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NUOVA CARTA

N SP

IL MIO
ANNO 34
IL MIO CAVALLO NUMERO 404
NOV/DIC 2023
€ 5,90
100%
ECOLOGICA
E
ECI
ALE

CAVALLO
EQUITAZIONE
TECNICA

Gestire l’imprevisto
ADDESTRATORI

SBAGLIANDO
PADDOCK
Come ridurre i rischi
ALIMENTAZIONE
DIETA A RIPOSO
Come controllarla
VIAGGIO
OMAN
Il fascino del deserto

IPPOVIE
MONTE GRAPPA
Vie della Grande Guerra
PREZZI ESTERI - CH Ticino CHF 12,10

P.I. 27-10-2023
BIMESTRALE

VETERINARIA
LA TOSATURA
Luci e ombre
Istruzioni complete
IMPARIAMO
LA LEGGE
I LIMITI DELLA FIDA
A COMUNICARE
L’importanza del lavoro da terra
SOMMARIO
n. 404 - Novembre/Dicembre 2023

38 44

AD
SP EST
D
EC RA
IA TO
LE R
I
10 16 68
IN PRIMO PIANO EQUITAZIONE AMERICANA BENESSERE VITA DI SCUDERIA

8 Collaborazioni 16 La sella 64 Benessere 68 Il box


ACSI Tra staffe e pomi Comunicazione positiva Casa dolce casa
ed Equitazione in Armonia

10 Magia 20 ABC
Assetto perfetto
64 74 Approfondimenti
Per un piede sano
Nessun dubbio... sono baio!

34 Vita da trekker 78 Veterinaria


Il cavallo da trekking La tosatura

38 Viaggi 82 Alimentazione
Oman Gestire il riposo
44 Speciale 20
Addestratori
86 Sbagliando si impara
EQUITAZIONE INGLESE Paddock sicuro
54 Ippovie
88 Attività ENGEA
Anello Monte Grappa
58 Razza
24 Tecnica
Cross Country
86 Club Liberty
Bardigiano
28 ABC 90 Il cavallo e la Legge
I limiti della fida frazionata
34 Imprevisti sotto controllo

30 I consigli dell’istruttore
Il trotto

RUBRICHE
28 Stampata su carta

con ¯ra er ne proen ente


6 News dal mondo equestre a oreste sosten  l
holmen.com/paper
94 Le vostre foto
97 Annunci Il Mio Cavallo è una rivista a basso impatto ambientale
74
Il mio Cavallo | 3
NOVEMBRE/DICEMBRE
HANNO COLLABORATO

Versatility
Ranch & Stock Horse
Il Versatility Ranch & Stock Horse
promuove corsi di formazione per tutte
le discipline della Monta Western.
info@versatilityranch.com

Equestri
FEDERICO GATTI
E JESSICA NOVELLI
Equestri è la community di amazzoni
e cavalieri che vogliono creare una
connessione con la mente del cavallo e
diventare il suo punto di riferimento in
ogni situazione.
www.equestri.it

Ippic
MASSIMO GARAVINI
Istruttore Federale di III livello di Merito,
Istruttore di Dressage, Tecnico Federale.
Ippic (Istituti Professionali
Per Il Cavallo) è una associazione che si
occupa prevalentemente di formazione
professionale, cercando e creando
nuove opportunità in Italia e all’estero.
www.ippic.it

Associazione
Transappenninica
LEONARDO DORI
Guida e allevatore di Purosangue Arabi
da trekking ed endurance, L’Associazione
Transappenninica organizza grandi
viaggi a cavallo di gruppo attraverso
l’Italia.
leonardodori55@gmail.com

E.n.g.e.a.
Ente Nazionale Guide
Equestri Ambientali
Opera nel mondo sportivo, sociale
ed ambientale allo scopo di rendere
l’equitazione uno sport fruibile a tutte le
categorie sociali.
www.cavalloecavalli.it
segreteria@sitogea.net

IL NOSTRO VETERINARIO
Dott.ssa EMANUELA VALLE
Dip. Scienze Veterinarie
Università di Torino
emanuela.valle@unito.it

IL NOSTRO LEGALE
Avv. GIULIO MUCELI
Studio Legale Muceli Murreli
studiolegalemucelimurreli@gmail.com

4 | Il mio Cavallo
In questo mese TEMPO DI PASTONE

Cosa fare C on il calo delle temperatu-


re perché non preparare un
pastone caldo al nostro cavallo?
Il pastone contribuirà a riscal-
darlo durante le giornate parti-
colarmente rigide, rende i cere-
ali più digeribili ed è appetitoso.
Attenzione però: per evitare squi-
libri al microbioma dell’intestino
dobbiamo inserirlo nella dieta un
po’ alla volta e darlo in base alle
esigenze e alle attività del caval-
lo. È sempre meglio consulta-
re il veterinario per una corretta
somministrazione.

NO AI MALI
DI STAGIONE
P roteggiamo il nostro amico
dai colpi di freddo coprendo-
lo bene prima di uscire dal box
per iniziare il lavoro e riscaldia-
molo per bene al passo prima di
togliere la coperta. A fine lavoro,
passeggiamolo a lungo prima di
riportarlo in scuderia, utilizzan-
do una coperta da passeggio, ma
non lasciamogli la coperta umida
addosso troppo a lungo. Per aiu-
tarlo ad asciugarsi prima possia-
mo tamponare le zone sudate con
del fieno o della paglia.

ASCIUTTI E PULITI
I n inverno non è possibile fare
la doccia al nostro cavallo. Per
tenerlo pulito serve olio di gomi-
to! Brusca e striglia passate quo-
tidianamente prima e dopo l’atti-
vità lo mantengono pulito. Se ci
sono macchie ostili usiamo acqua
tiepida in quelle zone specifiche.
Un ottimo alleato per la pulizia
invernale è lo shampoo secco.

PULIZIA IN SELLERIA
P rima che le giornate diven-
tino troppo corte e umide,
puliamo in modo approfondito
tutta l’attrezzatura.

Il mio Cavallo | 5
NEWS DAL MONDO EQUESTRE

DAL 3 ALL’11 NOVEMBRE DAL 9 AL 12 NOVEMBRE

Lusitano Fieracavalli, the place to be


in festa Da 125 anni l’evento in assoluto più
atteso da tutti gli amanti del mon- di immergersi per quattro giorni nel
do equestre. Fieracavalli Verona è mondo equestre a 360°, non solo
imperdibile: se non ci siete mai stati per vedere da vicino la disciplina che
è arrivato il momento di fare un sal- amiamo, ma anche per conoscerne
to; se la conoscete non vedrete l’ora tante altre ampliando il nostro baga-
di tornarci. glio equestre. Sono quattro giorni per
Cosa c’è a Fieracavalli? Tutto! stare con amici tutti mossi dalla stessa
Tutto e tutti, dalle rassegne alleva- passione, con tutte le declinazioni pos-
toriali al gotha del salto ostacoli con sibili, ma con un unico enorme cuore
il Jumping Verona, le giovani leve in pulsante. Passeggiando tra i padiglioni
sella ai loro pony sono impegnate nel tra una mostra, una gara, uno spetta-
Best Rider. E ancora competizioni di colo e tanta buona musica e buon cibo
monta western di tutti i tipi, dalle più è possibile trovare tutto quello che ci
adrenaliniche a quelle di precisione. A serve e anche di più per noi e il nostro
Verona possiamo ammirare dai gran- cavallo presso i tantissimi stand espo-
di cavalli da tiro ai piccoli Falabella, sitivi che mettono a disposizione tutte
restare estasiati davanti alla bellezza le novità del settore.
e le varietà delle razze italiane, gode- Buona Fieracavalli a tutti!
re di spettacoli di ogni tipo, sino al più
atteso: il Gala serale. Fieracavalli non INFO
è solo questo, è anche la possibilità www.fieracavalli.it
Un appuntamento imperdibile per
chiunque ami il cavallo Lusitano,
ma non solo; una manifestazione a
cui vale davvero la pena di assistere
se ci piacciono i cavalli e le tradi-
zioni. La Feira Nacional do Cavalo
permette ai tantissimi appassiona-
ti che ogni anno si precipitano a
quest’evento di ammirare i maesto-
si Lusitani al lavoro, in dressage e
doma classica, ma anche doma por-
toghese e spettacoli di ogni tipo, ma
non solo: per una settimana la città
di Golega si trasforma nella città dei
cavalli. Del resto il cavallo Lusitano
affonda le sue radici in questa terra
e proprio da questa prende le sue
caratteristiche principali: è forte,
maestoso, elegante come il territo-
rio a cui è così strettamente legato.
Tradizione, folklore, buon cibo, dan-
ze e cavalli si intrecciano quindi in
questo imperdibile evento.

INFO
https://feiradagolega.com/

6 | Il mio Cavallo
NEWS DAL MONDO EQUESTRE

25 E 26 NOVEMBRE In libreria

Haflinger e Noriker in mostra Un cavallo


nel cuore
L’ultimo fine settimana di por tati. Salto ostacoli,
novembre la cittadina di dressage e completo si
Travagliato (Bs), ospita alternano con prove di
l’Alto Adige. Protagonisti ranch trail, horseman-
del weekend, infatti, due ship, ranch riding e trail
razze nate sulle Dolomiti: horse, nonché dimostra-
Haflinger e Noriker. zioni tra i coni con gli
Durante le gior nate attacchi. Insomma una
abbiamo la possibilità di due giorni dedicata a chi
vedere questi splendidi queste due razze le ama e
cavalli all’opera in com- a chi desidera conoscer-
petizioni e dimostrazioni le. Una possibilità unica
capaci di mettere in risal- di ammirare una carrella-
to le loro straordinarie abilità, sia nelle ta delle tantissime e diverse discipline
discipline dell’equitazione inglese che in cui questi cavalli sono capaci di Un libro per ragazzi delicato e profondo,
in quelle americane soprattutto per spiccare. magistralmente raccontato dall’autrice
quanto riguarda gli Haflinger, passan- Amalia Gnecchi Ruscone ed edito da
do per gli attacchi, disciplina per la INFO Mondadori. Un cavallo nel cuore narra le
quale i Noriker sono particolarmente www.haflinger.it vicende di Veronica, una ragazza inna-
morata dei cavalli, ma ostacolata nella
sua passione dal padre deciso a man-
DAL 13 AL 18 DICEMBRE darla in collegio in seguito a una pagella
non all’altezza delle sue aspettative.

Imperdibile Olympia Veronica non ci sta e scappa di casa.


Con uno stratagemma, riesce a farsi
assumere da Pegasus come groom per
Che gli inglesi abbia- prendersi cura dei magnifici cavalli del-
no una tradizione lo spettacolo equestre itinerante che
equestre invidiabile è gira per tutte le grandi città d’Europa. Lì,
noto a tutti, che que- a poco a poco, ritrova la felicità, grazie
sta si mostri in tutto soprattutto ad Amalia, la protagonista
il suo splendore nel dello spettacolo, e Avorià, una cavalla
meraviglioso evento segnata da un passato difficile, con cui
dal sapore natalizio la ragazza riesce a stabilire un legame
che ogni anno met- speciale. Ma, un giorno, un brutto inci-
te in scena l’Olympia dente spezza l’incanto: Veronica è
Horse Show, lo san- costretta a tornare a casa, interrompen-
no solo quelli che do completamente i contatti con Amalia
hanno avuto la fortuna di andarci. E Shetland, e poi attacchi, show, incon- e Avorià, che ne soffre tanto da perdere
non c’è che dire, ne vale davvero la tri e seminari con cavalieri e addetti ai la voglia di vivere. Con crescente curio-
pena! L’accoglienza equestre britanni- lavori pronti a condividere i loro segre- sità rimaniamo incollati alle pagine di
ca offre il meglio di sé in quest’evento ti. E poi, girando tra stand e padiglioni questo libro per scoprire se Veronica
internazionale e attesissimo. C’è la si respira un’atmosfera unica e inimita- riuscirà a far cambiare idea al padre e a
tappa di Coppa del Mondo di salto bile fatta di tradizioni dal sapore antico salvare Avorià con la forza dell’amore.
ostacoli e dressage che vede scende- e la gioia dell’imminente Natale.
re in campo i più grandi, ma ci sono INFO
anche i più piccoli, grazie all’emozio- INFO www.ragazzimondadori.it
nante Grand National degli agguerriti www.londonhorseshow.com

Il mio Cavallo | 7
COLLABORAZIONI | ACSI ed Equitazione in Armonia

La nuova
Con l’inizio del nuovo anno sportivo,
il Settore Equitazione di ACSI
APS, Ente di Promozione Sportiva
riconosciuto dal CONI,

formazione dal CIP e Associazione di Promozione


Sociale e Rete Associativa
del Terzo Settore iscritta al RUNTS,

istruttori
inizia una nuova strada grazie alla
sancita collaborazione
con Equitazione in Armonia

A settembre 2023 ACSI ha infatti affi-


dato l’incarico di responsabile per
la formazione del Settore Equitazione a
Giulia Gaibazzi, fondatrice di “Equitazione
in Armonia”, scegliendo quindi questa
filosofia, peraltro già molto conosciuta in
Italia, come linea guida del settore stesso.
Inizia ora un percorso sportivo e formativo
caratterizzato da alcuni aspetti che porteran-
no ACSI ad avere una linea inconfondibile sul
territorio nazionale in termini di filosofia eque-
stre, approccio horse friendly (dalla parte del
cavallo) e qualità della formazione pedagogi-
ca degli istruttori.

La FILOSOFIA EQUESTRE parte dal pre-


supposto che la relazione con l'animale è
importante al pari della tecnica. Questo signi-
fica che chi si avvicina a questa tipologia di
equitazione lo farà iniziando da terra, prima
condividendo lo spazio con i cavalli liberi,
imparando tramite l'approccio in libertà a
comprenderli, a dialogare con loro, ad espri-
mersi in maniera adeguata tramite il linguaggio
del corpo e la chiarezza emotiva. Prima di
cavalcare, si impara inoltre a prendersi cura
del cavallo e a comunicare con lui con esercizi
da terra alla corda e, quando si sale in sella, lo
si fa consapevoli e responsabili verso il mera-
viglioso essere vivente con cui condividiamo
il nostro sport. Gli istruttori che si formeranno
tramite questa Accademia, sapranno guida-
re gli allievi nell'insegnamento dell'equitazione
naturale ma anche accompagnarli nella cre-
scita lungo una accurata tecnica equestre
ispirata all'equitazione classica.
HORSE FRIENDLY significa che i cavalli del-
la scuola e degli istruttori dovranno avere uno
standard di vita di qualità ed essere impiegati GIULIA GAIBAZZI E ORFEO

8 | Il mio Cavallo
Per saperne di più:

Per la filosifia
www.equitazioneinarmonia.it
Per info e iscrizioni
form.acsiequitazione@outlook.it
DEBORA DECUZZI E MATISSE

GIULIA GAIBAZZI E HONEY FEDERICA SAMARETZ E DALÌ

nelle attività equestri con rispetto della loro il corso istruttori verterà soprattutto sul sape- Nei prossimi numeri
natura, psicologia e biomeccanica. Per fare re insegnare queste basi. I livelli successivi entreremo più nello
specifico della
un esempio, gli animali dovranno poter avere porteranno i docenti ad aumentare le proprie Accademia
a disposizione un paddock ogni giorno, esse- abilità tecniche a cavallo e da terra, nelle varie di Equitazione in
re in buone condizioni psicofisiche, utilizzare i discipline equestri (Salto Ostacoli, Dressage, Armonia in ACSI.
finimenti più adatti a loro e quelli più gentili in Campagna), oltre a saperle trasmettere agli
base all'attività svolta. allievi.
La PEDAGOGIA è un aspetto molto impor- La FORMAZIONE degli istruttori avverrà
Inquadra il QR Code
tante, gli istruttori si formeranno per essere anche sfruttando la tecnologia, per aiutare
bravi insegnanti. Per accedere al primo livel- che si trova distante, tramite video corsi, mate-
lo di istruttore sarà necessario dimostrare di riale di studio da completare in parte a casa, in
avere superato una parte di prerequisiti det- supporto alla parte pratica, ovviamente indi-
ta Foundation, comprensiva di parti teoriche, spensabile, portando gli allievi a livelli equestri
pratiche in libertà, alla corda ed in sella, mentre e pedagogici con standard di qualità elevati. ■

Il mio Cavallo | 9
MAGIA

NESSUN DUBBIO...
SONO BAIO!
Maestoso ed elegante il baio, uno dei mantelli
ancestrali, è il più diffuso.
Questo colore caratterizzato dal manto marrone
e dai crini neri, racchiude in sé mille sfumature,
tanto da renderlo unico

10 | Il mio Cavallo
Il mio Cavallo | 11
UN MANTELLO COMPOSTO
Esistono varie tonalità di baio, quello
chiaro e quello scuro, tendente al nero.
Possiamo trovare anche il ‘baio sopra
sauro’ con le estremità nere, ma crini
e manto della stessa tonalità.
EQUITAZIONE AMERICANA | La sella

Tra staffe e pomi


La sella americana, nata per i cowboy che
trascorrevano intere giornate a cavallo, deve
essere comoda per cavallo e cavaliere

Testo di Elena Pecora

L ’equitazione americana nasce nei ran-


ch USA dove i mandriani passavano
(e passano tutt’ora) gran parte della gior-
nata in sella ai loro più fedeli compagni
di lavoro: i cavalli, tra mandrie da raduna-
re, bestiame da spostare e recinzioni da
controllare. Le numerose ore in sella hanno
reso necessario un fusto e un seggio confor-
Le selle western
tevole sia per il cavallo che per il cavaliere. Da
nascono per il lavoro
questa esigenza nascono quelle che anco- nei ranch. Viste le
ra oggi conosciamo come selle western. lunghe ore di lavoro
Esploriamole quindi in ogni loro parte per per cowboy e cavalli
era necessario che
capire quella che meglio si addice a noi e al fossero funzionali
nostro cavallo. e confortevoli.

16 | Il mio Cavallo
Grandi e grosse Il fusto è lo scheletro
La prima cosa che salta all’occhio osservan- della sella, quella
struttura in legno
do questo tipo di sella sono le sue dimensioni formata da arcione,
decisamente ampie, così come il peso piutto- pomolo, barre e arco
sto importante seppur proporzionato rispetto posteriore.
al cavallo che la indossa. È uno strumento da
lavoro per cui la dimensione è sinonimo di
comodità sia per il cavaliere che per il cavallo
poiché la superficie così ampia riesce a distri-
buire il peso evitando al cavallo indolenzimenti
e fiaccature. Il peso, dovuto al materiale per
irrobustirla, la rende stabile.

Il fusto P o m o lo e la
zo
La prima parte da prendere in considerazio-
ne studiando le selle è il fusto. Si tratta dello La forma del pomolo si differenzia a seconda dell’uso che ne deve
scheletro della sella costituito dall’unione di fare il cowboy. Può essere più o meno inclinato al fine di facilitare l’ag-
diverse parti rigide, le migliori in legno e budel- gancio del lazo in base alla tipologia di quest’ultimo. Esistono infatti
lo: pomolo, arcione, barre e arco posteriore. diversi tipi di lazo:
● Hard and fast tie roper: è un lazo corto (10-12 metri circa) utilizza-

Il pomolo to sui cespugliosi terreni texani. Essendo la vegetazione rigogliosa, il


Emblema della sella per la monta western è lazo corto ha meno probabilità di incastrar-
il pomolo o horn che dir si voglia. Per quanto si tra i cespugli. Serve un pomolo corto e
riguarda il materiale è facile trovarlo di accia- inclinato in avanti.
io oppure in lega metallica. ● Daily roper: lazo lungo (20-24 metri).

Ne esistono di diversi modelli le cui differenze Si usa soprattutto nelle praterie a perdita
spesso si rifanno più a un fattore prettamente d’occhio tipiche del West. In questo caso è
pratico e definito dal lavoro senza mai perde- possibile dare all’animale preso al lazo più
re di vista la parte estetica. gioco. Il pomolo non è inclinato e la testa è
Il lavoro del pomolo, però, è altamente fun- piatta nella parte superiore.
zionale: serve a permettere al cowboy di
ancorare il lazo con cui viene catturato il
bestiame. Questo vale per le selle da Roping; Il pomolo è uno dei
per quelle da Cutting più rialzato e diritto, inve- tratti distintivi delle
selle western. Nasce
ce, la funzione è donare al cavaliere un facile con la funzione di
punto di appiglio per potersi tenere. È quin- fissare il lazo durante il
di necessario che questa parte della sella lavoro con il bestiame.
sia solida e che la sua struttura e inclinazione
possano facilitare le diverse attività.

