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OTTOBRE 2010
MARZO 2014
fotografare
fotografare pagina

novità ®
tre
fotografare novità, pubblicazione
mensile. Reg. Tribunale di Roma
N. 14613 del 28/6/1972. Fotografare srl.
Iscritta al ROC al N. 19263.

Fotografia: quale futuro?


ANNO 5 - N° 3
MARZO 2014

DIRETTORE RESPONSABILE
Amerigo Bruni

HANNO COLLABORATO:
Elisa Contessotto, Glauco Dattini,
U n paio di novità complessive, che riguardano la tecnologia applicata alla
fotografia, sul mercato fotografico stanno evidenziandosi, tra le altre, in
maniera particolarmente vistosa, e sembrano prospettare universi futuribili tutto
Alessandra Diamanti,
Giovanni Di Miceli, Francesco Lerteri, sommato abbastanza inaspettati, almeno per qualcuno (noi lo avevamo abbon-
Marco Serri, Matteo Virili
dantemente previsto). La prima consiste nel lancio sul mercato (per la precisione,
IMPAGINAZIONE E GRAFICA: il 7 febbraio scorso) di una nuova fotocamera Panasonic, la Lumix GH4, che è
Alessandro Montecchi
stata dotata della tecnologia 4K video, apporto che però coinvolge complessiva-
DIREZIONE PUBBLICITÀ E MARKETING:
Patrizia Meli mente il modo di essere del prodotto anche come “still camera”, ossia macchina
amministrazione@fotografare.com fotografica: oltre alla ripresa a 4K, al sensore e al motore di elaborazione grafico,
tel. 06/8818752
cell. 366 6540221 Panasonic ha anche implementato un nuovo sistema per la messa a fuoco, che
DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE migliora la precisione della tecnologia a contrasto, da sempre nota per la sua ve-
Amerigo Bruni Editore locità. Avvertiamo, di passaggio, i nostri lettori che della tecnologia 4K trove-
Patrizia Meli
ranno una trattazione adeguata e completa nella rubrica “Alta fotografia” sul
Fotografare s.r.l.
Via Camerata Picena, 385 prossimo numero. L’altro aspetto che coinvolge nuovi prodotti sul mercato ri-
00138 Roma sponde ad un interrogativo che ci siamo già posti in questa pagina nel recente
tel. 06/8818752 - fax 06/8803658
fotografaresrl@legalmail.it passato e che sembra farsi più pressante, anche per numerosi e importanti se-
amministrazione@fotografare.com
fotografare.novita@fotografare.com gnali che provengono dalle case produttrici: la fotocamera mirrorless sta, in qual-
DISTRIBUZIONE ESCLUSIVA che misura, per sostituire la fotocamera reflex alla testa delle vendite e dei desideri
PER L’ITALIA dei fotografi? In questo senso depone, per esempio, una forte campagna pubbli-
Pieroni Distribuzione S.r.l.
Via C. Cazzaniga, 19 citaria di casa Fuji che, soprattutto in Oriente ed in Francia, propone le proprie
20132 Milano
tel. 02/25823176 - telefax 02/25823324 mirrorless come le fotocamere del futuro. “Chasseur d’Image”, la rivista francese,
DISTRIBUZIONE ESTERO
ne ha parlato a lungo. D’altronde, forse, a ben vedere la Francia non è poi un
Johnson’s International News Italia S.p.A. posto tanto sbagliato per lanciare un trend planetario. O dici Niepce (1826), o
Via Valparaiso 4 - 20144 Milano
dici Daguerre (1839), c’è poco da fare: è la Francia che ha inventato la fotografia
STAMPA
Tiber S.p.A. (e, come se non bastasse, pure il cinema, coi fratelli Lumiere). Siamo poi tanto
Via della Volta, 179 - Brescia
sicuri che tra dieci o quindici anni la fotocamera reflex non sarà, se sarà, un
ABBONAMENTI E ARRETRATI oggetto riservato al desiderio esclusivamente professionale, anche per gli alti costi
Per informazioni:
fotografare.novita@fotografare.com coinvolti? Due parole vanno spese anche per focalizzare l’attenzione su un altro
Una copia arretrata (da Gennaio 2010): euro aspetto della questione: spesso non si tiene conto che il totem del full frame è de-
9,80. L’abbonamento può iniziare in qualsiasi stinato a ridimensionarsi. Il full frame in realtà nella fotografia digitale non cor-
periodo dell’anno (12 numeri) e decorre dal
primo numero raggiungibile. Abbonamento risponde al 35mm nella fotografia analogica: semmai è un po’ come se fosse un
annuale (12 numeri) per l’Italia: euro 49;
estero via aerea: euro 76. L’abbonamento si 6x6 o un 6x9. Oggi sappiamo che, spesso, se un sensore è di alta qualità, anche
attiva con versamento su conto corrente po-
stale N. 1751731 intestato a fotografare srl - se è in formati inferiori al full frame, fa lo stesso bene le foto. E, in ogni caso, il
Via Camerata Picena, 385 - 00138 Roma, sensore full frame adesso lo mettono anche su alcune mirrorless, e il gioco è
specificando in causale l’abbonamento ri-
chiesto. L’Editore garantisce la riservatezza fatto! Ma, alla fin fine, vien fatto di pensare, se io posso fare le stesse fotografie
dei dati personali (Legge 675/96).
con una mirrorless, chi me lo fa fare di comprare una reflex? Sono comunque
Chiuso il 13/02/2014
interrogativi di non poco momento. In ogni caso, se la fotografia reflex, come
www.fotografare.com portabandiera della fotografia amatoriale, è in difficoltà, o addirittura annaspa,
Copyright fotografare s.r.l. Tutti i diritti a noi in fondo non interessa che marginalmente. Quello che ci importa, e molto,
sono riservati. Manoscritti e fotografie non
si restituiscono. È vietata la riproduzione come sempre, è solo e soltanto, in senso vasto, fotografare.
anche parziale di testi e fotografie.
Amerigo Bruni
www.fotografare.com
...il sito dove i vecchi e i nuovi fotografi si incontrano e si scambiano foto e opinioni

Fotoamatore,
professionista o semplice
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novità ®
Sommario MENSILE DI FOTOGRAFIA
ATTUALITÀ E CULTURA
ANNO 5
N. 3 MARZO 2014

In copertina: Tess Perrone

MARZO 2014
Foto di: Alessio Giuliano

RUBRICHE ■ ACCESSORI
Wacom Creative Tablet di Giovanni Di Miceli .......... 62
■ PAGINA TRE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .3 ■ USATO SICURO
■ SOMMARIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .5 Nikon D700 di Matteo Virili ............................. 80
■ FUOCO SU... Le vostre lettere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6 ■ SOFTWARE
■ PREVIEW . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .7 OnOne Perfect Photo Suite 8 di Glauco Dattini ........ 86
■ HTTP: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .9 ■ GADGET . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .94
■ NEWS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10 TECNICA
■ L’ESORDIENTE
Sara El Beshbichi: tra occhio, mente e cuore ■ STILL-LIFE
di Elisa Contessotto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .12 Le gioie più belle di Giovanni Di Miceli .................. 68
■ BACKSTAGE ■ TUTORIAL
Alessio Giuliano: lo sguardo della Minerva . . . . . . . . . . .14 Effetto 3D di Glauco Dattini ........................... 90
■ VOI AUTORI... Le vostre immagini . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
■ ALTA FOTOGRAFIA C U LT U R A
I Sensori Complementary Metal-Oxide Semiconductor


di Francesco Lerteri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
MOSTRE E CONCORSI ................................. 26 72
■ LA FOTO SVELATA
Fuoco su Mongibello di Giuseppe Torretta .......... 30
■ SCUOLA DI FOTOGRAFIA
Il soggetto: una questione di scelte di A. Diamanti . . . 32
■ LA FOTO MANCATA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97
■ SCATTO FINALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98

TEST E ACCESSORI
■ PORTFOLIO
■ TEST REFLEX Torino riflessa di Fausto Pesce ....................... 58
Nikon D610 di Matteo Virili ............................. 36 ■ FINE-ART
■ TEST MIRRORLESS L’arte della scansione di Matteo Virili . . . . . . . . . . . . . . . . 64
■ INTERVISTA
Fujifilm X-E2 di Marco Serri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
Oltre la fotografia: Nino Migliori di E. Contessotto . . . 72
■ TEST OBIETTIVO
■ FOTOGRAFIA DI PAESAGGIO
Fuji XF 18-55mm f/2.8-4 La natura diventa arte nelle immagini di Axel Hütte
di Marco Serri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48 di Giovanni Di Miceli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76
■ TEST MIRRORLESS ■ LIBRI
Panasonic Lumix GM1 di Matteo Virili . . . . . . . . . . . . . . . . . 52 Sentieri selvaggi di Giovanni Di Miceli . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84

76
36 48 52 84
marzo 2014 - fotografare - 5
fuoco Diamo la priorità alle lettere brevi e di interesse generale, firmate
per esteso e complete di indirizzo del mittente (in caso di pub-
blicazione sarà indicata soltanto la città o, se richiesto, la dici-
tura “lettera firmata”). Per le email mancanti dei dati suddetti

su...
verrà riportato l’indirizzo di posta elettronica. Allegate la libera-
toria ai ritratti. Non rispondiamo privatamente.
Scrivete a: fotografare.novita@fotografare.com

PURA “fotografare” di Febbraio scor-


FOTOGRAFIA? so) parecchi sogni si sono ri-
Carissima redazione, dimensionati. Fin dal primo
sento tanto parlare, scrivere colpo d’occhio di nota che i
e dibattere di questa famosa “contro” sono in numero su-
Nikon Df retrò, vintage, o periore ai “pro”, per l’esattezza
come diavolo la volete chia- 18 contro 12. Inoltre il pun-
mare. A me non convince. E teggio finale è 81, quando quel-
a voi? Nel vostro test del nu- lo della Nikon D600 era ben
mero scorso mi siete sembrati 87. Andando a leggere in det-
un tantino troppo entusia- taglio il recensore pone l’ac-
sti... cento proprio sulle promesse
LANFRANCO BANDIERA non mantenute di “Pura foto-
RESINA (NA) grafia”. Ovviamente segnala
anche quanto c’è di buono. È Nel numero scorso, nella recensione del volume di Ada Grilli “Aurore
Carissimo Lanfranco, evidente che la qualità d’im- polari”, abbiamo dimenticato il credito della foto in alto a pag. 85:
l'aveva detto pure “Chasseur magine del sensore preso dal- Lights over Lapland, foto di Chad Blakley, 2012, Abisko, Svezia.
d'image” (gennaio 2014): spe- l’ammiraglia Nikon D4 è fuori
riamo almeno che diminuisca discussione. Inoltre fa piacere kon D610. Inoltre i redattori cambiare alcune impostazioni
il prezzo... Certo, presentare l’idea di avere la qualità del- di dpreview.com sottolineano senza togliere gli occhi dal mi-
un prodotto simile presuppone l’ammiraglia ad un prezzo in- come l’ergonomia sia tutt’altro rino e senza spostare la mano
una buona dose di incoscienza. feriore di un buon 50%. La che comoda. Per noi, la con- che sostiene l’obiettivo. Non
“Pure Photography”? Ma sia- parte elettronica sembra fun- sistenza “in mano” della ver- va poi lo sportellino che rac-
mo sicuri che, nel momento zionare ottimamente, fornendo sione “black” , sebbene dichia- chiude insieme, scelta tra l’altro
attuale del mercato fotografico, esposizioni corrette e JPG di rata in speciale lega di ma- poco pratica, batteria e scheda
sia questo il problema? La re- qualità. Invece l’autofocus non gnesio, è piuttosto “plasticosa” di memoria. Ma la migliore
censione della full frame dal risulta affatto entusiasmante. al tatto. Il corpo è comunque conclusione è in definitiva que-
sapore retrò Nikon Df da parte Stesso discorso per l’otturatore pesante e con ghiere non dove sta domanda: questa è un D4
della notissima rassegna on che si ferma ad 1/4000 secon- sarebbe meglio trovarsele a di- a metà prezzo oppure una
line dpreview.com pone l'ac- do. Ovvero le caratteristiche sposizione. Inoltre gli sblocchi D610 con un ricarico del 50%?
cento sulle promesse non man- prese dalla più economica Ni- delle ghiere rendono difficile A questa aggiungerei un’altra
tenute di "Pura fotografia". Ap- domanda: “che fine ha fatto
pena uscita la Nikon Df ha la- l’erede della D700“? Quando
sciato più di un utente in dub- l’ammiraglia si chiamava Ni-
bio, dato il suo particolare mix kon D3 c’era infatti la Nikon
di caratteristiche all’avanguar- D700 che proponeva in un
dia, di caratteristiche tipiche corpo più compatto ed abbor-
di modelli più economici e di dabile praticamente le stesse
caratteristiche dal sapore retrò. caratteristiche, incluso l’eccel-
Un evidente fritto misto che lente modulo autofocus. Oggi
rischia di non accontentare chi vuole avere il sensore dalla
nessuno. La campagna pro- Nikon D4 ha effettivamente
mozionale, la ben nota “Pure come unica alternativa “eco-
photography”, è stato poi forse nomica” la Df. E poi, ancora,
un vero autogol: in molti utenti chi ha tirato fuori quello slo-
si sono create troppe aspettative gan? “Pura fotografia”? Il
puntualmente disattese non buon, vecchio, Principe De'
appena è stata ufficializzata Curtis, in arte Totò, avrebbe
la scheda tecnica. Poi, dato senz’altro detto: “Ma mi faccia
che noi l’abbiamo provata (vedi il piacere...!” ■

6 - fotografare - marzo 2014


pre-
view
Panasonic torna alla ribalta
con la nuova top di gamma
Lumix GH4, che porta
molte migliorie nell’autofocus e
permette di registrare
video anche in 4K, risoluzione
quattro volte superiore al Full HD.

y PANASONIC LUMIX GH4 vamento del contrasto, di capire in che SCHEDA TECNICA

A bbiamo avuto modo di toccare con


mano un modello di pre-produzione
della prossima mirrorless top di gamma
direzione il motore AF deve muovere il
gruppo di lenti destinate alla messa a
fuoco. Questa tecnologia si basa su una
DIMENSIONI MM/PESO G: 133x93x84 / 560.
INNESTO OBIETTIVI: baionetta Micro Quattro Terzi.
ELEMENTO SENSIBILE: CMOS Quattro Terzi da 17,3x13mm
con 16 Mp
Panasonic, la GH4. Il sensore è un Quattro triangolazione tra uno scatto a fuoco e STABILIZZATORE SUL SENSORE: no.
RISOLUZIONE MIN/MAX: 1712x1712/4608x3456.
Terzi (17,3x13mm), poco più piccolo di due sfocati per back e front focus. Il mo- FORMATI IMMAGINE: JPEG, RAW, RAW+JPEG.
un APS-C, con 16 Megapixel. La serie GH dello non definitivo che abbiamo maneg- SENSIBILITÀ DI RIFERIMENTO: da 200 a 25600 ISO.
BILANCIAMENTO DEL BIANCO: automatico, manuale con
di Panasonic è sempre stata molto orientata giato per qualche minuto mostrava effet- 5 modalità più 4 personalizzate.
alla ripresa video oltre che a quella foto- tivamente grosse migliorie nell’AF continuo SCHERMO: Multi-touch orientabile da 3” con 1.036.000
pixel.
grafica e infatti le novità più importanti e in quello tracking, rispetto ai vecchi SUPPORTO DI MEMORIA: SD/SDHC/SDXC.
della GH4 riguardano il mondo del video, modelli. Migliorata anche la durabilità INTERFACCIA: USB 2.0, AV, mic, cuffie, HDMI, Wi-Fi con
NFC, slitta accessori.
anche se non mancano interessanti evo- del corpo macchina, con un nuovo ottu- VIDEO: 4K 4096 x 2160/24p; 4K 3840 x 2160/24p, 25p,
luzioni in campo fotografico. La GH4 è la ratore garantito per ben 200.000 scatti. 30p; Full HD 1920x1080/24p, 25p, 30p, 50p, 60p.
AUTOFOCUS: a rilevamento del contrasto su 49 aree.
prima mirrorless Panasonic a fare a meno La raffica ora arriva a ben 12fps con AF MIRINO: elettronico OLED da 2.359.000 pixel. Copertura
del filtro passa-basso per beneficiare di singolo e 7fps con AF tracking. Il buffer 100%. Ingrandimento 0,67x. Correzione diottrica.
MISURAZIONE DELLA LUCE: multicampione a 144 zone;
una maggiore nitidezza. Per l’abbattimento permette sequenze fino a 50 foto in RAW lettura multipla intelligente, spot, ponderata centrale.
dell’effetto moiré si affida ad un buon al- e 100 in JPEG. Per quanto riguarda il MODI D’ESPOSIZIONE: programmata, priorità diaframma,
priorità tempi, manuale, automatica, scene.
goritmo software (negli esempi foto e video, oltre a registrare in Full HD BRACKETING: 3, 5 o 7 scatti a passi da 1/3, 2/3 o 1 stop
video che ci sono stati mostrati l’artefatto 1920x1080pixel con molti differenti fra- CORREZIONE ESPOSIZIONE: +/-5 EV a passi di 1/3 stop.
BLOCCO ESPOSIZIONE: con tasto AF/AE Lock.
era molto ben contenuto anche nei video, me-rate, la GH4 può anche registrare in FLASH INCORPORATO: n.g. 12 (ISO 200).
ma aspettiamo di provare completamente 4K 4096x2160pixel a 24p e in 4K TEMPI: da 60sec a 1/8000sec, posa B.
SINCRO-FLASH: da 1/250 di sec
la macchina per esprimere una valuta- 3840x2160pixel a 24p, 25p, 30p. Disponibile MODI DI SCATTO: singolo, raffica fino a 12fps / 7fps con
zione). Lo sharpening, cioè l’aumento di- anche un accessorio per sfruttare il segnale AF tracking.
ALIMENTAZIONE: pila ricaricabile agli ioni di litio DMW-
gitale della nitidezza applicato sul file video “pulito” da registrare su appositi BLF19.
JPEG avviene con un nuovo algoritmo recorder professionali. Piacevoli le migliorie PREZZO E DISPONIBILITÀ: non ancora comunicati
intelligente in grado di riconoscere le zone in campo fotografico, rivoluzionarie quelle
dove non è necessario applicarlo, come le in campo video, specialmente per la
aree sfocate. Nuovo anche il sistema di politica dei prezzi. Si prevede infatti che
messa a fuoco che oltre a essere ancor il prezzo (non ancora comunicato) possa
più veloce, beneficia di una nuova tecno- essere inferiore ai 2000 euro. Presto tro-
logia che permette, anche con il solo rile- verete il test completo su fotografare. ■

marzo 2014 - fotografare - 7


pre-
view E’ arrivata una
nuovissima
mirrorless Fuji di
fascia alta, con un
mirino da dieci e
lode e il corpo
macchina
tropicalizzato.

y FUJIFILM X-T1 niche, ma anche per quel che concerne SCHEDA TECNICA

L o scorso 28 gennaio abbiamo parte-


cipato all'incontro con la stampa te-
nuto da Fuji a Milano per presentare
la fluidità sono stati fatti grandi passi
avanti. È talmente ampio che offre una
modalità rimpicciolita per favorire chi
DIMENSIONI MM/PESO G: 129x90x47 / 440.
INNESTO OBIETTIVI: Baionetta X-Mount.
ELEMENTO SENSIBILE: X-Trans CMOS da 23,6x15,6mm
con 16,3 Mp.
agli addetti ai lavori l'ultima mirrorless porta gli occhiali. La definizione di STABILIZZATORE SUL SENSORE: no.
RISOLUZIONE MIN/MAX: 1664x1664/4896x3264.
della casa, la X-T1. Dopo una serie di oltre due milioni di punti fa sì che non FORMATI IMMAGINE: JPEG, RAW, RAW+JPEG.
fotocamere che ricalcano le forme delle ci si accorga dei pixel che compongono SENSIBILITÀ DI RIFERIMENTO: da 200 a 6400 ISO, da
100 a 25600 con espansione.
fotocamere a telemetro, eccone una l'immagine, con il risultato che le im- BILANCIAMENTO DEL BIANCO: automatico, manuale
chiaramente ispirata al design delle re- magini appaiono molto naturali. Tante con 8 modalità più una personalizzata.
SCHERMO LCD: da 3,0” con 1.040.000 pixel.
flex, con il mirino elettronico situato al le ghiere di regolazione manuali (anche SUPPORTO DI MEMORIA: SD/SDHC/SDXC.
INTERFACCIA: USB 2.0, mic, HDMI, slitta accessori.
centro della fotocamera, nella stessa per ISO, cadenza di ripresa e modalità VIDEO: Full HD 1920x1080/60p,30p.
posizione in cui in una reflex trove- esposimetrica) cosa che mette la X-T1 AUTOFOCUS: ibrido a rilevamento del contrasto e di fase
su 49 punti.
remmo il mirino ottico a pentaprisma. in diretta concorrenza, almeno per il MIRINO: elettronico con 2.360.000 pixel, copertura
Ed è proprio il mirino una delle carat- design, con la reflex Nikon Df, rispetto 100%, correzione diottrica, ingrandimento 0,77×.
MISURAZIONE DELLA LUCE: TTL su 256 Zone; Multizona,
teristiche più interessanti di questa fo- alla quale ha un sensore APS-C anziché Media, Spot.
tocamera. Ciò che stupisce è innanzitutto full frame, ma non soffre di assurde li- MODI D’ESPOSIZIONE: Programma, Priorità tempi, Priorità
diaframmi, Manuale.
l'ampiezza dell'immagine, che può essere mitazioni operative come l'assenza della BRACKETING: 3 scatti a passi da 1/3 a 1 stop.
paragonata senza esagerazioni a quella modalità video, in nome di un più o CORREZIONE DELL’ESPOSIZIONE: +/-3 EV a passi di 1/3
stop.
che si aveva sulle reflex 35mm mecca- meno sensato concetto di fotografia pura. BLOCCO ESPOSIZIONE: con il pulsante AE-L.
È la prima mirrorless Fuji a essere tropi- FLASH INCORPORATO: no, ma incluso nella confezione
ng. 8 (ISO 100).
calizzata, quindi resistente a infiltrazioni TEMPI: da 30 sec. a 1/4000 di sec, posa B (fino a 60 minuti).
SINCRO-FLASH: 1/180 sec.
d'acqua, polvere e sabbia. Presto arrive- MODI DI SCATTO: singolo, raffica fino a 8 fps.
ranno delle lenti con la stessa caratteri- ALIMENTAZIONE: batteria al litio ricaricabile NP-W126.
PREZZO: 1300 euro solo corpo / 1650 con 18-55 f/2.8-4.0
stica. Il primo sarà uno zoom tuttofare
18-135mm, poi sarà la volta di un 16-55
f/2.8 e di un 55-140 f/2.8. La nostra prima
impressione è stata quella di una fotoca-
mera seria, ben costruita e ben dimen-
sionata oltre che molto intuitiva nell'uso.
Appena possibile, troverete un test com-
pleto sulle nostre pagine. ■

8 - fotografare - marzo 2014


La rubrica in cui selezioniamo per voi
i siti internet più interessanti dove
condividere e approfondire la nostra

http: comune passione per la fotografia.

y SONY WORLD
PHOTOGRAPHY AWARDS 2014

A nche quest’anno stanno per essere proclamati i vincitori


del Sony World Photography Awards, un concorso fo-
tografico che negli ultimi anni sta acquisendo sempre più
importanza. Sono già stati selezionati i finalisti tra cui si an-
noverano ben 25 nostri connazionali. Al concorso hanno
partecipato fotografi provenienti da 166 paesi, per un totale
di 139.554 immagini, segnando il record di iscrizioni nei
sette anni di storia di questo appuntamento. Nelle parole di
W.M Hunt, Presidente della Giuria d'onore, i finalisti sono foto di Bonnie Cheung
“una sana e variegata rappresentanza del panorama inter-
nazionale della fotografia contemporanea”. I vincitori assoluti verranno proclamati tra Marzo e Aprile e le foto saranno in
mostra a Londra, presso la Somerset House, dal 1° al 18 maggio. I biglietti possono già essere prenotati su www.worldphoto.org/2014exhi-
bition. Al link a destra invece si possono visualizzare le foto finaliste.
www.worldphoto.org/2014shortlist

y RITRATTI ANTICHI, VOLTI MODERNI y E VAI COL PATTERN

L a fotografa americana Victoria Will, ha realizzato una


serie di ritratti di personaggi famosi usando la tecnica
della ferrotipia. Questa antica tecnica prevede la stesa manuale
D al 2006 il fotografo e direttore artistico francese Ale-
xandre Jacques sta collezionando una corposa serie
di pattern urbani in varie città del mondo. Isolando pezzi
di un’emulsione sensibile su una lastra metallica solitamente di grattacieli o di altre architetture che presentano elementi
di ferro, da cui il geometrici ripetitivi ha creato una serie molto interessante.
nome. Colpisce il Il suo sito raccoglie solo questi scatti. Sotto una porzione
contrasto tra la della Tour Ariane a Parigi, nel modernissimo quartiere de
modernità dei La Défence.
personaggi noti
al grande pubbli-
co e l’aspetto an-
tico delle imma-
gini. A destra,
l’attore Elijah
Wood, noto per
aver interpretato
Frodo Bagging
nel Signore degli
Anelli.

