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Fiat Group SALDATURA A PROIEZIONE E A NORMA PER LA

PRODUZIONE
SCARICA CAPACITIVA
Automobiles 0.00031
normazione PRESCRIZIONI E CONTROLLI Pagina: 1/7
Data: 19/05/2011
CUCCO MASSIMO

U52101/01
MAGGI STEFANO

NPR
FINALITÀ DELLA NORMA
Fornire le prescrizioni generiche, le modalità di controllo ed i criteri di valutazione della saldatura a

Classe
proiezione e a scarica capacitiva di dadi, viti, boccole filettate e lamierati.

A
Mod.
Supervisore
Gestore

4
Edizione
Modifica Data Descrizione della modifica

- Ott. 75 Edizione 1 . Nuova


D
“Caratteristiche report”

CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A.
A Mag. 88 . Aggiunto simbolo (GM)
C.R.F. - Group Materials Labs Metals & Anticorrosion
C.R.F. - Group Materials Labs Metals & Anticorrosion

- Ott. 93 Edizione 2 . Aggiornato tabella 1 con l.aggiunta dei dadi e delle viti con (MM)

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diametro nominale M14 e M16.
- Mar. 04 Edizione 3 . Modificato titolo, aggiunto nominativi di Supervisore e (LC)
Gestore,riveduta per aggiornamenti e modificato tabella 1.

A Lug. 04 . Eliminato simbolo .Caratteristiche Report. e modificato § 3.5.3 (LC)


- 24/03/10 Edizione 4 . Modificato titolo. Aggiunto prescrizioni per saldatura a scarica
capacitiva (DC)
RISERVATO

A 19/05/11 Modificato paragrafo 3.5 (tab. 1) e 3.5.3. Modifiche descrittive (DC)


Ente Supervisore

IN CASO DI STAMPA LA COPIA E' DA RITENERSI NON CONTROLLATA, PERTANTO, E' NECESSARIO VERIFICARE L'AGGIORNAMENTO NELL'APPOSITO SITO WEB
Ente gestore

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0.00031 Modif.

1
GENERALITA’
1.1
Definizioni
1.1.1
Saldatura a proiezione

Ved. Norma 00920/02

1.1.2

Saldatura a scarica capacitiva

Ved. Norma 00920/02

1.2

Gruppo operativo

Le saldatrici e le relative attrezzature devono essere idonee al particolare da saldare e soddisfare i


parametri specifici di saldatura (valore efficace della corrente, tipo di ciclo, tipo e forma degli elettrodi)
prescritti. Tali parametri devono essere riportati su apposita scheda applicata alla saldatrice.

1.3

Messa a punto del gruppo operativo

Prima di iniziare la produzione dovrà essere eseguita una prova pratica di saldatura per verificare le
condizioni di regolazione del gruppo stesso e consentire un confronto visivo con un elemento
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campione, eseguito in condizioni ideali e disponibile presso ogni posto di saldatura.

2
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PREPARAZIONE DELLE PARTI DA SALDARE


2.1
Le superfici di contatto sulle quali avverrà la saldatura devono essere sufficientemente pulite, esenti
da vernice, scaglie, ruggine, accumuli di polvere ed altri residui che comprometterebbero l’efficienza
della saldatura stessa.
RISERVATO

2.2
La zona di saldatura deve essere sufficientemente piana da permettere l’uniforme contatto di tutte le
bugne.

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Fiat Group Automobiles Modif. 0.00031

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CONTROLLI E PROVE
3.1
L’efficienza delle saldature deve essere verificata mediante controlli e prove eseguiti sulla produzione
o su provini ricavati dai complessivi della produzione, oppure su provini ricavati da saggi
appositamente costruiti.
I saggi devono essere allestiti impiegando gli stessi dadi, viti o gli stessi lamierati (materiale e spes-
sore) adottati in produzione ed eseguendo la saldatura con lo stesso procedimento previsto nel ciclo
produttivo.

3.2
Controlli visivi
Non sono ammessi:
a) incrinature nella zona di contatto dado-lamiera, vite-lamiera o lamiera-lamiera;
b) spruzzi di metallo di saldatura sulle filettature, tali da causare variazioni nei valori delle coppie di
serraggio.