Arcione
È una struttura robusta a forma, come sug-
gerisce il suo nome, di arco. L’arcione si trova
nella parte anteriore della sella e su di esso
viene fissato il pomolo. A seconda della fun- Oggi le selle western Barre
zione specifica per cui viene utilizzata la sella, vengono utilizzate Si tratta dei due pezzi che appoggiano sul
anche nel lavoro
l’arcione può assumere forme diverse. Ma in maneggio e nelle dorso del cavallo. Quando acquistiamo una
non solo, è il nostro cavallo a dirci quale sia competizioni dedicate sella assicuriamoci che le barre siano ade-
l’arcione più adatto alla sua conformazione alle specialità di monta guate alla morfologia del cavallo. Controlliamo
americana.
per non rischiare fiaccature, ovvero escoria- lunghezza, inclinazione e sagomatura di que-
zioni, nella zona del garrese. Per essere sicuri ste ultime per non rischiare di far del male al
che la misura sia quella giusta calcoliamo che nostro compagno di lavoro. Lo spazio vuoto
tra il garrese e l’arcione ci siano sempre alme- tra le due barre deve essere proporzionato
no 4 o 5 centimetri di 'aria'. all’ampiezza della sua schiena poiché, proprio

Il mio Cavallo | 17
EQUITAZIONE AMERICANA | La sella

LA SELLA Nelle selle


western esiste
DA CUTTING... un secondo
Ideale per questa sottopancia di
attività dove il sicurezza, più
compito del cowboy arretrato rispetto
al primo. Questo
è separare un vitello strumento
dalla mandria e non mantiene più
permettergli più ferma la sella.
di rientrare in essa,
è una sella che
permette al cavaliere Un laccio di
cuoio nella parte
di essere ben anteriore della
inforcato. Questa sella serve per
sella è molto fissare il pettorale.
imbottita sia sotto
il pomolo che sulla
parte interna grazie a questo spazio, la spina dorsale dell'e- ● Center seat: semicircolare. Il cavaliere vie-

dell’arcione quino ha libertà di movimento. Un altro fatto ne spinto al centro della sella.
e presenta un seggio importante è che questo spazio vuoto per- ● Backward Slant seat: inclinato all’indietro.

piuttosto profondo. mette la dispersione del calore. Alle barre Il cavaliere viene spinto indietro.
sono attaccati gli staffili, chiamati fender, che
hanno la funzione di sorreggere le staffe. I quartieri
Si tratta di due rettangoli di cuoio posizionati
Arco posteriore sotto le barre. Nella parte anteriore e posterio-
Chiamato anche cantle, l’arco posterio- re del quartiere sono fissati i quartierini.
re (come il suo compare anteriore) assume
forme diverse a seconda dell’utilizzo finale Le staffe
della sella, ma anche dalla sua tradizione di Le staffe delle selle western sono diverse in
fabbricazione: diverse ad esempio per sel- merito all’uso, da molto ampie per le selle da
le pensate in California (più alto), e più basso Pleasure, medie per il Reining a quelle oxbow
...E QUELLA per quelle del Texas, ma in generale la forma tonde e strettissime del Cutting, fornite di
DA ROPING è determinata dall’uso. una panca (la parte sopra cui poggia il piede)
Questa specialità È saldamente fissato alle barre e la sua altez- ampia. Hanno questa forma per garantire il
prevede che il za è molto variata negli anni. Se un tempo massimo di sicurezza e stabilità.
cavaliere catturi era molto alto (come è ancora oggi per le
un capo con il lazo. selle spagnole), con il passare degli anni la Il sottopancia
È importante quindi sua inclinazione si è ridotta per permette- Si tratta di una striscia di cuoio, crine o cor-
la funzione del re ai cowboy di scendere in modo più agile. da la cui funzione è quella di fissare la sella al
pomolo al quale Circa il materiale, il fusto può essere in legno, dorso del cavallo in modo che non si muova
il lazo deve essere in carbonio, in plastica o in fibra di vetro che lo né avanti e indietro, né lateralmente.
velocemente legato rendono più leggero.
ed è fondamentale
La parte su cui
che il cowboy possa Il cuoio poggia il piede
agilmente scendere. Una volta assemblato il fusto viene ricoperto nella staffa, ossia
La sella giusta, di cuoio che lo rende contemporaneamente la panca, è ampia
quindi, è povera morbido e solido. Vediamo così le parti della per garantire
sicurezza
di imbottitura, con sella 'in superficie'. e stabilità
un arcione alto e un al cavaliere.
seggio molto basso Il seggio
e arrotondato. Si tratta della parte centrale della sella sopra
Il pomolo, invece, è la quale siede il cavaliere. Esistono diversi tipi
lungo per facilitare di seggio a seconda della sua forma:
le operazioni ● Flat seat: il seggio è piatto e il cavaliere ha

con il lazo. una grande libertà di movimento.

18 | Il mio Cavallo
r ag g i x
la s e ll a ai POMO
CHEYENNE ROLL

PALETTA ARCIONE
SEGGIO
QUARTIERINO POSTERIORE

GONNELLINO

QUARTIERINO ANTERIORE

ANELLO DEL RIGGING

ANELLO DEL SOTTOPANCIA


FENDER

SOTTOPANCIA
SECONDO SOTTOPANCIA
STAFFA

DA SAPERE
Le selle western sono
in cuoio e, spesso,
sono abbellite
da inserti in altro
materiale oppure
lavorate.
Assicuriamoci di Conoscere a fondo la struttura della sella è o meno confortevole. Una sella della misura
mantenerle sempre importante per diventare buoni cavalieri poi- o dalle fattezze sbagliate potrebbe causare
pulite e ingrassate ché montare significa, prima di ogni altra cosa, forte disagio al nostro amico non mettendolo
per non rovinarle conoscere e capire il proprio cavallo. nella condizione idonea per lavorare e colla-
perché continuino ad Questa comprensione passa anche attraverso borare e, soprattutto, andrebbe a ledere il suo
essere confortevoli gli strumenti che usiamo per montare poiché benessere che, invece, deve sempre essere
per il cavallo. possono rendere la vita del nostro amico più al primo posto. ■

Il mio Cavallo | 19
ABC DELL’EQUITAZIONE | Come stare in sella

La posizione che assumiamo


in sella è un grosso aiuto
per il nostro cavallo, per questo
dobbiamo curarla con attenzione

Assetto perfetto
20 | Il mio Cavallo
C on il termine posizione si intende la
distribuzione delle varie parti del cor-
po in sella. Mentre per assetto intendiamo
l’utilizzo della posizione. In pratica, possiamo
avere una buona posizione, ma non un altret-
tanto efficace assetto se non siamo in grado
di utilizzare al meglio le parti del nostro corpo.
Insomma, per diventare dei buoni cavalie-
ri dobbiamo imparare a ‘sentire’ il cavallo. In
ogni caso l’utilizzo corretto della nostra posi-
zione in sella è ciò che, più di mani e gambe,
ci può fare ottenere il miglior risultato con il
minor aiuto, che in fondo è l’essenza della buo-
na equitazione.

L’uso del peso


Ogni nostro movimento in sella influisce sul
movimento del nostro cavallo. Lo spostamento
del peso, dunque, può essere un grosso aiuto
se usato correttamente così come un bell’o-
stacolo, se usato in modo sbagliato.
Essere simmetrici
e ben posizionati ci
Rallentare aiuta a essere chiari
Poniamo di essere al trotto e voler rallentare nelle richieste che
l’andatura. Se spostiamo il nostro peso indie- facciamo al nostro
cavallo.
tro, arretrando leggermente spalle e busto così
da spostare il nostro baricentro, trasliamo il
peso dall’anteriore al posteriore del cavallo
aiutandolo a decelerare. Nello stesso tempo,
spostandoci, riusciamo a spingere bene il
peso sulle staffe senza sbilanciarci in avanti.
Se, al contrario, per rallentare usassimo solo
la trazione delle redini, mantenendo il peso
in avanti, il cavallo, per forza di cose si ritro-
verebbe a portare tutto il peso sulle spalle
sbilanciando in avanti anche noi.

Girare Un buon esercizio


Quando giriamo dobbiamo rivolgere le spal- è quello di provare
le verso la direzione che vogliamo prendere. Il ad eseguire un alt
utilizzando solo il
cavallo avverte subito nostro spostamento e si peso del corpo senza
prepara. Girando le spalle, automaticamente e gambe e mani.
inconsapevolmente, mettiamo più peso sull’i-
schio esterno e ciò invita il cavallo alla flessione Q u al i ai u t i
corretta dell’incollatura e del fianco.
Sono quattro i tipi di aiuti che tra noi e la bocca del cavallo, uti-
Un esercizio 'di peso' possiamo utilizzare con il nostro lizziamole con cautela.
Imparare a utilizzare in modo corretto e dosa- cavallo: la posizione del corpo Esistono poi aiuti artificiali come
re il nostro peso, quindi, è uno dei modi migliori (con il peso), la voce, le gambe speroni e frustino che servono a
per riuscire a diventare un tutt’uno con il nostro e le mani. rinforzare quelli naturali. Anche
cavallo. Non solo nella vita quotidiana in sella, Queste ultime agiscono trami- questi possono essere mol-
ma anche in arena quando andiamo in gara, te le redini e l’imboccatura che to utili, ma vanno saputi usare
dobbiamo riuscire a comunicare con il nostro sono il mezzo di comunicazione correttamente.
compagno utilizzando gli aiuti in modo corretto

Il mio Cavallo | 21
ABC DELL’EQUITAZIONE | Come stare in sella
Posizioniamoci su
una linea al centro
del maneggio e
iniziamo il nostro
esercizio, quello
cioè di fermare
il cavallo
utilizzando solo
il peso del corpo
prima al passo
e poi al trotto.

C’È MA ed efficace, per riuscirci, il nostro intervento


NON SI VEDE non può mai essere troppo evidente.
Una corretta equitazione Vediamo un esercizio che ci aiuta a fermare
piacevole da praticare il cavallo utilizzando unicamente lo sposta-
sia per il cavallo che per mento del peso. Come sempre iniziamo al
il cavaliere, e altrettanto passo, poniamoci sulla linea di centro del cam-
gradevole da vedere, po; le nostre mani seguono il movimento di
presuppone la migliore bascula dell’incollatura e mantengono un leg-
risposta da parte gero contatto con la bocca. Dove riteniamo
del cavallo con il minore più opportuno lungo questa linea (se ci può
utilizzo possibile aiutare prendiamo dei riferimenti come dei
degli aiuti. coni), arretriamo con le spalle senza tirare le
redini, allontaniamo le gambe dal costato e
La nostra buona abbassiamo i talloni. Se il cavallo non rallen-
posizione in sella aiuta
il cavallo a usare bene ta, aumentiamo gradualmente il contatto con
tutto il suo corpo. la bocca fino a che non accenna a rallentare
(senza dare tironi). In quel momento, rilascia-
mo le redini e torniamo alla posizione neutra.
Rinforziamo la risposta del cavallo con una
carezza sul collo.
Ripetiamo l’esercizio al passo sino a che non
serve più usare le redini; se lavoriamo bene
non ci vorrà molto. Il cavallo impara presto a
fermarsi e rallentare al solo indietreggiare del-
le nostre spalle.
Una volta che questo esercizio è assimila-
to, proviamo al trotto con la stessa tecnica e
infine al galoppo. Non dobbiamo mai avere
fretta a cavallo, è meglio impiegare più tem-
po, ma fare le cose per bene poiché, una volta
capito ciò che gli chiediamo di fare, il nostro
amico non lo scorda più e noi, se ci concen-
triamo bene sulla nostra posizione, impariamo
Lo sliding stop è il tipico esercizio da eseguire utilizzando correttamente a sfruttare lo spostamento del peso formando
il peso del corpo. un perfetto binomio. ■

22 | Il mio Cavallo
BADIFARM.COM

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PROTEGGI I TUOI CAVALLI


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EQUITAZIONE INGLESE | Cross Country

Un allenamento
completo Il cross country è la parte più
adrenalinica del concorso
completo; alleniamoci al meglio
per affrontarlo

S pesso i nostri cavalli sono abituati a


lavorare in maneggio, quindi all’inter-
no di un campo in sabbia, per questo siamo
un po’ titubanti quando è il momento di
andare in campagna. Temiamo rallegrate,
o magari qualche fuga. In realtà questi nostri
timori risultano piuttosto infondati poiché i
cavalli sono nati per galoppare sul prato. È la
loro natura, non c’è nulla di più normale per
loro. Certo una sgroppata di allegria può capi-
tare, ma non sarà questa a fermare la nostra
voglia di cross.

Gambe e fiato
Quando si tratta di cross country dobbiamo
tenere presente, per prima cosa, che esso è
solo una parte del concorso completo, com-
posto anche da salto ostacoli e dressage,
solitamente nell’ordine: dressage, cross, salto

Il cross country è
libertà ed emozione,
ma dobbiamo essere
tecnici e precisi
per montare bene in
questa specialità.

Un buon allenamento
per il cross country
parte dalla condizione
fisica del cavallo.
Deve 'fare fiato' ossia
abituarsi a galoppare a
lungo senza affaticarsi.

24 | Il mio Cavallo
qua
S e t e m e l’ ac
Può capitare che i cavalli
non si sentano a proprio
agio a entrare nell’acqua.
Cer chiamo quindi di
abituarli in modo che
anche questo ostacolo
non sia un problema per
loro quando lo dovremo
affrontare in gara.
Esistono diversi modi
per approcciare l’acqua.
Iniziamo a girare intorno
al nostro laghetto sino a
che il cavallo non si avvi-
cina spontaneamente.
Un secondo approccio
è quello di passeggiare
lungo il bordo dell’acqua
avvicinandoci in modo
graduale sino a che non
entra con gli zoccoli. Un
altro metodo ancora è
quello di sfruttare l’istin-
to di branco dei cavalli e
farci aiutare da un altro
binomio che non teme questo a mano. Non perdiamoci d'ani-
ostacolo entrando insieme. mo e non inner vosiamoci; con ostacoli. I concorsi, tranne quelli di livello più
Un ultimo metodo è quello di un po’ di pazienza il nostro com- basso, si svolgono su due o tre giorni, in ogni
entrare in acqua con il cavallo pagno affronterà anche l’acqua. caso quello che chiediamo ai nostri caval-
li è uno sforzo fisico notevole. Ancor prima di
pensare di affrontare i tanti e differenti osta-
coli che il cross propone, assicuriamoci che il
SICUREZZA! nostro cavallo abbia sufficiente fiato. Una volta
Quando affrontiamo alla settimana, ma meglio se due, alleniamolo,
un cross dobbiamo dopo un buon riscaldamento fatto al passo e
proteggere non solo al trotto, a galoppare all’aperto o, come si suol
il nostro cavallo, ma dire, in pista, così che si abitui ad un’andatura
anche noi stessi, con sostenuta senza sfiancarsi. Solo successiva-
l'attrezzatura mente possiamo inserire gli ostacoli.
adeguata. Oltre al
cap, che non deve Inforcatura corretta
mai mancare, Per una buona preparazione al cross è impor-
muniamoci di tante che l’assetto sia sicuro. Dobbiamo
corpetto protettivo montare sull’inforcatura per lasciare libera la
omologato per il schiena del nostro cavallo. Una buona infor-
cross (livello 3) e, catura prevede:
se abbiamo i capelli ● Sguardo avanti

lunghi, leghiamoli ● Spalle aperte

e inseriamoli in una ● Ginocchia chiuse

retina così che, in ● Peso sulle staffe

caso di caduta, ● Punta del piede rivolta verso l’alto

non si impiglino ● Mani leggere che non tirino sulla bocca

mettendoci a rischio. del cavallo.

Il mio Cavallo | 25
EQUITAZIONE INGLESE | Cross Country
Per iniziare
il riscaldamento
e tranquillizzare
il cavallo eseguiamo
circoli al galoppo
sempre più larghi.

UN PASTO Circoli sull’erba ● Ginocchia chiuse.


DA CROSS Inizialmente dobbiamo assicurarci che il ● Busto leggermente in avanti per non pesa-
Prima e dopo il cross nostro cavallo sia sereno e in grado di ese- re sulla schiena.
è utile gestire in guire ciò che gli chiediamo tramite gli aiuti. ● Cessione con le mani (come se stessimo

modo corretto i pasti Partiamo al galoppo e iniziamo a muoverci in affrontando un piccolo salto).
per evitare che il un circolo di circa venti metri di diametro ad In discesa
nostro cavallo sia un’andatura di lavoro. Quando il cavallo è sere- ● Non spingiamo il cavallo.

appesantito o, al no e leggero in mano possiamo aumentare il ● Assicuriamoci di tenere i talloni ben bassi.

contrario, troppo a diametro del circolo e, contemporaneamente, ● Le gambe si spostano leggermente in avanti

corto di energie. l’andatura. Lavoriamo sempre in modo sim- mantenendo il contatto con il costato.
Prima: per evitare metrico alle due mani. ● Spostiamo il nostro peso, quindi il busto,

patologie gastriche lo all’indietro, con le spalle ben aperte e senza


stomaco del cavallo Sali e scendi pesare sulla schiena del cavallo.
non deve mai essere Un’altra particolarità tipica del cross country ● Le braccia si allungano per mantenere un

vuoto durante il è il dislivello. contatto costante con la bocca del cavallo


lavoro. Un paio d'ore Il percorso, infatti, non è tutto in piano e il bino- senza mai tirare.
prima della gara mio è tenuto ad affrontare salite e discese più
somministriamogli o meno ripide in base alla categoria ma anche Attenti alle mani!
del foraggio che non alla conformazione del terreno. Alleniamoci Nell’affrontare i dislivelli è importante curare
quindi sui dislivelli facendo molta attenzione il nostro assetto in generale ma, soprattutto,
lo appesantisce.
alla nostra posizione per non creare disequili- dobbiamo prestare particolare attenzione alla
Possiamo però
brio con il cavallo. posizione delle nostre mani. Le redini sono il tra-
lasciargli a
In salita mite tra la mano e la bocca del cavallo e in queste
disposizione un po' ● Non spingiamo il cavallo. situazioni particolari, è veramente importante
di fieno. ● Peso ben piantato nelle staffe. che il contatto sia presente, certo, ma che sia
Dopo: terminata la
prova attendiamo
un'oretta prima di Le prime volte in
fornire cibo e acqua. campagna i cavalli
possono essere
Se la gara è molto guardinghi; non
impegnativa e le preoccupiamoci
perchè in realtà
temperature sono passeggiare su
alte molto forniamo un prato è naturale.
al cavallo gli
elettroliti, utili per
reintegrare
i sali minerali persi
con il sudore.

26 | Il mio Cavallo
Nel cross country
dobbiamo affrontare
i dislivelli.
Assicuriamoci di
assumere la posizione
corretta sia
in salita che in discesa
per non squilibrare
il cavallo.

ss
D o p o il c r o
morbido e costante senza mai tirare. Potremmo C o s a fa r e …
portare il cavallo a perdere l’equilibrio. Finito il cross il cavallo ha biso- Terminata questa fase è la vol-
gno di essere defaticato, è stato ta di occuparci delle gambe del
I salti sottoposto a uno sforzo fisico nostro cavallo che sono state
Gli ostacoli che possiamo incontrare in un notevole, aiutiamolo a riprender- sollecitate in maniera notevole
cross country sono tanti e di tipi diversi. Si si seguendo alcune accortezze. durante la prova.
tratta di ostacoli naturali e fissi, poi possono Finito il percorso iniziamo a trot- Iniziamo con una doccia fresca
essere fronti stretti, oppure tronchi, o ancora tare con un’andatura regolare e rigenerante. Una volta asciutte
cataste, casette o laghetti d’acqua da attra- battendo la sella. Quando il respi- applichiamo la creta o una pasta
versare. È importante che il cavallo conosca ro è tornato regolare facciamo defaticante, sostanze dall’effetto
gli ostacoli che potrebbe trovare in gara e che una transizione al passo e pas- stringente che aiutano i tendini a
abbia familiarizzato con loro per non avere seggiamo a redini lunghe per una riprendersi dalle fatiche.
sorprese. Qualunque sia l’ostacolo da affron- decina di minuti. A questo punto Fasciamo le gambe con car ta
tare, tuttavia, il segreto per farlo al meglio è possiamo scendere, togliere sella di giornale inumidita utile a far
sempre quello di arrivare a un buon galoppo in e ramponi e passeggiare a mano asciugare il prodotto applicato e
avanti, con un ritmo costante e leggero e sal- per dieci minuti circa. fasce da riposo.
tarlo nel centro. ■

In cross un galoppo
con un ritmo in avanti,
ma sotto controllo,
è particolarmente
importante. Sfruttare
la forza cinetica, sugli
ostacoli fissi, è
di grande aiuto.

Il mio Cavallo | 27
ABC DELL’EQUITAZIONE | Imprevisto sotto controllo

Sgroppate, A partire dalla prima volta che saliamo in


sella chi è più esperto di noi ci avver-
te: da cavallo si cade. È assolutamente vero,
impennate
ma l’importante è risalire subito in sella e ripro-
e ‘fughe’ sono varci. Tuttavia possiamo cercare di ridurre le
all’ordine del giorno probabilità di cadere imparando a gestire gli
quando si monta. imprevisti che, spesso e 'volentieri', capitano
a cavallo.
Impariamo
a gestire queste Fughe indesiderate
situazioni M e ntre g a l o p p i a m o tra n q u i ll a m e nte i n
maneggio o in campagna, sembra che tut-
to sia sotto controllo quando, all’improvviso,
il nostro cavallo ci 'prende la mano'. Questo
termine si usa in equitazione quando i cavalli
iniziano a tirare, aumentare progressivamen-
te l’andatura e non rispondere ad alcuna
richiesta da parte nostra. Spesso la causa
scatenante è a noi ignota, ma ben chiara al
nostro cavallo che perde il controllo. In queste
situazioni è importante non farsi prendere dal
panico e mettere il cavallo in circolo montan-
do in avanti. Non possiamo contrastarlo ma
possiamo aiutarlo a calmarsi. Mentre il caval-
lo riprende il controllo di sé possiamo stringere
il nostro circolo sino a fare una transizione pri-

Sempre
ma al trotto e, poi, al passo.

Sgroppate
Oltre ai 'fugoni', capita spesso che i cavalli
sgroppino, uno dei principali motivi di cadu-

avanti! ta dei cavalieri specie se alle prime armi. Di


solito il cavallo sgroppa non tanto in seguito
a uno spavento, quanto per scaricare un po’
di energia in eccesso. La prima cosa da fare

Non è un rodeo Dolce e sicuro


A metà tra una sgroppata e meccanico. Abbassa la testa Ricordiamoci sempre che gli
un’impennata esiste la cosid- ed esegue in serie sgroppata e imprevisti capitano, il nostro
detta 'smontonata', quando il impennata. Non è piacevole ma cavallo può essere allegro e
cavallo gioca a fare il toro può succedere. Quello che pos- pieno di energia, magari per-
siamo fare, anche in questo ché il giorno precedente è
caso, è mantenere l’equilibrio, stato fermo oppure ha tra-
quindi stringere bene le gambe scorso troppo poco tempo a
e aprire le spalle ben dritte. rilassarsi al prato. O ancora, e capita spesso, il nostro
Sbilanciarci indietro o in avanti cavallo potrebbe spaventarsi. Teniamo sempre a mente
potrebbe farci cadere. Quando che i cavalli sono prede, davanti al pericolo il primo istin-
il nostro cavallo smette di smon- to è quello di scappare! Dopo la sgroppata, l’impennata o
tonare, diamo gambe: se va in la fuga, quando la situazione è tornata sotto controllo, ras-
avanti spende l’energia in que- sicuriamolo con una bella carezza! Noi ci siamo spaventati,
sto modo e non smontonando. ma certamente si è spaventato anche lui!

28 | Il mio Cavallo
Quando il cavallo prende
la mano, ovvero aumenta
a dismisura l’andatura e
non ci ascolta, restiamo
con le spalle bene aperte
e stringiamo le ginocchia.

Senza mai perdere


la calma mettiamo
il cavallo in circolo in modo
che diminuisca l’andatura
per poi eseguire una
transizione al trotto.

