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L A R H I BDIMI NESUOVO
RIVISTA DEI COLLEZIONISTI DI DISCHI
TR ALE
STONEMUSIC.I T
60
BATTISTI, GUCCINI, DALLA, VASCO ROSSI e gli altri
DISCHI
AUT 16,50 € - BE 15,50 € - LUX 14,00 € - F+PM € 22,00 F + € 23,80 PM - ES 13,50 € - PT (CONT.) 14,50 € - CH TEDESCA 16,00 CHF - CH TICINO 15,50 CHF - OLANDA 16,80 €
CULT
MA DA PAGARE IL GIUSTO
LE QUOTAZIONI CORRETTE
P.I. 31-12-2023 GENNAIO-FEBBRAIO
N. 41 • BIMESTRALE • 12,90 €
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EDITORIALE
SAI…
ai Francesco… un altro tassello va a posto.
Grazie a un altro Francesco (Pozone), abbiamo completamente aggiornato
l’elenco dei negozi di dischi italiani. Ne parlavamo spesso io e te e sapeva-
mo essere un’impresa complessa. Mancheranno ancora negozi e ci saranno
sicuramente imprecisioni ma l’incremento rispetto al precedente è davvero
importante. E se molte ragioni sociali le abbiamo dovute togliere per “cessata attivi-
tà”, sono tante anche quelle che abbiamo invece aggiunto e di queste parecchie sono
nuove aperture. Che bello che ciò avvenga in chiusura di questo 2023 dove ci sono
state molte polemiche e prese di posizione per la tanto strombazzata lista degli arti-
sti più ascoltati in streaming. Una volta erano direttamente i negozi a fornire i dati di
vendita dei supporti e oggi è pacifico che non può essere così ma da qui a considerare
il numero di ascolti di un portale di streaming (sì perché alla fine ci si riferisce a un
unico portale e forse a un altro molto più variopinto nei contenuti soprattutto video),
IN COPERTINA un dato inequivocabile per capire dove va la musica in Italia, ce ne passa.
60 DISCHI CULT Non è un dato che si può ignorare e poco importa se sono soprattutto i giovani e i
giovanissimi a determinare queste classifiche essendo, forse, i maggiori fruitori di
questi sistemi di ascolto. Come scrive opportunamente Claudio Trotta, questo tipo
di ascolto avviene prevalentemente in maniera brutta. Brutta dal punto di vista qua-
litativo, brutta dal punto di vista di una omologazione voluta e terribile, brutta so-
Abbonati! prattutto dal punto di vista artistico perché molta, quasi tutta, della musica che ci
viene somministrata – non mi viene un altro termine – è di livello scarso e perfino
artisti dal passato importante, si sono pericolosamente adeguati verso il basso per
far sì che anche le loro canzoni entrino a far parte di questo girone infernale in cui
tutto diventa sottofondo, tormentone banale da bruciare in poche settimane.
Scopri come fare a pagina 63 Eppure mezzi potentissimi come i social network potrebbero essere usati, e sto an-
cora citando Trotta, per veicolare bellezza e impegno artistico. Ci sono migliaia e mi-
gliaia di artisti, artiste e complessi che realizzano musica per tutti i gusti e per tutte
le curiosità. E se i media nazionali concedono spazi microscopici a queste realtà, se il
frastuono che ci viene imposto da questa massificazione ci nasconde parte di queste
TROVI I SUONI nuove meraviglie, noi che siamo sempre curiosi di bella musica, continuiamo a fare
il nostro passaparola, ad alimentare tutte quelle iniziative che cercano di far sì che
DI «VINILE» la musica sia molto di più che un tappetino di sfondo imposto da chi nell’arte non ha
ANCHE SUL WEB mai cercato nulla.
OGNI GIORNO E il passaparola transita anche e soprattutto per i negozi di dischi perché il suppor-
to fonografico, con tutte le varianti che possiamo immaginare, è ancora quello che
SU STONEMUSIC TANTI certifica il rapporto stretto tra l’artista e la sua esigenza di proporre qualcosa che ri-
CONTENUTI ESCLUSIVI specchi il suo bisogno di esprimersi attraverso la musica. Cosa che nel novanta per
E UNA COMMUNITY cento delle canzoni che circolano così prepotentemente nel circuito mainstream,
DI 1 MILIONE davvero non si avverte.
DI APPASSIONATI Sai Francesco… ti devo raccontare anche un’altra cosa ma non la posso scrivere qui.
DI ROCK COME TE! Michele Neri
TI ASPETTIAMO!
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CONTRIBUTORS
I VOLTI DIETRO «VINILE»
MICHELE NERI con riviste italiane e francesi («Simpo- collezionista di dischi in vinile inerenti
Autore RAI, storico della sio italiano», «Il Cittadino»). La colla- la canzone d’autore italiana.
musica italiana, saggista. borazione con «Vinile» accresce e con- Ha pubblicato come coautore diverse
Dal 1998 è autore e consu- ferma l’amore per la musica. È inoltre discografie illustrate per Coniglio Edi-
lente RAI per diverse trasmissioni: Se- speaker radiofonica e presentatrice tv di tore: Ivano Fossati (2005), Fabrizio De
rata pop, Dopo pranzo pop, Eventi Pop, programmi d’intrattenimento e divulga- André (2006), Umberto Bindi (2011). Ha
DaDaDa, Techetechetè, Sottovoce, Set- tivi. ricostruito decine di discografie per
tenote, Milleeunlibro, Applausi, B come numerosi volumi pubblicati con diversi
sabato, Vieni da me, Domenica In, Uno- CHIARA RAGGI curatori, tra cui Enrico De Angelis. Ha
mattina, Estate in diretta, Il collegio e Cantautrice, chitarrista e ideato e organizzato numerose mostre
La volta buona, oltre ad aver collabora- compositrice, ha fondato sulla canzone italiana. È collaboratore
to a diversi speciali del TG2 sulla mu- e dirige Musica di Seta, eti- dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori
sica. Nel 2005 è curatore della collana chetta discografica, magazine online ed e Audiovisivi. Dagli anni Ottanta pub-
“Discografie illustrate” (Coniglio Edi- eventi dedicati alle cantautrici. Diploma- blica articoli e discografie per «Raro»,
tore). In questa collana ha realizzato, ta in Chitarra Classica al Conservatorio «Raropiù», «Nuovo Ciao Amici», «Mu-
come coautore, due volumi dedicati e in qualità di “Autore di testi” al CET sica Leggera» e «Vinile».
a Fabrizio De André e a Ivano Fossa- di Mogol, ha all’attivo quattro album:
ti. Nel 2008 è codirettore, assieme a MOLO 22 (2009), DISORDINE (2015), SUSANNA SCHIMPERNA
Maurizio Becker, della rivista «Musica BLUA HORIZONTO (2019) cantato in Scrittrice, giornalista, astro-
Leggera». Nel 2010 ha pubblicato Lu- lingua Esperanto e LA NATURA E LA PA- loga, animalista, anarchica.
cio Battisti, La discografia mondiale, un ZIENZA (2020). È direttrice artistica del Ha pubblicato molti saggi
libro illustrato di 640 pagine. Nel 2013 Festival di Musica d’Autrice “Eco di Don- per Mondadori, Cairo, Castelvecchi
ha pubblicato Il libro del prog italiano na Evolution”, nato a Rimini nel 2019, e (tra gli ultimi, Cattivi pensieri, L’eterna
(Giunti Editore), dal 2016 è curatore del- codirettrice artistica del portale ArDisc – adolescente, Coincidenze d’amore) e un
la rivista «Vinile» per Sprea Editore. Ha Archivio Discografico, insieme a Michele poema con Claudio Rocchi (Il mio Volo
da poco pubblicato un voluminoso di- Neri. Collabora con la Radio Televisione Magico con Claudio Rocchi), ha ideato e
zionario sulla canzone italiana del nuo- Svizzera Italiana (RSI) e con la rivista mu- condotto programmi radiofonici e te-
vo millennio. sicale «Vinile» di Sprea Editore. levisivi (per Radio3, Radio2, La7 e Ros-
soAlice Tv), ha diretto il mensile di im-
FRANCESCO CONIGLIO VITO VITA maginario erotico «Blue», il settimanale
È stato storico della musica, Storico della musica ita- di satira «il Cuore», i mensili di astrolo-
editore e curatore di libri di liana, musicista. Scrive di gia «Astromese» e «Il tuo segno».
saggistica e autobiografie. musica dagli anni Ottanta
Negli ultimi 20 anni ha dato alle stam- sul mensile «Gioventù Operaia». Col- EMMANUEL GROSSI
pe più di 200 volumi sulla musica. Ha labora con varie riviste musicali, tra Storico della pubblicità te-
fondato le riviste di musica «Musica cui «Raro!» (e poi «Raropiù»), «BEATi levisiva e cinematografica
Leggera» e «Vinile». Il suo format del voi!», «Storie di giovani pop», «Nuovo italiana. Storico dello spet-
saggio illustrato sulla musica è stato Ciao Amici» e «Musica Leggera»; ha tacolo. Esperto di archivi audiovisivi e
imitato da molti editori. Ha pubblica- scritto tre capitoli pubblicati nel libro fotografici. Consulente per tv, Editoria
to per Sprea Editori, Coniglio Editore, a cura di Walter Pistarini, Fabrizio De e Archivi Storici Industriali. Docente
Mare Nero, Acme, Macchia Nera, Iaco- André. Canzoni nascoste storie segrete, del Centro Sperimentale di Cinema-
belli, Castelvecchi, Arcana. Dal 2014 al pubblicato nel 2013 da Giunti e collabo- tografia. Fondatore e curatore dell’Ar-
2023 ha diretto «Classic Rock». rato ai volumi Le ragazze dei capelloni. chivio Generale Audiovisivo della Pub-
Icone femminili beat e yé-yé 1963-1968 blicità Italiana, il più grande archivio
IMMA I. di Franco Brizi del 2010 e Da Mameli storico d’Italia dedicato all’audiovisi-
Scrive praticamente da a Vasco. 150 canzoni che hanno unito vo pubblicitario, comprendente circa
sempre, studia giornalismo gli italiani di Maurizio Becker del 2011, 100.000 filmati dagli anni Trenta a oggi
e intraprende questa stra- pubblicati entrambi da Coniglio Edito- con relativa documentazione (migliaia
da iniziando a occuparsi di cronaca, ca- re. Attualmente è redattore di «Vinile» e di documenti d’epoca e centinaia di mi-
pendo però che la sua vera passione è la collaboratore di «Prog». gliaia di schede tecniche dettagliate) e
cultura. Decide allora di dedicarsi prin- oltre 1200 ore di interviste audio, appo-
cipalmente alla letteratura, alla musi- FRANCO SETTIMO sitamente rilasciate nell’ultimo quin-
ca e al cinema. Collabora con diverse Ingegnere elettronico, sto- dicennio da circa 600 addetti ai lavori,
webzine nel corso degli anni («Young», rico della canzone italiana. tra autori, realizzatori e interpreti. È uno
«La stanza di Virginia», «L’Undici») e È ritenuto il più importante dei collaboratori più attivi di «Vinile».
4
SOMMARIO
«VINILE» #41
sarà
«Vinile» 106FRANCO CALIFANO
in edicola La discografia completa e dettagliata
di un cantautore inimitabile. Autore, produttore
dal 28io e talent scout di raro talento.
Rubriche
4CONTRIBUTORS
I volti dietro «Vinile»
E COSTOSI DI SESSANTA
fosse indicata sull’etichetta la durata di 2 e 74
Testo di Michele Neri
10 ELTON JOHN
I primi dischi del genio del pop mondiale
Testo di Mario Giammetti
52INTERVISTA
FLAVIO GIURATO
Uno dei più misteriosi cantautori della nostra
Gardon, Rossana Ghigo, Mario Giugni,
Imma I., Alberto Marchetti, Alberto Menenti,
Michele Neri, Alessandra Pagliacci, Federica
scena musicale, racconta un po’ della sua Proietti, Vito Vita
28 SERGIO ENDRIGO
La seconda parte della discografia del
grande cantautore.
Kantner e Slick hanno pubblicato diversi
capolavori.
Testo di Michele Neri ABBONATI ALLA
Discografia di Franco Settimo VERSIONE DIGITALE
E
36 RENZO CHIESA
Da Miles Davis a Mina, i cinquant’anni
76DANIELE USELLINI
Ha realizzato copertine storiche per
tantissimi artisti italiani. Ecco una dettagliata
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DURATA ABBONAMENTO 1 ANNO
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WWW.SPREA.IT/VINILE
/VINILE
di carriera di un grande fotografo intervista inedita
Testo di Alberto Marchetti Testo di Emmanuel Grossi
«VINILE» È UNA RIVISTA A BASSO IMPATTO AMBIENTALE.
DONATO ZOPPO
SCRIVI IL TUO
NOME
SU QUALCOSA
CHE VALE Donato Zoppo torna a scrivere di Lucio Battisti.
E ogni volta la sua scrittura pare come una strada che costeggia vedute sempre determinanti
per riportare a casa quello sguardo di insieme che fa la differenza.
C
on il precedente libro versi incompiuto e poi risolto… molti lo Il titolo pesca a piene mani da un
Un nastro rosa ad considerano addirittura il disco più brut- verso del brano Scrivi il tuo nome.
Abbey Road (Pacini to di Battisti ma di sicuro è un anello di Citando il testo: Scrivi il tuo nome su
Edizioni) hai indagato congiunzione fra i suoi anni con Mogol e qualcosa che vale, mostra a te stesso
la fine del rapporto i futuri anni 80 e 90 con Pasquale Panella. che non sei un vegetale e per provare
tra Mogol e Battisti. E GIÀ è un disco che si può cambiare sposta il confine
di transizione. Transizione che di ciò che è normale. Il cambiamento:
forse auspico e intravedo anche nel penso sia una delle parole chiave di
tuo viaggio: che questo libro stia questo tempo per Lucio Battisti…
seminando una qualche forma di Sì, è decisamente la parola chiave il
confronto tra l’era mogoliana e quella cambiamento, la mutazione, la metamor-
panelliana? fosi. In particolare poi l’azzeramento e il
Credo proprio di sì. Nel libro che hai ci- nuovo inizio anche da un punto di vista
tato partivo dalla separazione tra Mogol visivo e grafico. La copertina la dice lun-
e Battisti immaginando sin da subito di ga. Anche i testi se li osserviamo da vici-
dover fare il passo successivo e quindi an- no. Tutto concorre a farci vedere un Batti-
dare a ciò che è successo immediatamen- sti che cambia pelle, d’altronde il risultato
te dopo quella separazione. Infatti questo sarà un disco completamente elettronico
nuovo libro non racconta tanto il disco E perché, e non dobbiamo dimenticarlo, E
GIÀ, ma racconta anche e soprattutto il GIÀ è il primo album pop italiano ad es-
percorso che, in solitaria, Battisti intra- sere prodotto con strumenti elettronici. Il
prende a partire dal quel 1981, dunque cambiamento era inevitabile perché dopo
all’indomani dell’uscita di quell’ultimo al- 15 fittissimi anni con Mogol, Lucio non
bum insieme a Mogol. E quindi in questo avrebbe potuto continuare a fare le stesse
biennio ’81/82 c’è un lungo cammino indi- cose. Cambia quindi il modo di avvicinar-
viduale di scoperta (e di riscoperta anche) si alla musica, cambiano gli strumenti,
che lo condurrà – nel settembre del 1982 cambiano i temi… cambia anche lui, per-
– proprio alla pubblicazione di E GIÀ ché è alle soglie dei 40 anni ed è comun-
che è un disco poi stranissimo, per certi que un artista maturo che fa scoperte im-
6
portanti non solo in ambito musicale – e
penso alla spiritualità, penso allo sport e
alla fisicità – quindi questo Battisti “cam-
biato” trova il tempo e il modo per co-
municare al suo pubblico l’esito di tutto
questo cambiamento con questo, se vuoi
misterioso, album E GIÀ.
7
DISCHI DI CULTO
S
iamo nell’estate del 1973, infatti sono tutti del giro di Battisti come
negli studi Fonorama di Gianni Dall’Aglio, Claudio Pascoli e Gui-
Milano Lucio Battisti sta do Guglielminetti. Il chitarrista Franco
completando le voci del Pacchierotti, impiegato in alcune parti di
suo nuovo album IL NO- elettrica, non darà più notizie di sé come
STRO CARO ANGELO, le basi sono già anche il percussionista Reginaldo Ettore,
completate mentre il missaggio e alcune amico di Prudente e presente anche su IL
sovraincisioni verranno fatte in settem- MIO CANTO LIBERO di Battisti dell’anno
bre negli studi Abbey Road di Londra. precedente.
Per qualche giorno si sovrappongono le I ruoli sono abbastanza definiti anche per
lavorazioni di questo album con l’unico quanto riguarda i due protagonisti, Ivano
dell’inedita coppia formata da Ivano Fos- Fossati si occupa delle liriche mentre le
sati e Oscar Prudente. Fossati incide per musiche sono di Oscar Prudente. Il primo
la Fonit Cetra mentre Prudente è autore e lato si apre con È l’aurora, cantata in pre-
interprete per la Numero Uno. Per questo valenza da Fossati. Un basso ipnotico e un
motivo il loro album esce con la doppia ritornello irresistibile fanno di questo bra-
etichetta, caso insolito e limitato a questo no una introduzione a un disco che coin-
disco e ai due singoli estratti. I ruoli delle volge sino alla fine. Un disco che diventa
due etichette sono ben distinti: la Fonit subito manifesto di un’epoca in cui si spe-
si incarica della stampa e della distribu- rimentava senza paura. È Prudente il pro-
zione del disco mentre la Numero Uno si tagonista delle più riflessive Prendi fiato e
occupa della fase produttiva. I musicisti poi vai e L’Africa, mentre Fossati propone
le ritmate e vagamente bucoliche Ehi ami-
co e 10 km dalla città. Molto diverso il lato
B che si apre e chiude con due strumenta-
li, la frenetica Tema del lupo (Voglia di non
«Ivano Fossati aspettare) in cui è protagonista Ivano Fos-
sati con la chitarra elettrica, con il flauto
si occupa delle liriche e con l’ocarina, e poi con la delicata Gil
mentre le musiche sono (Voglia di terra), unico episodio che firma
da solo e che esegue al flauto con l’accom-
di Oscar Prudente» pagnamento dell’acustica di Prudente. In
mezzo due canzoni molto diverse tra loro,
la tribale Lo stregone (Voglia di sapere)
8
cantata da Fossati e in cui si può apprez- L’interno della copertina dell’album.
Le foto di Oscar e Ivano
zare un bellissimo solo di sax di Claudio sono di Cesare Monti.
Pascoli. Poi c’è Apri le braccia (Voglia di
amare) scritta da Oscar Prudente con
il pittore Gianni Celano Giannici, co-
autore tra l’altro della copertina del foto scattata da Monti a Monikedam
primo album della PFM. Questo è il (Amsterdam), un disegno della Spi-
brano più scanzonato del disco gra- nello e un tramonto in Camargue.
zie anche a quella che sembra una All’interno le foto in bianco e nero
registrazione in presa diretta. Era dei due artisti sempre di Monti.
già stata incisa da Adriano Pappalar-
do nel 1972 col titolo Libera amore e
diventerà anni dopo, con nuovo testo,
Mamadodori per Dori Ghezzi.
Molto bella la copertina apribile, realiz-
zata da Cesare Monti e Vanda Spinello I due singoli estratti
e basata su un collage composto da una da POCO PRIMA DELL’AURORA.
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ELTON
IL GENIO DEL POP
JOHN
Da EMPTY SKY al doppio GOODBYE YELLOW BRICK ROAD, in soli cinque anni Elton John
ha pubblicato otto album pieni zeppi di capolavori e… conquista il mondo.
Ecco la discografia commentata di quegli anni pazzeschi.
Testo: Mario Giammetti
10
venga sul sito eurekaddl.hair
ELTON JOHN
dallo stesso Elton, Val-Hala e Skyline Pi- giamento orchestrale e magistralmente ta quindi il rock a stelle e strisce, con in
geon. In chiusura Gulliver / Hay Chewed / interpretata da Elton, cattura chiunque. Il testa quel suono sporco e polveroso fatto
Reprise, una cavalcata in tre parti tra rock resto, comunque notevolissimo, si inseri- di chitarre acustiche, armonica, violini,
malinconico, intermezzo jazz (col sax in sce in una scia non troppo dissimile, con steel guitar e una bella squadra di cori-
evidenza) e un originale riassunto in dis- altri brani introspettivi spesso infiorettati sti, specie femminili. In più l’orchestra
solvenza, l’uno nell’altro, di tutti i brani dagli archi: I Need You To Turn To (con John (ancora di Paul Buckmaster, ma stavolta
che l’hanno preceduta. EMPTY SKY non al clavicembalo), la cinematografica First più discreta), mentre il produttore Gus
fa breccia nel grande pubblico britannico: Episode At Hienton, la teatrale Sixty Years Dudgeon non gioca al risparmio e con-
anzi, non entra neanche nelle chart. In On e The Greatest Discovery (col violoncel- voca quasi 30 musicisti, che si uniscono
America, poi, sarà pubblicato solo molti lo di Buckmaster) si alternano a brani de- alle session degli studi Trident del marzo
anni dopo, quando Elton è già una star, cisamente rock, come Take Me To The Pilot 1970. I testi di Taupin si adattano facil-
nel 1975. Prendendosi la rivincita con un o The Cage, dove Elton sfodera una voca- mente al concept e parlano di guerra, di
onorevole sesto posto in classifica. lità insolitamente aggressiva. Da segnala- soldati e di fucili, mentre Reg conferma
re ancora la parodia di Mick Jagger in No una notevole poliedricità musicale: non
Border Song / Bad Shoe Strings On Louise e la magnifica Bor- solo il country-rock di Ballad Of A Well-
Side Of The Moon der Song, un canto antirazzista colorato di Known Gun, Country Comfort, My Father’s
45 giri DJM DJS 217; 4/1970 cori gospel che non a caso, anni dopo, sarà Gun e la cover di Love Song di Lesley
interpretata anche da Aretha Franklin. Il Duncan (con la quale duetta, evocando
risultato è entusiasmante: ELTON JOHN Crosby, Stills & Nash), ma anche mo-
ci impiega un po’ di tempo, ma poi vola in menti più riflessivi come Come Down In
alto, raggiungendo il quarto posto nella Time e la tristissima Talking Old Soldiers,
classifica americana e il quinto in quella fino alla trionfale conclusione di Burn
britannica. E se il successivo singolo inedi- Down The Mission, strutturata mirabil-
to (Rock And Roll Madonna / Grey Seal) fa mente in continui saliscendi di tonalità
poco rumore, Your Song, che uscirà su 45 e cambi di atmosfera, tra cantati enfatici
giri solo l’anno successivo, fa incetta di pre- e inserti strumentali sinfonici. L’album si
mi su entrambe le sponde dell’Atlantico. spinge fino al numero 2 in Inghilterra e
guadagna il disco di platino negli States.
Del nerd imbranato non è rimasto ormai
più nulla: Elton è una star.
ELTON JOHN
Your Song / I Need You To Turn To / Take
Me To The Pilot / No Shoe Strings On
Louise / First Episode At Hienton / Sixty
Years On / Border Song / The Greatest
Discovery / The Cage
LP DJM DJLPS 406; 4/1970
12
ELTON JOHN
Bad Side Of The Moon / Burn Down The che ai cori), rende tutto ancora più genu- ovviamente, i testi spesso criptici di Ber-
Mission / My Baby Left Me / Get Back ino e soprattutto più grintoso, senza però nie Taupin (che però nella circostanza
LP DJM Records DJLPS 414; 4/1971 perdere, ove necessario, una costruzione si occupa anche di malattie mentali e di
intricata, quasi ai confini del prog (Sixty nativi americani) e il team Dudgeon-
Years On), né tantomeno dimenticare il Buckmaster, col corollario di innumere-
gran divertimento (la cover di Honky Tonk voli strumentisti. Eppure, il terzo album
Women e le citazioni di Get Back). L’al- pubblicato nel 1971 (a novembre), e regi-
bum viene pubblicato nel mese di aprile strato presso gli studi Trident londinesi
del 1971 sia in Inghilterra che in America nello stesso anno (prevalentemente in
(dove però prende il titolo 11-17-70) ed agosto, ma con un paio di brani incisi a
entra nella top 20 di entrambi i Paesi. Del febbraio), è a suo modo diverso, tanto da
resto, lo stesso Elton avrebbe eletto que- meritarsi, secondo alcuni critici, addi-
sta come la sua migliore performance live rittura un’appartenenza progressive che
di sempre. Siamo d’accordo. in realtà, nonostante la presenza di Rick
Wakeman, fa capolino solo nell’articolata
title-track e nella più incalzante Indian
Sunset. È un lavoro molto bello che, tut-
tavia, è privo di brani di grande successo,
con le parziali eccezioni della splendida
Con tre soli album alle spalle (più la colon- Tiny Dancer (peccato per l’eccessiva pre-
na sonora del film Friends) può sembrare senza orchestrale) e la romantica Levon, il
un azzardo pubblicare un album dal vivo. cui finale condotto da archi pomposi in-
E, in effetti, pare non sia neppure quella fluenzerà parecchio il Venditti di Lontana
l’intenzione: all’inizio, si tratta soltanto è Milano. Un po’ fuori dagli schemi Holi-
di registrare il concerto del 17 novembre day Inn, un country con tanto di mando-
1970 negli studi A&R di New York appo- lino, e la malinconica All The Nasties, con
sitamente per un’emittente radiofonica, il possente coro dei Cantores in Ecclesia
la WABC-FM (in seguito confluita nella diretto da Robert Kirby. Anche a prescin-
WPLJ), che poi manderà in onda 60 minu- dere dalla brutta copertina, è un’opera
ti di musica (degli 80 circa effettivamente che ha spesso generato discussioni tra gli
suonati). Ma siccome nel frattempo Elton appassionati, il cui responso è comunque
è diventato un artista molto importante,
MADMAN ACROSS generalmente positivo. In classifica, però,
inevitabilmente qualcuno registra la tra- THE WATER va un po’ meno bene: buono l’ottavo posto
smissione e cominciano a fioccare i bo- Tiny Dancer / Levon / Razor Face / in America, ma nel Regno Unito il disco
otleg. Al punto da indurre Gus Dudgeon, Madman Across The Water / Indian non si spinge oltre una modesta posizione
dopo opportuni tagli che condensano il Sunset / Holiday Inn / Rotten Peaches / All n. 41.
tutto a 48 minuti, a farne un disco vero The Nasties / Goodbye
e proprio. Tutt’altro che minore, va detto LP DJM Records DJLPH 420; 11/1971 ROCKET MAN
subito: anzi, la ristrettissima line-up, co- Rocket Man (I Think It’s Going To Be A
stituita da Elton (bravissimo al piano) con Nella spasmodica esigenza di non ripe- Long, Long Time / Holiday Inn / Goodbye)
quella che diventerà la sua sezione ritmi- tersi, Elton John si inventa un’ennesima 45 giri DJM DJX 501; 4/1972
ca preferita (Dee Murray al basso e Nigel piccola trasformazione, fermi restando
Olsson alla batteria, entrambi ottimi an- alcuni punti fermi: il binomio voce-piano,
HONKY CHÂTEAU
Honky Cat / Mellow / I Think I’m Going
To Kill Myself / Susie (Dramas) / Rocket
Man (I Think It’s Going To Be A Long, Long
Time) / Salvation / Slave / Army / Mona
Lisas And Mad Hatters / Hercules
LP DJM Records DJLPH 423; 5/1972
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ELTON JOHN
della malinconica Salvation, dall’allegro Midnight Creeper / Have Mercy On The
dixie di I Think I’m Going To Kill Myself Criminal / I’m Going To Be A Teenage Idol
alla brillante Amy (con un notevole Jean- / Texan Love Song / Crocodile Rock / High
Luc Ponty al violino), mentre almeno due Flying Bird
canzoni presentano richiami country, LP DJM Records DJLPH 427; 1/1973
Susie (Dreams) e soprattutto Slave, con
tanto di banjo e slide guitar. Il botto, Daniel / Skyline
però, lo fa il brano che chiude la facciata Pigeon
A, quella Rocket Man in cui l’astronauta 45 giri DJM DJS 275; 1/1973
di Taupin, ispirato da Ray Bradbury, è un
capolavoro di poesia sulla musica bel- Con il suo trio di musicisti preferito (Ols-
lissima di Elton. Pubblicata su singolo, son, Murray e Johnstone) finalmente con-
la canzone arriva al n. 6 in America e al siderato degno di accompagnarlo anche
n. 2 in Gran Bretagna, posizione questa in studio, ma anche con Paul Buckma-
eguagliata in patria dall’album, che oltre- ster, recuperato da Gus Dudgeon per gli
oceano fila invece dritto al numero 1. Un arrangiamenti orchestrali di due canzo-
Honky Cat / primato che sarà incredibilmente confer- ni, Elton torna allo Château d’Hérouville
Lady Samantha / It’s mato dai cinque dischi successivi. dal 10 al 19 giugno per registrare dieci
Me That You Need brani che costituiranno il suo sesto di-
45 giri DJM DJS 269; 8/1972 sco, presentato da una deliziosa coperti-
na che raffigura una coppia alla bigliette-
Il quinto album di Elton prende il nome ria di un teatro nella cui insegna si legge
dal luogo in cui viene concepito, il Ca- il titolo, ispirato a Groucho Marx. I due
stello di Hérouville, già residenza nobi- fortunatissimi singoli principali sono le
liare alle porte di Parigi di un feudatario due facce della medaglia Elton John: da
poi trasformato dal musicista Michel una parte lo spensierato rock’n’roll anni
Magne in un famosissimo studio di re- Cinquanta di Crocodile Rock, dall’altra la
gistrazione. Lì Elton soggiorna per poco ballata melodica Daniel, anche se in que-
più di una settimana, dal 15 al 23 gennaio sto caso le parole (scritte direttamen-
1972, insieme a Bernie Taupin ma anche te in studio, così come la musica!) non
alla sua collaudata live band formata da hanno nulla a che fare con l’amore, ma
Nigel Olsson, Dee Murray e il chitarrista sono le riflessioni del fratello di un re-
Davey Johnstone, tutti anche abili cori- duce dal Vietnam. La capacità di Taupin
sti, che nei dischi precedenti erano stati di penetrare gli stati d’animo dell’essere
usati col contagocce dal produttore Gus umano la ritroviamo anche nell’attrazio-
Dudgeon. Un’intesa che dà i suoi frutti Crocodile Rock / ne di uno studente per la sua insegnan-
generando un lavoro molto più coeso e Elderberry Wine te (Teacher I Need You), nella solitudine
senza sbalzi, sebbene anche questo si 45 giri DJM DJS 271; 10/1972 di un evaso dal carcere (il blues lento e
muova tra generi diversi. La sola Mona DON’T SHOOT pomposo Have Mercy On The Criminal)
Lisas And Mad Hatters, infatti, risponde e nel carattere un po’ maschilista di un
ai canoni più tipici della ballata roman- ME I’M ONLY THE uomo abbandonato dalla sua donna (il
tica. Per il resto, si passa dal vigoroso
rhythm & blues di Honky Cat (con una
PIANO PLAYER trascinante r&b Elderberry Wine). Mu-
sicalmente spiccano invece la malin-
gagliarda sezione fiati di 4 elementi) Daniel / Teacher I Need You / Elderberry conica Blues For My Baby And Me (con
alle ispirazioni soul della lenta Mellow e Wine / Blues For My Baby And Me / Johnstone al sitar) e il country di Texan
ELTON JOHN
Love Song, con harmonium e mandolino. Fighting / Roy Rogers / Social Disease / differenti, con la consueta ricchezza lirica,
L’album è un trionfo: primo posto confer- Harmony dove si raccontano storie d’amore e di ses-
mato negli States (dove si aggiudica un Doppio LP DJM Records DJLPD 1001; 10/1973 so, incluso quello gay, affrontato per la pri-
triplo disco di platino) ma anche, per la ma volta in All The Girls Love Alice (di nuo-
prima volta, in patria, oltre che in altri Step Into Christmas vo con Hentschel, ma anche con i cori di
Paesi europei e in Canada. / Ho, Ho, Ho, (Who’d Kiki Dee), così come di masturbazione (Ja-
Be A Turkey At maica Jerk-Off) e di marinai in cerca di pro-
Saturday Night’s Christmas?) stitute (Sweet Painted Lady). Al di là delle
Alright For 45 giri DJM DJS 290; 11/1973 virate country (Social Disease) e blues (Roy
Fighting / Jack Rogers, I’ve Seen That Movie Too), spiccano
Rabbit / Whenever Deciso a cambiare aria, Elton pensa di l’inconsueto funky di Grey Seal (in una ver-
You’re Ready (We’ll registrare il suo nuovo disco in Giamaica, sione diversa dalla b-side del 1970) ma so-
Go Steady Again) a Kingston, ed è proprio lì che compone prattutto la armonicamente ricchissima
45 giri DJM DJX 502; 6/1973 in tre soli giorni molte melodie sui testi title-track (con l’orchestra diretta da Del
di Bernie. La produzione parte nel gen- Newman) e il poderoso rock finto live di
naio 1973, ma ben presto l’isola caraibica Bennie And The Jets (con parti in falsetto
presenta alcune criticità che inducono che ispireranno in seguito i Supertramp).