www.victoriawill.com/TINTYPES www.architectural-pattern.com

marzo 2014 - fotografare - 9


news
y OLYMPUS OM-D EM-10

C on la presentazione della E-M10, Olympus vuole avvicinare alle proprie


fotocamere non solo i professionisti che hanno scelto la E-M1 ma anche
quei fotoamatori che sono comunque molto esigenti in termini qualitativi.
La OM-D E-M10 sfoggia un corpo in magnesio dall'ergonomia veramente
notevole, uno strumento che già a prima vista appare di qualità superiore pur mantenendo
dimensioni contenute, in particolare se equipaggiato dal nuovo zoom standard M.ZUIKO DIGITAL 14-42mm f/3.5-5.6 EZ
di tipo collassabile. Meno di 64mm, obiettivo compreso, è quanto misurano molte reflex tradizionali per il solo corpo. Il
mirino elettronico da 1,44 milioni di punti deriva dalla OM-D E-M5 e si avvale della Adaptive Brightness Technology
introdotta con la E-M1, una funzione che riproduce le scene così come vengono percepite dall'occhio umano, consentendo
di regolare al meglio l'esposizione. Il display, da 3", è basculante ma la novità più interessante è certamente costituita
dall'integrazione di un lampeggiatore sulla calotta. La E-M10 mantiene lo stesso sensore della E-M5 accoppiato al processore
TruePic VII utilizzato sulla OM-D E-M1. Tra le altre caratteristiche del sensore, la messa a fuoco FAST AF risulta più veloce
e passa a 81 aree di messa a fuoco che coprono l'intero campo. Tra le opzioni disponibili si trovano Small AF Target e Super
Spot AF per ridurre al minimo le dimensioni del punto di messa a fuoco. La raffica arriva a 8 fps. I prezzi, per ora solo
“internazionali”, si attestano su 700$ (solo corpo) e 800$ (in kit con l’ottica zoom 14-42mm).
www.olympus.it

y IL CMOS ARRIVA SULLE MEDIO FORMATO

H asselblad annuncia il prossimo lancio della H5D-50C, la prima macchina


fotografica digitale medio formato con sensore CMOS (finora erano
tutte CCD) dotato di 50 megapixel. Contemporanemente si mette sul mercato
anche il PhaseOne IQ250, dorso digitale anch’esso con sensore CMOS da 50
MP. Si fanno inoltre sempre più insistenti le voci del prossimo lancio da parte
di Ricoh della Pentax 645D II che userà il medesimo sensore. Sono macchine
indirizzate esclusivamente ai professionisti, per il loro ingombro, le loro
prestazioni e il loro costo. Nel caso della nuova H5D-50C, si tratta di una
macchina che in buona parte ricalca il modello esistente H5D-50. La differenza
più sostanziale sta proprio nel sensore, che è un CCD da 36,7x49,1mm con 50
MP nel modello attuale, mentre la H5D-50C userà un CMOS sempre con 50 megapixel, ma
da 33x44mm, una superficie ben più ridotta di quella dello storico formato 4,5x6cm ma comunque del 68% più ampia rispetto a
quella di un sensore full frame. Le nuove medio formato basate su CMOS offriranno maggiore velocità di scatto, una velocità di
otturazione più lunga e migliori prestazioni ISO. Il Product Manager di Hasselblad Ove Bengtson dichiara "Crediamo che sarà
una scelta molto interessante per i fotografi professionisti che preferiscono una macchina più versatile che li metta in grado di
gestire molte discipline fotografiche senza rinunciare alle immagini di alta qualità associate al marchio Hasselblad". Per il prezzo
di simili prodotti sono dolori: il modello H5D-50 si trova infatti a circa 20.900 euro, nuovo, ed è ragionevole pensare che la nuova
versione migliorata con sensore CMOS possa costare anche di più. Del dorso Phase One già si sà che costerà 25.000 euro (solo
dorso!). La Pentax 645D II, non avendo il dorso intercambiabile, potrebbe essere la più “economica” ma comunque difficilmente
si parlerà di meno di 15.000 euro. Niente perditempo quindi, ma solo professionisti pronti a investire e soprattutto ad
ammortizzare la spesa. Ma... chi paga?
www.hasselblad.it - www.phaseone.com - www.ricoh-imaging.it

10 - fotografare - marzo 2014


y TAMRON 16-300mm sua categoria (24-450mm equivalente) e compensare le vibrazioni, cioè si tratta

P er chi ancora non lo sapesse, Tamron


è un'azienda giapponese produttrice
di obiettivi per macchine fotografiche,
allo stesso tempo permetterà di scattare
da molto vicino con un fattore
d'ingrandimento 0.34x. Tamron ha deciso
della stabilizzazione. All'interno
troviamo 16 elementi organizzati in 12
gruppi. Tra i suddetti elementi troviamo
di cui Sony è il maggiore azionista: alcune d'integrare i sistemi PZD (Piezo Drive) e tre vetri Molded-Glass Aspherical,
lenti Sony Alpha sono obiettivi Tamron VC (Vibration Compensation) per un Hybrid Aspherical, due Low
rimarchiati. L'azienda aveva anche rendere ancora migliori le prestazioni di Dispersion ed un XR (Extra Refractive
acquistato il marchio Zenza Bronica che questo obiettivo multiuso “tutto in uno”. index). Inoltre è stata ideata una
però nel 2005 ha cessato la sua Il primo è un sistema di motorizzazione copertura antiriflesso di nuova
produzione di fotocamere medio per l'autofocus veloce e silenzioso che concezione che dovrebbe assicurare
formato. Tamron deve parte della sua permette l'uso manuale in ogni migliori risultati. Ecco così un obiettivo
recente fortuna agli obiettivi super-zoom. momento, mentre il secondo serve a che si può usare a una distanza minima
Negli ultimi anni ne ha realizzati parecchi di 39 centimetri per le macro, e allo stesso
e molte volte ha ottenuto buoni risultati tempo per inquadrare soggetti lontani
per il rapporto qualità/prezzo offerto da sfruttando la capacità dello zoom. Il
questi obiettivi tutto fare. Ha nel suo motore per l’autofocus si avvale, come
listino anche soluzioni professionali, ma abbiamo detto, della tecnologia Piezo
è in questo segmento che rinnova con Drive, che è capace di garantire una
più frequenza ed innovazione la propria messa a fuoco molto veloce, precisa e
offerta. Tamron ha annunciato lo silenziosa. L'obiettivo è infine progettato
sviluppo di un obiettivo “superzoom” per resistere all'umidità. Il nuovo
per reflex APS-C dotato di una notevole obiettivo Tamron come sempre sarà
escursione 18,8x. Si tratta del 16-300mm compatibile con i corpi macchina più
f/3.5-6.3 Di II VC PZD Macro, che offrirà diffusi. Per ora non si conosce la data di
un angolo insolitamente ampio per la lancio e il prezzo al pubblico.
www.tamron.com

y ZEISS TOUIT 50mm f/2.8 MACRO

I l nuovo obiettivo Touit f/2.8 da 50mm per Compact System Camera con
sensore APS-C ricorda anzitutto le prime due ottiche della gamma, introdotte
a giugno 2013, il 12mm f/2.8 e il 32mm f/1.8. Ovvero rispettivamente 50mm
f/2.8 Macro, 12mm f/2.8 e 32mm f/1.8. Questo nuovo Zeiss Touit f/2.8 Macro è
un medio tele macro con autofocus, che arricchisce la gamma con una focale
più classica e versatile: è indicato per la macro, appunto, con l'ingrandimento
massimo 1:1 (immagine riprodotta a dimensioni reali) che consente di cogliere
dettagli invisibili a occhio nudo, sottolinea Zeiss, nelle riprese ravvicinate; ma
con la focale equivalente 75mm (equivalenza che riguarda solo l'angolo di
campo) è anche un obiettivo da ritratto. E allo scopo contribuiscono il
diaframma massimo f/2.8 e il diaframma a 9 lamelle che gli consentono di
avere una forma quasi rotonda. Infine, il nuovo Zeiss Touit Macro può essere
usato per la fotografia di paesaggio, non panoramica ma concentrata su alcuni particolari. Il nuovo 2.8/50 Zeiss Touit
ha come “modelli ispiratori” due obiettivi Zeiss per reflex, entrambi della serie Makro Planar T*, il 2/100 e il 2/50 -
ovvero 100 mm f/2 e 50mm f/2 - che hanno un rapporto d'ingrandimento massimo 1:2; in questo nuovo Touit 50mm
f/2 è impiegato un elemento flottante, secondo gli standard elevatissimi della progettazione Zeiss, grazie al quale
l'obiettivo mantiene un buon rendimento nella qualità d'immagine a tutte le distanze focali; risultato a cui
contribuisce anche l'inclusione nel gruppo ottico di due elementi asferici, le lenti 3 e 4, e due a bassissima
dispersione di luce, le lenti in posizione 2 e 9. Prezzo: 755 euro.
www.zeiss.it

marzo 2014 - fotografare - 11


L'esordiente è uno spazio nuovo
dedicato esclusivamente agli

l'esordiente apprendisti fotografi under 30.


Se la fotografia è la tua passione
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Sara El Beshbichi: tra occhio, mente e cuore


Quando ti sei appassio- e trovo molto stimolante la-
nata alla fotografia? vorare con le persone e le al-
Non sono una di quelle fo- tre figure professionali.
tografe nate con la macchi- Tre elementi che caratte-
na fotografica in mano, ma rizzano la tua fotografia?
ho sempre avuto una pas- Estetica, sensualità, emozio-
sione per l'immagine e in ne.
particolare per il disegno. Un insegnamento che hai
Verso il secondo anno di Ac- ricevuto e che ti è stato
cademia - circa quattro anni utile?
fa - ho avuto il mio colpo di “Leggete, leggete, leggete.
fulmine per la fotografia Leggete qualsiasi cosa, tutto
mentre preparavo una lezio- quello che trovate, anche il
ne su David LaChapelle, per retro dello shampoo mentre
cui avevo già una segreta siete in bagno. La cultura è
passione. Da lì è stato un nelle piccole e nelle grandi
percorso veloce: ho appro- cose. Siate affamati di infor-
fondito e scoperto nomi e mazioni, anche di quelle che
immagini di cui mi sono in- possono sembrarvi inutili”.
namorata follemente, ho Sono le parole del mio pro-
scoperto nella fotografia il fessore del V anno di Liceo,
modo più congeniale che Carlo Tombola. Ero convin-
avevo per esprimere il mio ta fosse onnisciente, un po'
concetto estetico e ho stu- lo sono tutt'ora. È naturale
diato per imparare tutte le che il discorso sulla lettura
conoscenze tecniche di cui valga anche per le immagi-
avevo bisogno per esprimer- ni: guardare tante fotogra-
mi al meglio. Ora, più im- fie, quadri, film, arricchisce
magini vedo, più so che lo sguardo e affina la pro-
devo studiare e capire cosa pria sensibilità.
serve e cosa no, è uno sti- Due fotografi che ammiri?
molo costante. Se posso dire solo due nomi
Sara El Beshbichi, classe 1990, Qual è il genere fotografi- allora sono Tim Walker (è
co che preferisci? “perfettamente” epico) e
vive a Milano. Fin da bambina col-
Sicuramente la fotografia di Steven Maisel (è un camale-
tiva l'amore per il disegno e l'arte. moda e il ritratto e, in que- onte della fotografia di
Dopo aver frequentato il Liceo Arti- st'ultimo, includo il nudo, di moda, lo si riconosce lonta-
stico prosegue gli studi all'Accade- cui amo l'eleganza, la sere- no un miglio).
mia di Belle Arti di Brera. Si nità e l'equilibrio che tra- C'è una fotografia che so-
avvicina alla fotografia scoprendo smette. Nella fotografia di gni di poter realizzare?
moda nulla è lasciato al Fotografare Lady Gaga! Ma,
in essa il mezzo di comunicazione
caso, è difficile e precisa ma, stando con i piedi a terra,
ideale per le sue aspirazioni esteti- allo stesso tempo completa posso dire che ogni notte so-
che. Successivamente si iscrive al- solo se fresca e immediata. gno la foto che voglio realiz-
l'Istituto Italiano di Fotografia, dove studia e lavora come É una difficoltà che sto pro- zare ma, ogni notte è una
assistente. Dopo il diploma Sara inizia la sua avventura vando sulla mia pelle. Gli foto diversa. Sono una so-
elementi presenti in uno gnatrice, diciamo che i miei
di freelance sperimentando, fotografando e soprattutto al-
scatto di moda sono tanti e sogni sono sempre molto
lenando “occhio, mente e cuore”. tutti da tenere sotto control- scenografici. ■
www.saraelbeshbichi.com lo ma il lavoro in team aiuta di Elisa Contessotto

12 - fotografare - marzo 2014


ABBONAMENTO digitale
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backstage
professionale
Lo sguardo
della
Minerva
Alessio Giuliano ci
regala una lezione di
stile fotografico, con
scatti tradizionali ed
altri molto originali,
mescolando toni,
chiaroscuri e diversi
piani dell’inquadratura,
quasi come su un set
cinematografico.
Bisogna dire che trova
un’eccezionale
interprete in Tess
Perrone...

Q uali sono stati i tuoi


inizi nella fotogra-
fia?
Ho seguito la passione di
mio padre, che aveva anche
lui l’hobby della fotografia.
Mi divertivo quando ero più
piccolo a vedere come ap-
parivano le foto durante il
processo di sviluppo illumi-
nate dalla luce rossa della
lampada inattinica in camera
oscura. Mio padre stesso mi
ha dato le prime nozioni di
fotografia facendomi provare
la sua Nikon F, che era ana-
logica, ovviamente.
u Qual è stato il tuo primo
apparecchio fotografico?
Sicuramente proprio la Ni-
kon F di papà. Successiva-
mente, per motivi di studio,
mi sono laureto in ingegneria
informatica, e sono stato pre-
so da altri hobby, come la
musica, che mi ha assorbito
per molto tempo, e la foto-
grafia è rimasta un po’ in di-

14 - fotografare - marzo 2014


sparte, anche se giravo sem-
pre con una compattina in
tasca fotografando momenti
quotidiani, vacanze o posti
anche comuni, ma che in
quel momento mi davano
qualche sensazione. I veri
amori però non passano e
prima o poi tornano. E così
un bel giorno sono passato
in un negozio di fotografia
che trattava dell’usato e ho
trovato una occasione : una
Canon 30D con un bel 18-
55mm.
u In che modo hai imparato
la tecnica professionale?
La tecnica l’ho imparata poi
frequentando la scuola di fo-
tografia Officine Fotografi-
che di Roma. Qui ho seguito
diversi corsi da quello base
fino al corso di moda, pas- foto da scattare. Sono una In apertura, la modella Tess Perrone indossa un abito avvitato di taglio tra-
dizionale, ma realizzato con un tessuto molto particolare, con effetto ottico
sando per un corso fonda- persona molto critica verso “op” degli anni ‘70. Il fotografo ha trovato un’inquadratura non convenzionale,
mentale quello di tecniche se stessa. che valorizza abito e modella. In questa pagina, oltre a due scatti di
di illuminazione, che ha cam- u Hai usato l'attrezzatura
backstage, una foto più tradizionale, con Tess che indossa una giacca
classica a un petto aperta, ripresa alla perfezione.
biato totalmente il mio modo fotografica su pellicola? E,
di fotografare dandomi una se sì, quali apparecchi,
padronanza della “luce” e obiettivi e pellicole?
delle “ombre” che prima po- La pellicola è un po’ un ri-
tevo intuire istintivamente cordo, in realtà, tolto qualche
ma non certo controllare. esperimento di reportage fat-
Oltre ai corsi poi molti wor- to con la Nikon F di mio pa-
kshop e tanta tanta pratica dre, è un argomento che pur-
e prove sul campo. troppo non ho mai appro-
u Hai scelto definitivamente fondito, ma ho ancora tutta
la fotografia come profes- l’attrezzatura in cantina, e
sione? non è detto che prima o poi
La fotografia attualmente non la tiri fuori...
non è una mia scelta profes- u Preferisci le riprese in stu-
sionale. Credo che per arri- dio o in esterni?
vare a fare un passo del ge- Lo studio e la location esterna
nere ho ancora molte molte sono due realtà completa-

marzo 2014 - fotografare - 15


turale che tendo in quella
direzione anche se sono mol-
to affascinato dai grandi re-
portage dal mondo in stile
Steve McCurry.
u Parlaci della foto di co-
pertina e delle altre foto che
compaiono in queste pagi-
ne.
La serie di foto che compa-
iono in queste pagine sono
tratte tutte dallo stesso set
che ho realizzato presso lo
studio Oblò con la modella
Sopra, a sinistra: un primo piano di Tess Perrone ripresa di tre quarti coi capelli raccolti in alto, uno scatto classico Tess Perrone, la MakeUp Ar-
“alla Luxardo”. A destra, un momento particolare del backstage, con l’uso di schermature. Sotto, a sinistra, Tess
viene inquadrata in piano americano frontale e, a destra, con un primissimo piano ben riuscito, di sapore nettamente
tist Martina Pasqua e il pre-
cinematografico. Notare come la modella appaia diversa a seconda dell’inquadratura adottata. zioso aiuto di Nazzareno
Biondi e Marco Cecilia, amici
mente diverse. Lo studio è la luce come vuoi, orche- degli angoli, una strada, un e fotografi con cui collaboro
un luogo che mi mette sem- strando le luci continue e i ambiente o un oggetto e im- spesso. Il set fotografico è
pre un po’ alla prova perché flash a piacimento. In una mediatamente pensare a un tutto concentrato sulla mo-
è essenziale, asettico è un ripresa all’aperto personal- set. della, non ci sono elementi
foglio bianco su cui si può mente trovo più stimoli. Mi u Sei più portato alla foto- esterni di contorno o sceno-
scrivere di tutto a patto che capita spesso, andando in grafia di moda? grafie, e per quanto riguarda
tu abbia un’idea. Ha il van- giro anche per la città, di La fotografia di moda mi l’illuminazione ho utilizzato
taggio però che puoi gestire “inquadrare” con gli occhi piace e mi affascina ed è na- principalmente due setup. Il

16 - fotografare - marzo 2014


USM, Canon EF 85mm f/1.8
USM, Canon EF 50mm f/1.8,
delle quali in studio utilizzo
moltissimo l’85mm.
u Che tipo di modella pre-
ferisci?
Le modelle/i che mi danno
più soddisfazione sono quelle
persone che riescono a in-
terpretare il mood del servizio
fotografico come se fossero
dei veri e propri attori che
devono impersonare un per-
sonaggio. Questo è un aspet-
to molto importante che
contribuisce poi a far sì che
si crei un vero è proprio fee-
ling con il sottoscritto. Quan-
do si raggiunge questa intesa
le cose si semplificano, le
tensioni si sciolgono e riesco
più facilmente a comuni-
Sopra, il fotografo e la modella in un momento dello shooting. E’ lo stesso fotografo Alessio Giuliano a mettere in
evidenza come il rapporto di familiarità, il feeling che si instaura col soggetto ritratto costituisca uno degli elementi care quello che voglio dal
cardine per la riuscita della sessione di ripresa. Sotto, una difficile inquadratura in controluce, alla ricerca di un “flare” soggetto e di contro loro
che conferisca all’immagine un sapore onirico e come ovattato. Notare come in tutte le foto pubblicate, la colorazione
azzurra degli occhi di Tess, apparentemente un particolare di secondaria importanza, costituisca invece riescono bene a capire la
inevitabilmente un punto nodale dell’immagine che si va a realizzare. mia idea. A questo punto il
gioco è fatto, ma non è sem-
primo basato su due sorgenti plice ed è un aspetto dello
luminose e aiutandomi con shooting che ha molta im-
dei pannelli bianchi per al- portanza. Il tema dell’ap-
leggerire al meglio le ombre proccio al soggetto è molto
e per ottenere immagini pu- delicato.
lite e non troppo contrastate. u Prevedi che ci sia un fu-
Nel secondo ho sperimentato turo per la professione di
l’utilizzo del flare in studio, fotografo?
realizzato orientando le fonti Sto muovendo i primi passi,
luminose verso l’obiettivo in ho molto da imparare e a
modo da creare appunto l’ef- oggi ho, a mio parere, molte
fetto voluto. L’attrezzatura domande a cui devo ancora
che utilizzo è composta da rispondere prima di riuscire
un corpo macchina Canon a dare una risposta sensata
5D Mark II e ho sempre a anche a questa domanda che,
disposizione le ottiche Canon al momento, mi sembra vada
EF 70-200mm f/4L IS USM, affrontata con realismo e...
Canon EF 24-70mm f/2.8L un pizzico di speranza! ■

ALESSIO GIULIANO è nato a


Roma nell'ottobre del
1971. Ha ereditato da suo
padre l'amore per la fo-
tografia come testimo-
chi è? nianza di momenti ed
emozioni. Successiva-
mente, dopo la laurea in Ingegneria Infor-
matica, ha frequentato la scuola di foto-
grafia Officine Fotografiche di Via Libetta,
a Roma, dove ha potuto apprendere, speri-
mentare e consolidare la tecnica fotografica e lo sviluppo dell’imma-
ginazione. Ha una naturale inclinazione verso la foto di moda/fashion,
fonte di stimoli sempre nuovi che lo inducono ad una continua
ricerca visiva.
www.alessiogiuliano.com

marzo 2014 - fotografare - 17


voi Inviateci le vostre foto!
Via email: fotografare.novita@fotografare.com

autori Sul sito: www.fotografare.com/voi-autori


Sul gruppo Flickr: Fotografare Rivista

MICHELE
COSTIGLIOLA
Biella
La fotografia è
stata
evidentemente
molto
rimaneggiata in
postproduzione,
ma la scelta,
innanzitutto, della
tonalità
bianconera,
l’inquadratura ben
riuscita,
l’inserimento
ottimale della
figura in primo
piano sul terzo
sinistro, il sapore
complessivo,
quasi “narrativo”
del risultato finale
la rendono
decisamente di
ottimo livello.
Bella anche la
tridimensionalità.

AMERICO
LUCCHI
San Lorenzo
Nuovo (VT)
Una bella
ripresa macro
di un
esemplare di
imenottero che
trova il suo
nutrimento
all’interno di un
fiore. Lo
sfondo sfocato
è spesso
gradito in
questo genere
di riprese,
perchè
conferisce
all’immagine
del soggetto in
primo piano
una
dimensione
realistica.

18 - fotografare - marzo 2014


ANTONIO
CAPARCO
Scandicci (FI)
Una
inquadratura
grandangolare
dal basso a
360° non è
certo una
grande novità.
Ma la fotografia
ha il pregio di
essere
dovunque ben
illuminata e di
presentare
veramente in
una sola
immagine tutto
il complesso
tessuto di
un’architettura
urbana attuale.

MASSIMILIANO SEVERINO
Palermo
Un’immagine completamente dedicata ad illustrare un complesso arboreo molto particolare, a metà tra la
“selva oscura” e la “foresta pietrificata”. Una fotografia dal sapore letterario e dal tono fiabesco.

marzo 2014 - fotografare - 19


DAVIDE CASIRAGHI
Melzo (MI)
Un filtro “star” usato in maniera selettiva, un effetto di postproduzione, un notevole c...?
Non sappiamo bene quale sia la verità, ma lo scatto risulta equilibrato e gradevole.

MASSIMO
D'URSO
Torino
Attraverso un
elemento
architettonico
classico
sfocato, si
intravedono la
piazza e il
grattacielo.
Una
inquadratura
forse non da
manuale, ma
da vero
amatore,
perché
richiede
un occhio
allenato.

20 - fotografare - marzo 2014


MAURIZIO MARTINOZZI
Il decollo, elegante e disinvolto, di un cormorano (Phalacrocorax carbo) a pelo d’acqua è sempre uno
spettacolo da non perdere. Noto anche come marangone, può pescare pesci in immersione fino a sei metri,
anche se non lo fa quasi mai! Da noi prevalente sul Delta del Po, è una specie in protezione faunistica.

