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CFO
MAGGI STEFANO - stefano.maggi@crf.it
Classe
FINALITA’
-
Fornire le prescrizioni per la qualificazione e il collaudo delle viti e dei dadi per impieghi normali
(vedere la Norma 52605/01) e per impieghi speciali (Norma 52605/02, anche per viti e rivetti
Mod.
autofilettanti per quanto applicabile e non specificato a cap. 9.52605/02); per quanto riguarda la
bulloneria per impiego ad alta temperatura (Norma 52605/04) e la bulloneria in acciaio inossidabile
(Norma 52605/07), il presente capitolato può essere applicato alla verifica delle caratteristiche a
6
temperatura ambiente, sebbene in modo limitato.
Edizione
Supervisore
Autore
B Feb. '93 Edizione 3 -Aggiornato punto 8.1 - Indicazioni per gli imballaggi della bulloneria. (BM)
CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A.
04/04/00 Modificato il § 3.5.1 relativo al "Coefficiente di attrito" e modif. indicazioni al § 3.12.6 (DA)
C.R.F. - Group Materials Labs Metals & Anticorrosion
C.R.F. - Group Materials Labs Metals & Anticorrosion
14/06/02 Edizione 5 - Inserito le prove del Capitolato 9.52605/03 "Bulloneria per impieghI
IN CASO DI STAMPA LA COPIA E' DA RITENERSI NON CONTROLLATA, PERTANTO, E' NECESSARIO VERIFICARE L'AGGIORNAMENTO NELL'APPOSITO SITO WEB
La strumentazione necessaria per le prove è quella specificata dalle Norme elencate nel § "B"
1
GENERALITÀ
Il presente Capitolato riguarda le prescrizioni per la qualificazione e il collaudo delle viti e dei dadi in
acciaio con filettatura metrica a passo grosso e a passo fine, per impieghi normali e per impieghi
speciali; per quanto riguarda la bulloneria per impiego ad alta temperatura e la bulloneria in acciaio
inossidabile, il presente capitolato può essere applicato alla verifica delle caratteristiche a temperatura
ambiente, sebbene in modo limitato.
In particolare, le verifiche previste permettono di garantire le caratteristiche dei particolari utilizzati alla
temperatura ambientale (10 35 °C) e comunque entro i 150 °C. Per particolari applicazioni ad alta
temperatura, la definizione dei materiali deve essere effettuata secondo Norma 52605/04; nel caso di
applicazioni di bassa temperatura o criogeniche, la scelta del materiale più idoneo deve essere
condivisa con Progettazione e CRF-GML.
Sono esclusi dall'applicazione del presente Capitolato le viti e i particolari assimilabili che non siano sot-
toposti a carico di trazione.
2.1
Sottoporre i particolari alle verifiche ed alle prove specificate nei paragrafi seguenti, secondo quanto
indicato nei corrispondenti programmi di prova (vedere Allegato 2); confrontare i risultati con quanto
prescritto a progetto e/o sulla Scheda Tecnica del Prodotto allegata. Sono esclusi i particolari regola-
mentati da proprio capitolato.
2.2
CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A.
Ambiente di Prova (salvo diversamente prescritto)
temperatura: 10 35 C
2.3
RISERVATO
Dimensioni e tolleranze
Secondo disegno o normale; in particolare, per le tolleranze di filettatura vedere le Norme 01560 e
01561. Per le viti ed i dadi forniti con rivestimento protettivo, le dimensioni devono rientrare nei limiti di
tolleranza ammessi.
2.4
Marcatura
Verificare la rispondenza alle prescrizioni della Norma 01307 ed alle altre normative applicate.
In fase di accettazione del prodotto, non sono ammessi elementi estranei o fortemente deformati,
danneggiati o incompleti in quantità ≥ 1/1000 della numerosità del lotto.
2.5.1
Cricche di stampaggio
2.5.1.1
Viti con esagono esterno e dadi
Le cricche di stampaggio possono manifestarsi durante il taglio del filo e durante l'operazione di defor-
mazione plastica a freddo. Si manifestano localmente sul piano superiore e sui bordini rigonfiati della
testa delle viti e sui piani di appoggio e laterali dei dadi. Esempi di tali difetti sono riportati nella Figura 1
per le viti e nella Figura 2 per i dadi.