lo staff a fare marcia indietro e riutilizza- Nonostante sia doppio, GYBR conferma
re nuovamente lo Château d’Hérouville, l’enorme successo di Elton John: si piazza
dove nell’arco di due settimane del mese al numero 1 sia in USA che nel Regno Uni-
di maggio il solito ormai rodato quartetto, to, dove immette sul mercato anche quat-
supervisionato da Gus Dudgeon e con l’ag- tro singoli che si muovono molto bene, in-
giunta di pochi altri ospiti, butta giù le basi tervallati da un gioioso 45 giri natalizio.
di quello che, senza volerlo, diventerà un
doppio album da oltre 75 minuti. L’aper-
tura è per un bizzarro medley di due brani
che non potrebbero essere più diversi: uno
strumentale progressive bello e pomposo
(Funeral For A Friend, con il sintetizzato-
re ARP di David Hentschel) e il rock’n’roll
Love Lies Bleeding. Ma poi arriva Candle
Goodbye Yellow In The Wind, toccante ode a una celebrità
Brick Road / Screw scomparsa troppo presto ispirata a Ma-
You rylin Monroe (nel 1997 sarebbe stata adat-
45 giri DJM DJS 285; 9/1973 tata alla principessa Diana per i suoi fune-
rali) e cambia tutto: l’album è infatti ancora
una volta un concentrato di stili e sonorità
I singoli italiani
1969 It’s Me That You Need / Ricordi International SIR
Just Like Strange Rain DJ 20101
1970 Border Song / Bad Side Of The Moon DJM SIR-DJ 20123
1971 Your Song / Into The Old Man’s Shoes DJM SIR-DJ 20148
1971 Friends / Honey Roll DJM SIR-DJ 20156
1972 Levon / Indian Sunset DJM SIR-DJ 20162
1972 Rocket Man / Tiny Dancer DJM SIR-DJ 20163
1972 Crocodile Rock / Elderberry Wine DJM SIR-DJ 20169
1973 Daniel / Have Mercy On The Criminals DJM SIR-DJ 20172
1973 Goodbye Yellow Brick Road / Saturday DJM SIR 20175
Night’s Alright (For Fighting)
GOODBYE
YELLOW BRICK Gli album italiani
1970 ELTON JOHN DJM SLIR-DJ 22052
ROAD 1971 TUMBLEWEED Ricordi International
Funeral For A Friend – Love Lies Bleeding / CONNECTION SNIR-DJ 25028
Candle In The Wind / Bennie And The Jets 1971 EMPTY SKY DJM SNIR-DJ 25034
/ Goodbye Yellow Brick Road / This Song 1971 17-11-70 DJM SNIR-DJ 25035
Has No Title / Grey Seal / Jamaica Jerk-Off
1971 MADMAN ACROSS THE WATER DJM SNIR-DJ 25037
/ I’ve Seen That Movie Too / Sweet Painted
Lady / The Ballad Of Danny Bailey (1909- 1972 HONKY CHÂTEAU DJM SNIT-DJ 25040
34) / Dirty Little Girl / All The Girls Love 1973 DON’T SHOOT ME DJM SNIR-DJ 25043
Alice / Your Sister Can’t Twist (But She Can I’M ONLY THE PIANO PLAYER
Rock’n’Roll) / Saturday Night’s Alright For
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A trentatré anni dallo scioglimento, i CCCP – Fedeli alla linea si sono ritrovati per celebrare
il quarantennale della nascita della band. Non è (solo per ora?) una vera e propria
reunion, ma perché non sfruttare l’occasione per far festa? Eccoci allora contribuire conn
questo excursus sulla corposa discografia in vinile degli ex ragazzi. Felicitazioni!
CONFORME
A CHI,
CONFORME
A COSA? Testo: Federico Guglielmi
VITTORIO CATTI
16
Q
ualche mese fa, i CCCP eloquenti dati di vendita dei dischi e le fondatori affiancati dal bassista Umberto
si sono ripresentati nella presenze di spettatori ai concerti-eventi; Negri, da una drum machine (una quasi-
loro immagine pubblica merito soprattutto della fase iniziale della costante per l’intero percorso) e da una
più classica – Giovanni carriera all’insegna di un’istintiva e av- coppia di performer che arricchivano le
Lindo Ferretti, Massimo venturosa inconsapevolezza, che edificò esibizioni con elementi teatrali, la Bene-
Zamboni, Annarella Giudici e Danilo Fa- fondamenta solide per quanto prodotto merita Soubrette Annarella Giudici (che
tur – per il lancio di “Felicitazioni!”, una più avanti, girando attorno alla stessa so- si cambiava di continuo sfoggiando abiti
ricca mostra celebrativa della loro storia stanza e perfezionando la forma. tanto creativi quanto improbabili) e l’Arti-
leggendaria ospitata dallo scorso 12 otto- sta del Popolo Danilo Fatur (che
bre al prossimo 11 febbraio nei Chiostri Da quando nacquero sul piano solo teo-
di San Pietro, proprio al centro di quella rico a Berlino nel 1981 dall’incontro tra il
Reggio Emilia che della band fu la cul- chitarrista Massimo Zamboni e il cantan-
la. Una mostra non underground bensì te Giovanni Lindo Ferretti, e fino al termi-
istituzionale al 100%, voluta dalla Fon- ne della loro epopea, i CCCP non si vede-
dazione Palazzo Magnani e dal Comune vano certo come un gruppo rock, e meno
della stessa Reggio: un segno dei tempi che mai come uno destinato, un domani,
che cambiano e che pongono sotto la a essere reputato “un classico”. Il loro ap-
(giusta) luce dei riflettori un’esperienza proccio era refrattario a ogni convenzio-
«Credo che i risultati
unica, all’epoca da molti incompresa se ne; il proclamarsi alfieri di un fantomati- siano stati al di là
non osteggiata. Negli anni Ottanta del di- co “punk filosovietico” – ma pure “musica
simpegno e dell’esasperato edonismo la melodica emiliana”, eh – era molto signi- delle nostre capacità
voce dei CCCP fu infatti destabilizzante
ma perentoria e seppe insinuarsi nel rock
ficativo, ma l’assoluta atipicità della band
era attestata da vari altri aspetti, a partire
e volontà»
nazionale ben più di quanto dicano i pur da un organico che nel 1985 vedeva i due
17
CCCP
La formazione
prima persona quei sette anni di trovate
a tre con Umberto Negri. spiazzanti che razza di alieni fossero i
CCCP: impossibili da collocare in una
specifica casella perché inafferrabili in
un sound che assorbiva di tutto e di più,
in testi – che avrebbero fatto scuola – nei
quali malesseri individuali e sociali, poli-
tica reale e mitizzata, citazioni importan-
ti, ironia e poesia si mescolavano come
i tasselli colorati di un caleidoscopio, in
esibizioni senza freni inibitori nelle qua-
li tutto poteva accadere e infatti di tutto
accadeva.
Il libro-catalogo edito dalla Interno 4 e
intitolato come la mostra, 460 pagine
a colori formato 20x25, è un magnifico
viaggio in un immaginario assieme lucido
e surreale compiuto tramite fotografie,
locandine, bozzetti, grafiche, assortite
memorabilia e parole nero su bianco, pre-
zioso complemento all’esteso e frastaglia-
to songbook della band. Una band che è
faceva di tutto ma fondamentalmente stata immensa ma che si auspica non de-
si spogliava). Partito da basi punk e cida mai di tornare davvero sulle scene: il
post-punk, mai rinnegate nel prosie- “Gran Galà Punkettone” del 21 e 22 otto-
guo di carriera, il gruppo si apriva via bre nel quale Ferretti e compagni sono sa-
via a suggestioni folk, industrial, esoti- liti sul palco del Teatro Municipale Romo-
che, mistiche e quant’altro, allestendo lo Valli per “benedire” la mostra propo-
uno spettacolo musical-concettuale nendo dal vivo una sequenza di loro brani
di straordinaria forza espressiva, con ci stava, ma un tour e magari un ulteriore
Ferretti nei panni di un carismatico e album sarebbero in ogni caso un errore.
inquietante muezzin. Difficile spie- Certe vicende nascono per bruciare più o
garli e ancora più difficile far com- meno in fretta di un fuoco indimenticabi-
prendere a chi non abbia vissuto in le e per continuare poi a vivere solo nella
VITTORIO CATTI
18
CCCP
memoria e nelle testimonianze lasciate di là delle nostre capacità e volontà. Per
in eredità, e una vera riesumazione più qualche bizzarra e irripetibile coinciden-
di tre decenni dopo non avrebbe un buon za abbiamo captato nell’aria vibrazioni
sapore. D’altronde, lo scioglimento del sociali che non controllavamo e che a loro
1990 aveva avuto senso così come l’hanno volta non controllavano noi”. Irripetibile,
avuto i discendenti CSI e PGR, mentre per appunto.
un’appendice sarebbe assai arduo trovar-
lo. “Guardando indietro all’intera para-
bola CCCP ne ho quasi timore”, raccontò
Ferretti al sottoscritto nell’ormai lontano
2002, “credo che i risultati siano stati al CCCP, 1989.
VITTORIO CATTI
CCCP
La discografia in vinile dei CCCP comprende quattro Lp di studio, uno dal vivo, due raccolte,
due 12” Ep, due 7” Ep, tre singoli e un cofanetto (comunque minime, e quasi tutte antologie, le
uscite in Cd prive del corrispondente vinile), pubblicati per undici quindicesimi quando il gruppo
era in attività. Il notevole numero di ristampe la rende piuttosto confusa sia per quanti vogliono
possedere ogni edizione esistente, sia per chi si limita alle originali, il tutto reso più complicato
dalle quotazioni anche molto variabili legate ai momenti di revival; l’attuale, ad esempio, è più
che mai critico a causa delle ambizioni speculative di troppi commercianti a caccia di ricconi
e/o gonzi innestate dal recente “ritorno”. I prezzi qui indicati riflettono la situazione del presente.
I DISCHI IN VINILE
ORTODOSSIA ORTODOSSIA II
Live In Pankow – Spara Jurji – Punk Islam Live In Pankow – Mi ami? / Spara Jurji – Punk Islam
Attack Punk Sixth Attack; 1984 € 200/150 Attack Punk Eight Attack; 1985 € 300
L’esordio su vinile dei CCCP, in formato 7”, fu voluto dalla At- Commercializzato per il
tack Punk, etichetta bolognese che si ispirava alla Crass Records: mercato britannico ma
brani punk/wave feroci e abrasivi, efficacissimi a dispetto della arrivato anche nei negozi
qualità tecnica non proprio irresistibile, registrati dall’organico a italiani, è un 12” Ep che
tre comprendente Giovanni Lindo Ferretti (voce), Massimo Zam- recupera i tre brani di OR-
boni (chitarra), Umberto Negri (basso) e una batteria elettronica. TODOSSIA aggiungendo-
Trainato dal passaparola e da esibizioni straordinarie per energia vi l’allora inedita Mi ami? e
e imprevedibilità, il disco ottenne riscontri ben maggiori di quelli un inserto scritto in ingle-
di norma riservati alle uscite italiane di area underground, portan- se; il vinile è rosso o nero
do il gruppo sulle pagine di settimanali di grande diffusione come e quest’ultima edizione
«L’Espresso» e «Panorama» e facendone un chiacchierato caso può avere lo sfondo del
(contro)culturale. Stampato in vinile rosso e spillato all’interno di centrino del lato A bianco
un libretto-copertina con testi, proclami e foto, l’Ep ha avuto due o nero. È stato ristampato
prime edizioni ufficiali, con copertina ruvida o liscia (ne esiste an- dalla Virgin in vinile nero
che un limitatissimo “promo” senza libretto e con una fotocopia e senza inserto nel 1987 e nel 1988 (tra i due cambia la grafica
come pseudo-copertina, € 400). Nel 2014, in occasione del trenten- dei centrini), dalla EMI nel 2008 (vinile rosso, con inserto) dalla
nale, la Universal ne ha realizzato una versione in cofanetto (mil- Universal nel 2016 (vinile rosso, con inserto) e ancora dalla Uni-
le copie numerate, sempre in vinile rosso) con due cartoline, due versal nel 2023 (vinile nero, con inserto). Tutte queste ristampe
adesivi, due magneti e un certificato di autenticità; andata subito tranne l’ultima (€ 30) sono quotate tra € 50 e € 70.
a ruba, sul mercato collezionistico è oggi offerta a cifre fuori dal
mondo, ma la quotazione “corretta” è attorno a € 200.
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CCCP
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venga sul sito eurekaddl.hair
CCCP
Oh! Battagliero /
Guerra e pace
Virgin Vin 45232; 1987 € 50
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CCCP
Proseguendo nella sua naturale, spontanea evoluzione, la band Addirittura doppio, è l’album finale dei CCCP e il “ponte” verso
ritocca ancor più la forma ma sembra perdere un po’ in sostanza, la successiva esperienza C.S.I., non solo per l’arrivo in formazio-
realizzando quello che in genere è considerato il capitolo meno ne di Gianni Maroccolo (basso), Giorgio Canali (chitarra), Fran-
ispirato della sua discografia: uno stralunato concept che recupe- cesco Magnelli (tastiere) e Ringo De Palma (batteria) accanto
ra l’idea, già sviluppata in SOCIALISMO E BARBARIE, della Sto- a Ferretti, Zamboni, Fatur e Giudici, ma anche per la proposta
ria come eterno Medioevo. Tra i momenti migliori si segnalano ulteriormente complessa e stratificata rispetto al “punk filo-
l’incalzante e filo-spirituale Svegliami, la spiritosa Huligani dange- sovietico e musica melodica emiliana” degli esordi. A rimane-
reux, la nervosa Roco Roço Rosso, la maestosa Madre e l’aggraziato, re subito impressi sono due lenti dalle trame rade, Amandoti
irresistibile reggae And The Radio Plays. Ristampato nel 2008 dalla e quell’autentica meraviglia che è la dolcissima Annarella, ma
EMI (50999 5 00400 1 8, € 60), nel 2016 dalla Virgin (CCCP 06, € 50) che la band sia ormai una cosa diversa è dichiarato in primis
e nel 2023 dalla Universal in vinile rosso (0602458405583, € 30). dai 9’31” della salmodiante Aghia Sophia, dai 9’53” della spigo-
losa Narko’$, dagli 11’30 della marziale Maciste contro tutti, dalle
Fatur e Annarella, 1990.
ipnotiche Paxo de Jerusalem e Depressione caspica, dalla narcotica
Campestre, dall’ossessiva tarantella Mozzill’o re. A dispetto delle
registrazioni effettuate in larghissima parte in presa diretta, è la
prova meno facile e più impegnativa dei CCCP, come sottolineato
dalla divisione in facciate “a tema”: sessantasette minuti di sono-
rità libere e liberate che centrifugano senza eccessi di foga – anzi:
con un linguaggio per lo più pacato e avvolgente – misticismo e
carnalità, Occidente e Oriente, velluto e carta vetrata, folk e punk,
rabbia e sarcasmo, canzone e sperimentazione. Ristampato nel
2008 dalla EMI (50999 214774 2 3, € 130), nel 2016 dalla Virgin
(CCCPD 207, € 140), nel 2020 dalla Universal in cofanetto nume-
rato di mille copie e vinile trasparente (060243543911, € 150),
nel 2023 dalla Virgin/Universal (CCCPD 207, € 40).
Ragazza emancipata –
Tien An Men / Trafitto
Stampa Alternativa Sconc.014; 1990 € 40
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CCCP
Allerghia, Tien An Men è dal vivo nel 1989, Trafitto è incisa in stu-
dio nel 1985 ed è la colonna sonora della mostra “Equilibrismi”.
La quotazione è doppia qualora assieme al disco ci sia il libro.
Amandoti / Annarella
Virgin RADIO 5001; 1990 € 130
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CCCP
Pubblicato in origine solo in Cd nel 1996, e per la prima volta Antologia doppia per il quarantennale delle band, con solo brani
in vinile nel box STATI DI AGITAZIONE, è una raccolta di brani già editi. Ne esiste un’edizione numerata (2024 copie) in cofanet-
registrati dal vivo negli anni Ottanta. Questa stampa in Lp com- to contenente anche un Cd con le stesse tracce, un libretto, cin-
mercializzata autonomamente non cita Dies irae (che precede que spillette, cinque cartoline e cinque ritratti di Guido Harari
Militanz) né le due ghost track (la cover di Tube Disasters dei Flux (0602458347968, € 150).
of Pink Indians e una versione primordiale di Spara Jurji).
Un singolo interlocutorio prima del grande successo di Mrs. Robinson e del film Il laureato.
Un titolo beffardo, Fakin’ It e quella scritta sull’etichetta.
La classe di Paul Simon anche quando prende in giro gli addetti ai lavori.
SIMON
& GARFUNKEL
E DAI TRASMETTETELO Testo: Michele Neri
P
aul & Artie dedicano il data indicata negli archivi Columbia in- il nuovo album del duo, da registrare tra
1967 al consolidamento dica il giorno in cui viene completata la Hollywood e New York, le prime session
del loro successo e non voce del brano mentre la base ritmica e le sono fissate il 14 e il 22 giugno a Hol-
pubblicano album, anche sovraincisioni possono essere avvenute in lywood. Con Simon & Garfunkel ci sono
a causa di un blocco crea- diversi giorni precedenti o successivi, anzi i musicisti della Wrecking Crew tra i quali
tivo che colpisce Simon durante la prima con Simon & Garfunkel, con l’eccezione Joe Osborne (basso), Hal Blaine (batteria)
parte dell’anno. Escono però alcuni sin- dei primi due album, le registrazioni han- e Larry Knechtel (pianoforte e tastiere).
goli, il primo è At The Zoo il 27 febbraio. no sempre occupato molto tempo. Ad At Nella prima seduta, viene completata
Si tratta di una delle canzoni che Paul The Zoo viene abbinata sul disco The 59th You Don’t Know Where Your Interest Lies,
Simon propose a Mike Nichols per la co- Street Bridge Song (Feelin’ Groovy), già in- l’unico brano registrato da Simon & Gar-
lonna sonora del film Il laureato ma che clusa nell’album del 1966 PARSLEY, SAGE, funkel a non essere mai stato inserito in
il regista rifiutò. La registrazione avvenne ROSEMARY & THYME. Nella tarda pri- un album. La canzone era già stata inci-
l’8 gennaio del 1967, ricordiamo che la mavera del ’67, si comincia a pianificare sa da Dana Valery, cantante sudafricana
26
di origini italiane, che l’aveva pubblicata Un po’ di edizioni internazionali di Fakin’ It.
su singolo all’inizio del 1967. Quel singo- Nella seconda fila al centro quella italiana.
Nelle due etichette americane, in alto a sinistra,
lo passò inosservato e oggi ha raggiunto si può notare la durata della canzone: 2.74.
quotazioni davvero proibitive. Nella se-
conda seduta di registrazione, giovedì 22,
il duo completa il brano destinato al lato e con la solita copertina generica forata
principale di quel singolo, Fakin’ It. Alla tipica delle pubblicazioni americane del
registrazione prende parte, in sovrainci- periodo, in diversi Paesi tra cui l’Italia in-
sione successiva effettuata a New York, la vece il singolo uscì con varie copertine il-
cantante Beverly Martyn, all’epoca ven- lustrate. Sull’etichetta le solite scritte con
tenne e futura moglie di John Martyn. La i crediti di compositore, editore eccetera,
cantante recita una breve frase in cui cita e a destra la durata della canzone. In que-
Mr. Leicht, riferendosi a Donovan. gli anni, le radio non trasmettevano brani
Il singolo con Fakin’ It e You Don’t Know che durassero più di 3 minuti, Fakin’ It du-
Where Your Interest Lies, viene pubblicato rava però qualche secondo in più e allora
dalla Columbia il 7 luglio del 1967 in ver- Paul Simon ebbe l’idea geniale di scrive-
sione mono (molto diversa da quella ste- re 2.74 invece di 3.14. Chissà quanti dj ci
reo poi inclusa nell’album BOOKENDS) sono cascati.
27
Continua il nostro omaggio a Francesco Coniglio con il lungo viaggio
nella discografia di Sergio Endrigo. Lasciatosi alle spalle il night-club e
il Complesso di Riccardo Rauchi (dove il cognato Riccardo Del Turco
prenderà il suo posto) Sergio Endrigo approda alla Ricordi e in
particolare all’etichetta satellite Tavola Rotonda, dove inciderà i primi
dischi a proprio nome. Non sarà un lunghissimo periodo perché dopo
circa un anno Nanni Ricordi lo porterà con sé alla RCA Italiana dove
rimarrà sino al 1965. Gli autori sono riportati soltanto quando il brano
appare per la prima volta o è in nuova esecuzione.
LA DISCOGRAFIA DI
Bolle di sapone (Endrigo) / I tuoi vent’anni (Calibi-Toang) / I tuoi vent’anni / Chiedi al tuo
1 Alle quattro del mattino
3 Chiedi al tuo cuore (Endrigo)
6 cuore / La brava gente /
(Reverberi-Calabrese) 45 giri Tavola Rotonda T 70005; 1961 Bolle di sapone
Data matrici: 9/11/1960 Data matrici: 20/10/1961
45 giri Tavola Rotonda T 70-001; 1960 Bolle di sapone / I tuoi 45 giri Tavola Rotonda ET 7001; 1961
4 vent’anni (Endrigo)
Il mare nel cassetto In HIT PARADE RICORDI vol. 3 LP di Esecutori Vari Ricordi MRL 6009; La periferia (Endrigo) /
2 (Rolla-Lattuada-La Valle) / 1961
7 Aria di neve (Endrigo)
Pozzanghere (Orfelius-Pellini-Renis) / 45 giri RCA Victor Serie Europa PM 45-3056; 1962
Che freddo (Rossi-Vianello)
Data matrici: 23/1/1961
5 La brava gente (Carraresi-
Endrigo) / Espoirs de printemps
Aria di neve in ITALIAN MOODS LP di Esecutori Vari RCA Victor PML-
10309; 1962
In TUTTE LE 24 CANZONI DI SANREMO LP di Esecutori Vari Ricordi MRL (Endrigo) In DISCO REFRAIN N. 1 EP a 33 giri di Esecutori Vari RCA Victor EM-1;
6007; 1961 45 giri Tavola Rotonda T 70011; 1961 1962. Promozionale. Spezzoni
1 2 3
29
SERGIO ENDRIGO
4 5 6
7 8 9
Basta così (Endrigo-Endrigo- In DISCO REFRAIN n.4 EP a 33 giri di Esecutori Vari RCA Victor EM-4; Viva Maddalena (spezzone) in DISCO REFRAIN N. 5 EP a 33 giri RCA
8Enriquez) / Via Broletto, 1963. Promozionale. Spezzone Italiana EM-5; 1963. Promozionale
34 (Endrigo) Io che amo solo te in IL VOSTRO JUKE-BOX LP di Esecutori Vari RCA Se le cose stanno così in 1963 L’ESTATE RCA LP di Esecutori Vari RCA
45 giri RCA Victor Serie Europa PM45-3076; 1962. Presentazione di Victor Serie Europa PML 10315; 1963 Italiana PML 10352; 1963
Sergio Endrigo Io che amo solo te in I CANTAUTORI LP di Esecutori Vari RCA Italiana Se le cose stanno così in LUIS ENRIQUEZ, PIANOFORTE E ORCHESTRA
S 6; 1964 LP ARC SAS 23; 1967
Ave Maria (Schubert) / Ave Io che amo solo te in DALL’ITALIA CON AMORE / FROM ITALY WITH
9 Maria (Gounod)
45 giri RCA Victor Serie Europa PM45-3087; 1962
LOVE LP di Esecutori Vari RCA Italiana PML 10396; 1965
Io che amo solo te in I PIÙ GRANDI SUCCESSI DI… LP di Esecutori Vari
12 SERGIO ENDRIGO
Io che amo solo te / Vecchia
RCA Italiana – PML 10406; 1965 balera / La brava gente (Calibi-
Io che amo solo te (Endrigo) / Toang) / La periferia / Il soldato di
10 Vecchia balera (Endrigo) Se le cose stanno così Napoleone (Pasolini-Endrigo) / Basta
45 giri RCA Victor Serie Europa PM45-3098; 1962.
11 (Fersen-Enriquez) / così / Aria di neve /
Anche in edizione per jukebox Viva Maddalena (Endrigo) Via Broletto, 34 (Endrigo) /
Io che amo solo te in LUGLIO 1962 LA RCA ITALIANA PRESENTA: LP di 45 giri RCA Italiana PM45-3182; 1963 Viva Maddalena / La dolce estate
Esecutori Vari RCA Victor SPEC 2; 1962 Se le cose stanno così (spezzone) (Endrigo) / I tuoi vent’anni (Endrigo)
Io che amo solo te in DISCO REFRAIN N.2 EP a 33 giri di Esecutori Vari in DISCO REFRAIN N. 4 EP a 33 giri di Esecutori Vari RCA Victor EM-4; LP RCA Italiana PML 10322; 1962
RCA Victor EM–2; 1962. Promozionale. Spezzone 1963. Promozionale LP RCA Victor PML 10322; 1962
10 11 12A
30
SERGIO ENDRIGO
12 12
13 14 15
Il giovedì (Bardotti-Trovajoli) /
16 La rosa bianca
In DA HOLLYWOOD A CINECITTA LP di Esecutori Vari RCA Italiana PML
10363; 1964
Il giovedì dal film omonimo. La rosa
bianca dal film La rimpatriata
In LE BAMBOLE & I COMPLESSI LP di Esecutori Vari RCA Italiana PML
10363; 1964
31
venga sul sito eurekaddl.hair
SERGIO ENDRIGO
16 17 18
La brava gente / Bolle di Ora che sai in LE CANZONI DEL… 7° BURLAMACCO D’ORO CITTÀ DI con copertina apribile e, in allegato,
17 sapone / I tuoi vent’anni / VIAREGGIO Doppio LP CR 6000-1; 1964. Edizione speciale a completo una fotografia di grande formato, forse
Chiedi al tuo cuore beneficio della Croce Rossa Italiana destinata alla promozione
Date matrici: 22/02/1964 (lato A),
28/02/1964 (lato B)
In LE CANZONI D’AMORE DI BINDI, ENDRIGO, PAOLI, TENCO LP di
19 ENDRIGO
Se le cose stanno così (Fersen-
20 Oggi è domenica per noi
(Bardotti-Fenigh) /
Esecutori Vari Ricordi MRP 9009; 1964 Enriquez) / I principi in vacanza Ti amo (Calabrese-Reverberi)
La dolce estate (Endrigo) / Ora (Endrigo) / Annamaria / Un giorno 45 giri RCA Italiana PM45-3291; 1964. Anche in edizione per jukebox
18 che sai (Endrigo-Enriquez-Endrigo) come un altro (Bardotti-Endrigo) / Oggi è domenica per noi dal film La
45 giri RCA Italiana PM45-3269; 1964. Anche in edizione per jukebox Forse penso anch’io a te (Bardotti- costanza della ragione
In DISCO REFRAIN N. 11 EP a 33 giri di Esecutori Vari RCA Italiana Endrigo) / La rosa bianca / Era Ti amo in AUGURI DALLA RCA ITALIANA LP di Esecutori Vari RCA Italiana
EM-11; 1964. Promozionale. Spezzoni d’estate / La guerra (Endrigo) / SPEC 4; 1964
La dolce estate in LA RCA ITALIANA PRESENTA I DISCHI PER LE VACANZE Ora che sai / Canta Pierrot (Bixio) / Ti amo (spezzone) in DISCO REFRAIN N. 13 EP a 33 giri di Esecutori
’64 LP di Esecutori Vari SPEC 3; 1964 Devi ricordar (Rastelli-Casiroli) Vari RCA Italiana EM-13; 1964. Promozionale
La dolce estate in I SUCCESSI DELL’ESTATE ’64 LP di Esecutori Vari RCA LP RCA Italiana PML 10368; 1964 Ti amo in SUCCESSI DI PRIMAVERA LP di Esecutori Vari RCA Italiana
Italiana PML 10400; 1964 Pubblicato in due versioni di cui una APML 10410; 1966
19 Il primo album
di Sergio Endrigo
è stato distribuito
dalla RCA Italiana
nel 1962.
