VA e ho scattato l’esta
te
la latitudine, in in
co nc im at a e un
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verno perde la pa te al freddo nonostante
rte aerea, e con
foto ch
re con tutti questa in quale ta gl
grande invidia de io ra so te rra, in es ta te di ve nt a
una bella
Volevo condivide Sorrentina ma non ricordo proprio icoso lle mie vicine. Gr co sì co n
ne lla Pe ni sola de ve es se re fat azie e buon lavor
scorsa che se
vati bellissimi, an o.
paese ero. Li ho tro Lella Barbara
luti.
dargli l’acqua. Sa

FFotografia è una storia d’amore con la vita.


vita (Burk Uzzle)
78 | Il mio giardino
CHIEDI QUALCOSA
Cosa può avere il mio limone? Si arricciano le foglie e si seccano i Questo spazio è per i vostri
rametti. È stato annaffiato spesso in estate. E ha combattuto con la quesiti: avete un problema
cocciniglia cotonosa e l’ha sconfitta. Però ora è così. Cosa posso fargli? con le vostre piante?
Giacomo Qualche insetto o malattia
fungina se le stanno
divorando? Non sapete
Innanzitutto la potatura è sta- cosa mettere in un angolo
ta sbagliata. Sono stati taglia- infelice? Vorreste
ti i rametti esili in basso, quelli una pianta particolare?
che portano frutti, e che in conse- Mandateci le foto
guenza dell’errore si sono seccati. (più di una, da lontano
Vanno perciò rimossi. All’interno e da vicino, nitide
della chioma sono invece rima- e ad alta definizione)
sti rami incrociati che andava- con una descrizione
no tolti per arieggiare la chioma. approfondita del problema,
Poi si evidenziano le tracce di sof- e noi vi risponderemo
ferenza fogliare dovute alle cocci- in questa pagina.
niglie, tracce che scompariranno L’indirizzo è sempre
quando le foglie colpite cadranno. redazione@ilmiogiardino.it
Consigliamo una buona concima- Vi aspettiamo!
zione, prima con lupini macina-
ti e poi, a distanza di 15 giorni, con
un prodotto granulare per agrumi. Buongiorno, vorrei
sapere se possono
essere utili le cocci-
nelle per contrasta-
re i pidocchi delle
rose. Ho visto che si
possono addirittura
Vorrei farvi vedere acquistare. È una scel-
questa lavanda in terra. ta percorribile? Anche
All’inizio era secca dal punto di vista etico, come
una parte sola, poi di seguito ci si deve porre di fronte alla
anche l’altra ha fatto la stessa vendita di essere viventi?
fine. Mio marito ha controllato Marina
l’impianto di irrigazione
che non stava bene ma poi Sicuramente le coccinelle sono
lo ha sistemato. Dopo qualche un’ottima scelta nella lotta agli
giorno si è seccata anche afidi, poiché sono ottime preda-
la parte a destra. trici di questi ultimi. Eticamente
Posso recuperarla? consigliamo di non “sprecare” gli
Ornella esseri viventi, ossia le coccinel-
le: vanno acquistate nel momen-
to in cui gli afidi sono presen-
ti (per non farle morire di fame),
e distribuite subito secondo le
No, la lavanda è morta. indicazioni in etichetta. A monte
Dall’aspetto, sembra aver bisogna avere il contesto adatto:
sofferto per un eccesso d’ac- piante in esterni e con molti afidi.
qua nel terreno, nonostan- Naturalmente, dopo essersi ciba-
te i problemi all’impianto te sulle piante inizialmente infe-
d’irrigazione. Può espian- state, le coccinelle si distribui-
tarla e mettere un’altra ranno in altri luoghi, insediando-
pianta, a terreno asciutto. si e perpetuando il ciclo vitale.

