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21 NOVEMBRE 2020
DICEMBRE 2020
€ 3,90 IN ITALIA
Mensile: Austria € 8,20 / Belgio, Francia, Lussemburgo, Portogallo (cont.), Spagna € 7,00 / MC, Côte d’Azur € 7,10 / Germania € 10,00 / Svizzera Chf 8,90 – C.T. Chf 8,40 / USA $ 12,00. Poste Italiane / Spedizione in A.P. D.L. 353-03 art. 1, Comma 1 / Verona CMP
NUMERO
SPECIALE
IN OCCASIONE
DEL FESTIVAL
FOCUS LIVE
ABBIAMO
CHIESTO A
LUCA
PARMITANO
DI IDEARE CON NOI
IL GIORNALE
DI QUESTO MESE
UN ASTRONAUTA IN REDAZIONE
MISSIONE
SPAZIO TERRA
SCARICA
L’ESPERIMENTO ASTRONOMIA EMERGENZE LA APP
LO SCIENZIATO PARALIZZATO COME SI CERCANO I PIANETI VIRUS DI OGGI E DI DOMANI: INQUADRA
CHE DIVENTERÀ UN CYBORG DOVE PUÒ ESSERCI LA VITA LA LEZIONE DI COVID-19 E ANIMA LA
COPERTINA!
338 DICEMBRE 2020 www.focus.it
Scoprire
e capire
il mondo
PRISMA
13 Gli insetti in numeri 17 Come è andata
la missione
MOSAiC Riusciremo a
contare tutti
14 Piccola fisica gli alberi
del mondo
19 Il caro estinto
20 La foto curiosa 23
23 Come natura insegna
24 Parlare col gatto
26 Prisma sonoro
frontiere
34 ORGANI STAMPATI IN 3D
La promessa per il futuro è offrirci cuori
o polmoni creati per ogni malato.
60 AMONDI
CACCIA DI ALTRI
Oltre il Sistema solare sono stati
scoperti più di 4mila pianeti.
40 DIVENTERÒ UN CYBORG
Lo scienziato Peter Scott Morgan, malato
Ospiteranno anche la vita?
58 I NUMERI DELL’ESA
Satelliti, missioni, astronauti: lo sforzo
titanico dell’Agenzia Spaziale Europea.
81 QUESTO È FOCUS LIVE
Come assistere – dal vivo o in differita
– all’edizione 2020 del nostro festival.
84 E SE ALESSANDRO MAGNO...
46
storia
In copertina: Foto grande; Lauren Harnett/Nasa/Jsc: In basso da sinistra; stampa 3D, Reuters/Contrasto; Nasa; Reuters/Contrasto. Focus | 3
96 E COME ESTINZIONI
scienza
95
114 QUESTI PAZZI PAZZI RECORD
società
Una gara
di fischi in 136 LA DOMESTICAZIONE DELLE PIANTE
natura
RUBRICHE
6 L’oblò 124
121 Domande & Rispost Perché le
balene sono
così grandi?
145 MyFocus
151 Giochi
Ci trovi anche su:
4 | Focus
1 LA NOSTRA “VETRINA”
animazione
35 RICAMBI STAMPATI
(App Store o Google Play) video
e cerca la app gratuita Focus
Realtà Aumentata; scaricala Cornee e vasi del corpo: gli straordinari
e aprila. Se l’avevi già fatto
esperimenti di stampa 3D di tessuti e organi.
per i numeri scorsi, basta
aggiornarla.
61 CACCIATORI DI NUOVI MONDI
video
aumentata: video, foto a 360°, INFO A PAGINA 5 Come funziona una lente gravitazionale?
test, modelli 3D e tanto altro.
79 IL GEOMETRA DELL’UNIVERSO
Inquadra la pagina con la app, video
che attiva la fotocamera di
smartphone o tablet. E goditi Alla scoperta di Euclid, il satellite che studierà
lo spettacolo (più a destra, i
la geometria del cosmo.
contenuti di questo numero).
Focus | 5
L’OBLÒ
È ATTERRATO
UN ASTRONAUTA
IN REDAZIONE di Raffaele Leone
6 | Focus
NELLO SPAZIO
M. Pedoussaut/Esa
PER SUPERARE
OGNI CONFINE di Luca Parmitano*
D
LA RIUNIONE
noto o sconosciuto, raccogliendo DI REDAZIONE rew e io saremmo partiti pochi mesi
informazioni attraverso i racconti CON LUCA dopo alla volta dell’Iss, e avremmo
di particelle infinitamente rare, nel PARMITANO effettuato quattro uscite extraveicolari
linguaggio complessissimo della fisica per realizzare le riparazioni… ma questo
INQUADRA
atomica e subatomica. LA PAGINA è un racconto per un altro giorno.
CON LA
U O
APP
na di queste persone, decisamente INFO A PAGINA 5
ggi, invece, vi raccomando di leggere
fuori dal comune, è il premio gli articoli da noi scelti per questa
Nobel per la fisica Samuel Ting. In una edizione, e di farvi trasportare lontano:
fresca giornata di primavera, nel 2019, oltre ogni limite.
seguivo una sua lezione, destinata a * Astronauta dell’Esa
Focus | 7
PRISMA DI TUTTO
UN PO’
8 | Focus
ARTE O BIOLOGIA?
Dipingere con
i batteri. Per
farli conoscere
T al Danino non è solo un artista: è
innanzitutto un bioingegnere,
abituato a maneggiare i batteri per
scopo di ricerca. Nel suo laboratorio
alla Columbia University di New York
conduce studi sul genoma batterico
allo scopo di riscriverlo almeno in parte
e così trasformare questi organismi
unicellulari, spesso patogeni, in potenti
alleati contro le malattie (il cancro in
particolare).
Petri. Per studiare i batteri è
indispensabile farli crescere in colonie,
cioè farli moltiplicare in laboratorio
nutrendoli con un mix di zuccheri,
proteine e altri nutrimenti immersi in un
gel. Questi gel vengono spalmati proprio
su piattini tondi, trasparenti, detti
Tal Danino/taldaninoart.com
Focus | 9
PRISMA
TECNOLOGIA
SCIENZA
Focus | 11
GRISPORT
quotidiane certezze
www.grisport.com
MOD.43063
COLLECTIO N
Brevetto internazionale Grisport
per un incomparabile comfort del ppiede.
PRISMA INSETTI IN NUMERI
RECORD
396
MILIONI DI ANNI
50
L’età di un
Rhyniognatha hirsti,
CONSIDERATO IL PIÙ
ANTICO FOSSILE DI
INSETTO FINORA
TROVATO.
3 4 43 000
DELL’APEINDONESIANA
MEGACHILEPLUTO:
-
volte il suo peso.
L’APEPIÙGRANDE,DAPOCO
POCO È quanto può
RITROVATADOPOESSERESTATA sollevare una
CONSIDERATAESTINTA. formica.
MG DI SANGUE
È IL PASTO
.
IL NUMERO DI UOVA CHE UNA TERMITE AFRICANA
GIORNALIERO REGINA PUÒ DEPORRE IN UN GIORNO.
DI UNA ZANZARA.
2.000
DALL’UOMO.
INSETTI VIVI
BACHI HANNO CAMMINATO
SUL CORPO DELL’ATTRICE
KATE CAPSHAW SUL SET
DI INDIANA JONES
E IL TEMPIO MALEDETTO.
ILO DI SETA.
Focus | 13
PRISMA
Getty Images
PICCOLA FISICA I l pallone da football americano ha una forma affusolata (tecnicamente è uno
sferoide prolato), è più piccolo di uno da rugby e presenta una cucitura esterna, su
La scienza cui le dita possono fare presa. Queste caratteristiche permettono a chi lo lancia di
imprimere alla palla, con una sola mano, un marcato effetto di rotazione attorno al suo
del football asse maggiore. Il risultato è che il pallone vola dal quarterback (il “regista” della
squadra) al ricevitore, senza oscillare: parte rivolto verso l’alto, compie una parabola e
americano abbassa progressivamente il suo “muso” nel volo, fino a quando il ricevitore lo afferra.
Questo è ciò che gli appassionati vedono.
Punta in basso. Ma se mettete un tema così in mano a un fisico, tutto si complica.
Timothy Gay, dell’Università del Nebraska (Usa), si è reso conto che il moto del pallone
sembra violare uno dei principi fondamentali della fisica: la conservazione del
momento angolare. Secondo questo principio, un oggetto in rotazione attorno a un
asse non può cambiare il proprio orientamento nello spazio a meno che non
intervenga una forza esterna; in sostanza, il pallone non potrebbe “abbassare il muso”
nel corso del volo. Per risolvere il problema, Gay si è fatto aiutare da Richard Price del
Mit e da William Moss, del Lawrence Livermore National Laboratory. E la soluzione è
arrivata. Il punto è che nessun quarterback può effettuare un passaggio del tutto privo
di oscillazioni. Per questo, e a causa dell’effetto combinato di gravità e resistenza
dell’aria, il pallone inizia un moto di precessione attorno al proprio asse; cioè modifica
la direzione di quest’ultimo, che disegna idealmente un cono. La precessione induce
una torsione aerodinamica del pallone che alla fine, mostrano le simulazioni, ne
spinge la punta anteriore verso il basso. Touchdown! (G.R.)
14 | Focus
PSICOLOGIA
M ettere un “like” distrae da ciò che si sta leggendo. Lo hanno dimostrato i ricercatori
Se dai like a
dell’Università dell’Ohio (Usa) dando a 235 studenti universitari la possibilità di navigare in
un sito che pubblicava articoli su argomenti controversi come l’aborto o la libera vendita delle
un articolo,
armi. Ovviamente tutti i partecipanti passavano molto più tempo (circa un minuto e mezzo) a
leggere i testi che più erano in linea con le proprie idee rispetto a quelli che portavano avanti
lo leggi poco
tesi contrarie (meno di un minuto). Sorprendentemente, però, se gli studenti potevano votare a
favore delle tesi dell’articolo col quale erano in accordo, lo leggevano il 7% del tempo in meno.
Non solo: la loro opinione in favore di quella tesi diventava ancora più forte. (R.P.)
CORPO UMANO
Shutterstock
Le ghiandole che
non sapevamo
di avere
SCIENZA
Focus | 15
PRISMA
SCIENZA
Lianna Nixon
KM NEL PERSONE ORSI POLARI ELICOTTERI CASI COVID
GHIACCIO IMBARCATE AVVISTATI SULLA NAVE A BORDO
Focus | 17
PRISMA
La durata dell’immersione
di uno zifio: un nuovo
record, per i cetacei.
3 ore e 42 minuti
Getty Images
STORIA
Che moderni,
quei filtri
dei Maya
S orpresa: duemila anni fa i Maya
usavano gli stessi filtri per l’acqua
potabile che usiamo noi oggi, ovvero
Ipa
Focus | 19
PRISMA
20 | Focus
Focus | 21
Jim Picôt/Drone Photo Contest
PRISMA
TECNOLOGIA
PSICOLOGIA
I brutti pensieri
aumentano se
non si dorme
Getty Images
S ei preda di pensieri angosciosi? Può
darsi che tu abbia dormito troppo
poco. L’ha scoperto l’Università di York con
un esperimento. Sessanta volontari sono
stati addestrati ad associare volti a foto
negative (una zona di guerra) oppure a
G li uccelli volano da milioni di anni, noi da poco più di un secolo (se
consideriamo che il primo aereo a motore dei fratelli Wright è decollato
nel 1903). E hanno evoluto soluzioni per affrontare l’aria in ogni condizione,
scene neutre (il panorama di una città). anche con forti raffiche di vento e variazioni improvvise delle correnti:
Rimane in mente. La mattina dopo, ai un’abilità essenziale per atterrare o afferrare le prede. Ora un team della
partecipanti sono stati mostrati quei volti, University of Bristol e del Royal Veterinary College (Uk) ha studiato come ci
chiedendo loro di sopprimere i pensieri riescono, pensando ad applicazioni per lo sviluppo di piccoli aerei.
relativi alle scene abbinate. Chi era stato Altro che turbolenze. I ricercatori hanno analizzato con telecamere il volo
privato del sonno ha avuto difficoltà a farlo, di un barbagianni (nella foto), mentre planava attraverso potenti raffiche
mostrando un aumento dei pensieri verticali. Hanno seguito come cambiava la forma e la posizione delle ali e della
indesiderati di quasi il 50% rispetto a chi coda: queste venivano “mosse”, mentre la testa e il torso rimanevano stabili.
aveva dormito. La scoperta, pubblicata su L’analisi ha così visto nei dettagli come gli uccelli usano le ali per assorbire
Clinical Psychological Science, potrebbe l’impatto dell’aria, mentre mantengono la loro traiettoria verso l’obiettivo.
aiutare la terapia della depressione, del «La massa stessa delle ali assorbe le raffiche», ha detto Jorn Cheney, del
disturbo da stress post-traumatico e della team. Inoltre, la forza delle raffiche agisce nel punto delle ali da cui la
schizofrenia. (V.T.) trasmissione del disturbo al resto del corpo è al minimo. (G.C.)