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SERGIO ENDRIGO
Nei primi album di Endrigo,
vennero inserite alcune foto
promozionali tra cui questa.
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SERGIO ENDRIGO
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21A 21B
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SERGIO ENDRIGO
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IN DETTAGLIO
RENZO CHIESA
CINQUANTA
ANNI DI RITRATTI DELLA MIA MUSICA
VOLOLIBERO 2023
Testo: Alberto Marchetti
CIN QU A N TA renzo
D
al 1967 al 2017 sono 50 gli chiesa sità di fermare un attimo di comprensio-
anni che scorrono crono- 5 0 a n n i d i r i t r at t i d e l l a m i a m us i c a ne, un’espressione rapita, una nota visce-
logicamente in questo li- rale che dallo strumento tracima per una
bro di fotografie e di vita, frazione sul viso e nel gesto.
di storie e di emozioni, 50 Nato a Cremona, milanese per scelta,
anni di attenta e amorevole documenta- Renzo scopre la fotografia alla prima
zione sul campo, di ascolti rapiti e di entu- apparizione della tv, subito rapito da re-
siastici live, e dentro ci leggi l’impegno, gli portage e documentari. Con una prima
ideali, i sentimenti, le delusioni, il riflusso, attrezzatura dal neofita si cala nella scena
i cambiamenti mirabolanti di un periodo musicale della città e, forte di una propria
forse irripetibile. formazione germinale al piano, non man-
Quello che salta subito agli occhi è la ca un appuntamento sia esso jazz rock o
presenza del nostro pressoché a tutti gli pop, immortalando già nel 1967 un giova-
eventi più importanti degli anni d’oro del- ne Celentano allo Smeraldo, e via via tutte
la musica, quando l’Italia non è ancora le migliori espressioni viventi della musi-
degenerata a periferia estrema dell’im- ca di qualità, da Bill Evans a Jimi Hendrix
pero e Milano è ambita meta per tutti i a Miles Davis, da Duke Ellington a Ella
più grandi artisti del mondo. Lui c’è, è Fitzgerald a Dizzy Gillespie. È un batte-
simo e una rivelazione, l’epifania di una
presente, di più, documenta e immortala passione che non lo lascerà più. Quando
momenti altrimenti perduti nelle anse del muove i primi passi è quasi solo, precur-
Imperdibile volume per celebrare i 50 anni tempo, inizialmente con attrezzature non sore di una genìa oggi moltitudine, avan-
di attività di Renzo Chiesa. professionali ma già con la febbrile neces- za per tentativi, si attrezza, dalla Pentax
Miles Davis
David Crosby
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COVER STORY
CARI CANTAUTORI…
MA QUANTO
CI COSTATE?
Album famosi e venduti in decine o centinaia di migliaia di copie e album misteriosi di artisti semi
sconosciuti. Nella vastissima discografia dei cantautori italiani ci sono dischi che ormai hanno raggiunto
quotazioni impressionanti: prime tirature, edizioni rare e a tiratura limitata, ecco un piccolo viaggio,
forse più uno slalom, tra questi dischi che spesso diventano incubi per i collezionisti.
Testo: Michele Neri e Vito Vita
L
ucio Battisti, Fabrizio De schi corrisponde anche a una certa facilità conoscere la prima vera tiratura di ciascun
André, Claudio Baglio- nel reperire quello che si può definire il “va- disco. Nell’elenco che segue non troverete i
ni, Vasco Rossi e Lucio lore medio” di un determinato disco. Sem- sessanta dischi più rari o costosi, abbiamo
Dalla sono tutti campioni mai ci possono essere insidie nell’identifi- preferito proporre un’ampia panoramica di
di vendita con decine di cazione della prima tiratura o edizione di dischi di cantautori famosi e sconosciuti,
milioni di copie vendute all’attivo. Eppure un disco, sull’esatta configurazione di una selezionando un album ciascuno, consa-
nei loro cataloghi si trovano rarità dai costi emissione: copertina apribile, presenza di pevoli che in alcune discografie (De André,
proibitivi, vuoi perché si tratta di edizioni inserti, dettagli anche minimi che la distin- Battiato, Battisti, Pelosi e altri) c’erano più
particolari, vuoi perché il successo non guono dalle successive stampe. Il modo di titoli degni di figurare in questo articolo.
arrivò subito e quindi i primi dischi passa- districarsi tra queste varianti si trova, noi Però eravamo affascinati dall’idea di ri-
rono inosservati. È sempre molto difficile proviamo a fornire qualche indicazione di proporre Giorgio Laneve e Herbert Pagani,
(quasi antipatico) indicare le valutazioni base e prossimamente avvieremo una ru- Gianni D’Errico e Franco Maria Giannini.
dei dischi: il mercato è frastagliato e sen- brica apposita in cui analizzeremo qualche Artisti di cui vale senz’altro la pena risco-
za regole precise, la diffusione sempre più disco per volta e in cui cercheremo di spie- prire le opere. Senza svenarsi sia chiaro…
ampia di canali di vendita, fa sì che si ve- gare nel miglior modo possibile, come ri- ci sono le ristampe.
dano oscillazioni davvero imbarazzanti,
come accade ultimamente per il primo al-
bum di Vasco Rossi, offerto a cifre che van-
no da 3500 euro a oltre 20.000. A volte sono
«È sempre molto difficile
richieste propedeutiche unicamente ad (quasi antipatico) indicare
attirare attenzione senza alcuna velleità di
vendita, in altri casi si può quasi parlare di le valutazioni dei dischi»
tentata truffa. Però la facilità nell’offrire di-
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COVER STORY. CARI CANTAUTORI… MA QUANTO CI COSTATE?
Il debutto su disco di Herbert Pagani è sicuramente uno dei di- L’inizio della carriera di Lucio Dalla è una chiara dimostrazione
schi più rari tra quelli della canzone d’autore italiana: si tratta della lungimiranza e intuito dei discografici dell’epoca. Dalla in-
della registrazione effettuata nel dicembre 1965 di uno spettaco- fatti aveva pubblicato quattro 45 giri con una proposta musicale
lo alla Cassina de Pomm (Cascina delle mele) di Milano, pubbli- che non era per niente in linea con gli standard dell’epoca, eppu-
cato verosimilmente i primi mesi dell’anno seguente, autopro- re la RCA Italiana insistette mandandolo addirittura a Sanremo
dotto insieme ad Annalena Limentani e venduto esclusivamente in quel 1966 che vide anche l’esordio a 33 giri con questo strano
negli spettacoli dal vivo. Pagani è accompagnato al pianoforte album che includeva quattro delle otto canzoni pubblicate e ne
da G. Salluzzo, e i due tecnici del suono sono Raffaele Brissa ed proponeva altre tra cui due cover dal repertorio di James Brown. Il
Ezio De Rosa, che avrà in questo ruolo una carriera importante. produttore Sergio Bardotti asseconda l’acerba genialità del grande
Tre brani del disco dal repertorio di Brel saranno pubblicati in cantautore affidandolo alle cure preziose di Gian Piero Reverberi
versione studio nel 1966 dalla Jolly, la prima casa discografica mentre in fase compositiva compare spesso il fratello Gianfranco.
del cantautore (proprio dopo l’ascolto di quest’album il titolare Il gruppo de Gli Idoli, che accompagnavano Dalla nelle serate, si
Walter Gürtler decise di metterlo sotto contratto), Lombardia occupano delle basi ritmiche, permettendo alla stralunata vocali-
(Le plat pays), Testamento all’italiana (Le moribond) e Sai che ba- tà di Dalla, di volare libera tra i solchi. E le vendite? Scarsissime o
sta l’amore (Quand on n’a que l’amour); un altro, Gli emigranti, quasi nulle per un disco diventato presto rarità. Solo nel 1988, in
verrà ripreso per il testo nell’Lp AMICIZIA (1969) con una musi- una vasta campagna di riedizione del catalogo da parte della RCA,
ca diversa di Annalena Limentani al posto di quella originale di l’album tornò disponibile nella doppia versione Lp/Cd. L’originale
Enrico Macias. Le altre canzoni, tra cui tre traduzioni di canzoni però resta preda ambita dei collezionisti.
di Barbara, Non mi venite a dire (Je ne sais pas dire…), Ferragosto
e Una donna (Toi, l’homme) e una di Mouloudji, Ballata del fallito
(Ballade en si bémol), resteranno inedite in studio.
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COVER STORY. CARI CANTAUTORI… MA QUANTO CI COSTATE?
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venga sul sito eurekaddl.hair
COVER STORY. CARI CANTAUTORI… MA QUANTO CI COSTATE?
Franco Battiato
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COVER STORY. CARI CANTAUTORI… MA QUANTO CI COSTATE?
Rino Gaetano
COVER STORY. CARI CANTAUTORI… MA QUANTO CI COSTATE?
Uno dei dischi più amati di Fabrizio De André. Reduce dalla ter- Difficile immaginare che un disco di uno degli artisti più popola-
ribile esperienza del rapimento, subito assieme alla compagna ri della nostra musica, possa raggiungere quotazioni così alte nel
Dori Ghezzi, De André sviluppò con Massimo Bubola un concept mercato del collezionismo, noi indichiamo la cifra di 4000 euro
album che offre un bel parallelo tra il popolo sardo e gli indiani ma si vede spesso in vendita a cifre decisamente più alte (ma non
d’America con canzoni davvero memorabili come Fiume Sand è detto che vengano poi acquistate). Perché cifre così alte? Perché
Creek, ispirata a un episodio tragico davvero accaduto, Hotel Su- Vasco è collezionato e amato da una vasta platea di appassiona-
pramonte, mutuata da una precedente canzone del solo Bubola ti, perché questo album è stato distribuito in sole 20.000 copie e
e il blues rock di Quello che non ho. Si tratta chiaramente di un perché il successo è arrivato presto ma cresciuto in tempi un po’
disco molto venduto e quindi di facile reperibilità però esiste una più dilatati e quindi la caccia alle prime produzioni è cominciata
rarissima e quasi introvabile edizione, distribuita in pochissime diversi anni dopo. Dal punto di vista musicale è un disco acerbo
copie (qualche decina) in occasione di un concerto a Merano ad- ma interessante e poi vede la nascita di collaborazioni importan-
dirittura prima dell’uscita dell’album ufficiale. Questa preziosa ti: ci sono Gaetano Currieri, Giovanni Pezzoli e Ricky Portera che
tiratura, in vinile blu, si presenta con la copertina inserita in una poi formeranno gli Stadio, c’è Maurizio Solieri, al fianco di Vasco
cornice simil legno. Compare molto raramente nei canali di ven- per molti anni e poi c’è Maurizio Biancani, destinato a diventare
dita a cifre spesso più alte di quella da noi indicata. uno dei tecnici del suono più famosi in Italia. Le canzoni sono
prevalentemente ballate anche se un certo afflato rock affiora
qua e là, Silvia e Jenny è pazza erano già uscite in versione diffe-
rente su 45 giri. La nostra relazione e …e poi mi parli di una vita
insieme vengono invece estratte dall’album per un altro singolo
che precede di qualche giorno l’album. Molto lungo il periodo di
gestazione del primo disco di Vasco Rossi, oltre un anno. Ristam-
pato molte volte con diverse copertine, l’album è probabilmente
il più costoso tra tutti quelli pubblicati da cantautori.
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COVER STORY. CARI CANTAUTORI… MA QUANTO CI COSTATE?
GLI ALTRI 50
Gianni Meccia
LE CANZONI D’AMORE
DI GIANNI MECCIA
RCA Italiana PML 10353, 1963. € 60
Copertina apribile con presentazione di
Enzo Micocci. In copertina un disegno di
Domenico Modugno Gino Paoli Peynet.
album (37x31 cm). Contiene un inserto di RCA Italiana PML 10301, 1963. € 150 Duilio Del Prete
16 pagine con fotografie, riproduzioni di Copertina cartonata deluxe con inserto
rotocalchi e la discografia Cetra di Fred
Buscaglione.
fotografico di 12 pagine. DOVE CORRETE!
Edoardo Vianello Off BNO/LP 27, 1968. € 25
Umberto Bindi Copertina lucida con angoli arrotondati,
IO SONO EDOARDO VIANELLO con presentazione della collana e del disco.
UMBERTO BINDI RCA Italiana PML 10333, 1963. € 120 Enzo Jannacci
Ricordi MRL 6012, 1960. € 100 Copertina apribile in più parti, con foto-
Copertina apribile cartonata deluxe e in-
serto di 4 pagine con testi e fotografie.
grafia e presentazione a cura di Edoardo
Vianello e un fumetto di G. Nistri. Busta
LE CANZONI DI ENZO JANNACCI
interna figurata con dicitura “Abbronza- Ricordi MRP 9050; 1968. € 150
tissima Il SUCCESSO dell’ESTATE ’63” Nella prima tiratura in copertina c’erano
dei balloon con richiami al successo Ven-
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COVER STORY. CARI CANTAUTORI… MA QUANTO CI COSTATE?
go anch’io. No. Tu no appena pubblicato su Claudio Rocchi Theorius Campus
etichetta RCA. Alle proteste della casa di-
scografica, la Ricordi modificò la coperti-
na, cancellando le scritte. Questa seconda
VIAGGIO THEORIUS CAMPUS
tiratura è molto più rara della prima. Ariston AR/LP 11020, 1970. € 180 It ZSLT 70007, 1972. € 500
Distribuito con due copertine. Copertina apribile. Due edizioni con di-
Lucio Battisti versa etichetta, una delle quali con la fo-
Jonathan tografia dei due artisti.
LUCIO BATTISTI
Ricordi SMRL 6063, 1969. € 180
JONATHAN Richard Cocciante
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COVER STORY. CARI CANTAUTORI… MA QUANTO CI COSTATE?
Claudio Lolli
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COVER STORY. CARI CANTAUTORI… MA QUANTO CI COSTATE?
Amedeo Minghi Edoardo Bennato Sergio Endrigo
IL GRANDE MARE
CHE AVREMMO TRAVERSATO
Cetra LPX 21, 1973. € 180
Copertina apribile.
Ugolino
NUDO E CRUDO
Music Superstereo De Luxe LPM 2007, 1973. € 400
Copertina apribile.
Gian Pieretti
IL VESTITO ROSA
DEL MIO AMICO PIERO
Ricordi SMRL 6112, 1973. € 200
Copertina apribile.
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COVER STORY. CARI CANTAUTORI… MA QUANTO CI COSTATE?
Ivan Graziani Renzo Zenobi Carlo Credi
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IN DETTAGLIO
S
crivere per una rivista come spuntava in ogni dove. Prezzemolo di qua- pop, come con Elton John & Kiki Dee, con la
«Vinile» permette molto lità, beninteso, anche e soprattutto di quel dorata meteora Pia Zadora, Sheena Easton,
spesso di saltare alcuni tipo che fa salire il buonumore dei discogra- gli Starship, senza dimenticare chi, in quegli
passaggi che, altrove, regole fici a suon di copie vendute; Walden spar- anni, era riuscito a unificare i due mondi ap-
non scritte sulla redazione se il suo tocco magico a grandi manciate, pena citati, prima tra tutte la Whitney Hou-
di un articolo rendono pressoché obbligato- passando da miti del soul come Sister Sled- ston dei record. I suoi lavori come autore di
ri. Mi riferisco a quelle righe informative di ge, Aretha Franklin, Patti LaBelle, George colonne sonore fissarono il ritmo e l’atmo-
contestualizzazione che dovrebbero rias- Benson, Temptations (ma l’elenco è incre- sfera di pellicole diventate cult, sottolinean-
sumere il percorso e la personalità del per- dibilmente lungo) a fruttuose incursioni nel do gli sgambettamenti della conturbante
sonaggio in oggetto, in modo da fornirne
al lettore un ritratto sufficientemente defi-
nito che possa, più o meno efficacemente,
accompagnarlo e soprattutto interessarlo
all’argomento trattato. Nel nostro specifico
campo d’azione, il risultato di tale procedi-
mento consiste nel riepilogo di una carrie-
ra che, per quanto ci si sforzi di raccontare
con passione, finisce inevitabilmente per
somigliare a una delle incolori schede di
Wikipedia. In un caso come questo, però, un
recap è inevitabile, soprattutto per ripren-
dere il filo della nostra memoria. Per chi,
come me, negli anni Ottanta era un liceale
immerso tra le novità di MTV e una copia
importata del «New Musical Express», quel-
lo di Narada Michael Walden era un nome
sorprendentemente familiare. Questo non
perché avessi raffinato i miei gusti al pun-
to di saper già apprezzare prodotti artistici
come quelli della Mahavishnu Orchestra,
dei Weather Report, di Chick Corea o di Al-
lan Holdsworth (tutte formazioni in cui Na-
rada ha militato come batterista, insieme
a molte altre), ma per la frenetica attività
che, come artista in prima persona, autore
di colonne sonore e soprattutto come pro-
duttore, lo portò per una manciata di anni
a diventare una sorta di prezzemolo che
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Jamie Lee Curtis in Perfect, le perversioni va, della gioia e dell’ispirazione, cose di cui
soft della coppia Rourke/Basinger in 9 set- “il mondo ha più bisogno”. Tesi difficile da
timane e 1/2, il fascino del Bond di Timothy smentire. In effetti, l’album vibra di otti-
Dalton in Vendetta privata e, su tutte, il lacri- mismo, anche quando la linea melodica
moso blockbuster La guardia del corpo per sembra attraversare sfumature più malin-
la sua amica Whitney, impegnata a colpire coniche, finendo per esaltare i passaggi agli
il cuore di Kevin Costner e a frantumare pri- accordi maggiori: è il caso della title-track
mati di vendita coi singoli estratti dal film. che apre l’album nella sua versione ballad,
Narada Michael Walden
Insomma, questo batterista che prese il po- più che della sua reprise che chiude il lavoro con la grandissima Aretha Franklin.
sto di Billy Cobham (non è proprio da tutti) portandone il mood su terreni più danze-
e ha seduto dietro cassa e tom anche per recci e pieni, anche per merito di un corro-
il nostro Zucchero, ha un curriculum im- sivo assolo di Carlos Santana. Per il singolo
pressionante, ha vinto Grammy a chili (ci si The More I Love My Life Narada cala il suo
perdoni il calembour) e premi di ogni ordine tris d’assi con orgoglio: attorno alla solare
e grado. Ma si sa, qualunque artista che ha linea vocale, infatti, si sviluppa un brano che prescindendo dai gusti per il genere, l’a-
agito molto dietro le quinte o nella penom- che mescola sapientemente un’atmosfera scolto in cuffia di EUPHORIA è un vero pia-
bra della postazione dietro la console, per da moderno dancefloor a piccole scintille cere per le orecchie, data la produzione di
quanto di successo, torna regolarmente a suggestive di musica africana, viaggiando altissimo livello frutto della collaborazione
sentire il richiamo delle luci della ribalta. E in panorami sonori modellati di volta in vol- dell’artista con Lino Nicolosi e la sua talen-
il risultato del 71nne Walden per il 2023 si ta sulle caratteristiche uniche degli ospiti. tuosa famiglia, della quale va assolutamen-
chiama EUPHORIA. L’inconfondibile voce di Sting, quindi, con te segnalato il lavoro al basso della sorella
Un titolo manifesto, coerente con le inten- la sua eleganza da pop raffinato, la maestria Rossana, davvero straordinario per rigore
zioni dell’artista che, come da lui stesso r&b dell’incomparabile armonica di Stevie e versatilità in ogni passaggio. Ascoltarlo
dichiarato, ha voluto creare una collezione Wonder, la graffiante personalità latin rock giustifica immediatamente la dichiarazione
di canzoni all’insegna dell’energia positi- della chitarra di Santana. Va detto che, an- di Walden che lo definisce “l’ingrediente se-
greto dell’album”. L’opera, comunque, è un
campionario delle diverse possibilità delle
Narada Michael Walden, radici musicali del suo autore, una dimo-
uno dei più importanti musicisti
e produttori americani. strazione – non sempre originale, suonata
impeccabilmente e certamente onesta nel
suo entusiasmo – di come la tela della mu-
sica soul possa essere dipinta con colori e
pennelli diversi, il risultato dei quali passa
con vellutata leggerezza dal romanticismo
funk di Close To My Heart a quello più sua-
dente di Show Me How To Love Again, dalle
atmosfere cheek to cheek alla Al Jarreau di
So Beautiful al soul rock di Take My Breath
Away, fino all’energia liberatoria dei brani
che, in qualche modo, hanno il sapore dell’e-
vergreen più sbarazzino, come Break Free e
I’d Rather Dance With You. Pur credendo
che nessuno griderà al miracolo mettendo
sul piatto questo EUPHORIA, crediamo sia
doveroso attribuirgli dei meriti forse meno
palpabili, che rendono il suo ascolto più
che piacevole anche ai meno aficionados
del genere che lo contraddistingue; come
fosse fortunato oggetto di un incantesimo
leggero che lo pone in controtendenza con i
tempi che viviamo, nei quali la velocità è or-
mai scontata prerogativa e nessuno sembra
aver più da ridire se la fruizione di un’opera
dell’ingegno – che, qualunque essa sia, ha
dietro di sé lavoro, impegno, passione, ta-
lento e spesso sacrificio – si svolga saltellan-
do e interrompendo qua e là con arrogante
presunzione. Ecco, le canzoni di EUPHO-
RIA si fanno sentire fino in fondo, quietano
la compulsione dello skipping per ragioni
che, è lecito supporlo, saranno diverse per
ogni suo ascoltatore. Che in questo modo,
quantomeno, potrà giudicarlo con coscien-
za e cognizione di causa. Sinceramente, ci
sembra un risultato da non sottovalutare.
Luigi Abramo
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venga sul sito eurekaddl.hair
IL SEGRETO
GIURATO
“UNO DEI SEGRETI MEGLIO CONSERVATI DELLA MUSICA ITALIANA”
L’HA DEFINITO CARLO MASSARINI. IL RIFERIMENTO È A LUI COME ARTISTA, OVVIAMENTE,
MA QUANDO SENTI COSE COME “IO SONO UNO STRUMENTO,
PER QUESTO MI ALLENO, ALTRIMENTI NON RIESCO A LAVORARE”, DIVENTA CHIARO CHE
TRA L’UOMO E QUELLO CHE FA NON È DAVVERO POSSIBILE OPERARE DISTINZIONI.
Intervista: Susanna Schimperna
T
utto sembra esplicito, in
Flavio Giurato, lineare,
chiaro, comprensibile. E
però, anche forse per que-
sto, più ci parli e più ciò
che dice assume, in seconda battuta, il sen-
so di un puro accenno, niente altro che un
segnale, una suggestione. C’è di più. D’altra
parte, i segreti meglio custoditi non sono
proprio quelli esposti, secondo la famosa
lezione di E.A. Poe? Viene in mente che
potrebbe essere mille volte più popolare,
apparire in televisione ogni giorno, fini-
re persino nei giornali di gossip, e niente
cambierebbe nella sensazione che si ha di
lui, quel “c’è di più”. Se sia un “folle visio-
nario” come dice Francesco Saverio Mon-
gelli, o un uomo che “nemmeno il tempo
di concedersi alla caduta che è di nuovo
in piedi, capelli al vento, prima di cadere
ancora e ancora” come lo racconta Giulia-
no Ciao nel libro che gli ha dedicato, poco
importa. Entrambe le cose, probabilmen-
te, ma con una solida, solidissima base
di praticità, concretezza, e sì, diciamola
la parola ormai fuori uso, buonsenso. Per
esempio, durante gli anni, tanti, in cui
non ha prodotto musica ed è scomparso
dalle scene, non era a disperarsi chiuso
da qualche parte, niente affatto, girava dal tempo, in cui lo stress non ha diritto tica che mi permetta di restare intonato,
documentari con passione, divertimento, di cittadinanza. Persino il modo di parlare quindi per un’ora faccio dei movimenti
e imparando. Ancora: tiene moltissimo è quanto più anti-nevrosi possa esistere: ispirati al mondo animale. La peculiari-
alla sua forma fisica, perché da questa di- un romanesco ostentato, rilassato, piena- tà del mio allenamento è che si tratta di
pende il poter fare al meglio quello che gli mente assaporato. movimenti eseguiti secondo l’evoluzione
piace, quindi segue programmi precisi di darwiniana: parto dagli organismi mono-
esercizi e di alimentazione, magari un po’ Fino ad ora, e sono le 13, ti sei cellulari, quindi le spugne, fino ad arriva-
particolari, ma per nulla strampalati. E preso cura di te stesso. Ti sei re all’homo sapiens che accende in fuoco.
DANIELE PATRIARCA
ha uno stile di vita che qualunque medico allenato. Di che allenamento si Tutta ’sta patacca de roba dura un’ora, poi
approverebbe, giornate che si articolano tratta? la doccia, che facevo sempre fredda pri-
in spazi di lavoro, passeggiate col cane, Un’accordatura. Io accordo gli strumen- ma di avere problemi di pelle. Quando ho
bar con gli amici. Giornate quasi fuori ti, ma chi accorda me? Ci vuole una pra- scoperto che l’acqua calda pulisce, doccia
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«La musica è fatica. Impegno»
E il cibo?
Digiuno completo un giorno alla setti-
mana, nemmeno tisane, soltanto acqua.
Quando digiuno i pezzi li suono mattina
e sera, perché col digiuno non devi più
pensare a qualsiasi cosa riguardi il cibo,
comprare, preparare, mettersi a tavola,
lavare i piatti. Il digiuno ti dà una libertà
di pensiero straordinaria.
DANIELE PATRIARCA
seduzione. Come un odore che
attiva i ricordi che, ripeto, possono
non esistere nemmeno e si creano
in quel momento.
Hai ragione. Per questo dopo qua-
rant’anni che è uscito ancora ne stiamo a
parla’. Quando lo feci sentire a Toto Tor-
quati, pianista, arrangiatore e composito- Per realizzare il video ti sei affid
affidato
t un concept album come MARCO
re che dominava la musica in quei tempi, al fotografo Mi
Michelangelo Giuliani, POLO.
lui disse che era il più bel disco degli ulti- “l’angelo della luce”, “l’ultimo Ha avuto una gestazione lunghissima,
mi dieci anni. futurista”. quindi la prima volta che, stampato, l’ho
Non lo vedo da allora. Siamo andati su sentito in casa… sono riuscito finalmente
Due anni dopo, 1984, arriva un gommone alle valli di Comacchio, per a sgombrarmi la testa dalla fatica di tutto
MARCO POLO, ispirato allo il programma di Massarini Mr Fantasy. quel lavoro di anni e l’ho ascoltato come
sceneggiato televisivo omonimo fosse la prima volta. Giudizio: mi piacque
di Giuliano Montaldo. “Un Davvero è stato per lo scarso molto. Quando suono nei concerti, faccio
premeditato suicidio discografico” successo di vendita di MARCO sempre Il Rondone, ispirato al romanzo
lo definisce Giudo Celli nel libro POLO che non hai pubblicato Comma 22 di Joseph Heller. Ricordo a
di Giuliano Ciao Flavio Giurato. album nei successivi quindici anni? chi l’avesse dimenticato e a chi non lo sa
Le gocce di sudore più duro (ed. Certo, le case discografiche m’hanno il paradosso del libro: “Chi è pazzo può
Crac). Allora, un suicidio previsto o cacciato via! Però è stata la mia salvezza, chiedere di essere esentato dalle missioni
addirittura premeditato? perché non dovendo obbedire a logiche di volo, ma chi chiede di essere esentato
Come vuoi tu. di mercato mi sono fatto la mia bottega dalle missioni di volo non è pazzo”.
artigiana, sono passato all’attività artigia-
No, dai, com’è? nale. Tornando al “suicidio discografico”, Inserito nel sito Canzoni contro la
Sapevo tutto dall’inizio. Stava cam- era abbastanza scontato dall’inizio che guerra, del brano Bernard Bartleby
biando l’industria discografica, si stava quell’album lo sarebbe stato, ma siccome scrive così: “C’è in più un aspetto
passando da grandi come Nanni Ricordi erano tempi di vacche grasse, l’industria che le altre [canzoni contro la
a persone che venivano dal marketing, si poteva ancora permettere di produrlo. guerra, Ndr] non considerano:
non c’erano garanzie di essere prodotti in l’onanismo vigliacco dell’assassino
maniera consona e soltanto per esigenze Andiamo più indietro. Il tuo primo di massa che non guarda negli
artistiche. lavoro, PER FUTILI MOTIVI, era occhi le proprie vittime”.
ROSSANA GHIGO
FLAVIO GIURATO
ROSSANA GHIGO
FLAVIO GIURATO
L’intensità la fa da padrona
nei concerti di Giurato.