Il segreto, quando è: risolvere in avanti. Spalle ben aperte, strin-


capita un imprevisto gere le gambe e chiedere al cavallo una bella
a cavallo, è risolverlo
in avanti. Gambe, galoppata che lo aiuterà a scaricare l’energia
ginocchia chiuse, in eccesso, ma con il controllo da parte nostra.
spalle aperte e
sguardo avanti.
Impennate
Il cavallo che si impenna è uno spaurac-
chio per ogni cavaliere principiante, in realtà,
proprio come nel caso della sgroppata, la solu-
zione è quella di spingere il cavallo in avanti.
Nel momento in cui il nostro amico si impen-
na abbracciamogli il collo ed eventualmente
attacchiamoci alla criniera prestando atten-
zione a non agire sulle redini. Niente panico,
è cercare di rimanere in sella stringendo le appena il cavallo rimette a terra gli arti ante-
ginocchia e aprendo bene le spalle. Se asse- riori, riacquistiamo l’equilibrio, quindi spalle
condiamo il movimento 'abbracciando' il collo ben aperte, schiena dritta e ginocchia chiuse
ci sbilanciamo e la caduta è quasi assicurata. e mandiamo il cavallo in avanti. C’è dell’ener-
Trattandosi di un eccesso di esuberanza, per gia che deve esplodere, facciamo in modo che
ovviare al problema, ancora una volta il segreto si scarichi in avanti e non in alto! ■

COSA FARE
SÌ NO Se il nostro cavallo
si impenna
abbracciamogli il
collo. Possiamo
anche attaccarci alla
criniera. Non tiriamo
le redini, potrebbe
essere davvero
pericoloso!
Quando succede un
imprevisto non
facciamoci prendere
dal panico.
Affrontiamolo
SÌ | Se il cavallo sgroppa non assecondiamo NO | Quando il cavallo sgroppa abbassa il collo
il suo movimento, ma restiamo indietro e la testa, se ci sbilanciamo in avanti rischiamo a mente fredda ed
con le spalle e chiudiamo le gambe. di cadere. eviteremo di cadere.

Il mio Cavallo | 29
I CONSIGLI DELL'ISTRUTTORE | Il trotto

Su e giù Un’andatura a due tempi


saltata con mille variabili.
Scopriamo i segreti del trotto

Testo di Massimo Garavini


non sarà stato semplicissimo, trovare il rit- Trottare alzandoci
mo corretto e creare la 'memoria muscolare' e sedendoci
alternativamente

U na delle prime cose che abbiamo


imparato nelle lezioni di equitazione è
stato il trotto sollevato: su e giù, anche per-
ma, col tempo, tutto è diventato semplice ed
automatico. Questa abilità l’hai potuta ripe-
tere negli anni con cavalli diversi e in diverse
è importante per dare
al cavallo il giusto ritmo
in avanti.
ché, soprattutto con alcuni cavalli, rimanere situazioni. In effetti sarai arrivato a un punto in
seduti è compito molto più arduo. Inizialmente cui addirittura non realizzi esattamente perché

Analizziamo il trotto 1 2

Il cavallo al trotto si muove in due tempi, sal-


tando da un diagonale all’altro. Muove cioè
simultaneamente, in tandem, l’anteriore sinistro
con il posteriore destro e successivamente sal-
ta, letteralmente staccandosi da terra, sull’altro
diagonale, quello formato da anteriore destro e la sella, sedendoci dolcemente, quando appog-
dal posteriore sinistro. Vien da sé che, al trotto gia questo diagonale, l’esterno appunto, a terra.
leggero, possiamo sederci e sollevarci su uno o In effetti vi sono vantaggi e svantaggi e soprattut-
l’altro diagonale, destro o sinistro o, se lavoriamo to potranno esserci momenti in cui decideremo
in maneggio, interno o esterno. Oggi tutte le scuo- di cambiare il diagonale a seconda delle diver-
le al mondo ritengono che vi siano più vantaggi ad se situazioni che dovremo affrontare in sella, ma
insegnare a trottare sul diagonale esterno, cioè la cosa importante, anzi, fondamentale sarà rico-
sollevandoci quando il cavallo porta in avanti l’an- noscere i due diagonali e cambiarli cambiando di
teriore esterno e il posteriore interno e trovare mano o, in passeggiata, alternarli equamente.

30 | Il mio Cavallo
ti stai sollevando per poi risederti… sai solo di
essere a tuo agio, anche il tuo cavallo è sere-
no e rilassato e ti senti efficace ed efficiente a
questa andatura.
Sollevarsi al trotto rende tutto più comodo per
il cavallo e per il cavaliere, ma vi sono in realtà
altre considerazioni che potrebbero aggiun-
gere una dimensione completamente nuova
a come interpretare il trotto sollevato per aiu-
tarti a diventare un cavaliere migliore.

L’equilibrio
Una volta entrato nel ritmo del trotto e svilup-
pati i muscoli necessari per sostenerti senza
mai usare le mani per mantenere l’equilibrio,
potrai cominciare ad agire per condizionare
attivamente la qualità del trotto. Se è vero che
all’inizio dovrai solo assecondare le sollecita-
zioni del cavallo e la spinta verso l’alto che ti dà,
successivamente, entrare nel movimento cer-
cando una miglior qualità dell’andatura, dovrà
essere il tuo obiettivo.
Anche dopo aver imparato il trotto seduto, Il trotto sollevato aiuta movimento. Il trotto sollevato aiuterà ad anda-
dovrai spesso tornare al trotto sollevato per- il cavallo ad alleggerire re avanti liberando la schiena avanzando con
la schiena. Terminiamo
ché questi cambiamenti non possono che sempre trottando in maggior energia. Se entrerai nel ritmo, potrai
offrire dei vantaggi di equilibrio e di postura. questo modo anche se effettivamente incoraggiare il cavallo a pro-
abbiamo lavorato durre più energia rilasciando la tua spinta in
al trotto seduto.
Energia ed espressività avanti, nella parte anteriore della sella mentre
Puoi usare il trotto sollevato per incoraggiare ti sollevi. Il cavallo lo sentirà e sincronizzerà il
il tuo cavallo a spingere e ingaggiare il poste- movimento migliorando l’andatura.
riore, sviluppando un’andatura più qualitativa.
Spesso, al trotto seduto, molti cavalieri ten- Liberare la schiena
dono a trattenere il cavallo per limitarne del cavallo
il movimento e rendere la seduta più sem- Dopo una sessione di trotto seduto saran-
plice, soprattutto con quei cavalli di grande no moltelici dunque le ragioni per trottare

E in italiano?
Non so bene in quale momento, nella nostra
equitazione viene introdotto il termine
BATTERE LA SELLA.
Le parole ovviamente hanno una grande
importanza, soprattutto nel momento in cui
devono trasmettere, come quando parlia-
mo di equitazione, sensazioni ed emozioni.
Battere, dunque, non è il modo corretto di
comunicare quel che ci serve. In italiano,
parliamo di trotto seduto, quando rimaniamo
sempre seduti, trotto sollevato, se ci alziamo
e sediamo ad ogni tempo e trotto in sospen-
sione, quando rimaniamo sempre sollevati
sulle staffe in posizione da salto.

Il mio Cavallo | 31
I CONSIGLI DELL'ISTRUTTORE | Il trotto
t o r ic h e
c u r io s it à s
Una volta, e non molti anni fa, Il termine posting molto pro-
l’unico mezzo di trasporto aveva babilmente deriva dalla parola
una criniera, una coda e quattro Postiglione, il cavaliere che con-
zoccoli, e le persone passavano trollava l’andatura dei cavalli della
gran parte del loro tempo di viag- carrozza. I postiglioni scoprirono
gio sulla schiena di un cavallo; se che la tecnica di guida più como-
ci fermiamo a considerare che le da era alzarsi e sedersi, al ritmo
città erano poche e distanti tra dei tempi del trotto, invece di
di loro… immaginate di rimane- stare seduti, per salvaguardare
re seduti al trotto per tutto quel la schiena dei cavalli durante i
tempo. In inglese il trotto solleva- lunghi tragitti e, non ultimo, per
to si chiama anche ‘posting trot’. preservare la loro di schiena.

Quando trottiamo
seduti è nostro
compito assecondare
il movimento del trotto
con il bacino senza
rimbalzare sulla sella.

Un buon metodo
per imparare a sentire
il movimento del trotto
è quello di montare
senza staffe.

Inizialmente dobbiamo concentrarci


sul movimento ‘su e giù’ del trotto; allenandoci
diventerà naturale.

sollevati, non fosse altro che per alleggerire la


schiena del cavallo.
Durante una passeggiata potresti coprire lun-
ghi tratti al trotto e la scelta naturale, anche
per sviluppare andature più velocemente e
con maggior energia, sarà sicuramente quel-
la di trottare sollevati. Anche la tua schiena si
affaticherà meno; il vantaggio sarà doppio e il
beneficio del cavaliere condizionerà in modo
positivo il cavallo e viceversa.
Anche se monti in maneggio i vantaggi dell’in-
tercalare il trotto seduto con quello sollevato
sono simili: consentire alla schiena del caval-
lo di muoversi senza il tuo peso per un periodo
di tempo, alleggerendo le pressioni.

32 | Il mio Cavallo
i
La velocità con cui ci sediamo e ci alziamo t an t i t r o t t
influenza velocità e ampiezza dei movimenti del
cavallo. Esistono tanti tipi di trot-
to che possiamo vedere in
alcune categorie grosse di
Il ritmo dressage. Esiste un trotto
Trottare sollevati, 1-2, su e giù, è davvero tutta talmente riunito da diventa-
una questione di ritmo. re un'andatura eseguita sul
All’inizio i tuoi sforzi saranno principalmente posto. Questo movimento
orientati alla ricerca della regolarità e all’in- si chiama piaffe. Se porta-
dipendenza degli aiuti. Non usare le mani to in un movimento, riunito
per mantenere l’equilibrio. Per ottenere una e saltato, si chiama passa-
mano ferma quando ti sollevi distendi i gomi- ge. Al contrario, possiamo
ti e mantieni la gamba ferma e ben centrata. eseguire il trotto medio o
Poi imparerai come puoi influenzare il tempo allungato. In questo caso
del cavallo con il tempo dei tuoi movimenti. Vai l'anteriore sarà in totale
più lento e il cavallo rallenterà l’andatura, più estensione , mentre l'im-
veloce e il cavallo si sincronizzerà al tuo tem- pulso arriva dai posteriori.
po. Questo diventerà fondamentale quando
si vuole riunire l’andatura mantenendo i movi-
menti il più grandi possibile e sviluppando i
muscoli dei posteriori e della linea superiore
della schiena.
Infine, il ritmo 1-2 del trotto è il più semplice tra
tutte le andature (il passo è in quattro tempi e
il galoppo in tre) e la sua simmetria, più sempli-
ce da percepire rispetto al passo o al galoppo,
che è un’andatura asimmetrica, vi proporrà
delle sfide proprio nella comprensione degli
aiuti. Quindi, abbiamo visto che c’è molto di più
nel trotto sollevato di quanto possa sembrare
ad una prima analisi! ■

Il mio Cavallo | 33
VITA DA TREKKER | Il cavallo da trekking

Quello giusto

34 | Il mio Cavallo
Come deve essere il cavallo ideale per un viaggio
o un trekking? Ecco quali sono le doti e le caratteristiche
che deve possedere

Testo di Leonardo Dori - Foto di Valeria Laureano impegno fisico richiesto (il peso sulla
schiena per diverse ore), senza però essere

M
Molti, soprattutto i ‘non addetti troppo pesante. I percorsi e gli itinerari,
ai lavori’, pensano erroneamente infatti, sono spesso lunghi e si articolano
che qualsiasi cavallo sia adatto per su un gran numero di terreni. Al cavallo
affrontare viaggi e trekking. Anzi, ci viene chiesto di camminare per lungo
sarà sempre chi sostiene che il proprio tempo su terreni sempre diversi e a volte
cavallo è adatto a tutte le discipline. Gli infidi (pesanti oppure duri e scivolosi), di
amanti dei viaggi a cavallo però sanno che salire e scendere dagli argini, di infilarsi tra
questo può essere vero quando si tratta di i rami di un sottobosco, di superare cataste e
un semplice ‘giretto’ intorno al maneggio, fossetti e il suo piede deve poter camminare
mentre affrontare un vero trekking di sicuro, senza esitazioni. Allo stesso tempo
più ore o addirittura di più giorni è una può capitare di dover scendere di sella
cosa ben diversa. C’è infatti una bella e arrampicarsi su un sentiero roccioso
differenza tra un viaggio organizzato di portandolo a mano e lui deve dimostrarsi
gruppo a cavallo e una semplice passeggiata agile e deciso nell’appoggiare gli zoccoli nei
(pur impegnativa che sia) e quello che punti giusti. Deve quindi essere robusto, ma
principalmente fa la differenza è l’impegno non pesante, e con arti perfetti. Non deve
richiesto al binomio. Nel caso del viaggio essere troppo giovane (non meno di 4 anni),
organizzato di gruppo, infatti, c’è tutta una né troppo vecchio (non oltre i 18/20 anni).
serie di valutazioni e di scelte da fare ben Non deve neanche essere eccessivamente
più impegnative che in una passeggiata. alto (la misura ideale al garrese è di 152-160
cm). Dovrà essere compatto e quindi corto
Come sceglierlo di reni con una groppa profonda e potente
Se vogliamo tracciare il profilo del cavallo e il petto ampio e bene aperto. Il collo
ideale, dobbiamo prima di tutto considerare deve essere lungo e ben attaccato per fare
che deve essere impiegato in lunghi da bilanciere, ammortizzare le andature e
percorsi molto vari e spesso difficoltosi, rispondere bene al cavaliere. Gli arti (piedi,
di più giornate e in gruppo, e non tutti giunture e tendini) devono essere solidi, ben
i cavalli possiedono le caratteristiche e
le doti necessarie per farlo. Allora quale
scegliere? Come trovare il cavallo giusto che
ci accompagni fedelmente in tutte le nostre
avventure?

Caratteristiche fisiche
Per quanto riguarda le caratteristiche
fisiche e morfologiche, possiamo dire che
il soggetto ideale deve possedere, oltre a
una salute ferrea, le seguenti caratteristiche:
compattezza, robustezza, resistenza e
solidità. Deve avere una struttura fisica tale
da permettergli di sopportare il notevole

Scegliamo dei cavalli rustici, abituati alla libertà


del pascolo, perché sono più solidi, più affidabili,
più coraggiosi e dal piede sicuro

Il mio Cavallo | 35
VITA DA TREKKER | Il cavallo da trekking
conformati con appiombi perfetti, perché il pendio di una montagna. Un’altra dote
devono permettere andature sicure. Gli importantissima che il nostro cavallo ideale
zoccoli devono essere della giusta grandezza deve possedere è il rispetto per le andature,
e dotati di un’unghia robusta e consistente. cosa che dipende dalla predisposizione e da
Sono da scartare i cavalli con giunture una doma e un addestramento corretti. A
eccessivamente lunghe, arti mancini, cagnoli questo proposito, il passo è l’andatura più
e zoccoli deboli e piccoli. Il cavallo ideale importante di un trekking, perché permette
deve poi possedere polmoni perfetti, capaci al cavallo di coprire lunghe distanze,
di una grande tenuta di fiato per sopportare anche per più giorni, senza problemi di
lunghi sforzi. acidosi muscolare o fiaccature, che sono
le principali insidie di un lungo viaggio. Il
Doti comportamentali cavallo deve quindi poter tenere un elevato
Il nostro cavallo ideale non deve possedere ritmo di passo anche per diverse ore e
solo un fisico robusto e adeguato ma rientrare con facilità al passo ogni volta che
deve anche avere un carattere equilibrato, rompe al trotto o al galoppo.
calmo e docile. Questo non significa che
non debba avere sangue; anzi, è meglio un Quale razza
soggetto un po’ ‘in avanti’, dotato di spirito Nonostante tutti i cavalli siano
di iniziativa, piuttosto che un cavallo pigro, potenzialmente buoni soggetti da trekking,
timoroso e restio ad avanzare. Deve poi esiste una ‘rosa’ di razze ideali (specialmente
essere volenteroso nel lavoro, adattarsi da lavoro) tra cui poter sceglie re. Quelle
a situazioni sempre nuove e talvolta che più si avvicinano allo standard del
pericolose, sia lungo i percorsi che nei nostro cavallo ideale sono: l’Anglo Arabo,
ricoveri, durante le soste (in cui deve poter l’Arabo, il Maremmano, il Quarter Horse,
stare tranquillamente legato sia da solo che l’Appaloosa e l’Argentino. Tra queste bisogna Il cavallo ideale
insieme ad altri cavalli). Deve essere agli però escludere a priori le linee di sangue da deve poter
ordini, coraggioso e deciso, collaborativo morfologia, che, pur appartenendo a una camminare
e non irascibile e pauroso. Sono quindi da stessa razza, vengono allevate per esaltare tranquillo
evitare tutti i cavalli che indietreggiano, più le caratteristiche estetiche della razza
in qualsiasi
rifiutano o si impennano per paura di che le doti da lavoro.
qualcosa; rischierebbero solo di mettere in
situazione, senza
pericolo se stessi, il loro cavaliere e magari L’acquisto mai avere paura
gli altri componenti del gruppo, soprattutto Quando decidiamo di acquistare un cavallo di nulla
se si trovano in una situazione difficile, per fare trekking e viaggi, sia in solitaria
come uno stretto sentiero che costeggia che organizzati in gruppo, rivolgiamoci

Lavoro e dieta
Il lavoro e il movimento del cavallo da trekking sono due
concetti da non sottovalutare mai se vogliamo dedicarci
a questa attività. È importante quindi che il nostro caval-
lo sia non solo ben addestrato, ma anche mantenuto in
allenamento. A questo si deve aggiungere una dieta ali-
mentare corretta e bilanciata.
È infatti il giusto equilibrio tra l’allenamento e un’alimen-
tazione adeguata a determinare la condizione ideale del
nostro cavallo-atleta. Nel caso in cui non avessimo ab-
bastanza tempo da dedicare al dovuto allenamento,
dobbiamo fare in modo che il cavallo resti comunque in
movimento. Facciamo quindi in modo che stia libero al
pascolo o in un paddock molto ampio, così che abbia la
possibilità di camminare e correre su ampi spazi.

36 | Il mio Cavallo
a persone (guide, organizzatori, cavalieri un cavallo che non siamo in grado di Nei trekking
esperti e allevatori) che, a loro volta, gestire solo perché è esteticamente molto il passo è l’andatura
abbiano partecipato e organizzato viaggi e bello. Orientiamoci verso i soggetti più di gran lunga
trekking. Evitiamo di farci assistere da chi rustici, allevati senza eccessive pretese, più importante
pratica altre discipline e che non ha idea ben alimentati, ma che abbiano potuto
e il cavallo deve
di quello che realmente ci serve. Inoltre, godere anche di pascolo e libertà; saranno
regola fondamentale, scegliamo un cavallo sicuramente i cavalli più solidi, affidabili e
saperla rispettare
che sia adeguato alle nostre capacità coraggiosi. Inoltre, se siamo principianti,
tecniche, altrimenti non potremo creare il scegliamo un cavallo calmo, equilibrato ed
giusto affiatamento e rischieremo di avere esperto ed evitiamo cavalli giovani, inesperti
dei problemi. Quindi, non acquistiamo e troppo difficili. ■

Quello giusto, in sintesi


Il cavallo ideale per il Non deve essere:
trekking deve essere: ● troppo alto

● forte, compatto e ● esile

robusto ● tozzo

● di media altezza (152- ● troppo slanciato

160 cm) ● sotto i 4 anni e oltre i 18-

● di petto ampio e aperto 20 anni


● con groppa profonda e ● pauroso o nevrotico

potente ● troppo insanguato

● con arti solidi e senza di- ● difficile da controllare

fetti di appiombo
● di carattere equilibrato

● con sangue

● rispettoso delle andature

Il mio Cavallo | 37
VIAGGI | Oman

Un’avventura a cavallo
per scoprire l’immensità
di questo deserto
scolpito dal vento
Testo e foto di GoWorld

Le sabbie del
Livello INTERMEDIO

deserto di Wahiba
VIAGGI | Oman
Questa splendida avventura a cavallo

Q
alla scoperta del deserto dell’Oman
parte dalla sua capitale, Mascate.
È una delle città più antiche del Medio
Oriente, conosciuta fin dal II secolo,
e sorge sul golfo di Oman, circondata
dalle montagne e dal deserto. Con una
storia millenaria, la città alterna centri
commerciali moderni a monumenti antichi
costruiti in cima alle scogliere, come i
forti portoghesi di Al Jalali e Mirani che,
del XVI secolo, dominano il porto, e la
Sultan Qaboos Grand Mosque, la più
grande moschea del Sultanato. Interamente
ricoperta di marmo, con una cupola di 50
metri e con un enorme tappeto persiano
che può ospitare fino a 20.000 persone, è
l’edificio religioso principale dell’Oman.
Arriveremo fino al deserto di Wahiba Sand

Itinerario conosciuto della regione di Sharqiyah, dove


si potrà fare il bagno in ampie pozze d’ac-
1° giorno: ITALIA/MASCATE (-/-/D) qua. Dopo pranzo trasferimento al campo
Arrivo in aeroporto di Mascate, incontro con tendato a Bidiya, alle porte del grande
i nostri corrispondenti e trasferimento in deserto, dove ci attenderanno i beduini, pro-
hotel 4* nella città vecchia. Se l’orario di arri- prietari degli stessi cavalli, e gli allevatori che
vo lo permetterà si visiteranno il souk Mutrah ci seguiranno nei giorni successivi. Cena e
Al Dhalam Souq, uno dei più antichi del mon- pernottamento in campo tendato.
do arabo, la grande moschea, il palazzo del Dal 3° al 5° giorno: DESERTO DI WAHIBA
sultano, Alam Palace e il forte portoghese. (B/L/D)
Cena in un ristorante in città e pernottamen- Dopo la colazione verranno assegnati i
to in hotel Al Falaj Mutrah (o similare). cavalli. Nei 4 giorni successivi si cavalcherà
2°giorno: MUSCAT/WADI BENA KHALID/ per circa 4 ore al giorno nel deserto Wahiba,
DESERTO DI WAHIBA (B/-/D) che prende il nome dalle tribù beduine che
Colazione e trasferimento, 3 ore e mezza lo abitano. Partenza al mattino presto.
circa, per Wadi Beni Khalid, il Wadi più Cavalcando in un mare di sabbia dorata

40 | Il mio Cavallo
Il sultanato dell’Oman è formato da un popolo
di cavalieri che ama e rispetta i propri animali
considerandoli parte della famiglia

incontreremo tribù beduine, le cui abitazio- sono dominati dall’antico forte con la tor-
B = colazione; L = pranzo; D = cena
ni sono ricoperte da foglie di palma. Pasti re più grande dell’Oman. I canali Falaj,
Livello di difficoltà:
e pernottamento al campo tendato. costruiti secondo un antico sistema di irri-
6° giorno: DESERTO DI WAHIBA/ gazione vecchio di oltre 500 anni, portano * FACILE: poche ore in sella con pre-
NIZWA (B/L/D) l’acqua nell’oasi. Nel suo grande souk, tro- valenza di passo o piccoli trotti
Ultima mezza giornata in sella e nel pome- veremo tradizionali gioielli in argento e
riggio trasferimento verso Nizwa, la artigianato locale. ** INTERMEDIO: più ore in sella, pre-
vecchia capitale. Cena e pernottamento Pranzo ad al Hamra o Misfah, 2 tipici vil- valenza di passo (soprattutto in
in casa tipica. laggi ai piedi delle montagne. Dopo Nizwa montagna) ma capacità di controllo
7° giorno: NIZWA/MASCATE (B/L/D) partiremo per rientrare a Mascate, in cir- del cavallo alle 3 andature (galoppo
Dopo colazione visita di Nizwa, la princi- ca 2 ore. Pomeriggio di relax in riva al per tratti brevi)
pale città dell’interno e che fu in passato mare. Cena e pernottamento in Hotel Al
*** AVANZATO: totale dimestichezza
la prima capitale dell’Oman. Si trova all’e- Mouj (o similare).
alle tre andature anche in esterna.
stremità meridionale del monte Hajar, la 8° giorno: MASCATE/ITALIA (B/-/-)
Capacità di sostenere andature velo-
catena montuosa più alta dell’Oman. I Colazione e trasferimento in aeroporto in
ci per lunghi tratti
vasti giardini e palmeti della città-oasi tempo per il vostro volo per l’Italia.