Focus | 23
PRISMA
ANIMALI
Shutterstock
COMPORTAMENTO
Quando le
amicizie
funzionano
di più
A vere una rete di amicizie su cui
contare in caso di difficoltà è
fondamentale nella vita. Ma che tipo di
rete? Gli studiosi dell’Università statale
dell’Ohio (Usa) hanno scoperto che dà
molto più supporto un gruppo di amici i
cui membri si conoscono e si aiutano a
Getty Images
loro volta tra loro, piuttosto che un
uguale numero di amicizie non
collegate però le une alle altre.
Bisogno. Hanno preso in esame le
N on è vero che con i gatti non si può comunicare. Anzi: si può perfino
conversare con loro usando i movimenti degli occhi. Lo hanno provato due
ricercatori del comportamento animale all’Università del Sussex (Uk).
dichiarazioni di 339 individui: a ognuno è
stato chiesto di indicare 8 persone sulle
quali avrebbero potuto contare. E di
Sto bene. Bisogna sfruttare un segnale che i gatti adottano quando sono in valutare, su una scala da 1 a 7, quanto
situazioni di benessere: socchiudere gli occhi e poi chiuderli brevemente di a loro giudizio sarebbero stati d’aiuto in
fronte a un interlocutore. Si tratta di una sorta di “segnale di pace” che un momento di difficoltà. Hanno così
interrompe lo sguardo fisso, che invece il gatto adotta quando vuole apparire scoperto che i partecipanti si
minaccioso (e che a sua volta considera ostile se rivolto verso di lui). I aspettavano più supporto quando
ricercatori hanno condotto due esperimenti. Nel primo, hanno osservato le queste 8 persone si conoscevano bene
reazioni di 21 diversi gatti quando i loro proprietari si sedevano a un metro da anche tra loro. In un altro esperimento, i
loro, socchiudevano gli occhi e poi li tenevano chiusi un paio di secondi, partecipanti hanno immaginato di venire
ripetendo più volte l’operazione: invariabilmente, i gatti si comportavano allo derubati. Una metà doveva chiedere
stesso modo. Nel secondo esperimento, invece, una persona estranea tendeva aiuto a 4 amici tra loro estranei, l’altra a
il palmo della mano verso un gatto. Se socchiudeva gli occhi, il micio di solito si 4 amici coesi. Il secondo gruppo ha
36,1
avvicinava, se non lo faceva invece restava guardingo al suo posto. (R.P.) dichiarato di sentirsi più aiutato. (R.P.)
km/s
di materiale in cui
questo si propaga.
Finora non era stato
calcolato: lo hanno
fatto alla Queen Mary
University di Londra.
24 | Focus
VIDEO
IL SEGRETO DEL
COLEOTTERO
CHE NON SI FA
SCHIACCIARE
INQUADRA
LA PAGINA
CON LA ANIMALI
APP
Un insetto super
INFO A PAGINA 5
corazzato: resiste se
2
Kisailus Biomimetics and Nanostructured Materials Lab/University of California, Irvine
0 3 6 9
cm
3
ARCHEOLOGIA
Giochi antichi
U na ciabatta, arma spesso usata dagli umani contro gli insetti che
scorrazzano a terra, sarebbe inutile con lui. Gli scienziati hanno
persino provato a passargli sopra con una macchina, due volte. Niente. Il
Q uanto ci piace giocare a palla. Lo
facciamo da tantissimo tempo. In
Eurasia, da almeno 3.000 anni: si è scoperto
piccolo coleottero americano Phloeodes diabolicus (sopra) se l’è cavata con una nuova datazione di alcune palle da
senza un graffio. Jesus Rivera, il ricercatore della University of California gioco, trovate in 3 tombe del cimitero di
Irvine che ha provato a schiacciarlo con l’auto (non per sadismo, ma per la Yanghai, in Cina. Le palle sono tre (sopra, con
scienza), ha calcolato che resiste a una forza di 39.000 volte il suo peso i disegni che le ricostruiscono), di circa 9 cm
corporeo: come se noi stessimo sotto a una ventina di balenottere azzurre. di diametro. Sono fatte di pelle e imbottite con
Forma. Rivera ha analizzato la struttura della formidabile corazza di strisce di pelle, lana e pelo.
questo insetto lungo 2 cm che non vola, ma si muove sotto piante e rocce A palla. Un team di archeologi guidati da
in cerca di funghi e deve proteggersi da uccelli, rettili, roditori. Tale corazza Patrick Wertmann dell’Università di Zurigo
si è evoluta dalle elitre (le ali anteriori indurite dei coleotteri, usate come (Ch) ha ora eseguito una datazione con il
scudo per le ali sottostanti). Innanzitutto, è ricca di proteine che ne carbonio-14 e ha stabilito che risalgono a
aumentano la resistenza. Poi è fusa alla guaina che protegge il ventre circa 3.000 anni fa: le più antiche dell’Eurasia
dell’insetto, con giunzioni che permettono però una deformazione ai lati. (la più vecchia in assoluto, di 4.500 anni fa,
Inoltre, le due parti della corazza sono unite sul dorso come i pezzi di un viene dall’Egitto). E l’uomo sepolto in una delle
puzzle. Gli scienziati hanno visto che la forma di questa giunzione evita che tombe indossava i più antichi pantaloni mai
le parti si separino e distribuisce lo stress. (G.C.) ritrovati: forse, usati nel gioco. (G.C.)
Focus | 25
a cura di Giovanna Camardo
PRISMA SONORO
ZN
AUDIO
IL VERSO UNICO
DI UN CANE
DELLA NUOVA
GUINEA
INQUADRA
LA PAGINA
CON LA
APP
INFO A PAGINA 5
Focus | 27
PRISMA CIBO
Le misure
P er produrre una forma di
Grana Padano servono
500 litri di latte. A oggi sono tre
Contro le
le stagionature in commercio:
da 9-16 mesi, oltre 16 mesi e
intolleranze
oltre 20 mesi Riserva . Durante
la stagionatura, che avviene
naturalmente in ambienti tenuti
a temperature tra i 15 °C e i
COSE DA I l Grana Padano è privo di
22 °C, il formaggio modifica
lattosio. Questo succede
SAPERE SULLA
sapore, consistenza e
perché durante la produzione
caratteristiche chimiche e
naturalmente questo
LAVORAZIONE DEL
fisiche. Una forma pesa non
zucchero resta nel siero che
meno di 24 kg e non più di 40,
GRANA PADANO
si separa dalla cagliata, che è
il suo diametro oscilla da 35 a
la frazione utilizzata per fare il
45 centimetri e l’altezza tra 18
formaggio. Il poco lattosio
e 25 cm.
che rimane si degrada
durante la stagionatura; in
storia
è molto inferiore a 0,1 grammi.
Focus | 29
Nuova Audi A3 Sportback.
What a time to be an Audi.
L’unica compatta premium disponibile in tutte
le alimentazioni: benzina, diesel, g-tron, mild-hybrid
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I valori indicativi relativi al consumo di carburante e alle emissioni di CO₂ sono rilevati dal Costruttore in base al metodo di omologazione WLTP (Regolamento UE 2017/1151 e successive modifiche e
integrazioni). Eventuali equipaggiamenti aggiuntivi, lo stile di guida e altri fattori non tecnici, possono modificare i predetti valori. Per ulteriori informazioni sui predetti valori, vi invitiamo a rivolgervi alle
Concessionarie Audi. È disponibile gratuitamente presso ogni Concessionaria una guida relativa al risparmio di carburante e alle emissioni di CO₂, che riporta i valori inerenti a tutti i nuovi modelli di veicoli.
Focus FRONTIERE
Esa
GUARDANDO
OLTRE
Il nostro Festival Focus Live quest’anno si intitola
Frontiere. Per l’occasione abbiamo chiesto a un ospite
d’eccezione, l’astronauta dell’Esa Luca Parmitano, di
affiancare il direttore e la redazione nell’ideare questo
Speciale dedicato alle frontiere della scienza.
STAMPARE DA UOMO A CHE COSA IL RITORNO L’EUROPA SI A CACCIA DI INVENZIONI MATERIA
GLI ORGANI CYBORG CI STA (DALL’ORBITA) FA SPAZIO ALTRI MONDI DALLO OSCURA:
IN 3D pag. 40 INSEGNANDO SULLA TERRA pag. 58 pag. 60 SPAZIO L’UNIVERSO
pag. 34 IL VIRUS pag. 52 pag. 68 INVISIBILE
pag. 46 pag. 74
Focus | 33
Focus FRONTIERE
La promessa per il modo fissare una placca metallica ai frammenti di osso, per
tenerli in posizione. Le immagini della Tac sono già pronte e
futuro è offrirci cuori vengono subito inviate al laboratorio 3D4Med. Da qui, dopo
poche ore, esce una perfetta riproduzione delle ossa del pa-
o polmoni creati per ziente, realizzata con la stampa 3D. E i chirurghi possono così
preparare l’intervento.
nel corpo. Ma già oggi stampanti 3D per produrre copie fedeli al 100% di organi, ossa e
vasi sanguigni su cui si deve intervenire. La stampa è realizzata
Organi di ricambio
3D
fatti con le stampanti
34 | Focus
VIDEO
CORNEE E VASI:
STRAORDINARI
ESPERIMENTI DI
STAMPA 3D
INQUADRA
LA PAGINA
CON LA
APP
INFO A PAGINA 5
“ Questa ricerca si fa
in varie parti del mondo.
E anche in orbita: sulla
Stazione Spaziale
Internazionale abbiamo la
“
BioFabrication Facility,
struttura rivoluzionaria
che permette di costruire
tessuti organici
Luca Parmitano
CUORICINO
Il mini cuore
in stampa
all’Università di
Tel Aviv. Non
funziona, però:
le cellule si
contraggono,
ma non in modo
coordinato.
Reuters/Contrasto
UNA PROTESI SU MISURA
A destra, due applicazioni della stampa 3D,
dell’olandese Xilloc (i primi a produrre una mandibola di
titanio con questa tecnica). Sopra, un impianto per la
ricostruzione del cranio, di titanio; sotto, una protesi per
l’articolazione temporo-mandibolare, in cui le due parti
principali sono state realizzate con stampa 3D.
Xilloc (2)
con il robot che li assisterà poi nell’intervento sul paziente o
spiegare ai malati come avverrà l’operazione».