3.3
Controlli dimensionali
a) la distanza tra dado o vite e superficie di contatto, oppure tra i due lamierati da unire deve risultare
≤ 15% dell’altezza originale della bugna;
b) la riduzione dello spessore della testa della vite deve risultare ≤ 10%;
c) l’errore di ortogonalità del gambo filettato della vite o della filettatura del dado rispetto alla
superficie di saldatura deve risultare ≤ 1° 30, salvo diversamente prescritto a disegno.

3.4
Controlli macrografici/micrografici
Conforme alla Tab. 50210.
Sezionare i campioni sull’asse passante per il centro della bugna;

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Lucidare la superficie in esame, avendo cura di asportare completamente segni di utensili e rigature;
Effettuare l’attacco della superficie con opportuno reattivo concordato con il Laboratorio.

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Il diametro del nocciolo fuso (per le bugne circolari) o la dimensione della fusione (per bugne
oblunghe), su ciascuna bugna esaminata, deve risultare ≥ 70% del diametro della bugna o della
dimensione della bugna, misurata in corrispondenza della base della bugna stessa.
RISERVATO

Aspetto macrografico di saldatura di Aspetto macrografico di saldatura di


testa tubo-lamiera: conforme boccola filettata: conforme

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0.00031 Modif.

3.5
Prove sulla resistenza della saldatura
3.5.1
Prova di trazione per dadi, viti e boccole filettate
Sollecitare la saldatura a trazione come indicato in Figura 1.
I carichi minimi di rottura della saldatura sono indicati in Tabella 1.
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3.5.2
Prova di sbottonatura
Consiste nel sottoporre i campioni ad una sollecitazione che consenta la sbottonatura o comunque il
RISERVATO

distacco del dado o della vite o della lamiera dalla controparte (ved. Fig. 2 ÷ Fig. 7).
La separazione è da considerare regolare se:

il distacco avviene per sbottonatura, ossia con formazione sul dado, sulla vite o sulla lamiera
di una sporgenza di materiale e sulla controparte di un foro;
il distacco avviene per rottura della saldatura; la superficie saldata, in corrispondenza di
ciascuna bugna, deve risultare ≥70% dell.area della bugna stessa. La rottura è caratterizzata
da distorsioni e parziale strappo del metallo base. Se il distacco è causato da sollecitazioni a
trazione la zona di rottura avrà aspetto granulare cristallino, se dovuto invece a sollecitazioni
di taglio la suddetta zona avrà aspetto metallico chiaro parzialmente frastagliato.

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RISERVATO

Fig. 4 e 5 – sbottonatura, mediante leva, di tubo saldato di testa, con strappo del
materiale base, conforme

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0.00031 Modif.

Fig. 6 e 7 – sbottonatura di piastra, con formazione di sporgenza di materiale (nocciolo fuso) e sulla
controparte di un foro, conforme

3.5.3
Controllo resistenza al taglio
Applicare alle viti/dadi un momento torcente, in modo che la coppia applicata reagisca totalmente
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attraverso la saldatura di unione con la lamiera e rilevare le seguenti coppie:

coppia minima di distacco * (Prova DISTRUTTIVA) E’ la coppia al di sopra della quale è


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accettabile la rottura della saldatura.

coppia di controllo produttivo (NON DISTRUTTIVA) E’ la coppia da utilizzare per il controllo


durante l’attività produttiva.

I valori di coppia minima di distacco e la coppia da utilizzare per il controllo in produzione sono
indicati, in funzione del diametro nominale, in Tabella 1.
RISERVATO

Nelle Figure 4, 5 e 6 viene schematizzato l’esempio di prova nelle diverse configurazioni di impiego.

* : La prova o il controllo contrassegnato con questo simbolo interessa principalmente la messa a


punto del processo; lo Stabilimento di produzione è interessato solo saltuariamente e a discrezione
della Qualità di Stabilimento.

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4
DOCUMENTI RICHIAMATI NEL TESTO
10143 (TPM); 10453 (TPM); 00920/02; 50210.

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