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N SP
IL MIO
ANNO 34
IL MIO CAVALLO NUMERO 404
NOV/DIC 2023
€ 5,90
100%
ECOLOGICA
E
ECI
ALE
CAVALLO
EQUITAZIONE
TECNICA
Gestire l’imprevisto
ADDESTRATORI
SBAGLIANDO
PADDOCK
Come ridurre i rischi
ALIMENTAZIONE
DIETA A RIPOSO
Come controllarla
VIAGGIO
OMAN
Il fascino del deserto
IPPOVIE
MONTE GRAPPA
Vie della Grande Guerra
PREZZI ESTERI - CH Ticino CHF 12,10
P.I. 27-10-2023
BIMESTRALE
VETERINARIA
LA TOSATURA
Luci e ombre
Istruzioni complete
IMPARIAMO
LA LEGGE
I LIMITI DELLA FIDA
A COMUNICARE
L’importanza del lavoro da terra
SOMMARIO
n. 404 - Novembre/Dicembre 2023
38 44
AD
SP EST
D
EC RA
IA TO
LE R
I
10 16 68
IN PRIMO PIANO EQUITAZIONE AMERICANA BENESSERE VITA DI SCUDERIA
10 Magia 20 ABC
Assetto perfetto
64 74 Approfondimenti
Per un piede sano
Nessun dubbio... sono baio!
38 Viaggi 82 Alimentazione
Oman Gestire il riposo
44 Speciale 20
Addestratori
86 Sbagliando si impara
EQUITAZIONE INGLESE Paddock sicuro
54 Ippovie
88 Attività ENGEA
Anello Monte Grappa
58 Razza
24 Tecnica
Cross Country
86 Club Liberty
Bardigiano
28 ABC 90 Il cavallo e la Legge
I limiti della fida frazionata
34 Imprevisti sotto controllo
30 I consigli dell’istruttore
Il trotto
RUBRICHE
28 Stampata su carta
Versatility
Ranch & Stock Horse
Il Versatility Ranch & Stock Horse
promuove corsi di formazione per tutte
le discipline della Monta Western.
info@versatilityranch.com
Equestri
FEDERICO GATTI
E JESSICA NOVELLI
Equestri è la community di amazzoni
e cavalieri che vogliono creare una
connessione con la mente del cavallo e
diventare il suo punto di riferimento in
ogni situazione.
www.equestri.it
Ippic
MASSIMO GARAVINI
Istruttore Federale di III livello di Merito,
Istruttore di Dressage, Tecnico Federale.
Ippic (Istituti Professionali
Per Il Cavallo) è una associazione che si
occupa prevalentemente di formazione
professionale, cercando e creando
nuove opportunità in Italia e all’estero.
www.ippic.it
Associazione
Transappenninica
LEONARDO DORI
Guida e allevatore di Purosangue Arabi
da trekking ed endurance, L’Associazione
Transappenninica organizza grandi
viaggi a cavallo di gruppo attraverso
l’Italia.
leonardodori55@gmail.com
E.n.g.e.a.
Ente Nazionale Guide
Equestri Ambientali
Opera nel mondo sportivo, sociale
ed ambientale allo scopo di rendere
l’equitazione uno sport fruibile a tutte le
categorie sociali.
www.cavalloecavalli.it
segreteria@sitogea.net
IL NOSTRO VETERINARIO
Dott.ssa EMANUELA VALLE
Dip. Scienze Veterinarie
Università di Torino
emanuela.valle@unito.it
IL NOSTRO LEGALE
Avv. GIULIO MUCELI
Studio Legale Muceli Murreli
studiolegalemucelimurreli@gmail.com
4 | Il mio Cavallo
In questo mese TEMPO DI PASTONE
NO AI MALI
DI STAGIONE
P roteggiamo il nostro amico
dai colpi di freddo coprendo-
lo bene prima di uscire dal box
per iniziare il lavoro e riscaldia-
molo per bene al passo prima di
togliere la coperta. A fine lavoro,
passeggiamolo a lungo prima di
riportarlo in scuderia, utilizzan-
do una coperta da passeggio, ma
non lasciamogli la coperta umida
addosso troppo a lungo. Per aiu-
tarlo ad asciugarsi prima possia-
mo tamponare le zone sudate con
del fieno o della paglia.
ASCIUTTI E PULITI
I n inverno non è possibile fare
la doccia al nostro cavallo. Per
tenerlo pulito serve olio di gomi-
to! Brusca e striglia passate quo-
tidianamente prima e dopo l’atti-
vità lo mantengono pulito. Se ci
sono macchie ostili usiamo acqua
tiepida in quelle zone specifiche.
Un ottimo alleato per la pulizia
invernale è lo shampoo secco.
PULIZIA IN SELLERIA
P rima che le giornate diven-
tino troppo corte e umide,
puliamo in modo approfondito
tutta l’attrezzatura.
Il mio Cavallo | 5
NEWS DAL MONDO EQUESTRE
INFO
https://feiradagolega.com/
6 | Il mio Cavallo
NEWS DAL MONDO EQUESTRE
25 E 26 NOVEMBRE In libreria
Il mio Cavallo | 7
COLLABORAZIONI | ACSI ed Equitazione in Armonia
La nuova
Con l’inizio del nuovo anno sportivo,
il Settore Equitazione di ACSI
APS, Ente di Promozione Sportiva
riconosciuto dal CONI,
istruttori
inizia una nuova strada grazie alla
sancita collaborazione
con Equitazione in Armonia
8 | Il mio Cavallo
Per saperne di più:
Per la filosifia
www.equitazioneinarmonia.it
Per info e iscrizioni
form.acsiequitazione@outlook.it
DEBORA DECUZZI E MATISSE
nelle attività equestri con rispetto della loro il corso istruttori verterà soprattutto sul sape- Nei prossimi numeri
natura, psicologia e biomeccanica. Per fare re insegnare queste basi. I livelli successivi entreremo più nello
specifico della
un esempio, gli animali dovranno poter avere porteranno i docenti ad aumentare le proprie Accademia
a disposizione un paddock ogni giorno, esse- abilità tecniche a cavallo e da terra, nelle varie di Equitazione in
re in buone condizioni psicofisiche, utilizzare i discipline equestri (Salto Ostacoli, Dressage, Armonia in ACSI.
finimenti più adatti a loro e quelli più gentili in Campagna), oltre a saperle trasmettere agli
base all'attività svolta. allievi.
La PEDAGOGIA è un aspetto molto impor- La FORMAZIONE degli istruttori avverrà
Inquadra il QR Code
tante, gli istruttori si formeranno per essere anche sfruttando la tecnologia, per aiutare
bravi insegnanti. Per accedere al primo livel- che si trova distante, tramite video corsi, mate-
lo di istruttore sarà necessario dimostrare di riale di studio da completare in parte a casa, in
avere superato una parte di prerequisiti det- supporto alla parte pratica, ovviamente indi-
ta Foundation, comprensiva di parti teoriche, spensabile, portando gli allievi a livelli equestri
pratiche in libertà, alla corda ed in sella, mentre e pedagogici con standard di qualità elevati. ■
Il mio Cavallo | 9
MAGIA
NESSUN DUBBIO...
SONO BAIO!
Maestoso ed elegante il baio, uno dei mantelli
ancestrali, è il più diffuso.
Questo colore caratterizzato dal manto marrone
e dai crini neri, racchiude in sé mille sfumature,
tanto da renderlo unico
10 | Il mio Cavallo
Il mio Cavallo | 11
UN MANTELLO COMPOSTO
Esistono varie tonalità di baio, quello
chiaro e quello scuro, tendente al nero.
Possiamo trovare anche il ‘baio sopra
sauro’ con le estremità nere, ma crini
e manto della stessa tonalità.
EQUITAZIONE AMERICANA | La sella
16 | Il mio Cavallo
Grandi e grosse Il fusto è lo scheletro
La prima cosa che salta all’occhio osservan- della sella, quella
struttura in legno
do questo tipo di sella sono le sue dimensioni formata da arcione,
decisamente ampie, così come il peso piutto- pomolo, barre e arco
sto importante seppur proporzionato rispetto posteriore.
al cavallo che la indossa. È uno strumento da
lavoro per cui la dimensione è sinonimo di
comodità sia per il cavaliere che per il cavallo
poiché la superficie così ampia riesce a distri-
buire il peso evitando al cavallo indolenzimenti
e fiaccature. Il peso, dovuto al materiale per
irrobustirla, la rende stabile.
Il fusto P o m o lo e la
zo
La prima parte da prendere in considerazio-
ne studiando le selle è il fusto. Si tratta dello La forma del pomolo si differenzia a seconda dell’uso che ne deve
scheletro della sella costituito dall’unione di fare il cowboy. Può essere più o meno inclinato al fine di facilitare l’ag-
diverse parti rigide, le migliori in legno e budel- gancio del lazo in base alla tipologia di quest’ultimo. Esistono infatti
lo: pomolo, arcione, barre e arco posteriore. diversi tipi di lazo:
● Hard and fast tie roper: è un lazo corto (10-12 metri circa) utilizza-
Ne esistono di diversi modelli le cui differenze Si usa soprattutto nelle praterie a perdita
spesso si rifanno più a un fattore prettamente d’occhio tipiche del West. In questo caso è
pratico e definito dal lavoro senza mai perde- possibile dare all’animale preso al lazo più
re di vista la parte estetica. gioco. Il pomolo non è inclinato e la testa è
Il lavoro del pomolo, però, è altamente fun- piatta nella parte superiore.
zionale: serve a permettere al cowboy di
ancorare il lazo con cui viene catturato il
bestiame. Questo vale per le selle da Roping; Il pomolo è uno dei
per quelle da Cutting più rialzato e diritto, inve- tratti distintivi delle
selle western. Nasce
ce, la funzione è donare al cavaliere un facile con la funzione di
punto di appiglio per potersi tenere. È quin- fissare il lazo durante il
di necessario che questa parte della sella lavoro con il bestiame.
sia solida e che la sua struttura e inclinazione
possano facilitare le diverse attività.
Arcione
È una struttura robusta a forma, come sug-
gerisce il suo nome, di arco. L’arcione si trova
nella parte anteriore della sella e su di esso
viene fissato il pomolo. A seconda della fun- Oggi le selle western Barre
zione specifica per cui viene utilizzata la sella, vengono utilizzate Si tratta dei due pezzi che appoggiano sul
anche nel lavoro
l’arcione può assumere forme diverse. Ma in maneggio e nelle dorso del cavallo. Quando acquistiamo una
non solo, è il nostro cavallo a dirci quale sia competizioni dedicate sella assicuriamoci che le barre siano ade-
l’arcione più adatto alla sua conformazione alle specialità di monta guate alla morfologia del cavallo. Controlliamo
americana.
per non rischiare fiaccature, ovvero escoria- lunghezza, inclinazione e sagomatura di que-
zioni, nella zona del garrese. Per essere sicuri ste ultime per non rischiare di far del male al
che la misura sia quella giusta calcoliamo che nostro compagno di lavoro. Lo spazio vuoto
tra il garrese e l’arcione ci siano sempre alme- tra le due barre deve essere proporzionato
no 4 o 5 centimetri di 'aria'. all’ampiezza della sua schiena poiché, proprio
Il mio Cavallo | 17
EQUITAZIONE AMERICANA | La sella
dell’arcione quino ha libertà di movimento. Un altro fatto ne spinto al centro della sella.
e presenta un seggio importante è che questo spazio vuoto per- ● Backward Slant seat: inclinato all’indietro.
piuttosto profondo. mette la dispersione del calore. Alle barre Il cavaliere viene spinto indietro.
sono attaccati gli staffili, chiamati fender, che
hanno la funzione di sorreggere le staffe. I quartieri
Si tratta di due rettangoli di cuoio posizionati
Arco posteriore sotto le barre. Nella parte anteriore e posterio-
Chiamato anche cantle, l’arco posterio- re del quartiere sono fissati i quartierini.
re (come il suo compare anteriore) assume
forme diverse a seconda dell’utilizzo finale Le staffe
della sella, ma anche dalla sua tradizione di Le staffe delle selle western sono diverse in
fabbricazione: diverse ad esempio per sel- merito all’uso, da molto ampie per le selle da
le pensate in California (più alto), e più basso Pleasure, medie per il Reining a quelle oxbow
...E QUELLA per quelle del Texas, ma in generale la forma tonde e strettissime del Cutting, fornite di
DA ROPING è determinata dall’uso. una panca (la parte sopra cui poggia il piede)
Questa specialità È saldamente fissato alle barre e la sua altez- ampia. Hanno questa forma per garantire il
prevede che il za è molto variata negli anni. Se un tempo massimo di sicurezza e stabilità.
cavaliere catturi era molto alto (come è ancora oggi per le
un capo con il lazo. selle spagnole), con il passare degli anni la Il sottopancia
È importante quindi sua inclinazione si è ridotta per permette- Si tratta di una striscia di cuoio, crine o cor-
la funzione del re ai cowboy di scendere in modo più agile. da la cui funzione è quella di fissare la sella al
pomolo al quale Circa il materiale, il fusto può essere in legno, dorso del cavallo in modo che non si muova
il lazo deve essere in carbonio, in plastica o in fibra di vetro che lo né avanti e indietro, né lateralmente.
velocemente legato rendono più leggero.
ed è fondamentale
La parte su cui
che il cowboy possa Il cuoio poggia il piede
agilmente scendere. Una volta assemblato il fusto viene ricoperto nella staffa, ossia
La sella giusta, di cuoio che lo rende contemporaneamente la panca, è ampia
quindi, è povera morbido e solido. Vediamo così le parti della per garantire
sicurezza
di imbottitura, con sella 'in superficie'. e stabilità
un arcione alto e un al cavaliere.
seggio molto basso Il seggio
e arrotondato. Si tratta della parte centrale della sella sopra
Il pomolo, invece, è la quale siede il cavaliere. Esistono diversi tipi
lungo per facilitare di seggio a seconda della sua forma:
le operazioni ● Flat seat: il seggio è piatto e il cavaliere ha
18 | Il mio Cavallo
r ag g i x
la s e ll a ai POMO
CHEYENNE ROLL
PALETTA ARCIONE
SEGGIO
QUARTIERINO POSTERIORE
GONNELLINO
QUARTIERINO ANTERIORE
SOTTOPANCIA
SECONDO SOTTOPANCIA
STAFFA
DA SAPERE
Le selle western sono
in cuoio e, spesso,
sono abbellite
da inserti in altro
materiale oppure
lavorate.