SERGIO
BATTAGLIA
Gavorrano
(GR)
Qui siamo
più nel
sogno che
nella realtà...
L’effetto
spettrale ed
evocativo
risulta molto
ben riuscito,
come molto
equilibrata è
l’immagine
complessiva.

marzo 2014 - fotografare - 21


alta
fotografia di Francesco Lerteri

I Sensori Complementary Metal-Oxide Semiconductor

C ome è stato detto nel


precedente articolo
(vedere la rivista pub-
blicata nel mese di febbraio)
il sensore di immagine o
Figura 1
larga scala di integrazione.
Il circuito base dei circuiti
integrati è l'invertitore a
transistor MOSFET. Si tratta
di una struttura circuitale
sensore ottico di una foto- costituita dalla serie di una
camera digitale è il disposi- rete di "Pull-Up" (tira Su)
tivo elettronico che converte ed una di "Pull-Down" (tira
l'immagine catturata attra- Giù): la prima implementa
verso un obiettivo in un se- il livello logico alto mentre
gnale elettrico. La cattura la seconda implementa il li-
avviene in base alla focaliz- vello logico basso. La rete
zazione dell'immagine sul di Pull-Up è costituita di
sensore piano che prende soli P-MOS, ovvero transi-
l'informazione per ciascun stor metallo-ossido-semi-
pixel (singolo punto del sen- conduttore (MOSFET) a ef-
sore) e successivamente l'im- La tecnologia CMOS è la conseguente abbattimento fetto di campo che si "ac-
magine viene opportuna- dei costi. Collegando me- cendono" solo se la tensione
più diffusa nei sensori
mente immagazzinata. Ri- diante dei reofori il wafer presente al loro gate (misu-
per fotografia digitale, e
cordiamo che le principali ad un opportuno conteni- rata rispetto al loro source)
caratteristiche del sensore ha contribuito alla sua tore avremo realizzato il cir- è minore della loro tensione
sono: la tecnologia utilizza- diffusione su vasta scala. cuito (figura 2). Con questa di soglia. Inversamente la
ta, la registrazione delle im- tecnologia si può ottenere rete di Pull-Down è costi-
magini in bianco e nero o a in un unico chip contem- tuita di soli N-MOS, ovvero
colori, la risoluzione, la sen- (silicio) detto wafer (figura poraneamente il sensore e MOSFET che si accendono
sibilità alla luce. I principali 1: il wafer nella foto non è l'elaboratore di immagini solo se la tensione presente
tipi di sensori di immagini un circuito per le fotoca- di una fotocamera. Il CMOS al loro Gate (misurata ri-
sono i CCD e i CMOS. Dei mere, ma è usato come (Complementary Metal-Oxide spetto al loro source) è mag-
CCD e delle caratteristiche esempio). Questa tecnologia Semiconductor), è un tipo giore della loro tensione di
in generale dei sensori ab- permette di costruire con- di tecnologia utilizzata in soglia come indicato in fi-
biamo parlato nel numero temporaneamente un gran- elettronica per la realizza- gura 3. Se mettiamo in in-
precedente. In questo ana- de numero di circuiti con il zione di circuiti integrati a gresso un segnale al livello
lizzeremo le caratteristiche logico “alto” il P-MOS si
dei sensori CMOS. Per poter Figura 2 comporta come un circuito
descrivere i CMOS dobbia- aperto mentre il N-MOS si
mo prima ricordare il com- comporta come un corto
ponente elettronico “tran- circuito. L'uscita viene pre-
sistor”, dal latino transfer levata dal punto centrale
resistor cioè trasformatore del circuito che si trova al
di resistenza. Questo com- potenziale zero. Possiamo
ponente digitale ci permette sintetizzare dicendo che se
di costruire dei circuiti che mettiamo un segnale al li-
realizzano degli interruttori vello alto otteniamo in uscita
molto veloci. I singoli cir- un livello basso e viceversa;
cuiti vengono creati con in questo modo abbiamo
complicati processi tecno- realizzato un circuito inver-
logici su un piccolo strato titore. Partendo da questo
di materiale semiconduttore semplice circuito possiamo

22 - fotografare - marzo 2014


costruire circuiti più com- Figura 3 cessario a trasferire i dati
plessi che ci permettono di Invertitore a CMOS al processore d’immagine
memorizzare un dato (re- sarà più lungo quando il
gistro) oppure dei più com- sensore ha dimensioni mag-
pleti circuiti integrati come giori. Sono stati studiati dei
il sensore di immagine o sensori con diversi bus dati
l'elaboratore stesso. Uno dei di uscita per trasmettere in
principali vantaggi della lo- parallelo, quindi più velo-
gica CMOS è di avere una cemente, i dati acquisiti ver-
potenza statica dissipata so il processore della foto-
molto bassa anzi idealmente camera. Alcune case costrut-
nulla. Questa caratteristica trici hanno minimizzato il
è dovuta alla complemen- problema utilizzando più
tarità dei due dispositivi di processori contemporanea-
Pull-Down (N-MOS) e di Modello Circuitale Realizzazione Chip
mente.
Pull-Up (P-MOS). Quando c) Capacità di non trattenere
è acceso il Pull-Up è spento ombre sul sensore relative
il Pull-Down, e viceversa; in immagini della fotocamera. ed infine memorizzato. Le a riprese precedenti. Questo
questo modo uno dei due Se si utilizzano i CCD la principali caratteristiche del problema si incontra pre-
dispositivi si comporta come conversione del segnale av- sensore di immagini sono: valentemente nei sensori di
un circuito aperto e la cor- viene in un chip dedicato a) La gamma dinamica. tipo CMOS; i vari costruttori
rente che circola in tutto il esterno al sensore. Nel caso Questo parametro indica adottano le più diverse stra-
dispositivo è nulla. In realtà dei CMOS i due circuiti l'ampiezza dell’intervallo di tegie per ottenere una sorta
ci sono piccole correnti di sono spesso inseriti in un luminosità che si può regi- di cancellazione elettronica
perdita (dovute alla carica unico circuito integrato visto strare prima che l’elemento del sensore fra la ripresa di
e scarica delle capacità pa- che la tecnologia utilizzata fotosensibile vada in satu- un'immagine e l'altra.
rassite, alla corrente di cor- è la stessa per tutti i singoli razione. d) Capacità del sensore di
tocircuito durante la com- elementi. Come vediamo b) Il numero di pixel. L’ele- non produrre alterazioni de-
mutazione di stato, e per nella figura 5 il segnale di vata quantità di elementi rivanti da interferenze, ad
perdite varie) che in molti uscita del sensore CCD, che fotosensibili garantisce un esempio l'effetto moiré, fra
casi possiamo trascurare. contiene già tutte le infor- elevato dettaglio di imma- i pixel in particolari condi-
La scelta dell'acquisto di mazioni necessarie, può es- gine, ma aumentano i pro- zioni di ripresa.
una fotocamera dipende da sere direttamente memoriz- blemi di velocità nel trasfe- e) Dimensione fisica del sen-
tantissimi fattori, spesso le- zato sull'opportuno suppor- rimento dei dati al proces- sore a parità di pixel (e quin-
gati ad aspetti personali o to (immagini di tipo RAW). sore d’immagine. Maggiore di a parità di risoluzione).
tradizionali, ma come detto Il segnale che invece esce è la risoluzione e maggiore Se la dimensione fisica del
nella scelta bisognerebbe dal sensore CMOS, che sarà il numero di pixel, di sensore è elevata a parità
non tanto badare al numero manca di alcune compo- conseguenza maggiore sarà di numero di pixel questo
dei megapixel dichiarati per nenti cromatiche, deve pas- la quantità di dati da tra- comporta ovviamente una
il sensore ma alla sua di- sare attraverso il processore sferire. A parità di velocità maggiore dimensione fisica
mensione fisica. Più grandi per poter essere interpolato di trasmissione il tempo ne- dei pixel. In questo modo
sono le dimensioni del sen- si rende maggiormente sen-
sore e maggiore saranno le Figura 4 sibile il pixel al rapporto se-
informazioni che il sensore gnale/rumore. Sono stati
cattura e di conseguenza prodotti sensori da 6 me-
avremo una risoluzione delle gapixel nel formato 4:3 con
vetrino di
immagini migliore. Stretta- assorbimento della dimensione 1/2,7 pollici la
mente collegato al sensore luce ultravioletta ed cui diagonale ha un valore
infrarossa
di immagine (nella figura 4 di 6,721mm; mentre altri
sono anche evidenziati gli filtro Passa Basso
sensori da 6 megapixel han-
elementi costruttivi che sono no dimensioni 1/1,8 pollici
spesso associati al sensore: sensore CMOS quindi la diagonale ha un
il filtro passa basso per ri- valore di 8,933mm. Per il
materiale sigillante
durre il rumore prodotto rapporto segnale rumore la
dai vari processi, il vetrino qualità del sensore è nor-
per eliminare le frequenze malmente maggiore nel sen-
luminose che possono crea- elemento piezoelettrico sore più grande.
supporto
re interferenza nella scena Un ultimo parametro che
ripresa) è il processore di bisogna considerare è l'in-

marzo 2014 - fotografare - 23


Figura 5 quindi possiamo ricavare
maggiori informazioni sulle
lenti specifiche adottate. L'Olym-
pus ha chiamato il suo pro-
cessore TruePic. A questo
catena dei processore nel tempo si sono
segnali
analogici catena affiancate le versioni TruePic
filtri matrice dei Turbo, e TruePic III (in que-
colorati di pixel A/D segnali
digitali dati di sto processore è stata molto
uscita
controllo
curata la riproduzione cro-
digitale matica dei colori separando
la luminanza e la cromati-
cità per avere una buona
resa cromatica sia per la
pelle umana che per il cielo;
inoltre è stata migliorata la
terpolazione. Questo para- velocità e sono stati enfa-
metro va considerato in due tizzati i dettagli). Dopo que-
modalità diverse. La prima sta versione si è passati dalla
utilizzata per generare dei versione TruePic III+ alla
pixel aggiuntivi a quelli cat- più recente TruePic VI. La
turati dal sensore serve per Sony ha implementato la
aumentare la risoluzione tecnologia Exmor . In questi
della fotocamera. Il proce- processori sono stati inseriti
dimento non aggiunge in- anche i circuiti per la con-
formazione all’immagine versione del segnale da ana-
ma consente di vederla a logico a digitale ed è stata
maggior ingrandimento. La curata la riduzione del ru-
seconda è utilizzata per ge- more in parallelo per au-
nerare in ogni pixel le due mentare la velocità. La Ca-
componenti cromatiche non ha chiamato il suo pro-
mancanti, in questo caso si cessore DIGIC (Digital Ima-
tratta di interpolazione cro- ging Core). Il primo sistema
matica. Analizziamo quello CCD mentre il restante 55 fotocamere compatte che sviluppato era composto da
che il mercato offre all'ac- per cento utilizza la tecno- per quelle di tipo bridge le tre chip separati (un video-
quirente. Sono stati presi logia CMOS. Per quanto poi due tecnologie vengono uti- processore, un processore
in considerazione i siti uffi- riguarda le fotocamere re- lizzate intorno al cinquanta d'immagine ed un circuito
ciali di una dozzina tra i flex (circa 80 modelli) ab- per cento. Per le reflex in- integrato di controllo della
marchi principali dei co- biamo che il 2% dei prodotti vece la tecnologia più uti- fotocamera). Nel DIGIC II
struttori di macchine foto- utilizza la tecnologia CCD lizzata e senza dubbio quella tutti i controlli sono stati
grafiche e sono state cercate mentre il restante 98% uti- CMOS. Solo tre costruttori riuniti in un unico chip.
le caratteristiche dei sensori lizza la tecnologia CMOS. I dichiarano le caratteristiche Sono stati migliorati il colore,
utilizzati dai vari marchi. risultati sono che sia per le dei sensori di immagine e la nitidezza, il bilanciamento
La maggior parte di essi del bianco e la velocità di
non dichiara nulla di più scrittura dei dati nella me-
Figura 6
del tipo di sensore utilizzato mory card che è stata portata
(solo alcune volte vengono a 5,8 megabit/s. Tra le mi-
dichiarate le dimensioni fi- gliorie che sono state offerte
siche del sensore). Per le dal DIGIC III troviamo una
compatte (circa 200 modelli) funzione di Face Detection
abbiamo che il 49 per cento che permette di trovare e
dei prodotti utilizza la tec- seguire fino a 9 volti nell'in-
nologia CCD mentre il re- quadratura controllandone
stante 51 per cento utilizza l'esposizione ed il flash per
la tecnologia CMOS. Per le FSI - Illuminazione sul Lato BSI - Illuminazione sul Lato assicurare l'illuminazione
fotocamere di tipo bridge Anteriore Posteriore più appropriata ai volti ed
(circa 20 modelli) abbiamo cattura del 30% cattura del 60% al resto dell'immagine. In
che il 45 per cento dei pro- questo modo si riducono gli
dotti utilizza la tecnologia effetti negativi dovuti alla

24 - fotografare - marzo 2014


sovraesposizione e ai visi Figura 7 perare ottiche più compatte
oscurati. Inoltre è stata im- percorso della luce (figure 6 e 7). La Sigma è al
plementata la tecnologia momento l'unica fotocamera
iSAPS che utilizza un data- che utilizza un sensore Fo-
base interno per migliorare veon X3. Nei sensori che usa-
la velocità di messa a fuoco no la matrice di Bayer si deve
e l'accuratezza come pure usare l'interpolazione cro-
l'esposizione ed il bilancia- matica per ricostruire l'im-
mento del bianco. Alcune magine finale; i sensori Fo-
fotocamere sono state dotate veon usano tre strati di ele-
di un doppio processore per menti fotosensibili, uno per
aumentare la velocità degli ogni colore primario come
scatti al secondo anche alla venivano utilizzate le vecchie
massima risoluzione delle pellicole fotografiche a colori
immagini. Dopo questo pro- FSI Pixel BSI Pixel che erano composte da uno
cessore la Canon ha intro- CMOS strato di emulsione per ogni
dotto una serie di processori colore. In questo modo la ri-
dal DIGIC 4 al DIGIC 6 soluzione del sensore è quella
che sono serviti a migliorare: grafia attivata con rilevazione pixel). La Kodak ha proposto “vera” per l'immagine. Di
la riduzione del rumore agli di movimento; lo scatto con- il sensore BSI CMOS (Back contro aumenta il rumore
alti ISO, le prestazioni du- tinuo (raffica), Tv, Av, ISO e Side Illumination, illumina- digitale e si incontrano mag-
rante il trattamento di im- bracketing sulla messa a fuo- zione sul lato posteriore) - giori difficoltà alle alte sen-
magini RAW, la registrazione co (aumento della profondità Complementary Metal Oxide sibilità. In figura 8 vengono
video in alta risoluzione, la di campo) personalizzabili; Semiconductor) contraria- messe a confronto le strutture
messa a fuoco con il “Live la rimozione dei limiti di ri- mente ai CMOS che hanno utilizzate: 1- pellicola foto-
Face Detection” ed infine la presa video, lo sblocco di li- una struttura del tipo FSI grafica, 2- sensore di tipo Fo-
massima velocità di scatto è miti di tempo, apertura e (Front Side Illumination, il- veon e 3- sensore di tipo
stata portata a 12 fotogram- ISO. Sono stati inoltre pre- luminazione sul lato ante- CMOS. A questo punto, una
mi al secondo in formato sentate alcune varianti tec- riore), dove lo strato di silicio novità a proposito di sensori.
RAW+JPG. L'ammiraglia di nologiche per cercare di mi- (lo strato fotosensibile) è po- Il mese scorso Hasselblad ha
Canon EOS 1D X utilizza gliorare taluni aspetti delle sto in fondo alla struttura, comunicato il lancio sul mer-
due processori DIGIC 5+. Il fotocamere ed in particolare: mentre con la disposizione cato di un dorso digitale per
progetto Canon Hack Deve- la Fujifilm ha proposto il BSI lo strato di silicio è posto le fotocamere di medio for-
lopment Kit (CHDK) ha inol- sensore in formato APS-C sopra gli strati metallici per- mato sviluppato in tecnologia
tre sviluppato un progetto chiamato "X-Trans CMOS II". mettendo una maggiore sen- CMOS che è il primo nel suo
open che aggiunge, senza Questo sensore utilizza degli sibilità alla luce e per via genere. Subito dopo anche
danneggiare o modificare, elementi fotosensibili che della disposizione anche una la Phase One ha annunciato
al firmware originale delle sono posizionati con una di- maggiore fedeltà al colore un sensore con le stesse ca-
nuove funzionalità come: il versa ripetizione nella matrice (minori contaminazioni dei ratteristiche. La vicinanza de-
supporto RAW; lo scatto re- Bayer (l'elemento base non pixel adiacenti) con la con- gli annunci si spiega consi-
moto tramite USB; la foto- è formato da 4 pixel ma da 6 seguente possibilità di ado- derando che entrambi i mar-
chi hanno comprato un sen-
sore prodotto dalla Sony. Il
Figura 8
nuovo sensore è costruito
con la tecnologia CMOS da
50 megapixel di dimensione
luce incidente luce incidente luce incidente
8280x6208 pixel con una
superficie di 44x33mm che
strato sensibile equivale ad un fattore mol-
tiplicativo di 1,3 per la me-
dio formato (60x45mm).
In un prossimo articolo di
“Alta fotografia” su foto-
grafare faremo un confronto
più dettagliato tra le due tec-
nologie CCD e CMOS utiliz-
1. Pellicola fotografica 2. Sensore tipo Foveon 3. Sensore con matrice zate per realizzare i sensori,
a colori di Bayer
per vedere i pro e i contro di
ognuna. ■

marzo 2014 - fotografare - 25


mostre
fotografiche
Fondazione MAST Ugo Mulas
Industria e lavoro Circus Calder

Dove: MAST, Via Speranza 42 - Dove: Merano Arte, edificio


Bologna, Cassa di Risparmio, Portici 163 -
Apertura al pubblico: Merano (TN)
dal 23 gennaio al 30 marzo 2014 Apertura al pubblico: dal 31
Orari: martedì/sabato10-19 gennaio al 18 maggio 2014
Ingresso: gratuito Orari: tutti i giorni 10-18
Info: www.mast.org Ingresso: 5 euro (rid. 4)
Info: www.kunstmeranoarte.org
lucia@luciacrespi.it info@kunstmeranoarte.org
Tel.: 02-89415532 tel. : 0473 212643 fax: 0473 276247

L a nuova mostra al MAST


di Bologna fino al 30
marzo è una seconda anto-
L esposizione presenta una
selezione di 36 immagini
originali, scattate tra il 1963 e
logia di opere della Collezione il 1964 dal fotografo italiano
Uno scatto realizzato ad Amburgo-Altona da Tony Schneiders nel 1950. E’
di Fotografia su Industria e una delle foto esposte a Bologna alla Fondazione MAST fino a fine marzo. Ugo Mulas al Circus Calder,
Lavoro della Fondazione La mostra offre una nuova visuale sulla fotografia industriale. una delle opere giovanili più
MAST, dopo la prima sele- particolari dello scultore Ale-
zione presentata ad ottobre portanti fotografi, che ne do- quasi una metà del mondo, xander Calder, realizzata tra
2013 in occasione dell’inau- cumentano la nascita e l’evo- della storia, dell’universo della il 1926 e il 1931 e ora conser-
gurazione di Mast e all’in- luzione fino ad oggi. Viviamo produzione industriale: un vata al Whitney Museum di
terno della prima Biennale infatti in quella che viene co- mondo che fornisce una chia- New York. Il Circus Calder è
FOTO/INDUSTRIA. La espo- munemente definita era po- ve di lettura preziosa ed in- costituito da piccole sculture,
sizione al MAST, che si inau- stindustriale. Molte fabbriche sostituibile della nostra vita, figure umane, animaletti, co-
gura in contemporanea con sono state chiuse e i processi del nostro pensiero e delle struiti con filo metallico, spago,
l’apertura di ArteFiera 2014 produttivi delocalizzati. L’Eu- nostre attività. ■ gomma, stracci ed altri oggetti
ed è inserita nel programma ropa sta cambiando volto,
di ArtCity, presenta immagini trasformandosi in un grande
inedite della collezione di ar- continente erogatore di ser-
tisti della fotografia, tra cui: vizi. Il concetto di post-in-
Margaret Bourke-White, Bill dustriale ha tuttavia valore
Brant, Robert Doisneau, Wal- solo se riferito al fatto che,
ker Evans, Harry Gruyaert, pur avendo trasferito nume-
Lewis Wickes Hine, W. Eu- rose imprese in Asia e delo-
gene Smith, Andreas Gursky, calizzato i processi produttivi,
Stéphane Couturier, Doug continuiamo a trarre profitto
Menuez, Toni Schneiders, To- dai risultati economici otte-
shio Shibata, Albert Renger- nuti. Per decenni le foto delle
Patzsch, Simon Norfolk, Lee fabbriche sono state trattate
Friedlander, Peter Keetman, con una quasi totale indiffe-
Timm Rautert, Walter Vogel, renza e non di rado venivano
oltre ad un opera composta perfino gettate via quando
da 53 fotografie di Lewis un’impresa cambiava pro-
Baltz e Naoya Hatakeyama. prietà. È solo di recente che
La Fondazione MAST ha ini- abbiamo cominciato a riva-
ziato la scrittura di una storia lutarle e recuperarle, renden-
Tra le prime opere dello scultore Alexander Calder (1898-1976), il Circus
dell’industria e del lavoro at- doci così conto di aver ri- Calder del 1926 è un vero e proprio teatrino, che l’artista usava per
traverso le immagini di im- mosso la testimonianza di mettere in scena spettacoli dei burattini a pagamento (foto di Ugo Mulas).

26 - fotografare - marzo 2014


di recupero, utilizzati e messi il 2004 e il 2008, a visitare
in scena da Calder stesso per quasi l’intera area di cultura
dar vita a spettacoli improv- tibetana, spingendosi poi nel-
visati. Le sculture del Circus le terre del sacro Gange,
si sono rivelate di grande ispi- dove nacque l’Induismo. Dal
razione per Mulas; questa serie 1995 al 2000 Nomachi ac-
fotografica di enorme delica- cede alle più sacre città del-
tezza e ironia lascia emergere l'Islam e viaggia per cinque
il suo lato più giocoso. La sto- anni in Arabia Saudita, aven-
ria di Ugo Mulas e di Alexan- do l’opportunità di fotogra-
der Calder è quella di una fare in maniera insuperata
grande amicizia. I due si erano il pellegrinaggio annuale alla
conosciuti nel 1962 a Spoleto, Mecca. ■
dove Mulas era stato invitato
alla mostra che in occasione
Sopra: l’obiettivo di K.Nomachi non è mai “turistico”: la sua testimonianza Fondaz. Fotografia
del Festival dei Due Mondi visuale costituisce un contributo prezioso alla conoscenza di tutta l’umanità.
aveva trasformato Spoleto in In basso: una delle celebri inquadrature di L.Ghirri a Versailles nel 1985. Modena e i suoi fotografi
“Città-museo a cielo aperto”. Dove: Foro Boario,Via Bono da
Questo legame ha trovato della mostra antologica, prima dove rimane colpito dalle dure Nonantola 2 - Modena
espressione nel ciclo fotogra- assoluta in Occidente, la sa- condizioni di vita degli abitanti Apertura al pubblico: dal 12
fico che Mulas ha dedicato cralità della esistenza quoti- di un ambiente così ostile. aprile al 25 maggio 2014
Orari: mercoledì/venerdì 15-19
alle opere e ai gesti creativi diana: un’esperienza vissuta Decide a quel punto di dedi- sabato/domen. 11-19 (lun./mart.
del grande scultore americano. dall’artista in terre tra loro carsi al foto-giornalismo. Dal chiuso)
Attraverso di essi, ha fornito lontanissime, ma accomuna- 1980 guida la sua ricerca lun- Ingresso: 5 euro (merc. gratis)
una chiave d'interpretazione te da quella spiritualità che go il Nilo Bianco, dal delta Info: www.vfondazionefotografia.org
mostre@fondazionefotografia.org
dell’opera di uno degli artisti dà un ritmo e un senso alle fino alla fonte in un ghiacciaio
più importanti del XX secolo. condizioni di vita più dell’Uganda, poi lungo il Nilo
I pupazzi del circo diventano
i veri soggetti delle immagini,
colti in primo piano. Le foto-
dure. Nato in Giappone nel
1946 a Mihara, un villaggio
nel Distretto di Hata, nella
Blu fino alla sorgente negli
altopiani dell’Etiopia. Strada
facendo, egli cattura nei suoi
I l significato della mostra
parte da Gualberto Davo-
lio Marani, Renzo Cambi,
grafie non fungono da docu- Prefettura di Kochi, Nomachi scatti la forza dell'ambiente e Giovanni Tosi, Gastone Lan-
mentazione del lavoro di un studia alla Kochi Technical della gente di questa vasta re- cellotti, Antonio Maccaferri,
altro, ma assumono, all’occhio High School e inizia a scattare gione dell’Africa. Dal 1988 ri- fotoamatori legati al Circolo
fotografico di Mulas, uno sta- fotografie fin dall’adolescenza, volge la sua attenzione all'Asia. Fotografico Modenese, che
tuto estetico indipendente. ■ studiando poi fotografia con Mentre esplora le aree occi- furono i punti di riferimento
Takashi Kijima. Nel 1971 ini- dentali della Cina, viene at- di una generazione di gio-
zia la sua carriera come foto- tratto dalle popolazioni che vani che si è affacciata alla
Kazuyoshi Nomachi grafo pubblicitario free-lance. vivono nelle estreme altitudini fotografia negli anni ‘50 e
Le vie del sacro L'anno successivo compie il del Tibet e dal Buddismo. ha poi trovato a partire dagli
primo viaggio nel Sahara, Questo incontro lo porta, fra anni ‘60 e - in maniera più
Dove: La Pelanda, P.za dirompente negli anni ‘70 -
O.Giustiniani 4 - Roma
Apertura al pubblico: dal 14 linguaggi espressivi autono-
dicembre 2013 al 4 maggio 2014 mi. Sono Franco Vaccari,
Orari:martedì/venerdì 16-22; Franco Fontana, Cesare Leo-
sabato/dom 11-22 (lun. chiuso) nardi, Beppe Zagaglia: autori
Ingresso: 10 euro (rid. 8)
Info: www.mostranomachi.it che si trovano ad esporre
insieme a Modena nel pe-
riodo in cui Oscar Goldoni,