Per le viti, le cricche non possono avere lunghezza maggiore del diametro nominale d della vite e
profondità maggiore di 0,2 + 0,01*d (in mm), se sono situate sulla faccia superiore della testa; se sono
invece situate sui bordi rigonfiati della testa, sono ammesse cricche con profondità minore di 0,25 +
0,02*d (in mm) e lunghezza minore dell'altezza dei bordi. Per i dadi, le cricche sono ammesse se il
dado supera la prova di allargamento (vedere il § 2.21).
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IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTO NÈ PORTATO A
Figura 1
RISERVATO
Figura 2
a) sulla superficie della testa purché la loro profondità sia 0,03*D (con D diametro della testa) oppure
0,13 mm (considerare il valore maggiore), e non abbiano lunghezza superiore alla metà della
distanza tra il bordo della sede di manovra ed il bordo periferico della testa, o non abbiano origine dal
bordo periferico della testa ed i loro sensi di propagazione tendano ad incontrarsi (vedere Figura a).
b) nel piano di appoggio o nel raccordo sotto testa, purché siano longitudinali e la loro profondità sia
0,03*D oppure ≤ 0,13 mm (considerare il valore maggiore) (vedere Figura b e Figura c).
c) sulla superficie esterna laterale della testa, purché la loro profondità non sia maggiore di 0,06*D
oppure 0,16 mm (considerare il valore maggiore) (vedere Figura b e Figura c).
d) sulla sede di manovra, purché non siano situate sul fondo della parete dell'esagono incassato o entro
0,30*t da quest'ultimo (essendo t la profondità della cava), e non abbiano lunghezza maggiore di
0,25*t, né profondità > 0,03*D oppure 0,13 mm (considerare il valore maggiore) (vedere Figura d).
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RISERVATO
2.5.2
Screpolature di stampaggio
Le screpolature sono fessurazioni del materiale dovute ad eccessiva deformazione o insufficiente de-
formabilità plastica del materiale; a volte sono dovute all'esaltazione da parte dello stampaggio di difetti
preesistenti nel materiale. Possono manifestarsi specialmente ai bordi di viti flangiate e comunque sulla
superficie della testa; esempi di screpolature sono riportati nella Figura 3 per le viti e nella Figura 4 per
i dadi.
Per le viti, se posizionate sul bordino, sono considerate accettabili le screpolature di profondità inferiore
a 0,08 + 0,012*D (in mm), dove D è il diametro del bordino; viene ammessa sempre sul bordino una
sola screpolatura di profondità massima di 0,15 + 0,025*D (in mm). Sui lati della testa esagonale e sulla
Figura 3 Figura 4
2.5.3
Butterature
Le butterature sono concavità poco profonde sulla superficie della vite o del dado dovute al mancato
riempimento di materiale; esempi sono riportati nella Figura 5 per le viti e nella Figura 6 per i dadi.
Sono ammesse butterature sulla zona di appoggio della testa della vite o sulla zona di appoggio dei
piani dei dadi, se la loro profondità non supera 0,25 mm e se la loro area totale non supera il 5 % della
superficie effettiva d'appoggio. Sono ammesse butterature sulle altre superfici, purchè la loro profondità
non superi 0,25 mm, ad esclusione della filettatura.
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Figura 5
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Figura 6
2.5.4
Ripiegature
Le ripiegature sono sovrapposizioni superficiali di materiale.
2.5.4.2
Ripiegature di rullatura del filetto
Tale tipologia di difetto richiede il controllo micrografico ad elevati ingrandimenti, almeno pari a 100x. Il
particolare deve essere sezionato lungo un piano longitudinale diametrale della vite, in corrispondenza
del filetto; il campione deve essere preparato secondo la corretta pratica metallografica, come indicato a
Norma 50210.
non
non
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Figura 7
RISERVATO
Figura 8
Nel caso dei dadi e degli organi affini, sono ammesse ripiegature sulla cresta dei filetti di profondità
inferiore a 0,4H (H detto anche H1 – vedere Norma 01504 per la determinazione del suo valore in
funzione del passo P), come riportato in Figura 10; é ammessa la presenza di cavità aperte e la
parziale incompletezza del primo filetto, purché tale condizione consenta comunque la corretta
imboccatura e serraggio della vite.
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Figura 9
RISERVATO
Figura 10
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Figura 11
RISERVATO
2.5.6 Figura 12
Figura 13
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Figura 14
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Tabella 1
2.5.7
Ammaccature ed incisioni
Le ammaccature e le incisioni sono piccole deformazioni e discontinuità locali superficiali della vite o del
dado; esempi sono riportati in Figura 15 per le viti e in Figura 16 per i dadi.