Assicuriamoci di Conoscere a fondo la struttura della sella è o meno confortevole. Una sella della misura
mantenerle sempre importante per diventare buoni cavalieri poi- o dalle fattezze sbagliate potrebbe causare
pulite e ingrassate ché montare significa, prima di ogni altra cosa, forte disagio al nostro amico non mettendolo
per non rovinarle conoscere e capire il proprio cavallo. nella condizione idonea per lavorare e colla-
perché continuino ad Questa comprensione passa anche attraverso borare e, soprattutto, andrebbe a ledere il suo
essere confortevoli gli strumenti che usiamo per montare poiché benessere che, invece, deve sempre essere
per il cavallo. possono rendere la vita del nostro amico più al primo posto. ■
Il mio Cavallo | 19
ABC DELL’EQUITAZIONE | Come stare in sella
Assetto perfetto
20 | Il mio Cavallo
C on il termine posizione si intende la
distribuzione delle varie parti del cor-
po in sella. Mentre per assetto intendiamo
l’utilizzo della posizione. In pratica, possiamo
avere una buona posizione, ma non un altret-
tanto efficace assetto se non siamo in grado
di utilizzare al meglio le parti del nostro corpo.
Insomma, per diventare dei buoni cavalie-
ri dobbiamo imparare a ‘sentire’ il cavallo. In
ogni caso l’utilizzo corretto della nostra posi-
zione in sella è ciò che, più di mani e gambe,
ci può fare ottenere il miglior risultato con il
minor aiuto, che in fondo è l’essenza della buo-
na equitazione.
Il mio Cavallo | 21
ABC DELL’EQUITAZIONE | Come stare in sella
Posizioniamoci su
una linea al centro
del maneggio e
iniziamo il nostro
esercizio, quello
cioè di fermare
il cavallo
utilizzando solo
il peso del corpo
prima al passo
e poi al trotto.
22 | Il mio Cavallo
BADIFARM.COM
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EQUITAZIONE INGLESE | Cross Country
Un allenamento
completo Il cross country è la parte più
adrenalinica del concorso
completo; alleniamoci al meglio
per affrontarlo
Gambe e fiato
Quando si tratta di cross country dobbiamo
tenere presente, per prima cosa, che esso è
solo una parte del concorso completo, com-
posto anche da salto ostacoli e dressage,
solitamente nell’ordine: dressage, cross, salto
Il cross country è
libertà ed emozione,
ma dobbiamo essere
tecnici e precisi
per montare bene in
questa specialità.
Un buon allenamento
per il cross country
parte dalla condizione
fisica del cavallo.
Deve 'fare fiato' ossia
abituarsi a galoppare a
lungo senza affaticarsi.
24 | Il mio Cavallo
qua
S e t e m e l’ ac
Può capitare che i cavalli
non si sentano a proprio
agio a entrare nell’acqua.
Cer chiamo quindi di
abituarli in modo che
anche questo ostacolo
non sia un problema per
loro quando lo dovremo
affrontare in gara.
Esistono diversi modi
per approcciare l’acqua.
Iniziamo a girare intorno
al nostro laghetto sino a
che il cavallo non si avvi-
cina spontaneamente.
Un secondo approccio
è quello di passeggiare
lungo il bordo dell’acqua
avvicinandoci in modo
graduale sino a che non
entra con gli zoccoli. Un
altro metodo ancora è
quello di sfruttare l’istin-
to di branco dei cavalli e
farci aiutare da un altro
binomio che non teme questo a mano. Non perdiamoci d'ani-
ostacolo entrando insieme. mo e non inner vosiamoci; con ostacoli. I concorsi, tranne quelli di livello più
Un ultimo metodo è quello di un po’ di pazienza il nostro com- basso, si svolgono su due o tre giorni, in ogni
entrare in acqua con il cavallo pagno affronterà anche l’acqua. caso quello che chiediamo ai nostri caval-
li è uno sforzo fisico notevole. Ancor prima di
pensare di affrontare i tanti e differenti osta-
coli che il cross propone, assicuriamoci che il
SICUREZZA! nostro cavallo abbia sufficiente fiato. Una volta
Quando affrontiamo alla settimana, ma meglio se due, alleniamolo,
un cross dobbiamo dopo un buon riscaldamento fatto al passo e
proteggere non solo al trotto, a galoppare all’aperto o, come si suol
il nostro cavallo, ma dire, in pista, così che si abitui ad un’andatura
anche noi stessi, con sostenuta senza sfiancarsi. Solo successiva-
l'attrezzatura mente possiamo inserire gli ostacoli.
adeguata. Oltre al
cap, che non deve Inforcatura corretta
mai mancare, Per una buona preparazione al cross è impor-
muniamoci di tante che l’assetto sia sicuro. Dobbiamo
corpetto protettivo montare sull’inforcatura per lasciare libera la
omologato per il schiena del nostro cavallo. Una buona infor-
cross (livello 3) e, catura prevede:
se abbiamo i capelli ● Sguardo avanti
Il mio Cavallo | 25
EQUITAZIONE INGLESE | Cross Country
Per iniziare
il riscaldamento
e tranquillizzare
il cavallo eseguiamo
circoli al galoppo
sempre più larghi.
modo corretto i pasti Partiamo al galoppo e iniziamo a muoverci in affrontando un piccolo salto).
per evitare che il un circolo di circa venti metri di diametro ad In discesa
nostro cavallo sia un’andatura di lavoro. Quando il cavallo è sere- ● Non spingiamo il cavallo.
appesantito o, al no e leggero in mano possiamo aumentare il ● Assicuriamoci di tenere i talloni ben bassi.
contrario, troppo a diametro del circolo e, contemporaneamente, ● Le gambe si spostano leggermente in avanti
corto di energie. l’andatura. Lavoriamo sempre in modo sim- mantenendo il contatto con il costato.
Prima: per evitare metrico alle due mani. ● Spostiamo il nostro peso, quindi il busto,
26 | Il mio Cavallo
Nel cross country
dobbiamo affrontare
i dislivelli.
Assicuriamoci di
assumere la posizione
corretta sia
in salita che in discesa
per non squilibrare
il cavallo.
ss
D o p o il c r o
morbido e costante senza mai tirare. Potremmo C o s a fa r e …
portare il cavallo a perdere l’equilibrio. Finito il cross il cavallo ha biso- Terminata questa fase è la vol-
gno di essere defaticato, è stato ta di occuparci delle gambe del
I salti sottoposto a uno sforzo fisico nostro cavallo che sono state
Gli ostacoli che possiamo incontrare in un notevole, aiutiamolo a riprender- sollecitate in maniera notevole
cross country sono tanti e di tipi diversi. Si si seguendo alcune accortezze. durante la prova.
tratta di ostacoli naturali e fissi, poi possono Finito il percorso iniziamo a trot- Iniziamo con una doccia fresca
essere fronti stretti, oppure tronchi, o ancora tare con un’andatura regolare e rigenerante. Una volta asciutte
cataste, casette o laghetti d’acqua da attra- battendo la sella. Quando il respi- applichiamo la creta o una pasta
versare. È importante che il cavallo conosca ro è tornato regolare facciamo defaticante, sostanze dall’effetto
gli ostacoli che potrebbe trovare in gara e che una transizione al passo e pas- stringente che aiutano i tendini a
abbia familiarizzato con loro per non avere seggiamo a redini lunghe per una riprendersi dalle fatiche.
sorprese. Qualunque sia l’ostacolo da affron- decina di minuti. A questo punto Fasciamo le gambe con car ta
tare, tuttavia, il segreto per farlo al meglio è possiamo scendere, togliere sella di giornale inumidita utile a far
sempre quello di arrivare a un buon galoppo in e ramponi e passeggiare a mano asciugare il prodotto applicato e
avanti, con un ritmo costante e leggero e sal- per dieci minuti circa. fasce da riposo.
tarlo nel centro. ■
In cross un galoppo
con un ritmo in avanti,
ma sotto controllo,
è particolarmente
importante. Sfruttare
la forza cinetica, sugli
ostacoli fissi, è
di grande aiuto.
Il mio Cavallo | 27
ABC DELL’EQUITAZIONE | Imprevisto sotto controllo
Sempre
ma al trotto e, poi, al passo.
Sgroppate
Oltre ai 'fugoni', capita spesso che i cavalli
sgroppino, uno dei principali motivi di cadu-
28 | Il mio Cavallo
Quando il cavallo prende
la mano, ovvero aumenta
a dismisura l’andatura e
non ci ascolta, restiamo
con le spalle bene aperte
e stringiamo le ginocchia.
COSA FARE
SÌ NO Se il nostro cavallo
si impenna
abbracciamogli il
collo. Possiamo
anche attaccarci alla
criniera. Non tiriamo
le redini, potrebbe
essere davvero
pericoloso!
Quando succede un
imprevisto non
facciamoci prendere
dal panico.
Affrontiamolo
SÌ | Se il cavallo sgroppa non assecondiamo NO | Quando il cavallo sgroppa abbassa il collo
il suo movimento, ma restiamo indietro e la testa, se ci sbilanciamo in avanti rischiamo a mente fredda ed
con le spalle e chiudiamo le gambe. di cadere. eviteremo di cadere.
Il mio Cavallo | 29
I CONSIGLI DELL'ISTRUTTORE | Il trotto
Analizziamo il trotto 1 2
30 | Il mio Cavallo
ti stai sollevando per poi risederti… sai solo di
essere a tuo agio, anche il tuo cavallo è sere-
no e rilassato e ti senti efficace ed efficiente a
questa andatura.
Sollevarsi al trotto rende tutto più comodo per
il cavallo e per il cavaliere, ma vi sono in realtà
altre considerazioni che potrebbero aggiun-
gere una dimensione completamente nuova
a come interpretare il trotto sollevato per aiu-
tarti a diventare un cavaliere migliore.
L’equilibrio
Una volta entrato nel ritmo del trotto e svilup-
pati i muscoli necessari per sostenerti senza
mai usare le mani per mantenere l’equilibrio,
potrai cominciare ad agire per condizionare
attivamente la qualità del trotto. Se è vero che
all’inizio dovrai solo assecondare le sollecita-
zioni del cavallo e la spinta verso l’alto che ti dà,
successivamente, entrare nel movimento cer-
cando una miglior qualità dell’andatura, dovrà
essere il tuo obiettivo.
Anche dopo aver imparato il trotto seduto, Il trotto sollevato aiuta movimento. Il trotto sollevato aiuterà ad anda-
dovrai spesso tornare al trotto sollevato per- il cavallo ad alleggerire re avanti liberando la schiena avanzando con
la schiena. Terminiamo
ché questi cambiamenti non possono che sempre trottando in maggior energia. Se entrerai nel ritmo, potrai
offrire dei vantaggi di equilibrio e di postura. questo modo anche se effettivamente incoraggiare il cavallo a pro-
abbiamo lavorato durre più energia rilasciando la tua spinta in
al trotto seduto.
Energia ed espressività avanti, nella parte anteriore della sella mentre
Puoi usare il trotto sollevato per incoraggiare ti sollevi. Il cavallo lo sentirà e sincronizzerà il
il tuo cavallo a spingere e ingaggiare il poste- movimento migliorando l’andatura.
riore, sviluppando un’andatura più qualitativa.
Spesso, al trotto seduto, molti cavalieri ten- Liberare la schiena
dono a trattenere il cavallo per limitarne del cavallo
il movimento e rendere la seduta più sem- Dopo una sessione di trotto seduto saran-
plice, soprattutto con quei cavalli di grande no moltelici dunque le ragioni per trottare
E in italiano?
Non so bene in quale momento, nella nostra
equitazione viene introdotto il termine
BATTERE LA SELLA.
Le parole ovviamente hanno una grande
importanza, soprattutto nel momento in cui
devono trasmettere, come quando parlia-
mo di equitazione, sensazioni ed emozioni.
Battere, dunque, non è il modo corretto di
comunicare quel che ci serve. In italiano,
parliamo di trotto seduto, quando rimaniamo
sempre seduti, trotto sollevato, se ci alziamo
e sediamo ad ogni tempo e trotto in sospen-
sione, quando rimaniamo sempre sollevati
sulle staffe in posizione da salto.