Questa è solo una delle applicazioni in medicina della stampa
3D: una tecnologia che già ci permette di realizzare, oltre a que-
sti modelli fedeli, persino “pezzi” su misura pronti per essere
impiantati nel corpo. E che va verso un traguardo ambizioso:
la stampa di organi di ricambio per i trapianti. L’anno scorso,
per esempio, gli scienziati dell’Università di Tel Aviv (Israe-
le) hanno stampato un mini-cuore con atri, ventricoli e vasi
sanguigni. Al posto delle plastiche con cui le stampanti 3D di
norma producono oggetti, è stato usato un materiale vivo: un
“bioinchiostro” composto da un idrogel organico e da cellule.
STRUTTURE INTRICATE
Creare un organo a partire da cellule staminali del paziente
sarebbe la chiave per futuri trapianti senza problemi di riget-
to. Per questo è essenziale lo sviluppo
dei bioinchiostri: materiali composti
appunto da cellule sospese in un gel, Si usano “bioinchiostri”: sono
con sostanze che fanno da sostegno e
permettono alle cellule di svilupparsi composti da cellule umane sospese
in un tessuto rigenerato. Un gruppo di
ricercatori della Ohio State Universi- in un gel, con sostanze che permettono
ty e di altre università Usa ha appena
messo a punto un bioinchiostro che loro di svilupparsi in un tessuto
può essere usato per stampare orga-
ni o tessuti addirittura all’interno del
corpo del paziente, con un intervento in laparoscopia poco stampante. Con esso, in pochi minuti è stata stampata una cor-
invasivo. Se altri bioinchiostri richiedono spesso l’impiego di nea, lo strato più esterno dell’occhio: sulla forma, simile a una
luce ultravioletta per solidificarsi, dopo essere stati depositati lente a contatto, le cellule hanno iniziato a crescere. Un grande
dalla stampante, il nuovo materiale solidifica alla temperatura ostacolo però è stampare una struttura complessa e attraver-
del corpo. Gli scienziati hanno usato il bioinchiostro con un sata da vasi sanguigni come un organo. Servono perciò ricerche
ugello fissato a un braccio robotico – facendolo uscire un po’ come quella condotta dagli scienziati della Rice University e
come la crema da una sacca da pasticciere – che ha “ancorato” della University of Washington (Usa): hanno elaborato una
la struttura stampata a diversi tessuti molli (carne e gelatina). tecnica per stampare reti vascolari complesse, come quelle che
Un approccio simile è in via di sviluppo anche in una struttu- trasportano sangue, aria, linfa e altri fluidi nel nostro corpo. Il
ra italiana, il Centro di Ricerca Enrico Piaggio dell’Università sistema deposita, strato dopo strato, una soluzione liquida che
di Pisa, dove un team di bioingegneri ha ottenuto un gel bio- si solidifica se esposta a una luce particolare; proiettando que-
compatibile, con cui riparare i tessuti direttamente nel corpo sta luce, si fa solidificare un preciso “disegno” (in pratica, una
umano, dalla cheratina ricavata dalle piume di pollo. Giovanni sezione della forma cava da creare) su ogni strato. Si possono
Vozzi, direttore del Biofabrication Lab, dove viene condotto così produrre elementi di gel con all’interno un’intricata rete
questo progetto, spiega la tecnica sviluppata per applicare il di tubi: gli scienziati hanno realizzato una struttura simile agli
gel nel punto voluto. «Abbiamo pensato di usare», dice, «un alveoli polmonari, con una sacca a cui arriva l’aria circondata
braccio robotico costruito anch’esso in stampa 3D, quindi rea- da vasi sanguigni.
lizzabile su misura per le necessità di ogni tipo di intervento, e
dotato di una siringa caricata con il nostro bioinchiostro. Con I VANTAGGI DELLA MICROGRAVITÀ
esso, i chirurghi possono effettuare l’intervento nel modo Le sperimentazioni di questa tecnologia di frontiera sono dun-
meno invasivo possibile». que in corso in tutto il mondo. E anche in orbita. Sulla Stazione
Un altro bioinchiostro è stato elaborato nel 2018 alla Newca- Spaziale Internazionale (Iss) è infatti attiva la BioFabrication
stle University (Uk): composto di cellule staminali della cornea Facility (Bff ), in grado di stampare tessuti e organi nello spa-
e gel con alginato e collagene, abbastanza rigido da mantenere zio, sempre con bioinchiostri. Approfitta delle condizioni di
una forma ma abbastanza soffice per uscire dall’ugello della microgravità sulla Iss. Sulla Terra, infatti, quando si usano
36 | Focus
E LA PILLOLA VA GIÙ
Una nuova frontiera della ricerca è anche la
produzione di farmaci speciali. Per esempio,
si possono usare filamenti di polimeri
contenenti il principio attivo per creare
pastiglie di forme particolari, o che uniscano
più medicine in una sola pillola. Il
Dipartimento di Scienze Farmaceutiche
dell’Università degli Studi di Milano sta
lavorando per esempio a qualcosa di molto
particolare. «L’idea», spiega la ricercatrice
Lucia Zema, «è stampare involucri di farmaci
destinati a organi “a lume”, cioè cavi, come lo
stomaco o la vescica. Capsule in grado di
assumere una forma sottile quando devono
essere ingerite e poi di “gonfiarsi” una volta
giunte a destinazione, in modo da permanere
all’interno dell’organo e consentire un rilascio
graduale e mirato del farmaco. Svolto il loro
VASI E OCCHI
Sopra, una struttura
(realizzata negli Usa)
che imita
il funzionamento
dei polmoni: l’aria
viene pompata in una
sacca interna,
circondata da una
rete di vasi
sanguigni. A destra,
una cornea creata
alla Newcastle
University (Uk).
John Millard
Si possono creare
biomateriali morbidi e fluidi, la gravità fa “schiacciare” il tes-
suto che si sta costruendo. Le strutture stampate in microgra-
vità invece mantengono la loro forma e non hanno bisogno dei
sostegni di norma necessari. modelli fedelissimi
Ma torniamo sulla Terra. Se per gli organi complessi dovremo
ancora aspettare, altri “pezzi di ricambio” sono già realtà. Oltre delle parti dove si dovrà
che per produrre modelli, come a Pavia, la tecnologia viene in-
fatti impiegata per realizzare impianti su misura, dentali o os- operare: così il chirurgo
sei. Un metodo prevede di stampare in 3D i calchi usati per dar
forma al pezzo desiderato. Un campo di intervento proposto è prepara l’intervento
la cranioplastica, in cui larghe porzioni della scatola cranica
(rimosse per incidenti od operazioni) devono essere sostituite
con placche realizzate con la massima precisione: è possibile struttura tridimensionale porosa in poli-epsilon-caprolatto-
farle di cemento osseo acrilico, grazie a calchi prodotti con una ne, un polimero già utilizzato in chirurgia per le suture. Ripro-
stampante 3D commerciale. duce fedelmente la forma del seno della paziente, determinata
con una risonanza magnetica, e viene posizionata al momen-
FORME DA COLONIZZARE to dell’asportazione del tumore. Contestualmente si iniettano
Un’altra strada è produrre direttamente l’impianto, usando cellule di tessuto adiposo prelevate dalla stessa paziente. Ric-
materiali capaci di riprodurre le caratteristiche del tessuto ma co di cellule staminali, questo tessuto colonizza la struttura di
anche utilizzabili con le stampanti 3D. Anche in questo ambito policaprolattone e poi si rigenera fino a ridare gradu
sono scesi in campo ricercatori di tutto il mondo. Un esempio al seno la forma e la consistenza originarie, mentre il
proviene dalle statunitensi Northwestern University e Uni- ro viene progressivamente riassorbito e scompare». Il
versity of Illinois, che hanno messo a punto un “osso iperela- consentirebbe di evitare l’impiego di protesi in silic
stico”, costituito da idrossiapatite (un minerale di calcio di cui offrono risultati poco stabili nel tempo e possono dare
sono fatte le ossa) e da acido poliglicolico (un polimero). Una canze. A che punto è il progetto? «La tecnica», spiega R
mistura malleabile con cui stampare la forma desiderata: que- in attesa di avere il via libera dal comitato bioetico pe
sta è una sorta di impalcatura che può essere colonizzata dalle zare il primo intervento su una paziente».
cellule, che si moltiplicano e ricostituiscono il tessuto osseo.
L’impalcatura, una volta impiantata, consente all’osso di rifor- TIMPANI DI ALTA PRECISIONE
marsi gradualmente: un’alternativa ai trapianti di frammenti Sempre sul concetto di “impalcatura” su cui innestar
ossei prelevati dallo stesso paziente. Una strategia simile, ma per ricostruire un tessuto, si basa il progetto europeo
questa volta per la ricostruzione del seno dopo un intervento EarDrum, coordinato da una ricercatrice dell’Univ
di mastectomia, è stata messa a punto da un gruppo di ricer- Pisa, Serena Danti, pensato per ricostruire il timpano
ca dell’Università Federico II di Napoli, coordinato da Nicola ha subìto la lacerazione. In questo caso non si usa la
Rocco, specialista in chirurgia della mammella. 3D vera e propria, ma un processo chiamato elettrofila
«Grazie alla stampa 3D», spiega, «possiamo realizzare una tessere un polimero biocompatibile con cui viene ri
complessa struttura del timpano umano, ricca di ne
Nei test, su questa impalcatura sono state poi fatte at
cellule staminali del paziente.
Poi ci sono le protesi. Nella produzione di protesi di
braccio, per chi ha subìto amputazioni, si fa ormai amp
Wfu School of Medicine
ESPERIMEN
Da sin.: l’imp
per una vesc
viene “semin
con cellule;
la stampa di
Ohio State University
struttura
a reticolo fat
direttamente
tessuti viven
38 | Focus
MODELLI PRECISI
A sinistra, un modello realizzato dal laboratorio
3D4Med di Pavia: si possono per esempio riprodurre
parti del sistema vascolare cerebrale di un paziente.
Sotto, un laboratorio all’Università di Jilin
in Cina, dove sono stati creati anni fa impianti
stampati in 3D per l’ortopedia.
Nasa
Focus FRONTIERE
o scorso agosto, il 62enne esperto di robotica colpito dalla sindrome locked-in (il cervello resta attivo men-
Peter Scott Morgan, affetto da Sla, malattia tre il corpo è immobile), scrisse il best seller Lo scafandro e la
che immobilizza progressivamente tutti i farfalla, dettandolo lettera per lettera a una persona che inter-
muscoli del corpo compresi quelli facciali, ha pretava il movimento dell’unico muscolo che ancora gli funzio-
raccontato di volersi trasformare in un cyborg, sostituendo nava, quello della palpebra sinistra. Da quell’epoca, però, scien-
man mano gli organi che non funzionano più. E dopo essersi za e tecnologia hanno permesso ad altre persone in condizioni
fatto applicare un miniventilatore al collo per garantire la re- simili di uscire dal silenzio. A beneficiarne per esempio è stato
spirazione e un tubo nello stomaco per l’alimentazione, mira a uno degli scienziati più famosi del mondo, Stephen Hawking,
“indossare” un esoscheletro intelligente per tornare a cammi- anche lui affetto da Sla e per questo privo dell’uso della parola
nare. «Entro due anni», ha scritto nel suo blog, «avremo inno- dal 1985: dapprima in grado di usare un dito per selezionare 15
vazioni rivoluzionarie in questo campo, perché la tecnologia parole al minuto pronunciate da un sintetizzatore vocale, si è
esiste già». dovuto poi affidare, per comunicare, al movimento della guan-
cia sinistra, rilevato da un sensore a infrarossi posizionato sugli
SENSORI A INFRAROSSI occhiali. Poi nel 2015, a causa del peggioramento della malattia,
La sfida più audace sulla strada del “ritorno alla normalità” si è ridotto a scrivere solo due parole al minuto, e ha chiesto ai
che Scott Morgan sta affrontando riguarda però la capacità di ricercatori di Intel, che quindici anni prima avevano creato per
comunicare. Nel 1996, passò alla storia il caso del giornalista lui un’efficiente interfaccia uomo-macchina, di trovare nuove
francese Jean-Dominique Bauby che, nonostante fosse stato e più adatte soluzioni.