DANIELE PATRIARCA
giovane fisico. Se ne occupò anche
Leonardo Sciascia, scrivendo un
romanzo che ha proprio questo
titolo. La tua idea? Suicidio, fuga
dal mondo, ritiro in un monastero?
Nel pezzo ci sono tutte le ipotesi. A
parte il fatto che possa rappresentare la Che parlo a fare? Mi esprimo attraver- Tebaldi o C
Callas?
l
volontà di pirandelliana memoria di au- so quello che faccio. C’è nell’apertura Da quell’abbraccio sono tebaldiano, poi
toscomparire, che mi affascina, c’è “l’uso un pezzo su chi raccoglie i pomodori, a un certo punto ho scoperto Maria, e che
militare della mia ragione”, come dice il Soundcheck. E c’è il pezzo che dà il titolo voi fa’? È un incanto. Però resto tebaldia-
testo, tutto un lato inesplorato della no- album: “È arrivato ’o lavoro / È arrivato no, assolutamente. Certo bisognerebbe
stra esistenza di cui non sappiamo nul- chi ha fame / Me compro ’e salsicce / E me aver visto tutte e due a teatro, e io pur-
la… Il progetto Manhattan non si è mai compro ’o pane / Ci sta ’o niro sprangato troppo ho visto solo la Tebaldi.
concluso, si è trasformato… raggi, virus, / Le promesse del mondo / l’hanno mezzo
radiazioni… non è che dopo Hiroshima ammazzato … Le promesse del mondo / A parte la lirica, a casa che dischi
tutto si sia fermato: nessuno sa a che pun- Le vedo ora / Che il viaggio è naufragato mettevi?
to siamo. Basti pensare alla clonazione, / Sul barcone incendiato / Ma ci cazzo ha Sono passato dalla lirica ai Beatles per
di cui non si parla più, ma che è davvero partorito? / Buttalo a mare / Che non ha motivi di ragazze. Uscivamo con ragaz-
molto improbabile non sia andata avanti. pagato”. ze che fortunatamente erano pazze dei
Beatles. Anche Elvis Presley, perché ave-
2017, in LE PROMESSE DEL E adesso fermiamoci sul fatto che vo i dischi che comprava mia sorella. E i
MONDO affronti il tema hai cominciato a comporre da cantautori italiani, che sono stati i miei
dell’immigrazione. piccolissimo. Ti ricordi quale è maestri: Gaber, Tenco, Paoli, De André.
Mi sa che è un tema di cui a nessuno stata la molla? Vendevano un foglietto in un formato più
piace sentir parlare. Un tasto da non pi- Il Pesce spada di Modugno. Quel pezzo piccolo dell’A4 con gli accordi e il testo,
giare. Da disattivare. Per me il disco è im- è stata la spinta che ha segnato il mio de- studiavo lì gli accordi. Mi sono sentito tut-
portante, l’ho fatto con ragazzi allora ven- stino. Ho capito che le canzoni si poteva- to Il clavicembalo ben temperato di Bach
tenni quando avrei potuto suonare con la no fare non soltanto sui temi d’amore, ma nell’edizione di Wanda Landowska, rile-
crema dei musicisti italiani, e invece ho anche raccontando storie diverse. gata in pelle… ce l’aveva anche Sergio Bar-
scelto pischelli giovanissimi e li ho portati dotti e il cane gli ha mangiato tutta la co-
in sala. Una decisione fortunata. Il brano Che musica ascoltavi da ragazzino? pertina… Bach è il padre di tutta la nostra
Agua mineral l’avevo cominciato a scrive- Il mio nonno materno, Giovacchino For- musica. Da lui sono passato ai romantici,
re a otto anni quando sono andato a Bue- zano, era regista e librettista di opere liri- ho visto dal vivo le opere di Wagner, un
nos Aires con la famiglia e ho visto questa che (del trittico di Puccini, per esempio). monumento alla musica.
bottiglia di acqua minerale argentina. Questo non ha contato tanto, ha contato
L’ho lasciato come ultimo pezzo perché è tantissimo. Ho cominciato ad andare a E dal classico ci traghettiamo…
stato il primo che ho fatto in vita mia. teatro con lui molto presto. Un ragazzino a Schönberg? O no?
al Teatro dell’Opera di Roma a vedere To- Sì. Il plesso solare intorno a cui ruota
Pigiamolo, questo tasto sca e poi in camerino a conoscere Renata tutto è il Pierrot lunaire. È la base di tutto.
dell’immigrazione. Dimmi quello Tebaldi, vestita da Tosca e scollata… un Per arrivare a me bisogna poi passare per
che pensi. abbraccio che non scorderò mai. il Bach del pop, Chuck Berry, che è
58
FLAVIO GIURATO
Una performance incredibile
quella di Flavio Giurato al Premio
Tenco 2023.
ROSSANA GHIGO
FLAVIO GIURATO
un riferimento per tutti, l’autorità suprema sfondo, quindi ho bei calli su quattro dita. senza cintola… come fai a giocare senza
e anche il papà dei Beatles. Per quello che Quella che non sta benissimo è la schiena: cintola? Ora la cintola è tornata e ci sono
faccio io, altri nomi importanti sono Bil- la chitarra ha una postura che ti insegna- i pantaloni un po’ bracalone, diversi da
lie Holiday e Ray Charles, fino ad arrivare no con la classica, io suono seduto con le quelli che portavo io. Sono cambiate an-
all’ascolto perenne di Leonard Cohen, che gambe accavallate, ed è usurante. Quan- che le scarpe. Non mi piace nulla.
ho visto tre volte dal vivo, due a Milano e do non ce la farò più suonerò il piano. Al
una a Londra, con una fila doppia intorno piano, devi avere una postura corretta, Tu eri in trasferta con la Lazio
all’Albert Hall. Mi ha accompagnato nel- schiena dritta, perché altrimenti non suo- Baseball quando ci fu la Primavera
la vita, lui. Insieme a Elton John e Marvin ni bene. Fa tutto parte del sacrificio di cui di Praga. Che vi successe?
Gaye. Ci sono anche i francesi, importan- ti parlavo. Per un ragazzo trovarsi in mezzo alla
tissimi, Brel prima di tutti anche se è belga, guerra è eccitante. La devi prendere in
e Reggiani, Moustaki, Bécaud. Raccontami di te compositore. maniera giusta, sfruttare la carica che
Quali sono i tempi di lavoro? Quelli porta con sé, altrimenti non sopravvivi.
Oggi cosa ascolti? dell’ispirazione che può arrivare Una mattina mi sono visto puntare un’ar-
La radio mentre accompagno i figli nel in qualunque momento o ti imponi ma addosso. Stavamo su un’Ape Piaggio
traffico. Radio1 per le partite di calcio, degli orari precisi? la mattina dopo l’invasione, c’era Giulio
radio3 che ha la benevolenza di passare L’ispirazione esiste per chi non c’ha Glorioso, il più grande giocatore italiano
ogni tanto cose mie, Ram Power 102.7 voglia de fa’ un cazzo. Io tutti i giorni mi di baseball di tutti i tempi. Ci hanno fer-
dove ci sono i pezzi che sentono i ragazzi- sveglio, mi alleno e mi accordo, poi co- mato le forze d’invasione e il guidatore
ni. Mi piace la sigla di Mare fuori, mi piace mincio a suonare e faccio i dieci i pezzi cecoslovacco – una forma di resistenza
Lucio Corsi perché è veramente partico- di RECENT HAPPENING, il mio progetto era non fermarsi ai posti di blocco – ha ti-
lare, ha un mondo suo che comunica con attuale, e poi i cinque di BACK TO VINYL. rato dritto, ha fatto il patriota. Li abbiamo
una grazia speciale, e mi piace Cesare Ba- Se non riesco, me li spezzetto e li faccio la visti puntare le armi. Erano forze specia-
sile, è il mio idolo proprio. Siamo amici e sera. Ho fatto quasi sempre così. Non con li, coi giacconi di cuoio, tutti fighissimi.
faremo cose insieme. MARCO POLO, che è stato realizzato in Non hanno sparato perché io ho reagito
tredici giorni in sala. Ogni domenica sera, picchiando sul tettuccio, sono rimasti
Sei stato allievo del Maestro Mario dopo ogni puntata dello sceneggiato tele- straniti… ci avrebbero trucidato. Stavamo
Cerquozzi, un’autorità nell’uso visivo, scrivevo un pezzo in base a ciò che andando all’ambasciata italiana, perché
del plettro, poi il plettro l’hai avevo visto, e poi ho composto diretta- essendo io figlio di un diplomatico il gui-
abbandonato. Quando e perché? mente in sala. Tredici giorni a Milano, uno datore pensava che potessi essere utile.
Perché un giorno, mentre lo usavo, è en- a Londra, uno a Roma e un altro giorno Suono il campanello, insieme all’allena-
trato mio figlio Thomas all’epoca bambi- per Piero Tievoli, il chitarrista. A Roma, tore. È l’alba. L’ambasciatore dorme. Gli
no e mi ha fermato la mano che suonava all’organo alla chiesa di piazza Euclide, dico la frase che poi avrei messo qualche
col plettro. Me l’ha sfilato e ha detto no, collegato con lo studio di registrazione. A anno dopo nel pezzo Praga: “Ambasciato-
senza spina. Non aveva cognizione di Londra, con Ry Cooder il percussionista re, Praga è invasa dalle truppe del Patto
penna, plettro, nulla, ma da quel giorno e Mel Collins, sax dei King Crimson e dei di Varsavia”. E lui risponde qualcosa tipo
la “spina” non l’ho mai più usata e questo Camel. Da MARCO POLO in poi però non “Veramente a me non mi hanno detto
mi ha permesso di avere un contatto con ho più messo segni sulla carta, non ho più niente”.
lo strumento senza diaframmi: ho le mani scritto niente. Non ci ho creduto più.
sulle corde, cosa molto diversa da usare Certo, tu sei figlio di un
un plettro, paragonabile a un percussio- Già, il tuo periodo in Rai. Il tuo diplomatico che è stato anche
nista che suona con le mani nude invece silenzio come musicista. C’è anche console generale in Uruguay. Del
che con le bacchette. I “musicisti diretti” qualcos’altro che hai abbandonato, nonno abbiamo parlato. Un tuo
fanno un tipo di musica superiore, non c’è nella tua vita: il baseball. fratello è il giornalista Luca, e
niente da fare. Con la chitarra è compreso A quindici anni stavo con la Nazionale Blasco, scomparso da poco, è stato
il concetto di sacrificio che è un concet- giovanile di baseball, e a un certo punto un importante direttore della
to legato alla musica da sempre, e con la ho smesso perché prendere mazzate coi fotografia, poi c’è Claudia. Il tuo
scalatura che uso io, 012, ci lasci le mani… chiodi alle caviglie e alle mani non era il primo album esce in un periodo
non è paragonabile a suonare uno 010 massimo per suonare. E poi cambiarono di grande impegno politico, di
come nel country. le divise, una cosa deprimente. L’abbi- critica all’ordine costituito, alla
gliamento prevedeva casacca, pantaloni borghesia, alla società occidentale
Come stanno le tue mani? Molto e la cinta di cuoio, molto importante per in genere. Tu, invece…? Non ti
rovinate? non far vedere le gambe, invece ci si vestì sentivi un po’ messo sotto accusa,
Ho una tecnica percussiva per cui mi con una specie di tutina un po’ aderente e data l’estrazione alto borghese?
trattandosi di artisti è scomoda. Ma non Adesso stai lavorando a RECENT dopo il loro spettacolo, quando sono an-
per me. Non ho esperienze di acidi, mai HAPPENINGS, un progetto, mi hai dato a salutarli con mia figlia piccola, le
fatto uno in vita mia. A me dalla droga detto, che hai aspettato tutta la hanno detto “Anche noi siamo figli di tuo
penso che mi abbia salvato lo sport, in vita. papà”. Un’enorme soddisfazione.
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I nuovi Yamaha
La Yamaha presenta una nuova linea di altoparlanti h-fi e
network receivers, che mescola opzioni analogiche e
digitali. La linea consiste nei modelli R-N1000A, R-
N800A e R-N600A (network receivers), gli altoparlanti
NS-800A e NS-600A, e la torre per altoparlanti SPS-
800A. Come ha dichiarato Ales Sadeghian, dirigente dalla
Yamaha Corporation USA, la Yamaha è sempre più interes-
sata al comparto Hi-Fi”. Il costo medio dei modelli è di circa 500
euro, e da quel che si è saputo dai vari comunicati stampa e reazioni
della stampa specializzata la pulizia del suono e la ricchezza tonale
è molto soddisfacente.
Altoparlanti da terra
di un certo livello
Dopo un lavoro di progettazione iniziato quasi 10 anni fa il brand
audio britannico Rega ha annunciato il nuovo modello di altoparlanti
fissi floorstand, la linea AYA. Gli altoparlanti della classe AYA utilizza-
no un supposto di cemento rinforzato con vetro (GRC= Glass reinfor-
ced cement), Ogni altoparlante pesa 14 chili ed è disponibile nelle
versioni grigio metallizzato e grigio scuro. Costo medio alto, ossia
circa 1400 euro l’uno.
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Dal Village Gate alla Scala
D
D importanti dischi live sono arrivati in questo finale di
Due
a
anno. Occasioni storiche anche se diverse tra loro. Di Paolo
C
Conte viene proposta la registrazione del suo storico
cconcerto al teatro La Scala di Milano
dello scorso febbraio, come sepsso ac-
d
ccade i formati disponibili sono diversi,
dal vinile al Cd. Lucio Dalla invece lo tro-
d
vviamo in un clamoroso concerto tenuto al
Village Gate di New York del 1986. Tra
V
brani recenti, all’epoca, e vecchi successi,
b
Dalla propone un repertorio straordinario
D
accompagnato dai suoi fidati Stadio.
a
Un tuffo
nel passato
per Neil Non
No è certo una novità che can-
Con BEFORE & AFTER Neil tautori
tau o cantautrici sentano l’e-
Young effettua un suggestivo sigenza
sige di scrivere romanzi o
viaggio nella sua sterminata comunque
com di cimentarsi con
produzione, andando a ripe- scritture
scri diverse da una canzone.
scare perfino vecchie pagine Negli
Ne ultimi mesi tre cantautrici di
dei Buffalo Springfield. In un’u- grande
gra bravura hanno pubblicato
nica seduta acustica Neil ha libri.
libr Patrizia Laquidara e Flo hanno esor-
creato una lunga suite in cui i dito con due bei romanzi mentre la tosca-
vari brani si susseguono sen- na
n Giulia Pratelli ha pubblicato un di-
za soluzione di continuità. vertente e gustoso saggio sulle
canzoni natalizie. Per tutte e tre si
tratta di un esordio fortunato. Brave.
15 ristampe di lusso
per Renato Zero
In occasione dell’uscita del nuovo album di Renato Zero, AUTORI-
TRATTO, vengono ristampati in vinile alcuni album del cantautore che
da tempo sono fuori catalogo o che addirittura non sono mai usciti in
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KANTNER
DI COPERTINA, FORZE
CENTRIFUGHE CHE SI
STANNO EVIDENZIANDO
TRA I COMPONENTI. PAUL
& GRACE
KANTNER E GRACE SLICK,
ORMAI COPPIA ANCHE
NELLA VITA, DANNO VITA
A UNA DISCOGRAFIA
SLICK
PARALLELA CHE OFFRIRÀ
AL PUBBLICO DISCHI
MOLTO IMPORTANTI
E ALCUNI CAPOLAVORI.
Testo: Michele Neri
Paul Kantner /
Jefferson Starship
Let’s Go
Together / A
Child Is Coming
45 giri RCA Victor 74-0426; gennaio 1971
Paul Kantner / Jefferson Starship
BLOWS AGAINST L’abbandono del batterista Spencer Dryden e la formazione degli
Hot Tuna da parte di Jorma Kaukonen e Jack Casady, sono i primi
THE EMPIRE segnali delle crepe nella vicenda artistica dei Jefferson Airplane
Mau Mau (Amerikon) / The Baby Tree / Let’s Go Together / A Child che si manifestano all’inizio del 1970. E pensare che il complesso
70
Grace Slick e Paul Kantner
nel 1973.
ha appena pubblicato il capola- Kantner che utilizza per la prima volta la denominazione Jeffer-
voro VOLUNTEERS, un album son Starship, studiata appositamente per un album chiaramente
pressoché perfetto. Il singolo ispirato dalla passione di Paul per la fantascienza. Al fianco di
Mexico e un’antologia intitolata Kantner c’è Grace Slick, divenuta sua compagna proprio all’inizio
THE WORST OF JEFFERSON delle registrazioni dell’album e che rimane subito incinta, fatto che
AIRPLANE sono le uniche pub- ispira una delle canzoni più commoventi dell’album, A Child Is Co-
blicazioni del complesso per ming, composta e suonata dal trio formato da Kantner, Slick e
il 1970 nonostante le registra- David Crosby col solo ausilio di Jack Casady al basso. La canzone
zioni di quello che diventerà era inizialmente destinata al disco in preparazione degli Airpla-
l’album BARK, comincino già in ne BARK, come anche Have You Seen The Stars Tonight. Molto
estate. Però in novembre esce importante l’apporto di Jerry Garcia dei Grateful Dead, presente
il primo album solista di Paul in diversi brani ma non in The Baby Tree come spesso riportato,
71
venga sul sito eurekaddl.hair
PAUL KANTNER & GRACE SLICK
in quel caso Kantner è da solo col suo banjo. In Sunrise invece
Grace Slick è da sola con il solito Jack Casady a offrire le linee di
basso. Rilevanti anche i tre brani più rock dell’album: Mau Mau
(Amerikon), Let’s Go Together e Starship. La prima presentava nel
master un piccolo difetto, forse voluto da Kantner, con una spe-
cie di salto e la ripetizione di una vocale all’inizio di una frase.
Questo difetto fu eliminato nelle ristampe ma poi reinserito nel-
la versione in Cd rimasterizzata del 2005. Let’s Go Together, per
qualche strano motivo, compare nelle edizioni in musicassetta e
in Cd (la prima), in una versione con testo alternativo. La solita
edizione definitiva (definitiva?) del 2005, comprende entrambe
le versioni oltre ad altre registrazioni inedite tra cui alcuni demo.
Molto bella anche la confezione originale con copertina apribi- Paul Kantner & Grace Slick
le e con allegato un libretto illustrato prevalentemente da Grace Sunfighter / China
Slick. Le prime copie ospitano la versione a colori mentre tiratu- 45 giri Grunt 65-0503; febbraio 1972
re successive contengono quella in bianco e nero. Decisamente
rara la versione promo in vinile trasparente anche se non parti- Con l’uscita di SUNFIGHTER negli ultimi giorni del 1971, si acu-
colarmente costosa, con 200 dollari si può trovare una copia in isce la crisi interna nei Jefferson Airplane con velate accuse di
ottime condizioni. conservare i brani migliori per i progetti solisti. Effettivamente
Paul e Grace producono un album di alto valore, compatto e con
brani molto riusciti. I due si dividono tra brani composti in soli-
tudine e altri realizzati in coppia. Fanno capolino i soliti amici
David Crosby, Graham Nash e Jerry Garcia ma sono presenti al
completo i Jefferson con Kaukonen, Casady e il nuovo batterista
Joey Covington; manca Marty Balin che all’inizio del 1971 ha la-
sciato il complesso, ma in un brano c’è anche il vecchio batteri-
sta Spencer Dryden. Poi ci sono anche Papa John Creach e Craig
Chaquico, entrambi nel nuovo combo Jefferson Starship, Creach
anche nell’ultimo periodo Airplane. Tra i brani composti da Slick
spiccano Silver Spoon e China mentre il miglior contributo di
Paul è senz’altro la title-track Sunfighter. Assieme i due firmano
altre perle come Look At The Wood, When I Was A Boy I Watched
The Wolves e Diana, presente in due versioni di cui una registrata
in quartetto con Crosby & Nash. Insomma un altro capolavoro
dopo BLOWS AGAINST THE EMPIRE e un altro tassello fonda-
mentale per capire il grande fermento musicale che permeava
la California di quegli anni. Bellissima la copertina con una foto
suggestiva di China Kantner, figlia di Paul e Grace, sorretta dal
braccio sinistro della madre e da quello destro del padre con sul-
lo sfondo un gigantesco e romantico tramonto. Anche in que-
sto caso la prima edizione, con copertina apribile, contiene un
libretto di 16 pagine con i testi e alcune illustrazioni.
72
PAUL KANTNER & GRACE SLICK
Forse l’album è davvero inferiore a BLOWS… e SUNFIGHTER ma
questo non vuol dire che non ci siano canzoni molto riuscite.
Fat con un’atmosfera gospel e le voci delle Pointer Sister, Flowers
In The Night dove interviene vocalmente l’autore del brano Jack
Traylor degli Steelwinds e la opening track già citata sono tutte
meritorie di citazione. Qua e là intervengono anche Jack Casady
e Jorma Kaukonen degli Airplane, Mickey Hart dei Grateful Dead
e Papa John Creach, già da un po’ nel giro Jefferson. Questo disco
chiude un’era, registrato tra il 27 novembre e il 21 dicembre del
1972, negli studi Wally Heider’s di San Francisco e pubblicato nel
maggio 1973, arriva sette mesi dopo l’ultimo concerto dei Jeffer-
son Airplane (3 ottobre 1972) e un mese dopo THIRTY SECON-
DS OVER WINTERLAND, album che conteneva registrazioni live
dell’ultima tournée del gruppo. La formazione si disgrega senza
che ci sia un motivo preciso, cessa semplicemente di esistere.
Grace Slick
MANHOLE
Jay / Theme From The Movie “Manhole” / ¿Come Again? Toucan /
It’s Only Music / Better Lying Down / Epic (#38)
LP Grunt BFL1-0347; gennaio 1974
Paul Kantner, Grace Slick & David Freiberg
Ballad Of The Chrome Nun /
Sketches Of China
45 giri promozionale Grunt DJA0-0094; settembre 1973
73
PAUL KANTNER & GRACE SLICK
causa dei tanti impegni (la realizzazione di WILD TALES e l’i-
nizio dei lavori per la reunion di Crosby, Stills, Nash & Young).
Furono allora David e Freiberg e Paul Kantner ad affiancare Gra-
ce nella realizzazione dell’ambizioso progetto. MANHOLE è un
disco particolare, dicotomico, un po’ raffazzonato ma comunque
affascinante e magico grazie al carisma della titolare. La prima
facciata ha qualcosa di meraviglioso con la breve introduzione
di Jay e la lunghissima suite di Manhole, cantata in inglese e spa-
gnolo e impreziosita dalle voci di Freiberg, Kantner e Crosby.
L’orchestra è diretta da Steven Schuster e tra i musicisti ci sono
Jack Casady, John Barbata, Peter Kaukonen (il fratello di Jorma)
e Craig Chaquico oltre al grande contrabbassista jazz Ron Car-
ter. Un vero capolavoro, diverso da qualsiasi cosa ci si potesse
aspettare da un disco “californiano” ma una pagina davvero
importante per l’intera vicenda Jefferson. La seconda parte del
disco appare priva di una direzione precisa, con un brano in cui
la Slick è addirittura assente. It’s Only Music, forse un outtake del
disco precedente, è infatti composta da Freiberg e Robert Hun-
ter, il paroliere storico dei Grateful Dead, e registrata da una for-
mazione inedita con Jack Casady, Gary Duncan (dei Quicksilver)
e la coppia Freiberg e Kantner. Bello il pianoforte di Pete Sears
in Better Lying Down, un pezzo che davvero lega poco col resto.
Come anche Epic #38 con l’orchestra di cornamuse che però ri-
manda a pagine gloriose del passato con le voci di Grace, David e
Paul arrabbiate come un tempo ma che illustra il futuro con una
sezione ritmica che vede assieme Craig Chaquico, Pete Sears e Jefferson Starship
John Barbata. Praticamente i Jefferson Starship nascono qui. Ride The Tiger (edit) / Devils Den
45 giri Grunt FB-10080; ottobre 1974
45 giri promozionale Grunt JH-10080; ottobre 1974. Solo lato A in versione mono e stereo.
Jefferson Starship
Caroline / Be Young You
45 giri Grunt FB-10206; febbraio 1975
45 giri promozionale Grunt JH-10206; febbraio 1975. Solo lato A in versione mono e stereo.
Paul Kantner (o era Kaukonen) una volta disse che Marty Balin
era l’unico a poter “zittire” Grace Slick e arrivare alla fine della
giornata incolume. Questa battuta dà l’idea di quanto fosse im-
portante per i Jefferson la presenza del fondatore Marty Balin,
non solo come compositore di ballate irresistibili, ma anche di
portatore di equilibrio in una formazione piena di personalità
molto forti. Il riavvicinamento di Balin avviene forse come estre-
mo tentativo, fallito, di mantenere in volo l’aeroplano, ma si con-
cretizza invece in una veloce ma significativa incursione vocale
e compositiva in DRAGON FLY, primo album di una nuova sta-
gione artistica che porterà i Jefferson Starship a mirabili risultati
di vendita e a uno stile molto diverso da quello delle origini. Il
disco viene comunque accreditato a Grace Slick & Paul Kantner
nonché alla nuova sigla e vede all’opera una formazione che si
è andata concretizzando e amalgamando nelle ultime uscite di-
scografiche. Con Paul e Grace ci sono David Freiberg, Craig Cha-
quico, Pete Sears, John Barbata e il violinista Papa John Creach.
Certo la musica si fa molto pop e invece di un concept album, ci
troviamo di fronte a una raccolta di canzoni che però banali sicu-
Grace Slick & Paul Kantner / ramente non sono e che l’apporto compositivo di tutti i musicisti
Jefferson Starship coinvolti rendono varie e decisamente buone. I tormentoni Ride
DRAGON FLY The Tiger e Caroline (di Balin), la lunga Hyperdrive e l’affascinante
Devil’s Den, entrambe di Slick con musiche di Sears la prima e di
Ride The Tiger / That’s For Sure Creach la seconda, la suadente That’s For Sure di Craig Chaqui-
/ Be Young You / Caroline / co e Jerry Gallup, rendono questo album il perfetto ponte tra le
Devils Den / Come To Life / All due anime Jefferson. Finisce qui, praticamente, un lustro in cui
Fly Away / Hyperdrive Paul e Grace hanno dato sfogo, all’infuori della vicenda Airplane,
LP Grunt BFL1-0717; Ottobre 1974 a tutta la loro voglia di comunicare e sperimentare, commuove-
re e provocare. Dal successivo RED OCTOPUS comincia un’altra
storia con incassi milionari e contrasti interni crescenti. Davvero
un’altra storia.
74
PAUL KANTNER & GRACE SLICK
za uguali nella storia della musica rock. Teatro principale di quei
momenti indimenticabili i tre studi del complesso Wally Heider’s
di San Francisco, lì nacquero album fondamentali come BLOWS
AGAINST THE EMPIRE di Paul Kantner, IF I COULD ONLY RE-
MEMBER MY NAME di David Crosby, AMERICAN BEAUTY dei
Grateful Dead e parte di BARK dei Jefferson Airplane. Il termine
Perro, in spagnolo cane, era l’acronimo di Planet Earth Rock’n’Roll
Orchestra e proprio questo diventa il titolo di un album di Paul
Kantner uscito un po’ a sorpresa nel 1983. Con Paul ci sono amici
di sempre come Grace Slick, David Freiberg, Pete Sears, Jack Ca-
sady e Craig Chaquico. Poi ci sono nomi come il batterista Ayn-
sley Dunbar e le due voci storiche dei Turtles Mark Volman e
Howard Kaylan e perfino Alexander e China, figli di Kantner. Un
disco nostalgico quindi? Per niente, un album sorprendente, che
unisce alla perfezione passato e presente, suoni analogici ed elet-
tronica. Merito della produzione di Ron Nagle e Scott Matthews
(noti come The Dürocs) ma soprattutto della felice ispirazione di
Paul Kantner che confeziona un disco molto coraggioso, lontano
anni luce dal rock scontato degli Starship del periodo. Riascoltare
le voci di Paul e Grace cantare, insieme o separate, la corale The
Mountain Song, la dolcissima ed epica Lilith’s Song e la title-track
Planet Earth Rock’n’Roll Orchestra, ci trasporta avanti e indietro nel
tempo grazie ad arrangiamenti e sonorità moderni e azzeccati. A
questo magnifico album seguiranno un disco inutile di Grace Slick
(SOFTWARE), l’abbandono di Kantner e la conseguente causa agli
Bonus track ex compagni affinché non usino la sigla Jefferson e l’effimera reu-
Paul Kantner nion degli Airplane. Nulla che apporti contributi particolarmente
PLANET significativi alla storia di questi due grandi protagonisti di una sta-
gione irripetibile della musica mondiale.
EARTH ROCK
AND ROLL
ORCHESTRA
AMERICA: The Planet Earth
Rock And Roll Orchestra / (She
Is A) Telepath / Circle Of Fire /
Mount Shasta / Lilith’s Song
AUSTRALIA… OZ & BEYOND: Transubstantiation Part 1
Esperanto / Transubstantiation Part II Science Fiction / The
Mountain Song / Declaration Of Independence / Underground
(The Laboratories) / The Sky Is No Limit / Let’s Go
LP RCA Victor AFL1-4320; agosto 1983
Paul Kantner
75
IN RICORDO DI DANIELE USELLINI
Daniele Usellini è stato una firma importante della discografia italiana: in qualità di art director
ha ideato o disegnato di suo pugno centinaia delle copertine di dischi che popolano le nostre case.