Il mio Cavallo | 31
I CONSIGLI DELL'ISTRUTTORE | Il trotto
t o r ic h e
c u r io s it à s
Una volta, e non molti anni fa, Il termine posting molto pro-
l’unico mezzo di trasporto aveva babilmente deriva dalla parola
una criniera, una coda e quattro Postiglione, il cavaliere che con-
zoccoli, e le persone passavano trollava l’andatura dei cavalli della
gran parte del loro tempo di viag- carrozza. I postiglioni scoprirono
gio sulla schiena di un cavallo; se che la tecnica di guida più como-
ci fermiamo a considerare che le da era alzarsi e sedersi, al ritmo
città erano poche e distanti tra dei tempi del trotto, invece di
di loro… immaginate di rimane- stare seduti, per salvaguardare
re seduti al trotto per tutto quel la schiena dei cavalli durante i
tempo. In inglese il trotto solleva- lunghi tragitti e, non ultimo, per
to si chiama anche ‘posting trot’. preservare la loro di schiena.
Quando trottiamo
seduti è nostro
compito assecondare
il movimento del trotto
con il bacino senza
rimbalzare sulla sella.
Un buon metodo
per imparare a sentire
il movimento del trotto
è quello di montare
senza staffe.
32 | Il mio Cavallo
i
La velocità con cui ci sediamo e ci alziamo t an t i t r o t t
influenza velocità e ampiezza dei movimenti del
cavallo. Esistono tanti tipi di trot-
to che possiamo vedere in
alcune categorie grosse di
Il ritmo dressage. Esiste un trotto
Trottare sollevati, 1-2, su e giù, è davvero tutta talmente riunito da diventa-
una questione di ritmo. re un'andatura eseguita sul
All’inizio i tuoi sforzi saranno principalmente posto. Questo movimento
orientati alla ricerca della regolarità e all’in- si chiama piaffe. Se porta-
dipendenza degli aiuti. Non usare le mani to in un movimento, riunito
per mantenere l’equilibrio. Per ottenere una e saltato, si chiama passa-
mano ferma quando ti sollevi distendi i gomi- ge. Al contrario, possiamo
ti e mantieni la gamba ferma e ben centrata. eseguire il trotto medio o
Poi imparerai come puoi influenzare il tempo allungato. In questo caso
del cavallo con il tempo dei tuoi movimenti. Vai l'anteriore sarà in totale
più lento e il cavallo rallenterà l’andatura, più estensione , mentre l'im-
veloce e il cavallo si sincronizzerà al tuo tem- pulso arriva dai posteriori.
po. Questo diventerà fondamentale quando
si vuole riunire l’andatura mantenendo i movi-
menti il più grandi possibile e sviluppando i
muscoli dei posteriori e della linea superiore
della schiena.
Infine, il ritmo 1-2 del trotto è il più semplice tra
tutte le andature (il passo è in quattro tempi e
il galoppo in tre) e la sua simmetria, più sempli-
ce da percepire rispetto al passo o al galoppo,
che è un’andatura asimmetrica, vi proporrà
delle sfide proprio nella comprensione degli
aiuti. Quindi, abbiamo visto che c’è molto di più
nel trotto sollevato di quanto possa sembrare
ad una prima analisi! ■
Il mio Cavallo | 33
VITA DA TREKKER | Il cavallo da trekking
Quello giusto
34 | Il mio Cavallo
Come deve essere il cavallo ideale per un viaggio
o un trekking? Ecco quali sono le doti e le caratteristiche
che deve possedere
Testo di Leonardo Dori - Foto di Valeria Laureano impegno fisico richiesto (il peso sulla
schiena per diverse ore), senza però essere
M
Molti, soprattutto i ‘non addetti troppo pesante. I percorsi e gli itinerari,
ai lavori’, pensano erroneamente infatti, sono spesso lunghi e si articolano
che qualsiasi cavallo sia adatto per su un gran numero di terreni. Al cavallo
affrontare viaggi e trekking. Anzi, ci viene chiesto di camminare per lungo
sarà sempre chi sostiene che il proprio tempo su terreni sempre diversi e a volte
cavallo è adatto a tutte le discipline. Gli infidi (pesanti oppure duri e scivolosi), di
amanti dei viaggi a cavallo però sanno che salire e scendere dagli argini, di infilarsi tra
questo può essere vero quando si tratta di i rami di un sottobosco, di superare cataste e
un semplice ‘giretto’ intorno al maneggio, fossetti e il suo piede deve poter camminare
mentre affrontare un vero trekking di sicuro, senza esitazioni. Allo stesso tempo
più ore o addirittura di più giorni è una può capitare di dover scendere di sella
cosa ben diversa. C’è infatti una bella e arrampicarsi su un sentiero roccioso
differenza tra un viaggio organizzato di portandolo a mano e lui deve dimostrarsi
gruppo a cavallo e una semplice passeggiata agile e deciso nell’appoggiare gli zoccoli nei
(pur impegnativa che sia) e quello che punti giusti. Deve quindi essere robusto, ma
principalmente fa la differenza è l’impegno non pesante, e con arti perfetti. Non deve
richiesto al binomio. Nel caso del viaggio essere troppo giovane (non meno di 4 anni),
organizzato di gruppo, infatti, c’è tutta una né troppo vecchio (non oltre i 18/20 anni).
serie di valutazioni e di scelte da fare ben Non deve neanche essere eccessivamente
più impegnative che in una passeggiata. alto (la misura ideale al garrese è di 152-160
cm). Dovrà essere compatto e quindi corto
Come sceglierlo di reni con una groppa profonda e potente
Se vogliamo tracciare il profilo del cavallo e il petto ampio e bene aperto. Il collo
ideale, dobbiamo prima di tutto considerare deve essere lungo e ben attaccato per fare
che deve essere impiegato in lunghi da bilanciere, ammortizzare le andature e
percorsi molto vari e spesso difficoltosi, rispondere bene al cavaliere. Gli arti (piedi,
di più giornate e in gruppo, e non tutti giunture e tendini) devono essere solidi, ben
i cavalli possiedono le caratteristiche e
le doti necessarie per farlo. Allora quale
scegliere? Come trovare il cavallo giusto che
ci accompagni fedelmente in tutte le nostre
avventure?
Caratteristiche fisiche
Per quanto riguarda le caratteristiche
fisiche e morfologiche, possiamo dire che
il soggetto ideale deve possedere, oltre a
una salute ferrea, le seguenti caratteristiche:
compattezza, robustezza, resistenza e
solidità. Deve avere una struttura fisica tale
da permettergli di sopportare il notevole
Il mio Cavallo | 35
VITA DA TREKKER | Il cavallo da trekking
conformati con appiombi perfetti, perché il pendio di una montagna. Un’altra dote
devono permettere andature sicure. Gli importantissima che il nostro cavallo ideale
zoccoli devono essere della giusta grandezza deve possedere è il rispetto per le andature,
e dotati di un’unghia robusta e consistente. cosa che dipende dalla predisposizione e da
Sono da scartare i cavalli con giunture una doma e un addestramento corretti. A
eccessivamente lunghe, arti mancini, cagnoli questo proposito, il passo è l’andatura più
e zoccoli deboli e piccoli. Il cavallo ideale importante di un trekking, perché permette
deve poi possedere polmoni perfetti, capaci al cavallo di coprire lunghe distanze,
di una grande tenuta di fiato per sopportare anche per più giorni, senza problemi di
lunghi sforzi. acidosi muscolare o fiaccature, che sono
le principali insidie di un lungo viaggio. Il
Doti comportamentali cavallo deve quindi poter tenere un elevato
Il nostro cavallo ideale non deve possedere ritmo di passo anche per diverse ore e
solo un fisico robusto e adeguato ma rientrare con facilità al passo ogni volta che
deve anche avere un carattere equilibrato, rompe al trotto o al galoppo.
calmo e docile. Questo non significa che
non debba avere sangue; anzi, è meglio un Quale razza
soggetto un po’ ‘in avanti’, dotato di spirito Nonostante tutti i cavalli siano
di iniziativa, piuttosto che un cavallo pigro, potenzialmente buoni soggetti da trekking,
timoroso e restio ad avanzare. Deve poi esiste una ‘rosa’ di razze ideali (specialmente
essere volenteroso nel lavoro, adattarsi da lavoro) tra cui poter sceglie re. Quelle
a situazioni sempre nuove e talvolta che più si avvicinano allo standard del
pericolose, sia lungo i percorsi che nei nostro cavallo ideale sono: l’Anglo Arabo,
ricoveri, durante le soste (in cui deve poter l’Arabo, il Maremmano, il Quarter Horse,
stare tranquillamente legato sia da solo che l’Appaloosa e l’Argentino. Tra queste bisogna Il cavallo ideale
insieme ad altri cavalli). Deve essere agli però escludere a priori le linee di sangue da deve poter
ordini, coraggioso e deciso, collaborativo morfologia, che, pur appartenendo a una camminare
e non irascibile e pauroso. Sono quindi da stessa razza, vengono allevate per esaltare tranquillo
evitare tutti i cavalli che indietreggiano, più le caratteristiche estetiche della razza
in qualsiasi
rifiutano o si impennano per paura di che le doti da lavoro.
qualcosa; rischierebbero solo di mettere in
situazione, senza
pericolo se stessi, il loro cavaliere e magari L’acquisto mai avere paura
gli altri componenti del gruppo, soprattutto Quando decidiamo di acquistare un cavallo di nulla
se si trovano in una situazione difficile, per fare trekking e viaggi, sia in solitaria
come uno stretto sentiero che costeggia che organizzati in gruppo, rivolgiamoci
Lavoro e dieta
Il lavoro e il movimento del cavallo da trekking sono due
concetti da non sottovalutare mai se vogliamo dedicarci
a questa attività. È importante quindi che il nostro caval-
lo sia non solo ben addestrato, ma anche mantenuto in
allenamento. A questo si deve aggiungere una dieta ali-
mentare corretta e bilanciata.
È infatti il giusto equilibrio tra l’allenamento e un’alimen-
tazione adeguata a determinare la condizione ideale del
nostro cavallo-atleta. Nel caso in cui non avessimo ab-
bastanza tempo da dedicare al dovuto allenamento,
dobbiamo fare in modo che il cavallo resti comunque in
movimento. Facciamo quindi in modo che stia libero al
pascolo o in un paddock molto ampio, così che abbia la
possibilità di camminare e correre su ampi spazi.
36 | Il mio Cavallo
a persone (guide, organizzatori, cavalieri un cavallo che non siamo in grado di Nei trekking
esperti e allevatori) che, a loro volta, gestire solo perché è esteticamente molto il passo è l’andatura
abbiano partecipato e organizzato viaggi e bello. Orientiamoci verso i soggetti più di gran lunga
trekking. Evitiamo di farci assistere da chi rustici, allevati senza eccessive pretese, più importante
pratica altre discipline e che non ha idea ben alimentati, ma che abbiano potuto
e il cavallo deve
di quello che realmente ci serve. Inoltre, godere anche di pascolo e libertà; saranno
regola fondamentale, scegliamo un cavallo sicuramente i cavalli più solidi, affidabili e
saperla rispettare
che sia adeguato alle nostre capacità coraggiosi. Inoltre, se siamo principianti,
tecniche, altrimenti non potremo creare il scegliamo un cavallo calmo, equilibrato ed
giusto affiatamento e rischieremo di avere esperto ed evitiamo cavalli giovani, inesperti
dei problemi. Quindi, non acquistiamo e troppo difficili. ■
robusto ● tozzo
fetti di appiombo
● di carattere equilibrato
● con sangue
Il mio Cavallo | 37
VIAGGI | Oman
Un’avventura a cavallo
per scoprire l’immensità
di questo deserto
scolpito dal vento
Testo e foto di GoWorld
Le sabbie del
Livello INTERMEDIO
deserto di Wahiba
VIAGGI | Oman
Questa splendida avventura a cavallo
Q
alla scoperta del deserto dell’Oman
parte dalla sua capitale, Mascate.
È una delle città più antiche del Medio
Oriente, conosciuta fin dal II secolo,
e sorge sul golfo di Oman, circondata
dalle montagne e dal deserto. Con una
storia millenaria, la città alterna centri
commerciali moderni a monumenti antichi
costruiti in cima alle scogliere, come i
forti portoghesi di Al Jalali e Mirani che,
del XVI secolo, dominano il porto, e la
Sultan Qaboos Grand Mosque, la più
grande moschea del Sultanato. Interamente
ricoperta di marmo, con una cupola di 50
metri e con un enorme tappeto persiano
che può ospitare fino a 20.000 persone, è
l’edificio religioso principale dell’Oman.