Trasformatemi
in CYBORG
Con la collaborazione degli
scienziati di Intel, l’esperto di
robotica Peter Scott Morgan,
malato di Sla, sta testando
un vero avatar di se stesso,
che comunica al suo posto.
di Marco Consoli
INNOVATRICE
Lama Nachman, direttrice
dell’Anticipatory Computing
Lab di Intel. Ha permesso a
scienziati come Hawking e
Scott Morgan, colpiti da Sla,
Intel
40 | Focus
SPIRITO INDOMITO
A sinistra, Scott Morgan con il
supporto che gli permette di
stare in piedi, seduto e sdraiato
(sopra, il suo aspetto nel 2005,
prima che si ammalasse di Sla).
È fondamentale
portare alla luce anche
le tecnologie con risvolti
etici controversi. Perché,
se una tecnologia esiste,
non si può pensare di
non utilizzarla: se
diventa applicabile, le
persone la vorranno
usare e vorranno sapere
in che modo. Occorre
quindi cominciare a
parlarne per arrivare a
regolamentarla. Solo
così l’impiego sarà poi
quello più giusto
Luca Parmitano
Intel
Focus | 41
SCANSIONAMI
Il viso di Scott Morgan è
stato scansionato in modo
che, diventando immobile,
fosse possibile creare un
avatar che dallo schermo
parlasse con le sue stesse
espressioni. Sotto, Stephen
Hawking al lavoro.
PREDIRE LE PAROLE
«Il suo problema non era solo aumentare la velocità della co-
Horst Friedrichs/Anzenberger/Contrasto
municazione ma usare il computer per scrivere e-mail, fare
ricerche su Internet, scrivere libri», spiega Lama Nachman di
Intel, direttrice dell’Anticipatory Computing Lab dell’azienda,
e a capo del team incaricato di aiutarlo. «La gran parte dell’in-
terazione con un pc richiede il movimento di un mouse, che
è difficile da emulare, perciò abbiamo riscritto il software per
consentire a Hawking di selezionare tra una serie di opzioni
a seconda che dovesse scrivere, comunicare a voce, navigare
sul Web e così via. Inoltre abbiamo migliorato il programma in
grado di predire e completare le parole in base al contesto, au-
mentando così la velocità della performance». Anziché sposta- IPOTIZZARE LE RISPOSTE
re il cursore utilizzando la guancia e muoverlo per aprire i vari È a questo che ha pensato Peter Scott Morgan, quando ha con-
menu a tendina per poi selezionare un file, Hawking poteva con tattato proprio Nachman per trovare un modo di continuare a
un solo comando attivare la ricerca del file o altre funzioni. comunicare col mondo. «Per Peter all’inizio abbiamo usato il
Questa esperienza ha condotto alla realizzazione di un soft- tracking degli occhi, che con Hawking non funzionava, e con
ware chiamato ACAT, che i ricercatori di ogni parte del mondo cui poteva selezionare le parole sul monitor per rispondere alle
possono modificare per trovare soluzioni adatte ai differenti domande», spiega la scienziata. «Ma anche usando un software
bisogni delle persone in difficoltà. «Una delle sfide maggiori ri- predittivo, per completare più velocemente le parole e la frase,
guarda il fatto che ciascuno di loro è diverso», spiega Nachman. la comunicazione era comunque molto lenta. Per questo ab-
«Per esempio, persone con la stessa malattia, diciamo la Sla biamo creato un sistema basato sull’intelligenza artificiale in
(Sclerosi Laterale Amiotrofica), riescono a muovere muscoli grado di ascoltare la domanda, comprenderla, e ipotizzare una
diversi, e quindi è necessario usare tecnologie differenti per risposta in base all’argomento trattato, che lo stesso Peter può
catturare il movimento di una palpebra, un sopracciglio o altro manipolare a piacimento, selezionando le parole per sceglie-
ancora, trasformandolo in input per comandare il computer». re quella da affidare al sintetizzatore vocale. Per ottenere ciò
Enormi passi avanti sono stati fatti in questo campo grazie a abbiamo dovuto addestrare il sistema, in modo che le rispo-
sensori a infrarossi, telecamere che catturano meglio le sfu- ste non fossero troppo generiche, permettendo al software di
mature dei movimenti facciali, software di autocompletamen- imparare dall’utilizzo che Peter ne fa». Quando l’intelligenza
to dei vocaboli e di sintesi della voce, ma una spinta ulteriore artificiale lavora insieme all’essere umano la comunicazione
potrebbe venire ora dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale. che ne deriva, per il momento, non può che essere un com-
42 | Focus
COL RESPIRATORE
Peter Scott Morgan
nella sua casa nel
Devon (Regno Unito).
Per facilitare la
respirazione, si
è fatto impiantare un
apparecchio in gola
che però gli impedisce
di parlare. Al suo
posto parla il suo
avatar (nello schermo
che ha sul petto),
che riproduce alla
perfezione il suo
viso e la sua voce,
cambiando anche
il tono.
Channel4
promesso. «È una scelta personale: Il prossimo passo sarà consentire
Stephen Hawking voleva il controllo
su ogni singola parola, mentre Peter è a un software di leggere i
pronto ad abbracciare i suggerimenti
dell’IA. Bisogna considerare che l’at- pensieri e comunicarli agli altri
teggiamento di una persona può essere
serio, sarcastico, divertente, e cambia
in base al contesto e dunque il sistema deve imparare le sfu- dia come quella di chi vorrebbe fondersi con l’intelligenza ar-
mature della nostra personalità e usarle in modo appropriato». tificiale o addirittura sopravvivere al proprio corpo, caricando
la propria coscienza online.
CERVELLO CHE PARLA Del resto, c’è anche chi è convinto che questo prima o poi suc-
Quanto alla voce, che è parte dell’identità di una persona, an- cederà: Michael Graziano, professore di neuroscienze a Prin-
che qui sono stati fatti passi da gigante: «Peter ne utilizza una ceton, per esempio, ritiene che sia solo questione di tempo e
che è stata creata a partire dalla propria, registrata quando che si potranno “scannerizzare, mappare e archiviare i dati di
ancora poteva parlare, grazie al software Cereproc. Questo è ogni connessione neuronale del cervello di una persona”. L’op-
un altro campo in cui si stanno facendo enormi progressi, che portunità per gli scienziati di rendere possibile questo scena-
consentiranno di replicare la voce di chiunque a partire da una rio, dice però Nachman, è una questione da discutere con chi si
quantità di dati sempre più ridotta». Il futuro delle tecnologie occupa di bioetica: «posso dire che noi non abbiamo intenzione
di questo tipo è pieno di promesse ma apre anche nuove sfide di creare un’intelligenza artificiale che si sostituisca all’essere
e interrogativi, visto che si parla sempre di più dello sviluppo umano, ma una che collabori con lui, con un reciproco appren-
di sistemi che trasformano il pensiero in input per le macchi- dimento e una progressiva evoluzione». Frontiere della ricerca
ne. «Le interfacce cervello-computer apriranno nuovi scena- scientifica e tecnologica che hanno una ricaduta per tutti:
ri, soprattutto per chi ha la sindrome locked-in e quindi non «Aiutare persone con varie forme di disabilità permette di
può muovere proprio nulla, ma siccome il segnale misurato spingere al limite la tecnologia, perché i problemi da risolvere
sull’encefalo attualmente non è molto accurato, c’è bisogno di sono tanti quanti quelli degli individui in difficoltà», dice
addestrare il computer per essere sicuri che interpreti corret- Nachman. «Soluzioni come il riconoscimento visivo, la sintesi
tamente la lettera, la parola, la frase o l’immagine visualizzata vocale e la predizione dei vocaboli possono rivelarsi utili per
dalla persona. Inoltre, dato che si tratta di sistemi da cui dipen- ognuno di noi: basti pensare ai sistemi di riconoscimento della
dono tutte le funzioni quotidiane dell’individuo, è necessario voce, inizialmente progettati per aiutare chi non può più muo-
che siano affidabili e preservino la privacy di chi li utilizza». vere le mani, e ampiamente utilizzati oggi nella funzione di
La storia di Peter Scott Morgan è stata descritta da alcuni me- assistente vocale sullo smartphone».
44 | Focus
ENTRATE IN
UNA NUOVA REALTÀ
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per tutte le condizioni economiche e contrattuali, fare riferimento alle Informazioni Europee di Base sul Credito ai
Consumatori (SECCI) sul sito cofidis.it. L’erogazione dei prestiti richiesti, gli importi finanziabili e i massimi erogabili sono soggetti all’approvazione di Cofidis S.p.A.
Focus FRONTIERE
GUERRA TECH
Computer potenti,
al servizio di aziende
e centri di ricerca,
prevedono i focolai,
l’andamento delle
epidemie, ed
elaborano i dati
dei test su farmaci
e vaccini.
A LEZIONE DAL
VIRUS
Getty Images
Getty Images
Getty Images
Reuters/Contrasto
Pipistrelli, suini,
polli, primati
LA NATURA SI VENDICA
Un pipistrello del genere
e zanzare sono
Rhinolophus, serbatoio di virus.
A destra sopra, un’area gli “animali
deforestata in Indonesia.
Sotto, la sperimentazione del serbatoio” più
pericolosi per noi
vaccino russo Sputnik-V.
48 | Focus
Heartland virus Criptosporidiosi
Criptosporidiosi Criptosporidiosi
Batteri antibioticor E. coli O157:H7
rus di Powassan
Tubercolosi multiresistente
Vaiolo delle scimm
ubercolosi multiresistente Epatite C
Influenza H3N2v Malattia del sonno
attia di Lyme Febbre della Rift Valley
E. 7:H7 Akhmeta virus
Difterite
irus West Nile Febbre tifoide
Nipah virus
Nipah virus
Morbillo Colera
Tubercolosi multiresistente
Adenovirus 14
enza H5N6
Dengue
Listeriosi Colera . coli O157:H7
Malaria
Influenza suina farmaco SFTSV bunyavirus
Hantavirus resistent
IV virus
Mielite flaccida acuta
Vaiolo delle scimmie
Bourbon virus Virus Zika
Ciclosporiasi Peste
Malattia di Marburg
Enterovirus D68 Ebola
Focus | 49
,
in una settimana
Getty Images
sono stati sottoposti
al tampone nove
milioni di persone.
In generale, hanno fatto meglio i Paesi che già avevano un’effi- lano. «Il primo è che è importante sostenere la ricerca anche
cace medicina del territorio, che hanno potuto assistere i ma- quando non siamo in emergenza. Se non disponiamo di un an-
lati nelle loro abitazioni, o in strutture dedicate, riservando gli tivirale efficace è anche perché i laboratori non hanno ricevu-
ospedali ai casi più gravi. La mortalità è stata poi influenzata to abbastanza fondi per cercarlo. Il secondo insegnamento ri-
dalla disponibilità di posti letto nelle terapie intensive (per guarda la fretta: in situazioni di emergenza possiamo accettare
esempio, la Germania ne aveva 34 ogni 100.000 abitanti, contro di usare farmaci, anche in assenza di dati sufficienti su efficacia
i 9,7 della Spagna). Mentre sistemi di tracciamento come quello e sicurezza. Ma dobbiamo sapere che è un rischio, e non va fatta
della Corea del Sud, capace di seguire i singoli individui 24 ore passare l’idea che si sia trovata “la cura”».
su 24, hanno consentito di controllare la diffusione del virus, Lo sottolinea anche un editoriale pubblicato dalla rivista me-
ma sarebbero forse improponibili da noi per motivi di privacy. dica Jama, riferito proprio all’idrossiclorochina: «La vicenda
E poi c’è il lockdown, contestatissima misura, che è però la illustra bene i problemi delle autorizzazioni di emergenza», vi
sola in grado di invertire la tendenza se la curva dei contagi si si legge. «Essi includono: il fatto che si approvino medicinali
impenna. Lo abbiamo imparato durante la prima ondata. «Il inefficaci e potenzialmente nocivi; l’interferenza di personaggi
principale determinante della diffusione del virus è la mobilità politici e di non esperti che generano pressioni sulle agenzie
delle persone», riprende Paolo Vineis. «Nelle diverse regioni regolatorie; i costi che queste autorizzazioni determinano per
italiane, il numero di casi nella prima fase è stato direttamente la salute delle persone e per la credibilità delle istituzioni».
proporzionale al ritardo con cui è avvenuto il lockdown. Il Sud è
stato risparmiato perché il lockdown è stato emesso prima che IL VACCINO NON È LA PANACEA
arrivassero i casi dal Nord. Quello che ha influito sull’attenua- Le questioni legate all’efficacia e alla sicurezza diventano an-
zione è stata la tempestività del lockdown, e quindi la riduzione cora più critiche con i vaccini, che sono dati a persone sane, per
di mobilità e trasporti». prevenire una malattia che magari non avrebbero mai preso.