Ma più che delle singole opere serbava ricordo degli accadimenti e degli incontri che avevano
costellato quella felice stagione professionale…
LE MIRABOLANTI AVVENTURE
ART
DI UN
C
onobbi Daniele alcuni dese. Io sono figlio di due personaggi im- di palazzo. Un tempo tutta la famiglia Usel-
anni fa, tramite amici co- portanti, Guglielmo Usellini e Luisa Uselli- lini abitava qui, anche mio zio Gianfilippo
muni che collaborarono ni Villani, che si conobbero proprio qui: da Usellini, pittore: mia madre per un periodo
con lui quando, lasciata ragazzini giocavano insieme nel giardino gli fece da modella, poi iniziò a dipingere
la musica, si dedicò alla lei stessa. Mio padre fece invece il giorna-
pubblicità, diventando anche presiden- lista: da giovanissimo fondò una rivista
te della TP, l’associazione che riuniva i d’arte, «L’Arca», poi iniziò a interessarsi
Tecnici Pubblicitari. Ebbi il privilegio alla politica e insieme a Eugenio Color-
di trascorrere un’intera giornata in sua ni e Altiero Spinelli fu uno dei fondatori
compagnia, andandolo a trovare nel pa- del Movimento Federalista Europeo, di
lazzo nobiliare di famiglia in cui viveva cui diventò anche segretario generale, a
ad Arona. In quell’occasione registrai Parigi. Io però sono nato a Roma, dove
una lunga intervista, che sarebbe dovu- i miei genitori si erano trasferiti duran-
ta uscire su queste pagine di lì a poco. te il Fascismo quando mio padre iniziò
Purtroppo però capitarono alcuni im- a fare lo sceneggiatore a Cinecittà. E la
previsti, fu data priorità ad altro… e nel mia fu un’infanzia “clandestina”: a casa
2021 Daniele ci lasciò. Ma sarebbe stato mia, in viale Gorizia, si riunirono il Par-
un vero peccato lasciare che quell’in- tito Socialista e il Partito d’Azione, i miei
tervista rimanesse inedita, chiusa in genitori frequentavano e aiutavano i
un cassetto. Così, in accordo con la fa- partigiani… Ricordo, da piccolo, a casa
miglia, abbiamo deciso di pubblicarne nostra Sandro Pertini, Giuseppe Sara-
oggi un ampio estratto, per ricordare gat, Pietro Nenni…
l’artista poliedrico e l’uomo brillante Dopo la Liberazione i miei si separa-
che Daniele è stato. rono e tornammo tutti in Lombardia.
Finite le scuole medie mio padre vole-
Già solo entrando in questo palazzo va avviarmi agli studi classici ma mia
si respira arte e bellezza e si intuisce madre si oppose: “Daniele è portato
ARCHIVIO USELLINI
76
Daniele in una foto
di gioventù, quando faceva
l’art director per le maggiori
case discografiche.
«Sono entrato
all’Ufficio Pubblicità
della Ricordi
con in testa
la grafica,
non la pubblicità»
DANIELE USELLINI
furono la mia vera scuola di vita. Dopo mi zione di Anita Klinz c’erano Bruno Binosi, Alcune delle prime copertine di Daniele,
ideate nel 1961 per la Ricordi
iscrissi al Politecnico ma non studiavo e Paul Scharff, Ferruccio Bocca, Paolo Zan- e la sua sottoetichetta Tavola Rotonda.
agli esami mi bocciavano puntualmente. cuoghi…
Mio padre era morto e capii che dovevo
cercarmi un lavoro. Scrissi delle lettere, fra E la discografia? Che clima trovasti alla Ricordi?
le tante anche alla Mondadori, grandissi- Nel frattempo mi ero sposato con Lucia, Come organizzasti il lavoro?
ma scuola. E dalla Mondadori mi risposero una gran bella ragazza figlia di un dirigen- Io sono entrato con in testa la grafica,
che sì, mi avrebbero visto volentieri. te ATM. Lucia era molto amica di Maria non la pubblicità. Nell’ufficio o in corridoio
Del Grosso, la segretaria di Nanni Ricordi appendevo con le puntine i fogli di carta
E quell’appuntamento ti cambiò alla Ricordi. Arriva il giorno in cui Nanni da pacchi e disegnavo i manifesti: un ton-
la vita… e Franco Crepax decidono di aprire l’Uf- do per la testa del cantante, poi le scritte…
Misi il mio abito blu più bello, andai al ficio Pubblicità della Ricordi, e Maria te- E loro, vedendo questo mio modo di fare,
colloquio… e mi presero! Iniziai come lefona a mia moglie per avvisarla. Io non si sono detti: “Abbiamo preso un artista!”.
aiuto-impaginatore della rivista «Arian- sapevo niente di pubblicità, il marketing Io poi avevo proprio un aspetto di “folklore
na», con la direzione di Lamberto Sechi. lo chiamavo “mèrcating” – c’era un’igno- pittorico” che allora si sposava molto bene
«Arianna» era la primissima rivista di tipo ranza totale su questi aspetti – ma decido con la musica… E ci siamo trovati recipro-
americano: con le copertine dipinte an- di presentarmi ugualmente. Mi ricevono camente bene. Anche perché, oltre che
ziché fotografiche e dentro tutti i titoli e i Nanni e Franco, e Nanni mi fa: “Lei sa chi simpatici, erano molto creativi!
caratteri disegnati a mano… Il reparto im- è Gino Paoli?”. Io sono un animalista nato,
paginazione era in un locale un po’ defilato avevo la mania dei gatti e in casa a Milano I dirigenti o i cantanti?
all’interno della redazione, nella sede della avevo di tutto: bisce d’acqua, rane, uccel- Nanni e Franco! Mi davano delle indica-
Mondadori in via Bianca di Savoia, 20: ar- li liberi… il condominio protestò perché zioni e io le interpretavo, perché ero orgo-
rivavo in Lambretta da casa, che era abba- avevo anche un grillo che cantava tutta glioso e non volevo fare pedissequamente
stanza vicino, e vedevo entrare tutti i gior- la notte! In quel momento mi ricordo di quello che mi dicevano, quindi aggiungevo
nalisti importanti… Ero sempre in ritardo: quando facevo le tavole per il Politecnico delle cose. E naturalmente tramite Franco
si firmava la presenza e l’usciere, sapen- e sentivo la radio, e questo Paoli mi aveva conobbi Guido Crepax, il fratello, che ha
dolo, mi aspettava col registro in mano, commosso con la canzone La gatta… così fatto tante copertine per me: in qualità di
firmavo e lui lo andava a portare… Poi fui dico a Nanni: “Ma sì, è quello di La gatta!”. responsabile, gli ho dato incarico molte
spostato all’Ufficio Pubblicità (nello stesso “Ah bene, bene”. Insomma, in quattro e volte. Poi la domenica andavo a casa sua
edificio, sul cortile mentre «Arianna» dava quattr’otto hanno detto che ero il tipo giu- e sul tappeto del soggiorno si giocava con i
sulla strada): si faceva la pubblicità a «To- sto e mi hanno dato un ufficio con scritto soldatini… Bellissimo!
polino», ai periodici e a tutti i libri. E lì ho fuori la bandierina: “Daniele Usellini – Uf- I cantanti li conoscevo, cercavo di coinvol-
imparato il mestiere, grazie alla pazienza ficio Pubblicità della Ricordi”. Mi sono sen- gerli, ma non erano molto interessati alle
di tanti grandi professionisti: sotto la dire- tito un dio… copertine: sì, le guardavano, ma niente di
78
DANIELE USELLINI
più. Bindi non le guardava «Endrigo vita prende altre strade… concorso: chiedemmo ai giovani di man-
proprio. Paoli ci prestava
più attenzione perché sa-
è stato proprio Anche con Tenco andavo
in giro: ricordo che an-
dare a Endrigo un simbolo dei loro vent’an-
ni. Arrivò di tutto: biglietti, cortecce d’albe-
peva disegnare ed entrava un fratello. dammo insieme a ritira- ro coi due cuori scolpiti con la freccia…
un po’ in competizione… re la sua Mercedes nera, Io avevo una segretaria che si chiamava
Qui a casa ho un disegno Me lo ricordo in la sua prima Mercedes. Orietta: biondina, carina, molto ingenua…
di Boccadasse, una locali-
tà di Genova, fatto da lui.
questa stanza, Me la fece anche guidare,
perché era un tipo molto
e parente del Nanni Ricordi, quindi intoc-
cabile! Io ero seduto al tavolo che lavora-
che suonava generoso. Piuttosto chiu- vo mentre lei al tavolo di fronte apriva le
Nascevano i cantautori:
che ricordi hai di quei
la chitarra…» so, introverso, ma molto
caro, simpatico.
lettere e le leggeva ad alta voce. Quand’ec-
co che legge: “Caro Sergio, ti mando que-
giovani che avrebbero sto, il simbolo dei miei vent’anni”, e mi
fatto la storia della Con qualcuno di loro fa: “Che cos’è?”. Alzo lo sguardo e la vedo
musica italiana? l’amicizia si è protratta con in mano un preservativo, fissato con i
Nel mio ufficio sono passa- nel tempo? punti metallici alla lettera. Me la ricordo
ti tutti! Jannacci era uno spasso: entrava Un po’ di più con Endrigo. È stato pro- ancora, come una fotografia. Io faccio un
e diceva cose del tipo: “Perché nella mia prio un fratello. Me lo ricordo in questa salto al di là della scrivania per strappar-
vita è stata molto importante una vacca. stanza, che suonava la chitarra seduto ac- le tutto di mano perché pensavo che, se
Ma di quelle con le corna, sai”. Così, senza canto alla finestra… Quando lo invitai qui Nanni avesse saputo, mi avrebbe decapi-
senso. Lui e Gaber erano l’opposto di ciò sul lago mi disse: “Sì, vengo! Si può pescare tato. Si scoprì poi che era uno scherzo di
che erano nella vita: Gaber tutto perbene, col fucile?”. Io: “Certo!”, invece è vietatis- Franco Franchi…
sembrava uno studente di medicina; Enzo, simo! “Poi guarda, un mio parente è stato
che era effettivamente uno studente di sindaco di Arona, quindi se dico Usellini Che avventure! Vi siete divertiti molto!
medicina, era un casinista! figurati…”. Abbiamo noleggiato una barca Assolutamente sì. Eravamo proprio una
Giorgio è stato un grandissimo amico: e siamo usciti con tutta l’attrezzatura; a un comunità, anche con quelli delle edizioni.
quando aveva delle serate fuori caricava certo momento lui si immerge e io resto in Perché quando usciva un pezzo c’era da
sulla sua Citroën DS 19 me, mia moglie barca; come esce dall’acqua, accanto a noi fare sia la copertina del disco, sia quella
e Maria Monti e facevamo questi lunghi si materializza un’altra barca con su due dell’orchestrina. Noi chiamavamo così gli
viaggi di notte, in quattro… La Maria era tipi che subito gli tolgono il fucile. Dico: spartiti: orchestrine. Mi ricordo
una bella ragazza, molto sicura di sé, spi- “Ma io sono Usellini!”, e loro: “E chi se ne
gliata… e Giorgio era molto dolce, carino… frega”. Gli fecero una multa stratosferica,
Non avrei detto che sarebbe diventato il una cosa tipo duecentomila lire di allora!
Gaber del teatro impegnato: allora can- Fu molto divertente la storia dei vent’anni. Stili sempre nuovi e diversi: dalla Ricordi
tava Le strade di notte… Siamo diventati Ricordo che, quando uscì il 45 giri di I tuoi dei primi anni Sessanta si salta al Clan Celentano
della metà del decennio.
molto amici poi, come spesso capita, la vent’anni, ci venne in mente di indire un
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DANIELE USELLINI
che Franco Crepax diceva: “Quest’orche- dini, che qualche anno dopo avrebbe fon- le. E tutte vetrate che davano sul Pincio:
strina la facciamo buttata giù ad album”, dato «Linus». Gandini era un intellettuale era bellissimo, ma faceva un freddo cane!
cioè orizzontale anziché verticale. Buttata e guardava un po’ di traverso questo arti- Ci siamo trasferiti. In quella stanza credo
giù ad album, diceva. stoide, questo “pittorello”… Pretendeva di che abbia passato molte ore della sua vita,
La Ricordi era in via Berchet 2, vicinissimo comandarmi ma Nanni non glielo permet- mentre io ero alla RCA, Sergio Endrigo: era
al Duomo. Era tutto nello stesso palazzo, teva, lui non ci riusciva e Rignano si incaz- molto amico di mia moglie, credo ne fosse
la via Berchet è cortissima. Le edizioni sta- zava. Da cui gli attriti… innamorato… non so altro.
vano invece in Galleria del Corso: il primo
palazzo entrando da piazza Beccaria, sulla E così vi trasferiste tutti a Roma… Soprassediamo… Presumo che la RCA
sinistra, primo portone, era proprio la cat- Mi ricordo il viaggio, in macchina con fosse un ambiente molto diverso dalla
tedrale delle edizioni, c’erano la Ricordi, la Nanni. All’epoca si faceva la litoranea e lui Ricordi!
Curci… Quella era tutta la mia zona. Per- ha continuato a ripetere per tutto il tem- Avevano l’organizzazione americana: un
ché poi lì c’erano anche i fornitori: com- po: “Vede Usellini, Lei dovrebbe comprar- grande capannone con gli uffici, la fabbri-
pravamo le camicie tutti da Castellani, si una Mercedes, perché sono auto che ca, la mensa… e i cartellini! Alle 8.20 do-
compravamo i pantaloni tutti da un altro lì vanno molto bene, sono forti…” e intanto vevi timbrare il cartellino. Tutti dovevano
vicino, andavamo a mangiare insieme nei faceva i sorpassi sui dossi guidando tut- timbrare, anche Ornato, anche Melis… E
vari ristorantini… to a sinistra, che se dall’altra parte fosse lì conobbi i vari grafici: c’era Ettore Vitale,
arrivata una formica non so che sarebbe bravissimo, che ri-frequentai anni dopo e
A un certo punto, però, te ne sei successo… Io ero neo-patentato e avevo che poi fece tutta l’immagine del Partito
andato… la Seicento… Socialista di Craxi, garofano compreso…
Dalla Ricordi siamo finiti tutti alla RCA, A Roma sono stato assunto dalla RCA e soprattutto c’erano Sergio Salaroli e Fer-
seguendo Nanni. In Ricordi rimase Crepax, come capo dell’artwork, cioè del lavoro ruccio Piludu, anche loro bravissimi! Sala-
che ritrovai anni dopo in CGD. Credo che i artistico. E per non farmi scappare niente roli era un grande illustratore, Piludu fa-
problemi siano nati dallo scontro tra la li- ho preso casa con mia moglie in via del ceva anche il fotografo. Io li guardavo con
bertà d’azione che voleva Nanni e i vincoli Babuino. Abbiamo visto un cartello Affit- un’invidia pazzesca perché, non essendo
che invece gli metteva Rignano. Litigarono tasi, siamo andati da un vecchietto che ci dipendenti, potevano arrivare in RCA ver-
e Nanni, che era molto deciso, prese e se ne ha detto: “Sì, c’è lo studio degli orlandesi”, so le undici, undici e mezza, con le loro spi-
andò. I grandi capi in Ricordi erano Rigna- che erano gli olandesi, e ci ha portato su der… Perché la RCA stava fuori Roma, era
no e Valcarenghi. Rignano era un omone, per una scala che non finiva più, in mez- al km 12 della via Tiburtina!
un bellissimo uomo che metteva soggezio- zo a tutti terrazzini… finché non siamo
ne a tutti. A un certo punto disse: “Questo arrivati in una stanza unica abbastanza Psichedelia, lettering, fiorami, effetti ottici,
sovraimpressioni, controluce, tecniche miste…
Usellini si dà un po’ troppe arie! Creiamo grande, con un bagnetto piccolo, un an- Tra la metà degli anni Sessanta
un responsabile della comunicazione di golo con il gas per la cucina e una tenda in e i primi Settanta, Daniele è un vulcano di idee
tutta la Ricordi”. E chiamò Giovanni Gan- mezzo a nascondere il letto matrimonia- e sperimenta decine di stili diversi!
80
DANIELE USELLINI
Anche lì avesti modo di conoscere e te, all’inizio della strada una sede della RAI lui! Era un metodo romano: fammi vedere
frequentare i vari cantanti e autori? e il negozio della Arflex, che non sapevo la copia di un ordine in cui ti ho chiesto di
Molto meno. Erano proprio reparti se- che poi sarebbe diventata un’azienda im- farlo! Mi chiama Ornato: “Qui c’è un ca-
parati. Ogni tanto li vedevo perché maga- portante per la mia storia professionale… talogo da pagare. Chi lo paga?”. “Ma il sig.
ri venivo coinvolto in qualche riunione… Pulvirenti…”. “Qui non ci sono ordini, non
Frequentai un po’ Trovajoli, grande arti- Ma il sogno non è durato molto… c’è nulla”. E io: “Ho capito: me ne devo anda-
sta e uomo simpatico, con una splendida Ero arrivato in RCA come il milanese che re…”. “Eh Usellini, lei deve mangiare ancora
casa in una traversa di via Veneto… Alcuni avrebbe insegnato a fare la pubblicità ai ro- tante pagnotte…”.
cantanti li ho conosciuti ma non frequen- mani. Ho rotto i coglioni a tutto il gruppo,
tati: ricordo un giovane Massimo Ranieri, pretendevo che lavorassero in un certo Incredibile! E che hai fatto?
capellone e un po’ montato, che ho ritro- modo… E mi hanno fatto un culo così. Me ne sono andato dalla RCA e ho tenta-
vato in CGD; Franco Califano, bellissimo, Un giorno arriva Gaetano Pulvirenti, per- to la libera professione a Roma, come Sa-
magrissimo, come passava le donne gli sonaggio importantissimo, il capo della laroli e Piludu. Ma i vari committenti mi
cascavano ai piedi… era già un perso- distribuzione della RCA, sempre affianca- facevano lavorare e non mi pagavano. Era
naggio; poi Nico Fidenco, Gianni Meccia, to da Gennari, il suo luogotenente. E Pul- più la fatica per avere i soldi che il lavoro
Domenico Modugno… Loro andavano virenti mi dice: “Usellini, ho bisogno che in sé. Allora me ne sono tornato a Milano.
sempre di notte al Quo Vadis, che era un tu mi faccia questo catalogo per lunedì Dopo il liceo avevo preso con due miei
ristorante-club dove andavano a mangiare prossimo. Tu lavora di notte, fa’ quello che compagni un seminterrato di due stan-
e poi si intrattenevano… Tante volte mi vuoi… ma devi darmelo stampato lunedì”. zine con un bagnetto microscopico in
hanno detto di andare con Io, figurati: mi sono messo di via Angelo Maj 15, che avevamo adibito
loro, ma io stavo fino alle notte, a mettere insieme le a studio costruendoci i tavoli da disegno
otto di sera in ufficio, poi copertine, sono andato in ma che in realtà avevamo usato solo per
pigliavo la mia Seicentina tipografia… su queste cose portarci le ragazze… Avevo continuato
e dalla Tiburtina do- lavoravo solo io! E rie- a pagare l’affitto e lì ho aperto lo Studio
vevo arrivare a casa in
centro, dove trovavo le
«Ero arrivato in RCA sco a farcela: il lunedì
il catalogo era pronto.
Usellini. La mia prima segretaria fu Wan-
na Ibba, la cantante: poverina, non aveva
improbabili cene che come il milanese che Poi arriva la fattura del niente da fare e mi aveva chiesto di poter
si inventava Lucia… avrebbe insegnato la catalogo. Sulla fattura lavorare. Ma è durata poco: le davo ven-
Però la vita a Roma era Pulvirenti scrisse di timila lire al mese, una roba da fame…
stupenda: l’aperitivo
pubblicità ai romani. suo pugno: “Lo paghi All’inizio non avevo nemmeno il telefono:
in piazza del Popolo, Mi hanno fatto chi lo ha ordinato”. il telefono era nella drogheria di fianco e
da Rosati o da Canova,
via del Babuino di not-
un culo così!» Cioè praticamente ha
negato di essere stato
se arrivava una telefonata per me veniva a
chiamarmi Giuseppe, il ragazzino
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venga sul sito eurekaddl.hair
DANIELE USELLINI
che portava i caffè. Da lì, con la mia Seicen- via Bagutta: in pratica avevo dal Clan uno anch’io!”, e subito: “E Usellini deve stare da
to, ho cominciato a propormi alle case di- stipendio mensile che mi copriva tutte le me!”. In realtà sono rimasto dov’ero: erano
scografiche, avevo un certo passato… spese, più tutto quello che riuscivo a fare due parrocchie (il Clan amministrativo era
con il mio Studio. ovviamente più forte), con i due fratelli
Ricominciasti a collaborare anche con che andavano d’accordo anche perché a
la Ricordi? E come ti sei trovato? Sandro spettava il 10% di tutto il denaro
No, mi odiavano! Perché quando stavo È Sandro che mi ha fatto “diventare gran- che entrava (attenzione! il 10% del fattu-
per andarmene avevo attaccato sulla tar- de”, perché mi pigliava veramente a calci rato, non dell’utile!). Però Sandro nel suo
ghettina dell’Ufficio Pubblicità della Ricor- nel culo. Mi ha tirato sveglio: “Uè, non stare lavoro era veramente bravo! I nuovi uffici
di un marchio RCA, in polemica, e questo lì a fare l’artista: a me non frega un cazzo erano nello stesso casamento ma in un’al-
aveva fatto incazzare Rignano: mi avrebbe dell’artista, devi produrre!”. Così eh! Poi tra scala che dava su piazzetta Passarella,
voluto morto! Io sono stato uno stronzo, sulle copertine interveniva Adriano: addi- una piazzettina interna proprio dietro il
perché non si fa, però credo che quel gesto rittura i vari elementi li voleva mettere lui. Duomo. Io facevo la spola e in più dovevo
mi abbia fatto crescere nella stima di Nan- Ha fatto uscire delle copertine orribili… seguire Adriano in tutte le cose. Ne sono
ni, quando glielo ebbero riferito… A quel Sandro aveva creato il Clan “amministra- successe…
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DANIELE USELLINI
Durante e soprattutto dopo il Clan, amministrativo ecc. Qualche tempo dopo design italiano, con Marco Zanuso, la Cini
lo Studio Usellini lavora per tante lasciai il Clan e Franco Crepax, che era Boeri, Pierluigi Spadolini (il fratello di Gio-
etichette: la CBS, la CDI, la CGD…
venuto via dalla Ricordi, mi introdusse vanni, il politico)… tutta gente di cui diven-
in CGD. Ma ho collaborato anche con la ni amico. La Arflex aveva un grande negozio
in corrispondenza delle zampe… Quando CBS, dove c’era Alfredo Cerruti, simpatico in via Borgogna a Milano, in San Babila, e lì
fu aperto il Clan artistico gli dovetti arre- da morire (gli arredai anche l’ufficio, vo- sono nate le prime vetrine curate da me. Al-
dare l’ufficio. Andiamo da Pontremoli, un leva che fosse tutto buio, tutto nero, con berto mi fece un grande regalo: mi consentì
famoso antiquario di Milano, e Adriano poltrone molto comode), la EMI, dove co- di mettere un cartellino “Allestimento Studio
prende una scrivania a forma di fagiolo; nobbi Dolores Bajetta, che è stata un’altra Usellini”, e grazie a quelle vetrine diventai
poi mi fa: “Dietro ci vuole un quadro. Vai donna importante della mia vita… Nel famoso nell’ambiente pubblicitario… E qui
a prendere mia madre e sceglilo con lei”. frattempo continuavo a lavorare come potremmo ricominciare da capo, perché
Io monto sulla Seicento – più avanti grazie Studio Usellini: facevo delle illustrazionci- inizia tutta un’altra vita…
al Clan mi sarei comprato una Giulia rossa ne per l’editore Palazzi… e soprattutto in-
spider bellissima! – vado a casa della signo- contrai Alberto Burzio, che mi cambiò la
ra Celentano, torniamo da Pontremoli e la vita. Allora era l’amministratore delegato
signora sceglie un primo piano di Cristo: della Tecnifoam, che era la seconda mar-
era solo il viso e la corona di spine col san- ca della Arflex. E mentre collaboravamo Passano gli anni, ma Daniele
gue. Arriva il quadro con dietro il velluto e divenne amministratore delegato proprio ha sempre mantenuto la sua classe
io lo faccio appendere in ufficio. Un giorno della Arflex, la prima fabbrica di poltrone di e la sua eleganza.
viene un giornalista e mi chiede: “Ma quel
quadro cosa c’entra?”. “Sa, Adriano è mol-
to religioso”. “Ah sì?”, e su tutti i giornali è
uscito lo scoop di Adriano che si era reden-
to… Praticamente l’ho inventato io! Adria-
no è davvero profondamente cattolico, ma
allora non lo sapeva nessuno!
83
RECENSIONI
NOVITÀ
musicale degli anni Settanta storie che riportano a un vis-
e Ottanta che per molti suona suto quotidiano, stralci di idee
rarefatto, per alcuni dimen- che l’artista racconta di aver
ticato e per molti altri invece selezionato tra quelle raccolte
completamente sconosciuto. in un paio di quaderni e mu-
Dalle sonorità analogiche dei siche fissate su registrazioni
brani, al look, passando per vocali nel cellulare. Un modo
le foto dei dischi e persino dai davvero molto poco contem-
videoclip registrati live alle Of- poraneo di scrivere canzoni,
importanti. Sembra davvero il ficine Meccaniche di Mauro ma sinceramente autentico.
disco della maturità di Motta, Pagani. Un vero e proprio salto La produzione artistica è sta-
un suono distopico, post-ato- nel tempo per il duo siciliano. ta affidata a Daniele Tortora,
mico, ottimamente prodotto La luce che sfiora di taglio la che ha dato all’album una ve-
che non sputa veleno e rabbia spiaggia mise tutti d’accordo, ste molto curata dal punto di
ma piuttosto resistenza e con- singolo d’apertura di questa vista degli arrangiamenti, che
sapevolezza. Ecco la bandiera nuova fatica discografica, non si sovrappongono mai in
del mio ascolto di questo di- presenta sonorità lisergiche, modo eccessivo alla struttura
sco: consapevolezza di avere sospese e senza tempo. Una originale dei pezzi. Da segna-
i piedi in una terra bruciata e porta d’ingresso di un mondo lare, a questo proposito, la
che di sotto il mondo è ricco di immaginario in cui riescono a collaborazione con Daniele
luce. La nostra luce. passare Lucio Battisti e Fran- Silvestri il quale, oltre a par-
Motta Federica Proietti co Battiato, come anche nel- tecipare in voce al brano Se-
LA MUSICA È FINITA la sanremese Splash. Il disco rie B, ha prestato la sua opera
Sugar contiene I Marinai, un demo negli arrangiamenti e nella
di Ivan Graziani in cui il duo coproduzione del brano In
Devo dire che il primo ascol- ha scritto il ritornello, duet- equilibrio, secondo singolo ad
to è stato denso di pregiudi- tando virtualmente con il can- anticipare l’album dopo Non
zi. Ma ho dovuto ricredermi tautore. Un gioiello! mi ricordo più. Altra parteci-
e chiedermi scusa. Un disco Angelo Barraco pazione degna di nota è quella
pulito e graffiante, lavorato di Giobbe Covatta nel mono-
di cesello ma grezzo ai bordi. logo Secondo Giobbe. Tra i mu-
Un disco di liriche mature, sicisti, segnaliamo gli ottimi
non più quel Motta di anni Fabio Rondanini alla batteria,
eccitanti e nuove cose ma un Gabriele Lazarotti al basso,
artista formato, consapevole Duilio Galioto alle tastiere e
del tempo e delle sue piccole Colapesce Valerio Vigliar al pianoforte e
cose preziose. Un titolo che Dimartino all’orchestrazione.