Sono ammesse ammaccature sul filetto purchè si possa avvitare il calibro filettato ad anello o a
tampone passa, esercitando una coppia massima in Nmm pari a 0,01*Fm*d (per le viti) e pari a
0,01*Rd*Sr*D (per i dadi); in particolare:
Ammaccature ed incisioni in altri punti della vite o del dado sono accettabili, ad esclusione di quelle
interessanti il piano di appoggio.
Figura 15 Figura 16
Tabella 2
2.6
Esame magnetoscopico (richiesto solo in fase di qualificazione e in caso di contestazione)
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L'esame deve essere eseguito in accordo alla NP 0.00024/01.
La conformità dei particolari deve essere valutata secondo i medesimi criteri applicati all'esame visivo;
nei casi dubbi, si richiede di definire la tipologia e la dimensione dei difetti eseguendo una sezione ad
2.7
Esame ai liquidi penetranti (richiesto solo in fase di qualificazione e in caso di contestazione)
Laddove, a causa della geometria / dimensione del particolare, o del tipo di materiale utilizzato, o della
RISERVATO
disponibilità, non sia possibile eseguire il controllo magnetoscopico, il Fornitore può verificare la confor-
mità superficiale dei particolari utilizzando il metodo dei liquidi penetranti, secondo Norma 0.00025/01.
La conformità dei particolari deve essere valutata secondo i medesimi criteri applicati all'esame visivo;
nei casi dubbi, si richiede di definire la tipologia e la dimensione dei difetti eseguendo una sezione ad
essi normale e misurandone l'entità con oculare micrometrico o con metodo micrografico.
2.8
Verifica andamento fibre (solo per viti stampate a freddo)
Verificare l'andamento delle fibre, in particolare nelle zone di raccordo fra la testa e il gambo, mediante
attacco macrografico; il particolare deve essere sezionato lungo un piano longitudinale diametrale, deve
essere preparato secondo la corretta pratica metallografica di Norma 50210 ed attaccato chimicamente.
L'andamento deve risultare regolare (continuo e concavo rispetto all'asse del pezzo), senza ripiegature
o interruzioni (vedere Figura 17). Nel caso sia richiesta a progetto la ripresa di lavorazione meccanica
Figura 17 Figura 18
2.9
Composizione chimica
Verificare il rispetto dei limiti indicati a Norma 52605 (e seguenti) per la classe / materiale prescritto o
riportati sul disegno specifico.
2.10
Esame micrografico
Eseguire l’analisi microstrutturale del particolare, realizzando un provino micrografico secondo quanto
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prescritto a Norma 50210. Verificarne la conformità a quanto richiesto per la specifica classe di
resistenza a Norma 52605 (e seguenti) o a quanto indicato a disegno.
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2.11
Verifica di decarburazione / ricarburazione superficiale (solo viti bonificate)
2.11.1
RISERVATO
2.11.1.1
Viti non rullate o rullate prima del trattamento termico
La vite deve essere sezionata lungo un piano longitudinale diametrale, in corrispondenza del filetto; il
campione deve essere preparato secondo la corretta pratica metallografica ed attaccato con soluzione
NITAL al 3% (secondo quanto richiesto a Norma 50210). La valutazione deve essere eseguita con
microscopio ottico con un ingrandimento pari ad almeno 100X.
La profondità minima della zona non decarburata deve risultare pari a E, così come definita sulla base
del parametro dimensionale h3 e della classe funzionale di appartenenza del particolare; i suoi valori
sono riportati per i vari passi sulla Tabella 3, che indica anche i corrispondenti valori massimi di
decarburazione ammessa. Inoltre, la Figura 19 definisce la grandezza G, la massima decarburazione
totale ammessa, misurata in corrispondenza del diametro medio della vite.
Figura 19
Tabella 3
CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A.
0,35 0,215 0,143 0,161 0,021 0,016
0,4 0,245 0,164 0,184 0,024 0,019
0,45 0,276 0,184 0,207 0,027 0,021
2.11.2.1
Viti non rullate o rullate prima del trattamento termico (con passo 1 mm)
La preparazione del campione deve essere eseguita come al precedente § 2.11.1.1, ma senza attacco
chimico. Con riferimento alla Figura 20, effettuare il rilievo di microdurezza HV0,3 nelle posizioni 1, 2 e
3, secondo quanto richiesto a Norma UNI EN ISO 6507-1.