Il mio Cavallo | 41
DATE
DI PARTENZA
Su richiesta con
inizio il sabato con
minimo 2 persone in
partenza dall’Italia da
Ottobre a Marzo (inizio
preferibilmente il sabato).

PARTECIPANTI:
MIN 2 - MAX 8

Un’altra importante tradizione omanita è l’allevamento di dromedari.


Se arrivano a competere negli ippodromi degli emirati vicini,
il loro prezzo può raggiungere cifre esorbitanti

Informazioni utili Sistemazione e prezzi


DURATA: 8 giorni / 7 notti 1 pernottamento in hotel 4* PREZZI PER PERSONA, A PARTIRE DA:
DIFFICOLTÀ: ** (intermedio) a Muscat. Quota individuale per minimo 4 partecipanti in doppia € 3.120
SISTEMAZIONE: hotel + campo tendato 4 pernottamenti in campo Supplemento singola € 800
SELLE: inglese Wintec tendato comfort con bagno. Supplemento partenza con 2 partecipanti – a persona € 750
CAVALLI: arabi e anglo-arabi 1 pernottamento in casa Quota per i non cavalieri Su richiesta
ANDATURA: da 4 a 5 ore in sella al giorno (30 tipica a Nizwa. Supplemento a persona 1 notte extra in doppia
€ 410
km circa). Si procede alle tre andature: passo, 1 pernottamento in hotel 4* con ‘beach ride’ a Barka
Eventuali Tasse aeroportuali Da pagare in loco
trotto e galoppo. Partecipazione per sellare/dis- a Muscat.
Quota d’iscrizione € 95
sellare il proprio cavallo. È obbligatorio l’uso del Pasti di cucina tradizionale
casco di protezione e il rispetto delle andature preparati da un cuoco locale con prodotti durante il giorno raggiungendo alla sera il
decise dalla guida. freschi. Acqua sempre a disposizione. resto del gruppo. Possibilità di aggiungere
PESO MASSIMO: 85 chili Il consumo di alcolici è proibito. una notte a Muscat a fine itinerario per
TIPOLOGIA: semi-itinerante con pernottamenti È possibile partecipare anche senza montare a cavallo sulla lunga spiaggia di
in hotel + campi tendati ‘comfort’. cavalcare. Attività di trekking o cammello Barka, a sud di Muscat.

42 | Il mio Cavallo
Oman | VIAGGI

che, con i suoi 10.000 km quadrati di sabbia,


si estende in tutta la zona interna dell’Oman,
a soli 200 km a sud-est di Mascate.
Ci ritroveremo in un magico mare di sabbia
dorata con le sue dune continuamente
modificate dal vento che arrivano fino a
200 m di altezza. Visitare a cavallo il deserto
dell’Oman, chiamato anche Sharqiya Sands
ovvero ‘sabbie della Regione di Sharqiya’,
vuol dire immergersi in una natura
affascinante. L’Oman è una terra dalle grandi
tradizioni equestri dove il cavallo arabo
la fa da padrone. Un’avventura lontano
dall’Occidente, dove, a contatto con le
antiche culture beduine, ci immergeremo
nella storia di un Paese antico, che risale a 3
secoli a.C. ■

La quota comprende LA QUOTA NON comprende Note


● Tutti i trasferimenti come da programma ● Voli da/per Muscat

● Tutti i pasti come da programma (acqua ● Pasti non menzionati, tasse aeroportuali,

inclusa) bevande, mance, extra di carattere personale


● 2 pernottamenti in hotel 4* ● Mance

● 1 pernottamento in casa tradizionale ● Alcolici e bevande negli hotel

● 4 pernottamenti in campo tendato comfort ● Tutto ciò non evidenziato nella voce

● 4 giorni a cavallo (4-6 ore al giorno circa) ‘la quota comprende’


● Cavalli e materiale a disposizione ● Assicurazione integrativa.

● Guida esperta del territorio parlante

inglese L’itinerario sopra descritto è


● Gadget, etichette bagaglio e documenta- da considerarsi indicativo.
Potrebbe essere soggetto a
zione illustrativa varia ORGANIZZATORE
variazioni dovute alle condi-
● Assicurazione per l’assistenza medica, il GoHorse zioni meteo o circostanze
rimpatrio sanitario e il danneggiamento al Tel. 071/2089301 indipendenti dalla volontà
bagaglio. www.gohorse.it, s.giavarini@goworld.it degli organizzatori.

Il mio Cavallo | 43
SPECIALE | Addestratori

Non si finisce mai


di imparare
Sia che ci approcciamo
al mondo equestre,
sia che siamo già esperti,
appoggiamoci sempre
a un buon addestratore
per imparare
a conoscere a fondo
i nostri cavalli

M
Montare a cavallo è più di uno sport
o una passione; si tratta di un vero
e proprio stile di vita. Siamo in due,
infatti, a danzare in armonia. Lo scopo è
diventare un tutt’uno con il nostro cavallo per
è necessario rivolgersi a dei professionisti,
veri e propri uomini e donne di cavalli che
hanno studiato e continuano con passione
ad aggiornarsi al fine di conoscere sempre
più a fondo i cavalli, per poter lavorare con
avere una vita insieme felice e soddisfacente loro nel migliore dei modi possibili. Esistono
qualunque sia l’obiettivo che ci siamo posti tanti addestratori e tanti differenti approcci
di realizzare. Per ottenere tutto questo, però, all’arte dell’equitazione. Informiamoci per

44 | Il mio Cavallo
trovare l’addestratore e il metodo che più suo approccio. Con un puledro, se abbiamo Studio,
sono in linea con noi e il nostro cavallo, difficoltà con il nostro cavallo oppure se lui aggiornamento
assicurandoci di metterci in mano a persone manifesta dei disagi un addestratore è ciò
competenti, preparate e, soprattutto, capaci di che fa al caso nostro. Tramite la lettura e la
e passione sono
rispettare i veri protagonisti di tutto questo: i conoscenza del cavallo un professionista gli ingredienti
cavalli. Assicuriamoci che i metodi utilizzati riesce a entrare in sintonia con il quadrupede per imparare a
siano rispettosi del benessere dei nostri per aiutarlo a superare le sue (e le nostre) conoscere i cavalli
amici; un buon addestratore ci spiegherà il difficoltà o per una doma ben fatta.

Il mio Cavallo | 45
SPECIALE | Addestratori Per info
SCUDERIA CAVALCARE
Via Quarti 54

Cavalcare 42023 Cadelbosco di Sopra (RE)


Tel. 349.5284476 Alice
Tel. 338.1622107 Sig. Bigi
cavalcareasd@gmail.com

con fiducia SERVIZI 📋


PER PRIVATI
◖ Pensione cavalli
I n un mondo dove ormai tutto deve avere
una denominazione, a noi piace sapere
che il nostro “metodo” di doma e addestra-
in box o al prato con
rientro notturno in box
◖ Lezioni private
mento dei cavalli è in realtà un 'metodo non di equitazione per
metodo'. agonisti sino ad alto
Vi chiederete allora: in che modo? livello
Abbiamo studiato, ci siamo informati, abbiamo ◖ Consulenza acquisto
visto differenti tipi di doma (anche all’estero) e in e vendita cavallo e
commercio in tutta
maniera piuttosto naturale siamo arrivati al pun- Europa
to che è di fondamentale importanza adattare il ◖ Doma e
percorso di doma alle caratteristiche del cavallo preparazione di
che abbiamo di fronte. La prima valutazione che tutti i cavalli sino
all'agonismo
facciamo su un puledro che si interfaccia con ◖ Agonismo in
noi è quella di comprendere il tipo di soggetto, concorsi nazionali
mettendo in rilievo alcuni valori fisici e caratte- con l’ausilio della capezza Parelli. e internazionali
riali. In relazione a questi sarà possibile creare Il tondino è il primo passo verso l’autonomia e assistenza
professionale
un percorso personalizzato fatto di piccoli step nel lavoro. I passi successivi saranno poi quel-
che il cavallo dovrà via via approcciare; il pas- li del fascione, della sella e infine della testiera. SERVIZI
saggio da una base a quella successiva verrà Sfruttiamo moltissimo il campo indoor per SCUOLA
fatto solo nel momento in cui saremo sicuri che lasciare il cavallo libero senza capezza e pren- DI EQUITAZIONE
◖ Scuola pony dai 5 ai
la prima sia assodata totalmente. Pilastro impre- dendoci il tempo per giocare, chiacchierare, 12 anni
scindibile è sicuramente il rapporto di fiducia fare grooming e ricompensare il tutto con caro- ◖ Scuola cavalli dai 12
che si deve creare tra cavallo e addestratore per te fresche. Introduciamo oggetti nuovi e sempre anni in su
la riuscita di una buona doma e del futuro lavoro diversi. L’avvicinamento in questo modo è molto ◖ Cavalli in mezza
fida con possibilità di
in sella. Il nostro lavoro si basa su questo: la con- naturale e 'morbido'. In quest’ottica di calma fare-
agonismo
sapevolezza che la fiducia non si crea in pochi mo i primi approcci dal panchetto con carezze ◖ Lezioni con
giorni e che debba esserci un rapporto consen- e grattini da una parte e dall’altra del corpo che personale qualificato
suale tra le due figure coinvolte. Buona parte del permetteranno al cavallo di apprezzare anche improntate al
nostro lavoro viene svolto da terra, alla corda e in un nostro dolce appoggio sulla schiena. Sarà divertimento e alla
crescita
libertà. Partendo dal governo della mano chie- poi lui stesso, nello sguardo e negli atteggia-
deremo al cavallo la serenità e la conoscenza menti, a dirci che è pronto per lasciarci salire. STRUTTURA
di tutte le nozioni base finché, fidandosi di noi, Lo scavalcamento avviene sempre in affian- ◖ Strutture
potremo iniziare a fargli conoscere il tondino camento con una persona da terra, è graduale di eccellenza
e nel rispetto del cavallo, assecondan- ◖ Box e paddock,
campi indoor
done tempi e perplessità. Nel tempo e outdoor
abbiamo potuto riscontrare che que- ◖ Personale h24
sto sistema crea cavalli estremamente
sereni, sia nel campo gara che nell’esse-
re montati e gestiti da differenti persone
o cavalieri, chiaramente preservando in Inquadra il QR Code

ognuno le proprie caratteristiche. Come


professionisti ci piace che ogni cavallo
rimanga nel lavoro ciò che è in natura e
che riesca a valorizzare le sue potenzia-
lità maturando senza fretta.

www.scuderiacavalcare.it scuderiacavalcare scuderia cavalcare

46 | Il mio Cavallo
SPECIALE | Addestratori Per info
EDEN MANEGGIO
Via Ca' Valdarchi

L’Eden 61029 Urbino (PU)


Tel. 334.3222727
ferone_francesco@libero.it

dei cavalli
M i sono sempre detto “la vita ha sen-
so se insegui un sogno” e in Eden ho
riposto il mio.
Acquistare terra, creare un’azienda maneggio,
per tenere un grande branco di oltre 15 cavalli e
farli vivere in libertà. Un luogo dove la natura por-
ta armonia e c’è una grande famiglia di cavalli.
Alcuni salvati e riaddestrati da me, altri acquista-
ti, altri nati e cresciuti con me, con sorelle, padre,
madri, nonni.
Col tempo e l’aumentare dei cavalli non bastava-
no più le entrate con addestramento etologico
che pratico, così i cavalli giovani lavorano con
me portando in trekking e passeggiate le per-
sone su prenotazione.
Così da mantenere gli anziani in pensione e
pagare cure, mangime e fieno per tutti. Quando
mi portano un cavallo da addestrare per le basi
di dressage, per la monta inglese o per l'equita-
zione di campagna, il più difficile, perché sempre
variabile a seconda dell'ambiente e imprevedi-
bile a differenza di una disciplina, per prima cosa
riporto il cavallo a vivere la natura, libero. Prima
ci conosceremo e faremo legame, e solo in un
secondo momento inizia il lavoro di binomio.
Sempre prima da terra perché nella natura il
puledro segue sempre per imitazione gli adul-
ti esperti del branco.
Infatti come altri horsemen mi faccio aiutare da
cavalli esperti con cui ho lavorato per l’adde-
stramento dei nuovi arrivati. Si insegna da terra
a cedere alle nostre pressioni come fa già alle
pressioni di cavalli dominanti e poi andremo ad
associare da sopra i comandi che gli abbiamo
insegnato. Mi seguono perché mi hanno scel-
to come leader del branco, perché sanno di
potersi fidare, è importante trasmettere fidu-
cia, protezione come anche fermezza e regole
giuste, perché comprendono bene la giustizia. famiglia ma un cavallo operaio che esegue con
Quando impari a comunicare con i cavalli non noia esercizi ripetitivi. Vivere i cavalli nella natura, Inquadra il QR Code

ci sono più scuole da seguire ma una famiglia liberi, camminare s con loro, sopra o al loro fian-
da proteggere. co tra pascoli e bosch, i entrando veramente in
Qualunque tecnica di addestramento pratica- sintonia: alla tua voce verranno, al tuo sguardo
ta senza prima creare legame con esperienza capiranno senza comandi né parole, è la base
e sincerità non porterà la costruzione di una per creare una fiducia di binomio a vita.

www.edenmaneggioeaziendaagrituristica.it Eden Maneggio Urbino Azienda Maneggio Eden Urbino passeggiate a cavallo trekking lezioni

Il mio Cavallo | 47
SPECIALE | Addestratori Per info
MARCO BELLOTTI
Cell. 351.6739160

Marco Bellotti
Metodo Way Man Horse
I l WMH è un metodo eto-
logico basato sul codice
di branco e l’utilizzo delle
pressioni.
Il lavoro è finalizzato al Natural
ranch roping per poter lavora-
re con il cavallo nel modo più sereno e naturale
possibile e nel rispetto reciproco.
Il metodo conduce alla risoluzione di problema-
tiche, inoltre può essere applicato nelle diverse
discipline.
L’osservazione del cavallo, è la base del meto-
do WMH; questa permette di capire il ruolo
gerarchico che in natura avrebbe nel branco.
Tutto ciò ci aiuta a definire una base per il nostro
rapporto con il cavallo e a renderci più consape-
voli delle motivazioni che lo spingono ad avere
determinati comportamenti.

SERVIZI
◖ Addestramento
📋
puledri
◖ Risoluzione
problematiche
comportamentali
◖ Corsi ed attività
di formazione

Inquadra il QR Code

www.facebook.com/wmh.etologia - www.facebook.com/marco.bellotti.5268750

48 | Il mio Cavallo
Per info
SOCIETÀ AGRICOLA AELLE
Via Marconi 35/5
46025 Poggio Rusco (MN)
Tel. 347.379 0009
societaagricolaaellesrls@gmail.com

Inquadra il QR Code

Società Agricola Aelle


S ono un giovane allevatore pieno di
entusiasmo ed amore per gli anima-
li da sempre; da questa passione nasce il
mio allevamento. Alleviamo e selezioniamo
principalmente cavalli di razza Quarab e di con-
seguenza PSA, Paint e Quarter. Il nostro è un
piccolo allevamento in cui la qualità è alla base.
I nostri soggetti sono tutti di altissima genealo-
gia. La nostra mission è allevare soprattutto per
privati che desiderino un cavallo bello ed equili-
brato da avviare ad ogni disciplina.
I nostri prodotti sono tutti avviati con il metodo
WMH attraverso la collaborazione con il trainer
Marco Bellotti che opera principalmente pres-
so la nostra struttura. Un numero limitato di box
e paddock è riservato allo stallaggio di pule-
dri e cavalli in doma. Siamo presenti a Poggio
Rusco in provincia di Mantova ed a Terragnolo
in provincia di Trento. A richiesta possibilità di
organizzare corsi WMH.

www.instagram.com/societa.agricola.aelle/ www.facebook.com/Societa.Agricola.AELLE

Il mio Cavallo | 49
SPECIALE | Addestratori Per info
EQUITUM
VIRUMQUE ITINERA

Imparare Via S. Carlo, 30, 20847 Albiate (MB)


Cell e WhatsApp 375.62.42 357

a cavallo
Q uesta associazione, guidata da
Christian Minelle, Sara Buonocore
e Laura Boscaini, tutti Quadri Tecnici
Certificati Engea, nasce con lo scopo di
non essere solo una scuola di equitazione
ma un punto di riferimento per la divulgazio-
ne della cultura equestre. Questo desiderio
ha spinto i suoi ideatori a creare un progetto ad
ampio spettro ovvero la “Horseman Academy”:
un punto di incontro di tante voci capaci di arric-
chire il bagaglio equestre di chi si avvicina a
questa scuola. Ogni mese, durante il weekend,
vengono contattati esperti uomini di cavalli di
diversi settori, mettendo a confronto più real-
tà, dagli Horseman Americani, ad addestratori
di Alta Scuola o di Dressage. In questo modo è
possibile conoscere diversi approcci e diversi
punti di vista per sperimentare più esperienze
e crescere in un’ottica di equitazione sempre
più consapevole. Tra un incontro e l’altro gli
istruttori Equitum Virumque Itinera sono dispo-
nibili per portare avanti il lavoro impostato con i
diversi professionisti così da portare avanti un
percorso coerente e produttivo in vista del suc-
cessivo clinic.

Inquadra il QR Code

@equitum_virumque_itinera e @Italian_Mountain_Trail

50 | Il mio Cavallo
SPECIALE | Addestratori Per info
EQUITAZIONE IN ARMONIA
Parma

Equitazione Tel. 348.8139440


giulia.gaibazzi@yahoo.it

in armonia

E quitazione in Armonia è la filosofia


ideata da Giulia Gaibazzi, ad oggi un
marchio registrato e metodo abbracciato
da ACSI per la formazione degli istruttori
del proprio settore Equitazione.
Il metodo di addestramento viene inserito in
una visione a 360 gradi della vita del cavallo,
considerando gli aspetti gestionali, relaziona-
li con l'uomo e tecnici equestri. Questa visione
vuole apportare il massimo beneficio a caval- in sella. È proprio da terra che si inizia il vero e
lo e a cavaliere, migliorando la vita di entrambi, proprio addestramento, non solo insegnando
e il metodo deve partire da questa volontà a rispondere alle richieste di base ma attraver-
per essere veramente valido sul piano adde- so una vera e propria ginnastica per preparare
strativo. Il primo obbiettivo fondamentale in il cavallo a portare il peso del cavaliere. Tale gin-
questo addestramento riguarda lo sviluppo del- nastica è divisa in tre grandi pilastri: stretching e
le competenze psicofisiche del cavallo. Alcuni flessibilità, lavoro alla longia e movimenti late-
cavalli sono già equilibrati nella loro natura ma rali. Una volta in sella, la preparazione continua
molti purtroppo sono cresciuti isolati e senza per portare il binomio ad essere in armonia, cioè
stimoli sufficienti, questo metodo prevede di coltivare una vera amicizia e preservare il fisico
agire sulla gestione dell'animale per riportar- del cavallo attraverso una preparazione atletica Inquadra il QR Code

lo in una condizione di equilibrio attraverso, ad che sarà nel tempo sempre più specifica per la
esempio, la possibilità di liberarlo in spazi ampi disciplina che si vuole svolgere: dressage, salto
e con altri cavalli. La relazione con l'uomo è di ostacoli o campagna, e perché no, per ognuna
cruciale importanza, la si sviluppa passando di queste per divertirsi sempre di più con il pro-
del tempo di qualità insieme, sia da terra che prio cavallo!

www.equitazioneinarmonia.it equitazioneinarmonia facebook.com/Equitazioneinarmonia/

Il mio Cavallo | 51
SPECIALE | Addestratori Per info
AZ. AGR. IL CAVALLEGGERO
C.S. Martina, 18

Serenità Loc. Campiglia d’Orcia


Castiglione d’Orcia (SI)
Cell. 333.9817276 - 338.1183572
info@ilcavalleggero.it

a cavallo

L a passione per i cavalli nasce con


me e non ha mai smesso di crescere,
senza mai standardizzare atteggiamenti o
soluzioni.
SERVIZI 📋
◖ Corsi di equitazione,
diventando sempre più una necessità di Ogni cavallo ha tempi di esecuzione e capa- base e avanzati
capirli, comprendere il loro mondo e lavo- cità ricettive differenti. ◖ Clinic di doma e
rare con loro nel miglior modo possibile. Sia per insegnare al cavallo da zero che per addestramento
Fin da piccolo, nelle campagne toscane, ho correggere certi atteggiamenti o vizi che ◖ Clinic di monta
classica accademica
seguito e osservato chi ne sapeva più di me, sono, in primis, un problema per il cavallo
a partire da mio nonno, cavaliere di fanteria. stesso, le uniche regole sono l’ascolto e il
Il metodo di doma che utilizzo adesso è un buonsenso.
insieme di tutte le mie esperienze fatte, com- Il mio lavoro è quello di adeguare la doma e Inquadra il QR Code
prese quelle di maniscalco, e comprende l’addestramento ad ogni soggetto, in base
molte scuole di pensiero ma, spesso, non al lavoro che dovrà poi svolgere, in modo da
ne considera nessuna come assoluta: ogni ottenere un cavallo sereno, che ha compre-
cavallo è unico ed è essenziale valutare sola- so quello che gli viene richiesto e collabora
mente il soggetto con cui si sta lavorando, di buona lena.

www.ilcavalleggero.it

52 | Il mio Cavallo
SPECIALE | Addestratori Per info
BADI FARM
Via Via Trento 18

Western 21040 Sumirago (VA)


0331.908003
info@badifarm.com

e comunicazione
A ddestro cavalli dal 1986. Il nostro
metodo, perché ora le dome e l’addestra-
mento avvengono a quattro mani con mia figlia
Michela, sono legati alla comunicazione, a gua-
dagnare la fiducia del cavallo e a portarlo a
interagire con noi creando una relazione dove
possiamo focalizzare la sua attenzione. Da
sempre addestriamo cavalli per competizio-
ni western, ma con un’attenzione nel capire le
attitudini di un cavallo rispetto all’altro. L’idea di
fondo è: non è sicuro che da due cavalli da rei-
ning nasca un puledro che poi sia portato per il
reining se non forzato, ed ecco perché la nostra
scuola di equitazione si chiama Western Riding
High School e non università o altro ancora.
Ascoltare quali sono i bisogni del cavallo è il
nostro principale compito nell’addestrare un
puledro o anche nel rieducare un cavallo adul-
to. Mediare il suo carattere per portarlo a capire
l’uomo e gestirlo con pazienza per creare una
relazione che possa essere poi anche usata
dai nostri clienti è l’altro aspetto non marginale.
Capire, sentire, vivere, e soprattutto lavorare
con una tradizione di doma e di addestramen-
to costruita negli anni, ci porta a creare cavalli
da competizione per molte discipline o solo da
passeggio, tutti però amici dei propri proprietari.
Importante poi il nostro programma proprie-
tario/puledro che vede crescere insieme il
binomio sotto le nostre cure dirette …ci trovere-
mo sui campi di gara con i nostri cavalli e i vostri
sorrisi!