«L’accelerazione alla quale stiamo assistendo per Covid-19 non
TROPPA FRETTA? ha precedenti, ed è stata possibile grazie al grande dispiega-
L’ultima lezione di Covid-19 riguarda i farmaci e i vaccini. mento di forze dei laboratori pubblici e privati», dice Clavenna.
Nell’emergenza, sono infatti saltate tutte le procedure che si Già ora ci sono una cinquantina di preparati in fase di speri-
seguono normalmente per verificarne l’efficacia e la sicurez- mentazione, e Cina e Russia hanno persino approvato i loro
za. Anche prima della pandemia, le agenzie regolatorie (la FDA vaccini, ammettendo tuttavia di non aver completato l’iter spe-
negli Usa, l’Aifa in Italia) disponevano di iter accelerati per l’ap- rimentale. «Per prodotti occidentali, i dati sono già sufficienti
provazione di medicinali destinati a malattie particolarmente a garantire la sicurezza», prosegue l’esperto. «La valutazione
gravi, per cui non esiste una cura. Queste procedure sono state dell’efficacia però richiede più tempo e si farà necessariamente
ampiamente usate per Covid-19, con risultati misti. C’è il caso sul campo, una volta che i vaccini saranno disponibili».
positivo del desametasone, un antinfiammatorio noto da tem- L’errore da evitare è considerare il vaccino una panacea. «Il
po, che si è mostrato utile nei pazienti più gravi. Ma c’è anche la vaccino ridurrà la circolazione del virus e ci restituirà una vita
vicenda dell’idrossiclorochina, approvata in emergenza a mar- più normale», conclude Clavenna. «Ma SARS-Cov2 resterà con
zo sulla base di pochissimi dati, ma ritirata poi a fine maggio, noi ancora a lungo, e non potremo abbassare la guardia».
quando studi più approfonditi hanno mo-
strato che non serviva contro la malattia,
ed era persino tossica. Il vaccino ridurrà la circolazione di
«Da queste vicende possiamo trarre due
insegnamenti», dice Antonio Clavenna, SARS-Cov2, ma non lo farà sparire.
responsabile dell’Unità di farmacoepide-
miologia dell’Istituto Mario Negri di Mi- Il virus starà con noi ancora a lungo
50 | Focus
iahmh3BlZ[^eeZ;Ze^gZ
LA POVERTÀ PUÒ
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futuro
dal
Esa
FASE 1 Tono muscolare
Luca Parmitano, il nostro astronauta in forza all’Agenzia
Spaziale Europea, è tornato sulla Terra lo scorso 6
febbraio, dopo circa sei mesi e mezzo di permanenza
sulla Stazione Spaziale Internazionale. Nel corso della
propria missione, chiamata Beyond, Parmitano ha svolto
numerosi esperimenti, alcuni dei quali prevedono
sessioni di raccolta dati anche dopo il ritorno a Terra,
come mostrato nelle pagine seguenti. Inoltre, dopo il
rientro si è sottoposto a un programma di recupero.
GINNASTICA. Sopra, alla barra Luca fa esercizi per
la schiena, in particolare per i muscoli romboidali, per
recuperare la postura corretta. Sopra a destra: gli esercizi
di trazione sono ottimi per tutta la parte superiore del
corpo, e soprattutto per il muscolo grande dorsale. Luca
non ha potuto eseguire questo esercizio sulla Iss a causa
di limitazioni nel dispositivo per l’allenamento della forza;
è quindi importante recuperare la sensazione di sollevare
il proprio peso. Qui accanto: l’uso della palla serve invece
a recuperare la coordinazione occhio-mano.
FASE 2 Coordinazione
L’ESPERIMENTO GRASP: afferrare un
oggetto è un’azione che coinvolge le mani, gli occhi e
le orecchie. In altre parole, il cervello trae informazioni
da diversi sensi per coordinare l’azione delle mani.
Sulla Terra, in questo tipo di attività gioca un ruolo
anche la forza di gravità, ma in orbita si è in una
situazione di assenza di peso. L’esperimento Grasp ha
lo scopo di comprendere come il sistema nervoso
centrale integri il ruolo della gravità nei processi neurali
alla base della coordinazione occhio-mano.
CON LA REALTÀ VIRTUALE. Luca indossa
un visore per realtà virtuale, completo di cuffie, e
sensori alle mani. Deve compiere alcune azioni su
oggetti virtuali nello spazio; per esempio, ruotare la
mano e allinearla con gli oggetti in VR. Nel monitor si
può osservare dall’esterno ciò che Luca vede nella
simulazione. Si effettuano sessioni sulla Stazione
Spaziale e si comparano i risultati con quelle fatte a
terra. I risultati sono utili anche per aiutare persone che
hanno vertigini, disturbi dell’equilibrio e altri problemi al
sistema vestibolare. Agli astronauti, l’esercizio serve
anche a migliorare la resa nelle attività extraveicolari.
IN SCALA REALE
A sinistra, il centro per
l’addestramento degli
astronauti europei
dell’Esa a Colonia, in
Germania, dove sono
state scattate tutte le
foto di questo servizio.
A destra, la riproduzione
del portello di aggancio
di un modulo cargo Atv
nello stesso centro di
addestramento.
“
“
Esiste un effetto intangibile della tecnologia spaziale, ed è quello che
noi astronauti riusciamo a comunicare agli scienziati come
esseri umani e come ‘cavie’. Per migliorare la vita di tutti sulla Terra
Luca Parmitano
Gli astronauti europei hanno il proprio centro di
addestramento a Colonia. Dove si recano anche
dopo il rientro, per sottoporsi al recupero fisico e
alla raccolta dei dati post-missione
56 | Focus
COME QUELLO VERO
A sinistra, una
riproduzione del
modulo Columbus al
centro addestramento
astronauti dell’Esa a
Colonia. Si tratta di una
sezione dedicata agli
esperimenti. A destra,
un dettaglio dell’interno
dello stesso modulo.
L’Europa
si fa spazio
22 Stati membri
Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia,
Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia,
Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Polonia,
Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca,
Romania, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria.
Lettonia e Slovenia sono Membri Associati.
Il Canada partecipa ad alcuni programmi
Esa in base a un accordo di cooperazione.
I centri dell’Esa
ESA Headquarters a Parigi (Francia)
ESTEC (European Space Research and Technology Centre) a Noordwijk (Olanda)
ESRIN (European Space Research Institute) a Frascati (Italia)
ESOC (Esa Mission Control) a Darmstadt (Germania)
EAC (European Astronaut Centre) a Colonia (Germania)
ECSAT (European Centre for Space Applications and Telecommunications a Harwell (Regno Unito)
ESAC (European Space Astronomy Centre) a Villanueva de la Cañada (Spagna)
ESEC (European Space Security and Education Centre) a Redu (Belgio)
Inoltre, utilizza il Centro spaziale guyanese a Kourou, in Guyana Francese, che garantisce accesso
autonomo allo spazio per missioni scientifiche e commerciali.
58 | Focus
È dal 1988 che l’Italia vola oltre il cielo
attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana
(Asi), che ha il compito di coordinare
e gestire i finanziamenti legati a Gli astronauti
7
tutte le attività spaziali, sia a livello attualmente in forze
nazionale sia per le collaborazioni
internazionali. È tra le prime sei agenzie spaziali del mondo all’Esa, tra i quali i
e, in seno all’Esa, l’Italia è il terzo Paese contributore dopo nostri Samantha
Francia e Germania. Grazie al suo lavoro, l’Asi ha permesso
di far crescere una filiera di prodotti, servizi e applicazioni,
Cristoforetti e Luca
compresi i sistemi di lancio. Vanta collaborazioni con tutte Parmitano.
le principali agenzie spaziali: prima fra tutte la Nasa per
la realizzazione in Italia, tra le altre cose, di oltre il 40%
della parte abitativa occidentale della Stazione Spaziale
Internazionale (Iss). Questo ha permesso all’Italia di avere
così un duplice passaggio sulla Iss; attraverso gli accordi
diretti con la Nasa e come terzo Paese in ambito Esa.
2.200
Le persone che lavorano per
l’Esa nelle diverse nazioni.
Nel 2020 ha gestito un budget di
6,68 miliardi di euro
Razzi
4 aree
Scienza ed esplorazione
Lee missioni scientifiche ci fanno guardare fuori dal nostro Pianeta,
veerso le stelle e oltre. L’Esa è anche coinvolta nell’esplorazione dello
sp
pazio da più di 40 anni.
curezza e protezione
Esa contribuisce a rendere più sicuri e sostenibili i voli spaziali ma
aiiuta anche a monitorare i possibili pericoli che arrivino dallo spazio.
Peer esempio, i detriti spaziali, le eruzioni solari e gli asteroidi.
Applicazioni
A
In
n questo settore, le attività dell’Esa sono volte a utilizzare lo spazio
ab beneficio dei cittadini e a raccogliere le sfide future sulla Terra.
Con questo obiettivo, l’Esa sviluppa fondamentali programmi di
ossservazione della Terra, per le telecomunicazioni e la navigazione.
Abilitazione e supporto
L’Esa opera affinché le industrie europee siano all’avanguardia nei
mercati emergenti del trasporto spaziale. E una volta che i satelliti
arrivano in orbita, il centro Esa di controllo delle missioni li segue
per garantire che funzionino come previsto. L’agenzia sviluppa poi
tecnologie innovative per rendere possibili future missioni e rafforzare
la competitività internazionale del settore spaziale europeo.
Esa-J. Huart
COS-B, per lo studio del cielo nei raggi gamma. Vega Ariane 5 ECA
Ultimo satellite: SENTINEL-6, per il monitoraggio del Altezza: 30 m Altezza: fino a 53 m
Diametro: 3 m Diametro: fino a 5,4 m
livello dei mari. Lancio previsto per fine novembre. Massa al decollo: 137 t Massa al decollo: 780 t
Carico utile*: 1.500 kg Carico utile*: 10,0 t
* In orbita circolare, inclinazione * In orbita di trasferimento
90°, 700 km geostazionaria (GTO)
Per altre info: www.esa.int www.asi.it
Focus | 59
Focus FRONTIERE
A CACCIA
ALTRI
DI
MONDI
Oltre il Sistema solare sono stati
scoperti più di 4mila pianeti.
Stanno svelando scenari
inimmaginabili, rivoluzionando
le conoscenze astronomiche.
Ospiteranno anche la vita?
di Vito Tartamella
40 miliardi
I pianeti di tipo terrestre stimati nella nostra galassia, la Via
200mila
I pianeti terrestri stimati
Lattea. Ce n’è uno ogni 5 stelle. Quelli che orbitano intorno a attorno al milione di stelle
una stella (compresi i giganti gassosi) sarebbero 200 miliardi. osservabili dalla Terra.