I n un percorso espositivo
articolato in 7 sezioni
(Ande, Tibet, Nilo, Sahara,
illuminato curatore di uno
dei primi spazi pubblici de-
dicati alla fotografia, la Sa-
Islam, Etiopia e Gange) la letta della Cultura, si avva-
mostra propone circa 200 leva della collaborazione di
scatti del fotografo giappo- un giovane fotografo, Luigi
nese Kazuyoshi Nomachi, im- Ghirri. Con Olivo Barbieri
magini raccolte nel corso di e altri 18 fotografi crea “Viag-
lunghi viaggi da documenta- gio in Italia” del 1984 e nasce
rista, iniziati nel Sahara, all'età la “scuola italiana del pae-
di venticinque anni. Al centro saggio”. ■

marzo 2014 - fotografare - 27


vranno avere un contenuto aderente CHE SI SAPPIA IN GIRO
concorsi al tema. Le opere dovranno essere pre-
State organizzando una mostra fotografica? Indite un concorso? Un work-
sentate su files in formato .jpg a riso-
in italia luzione compatibile con l’applicazione. shop, un corso, una mostra-mercato fotografica? Non dimenticate di segna-
Ogni file fotografico dovrà essere sal- larlo con notevole anticipo alla redazione di fotografare. Spazio permet-
■ GLOBAL SU WEBSITE vato secondo il codice alfanumerico tendo, ne daremo segnalazione sulle pagine della rivista. Scrivete a:
3° Concorso Fotografico identificativo dell’immagine, così com-
“world.wide.view 2014” posto: codice fiscale + il numero che fotografare.novita@fotografare.com
identifica la progressione delle opere
Ente organizzatore: Rotary Club Na- presentate. Sono ammesse correzioni Nota: è sufficiente un testo in formato Word e due/tre foto JPEG. Le segna-
poli Est digitali in postproduzione (quali tagli, lazioni devono giungere in redazione almeno tre settimane prima dell’usci-
Tema: Terra Madre, il territorio in aggiustamento colori, contrasto, rimo- ta del numero in edicola.
chiaroscuro zione macchie, ecc.) ma non manipo-
Scadenza: 30 aprile 2014 lazioni (fotomontaggi, cornici e deve inviare un solo file, accompagna-
Iscrizione: 10 euro (5 fino a 30 anni) quant'altro). Il presente bando di to dalla scheda di iscrizione, compila-
concorso, il Regolamento integrativo ta inogni sua parte, entro e non oltre
Il Rotary Club Napoli Est, congiunta- ed il modulo di iscrizione sono dispo- il 24 marzo 2014. La mancata presen-
mente ad altri RC del Gruppo Parteno- nibili sul sito: tazione della scheda redatta e firma-
peo, al Club Rotaract Napoli Castel del- www.rotarynapoliest.it ta, rende nulla l’adesione dell’autore
l’Ovo ed ai Club Rotaract della zona al concorso. Il File, a colori o in b/n,
“Golfo di Napoli”, bandisce, per l’an- ■ CASTELLANZA (VA) Jpeg a 300 dpi lato lungo cm. 50, uni-
no 2013-2014, il III Concorso fotogra- Concorso Fotografico “L’Europa in uno tamente alla scheda di partecipazione,
fico “world.wide.view”. Il Concorso, che scatto d’autore” deve pervenire contemporaneamente
ha per finalità la raccolta di fondi per ai seguenti indirizzi e-mail: fabio.pre-
la Rotary Foundation ed è aperto a tut- Ente organizzatore: AFI, EPSON Italia da@libero.it e afi.foto.it@gmail.com.
ti, ha per tema: “TerraMadre, il terri- Tema: Europa Oppure, in un cd-rom tramite servizio
torio in chiaroscuro”. Le opere potran- Scadenza: 24 marzo 2014 postale al seguente indirizzo: A.F.I. –
no interpretare liberamente il tema, Iscrizione: gratuita Concorso fotografico – c/o Claudio Ar-
rappresentando bellezze e brutture del gentiero – Via 5 Giornate 41 – 21017
territorio di residenza. Per i Soci di RC, L'Archivio Fotografico Italiano e EPSON Samarate (Va), entro e non oltre la
si dovrà dare preferenza ad opere che Italia, con il patrocinio del comune di data del 24 marzo 2014. La Giuria,
rappresentino le aree di competenza Castellanza (VA), nell’ambito della composta da 3 membri, sarà resa nota
del proprio Club. Ciascuna fotografia Rassegna Fotografia in Festival 14 or- sul verbale di premiazione. Il voto del Grua. Le immagini dovranno essere
potrà essere corredata da un titolo e ganizzano il concorso fotografico dal Presidente sarà decisivo in caso di pa- stampate nel formato 24 x 36 ed es-
dovrà, comunque, essere riconducibi- titolo: L’EUROPA IN UNO SCATTO rità. Alla giuria è riservato il diritto di sere recapitate a mano o tramite po-
le al tema proposto ed al luogo rap- D’AUTORE. Il concorso è aperto a tut- non selezionare e non assegnare al- sta ordinaria ad uno dei due indiriz-
presentato. Quota di partecipazione: ti i fotografi italiani, amatori o profes- cun premio qualora le opere presen- zi sotto riportati entro la scadenza pre-
euro 10,00 per ciascuna fotografia pre- sionisti, senza limite di età. Le imma- tate non raggiungano un livello qua- vista. La premiazione delle immagini
sentata (ridotta a euro 5,00 per quel- litativo accettabile. La premiazione è vincitrici avverrà sabato 23 agosto, nel
le presentate da fotografi fino a 29 anni in programma il giorno 6 aprile 2014 contesto di una performance teatrale
e 364 giorni di età), che dovrà esse- alle ore 18,30 presso la Villa Pomini di
re versata tramite bonifico bancario al Castellanza (VA), via Don L. Testori,14,
Rotary Club Napoli Est, codice IBAN dove sarà organizzata una proiezione
IT65I0200803445000401227489, indi- di tutte le immagini selezionate dalla
cando la causale “Concorso fotogra- Giuria nell’ambito della rassegna foto-
fico world.wide.view 2014”; la relati- grafica “Fotografia in Festival 14”. I vin-
va ricevuta andrà presentata conte- citori saranno resi noti nella giornata
stualmente alla consegna dell’opera, della premiazione, ed è fatto obbligo
al fine della validità della partecipa- gini devono essere attinenti al tema di ritirare le vincite direttamente lo stes-
zione. In caso di presentazione - da proposto, possono essere a colori o so giorno anche delegando altra per- e tutte le foto selezionate verranno espo-
parte del medesimo concorrente - di in bianco e nero. La Giuria valuterà con sona. Le persone incaricate al ritiro del ste in una mostra dedicata c/o l’ ex chie-
un numero di opere superiore e tre, particolare attenzione la capacità de- premio, dovranno presentarsi con de- sa del SS. Crocifisso , che resterà aper-
la quota è ridotta a euro 5,00 per le gli autori di interpretare il tema, sin- lega firmata e fotocopia della carta d’i- ta al pubblico dal 18 al 24 di agosto. Per
fotografie successive alla terza. Per i tetizzando un luogo, una situazione, dentità, propria e del nominante. maggiori informazioni consultare le
non residenti in Italia la partecipazio- una storia, il lavoro, le persone in uno www.archiviofotografico.org pagine del sito, oppure contattare di-
ne è gratuita. scatto d’autore. La partecipazione al rettamente l’organizzazione: dott. Vin-
I partecipanti potranno inviare le ope- concorso è gratuita. Non sono ammes- ■ CASTELBUONO (PA) cenzo Cucco - cell.3294516427- Richie-
re fotografiche nel periodo compreso si a partecipare al concorso i soci del- 15° Concorso Nazionale di Fotografia sta bando e consegna: Pro Loco, Piaz-
tra il 1 gennaio 2014 ed il 30 aprile l’AFI, i componenti della segreteria e “Città di Castelbuono” za Margherita (ex carcere) - 90013 Ca-
2014 all’indirizzo di posta elettronica della Giuria, e tutti i soggetti che a va- stelbuono (tel. 0921 673467 / cell. 389
worldwideview@rotarynapoliest.it. Le rio titolo collaborano all’organizzazio- Ente organizzatore: Associazione Cultu- 6893810) StudioFoto Ferrara, Via dell’Or-
fotografie, sia a colori che in b/n, do- ne del concorso. Ogni partecipante rale Enzo La Grua sa Maggiore, 44 – 90125 Palermo (091
Tema: (obbligato) Radici e Castelbuo- 6477712) solo consegna a mano. Sezio-
no oggi + tema libero ni: Per il tema “ libero” sono previste
Scadenza: 6 luglio 2014 max 4 opere (2 b/n + 2 colore). Per il
Iscrizione: euro 17 (14 i nati dal gen- tema “Radici” sono previste max 4 ope-
naio 1987) + euro 8 per spese di ri- re (2 b/n + 2 colore). Per il tema “Ca-
spedizione stelbuono oggi” sono previste max 2
opere b/n e/o colore. Premi: Targhe in
L’Associazione Culturale Enzo La Grua argento, coppe, bassorilievo, premi in
è lieta di bandire la XV edizione del Con- denaro, soggiorno ed altro da definire
corso Nazionale di Fotografia Città di Ca- www.fotoconcorsolagrua.it
stelbuono / Premio giovani Enzo La cucco@fotoconcorsolagrua.it

28 - fotografare - marzo 2014


■ GLOBAL SU WEBSITE intestato a Kamar Onlus (causale “of- tualmente del premio vinto su qualsia- traverso quel processo creativo che
Concorso Fotografico “Kamar Onlus” ferta concorso fotografico”): Banca Eti- si pubblicazione. Per eventuali infor- raggiunge il suo totale compimento
ca BIC: CCRTIT2T84A mazioni e/o chiarimenti, si prega di te- solo nella stampa. Phlibero, associa-
Ente organizzatore: Kamar Onlus IBAN: IT46A0501803200000000135. lefonare ai seguenti numeri: sig. Ro- zione di promozione sociale, si oc-
Tema: le tue emozioni I partecipanti dovranno far pervenire berto PRINCIPALI 347/3303844, dal- cupa di fotografia e crede nel pote-
Scadenza: 24 aprile 2014 le immagini entro e non oltre il 20 apri- le 16 alle 20; sig.ra Concetta BRACHI- re delle immagini: il potere di comu-
Iscrizione: euro 15-25 le 2014, farà fede il timbro postale, al NO 340/3562360, dalle 16 alle 20, op- nicare in maniera immediata, per tra-
seguente indirizzo: v. Pasquale II n. pure scrivere all’indirizzo di posta elet- smettere le sfumature o suscitare le
Kamar Onlus è nata da un sogno co- 232, 00168 ROMA, c/o sig.ra BRACHI- tronica: emozioni più forti. Oltre a mostre fo-
raggioso, quasi impossibile, di Anto- NO Concetta, in un plico contenente: kamaronlus@gmail.com tografiche Phlibero propone corsi e
nietta Bardellini. Dopo aver conosciu- la/le foto con il titolo e il numero ap- workshop (di fotografia, fotoritocco
to la realtà di Buta, un villaggio nel sud posti sul retro, un breve commento e con Photoshop, ripresa e montaggio
del Burundi, e l'estrema povertà del-
la sua popolazione, Antonietta, presi-
i dati tecnici della ripresa; la ricevuta
dell’avvenuto pagamento in originale
mostre video). Gli eventi e le mostre di Ph-
libero educano alla fotografia come
dente dell' associazione culturale Ka- o fotocopia; una busta chiusa con al- in breve strumento conoscitivo per il fruito-
mar, ha contagiato e riunito intorno a l’interno la scheda di partecipazione, re e come mezzo d'indagine interio-
sé un gruppo di amici che hanno de- comprensiva dell’elenco dei titoli del- re e d'espressione personale per l'i-
ciso di dare un contributo di solidarietà le immagini, compilata e firmata. ■ TORINO deatore. I lavori fotografici prodot-
a quella popolazione. L'Associazione L'ente patrocinatore del premio si esi- Camera chiara ti dai partecipanti alle attività di Ph-
Kamar Onlus bandisce un concorso fo- me da ogni responsabilità per even- Si inaugura il 13 marzo e sarà visi- libero, oltre a rappresentare un ac-
tografico a premi cui potranno parte- tuali smarrimenti o disguidi postali e bile fino al 7 aprile a Phlibero, in via crescimento professionale o perso-
cipare autori italiani e stranieri. E’ ri- per quanto concerne il materiale invia- Principessa Clotilde 85 a Torino, la nale, confluiscono in progetti collet-
volto a coloro che, attraverso la pas- to e l'autenticità delle opere. Le imma- mostra “Camera chiara” di fotogra- tivi.
sione per la fotografia, desiderano con- gini pervenute rimarranno di pro- fie di Giorgio Dua. Giorgio Dua (To- www.phlibero.it
tribuire concretamente al progetto di prietà della Kamar Onlus e potranno rino, 1961), tecnico di formazione,
mantenimento e ampliamento della essere utilizzate per attività di raccol- trova nel passaggio dalla fotografia ■ VOGHERA (PV)
ta fondi a sostegno del progetto indi- analogica a quella digitale un filone Metaforme, quaderni, sezioni
cato. La giuria selezionerà, a suo in- di ricerca che continua a persegui- Fino al 20 marzo alla Galleria Spa-
sindacabile giudizio, i primi 3 classi- re anche attraverso la sperimentazio- zio 53, in piazza Duomo 53 a Voghe-
ficati per ogni sezione, oltre alle men- ne delle tecniche di sviluppo in " ca- ra (PV) è ancora allestita la mostra
zioni speciali, seguendo i seguenti cri- mera chiara". Frammenti di paesag- fotografica di opere di Eugenio Mar-
teri: rispondenza ai requisiti del rego- gio naturale o antropizzato sono la chesi dal triplice titolo di Metaforme
lamento; pertinenza al tema; origina- materia prima che Giorgio Dua tra- - Quaderni - Sezioni. A Marchesi è
“Maternitè a Buta”, in Burundi (presi- lità e creatività dell’immagine. Tutte le sembrato infatti riduttivo presentar-
dio medico d’urgenza per maternità e immagini che parteciperanno al con- si esponendo una sola serie di im-
ostetricia, attualmente unico riferi- corso verranno esposte nei giorni 10 magini. Pur potendo essere stata più
mento sanitario della zona). Le foto, e 11 maggio 2014 presso i locali situa- nutrita ed omogenea non sarebbe
eseguite con qualsiasi apparecchiatu- ti in Roma, via dei Cerchi 75, ove av- che solo parzialmente rappresenta-
ra fotografica, potranno essere sia in verrà la premiazione il giorno 11 mag- tiva del suo rapporto con la fotogra-
b&n che a colori (no nel formato dia- gio 2014 alle ore 17,00. In tale occa- fia. METAFORME: immagini apparte-
positiva) e dovranno attenersi al tema sione sarà offerto un cocktail di ben- nenti alla serie legata alle rassegne
proposto ritraendo luoghi, architettu- venuto a tutti i partecipanti. Ai primi “IL METAFORMISMO” della Prof.
re, paesaggi, simboli, oggetti, perso- tre classificati per ogni sezione, b/n e Giulia Sillato con esposizioni di
naggi originali o situazioni insolite. La colore, saranno consegnati i relativi opere selezionate presso antiche di-
giuria, il cui giudizio è insindacabile e premi di merito oltre gli attestati di par- more e con pubblicazione su catalo-
di cui verranno resi noti i nominativi tecipazione; dal quarto al decimo ghi e inserti specifici. (Vedere me-
nell’arco della cerimonia, darà partico- classificato, b/n e colore, saranno taformismo.eu). QUADERNI D’OL-
lare valore all’attinenza al tema, alla consegnati gli attestati di partecipazio- muta in texture, composizioni anche TREPO’: stralcio di immagini che co-
capacità di sintesi, all’originalità inter- ne. Le immagini saranno visionabili dal astratte, talora minimaliste, che sti- stituiscono il corpo della rassegna
pretativa e alla qualità tecnica delle 1 marzo al 10 maggio 2014 sulla pa- molano i sensi e suscitano memoria permanente ERSAF di Riccagioia dal
foto. Le immagini dovranno giungere gina Facebook dell’associazione Ka- di sentimenti universali. Per la pri- 2013 e che mira a divulgare e sot-
su stampe fotografiche realizzate nel mar Onlus e potranno essere votate ma volta, la mostra monografica riu- tolineare una personale visione di ca-
formato 20x30 cm e montate su car- con il link “mi piace”. All’immagine che nisce gli esiti del personale percor- ratteristiche che l’Oltrepò Pavese rie-
toncino nero 25x35. In alternativa po- avrà raggiunto il maggior numero di so di Dua verso la ricerca di un au- sce a presentare davanti ai nostri oc-
tranno essere spedite per via elettro- gradimento sarà riservato un premio tentico linguaggio artistico. A parti- chi. SEZIONI: serie di immagini de-
nica. In tale ipotesi dovranno essere specifico. I premi dovranno essere ri- re dallo studio e dalla sperimenta- rivata dalla particolare manipolazio-
spedite all’indirizzo di posta elettroni- tirati dai partecipanti o da persone de- zione delle tecniche di sviluppo in ne digitale di fotografie scattate a se-
ca kamaronlus@gmail.com in forma- legate il giorno stesso della premiazio- "camera chiara", nell'opera di Dua zioni di prodotti ortofrutticoli con l’in-
to jpeg con risoluzione fotografica ade- ne. Quelli che non verranno ritirati ri- si riconosce una vera e propria tento di esaltarne le peculiarità
guata. Sarà opportuno utilizzare il sito marranno all'organizzazione o spedi- esplorazione delle valenze pittoriche, estetiche che ci conducono lungo il
www.wetransfer.com per l’invio delle ti a spese dei vincitori su esplicita loro ma anche grafiche che la fotografia sentiero del fantastico, stimolando
immagini, accessibile gratuitamente su richiesta. Ogni concorrente premiato può assumere. Nel percorso creati- l’immaginazione.
internet. Con questa formula sarà ne- sarà informato con lettera personale vo di Dua arte e tecnica sussistono guido.colla@spazio53.com
cessario, però, aggiungere euro 3, per del risultato raggiunto. La partecipa- in un rapporto simbiotico. Il RAW è
ogni singola fotografia, necessari per zione al concorso implica l'accettazio- per l'artista materia grezza da pla-
la stampa 20x30 e per il relativo car- ne di tutte le norme del presente re- smare mediante creativa e accurata
toncino di supporto. Ogni partecipan- golamento che, in base ad eventuali manipolazione digitale. Tecniche di
te potrà concorrere inviando da 1 a 3 necessità organizzative, potrà subire fusione, layer, texture, sovrapposizio-
immagini per una o più sezioni e ver- variazioni senza, in ogni caso, alterar- ni di immagini o segni grafici tendo-
sando entro e non oltre 15 aprile 2014 ne la sostanza e la tacita accettazio- no a un unico fine: rendere visibile
un’offerta minima di euro 15 per una ne da parte dei concorrenti (premiati l'invisibile. L'atmosfera di un luogo,
sezione, b&n o colore, e di euro 25 per o no) della divulgazione del loro le emozioni profonde e le meditazio-
entrambe sul conto corrente bancario, nome, cognome, della foto ed even- ni dell'animo umano si inverano at-

marzo 2014 - fotografare - 29


la foto
svelata
Fuoco su Mongibello
Giuseppe Torretta

Mi chiamo Giuseppe Torretta e vivo ad


Augusta, una città della calda Sicilia.
Sono un fotoamatore e spesso scatto in
compagnia di mia moglie Alessandra,
come nel caso di questa foto che ritrae
l’eruzione dell’Etna del 14 dicembre
scorso. Amo la fotografia fino al punto
di affrontare un’ora e mezza di strada a
piedi, in piena notte, in salita e con
vento freddo, per riuscire a catturare
scatti come questo. Un fascino, quello
dell’eruzione, assolutamente ineguaglia-
bile. D’altronde, come forse saprete, il
21 giugno 2013 la XXXVII Sessione del
Comitato UNESCO, riunitasi a Phnom
Penh, ha insignito il Monte Etna del
titolo di Patrimonio dell'Umanità. L'agen-
zia Onu ha motivato la scelta con il
fatto che il vulcano siciliano è uno dei
"più emblematici e attivi del mondo".
La foto è stata realizzata con un corpo
macchina Nikon D700 e un obiettivo
Sigma 70-200mm /f2.8. La lunga espo-
sizione ha permesso di immortalare an-
che la neve e le stelle, ma ha anche cau-
sato del micromosso con la complicità
del forte vento. Ho eseguito una leggera
postproduzione, aggiustando i toni e
aumentando il dettaglio tramite il filtro
accentua passaggio. Le modalità di la-
vorazione dell’immagine scaturiscono
dalla voglia di riuscire a trasmettere la
stessa emozione che ho provato io stesso
durante i trenta secondi di apertura
dell’otturatore. ■
Fotocamera: Nikon D700
Obiettivo: Sigma 70-200mm f/2.8 a 130mm
Sensibilità: 1100 ISO - Diaframma: f/9.5
Tempo di scatto: 30 secondi - Stativo: cavalletto
scuola di
fotografia a cura di DIAGAZ
Alessandra Diamanti
www.diagaz.net / www.diagazforum.com

Il soggetto: una questione di scelte


soggetto, spesso senza riuscire
a distinguerlo dallo sfondo.
Così come ci deve essere un
soggetto, ci si deve ricordare
che lo sfondo c'è, non è solo
una presenza casuale ma è
una presenza a tutti gli effetti:
sarà il fotografo a decidere
quanto sia importante e che
peso debba avere rispetto al
soggetto o ai soggetti. Come
sempre, è una questione di
equilibrio.

