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NORMA DI

Fiat Group PROGETTO


GIUNTI SALDATI O BRASATI
Automobiles 00920
normazione Classificazione e indicazione a disegno Pagina:Foglio
1 di 7 1
Data: 19/03/2010
CUCCO MASSIMO
MAGGI STEFANO

FINALITA’

TFO
La presente norma fornisce un orientamento di massima nella scelta del tipo di saldatura o brasatura,

Classe
delle caratteristiche dimensionali e di forma in funzione delle condizioni di impiego e delle esigenze di
progetto dei giunti saldati in materiali metallici.

-
Mod.
Supervisore
Gestore

3
Edizione
Modifica Data Descrizione della modifica

= Apr. '83 Edizione 1 --- Nuova. (AF)

CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A.
C.R.F. - Group Materials Labs Metals & Anticorrosion
C.R.F. - Group Materials Labs Metals & Anticorrosion

09/09/04 Edizione 2 --- Modificato § 4 e B.1 . (FD)

IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTO NÈ PORTATO A


= 19/03/10 Edizione 3 --- Rivisitata completamente (DC)
RISERVATO
Ente Supervisore

IN CASO DI STAMPA LA COPIA E' DA RITENERSI NON CONTROLLATA, PERTANTO, E' NECESSARIO VERIFICARE L'AGGIORNAMENTO NELL'APPOSITO SITO WEB
Ente gestore

REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI FGA - NORMAZIONE


Pag. 2
00920 Modif.
Foglio 1

1
DEFINIZIONI

Per saldatura si intende il processo mediante il quale si uniscono pezzi metallici sotto l’azione del
calore, con o senza apporto di un materiale metallico, in modo da realizzare nei tratti di collegamento
la continuità tra i pezzi stessi.

Si suddivide in:

Saldatura autogena: saldatura che si realizza con la partecipazione attiva dei materiali da unire.

Saldatura eterogenea: quando l’unione dei due materiali avviene con un metallo d’apporto diverso e
caratterizzato da una temperatura di fusione inferiore a quella dei pezzi da unire.

2
TIPI DI SALDATURA

2.1
La saldatura può essere eseguita mediante diversi procedimenti, che in primo luogo si distinguono in:

Saldatura autogena:
a) saldatura per fusione
b) saldatura a pressione

Saldatura eterogenea
a) saldobrasatura
b) brasatura per capillarità

3
CRITERI DI SCELTA

3.1
La scelta del tipo di saldatura dipende dai materiali impiegati, dalla funzionalità e dalle dimensioni del
particolare.
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3.2
La saldabilità dei diversi materiali metallici è indicata dalle tabelle dei singoli materiali.
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3.3
La descrizione dettagliata dei vari tipi di saldatura e le loro applicabilità è riportata sulle norme:
00920/01, 00920/02 e 00920/03.

4
CLASSIFICAZIONE FUNZIONALE DEI GIUNTI
Conformemente alle norme 9.01102 e 9.01102/10, si definiscono le seguenti Classi di Importanza per
RISERVATO

le
saldature:
REPORT e CRITICA : saldature la cui mancata oppure difettosa esecuzione è correlabile con la
sicurezza o la conformità a vincoli legislativi (ex. Classe 1);

IMPORTANTE : saldature considerate molto importanti ai fini della funzionalità e/o


dell’immagine (ex. Classe 2);

SECONDARIA : tutte le altre saldature (ex. Classe 3).


Se accanto al tipo di saldatura non compare alcuna prescrizione significa che ad essa viene attribuita
la classe di importanza SECONDARIA .

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Fiat Group Automobiles Foglio 1 Modif.
00920
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TABELLA RIEPILOGATIVA DEI TIPI DI SALDATURA, DELLE NORME PROGETTATIVE, DEI


CAPITOLATI DI ACCETTABILITA’ E DELLE ABBREVIAZIONI IDENTIFICATIVE DA RIPORTARE
A DISEGNO

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00920 Modif.
Foglio 1

5.1
Rappresentazione schematica delle saldature
Sui disegni, la zona da saldare deve essere indicata chiaramente nel modo seguente:

Descrizione Rappresentazione schematica

Saldatura per fusione, brasatura


e saldobrasatura

A punti ⊖(nota 1) ⊕(nota 2) 

Elettrica per A tratti


resistenza a a rulli
sovrapposizione Continua

Saldatura per A proiezione, a scarica


pressione capacitiva

A resistenza

Di testa A scintillio

Ad attrito
 Questa rappresentazione schematica può essere usata anche per i punti di saldatura ottenuti mediante arco elettrico
schermato
in gas inerte con elettrodo con consumabile
(nota 1) per punti di saldatura a due spessori
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(nota 2) per punti di saldatura a tre spessori


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Fiat Group Automobiles Foglio 1 Modif.
00920
5.2
Simboli grafici per identificare la forma del giunto
I simboli sottoindicati definiscono la forma del cordone (per saldatura ad arco elettrico o a gas) o del
punto (per saldatura elettrica a resistenza) e devono essere indicati a disegno.