Inquadra il QR Code

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t

Il mio Cavallo | 53
IPPOVIE | Veneto

Un anello
sul Monte Grappa

Un trekking SCHEDA TECNICA


affascinante
● Durata: 1 giorno
nei luoghi dove ● Lunghezza
gli Alpini hanno del percorso: 33,7 km
salvato la nostra ● Livello di difficoltà:
media
Patria. ● Partenza da:

Il Monte Grappa, Campocroce (TV)


un itinerario
da scoprire

54 | Il mio Cavallo
I
Il trekking del Monte Grappa a
cavallo è un percorso ad anello.
La partenza e l’arrivo, cioè, sono
gli stessi e il percorso si sviluppa
a cerchio in una giornata. Questo
trekking fa parte di una serie di percorsi che
permettono agli appassionati di esplorare
le Prealpi Venete. Si tratta di un territorio
unico e variegato che si estende dal Monte
Grappa alla Valpolicella, toccando il Garda
e ancora le Piccole Dolomiti e Asiago; aree
incredibilmente suggestive e inesplorate.
A rendere spettacolari le Prealpi non sono
solo i paesaggi mozzafiato da compiere
interamente in sella al nostro compagno,
ma anche i territori ricchi di cultura, storia
e specialità enogastronomiche varie, come
varie sono le zone che si vanno ad esplorare.

Il Monte Grappa
Il Monte Grappa, che si staglia sopra la
meravigliosa cittadina di Bassano, è il
luogo in cui nel 1918 l’esercito italiano
arrestò l’avanzata del nemico. Questo sacro
territorio, oltre a musei e monumenti a
tema, sa regalare ai cavalieri un paesaggio
variegato e ricco di meraviglie da visitare.

Escursione ad anello
Il percorso si sviluppa prevalentemente
su ampi sentieri e strade sterrate che ci
porteranno a conquistare la vetta del Monte
Grappa. Si tratta di un’esperienza unica
tra rifugi e malghe d’alpeggio, panorami
mozzafiato sulle vette feltrine e scorci in
cui sono ancora ben visibili le cicatrici
del primo conflitto mondiale. Il percorso
interessa i luoghi più significativi del Monte
Grappa attraverso un itinerario ad anello
che include il versante trevigiano, vicentino

Sul Monte Grappa,


protagonista suo malgrado
della Grande Guerra,
è stata scavata, nel 1917,
la Galleria
Vittorio Emanuele III

Il mio Cavallo | 55
IPPOVIE | Veneto

Il percorso
tocca sentieri
pianeggianti
e altri più ripidi
che portano
in vetta.
Questo trekking
ci permette di
conquistare
Cima Grappa
e goderne
il panorama.

e bellunese. per il trasporto degli armamenti e bocche La sosta in malga


In particolare, si parte da Campocroce di fuoco a ridosso della Galleria Vittorio ad assaggiare prodotti
tipici d’alpeggio
per proseguire poi verso Col delle Farine. Emanuele III che dà l’idea di quanto fosse è d’obbligo.
Salendo ancora si arriva a Malga Bocchette imponente la fortificazione di Cima Grappa.
dove i binomi possono prendere fiato e i Un viaggio a cavallo è anche convivialità e
cavalieri gustare, salumi e formaggi tipici scoperta non solo della flora e la fauna, ma
della malga di montagna. del territorio a tuttotondo, compresi i sapori
Rifocillati dai sapori antichi e genuini si è enogastronomici. Un esempio sono i tipici
pronti a conquistare Cima Grappa dove è formaggi d’alpeggio come il morlacco o il
d’obbligo una visita al Sacrario militare per bastardo. Questo percorso ad anello è stato
poi iniziare la discesa verso Campocroce, classificato di difficoltà media. Richiede una
punto di arrivo del nostro viaggio, passando buona tecnica e una buona preparazione
per Ardosetta. fisica da parte di cavallo e cavaliere, ma
l’emozione dei paesaggi mozzafiato dal
Sulle tracce della Grande Guerra privilegiato punto di vista della sella sono Per saperne di più:
Il paesaggio del Monte Grappa è ricco di impareggiabili. Il periodo consigliato per Organizzazione
storia e non solo. Ci sono pascoli assolati intraprendere questo trekking è quello che Guida Equestre Ambientale
e morbide vallate punteggiate da malghe va da aprile a ottobre, un periodo molto Paolo Zurlo
d’alpeggio, mulattiere sinuose impiegate ampio; meglio evitare i mesi invernali. ■ Cell. 347.9317817

56 | Il mio Cavallo
RAZZA | Bardigiano
Camargue

Un italiano vero

Originario dell’Appennino Emiliano,


il Bardigiano è un cavallo forte, sicuro e versatile,
un vero orgoglio per il nostro Paese

58 | Il mio Cavallo
È
È a Bardi, una cittadina in provincia
di Parma, che inizia la storia di
questo cavallo nobile, frugale,
resistente e… molto più agile di quello
che si possa pensare. Il cavallo Bardigiano,
baio per eccellenza, per quanto riguarda le
razze equine, è un vanto per il nostro Paese.

Non chiamatelo pony


Il Bardigiano è piuttosto piccolo di statura,
la sua altezza, infatti, si aggira tra i 137
e i 149 centimetri al garrese ma, pur
avendo l’altezza di un pony, va definito
a tutti gli effetti cavallo. E che cavallo! Si
tratta infatti di un equide sicuro, forte e
rustico, abbastanza rustico da affrontare
le intemperie, ma equilibrato e docile nei
confronti dell’essere umano. Questo cavallo,
insomma, rispecchia le caratteristiche della
sua terra di origine: dura e grezza quanto
accogliente e ricca. Ecco, il Bardigiano
racchiude in sé tutte le caratteristiche
dell’Appennino Emiliano, terra a cui è
legato in modo indissolubile. Il suo essere
rustico, tanto da venire allevato allo stato
semi-brado, ovvero al pascolo per otto mesi
all’anno, insieme alle sue caratteristiche
morfologiche, lo rendono il cavallo da
montagna per eccellenza. Si è adeguato alla
terra natia tanto da assomigliarle. La testa,
oltre ad essere un interessante esempio
morfo-funzionale ed etnico, in questo
cavallo assume particolare valore estetico
e di gusto in quanto, dall’espressione dei
suoi caratteri, gli allevatori sono capaci di
estrapolare informazioni sulle sue principali
doti caratteriali: docilità, temperamento
e attitudine. Ma non è tutto, il colore del
Bardigiano, tipicamente baio in ogni sua
sfumatura, ricorda i colori dell’alta collina
da cui proviene in cui vi è predominanza di
castagni, cedri e agrifogli. Questo cavallino
dolce e resistente, insomma, raggruppa
in sé il valore di un adattamento secolare
all’ambiente di alta collina e di montagna.

Un po’ di storia
La culla di questa razza è la valle di Ceno
(Bardi-Parma) e si ipotizza che le sue origini
siano celtiche. Alcune caratteristiche del

Il Bardigiano è il perfetto cavallo da famiglia.


La sua stazza compatta e la sua struttura
solida lo rendono adatto ad adulti e bambini.

Il mio Cavallo | 59
RAZZA | Bardigiano
Bardigiano, infatti, richiamano il Pony delle
Asturie e dell’Exmoor. Tuttavia questa teoria
non è confermata ed esistono ipotesi che
fanno risalire le origini della razza all’epoca
romana. In quel periodo dalla Gallia belgica
venivano importati animali che sarebbero
stati destinati alla cavalleria e al trasporto di
materiali e proprio tra questi ci sarebbe stato
qualche antenato del nostro Bardigiano.
Altre fonti sostengono invece che il baio
di Bardi sia arrivato sull’Appennino più
tardi, intorno al V secolo, dopo la caduta
dell’Impero Romano d’Occidente, al seguito
dei guerrieri franchi, che lo importarono
attraverso la Liguria. Qualsiasi sia l’ipotesi
corretta, abbiamo oggi un esemplare
unico per la sinergia di forza e leggerezza.
Sono passati i secoli, ma non è passato il
baio dell’Appennino e, facendo un salto
temporale notevole, arriviamo sino agli anni
Cinquanta del secolo scorso quando questi
equini di origine italiana, hanno rischiato di
estinguersi. A salvarli da un destino crudele
è stato solamente l’incrocio con stalloni
Avelignesi e Franches-Montagnes. Non si
può dire che si sia trattato di un incrocio
virtuoso però. L’introduzione di queste
razze, infatti, ha ‘sporcato’ il Bardigiano,
rischiando di fargli perdere le caratteristiche
che lo rendono unico. Per fortuna gli
allevatori, tramite un atto di ribellione,
hanno deciso di riprendere le redini della
loro razza facendo coprire clandestinamente Cavalli rustici e capaci di cavarsela,
le loro fattrici da stalloni autoctoni. Grazie ma contemporaneamente
a questo ‘moto clandestino’ abbiamo l’onore equilibrati, docili e facilmente addestrabili

Appuntamento a Fieracavalli
L’orgoglio italiano non può mancare all’evento dell’anno
dedicato proprio ai cavalli. A Fieracavalli Verona, infatti,
dal 9 al 12 novembre, presso il padiglione 10, potremo
ammirare questi meravigliosi bai. L’ANAREAI, associazio-
ne che si dedica a questa e altre razze italiane, sarà in fiera
a presentare questi cavallini. Ogni giorno i Bardigiani met-
teranno in mostra tutte le loro versatili attitudini esibendosi
attaccati, in posta ungherese, ma anche in caroselli e pas-
si a due. Un’occasione imperdibile per vedere da vicino
questi rustici, ma contemporaneamente eleganti, cavalli
del nostro Appennino.
Per saperne di più possiamo consultare la sezione dedi-
cata alle razze italiane del sito di Fieracavalli all’indirizzo
https://fieracavalli.it/it/razze-italiane/

60 | Il mio Cavallo
di ammirare ancora oggi questi meravigliosi
animali.
Nel 1977, infine, nacque il Libro
Genealogico del Cavallo Bardigiano,
grazie agli sforzi dalla Comunità
Montana dell’Appennino Parmense e
dell’Associazione Provinciale Allevatori che
si occupano del programma di selezione.

Bardigiani in mostra
La storia di questi cavalli è talmente legata
alla storia dell’Appennino che, da ormai
mezzo secolo ogni anno, si tiene una
manifestazione unica, riservata proprio a
questa razza e ai suoi sostenitori: la Mostra
del Cavallo Bardigiano. Si tratta di una vera
e propria festa dedicata a questi equini e si
ripete il primo fine settimana di agosto di
ogni anno a partire dal 1974 sulle rive del
fiume Ceno. Protagonisti indiscussi sono
i circa 200 splendidi esemplari di cavalli
di razza Bardigiana che si esibiscono in
svariate performance che variano dalla
monta classica a quella western, passando
per la monta da lavoro e gli attacchi, al fine
di aggiudicarsi l’ambito titolo di Campione
Nazionale.
L’evento, organizzato dall’Associazione
Regionale Allevatori dell’Emilia-Romagna
Libro Genealogico Cavallo Bardigiano
in collaborazione con il Comune e con

Ogni anno i Bardigiani sono in mostra presso


la fiera loro dedicata. In questi giorni di festa
vengono esposti in tutte le loro abilità.

ANAREAI per le razze italiane A chi rivolgersi


Per maggiori informazioni
Il 26 aprile 2020 è stata costituita ANAREAI, consultiamo il sito:
un’associazione che accoglie 26 razze italia- https://www.anareai.it/
ne tra equine ed asinine tra cui il Bardigiano.
Lo scopo di questa associazione è quello di

BARDIGIANI SOCIAL
Possiamo trovare
promuovere e mantenere non solo le 26 razze informazioni e curiosità su
autoctone ma di valorizzarne la biodiversità questa razza sbirciando il
profilo social loro dedicato.
promuovendo il loro legame al territorio di Inquadriamo il QR code per
appartenenza. Più in generale possiamo par- scoprire la pagina Facebook
lare di diffusione della “cultura della dei Bardigiani.
biodiversità” non soltanto tra gli allevatori, ma
anche tra gli appassionati. L’obiettivo è quello
di promuovere queste realtà, ma anche tutto il
territorio, il tessuto sociale, il turismo e le tra-
dizioni culturali che sono legati ad esse.

Il mio Cavallo | 61
ATTITUDINE
✱ Turismo Equestre
✱ Attacchi
✱ Show
✱ Avviamento allo sport
✱ Monta da Lavoro

CONOSCIAMOLO MEGLIO
Carta d’identità Le caratteristiche
Testa: piccola con profilo Petto: aperto, alto e ben Tipo: mesomorfo
preferibilmente camuso e fronte muscolato Altezza al garrese: 137-149 cm
larga Linea dorso-lombare: di media Carattere: docile, con discreto
Occhi: grandi, vivaci ed espressivi lunghezza e ben sostenuta grado di nevrilità
Orecchie: corte e dritte Groppa: larga e mediamente Mantello: da baio a morello con
Collo: proporzionato e ben inclinata preferenza per il baio oscuro
attaccato, tendenzialmente Coda: attaccata alta e folta Peso: dai 400 kg per le
arcuato Arti: asciutti, avambraccio forte e femmine ai 500 kg per i maschi
Spalla: muscolosa di media muscoloso, tendini ben distaccati, Costituzione: robusta
inclinazione e lunghezza pastoia relativamente corta, Andature: regolari ed
Criniera: folta e abbondante robusta e di media inclinazione energiche
come il ciuffo Zoccoli: ben conformati con Curiosità: rustico e versatile,
Garrese: mediamente pronuncia- unghia solida e resistente viene allevato allo stato brado
to e asciutto Appiombi: regolari per otto mesi all’anno.

62 | Il mio Cavallo
Bardigiano | RAZZA

Eleganti e l’Associazione Provinciale Allevatori di


intelligenti Parma, mira a tutelare la biodiversità e
i Bardigiani si
prestano molto a promuovere in generale tutte le specie
per gli spettacoli zootecniche autoctone quale importante
equestri dove patrimonio per il territorio. Proprio
spiccano per
bellezza e grazia. per sottolineare il legame tra questa
razza e la sua terra, all’interno della
manifestazione non mancano degustazioni
enogastronomiche con i prodotti tipici
emiliani che tutto il mondo ci invidia.

Testa e cuore
Il corpo robusto e il cuore grande di questo
cavallino dalle dimensioni ridotte lo hanno
reso ormai da tempo un ottimo compagno
di lavoro e di vita per gli appassionati. Si
integra facilmente nell’ambiente in cui vive,
è perfettamente abituato all’allevamento
brado ed è in grado di affrontare difficoltà
ed imprevisti senza scomporsi, irritarsi
o spaventarsi; l’attitudine al lavoro e la
resistenza alla fatica sono doti innate.
Tutte queste caratteristiche lo rendono
idoneo al lavoro attaccato, ma anche alla
sella, in particolare al turismo equestre e
I Campioni della 48^ Mostra del Cavallo Bardigiano: Wendy di Alessandro l’equitazione di campagna. Insomma un
Dadomo e Maestrale dell’Azienda Agricola Linfa. versatile Italiano vero. ■

Il mio Cavallo | 63
BENESSERE | Comunicazione positiva

Se ne sente parlare spesso, cerchiamo di capire


a cosa servono il lavoro da terra e in libertà
Testo di Federico Gatti e Jessica Novelli - Foto di Noemi Emanuela Deliperi e Octave Bernard

Con il cavallo
da terra e in libertà
S e vogliamo creare con il nostro cavallo
un rapporto di fiducia e di connessio-
ne, se vogliamo che il cavallo prenda noi
fisici ed emotivi del cavaliere e che risponde,
in decontrazione fisica e mentale, alle sue
richieste. La consapevolezza del nostro cor-
In libertà il vero
e proprio lavoro
è di comunicazione
tra noi e il nostro
come riferimento in ogni tipo di luogo, po, del nostro sguardo, di come ci muoviamo, cavallo.
contesto e situazione, il lavoro da terra di quello che pensiamo e di quello che provia-
è indispensabile. Ma attenzione a farlo nel mo diventano quindi fondamentali allo scopo
modo corretto. L’obiettivo principale del lavoro di conquistare la partecipazione del cavallo. A
da terra è instaurare una giusta comunicazione volte non ce ne rendiamo conto, ma anche un
e creare la connessione. Con questo termine passo indietro, il movimento di un braccio, uno
intendiamo un cavallo all’ascolto degli stimoli sguardo, influiscono sulle reazioni del cavallo.

64 | Il mio Cavallo
da terra
Può essere naturale pensare che il lavoro
da terra con il cavallo sia possibile sola-
mente quando si è in campo. In realtà, per
il cavallo, non c’è nessuna differenza tra
una sessione di lavoro e la normale gestio-
ne. Tutti i momenti in cui interagiamo con
il cavallo, da quando lo andiamo a prende-
re in box o in paddock, lo spazzoliamo o gli
facciamo brucare l’erba, sono da intendersi
come lavoro da terra perché per lavoro da
terra si intende comunicare con il cavallo.

Lavoro alla corda


con il cavallo
Sono due gli errori principali che si possono
commettere quando si lavora il cavallo alla
corda. Il primo è pensare di poter ottenere una
decontrazione muscolare utilizzando strumen-
ti o metodi coercitivi che forzano il cavallo ad
assumere una determinata posizione come la
distensione dell’incollatura. Inevitabilmente l’ef-
fetto che avremo sarà esattamente il contrario
perché obbligare un cavallo ad assumere una
La comunicazione con Possiamo posizione forzandolo non farà altro che creare
il cavallo nel lavoro da terra desensibilizzare contrazioni e tensioni nei muscoli più profon-
il cavallo a un oggetto,
In contesti di gruppi o branchi, o anche solo ad esempio il frustino. di, oltre a compromettere l’alleato principale di
nell’intera zione spontanea fra due indi- Attenzione però ogni lavoro da terra che possa ritenersi effica-
vidui, possiamo osservare come i cavalli a non togliere lo ce: la serenità mentale del cavallo.
stimolo prima che
comunicano tra di loro principalmente attra- il cavallo sia sereno. Un altro errore che viene commesso è usare il
verso il rinforzo negativo, ovvero attraverso le lavoro alla corda per far stancare il cavallo con
pressioni. l’idea che sarà poi più gestibile. Se si è arrivato
Quando parliamo di rinforzo negativo, inten- a questo punto, significa che manca totalmente
diamo il termine nel senso matematico di la connessione e che il cavaliere non è un pun-
sottrazione, perché parliamo di stimolo appli- to di riferimento per il cavallo.
cato per chiedere al cavallo uno specifico
comportamento e che viene tolto (sottratto)
nel momento in cui il cavallo offre e quel deter-
minato comportamento o inizia a pensare a
quello che stiamo chiedendo.
Le pressioni utilizzate nel rinforzo negativo non
sono solamente di tipo fisico (come la pres-
sioni applicata alla longhina per chiedere al
cavallo di avanzare) ma possono riguardare
anche le altre sfere sensoriali del cavallo. Per
esempio, un rumore per richiamare l’attenzio-
ne del cavallo (sfera uditiva) o un movimento
intenzionale della mano per fare una richiesta
(sfera visiva).
Concentriamoci adesso sulle 4 situazioni più
diffuse in cui si fa lavoro da terra e sugli errori Per il lavoro da terra in libertà dobbiamo sintonizzarci con il cavallo
più comuni in cui è facile cadere. attraverso il linguaggio del corpo e la connessione dello stato d’animo.

Il mio Cavallo | 65
BENESSERE | Comunicazione positiva
La nostra posizione,
il nostro sguardo,
un solo passo indietro
sono sufficienti
per comunicare
con il cavallo.

t iv i
e g li o b ie t
Lavoro in libertà con il cavallo F o c al iz z ar
Il lavoro in libertà è l’unica situazione in cui il L’obiettivo è quello di avere un cavallo decontratto mentalmente e fisi-
cavallo può esprimersi liberamente e in cui camente, all’ascolto del nostro linguaggio corporeo e del nostro stato
abbiamo quindi veramente la possibilità di emotivo e che possa quindi rispondere alle nostre richieste senza dife-
creare una connessione con lui. Ma per farlo se e resistenze. Il cavaliere deve, di conseguenza, essere consapevole
bisogna evitare alcuni errori piuttosto frequen- e connesso con se stesso: corpo, mente ed emozioni devono comuni-
ti. Una tecnica che viene ancora insegnata da care al cavallo in maniera coerente e senza tensioni.
chi pratica horsemanship naturale o adde-
stramento etologico, e che è sconsigliata se
si vuole creare una connessione con il cavallo,
consiste nel mandare via il cavallo e metter- galoppare e messo scomodo) mentre vicino
lo scomodo quando non ha il comportamento all’addestratore c’è una zona verde (in cui viene
richiesto e non vuole stare con l’addestratore. Per poter lavorare dato il rilascio e il cavallo può trovare comodità).
Il principio è piuttosto semplice: tramite un’ap- in libertà dobbiamo In pratica si tratta di un ricatto morale che non
plicazione molto grezza del rinforzo negativo, si metterci nello stato ha niente di naturale o di etologico (anche se
emotivo corretto
insegna al cavallo che lontano dall’addestrato- per non trasmettere viene venduto e promosso come tale). A dimo-
re c’è una zona rossa (in cui il cavallo viene fatto emozioni negative. strazione di come sia una tecnica costruita per
semplificare il lavoro dell’addestratore e che
non potrebbe funzionare in un ambiente natu-
rale, viene applicata nel tondino o in spazi in cui
il movimento del cavallo è limitato. Prova a met-
tere scomodo e mandare via un cavallo in un
paddock di qualche ettaro e sarà più che con-
tento di farlo!