fa paura, LA MUSICA È FI- LUX ETERNA BEACH Alberto Menenti
NITA, dolcemente violento è Numero Uno/Sony Music
anche quel maledetto bisogno
di felicità che non è solo il ti- “Non è necessario rinunciare
tolo di un brano ma anche al passato per entrare nel fu-
un manifesto programmatico turo”. Questa frase del grande Mirkoeilcane
che io, nel mio personalissimo John Cage è diventata il mar- LA MUSICA
ascolto, sento risuonare tanto chio di fabbrica del progetto CONTEMPORANEA MI
dentro le tracce di queste nuo- Colapesce e Dimartino, che BUTTA GIÙ
vi inediti. Come canta lui, qui in questo nuovo disco hanno Santeria Records
assieme a Ginevra: che final- ripescato tutto il meglio pos-
mente la calma ritrova le cose sibile dal grande calderone Il richiamo al Battiato di UP
PATRIOT TO ARMS contenu-
to nel titolo del nuovo album
di Mirko Mancini, in arte Mir- Andrea Satta
koeilcane, LA MUSICA CON- NIENTE DI NUOVO
TEMPORANEA MI BUTTA TRANNE TE
GIÙ appunto, sta a evidenzia- Santeria Records
re una scrittura felicemente
fuori dalla contemporaneità, Ci vuole tanta classe per fare
in cui si delinea un paradosso un disco sgangherato. Sì, que-
musicale: la vera alternativa, sto è un disco sgangherato di
oggi più che mai, sta nel ripor- alta classe. Mi piacciono tan-
tare la comunicazione ad una tissimo i dischi così, approssi-
dimensione personale, qua- mativi ma solo in apparenza,
SIMONE CECCHETTI
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RECENSIONI
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RECENSIONI
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RECENSIONI
valori, la sgradevole resa col- nella title-track, con le atmo- malinconico. Tra il palco e la
lettiva alla paura esogena e a sfere anni Ottanta synth pop realtà, in quest’ultimo lavo-
una xenofobia indotta, sia essa e suoni pieni di eco che, com- ro discografico sicuramente
la minaccia gialla di un tempo plessivamente, non aggiun- emerge la realtà, fatta di ripe-
o la contemporanea nera, che gono nulla di nuovo a quanto tizioni, di vita vissuta, di anni
diventa quasi antropofobia. fatto in precedenza. Un disco che passano, di scelte condi-
Il linguaggio utilizzato, di che vuole suonare ancora una vise, di tramonti. È un album
fronte alla nebbia che oscura volta spensierato e soprat- pregno di nostalgia, la musica
metaforicamente il sole e la tutto ricco di una nostalgia si è placata, vira a un pop con
mente, si fa in questa nuova lontana e perduta, ma con il guizzi di rock. È un viaggio che
opera ancora più essenziale e bicchiere sempre in mano e gli parla di relazioni, di legami. Ci
diretto, fino all’invettiva e alla occhiali da sole in viso, come sono dediche all’amore, a chi
bestemmia, perché siamo ap- se fosse sempre estate. Trieste ha condiviso la vita, e anche Marco Ancona
pena fili di fumo alla mercé è un brano che parla proprio alla città eterna, Roma. Si nar- QUANDO RESTA SOLO
dei venti, e solo l’amore forse del mare e affronta temi già ra di rapporti conflittuali che IL NOME
ci salva come nella livida len- abbondantemente rimarcati però il tempo ha appianato. Nos Records
ta solare Solo stupida poesia. nei lavori precedenti, come l’a- “Non dimentico niente della
Il suono diventa quindi, per more tormentato. È un disco vita com’era e la vita com’è”, La A Marco Ancona bisogna in-
necessità, un muro di ritmo che non sorprende, neppure metà della mela mi ha emo- nanzitutto riconoscere coe-
e scariche elettriche, e non all’ultimo valzer. zionato e se tutti tornassimo renza e passione. Negli ottimi
sembra proprio, questo, un al- Angelo Barraco a ragionare con il cuore, a giudizi che la stampa specia-
bum realizzato a distanza tra prendere scelte sagge e lungi- lizzata ha tributato in passato
i componenti il gruppo, anzi. miranti colme di amore e di af- alle sue diverse incarnazioni
La voce dell’ex CSI intanto fetto, forse durante la sera non (Bludinvidia, Fonokit e il suo
graffia, aggredisce, ricorda, ci sentiremmo così soli. È un sodalizio con Amerigo Ve-
elenca, s’impenna quasi a album melodico, ci trasporta rardi) ricorre quasi sempre
voler scuotere l’ascoltatore e ci avvolge come la nostra il termine underground, cer-
dalla distrazione endemica, poltrona preferita in una sera tamente con cognizione di
dal torpore e dalla colpevole di fine autunno. È il disco che causa; spogliatolo della sua
dimenticanza. occorreva per segnare un pas- accezione positiva, però, la
Alberto Marchetti saggio tra la zona di comodo definizione può rappresentare
e la linea dell’orizzonte, per un limite che quest’ultimo la-
farci ricordare che anche noi voro non merita. Intendiamo-
stiamo diventando grandi e ci, il salentino non è improvvi-
Ligabue che forse è arrivato quel tem- samente diventato un autore
DEDICATO A NOI po per noi, non più per amare mainstream, ma Quando resta
Warner Music qualche d’un altro di passag- solo il nome è una raccolta di
gio, ma per apprezzare quel- composizioni potenti, a volte
Il ragazzo è cresciuto. DE- lo che abbiamo costruito nel rabbiose e con testi mai banali
DICATO A NOI è un album tempo. Grazie, Liga. che potrebbe raggiungere sen-
maturo, pastoso, profondo, Imma I. za forzature un pubblico più
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RECENSIONI
ampio. Siamo ovviamente lon- la potenza della sua opera, si bandonarono ad atti di can-
tani dai glitter senza pensieri sintetizza nel brano Gli albe- nibalismo. Un album che lo
dei protagonisti dei palchi ri di canto. Delicati quanto stesso autore definisce come
televisivi (per fortuna!), ma trascinanti gli arrangiamenti svolta definitiva sia per i con-
brani come il vigoroso nuovo del disco arricchiti anche del- tributi artistici, sia per la cura
singolo Non ascolti più e so- le coloriture di Paolo Fresu. meticolosa dei dettagli.
prattutto l’avvolgente La rivo- SCHIENA DRITTA sottolinea Tra valzer incalzanti e recitati
luzione, scritta e interpretata il posto di rilievo che Gianma- a fior di pelle si articola tutta
con Francesca Romana Per- ria Testa, in qualità di cesella- l’eleganza emotiva che accom-
rotta – che riporta ad alcune tore di parole, dovrà sempre pagna in un viaggio onirico e
suggestioni dei Marlene Kuntz ricoprire nella storia della ascendente. Come un funam-
più morbidi – meriterebbe- canzone d’autore. bolo sul filo teso del ricordo
ro platee più vaste, libere da Viviana Berardi Paolo Saporiti doloroso della morte dei bi-
qualsivoglia etichetta. LA MIA FALSA snonni che diventa il punto
Luigi Abramo IDENTITÀ focale dal quale espandere il
OrangeHome Records cuore e farlo attraversare dal-
le infinite sfumature di una
LA MIA FALSA IDENTITÀ è il espressività destabilizzante.
titolo del nono disco in studio Rossana Ghigo
di Saporiti uscito il 25 ottobre.
Venti pezzi nati dall’impasto
sonoro della calda voce intro-
spettiva e della chitarra acu-
stica del cantautore milanese
con l’elettronica e i superbi
arrangiamenti orchestrali (ot-
C’mon Tigre tone legni, archi e violoncello).
HABITAT Il lavoro è suddiviso in due ca-
Guido Festinese, Intersuoni pitoli di qualità altissima dove
Paolo Gerbella, convivono aspetti romantici
Maurizio Logiacco Interessante, incisivo, inclusi- con estratti sociali, cadu-
SCHIENA DRITTA vo questi sono i primi aggetti- ta dell’identità e confusione
– PER GIANMARIA vi che mi vengono in mente se esistenziale, rielaborazione Artisti vari
TESTA ripenso al quarto lavoro disco- del lutto. Lo sfratto racconta 17 FILI ROSSI + 1 –
Squi[libri] grafico dei C’mon Tigre, HA- tra l’altro di un dolce tipico RICORDANDO PIAZZA
BITAT. Le idee musicali sono della piccola “Gerusalemme FONTANA
Un tributo al compianto chan- buone, tra melodie esotiche, toscana” a forma di bastone Latlantide
sonnier cuneese di cui si sente incisi anni Ottanta, atmosfere per ricordare il bussare del
fortemente la mancanza. Un da suk mediorientale e voci di- messo governativo alle porte In una serie impressionante di
omaggio all’uomo, all’amico e storte si avvicendano le tracce intimando alla popolazione di attentati di matrice neofasci-
al musicista che nel raccon- scorrevolmente. raggiungere il ghetto durante sta, interni alla strategia della
tare il suo orizzonte poetico Odiame è una poesia contem- la cacciata del 1600. La zattera tensione che mirava a bloccare
brillava per eleganza e acume. poranea da recitare cantando. evoca il dipinto a olio di Géri- l’evoluzione politica e sociale
Non ascolterete nostalgiche Sento un morso dolce, feat. con cault La zattera della Medusa del nostro Paese, morirono 136
cover ma canzoni composte Giovanni Truppi, ci raccon- popolata dai sopravvissuti di persone innocenti. Più uno,
ad hoc, accompagnate da rac- ta un sogno: a occhi aperti ci una nave naufragata davanti l’anarchico Giuseppe Pinelli
conti e fotografie in questo ritroviamo in un paesaggio alle coste francesi che si ab- che, a seguito dell’attentato alla
denso libro-Cd. Un progetto sonoro, dove la fase onirica si
che attraverso citazioni e pa- mescola alla realtà galoppante
role-chiave celebra la vita di e dura. Se David Byrne ha fat-
Testa e i temi a cui è stato inti- to della fusion musicale la sua
mamente e socialmente lega- bandiera stilistica, i C’mon
to. Mentre Festinese tratteggia Tigre sono i più degni eredi
in maniera colta e precipua di una scuola di pensiero pre-
ricordi personali e di crona- parata e consapevole, che da
ca, Gerbella (a cui è spettato quella linea attinge, emerge e
il compito più rischioso) pro- supera. La loro musica pene-
pone brani analitici e profon- tra tra ritmi tribali con vena-
di; vagamente didascaliche ture jazz e cercare di definirla
seppur evocative, invece, le la riduce a una mera etichetta,
immagini di Logiacco. Nel mentre il bello di quest’album
flusso delle emozioni si deli- è proprio quello di ascoltarlo e
nea nitidamente il volto di una consigliarlo a chi davvero vuo-
persona amata intensamente. le sentire qualcosa di valido e
L’universo di questo artista, la meritevole del nostro tempo. Paolo Gerbella
cui figura discreta ha sorretto Imma I.
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venga sul sito eurekaddl.hair
RECENSIONI
e riconoscenza in cui si può raggio, mai scontato, mai ba- magini di balere anni Ottanta. soluzioni a tratti distopiche ma
facilmente ritrovare in un nale, d’aver lasciato il sentiero Un titolo didascalico pensando ricche anche di un peso poetico
percorso umano comune. So- del prevedibile per cercare un al suo ritorno in scena o alla assai romantico che fa di que-
norità piene che comunicano approdo che sia davvero per- vita di questi 40 anni lonta- sto disco una piccola primizia
allo stesso tempo leggerezza sonale. Bravi… però ancora no dai riflettori: ATTENTION della canzone d’autore che do-
anche quando i toni si fanno troppo distanti dalle soluzioni PLEASE. Un Ep, appena 4 bra- vremmo tornare a illuminare.
più seri e i temi più insidiosi. vincenti, nell’arrangiamento ni apparentemente distanti Disco denso che ho trovato
Viviana Berardi come nella produzione. Il tut- tra loro, solo 4 fototessere per efficace anche nel suo modo di
to penso si sintetizzi nel singo- rimettere in chiaro il proprio guardare al futuro.
lo Atene, nel suo video ufficia- ruolo e la propria dimensione Federica Proietti
le. Un’idea forse ancora troppo artistica. Radici classiche, un
acerba, che un poco perde di po’ come sentire l’eleganza di
forza nell’ingenuità di provare certi tessuti alla Conte o belle
a suonare cose normali ma in melodie appoggiate in battere
modi diversi. di Fossati come accade spe-
Federica Proietti cialmente nelle chiuse di Ripo-
sati fratello, ultima traccia di
questo piccolo viaggio. Un Ep
che mette fame di quel pregia-
to pop d’autore di parole facili
ma forti come incisioni a fuo-
M.armo co. E tutto ha pure un gran bel
SALITE LIBERE peso poetico.
Seahorse Recordings Federica Proietti Marco Cantini
ZERO MOLTIPLICA
Formazione ancora tanto gio- TUTTO
vane soprattutto nel modo di RadiciMusic Records
fare e di volersi liberare dalla
normale forma della canzo- Dopo due ottimi concept con
ne italiana. SALITE LIBERE Mario Acquaviva protagonisti due insegnanti,
è il primo disco dei M.armo ATTENTION PLEASE un professore in fuga per Siamo
dentro cui il suono si veste di Talento noi quelli che aspettavamo nel
soluzioni timidamente rock 2016, seguito dalla maestra Ida
senza troppo pensare a chiuse Trovo sin dalle prime note de La storia di Elsa Morante in
didattiche, a progressioni qua- una differenza tra il normale La febbre incendiaria del 2018,
drate e lineari. Sono sorprese pop quotidiano e quelle ri- Marco realizza un album più
di accordi sghembi e variazio- cerche raffinate che non solo libero nei riferimenti pur tenen-
ni in settima (tanto per dirne si affidano al suono ma anche Massaroni do coerente un percorso che
una), sono modi di alterare al modo di scriverlo. E questa Pianoforti lega comunque i brani: l’idea di
la normalità di canzoni pop, nuova rinascita di Mario Ac- MADDI una lotta di resistenza necessa-
brave a custodire riflessioni quaviva è decisamente alta di Maremmano Records ria ma ormai insufficiente che
con cui osservare da vicino eleganza e mestiere. Fusion prescinde della sua inutilità di
questa vita e, con essa, tutte in senso apolide del termine, Trovo sempre interessante ca- fronte alla perdita collettiva di
le sue nuove normalità. Gli tra mescolanze “latine” e quel pire come si gestiscono risul- memorie e di impegno, all’in-
dobbiamo riconoscere il co- wah wah che ci restituisce im- tati estetici che sfacciatamente dividualità dell’azione e all’ine-
portano le prime impressioni, luttabilità della sconfitta. Come
quelle più superficiali ma an- sempre i brani, ben arrangiati,
Marco Cantini che quelle più condizionanti, poggiano su testi importanti e
verso soluzioni assai aderenti ispirati, legati a storie e perdite
ad ascolti noti. E anche in que- personali, Madre, Fiori, Quello
sto nuovo disco di Massaroni che segue (bello il solo di chi-
pianoforti vien fuori con troppa tarra in coda), o a personaggi
forza la voce di Rino Gaetano o che appartengono all’universo
di Battisti (e quindi Colapesce e letterario di riferimento, Modi-
Dimartino), come anche certi gliani, Tassinari, Neruda, Flora
ricami solitari di Fabio Ilacqua. Tristan. Presente una cover,
Ma la verità è che l’ascolto di Camminando e cantando di
MADDI ha quella personalità Endrigo-Bardotti, a sua volta
così forte che non ha bisogno di adattamento in italiano di Pra
confrontarsi con tali misure e ci não dizer que não falei das flores,
chiede un vero e proprio scon- brano di Gerardo Vandré. Al-
tro con la responsabilità che bum che richiede un’attenzione
nasce quando siamo chiamati all’ascolto, inusuale per questo
ad andare oltre. Disco ottima- tempo disattento, comunque
mente prodotto dal fratello ben ripagata.
Andrea Massaroni che ci regala Alberto Marchetti
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RECENSIONI
tobiografico per Leonardo Ange- curioso e tentacolare, fluido re perché scatta un’istantanea
licchio in arte Lazzaro. Un excur- e magmatico, libero dalla de- che ha il suo focus su ciò che ci
sus nei sentimenti di un ragazzo finitezza e, anzi, governato riguarda da vicino ma ha radici
che, giorno dopo giorno, è entra- dalle sensazioni del momento nel nostro passato, nei ricordi
to in contatto consapevole col fino a rendere ogni esibizione e nelle idee che ci appartengo-
proprio percorso di crescita ed foriera di sorpresa e stupore. I no ancestralmente. Una voce
evoluzione. Tra ballate dalle at- brani sono quindi base di ela- sinuosa e penetrante che in-
mosfere soul e brani in stile rock- borazione e spunto creativo, daga nei vissuti del cuore sulle
blues, È ora di andare si presenta materia duttile da trasformare note di virtuosismi al sax, cori
come una ricerca tra angoli più in nuova sostanza strettamen- e battimani. I ragazzi del grup-
o meno celati dell’animo uma- te legata al momento. Il risul- po esordiscono con una demo
no. Un album apparentemente tato è straordinario. Presente nel 2004 fino ad approdare nel
Irene Buselli duro, a tratti doloroso, ma che un inedito, Sacramento, molto 2006 al premio Tenco. Nel 2011
IO, IO, IO porta in ogni canzone sempre apprezzato in tour. Le regi- si aggiudicano il premio Kee-
Boc Music Group un messaggio di speranza, un strazioni fanno riferimento a pOn 100% best live dedicato
motivo per ricominciare quan- tre momenti diversi: il trio del alla musica dal vivo italiana. Il
Ma che bella novità questo di- do non è ancora tutto perso; o 2021 insieme a Amedeo Perri nuovo lavoro espande ulterior-
sco di Irene Buselli, canzoni semplicemente uno stimolo a e Bruno Germano; la band La mente la vena elettronica am-
belle e appassionanti, voce ori- ricominciare da zero quando Mandria al completo, sette pliando gli orizzonti stilistici
ginale e testi intelligenti. Come i tempi sono maturi. Questa elementi, per l’esecuzione let- della band in costante crescita
se non bastasse è magnifica la indagine introspettiva viene terale di Ira nel 2022; il nuovo professionale e personale alla
produzione di FiloQ e Raffae- affrontata con uno stupore in- trio con Amedeo Perri e Simo- ricerca di vibrazioni sempre più
le Rebadeungo. Tra i musicisti nocente ma sostenuto dall’espe- ne Cavina nel tour europeo del importanti.
anche Roberto Izzo, come Re- rienza di un ormai quaranten- 2023. Rossana Ghigo
badeungo dello Gni Quartet e ne. Prodotto dall’arrangiatore e Alberto Marchetti
il polistrumentista Matteo Mar- sound designer Takedo Gohara,
chese. Dalla sofferta e intensis- il disco scorre piacevolmente e
sima Sottile alla personale Un la voce roca ed energica di Laz-
dolore banale, questo mini al- zaro veste alla perfezione i temi
bum ci schiaffa in faccia il talen- dei suoi testi in bilico tra grandi
to di Irene Buselli, compositrice slanci e fragilità.
di tutti i brani, abile cesellatrice Viviana Berardi
di armonie, melodie e parole.
Molto belle anche Il palombaro
e Fili e ancora di più La goccia,
ma il livello resta alto per tutta
la durata del disco. A volte ma
solo per qualche attimo, l’ascol- Grand Drifter
to si affatica per l’uso molto fre- Non voglio PARADISE WINDOW
quente delle tonalità alte, anche che Clara Subjangle Records
se appaiono assolutamente na- MACKAY
turali per Buselli. Nulla però che Dischi sotteranei Andrea Calvo è il nome sotto
possa inficiare il valore di un cui si cela Grand Drifter, talen-
album davvero bello, un esordio Il sesto album della band bel- to purissimo del pop nostrano,
che ci consegna una sicura pro- lunese è uscito il 24 novembre ma che di italiano ha ben poco,
tagonista della bella musica che Iosonouncane per Dischi Sotterranei ed è di- affossando le proprie radici
ancora oggi si fa in Italia. QUI NOI CADIAMO sponibile su tutte le piattafor- musicali altrove, in un territo-
Michele Neri VERSO IL FONDO me e in Lp. Fabio de Min rivolge rio sconfinato che dai Beatles
GELIDO – CONCERTI uno sguardo all’adolescenza in si ramifica via via andando a
2021-2022 modo immediato e resiliente. lambire confini placidi e acco-
Numero Uno Dieci tracce anticipate dal sin- glienti di quello che un tempo
golo Lucio che mirabilmente ri- si chiamava New Acoustic Mo-
Questo triplo live si somma conduce a Emozioni di Battisti vement. PARADISE WINDOW
a quello in coppia con Paolo e facente parte della colonna è il terzo capitolo della sua sto-
Angeli, maestro della chitar- sonora del film Il compleanno ria discografica e come i prece-
ra preparata, da poco pub- di Enrico, di Francesco Sossai, denti ha il merito e la capacità
blicato, il tutto a consegnare presentato al Festival di Can- di cullare l’ascoltatore sia per
le coordinate di un universo nes 2023. Uno spiritual elettrico mezzo di un carezzevole canto
sonoro di cristallina bellezza che lascia il passo a brani ip- che con melodie stavolta per
e dai multiformi e imprevedi- notici dove chitarre acustiche, lo più ariose. I toni umbratili
bili sviluppi. Il genio acclarato sintetizzatori, drum machine, affiorano infatti solo nella con-
Lazzaro di questo compositore sardo, shaker e vocoder fanno l’amore clusiva Memory and Dust ma
È ORA DI ANDARE responsabile in parte anche tra loro spesso con devastante per il resto sin dai titoli appare
Solid Records della resa magnetica del sor- dirompenza e coinvolgente or- chiara la volontà di trasmettere
prendente esordio della con- gasmo emotivo. Un disco dallo un benessere che ci arriva di-
Un esordio profondamente au- terranea Daniela Pes, si rivela stesso gruppo definito hardco- stintamente al primo ascolto:
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RECENSIONI
IN DETTAGLIO
C
i sono corde che fanno vibrare il lascia trasportare nell’Universo di Cristina
cuore, come le chitarre di Chiara Donà, di cui Raggi e Famulari conservano
Raggi, il violoncello di Giovanna intatto il senso della vertigine anche grazie
Famulari, le loro voci. Corde che con la alle vibrazioni della chitarra elettrica “per-
delicatezza e insieme la forza di una bal- ché niente è cambiato anche se tutto è
lerina reinterpretano sulle punte brani di diverso”. Poi le due musiciste ci portano
autrici contemporanee che scopriamo con Giuni Russo ad Alghero alla quale
avere già dignità di repertorio classico nel restituiscono la gioia pura e la sana mali-
piccolo gioiello discografico IN PUNTA DI zia con cui una canzone apparentemente
CORDE. “da spiaggia” si può trasformare in un
L’album è uscito il 7 novembre 2023 ed è manifesto d’evasione. Si passa dunque a
stato registrato live alla RSI – Radio Televi- Come mi vuoi, tra i brani più significativi di
sione Svizzera Italiana nell’ambito del Mariella Nava del quale il duo esalta la
programma radiofonico Musica di Seta, in delicatezza e l’intensità. Di In bianco e
onda su Rete 2 da settembre 2023. nero di Carmen Consoli la chitarra elettri-
Autentica antologia della canzone d’autri- ca rispetta lo spirito rock dell’originale, ma
ce italiana, il disco mette insieme alcune senza e a emergere sono le melodie e poi intervengono i violini e non sfugge la
delle canzoni più belle degli ultimi qua- soprattutto i testi visionari al limite dell’in- citazione de L’ultimo bacio che restituisce
rant’anni e spalanca una finestra su un quietudine. un altro aspetto della personalità artistica
panorama musicale variegato e carico di Con la semplicità di una chitarra acustica dell’autrice. L’ultima cover è la tumultuosa
senso e di poesia; il lavoro delle poche e un accenno di violoncello, Mani giunte Luna in piena di Nada, che straborda di
cantautrici già storicizzate se non altro per di Paola Turci rivela più netto che mai il suo passione e di quella femminilità che è il
motivi anagrafici – Giuni Russo, Nada, sapore di anatema contro una sopraffa- leitmotiv del disco e impregna anche
Donatella Rettore e Mariella Nava – con- zione quotidiana che troppe donne anco- Come la musica, l’unico brano scritto da
vive con quello di artiste di area più indi- ra subiscono, in un crescendo di emozione due uomini (Zeppieri e Bungaro), e nella
pendente come Carmen Consoli, Paola e rabbia che sale con l’intensificarsi del candida Mi ritroverai, della stessa Chiara
Turci e Cristina Donà, ma anche con quel- suono dei violini. Marea di Madame, già Raggi con Massimiliano Rocchetta.
lo mainstream delle giovanissime e talen- dirompente nella versione originale, assu- Un disco quanto mai attuale, luogo di sco-
tuose Madame, al secolo Francesca Cale- me toni sinuosi e avviluppanti come la perta e riscoperta del talento femminile
aro, e della Veronica Lucchesi de La Rap- Calipso citata dal testo in cui anziché Ulis- nella musica italiana.
presentante di Lista. se irretisce un’altra donna. E irretiti ci si Alessandra Pagliacci
Come nella copertina del disco, dove i
volti di Raggi e Famulari, uno frontale e
l’altro di profilo, si fondono in un solo volto Giovanna
che rimanda all’armonia dei Preraffaelliti, Famulari e
con un effetto ottico che anziché estrania- Chiara Raggi
re riporta all’essenza del femminile, le
reinterpretazioni dei brani più o meno noti
al grande pubblico ne fanno un’opera uni-
taria e solida, dove il tocco delle singole
autrici empatizza e si lega con quello delle
altre.
Raggi e Famulari, madrine solerti di questo
incantesimo, usano le loro corde per lega-
re senza costringere, per muovere i fili
senza manipolare. Così trasformano il
recente successo sanremese Ciao Ciao (La
Rappresentante di Lista) e l’intramontabile
Splendido splendente (Rettore) in avvin-
centi sonate per chitarra e violoncello
dove la struttura musicale è ridotta all’es-
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RECENSIONI
dalla frizzante Beautiful Praise no la sua splendida essenza e ni, la voce è timbrica, sensuale.
alla sognante Peaceful Season; respirando le note sublimi del Il registro è colloquiale, gio-
dalla dolce Drawing Happiness suo delicatissimo cuore. Ri- vanile. VillaBanks vuole oltre-
all’emblematica title-track, prendiamo ora a passeggiare passare i confini dell’Italia e si
ognuna testimonia una penna nei vicoli di Cagliari tra i rosari esibisce in diverse lingue, anche
che ormai ha acquisito sempre di rose, il mercato del pesce, il all’interno dell’album: italiano,
maggior consapevolezza e che profumo della pizza tra mura inglese, spagnolo, francese. La
dimostra ad ogni passo che si altissime che si stagliano in un puntina scende sulla giostra
può emergere anche in punta blu profondo, consumiamo gli del soft porn e riemerge carica
di piedi, senza far rumore. occhi di bellezza e lasciamoci di energia vitale e sensuale. Da
Gianni Gardon dissetare da un album meravi- ascoltare goliardica-mente.
glioso goccia dopo goccia. Imma I.
Rossana Ghigo Villabanks
VILLABANKS
Banks
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Michele (Ti meriti un amore), soriamente per sempre dita che di ricerca tecnica ed espressiva
per arrivare a Petra Magoni si incrociano e diventano rami e basata sul suono. Il secondo al-
(Amor ch’a nullo amato amar vene nelle note che percorrono bum è stato pubblicato già da
perdona), Giovanni Nuti (Noi di tutte le vie della sensibilità che qualche mese a più di dieci anni
settembre), Amedeo Minghi (La Anastasia sa accarezzare piano dal precedente ANIMA MEC-
mia eredità) e Ivan Segreto con per poi portare ad esplodere CANICA: non è stato un perio-
Giovanna Famulari (Ieri era come fuochi d’artificio dove do di inattività, tutt’altro viste le
il 23). Io so amare così, incisa ognuno di noi si riconosce nella collaborazioni con nomi come
nel 2019 da Patty Pravo, chiu- ‘somma dei propri resti’. Nicola Piovani, Simone Cristic-
de questo primo volume che Rossana Ghigo chi, Mario Venuti e la partecipa-
rende onore alla memoria di zione a svariati festival, spetta-
un grande autore della canzone coli teatrali e di danza. Si tratta
italiana. Pamela di un disco ricercato e maturo,
Andrea Direnzo Guglielmetti in cui molti hanno colto certi
ALEPH riferimenti, alcuni come Tom-
La Stanza Nascosta my Emmanuel o Michael Edges
abbastanza evidenti: chi scrive
L’eclettica Pamela Guglielmet- aggiungerebbe, soprattutto in
ti torna alla discografia con certi finger picking come Roots,
ALEPH, un album ricco e inten- Leo Kottke. Molto particolare
so. Sperimentale nella struttu- l’uso del pollice sulle note basse
ra, ispirata al capolavoro di Bor- in Tea lemon mummy; interes-
ges, quest’opera non permette sante poi Emisferi, dove Giovan-
Ellen River un ascolto distratto, questo è ni con la mano sinistra suona
LIFE un disco che vuole attenzione: la chitarra con il tapping e con
Autoproduzione per le composizioni, per la voce la destra il pianoforte. Oltre ai
in emergenza, per il bel mix di brani citati, tra i più riusciti c’è
Anna e Elena Ortalli, in arte Ellen Ri- acustico ed elettronica nelle il divertissement SkArpeggio. Un
l’appartamento ver, è una cantautrice emilia- musiche. Impossibile segnala- disco dove la musica è il centro
L’ASSEDIO, na che in sé racchiude l’anima re uno o più brani perché l’al- e non, come spesso succede, un
Senza dubbi di artiste come Billie Holiday, bum è un flusso continuo con contorno per altre cose.
Sheryl Crow e Lucinda Wil- spunti melodici coinvolgenti e Vito Vita
Disponibile su tutte le piatta- liams (di cui aprirà un con- parti più ostiche che si alterna-
forme dal 10 novembre il terzo certo italiano a marzo 2024). no senza sosta. È un bene che
lavoro in studio, il secondo in Con alle spalle due album, di vengano realizzati dischi come
formato Ep, di Anna e l’ap- cui il primo a nome Elena & questo, anche in questi tempi
partamento, fil rouge narra- the Seekers, e dopo aver ma- distratti c’è bisogno di opere
tivo dell’album precedente. turato importanti esperienze che facciano di una certa com-
Cinque spaccati esistenziali professionali e superato vicis- plessità, di testi ambiziosi e un
in cui Anna racconta di sé e situdini personali, il ritorno po’ di garbata sperimentazione,
del mondo che le appartiene. in pista con LIFE ne sancisce caratteristiche fondanti.