360°
Una volta che il soggetto della
fotografia è stato identificato,
si deve cominciare a visualiz-
zarlo in modo completo. Qual-
siasi sia l'oggetto dell'atten-
zione fotografica, è necessario
iniziare a pensare a tre di-
Per un vero fotografo una da qualcosa o da qualcuno nella sua testa. L'emotività in mensioni evitando di limitare
storia non è un indirizzo a che ha visto; in poche parole, questo modo schiaccia la lu- la visione all'unico punto di
cui recarsi con delle quando ha scelto il suo sog- cidità tecnica e compositiva vista di partenza. Un oggetto
macchine sofisticate e i getto. Come nella letteratura, e lo porta a scattare per sé, o una persona deve essere vi-
filtri giusti. Una storia anche nell'arte è fondamentale senza rendersi conto che il sto a 360°, ha un dietro e un
che il destinatario del mes- destinatario, ovvero chi vedrà davanti, ha un sotto e un so-
vuol dire leggere, studiare,
saggio fotografico possa ri- la fotografia alla fine, non pra. Si parte scegliendo pro-
prepararsi. Fotografare
conoscere chi o cosa si sta avrà lo stesso coinvolgimento prio il lato che fotografica-
vuol dire cercare nelle fotografando, ovvero deve ave- e faticherà a capire chi sia il mente è migliore e soprattutto
cose quel che uno ha re chiara l'intenzione dietro
capito con la testa. La l'immagine. Rendere inequi-
grande foto è l'immagine vocabile il messaggio rappre-
di un'idea. sentato nell'immagine non è
(Tiziano Terzani) sempre cosa semplice: non
può essere solo l'emotività a
guidare le scelte. Quando si

A ncor prima di metter


mano all'aspetto più
tecnico della fotografia,
ovvero prima di impostare la
lettura e la gestione della luce
scatta una fotografia non si
deve dimenticare che quello
che è evidente per noi può ri-
sultare indecifrabile al desti-
natario. Chi fotografa è spesso
e dei colori, il fotografo decide mosso da uno spirito entu-
di fotografare. Quando lo fa? siasta che lo porta ad isolare
Quando vuole raccontare una mentalmente, e solo mental-
storia, quando vuole espri- mente, il soggetto della propria
mere in modo personale e immagine dal resto dello sfon-
creativo un'emozione scaturita do; purtroppo ciò accade solo

32 - fotografare - marzo 2014


meno banale. Una raccoman- mento, bisogna che tutto sia
dazione che faccio sempre a raccolto nell'inquadratura se-
chi segue i miei corsi è proprio guendo un ordine che rifiuta
quella di imparare a muovere la confusione con una suddi-
le gambe: spostarsi, coricarsi visione equilibrata tra i vari
e arrampicarsi per studiare e piani e l'insieme in una fra-
visualizzare il soggetto e sce- zione di secondo.” In poche
gliere in modo più consape- parole una corretta ed equili-
vole la parte da fotografare e brata composizione accom-
il punto di vista. pagna i rapporti tra il soggetto
e tutto ciò che lo circonda;
Sfondo e contesto una volta che il soggetto è
Un oggetto o una persona stato scelto si dovrà scegliere
tuttavia non sono quasi mai lo sfondo.
sole entro i bordi della foto-
grafia. Tutto quello che è in-
Sopra: in questo scatto di Cartier-Bresson i personaggi nello sfondo Lo sfondo
accompagnano a coppie i due soggetti principali. Sotto: ogni cosa in questo
cluso nel fotogramma entra capolavoro di Dorothea Lange accompagna lo sguardo stanco della madre. L'analisi dello sfondo porterà
in relazione con ciò che ab- quindi a scelte precise: la pri-
biamo immortalato diventan- ma decisione riguarderà la
do a sua volta un soggetto ad sua inclusione e la sua leggi-
un livello differente. Nel mo- bilità. Un soggetto legato al-
mento in cui lo sfondo è leg- l'ambiente circostante dovrà
gibile, tutto quel che accade essere immortalato con uno
attorno al soggetto deve en- sfondo riconoscibile. In que-
trare immediatamente in rap- sta situazione si deve porre
porto e in equilibrio con l'og- maggiore attenzione a tutto
getto principale. Prima dello quello che verrà incluso nel
scatto è necessario prendere fotogramma perché un qual-
una decisione precisa e con- siasi oggetto se slegato dal
sapevole di cosa includere e contesto e dal messaggio po-
cosa escludere dal fotogram- trebbe, come detto prima, to-
ma. Se ciò che è incluso entra gliere valore alla fotografia.
in un rapporto compositivo/ Se lo sfondo risulta essere
cromatico/emotivo con il sog- solo di disturbo e non si pone
getto, allora il risultato finale in alcun modo in relazione
se ne gioverà acquistando ul- con il soggetto abbiamo due
teriore valore e carica estetica. scelte: possiamo modificare
Se qualcosa all'interno del fo- la posizione del soggetto cer-
togramma è casuale, incon- cando uno sfondo più adatto,
sistente e non riesce ad entrare oppure modificare il punto
in rapporto con il soggetto, di ripresa, ma, laddove non
risulta essere di troppo e rende sia possibile, possiamo giocare
tutta l'immagine mal riuscita con i diaframmi e la lunghezza
anche agli occhi di chi di fo- focale delle lenti, facendo in
tografia e di composizione modo di sfocare il più possi-
non conosce molto. Vorrei ci- bile e di conseguenza staccare
tare un grandissimo fotografo
LA SILHOUETTE completamente il soggetto dal
del '900, scomparso nel 2009, L'etimologia della parola silhouette è molto particolare. In Francia fondo. Un fattore non visibile
Willy Ronis. In un libro che durante il regno del Re Luigi XV vi era un controllore delle finanze ma estremamente forte nella
non dovrebbe mancare nella considerato da tutti troppo severo, Etienne de Silhouette. A causa gestione della scena è lo sguar-
delle riforme durissime che introdusse nel suo paese, Silhouette vide
biblioteca di un appassionato il suo nome ironicamente legato a tutto ciò che veniva offerto a poco do: gli occhi umani sono il
di fotografia, “Le regole del prezzo. In quel periodo divenne molto popolare una forma estrema- punto di partenza di una linea
caso”, Ronis, raccontando la mente economica di ritratto, dove il soggetto veniva rappresentato astratta molto dinamica che
come un contorno nero su sfondo bianco, senza alcun dettaglio al-
storia creativa del suo bellis- l'interno. Il costo accessibile di questo ritratto lo portò ad acquisire disegna incroci e legami al-
simo scatto “Pioggia a Bou- in modo sempre e più definitivo il nome di silhouette. Oggi la silho- l'interno del fotogramma. In
levard Haussmann” (foto in uette è una tecnica molto diffusa e di effetto in fotografia. Realizzare alcuni casi, come nella foto-
una silhouette è molto semplice. Il soggetto va messo contro uno
apertura) , dice: “In fotografia, sfondo molto più luminoso, possibilmente controluce. L'esposizione
grafia di paesaggio, lo sfondo
se si vuole suggerire l'accu- dovrà essere calcolata solo sullo sfondo e non sul soggetto. diventa esso stesso il soggetto
mulo degli elementi in movi- principale della fotografia e

marzo 2014 - fotografare - 33


Sopra, a sinistra: il gruppo sullo sfondo entra in contatto virtuale con il soggetto della fotografia di Lewis Hine. A destra e sotto: due “baci rubati”
rispettivamente da Doisneau e da Ronis: il soggetto nelle due fotografie è identico, un bacio tra innamorati. Lo sfondo e ciò che è presente nei
fotogrammi dona ai personaggi connotati completamente differenti, andando a raccontare due storie completamente diverse tra loro.

la presenza di un qualcosa in nello sfondo. Altrettanto im- tende ad avere una maggiore colore e in che misura acco-
primo piano, magari all'in- portanti sono i margini di importanza rispetto ad una stare la tonalità predominante
crocio dei terzi, rappresenta tutto ciò che è presente nella concava. Anche la scelta e la del soggetto può veramente
solo una formalità composi- fotografia: un contorno netto gestione dei colori è fonda- fare la differenza. Infine l'ele-
tiva per dare un punto di ri- acquista più importanza ri- mentale: alcuni colori hanno mento più importante: la luce.
ferimento per lo sguardo del- spetto ad uno sfocato. Allo un peso maggiore e vanno Lo dice la parola stessa, foto-
l'osservatore. stesso modo la forma dei mar- riequilibrati nel fotogramma; grafare, ovvero scrivere con
gini può influire sulla perce- anche gli accostamenti sono la luce (dal greco photòs +
Il soggetto in zione: una forma convessa fondamentali: scegliere a quale graphìa). Il soggetto deve es-
evidenza sere illuminato, deve ricevere
Una volta che si è deciso come più luce dello sfondo, deve di-
gestire lo sfondo e quale debba stinguersi dal resto. A questo
essere la sua relazione con il proposito è spesso essenziale
protagonista della fotografia, l'uso del flash, soprattutto se
ci si deve concentrare sul sog- nell'ambiente circostante c'è
getto cercando di renderlo molta luce. Al contrario di
evidente e riconoscibile. I fat- quanto si pensa comunemente
tori che fanno risaltare il sog- l'illuminazione artificiale di-
getto rispetto allo sfondo sono venta ancor più importante
molteplici. Un punto impor- in presenza di un ambiente
tante è la posizione: cercare luminoso: il flash andrà a rie-
una composizione corretta ed quilibrare l'esposizione aiu-
equilibrata è certamente uno tando il fotografo a mettere
dei primi metodi a cui si dovrà in risalto il soggetto. Solo in
ricorrere per mettere in rilievo un caso il protagonista della
il soggetto all'interno dell'im- fotografia è più scuro, ovvero
magine. Un secondo fattore nelle silouhettes, dove il con-
è legato alla dimensione e al torno netto di un elemento
rapporto tra le dimensioni scuro su uno sfondo chiaro
dei vari elementi: normal- aiuterà a renderlo riconoscibile
mente all'interno del foto- agli occhi dell'osservatore.
gramma ciò che è più grande
verrà riconosciuto come più Banale? No grazie!
importante. Più il soggetto Non sempre un bel soggetto
riempie il fotogramma più è fa una bella fotografia. Certa-
riconosciuto come rilevante. mente fotografare un bel bam-
Sarà molto difficile indivi- bino, una bella modella o una
duare un soggetto più piccolo situazione emotivamente forte
di altri elementi riconoscibili potrebbe dare un poco di forza

34 - fotografare - marzo 2014


I VINCITORI DEL COMPITO A CASA
TECNICHE PER SFOCARE litudine”. Forza, possiamo fare
molto di più. Cominciamo, DI DICEMBRE 2013
La profondità di campo dipende come detto prima, a girare a
da tre fattori: 360° attorno al soggetto e, so-
1. La lunghezza focale della
lente. Un grandangolo ha una prattutto, facciamo girare la
profondità di campo maggiore nostra creatività a 360°!
rispetto ad un teleobiettivo. Più
il tele è spinto, minore è la Compito a casa
profondità.
2. Il diaframma. Più il diaframma Come sempre, arrivano i
è aperto minore è la profondità compiti a casa! Vi chiedo di
di campo.
3. La distanza dal soggetto.
inviarmi i vostri scatti migliori
Più ci si avvicina più diminuisce di un ritratto ambientato, con
la profondità di campo. Ecco uno stacco moderato del sog-
perché nelle fotografie macro getto, ovvero con lo sfondo
si tende a chiudere il diafram-
ma: oltre che avere una mag- leggibile ma non invasivo che
giore nitidezza e spesso una entri in rapporto in modo ben
migliore prestazione della lente, definito con il soggetto. Vi
si cerca di recuperare un po'
di profondità. raccomando di non mettere
firme o cornici sulle fotografie.
I tre scatti migliori verranno Lorenzo Sgalippa
in più allo scatto, ma proprio pubblicati nel numero di Mag-
Rigorosa, formalmente elegante e perfettamente esposta. Nulla da dire su
in presenza di un soggetto già gio. Perché le vostre fotografie questa bellissima foto notturna di Lorenzo, un gran lavoro, davvero
interessante in partenza biso- vengano selezionate dovrete complimenti! La linearità dei grattacieli si contrapppone bene con il mosso
delle strade.
gna stare attenti a non cadere pubblicarle sull'apposita pa-
nella banalità. Mi è capitato gina facebook Fotografare
veramente troppe volte di ve- Compito a casa, oppure nel
dere la fotografia di un anziano mio forum www.diagazfo-
solo su una panchina, magari rum.com dove c'è una sezione
accompagnata dal titolo “so- apposita. ■

Fabrizio Oliva
Sicuramente la fotografia di un professionista, e si vede. Bravo Fabrizio,
Scatto estremamente equilibrato grazie al gioco di ombre e luci. Ottimo
lavoro!

Alessandro Mariotto Una delle opere del grande Harry


Un’interessante composizione con luci Callahan che gestione,
di non facile segue loesposte
schema a
alla
Uno stesso scatto, preso da un punto di vista fuori dell'ordinario, può perfezione. Bravissimo Alessandro, uno croce. In non
scatto questa fotografia
semplice, la sim-
ma pensato
rendere la fotografia straordinaria. Come in questa originale e bellissima metria perfetta
con rigore e con un risultato finale di grande effetto. viene elegantemente
immagine di Izis. rotta da linee spezzate e diagonali.

dicembre 2013 - fotografare - 35


marzo 2014
TEST REFLEX

NIKON D610 1990


euro
Invariato il sensore
full frame da 24,3

Riveduta e corretta solo corpo megapixel effettivi.


Invariata di conse-
guenza anche l’ottima
Sopra il pentaprisma qualità d’immagine.
Con la D610 Nikon vuole troviamo un piccolo flash
lasciarsi alle spalle i problemi NG.12 capace anche di
lamentati da alcuni esemplari comandare flash più potenti
di D600. Gli aggiornamenti senza fili.
sono di lieve entità, ma
comunque graditi: nuovo
otturatore con funzione di
scatto silenzioso,
bilanciamento del bianco più
accurato... e il prezzo di lancio
più basso.
di Matteo Virili

acciamo prima un riassunto

F delle puntate precedenti. La


Nikon D600, annunciata
poco più di un anno fa, è
stata accolta entusiasticamente da tutti
quei nikonisti che aspettavano da tempo
una reflex full frame dal prezzo contenuto
ma che al tempo stesso fosse al passo
con i tempi per tutto ciò che riguarda le
possibilità video oltre che quelle stret-
tamente fotografiche. Poco dopo il lancio
però, una percentuale di utenti bassa
ma non trascurabile ha cominciato a L’autofocus a
Il corpo è appena poco L’innesto obiettivi è rilevamento di fase
segnalare un deposito “sospetto” di mac- più grande di quello di ovviamente il Nikon “F”. conta 39 punti di
chie sul sensore d'immagine. Alcuni test una reflex APS-C ma Ha il micromotore cui 9 a croce.
effettuati azionando 1000 volte l'ottura- comunque robusto. incorporato che permette Sensibile e preciso,
tore su corpi appena tolti dalla confezione Piacevole l’impugnatura, di utilizzare anche le ma non tra i più
peso non eccessivo. ottiche AF meno recenti. rapidi e ampi.
senza mai cambiare l'ottica, hanno di-
mostrato che le impurità non proveni-
vano dall'esterno, bensì dall'interno del tuita nel periodo di garanzia. Non tutte
PER QUALE USO?
corpo macchina. L'ipotesi più accreditata le macchine però sono tornate con il di-
è che le macchie siano da imputare ad fetto completamente risolto al primo
REPORTAGE 80%
una eccessiva lubrificazione dell'ottu- colpo, alcune hanno avuto bisogno di VIAGGI 80%
ratore di alcuni esemplari. Nikon ha ri- più invii, altre ancora sembrano proprio FAMIGLIA 30%
conosciuto il problema a Febbraio 2013, non voler guarire neanche con le fre-
invitando i possessori dei corpi difettati quenti pulizie e hanno bisogno, per la- SPORT 40%
ad inviare la macchina a un centro sciarsi completamente alle spalle il pro- STUDIO 60%
Nikon autorizzato per una pulizia gra- blema, della sostituzione dell'otturatore.

COSTRUZIONE MESSA A FUOCO ESPOSIZIONE NITIDEZZA RUMORE ALTI ISO


òòòòò òòò òòòòò òòòò òòòò

Robusta ma al tempo Precisa, ma non tra le L’ottimo esposimetro Ottimi risultati, non Pur non al top della
stesso abbastanza più adatte allo sport. permette di sfruttare al certo al pari della categoria è sempre un
leggera e compatta. I 39 punti AF coprono massimo l’ampia gamma D800, ma comunque full frame: il disturbo è
Ottima ergonomia. solo parte del frame. dinamica del sensore. qualità d’immagine ben controllato fino a
molto alta. 6400 ISO.

36 - fotografare - marzo 2014


Pulsante di
scatto e leva
di accensione
sono coassiali.
Nelle loro
vicinanze
troviamo il
correttore
dell’esposizio
ne, il pulsante
per i video e
quello per la
scelta della
La rotella modalità
delle modalità esposimetrica.
di esposizione,
e quella
coassiale per
cadenza di
ripresa, live La slitta porta accessori può
view, ospitare flash esterni originali o di
sollevamento terze parti compatibili.
dello specchio
e l’autoscatto.

Il mirino ottico a
pentaprisma è
ampio e luminoso
e mostra il 100%
del campo
inquadrato.

La D610 può
ospitare due
schede SD per
separare i
RAW dai JPEG
Il display LCD o semplice-
posteriore da 3,2” mente per
conta ben 921.000 aggiungere
pixel, utili per una memoria.
precisa verifica
della corretta
messa a fuoco.

Altri utenti hanno invece notato la scom-


LE PRINCIPALI parsa del problema dopo alcune migliaia
CARATTERISTICHE di scatti. Dal momento che questa brutta
SENSORE E RISOLUZIONE CMOS FX storia stava comunque rischiando di
(23,9x36mm) 24,3mp rovinare la piazza a una reflex di per sé
STABILIZZATORE su alcune ottiche ottima che ha soddisfatto la maggior
SISTEMA AF su 39 punti parte dei suoi acquirenti, Nikon ha an-
SLOT MEMORIA 2x SD/SDHC/SDXC nunciato a Ottobre la D610, una D600
GAMMA ISO 100-6400 (fino riveduta e corretta i cui pochi aggiorna-
a 25600 con espansione) menti riguardano proprio l'otturatore
FLASH Sì, NG.12 controllo wireless (che ora offre anche una modalità di
DISPLAY LCD 3,2” con 921.000 scatto silenzioso) e l'algoritmo di bilan-
pixel con Live view
ciamento del bianco automatico mi-
ALTRO video Full HD,
presa microfono e cuffie gliorato. L’annuncio, come è ben com- La Nikon D610 è leggera e “compatta” per es-
prensibile, non è piaciuto molto ai pos- sere una reflex full frame. Ottima ergonomia.

marzo 2014 - fotografare - 37


sessori delle D600 difettate, che però se
non altro sono stati prontamente rassi-
curati dalla Nital (sussidiaria Nikon in
Italia) circa l'apertura di un canale pre-
ferenziale per l'assistenza della D600
presso il centro assistenza ufficiale “LTR
Service” di Moncalieri (TO).

Cosa resta e cosa cambia


Il corpo macchina è lo stesso della D600,
cioè compatto e leggero quasi quanto
A sinistra, le due rotelle per la scelta della modalità di esposizione e quella per le opzioni di scat- quello di una reflex APS-C (ricorda da
to. A destra la luce d’aiuto per l’autofocus sotto la quale troviamo un pulsante configurabile a cui vicino la D7100) ma al tempo stesso ro-
è possibile associare varie funzioni a scelta determinabili tramite il menu. busto e comodo da impugnare. Per
mantenere basso il prezzo deve fare a
meno della tropicalizzazione totale, cioè
la capacità di resistere particolarmente
bene a polvere e spruzzi d'acqua, in
forza alle più professionali D800 e D4.
Il sensore è un CMOS 23,9x36mm da
24,3 Megapixel, che assieme al processore
Expeed 3, è in grado di lavorare in un
range di sensibilità ISO comprese tra
100 e 6400, espandibili fino a 25600. Il
mirino ottico a pentaprisma è ampio e
A sinistra, il pulsante per il sollevamento del piccolo flash incorporato utilizzabile anche per
luminoso e copre il 100% del campo in-
comandare via wireless altri lampeggiatori. A destra l’innesto ottiche con il motore AF incor- quadrato. L'inquadratura può essere ef-
porato, per sfruttare anche le ottiche autofocus prive di motore AF interno. fettuata anche in live-view per mezzo
del grande display posteriore da 3,2”
con 921.000 pixel. Non manca un co-
modo display LCD monocromatico su-
periore che aiuta a tenere sotto controllo
i parametri di scatto. La D610 mantiene
anche l'apprezzatissimo doppio slot per
le schede SD/SDHC/SDXC. Il sistema
AF conta, in modalità estesa, ben 39
punti. Purtroppo questi ultimi coprono
meno della metà del fotogramma per
via del fatto che si tratta di un modulo
AF derivato da quello della D7000, un
A sinistra, le connessioni USB, e HDMI, quella per accessori opzionali e quelle per il microfono e modello APS-C. In modalità live view
le cuffie. Al centro, i due slot per schede SD. A destra la batteria al litio capace di circa 900 scatti. invece la messa a fuoco automatica av-
viene direttamente tramite il sensore di
immagine per mezzo di un sistema a ri-
levamento del contrasto, che ovviamente
non tiene testa per velocità al modulo
AF dedicato. Il sistema esposimetrico si
basa su un sensore RGB da 2016 punti.
Le riprese video sono possibili in riso-
luzione Full HD 1920x1080pixel con
frame rate a scelta tra 30, 25 e 24fps.
Fin qui le caratteristiche della D610
combaciano perfettamente con quelle
della D600. A cambiare sono, come ac-
cennato, l'otturatore, l'algoritmo per il
bilanciamento del bianco automatico e
il prezzo ancor più aggressivo, di circa
A sinistra, l’intuitiva interfaccia dei menu. A destra, uno sguardo al mirino della D610 che ci mo- 150 euro inferiore rispetto a quello della
stra anche la disposizione dei 39 punti AF concentrata sull’area centrale del fotogramma.
D600 al lancio. Prese singolarmente non

38 - fotografare - marzo 2014


SCHEDA TECNICA CONFRONTO TRA I VALORI ISO
DIMENSIONI MM / PESO G: 141x113x82 / 760
INNESTO OBIETTIVI: Nikon F 100 200
ELEMENTO SENSIBILE: CMOS da 24x36mm
STABILIZZATORE SUL SENSORE: no
RISOLUZIONE MIN/MAX: 2944x1968/6016x4016
FORMATI IMMAGINE: JPEG, RAW, RAW+JPEG
SENSIBILITÀ DI RIFERIMENTO: da 100 a 6400 ISO,
da 50 a 25600 ISO con espansione RAW JPEG RAW JPEG
BILANCIAMENTO DEL BIANCO: automatico, manuale
con 12 modalità più 4 personalizzate
SCHERMO LCD: TFT a colori da 3,2” con 921.000 400 800
pixel
SUPPORTO DI MEMORIA: 2 slot per SD/SDHC/SDXC.
INTERFACCIA: USB 2.0, mic, HDMI
VIDEO: Full HD 1920x1080/30,25,24fps
AUTOFOCUS: 39 punti / con 9 sensori a croce
Sensibilità AF: da -1 a +19 EV. RAW JPEG RAW JPEG
MIRINO: pentaprisma fisso, copertura 100%,
ingrandimento 0,7x, correzione diottrica, schermo
di messa a fuoco BriteView VIII tipo B con cornici 1600 3200
area AF e reticolo. >
MISURAZIONE DELLA LUCE: Lettura TTL con sensore
RGB da 2016 pixel circa. Misurazione integrale
Color Matrix 3D II, media ponderata al centro, spot.
MODI D’ESPOSIZIONE: manuale, priorità dei tempi,
priorità dei diaframmi, programmata. RAW JPEG RAW JPEG
BRACKETING: da 2 a 3 scatti +/-5 EV a passi da 1/3
a 2EV
CORREZIONE ESPOSIZIONE: +/-5 EV a passi da 1/3 a 6400 12800
1 EV.
BLOCCO ESPOSIZIONE: AE Lock.
FLASH INCORPORATO: n.g. 12 (100 ISO)
TEMPI: da 30 sec. a 1/4000 di sec., posa B.
SINCRO-FLASH: da 1/200 di sec (1/250 sec. con
campo ridotto) RAW JPEG RAW JPEG
MODI DI SCATTO: singolo, a raffica fino a 5,5
ftg/sec con AF, Q (scatto silenzioso),
Temporizzatore per Time Lapse.
25600 Il contenimento del rumore elettronico è
ALIMENTAZIONE: pila ricaricabile agli ioni di litio uno dei cavalli di battaglia della D610. Si
EN-EL15, batteria interna EN-EL15. può fotografare anche a 6400 ISO ottenen-
do immagini che, seppur non paragonabili
a quelle scattate a sensibilità inferiore, sono
sono novità rivoluzionarie, ma tutte in- ancora utilizzabili. Fino a 1600 e anche
3200 si può fotografare con relativa tran-
sieme costituiscono comunque un gra- RAW JPEG
quillità ottenendo anche buone stampe.
dito passo avanti.

Il nuovo otturatore zato dai componenti software oltre che CI PIACE


L'otturatore è completamente riproget- da quelli fisici. Uno di questi software è
tato per poter offrire anche la modalità quello responsabile del bilanciamento ● Abbastanza compatta e leggera ma robusta

di funzionamento silenziosa. Già in mo- del bianco automatico. Esso riveste e caratterizzata da un’ottima ergonomia.
dalità standard la D610 si distingue per grande importanza perché non in tutte ● Ottimo contenimento rumore alti ISO
una generale bassa rumorosità, ma con le situazioni abbiamo il tempo necessario ● Presa per microfono e cuffie

il modo silenzioso attivo la fotocamera per regolare manualmente anche questo ● Motore AF integrato

diventa ancora più discreta. La novità parametro, specialmente quando la luce ● Sistema AF abbastanza rapido e preciso

sarà ben accolta soprattutto dai fotografi cambia velocemente con l'apparire o lo ● Filmati Full HD di ottima qualità

di teatro e da quelli di cerimonie, che scomparire del sole dietro le nuvole o ● Funzioni ampiamente personalizzabili

devono fotografare evitando di disturbare come quando si passa repentinamente ● Mirino grande e di ottima qualità
l'evento in corso. Grazie al nuovo ottu- dall'ambiente esterno illuminato dal sole ● Otturatore con funzione scatto
ratore aumenta, seppur di poco, la ca- a una stanza in cui convivono fonti di silenzioso
denza di ripresa, passando da 5,5fps a luce di diversa natura. Poter contare su ● Ottima resa cromatica
6fps. Lo scatto a raffica è disponibile un automatismo del bilanciamento del
anche in modalità silenziosa fino a 3fps. bianco affidabile limita il lavoro da fare NON CI PIACE
in postproduzione per riequilibrare i ● Prezzo
Il bilanciamento del bianco colori della scena, specialmente quando ● Manca la presa per i flash da studio
Nelle fotocamere digitali, la resa cro- per comodità e per non voler passare ● AF multiarea non molto ampio
matica è un fattore fortemente influen- ore al PC, si sceglie di scattare in JPEG.

marzo 2014 - fotografare - 39


Sul campo La Nikon D610 INCARNATO
conferma l’ottima
La D610, pur non raggiungendo i livelli resa cromatica della
di eccellenza della sua sorella maggiore D600, il modello da
D800, può contare su una qualità d'im- cui riprende quasi
magine molto elevata. L'output JPEG è tutto. Il nuovo
algoritmo per il
molto buono, ma è chiaro che il RAW bilanciamento del
(formato NEF per Nikon) conserva un bianco automatico
maggior numero di dettagli. Ottimo il aiuta a restituire
tonalità vicine alla
comportamento dell'esposimetro RGB realtà anche in
da 2016 punti, adottato già su altre presenza di più fonti
reflex della casa: reagisce relativamente di luce diverse tra
loro. A fianco: i toni
bene anche al controluce estremo e non dell’incarnato sono
si fa ingannare da scene in cui i bianchi stati resi in modo
o i neri sono preponderanti, garantendo molto naturale
sempre una resa omogenea. A voler es- durante una giornata
di cielo coperto.
sere precisi si nota solo una leggerissima
tendenza alla sottoesposizione che co-
munque non influisce sulla qualità delle ESPOSIZIONE
immagini ed anzi aiuta a sfruttare al
meglio l'ampia gamma dinamica del
sensore (circa 14 EV potenziali) spostata
più sulle ombre che non sulle alte luci.
Il “vecchio” algoritmo per il bilancia-
mento del bianco automatico della D600
era già molto buono e in grado di resti-
tuire fotografie con dei cromatismi ot-
timamente bilanciati, cosa di cui spesso
non sono all’altezza neanche modelli
più costosi. Il nuovo algoritmo non stra-
volge le cose e va solo a confermare un
comportamento già ottimo della mac-
china, correggendo solo alcune piccole
lacune. Le tonalità di verde sono a volte
un po' troppo cariche, ma i blu e i rossi
sono riprodotti molto fedelmente. Non
ha la stessa nitidezza tagliente della
D800 ma ne eguaglia l'ottima resa agli
alti ISO. Fino a 1600 ISO è molto difficile CONTROLUCE A FAVORE DI LUCE
notare la presenza di rumore elettronico.
A 6400 ISO il disturbo diventa evidente Con la modalità esposimetrica 3D Color Matrix abbiamo ottenuto immagini sempre ben esposte.
ma non fastidioso, e i file possono an- Solo nei controluce estremi la D610 sottoespone molto per salvare le informazioni sulle alte luci.
I dettagli nelle ombre sono però facilmente recuperabili grazie all’ampia gamma dinamica.
cora essere usati per la stampa, sebbene
è meglio contenere il formato. I valori NITIDEZZA
più elevati sono invece da considerare
solo come ultima spiaggia quando si
deve “portare a casa lo scatto” in con-
dizioni di bassissima luminosità. Anche
i filmati sono caratterizzati da un'ele-
vatissima qualità d'immagine, cosa
che rende la D610 una reflex adatta
anche per piccole produzioni video
come cortometraggi e videoclip musi-
cali. È possibile connettere un micro-
fono esterno e delle cuffie tramite gli
appositi connettori mini-jack, cosa
molto utile perché permette di regi-
strare un audio di qualità affidandosi Molto elevata la nitidezza, ma non “tagliente”: per
a microfoni professionali e di control- quello esiste la D800. L’output JPEG è buono ma un
lare in diretta il livello audio. Il sistema po’ più morbido rispetto al RAW.