Se HV1 - HV2 30 HV, il livello di decarburazione è accettabile; se HV3 - HV1 30 HV, il livello di
ricarburazione è accettabile.
Figura 20
2.11.2.2
Viti rullate dopo trattamento termico
La preparazione del campione deve essere eseguita come al precedente § 2.11.1.1, ma senza attacco
chimico; in questo caso, però, deve essere osservato il tratto non filettato del gambo della vite e non
lavorato dopo bonifica. Eseguire il rilievo di microdurezza HV0,3 secondo Norma UNI EN ISO 6507-1 a
CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A.
2.12
Prova di durezza superficiale
Laddove non sia diversamente indicato, la prova deve essere eseguita sull'asse della vite alla sua
RISERVATO
estremità o su uno dei piani di appoggio del dado, dopo aver asportato l'eventuale rivestimento e le
irregolarità superficiali locali; durante la prova non si devono verificare inflessioni laterali. Generalmente
il test deve essere eseguito con metodo Rockwell, secondo Norma UNI EN ISO 6508-1; in caso di con-
testazione, é determinante la prova Vickers, eseguita in accordo alla Norma UNI EN ISO 6507-1.
La prova deve essere valutata in base ai limiti definiti per la classe di resistenza specificata a Norma
52605 (e seguenti) o sulla base dell’intervallo definito sul disegno specifico.
2.13
Prova di durezza a cuore
La prova deve essere eseguita su provino micrografico lucidato, come richiesto a Norma 50210; la
durezza deve essere misurata in scala Vickers HV10, secondo quanto previsto a Norma UNI EN ISO
6507-1.
Il valore rilevato deve rientrare nei limiti definiti per la classe di resistenza specificata a Norma 52605 (e
seguenti) o nell’intervallo definito sul disegno specifico.
2.15
Prova di trazione su provetta (solo per viti)
Ove possibile, la prova di trazione va eseguita su una provetta tonda proporzionale realizzata dal
componente; la Figura 21 richiama la geometria della provetta. Per la preparazione delle provette da
viti bonificate di diametro di filettatura maggiore di 16 mm, non è ammessa una riduzione del diametro
del gambo superiore al 25%.
Al termine della prova, eseguita in accordo alla Norma UNI EN ISO 6892-1, verificare la rispondenza
dei valori di Rm, Rs / Rp0,2 e A alle prescrizioni della Norma 52605 (e seguenti) o ai limiti prescritti sul
disegno specifico.
CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A.
d: il diametro nominale di filettatura della vite
Figura 21
2.16
Prova di carico su vite
La prova consiste nel disporre la vite in una apparecchiatura simile a quella raffigurata in Figura 22 o
comunque in grado di svolgere correttamente il test secondo quanto richiesto di seguito. Il carico di
prova deve essere applicato assialmente alla vite con una macchina dotata di morsetti autoallineanti,
oppure con il dispositivo illustrato in Figura 22, costituito essenzialmente da: una cavità anulare (1),
dove la pressione dell’olio si trasforma nel carico sulla vite; un manometro (2) con divisioni di 10 N, per
misurare detto carico; due comparatori (3), per misurare gli allungamenti. I fori passanti D attraverso cui
viene inserita la vite devono corrispondere alla serie fine Norma 01389. La lunghezza del filetto libero
Per le viti prigioniere si deve usare come testa un dado o altro elemento idoneo, avvitato fino al fondo
della filettatura a passo più fine; qualora entrambe le filettature siano a passo uguale, l'elemento
sostitutivo della testa deve essere avvitato fino al fondo della filettatura sul lato radice. Il carico unitario
di prova previsto é quello corrispondente al diametro della filettatura a sezione resistente minore.
In caso di contestazione, prima di passare al programma di prova A (Allegato 2), occorre verificare il
carico di prova con la dimensione effettiva di d2 e d3, anziché con i valori nominali della sezione
resistente Sr riportati nelle Tabelle 4 e 5; si possono infatti avere variazioni di sezione che, a seconda
del diametro, possono raggiungere valori fino al 10 % minori di quelli della Sr nominale.
Si ricorda che la sezione resistente è definita come:
2
d2 d3
Sr
4 2
dove:
d2 è il diametro medio nominale,
d3 è il diametro di nocciolo nominale.