Arriveremo fino al deserto di Wahiba Sand
40 | Il mio Cavallo
Il sultanato dell’Oman è formato da un popolo
di cavalieri che ama e rispetta i propri animali
considerandoli parte della famiglia
incontreremo tribù beduine, le cui abitazio- sono dominati dall’antico forte con la tor-
B = colazione; L = pranzo; D = cena
ni sono ricoperte da foglie di palma. Pasti re più grande dell’Oman. I canali Falaj,
Livello di difficoltà:
e pernottamento al campo tendato. costruiti secondo un antico sistema di irri-
6° giorno: DESERTO DI WAHIBA/ gazione vecchio di oltre 500 anni, portano * FACILE: poche ore in sella con pre-
NIZWA (B/L/D) l’acqua nell’oasi. Nel suo grande souk, tro- valenza di passo o piccoli trotti
Ultima mezza giornata in sella e nel pome- veremo tradizionali gioielli in argento e
riggio trasferimento verso Nizwa, la artigianato locale. ** INTERMEDIO: più ore in sella, pre-
vecchia capitale. Cena e pernottamento Pranzo ad al Hamra o Misfah, 2 tipici vil- valenza di passo (soprattutto in
in casa tipica. laggi ai piedi delle montagne. Dopo Nizwa montagna) ma capacità di controllo
7° giorno: NIZWA/MASCATE (B/L/D) partiremo per rientrare a Mascate, in cir- del cavallo alle 3 andature (galoppo
Dopo colazione visita di Nizwa, la princi- ca 2 ore. Pomeriggio di relax in riva al per tratti brevi)
pale città dell’interno e che fu in passato mare. Cena e pernottamento in Hotel Al
*** AVANZATO: totale dimestichezza
la prima capitale dell’Oman. Si trova all’e- Mouj (o similare).
alle tre andature anche in esterna.
stremità meridionale del monte Hajar, la 8° giorno: MASCATE/ITALIA (B/-/-)
Capacità di sostenere andature velo-
catena montuosa più alta dell’Oman. I Colazione e trasferimento in aeroporto in
ci per lunghi tratti
vasti giardini e palmeti della città-oasi tempo per il vostro volo per l’Italia.
Il mio Cavallo | 41
DATE
DI PARTENZA
Su richiesta con
inizio il sabato con
minimo 2 persone in
partenza dall’Italia da
Ottobre a Marzo (inizio
preferibilmente il sabato).
PARTECIPANTI:
MIN 2 - MAX 8
42 | Il mio Cavallo
Oman | VIAGGI
● Tutti i pasti come da programma (acqua ● Pasti non menzionati, tasse aeroportuali,
● 4 pernottamenti in campo tendato comfort ● Tutto ciò non evidenziato nella voce
Il mio Cavallo | 43
SPECIALE | Addestratori
M
Montare a cavallo è più di uno sport
o una passione; si tratta di un vero
e proprio stile di vita. Siamo in due,
infatti, a danzare in armonia. Lo scopo è
diventare un tutt’uno con il nostro cavallo per
è necessario rivolgersi a dei professionisti,
veri e propri uomini e donne di cavalli che
hanno studiato e continuano con passione
ad aggiornarsi al fine di conoscere sempre
più a fondo i cavalli, per poter lavorare con
avere una vita insieme felice e soddisfacente loro nel migliore dei modi possibili. Esistono
qualunque sia l’obiettivo che ci siamo posti tanti addestratori e tanti differenti approcci
di realizzare. Per ottenere tutto questo, però, all’arte dell’equitazione. Informiamoci per
44 | Il mio Cavallo
trovare l’addestratore e il metodo che più suo approccio. Con un puledro, se abbiamo Studio,
sono in linea con noi e il nostro cavallo, difficoltà con il nostro cavallo oppure se lui aggiornamento
assicurandoci di metterci in mano a persone manifesta dei disagi un addestratore è ciò
competenti, preparate e, soprattutto, capaci di che fa al caso nostro. Tramite la lettura e la
e passione sono
rispettare i veri protagonisti di tutto questo: i conoscenza del cavallo un professionista gli ingredienti
cavalli. Assicuriamoci che i metodi utilizzati riesce a entrare in sintonia con il quadrupede per imparare a
siano rispettosi del benessere dei nostri per aiutarlo a superare le sue (e le nostre) conoscere i cavalli
amici; un buon addestratore ci spiegherà il difficoltà o per una doma ben fatta.
Il mio Cavallo | 45
SPECIALE | Addestratori Per info
SCUDERIA CAVALCARE
Via Quarti 54
46 | Il mio Cavallo
SPECIALE | Addestratori Per info
EDEN MANEGGIO
Via Ca' Valdarchi
dei cavalli
M i sono sempre detto “la vita ha sen-
so se insegui un sogno” e in Eden ho
riposto il mio.
Acquistare terra, creare un’azienda maneggio,
per tenere un grande branco di oltre 15 cavalli e
farli vivere in libertà. Un luogo dove la natura por-
ta armonia e c’è una grande famiglia di cavalli.
Alcuni salvati e riaddestrati da me, altri acquista-
ti, altri nati e cresciuti con me, con sorelle, padre,
madri, nonni.
Col tempo e l’aumentare dei cavalli non bastava-
no più le entrate con addestramento etologico
che pratico, così i cavalli giovani lavorano con
me portando in trekking e passeggiate le per-
sone su prenotazione.
Così da mantenere gli anziani in pensione e
pagare cure, mangime e fieno per tutti. Quando
mi portano un cavallo da addestrare per le basi
di dressage, per la monta inglese o per l'equita-
zione di campagna, il più difficile, perché sempre
variabile a seconda dell'ambiente e imprevedi-
bile a differenza di una disciplina, per prima cosa
riporto il cavallo a vivere la natura, libero. Prima
ci conosceremo e faremo legame, e solo in un
secondo momento inizia il lavoro di binomio.
Sempre prima da terra perché nella natura il
puledro segue sempre per imitazione gli adul-
ti esperti del branco.
Infatti come altri horsemen mi faccio aiutare da
cavalli esperti con cui ho lavorato per l’adde-
stramento dei nuovi arrivati. Si insegna da terra
a cedere alle nostre pressioni come fa già alle
pressioni di cavalli dominanti e poi andremo ad
associare da sopra i comandi che gli abbiamo
insegnato. Mi seguono perché mi hanno scel-
to come leader del branco, perché sanno di
potersi fidare, è importante trasmettere fidu-
cia, protezione come anche fermezza e regole
giuste, perché comprendono bene la giustizia. famiglia ma un cavallo operaio che esegue con
Quando impari a comunicare con i cavalli non noia esercizi ripetitivi. Vivere i cavalli nella natura, Inquadra il QR Code
ci sono più scuole da seguire ma una famiglia liberi, camminare s con loro, sopra o al loro fian-
da proteggere. co tra pascoli e bosch, i entrando veramente in
Qualunque tecnica di addestramento pratica- sintonia: alla tua voce verranno, al tuo sguardo
ta senza prima creare legame con esperienza capiranno senza comandi né parole, è la base
e sincerità non porterà la costruzione di una per creare una fiducia di binomio a vita.
www.edenmaneggioeaziendaagrituristica.it Eden Maneggio Urbino Azienda Maneggio Eden Urbino passeggiate a cavallo trekking lezioni
Il mio Cavallo | 47
SPECIALE | Addestratori Per info
MARCO BELLOTTI
Cell. 351.6739160
Marco Bellotti
Metodo Way Man Horse
I l WMH è un metodo eto-
logico basato sul codice
di branco e l’utilizzo delle
pressioni.
Il lavoro è finalizzato al Natural
ranch roping per poter lavora-
re con il cavallo nel modo più sereno e naturale
possibile e nel rispetto reciproco.
Il metodo conduce alla risoluzione di problema-
tiche, inoltre può essere applicato nelle diverse
discipline.
L’osservazione del cavallo, è la base del meto-
do WMH; questa permette di capire il ruolo
gerarchico che in natura avrebbe nel branco.
Tutto ciò ci aiuta a definire una base per il nostro
rapporto con il cavallo e a renderci più consape-
voli delle motivazioni che lo spingono ad avere
determinati comportamenti.
SERVIZI
◖ Addestramento
📋
puledri
◖ Risoluzione
problematiche
comportamentali
◖ Corsi ed attività
di formazione
Inquadra il QR Code
www.facebook.com/wmh.etologia - www.facebook.com/marco.bellotti.5268750
48 | Il mio Cavallo
Per info
SOCIETÀ AGRICOLA AELLE
Via Marconi 35/5
46025 Poggio Rusco (MN)
Tel. 347.379 0009
societaagricolaaellesrls@gmail.com
Inquadra il QR Code
www.instagram.com/societa.agricola.aelle/ www.facebook.com/Societa.Agricola.AELLE
Il mio Cavallo | 49
SPECIALE | Addestratori Per info
EQUITUM
VIRUMQUE ITINERA
a cavallo
Q uesta associazione, guidata da
Christian Minelle, Sara Buonocore
e Laura Boscaini, tutti Quadri Tecnici
Certificati Engea, nasce con lo scopo di
non essere solo una scuola di equitazione
ma un punto di riferimento per la divulgazio-
ne della cultura equestre. Questo desiderio
ha spinto i suoi ideatori a creare un progetto ad
ampio spettro ovvero la “Horseman Academy”:
un punto di incontro di tante voci capaci di arric-
chire il bagaglio equestre di chi si avvicina a
questa scuola. Ogni mese, durante il weekend,
vengono contattati esperti uomini di cavalli di
diversi settori, mettendo a confronto più real-
tà, dagli Horseman Americani, ad addestratori
di Alta Scuola o di Dressage. In questo modo è
possibile conoscere diversi approcci e diversi
punti di vista per sperimentare più esperienze
e crescere in un’ottica di equitazione sempre
più consapevole. Tra un incontro e l’altro gli
istruttori Equitum Virumque Itinera sono dispo-
nibili per portare avanti il lavoro impostato con i
diversi professionisti così da portare avanti un
percorso coerente e produttivo in vista del suc-
cessivo clinic.
Inquadra il QR Code
@equitum_virumque_itinera e @Italian_Mountain_Trail
50 | Il mio Cavallo
SPECIALE | Addestratori Per info
EQUITAZIONE IN ARMONIA
Parma
in armonia
lo in una condizione di equilibrio attraverso, ad che sarà nel tempo sempre più specifica per la
esempio, la possibilità di liberarlo in spazi ampi disciplina che si vuole svolgere: dressage, salto
e con altri cavalli. La relazione con l'uomo è di ostacoli o campagna, e perché no, per ognuna
cruciale importanza, la si sviluppa passando di queste per divertirsi sempre di più con il pro-
del tempo di qualità insieme, sia da terra che prio cavallo!
Il mio Cavallo | 51
SPECIALE | Addestratori Per info
AZ. AGR. IL CAVALLEGGERO
C.S. Martina, 18
a cavallo
www.ilcavalleggero.it
52 | Il mio Cavallo
SPECIALE | Addestratori Per info
BADI FARM
Via Via Trento 18
e comunicazione
A ddestro cavalli dal 1986. Il nostro
metodo, perché ora le dome e l’addestra-
mento avvengono a quattro mani con mia figlia
Michela, sono legati alla comunicazione, a gua-
dagnare la fiducia del cavallo e a portarlo a
interagire con noi creando una relazione dove
possiamo focalizzare la sua attenzione. Da
sempre addestriamo cavalli per competizio-
ni western, ma con un’attenzione nel capire le
attitudini di un cavallo rispetto all’altro. L’idea di
fondo è: non è sicuro che da due cavalli da rei-
ning nasca un puledro che poi sia portato per il
reining se non forzato, ed ecco perché la nostra
scuola di equitazione si chiama Western Riding
High School e non università o altro ancora.
Ascoltare quali sono i bisogni del cavallo è il
nostro principale compito nell’addestrare un
puledro o anche nel rieducare un cavallo adul-
to. Mediare il suo carattere per portarlo a capire
l’uomo e gestirlo con pazienza per creare una
relazione che possa essere poi anche usata
dai nostri clienti è l’altro aspetto non marginale.
Capire, sentire, vivere, e soprattutto lavorare
con una tradizione di doma e di addestramen-
to costruita negli anni, ci porta a creare cavalli
da competizione per molte discipline o solo da
passeggio, tutti però amici dei propri proprietari.
Importante poi il nostro programma proprie-
tario/puledro che vede crescere insieme il
binomio sotto le nostre cure dirette …ci trovere-
mo sui campi di gara con i nostri cavalli e i vostri
sorrisi!
Inquadra il QR Code
Il mio Cavallo | 53
IPPOVIE | Veneto
Un anello
sul Monte Grappa
54 | Il mio Cavallo
I
Il trekking del Monte Grappa a
cavallo è un percorso ad anello.
La partenza e l’arrivo, cioè, sono
gli stessi e il percorso si sviluppa
a cerchio in una giornata. Questo
trekking fa parte di una serie di percorsi che
permettono agli appassionati di esplorare
le Prealpi Venete. Si tratta di un territorio
unico e variegato che si estende dal Monte
Grappa alla Valpolicella, toccando il Garda
e ancora le Piccole Dolomiti e Asiago; aree
incredibilmente suggestive e inesplorate.
A rendere spettacolari le Prealpi non sono
solo i paesaggi mozzafiato da compiere
interamente in sella al nostro compagno,
ma anche i territori ricchi di cultura, storia
e specialità enogastronomiche varie, come
varie sono le zone che si vanno ad esplorare.
Il Monte Grappa
Il Monte Grappa, che si staglia sopra la
meravigliosa cittadina di Bassano, è il
luogo in cui nel 1918 l’esercito italiano
arrestò l’avanzata del nemico. Questo sacro
territorio, oltre a musei e monumenti a
tema, sa regalare ai cavalieri un paesaggio
variegato e ricco di meraviglie da visitare.