40 - fotografare - marzo 2014


GAMMA DINAMICA: RECUPERO OMBRE DA FILE RAW

L’ampia gamma dinamica della D610 (quasi 14


EV) si estende soprattutto nelle ombre. A fianco
un esempio eclatante di recupero di informazioni
sulle ombre in postproduzione.

AF della Nikon D610, denominato


Multi-Cam 4800FX, è a rilevamento
di fase con 39 punti di cui 9 a croce.
ORIGINALE RECUPERATO
L’area coperta dai punti AF non è
molto ampia e ciò non rende la D610
la candidata ideale per la fotografia di
alcuni tipi di sport. Si può scegliere di
usare l'AF multiarea, la sola area cen-
trale o si può scegliere un singolo
punto di messa a fuoco, tramite i co-
mandi direzionali posti sul dorso. Il
sistema riesce a mettere a fuoco fino
a una luminosità di -1 EV, a differenza
della D800 che arriva a -2 EV. Abbiamo
WB AUTO WB TUNGSTENO
apprezzato la presenza del micro-mo-
Il bilanciamento del bianco della D600 era già buono. Quello della D610 è stato ulteriormente tore AF integrato nel corpo macchina,
perfezionato. Non un salto di qualità abissale, ma comunque apprezzabile. che dà modo di utilizzare anche le ot-
tiche AF più datate (originali o di terze
Il sensore della D610 non è esente da PURPLE FRINGING parti) sprovviste di motore di messa a
purple fringing ma non è fastidioso. Per
notarlo bisogna ingrandire molto
fuoco interno. In generale possiamo
l’immagine definire l'AF della D610 rapido, ma
sul monitor non fulmineo. Se ha qualche limita-
del computer, zione nella fotografia di sport, si trova
oppure fare
stampe molto completamente a suo agio con il ri-
grandi e tratto, il reportage, la fotografia di ce-
osservarle da rimonie e quella di paesaggio.
vicino.
Conclusioni
6400 ISO La Nikon D610 conferma l'ottimo con-
cetto della D600: una reflex full frame
di dimensioni, peso e prezzo contenuti.
La buona resa cromatica, l'ottima
CONTENUTI
EXTRA esposizione, l'ampia gamma dinamica
e l'ottimo contenimento del rumore
Fotografa elettronico rendono la D610 partico-
questo QR
code con il larmente golosa. L'autofocus non è lo
tuo stesso dei modelli top di gamma ma
smartphone comunque abbastanza rapido e sensi-
Buono il filtro di per guardare bile. Dopo la storia delle macchie sul
riduzione rumore in altre foto
di prova del sensore la D610 sembra ispirare più fi-
JPEG. A fianco uno
scatto a 6400 ISO. 18-55mm in alta risoluzione. ducia della D600, attorno alla quale sta
www.flickr.com/photos/fotografaresrl/sets/ nascendo, come era facile prevedere,
un florido mercato dell'usato. ■

marzo 2014 - fotografare - 41


TEST MIRRORLESS

FUJIFILM X-E2
E come essenziale Linea in stile retro,
rivisitata a favore
Guscio in metallo
con gommatura
dell’ergonomia. antiscivolo di
Un occhio indiscreto su una Leggera e poco ottima qualità,
nuova mirrorless serie X della 950 ingombrante, trova con lavorazione
euro facilmente spazio
casa giapponese, ultima nata anche nelle borse
vintage
solo corpo
Fuji, con pochi fronzoli, ma per uso personale
molta sostanza.
di Marco Serri

nostri test si occupano di

I prodotti che, per esperienza


nel settore e ricerca indu-
striale delle case, sono at-
tualmente quasi ineccepibili. Le prove
di cui scriviamo, molto raramente
contengono problematiche rilevate di
considerevole entità e ciò che mettia-
mo, in senso lato, tra i nostri “non mi
piace” è sempre inferiore rispetto a
quanto riteniamo positivo. La faccen-
da, per noi che seguiamo il mondo
della fotografia da un buon quarto di
secolo, è motivo di soddisfazione visto
che abbiamo assistito passo dopo pas-
so, nonostante tutto, alla crescita del
settore, attualmente tra i più avanzati
in ambito tecnologico. Porre l’accento Impugnatura discreta, in
su elementi negativi nelle attrezzature linea con il design.
non è cosa a noi gradita come, del Sebbene di contenute Fujifilm X Mount
resto non lo è stato in un passato dimensioni, è (obiettivi Sensore X-Trans CMOS II formato
piuttosto lontano quando, in una man- perfettamente funzionale FUJINON XF) APS-C da 16,3Mp
ciata di casi sottolineammo imperfe-
zioni e difetti di apparecchi che ora spirito nel recensire i prodotti resta d’uso. Nelle recensioni riportiamo i
preferiamo non nominare. Il nostro quello di sempre, assolutamente super risultati delle nostre prove e le nostre
partes, a principale beneficio dei nostri conclusioni ma ci riserviamo di de-
lettori. E’ nostra abitudine parlare cantare chiaramente solo quelle at-
PER QUALE USO?
delle diverse soluzioni operative ap- trezzature in cui riscontriamo la pro-
REPORTAGE 90% plicate dalle case, rimarcando ciò che verbiale marcia in più. E’ il caso della
VIAGGI 95% soggettivamente per noi è di aiuto X-E2, ultima produzione di Fuji, cui
ARTE 85%
per il fotografo. Ciò avviene sempre dedichiamo queste pagine e con la
anche nei casi di attrezzature buone quale abbiamo instaurato dal primo
SPORT 10% ma, sempre a nostro avviso, non par- contatto, quel feeling particolare, au-
STUDIO 70% ticolarmente innovative ed esaltanti spicabile per ogni fotografo, capace
per definizione, ergonomia e praticità di consolidarsi sempre più con l’uso.

COSTRUZIONE MESSA A FUOCO ESPOSIZIONE NITIDEZZA RUMORE ALTI ISO


òòòò òòòòò òòòò òòòòò òòòò

Ben curata nei dettagli la Velocissima e precisa, si Sempre affidabili le valu- Dà filo da torcere a mol- Molto ben contenuto
costruzione, molto gradevo- alterna automaticamen- tazioni dell’esposimetro te reflex, con pari dimen- fino a ISO 6400 ma ac-
le il design retro, sullo stile te tra ricerca di fase anche nei casi più com- sione di sensore APS-C. cettabile fino a fondo
delle camere a telemetro e di contrasto plessi Ottimo il video Full HD scala.

42 - fotografare - marzo 2014


Pulsante di scatto
con filettatura per
Flash integrato a l’uso con il
scomparsa con flessibile
n.g. 7. Il piccolo
lampeggiatore ha
diverse possibilità Comando Wi-Fi
di regolazione molto pratico. E’
tramite menu. destinato anche
Quando non è in alla selezione
funzione, è ben delle funzioni e
integrato nella personalizzabile
sagoma della per questo fine
cuffia

Selettore delle velocità di


Slitta con contatto caldo otturazione, schematico ed
per flash ausiliario intuitivo
Comando
manuale di
attivazione del
flash
(N.G. 7 a ISO Tasto Q per
200) accedere alle
funzioni più
spesso utilizzate

Ghiera principale
di controllo delle
impostazioni.
Permette anche
di navigare nei
LCD da 3" fisso menu, scorrendo
con 920.000 pixel tra le varie voci
con possibilità di
regolazione
luminosa. Non è Comandi esterni
dotato di ben disposti e
tecnologia touch funzionali.
e permette di Permettono di
visionare circa il accedere alla
100% del campo quasi totalità
inquadrato. delle funzioni

e ben curata nei dettagli. Il corpo me-


tallico, disponibile nelle versioni black LE PRINCIPALI
o silver, è rivestito di antiscivolo sinte- CARATTERISTICHE
tico, con lavorazione vintage simile SENSORE E RISOLUZIONE X-Trans CMOS
alla pelle porosa d’epoca. Il rivestimento II formato APS-C da 16,3Mp
è di buona qualità ma al tatto, risulta PROCESSORE EXR Processor II
un po’ “secco” e la qualità della presa è SISTEMA AF intelligente Hybrid AF
(a ricerca di fase e di contrasto)
pertanto assicurata dalla impugnatura
SCHEDE DI MEMORIA SD in tutte le
in gomma. Si tratta di una sovrapposi- varianti
zione in materiale più morbido, sago- GAMMA ISO 200 - 6400
mato in maniera da garantire una presa (espandibile 100 - 25600)
in punta di dita, discreta e rispettosa RAFFICA fino a 7 ftg/s
per la linea retrò della fotocamera. La FLASH INTEGRATO sì, TTL, N.G. 7
Descrizione, funzionalità sicurezza di tenuta è però implemen- MIRINO elettronico 100%
ed ergonomia tabile con un’impugnatura opzionale DISPLAY 3”, circa 100% di coper-
tura dell'inquadratura
Sembra proprio vincente il look stile disponibile nel catalogo. Gli unici co-
ALTRO Wi-Fi integrato, video
macchina a telemetro, con ottica in- mandi presenti sulla parte anteriore Full HD
tercambiabile. La X-E2 mantiene iden- del corpo sono il pulsante di rilascio DIMENSIONI E PESO 129mm x
tica la bellissima carrozzeria retrò della dell’obiettivo, a destra del bocchettone 74.9mm x 37.2mm, 350 g
precedente X-E1, in metallo, spigolosa ed in basso a sinistra il selettore circolare

marzo 2014 - fotografare - 43


A sinistra: il flash integrato
pronto per l’uso. La
struttura che sorregge la
lampada è realizzata con
materiali metallici non
particolarmente robusti e
pertanto si consiglia di
riporre sempre il flash
nella propria sede,
ricavata dalla cuffia,
quando non si deve
usare.
A destra: le connessioni
della fotocamera per
microfono esterno,
collegamento HDMI e
micro USB sono protette
da uno sportellino in
plastica con la stessa
lavorazione della
gommatura.

delle tre modalità AF. Accedervi è ab- CI PIACE


programmi preimpostati (notte, sport,
bastanza comodo, come pure il suo ecc.), non previsti nella X-E1. Il selettore
impiego, grazie ad un dentello sporgente • Completo controllo delle funzioni con ruota liberamente fino alla funzione
dalla piccola struttura circolare. Sul comandi esterni A, da cui è necessario il percorso inverso
fianco sinistro si trovano i contatti di • Design vintage, costruzione curata per tornare ai valori dei tempi di scatto
microfono esterno, collegamento HDMI nei dettagli d’impostazione manuale. Il suo utilizzo
e micro USB, protetti da uno sportellino • Praticità d’uso ed essenzialità delle è abbastanza comodo ma, come per le
in plastica che riprende il motivo del funzioni fotocamere d’altri tempi, richiede di
rivestimento. La parte superiore accoglie • Buona completezza ed ottima qualità essere ruotato con pollice ed indice
il flash integrato che rientra perfetta- del kit della mano destra, sospendendo la ri-
mente nell’alloggiamento ricavato nella presa. Proseguendo verso sinistra, sem-
cuffia. Gli elementi a cerniera da cui è NON CI PIACE pre sulla cuffia, si trova il pulsante di
composto il suo supporto sono abba- • Mancanza di sblocco nel selettore scatto con filettatura centrale per l’uso
stanza delicati e pertanto consigliamo dei tempi con il flessibile di scatto a rilascio,
di mantenere il flash sollevato solo nei • Tempi di riattivazione dallo stand-by quello tradizionale meccanico tanto
momenti del suo utilizzo. La sua uscita • Flash integrato piuttosto delicato per intenderci e l’interruttore master.
dalla sede è comandata tramite l’ap- Un selettore di diametro inferiore, sem-
posito comando posteriore. Sempre pre dentellato e parzialmente integrato
sulla cuffia, si trova la slitta con attacco viamo anche una “A” in rosso, per la nella cuffia, è quello destinato alla per-
caldo per il flash esterno ed a seguire, modalità espositiva in automatismo, sonalizzazione degli EV, nei valori tra
il selettore cilindrico, di metallo den- con le coppie fisse tempi/diaframmi. -3 e +3 a passi di 1/3 di stop. Per finire,
tellato, per l’impostazione delle velocità Si tratta di una modalità automatica nell’estremo angolo destro, è situato il
dell’otturatore, intercorrenti tra 1/4s classica che lascia al fotografo la pos- comando Fn che permette la selezione
ed 1/4000s, comprensive della posa B sibilità di impostare gli altri parametri delle sensibilità ISO e, in fase di revi-
e della più rara T, per mantenere aperto quali sensibilità ISO, bilanciamento sione, attiva il Wi-Fi per la trasmissione
automaticamente per un lasso di tempo del bianco e autofocus ecc. Non com- dei dati, con estrema facilità, a com-
l’otturatore. Sullo stesso selettore tro- pare invece alcuna icona relativa a puter, palmare o tablet. Il dorso della
X-E1 è per la maggior parte occupato
dallo schermo LCD ultra piatto, di 3”,
non ribaltabile. In alto a sinistra, sulla
parte posteriore della cuffia, c’è il mirino
con gommatura e possibilità di rego-
lazione diottrica. Sempre sulla cuffia
due pulsanti d’identica forma di cui il
primo, come già accennato serve per
attivare il flash integrato, mentre l’altro,
Q, è quello che consente di visualizzare
il menu veloce delle impostazioni della
macchina. A seguire, alla stessa altezza,
Si accede al vano batteria sollevando lo sportellino a compasso sulla destra del fondello.
una rotella dentellata sporge legger-
In esso è contenuto anche lo slot per la memory card in formato SD. La batteria agli ioni mente dal punto di unione tra la cuffia
NP-W126 garantisce alla X-E2 un’autonomia, in condizioni normali, di circa 350 scatti. ed il resto sottostante del dorso ed è il

44 - fotografare - marzo 2014


CONFRONTO TRA I VALORI ISO

200 400 800

1600 3200 6400

12800 25600

Il sensore X-Trans CMOS II formato APS-C (23,6x15,6mm) da 16.3 megapixel effettivi, è progettato per contenere molto bene il rumore digitale fino
alla sensibilità di ISO 6400, anche in assenza del filtro passa-basso. I disturbi alle sensibilità più alte sono presenti e ben visibili nelle due ultime
immagini sopra. Il test delle mire ha il compito di rendere visibili dettagli di dimensioni molto ridotte, che, molto spesso, nella maggior parte delle foto
convenzionali non ne pregiudicano l’esito in maniera significativa.

selettore che, nelle impostazioni di de- pienamente comprensibili per la chiara SCHEDA TECNICA
fault, permette di variare velocemente iconizzazione degli stessi. Sulla destra
il tempo di scatto impostato con il se- del dorso, sotto il selettore degli EV si DIMENSIONI MM/PESO G: 129x75x37 / 350.
INNESTO OBIETTIVI: Baionetta X-Mount.
lettore principale, di più o meno due trovano i tasti AF, AE per blocco/sblocco ELEMENTO SENSIBILE: X-Trans CMOS da 23,6x15,6mm
stop. Lo stesso dispositivo consente di dell’autofocus e per la sua attivazione, da 16.3 Mp
scorrere tra le funzioni, in alternativa in alternativa al pulsante di scatto pre- STABILIZZATORE SUL SENSORE: no.
alle frecce del multi controller. Sulla muto fino a mezza corsa. Scendendo RISOLUZIONE MIN/MAX: 1664x1664/4896x3264.
FORMATI IMMAGINE: JPEG, RAW, RAW+JPEG.
sinistra del monitor, incolonnati, si tro- c’è il multi controller, con invio e accesso SENSIBILITÀ DI RIFERIMENTO: da 200 a 6400 ISO, da 100
vano i tasti play per la revisione, drive al menu centrale. Dei quattro comandi a 25600 con espansione.
per selezionare il modo di avanzamento, che lo contornano, quelli superiore ed BILANCIAMENTO DEL BIANCO: automatico, manuale con 7
il bracketing, un simpatico programma inferiore, sono dedicati, rispettivamente, modalità più una personalizzata.
SCHERMO LCD: da 3,0” con 1.040.000 pixel.
automatizzato per la fotografia pano- all’attivazione della posizione macro e SUPPORTO DI MEMORIA: SD/SDHC/SDXC.
ramica, una serie di filtri avanzati e la alla gestione dell’area di messa a fuoco. INTERFACCIA: USB 2.0, mic, AV, HDMI, slitta accessori.
modalità telecamera. Lo stesso coman- Ultimo in basso a destra, è posto un VIDEO: Full HD 1920x1080/60p,30p.
do, in revisione, permette di zoomare comando che consente di retrocedere AUTOFOCUS: ibrido a rilevamento del contrasto e di fase
su 49 punti.
le foto, mentre per ridurle va utilizzato dalle opzioni aperte e di controllare le MIRINO: elettronico con 2.360.000 pixel, copertura
quello AE, al quale è possibile attribuire informazioni che si vogliono visionare 100%, correzione diottrica.
funzioni varie a scelta tra le molte op- negli organi di mira, tra cui, comodis- MISURAZIONE DELLA LUCE: TTL su 256 Zone; Multizona,
Media, spot.
zioni, tra cui il bilanciamento del simi, il reticolo e la livella digitale. L’in-
MODI D’ESPOSIZIONE: Programma, Priorità tempi,
bianco, qualità dell’immagine, la mo- tera e generosa serie dei comandi Priorità diaframmi, Manuale.
dalità AF ed altre. Ultimo in basso a si- esterni è razionale nella disposizione, BRACKETING: 3 scatti a passi da 1/3 a 1 stop.
nistra si trova il pulsante Fn2, ugual- funzionalmente ben assortita e, per la CORREZIONE DELL’ESPOSIZIONE: +/-3 EV a passi di 1/3 stop.
BLOCCO ESPOSIZIONE: con il pulsante AE-L/AF-L.
mente personalizzabile per poter con- gioia di chi non ama leggere intera-
FLASH INCORPORATO: ng. 7 (ISO 200).
trollare più impostazioni e comando mente la guida della fotocamera, per- TEMPI: da 4sec a 1/4000 di sec, posa B, T (fino a 60
cestino, per cancellare i file durante la fettamente intuitiva. minuti).
revisione. La serie di comandi appena SINCRO-FLASH: 1/180 sec.
Sensore ed autofocus MODI DI SCATTO: singolo, raffica 3 o 7 fps (selezionabile).
descritta è molto comoda da usare e le
ALIMENTAZIONE: batteria al litio ricaricabile NP-W126.
regolazioni cui permettono di accedere, La X-E2 monta lo splendido sensore

marzo 2014 - fotografare - 45


ISO 25600
dell’auto, non esattamente pulito, senza
veder distogliere il fuoco dal soggetto
preso in considerazione dall’inquadra-
tura. Notevole la nitidezza delle im-
magini riprodotte dallo X-Trans che
per le proprie innovative caratteristiche
che comprendono da progetto la fil-
tratura, non necessita di filtro passa-
basso, a beneficio della qualità del-
l’immagine, con rumore contenuto an-
che a sensibilità elevate e praticamente
esente anche da altri disturbi.

LCD e mirino
Ambedue gli organi coprono il 100%
del campo inquadrato dall’ottica. Sono
entrambi di altissima qualità e sono
I menu della X-E2 sono intuitivi e ben visibili perfettamente intercambiabili, nel senso
indifferentemente dallo schermo o dal mirino. che consentono le stesse visualizzazioni,
Il menu principale (foto in alto) è suddiviso in 25600 ISO consentono in modo
due sezioni, rossa e blu, destinate rispettiva- tanto in ripresa che in revisione. La soddisfacente di fotografare
mente alle impostazioni di ripresa e di gestione luminosità del monitor è, a scelta au- Peggy nella propria cuccia, alla
dell’apparecchio. tomatica o regolabile manualmente e scarsa luce della sera.
riesce a rendere accettabilmente visibili
X-Trans CMOS II da 16,3Mp, formato le foto anche in condizioni di forte il- della X-E2, ottenendo immagini ben
APS-C, gestito dell’EXR Processor II. luminazione ambientale. Un apposito esposte, anche in condizioni difficili
Questo binomio fa della fotocamera sensore in dotazione, rileva la distanza come il controluce. In questo caso ab-
uno strumento all’avanguardia per de- della fotocamera dal viso, mettendo, biamo anche provato ad esporre ma-
finizione, profondità di colore e velocità di conseguenza, in funzione LCD o nualmente secondo la regola empirica
di messa a fuoco. Quest’ultima, di tipo mirino. Le anteprime delle immagini, di impostazione ad ISO 100, f/5.6,
ibrido, opera secondo entrambi le tec- in essi visibili, sono di grande aiuto 1/125s (adeguando i parametri alle sen-
nologie a ricerca di fase e di contrasto durante l’inquadratura perché mostrano sibilità necessarie). L’automatismo si è
che subentrano automaticamente, ade- in tempo reale la luminosità di quanto dimostrato all’altezza della situazione,
guandosi alle diverse condizioni, ma- inquadrato ma consigliamo di non consegnandoci immagini con densità
nifestando quale risultante estrema perdere di vista i valori esposimetrici del tutto simili a quelle ottenute in ma-
precisione unita ad altrettanta celerità perché la luminosità dei due apparati nuale.
in diverse situazioni di ripresa. Lo ab- potrebbe trarre in inganno.
biamo provato anche in condizioni Lo scatto
difficili di scarsa illuminazione nonché Esposizione La risposta del pulsante di scatto ugua-
focheggiando attraverso il parabrezza Abbiamo usato l’esposizione automatica glia quella delle reflex di buon livello.

ESPOSIZIONE

AUTOMATICA MANUALE

Lecce, Piazza S.Oronzo. Le due foto sono state scattate esponendo in modalità diverse nella stessa situazione in controluce, per verificare
l’attendibilità dell’esposizione in modalità automatica della X-E2. A sinistra, con le impostazioni predefinite, vediamo un’immagine corretta ma
con i dettagli delle persone poco leggibili. A destra, sovraesponiamo a 1/250s, f.5.6 ad ISO 200, per ottenere particolari più chiari, a danno però
della saturazione dell’azzurro del cielo e del basolato che nella parte centrale è bruciato.

46 - fotografare - marzo 2014


COLORI GAMMA DINAMICA

A sinistra: la profondità di colore della Fuji X-E2 è notevole ed i colori risultano brillanti e fedeli
nelle tonalità. A destra: il porto di Otranto all’imbrunire. Nella foto sono visibili numerosi dettagli
anche nelle ombre più chiuse, grazie alla ottima estensione della gamma dinamica, già nelle
impostazioni di default.