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Figura 22
Tabella 4
Valori dei carichi di prova in N per viti con filettatura metrica a passo grosso (Norma 01560)
CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A.
Tabella 5
Valori dei carichi di prova in N per viti con filettatura metrica a passo fine (Norma 01507)
Il carico di prova deve essere applicato assialmente alla spina filettata di prova, per esempio su una
macchina di prova a trazione.
La prova deve essere considerata positiva se non si sono verificati strappi dei filetti, rotture o screpola-
ture. I particolari devono potersi svitare manualmente; é ammesso di poter iniziare lo sviamento (mezzo
giro) mediante chiave.
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Figura 23
Tabella 6
Valori dei carichi di prova in N per dadi con filettatura metrica a passo grosso (Norma 01506)
CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A.
Tabella 7
Alla vite si deve applicare il carico di rottura minimo Fm previsto nelle Tabelle 8 e 9 per la classe di
resistenza in esame. La prova deve essere considerata positiva se si verifica la rottura del nocciolo
della vite; nel caso invece si verifichi lo strappo del filetto o la rottura si localizzi nella zona di raccordo
fra la testa e il gambo, il test deve essere considerato negativo.
In caso di contestazione, senza ricorrere alla prova di trazione su provetta, occorre verificare il carico di
rottura minimo con la dimensione effettiva di d2 ed3, anziché con i valori nominali della sezione Sr
riportati nei Tabelle 8 e 9, poiché si possono avere variazioni di sezione che, a seconda dei diametri,
possono corrispondere a valori fino al 10 % inferiori a quelli della sezione resistente Sr nominale.
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Figura 24
Tabella 8
Valori dei carichi di rottura Fm minimi in N per viti con filettatura a passo grosso (Norma 01506)
CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A.
Tabella 9
Valori dei carichi di rottura Fm minimi in N per viti con filettatura a passo fine (Norma 01507)
Il particolare deve essere sottoposto a trazione assiale fino a rottura. La prova è positiva se il carico
unitario di rottura Fm rientra nei limiti prescritti per la classe di resistenza in esame nelle Tabelle 8 e 9.
Salvo altrimenti specificato a disegno, la rottura non deve mai avvenire nella zona di raccordo fra testa
e gambo; per le viti con gambo completamente filettato, la rottura può iniziare nella parte filettata e pro-
pagare nel raccordo sotto testa.
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Figura 25 Figura 26
Tabella 10
Dimensioni del dispositivo per la prova di trazione con appoggio obliquo
RISERVATO
Piegare la testa della vite dell'angolo 90° - β mediante alcuni colpi di martello. La prova è positiva se
non appaiono rotture o screpolature nella zona di raccordo fra testa e gambo. Per le viti con gambo
completamente filettato, la rottura o le screpolature possono apparire sul primo filetto sotto testa, a
condizione che la testa non sia completamente staccata.
Figura 27
Tabella 11
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2.21
Il carico deve essere applicato in modo lento e continuo, lungo l'asse del mandrino. La misura
RISERVATO
dell'allargamento percentuale permanente viene fatta con un mandrino conico di misurazione secondo
la Figura 29 e la lettura deve essere eseguita sulla sezione diametrale più piccola, dopo aver infilato il
mandrino sul dado allargato con la sola pressione della mano.
Per dadi che presentano difetti superficiali occorre distinguere due casi:
- dadi con cricche di tempra: non sono ammessi questi difetti, anche se dovesse risultare positiva la
prova di allargamento percentuale;
- dadi con qualsiasi altro difetto superficiale: sono ammessi se superano la prova di allargamento
percentuale.
Figura 28 Figura 29
RISERVATO
2.22
Prova di resistenza sotto tensione (solo per viti di classe 10.9 e 12.9 in CF1)
Sollecitare 8 viti complete del rivestimento prescritto ai carichi riportati nella Tabella 12, serrandole con
un dado di classe corrispondente su anelli rigidi di acciaio trattato con durezza 41 - 45 HRC e superfici
piane, parallele e rettificate. Si dovranno adottare chiavi tarate aventi precisione del ± 5 %; la coppia di
serraggio dovrà essere predeterminata di volta in volta chiudendo una vite su dinamometro. La
filettatura delle viti e le superfici di appoggio dei dadi dovranno essere lubrificate con olio grafitato.
Qualora il gambo non filettato sia di diametro inferiore al diametro della sezione resistente, i carichi
dovranno essere ridotti in proporzione della variazione della sezione stessa.