Un sentimento di collettivi- una piena ripartenza, con- Michele Neri
tà emotiva che prende vita densata in un disco imponen-
nell’armonia della moltitudine te ma allo stesso tempo frui-
di voci presenti in ogni brano. bile. Non perché sia banale,
Tratti elettronici intercalati tutt’altro: LIFE trabocca di ri- Ancient Veil
dalla classe quasi malinconica mandi, significati e influenze PUER AETERNUS
di elementi acustici comuni- ma il tutto è filtrato dalla ca- Maracash Records
cano la presenza in carne viva pacità di arrivare all’ascolta-
del mondo che diventa quasi tore, con liriche intense e ap- Per il recensore che tenta di es-
predatore della parte più in- passionate e melodie pregne sere obiettivo, lavori come que-
tima dell’artista, un Assedio in di raffinatezze e colori. I bra- sto – che segna il ritorno degli
mente, cuore, vibrazioni e pa- ni in tutto sono 27 (con picchi Ancient Veil – rappresentano
role. Note di pianoforte in un di qualità da riscontrarsi in una (relativa) arma a doppio
sinuoso soul per Balla muori e Would You?, I See e nella ma- taglio: difficile consigliarli al
poi ripeti si intrecciano alla Fo- gnifica title-track) ma non si Giovanni Baglioni neofita del genere, quanto ob-
resta vocale che trascina con avverte mai la sensazione di VORREI BASTASSE bligatorio farlo all’appassiona-
escalation emotiva. La can- imbattersi in riempitivi: ne Self to. Siamo più che mai immersi
tautrice veronese, come una risulta un caleidoscopio com- nell’incantato “multiverso” del
moderna Morgana, miscela prendente echi di folk, country, Rispetto ad altri figli d’arte Gio- progressive, in un concept al-
nella sua pozione di musica blues maneggiato con maestria vanni Baglioni ha scelto una bum che si fa teatro musicale;
dolcissima e grintosa al tempo e cuore, a rappresentare l’ur- strada particolare che si stacca all’interno dei coloratissimi pa-
stesso le parole e le corrispon- genza creativa e la pienezza di dall’attività del celebre papà: norami sonori, infatti, si muove
denze sentimentali proprio una vita che va affrontata sem- non canzoni ma musica stru- il fanciullo eterno del titolo, in
come nell’omonimo romanzo pre a testa alta. mentale con il suo strumento, la una storia con cui Edmondo
inglese della Dunmore. Provvi- Gianni Gardon chitarra acustica, con un lavoro Romano (splendidi, oltretutto,
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RECENSIONI
i suoi fiati) lo rende forse meno logici, con riferimento anche che la vedono in ottima compa- Di Marco nella conclusiva Ita-
concreto del Rael di gabrieliana a quelli usati in medicina nei gnia di Michael Godard e Ma- lia bella mostrati gentile, quella
memoria, ma probabilmente brani Diagnosi, Trapianto e Ri- nuel Magrini. Due capitoli dello di Enzo Gragnaniello in Can-
più consapevole, sebbene im- covero. Il disco necessita di un stesso racconto che si manife- zone per Jara, unico inedito
merso nei dubbi e nelle sfide ascolto attento per cogliere tut- stano attraverso l’attualizzazio- scritto da Sepe e Paolo Roma-
dell’io contro la natura. Mitolo- te le sfumature di una ricerca ne e la personalizzazione del lied no, quella di Emilia Zamuner
gia e psicoanalisi si fanno suo- sonora interessante e riuscita. romantico, ovvero quell’incon- nella coinvolgente Sueno con
ni nelle mani dell’impeccabile Vito Vita tro sublime tra poesia e musica serpientes. Gli arrangiamenti
formazione e di diversi ospiti, che sta all’origine della canzone riescono con equilibrio e fanta-
come Lino Vairetti, Martin Gri- moderna. In entrambi la Zaval- sia a coniugare le sonorità suda-
ce, Tony Cicco o Roberto Tiran- loni dà prova della sua sfaccet- mericane con quelle afro e con
ti che, ca va sans dire, portano tata vena compositiva firmando mirate variazioni jazzistiche
con loro gradite eco di Osanna, in assolo episodi come Idea e La che arricchiscono ancora di più
Delirium, Formula Tre e New resa, tra improvvisazione e tradi- l’affascinante coacervo sonoro.
Trolls. Voci scelte con compe- zione. Il nome di Cristina com- Alberto Marchetti
tenza registica per definire i pare accanto a quello del padre
personaggi di un’opera ammi- Paolo (noto come El Pasador),
revolmente ambiziosa in conti- scomparso lo scorso giugno,
nuo andirivieni tra luci e ombre nell’inedita e sentimentale Re-
(ma solo in senso narrativo), stiamo amici. Tra le riletture spic-
dedicata a Vittorio De Scalzi. cano Twisted di Wardell Gray e
Luigi Abramo Cristina Zavalloni – Annie Ross e Lontanissimo, ver-
Michel Godard sione italiana di Somewhere trat-
TWISTED ta dal capolavoro West Side Story
Encore Music di Leonard Bernstein.
Andrea Direnzo
Evocante
FINO A TARDI.
VIAGGI SONORI CON
BATTIATO
Dialettica
95
RECENSIONI
96
RECENSIONI
DELFINI in cui i Maisie virano Violoncellista e compositri- alla batteria, alla tromba e al
su un free jazz d’alta scuola, ce irlandese, di casa a Firenze whistle, e Bruno Tommaso al
mentre gli Ossi col loro rock psi- da molti anni, Naomi Berrill è contrabbasso. MODERN ART
chedelico recuperano Alice da un’artista in continua ricerca, TRIO viene considerato un al-
ANNI, ultimo album pubblicato sperimentatrice appassionata bum di rara bellezza, originali-
da Santandrea nel 1995. Da al- di nuove forme d’espressione tà e innovazione tra gli amanti
lora l’artista faentino ha abbrac- da infondere alla sua musica, del jazz, grazie sicuramente an-
ciato un’altra strada musicale alle canzoni di cui è autrice. che agli interventi di tromba e
ma l’augurio è che possa essere Per la realizzazione del quarto sax di Tonani e D’Andrea. Oggi
riscoperto in tutto il suo valore. album, INISH, si è affidata alla è possibile godere di una ri-
Gianni Gardon sapiente guida del produttore stampa davvero perfetta, opera
e musicista Lorenzo Pellegrini dell’etichetta Gleam Records.
Aguirre condividendo un obiettivo co- Attenzione che la tiratura è
BELLE EPOQUE mune: la creazione di una mi- davvero limitata.
Snowdonia scela sonora potente e delicata Michele Neri
allo stesso tempo. La collabo-
Il secondo album degli Aguirre razione si è rivelata propizia,
(il conquistador spagnolo mor- avvalorata dall’intervento del
to ricercando l’Eldorado e rac- polistrumentista Andrea Beni-
contato da Herzog), gruppo pop nati. Il disco, dedicato alla pira-
rock romano, è stato pubblicato tessa irlandese Grace O’Malley,
dopo alcune interruzioni e ritar- racconta la vita di due isole, Ini-
di dovuti al Covid: è un disco a shark e Inishbofin, dove storie
cui Giordano De Luca, voce e au- e sentimenti dei protagonisti
Riccardo tore del gruppo, ha avuto modo emergono con forza e coraggio.
De Stefano di lavorare per molto tempo, e L’ascolto è altamente evocativo,
CRONOLOGIA DEL il risultato è positivo sotto tutti intriso di suggestione, pervaso
FUTURO LONTANO i punti di vista, con canzoni ben da una carica emozionale note-
Adastra scritte, ben suonate e ben regi- vole, ben rivelata dalla voce di Cher
strate, che riescono nei casi mi- Naomi, aggraziata e mai sopra CHRISTMAS
Album d’esordio per Riccardo gliori a coniugare efficacemente le righe, la quale riesce a donare Warner Records
De Stefano, direttore della rivi- l’orecchiabilità alla ricercatezza, colori e sfumature a ogni flutto
sta «Exitwell», critico musicale spesso con cambi di tonalità e dell’anima. Quasi sessant’anni di carriera,
e tante altre cose. Da qualche di ritmo ma non fini a se stessi. Andrea Direnzo bionic woman del pop interna-
anno anche cantautore con al- Dovendo trovare dei riferimenti zionale, artista dotata di cari-
cuni singoli e questo sorpren- mi vengono in mente cantau- sma e personalità straordina-
dente album che li racchiude tori come Gazzé o Silvestri ma rie, avanguardista pura e libera
tutti: Era settembre, Quando vie- con suoni più rock. Anche i testi sempre pronta a catapultarsi in
ne sera, Dio delle attese e Bimbi sono interessanti, con punte di nuovi universi musicali, eppure
dispersi. Prodotto assieme a ironia (Viva la gioventù) alterna- la diva delle dive Cher non ave-
Nicola D’Amati, CRONOLOGIA te a visioni poetiche (Il richiamo) va mai inciso un album a tema
DEL FUTURO LONTANO è un o sociali. Il titolo è un riferimen- natalizio. Annunciato dai profili
concept album posizionato to all’epoca in cui, sulla scia del social, a ottobre è uscito CHRI-
all’interno di un progetto più positivismo, il mondo pareva STMAS, raccolta prodotta dal
ampio che comprende anche avviato verso un miglioramento fido Mark Taylor che racchiude
un libro corposo, una musicas- inarrestabile. Oltre a quelle cita- tredici brani tra classici e (quat-
setta con materiale inedito e te, molto belle Senza titolo, Una tro) inediti perfettamente cen-
una Vhs con materiale audio/ situazione e L’alieno. Franco D’Andrea, trati con il suo inimitabile stile.
video. La musica di De Stefano Vito Vita Franco Tonani, Il singolo DJ Play A Christmas
è un mix riuscito di pop, mai Bruno Tommaso Song apre il disco che vanta la
banale, di rock e di tanto al- MODERN ART TRIO presenza di ospiti grandiosi
tre tra cui una psichedelia che Gleam Records come Stevie Wonder in What
sembra arrivare direttamente Christmas Means To Me e Cyndi
dalla seconda metà degli anni La prima edizione di questo Lauper in Put A Little Holiday In
Sessanta e da Oltremanica. disco, uscito alla fine del 1970 Your Heart. Va bene la dance,
Molte sono infatti le influen- – per la Vedette Records – è l’elettronica e pure l’autotune,
ze che si possono cogliere tra talmente rara che alcuni col- ma quando Cher canta Home
i solchi (il disco esce anche in locano l’uscita di questo disco insieme a Michael Bublé non ce
vinile) ma molto sfumate e mai nel 1977/78, anni in cui fu effet- n’è per nessuno, il brivido sale,
delineate, frutto sicuramente tivamente ristampato. Le regi- l’emozione è fortissima. Il tocco
dei tanti ascolti dell’altra metà strazioni di questo capolavoro glamour non poteva mancare:
di De Stefano, quello che scrive assoluto del jazz italiano risal- nell’immagine di copertina di
di musica. Un esordio senz’altro Naomi Berrill gono al 17 e 19 aprile del 1970 e una delle edizioni speciali, Cher
interessante di cui il cantautore INISH vedono impegnati Franco D’An- appare in tutta la sua sfolgoran-
deve essere fiero. Casa Musicale Sonzogno drea al pianoforte, piano elettri- te e divina bellezza.
Michele Neri co e sassofono, Franco Tonani Andrea Direnzo
97
RECENSIONI
Ivano Fossati
98
RECENSIONI
The Mothers
OVER-NITE
SENSATION
Zappa Records/Universal Music Van Morrison
Alberto Radius MOONDANCE
Uno dei più popolari album di AMERICA GOOD-BYE Rhino
Frank Zappa con i Mothers, Saifam
esce nel 1973 per la DiscReet, Versione estesa per il disco
l’etichetta che il chitarrista A differenza di molti altri che Morrison realizza nel
da poco allora ha messo su musicisti, Radius nei Set- 1970 su Warner Bros. In un Lp
insieme al socio Herb Cohen. tanta non si è mai schierato l’originale con il rimissaggio
E oggi è disponibile un box politicamente. Ma nel 1979, di Steven Wilson e in altri due
set deluxe su Cd con 88 tracce insieme a Oscar Avogadro e Mötley Crüe una bella messe di versioni
di cui 57 inedite. Reperibili, Daniele Pace che scrivono i SHOUT AT THE DEVIL alternative e outakes. In più
però, sono anche due nuo- testi, realizza un album che BMG un booklet e un 7” con Crazy
ve ristampe su vinile con un gli odierni pensatori in bian- Love e Come Running. Per
numero di brani ovviamente co e nero liquiderebbero sbri- Esce nel 1983 e con il suo no- l’irlandese, allora, è il terzo
ridotto. La prima è doppia gativamente come “antiame- tevole successo accende il album solo e, a differenza del
con Lp audiophile nero 180 ricano”. Infatti nel disco, qui milionario trend del glam me- precedente ASTRAL WEEKS,
grammi e il cutting a 45 giri riedito su vinile 180 grammi, tal. Heavy rock song dirette e le composizioni appaiono
(le durate vanno dai sei mi- fotografa un mondo a stelle orecchiabili tipo Looks That più formali in una vena tra
nuti del lato D agli undici del e strisce che non gli piace; Kill e la title-track, una cover rock e rhythm’n’blues. And It
C). Presenti sono solo i brani l’“american dream” è solo una di Helter Skelter dei Beatles, la Stoned Me ricorda un’espe-
dell’originale e tra questi clas- chimera per la maggior parte leadership musicale di Nikki rienza mistica avuta a dodici
siconi come Montana, Dirty della popolazione; Marilyn, Sixx, Tommy Lee a picchiare, anni, Crazy Love è una tenera
Love, Camarillo Brillo, Dinah- Buster Keaton e i poeti beat Vince Neil screamer, il chitar- ballad sentimentale, Caravan
Moe Humm e I’m The Slime. La sono lontani. “America good- rista Mick Mars che si nutre di intreccia la spiritualità dell’i-
seconda è tripla: dischi tra- bye, oggi non mi fai né sogna- antidolorifici perché a quat- sola di smeraldo con il soul
sparenti macchiati da quattro re, né paura. Come un cliente tordici anni è stato aggredito afroamericano, la title-track è
colori, i Lp sempre a 45 giri, che va via” anticipa la title- dalla spondilite anchilosante. swing, in Everyone si canta la
un booklet di dodici pagine. track e poi ecco la nostalgia di E il look ambiguo, i vestiti in speranza. Poi Into The Mystic
E varie bonus track fra le qua- casa della messicana emigra- pelle attillati, i lunghi capelli è folk cosmico, These Dreams
li la performance di For The ta a New York Patricia, il di- laccati, il mascara sugli oc- Of You racconta di un incubo
Young Sophisticated in segui- rigente perso nella solitudine chi, il rossetto, le groupie che nel quale Ray Charles è stato
to edita su LÄTHER, quelle in un weekend alcolico di Giù, tutto fanno al fine di andare assassinato, Come Running è
mai pubblicate di Inca’s Road, la disillusione in California a letto con uno di loro, gli ec- un treno che corre, la com-
RDNZL e Wonderful Wino, Ca- Bill. E, ancora, lo sbirro rea- cessi di alcol e droghe debita- binazione tra country e go-
marillo Brillo dal vivo e Face zionario convinto di essere mente pubblicizzati. Riedito spel di Brand New Day nasce
Down, demo di I’m The Slime. il padrone del suo quartiere oggi sul box set YEAR OF THE dall’ascolto entusiasta di The
Entrambe le versioni conten- (Poliziotto), Muhammad Alì DEVIL, l’album è stato ristam- Weight della Band. Infine ci
gono un poster 24x12 con la che adesso saluta chi prima pato anche in solitaria su Lp. sono le leggi del music busi-
bellissima copertina creata lo “voleva morto” (Il buffone), Rimasterizzazione a cura di ness: un bel bersaglio nell’in-
da Dave McMacken. le fobie di Coccodrilli bianchi, Andy Pearce e tre versioni. calzante Glad Tidings per il
l’avida Las Vegas. Pop, ba- Una gatefold con l’artwork sarcasmo di “Van The Man”.
99
venga sul sito eurekaddl.hair
LIBRI
RECENSIONI
NOVITÀ
sigle di cartoni animati. Canzoni questo aspetto è meno assente).
come Per Grazia Ricevuta, Flying Un vero peccato. Ma non è mai
Through the Air, Dune Buggy, An- troppo tardi.
gels And Beans, Bulldozer, Sheriff, Renzo Stefanel
Fantasy, Sandokan, Verde, Orzo-
wei, Santa Maria, Galaxy Express
999, Il Gatto Doraemon e Rocky Joe
A cura di Alessandro Bottero
hanno scalato le classifiche italia-
ne e internazionali e contribuito a
della Attack Punk Records; il mo- plasmare infanzia e/o adolescen-
mento della nascita dell’europei- za di almeno due generazioni.
smo che caratterizzerà la band; Insomma, un’importanza ogget-
l’approfondimento delle fonti di tiva, al di là dei gusti personali.
ispirazione musicali; il diverso Per questo l’annuncio dell’uscita
apprezzamento in Italia e all’e- della autobiografia di uno dei due
stero; l’ispirazione estetizzante Oliver Onions ha suscitato, alme-
che ha guidato Ferretti e i CCCP no in me, molta attesa e grande
fin dagli esordi; il legame di Fer- aspettativa, purtroppo quasi to-
retti con la fede, già presente nei talmente deluse. Innanzitutto,
primi tempi, ma sotto forma di su 192 pagine 99 sono di foto,
approfondimento del Corano; i bellissime, di qualità eccelsa, ma
rapporti, non sempre felici, tra che non raccontano molto; delle Rocco Rosignoli
i membri della band. Ma quello restanti 93 pagine, 10 riprendono E L’ECO SI È SMORZATO
che risalta soprattutto è il senso a grandi caratteri frasi significati- APPENA. ASCOLTARE
di entusiasmo, di adrenalina, di ve del testo; 7 sono dedicate all’in- FRANCESCO GUCCINI
Umberto Negri consapevolezza di fare qualcosa fanzia e all’adolescenza; 24 sono Il Foglio, € 16
IO E I CCCP di nuovo e di importante (per dedicate alla carriera musicale; le
Shake edizioni, € 24 me, i CCCP sono stati una delle restanti 52 alla brillante carriera CANZONI DA OSTERIA, il nuo-
più significative esperienze intel- di produttore televisivo e cinema- vo album di Francesco Guccini,
In questo tempo di celebrazioni lettuali italiane dagli anni Ottan- tografico, partita negli anni No- è stato pubblicato a novembre,
per il quarantennale dei CCCP ta ad oggi) che trasuda contagio- vanta. De Angelis è ovviamente ed è il suo secondo album inte-
Fedeli alla linea, bene ha fatto so da ogni pagina, ogni foto, ogni liberissimo di raccontare quello ramente da interprete: del resto
Shake edizioni a ripubblicare, parola di questo libro. Assoluta- che vuole e che ritiene rilevante il cantautore ha dichiarato più
in versione ampliata rispetto a mente da avere. della propria vita: ma, sia nel caso volte essere ormai interessato ad
quella del 2010, il memoriale di Renzo Stefanel della carriera di musicista che di altri tipi di scrittura (la narrativa
Umberto Negri, originario bassi- quella di produttore, in genere gli di memoria, i gialli con Loriano
sta della band. È un ampliamen- aneddoti sono poco significativi Macchiavelli, la saggistica) e non
to che fa la differenza, non solo per il lettore, anche se sicuramen- alla canzone. A bocce ferme quin-
quantitativa (470 pp.), ma qua- te gradevoli (grande eccezione di può avere un senso maggiore
litativa: nel permanere dei mo- il lavoro con Jane Birkin e Serge cercare di riflettere e analizzare
tivi di distanza dagli ex colleghi, Gainsbourg). Inoltre la narrazio- quale sia stato il contributo di
compaiono la comprensione del- ne segue il filo della memoria e Guccini allo sviluppo e alla cre-
la scelta dei CCCP di passare alla corre su e giù per il tempo, senza scita della canzone d’autore ita-
Virgin e la persona di Ferretti non riferimenti cronologici, cosa di liana, e in effetti in questi ultimi
viene più vista come negativa per cui De Angelis è consapevole e anni sono stati pubblicati alcuni
l’evoluzione la band; in più, l’an- chiede più volte scusa al lettore. volumi interessanti sull’argomen-
cora più ricco apparato fotografi- Fatto sta che il volume non con- to (per esempio quello curato da
co contribuisce non poco a resti- tiene ciò che i lettori vogliono Gabriella Fenocchio e quello di
tuire ai lettori il sapore dei primi sapere: cose tipo “come e quando Francesco Brusco). Rosignoli, an-
tempi (eroici, ca va sans dire). è nato quel brano” (su film e serie che lui cantautore, al contrario di
Molti sono i motivi di interesse
di questo volume, che raccoman-
do caldamente: la comprensione Guido De Angelis
dell’importanza di Negri nella IL SOGNATORE
nascita dei CCCP e dei loro pezzi Mondadori, € 20
(purtroppo, il fatto che sia stato
il solo Zamboni a iscriversi alla Guido De Angelis è un pezzo im-
SIAE lo ha escluso dalle royal- portante della storia della mu-
ties e dai crediti dei brani anche sica italiana: insieme al fratello
suoi presenti in SOCIALISMO O Maurizio, ha formato gli Oliver
BARBARIE); l’estraneità assolu- Onions, sigla sotto cui i due han-
ta della band rispetto alla scena no scritto le colonne sonore di di-
punk italiana e la volontà di tra- versi film (specie quelli con Bud
valicarla; l’importanza del Tuwat, Spencer e Terence Hill) e sceneg-
il locale di Reggio Emilia in cui la giati (come si chiamavano negli Rocco Rosignoli
band ha mosso i primi passi, e anni Settanta le serie tv), nonché
100
molti affronta Guccini non come primordiale del fenomeno mafio-
AA.VV.
BLUE 201
un letterato che canta ma come so, e quella del giornalista tede-
uno scrittore di canzoni: intendo sco Frank Fischer che ne scruta
dire che non tralasciando i testi e analizza con preoccupazione
e le tematiche dei brani affronta l’espansione globale. La storia co-
anche con la dovuta attenzione pre un lungo arco temporale che
quella che è la componente mu- va dal gennaio 1988 al settembre SPREA EDITORI, € 9,90
sicale dei brani del cantautore. In 2001 e rivela evoluzioni e scarti,
questo senso sono molto interes- passioni e ferite, risonanze emo- Tributo? Ricordo? Nostalgia?
santi le analisi musicali di cinque tive e aspirazioni dei due prota- Saluto a un amico? Tutto que-
canzoni scelte come rappresen- gonisti, plasmati dalle profonde sto e anche altro. O forse solo
tative dei vari momenti della trasformazioni sociali e politiche un modo per sentire ancora con
carriera di Guccini (L’atomica locali, e dagli epocali eventi sto- noi Francesco Coniglio, ideato-
cinese, Incontro, Canzone quasi rici di tre lustri straordinari deli- re e anima di «Vinile» (oltre che
d’amore, Bisanzio, Canzone delle mitati dalla caduta liberatoria del di mille altre avventure edito-
domande consuete). Svelano mol- muro di Berlino da un lato e quel- riali, da solo e con altri editori).
ti particolari inediti sulla nascita la angosciante delle torri gemelle «Blue» è stata una rivista che ha
delle canoni le interviste a Flaco a New York dall’altro. La storia segnato il mondo dell’editoria
Biondini, che è stato con Deborah siciliana è tristemente segnata italiana. Oggi è quasi dimen-
Kooperman lo storico chitarrista infatti dalla intimidazione conti- ticata, spinta da parte della
dal vivo e in studio di Guccini nua e dalle interminabili serie di frenesia day-by-day dei social,
nonché coautore di molti brani omicidi mafiosi che culminano dove conta solo il quotidiano, o
(Scirocco, Luna fortuna, Primave- con l’eliminazione di eccellenze addirittura solo quello che leggi
ra ’59, Cencio), e a due artisti che come Falcone e Borsellino; quella su twitter in questo momento. In
hanno collaborato nella scrittura tedesca è legata soprattutto alla una società che sempre meno incoraggia e spinge a un atteggiamen-
di alcuni brani con il cantautore, assimilazione forzata e imperfet- to critico e consapevole verso tutto forse ci sarebbe davvero bisogno
e cioè Gian Piero Alloisio (Vene- ta dell’ex DDR e dei suoi abitanti di «Blue», oggi più che nel 1991. Ma per adesso abbiamo questo.
zia, Milano, Gulliver, Dovevo fare e alla penetrazione sotterranea «Blue» ebbe una vita lunga e “interessante”, per parafrasare il famo-
del cinema) e Beppe Dati (Cira- e soprattutto economica delle so proverbio cinese. Dal 1991 al 2009, con cadenza mensile e poi
no, Don Chisciotte, Colombo, Quel grandi organizzazioni mafiose bimestrale cercò di portare nelle edicole una riflessione sull’erotismo
giorno d’aprile); integra le tre in- nella nuova Germania. Evidente e sulla sessualità a 360 gradi. Oggi si parla di genere, femminismo,
terviste uno spazio dedicato alla è la componente autobiografica: educazione affettiva, patriarcato… «Blue» diceva tutto questo (e molto
collaborazione con Claudio Lolli Pippo concede frammenti di sé ai altro) trent’anni fa, in un mix di fumetto, racconti, interviste, saggi, foto-
(Keaton, Ballando con una scono- due protagonisti, l’amore per due grafie, illustrazioni, che se nel 1991 era anni luce avanti a tutto, oggi
sciuta). La prefazione di Alessio mondi così diversi e tanto com- (tristemente) sembra esserlo ancora di più. Col numero 200 «Blue»
Lega e la postfazione di France- plementari è frutto di una fre- chiuse nel dicembre 2009. Era arrivata a vendere 18.000 copie
sco Brusco danno un valore ag- quentazione consapevole e sim- all’apice della gloria, a metà anni Novanta, ma ormai i tempi erano
giunto al volume. biotica. Le discussioni e i dialoghi, cambiati e a stento arrivava a 2000 copie. Francesco Coniglio si spo-
Vito Vita ben costruiti e ricchi di curiosità stò altrove, realizzando progetti editoriali diversi. Poi nel luglio 2023
(come la dissertazione intrigante andò ancora più avanti, e lasciò un’eredità di pensiero e idee che
su Zyz, antico nome fenicio di Pa- non si potevano abbandonare. Ecco perché a novembre 2023 Sprea
lermo), consentono di conoscere decise di realizzare questo numero unico tributo, che raccoglie alcu-
a fondo bellezze e aberrazioni ni tra i massimi autori a fumetti italiani (Manara, Serpieri, Baldazzini,
dei luoghi, le dinamiche degli in- Rotundo, Scòzzari, Scarpa, Battestini), con storie inedite o apparse su
tendimenti e dei mutamenti nel «Blue» nel corso degli anni, e una robusta e intensa parte testuale, con
tempo che scorre, i danni della interviste e articoli tratti dall’archivio di «Blue», e contributi scritti per
globalizzazione e il vuoto lasciato l’occasione da nomi centrali nella critica, fumettistica e non. «Blue»
dalla scomparsa delle ideologie. 201 è un ricordo di Francesco Coniglio, ma non è solo questo. È l’im-
La scrittura di Pollina è intrisa di pegno a tenere sempre la mente aperta, come l’aveva lui.
una profonda tensione etica e ci- Alessandro Bottero
vile peraltro già abbondantemen-
te manifestata nelle opere musi-
cali, basti citare Ultimo volo, sulla
tragedia di Ustica. La scelta di
consegnare alla voce di Leonardo
l’intimità della prima persona e a
Pippo Pollina Frank la distanza razionale della
L’ALTRO terza consente all’autore di mar-
Squilibri / Carta da Musica, € 22 care con sagacia le asimmetrie
caratteriali dei due protagonisti,
L’altro, esordio narrativo del can- di scrutare in profondità la per-
tautore Pippo Pollina, è il raccon- vicacia dei differenti condiziona-
to di due esistenze all’apparenza menti ambientali, di evidenziare
lontane: quella del medico sici- le sfide e le decisioni che ne pla-
liano Leonardo Conigliaro, pro- smano il destino. Francesco Coniglio
fondamente calato nella materia Alberto Marchetti
101
ROBERTO
COLELLA
SU LA MASCHERA!
Roberto Colella, il frontman del gruppo partenopeo La Maschera che sta riscuotendo successi in tutta
Italia e che è in procinto di partire per un tour internazionale, si racconta a cuore aperto e ci parla di
Resistenza, di semplicità e di esplorazione di strade nuove.
Intervista: Alberto Menenti
L
a Maschera ha appena è sempre crescente, e travalica i confini rico, politico, sociale. Oggi, secondo me,
compiuto dieci anni. Il regionali e nazionali, grazie anche a un viviamo in un contesto per certi aspetti
gruppo partenopeo ca- instancabile lavoro nei live e nella presen- paragonabile al 1976, quando a Napoli
pitanato dal cantante e za social. Numerosissime anche le colla- uscì una quantità di dischi con tematiche
polistrumentista Roberto borazioni, sia per il gruppo che per Colel- sociali forti: i Napoli Centrale con CAM-
Colella è infatti nato nel 2013 dall’incon- la in prima persona, che testimoniano il PAGNA o Sergio Bruni con LEVETE ’A
tro di quest’ultimo con il trombettista credito che lui e La Maschera riscuotono MASCHERA PULICINELLA; era l’epoca
Vincenzo Capasso. Al gruppo si sono poi nell’ambito artistico nazionale. Con l’al- in cui nacquero ’E Zezi con la Tammuria-
uniti Antonio Gomez al basso, Marco Sal- bum SOTTO CHI TENE CORE l’impegno ta dell’Alfasud e lo stesso Daniele Sepe a
vatore alla batteria e Alessandro Morlan- politico del gruppo, presente da sempre, quindici anni registra con loro; Pino Da-
do alla chitarra elettrica e Michele Maio- si fa ancora più incisivo, narrando storie niele l’anno successivo pubblica TERRA
ne alle percussioni. Il nome La Maschera, dal forte impatto sociale, con uno sguar- MIA, mentre l’anno precedente La Nuova
oltre che riportare immediatamente a do verso gli ultimi che chiama alla lotta. Compagnia di Canto Popolare registra
quel Pullecenella che chiagne e ride, e apre Tammuriata Nera con la famosa aggiun-
il primo album del gruppo, deriva dall’a- Vorrei partire dall’oggi, anzi per ta della strofa [Quella della versione in
bitudine di Colella di disegnare maschere, meglio dire vorrei partire da un tuo anglo-napoletano di Pistol Packing Mama
e dalla sua convinzione che essa riveli il libro uscito l’anno scorso: Napoli di Al Dexter, Ndr].
vero volto di una persona, piuttosto che 1943, un libro che parla di Resistenza Come accadde allora, io avverto sincera-
coprirlo. La Maschera ha all’attivo tre al- raccontando le quattro Giornate mente anche oggi l’urgenza di parlare di
bum: ’O VICOLO ’E L’ALLERIA, del 2014, di Napoli e che ha come sottotitolo Resistenza. In primis perché se ne parla
PARCOSOFIA del 2017 e SOTTO CHI Sotto chi tene core, che è anche il poco; in secondo luogo, perché rispetto
TENE CORE del 2022. Nel 2020, in pieno titolo del tuo ultimo album con La al 1976 vedo nella musica una dinamica
lockdown, Colella inoltre realizza a suo Maschera. Che senso dai alla parola commerciale molto più diffusa, con la
nome l’album ISOLAMENTE, una rac- “Resistenza”, oggi? ricerca del futile in tanti aspetti, mentre
colta che comprende, tra gli altri, brani Il fatto che questi lavori fossero un con- tutto quello che ho intorno mi suggeri-
napoletani classici e moderni, rivisitati cept e che tutto ruotasse intorno alla pa- sce Resistenza: a partire dalle situa-
secondo la sua personalissima reinterpre- rola “Resistenza” è stato totalmente volu- zioni più vicine a noi, per passare
tazione e suonati interamente da lui. La to, vista l’urgenza di questi nostri tempi. a discorsi più ampi come la
band nel 2015 collabora con il musicista Giorni fa, preparando un workshop sulla questione mediorientale, la
senegalese Laye Ba, cosa che imprime al canzone napoletana e dovendo mettere il guerra in Ucraina o la vio-
sound del gruppo una inaspettata quan- focus su un determinato momento della
to efficace svolta: l’album PARCOSOFIA, sua storia, per farmi uno schema menta-
MARCO CAROTENUTO
102
«Io amo questo tipo di semplicità.