La X-E2, da buona mirrorless ha lo ottica che trattiamo nello specifico in se fotoreporter, avere una macchina di
scatto piuttosto silenzioso e una raffica questo numero, e che giudichiamo po- pronta estrazione, discreta e affidabile.
da 7 ftg/s. Il pulsante di scatto è corre- liedrica al punto da non farci avvertire La X-E2 è una fotocamera di prestigio
dato di filettatura, utilissima usando la particolari mancanze nell’uso generico e riteniamo che, allo stato attuale, diffi-
fotocamera con il flessibile, su cavalletto, delle riprese da noi effettuate. cilmente sia superabile da una pari li-
per le lunghe esposizioni. vello. Non ci sentiamo di vederla in
Conclusioni pieno come fotocamera dedicata al pro-
Il menu Ottima fotocamera, nulla da eccepire. fessionismo o meglio, si presta, secondo
Come già accennato, la fotocamera Maneggiarla ci ha riportato ai tempi noi, a solo alcune specializzazioni per
può essere usata anche senza una ap- della Leica M2, con la differenza che la circoscritta entità del parco delle ot-
profondita lettura della guida ed una non è stato necessario portare in tasca tiche disponibili, specie luminose ma
discreta pratica con le fotocamere di- il Lunasix o il Weston Master. Leggera, non possiamo parlare in senso assoluto
gitali è sufficiente per usare la X-E2 discreta nella borsa degli effetti perso- e sentenziare tesi che potrebbero essere
nella quasi totalità delle funzioni. Il nali, l’abbiamo portata con noi con smentite da eventuali opportune con-
menu è facilmente intuitivo e diviso in grande facilità, vista l’abitudine alle crete antitesi. Concludendo, consigliamo
due sezioni, di cui la prima, in rosso, ben più pesanti reflex pro. Abbiamo vivamente a quanti ne abbiano facoltà,
dedicata alle impostazioni di ripresa, scritto precedentemente che questa fo- di acquistare questa camera, certi che
mentre l’altra, in blu, dà modo di rego- tocamera non possiede i programmi non avranno da pentirsene. Non pos-
lare la parte di gestione della fotocamera facilitati preimpostati, cosa che fa piacere siamo che fare i nostri complimenti
(data, ora, pulizia sensore ecc.). Le perché non vediamo questa fotocamera alla Fujifilm, nella speranza che in un
schermate sono tutte compiute e se- nelle mani di chi non sappia di tempi e futuro molto prossimo, ci mandi da
quenziali relativamente alle due sezioni diaframmi anche per il costo non certo provare un’altra fotocamera simile, ma
separate ed ogni voce in esso contenuta, alla portata di tutti. Se dovessimo con- magari con formato full frame...! ■
è ben visibile e come si diceva, facil- sigliare la X-E2 per un uso specifico,
mente comprensibile. sinceramente saremmo in difficoltà. La
vedremmo ben appropriata ad un foto- CONTENUTI
L’obiettivo del kit grafo stile Cartier-Bresson, Ronis e, per- EXTRA
Si tratta dello zoom XF 18-55mm f/2.8- ché no, al nostro indimenticato Franco Fotografa
4 R LM OIS, pur non avendo le carat- Pinna, senza nulla togliere a quanti questo QR
teristiche di entry da ottica del kit. La altri abbiano reso grande la fotografia code con il
tuo
qualità di questo obiettivo standard, stando tra la gente, raccontandone le smartphone
corrispondente ad un 27-82mm circa, abitudini, il carattere, i guai. Come av- per guardare
rapportato al formato APS-C, è buona viene quando parliamo di fotocamere altre foto
e la luminostità generosa è superiore di piccole dimensioni e di grande qualità, di prova della
Fujifilm X-E2, oppure da computer vai su
alla media della categoria. Tutte le foto ricordiamo quanto possa essere utile www.flickr.com/photos/fotografaresrl/sets/
del test sono state scattate con questa nel corredo di un professionista, specie

marzo 2014 - fotografare - 47


TEST OBIETTIVO

ZOOM STANDARD GENEROSO


Fujifilm XF 18-55mm f/2.8-4 R LM OIS 800
euro
Molti gradini più in alto
qualitativamente della sorella
16-50mm, di stessa tipologia,
ma di minori pretese, questa
ottica con buona luminosità,
è in grado di servire come
strumento di ripresa a livello
professionale.
di Marco Serri

nostri lettori più assidui sanno

I che non è nostra abitudine


analizzare separatamente le
parti di un kit anzi, nella mag-
gior parte dei casi ci limitiamo a citare
l’obiettivo del corredo, o gli riserviamo
solamente alcune righe con poche nostre
concise impressioni. Questo perché qualità
e luminosità comunemente modeste
degli obiettivi venduti insieme alle foto-
camere, non favoriscono particolari analisi
o interessanti disquisizioni, nonostante il
chiaro vantaggio ad essi legato, di con-
sentire l’uso generico della fotocamera,
non appena tolta dalla confezione. Lo L a p a g e ll a
zoom di questo test, presentato dalla Fuji REALIZZAZIONE ......
nel 2012 contestualmente alla X-E1, è ....PPPPP
NITIDEZZA .........
un’ottica di alto pregio anche se proposta .....PPPPP
VELOCITÀ AF ......
dalla casa in confezione kit ancora oggi ......PPPP
ABERRAZIONI ...... P
anche con la X-E2, ma poi venduto anche ......PPPPP
separatamente ad un prezzo ovviamente QUALITÀ/PREZZO ...
.....PPPPP
maggiore. La lunghezza focale rapportata
al formato 24x36mm corrisponde, orien-
tativamente, ad un 27-84mm, ovvero
ad uno zoom che dal grandangolo al
medio tele è in grado di rendersi utile
65.0mm
nella maggior parte delle situazioni più
consuete. E’ munito dell’ottimo sistema
di stabilizzazione ottica OIS che consente
97.9mm

di guadagnare diversi stop e insieme


alla tutt’altro che trascurabile luminosità
di f/2.8-4 anche se non costante in tutte
70.4mm

le lunghezze che copre, consente riprese


in condizioni di poca luce, senza dover
necessariamente ricorrere a sensibilità
ISO particolarmente elevate.

Descrizione
Lo zoom ha dimensioni contenute
che ben si affiancano a quelle della mir-

48 - fotografare - marzo 2014


FUJINON XF18-55mm f/2.8-4 R LM OIS
18mm 35mm 55mm
CENTRO CENTRO CENTRO

TUTTA APERTURA
BORDO BORDO BORDO

CENTRO CENTRO CENTRO

f/5.6
BORDO BORDO BORDO

CENTRO CENTRO CENTRO

f/8
BORDO BORDO BORDO

CENTRO CENTRO CENTRO

f/11
BORDO BORDO BORDO

CENTRO CENTRO CENTRO


f/22

BORDO BORDO BORDO

Abbiamo evidenziato in rosso la sezione della tabella fotografata a f/8, step dal quale le immagini delle
mire assumono i migliori compromessi della nitidezza dell’ottica, nelle aree centrali e periferiche, alle tre
lunghezze focali utilizzate. Osserviamo che con il diminuire delle aperture, rimangono ben incisive le
linee relative al centro mentre, quelle relative ai bordi, sebbene mantengano il dettaglio, sono caratterizzate
da maggior morbidezza.

fnovembre 2011 - fotografare - 49


marzo 2014
rorless cui è destinato. E’ costruito in sibili. L’attacco X Mount è in lega metal-
materiali plastici di ottima qualità che lica e comunica col corpo macchina tra-
ne limitano il peso ai suoi 310g. La lente mite dieci contatti.
frontale è montata su una struttura ci-
lindrica che alle lunghezze tele, fuoriesce L’AF
dal barilotto per circa 2,5cm ed ha dia- L’obiettivo, pur non essendo equipag-
metro filtri di 58mm. La ghiera di co- giato di motorizzazione ultrasonica, è
mando della zoomata è scannellata e molto veloce nella messa a fuoco, servo
pur non essendo gommata offre buona assistita da un sistema elettromeccanico
presa alle dita durante l’uso. Nella parte lineare, tra l’altro, assolutamente silen-
inferiore riporta in bianco e ben evidenti, L’attacco X Mount del 18-55mm è in lega zioso. Abbiamo provato l’ottica con il
metallica e comunica con il corpo macchina
i valori corrispondenti alle lunghezze tramite dieci contatti. Ricordiamo che gli corpo macchina X-E2, in sinergia con il
più comuni, comprese tra i 18mm ed i obiettivi con baionetta Leica M Mount sono quale, riesce ad ottenere estrema preci-
55mm. La sua escursione è molto fluida, utilizzabili con adattatore nelle fotocamere sione nella determinazione del fuoco.
a vantaggio sicuro delle riprese video serie X.
che possono grazie a questa caratteristica, Aberrazioni
avvenire senza riportare fastidiosi sobbalzi L’ottica, come sappiamo è progettata
nel girato. L’obiettivo, per la gioia dei fo- per il formato di sensore APS-C. L’esten-
tografi più legati alle tradizioni, e dotato sione del suo piano focale, riceve la
dell’anello di controllo dei diaframmi, proiezione parziale del campo effetti-
scannellato anch’esso, la cui azione, a vamente inquadrato dall’obiettivo, re-
proprio piacimento, può essere esclusa, lativa ad un settore centrale che esclude
delegando la funzione al controller del dall’immagine finale quanto provenga
corpo macchina. Nella parte del barilotto dalle superfici più esterne delle lenti,
più vicina all’attacco, si trovano due co- responsabili dei disturbi ottici classifi-
mandi di forma identica, destinati ad In dettaglio i controller ON/OFF dello cabili sotto il termine unico di aberra-
attivare o disattivare il sistema stabiliz- stabilizzatore OIS e della ghiera dei zione. Lo schema ottico di buona con-
zatore e della ghiera dei diaframmi. Le diaframmi. Questi ultimi possono essere cezione di questo zoom, contenente tre
impostati tramite l’anello scannellato che
loro funzioni sono inconfondibili grazie vediamo in foto, secondo la modalità elementi asferici, sembra, dalle nostre
ad icone impresse con caratteri ben vi- fotografica classica, o dal corpo macchina. prove, in grado di minimizzare egregia-

ABERRAZIONI E VIGNETTATURA: il 18-55mm è stato progettato in


modo da limitare i disturbi ottici, frequentemente presenti
in obiettivi con simili caratteristiche. A sinistra: l’obelisco
di Piazza del Popolo a Roma. Il sottile cerchio metallico
sito alla base della croce è ben visibile in foto nonostante
il contrasto elevato. A destra: veduta marina, S.Cesarea
(LE). La luce è uniforme in tutta l’immagine scattata alla
minima lunghezza grandangolare, comprese la zone peri-
feriche. In nessuna delle foto da noi scattate abbiamo
trovato vignettature se non minime e perfettamente ac-
cettabili.

50 - fotografare - marzo 2014


SCHEDA TECNICA
ADATTO PER: full frame, APS-C
LUNGHEZZA FOCALE: 18-55mm (35mm eq.: 27-
84mm)
ANGOLO DI CAMPO: 79.1° - 28.4° (FF)
APERTURA MASSIMA: f/2.8-4
SCHEMA OTTICO: 14 elementi in 10 gruppi, 3
elementi asferici, 1 a bassa dispersione
LAMELLE DIAFRAMMA: 7, di forma arrotondata
MINIMA DISTANZA DI FUOCO: 30cm (grandang.),
40cm (tele)
MOTORE AF: elettromeccanico lineare
STABILIZZAZIONE OTTICA: sistema OIS
DIAMETRO FILTRI: 58mm
ACCESSORI DEL KIT: coperchi e paraluce a petalo
PESO: 310g circa
DIMENSIONI: 65.0mm x 70.4mm (grandang.),
97.9mm in max lunghezza tele
DISPONIBILE PER: Fuji X Mount
PREZZO: 800 Euro
www.fujifilm.eu
MACRO DETTAGLIO: il Fujinon 18-55mm ha distanza minima di
fuoco di circa 30cm in posizione grandangolare e 40mm alla massima apertura, è in grado di con-
massima lunghezza tele. Pur non tenendo il confronto con ferire alle immagini un piacevolissimo
un’ottica specificamente macro, in casi di emergenza, riesce a rendersi utile anche nelle effetto bokeh.
situazioni che spesso capitano durante un viaggio o un reportage che esigano riprese di
dettagli a distanze ravvicinate. Il risultato, come vediamo nella foto, è soddisfacente. Conclusioni
Poliedrico per le lunghezze focali
mente questo tipo di inconvenienti. Alla abbiamo potuto verificare l’incisività che ricopre, il Fujinon XF 18-55mm,
minima lunghezza grandangolare è pre- del 18-55mm anche nelle panorami- f/2.8-4 R LM OIS è secondo noi un ot-
sente una tipica distorsione a barilotto che, riprese a diverse lunghezze. Molte timo medio zoom, adattissimo all’uso
abbastanza contenuta, mentre è prati- ottiche, nonostante il grado di pro- generico, come nelle foto di viaggio e
camente esente dall’effetto di immagine fondità di campo, tendono ad impa- nel reportage. Se la cava egregiamente
a cuscinetto alla massima estensione stare alcuni particolari, specie dello nelle panoramiche, nel ritratto e al-
come teleobiettivo. sfondo, cosa non riscontrata in con- l’occorrenza anche nelle foto da distanze
dizioni simili in questa ottica. La ravvicinate. Il prezzo di 799.99 euro è
Lo stabilizzatore struttura curva delle sette lamelle comprensivo dei coperchi e del paraluce
Il sistema di tipo ottico OIS è molto componenti il diaframma, specie alla a petalo in materiale plastico. ■
valido e, come già accennato, consente
riprese in quantità di luce molto limitata,
grazie al quale siamo riusciti a scattare
foto anche a tempi di scatto altrimenti
alquanto improbabili. Convalidiamo le
specifiche tecniche della casa che quan-
tificano i vantaggi apportati dall’apparato,
in ben quattro stop.

Dettagli
Osservando al computer le foto che
abbiamo scattato ingrandite al 100%,

CONTENUTI
EXTRA
Fotografa
questo QR
code con il
tuo
smartphone
per guardare
altre foto
di prova del DISTORSIONE: Otranto, veduta dalla passeggiata. I tre elementi asferici dello zoom riescono
18-55mm in alta risoluzione. a contenere piuttosto bene le classiche forzature delle linee prospettiche, tipiche dei
www.flickr.com/photos/fotografaresrl/sets/ grandangolari. Il lampione in primo piano a sinistra, sebbene inquadrato dalla parte
periferica della lente, tende solo minimamente verso il centro.

marzo 2014 - fotografare - 51


TEST MIRRORLESS

PANASONIC LUMIX GM1


Mirrorless in palmo di mano Questa è la
luce d’aiuto AF:
La GM1 risparmia
sulle dimensioni
un piccolo led ma non sulla
Piccola come una compatta, di colore rosso. qualità dei
ma con lo stesso sensore e lo 700 materiali. Il corpo,
stesso innesto obiettivi di una euro leggero ma
normale mirrorless Micro con 12-32mm resistente, è in
lega di magnesio
Quattro Terzi, la lillipuziana e alluminio.
GM1 lancia la sfida alle
compatte premium. L’abbiamo
provata per più di un mese:
ecco come ci siamo trovati.
di Matteo Virili

e mirrorless sono una tipo-

L logia di prodotti fotografici


piuttosto giovane che solo
in questo periodo sta co-
minciando a trovare una sua identità
ben definita. Essendo un settore nuovo
si presta meglio di altri alle sperimen-
tazioni, non solo per quel che riguarda
le dotazioni tecniche, ma anche per
ciò che concerne il design e l’ergonomia.
Panasonic con la GM1 ha voluto portare
al massimo il concetto di buona qualità
d’immagine in un corpo compatto,
realizzando una mirrorless Micro Quat- Il corpo è rivestito di Vastissima la
tro Terzi di dimensioni estremamente un’elegante finta pelle. scelta di obiettivi Il sensore è un Quattro Terzi
ridotte (inferiori anche a quelle di Manca di una vera grazie all’innesto (17,3x13mm) da 16 Megapixel,
molte compatte per esperti, che spesso impugnatura, disponibile Micro Quattro lo stesso della sorella
però come accessorio. Terzi. maggiore GX7.
montano sensori ben più piccoli) che
la rendono la mirrorless più piccola
attualmente sul mercato. In kit con la lassabile 12-32mm f/3.5-5.6 (equivalente ciare a una comoda impugnatura pur
GM1 troviamo lo zoom pancake col- a un 24-64mm), anch’esso dalle di- di avere sempre con sé una buona fo-
mensioni incredibilmente ridotte, ma tocamera ad ottiche intercambiabili
dotato nonostante tutto di stabilizzatore nella tasca del giaccone. La nostra
PER QUALE USO?
ottico d’immagine. Mettere d'accordo lunga esperienza d'uso con la GM1,
REPORTAGE 90%
compattezza ed ergonomia non è facile provata per quasi due mesi, ci ha per-
VIAGGI 90% e superati certi limiti l'una o l'altra ne messo di individuare tutti i limiti e le
FAMIGLIA 60%
fanno sempre le spese. Nel caso della possibilità di un corpo così minuto.
GM1 è evidente che l'ergonomia è stata
SPORT 20% molto sacrificata per poter dar vita ad Non è una entry-level
STUDIO 10% un corpo macchina davvero lillipuziano. Pur essendo la più piccola mirrorless
Non tutti però sono disposti a rinun- di casa Panasonic, la GM1 non è ascri-

COSTRUZIONE MESSA A FUOCO ESPOSIZIONE NITIDEZZA RUMORE ALTI ISO


òòòò òòòòò òòòòò òòòò òòòò

L’estrema compattezza Veloce ed accurata. Pa- Sempre ben equilibrata, Molto buona, ma solo in Molto contenuto, meglio
sacrifica l’ergonomia ma il nasonic si conferma lea- anche con controluce RAW. In JPEG le foto sono anche di alcuni APS-C, ma
corpo è molto robusto e i der per la velocità del- estremo. Un esposimetro comunque di buona qua- il filtro riduzione rumore è
dettagli ben rifiniti. l’AF nelle mirrorless. che non dà pensieri. lità ma meno incise. a volte troppo aggressivo.

52 - fotografare - marzo 2014


Flash integrato a
scomparsa con
n.g. 4. Il piccolo
lampeggiatore ha
diverse possibilità La ghiera dei
di regolazione modi di scatto è
tramite menù. piccola, ma c’è.
Quando non è in Non servono
funzione, è ben complicati giri
integrato nella per il menu per
sagoma della passare da una
cuffia modalità all’altra.
Qui sotto si nasconde il piccolo flash Selettore per la modalità di messa
N.G. 4 (a 100 ISO). Purtroppo assente la a fuoco, coassiale ad un pulsante
slitta portaccessori. personalizzabile.
Leva
meccanica per
la fuoriuscita
del flash
incorporato.

La rotella
posteriore regola
le impostazioni e
funge anche da
comando a 4 vie
per la
navigazione nel
Il display LCD da menu.
3" è fisso e conta
920.000 pixel. E’
anche sensibile al
tocco, per Il tasto Q Menu
scegliere richiama in un
velocemente il colpo solo tutte
punto di messa a le impostazioni
fuoco desiderato. più utili.

test pubblicato sul numero di Gennaio


lo avevamo descritto come uno dei LE PRINCIPALI
sensori Quattro Terzi migliori, del ca- CARATTERISTICHE
libro di quelli delle apprezzatissime SENSORE E RISOLUZIONE CMOS 4:3 da
17,3 x 13,0 mm da 16 Megapixel
Olympus OM-D e che nulla ha a che
vedere con i sensori montati sulla eco- PROCESSORE Venus Engine FHD
nomica serie GF di Panasonic, capaci SISTEMA AF a rilevamento
del contrasto su 23 punti
di una gamma dinamica e di una
tenuta del rumore ad alti ISO visibil- SCHEDE DI MEMORIA SD/
mente inferiore. Anche la qualità co- GAMMA ISO da 200 a 25600 ISO
Il vantaggio della compattezza si paga con struttiva pone la GM1 al di sopra della RAFFICA fino a 5 ftg/s
un’impugnatura difficile. fascia economica: il corpo è in lega di SINCRO FLASH 1/50sec
magnesio e alluminio e i dettagli sono FLASH INTEGRATO sì, N.G. 4 a 100 ISO
vibile alla categoria delle entry-level, ben rifiniti. Nonostante lo schermo da
MIRINO assente, non innestabile
un po’ per il prezzo, un po’ per le dota- 3” occupi gran parte dello spazio sul
zioni che sono tutt'altro che di fascia dorso, sono numerosi i pulsanti di ac- DISPLAY 3”, circa 100% di coper-
tura dell'inquadratura
bassa. Partiamo dal sensore: è lo stesso cesso rapido sul corpo macchina, a ul-
ALTRO Wi-Fi integrato, video
CMOS Quattro Terzi (17,3x13mm) con teriore riprova che, a dispetto delle ri- Full HD
16 Megapixel che equipaggia la Pana- dotte dimensioni, la GM1 è rivolta ad DIMENSIONI E PESO 99x55x30, 204 g
sonic Lumix GX7. In occasione del un pubblico di appassionati esigenti.

marzo 2014 - fotografare - 53


Sopra, a sinistra: la Panasonic Lumix GM1 con innestato il minuscolo zoom pancake Panasonic
Lumix G Vario HD 12-32mm f/3.5-5.6 Mega OIS in posizione collassata. Sopra, al centro: lo stesso
obiettivo in posizione di lavoro alla focale di 12mm (equivalenti su questo formato a 24mm su full
frame). Sopra, a destra: la GM1 con l’ottica fissa Panasonic Leica Summilux 25mm f/1.4, che
risulta essere quasi più grande del corpo macchina. A fianco: il piccolo flash incorporato e le
connessioni via cavo USB 2.0 e microHDMI. La GM1 è dotata anche di connessione Wi-Fi per lo
scambio di dati e per il controllo remoto della fotocamera da un dispositivo portatile.

CI PIACE
lentieri lasciato a casa una reflex o una
• Piccolissima e leggera mirrorless più voluminosa. Se all'ottica
• Costruzione curata nei dettagli in kit si affiancano un paio di ottiche
• Otturatore silenziosissimo fisse dallo spessore ridotto come il 20mm
• Molti obiettivi per l’innesto Micro 4:3 f/1.7 o il 14mm f/2.5 si ottiene un buon
• Molti pulsanti per accesso alle funzioni corredo da viaggio composto da un mo-
• Alta velocità e sensibilità autofocus derato zoom e due ottiche luminose che
• Video Full HD e audio stereo pulito
entra con facilità in una piccola borsa o
• Qualità d’immagine, tenuta rumore
in un marsupio, per un peso complessivo
NON CI PIACE di poco più di 400 grammi. I vari pulsanti
• Sincro flash ad 1/50sec sul corpo, benché numerosi, sono molto
• Difficile da impugnare, tasti piccoli piccoli ed è questo uno degli aspetti della
• Assenza slitta portaccessori GM1 che ci è piaciuto di meno, oltre al-
• Artefatti con l’otturatore elettronico l’assenza di una sporgenza frontale per
• Tende a bruciare le alte luci aiutare l’impugnatura. Uno speciale grip
• Prezzo elevato opzionale in alluminio è offerto nel kit
con il 20mm f/1.7 per totali 1000 euro.
Al centro della pagina: il vano per scheda 25mm f/1.4, una lente relativamente com-
e batteria, con il caricabatteria fornito nella
patta, ma che sembra un piccolo “mostro” Il flash
confezione. La GM1 non si ricarica tramite il
cavo USB. Sotto: solo per dare un’idea delle se innestata sulla GM1. Il primo è stato Il lampeggiatore incorporato ha ovvia-
dimensioni della GM1 con lo zoom 12-32mm, il nostro obiettivo d'elezione in esterni, mente una potenza limitata (N.G. 4 a
l’abbiamo fotografata vicino a una Nikon D200 mentre il secondo ci ha fatto comodo in 100 ISO). Il suo utilizzo è purtroppo li-
(reflex APS-C) con il 16-85mm.
interni poco illuminati tutte quelle volte mitato dalla lenta velocità di sincroniz-
che non potevamo, o non volevamo, far zazione di 1/50sec. Per chi fosse a digiuno
Sul campo uso del flash. Una volta tanto le ridotte di tecnica, significa che non è possibile
dimensioni non sono sinonimo di scarsità far scattare il flash con tempi d'ottura-
Al pari di una compatta, la GM1 può es- di pulsanti: sulla calotta superiore trovano zione più brevi di 1/50 sec. Per un veloce
sere portata sempre con sé nella capiente posto non solo la rotella per la scelta confronto basti pensare che le più recenti
tasca di un giaccone, a patto di innestare delle modalità e il pulsante di scatto con reflex e mirrorless hanno tempi di sincro
gli obiettivi più compatti della serie. Noi leva d'accensione, ma anche un anello flash compresi tra 1/180 e 1/320sec. Un
l'abbiamo utilizzata con il succitato zoom per la scelta della modalità di messa a tempo di sincronizzazione lento deter-
pancake 12-32mm e il Panasonic Leica fuoco coassiale a un tasto Fn a cui asso- mina spesso, specie in interni media-
ciare un parametro a scelta. Noi gli ab- mente illuminati, l'insorgenza delle co-
biamo associato il cambio della sensibilità siddette immagini fantasma: il soggetto
ISO, anche se ci sarebbe piaciuto che un viene congelato nel suo movimento dal
pulsante dedicato a questa regolazione lampo, ma sarà visibile anche la sua
fosse previsto in partenza sul retro. Una scia dovuta all’illuminazione ambientale
fotocamera così piccola porta sempre combinata con il tempo di posa relati-
con sé aspetti positivi e negativi. Tra vamente lungo. In contesti tranquilli
quelli positivi c'è che viene praticamente come una cena tra amici tale fenomeno
spontaneo portarsela sempre dietro, non si verifica, ma diventa evidente
anche in situazioni in cui avremmo vo- quando si cerca di fotografare dei bam-