Desensibilizzare il cavallo
da terra
La desensibilizzazione viene tradizionalmente
usata per portare il cavallo a non avere reazioni
di fuga e a non sviluppare particolari difese di
fronte all’uso di un particolare oggetto, come
può essere il frustino, la tosatrice o la classica

66 | Il mio Cavallo
busta di plastica. L’errore in questo caso può
essere quello di abituare semplicemente il
cavallo a nuovi stimoli senza connetterlo al
nostro linguaggio corporeo e al nostro stato
mentale. In questo caso il cavallo si abituerà a
quella specifica situazione o a quell’oggetto.
Ma quando si troverà in una nuova situazione
di stress mai provata prima, potrà avere una
reazione imprevista e di fuga perché non gli
abbiamo insegnato a vederci come punto di
riferimento.

Gestire le emozioni
Ricordiamoci sempre che stiamo lavorando
da terra con il cavallo tutte le volte in cui intera-
giamo con lui perché il lavoro da terra è prima I cavalli comunicano tramite il linguaggio del corpo. Per connetterci con
di tutto comunicazione. loro sfruttiamo questo linguaggio facilmente decodificabile.
Perciò dobbiamo essere consapevoli e padro-
ni del nostro stato emotivo e del nostro corpo e
avere la capacità di cogliere anche quei com- Per saperne di più:
portamenti più piccoli da parte del nostro Federico Gatti e Jessica Novelli sono i fondatori di Equestri. Il loro obiettivo? Formare
cavallo che, essendo un animale così grande, cavalieri che desiderano raggiungere una vera connessione con il cavallo. Equestri pro-
verrebbe facile ignorare ma che, in realtà, han- pone corsi e stage mirati in base alle necessità e ai campi di interesse. Sul loro ricco
no un significato: uno spostamento di peso, un sito web sono pubblicati anche una serie di interessantissimi articoli.
passo nella nostra direzione, una contrazione È inoltre possibile iscriversi alla loro newsletter.
a livello del collo o della mascella. ■ https://equestri.it

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di riferimento del cavallo in ogni situazione?

FEDERICO GATTI • JESSICA NOVELLI


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Il mio Cavallo | 67
@equestredentro
VITA DI SCUDERIA | Il box

Casa
dolce casa

Il box è a tutti
gli effetti
l’appartamento
del nostro cavallo.
Assicuriamoci
che sia adeguato
e gli permetta
una vita agiata

L a vita all’aperto è l’ideale per i cavalli,


del resto sono erbivori da branco che,
in natura, vivrebbero tra pascoli e prate-
rie. Tuttavia i nostri amici a quattro gambe
sono per noi compagni di vita e attività ed è
necessario offrire loro un riparo, ovvero un
box. Possiamo decidere di tenere il nostro
cavallo a casa e quindi di costruirgli ad hoc la
sua 'abitazione', oppure possiamo ricoverarlo
presso una scuderia. In ogni caso è impor-
tante assicurarci di fornirgli una casa sicura,
comoda e ampia che lo faccia sentire sereno
e non isolato.

68 | Il mio Cavallo
s ap e r e
Il box ideale c o s a c ’è d a
Trascorrere molto tempo in box non è l’ideale Costruire una piccola scuderia per i cavalli
per il nostro cavallo, per ovviare a questo pro- a casa nostra è un sogno nel cassetto di tutti
blema ne esistono alcuni che hanno anche gli amanti di questi nobili animali. Non per
una parte all’aperto, come se fosse il giardino forza il sogno deve rimanere all’interno del
di una casa. In questa maniera il nostro ami- cassetto, tuttavia, se decidiamo di trasfor-
co ha la possibilità di stare al riparo all’interno, marlo in realtà, assicuriamoci di seguire
ma anche di sgranchirsi le gambe. Questa tutte le norme vigenti per la detenzione di
sistemazione, seppur ideale, non sempre è equidi.
possibile, tuttavia anche i box privi di dehor Esistono, infatti, delle leggi che regolano la
possono essere ottime casette per i nostri detenzione di un equino su proprietà priva-
cavalli, purché ci siano le dovute attenzioni. ta. Le linee guida generali sono consultabili
sul sito del Ministero della Salute, tuttavia
La giusta esposizione ogni Regione, Provincia o Comune potreb-
Quando costruiamo la nostra piccola scuderia be avere delle specifiche, per tanto è bene
sul nostro terreno, ma anche quando sceglia- informarsi anche presso questi enti.
mo una scuderia che ospiti il nostro cavallo, In seguito è necessario recarsi all’ASL vete-
ci sono alcune accortezze 'climatiche' che rinaria di competenza per richiedere un
possono risultare essenziali per il benesse- Codice Stalla Aziendale. A questo punto i
re dell’animale. veterinari della ASL, dopo i dovuti accerta-
Una di queste è l’esposizione alla luce. A menti, rilasciano il Codice Stalla per Cavalli
seconda della latitudine e in cui ci troviamo atto ad indicare in maniera univoca la speci-
possiamo costruire i nostri box e la nostra fica struttura.
scuderia in modo differente. Nei paesi fred- Al Codice Stalla viene abbinato un registro
di l’ideale è esporre la parte frontale a Sud, in di carico-scarico, necessario per segnalare
quelli temperati a Est e in quelli caldi a Nord, tutti gli equini che entrano ed escono dal-
per garantire la migliore esposizione e, con- la struttura.
temporaneamente, il miglior riparo. Esistono poi delle regole specifiche che con-
sentono la costruzione di uno o più box a
Il pavimento una determinata distanza dalle abitazioni.
Una grande attenzione va rivolta al pavimento. In particolare il box dovrà essere costruito
È preferibile evitare il legno, troppo facilmente ad almeno 25 metri dalla propria abitazione
impregnabile; anche il cemento, indistruttibile e almeno 50 dalle abitazioni altrui.
e di semplice pulizia, potrebbe risultare freddo
e scivoloso. L’asfalto, oltre ad essere sdruccio-
levole, si deforma con il caldo… insomma non Inquadra il QR CODE
è una scelta così semplice! per conoscere le direttive
Una buona soluzione potrebbe essere il mat- del Ministero della Salute
tone: che sia messo in piano o di costa esso

Il nostro cavallo
trascorre parecchio
tempo in box;
assicuriamoci che
sia il più possibile
confortevole.

Il mio Cavallo | 69
VITA DI SCUDERIA | Il box

UNA GRAN
BELLA CASA
Perché un box sia
davvero confortevole
deve garantire un
ottimo isolamento
dal freddo e
dall’umidità e, allo
stesso tempo, una
buona areazione che
va mantenuta anche
nelle stagioni fredde.
Quando le
temperature si
abbassano possiamo,
infatti, coprire
adeguatamente
il nostro cavallo
senza rinunciare
all’areazione.
Per la stagione estiva Assicuriamoci
che il box sia
procuriamoci delle sufficientemente
ventole, quelle a grande da permettere
soffitto sono l’ideale al nostro amico di
poiché muovono e potersi comodamente
sdraiare.
rinfrescano l’aria
oltre ad allontanare
qualche insetto.

è solido, isolante e sano. Una buona opzione,


per chi decide di tenere il cavallo a casa e, di
conseguenza, ha solo uno o due box, è la ter-
ra battuta. Sarebbe bene che il pavimento del
d in e box risultasse leggermente inclinato verso la
T u t t o in o r
porta, direzione nella quale in cavallo trascorre
Ordine e pulizia sono le parole chiave di una buona scuderia! la maggior parte del tempo, specie se aperta
Gli attrezzi che ci servono per la pulizia quotidiana sia del nostro nella sua parte superiore. Grazie a questo lie-
cavallo che del box devono sempre essere riposti in modo adeguato, ve rialzo possiamo evitare che il nostro amico
seppur a portata di mano. assuma posture scorrette.
Un’ottima idea è quella di ricoprire il pavimento
del box con una apposita gomma, non scivo-
losa e pratica da pulire.

Soffitto e pareti
Una volta sopra le scuderie era solito trova-
re il fienile: esso garantiva un’ottima cubatura
e una perfetta areazione della zona box. In
ogni caso assicuriamoci che ci siano almeno
4 metri tra pavimento e soffitto. Questa altez-
za garantisce un buon isolamento termico sia
in inverno che in estate.
Premuriamoci che le pareti siano lisce e prive
di sporgenze che potrebbero ferirlo.

70 | Il mio Cavallo
Su misura assicuriamoci che il box sia almeno un po’ più Il box deve essere
È importante che il box sia di una misura ampio delle misure minime indicate che sono: provvisto di finestre
così che i cavalli
adeguata. A livello ministeriale (disposizioni 3x3 metri per un cavallo e 2,80x2,80 per un possano vedere fuori
dettate dal Ministero della Salute) esistono pony. Premuriamoci di regalare al nostro ami- per combattere la noia
delle misure minime per la costruzione del co una casa confortevole (almeno 3,50 o 4 e non sentirsi isolati.
box. Tuttavia sia che desideriamo costruire metri per lato) così che possa muoversi, spo-
il box a casa nostra, sia se stiamo valutando starsi, sdraiarsi e rotolarsi senza rischiare di
delle strutture dove mettere il nostro cavallo, rimanere imboxato, ovvero incastrato nel box
incapace di girarsi.
UN PO’ D’ARIA
Le finestre Ricordiamoci sempre
La presenza di almeno una finestra è fonda- che il box, per
mentale per un box che si rispetti. L’ideale quanto grande e
sarebbe se ce ne fossero due: una rivolta all’in- confortevole, è
terno della scuderia e l’altra all’esterno. sempre un luogo
I cavalli, infatti, hanno il diritto di distrarsi nelle chiuso. Dedichiamo
lunghe ore trascorse in box, per lo meno con del tempo al nostro
degli stimoli visivi. Privarli di ciò potrebbe ave- cavallo e portiamolo
re conseguenze comportamentali gravi come all’aria aperta.
l’apatia o l’aggressività. Non priviamoli della
gioia di partecipare alla vita di scuderia.

La chiusura
Può sembrare banale, ma i nostri amici cavalli
sono degli evasori nati! Prestiamo quindi mol-
ta attenzione alle chiusure dei box per evitare
party notturni nel carrello dei mangimi, per
esempio. Esistono vari tipi di chiusure, ci sono
quelle orizzontali a molla, oppure con il chia-
vistello. Esistono quelle la cui chiusura vera e
propria è protetta da una mostrina, o ancora
le chiusure verticali. Cerchiamo quella che fa
al caso nostro e che più ci piace assicurando-
ci che sia a prova di fuga.

Il mio Cavallo | 71
VITA DI SCUDERIA | Il box
Il s e c c h io
Gli abbeveratoi automatici sono senza dub-
bio molto comodi e igienici, tuttavia non
possiamo monitorare quanto effettivamen-
te beva il nostro cavallo durante il giorno.
In alcuni casi, però,
questo control-
lo è necessario.
In queste occasio-
ni una soluzione
pratica è quella di
mettere un sec-
chio di acqua nel
box così da poter
tenere d’occhio la
situazione. Il più efficace, tra gli abbeveratoi automatici, è quello provvisto
di galleggiante che si riempie ogni volta che si svuota.

IMPORTANTE La mangiatoia Il beverino


Il box va sempre Uno strumento che non può mancare nel box è In un box non può mancare il beverino, o beve-
igienizzato. Ogni la mangiatoia, ovvero dove mettiamo la razio- rina che dir si voglia. SI tratta della 'vaschetta'
giorno, anche più ne di cibo del cavallo. Di norma è posizionata da cui il nostro cavallo si disseta. Questi con-
volte, togliamo vicino alla porta ed è di forma tondeggiante. tenitori, che devono essere posizionati a circa
le feci dal box e Controlliamo che si trovi ad un’altezza per cui un metro da terra, erogano acqua automati-
aggiungiamo un po' al cavallo sia permesso mangiare tenendo camente permettendo al nostro cavallo di non
di lettiera per comodamente la testa più in basso del garrese. rimanere mai senza e di avere sempre a dispo-
garantire al cavallo Esistono diversi tipi di mangiatoia, possiamo sizione acqua pulita.
comfort e pulizia. trovarle in cemento o come parte integrante Attenzione però, molti di questi beverini auto-
del box, in quest’ultimo caso spesso sono col- matici non sono pensati specificatamente per
legate a una porticina che, una volta aperta, fa i cavalli bensì per le mucche.
uscire la mangiatoia rendendoci più semplice la Assicuriamoci che il nostro amico abbia il
somministrazione del pasto. In ogni caso, assi- beverino giusto ossia quello con il galleggian-
curiamoci che la superficie della mangiatoia sia te che si riempie in automatico ogni volta che
liscia e non vi siano spigoli pericolosi. la vaschetta è vuota. ■

Lettiere per tutti i gusti


Una volta scelto il nostro box ideale assorbente. È tuttavia più costoso e dif-
dobbiamo ricoprirlo con la lettiera, ficile da smaltire.
ossia, come suggerisce la parola, quel- ● Carta: è composta di cellulosa che la

lo che sarà il letto del nostro cavallo. priva totalmente di micropolveri renden-
Ne esistono di diversi tipi: dola ideale per i cavalli affetti da
● Paglia: la più classica delle lettiere. problemi respiratori.
Edibile, morbida e isolante ha come con- ● Lolla di riso e cocco: si tratta dei resi-

tro il fatto di non essere particolarmente dui, rispettivamente, del riso dopo la
assorbente. trebbiatura e delle fibre del cocco.
● Truciolo: proviene dal legno di conife- La lolla presenta un bassissimo tasso di
re depolverizzato, non è trattato con umidità garantendo la protezione del
agenti chimici ed è molto confortevole. piede del cavallo anche nei mesi inver-
Per un letto comodo ne serve meno nali. Si tratta inoltre di prodotti molto
rispetto alla paglia ed è molto più igienici.

72 | Il mio Cavallo
APPROFONDIMENTI | Veterinario Podiatra

A tu per tu
con il Dottor
Daniele Ferri,
Veterinario Podiatra,
per parlare
del benessere
dello zoccolo
del cavallo

Per un piede sano


U n incontro davvero interessante quel-
lo con Daniele Ferri, un veterinario
giovane e appassionato che ha dedicato
cavallo… nulla di più vero. Per questo ci siamo
incuriositi e abbiamo chiesto allo specialista
di dialogare con noi tenendo in considerazio-
Il benessere del
cavallo deve essere
al primo posto in
qualsiasi scelta lo
i suoi studi alla podiatria, ovvero la bran- ne che la natura scientifica degli argomenti riguardi. Rivolgiamoci
ca della medicina che si occupa del piede, richiede una sede ed un modo molto più ar- a professionisti per
farci aiutare in queste
nel nostro caso dei cavalli. ticolato per essere discusso propriamente. decisioni.
Del resto un antico detto inglese recita “No Tuttavia il Dottor Ferri ci ha accompagnati
Foot No Horse”, ossia niente piede, niente nell’interessantissimo mondo del benessere

Curiosità
Lo zoccolo del cavallo un tem- ➡ ➡ ➡
po era una mano. Lo zoccolo
come lo conosciamo ora corri-
sponde all’unghia del nostro dito
medio, le castagne (i calli nella
parte interna delle gambe) sono
il residuo del pollice e lo spero-
ne che si trova sui posteriori
all’altezza del nodello, corrispon-
de all’indice. Nel corso dei secoli
l’evoluzione ha trasformato le
quattro dita nello zoccolo che
conosciamo più funzionale alla
vita del cavallo.

74 | Il mio Cavallo
c al z o
d e l p ie d e s
L a r o u t in e
Non c’è una soluzione sempli- cornea, che per quanto dura
ce, efficace ed universale per o indurita, potrebbe essere
gestire uno zoccolo sferrato, soggetta ad usura superiore
come del resto non ce n’è una al tasso di crescita, risultando
nemmeno per quello ferrato. in un progressivo deteriora-
La regolare pulizia e igiene mento dello stato di salute
quotidiana del piede sia pri- del piede e quindi del caval-
ma che dopo il lavoro sono lo. Anche le superfici interne
naturalmente alla base della agli ambienti del centro ippi-
gestione di qualsiasi piede, co e delle scuderie incidono
unite alla cor retta gestio- in maniera significativa su
ne dello stato di umidità quest’aspetto e vanno valu-
dello zoccolo che ne garan- tate e contestualizzate dai
tisce flessibilità e resistenza. professionisti sopracitati e
Naturalmente, mancando la nei casi più complicati anche
protezione offerta dal ferro modificate per intercettare le
che protegge il piede con- necessità del cavallo. Anche
sumandosi al suo posto su la scelta delle competizioni
superfici abrasive sia naturali a cui par tecipare influenza
che artificiali, il piede scalzo la cura dello zoccolo, molto
richiede una cura più attenta di più se il cavallo è scalzo
e puntuale al fine di preser- e sempre nell’attenzione al
vare il più possibile la scatola benessere dell’individuo.

del piede, in particolare, per parlare del be-


nessere del cavallo più in generale.

Tu sei un Medico Veterinario specializza-


to in podiatria, cosa significa?
“Significa che svolgo una attività medica spe-
cialistica mirata sulle affezioni ortopediche e
dello zoccolo del cavallo.
Per me è quindi facile comprendere l’impor-
tanza di collaborare con figure professionali
competenti sia dal lato medico veterinario che
mascalcico al fine di migliorare la salute dei
pazienti”.

Conosciamo l’attività del medico ve-


terinario, ma la pratica della mascalcia
equina che discipline comprende?
“La cura dello zoccolo del cavallo ad ope-
ra della figura professionale del maniscalco
è a tutti gli effetti una disciplina paramedica
ad oggi avvalorata più che mai dal supporto
della ricerca scientifica, che dovrebbe quindi
essere svolta in stretta collaborazione e com-
prensione con un medico veterinario quando
necessario.
Generalmente è bene chiamare il maniscalco ogni 40/45 giorni perchè si
occupi della cura routinaria del piede del nostro cavallo. Questa indicazione L’abilità del professionista è volta al pareg-
può variare in base al tipo di lavoro svolto e dal tipo di terreni calpestati. gio dell’unghia e l’eventuale applicazione e

Il mio Cavallo | 75
APPROFONDIMENTI | Veterinario Podiatra
ic o p e r c h é
il s u o s t o r
Lo scopo principale della ferratura, in qualsiasi formato e materia-
le, è storicamente quello di proteggere lo zoccolo da un consumo
eccessivo dovuto alle attività per le quali il cavallo ci ha accompa-
gnato dall’alba dei tempi ad oggi. Nel corso dei secoli l’avanzamento
della tecnica e le esigenze funzionali hanno modificato la ferratu-
ra al fine di assolvere a determinate esigenze sia dell’uomo che del
cavallo. Formalmente la ferratura andrebbe considerata come uno
strumento esterno al corpo che replica e rimpiazza funzionalmente
l’organo che va a sostituire con la possibilità e capacita di migliora-
re le prestazioni biomeccaniche dell’organo stesso.

Il primo responsabile ancoraggio di un ferro, attività entrambe svol-


del benessere del te con lo scopo di incrementare il grado di
cavallo è chi se ne
occupa. Ogni giorno, benessere dell’animale su cui vengono svol-
prima e dopo il lavoro, te e con lo scopo di prevenire l’insorgenza di
mentre puliamo con problematiche di natura ortopedica.
attenzione gli zoccoli
controlliamo che non La conoscenza scientifica dell’anatomia, del-
vi siano anomalie e, la fisiologia e della biomeccanica sono alla
nel caso, contattiamo base della gestione in salute dell’animale sia
immediatamente il che esso sia ferrato che scalzo, mantenendo
veterinario.
sempre al primo posto il benessere animale”.