Escursione ad anello
Il percorso si sviluppa prevalentemente
su ampi sentieri e strade sterrate che ci
porteranno a conquistare la vetta del Monte
Grappa. Si tratta di un’esperienza unica
tra rifugi e malghe d’alpeggio, panorami
mozzafiato sulle vette feltrine e scorci in
cui sono ancora ben visibili le cicatrici
del primo conflitto mondiale. Il percorso
interessa i luoghi più significativi del Monte
Grappa attraverso un itinerario ad anello
che include il versante trevigiano, vicentino
Il mio Cavallo | 55
IPPOVIE | Veneto
Il percorso
tocca sentieri
pianeggianti
e altri più ripidi
che portano
in vetta.
Questo trekking
ci permette di
conquistare
Cima Grappa
e goderne
il panorama.
56 | Il mio Cavallo
RAZZA | Bardigiano
Camargue
Un italiano vero
58 | Il mio Cavallo
È
È a Bardi, una cittadina in provincia
di Parma, che inizia la storia di
questo cavallo nobile, frugale,
resistente e… molto più agile di quello
che si possa pensare. Il cavallo Bardigiano,
baio per eccellenza, per quanto riguarda le
razze equine, è un vanto per il nostro Paese.
Un po’ di storia
La culla di questa razza è la valle di Ceno
(Bardi-Parma) e si ipotizza che le sue origini
siano celtiche. Alcune caratteristiche del
Il mio Cavallo | 59
RAZZA | Bardigiano
Bardigiano, infatti, richiamano il Pony delle
Asturie e dell’Exmoor. Tuttavia questa teoria
non è confermata ed esistono ipotesi che
fanno risalire le origini della razza all’epoca
romana. In quel periodo dalla Gallia belgica
venivano importati animali che sarebbero
stati destinati alla cavalleria e al trasporto di
materiali e proprio tra questi ci sarebbe stato
qualche antenato del nostro Bardigiano.
Altre fonti sostengono invece che il baio
di Bardi sia arrivato sull’Appennino più
tardi, intorno al V secolo, dopo la caduta
dell’Impero Romano d’Occidente, al seguito
dei guerrieri franchi, che lo importarono
attraverso la Liguria. Qualsiasi sia l’ipotesi
corretta, abbiamo oggi un esemplare
unico per la sinergia di forza e leggerezza.
Sono passati i secoli, ma non è passato il
baio dell’Appennino e, facendo un salto
temporale notevole, arriviamo sino agli anni
Cinquanta del secolo scorso quando questi
equini di origine italiana, hanno rischiato di
estinguersi. A salvarli da un destino crudele
è stato solamente l’incrocio con stalloni
Avelignesi e Franches-Montagnes. Non si
può dire che si sia trattato di un incrocio
virtuoso però. L’introduzione di queste
razze, infatti, ha ‘sporcato’ il Bardigiano,
rischiando di fargli perdere le caratteristiche
che lo rendono unico. Per fortuna gli
allevatori, tramite un atto di ribellione,
hanno deciso di riprendere le redini della
loro razza facendo coprire clandestinamente Cavalli rustici e capaci di cavarsela,
le loro fattrici da stalloni autoctoni. Grazie ma contemporaneamente
a questo ‘moto clandestino’ abbiamo l’onore equilibrati, docili e facilmente addestrabili
Appuntamento a Fieracavalli
L’orgoglio italiano non può mancare all’evento dell’anno
dedicato proprio ai cavalli. A Fieracavalli Verona, infatti,
dal 9 al 12 novembre, presso il padiglione 10, potremo
ammirare questi meravigliosi bai. L’ANAREAI, associazio-
ne che si dedica a questa e altre razze italiane, sarà in fiera
a presentare questi cavallini. Ogni giorno i Bardigiani met-
teranno in mostra tutte le loro versatili attitudini esibendosi
attaccati, in posta ungherese, ma anche in caroselli e pas-
si a due. Un’occasione imperdibile per vedere da vicino
questi rustici, ma contemporaneamente eleganti, cavalli
del nostro Appennino.
Per saperne di più possiamo consultare la sezione dedi-
cata alle razze italiane del sito di Fieracavalli all’indirizzo
https://fieracavalli.it/it/razze-italiane/
60 | Il mio Cavallo
di ammirare ancora oggi questi meravigliosi
animali.
Nel 1977, infine, nacque il Libro
Genealogico del Cavallo Bardigiano,
grazie agli sforzi dalla Comunità
Montana dell’Appennino Parmense e
dell’Associazione Provinciale Allevatori che
si occupano del programma di selezione.
Bardigiani in mostra
La storia di questi cavalli è talmente legata
alla storia dell’Appennino che, da ormai
mezzo secolo ogni anno, si tiene una
manifestazione unica, riservata proprio a
questa razza e ai suoi sostenitori: la Mostra
del Cavallo Bardigiano. Si tratta di una vera
e propria festa dedicata a questi equini e si
ripete il primo fine settimana di agosto di
ogni anno a partire dal 1974 sulle rive del
fiume Ceno. Protagonisti indiscussi sono
i circa 200 splendidi esemplari di cavalli
di razza Bardigiana che si esibiscono in
svariate performance che variano dalla
monta classica a quella western, passando
per la monta da lavoro e gli attacchi, al fine
di aggiudicarsi l’ambito titolo di Campione
Nazionale.
L’evento, organizzato dall’Associazione
Regionale Allevatori dell’Emilia-Romagna
Libro Genealogico Cavallo Bardigiano
in collaborazione con il Comune e con
Il mio Cavallo | 61
ATTITUDINE
✱ Turismo Equestre
✱ Attacchi
✱ Show
✱ Avviamento allo sport
✱ Monta da Lavoro
CONOSCIAMOLO MEGLIO
Carta d’identità Le caratteristiche
Testa: piccola con profilo Petto: aperto, alto e ben Tipo: mesomorfo
preferibilmente camuso e fronte muscolato Altezza al garrese: 137-149 cm
larga Linea dorso-lombare: di media Carattere: docile, con discreto
Occhi: grandi, vivaci ed espressivi lunghezza e ben sostenuta grado di nevrilità
Orecchie: corte e dritte Groppa: larga e mediamente Mantello: da baio a morello con
Collo: proporzionato e ben inclinata preferenza per il baio oscuro
attaccato, tendenzialmente Coda: attaccata alta e folta Peso: dai 400 kg per le
arcuato Arti: asciutti, avambraccio forte e femmine ai 500 kg per i maschi
Spalla: muscolosa di media muscoloso, tendini ben distaccati, Costituzione: robusta
inclinazione e lunghezza pastoia relativamente corta, Andature: regolari ed
Criniera: folta e abbondante robusta e di media inclinazione energiche
come il ciuffo Zoccoli: ben conformati con Curiosità: rustico e versatile,
Garrese: mediamente pronuncia- unghia solida e resistente viene allevato allo stato brado
to e asciutto Appiombi: regolari per otto mesi all’anno.
62 | Il mio Cavallo
Bardigiano | RAZZA
Testa e cuore
Il corpo robusto e il cuore grande di questo
cavallino dalle dimensioni ridotte lo hanno
reso ormai da tempo un ottimo compagno
di lavoro e di vita per gli appassionati. Si
integra facilmente nell’ambiente in cui vive,
è perfettamente abituato all’allevamento
brado ed è in grado di affrontare difficoltà
ed imprevisti senza scomporsi, irritarsi
o spaventarsi; l’attitudine al lavoro e la
resistenza alla fatica sono doti innate.
Tutte queste caratteristiche lo rendono
idoneo al lavoro attaccato, ma anche alla
sella, in particolare al turismo equestre e
I Campioni della 48^ Mostra del Cavallo Bardigiano: Wendy di Alessandro l’equitazione di campagna. Insomma un
Dadomo e Maestrale dell’Azienda Agricola Linfa. versatile Italiano vero. ■
Il mio Cavallo | 63
BENESSERE | Comunicazione positiva
Con il cavallo
da terra e in libertà
S e vogliamo creare con il nostro cavallo
un rapporto di fiducia e di connessio-
ne, se vogliamo che il cavallo prenda noi
fisici ed emotivi del cavaliere e che risponde,
in decontrazione fisica e mentale, alle sue
richieste. La consapevolezza del nostro cor-
In libertà il vero
e proprio lavoro
è di comunicazione
tra noi e il nostro
come riferimento in ogni tipo di luogo, po, del nostro sguardo, di come ci muoviamo, cavallo.
contesto e situazione, il lavoro da terra di quello che pensiamo e di quello che provia-
è indispensabile. Ma attenzione a farlo nel mo diventano quindi fondamentali allo scopo
modo corretto. L’obiettivo principale del lavoro di conquistare la partecipazione del cavallo. A
da terra è instaurare una giusta comunicazione volte non ce ne rendiamo conto, ma anche un
e creare la connessione. Con questo termine passo indietro, il movimento di un braccio, uno
intendiamo un cavallo all’ascolto degli stimoli sguardo, influiscono sulle reazioni del cavallo.
64 | Il mio Cavallo
da terra
Può essere naturale pensare che il lavoro
da terra con il cavallo sia possibile sola-
mente quando si è in campo. In realtà, per
il cavallo, non c’è nessuna differenza tra
una sessione di lavoro e la normale gestio-
ne. Tutti i momenti in cui interagiamo con
il cavallo, da quando lo andiamo a prende-
re in box o in paddock, lo spazzoliamo o gli
facciamo brucare l’erba, sono da intendersi
come lavoro da terra perché per lavoro da
terra si intende comunicare con il cavallo.
Il mio Cavallo | 65
BENESSERE | Comunicazione positiva
La nostra posizione,
il nostro sguardo,
un solo passo indietro
sono sufficienti
per comunicare
con il cavallo.
t iv i
e g li o b ie t
Lavoro in libertà con il cavallo F o c al iz z ar
Il lavoro in libertà è l’unica situazione in cui il L’obiettivo è quello di avere un cavallo decontratto mentalmente e fisi-
cavallo può esprimersi liberamente e in cui camente, all’ascolto del nostro linguaggio corporeo e del nostro stato
abbiamo quindi veramente la possibilità di emotivo e che possa quindi rispondere alle nostre richieste senza dife-
creare una connessione con lui. Ma per farlo se e resistenze. Il cavaliere deve, di conseguenza, essere consapevole
bisogna evitare alcuni errori piuttosto frequen- e connesso con se stesso: corpo, mente ed emozioni devono comuni-
ti. Una tecnica che viene ancora insegnata da care al cavallo in maniera coerente e senza tensioni.
chi pratica horsemanship naturale o adde-
stramento etologico, e che è sconsigliata se
si vuole creare una connessione con il cavallo,
consiste nel mandare via il cavallo e metter- galoppare e messo scomodo) mentre vicino
lo scomodo quando non ha il comportamento all’addestratore c’è una zona verde (in cui viene
richiesto e non vuole stare con l’addestratore. Per poter lavorare dato il rilascio e il cavallo può trovare comodità).
Il principio è piuttosto semplice: tramite un’ap- in libertà dobbiamo In pratica si tratta di un ricatto morale che non
plicazione molto grezza del rinforzo negativo, si metterci nello stato ha niente di naturale o di etologico (anche se
emotivo corretto
insegna al cavallo che lontano dall’addestrato- per non trasmettere viene venduto e promosso come tale). A dimo-
re c’è una zona rossa (in cui il cavallo viene fatto emozioni negative. strazione di come sia una tecnica costruita per
semplificare il lavoro dell’addestratore e che
non potrebbe funzionare in un ambiente natu-
rale, viene applicata nel tondino o in spazi in cui
il movimento del cavallo è limitato. Prova a met-
tere scomodo e mandare via un cavallo in un
paddock di qualche ettaro e sarà più che con-
tento di farlo!
Desensibilizzare il cavallo
da terra
La desensibilizzazione viene tradizionalmente
usata per portare il cavallo a non avere reazioni
di fuga e a non sviluppare particolari difese di
fronte all’uso di un particolare oggetto, come
può essere il frustino, la tosatrice o la classica
66 | Il mio Cavallo
busta di plastica. L’errore in questo caso può
essere quello di abituare semplicemente il
cavallo a nuovi stimoli senza connetterlo al
nostro linguaggio corporeo e al nostro stato
mentale. In questo caso il cavallo si abituerà a
quella specifica situazione o a quell’oggetto.
Ma quando si troverà in una nuova situazione
di stress mai provata prima, potrà avere una
reazione imprevista e di fuga perché non gli
abbiamo insegnato a vederci come punto di
riferimento.
Gestire le emozioni
Ricordiamoci sempre che stiamo lavorando
da terra con il cavallo tutte le volte in cui intera-
giamo con lui perché il lavoro da terra è prima I cavalli comunicano tramite il linguaggio del corpo. Per connetterci con
di tutto comunicazione. loro sfruttiamo questo linguaggio facilmente decodificabile.
Perciò dobbiamo essere consapevoli e padro-
ni del nostro stato emotivo e del nostro corpo e
avere la capacità di cogliere anche quei com- Per saperne di più:
portamenti più piccoli da parte del nostro Federico Gatti e Jessica Novelli sono i fondatori di Equestri. Il loro obiettivo? Formare
cavallo che, essendo un animale così grande, cavalieri che desiderano raggiungere una vera connessione con il cavallo. Equestri pro-
verrebbe facile ignorare ma che, in realtà, han- pone corsi e stage mirati in base alle necessità e ai campi di interesse. Sul loro ricco
no un significato: uno spostamento di peso, un sito web sono pubblicati anche una serie di interessantissimi articoli.
passo nella nostra direzione, una contrazione È inoltre possibile iscriversi alla loro newsletter.
a livello del collo o della mascella. ■ https://equestri.it
Il mio Cavallo | 67
@equestredentro
VITA DI SCUDERIA | Il box
Casa
dolce casa
Il box è a tutti
gli effetti
l’appartamento
del nostro cavallo.