Le viti così serrate devono essere lasciate in camera termostatata a -20 ± 1 °C per 24 h; al termine della
prova non si deve riscontrare alcuna rottura.
Tabella 12
Carichi per prova di resistenza sotto tensione
CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A.
24 3 353 222000 267000
24 2 384 242000 290000
2.23
Verifica del rivestimento superficiale
Eseguire le verifiche previste per il rivestimento richiesto a disegno o sulla tabella del normale. Le
caratteristiche ottenute devono rientrare nelle prescrizioni dei relativi Capitolati.
I crateri sono considerati ammissibili se presentano una profondità massima non superiore a 15 µm. Nel
caso di viti di particolare impegno / importanza (sottoposte a forti sollecitazioni di fatica meccanica), tali
difetti sono ammessi fino ad una profondità massima di 5 µm; in particolare, le applicazioni motore sono
le seguenti:
2.24
Verifica del coefficiente d'attrito globale
Salvo altrimenti specificato a disegno, il valore del coefficiente d'attrito globale, rilevato secondo la
Norma 7.G0114, deve rientrare nei limiti prescritti dai Capitolati dei rivestimenti superficiali. In assenza
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di indicazioni, il suo valore, rilevato secondo la Norma 7.G0114, deve rientrare nei limiti 0,12 ÷ 0,30.
Per il valore rilevato sotto la testa della vite o sulla parte frontale del dado è ammesso uno scostamento
max. del 30% rispetto al valore rilevato sul filetto.
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RISERVATO
3
PRESCRIZIONI PER IL CONTROLLO DELLE FORNITURE
Il controllo delle forniture deve essere effettuato secondo le prescrizioni riportate nel Capitolato 9.01102.
4
PRESCRIZIONI PER IL FORNITORE
Il Fornitore deve attenersi alle prescrizioni generali contenute nel capitolato 9.01102 ''QUALITÀ DELLE
FORNITURE".
4.1
Forniture per la qualificazione del prodotto
Il Fornitore deve presentare il quantitativo di prodotto richiesto sull'ordine di acquisto allegando il pre-
visto Certificato di Qualità e Conformità (vedi Cap. 9.01103); saranno verificate tutte le caratteristiche
prescritte sulla "Scheda Tecnica del Prodotto" allegata, relativa al tipo specifico. Non sono ammesse
"non conformità".
4.2
Forniture per la produzione
Il prodotto fornito deve essere conforme alle prescrizioni del disegno e del presente Capitolato. Nello
stabilire il tipo di processo produttivo da adottare e la severità dei collaudi, il Fornitore deve tenere conto
delle classi di importanza che la FIAT ha attribuito a ciascuna delle caratteristiche cui si riferiscono le
prescrizioni (vedere § 5).
NOTA : Sia durante la qualificazione prodotto che nel controllo delle forniture, possono essere effettuati
controlli su componente che abbia subito prove di tipo non menomativo (indicate con NM al § 6);
qualora il componente abbia subito prove menomative (M) non può più essere utilizzato per altre prove
CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A.
o controlli, se non diversamente e di volta in volta specificato.
5
PROSPETTO DELLA CLASSIFICAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
CLASSE FUNZIONALE
TIPO DI
CLASSIFICAZIONE CARATTERISTICHE (vedere Cap. 9.01102)
PROVA
Classe 1 Classe 2 Classe 3
Viti
Diametro di filettatura Importante Importante Importante NM
Dadi
Dimensioni di manovra Viti
Importante Secondaria Secondaria NM
(chiave-impronta-intaglio) Dadi
Raggio di raccordo Viti Importante Importante Secondaria NM
Dimensioni sottotesta Dadi - - - -
e tolleranze Perpendicolarità tra piano Viti Importante Importante Secondaria NM
app. testa e asse filett. Dadi - - - -
Viti Secondo il Capitolato 9.01102 se non
Altre caratteristiche NM
Dadi diversamente prescritto a disegno
Viti
Rugosità superficiale Importante Secondaria Secondaria NM
Dadi
Viti
Marcatura Critica Critica Importante NM
Dadi
Viti
Esame visivo Critica Critica Importante NM
Dadi
Viti
Esame magnetoscopico Importante Secondario Secondario NM
Dadi
Viti Importante Secondario Secondario NM
Esame ai liquidi penetranti
Dadi Importante Secondario Secondario NM
Verifica andamento fibre Critica Critica Importante M
Viti
Composizione chimica Importante Importante Secondaria M
Dadi
Viti
CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A.