Sempre più spesso si vedono, anche in


concorso, cavalli scalzi. Quali sono le
motivazioni che spingono verso questa
scelta?
“Le motivazioni della scelta verosimilmente
spaziano tra prescrizione veterinaria, motiva-
zioni ideologiche o anche moda.
La realtà, a mio parere, è che la scelta riguar-
dante la gestione dello zoccolo del cavallo
debba essere sempre e solo riferita al suo
benessere come individuo e come animale,
con tutte le sue necessità non solo riguar-
danti le sue performance ma soprattutto alla
sua salute.
Adoperare una scelta sulla base di un’i-
deologia, una moda o un’inabilità a fornire
un’alternativa, in un senso e nell’altro, porta
Per la cura quotidiana
del piede del cavallo con se una inabilità a garantire il benessere
utilizziamo il grasso animale”.
il cui scopo è quello
di rendere elastico Che figura professionale decide se è
e impermeabile lo
zoccolo in modo che una buona idea che il cavallo sia scalzo
sia sano e robusto. e perché?
“Garantire il benessere dell’animale richie-
de un elevato grado di competenza e di
conoscenza, quindi le figure preposte alla
consulenza in merito alla gestione del pie-
de del cavallo sono Il medico veterinario o un
maniscalco esperto e competente, meglio se

76 | Il mio Cavallo
PIEDE SANO
IN CORPO
SANO
La salute del cavallo
è stata per secoli ago
della bilancia della
sopravvivenza
dell’uomo, sia in
periodi di pace che di
guerra ed è ancora
così in molte aree del
mondo nonostante
l’accezione sportiva
sia quella che, al
giorno d’oggi,
teniamo in
considerazione
maggiormente.
Ci si è sempre presi
cura di questi
animali soprattutto
dal punto di vista
con certificazione riconosciuta a livello inter- copertura perimetrale dello zoccolo, e può ortopedico ed oggi
nazionale, che dal loro confronto decidano in essere modificato secondo la necessità fisio- come mai prima
accordo la scelta migliore per il cavallo”. logica del cavallo per accomodare anomalie d’ora ci stiamo
che con il solo pareggio non sarebbe possibi- rendendo conto di
Un cavallo che è sempre stato ferrato può le compensare a pieno o in maniera assoluta”. quanto la salute del
togliere i ferri e in che modo? cavallo passi
“lo zoccolo necessita di un tempo di adatta- Insomma mi sembra di capire che al pri- attraverso i suoi
mento che varia da cavallo a cavallo per via mo posto ci siano i bisogni del cavallo, zoccoli e la
delle caratteristiche fenotipiche che l’indi- giusto? formazione e la
viduo possiede e al suo stato fisiologico al Naturalmente. Questo perché la gestione conoscenza sono le
momento della sferratura. Per i cavalli può scalza e ferrata non sono degli opposti in- chiavi per
essere più o meno semplice ( o addirittura conciliabili e contrapposti, come se fossero accomodare le
impossibile). Motivo per cui è sempre indi- delle tifoserie di hooligan, ma strumenti a di- esigenze di benessere
spensabile accertarsi delle necessità del sposizione del maniscalco professionista che dei nostri cavalli.
cavallo in esame”. se usati correttamente e contestualizzati in
maniera adeguata possono dare incredibile
Viceversa, esistono motivazioni per de- beneficio al cavallo su cui si utilizzano.
cidere che è meglio ferrare un cavallo Il maniscalco deve conoscere sia l’importan-
scalzo? za del pareggio correttamente eseguito che
“Naturalmente e sono da riferire a malessere le potenzialità delle ferrature che può appli-
dovuto a problematiche derivanti dal con- care. ■
sumo eccessivo o anomalo dello zoccolo,
deviazioni conformazionali non compensa-
bili col solo pareggio, o a esigenze sportive Chi è Daniele Ferri
che non sono compatibili con il piede scal-
zo (per esempio la necessità di avvitare Il Dottor Daniele Pietro Ferri è un veterinario laure-
ramponi). Inoltre lo zoccolo non è sempre ato all’Università degli Studi di Milano, dove ad oggi,
uguale a se stesso durante l’anno sia per è anche docente. Specializzato in podiatria, il Dottor
Ferri è Presidente dell’Italian Euro Farriers (IEF), unica
motivi fisiologici e ambientali legati ai ritmi
Associazione di Maniscalchi italiana accreditata e rico-
stagionali sia derivanti dall’attività del cavallo
nosciuta a livello europeo dalla European Federation of
e dall’affaticamento. Farriers Association (EFFA).
Inoltre il ferro è modellabile ben oltre la

Il mio Cavallo | 77
VETERINARIA | La tosatura

Cambio di stagione
Con l’inoltrarsi dell’autunno
il pelo cresce e si infoltisce
e arriva il momento di tosarlo.
Capiamo come farlo
al meglio per proteggere
il suo benessere

Testo di Dott.ssa Emanuela Valle

C on la fine dell’estate il pelo del nostro


cavallo inizia a cambiare. Non sono tan-
to le diminuzioni delle temperature che gli
fanno mettere su pelo, quanto la variazione
della quantità di luce che dice a una ghian-
dola vicino al cervello, l’ipofisi, che la luce sta
diminuendo. Questo fa produrre più melato-
nina che comunica all’organismo che arriva
l’autunno. Dunque mettere la coperta serve a
ben poco perché il messaggio luminoso è più
importante di ogni altro stimolo. del cavallo vengono ingannati e non trasmet- Se non siamo
tono i messaggi al cervello che servono a in grado di tosare
correttamente il nostro
Luci e ombre cambiare il pelo. Solitamente questo può es- cavallo possiamo
Proprio a testimonianza dell’effetto luce, alcu- sere fatto con una lampadina da 200 watt che avvalerci della tecnica
ni studi dimostrano che un programma di luce deve rimanere accesa per arrivare a garantire di groom professionisti
che vengono
costante basato su 16 ore di luce e 8 ore di buio in un giorno 16 ore di luce anche quando il sole in scuderia a svolgere
sono efficienti nel limitare la crescita del pelo. è tramontato. Per vederne gli effetti occorre questo lavoro.
Questo accade perché i recettori dell’occhio iniziare però almeno due mesi prima.

COMPLETA A COPERTA

78 | Il mio Cavallo
ura
e ll a t o s at
L’ora di tosare Il g io r n o d
Questo non è sempre fattibile e dunque la to- Il giorno della tosatura ricordiamoci di:
satura diventa l’unica possibilità di gestire il pulire molto bene il nostro cavallo dai resi-
cavallo che lavora con regolarità, per farlo dui di sporco e di fango. Questi, infatti,
asciugare nel minor tempo possibile. Tuttavia affaticano il lavoro delle lame della tosatri-
dobbiamo pensare che la tosatura non deve ce che di conseguenza ci metterà più tempo
essere per forza una tosatura completa, ma e si surriscalderà di più.
può riguardare solo alcune zone ovvero quel- Non inumidire il pelo con spugne, alcool o
le dove suda perché vi sono più ghiandole detergenti, perché anche un pelo umido o
sudoripare. Si tratta della zona del collo, i fian- bagnato è più difficile da tosare.
chi, la base delle orecchie e l’addome. Anche
la tipologia di lavoro può influenzare la distri-
buzione del sudore in base all’impegno della
muscolatura. Per un lavoro leggero magari in anche per quelli sensibili alla tosatura. Infatti NO ALLA
maneggio il cavallo tenderà a sudare su collo zone molto delicate come orecchie e testa CIPOLLA!
e sulle spalle, mentre per un lavoro impegnati- non vengono tosate e richiedono meno tem- Non mettiamo
vo potrà sudare anche sul posteriore. po di esecuzione. troppe coperte al
● Da caccia: il pelo rimane sugli arti e sotto nostro cavallo, ma
Quale tosatura la sella. È molto simile alla tosatura completa, scegliamo quella dal
Esistono diversi modelli di tosatura tra i quali ma i peli sulle gambe proteggono queste ulti- peso giusto. Mettere
possiamo scegliere: me quando si va in campagna. una coperta sull’altra
● Tosatura completa: molti la scelgono per- ● A V: una tosatura molto comune nei caval- oltre a provocare un
ché il cavallo è più facile da pulire, ma non è li da endurance, ma viene oggi utilizzata per aumento della
sempre l’ideale per tutti i cavalli. Va evitata per tutte le discipline perché è molto pratica. È temperatura non
i cavalli a cute molto sottile e richiede di moni- risaputo infatti che il cavallo da endurance fa- necessario, causa un
torare attentamente la temperatura del cavallo cendo un lavoro lungo e lento suda molto. Il effetto compressivo
per cambiare le coperte. pelo viene tosato descrivendo una V a partire su spalle e collo e
● Mezza coperta e coperta completa: sono dalle orecchie scendendo verso le spalle per garrese che risultano
molto simili in quando per entrambe le tosatu- risalire con la tosatura dalla parte bassa del cosi affaticati
re il pelo viene lasciato sugli arti, sul muso, sul ventre fino alla coda. Il pelo rimane sulla par- e indolenziti.
dorso e sulla groppa mentre vengono tosa- te superiore del collo, sulle gambe, sul dorso
te la porzione inferiore delle spalle, del collo, e la groppa, ma anche dove ci sono le staffe.
cosce e ventre. Nella mezza coperta viene to- Risulta così molto utile a proteggere i cavalli,
sato invece tutto il collo. Sono le tosature che ma allo stesso tempo permette l’evaporazio-
più si addicono alla maggior parte dei cavalli ne del sudore dalle zone che sudano di più.

DA CACCIA AV

Il mio Cavallo | 79
VETERINARIA | La tosatura
DA SAPERE Pelo rovinato integrare la sua dieta con omega 3. Queste
Le ghiandole Se subito dopo la tosatura il pelo del cavallo ri- sostanze sono grassi che si trovano, ad esem-
del sudore sono sulta rovinato le ragioni possono essere legate pio, nell’olio di semi di lino. Bisogna darne circa
localizzate su tutto a diversi fattori, in particolare: 10 ml ogni 100 kg di peso e per un periodo di
il corpo del cavallo ● alla tosatrice: una tosatrice che non taglia almeno 2 mesi.
ma soprattutto bene, che 'mangia il pelo', perché le lame sono
sul collo, sulle spalle, poco efficienti rovinano il pelo. Allo stesso Caldo o freddo
sul piatto delle cosce modo lo rovinano le lame che si surriscaldano Una volta tosato saper capire come sta il ca-
e sull’addome. Sono troppo, perché bruciano la cheratina del pelo. vallo è fondamentale. Perché il cavallo stia
presenti anche sulla Naturalmente una lama calda non fa bene la coperta deve garantirgli di restare nel-
testa, soprattutto bene neanche alla pelle del cavallo. la di zona di neutralità termica: è la cosiddetta
vicino alle orecchie, Solitamente con un buon tosato- zona di benessere termico, ovvero quando
e sul dorso e sulla re, che mantiene la sua tosatrice l’organismo non deve né produrre né smalti-
groppa. Tuttavia perché abbia un'efficienza ottimale, re calore. Questo range è delimitato da valori
il cavallo non ha queste cose non capitano. chiamati valore di temperatura critica superio-
ghiandole sudoripare ● a problemi di pelo: se il caval- re, oltre il quale il corpo deve usare energia per
sulle gambe. lo appena tosato ha la forfora e smaltire il calore e quindi suda, e critica infe-
il pelo opaco e apparentemente riore, ovvero il valore di temperatura in cui
untuoso potrebbe avere pro- l’organismo inizia a spendere energia per
blemi di pelo e di pelle. Per produrre calore perché sente freddo.
migliorane la qualità oltre alla Per misurare la temperatura sotto le coper-
pulizia quotidiana, si può te possiamo utilizzare 3 metodi:
1 - La mano: è il metodo più empirico e con cui
si sbaglia di più. Infilare la mano sotto la coper-
ta vicino al garrese non è infatti un metodo che
garantisce di capire quale coperta sceglie-
re, perché basarsi sulla nostra sensazione di
sentire caldo freddo o sudore non è affidabile.
2 - Il termometro adesivo: è un meto-
do un po’ più certo rispetto al precedente.

La tipologia di lavoro che svolge il cavallo può


influenzare la scelta della modalità di tosatura
da applicare. Se svolge un lavoro impegnativo
suderà molto e verrà tosato totalmente o quasi.

Forse non tutti sanno…


Mettere la coperta di cotone a
fine agosto nel tentativo di non
far crescere il pelo serve a poco.
Infatti è la variazione di luce che
stimola alcuni ormoni messaggeri
che causano il cambiamento del
pelo. Con il passare dei giorni
dell’autunno il pelo inizia a farsi più
spesso e a cambiare colore diven-
tando più scuro. I bai chiari hanno
un manto invernale di almeno due
tonalità più scure, mentre i sauri
assumono tonalità di marrone
bruciato.

80 | Il mio Cavallo
Alcune parti del corpo
del cavallo, come
gli arti e le orecchie,
sono molto delicate.
Assicuriamoci
di tosarle con
delicatezza e cura.

ZONA DELICATA
Da manuale l’unica
tosatura in cui
la testa non si tosa è
quella in cui solo
Basta acquistare un termometro adesivo so- pancia e base
litamente fatto come una striscia di carta e del collo vengono
lasciarlo per un paio di minuti sotto la coperta tosate. Nella realtà
sulla schiena del cavallo. a decidere è
3 - Sensori digitali: sono disponibili senso- il cavallo: se non
ri di temperatura che vengono applicati alla vuole farsi toccare
coperta del cavallo, proprio per sapere se la testa lasciamogli
la temperatura è ideale. Generalmente for- il suo pelo lungo.
niscono un monitoraggio continuo della
temperatura e/o del tasso di umidità al di sot-
to della coperta, aiutando così a capire come massimo 150 grammi o cotone. Quando tosiamo
si sente il cavallo. Possono anche dare consi- Temperature > 5 e <10°C coperta da scude- il cavallo possiamo
divertirci 'disegnando'
gli in base alle previsioni meteo. ria di peso di circa 200 grammi. delle figure sul suo
In generale è possibile dire che un cavallo con Temperature 0–5°C coperta imbottita di corpo.
una tosatura completa o da caccia se scude- peso medio di 300 grammi.
rizzato ha bisogno di una coperta differente in Temperature <0: coperta molto pesante dal
base alla temperatura ambientale: peso maggiore di 300 grammi.
Temperature > 15°C coperta molto leggera Naturalmente la coperta va sempre cambia-
tipo cotone. Se maggiori di 20 gradi nessu- ta in base alle temperature giornaliere che
na coperta. possono variare anche di molto lungo il cor-
Temperature tra i 10–15°C coperta di peso so delle 24 ore. ■

Un trucco in più
Per rendere bellissimo il nostro cavallo
dopo la tosatura se il tempo lo permette
e la nostra scuderia è dotata di lampade
facciamo un bello shampoo colorante in
base al colore del mantello e scegliamo:
● Shampoo blu-viola per i cavalli grigi

● Shampoo rosso per i bai chiari

e i sauri
● Shampoo nero per i morelli o bai molto

scuri
Il detergente ci aiuterà a pulire bene la
pelle anche dai residui di sporco e dell’o-
lio della tosatrice e darà un effetto
tonalizzante al nostro cavallo.

Il mio Cavallo | 81
ALIMENTAZIONE | Gestire il riposo

Curare l’alimentazione del cavallo


durante una pausa dagli sforzi
è importante per poter gestire
al meglio la sua salute

Il riposo
del guerriero
Testo di Dott.ssa Emanuela Valle

Q uando il cavallo è a riposo la sua ge-


stione deve cambiare così come muta
la sua alimentazione. Innanzitutto è impor-
tantissimo che un cavallo non rimanga nel box,
a meno che non ci siano ragioni mediche. Solo
quando il veterinario ci dà indicazioni di riposo
in box allora il cavallo non deve fare attività, ma
in tutti gli altri casi anche se non lavora deve
poter avere accesso al movimento in libertà.

Sempre in moto
Il cavallo deve poter uscire al paddock e ave-
re la possibilità di muoversi, non può stare
tutto il giorno in box! Una scatola di 3x3 metri Anche nel giorno di riposo settimanale il cavallo ha bisogno di uscire
non è una vita adeguata per lui. Il movimento è dal box e trascorrere ore tranquille all’aperto.

82 | Il mio Cavallo
Se il cavallo è a riposo forzato trascorrerà diverso
tempo in box. Lasciamogli a disposizione il fieno
nella rete così che la somministrazione sia lenta.

r ip o s o ?
Q u an d o è a
Viene considerato a riposo un soggetto che
non lavori per più di 3 giorni. Solo in questo
caso in effetti la sua dieta deve essere dav-
vero diminuita. Se invece il riposo, ovvero
il fatto che in un dato giorno il cavallo non
lavori, non è necessario diminuire la quan-
tità di mangime effettivamente assunta, ma
basta semplicemente somministrare la razio-
ne di cibo colmando un po’ meno il misurino.

necessario. Per cui sì a paddock, prati e zone scuderia. Va detto che in realtà un cavallo non Sono davvero rare
di movimento che sono fondamentali per il suo ha bisogno di un giorno di riposo chiuso e fer- le eccezioni in cui la
dieta del cavallo
benessere. Va tenuta in considerazione que- mo e, anzi, questo non è benefico per il suo a riposo deve mutare.
sta necessità anche nel cavallo che lavora. Se, benessere. Passare più di 24 ore nel box non Ne è un esempio
ad esempio, il cavallo esce per fare passo in è salutare. Il movimento è necessario per aiu- il riposo forzato per
lungo periodo o a
giostra deve comunque avere la possibilità di tare anche la peristalsi intestinale e non a caso causa di un intervento.
potersi godere qualche ora in tranquillità fuori spesso quando lo montiamo o lo mettiamo al
dal suo box. Solo quando le condizioni meteo paddock appena inizia a muoversi produce
sono davvero ostiche e i campi impraticabili aria. Inoltre muoversi gli permette di miglio-
allora possono esserci eccezioni. rare la circolazione a livello del piede e quindi
questo aiuta a drenare i liquidi. Spesso, infat-
C’è riposo e riposo ti, quando rimane nel box le gambe tendono
Esistono diverse circostanze in cui un cavallo a gonfiarsi.
ha bisogno di una pausa, vediamo quali sono:
● Settimanale: di norma si tende a dare un ● Post gara: Nei giorni dopo una gara o una
giorno di riposo ai cavalli che generalmen- trasferta il cavallo deve osservare un periodo
te coincide con il giorno di chiusura della di stop. In questo caso il riposo deve essere

Il mio Cavallo | 83
ALIMENTAZIONE | Gestire il riposo

ADORO
LA PIOGGIA
I cavalli possono
uscire anche con la
pioggia. Solitamente
questa non è un
problema per loro,
a meno che nel
paddock il terreno
non diventi
scivoloso. Questo
capita soprattutto
nei paddock piccoli,
mentre in quelli più
grandi ed erbosi
il terreno rimane
più stabile.

inteso come defaticamento fisico e mentale. Per una corretta


Infatti ha bisogno di fare un lavoro leggero per gestione concediamo
ai cavalli due pause
aiutare la circolazione, per mantenere le arti- annuali, magari
colazioni mobili e fluide e assicurarsi che tutto coincidenti con i picchi
l’acido lattico venga consumato. Passeggiate, di freddo e caldo.
lavoro in distensione anche alla corda, ma an-
che fisioterapia, possono fanno sicuramente
molto bene al cavallo. Solitamente se il caval-
lo è in forma bastano un paio di giorni di lavoro
leggerissimo unito al relax al prato. Le stesse
indicazioni sono valide per un trekking im-
pegnativo o per un lungo viaggio o un lavoro ● Forzato: è quello che nessuno desidera Alcuni cavalli se
molto intenso effettuato nei giorni precedenti. in quanto dovuto a un infortunio. Viene con- stanno troppo in box
hanno le gambe che
sigliato dal veterinario nel caso di alcune tendono a gonfiarsi.
● Annuale: durante l’anno sarebbe bene pre- problematiche. Zoppie, interventi, o malat- Controlliamo sempre
vedere due periodi di riposo dal lavoro, che si tie possono richiedere un periodo di riposo. che non insorgano
questi tipi di problemi.
facciano o meno gare. I periodi possono coin- Questo può essere:
cidere uno con il picco di freddo invernale ed - Forzato in box: è il caso in cui il cavallo abbia
uno con il picco di caldo estivo. La lunghezza è subito un intervento chirurgico, abbia avuto
variabile, ma se non si vuole perdere troppo la un'operazione per una colica o si sia rotto un
condizione atletica e muscolare, questo perio- osso o lesionato un tendine.
do non dovrebbe durare più di tre settimane. - Forzato misto: è il caso in cui il cavallo può
Questo riposo è utilissimo per far staccare la andare al prato, ma non può lavorare. Viene ri-
spina al cavallo sia mentalmente che fisica- tirato magari in box per la notte, ma trascorre
mente. Durante questa pausa il cavallo deve la maggior parte del tempo fuori in un pad-
fare vita al prato e magari giretti quotidiani in- dock dalle dimensioni variabili. Probabilmente
sieme a noi per brucare. L’alimentazione deve il veterinario ci consiglia di suddividere il prato
prevedere foraggio in dosi abbondanti (il 2% in porzioni più piccole dove non riesca a ga-
del peso se non ha erba abbondante a dispo- loppare. Questo tipo di gestione viene, infatti,
sizione) mentre il mangime può essere ridotto. consigliata quando magari deve recuperare
Una buona regola valida per la maggior parte da un piccolo intervento chirurgico e da una
dei casi è quella di dimezzare il mangime dato infiltrazione.
in funzione della sua condizione corporea. - Forzato al prato: viene consigliato un periodo

84 | Il mio Cavallo
dove il cavallo sta esclusivamente al prato. È
consigliato ad esempio quando il cavallo vie-
ne sferrato, o quando deve recuperare da una
malattia. Il movimento, infatti, aiuta molto nella
normalizzazione dell’equilibrio del piede e del-
la tonicità muscolare.

La dieta del riposo forzato


In caso di riposo forzato la dieta deve esse-
re variata. Infatti spesso il riposo dura più di
tre settimane e una dieta che segue la regola
‘solo fieno tanto non lavora’ non è sufficien-
te. Quando il cavallo non lavora deve ricevere
più fieno, soprattutto se non può mangiare
erba, e lo deve avere a disposizione più a lun-
go. Ad esempio, possiamo somministrare 2-3
kg in più di fieno e metterlo in una retina a ma- Infatti il cavallo ‘carico’ dipende soprattutto dal Riposo non significa
glie strette. Associato a questo deve essere suo movimento. Se sta in box per molto tempo mancanza di attività,
ma praticare attività
somministrato un bilanciatore. Solitamente avrà più energia da utilizzare e avrà il cosiddet- rilassanti quali una
questi mangimi vanno forniti in piccole quan- to effetto rebound o effetto rimbalzo. In pratica passeggiata alla
tità. 300-400 grammi, dipende dal prodotto, il fatto di rimanere a lungo nel box e di cam- lunghina insieme a noi.
per un cavallo di 500 kg, aiutano a bilanciare biare le sue abitudini normali fatte di esercizio
vitamine, minerali, ma anche le proteine. Infatti e movimento libero lo costringe a una immo-
un cavallo che, ad esempio, recupera da una bilità per lui non naturale. Questa astinenza
lesione a un tendine e sta a riposo ha biso- dalle sue necessità normali fa sì che aumen-
gno degli aminoacidi essenziali per riparare tino i comportamenti indesiderati e negativi.
i tessuti e della vitamina C per una distribu- Alla lunghina vuole trottare, scuote la testa,
zione ordinata delle fibre collagene tendinee. è guardingo mentre passeggia, e non appe-
Questi composti non ci sono nel fieno che na lo lasciamo al prato, corre via sgroppando.
quindi è troppo carente di nutrienti conside- Cerchiamo dunque di garantire movimento
rati importantissimi. quotidiano, a meno che il nostro veterinario
non ci dia indicazioni diverse. Somministriamo
Una buona dieta non scalda una dieta bilanciata in energia. Deve mangiare
C’è la convinzione che se il cavallo è a ripo- tanto mangime quanto gli serve. Per un caval-
so deve mangiare solo fieno perché se no si lo di 500 kg che fa un lavoro medio possono
Dopo una gara o un
scalda. Questo vuol dire che se montato, con- bastare 3 kg di mangime associato a fieno in- trekking impegnativo
dotto a mano o lasciato al prato, fa vedere tutta torno a 10-11 kg al dì; difficilmente occorre di concediamo al nostro
la sua esuberanza. In realtà una buona dieta più mangime in queste situazioni. Se così fos- cavallo qualche giorno
di riposo defaticante
che sia proporzionata per energia e nutrienti se chiediamo al veterinario e spieghiamogli le durante il quale non
non scalda il cavallo, ma lo mantiene in forma. nostre sensazioni. ■ mutiamo la sua dieta.

e
D a n o n fa r

In alcune scuderie c’è l’abitudine di cambiare l’alimentazione nel gior-


no di chiusura. Alcuni danno solo fieno, altri solo mangime. Queste
pratiche sono sbagliate. L’alimentazione del cavallo deve essere
costante e non dobbiamo cambiare, tantomeno cambiare mangime,
come ad esempio una volta alla settimana somministrare un mangi-
me diverso. Il giorno di riposo deve essere riposo per tutti. I cavalli
escono al paddock e la loro alimentazione rimane uguale con dosi
abbondanti di fieno. Eventualmente possiamo caricare un po’ meno
i misurini con cui somministriamo la razione, ma niente di più. Se il
nostro cavallo ha una dieta bilanciata non ci saranno problemi.