Assicuriamoci
che sia adeguato
e gli permetta
una vita agiata
68 | Il mio Cavallo
s ap e r e
Il box ideale c o s a c ’è d a
Trascorrere molto tempo in box non è l’ideale Costruire una piccola scuderia per i cavalli
per il nostro cavallo, per ovviare a questo pro- a casa nostra è un sogno nel cassetto di tutti
blema ne esistono alcuni che hanno anche gli amanti di questi nobili animali. Non per
una parte all’aperto, come se fosse il giardino forza il sogno deve rimanere all’interno del
di una casa. In questa maniera il nostro ami- cassetto, tuttavia, se decidiamo di trasfor-
co ha la possibilità di stare al riparo all’interno, marlo in realtà, assicuriamoci di seguire
ma anche di sgranchirsi le gambe. Questa tutte le norme vigenti per la detenzione di
sistemazione, seppur ideale, non sempre è equidi.
possibile, tuttavia anche i box privi di dehor Esistono, infatti, delle leggi che regolano la
possono essere ottime casette per i nostri detenzione di un equino su proprietà priva-
cavalli, purché ci siano le dovute attenzioni. ta. Le linee guida generali sono consultabili
sul sito del Ministero della Salute, tuttavia
La giusta esposizione ogni Regione, Provincia o Comune potreb-
Quando costruiamo la nostra piccola scuderia be avere delle specifiche, per tanto è bene
sul nostro terreno, ma anche quando sceglia- informarsi anche presso questi enti.
mo una scuderia che ospiti il nostro cavallo, In seguito è necessario recarsi all’ASL vete-
ci sono alcune accortezze 'climatiche' che rinaria di competenza per richiedere un
possono risultare essenziali per il benesse- Codice Stalla Aziendale. A questo punto i
re dell’animale. veterinari della ASL, dopo i dovuti accerta-
Una di queste è l’esposizione alla luce. A menti, rilasciano il Codice Stalla per Cavalli
seconda della latitudine e in cui ci troviamo atto ad indicare in maniera univoca la speci-
possiamo costruire i nostri box e la nostra fica struttura.
scuderia in modo differente. Nei paesi fred- Al Codice Stalla viene abbinato un registro
di l’ideale è esporre la parte frontale a Sud, in di carico-scarico, necessario per segnalare
quelli temperati a Est e in quelli caldi a Nord, tutti gli equini che entrano ed escono dal-
per garantire la migliore esposizione e, con- la struttura.
temporaneamente, il miglior riparo. Esistono poi delle regole specifiche che con-
sentono la costruzione di uno o più box a
Il pavimento una determinata distanza dalle abitazioni.
Una grande attenzione va rivolta al pavimento. In particolare il box dovrà essere costruito
È preferibile evitare il legno, troppo facilmente ad almeno 25 metri dalla propria abitazione
impregnabile; anche il cemento, indistruttibile e almeno 50 dalle abitazioni altrui.
e di semplice pulizia, potrebbe risultare freddo
e scivoloso. L’asfalto, oltre ad essere sdruccio-
levole, si deforma con il caldo… insomma non Inquadra il QR CODE
è una scelta così semplice! per conoscere le direttive
Una buona soluzione potrebbe essere il mat- del Ministero della Salute
tone: che sia messo in piano o di costa esso
Il nostro cavallo
trascorre parecchio
tempo in box;
assicuriamoci che
sia il più possibile
confortevole.
Il mio Cavallo | 69
VITA DI SCUDERIA | Il box
UNA GRAN
BELLA CASA
Perché un box sia
davvero confortevole
deve garantire un
ottimo isolamento
dal freddo e
dall’umidità e, allo
stesso tempo, una
buona areazione che
va mantenuta anche
nelle stagioni fredde.
Quando le
temperature si
abbassano possiamo,
infatti, coprire
adeguatamente
il nostro cavallo
senza rinunciare
all’areazione.
Per la stagione estiva Assicuriamoci
che il box sia
procuriamoci delle sufficientemente
ventole, quelle a grande da permettere
soffitto sono l’ideale al nostro amico di
poiché muovono e potersi comodamente
sdraiare.
rinfrescano l’aria
oltre ad allontanare
qualche insetto.
Soffitto e pareti
Una volta sopra le scuderie era solito trova-
re il fienile: esso garantiva un’ottima cubatura
e una perfetta areazione della zona box. In
ogni caso assicuriamoci che ci siano almeno
4 metri tra pavimento e soffitto. Questa altez-
za garantisce un buon isolamento termico sia
in inverno che in estate.
Premuriamoci che le pareti siano lisce e prive
di sporgenze che potrebbero ferirlo.
70 | Il mio Cavallo
Su misura assicuriamoci che il box sia almeno un po’ più Il box deve essere
È importante che il box sia di una misura ampio delle misure minime indicate che sono: provvisto di finestre
così che i cavalli
adeguata. A livello ministeriale (disposizioni 3x3 metri per un cavallo e 2,80x2,80 per un possano vedere fuori
dettate dal Ministero della Salute) esistono pony. Premuriamoci di regalare al nostro ami- per combattere la noia
delle misure minime per la costruzione del co una casa confortevole (almeno 3,50 o 4 e non sentirsi isolati.
box. Tuttavia sia che desideriamo costruire metri per lato) così che possa muoversi, spo-
il box a casa nostra, sia se stiamo valutando starsi, sdraiarsi e rotolarsi senza rischiare di
delle strutture dove mettere il nostro cavallo, rimanere imboxato, ovvero incastrato nel box
incapace di girarsi.
UN PO’ D’ARIA
Le finestre Ricordiamoci sempre
La presenza di almeno una finestra è fonda- che il box, per
mentale per un box che si rispetti. L’ideale quanto grande e
sarebbe se ce ne fossero due: una rivolta all’in- confortevole, è
terno della scuderia e l’altra all’esterno. sempre un luogo
I cavalli, infatti, hanno il diritto di distrarsi nelle chiuso. Dedichiamo
lunghe ore trascorse in box, per lo meno con del tempo al nostro
degli stimoli visivi. Privarli di ciò potrebbe ave- cavallo e portiamolo
re conseguenze comportamentali gravi come all’aria aperta.
l’apatia o l’aggressività. Non priviamoli della
gioia di partecipare alla vita di scuderia.
La chiusura
Può sembrare banale, ma i nostri amici cavalli
sono degli evasori nati! Prestiamo quindi mol-
ta attenzione alle chiusure dei box per evitare
party notturni nel carrello dei mangimi, per
esempio. Esistono vari tipi di chiusure, ci sono
quelle orizzontali a molla, oppure con il chia-
vistello. Esistono quelle la cui chiusura vera e
propria è protetta da una mostrina, o ancora
le chiusure verticali. Cerchiamo quella che fa
al caso nostro e che più ci piace assicurando-
ci che sia a prova di fuga.
Il mio Cavallo | 71
VITA DI SCUDERIA | Il box
Il s e c c h io
Gli abbeveratoi automatici sono senza dub-
bio molto comodi e igienici, tuttavia non
possiamo monitorare quanto effettivamen-
te beva il nostro cavallo durante il giorno.
In alcuni casi, però,
questo control-
lo è necessario.
In queste occasio-
ni una soluzione
pratica è quella di
mettere un sec-
chio di acqua nel
box così da poter
tenere d’occhio la
situazione. Il più efficace, tra gli abbeveratoi automatici, è quello provvisto
di galleggiante che si riempie ogni volta che si svuota.
lo che sarà il letto del nostro cavallo. priva totalmente di micropolveri renden-
Ne esistono di diversi tipi: dola ideale per i cavalli affetti da
● Paglia: la più classica delle lettiere. problemi respiratori.
Edibile, morbida e isolante ha come con- ● Lolla di riso e cocco: si tratta dei resi-
tro il fatto di non essere particolarmente dui, rispettivamente, del riso dopo la
assorbente. trebbiatura e delle fibre del cocco.
● Truciolo: proviene dal legno di conife- La lolla presenta un bassissimo tasso di
re depolverizzato, non è trattato con umidità garantendo la protezione del
agenti chimici ed è molto confortevole. piede del cavallo anche nei mesi inver-
Per un letto comodo ne serve meno nali. Si tratta inoltre di prodotti molto
rispetto alla paglia ed è molto più igienici.
72 | Il mio Cavallo
APPROFONDIMENTI | Veterinario Podiatra
A tu per tu
con il Dottor
Daniele Ferri,
Veterinario Podiatra,
per parlare
del benessere
dello zoccolo
del cavallo
Curiosità
Lo zoccolo del cavallo un tem- ➡ ➡ ➡
po era una mano. Lo zoccolo
come lo conosciamo ora corri-
sponde all’unghia del nostro dito
medio, le castagne (i calli nella
parte interna delle gambe) sono
il residuo del pollice e lo spero-
ne che si trova sui posteriori
all’altezza del nodello, corrispon-
de all’indice. Nel corso dei secoli
l’evoluzione ha trasformato le
quattro dita nello zoccolo che
conosciamo più funzionale alla
vita del cavallo.
74 | Il mio Cavallo
c al z o
d e l p ie d e s
L a r o u t in e
Non c’è una soluzione sempli- cornea, che per quanto dura
ce, efficace ed universale per o indurita, potrebbe essere
gestire uno zoccolo sferrato, soggetta ad usura superiore
come del resto non ce n’è una al tasso di crescita, risultando
nemmeno per quello ferrato. in un progressivo deteriora-
La regolare pulizia e igiene mento dello stato di salute
quotidiana del piede sia pri- del piede e quindi del caval-
ma che dopo il lavoro sono lo. Anche le superfici interne
naturalmente alla base della agli ambienti del centro ippi-
gestione di qualsiasi piede, co e delle scuderie incidono
unite alla cor retta gestio- in maniera significativa su
ne dello stato di umidità quest’aspetto e vanno valu-
dello zoccolo che ne garan- tate e contestualizzate dai
tisce flessibilità e resistenza. professionisti sopracitati e
Naturalmente, mancando la nei casi più complicati anche
protezione offerta dal ferro modificate per intercettare le
che protegge il piede con- necessità del cavallo. Anche
sumandosi al suo posto su la scelta delle competizioni
superfici abrasive sia naturali a cui par tecipare influenza
che artificiali, il piede scalzo la cura dello zoccolo, molto
richiede una cura più attenta di più se il cavallo è scalzo
e puntuale al fine di preser- e sempre nell’attenzione al
vare il più possibile la scatola benessere dell’individuo.
Il mio Cavallo | 75
APPROFONDIMENTI | Veterinario Podiatra
ic o p e r c h é
il s u o s t o r
Lo scopo principale della ferratura, in qualsiasi formato e materia-
le, è storicamente quello di proteggere lo zoccolo da un consumo
eccessivo dovuto alle attività per le quali il cavallo ci ha accompa-
gnato dall’alba dei tempi ad oggi. Nel corso dei secoli l’avanzamento
della tecnica e le esigenze funzionali hanno modificato la ferratu-
ra al fine di assolvere a determinate esigenze sia dell’uomo che del
cavallo. Formalmente la ferratura andrebbe considerata come uno
strumento esterno al corpo che replica e rimpiazza funzionalmente
l’organo che va a sostituire con la possibilità e capacita di migliora-
re le prestazioni biomeccaniche dell’organo stesso.
76 | Il mio Cavallo
PIEDE SANO
IN CORPO
SANO
La salute del cavallo
è stata per secoli ago
della bilancia della
sopravvivenza
dell’uomo, sia in
periodi di pace che di
guerra ed è ancora
così in molte aree del
mondo nonostante
l’accezione sportiva
sia quella che, al
giorno d’oggi,
teniamo in
considerazione
maggiormente.