60 | Focus
Nasa
“ La ricerca della vita su
altri pianeti è un
argomento che mi sta
molto a cuore, sia come
astronauta sia come
essere umano.
È il motivo per cui
cerchiamo – anche di
persona – di andare
nello spazio. E il bello
della vita è che oggi
nessuno è in grado di
“
definire che cosa sia
Luca Parmitano
NEL CIGNO
Ricostruzione artistica
di Kepler-186 f, nella
costellazione del Cigno
a 582 anni luce dalla
Terra. Roccioso, ha un
raggio del 17% più
grande della Terra.
VIDEO
COME GLI
ASTRONOMI
SCOPRONO
GLI ESOPIANETI
4.296 60
INQUADRA
LA PAGINA
CON LA
APP
INFO A PAGINA 5
Focus | 61
rbita intorno a una stella nella costellazio- Una sfida epocale, che porta all’estremo le tecnologie di oggi.
ne del Cancro. Si chiama Janssen: è largo il Perché stiamo parlando di distanze difficili anche solo da im-
doppio della Terra, e per un terzo è fatto di maginare. «Se tutto il Sistema solare si riducesse alle dimen-
diamanti. Merito del suo clima estremo: ha sioni di un biscotto, la stella più vicina, Proxima Centauri,
molti vulcani attivi, e ruota così vicino al suo sole da avere starebbe a due campi da calcio di distanza», spiega Lisa Kal-
una temperatura di 2.300 °C. Abbastanza per fondere il ferro. tenegger, direttrice del Carl Sagan Institute alla Cornell Uni-
Nella costellazione del Centauro, poi, c’è il più spettacolare, versity, Usa. A quelle distanze, vedere un pianeta che riflette
J1407b: è circondato da una fascia di anelli larga 120 milioni la luce della sua stella è come «distinguere una lucciola vicino
di km, 400 volte più ampi di quelli di Saturno. Per vedere un a un faro acceso, stando a 10 km di distanza», aggiunge Yamila
pianeta blu come la Terra, invece, c’è HD 189773 b, nella co- Miguel, astronoma all’osservatorio di Leiden (Paesi Bassi).
stellazione della Volpetta: ma è l’unica somiglianza, perché Come fare? Per vederli, i telescopi oscurano le stelle con un
qui i venti soffiano fino a 8.700 km orari, e sono composti filtro, per annullarne i bagliori. Così si evidenziano minuscoli
da particelle di silicati roventi. In pratica, piove vetro fuso. puntini: sono i pianeti che riflettono la luce della loro stella o
quelli incandescenti perché ancora in formazione. Una mis-
UN BISCOTTO A DUE CAMPI DA CALCIO sione difficile: basti dire che la Terra riflette solo un miliar-
Sembrano mondi usciti dagli episodi di Star Trek. Ma esisto- desimo della luce del Sole. Gli esopianeti, quindi, si possono
no davvero: sono tre dei pianeti scoperti fuori dal Sistema vedere se sono lontani dalla loro stella (per poterli distingue-
solare grazie ai più potenti telescopi. Sono 4.296 e sono solo re), massicci e giovani. E non troppo distanti da noi, visto che
un piccolo assaggio: secondo gli scienziati, c’è almeno un eso- la loro luce, soprattutto infrarossa, è molto debole rispetto a
pianeta (così si chiamano i mondi esterni al Sistema solare) una stella. Per questo ne sono stati fotografati solo 44.
intorno a ciascuna dei 200 miliardi di stelle della nostra ga-
lassia, la Via Lattea. Fra loro, gli esopianeti di tipo terrestre LUCI E DEVIAZIONI DELL’ORBITA
sarebbero uno su cinque: 40 miliardi. Senza contare quelli Gli esopianeti, quindi, si scoprono per lo più in modi indiretti:
certamente presenti in tutte le altre galassie. cercando gli effetti della loro presenza sugli astri attorno a
Questo zoo cosmico, che si arricchisce ogni settimana, svela cui ruotano. Ad esempio misurando i cali di luminosità del-
mondi che superano l’immaginazione non solo della fanta- le stelle quando un pianeta vi transita davanti. Sono eclissi
scienza, ma anche della scienza: le loro caratteristiche inat- quasi impercettibili: se un alieno vedesse il nostro Sole al
tese (v. riquadro nelle pagine seguenti) stanno sgretolando telescopio, il transito della Terra ne ridurrebbe la luce dello
molte certezze. E forse potrebbero aiutarci a rispondere a 0,01%. E la nostra atmosfera crea turbolenze che rendono
una domanda millenaria: siamo soli nell’universo? più difficili le osservazioni: per questo sono più efficaci i te-
Eso/M. Kornmesser
62 | Focus
lescopi spaziali. Quelli terrestri di grandi dimensioni – come
il Vlt (Very Large Telescope, Cile), con specchi larghi 8 me-
tri – sono invece fondamentali per «raccogliere più fotoni
emessi dalle stelle e poter misurare così anche altri effetti
di un pianeta sulla sua stella: quelli gravitazionali», spiega
Francesco Pepe, direttore del Dipartimento di astronomia
all’Università di Ginevra. IN ORBITA NELLA POLVERE
La massa di un pianeta, infatti, modifica la velocità di una PDS 70 è una stella giovane a 370 anni
Eso/Bohn et al.
esopianeti giganti. L’immagine è stata
ottenuta bloccando la luce della stella.
PANORAMA ALIENO
IL PRIMO FOTOGRAFATO
Ricostruzione del pianeta
Proxima b, un po’ più Il pallino rosso è 2M1207b, il primo
massiccio della Terra. esopianeta visto in modo diretto, nel
Nel suo cielo ci sono due 2004. Orbita attorno a una nana bruna,
soli, e potrebbe ospitare a 173 anni luce da noi (nel Centauro).
osE
acqua liquida.
ESso/Lagrange/Sphere consortium.
Focus | 63
Esa/Atg medialab
IN ARRIVO
Il telescopio
spaziale Plato
dell’Esa: sarà
lanciato nel 2026.
Avrà 26 camere per
cercare esopianeti:
equivalgono a un
telescopio di 1 m
di diametro con
grandangolo.
Possiamo vedere
mondi appena nati
o antichi quanto
la nostra galassia
scoperti sono giganti (e gassosi): hanno un diametro da 2 a può formarsi un gigante gassoso vicino a una stella? Il suo
6 volte quello terrestre, e masse fino a 300 volte superiori. calore dovrebbe impedire ai gas di congelarsi addensandosi.
Il primo esopianeta trovato, 51 Pegasi b, ha metà della massa Eppure c’era, e non era l’unico», sottolinea Pagano, coordina-
di Giove e orbita vicinissimo alla sua stella: il suo anno dura trice nazionale del telescopio spaziale Cheops dell’Esa. «Oggi
solo 4 giorni. Già nel 1584, il filosofo Giordano Bruno aveva pensiamo che questi pianeti si formino in periferia per poi
immaginato “un’infinità di mondi simili al nostro”: ma solo avvicinarsi alle loro stelle. Sono i gioviani caldi, una nuova
nel 1995 gli astronomi svizzeri Michel Mayor e Didier Que- categoria di pianeti insieme ai nettuniani e alle superterre
loz riuscirono a rilevare 51 Pegasi b grazie allo spettrografo, (v. riquadro). Gli esopianeti ci permettono di capire come si
Elodie, montato all’osservatorio dell’Alta Provenza, capace evolve un sistema planetario: possiamo osservare mondi ap-
di captare spostamenti stellari di 7 m/s. pena nati o antichi quanto la nostra galassia. Si è aperta una
finestra straordinaria sul cosmo».
UN MODELLO IN FRANTUMI Con una varietà così ampia, la Terra diventa solo uno dei
Una scoperta premiata con un Nobel ai due astronomi nel tanti esemplari di questo smisurato zoo astronomico. Pos-
2019. Ci sono voluti più di 20 anni, infatti, per riconoscere sibile che sia l’unico pianeta abitato? C’è vita in questi strani
che 51 Pegasi b aveva sgretolato un paradigma considerato mondi? Per rispondere, dovremmo sapere cosa sia la vita.
incrollabile: che il Sistema solare fosse l’unico modello per «Ne esistono 70 diverse definizioni, e sono tutte valide. Ma
i sistemi planetari, «con i pianeti piccoli e rocciosi vicini al nessuna mette d’accordo tutti gli scienziati», premette John
loro sole, e quelli grandi e gassosi più lontani», ricorda Isa- Brucato, docente di astrobiologia all’Università di Firenze.
bella Pagano, direttrice dell’osservatorio astrofisico di Ca- «La Nasa definisce la vita “un processo chimico che evolve e
tania. «Invece, il primo esopianeta destò incredulità: come si autosostiene”, ovvero è capace di nutrirsi e duplicarsi. Ma
questa definizione esclude altre possibili forme di vita. Per-
ché conosciamo una sola biologia: quella terrestre. D’altra
parte, essendosi evoluta in 4 miliardi di anni, è ragionevole
che sia anche il miglior modo possibile di funzionare».
Per gli esopianeti, poi, c’è il solito ostacolo: le distanze. Se
in un altro mondo si fossero sviluppati microrganismi, non
potremmo vederli da qui: possiamo cercare solo macro indizi
di vita. Partendo da una condizione di base: «La presenza di
acqua allo stato liquido: è il solvente che utilizza la vita», pre-
cisa Brucato. Per avere acqua liquida, l’esopianeta non deve
essere troppo freddo o caldo: deve orbitare alla giusta di-
DATI DA ANALIZZARE
Monitor con l’analisi degli spettri di luce
Eso/X. Dumusque
64 | Focus
Phl@UprArecibo
IL PIANETA Teegarden b
PIÙ ABITABILE
Fra i 60 esopianeti potenzialmente abitabili,
quello col più alto indice di abitabilità, 0,95 (il
massimo è 1, la Terra) è Teegarden b: è a 12 anni Terra
luce da noi, nella costellazione dell’Ariete.
8 MONDI DA RECORD
(NOME, DISTANZA DALLA TERRA, COSTELLAZIONE)
Fonte: Nasa exoplanet archive, PHL Planetary Habitability Laboratory (Arecibo), Wikipedia
378 KM DI RAGGIO, UN 2,5 VOLTE IL RAGGIO LA SONDA SPAZIALE PIÙ UNA SONDA COME
QUINTO DELLA LUNA DI GIOVE E 9 VOLTE VELOCE (VOYAGER 2, 61.000 VOYAGER 2 ARRIVEREBBE
SDSS J1228+1040 b, 413 anni LA SUA MASSA KM/H) CI ARRIVEREBBE IN IN 489 MILIONI DI ANNI
luce, Vergine ROXs 42B (AB) b, 440 anni 75.000 ANNI Sweeps-11 b, 27.710 anni
luce, Ofiuco Proxima Centauri b, 4,2 anni luce, Sagittario
luce, Centauro
IL PIÙ VECCHIO
L’ORBITA PIÙ LUNGA IL PIÙ FREDDO
HA 12,7 MILIARDI DI ANNI
IL PIÙ CALDO
(LA TERRA NE HA 4,5 IL PIANETA ORBITA -242 °C, 41° IN MENO
MILIARDI). SI È FORMATO INTORNO ALLA SUA STELLA, 4.300 °C, PERCHÉ ORBITA DI NETTUNO, IL PIANETA
ATTORNO A UNA STELLA UNA NANA ROSSA, MOLTO VICINO ALLA PIÙ LONTANO
SIMILE AL SOLE APPENA 1 IN 900MILA ANNI SUA STELLA: UN ANNO DAL NOSTRO SOLE
MILIARDO DI ANNI DOPO LA (IL PIÙ LONTANO DAL SOLE, DURA MENO DI 1,5 GIORNI OGLE-2016-BLG-1195Lb,
NASCITA DELL’UNIVERSO NETTUNO, ORBITA KELT-9b, 670 anni luce, 12.750 anni luce, Scorpione
CON IL BIG BANG IN 165 ANNI) Cigno
Psr B1620-26 b, 12.400 anni 2MASS J2126–8140, 104 anni
luce, Scorpione luce, Ottante
LE 4 FAMIGLIE DI ESOPIANETI
GIOVIANI
(pianeti giganti gassosi grandi quanto o più di Giove.