Il mio Cavallo | 85
SBAGLIANDO SI IMPARA | Paddock sicuro

In libertà
Riduciamo al minimo il rischio che il nostro
cavallo si faccia male mentre è al pascolo
con queste semplici precauzioni

senza pericoli
Testo di Massimo Garavini

P er un cavallo, qualsiasi cavallo, poter


trascorrere momenti liberi al paddock
è di vitale importanza, sia per il suo be-
nessere fisico che mentale. Molto spesso,
tuttavia, nascono obiezioni supportate dalla
paura di incidenti. Vediamo insieme come ri-
durre al minimo i rischi.

Liberi tutti
Ogni cavallo ha, o dovrebbe avere, il diritto
di trascorrere parte della giornata all’aper-
to, al pascolo, in un ambiente il più naturale
possibile, in compagnia di suoi simili, poten-
do decidere in autonomia se stare fermo, se
galoppare e sgroppare, se girare a destra o
a sinistra senza che qualcuno glielo indichi
o imponga. Sono sufficienti un paio d’ore al
giorno per migliorare in modo determinante paddock sufficiente per garantire il rispetto di Stare chiusi dentro a
la sua qualità della vita. In alcuni Paesi, sicu- questa regola. All’estero questa abitudine è un box è contrario alla
natura dei cavalli che
ramente più evoluti di noi in ambito equestre, molto diffusa e condivisa, mentre da noi vige prevede invece che
questo è già un obbligo: per aprire una scu- una mentalità molto più restrittiva, succube stiano all'aria aperta
deria e una qualsivoglia attività equestre, è della convinzione che i cavalli al paddock si e si muovano in libertà.
necessario dimostrare di avere un numero di facciano male.

Le dinamiche del branco


L’ideale per i nostri cavalli sarebbe successivamente agli altri.
poter socializzare con i loro simili di- ● Con le dovute precauzioni procede-

videndo lo stesso spazio. re alla terza fase, l’inserimento vero e


Per evitare brutte sorprese è però proprio, sempre tenendo sotto con-
fondamentale osservare alcune trollo la situazione fino a che i rapporti
precauzioni: non si sono stabilizzati.
● Avere un solo punto di abbevera-

● Portare il nuovo arrivato in un pad- ta o un solo distributore di fieno può


dock confinante, in modo da metterlo creare dei problemi… vi è sempre il
nelle condizioni di poter conoscere a prepotente di turno che litigherà col
distanza i suoi futuri compagni. mondo intero. Procedete perciò in
● Introdurre il soggetto più tranquil- questo modo: se avete per esempio
I cavalli sono animali da branco, hanno
bisogno di trascorrere del tempo insieme lo del branco per fare compagnia cinque cavalli sullo stesso pascolo
per socializzare con i loro simili. al nuovo arrivato e presentarlo somministrate il cibo in sei o sette

86 | Il mio Cavallo
Il pericolo è in box
Per un cavallo, animale abituato e adattato a
vivere nelle praterie, passare l’intera giornata
recluso in un box è un vero e proprio tormento.
L’ora di lavoro canonica, possiamo parago-
narla all’ora d’aria dei carcerati… non è certo
sufficiente a mantenere i cavalli sereni e sani.
Anche da un punto di vista fisico i disturbi che
si sviluppano sono innumerevoli: problemi re-
spiratori, circolatori, locomotori, nervosi e chi
più ne ha più ne metta. Senza tema di smentita ● Fare sempre molta attenzione alla cre- Il tempo trascorso al
possiamo dire che è nel box che i nostri cavalli scita di piante ed erbe tossiche che vanno prato è assolutamente
vitale per il benessere
rischiano maggiormente di farsi male! accuratamente rimosse anche attraverso l’e- psicofisico del cavallo.
stirpazione, anche delle radici.
Al paddock in sicurezza Se nel paddock è presente una pianta poten-
Trascorrere del tempo all’aperto è, quindi, fon- zialmente pericolosa, come per esempio una
damentale per i nostri cavalli, tuttavia esiste la quercia o un acero, costruire una recinzione
possibilità che, anche al paddock, si possano che impedisca ai cavalli di avvicinarsi.
far male. Ecco alcuni consigli per evitare inci- ● Un cavallo non abituato al paddock può

denti e lesioni. mostrare, le prime volte, molta energia e irre-


● Rimuovere i potenziali pericoli: recinzioni quietezza. Per fare le cose al meglio possiamo
e cancelli sempre in ordine. controllare ogni farlo uscire dopo l’allenamento quotidiano,
chiodo che può sporgere, e assicurarci che quando le sue energie sono ridotte, l’animo
fili o fettucce dell’elettropascolo ben tese ecc. è più tranquillo e muscoli e le sue articolazio-
● C o n t ro l l a re e m i g l i o r a re i l te r re n o , ni già calde.
apportando tempestivamente i dovuti inter- Se il cavallo non ha lavorato, farlo cammina-
venti: bonificare, per esempio, con l’aggiunta re o fargli fare un po’ di lavoro alla corda, può
di ghiaia i punti vicino all’uscita o ai punti di rappresentare una buona abitudine. Partire
ristoro, dove la maggior permanenza di al- 'a fuoco' appena usciti dal box rappresenta,
cuni soggetti può deteriorare il terreno con infatti, un grave rischio di infortuni per tutto
formazione per esempio di fango scivoloso; l’apparato locomotore. Per evitare incidenti
controllare inoltre buche e tane di talpe e di Seguendo queste indicazioni potremo per- assicuriamoci che
conigli. Vi sono diversi modi per allontanare mettere ai nostri amici a quattro gambe di la staccionata sia
in ordine, che non
ospiti indesiderati e, una volta bonificati i ter- godere appieno di qualche ora in libertà, ma fuoriescano schegge
reni, riempiamo e tamponiamo le buche. sempre in totale sicurezza. ■ o chiodi, per esempio.

La questione alimentare
punti, distanziati di almeno venti metri l’u- L’erba (o l’erba bagnata) fa ve-
no dall’altro, in modo di garantire a tutti nire le coliche. Ovviamente non
di consumare tranquillamente la propria è vero, i cavalli si sono evoluti
razione; se questo accorgimento non è e adattati proprio per cibarsi di
sufficiente preparatevi a ritirare in scu- erba. Quelli che sono pericolo-
deria il bullo o il soggetto più debole si sono i repentini cambiamenti
all’ora dei pasti. della dieta. Per evitare spiacevo-
● Educare i cavalli a non partire appena li sorprese introdurre un cavallo
liberati dalla capezza (da togliere sem- al paddock in modo progressi-
pre); mettere sempre la corda intorno al vo: mezz’ora la prima settimana,
collo, togliere la capezza, ricompensare un’ora la successiva e aumentare
e lasciare libero il cavallo, che nel frat- progressivamente, per abituare il
Per evitare che corrano rischi, come l’avvento
tempo avremo girato verso l’uscita (da microbiota intestinale a digerire di coliche, assicuriamoci che l’erba del paddock
chiudere sempre prima). il nuovo antico elemento, l’erba. sia adatta all’alimentazione dei cavalli.

Il mio Cavallo | 87
ATTIVITÀ | Club Liberty

Club Liberty
è il tesseramento
dedicato ai trekker
e ai turisti provenienti
da tutti
i Paesi del mondo

Un Club
mondiale
Testo di Tino Nicolosi effetti possiamo dare solo una risposta par-
ziale poiché esiste una fetta di amatori che

S ei un proprietario di cavallo/i privato?


Non frequenti nessun circolo ippi-
co? Hai esperienza in equitazione e nel
non sono presenti negli elenchi dei cosiddetti
tesserati degli enti sportivi. Molti appassionati
non vogliono nemmeno far parte di enti o as-
mondo allevatoriale, ma non hai mai avu- sociazioni proprio perché non ne hanno né
to l’esigenza di un Ente o meglio non ne l’esigenza né la motivazione reale.
senti proprio l’esigenza? La tessera Club Per non aggiungere i trekker di turismo eque-
Liberty fa proprio al caso tuo! stre internazionale che, arrivati in Italia, si L’equitazione
Da tanti anni molti giornalisti mi pongono le trovano un sistema sportivo totalmente di- è libertà:
solite domande da rivista di settore e cioè verso da qualsiasi altro Paese di provenienza. Club Liberty dà la
quanti sono in Italia che praticano equita- Nasce cosi l’idea di un tesseramento che ri- possibilità ai cavalieri
di tutto il mondo
zione e turismo equestre? Qual è l’indotto sponda a queste esigenze e cioè praticare e di vivere la propria
economico annuale? A questa domanda in promuovere liberamente l’equitazione e dare passione.

88 | Il mio Cavallo
rty
e C lu b L ib e
as s ic u r at iv
Coperture Tutela legale e Malattia. Oltre ai benefit ci
Polizza Responsabilità Civile Terzi e RCO sono i vantaggi esclusivi del club e cioè avere
Catastrofale RCT massimale 5.000.000,00 dei personal tour operator sia per le vacanze
Limite per Persona massimale 5.000.000,00 a cavallo in Italia sia per quelle all’estero e non
Limite per Danni a Cose e Animali massimale 5.000.000,00 solo, anche vacanze di piacere con il proprio
Dipendente RCO massimale 5.000.000,00 partner o la propria famiglia. Si apre un mon-
Limite per persona massimale 5.000.000,00 do dove al centro c’è il cavaliere e non più una
RC Cavalli 5.000.000,00 (franchigia 500,00) bandiera di appartenenza tra enti o società.
Ai tanti benefit si aggiungono la possibilità
Polizza Infortuni e Malattia di partecipare a eventi e campionati e di po-
Morte 200.000,00 ter accedere ai centri affiliati OIPES e PGS
Invalidità permanente 200.000,00 (franchigia 3%) senza la quota associativa dell’ente ma sol-
Diaria Giornaliera da gesso 75,00 tanto la quota associativa dell’associazione
Diaria Giornaliera di degenza per infortunio 50,00 ospitante.
Diaria Giornaliera di degenza da malattia 50,00 Tante le novità e i plus dedicati ai molti cava-
Diaria Giornaliera per Day Ospital 25,00 lieri del Club Liberty, tutti studiati per dare la
Infortuni a mezzi di supporto tecnici massima serenità durante le attività equestri
e ortopedici di persone disabili 2.500,00 ovunque sul territorio nazionale e soprattutto
Rimborso spese sanitarie a seguito di infortunio 10.000,00 all’estero. Far parte del Club Liberty significa
avere alle spalle una macchina organizzativa
Tutela Legale massimale 15.000,00 a sinistro per anno che ti assiste per qualsiasi esigenza! Un club
esclusivo a tutti gli effetti, con l’opportunità
di essere libero di fare equitazione! Un pro-
dotto studiato e ideato dall’Ente Nazionale
Guide Equestri Ambientali per dare una so-
luzione concreta a tutti gli appassionati che
a oggi non avevano uno strumento versati-
le, semplice ed efficace per fare liberamente
equitazione.
Quanto costa? Per saperlo collegatevi sul-
le pagine social Facebook e Instagram di
Engea e scoprirete tutti i dettagli. Alcuni ve li
possiamo svelare e cioè le coperture assicu-
rative che intervengono sui tesserati del Club
Liberty. L’equitazione è libera… e lo sarà an-
cor di più con l’esclusivo club dedicato a tutti
gli appassionati di equitazione!
Vi aspettiamo al club! ■

l’opportunità di farlo a tantissimi amatori pro-


venienti da tutto il mondo che arrivano in Italia
per scoprire i nostri posti e luoghi a cavallo.
Nasce così il Club Liberty: tutti coloro che pra-
ticano equitazione da almeno 5 anni e che
vogliono benefit e servizi esclusivi finalmente
possono acquistare e ottenere il tesseramen-
to più esclusivo esistente in Italia. Piccoli passi
con pochi click e un tesserato del Club Liberty
ha a disposizione non solo l’assistenza di con-
sulenti specializzati del settore, ma anche le
migliori coperture assicurative esistenti sul
panorama nazionale equestre: parliamo di
coperture in Responsabilità civile, Infortuni,

Il mio Cavallo | 89
IL CAVALLO E LA LEGGE | I limiti della fida frazionata

Non è sempre possibile


acquistare un cavallo,
esistono tuttavia altre
possibilità per riuscire
a dedicarci a lui
in modo esclusivo.
Attenzione alle clausole!

Fida affidabile
Testo di Avv. Giulio Muceli l’acquisto. Si tratta, nello specifico, dei contrat- Un modo per
prenderci cura di
ti di fida e mezza fida. Nel nostro ordinamento un cavallo è la fida,

I l colpo di fulmine esiste eccome, spe-


cialmente nei confronti dei cavalli. Può
capitare di affezionarci particolarmente a
vige il principio della cosiddetta autonomia
negoziale. In parole semplici, significa che
ciascuno di noi può regolamentare libera-
che ci permette di
occuparci in esclusiva
di un cavallo pur non
dovendolo acquistare.
un soggetto che montiamo, di trovarci parti- mente i propri interessi attraverso fattispecie
colarmente bene con lui, ma di non avere la di contrattazione. Questa libertà incontra, ov-
possibilità di acquistarlo. viamente, il limite della legge.
Esistono dei contratti che ci permettono di Vista la diffusione di fida e mezza fida è bene
occuparci in modo esclusivo di quel parti- analizzare alcuni casi pratici che spesso ac-
colare cavallo senza tuttavia procedere con cadono nei maneggi.

90 | Il mio Cavallo
c at o
c o n l’ A v v o
A tu per tu
I genitori di Carlo decidono di stipulare il
contratto di mezza fida con il Presidente
dell’A.S.D. per il Pony Belen di proprietà
dell’A.S.D. Il Presidente può stipulare altri
contratti di fida che abbiano ad oggetto l’u-
so dello stesso Pony?
Sì, perché nel nostro ordinamento vige il
principio di libertà negoziale, per cui è pos-
sibile frazionare l’uso dell’animale.
È possibile stipulare tanti contratti di mez-
za fida con diverse persone le quali, però,
dovranno utilizzare il cavallo in periodi
differenti. Ad esempio Carlo potrà utilizza-
re Belen nei giorni di lunedì e martedì e
Francesco il mercoledì e il giovedì.
È possibile riser varsi il diritto di utilizzo
esclusivo del cavallo? E come?
Sì! Se i genitori di Carlo vogliono fare in
modo che il proprio figlio monti sempre lo
stesso cavallo è opportuno che venga stipu-
lato un contratto di fida per il pony Belen,
avendo cura di inserire la clausola contrat-
tuale che sancisce il divieto per l’A.S.D. di
stipulare ulteriori contratti di fida che abbia-
no a oggetto il medesimo cavallo.

La fida Un cavallo tutto


Il contratto di fida è l’accordo in base al nostro è il sogno
di chiunque monti.
quale il proprietario del cavallo si obbliga a Fida e mezza fida
concedere in uso l’animale a un altro sogget- sono soluzioni
to-affidatario, per un determinato periodo di alternative e alquanto
soddisfacenti.
tempo, in cambio di un corrispettivo.
In caso di utilizzo esclusivo, si parla di 'fida
intera'. In caso di utilizzo condiviso con il pro-
prietario o altra persona, si parla di 'mezza
fida'. Accade spesso che il proprietario del
cavallo non sia una singola persona fisica, CLAUSOLE
ma un insieme di soggetti uniti nella forma Quando decidiamo
dell’associazione costituita per esempio con di prendere un
lo scopo di gestire un maneggio, nella mag- cavallo in fida o
gior parte dei casi un’associazione sportiva mezza fida è
dilettantistica o, più di rado, un insieme di importante che ci
soggetti uniti nella forma della società a re- affidiamo
sponsabilità limitata. In tali ipotesi, colui che all’esperienza di un
è legittimato a stipulare il contratto con i terzi legale perché ci
è il rappresentante legale (che quasi sempre possa aiutare a
si identifica con il Presidente di una A.S.D. o stipulare un contrato
con l’Amministratore della S.r.l.) che, appun- ricco di tutte le
to, è autorizzato a compiere atti in nome e per clausole che possano Il contratto di mezza fida prevede che possa
esserci condivisione dello stesso cavallo tra più
conto dell’associazione o della società. evitare future persone . In tal caso è bene accordarsi su ogni
Il titolare del maneggio, in particolare il discussioni. aspetto della sua gestione.

Il mio Cavallo | 91
IL CAVALLO E LA LEGGE | I limiti della fida frazionata

rappresentante legale dell’A.S.D. o della S.r.l, Se desideriamo avere


proprietario di un cavallo ha il potere di stipu- ‘l’esclusiva’ su un
cavallo è necessario,
lare contratti con i terzi. nel momento in cui si
stipula il contratto di
Contratti tra A.S.D. e terzi fida, segnalarlo tramite
una clausola apposta.
In caso di contratto di fida o mezza fida tra
Con un contratto di fida possiamo montare in
il responsabile della A.S.D. o S.r.l. e terzi, esclusiva il nostro cavallo arrivando a partecipare
all’affidatario spetta la gestione esclusiva o alle competizioni, creando un feeling particolare.
condivisa del cavallo, comprese le spese per
il maniscalco e il veterinario, sia ordinarie che
straordinarie.
All’atto della sottoscrizione del contratto è
opportuno regolamentare il rapporto nego-
ziale nel modo più dettagliato possibile. La
redazione per iscritto della disciplina del rap-
porto tra le parti e la specifica indicazione dei
rispettivi diritti e doveri facilita la risoluzione
dei contrasti o addirittura ne evita l’insor-
genza. È evidente che la scelta dell’utilizzo
esclusivo o condiviso del cavallo avrà riper-
cussioni su diversi aspetti, quali il prezzo, la
calendarizzazione dei giorni di utilizzo e la
consapevolezza di essere gli unici a monta-
re il cavallo oggetto del contratto.

In esclusiva
Q u ando stipuliamo un contrat to con il
responsabile dell’A.S.D. per prima cosa ca-
piamo se desideriamo l'impiego esclusivo o Qualora ci sia condivisione è necessaria una consona calendarizzazione.
meno dell’animale. Nel caso in cui sia nostro Per rispettarne il benessere l’animale non va sottoposto a troppi sforzi.

92 | Il mio Cavallo
il c as o
Un’A.S.D. titolare di un maneggio era pro-
prietaria, tra gli altri, di un Frisone di nome
Furia. Una neofita di 12 anni, reduce da una
brutta caduta, se n’era innamorata e aveva
chiesto di stipulare un contratto di fida con
l’A.S.D. al fine di prendersene cura in manie-
ra esclusiva.
I genitori della minore, su consiglio del lega-
le, hanno stipulato il contratto per iscritto e
inserito la clausola di utilizzo esclusivo che
vietava all’A.S.D. di stipulare altri contratti
di fida e/o mezza fida sul suddetto Frisone
ovvero di consentire l’utilizzo del cavallo a
terzi. Ciò in quanto la minore si trovava bene
nel montarlo, non aveva alcun timore e pote-
va riprendere a montare in serenità.
Tuttavia l’A.S.D. aveva consentito a che il
cavallo venisse montato da altre persone
all’insaputa dei genitori della minore, uti-
lizzandolo per lo svolgimento delle lezioni
quotidiane.
Ebbene, durante una lezione, la minore
cadeva dal Frisone procurandosi la frattura
desiderio avere l’esclusività, assicuriamo- Capita spesso che della clavicola, a causa del brusco movi-
ci che sia ben chiaro tramite l’inserimento di le associazioni mento del cavallo dettato dalla stanchezza
scoraggino il contratto
una clausola. Infatti, qualora non sia inserita scritto perché ‘tanto causata del fatto che era stato utilizzato per
la clausola che prevede l’uso esclusivo, non si cosa può succedere’. svolgere altre lezioni ad altri allievi per 3 ore
può vietare al proprietario la stipula di altri con- Insistiamo. Tutelarci è consecutive prima della monta dalla minore.
un nostro diritto.
tratti. Qualora, invece, le parti abbiano avuto Fortunatamente la minore si riprendeva dal-
inserito tale clausola, il titolare del maneggio le lesioni dopo poco tempo e ha continuato a
incorrerà nella responsabilità contrattua- coltivare la sua passione, ma i genitori han-
le e l’affidatario sarà legittimato a chiedere no tratto a giudizio l’A.S.D. chiedendo che il
in giudizio l’adempimento contrattuale con Presidente venisse condannato per respon-
conseguente, ed eventuale, richiesta di risar- sabilità contrattuale, risarcimento del danno
cimento del danno. La clausola contrattuale In caso di fida o e pagamento delle spese legali, poiché il con-
che prescrive il divieto di utilizzo da parte di mezza fida spettano tratto stipulato impediva l’utilizzo di quel
all’affidatario le spese
terzi consente di fare in modo che sia effet- veterinarie ordinarie cavallo a terzi.
tivamente garantita l’esclusività della monta e straordinarie.
per la quale noi corrispondiamo un prezzo
più elevato. Questo ci consente di scongiura-
re la possibilità che nel periodo di pendenza
del contratto, e nel corso del quale noi mon-
tiamo con continuità l’equide, l’animale non sia
utilizzato da persone inesperte o poco delica-
te che possano destabilizzarlo.
E ancora, tale clausola consente di tutelare il
benessere del cavallo, evitare che lo stesso
subisca eccessive sollecitazioni per l’utilizzo
plurimo, e infine, costituisce la garanzia per
vivere una storia d’amore esclusiva con l’a-
nimale – ancorché per un periodo di tempo
determinato – scongiurando la poligamia! ■
A menzus bidere!

Il mio Cavallo | 93
LE VOSTRE FOTO

IO E IL MIO CAVALLO
Vi abbiamo chiesto attraverso i nostri social una foto con il vostro cavallo,
la più votata è diventata la nostra copertina Facebook per il mese di settembre.

Ecco tutti i vincitori!


Pippo e Luna

Nicole e Poldo Anna e Thowanda

Il cavallo percorre veloce le strade e annuncia con i suoi zoccoli,


che sfiorano la terra, l’appuntamento puntuale con il vento e la libertà.
(Fabrizio Caramagna)
94 | Il mio Cavallo
STORIES CONTEST
Sarah e Nadir Valentina e Rasty Alessandro e Ottavia

4 5 6

Ettore e Gigia Mattia e Mustang Giusy e Pepe

7
9

Noemi e Oceania Elisabetta e Bugia Vincenzo e Pioggia

10 10 10

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immagini più simpatiche, più sentite e perché no, anche una piccola storia del perché
avete scelto quell’immagine! Le più significative saranno selezionate dalla redazione

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Il mio Cavallo | 95
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zione dei suoi dati personali a soggetti operanti nei settori editoriale, largo consumo e distribuzione, vendita a distanza, arredamento, telecomunicazioni, farmaceutico, finanziario, assicurativo, automobilistico e ad enti pubblici ed Onlus, per propri utilizzi aventi le medesime finalità di cui al suddetto punto 1) e 2). Per tutte
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