Ci si è sempre presi
cura di questi
animali soprattutto
dal punto di vista
con certificazione riconosciuta a livello inter- copertura perimetrale dello zoccolo, e può ortopedico ed oggi
nazionale, che dal loro confronto decidano in essere modificato secondo la necessità fisio- come mai prima
accordo la scelta migliore per il cavallo”. logica del cavallo per accomodare anomalie d’ora ci stiamo
che con il solo pareggio non sarebbe possibi- rendendo conto di
Un cavallo che è sempre stato ferrato può le compensare a pieno o in maniera assoluta”. quanto la salute del
togliere i ferri e in che modo? cavallo passi
“lo zoccolo necessita di un tempo di adatta- Insomma mi sembra di capire che al pri- attraverso i suoi
mento che varia da cavallo a cavallo per via mo posto ci siano i bisogni del cavallo, zoccoli e la
delle caratteristiche fenotipiche che l’indi- giusto? formazione e la
viduo possiede e al suo stato fisiologico al Naturalmente. Questo perché la gestione conoscenza sono le
momento della sferratura. Per i cavalli può scalza e ferrata non sono degli opposti in- chiavi per
essere più o meno semplice ( o addirittura conciliabili e contrapposti, come se fossero accomodare le
impossibile). Motivo per cui è sempre indi- delle tifoserie di hooligan, ma strumenti a di- esigenze di benessere
spensabile accertarsi delle necessità del sposizione del maniscalco professionista che dei nostri cavalli.
cavallo in esame”. se usati correttamente e contestualizzati in
maniera adeguata possono dare incredibile
Viceversa, esistono motivazioni per de- beneficio al cavallo su cui si utilizzano.
cidere che è meglio ferrare un cavallo Il maniscalco deve conoscere sia l’importan-
scalzo? za del pareggio correttamente eseguito che
“Naturalmente e sono da riferire a malessere le potenzialità delle ferrature che può appli-
dovuto a problematiche derivanti dal con- care. ■
sumo eccessivo o anomalo dello zoccolo,
deviazioni conformazionali non compensa-
bili col solo pareggio, o a esigenze sportive Chi è Daniele Ferri
che non sono compatibili con il piede scal-
zo (per esempio la necessità di avvitare Il Dottor Daniele Pietro Ferri è un veterinario laure-
ramponi). Inoltre lo zoccolo non è sempre ato all’Università degli Studi di Milano, dove ad oggi,
uguale a se stesso durante l’anno sia per è anche docente. Specializzato in podiatria, il Dottor
Ferri è Presidente dell’Italian Euro Farriers (IEF), unica
motivi fisiologici e ambientali legati ai ritmi
Associazione di Maniscalchi italiana accreditata e rico-
stagionali sia derivanti dall’attività del cavallo
nosciuta a livello europeo dalla European Federation of
e dall’affaticamento. Farriers Association (EFFA).
Inoltre il ferro è modellabile ben oltre la
Il mio Cavallo | 77
VETERINARIA | La tosatura
Cambio di stagione
Con l’inoltrarsi dell’autunno
il pelo cresce e si infoltisce
e arriva il momento di tosarlo.
Capiamo come farlo
al meglio per proteggere
il suo benessere
COMPLETA A COPERTA
78 | Il mio Cavallo
ura
e ll a t o s at
L’ora di tosare Il g io r n o d
Questo non è sempre fattibile e dunque la to- Il giorno della tosatura ricordiamoci di:
satura diventa l’unica possibilità di gestire il pulire molto bene il nostro cavallo dai resi-
cavallo che lavora con regolarità, per farlo dui di sporco e di fango. Questi, infatti,
asciugare nel minor tempo possibile. Tuttavia affaticano il lavoro delle lame della tosatri-
dobbiamo pensare che la tosatura non deve ce che di conseguenza ci metterà più tempo
essere per forza una tosatura completa, ma e si surriscalderà di più.
può riguardare solo alcune zone ovvero quel- Non inumidire il pelo con spugne, alcool o
le dove suda perché vi sono più ghiandole detergenti, perché anche un pelo umido o
sudoripare. Si tratta della zona del collo, i fian- bagnato è più difficile da tosare.
chi, la base delle orecchie e l’addome. Anche
la tipologia di lavoro può influenzare la distri-
buzione del sudore in base all’impegno della
muscolatura. Per un lavoro leggero magari in anche per quelli sensibili alla tosatura. Infatti NO ALLA
maneggio il cavallo tenderà a sudare su collo zone molto delicate come orecchie e testa CIPOLLA!
e sulle spalle, mentre per un lavoro impegnati- non vengono tosate e richiedono meno tem- Non mettiamo
vo potrà sudare anche sul posteriore. po di esecuzione. troppe coperte al
● Da caccia: il pelo rimane sugli arti e sotto nostro cavallo, ma
Quale tosatura la sella. È molto simile alla tosatura completa, scegliamo quella dal
Esistono diversi modelli di tosatura tra i quali ma i peli sulle gambe proteggono queste ulti- peso giusto. Mettere
possiamo scegliere: me quando si va in campagna. una coperta sull’altra
● Tosatura completa: molti la scelgono per- ● A V: una tosatura molto comune nei caval- oltre a provocare un
ché il cavallo è più facile da pulire, ma non è li da endurance, ma viene oggi utilizzata per aumento della
sempre l’ideale per tutti i cavalli. Va evitata per tutte le discipline perché è molto pratica. È temperatura non
i cavalli a cute molto sottile e richiede di moni- risaputo infatti che il cavallo da endurance fa- necessario, causa un
torare attentamente la temperatura del cavallo cendo un lavoro lungo e lento suda molto. Il effetto compressivo
per cambiare le coperte. pelo viene tosato descrivendo una V a partire su spalle e collo e
● Mezza coperta e coperta completa: sono dalle orecchie scendendo verso le spalle per garrese che risultano
molto simili in quando per entrambe le tosatu- risalire con la tosatura dalla parte bassa del cosi affaticati
re il pelo viene lasciato sugli arti, sul muso, sul ventre fino alla coda. Il pelo rimane sulla par- e indolenziti.
dorso e sulla groppa mentre vengono tosa- te superiore del collo, sulle gambe, sul dorso
te la porzione inferiore delle spalle, del collo, e la groppa, ma anche dove ci sono le staffe.
cosce e ventre. Nella mezza coperta viene to- Risulta così molto utile a proteggere i cavalli,
sato invece tutto il collo. Sono le tosature che ma allo stesso tempo permette l’evaporazio-
più si addicono alla maggior parte dei cavalli ne del sudore dalle zone che sudano di più.
DA CACCIA AV
Il mio Cavallo | 79
VETERINARIA | La tosatura
DA SAPERE Pelo rovinato integrare la sua dieta con omega 3. Queste
Le ghiandole Se subito dopo la tosatura il pelo del cavallo ri- sostanze sono grassi che si trovano, ad esem-
del sudore sono sulta rovinato le ragioni possono essere legate pio, nell’olio di semi di lino. Bisogna darne circa
localizzate su tutto a diversi fattori, in particolare: 10 ml ogni 100 kg di peso e per un periodo di
il corpo del cavallo ● alla tosatrice: una tosatrice che non taglia almeno 2 mesi.
ma soprattutto bene, che 'mangia il pelo', perché le lame sono
sul collo, sulle spalle, poco efficienti rovinano il pelo. Allo stesso Caldo o freddo
sul piatto delle cosce modo lo rovinano le lame che si surriscaldano Una volta tosato saper capire come sta il ca-
e sull’addome. Sono troppo, perché bruciano la cheratina del pelo. vallo è fondamentale. Perché il cavallo stia
presenti anche sulla Naturalmente una lama calda non fa bene la coperta deve garantirgli di restare nel-
testa, soprattutto bene neanche alla pelle del cavallo. la di zona di neutralità termica: è la cosiddetta
vicino alle orecchie, Solitamente con un buon tosato- zona di benessere termico, ovvero quando
e sul dorso e sulla re, che mantiene la sua tosatrice l’organismo non deve né produrre né smalti-
groppa. Tuttavia perché abbia un'efficienza ottimale, re calore. Questo range è delimitato da valori
il cavallo non ha queste cose non capitano. chiamati valore di temperatura critica superio-
ghiandole sudoripare ● a problemi di pelo: se il caval- re, oltre il quale il corpo deve usare energia per
sulle gambe. lo appena tosato ha la forfora e smaltire il calore e quindi suda, e critica infe-
il pelo opaco e apparentemente riore, ovvero il valore di temperatura in cui
untuoso potrebbe avere pro- l’organismo inizia a spendere energia per
blemi di pelo e di pelle. Per produrre calore perché sente freddo.
migliorane la qualità oltre alla Per misurare la temperatura sotto le coper-
pulizia quotidiana, si può te possiamo utilizzare 3 metodi:
1 - La mano: è il metodo più empirico e con cui
si sbaglia di più. Infilare la mano sotto la coper-
ta vicino al garrese non è infatti un metodo che
garantisce di capire quale coperta sceglie-
re, perché basarsi sulla nostra sensazione di
sentire caldo freddo o sudore non è affidabile.
2 - Il termometro adesivo: è un meto-
do un po’ più certo rispetto al precedente.
80 | Il mio Cavallo
Alcune parti del corpo
del cavallo, come
gli arti e le orecchie,
sono molto delicate.
Assicuriamoci
di tosarle con
delicatezza e cura.
ZONA DELICATA
Da manuale l’unica
tosatura in cui
la testa non si tosa è
quella in cui solo
Basta acquistare un termometro adesivo so- pancia e base
litamente fatto come una striscia di carta e del collo vengono
lasciarlo per un paio di minuti sotto la coperta tosate. Nella realtà
sulla schiena del cavallo. a decidere è
3 - Sensori digitali: sono disponibili senso- il cavallo: se non
ri di temperatura che vengono applicati alla vuole farsi toccare
coperta del cavallo, proprio per sapere se la testa lasciamogli
la temperatura è ideale. Generalmente for- il suo pelo lungo.
niscono un monitoraggio continuo della
temperatura e/o del tasso di umidità al di sot-
to della coperta, aiutando così a capire come massimo 150 grammi o cotone. Quando tosiamo
si sente il cavallo. Possono anche dare consi- Temperature > 5 e <10°C coperta da scude- il cavallo possiamo
divertirci 'disegnando'
gli in base alle previsioni meteo. ria di peso di circa 200 grammi. delle figure sul suo
In generale è possibile dire che un cavallo con Temperature 0–5°C coperta imbottita di corpo.
una tosatura completa o da caccia se scude- peso medio di 300 grammi.
rizzato ha bisogno di una coperta differente in Temperature <0: coperta molto pesante dal
base alla temperatura ambientale: peso maggiore di 300 grammi.
Temperature > 15°C coperta molto leggera Naturalmente la coperta va sempre cambia-
tipo cotone. Se maggiori di 20 gradi nessu- ta in base alle temperature giornaliere che
na coperta. possono variare anche di molto lungo il cor-
Temperature tra i 10–15°C coperta di peso so delle 24 ore. ■
Un trucco in più
Per rendere bellissimo il nostro cavallo
dopo la tosatura se il tempo lo permette
e la nostra scuderia è dotata di lampade
facciamo un bello shampoo colorante in
base al colore del mantello e scegliamo:
● Shampoo blu-viola per i cavalli grigi
e i sauri
● Shampoo nero per i morelli o bai molto
scuri
Il detergente ci aiuterà a pulire bene la
pelle anche dai residui di sporco e dell’o-
lio della tosatrice e darà un effetto
tonalizzante al nostro cavallo.
Il mio Cavallo | 81
ALIMENTAZIONE | Gestire il riposo
Il riposo
del guerriero
Testo di Dott.ssa Emanuela Valle
Sempre in moto
Il cavallo deve poter uscire al paddock e ave-
re la possibilità di muoversi, non può stare
tutto il giorno in box! Una scatola di 3x3 metri Anche nel giorno di riposo settimanale il cavallo ha bisogno di uscire
non è una vita adeguata per lui. Il movimento è dal box e trascorrere ore tranquille all’aperto.
82 | Il mio Cavallo
Se il cavallo è a riposo forzato trascorrerà diverso
tempo in box. Lasciamogli a disposizione il fieno
nella rete così che la somministrazione sia lenta.
r ip o s o ?
Q u an d o è a
Viene considerato a riposo un soggetto che
non lavori per più di 3 giorni. Solo in questo
caso in effetti la sua dieta deve essere dav-
vero diminuita. Se invece il riposo, ovvero
il fatto che in un dato giorno il cavallo non
lavori, non è necessario diminuire la quan-
tità di mangime effettivamente assunta, ma
basta semplicemente somministrare la razio-
ne di cibo colmando un po’ meno il misurino.
necessario. Per cui sì a paddock, prati e zone scuderia. Va detto che in realtà un cavallo non Sono davvero rare
di movimento che sono fondamentali per il suo ha bisogno di un giorno di riposo chiuso e fer- le eccezioni in cui la
dieta del cavallo
benessere. Va tenuta in considerazione que- mo e, anzi, questo non è benefico per il suo a riposo deve mutare.
sta necessità anche nel cavallo che lavora. Se, benessere. Passare più di 24 ore nel box non Ne è un esempio
ad esempio, il cavallo esce per fare passo in è salutare. Il movimento è necessario per aiu- il riposo forzato per
lungo periodo o a
giostra deve comunque avere la possibilità di tare anche la peristalsi intestinale e non a caso causa di un intervento.
potersi godere qualche ora in tranquillità fuori spesso quando lo montiamo o lo mettiamo al
dal suo box. Solo quando le condizioni meteo paddock appena inizia a muoversi produce
sono davvero ostiche e i campi impraticabili aria. Inoltre muoversi gli permette di miglio-
allora possono esserci eccezioni. rare la circolazione a livello del piede e quindi
questo aiuta a drenare i liquidi. Spesso, infat-
C’è riposo e riposo ti, quando rimane nel box le gambe tendono
Esistono diverse circostanze in cui un cavallo a gonfiarsi.
ha bisogno di una pausa, vediamo quali sono:
● Settimanale: di norma si tende a dare un ● Post gara: Nei giorni dopo una gara o una
giorno di riposo ai cavalli che generalmen- trasferta il cavallo deve osservare un periodo
te coincide con il giorno di chiusura della di stop. In questo caso il riposo deve essere
Il mio Cavallo | 83
ALIMENTAZIONE | Gestire il riposo
ADORO
LA PIOGGIA
I cavalli possono
uscire anche con la
pioggia. Solitamente
questa non è un
problema per loro,
a meno che nel
paddock il terreno
non diventi
scivoloso. Questo
capita soprattutto
nei paddock piccoli,
mentre in quelli più
grandi ed erbosi
il terreno rimane
più stabile.