Viti
Prova di durezza superficiale Importante Importante Secondaria M
Dadi
Viti
Prova di durezza a cuore Importante Importante Secondaria M
Dadi
Prova di resilienza Importante Secondaria Secondaria M
Prova di trazione su provetta Importante Secondaria Secondaria M
Viti Importante Secondaria M
Prova di carico Importante
Dadi - -
RISERVATO
CFO
Dimensioni e tolleranze - §2.3
Marcatura - §2.4
Classe
Cricche di stampaggio §2.5.1 §2.5.1
Screpolature di stampaggio §2.5.2 §2.5.2
-
Butterature §2.5.3 §2.5.3
Esame visivo Ripiegature §2.5.4 §2.5.4
Mod.
Cricche di tempra §2.5.5 §2.5.5
6
Rigature §2.5.6 §2.5.6
Ammaccature e incisioni §2.5.7 §2.5.7
Edizione
Esame magnetoscopico 0.00024/01 2.6
Esame ai liquidi penetranti 0.00025/01 2.7
Verifica andamento fibre §2.8 e 50210 2.8
Composizione chimica - §2.9
Esame micrografico 50210 §2.10
Metodo microscopico §2.11.1 §2.11.1
Verifica di decarb. / ricarb.
Metodo microdurezza §2.11.2 §2.11.2
§2.12 e
Prova di durezza superficiale UNI EN ISO 6507-1 e §2.12
CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A.
UNI EN ISO 6508-1
§2.13 e 50210 e
Prova di durezza a cuore §2.13
§2.14 e
Prova di resilienza §2.14
UNI EN 10045-1
§2.15 e
Prova di trazione su provetta §2.15
UNI ISO 6892-1
CFO
Programma di Prova
A B
Classe
MODALITÀ
CARATTERISTICA
DI CLASSE DI RESISTENZA
PROVA
(¡)
8.8 R40IND 8.8 22H
-
R40RCT 4.8 R40RCT R50SD
5.8 10.9 R50IND 5.8 10.9 12.9 33H
R50RCT 14H R50RCT STAB
12.9 R80IND R80SD 45H
Mod.
Prova di trazione su
provetta §
Carico unitario di
6
rottura
Prova di trazione su
§ J J
Edizione
vite
Resistenza al Prova di
carico di prova carico §
Prova di trazione su
Allungamento
provetta §
Durezza Vickers § J J J J J J
Durezza Rockwell § J J
CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A.
Carico unitario di Prova di trazione
rottura con con appoggio §
appoggio obliquo obliquo
(¡) Di regola la prova di trazione viene eseguita per quanto possibile su vite intera; la provetta viene
impiegata per la determinazione di caratteristiche che non si possono ottenere con sufficiente
approssimazione mediante la prova su vite intera e comunque in caso di contestazione della prova
su vite intera e nei casi di incertezza.
Programma A
E' valido quale programma di prova per viti con sezione del gambo minore della sezione resistente,
oppure per provette ricavate da viti aventi sezioni del gambo minore della sezione resistente.
Programma B
E' valido quale programma normale di prove per viti aventi sezione del gambo maggiore o uguale alla
sezione resistente oppure per viti interamente filettate e per ribattini. In ogni caso, le viti controllate
secondo il programma B devono superare le prove del programma A, sempre che queste siano
eseguibili.
La prova contrassegnata con è decisiva per il giudizio delle caratteristiche meccaniche di una vite.
Nel caso che il committente desideri eseguire delle prove di accettazione ridotte, le prove
contrassegnate con possono essere sostituite con quelle contrassegnate con J.
In caso d'incertezza sono tuttavia determinanti le prove contrassegnate con , sempre che la loro
esecuzione non sia impossibile per ragioni dimensionali, per esempio viti troppo corte o viti con diametri
di filettatura troppo grandi. In tal caso la prova contrassegnata con J è decisiva.
Solamente dopo accordi particolari possono essere eseguite le prove contrassegnate con , inoltre
queste prove possono essere anche impiegate al posto di quelle contrassegnate con .
Dadi
Le prove da eseguire per il controllo delle caratteristiche sono le seguenti:
CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A.
- Rilievo del coefficiente di attrito globale (vedere il § ), ad eccezione dei dadi R40 SD, R50 SD e 8 SD.