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PAESAGGISTICA NOTTURNA

La paesaggistica notturan di ambientazioni piu o meno illuminate da luce artificiale (borghi, citta’,
strade, ecc.) segue piu o meno le stesse direttive della paesaggistica diurna. Fondamentalmente,
togliendo luce, si deve sottostare alle regole di cui abbiamo gia parlato.

Mantenendo il diaframma intorno ad f5.6/f8, ma avendo meno luce, si dovranno di conseguenza alzare i
tempi di scatto, a volte anche di molto. Per cercare di mantenere i tempi di scatto relativamente bassi, si
possono alzare gli ISO. Naturalmente, siccome lo scopo della paesaggistica e’ comunque creare foto da
“cartolina”, gli ISO non potranno essere eccessivi, direi non superiori a 400/640.

Siccome l’otturatore puo’ essere regolato solo fino a 30”, qualora questo tempo non ci bastasse,
subentra una nuova modalita’ della fotocamera che non abbiamo ancora menzionato. La modalita’ di
scatto B (o BULB). Utilizzando questa modalita’, saremo noi manualmente a decidere i tempi di scatto.
Non regolandoli con un valore, bensi’ azionando manualmente l’otturatore premendo il pulsante di
scatto per tutto il tempo che riterremo necessario. Tale modalita’ viene spesso azionata tramite
dispositivi wireless oppure tramite telecomando remoto in modo tale da non trasmettere vibrazioni alla
macchinetta con la nostra mano.
Altra situazione invece per le foto del cielo stellato e della via lattea.
Queste sono foto stupende e relativamente facili da realizzare in ambienti con bassissimo inquinamento
luminoso. Qui si scatta completamente in manuale. La messa a fuoco sara’ anch’essa manuale su infinito
poiche’ la macchina, nel buio quasi totale, non riesce a mettere a fuoco automaticamente.
Il diaframma dovra’ necessariamente essere al di sotto di f2.8 e la focale dovra’ per forza essere un
super grandangolare.

Diverse cose qui entrano in ballo per la riuscita di una buona foto: la nitidezza della lente, la tendenza al
COMA di questa, l’ABERRAZIONE CROMATICA, la necessita’ di scattare in IPERFOCALE, ecc.

Stelle con COMA Aberrazione Cromatica


Non mi dilungo a descrivere nei minimi dettagli tutte queste tecniche poiche’ ci vorrebbero dieci capitoli
per soddisfare tutti i punti chiave. Riporto qualche esempio di seguito.
Puntualizzo solo che ogni obiettivo ha una resa diversa tra il centro del frame e gli angoli. La qualita’ di
una lente si capisce analizzanto in primo luogo la presenza o meno di difetti agli angoli del frame, punti
in cui ogni problema si manifesta prima che al centro.

FLARE, COMA, ABERRAZIONE CROMATICA, DISTORSIONI, PERDITA DI NITIDEZZA, sono tutti elementi
che vengono analizzati per capire la qualita’ di una lente.

FOTO DI FAUNA (e SPORT) E FLORA (e MACRO)

Le foto di flora sono facilmente classificabili e spesso rientrano in altri generi. Siccome le piante ed i fiori
stanno piu o meno immobili, daranno al fotografo il tempo necessario a capire come meglio fotografarli.
Di questo genere fotografico fa spesso parte anche la fotografia MACRO. Questo tipo di foto sono
riprese estremamente ravvicinate di un soggetto tanto da evidenziarne particolari quasi invisibili ad
occhio nudo. Sono permesse tramite l’uso di lenti apposite ed attrezzature di illuminazione adeguate.

Per quanto riguarda le foto di Fauna, sia terrestre che Avifauna, il discorso cambia. Qui si scatta quasi
sempre con focali Supertele o comunque superiori ai 200mm. Siccome gli animali (e gli sportivi) non
stanno fermi ed e’ molto piu bello immortalare situazioni dinamiche, si ha bisogno di scattare con tempi
molto rapidi. Di conseguenza serve molta luce ed un diaframma ampio.

Qui e’ dove troviamo le lenti piu costose in assoluto. Le serie professionali di lenti che vanno dai 300mm
in su, partono dai 5000 Euro fino ad arrivare ai 20.000 e piu. Naturalmente dei risultati eccellenti
possono essere raggiunti anche con lenti amatoriali che costano poco piu di 200 Euro. Basta saperle
usare ed avere le condizioni giuste, oppure crearsele.

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