Metodo Descrizione Forma

Saldatura ad orli rilevati (spessori 1)

Saldatura ad I  (spessori > 1 2) 


Saldatura
Saldatura a V  (spessori > 2 6) 
di Testa

Per fusione Saldatura a U (spessori > 6) 

Saldatura ad angolo per parti a T ed a L (cordone posto all'interno)

Saldatura ad angolo per parti a L (cordone posto all'esterno) e parti


sovrapposte

Saldatura ad angolo simmetrica per parti a T (cordone posto all'interno)

Elettrica per a punti


resistenza a a rulli (a tratti e continua)
sovrapposizione aproiezione
Pressione 
Elettrica a resistenza
Di testa Elettrica a scintillio

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Ad attrito (frizione e inerzia)
Saldobrasatura 

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Dolce
Brasatura

per capillarità Forte

 - Quando è ritenuto necessario asportare il materiale di riporto in eccesso onde ottenere una
superficie piana, porre a disegno, con l'ausilio di una freccia rivolta verso la zona interessata, la
seguente nota "Spianare la superficie"
RISERVATO

 - Detta dimensione è riferita allo spessore più sottile dei lembi da unire, ogni lembo da accoppiare
va preparato in base al relativo spessore
 - Per questi tipi di saldatura è sufficiente riportare il simbolo schematico di cui
al § 5.1
 - Allo studio

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00920 Modif.
Foglio 1

6
TRATTAMENTI TERMICI PRE-SALDATURA (PRERISCALDO)
Limitatamente alla saldatura ad arco e a gas, nel caso di saldatura di acciai altamente legati, acciai
con tenore diC≥0,29% e nell’unione di materiali diversi, può rendersi necessario effettuare un adatto
trattamento di preriscaldo, prima della saldatura, da concordare con il Laboratorio e la Sperimenta-
zione.
7
TRATTAMENTI TERMICI POST--SALDATURA
7.1
Particolari in acciaio
Il criterio di scelta per i vari materiali in funzione della composizione, stato e trattamento termico è
indicato nel seguente prospetto.
Qualora siano richieste, le diverse soluzioni devono essere specificate a disegno.
Condizioni di materiali Trattamento termico 
da saldare
Indicazione da NOTE
Tipo
riportare a disegno

Tende ad attenuare le sole tensioni interne.


Acciai di composizione
Distensione DIST Possibilmente lo stato deve essere quello di
e stati diversi
fornitura. 
Soluzione adottata per omogeneizzare la struttura
Acciai di composizione
Normalizzazione NORM interna. Questo metodo viene adottato per
non dissimile
particolari vitali soggetti a fatica.

Da adottare quando si devono contenere al minimo


le deformazioni. Le caratteristiche finali nelle zone
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saldate sono notevolmente ridotte rispetto a quelle


Acciai già bonificati Distensione DIST
non influenzate dal calore generato dalla saldatura.
La temperatura di distensione deve essere inferiore
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a quella di rinvenimento.

Da adottare per particolari di forma semplice ove sia


Acciai dotati della
necessario ripristinare totalmente le caratteristiche
medesima compo-
meccaniche nelle zone influenzate dal calore
sizione chimica o al
Bonifica BON generato dalla saldatura e per le quali le
massimo aventi le
RISERVATO

deformazioni prevedibili in conseguenza al


stesse temperature di
trattamento siano tollerabili tenendo conto del loro
trattamento termico
impiego e delle successive lavorazioni meccaniche.

Da adottare si acciai inox con C 0,03 di grandi


dimensioni, con lo scopo di riportare in soluzione i
Acciai inossidabili
Solubilizzazione SOLVE carburi Cr precipitati al bordo dei grani durante la
austenitici
saldatura. Questo trattamento non è necessario per
gli acciai stabilizzati al Ti o Nb.

 L'indicazione del trattamento termico può essere completata, se è ritenuto necessario, da una norma di produzione riferita
ad un certo particolare o gruppo di essi. La temperatura ed i tempi di permanenza a regime sono stabiliti dal Laboratorio
poiché sono funzione del materiale e della forma del particolare.
 Per gli acciai inossidabili di tipo austenitico la temperatura di distensione può essere uguale od inferiore a quella di
solubilizzazione compatibilmente con la deformabilità del pezzo.

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Pag. 7
Fiat Group Automobiles Foglio 1 Modif.
00920
7.2
Particolari in lega leggera
Qualora si voglia eseguire il trattamento termico post---saldatura sulle leghe leggere si dovrà indicare
a disegno, previa autorizzazione del Laboratorio.
Condizioni dei Trattamento termino  NOTE
materiali da saldare
Indicazione da
Tipo
riportare a disegno

Tende ad attenuare le sole tensioni


interne.
Leghe di composi- La temperatura di detto trattamento
Distensione DIST
zione e stato diversi termico non deve superare la minima
temperatura di invecchiamento dei
materiali interessati al giunto.
Da adottare per particolari di forma
semplice e per i quali le deformazioni
Leghe dotate della prevedibili siano tollerabili anche in
medesima compo- considerazione delle successive
TA
sizione o al massimo Solubilizzazione ed lavorazioni meccaniche. Detto
oppure
aventi le stesse invecchiamento trattamento termico viene eseguito
TM
temperature di trat- quando sia necessario ripristinare
tamento termico totalmente le caratteristiche
meccaniche nelle zone influenzate dal
calore generato dalla saldatura.

CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A.
 L'indicazione del trattamento termico può essere completata, se è ritenuto necessario, da una norma di produzione

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riferita ad un certo particolare o gruppo di essi. La temperatura ed i tempi di permanenza a regime sono stabiliti dal
Laboratorio poiché sono funzione del materiale e della forma del particolare.

8
INDICAZIONE A DISEGNO
8.1
Prescrizioni tassative
RISERVATO

- Classe di importanza della saldatura (§ 4)


- Tipo di saldatura (§ 5)
- Capitolato di controllo del giunto saldato (§ 5)

8.2
Prescrizioni aggiuntive, quando necessarie (Concordate da Progettazione con Laboratori e Tecnologie)
1) Rappresentazione schematica (§5.1)
2) Forma del giunto (§ 5.2)
3) Materiale d'apporto e relative tabelle
4) Preriscaldo (§ 6)
5) Trattamento termico dopo saldatura (§ 7)
6) Valori massimi o minimi di durezza consentiti nelle zone termicamente alterate.

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