Possono essere caldi o ghiacciati) 32,6%
NETTUNIANI
(di dimensioni simili a Nettuno, sia ghiacciati sia caldi) 22,5%
SUPERTERRE
(con una massa fino a 10 volte quella della Terra,
sia rocciosi sia gassosi) 26,7%
TERRESTRI
(rocciosi e di dimensioni simili alla Terra) 16,5%
(+1,3% più piccoli)
Nasa
SCONOSCIUTI 0,4%
SCOPERTA DA NOBEL
Gli astronomi svizzeri Didier
66 | Focus
Focus FRONTIERE
OCCHIO!
L’astronauta
americana Karen
Nyberg conduce
un esperimento
che riguarda la
vista a bordo della
Stazione Spaziale
Internazionale.
SPAZIO
INVE
Nasa
ALLE
68 | Focus
Andare nello spazio
porta vantaggi per tutti.
Le tecnologie
sviluppate entrano negli
oggetti di tutti i giorni
e migliorano la nostra
vita e la nostra salute.
di Marco Consoli
“
tecnologia, sperimentata dapprima sugli aerei della Nasa, è
diventata uno dei più celebri spin-off, ovvero quelle invenzioni
che dallo spazio arrivano nella vita di tutti i giorni, tanto che
questo materiale è entrato oltre che nei materassi, anche nei
sedili degli aerei di linea, nei cuscini per disabili, nei caschi di
Ogni anno l’Esa e la Nasa football americano, nelle auto del circuito Nascar, nelle prote-
NZIONI Focus | 69
ASSORBIRE GLI URTI
I materiali a memoria di forma
sono stati originariamente
sviluppati per proteggere il modulo
di comando delle missioni Apollo.
NIENTE GRAFFI
Dalle ricerche sui
materiali fatte per
le visiere dei
caschi degli
astronauti derivano
le lenti antigraffio e
filtranti di occhiali
normali e da sci.
Nasa
1 IL TERMOMETRO
AURICOLARE registra
eseguire esperimenti a
distanza.
non sono certo fondi a perdere: vari studi mostrano che, per
ogni dollaro speso, il ritorno economico è pari a circa 7-8 dollari,
la temperatura del timpano
con la tecnologia a
infrarossi usata per misurare
6 IL RADAR DELL’AUTO
autonoma che
ricostruisce in 3D l’ambiente
mentre in Europa per ogni euro investito se ne ricavano circa 6.
Naturalmente non tutti i guadagni sono diretti: una ricerca con-
dotta dell’ente spaziale americano ha verificato che tra il 2000 e
l’energia emessa da stelle vicino proviene dalla ricerca il 2012, grazie alle applicazioni provenienti dal suo programma,
e pianeti. per mappare gli asteroidi e sono stati creati 14mila posti di lavoro, con un fatturato di 5 mi-
2 LO PNEUMATICO
RADIALE usa un telaio
incredibilmente resistente
fare atterrare le sonde.
7 LA TUTA DEI
POMPIERI AMERICANI
liardi di dollari e una riduzione di costi per 6,2 miliardi.
Talvolta l’impatto non solo economico di un ritrovato può
essere rivoluzionario. Un esempio è il contributo della ricerca
studiato in origine per i li protegge dal fuoco grazie spaziale al Gps, che ha permesso al sistema con cui possiamo
tiranti del paracadute delle a un alluminio composito individuare la posizione di un oggetto sulla Terra di raggiun-
sonde Viking atterrate su originariamente creato per il gere un margine di errore nella localizzazione di 5 centimetri:
Marte. rivestimento dei razzi. viene utilizzato da così tanti settori (navigazione aerea e marit-
3 IL CONGEGNO
SMINATORE che riesce
a bruciare l’esplosivo delle
8 LO SMARTWATCH che
misura lo stress con
l’analisi del battito cardiaco
tima, agricoltura di precisione, trivellazione ecc.) che nel 2020
il mercato dovrebbe superare il valore globale di 62 miliardi di
dollari. Sul fronte dei risparmi invece si può pensare a quan-
mine senza farle detonare ha la tecnologia usata per to ha contribuito l’invenzione del winglet, ovvero l’appendice
funziona grazie agli studi sul monitorare quello degli che piega all’insù la punta delle ali di molti aerei commerciali.
combustibile solido per i astronauti. Teorizzata dall’ingegnere britannico Frederick W. Lanchester
razzi.
4 IL PURIFICATORE
D’ACQUA che permette
9 LA PALESTRA IN
CASA che usa la
resistenza elastica anziché
addirittura nel 1897, è stata messa a punto dalla Nasa nel 1973
per rispondere alla crisi petrolifera: ovviando alla resistenza
dei vortici che frenano l’aereo causati dalle ali, permette di ri-
di bere anche da fonti i pesi è stata inventata per sparmiare tra il 4 e il 6 per cento di carburante in ciascun volo.
insalubri in Paesi molto aridi tenere in esercizio gli Se si considera che nel 2019 gli aerei civili ne hanno consumato
viene dalla ricerca per astronauti a bordo della Iss. circa 3,2 miliardi di tonnellate, il risparmio di kerosene annuo
riciclare i fluidi degli
astronauti. 10 GLI ALTOPARLANTI
portatili usano un
ammonta a 200 milioni di tonnellate, pari a 6 miliardi di dolla-
ri. Senza contare che tutto questo si riflette in mancate emis-
5 IL FRIGO CONNESSO
si può comandare da
remoto con un software
fluido magnetizzato, per
ridurre distorsioni di suono,
usato per far muovere il
sioni di CO2, che giovano alla salute del Pianeta.
INVENTIVA E TRASFORMAZIONE
creato in origine per carburante nei motori dei “La maggior parte dei problemi più pressanti che abbiamo
consentire agli astronauti di veicoli spaziali. sulla Terra può essere risolta soltanto andando nello spazio”,
SI RISPARMIA
Le winglet, o alette
di estremità, cioè
le punte incurvate
delle ali, furono
Getty Images (3)
sviluppate da Nasa
e aviazione Usa.
700
PER CENTO
IL RITORNO
ECONOMICO
DEGLI INVESTIMENTI PER
LA RICERCA SPAZIALE
Focus | 71
Getty Images (2)
LUCENTISSIMO
DAI SATELLITI
Le statuette degli
Oscar si Quando si parla di ricerca applicata non si fa riferimento solo ai
scolorivano. Dal sistemi di supporto agli astronauti o a quanto viene sperimen-
2016 sono tato su un velivolo, ma anche a tutti gli studi fatti per strumenti
placcate d’oro e satelliti. L’Agenzia Spaziale Europea ha un programma che
con un sistema prevede il trasferimento di tecnologie nei più svariati campi:
galvanico usato per esempio, una startup ceca ha impiegato un microchip usato
anche per lo
specchio del a bordo del satellite Proba-V, in orbita per monitorare la ve-
telescopio getazione e studiare la biosfera terrestre, nell’identificazione
spaziale James delle opere d’arte false, mentre un’azienda tedesca ha invece
Webb. sfruttato gli esperimenti condotti nello spazio per creare un
filtro basato sul plasma freddo in grado di avere un effetto bat-
tericida e di rompere le molecole che generano cattivo odore,
evitando per esempio il diffondersi della puzza di fritto nei
fast-food.
In 20 anni di attività,
do muoviamo la testa, perché il cervello, insieme all’orecchio
interno, garantisce il nostro equilibrio e una visione stabile.
Internazionale gli
microgravità anche la vista, e rientrati sulla Terra riprendere
confidenza con quanto “disimparato” in orbita.
72 | Focus
130 STARTUP
NASCONO OGNI
ANNO SOTTO
L’EGIDA DELL’AGENZIA
SPAZIALE EUROPEA
SULLA LUNA
Gli aspirapolvere
a batteria, senza
fili, sono parenti
degli apparecchi
sviluppati per
aiutare gli
sono sottoposti ad analisi mediche di vario tipo. È tramite esa- astronauti delle
missioni Apollo a
mi come la risonanza magnetica che studia l’adattamento del raccogliere
cervello umano alla microgravità e la conseguente percezione campioni del
dello spazio, che si è riusciti a curare persone che soffrono di suolo lunare.
una forma di vertigine causata dal movimento e che per que-
sto non riescono a camminare in grandi spazi come quelli dei
supermercati. Lo stesso principio vale quando si cerca di stu-
diare alcuni effetti che la microgravità ha sull’organismo degli
astronauti, quali disfunzioni del sistema immunitario o della
circolazione sanguigna, decalcificazione ossea, problemi alla
retina e così via. Risolverli sugli organismi sani degli astronauti
equivale a trovare cure per i malati sulla Terra.
PICCOLE MA BUONE
Le fotocamere degli
smartphone derivano dallo
sforzo di miniaturizzarle
Getty Images (2)
Focus | 73
Focus FRONTIERE
L’UNIVERSO
OCCHI PUNTATI
Schiera di telescopi
dell’Atacama Large
Millimeter Array
(Alma), in Cile, uno
degli strumenti
che ci offrono uno
sguardo più profondo
Eso
74 | Focus
IN SINTESI
• L’85% della • Non si ha idea • Recentemente,
materia di che cosa sia si è scoperto
nell’universo costituita, che è più
è invisibile. ma se ne può concentrata
Viene chiamata misurare l’effetto di quanto si
“materia oscura”. con i telescopi. pensasse.
76 | Focus
Galassia lontana
Immagine 3
SOTTO LA LENTE
DELLA GRAVITÀ
I grandi ammassi di galassie
contengono materia ordinaria e
materia oscura. La gravità molto VIDEO
intensa di questi conglomerati AMMASSO DI GUARDA UNA
deforma lo spazio-tempo, facendo GALASSIE SIMULAZIONE
in modo che le immagini retrostanti DI LENTE
GRAVITAZIONALE
appaiano distorte e ingrandite, un
fenomeno chiamato “lente INQUADRA
gravitazionale”. Lo schema a destra LA PAGINA
CON LA
mostra, appunto, come i raggi di APP
INFO A PAGINA 5
luce emessi da una galassia
lontana vengano piegati in
prossimità di un ammasso, creando
distorsioni e immagini multiple (qui
Nasa/Esa
Immagine 2
E C’È ANCHE
L’ENERGIA OSCURA
Nonostante sia almeno 4 volte più abbondante della
materia ordinaria, la materia oscura non è l’ingrediente
principale del cosmo. Secondo i modelli attuali, infatti,
l’universo è costituito per circa il 5% da materia
ordinaria, per il 26% da materia oscura e per ben il 69%
da un’entità detta “energia oscura”.
ESPANSIONE ACCELERATA. L’energia oscura serve a
spiegare il fatto che le galassie remote si stanno
allontanando sempre più velocemente tra loro. Ma
ancora non si sa nulla sulla sua natura (v. riquadro in
fondo all’articolo).
5%
ATOMI
Focus | 77
Nasa
STRUMENTO IN ORBITA
L’astronauta Luca Parmitano in
una delle sue missioni per riparare
lo strumento AMS-02 sulla
Stazione Spaziale Internazionale.
SOTTO IL GHIACCIO
Il rivelatore IceCube,
in Antartide. Con la
sua rete di sensori
(schema sopra) può
rilevare anche le
particelle generate
della materia oscura.