84 | Il mio Cavallo
dove il cavallo sta esclusivamente al prato. È
consigliato ad esempio quando il cavallo vie-
ne sferrato, o quando deve recuperare da una
malattia. Il movimento, infatti, aiuta molto nella
normalizzazione dell’equilibrio del piede e del-
la tonicità muscolare.
e
D a n o n fa r
Il mio Cavallo | 85
SBAGLIANDO SI IMPARA | Paddock sicuro
In libertà
Riduciamo al minimo il rischio che il nostro
cavallo si faccia male mentre è al pascolo
con queste semplici precauzioni
senza pericoli
Testo di Massimo Garavini
Liberi tutti
Ogni cavallo ha, o dovrebbe avere, il diritto
di trascorrere parte della giornata all’aper-
to, al pascolo, in un ambiente il più naturale
possibile, in compagnia di suoi simili, poten-
do decidere in autonomia se stare fermo, se
galoppare e sgroppare, se girare a destra o
a sinistra senza che qualcuno glielo indichi
o imponga. Sono sufficienti un paio d’ore al
giorno per migliorare in modo determinante paddock sufficiente per garantire il rispetto di Stare chiusi dentro a
la sua qualità della vita. In alcuni Paesi, sicu- questa regola. All’estero questa abitudine è un box è contrario alla
natura dei cavalli che
ramente più evoluti di noi in ambito equestre, molto diffusa e condivisa, mentre da noi vige prevede invece che
questo è già un obbligo: per aprire una scu- una mentalità molto più restrittiva, succube stiano all'aria aperta
deria e una qualsivoglia attività equestre, è della convinzione che i cavalli al paddock si e si muovano in libertà.
necessario dimostrare di avere un numero di facciano male.
86 | Il mio Cavallo
Il pericolo è in box
Per un cavallo, animale abituato e adattato a
vivere nelle praterie, passare l’intera giornata
recluso in un box è un vero e proprio tormento.
L’ora di lavoro canonica, possiamo parago-
narla all’ora d’aria dei carcerati… non è certo
sufficiente a mantenere i cavalli sereni e sani.
Anche da un punto di vista fisico i disturbi che
si sviluppano sono innumerevoli: problemi re-
spiratori, circolatori, locomotori, nervosi e chi
più ne ha più ne metta. Senza tema di smentita ● Fare sempre molta attenzione alla cre- Il tempo trascorso al
possiamo dire che è nel box che i nostri cavalli scita di piante ed erbe tossiche che vanno prato è assolutamente
vitale per il benessere
rischiano maggiormente di farsi male! accuratamente rimosse anche attraverso l’e- psicofisico del cavallo.
stirpazione, anche delle radici.
Al paddock in sicurezza Se nel paddock è presente una pianta poten-
Trascorrere del tempo all’aperto è, quindi, fon- zialmente pericolosa, come per esempio una
damentale per i nostri cavalli, tuttavia esiste la quercia o un acero, costruire una recinzione
possibilità che, anche al paddock, si possano che impedisca ai cavalli di avvicinarsi.
far male. Ecco alcuni consigli per evitare inci- ● Un cavallo non abituato al paddock può
La questione alimentare
punti, distanziati di almeno venti metri l’u- L’erba (o l’erba bagnata) fa ve-
no dall’altro, in modo di garantire a tutti nire le coliche. Ovviamente non
di consumare tranquillamente la propria è vero, i cavalli si sono evoluti
razione; se questo accorgimento non è e adattati proprio per cibarsi di
sufficiente preparatevi a ritirare in scu- erba. Quelli che sono pericolo-
deria il bullo o il soggetto più debole si sono i repentini cambiamenti
all’ora dei pasti. della dieta. Per evitare spiacevo-
● Educare i cavalli a non partire appena li sorprese introdurre un cavallo
liberati dalla capezza (da togliere sem- al paddock in modo progressi-
pre); mettere sempre la corda intorno al vo: mezz’ora la prima settimana,
collo, togliere la capezza, ricompensare un’ora la successiva e aumentare
e lasciare libero il cavallo, che nel frat- progressivamente, per abituare il
Per evitare che corrano rischi, come l’avvento
tempo avremo girato verso l’uscita (da microbiota intestinale a digerire di coliche, assicuriamoci che l’erba del paddock
chiudere sempre prima). il nuovo antico elemento, l’erba. sia adatta all’alimentazione dei cavalli.
Il mio Cavallo | 87
ATTIVITÀ | Club Liberty
Club Liberty
è il tesseramento
dedicato ai trekker
e ai turisti provenienti
da tutti
i Paesi del mondo
Un Club
mondiale
Testo di Tino Nicolosi effetti possiamo dare solo una risposta par-
ziale poiché esiste una fetta di amatori che
88 | Il mio Cavallo
rty
e C lu b L ib e
as s ic u r at iv
Coperture Tutela legale e Malattia. Oltre ai benefit ci
Polizza Responsabilità Civile Terzi e RCO sono i vantaggi esclusivi del club e cioè avere
Catastrofale RCT massimale 5.000.000,00 dei personal tour operator sia per le vacanze
Limite per Persona massimale 5.000.000,00 a cavallo in Italia sia per quelle all’estero e non
Limite per Danni a Cose e Animali massimale 5.000.000,00 solo, anche vacanze di piacere con il proprio
Dipendente RCO massimale 5.000.000,00 partner o la propria famiglia. Si apre un mon-
Limite per persona massimale 5.000.000,00 do dove al centro c’è il cavaliere e non più una
RC Cavalli 5.000.000,00 (franchigia 500,00) bandiera di appartenenza tra enti o società.
Ai tanti benefit si aggiungono la possibilità
Polizza Infortuni e Malattia di partecipare a eventi e campionati e di po-
Morte 200.000,00 ter accedere ai centri affiliati OIPES e PGS
Invalidità permanente 200.000,00 (franchigia 3%) senza la quota associativa dell’ente ma sol-
Diaria Giornaliera da gesso 75,00 tanto la quota associativa dell’associazione
Diaria Giornaliera di degenza per infortunio 50,00 ospitante.
Diaria Giornaliera di degenza da malattia 50,00 Tante le novità e i plus dedicati ai molti cava-
Diaria Giornaliera per Day Ospital 25,00 lieri del Club Liberty, tutti studiati per dare la
Infortuni a mezzi di supporto tecnici massima serenità durante le attività equestri
e ortopedici di persone disabili 2.500,00 ovunque sul territorio nazionale e soprattutto
Rimborso spese sanitarie a seguito di infortunio 10.000,00 all’estero. Far parte del Club Liberty significa
avere alle spalle una macchina organizzativa
Tutela Legale massimale 15.000,00 a sinistro per anno che ti assiste per qualsiasi esigenza! Un club
esclusivo a tutti gli effetti, con l’opportunità
di essere libero di fare equitazione! Un pro-
dotto studiato e ideato dall’Ente Nazionale
Guide Equestri Ambientali per dare una so-
luzione concreta a tutti gli appassionati che
a oggi non avevano uno strumento versati-
le, semplice ed efficace per fare liberamente
equitazione.
Quanto costa? Per saperlo collegatevi sul-
le pagine social Facebook e Instagram di
Engea e scoprirete tutti i dettagli. Alcuni ve li
possiamo svelare e cioè le coperture assicu-
rative che intervengono sui tesserati del Club
Liberty. L’equitazione è libera… e lo sarà an-
cor di più con l’esclusivo club dedicato a tutti
gli appassionati di equitazione!
Vi aspettiamo al club! ■
Il mio Cavallo | 89
IL CAVALLO E LA LEGGE | I limiti della fida frazionata
Fida affidabile
Testo di Avv. Giulio Muceli l’acquisto. Si tratta, nello specifico, dei contrat- Un modo per
prenderci cura di
ti di fida e mezza fida. Nel nostro ordinamento un cavallo è la fida,
90 | Il mio Cavallo
c at o
c o n l’ A v v o
A tu per tu
I genitori di Carlo decidono di stipulare il
contratto di mezza fida con il Presidente
dell’A.S.D. per il Pony Belen di proprietà
dell’A.S.D. Il Presidente può stipulare altri
contratti di fida che abbiano ad oggetto l’u-
so dello stesso Pony?
Sì, perché nel nostro ordinamento vige il
principio di libertà negoziale, per cui è pos-
sibile frazionare l’uso dell’animale.
È possibile stipulare tanti contratti di mez-
za fida con diverse persone le quali, però,
dovranno utilizzare il cavallo in periodi
differenti. Ad esempio Carlo potrà utilizza-
re Belen nei giorni di lunedì e martedì e
Francesco il mercoledì e il giovedì.
È possibile riser varsi il diritto di utilizzo
esclusivo del cavallo? E come?
Sì! Se i genitori di Carlo vogliono fare in
modo che il proprio figlio monti sempre lo
stesso cavallo è opportuno che venga stipu-
lato un contratto di fida per il pony Belen,
avendo cura di inserire la clausola contrat-
tuale che sancisce il divieto per l’A.S.D. di
stipulare ulteriori contratti di fida che abbia-
no a oggetto il medesimo cavallo.
Il mio Cavallo | 91
IL CAVALLO E LA LEGGE | I limiti della fida frazionata
In esclusiva
Q u ando stipuliamo un contrat to con il
responsabile dell’A.S.D. per prima cosa ca-
piamo se desideriamo l'impiego esclusivo o Qualora ci sia condivisione è necessaria una consona calendarizzazione.
meno dell’animale. Nel caso in cui sia nostro Per rispettarne il benessere l’animale non va sottoposto a troppi sforzi.
92 | Il mio Cavallo
il c as o
Un’A.S.D. titolare di un maneggio era pro-
prietaria, tra gli altri, di un Frisone di nome
Furia. Una neofita di 12 anni, reduce da una
brutta caduta, se n’era innamorata e aveva
chiesto di stipulare un contratto di fida con
l’A.S.D. al fine di prendersene cura in manie-
ra esclusiva.
I genitori della minore, su consiglio del lega-
le, hanno stipulato il contratto per iscritto e
inserito la clausola di utilizzo esclusivo che
vietava all’A.S.D. di stipulare altri contratti
di fida e/o mezza fida sul suddetto Frisone
ovvero di consentire l’utilizzo del cavallo a
terzi. Ciò in quanto la minore si trovava bene
nel montarlo, non aveva alcun timore e pote-
va riprendere a montare in serenità.
Tuttavia l’A.S.D. aveva consentito a che il
cavallo venisse montato da altre persone
all’insaputa dei genitori della minore, uti-
lizzandolo per lo svolgimento delle lezioni
quotidiane.
Ebbene, durante una lezione, la minore
cadeva dal Frisone procurandosi la frattura
desiderio avere l’esclusività, assicuriamo- Capita spesso che della clavicola, a causa del brusco movi-
ci che sia ben chiaro tramite l’inserimento di le associazioni mento del cavallo dettato dalla stanchezza
scoraggino il contratto
una clausola. Infatti, qualora non sia inserita scritto perché ‘tanto causata del fatto che era stato utilizzato per
la clausola che prevede l’uso esclusivo, non si cosa può succedere’. svolgere altre lezioni ad altri allievi per 3 ore
può vietare al proprietario la stipula di altri con- Insistiamo. Tutelarci è consecutive prima della monta dalla minore.
un nostro diritto.
tratti. Qualora, invece, le parti abbiano avuto Fortunatamente la minore si riprendeva dal-
inserito tale clausola, il titolare del maneggio le lesioni dopo poco tempo e ha continuato a
incorrerà nella responsabilità contrattua- coltivare la sua passione, ma i genitori han-
le e l’affidatario sarà legittimato a chiedere no tratto a giudizio l’A.S.D. chiedendo che il
in giudizio l’adempimento contrattuale con Presidente venisse condannato per respon-
conseguente, ed eventuale, richiesta di risar- sabilità contrattuale, risarcimento del danno
cimento del danno. La clausola contrattuale In caso di fida o e pagamento delle spese legali, poiché il con-
che prescrive il divieto di utilizzo da parte di mezza fida spettano tratto stipulato impediva l’utilizzo di quel
all’affidatario le spese
terzi consente di fare in modo che sia effet- veterinarie ordinarie cavallo a terzi.
tivamente garantita l’esclusività della monta e straordinarie.
per la quale noi corrispondiamo un prezzo
più elevato. Questo ci consente di scongiura-
re la possibilità che nel periodo di pendenza
del contratto, e nel corso del quale noi mon-
tiamo con continuità l’equide, l’animale non sia
utilizzato da persone inesperte o poco delica-
te che possano destabilizzarlo.
E ancora, tale clausola consente di tutelare il
benessere del cavallo, evitare che lo stesso
subisca eccessive sollecitazioni per l’utilizzo
plurimo, e infine, costituisce la garanzia per
vivere una storia d’amore esclusiva con l’a-
nimale – ancorché per un periodo di tempo
determinato – scongiurando la poligamia! ■
A menzus bidere!
Il mio Cavallo | 93
LE VOSTRE FOTO
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Vi abbiamo chiesto attraverso i nostri social una foto con il vostro cavallo,
la più votata è diventata la nostra copertina Facebook per il mese di settembre.
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Il mio Cavallo | 95
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