Mi sentirei di tradire
me stesso comportandomi diversamente»
Roberto
Colella, uno
dei maggiori
protagonisti
della musica
napoletana,
leader della
formazione
La Maschera.
Il complesso
La Maschera,
tre album finora il lavoro con La Maschera,
all’attivo oppure la vedi come un’integrazione?
e decine La vedo come un’integrazione: sono stra-
di concerti de che dal mio punto di vista credo possa-
in Italia e nel no coesistere. Da curioso della musica ho
mondo.
forse a volte la necessità di ascoltare suoni
diversi, di provare cose inconsuete. Quindi
la musica, che ha il grande pregio di esse-
re una linfa vitale perennemente libera,
ti dà la possibilità di contaminarti conti-
nuamente. Mi sono divertito tantissimo
in quelle due date con l’Orchestra Athena,
anche
nche se è stato un lavoro enorme. Mi di-
verto moltissimo
mo anche con Michele e con
gli Ondanueve:
Ondan L’idea di piazza Plebiscito
era quella di ricreare una sorta di “varietà”,
potesse raccontare di tutto, in cui
in cui si p
si potesse anche scherzare tranquillamen-
te senza n necessità di un ritmo serrato. Ma
MARCO CAROTENUTO
amo anche tantissimo quel ritmo serrato
che ti può ddare la band. Anzi, la band è un
sonoro che amo alla follia, e in cui
muro sonor
ho messo tutto
tu me stesso. Comunque, il
lavoro con M Michele e con Gli Ondanueve
lenza sulle donne, cose che invece sono di- fare, anche se mi rendo conto che si tratta di sicuramente molto interessante: a me
è sicuramen
ventate figlie della tendenza del momento un caso molto isolato. piacerebbe che ne venisse fuori un piccolo
ad essere rapidamente sostituite l’una con concept in cui dal punto di vista sonoro e
l’altra, in una modalità becera in cui ci stan
stan- Te la dai una spiegazione del perché in di atmosfere si senta qualcosa di partico-
no abituando a trattarle
t tt come prodotti di un contesto culturale così pietrificato, lare. Al teatro Cilea probabilmente sarà
consumo. L’unica via percorribile è quindi invece il tuo messaggio arriva? così: anche se si tratterà comunque di un
provare a resistere, prendendo le distanze Forse ha pagato la spontaneità, sentirsi concerto, sono previsti dei momenti spe-
da certe dinamiche. sullo stesso piano dell’ascoltatore, raccon- ciali, sia per la presenza del quartetto che
tare la storia senza la necessità di mettersi per la possibilità che dà il teatro di giocare
Anche perché, se ci confrontiamo su un piedistallo e dire: “Io conosco la storia con immagini che scorrono dietro, con una
con i contenuti della musica e voi no”. Amavo tantissimo in Lucio Dalla scenografia un po’ surreale, in cui ci sono
cosiddetta commerciale notiamo la capacità, direi anzi la premura di raccon- strumenti appesi ovunque, dischi e spartiti
che le tematiche sono sempre molto tare le canzoni prima di suonarle. Mi trovo sospesi nell’aria. Un po’ come a volte imma-
private, autocentrate, autoriferite, con in perfetta sintonia con quel modus ope- gino il cervello: un’infinità di informazioni
pochissimo contatto con i temi sociali. randi: mi piace raccontare cosa ci può es- sospese.
Io credo che sarà qualcosa a cui prima o sere intorno alla canzone, non dietro. Una
poi si arriverà, probabilmente quando que- spiegazione non l’ho trovata, ma so che in So che comunque già fin d’ora tu hai in
sto bisogno sarà impellente per tutti. La re- qualche modo succede una magia. Io abi- programma due tour per il prossimo
altà dei fatti è che, se la maggior parte dei di- to, per scelta, in un quartiere super popo- anno: uno nazionale in solo e uno
ciottenni è in grado di acquistare un iPhone lare. Non mi trovo in un ambiente troppo internazionale con La Maschera…
15 spendendo 1500 euro per avere un tele- morbido: mi piacciono gli eccessi, le cose Sì, è una notizia freschissima, questa, che
fono, questo dà ancora la percezione di una spigolose. Questo è una sorta di Bronx, ma non so ancora quando verrà annunciata.
sorta di benessere, anche se ci si indebita quando scendo al panificio il panettiere mi Non è passata neanche una settimana da
per poterselo permettere. Oggi la maggior dice: “Ma i’ nun ce pozz’ penza’ ca tu si’ ac- quando l’abbiamo saputo, ed è stata proprio
parte delle persone ha la mente annebbiata cussì!” (Ma io non ci posso pensare che tu una sorpresa enorme! Il tour internazionale
totalmente dal capitalismo, dove anche la sia così!). Io amo questo tipo di semplicità. del bando SIAE Per Chi Crea due anni fa è
parte ideologica, anche l’impegno rischia di Mi sentirei di tradire me stesso comportan- stato vinto da Calcutta, era quindi anche
diventare un prodotto di consumo. domi diversamente. difficile immaginare che si potesse avere
accesso a questa opportunità. Ufficio K,
Quest’anno La Maschera ha compiuto Forse una risposta te la sei data. l’agenzia che lavora con noi, aveva pensa-
dieci anni. È presto per fare un bilancio? Parliamo ora di un 2023 che ti ha visto to di partecipare al bando presentando il
In generale i bilanci è piacevole farli tra impegnato in numerosi progetti da progetto del tour internazionale de La Ma-
sé e sé. Non mi sarei mai immaginato, all’i- solista, come la collaborazione con schera, ma come “paracadute” avevano de-
nizio, di poter raggiungere tante persone l’Orchestra Athena, e soprattutto ciso di presentare anche il tour nazionale di
con il tipo di canzoni che faccio. A maggior quella con Michele Maione e gli Roberto Colella, in formazione ridotta. La
ragione, con l’ultimo disco mi ha colpito Ondanueve con Ci inventeremo cosa incredibile è che sono entrati entrambi
profondamente il fatto che canzoni che par- qualcosa in scena a dicembre al teatro i progetti, contro ogni aspettativa, e quindi
lano di Thomas Sankhara [presidente del Cilea di Napoli e che hai presentato in questo mi offre la possibilità di tenere viva
Burkina Faso assassinato, Ndr] o di Mirella e una affollatissima piazza del Plebiscito l’attenzione sul territorio, in una situazio-
Felice [ fondatori dell’associazione Gridas di la sera di Ferragosto, con la complicità ne che porti le mie canzoni in un contesto
Scampia, Ndr] potessero arrivare a così tan- di Lello Arena. Stai esplorando nuove intimo qui in Italia, da Nord a Sud, in teatri
te persone. Questo è il bilancio che mi piace strade rispetto a quello che è stato al massimo di 150-200 posti, per poi partire
104
ROBERTO COLELLA
per il tour internazionale e infine tornare in all’estero raccoglie sempre emozioni forti, in Portogallo. La musica napoletana ha la
Italia con la band. Sarà un anno molto im- perché ovunque ci sono i nostalgici della grande fortuna di raccogliere alcune in-
pegnativo! città che si commuovono ed è sempre mol- fluenze World, ed è quello che noi abbiamo
to bello. Un altro vantaggio infatti è che il fatto più spesso. C’è comunque la possibili-
Una cosa che mi ha sempre colpito è napoletano è ovunque. Abbiamo trovato tà di ballarla anche se non la capisci, per cui
il reciproco amore tra te e la tua città: napoletani in ogni luogo in cui abbiamo non è male!
già parecchi anni fa, non ricordo in suonato, tranne forse solo in Corea del Sud!
quale occasione, mi impressionò Un’altra delle cose che mi hanno sempre
vedere le parole di alcune tue canzoni Pino Daniele aveva trovato nella fusion colpito è la tua capacità di dare nuova
su striscioni appesi tra i palazzi dei un punto di contatto con l’ambiente vita a pezzi altrui reinterpretandoli
Quartieri. Però i temi che tratti sono internazionale. Per te questo punto come se fossero stati scritti da te.
tutt’altro che locali, anzi. Come concili di contatto potrebbe essere la musica Durante il lockdown hai dato vita
locale e globale, come riesci a portare la africana? all’album ISOLAMENTE che raccoglie
tua musica oltre i confini della tua città? Sì, anche se chiaramente non ha la stes- brani della canzone napoletana (ma
Quello che in tanti vedono come un li- sa forza di essere di tendenza rispetto alla non solo) tra cui una T’agge purtato ’na
mite, e cioè l’uso della lingua napoletana, fusion all’epoca di Pino. Oggi, per esempio, rosa che è da brividi. Ma soprattutto
è invece a tutti gli effetti un punto di forza: i Nu Genea che si esprimono attraverso la voglio ricordare il lavoro che hai fatto
oggi l’artista nazionale più ascoltato dopo musica dance hanno trovato un linguaggio su ’O Vient’ di Clementino, tanto che
Sferaebbasta è Geolier, che canta in un ottimo per rappresentare Napoli, e riescono la versione ufficiale di quel brano è
napoletano ancora più stretto rispetto a a fare il pieno ovunque. Ma là chiaramen- diventata la tua…
quello che usiamo noi. Nel mio caso, io ho te si parla di sound. Anche nel caso de La Clemente è assolutamente un fuoriclasse
semplicemente tentato di sintetizzare delle Maschera il sound è predominante, anche anche dal punto di vista umano, oltre che
tematiche che mi stavano a cuore nella lin- se la massima importanza viene data al te- musicale. Quella a cui ti riferisci è una cosa
gua che parlo quotidianamente. Amarcord, sto e al racconto. Ci sono momenti di puro che mi ha lusingato tantissimo, e che non
ad esempio, è un pezzo che ho scritto quan- sound che all’estero incuriosiscono sempre mi aspettavo. Mi hanno mandato più volte
do avevo ventidue anni, ed è uno dei brani tanto. Noi abbiamo avuto molta fortuna in suoi video dal vivo in cui la canta, e anche
che suonato fuori Napoli, in altre regioni o Francia, incredibilmente in Corea, e anche lui stesso ha pubblicato sulla sua pagina ’O
Vient’ nella mia versione, dichiarando che la
Chitarra, strofa da me tradotta e cantata in napoleta-
pianoforte, basso,
Roberto Colella
no era diventata quella ufficiale. Per quan-
è anche un to riguarda gli altri brani, nel 2020 in piena
preparatissimo pandemia non aveva senso far uscire pezzi
polistrumentista. inediti, ed è stato più utile far girare musica
e far girare hype facendo pezzi altrui. È sta-
to un esperimento di totale libertà. Stando a
casa mi sono divertito a giocare e a mesco-
lare i brani con cui sono cresciuto con quelli
che si cantano nel mio quartiere. Ho preso
il neomelodico Gianni Celeste, mescolando
Te credevo sincera e cantando il verso Sen-
za ’e te so’ ’na vela stracciata con la base di
Stairway To Heaven, o cantando Nino D’An-
gelo sulla base di River Flows In You di Yiru-
ma. In realtà anche in Nun t’aggia perdere
di Pino Mauro, le parti di chitarra sono dei
licks di Jimi Hendrix!
105
DISCOGRAFIA DI FRANCO SETTIMO E VITO VITA
LA DISCOGRAFIA
DI FRANCO
CALIFANO
107
DISCOGRAFIA ITALIANA FRANCO CALIFANO
me, l’amore (so’ distrutto) Minuetto (Califano-Baldan Aranda) / Il campione
(Califano-Vaona-Cavallaro) / Bembo) (Califano)
Felici noi (Califano-Savio) / Franco Califano: voce, chitarra LP Ricordi SMRL 6216; 1977
Domani che ne so (Califano- acustica
Savio) / Notti d’agosto LP CGD 69215; 1975
(Califano-Savio) / Eri mia
(Califano-Vaona-Cavallaro) / La
malinconia (Califano)
LP CGD 69123; 1975
Me ’nnamoro de te / Tutto il
resto è noia
45 giri Ricordi SRL 10832; 2/1977
(Califano-Bongusto); Un grande
amore e niente più (Califano-
Mattone-Wright-Di Capri); Una
serata insieme a te (Califano-
Day-Goodison-Hiller-Leslie);
108
FRANCO CALIFANO DISCOGRAFIA ITALIANA
me porta’ a casa (Califano- (Califano-Baldan Bembo) /
Marrocchi) / Autostop Reginella (Bovio-Lama) /
(Califano-Wright) / L’amazzone Semplicemente (Califano-Del
di ieri (Califano-De Sanctis- Giudice) / Auguri (Califano-
Varano) / Avventura con un Malgioglio-Castellari) / Cos’è
travestito (Califano-Savio) l’età (Califano-Zaneli-P.
LP Ricordi, SMRL 6241¸1979 Calabrese-Musumarra) /
La firma di Antonello De Parliamone (Califano-Ullu)
Sanctis per Alla faccia del tuo / Ma (Califano-Murolo-G.
uomo e L’amazzone di ieri è Lombardi)
presente in SIAE ma non in LP Ricordi SMRL 6277; 1981
copertina
Buio e luna piena / La luna in IO PER AMARTI…
metropolitana Io per amarti (Califano-
45 giri Lupus LUN 4928; 1982 Malgioglio-Piccoli) / Quando
comincia la notte (Califano-
Piccoli) / Stasera sono solo
(Mattone-Califano-Mattone)
/ Ah! L’amore (Califano-
Evangelisti-Cantini) / Stavamo
bene (Califano-Pardini-Varano)
/ Canzone va (Califano-
Abbate-Abate) / Ragazzo mio
(Califano-Artegiani-Marrocchi)
La mia libertà / Non so fare / Sulle scale di S. Martino
…TUO CALIFANO di più (Califano-Abbate-Abate)
Chi sono io (Califano-Natili- 45 giri Ricordi SRL 10935; 1981 / Il cielo dov’è (Califano-
Polizzy) / Mentre fuori Artegiani-Marrocchi-Artegiani)
piove (Califano-Malgioglio- CALIFANO IN CONCERTO / Formato 6x6 (Califano-
Castellari) / La solitudine La musica è finita / Da molto Pardini-Varano) / Come te
(Califano-Mattone-Micalizzi) lontano / Un grande amore e è impossibile (Califano-
/ Io continuo a pensare a te niente più / Vivere per vivere Marsella) / Passano gli anni
(Califano-Pintucci- Mattone) / Minuetto / Una ragione di (Califano-Marrocchi)
/ Ce stanno altre cose più / Baciami per domani / Produzione: Califfo
(Califano-Savio) / Guapparia Semo gente de borgata / E LP Lupus LULP 14915; 1983
(Bovio-Falvo) / Amore sacro la chiamano estate / Questo
amor profano (Califano- nostro grande amore / Una
Bellini-Balducci) / Un uomo da serata insieme a te / Amore
buttare via (Califano-Migliacci- amore, amore amore / La
Mattone) / Causa mancato malinconia / Bimba mia / Io
matrimonio (Califano- BUIO E LUNA PIENA me ’mbriaco / Buio e luna
Pizzamiglio-Malgioglio- Buio e luna piena (Califano- piena – La mia libertà / Io
Castellari) / La porta aperta Artegiani-Marrocchi) / Angela nun piango / L’urtimo amico
LP Ricordi SMRL 6261; 1980 (Lauzi-Califano-Lauzi) / va via / Me ’nnamoro de te
Separazione scontata / Tutto il resto è noia / Tac /
(Califano-Malgioglio-Castellari) Guapparia – Reginella
/ Veri eroi (Califano- Produzione: Califfo
Gabbiano-Varano) / Sarai LP Lupus ALULP 21913; 1982
mia (Califano-Marchese) / Registrato dal vivo al Blue Io per amarti / Buio e luna
La luna in metropolitana Moon di Ogliastro Marina piena
(Califano-Artegiani-Marrocchi) 45 giri Lupus LUN 4947; 1983
/ Occupate le palestre
(Califano-Abbate) / Di’ a quel
tuo amico (Califano-Varano)
/ Una storia di più (Califano-
Sharade) / Finito (Califano-
Sharade)
LA MIA LIBERTÀ Produzione: Califfo
La mia libertà (Califano- LP Lupus LULP 14909; 1982
Marrocchi-Marrocchi) / Ma che
musica (Califano-Varano) /
Non so fare di più (Califano-
Marrocchi-Marrocchi) /
Boh! (Califano-Malgioglio- La musica è finita / E la
Varano) / Bambina del nord chiamano estate IMPRONTE DIGITALI
45 giri Lupus LUN 4939; 1982 Impronte digitali (Califano-
109
venga sul sito eurekaddl.hair
DISCOGRAFIA ITALIANA FRANCO CALIFANO
Piccoli) / Il cantante / L’avventuriero (Califano- dire A (Comme au cinema)
(Marrocchi-Califano-Marrocchi) Abbate-G. Lombardi) / Se (Califano-Moreau-Musumarra)
/ Padroni di una notte niente niente m’innamoro 45 giri Ricordi SRL 11071; 2/1988
(Califano-Artegiani-Marrocchi) (Califano-Sanjust-Piccoli)
/ Ho giocato con il tempo / Teneramente (Califano-
(Califano-Gabbiano-Del Ciccaglioni) / Torna insieme al
Giudice-Califano) / Appunti tuo ragazzo (Califano-Brandi)
sull’anima (Califano-Piccoli) / / ’Na sera così (Califano-Savio)
Amare è (Califano-Artegiani- / Non si può leggere nel cuore
Marrocchi) / Al mio bazar (Califano-Savio) / Il professore
(Califano-Pardini-Varano) / (Califano-Palattella) / Un porto
Quando è notte (Califano- di mare (Califano-Pardini-
Artegiani-Marrocchi) / Da solo Varano-Conrado) / D’ora COPPIA DOVE VAI
(Califano-Marrocchi-Artegiani- in poi (Califano-Artegiani- Il cuore al chiodo (Califano-
Marrocchi) / Riflessioni Marrocchi) Del Giudice) / Uomini del sud
(Califano-Abbate- Abate) LP/CD Ricordi SMRL/CDMRL 6370; 1987 (Califano-Pardini-Conrado) /
LP Lupus LULP 14916; 1984 In SIAE L’avventuriero è IO Mia dolce malattia (Califano-
depositata con il titolo Io per le strade di quartiere / De Sanctis-Evangelisti-Cantini)
L’avventuriero del sud. Ti aspetto domani (Califano- / E l’amore nasce (Califano-
Teneramente è accreditata al Del Giudice) / Sulle dita di Malgioglio-Castellari) / Buona
solo Califano, sia per il testo sia una mano (Califano-Pardini- fortuna a noi (Never Gonna
per la musica Conrado) / Vivere e credere Fall in Love again) (Califano-
(Califano-Del Giudice-Califano) Malgioglio-Carmen) / Amanti
/ Fortunatamente (Califano- anonimi (Pardini-Califano) /
Mingardi) / Non puoi dire A Pago io (Califano-Marinangeli-
(Comme au cinema) / Poeta Maddlone) / Mezza Roma
saltimbanco / Le donne (Pardini-Califano-Conrado) / Si
italiane (Piccoli-Califano- va (Califano-P. Bezzi-V. Bezzi) /
Piccoli) / Ieri con la testa di Un ricamo ner core
oggi (Califano-Pardini-Fasano- LP/CD Ricordi SMRL/CDMRL 6403;1989
…MA CAMBIERÀ Berlincioni) Per Mia dolce malattia il
Per una donna (Califano- LP/CD Ricordi SMRL/CDMRL 6378; 1988 nome di Antonello De Sanctis,
Artegiani-Marrocchi) / Uomini accreditato in SIAE, non
di mare (Califano-Pardini- è riportato in etichetta e
Varano) / Ma cambierà copertina; analogamente per
(Califano-Pardini-Varano- Io per le strade di quartiere Paolo e Vittorio Bezzi per Si va
Conrado) / Bimba bomba (Califano-Cutugno) / Non puoi Califano con Charles Aznavour.
(Finà-Califano-Finà) / Non
so vivere a metà (Califano-
Artegiani-Marrocchi) /
La musica (Califano-
Pardini-Varano-Conrado) /
Dicitencello vuie (Fusco-
Falvo) / È meraviglioso
(Pardini-Califano-Conrado) /
Emotività (Pardini-Califano-
Conrado) / Per noi romantici
(Pardini-Califano-Conrado) /
Attimi (Califano-Del Giudice)
LP/CD Ricordi SMRL/CDMRL 6353; 1985
ARCHIVIO DEL GIUDICE
110
FRANCO CALIFANO DISCOGRAFIA ITALIANA
ARCHIVIO GRIECO
ARCHIVIO GRIECO
ARCHIVIO GRIECO
Lauzi-M. Fabrizio) / Il lupo (Califano-Laurenti-Gaudino)
bianco (Califano-Artegiani- / Vino bianco vino nero
Marrocchi) / L’indifferenza (Califano-Laurenti) / Grandi
(L’indifference) (Califano- nell’addio (Califano-
Vidalin-Bécaud) / America Laurenti) / Vattene (Califano-
(Califano-Del Giudice) / Donna Laurenti-Palazzolo) / Fori la
io ti amo (Califano-Evangelisti- porta (Califano-Laurenti) /
Cantini-Lopez) / Via Sistina Fenomeno (Califano-Laurenti)
CD/LP Ricordi CDMRL/SMRL 6414; 1990 / Platonia (Califano-Laurenti-
Corbi) / Coccole (Califano)
FRANCO CALIFANO IN CONCERTO DAL CD/LP Nuova YEP Record 475903 2/1; 1994. Il
BLUE MOON DI OGLIASTRO MARINA vinile solo in edizione promozionale
Via Sistina (Califano-P. e V. Me ’nnamoro de te / Tac /
Bezzi) / La nevicata del ’56 L’ultima spiaggia / Un’ estate
(Califano-Vistarini-Lopez- fa (Califano-Delanoë-Fugain)
Cantini) / La malinconia / La musica
45 giri Ricordi SRL 11105; 1990. Disco stampato è finita / Auguri / Er tifoso /
in tiratura limitata, venduto esclusivamente nei negozi Tutto il resto è noia / Io per
Gasponi amarti / Appunti sull’anima
/ Attimi / Sto con lei /
Bimba mia / La solitudine /
Minuetto / Moriremo ’nsieme
SE IL TEATRO È PIENO CD Fonit-Cetra CDL 334; 1992
Quando la sera (Califano-
Sharade) / Spassiunatamente
(P. Conte) / Mezzogiorno è GIOVANI UOMINI
(Califano-Funari-Califano) / Uomini (Califano-Laurenti)
Se il teatro è pieno (Califano- / Una preghiera (Califano-
Sharade) / Un uomo grande Laurenti) / Stando alle regole
(Califano-Bindi) / Il parto in (Califano-Laurenti) / Giovani
aeroplano (Califano-Sharade) / I libri di Hemingway
/ La fedeltà (Califano- (Califano-Laurenti-Gaudino)
CALIFANO Artegiani-Marrocchi) / Si ta’ / L’amore muore (Califano-
La nevicata del ’56 / vuo’ scurda (P. Conte) / È tutto Laurenti) / Aspettando
Er traffico (Califano-P. inutile (Cascapera-Califano) l’amore (Califano-Laurenti) / Se
Bezzi-V. Bezzi) / Pallina mia / La passione (Califano-Del è vero che c’è un Dio (Califano-
(Califano-Artegiani-Marrocchi) Giudice-Dibì) MA IO VIVO Laurenti) / Giovani d’estate
/ Animali soli (Califano- Data matrici: 8/10/1991 Giovani (Califano-Laurenti- (Califano-Del Giudice) / Che
Vistarini-Lopez-Vicari) / Un CD/LP Ricordi CDMRL/SMRL 6443; 1991 Gaudino) / Razza bastarda fine hai fatto cantautore
amore nato ieri (Califano- (Califano-Laurenti) / Napoli (Califano-Laurenti-Bongusto) /
111
DISCOGRAFIA ITALIANA FRANCO CALIFANO
Che t’aggia di’ (Della Gatta- Califano con Gianni Sanjust e Mia Martini.
Nardella)
CD NAR International 04429 5002-2; 1995
Ristampato nel 1997 con il
titolo ASPETTANDO L’AMORE
(NAR 21062)
112
FRANCO CALIFANO DISCOGRAFIA ITALIANA
Franco Califano con Pago Laurenti) / Due strade
Un’estate fa (Une belle parallele (Califano-Laurenti-
histoire) Gaudino) / E la chiamano
CDs Red Rose Records RR02/08; 2008 estate / Solo e innamorato
(Califano) / La nevicata del ’56
/ Un tempo piccolo – Smooth
jazz version with sax
CD Audacia-Sony Music 88697537192; 2009
113
NEL PROSSIMO NUMERO
LUCIO PER GLI AMICI PETER GABRIELL MARCOO MASINI
La discografia completa di tutte le È tornato con unu grande album,
a Intervista esclusiva
esclusivva a un cantautore da
collaborazioni di Lucio Battisti come p
ripercorriamo i primi anni de
ell’artista
dell’artista sempre nel cuore del pubblico italiano.
produttore, autore, arrangiatore, inglese, pien
ni di capolav
pieni vori
capolavori
musicista e corista. Anche le più immmortali.
immortali.
misteriose.
BBATTISTI-PANELLA
ATTISTI-PPANELLA MARILYN
N MONRO
OE
MONROE JULA D
JULA DEE PPALMA
ALMA
Elegantete,, trasgressiva,
Elegante, tras
trasg
gressiva, sensuale. Una delle
I cinque album della coppia più malinconica,
Una diva malinc conica, una dea
d che più grandi cantanti
canta
anti italiane di sempre..
misteriosa della muusic italiana
musica nell suo breve
b passaggio terrestre
raccontati da cinque
q artisti
artis diversissimi ha sfiorato anche la musica,
tra loro. lanciaando brani scolpiti nella
lanciando
memoria collettiva.
sarà
«Vinile»
in edicola
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febbra
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disponibile anche in versione digitale
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FLAVIO GIURATO È UNO DEI
dal 28io
NO NON È NOIA NOSTRI CANTAUTORI PIÙ
MISTERIOSI: POCHI DISCHI
febbra
O ALL’ATTIVO E SPORADICI
O NON HA SCRITT
FR ANCO CALIFAN O IL RESTO È NOIA CONCERTI EPPURE QUANDO
SCA
SOLAMENTE TU TT
OGRAFIA COME
SALE SUL PALCO LA PAROLA
S VEDIAMO CHI CI CA
E TAC. LA SUA DISC CE MOLTO VASTA D’ORDINE È MAGNETISMO.
VE
CANTAUTORE È INONI E MONOLOGHI, ECCO IL SUO RACCONTO IN TASSATIVE
LE RADIO ER ANO TA: NESSUN
E RICCA DI CANZ DETTAGLIO. UN’INTERVISTA ESCLUSIVA.
AN NI SE SS AN
ECCOLA IN NEGLI RI I TRE MINUTI
BR ANO CHE SUPE ALLORA CHE
DI DURATA . ECCO
VENTÒ UN
E SE TORNASSIMO? PAUL SIMON SI IN DUE MINUTI
VA
BR ANO CHE DURA TRO SECONDI.
E SETTANTAQUAT
LO STORICO QUARTETTO PUNK- K-
ROCK ITALIANO DEI CCCP
FESTEGGIA IL QUARANTESIMO O
ANNIVERSARIO DALLA PRIMA A
PUBBLICAZIONE DISCOGRAFICA A
E “MINACCIA” IL RITORNO.
CELEBRIAMO O ESORCIZZIAMO O
LA COSA CON LA DISCOGRAFIA A
NEL POP DEI LORO VINILI. NOI CHE AMIAMO
NON HA RIVALI SOLO TE
ELTON JOHN È DA CINQUAN
T’A CANTAUTORI A TRE ZERI LA SECONDA PARTE DELLA
IL RE DEL POP MONDIALE. NNI DISCOGRAFIA DI SERGIO ENDRIGO, I
HA COMPOSTO BR ANI IMM DISCOGRAFIE DI VASCO PRIMI ANNI SESSANTA CON
COME YOUR SONG E BOR ORTALI LO SAPEVATE CHE NELLE DRÉ, RINO GAETANO L’ETICHETTA TAVOLA ROTONDA DI
RIZIO DE AN
NONCHÉ ALBUM CAPOLA DER SONG ROSSI, FAB I CI SONO DISCHI NANNI RICORDI E POI ALLA RCA DI
VOR
GOODBYE YELLOW BRICK I COME E TANTI ALTRI CANTAUTORIA DI EURO? ROMA. I PRIMI GRANDI SUCCESSI E
CHE VALGON O MIGLIA
QUI TROVATE I PRIMI SEI ROAD. TORI CON DISCHI RARI DISCHI ANCORA OGGI VENERATI.
DI CARRIERA RACCONTA NI
AN ECCO SESSANTA CANTAU COSTOSI.
TI IN VOLTE MO
E A VO LTO
DET TAGLIO.
LA FAMIGLIA REALE
DELLA PSICHEDELIA USA
DE
PA KANTNER E GRACE SLICK, OLTRE
PAUL
CHE CON I JEFFERSON AIRPLANE E
ST
STARSHIP, HANNO PUBBLICATO DISCHI
CO SOLISTI E IN COPPIA. SONO SOLO
COME
POCHI ALBUM MA ENTRATI
P
PREPOTENTEMENTE NELLA STORIA
DELLA MUSICA CALIFORNIANA.