IceCube
78 | Focus
direttamente le presunte particelle invisibili, sparsi ovunque
nel Pianeta, per esempio nei Laboratori Nazionali sotto il
massiccio del Gran Sasso, al riparo da qualsiasi disturbo e in-
LA GEOMETRIA
fluenza esterna. Ci sono, infine, altri rivelatori che potrebbero DELL’UNIVERSO
osservare la materia oscura indirettamente, attraverso la sua Per misurare con precisione la geometria dell’universo,
trasformazione in altre particelle, come IceCube in Antartide l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) lancerà nel 2022 il
e AMS-02 nella Stazione Spaziale Internazionale (Iss). satellite Euclid (sotto), che prende il nome dal
matematico Euclide di Alessandria (IV sec. a.C.-III sec.
E SE FOSSERO BUCHI NERI? a.C.). Osservando la posizione delle galassie, e la
Nessuno di questi tentativi ha trovato tracce evidenti di ma- distorsione della loro forma dovuta agli effetti di lente
teria oscura. Tutti, però, portano un contributo: aiutano a gravitazionale (v. articolo) in forma debole,
formulare ipotesi migliori, e a scartarne altre. Attualmente, Euclid otterrà una mappa 3D della distribuzione
l’idea più accreditata è quella di una materia oscura definita di materia – visibile e oscura – nel cosmo.
“fredda”, costituita da particelle che si muovono a velocità TOMOGRAFIA COSMICA. «Sarà come fare una
basse rispetto a quella della luce. «Si pensa a particelle con tomografia», spiega Luca Valenziano, responsabile
masse dell’ordine di 100 volte la massa del protone, le cosid- scientifico della missione per l’Istituto Nazionale di
dette Wimp», dice Meneghetti. Alcune teorie molto raffinate, Astrofisica (Inaf), «come se osservassimo sfere
dette supersimmetriche, prevedono l’esistenza di particelle di concentriche che possiamo paragonare ai diversi strati
questo tipo. Il problema è che finora non hanno avuto alcun di una cipolla, ognuno dei quali ci dà informazioni sulla
riscontro sperimentale. «Un’altra possibilità è che la materia posizione delle galassie in una determinata epoca.
oscura sia costituita da assioni, particelle molto più leggere Infatti, dobbiamo ricordare che guardare lontano
previste da altre teorie. E poi ci sono gli ipotetici neutrini ste- nell’universo significa osservare nel passato: per
rili, che però avrebbero caratteristiche un po’ diverse rispetto questo misuriamo le distanze in anni impiegati dalla
alla materia oscura fredda, con conseguenze che potrebbero luce a raggiungerci (anni luce)».
essere osservabili in futuro sulle strutture più piccole all’in- EVOLUZIONE NEL TEMPO. Euclid potrà anche
terno delle galassie», continua Meneghetti. «Recentemente, è determinare la storia evolutiva dell’universo: «Usando
tornata in auge anche una vecchia ipotesi, che la materia oscu- le galassie come boe luminose, studieremo in funzione
ra possa essere costituita da buchi neri». del tempo le proprietà della rete cosmica che
In realtà, quella dei buchi neri è stata una delle prime ipotesi osserviamo (v. riquadro alle pagine precedenti)»,
a essere analizzata ed esclusa. All’epoca, però, si pensava a bu- conclude Valenziano, «e ci darà anche informazioni
chi neri di origine stellare, cioè a quelli che si creano al termine importanti sulla natura dell’energia oscura. Aiutandoci
del ciclo di vita di stelle con grande massa (decine di volte il a capire, in particolare, se si tratti di una forma di
Sole). «Recentemente, gli osservatori di onde gravitazionali energia del vuoto, se tragga origine da una particella, o
LIGO e Virgo hanno rilevato i segnali prodotti dalla fusione di se sia dovuta a una modifica da apportare alla
buchi neri con masse elevate, più frequenti di quanto le teorie Relatività generale di Einstein».
di evoluzione stellare prevedono», dice Meneghetti. «Quindi
sembra che questi buchi neri così massicci siano più abbon-
danti di quanto le stelle possano produrre, e per questo è stata
avanzata l’idea che parte della massa mancante dell’universo
sia costituita da buchi neri primordiali, nati subito dopo il Big
Bang». La ricerca resta più che mai aperta. E, come sempre ac-
cade nella scienza, già sappiamo che quando avremo la risposta
al grande mistero della materia (e dell’energia) oscura, il per-
corso non sarà finito. Al contrario. Perché ogni scoperta in
campo scientifico apre la porta a nuove possibilità, a nuove
strade che prima nemmeno immaginavamo.
Recentemente è stato
VIDEO
scoperto che la IL SATELLITE
SPIEGATO DAL
materia oscura si RESPONSABILE
DELLA MISSIONE
concentra attorno INQUADRA
LA PAGINA
alle galassie più CON LA
APP
INFO A PAGINA 5
di quanto si pensasse
Esa
Focus LIVE FRONTIERE
QUESTO È
FOCUS LIVE
2020
ECCO ALCUNI DEGLI OSPITI CHE ANIMERANNO IL NOSTRO FESTIVAL.
TUTTI GLI EVENTI LI PUOI VEDERE IN DIRETTA O IN DIFFERITA SU:
FOCUS.IT FACEBOOK.COM/FOCUS.IT
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Getty Images
Esa-Stephane Corvaja
NurPhoto/Getty Images
NurPhoto/Getty Images
Andrea Delbò
S
Accontentandosi delle
conquiste in Oriente, forse
avrebbe regolato i conti
con Cartagine, prima
di attaccare Roma.
di Maria Leonarda Leone
Alessandro Magno
non fosse morto
così giovane...
avrebbe cambiato
il corso della Storia?
84 | Focus
QUIZ
QUANTO
CONOSCETE
IL GRANDE
CONDOTTIERO?
INQUADRA
LA PAGINA
CON LA
APP
INFO A PAGINA 5
VECCHIO
A METÀ
Un ritratto del
volto, pare
bellissimo,
Mondadori Portfolio
di Alessandro,
per metà
“invecchiato”
da Photoshop.
IN BATTAGLIA
Un dipinto
ispirato al noto
mosaico della
battaglia di Isso
(333 a.C.), vinta
da Alessandro
contro i Persiani
di Dario III.
ra un inizio giugno caldo e appiccicoso, a Ba- prassi consolidata alla corte macedone: una scelta del genere
bilonia. Gli ultimi giorni trascorsi nel palazzo sarebbe stata considerata prudente dalla maggior parte dei
imperiale erano stati terribili per Alessandro contemporanei di Alessandro. Tanto più che, nella realtà, cad-
Magno: era stato così male che molti, persino dero proprio su Antipatro i sospetti della regina madre Olim-
i suoi generali, l’avevano dato per spacciato. Invece eccolo lì, il piade, convinta che suo figlio fosse morto avvelenato per mano
trentatreenne sovrano macedone, pallido, ma in piedi e smanio- del reggente. «In fin dei conti, se l’assassinio di Alessandro Ma-
so di rimettersi in gioco. E se il finale fosse stato davvero questo, gno resta un’illazione molto in voga già tra gli antichi, quelli del
per il grande condottiero che in poco più di un decennio conqui- suo giovane figlio Alessandro IV e di suo padre Filippo II sono
stò quasi tutte le terre dell’Oriente allora conosciuto? certezze che confermano come il regicidio fosse prassi comune
Nella capitale ufficiosa del suo immenso impero, il Macedone tra l’aristocrazia macedone», nota Zaccarini.
si spense nel 323 a.C. “Gli eroi muoiono giovani”, si dice. Ma Insomma, a corte c’era ben poco da fidarsi. Gli ex fedelissimi
se Alessandro avesse avuto a disposizione 30 anni in più, cosa del sovrano maltolleravano la sua apertura ai costumi dei Per-
sarebbe successo? Come sarebbe cambiata la Storia? E che cosa siani appena sottomessi: li consideravano “barbari”, infatti, e
avrebbe fatto, nell’immediato, il figlio di Filippo II e della prin- rimproveravano ad Alessandro il fatto di comportarsi invece
cipessa epirota Olimpiade, invincibile combattente che vanta- da despota orientale proprio con loro, che erano uomini liberi.
va tra i suoi antenati l’epico eroe della guerra di Troia, Achille, D’altra parte, il Macedone non poteva fare affidamento nep-
e il divino protagonista delle famose dodici fatiche, Ercole? pure sull’aristocrazia persiana. Risultato? Se fosse vissuto più
«Per rispondere potremmo basarci sulle notizie di grandi a lungo, è probabile che avrebbe dovuto vedersela con almeno
spedizioni, monumenti e imprese pianificate da Alessandro una congiura o una rivolta ordita da generali insoddisfatti e da
prima di morire. Ma è impossibile accertare la veridicità di aspiranti al trono.
queste fonti, perciò, fantasia per fantasia, ipotizzo che nell’im-
mediato avrebbe dovuto pensare a un matrimonio e a un assas- LA CONQUISTA INTERROTTA
sinio», dice Matteo Zaccarini, docente di Storia Greca all’Uni- È anche vero, però, che nozze e funerali non sarebbero bastati
versità di Bologna e ricercatore all’Università di Edimburgo. a riempire le sue giornate. Nel I secolo d.C., lo storico romano
«Il primo per la sorella Cleopatra: l’uomo che l’avesse ricevuta Quinto Curzio Rufo lo descrisse come un uomo la cui “avidità
in sposa sarebbe divenuto un favorito del re e un alleato nei di gloria e l’insaziabile desiderio di fama non lasciavano vedere
giochi di potere a corte, cambiando la storia dei decenni succes- nulla d’impossibile, nulla di troppo lontano” e che “misurava
sivi. L’assassinio, invece, per Antipatro, il reggente di Macedo- se stesso con la durata non della vita, ma della gloria”: se non
nia, e Cassandro, il suo ambizioso figlio,
con cui Alessandro aveva avuto un aspro
confronto non molto prima di morire».
A fermare l’avanzata del
OMICIDI “PRUDENZIALI”
Far uccidere ex alleati divenuti scomo- Macedone aveva già provveduto il
di per affidare la madrepatria a uomini
nuovi e più controllabili era d’altra parte suo esercito, stanco di combattere
86 | Focus
L’IMPERO MACEDONE
In grigio, nella mappa qui sopra, i territori
conquistati in 13 anni da Alessandro Magno.
LEGARSELA AL DITO...
Che Alessandro avesse un caratteraccio lo pensavano in molti.
E non era nemmeno tipo da dimenticare uno sgarbo, per questo
molti storici ritengono probabile che volesse attaccare anche
Cartagine. Il motivo? Non gli era piaciuto l’atteggiamento te-
nuto dalla città africana durante l’assedio macedone a Tiro
Mondadori Portfolio
LA MORTE
INCOMPRESA DI
ALESSANDRO
Veleno, malaria, tifo o polmonite?
O piuttosto una grave infezione del
pancreas provocata da calcoli
biliari? Che cosa uccise Alessandro
Magno, all’improvviso e in pochi
giorni? Nessuno lo sa con certezza,
dato che il suo corpo non è mai
stato ritrovato. Eppure le ipotesi,
basate sui suoi sintomi descritti
dalle fonti, continuano a rincorrersi.
Tra le teorie più recenti, ha destato
particolare scalpore quella del
team neozelandese di Katherine
Hall, dell’Università di Otago: il
grande condottiero avrebbe
contratto una particolare forma
della sindrome di Guillain-Barré,
una rara malattia autoimmune
LA FINE che lo privò a poco a poco della
La misteriosa capacità di camminare, di parlare e
morte di infine di respirare.
Alessandro, per Per questo, sostiene la studiosa, i
malattia o forse medici lo avrebbero dichiarato
per veleno, ha
ispirato l’opera morto prima che lo fosse davvero,
di molti artisti. convincendo i presenti che il suo
Qui è in un corpo tardava a decomporsi
dipinto del 1647. perché apparteneva a un dio.
Le falangi macedoni contro contro i Romani, superiori per numero, prestanza fisica e in-
gegno militare: altro che i guerrieri deboli ed effeminati che
l’esercito romano: chi