Il mio giardino | 79
IL FASCINO DELLA NATURA
Che spettacolo quando ancora nevicava! l’assenza di lungimiranza. Se la fine dell’anno
Di più al Nord, sporadicamente al Sud, è tempo di bilanci e di buoni propositi,
affascinava i grandi (almeno finché l’ago pende verso il basso, ma gli intenti
non dovevano prendere una macchina per devono essere positivi. Impegniamoci tutti,
spostarsi) e i piccini. Ora è spesso una rarità per piccole cose, alla nostra portata,
veder cadere qualche fiocco, soprattutto per rendere migliore il mondo, la nostra
nel Nord. L’ambiente punisce i comportamenti casa. Magari non riprenderà a nevicare,
scellerati, lo sfruttamento sconsiderato, ma noi saremo migliori, e con noi l’ambiente.

80 | Il mio giardino
Indice degli argomenti 2023

Cucina Operazioni Aster 258 Nertera 258


Asparagi 255 Giardino per api Betulla 254 Osmanto 259
Cardi 254 e farfalle 255 Cactus di Natale 259 Oxalis 257
Castagne 258 Giardino roccioso 258 Camelia sasanqua 258 Peonia 256
Piselli 256 Potatura 254 Cestrum 258 Peperomia 254
Pomodori 257 Riciclo 256 Chamaedorea 254 Primula obconica 254
Spinaci 259 Scegliere concime 255 Ciclamino 259 Prunus da fiore 255
Scegliere terriccio 254 Coleus 256 Rosa Tea 256
Frutteto Talee 257 Cotogno Rose da bacca 259
Actinidia 259 Terrario 256 giapponese 255 Solanum
Avocado 256 Cymbidium 254 jasminoides 257
Melo 255 Orto Dendrobium 255 Sorbo 258
Melograno 258 Aglio 259 Eleagno 258 Stella di Natale 259
Potatura Pomacee 254 Broccolo Elicriso 256 Strelitzia 255
Raccolta 258 romanesco 259 Emerocallide 257 Tulipano 255
Rovo 257 Cavolfiore 254 Episcia 256 Viola 254
Susino 257 Cetriolo 256 Erba miseria 257 Violacciocca 255
Trappole 255 Correggere pH 259 Erica 258
Melanzana 255 Filadelfo 255 Piante della salute
Macchine/prodotti Nepeta cataria Giacinto 255 Alchechengi 258
Barbecue 257 (erba gatta) 254 Ginestra 256 Ginepro 254
Concimi 256 Piselli 254 Ginura 258 Menta 257
Irrigazione 257 Raccolta 257 Graptopetalum 254 Microbioma
Manutenzione Rotazioni 254 Iberis 254 della foresta 259
tagliasiepi 254 Scorzonera 258 Impatiens 256
Motosega 259 Serra 258 Ippeastro 259 Salute delle piante
Piscina 255 Lagerstroemia 257 Bolla del pesco 254
Piscina 256 Piante Lantana 257 Cetonie 255
Rasaerba 254 Abete 259 Lentisco 254 Mosca olivo 258
Soffiatore 258 Afelandra 255 Litops 257 Olio Neem 257
Terricci 256 Amamelide 254 Mirto 257 Ragnetto rosso 259

Il mio giardino | 81
Il Mio Giardino in edicola Pachira
Bella
CASA

ma “difficile”
ogni 10 dei mesi dispari
TERRAZZO
Primule
Colore
a buon mercato

GIARDINO
Potatura rose
Agite adesso
(o mai più)

ORTO
Dall’Asia con sapore
Dalla mizuna
al pak-choi

COVER STORY FRUTTETO


MIMOSA Innesti
Fateli a inizio
Piumino giallo, anche in vaso primavera
Ma è un fiore maschile!

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servizio utile e non in concorrenza sleale con la distribuzione in edicola. Privacy d.lgs. 196/03 cosi come modificato dalle disposizioni di adeguamento alla Legge Italiana cartaceo e non, su qualsiasi pubblicazione (anche non della Sprea S.p.A.), in qualsiasi canale di
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329 3922420 tualmente raccolti nell’esercizio della prestazione contrattuale. La stessa La informa che i Suoi Il materiale inviato alla redazione non potrà essere restituito.
EVOLUZIONE
NATURALE
Crescere insieme
alla più innovativa fiera B2B
del Florovivaismo, del Garden
e del Paesaggio in Italia.

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Febbraio 2024
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