54 - fotografare - marzo 2014


CONFRONTO TRA I VALORI ISO

200 400 800

RAW JPEG RAW JPEG RAW JPEG

1600 3200 6400

RAW JPEG RAW JPEG RAW JPEG

12800 25600

RAW JPEG RAW JPEG


La Panasonic Lumix GM1 produce immagini praticamente esenti da rumore fino a 400 ISO, valore oltre il quale il disturbo comincia a farsi notare ma
senza essere fastidioso. Solo oltre i 3200 ISO le immagini cominciano a subire un decadimento qualitativo che incide non solo sulla quantità del dettaglio
ma anche sulla resa dei colori. Il rumore della GM1 non si presenta comunque “a bande”, ma è piuttosto fine ed omogeneo. Il filtro di riduzione rumore
in JPEG è piuttosto aggressivo ma se non altro scongiura quasi del tutto il rumore cromatico fino a sensibilità elevate. Se si vuole recuperare più dettaglio
la soluzione migliore resta quella di trattare il RAW in postproduzione con specifici programmi per la riduzione del rumore.

flash e perdendo il caratteristico sfondo SCHEDA TECNICA


sfocato. Questa nota dolente, ma anche
un grande vantaggio che ora vedremo, DIMENSIONI MM/PESO G: 99x55x30 / 204.
INNESTO OBIETTIVI: Micro Quattro Terzi.
sono dovuti alla particolare tecnologia ELEMENTO SENSIBILE: CMOS 4:3 da 17,3 x 13,0 mm da
che sta dietro all'otturatore della GM1, 16 Megapixel.
diverso dai soliti per esigenze di minia- STABILIZZATORE SUL SENSORE: sì.
RISOLUZIONE MIN/MAX: 1712x1712/4592x3448.
turizzazione. FORMATI IMMAGINE: JPEG, RAW, RAW+JPEG.
SENSIBILITÀ DI RIFERIMENTO: da 200 a 25600 ISO.
Otturatore tra pro e contro BILANCIAMENTO DEL BIANCO: automatico, manuale con 5
modalità più 2 personalizzate.
Il leggero grip in alluminio è Gli otturatori che troviamo nella maggior SCHERMO LCD: da 3” con 1.036.000 pixel.
previsto come accessorio parte delle fotocamere si basano su due SUPPORTO DI MEMORIA: SD/SDHC/SDXC.
opzionale e fornito di serie nel INTERFACCIA: USB 2.0, AV, HDMI, Wi-Fi
kit con il 20mm f/1.7. Purtroppo tendine metalliche dal movimento co-
VIDEO: Full HD 1920x1080/60i,50i,24p.
“ruba” l’innesto per il treppiedi. mandato elettronicamente. Le due ten- AUTOFOCUS: a rilevamento del contrasto su 23 punti.
dine sono tenute in tensione, e poi rila- SENSIBILITÀ AF: da -4 a +18 EV (equivalente ISO 100).
sciate, da una sorta di molla. Il tempo MIRINO: non presente e non acquistabile come
accessorio opzionale.
d'otturazione è il tempo che intercorre MISURAZIONE DELLA LUCE: multicampione a 1728 zone;
tra l'apertura della prima tendina e la lettura multipla intelligente, spot, ponderata centrale.
bini vivaci che giocano correndo da un chiusura della seconda. La GM1 invece, MODI D’ESPOSIZIONE: Programmata, priorità diaframma,
priorità tempi, manuale, automatica, scene.
punto all'altro della casa. Abbiamo sentito per ragioni di spazio, adotta un otturatore BRACKETING: 3, 5 o 7 scatti a passi da 1/3, 2/3 o 1 stop,
la mancanza di un sincro-flash più veloce ibrido elettromeccanico ed elettronico. +/-3EV.
anche in un paio di occasioni in cui ci La prima tendina è “simulata” tramite CORREZIONE DELL’ESPOSIZIONE: +/-5 EV a passi di 1/3 stop.
BLOCCO ESPOSIZIONE: impostando il tasto Fn.
siamo trovati a scattare un ritratto in un’otturazione esclusivamente elettro- FLASH INCORPORATO: n.g. 4 (ISO 100) n.g. 5,6 (ISO 200).
controluce in esterni e volevamo usare nica, la seconda invece è fisica ed è TEMPI: da 60 sec. a 1/500sec (ibrido
il flash come luce di schiarita: abbiamo messa in movimento da un piccolo e si- meccanico/elettronico) e fino a 1/16000sec (solo
elettronico).
dovuto chiudere molto il diaframma per lenzioso motore passo passo. Il rilascio SINCRO-FLASH: 1/50sec.
compensare il lungo tempo d’esposizione, dell’unica tendina fisica produce un ru- MODI DI SCATTO: singolo, a raffica fino a 5fps con AF
andando contemporaneamente ad an- more dolce e molto discreto, appena attivo. Fino a 40fps senza AF.
ALIMENTAZIONE: pila ricaricabile agli ioni di litio.
nullare quasi del tutto la luce fornita dal udibile dal fotografo e quasi inesistente

marzo 2014 - fotografare - 55


INTERNO ALTI ISO
Interno di una chiesa fotografato
a sensibilità via via maggiori in
JPEG. Fino a 1600 ISO le foto
appaiono abbastanza pulite. A
3200 il rumore è ben contenuto
ma i dettagli cominciano a
compromettersi. Da 6400 ISO in
Sopra: a sinistra un otturatore tradizionale poi la qualità scende
(quello della Panasonic GX7) a destra quello drasticamente.
della GM1.Sotto: entrambe le foto sono state
scattate a 1/2000sec spostando molto velo-
cemente la fotocamera sul piano orizzontale.
La prima con una fotocamera dotata di ottu-
ratore tradizionale, la seconda con la GM1,
che a quella velocità usa l’otturazione elettronica
pura. Risulta evidente l’incurvatura delle linee
verticali nella seconda foto. Ciò è dovuto alla
lettura delle informazioni proiettate sul sensore 200
che, con l’otturatore elettronico, non avviene
simultaneamente su tutta la superficie del
sensore, ma sequenzialmente. Pur trattandosi
di un tempo di lettura brevissimo, può provocare
evidenti artefatti con oggetti in rapidissimo
movimento.

1600 3200 6400

tage discreto probabilmente non fate GM1 tende a mostrare in maniera piut-
mai uso del lampeggiatore! Ci sembra tosto evidente le tipiche bande colorate
comunque un peccato che una fotoca- dovute allo sfarfallio tipico di queste
mera tanto piccola da essere portata luci già con tempi più brevi di 1/125sec,
sempre con sé e che dunque dovrebbe mentre le concorrenti con otturatore
essere adatta ad un uso il più possibile tradizionale mostrano di contenere ab-
generalista, soffra di certe limitazioni bastanza bene il fenomeno fino a
per i soggetti fotografati. L’otturatore nell’uso con il flash. Un modo per mi- 1/250sec. Con tempi più veloci di
della GM1 dà parecchio filo da torcere, gliorare la velocità di sincro-flash sarebbe 1/500sec, l’otturatore della GM1 diventa
per quel che riguarda la silenziosità, quella di aumentare la velocità di lettura puramente elettronico, cosa che a volte
anche alle Leica analogiche a telemetro delle informazioni da parte del sensore. può comportare spiacevoli artefatti in
con otturatore in tessuto: un invito a È una strada su cui Panasonic sta effet- presenza di oggetti in rapidissimo mo-
nozze per gli appassionati di reportage. tivamente lavorando, come ci è stato vimento, come nell’esempio riportato
Se il passare inosservati durante lo scatto confermato in un recente incontro con in questa pagina (in alto a sinistra).
è la vostra priorità, sorvolerete di buon la stampa di settore. Abbiamo inoltre
grado lo svantaggio del lento sincro- notato che in presenza di lampade a Autofocus
flash, anche perché se siete per il repor- fluorescenza, l'otturatore ibrido della Sulla GM1, così come su tutte le altre

ESPOSIZIONE

LUCE A FAVORE CONTROLUCE

La GM1 trova sempre un giusto compromesso esposimetrico, anche in controluce estremo. A causa della limitata gamma dinamica nelle alte luci
è però preferibile sottoesporre manualmente in controluce per sfruttare in postproduzione l’ampia recuperabilità delle ombre.

56 - fotografare - marzo 2014


COLORI GAMMA DINAMICA / RECUPERO RAW

Per migliorare la leggibilità delle ombre, la GM1 tende a sovraesporre in caso di scene ad alto
contrasto. Abbiamo notato però che dai file RAW della GM1 si riescono a recuperare molto meglio
le informazioni nelle ombre che non quelle sulle alte luci, che già con una leggera sovraesposizione
risultano bruciate. In casi del genere conviene sottoesporre intenzionalmente di almeno 1 stop.

NITIDEZZA
La GM1 abbinata
a una buona
ottica fornisce
immagini
Le immagini prodotte dalla GM1 presentano caratterizzate da
un contrasto piuttosto vivo. I blu a volte una discreta
possono apparire un po’ troppo saturi. nitidezza a basse
sensibilità. A
dispetto delle
mirrorless Panasonic, la messa a fuoco ridotte
è veloce quanto quella di una reflex di dimensioni, lo
zoom 12-32mm in
fascia media, seppur con prestazioni kit si è rivelato un
inferiori in modalità AF continuo mul- obiettivo di
tizona. Molto buone invece le prestazioni qualità, molto più
del previsto.
dell’AF a inseguimento: si tocca sullo
schermo l’oggetto in movimento da te-
nere a fuoco e il sistema AF riesce a te- STABILIZZATORE
WB AUTO
nerlo agganciato piuttosto efficacemente,
a patto che non compia movimenti
molto irregolari. L’AF della GM1 continua
a funzionare anche in ambienti debol-
mente illuminati, grazie alla sensibilità
estesa fino a -4EV. Un po’ tutti i produttori
di mirrorless stanno affilando le armi
per contendersi il primato dell’autofocus
più veloce, ma al di là dei proclami per WB TUNGSTENO
ora Panasonic resta saldamente sul gra-
dino più alto del podio. Vedremo cosa
ci riserverà il prossimo futuro. ISO le foto sono stampabili. Il filtro di
riduzione rumore sul file JPEG comun- A fianco: buono il bilanciamento del bianco
Qualità d’immagine que, pur facendo un ottimo lavoro nel-
automatico sotto luci artificiali. Sopra: lo sta-
bilizzatore integrato nel piccolo zoom collas-
Come accennato, la GM1 monta lo l’eliminare il rumore cromatico, sacrifica sabile 12-32mm è abbastanza efficace, anche
stesso sensore della più grande GX7 e in maniera sensibile i dettagli più fini. se non può competere con gli stabilizzatori
ottici di obiettivi più performanti.
un’elettronica molto simile, dunque ha
quasi il medesimo output per quanto Conclusioni
riguarda la qualità d’immagine e la resa La Panasonic Lumix GM1 non è sen- CONTENUTI
dei colori. Su questi ultimi ci sentiamo z’altro una di quelle mirrorless in grado EXTRA
di fare un appunto solo sui blù, che a di sostituire la fotocamera reflex, ma Fotografa que-
volte ci sono sembrati un po’ più saturi neanche pretende di esserlo. Si candida sto QR code con
del dovuto. In generale comunque la piuttosto come alternativa alle compatte il tuo
smartphone per
resa è piuttosto neutra. La gamma di- cosiddette “premium”, con sensori da guardare altre
namica di circa 12 stop non è certo da 1” e superiore. Oltre ad essere più piccola foto
record in senso assoluto, ma è comunque di alcune di queste compatte, può contare di prova della
una delle più estese su questo formato. sull’intercambiabilità della lente. Certo, Panasonic Lu-
mix GM1, oppure da computer vai su
Molto buono il contenimento del rumore come abbiamo visto, bisogna fare i conti www.flickr.com/photos/fotografaresrl/sets/
alle elevate sensibilità ISO: fino a 3200 con tutta una serie di limitazioni. ■

marzo 2014 - fotografare - 57


PO RT FO LI O D EI LET T O RI

TORINO RIFLESSA
Fausto Pesce
Di solito, chi ha superato come me la cinquantina e sin dalla qualunque fotocamera con display completamente basculabile
nascita vive nella proprio città , ha l' abitudine di dire che ne come sulla mia Panasonic GH2. Più determinante risulta l’ottica:
conosce anche i sassi. Io posso affermare che, negli ultimi tre o con il 7-14mm Panasonic, usato quasi sempre a 7 mm (14mm
quattro anni, più che i suoi sassi, di Torino ho imparato a scoprire equivalente) diventa tutto più facile, perché le pozzanghere di 30-
e conoscere tutte le sue... pozzanghere! Quelle entità cosi sfuggenti 40cm diventano dei veri e propri laghetti. Come soggetti ho scelto
che, dopo pochi minuti dalla fine di un temporale, svaniscono sia vedute classiche della Torino sabauda e Belle Epoque, scorci del
rapidamente, quasi che la città anche in questo voglia dimostrare la Novecento, ma anche le nuove architetture-sculture ricavate da
sua scarsa vanità nello specchiarsi. Bisogna essere rapidi, sapere impianti industriali dismessi e riciclati come luoghi d’incontro ed
già da prima dove dirigersi, e forse il bello sta anche in questo. In esposizione artistica. Insomma la Torino “classica” in confronto
ogni caso sia di giorno che di notte possono regalare emozioni con la Torino di oggi, due facce di una medaglia che, per noi che
impreviste. Con queste immagini spero di riuscire almeno in parte siamo di qui, fanno continuamente da contraltare, tra il vecchio e il
a trasferirle in chi le osserva. E a trasmettere anche un tentativo di nuovo, cercando di fare in modo che la fotografia riesca ad essere
restituire la realtà di Torino trasfigurata nell’immagine fotografica. testimone di queste trasformazioni urbanistiche, ma anche umane.
Nel senso di: come non l’avete mai vista, e forse, proprio come non
è... se non dentro la nostra fantasia, la fantasia di chi comunque la FAUSTO PESCE
ama e la rispetta. Questo semplice giochetto è realizzabile con TORINO
Vi vogliamo!
Qui si fa appello ai più bravi. Anziché una singola foto, vorremmo ricevere un in- Cosa: un portfolio di immagini (da dieci a venti).
tero portfolio di immagini, accomunate da un tema ricorrente o da una particolare tec- Come: file JPG ad alta risoluzione (minimo 3 Mp) o stampe su carta (formato minimo 13x18
nica di ripresa. Per essere convincente, un portfolio va concepito con un tema già chia- cm, massimo 20x30 cm).
ro nella mente prima ancora di mettersi all’opera. Dove: CD o stampe vanno inviati a: “fotografare portfolio, Via Camerata Picena 385, 00138
Ogni mese pubblicheremo il portfolio ritenuto più meritevole. Le immagini ricevute
non vengono restituite, ma entrano nell’archivio della redazione, con la possibilità che Roma”. In alternativa potetecaricare i file su servizi di archiviazione on-line e fornirci, all’e-
singole foto vengano pubblicate nel “Voi autori” o per illustrare articoli della rivista. mail fotografare.novita@fotografare.com, un link per scaricarli.
E’ importante dunque che il nome e la città di provenienza siano chiari. Inoltre: il tema è libero. Ricordatevi di allegare un breve testo in cui raccontate l’idea del portfo-
Riassumiamo: lio, la tecnica e l’attrezzatura fotografica utilizzata.
ACCESSORI

WACOM CREATIVE TABLET


Wacom Cintiq Companion
Una tavoletta grafica che vi permette di lavorare con una facilità e rapidità mai prima d’ora
sperimentate e fornisce la possibilità di avere un’esperienza creativa naturale ed intuitiva.
di Giovanni Di Miceli

1900 euro
256GB
2400 euro
512GB

e si ha la necessità di lavo- vero tutto ciò che ti aspetti da un di- offre le stesse prestazioni di un pennello

S rare con un’attrezzatura


non troppo ingombrante in
campo grafico, fotografico
in postproduzione, in layout o proget-
splay creativo, per sperimentare la
meravigliosa sensazione di creare di-
rettamente su schermo, utilizzando la
speciale penna professionale di Wacom
tradizionale. Inoltre ha il comando
multi-touch per un'esperienza intuitiva.
I nuovi comandi a schermo persona-
lizzabili, il Rocker Ring e il menu ra-
tazione, Cintiq Companion si propone e la tecnica multi-touch, combinati diale di Cintiq Companion offrono un
come il dispositivo ideale: ti offre dav- con la libertà creativa di un tablet accesso one-touch agli shortcut rapidi.
Windows 8 in una Cintiq davvero mo- Lavora con maggiore facilità e velocità
bile. Cintiq Companion è sia un com- che mai, grazie a queste funzioni e
puter che un display interattivo, è alla possibilità di disporre di tutte le
tutto ciò che serve. Ci si può lasciare applicazioni creative di aziende come
lo studio alle spalle e diventare creativo Adobe, Autodesk, Corel, nonché qual-
ovunque. La tavoletta, che è dotata siasi altro software disponibile sul
di un display da 13,3" Full HD mercato. Cintiq Companion è dotata
con ampio angolo di visua- di tutte le opzioni di comunicazione e
lizzazione e con 2048 li- mediatiche che ci si aspetta da un ta-
velli di sensibilità alla blet: una porta Mini DisplayPort e due
pressione della penna e porte USB 3.0 per connettività com-
la capacità di individuare pleta. Caratteristiche aggiunte del ta-
l'angolo del proprio tratto, blet: 2 fotocamere HD, 2 altoparlanti,

62 - fotografare - marzo 2014


Alcuni esempi di lavoro con il
tablet Windows 8 di Wacom: a
sinistra il nostro grafico ritocca
a mano una fotografia su
Adobe Photoshop CS6.
Sopra, un dipinto digitale tratto
dalla stessa foto, realizzato a
mano con l’apposita penna.

WiFi e Bluetooth per offrirti l'accesso esige. L’unico neo, bisogna dirlo è rap- tcut; design compatto;
completo a e-mail e social media e presentato da una forse troppo minu- mobilità a 360 gradi;
darti la possibilità di comunicare ovun- scola misura dei caratteri e delle icone, custodia della penna;
que tu sia. Puoi condividere schizzi, numerosissimi, che caratterizzano que- supporto rimovibile
idee e immagini con clienti e collabo- sto peraltro degnissimo prodotto in- con 4 posizioni di la-
ratori e ascoltare anche la musica formatico. E’ pur vero che in genere voro differenti. Proces-
mentre lavori. Si può utilizzare Cintiq la distanza a cui viene utilizzato questo sore Intel Core i7 di 3°
Companion sul laptop o collocarla in genere di dispositivi è appunto quella generazione. Intel® HD
una delle quattro posizioni di lavoro tradizionale tra viso e foglio da disegno, Graphics 4000, Solid
sul suo supporto regolabile. La Wacom ossia 30-40cm, spesso meno. In ogni State Drives e 8 GB
Pro Pen è pronta per la dare spazio caso ci si abitua anche alla dimensio- DDR. Micro SD. 2 Fo-
alla fantasia, protetta nella sua custodia ne... lillipuziana delle scritte! Sono tocamere HD (anteriore
per il trasporto, completa di punte di contenuti nella confezione: Cintiq Com- 2 MP, posteriore 8 MP),
ricambio. Wacom offre anche una ta- panion, Wacom Pro Pen, punte e cu- 1 altoparlanti, WiFi e
stiera compatta Bluetooth come ac- stodia della penna, supporto, guida Bluetooth. Porta Mini
cessorio. Si può scegliere tra la versione rapida, alimentazione e cavo, custodia DisplayPort e 2 porte
256GB SSD (Windows 8) e 512GB di protezione. I dati tecnici completi USB 3.0 per connetti-
SSD (Windows 8 Pro). Entrambi i mo- sono i seguenti: display a schermo vità completa. Memoria:
delli sono dotati di un processore Intel largo da 13,3 pollici Full HD; Wacom 256 GB SSD o 512 GB
Core i7, Intel HD Graphics 4000, Pro Pen con 2048 livelli di pressione; SSD. Il prezzo della ver-
Solid State Drives (SSD) di terza ge- controllo multi-touch; comandi a scher- sone a 256 gigabyte è di
nerazione e memoria da 8GB di DDR mo; 4 ExpressKeys; Rocker Ring per- circa 1900 euro, quello della
per offrire quella potenza che la mag- sonalizzabili e un menu radiale per versione a 512 gigabyte di
gior parte dei professionisti creativi l'accesso one-touch rapido agli shor- circa 2400. ■

Sopra, a sinistra: il tablet Wacom Cintiq Companion incorpora anche una fotocamera posteriore, utile per i pittori che possono partire da
una foto di bassa qualità che dia una traccia per poi elaborare il loro dipinto digitale, ed una fotocamera anteriore, che può far comodo al
professionista del fotoritocco per tenersi in contatto tramite Skype con i suoi collaboratori. Al centro: i tasti rapidi presenti a lato del tablet.
A destra: la speciale penna fornita in kit col tablet, nella sua custodia con le punte di ricambio.
marzo 2014 - fotografare - 63
FINE-ART

L’ARTE DELLA SCANSIONE


Per coniugare i pregi della fotografia su pellicola di grande formato con la flessibilità della stampa
digitale è necessaria una scansione perfetta. Un esperto in questo campo ci racconta come lavora.
a cura di Matteo Virili

olti fotografi che scattano in rando come assistente alla ripresa e alla I più recenti dorsi digitali hanno rag-

M pellicola scelgono sempre


più spesso di stampare con
il procedimento ibrido che
prevede il supporto analogico per lo
postproduzione di fotografi che neces-
sitavano di realizzare forti ingrandimenti
dai loro originali, per i quali il workflow
ibrido (scansione + stampa lightjet o
giunto una qualità complessiva parago-
nabile al formato 4x5”, ma i formati
dall’8x10” in su sono ancora superiori
in termini di quantità e qualità del det-
scatto e la tecnologia digitale per la po- inkjet) dimostra parecchi vantaggi ri- taglio e di tridimensionalità; ovviamente
stproduzione. Affinché non venga perso spetto alla tradizionale stampa analogica realizzare degli scatti perfetti in formato
alcun dettaglio impresso sul supporto per quanto riguarda la definizione, il 8x10” è tutt’altro che banale, ma negativi
originale è importante che la scansione controllo del contrasto, la correzione di di questo formato molto nitidi possono
sia fatta a regola d'arte. Tra i molti pro- eventuali imperfezioni, ecc... offrire fino a 3 Gb di impeccabile detta-
fessionisti del settore abbiamo scelto di u Lavori di più con il piccolo e medio glio, un livello di risoluzione tutt’ora al-
parlare con Marco Campanini che nel formato o con il grande formato? tissimo. Inoltre, la pellicola a colori offre
suo studio CastorScan di Fidenza (PR) Con entrambi. La scansione a tamburo una resa del colore e del contrasto estre-
ha scansionato i negativi in grande for- hi-end è il “medium” migliore per estrarre mamente armonica, che si avvantaggia
mato di molti importanti nomi della fo- il massimo dell'informazione da pellicola ovviamente anche di una proiezione ot-
tografia italiana e internazionale, tra 35mm come dall'ultra-grande-formato, tica molto più ricca di quella che può
cui anche Massimo Vitali. vale a dire le pellicole piane di formato avvenire su una piccola area come quella
u Benvenuto Marco. Per cominciare, superiore a 8x10”. dei dorsi digitali medio formato. Per
quando e perché hai scelto di specia- u Cosa offre di diverso la pellicola non parlare dei vantaggi offerti dalle
lizzarti nella scansione professionale? piana di grande formato rispetto ad macchine a corpi mobili di grande for-
Me ne occupo da una decina d’anni; mi altri mezzi di ripresa ad altissima ri- mato nel controllo della profondità di
sono progressivamente specializzato soluzione come i più recenti dorsi di- campo.
nella scansione professionale collabo- gitali di medio formato? u Quanto è importante la postprodu-

64 - fotografare - marzo 2014


zione della scansione per ottenere una
esatta corrispondenza dei colori?
Se lo scanner è perfettamente calibrato
e profilato la postproduzione della scan-
sione è minima o nulla sia da negativo
colore che da diapositiva, a patto ovvia-
mente che si desideri ottenere un risultato
assolutamente scientifico, aderente a
ciò che una specifica emulsione ha re-
gistrato in una determinata condizione
di luce.
u Negativo colore, diapositiva e bian-
conero. Quale supporto è più indicato
per la scansione? In apertura: un negativo 20x51cm di Stefano Del resto, al contrario di quello che
Tutti e tre rispondono benissimo a con- Germi durante la scansione a tamburo. molti pensano, proprio perché i negativi
Sopra: il fotografo Massimo Vitali osserva
dizione che lo scanner sia molto perfor- colore hanno un contrasto medio-basso
delle stampe ottenute dalla scansione dei
mante e il workflow perfettamente otti- suoi negativi di grande formato. all'interno della “famigerata” maschera
mizzato; la pellicola in bianco e nero di arancione essi beneficiano straordina-
norma si scansiona facilmente, solo ra- riamente della capacità dei migliori
ramente raggiunge densità molto elevate tamburo originariamente non furono scanner a tamburo di leggere le più pic-
che possono mettere in crisi scanner concepiti per la scansione di questo tipo cole variazioni di colore e di densità
amatoriali e di fascia media ma ovvia- di originali, ma negli anni i software di grazie all'uso dei tubi fotomoltiplicatori,
mente non uno scanner a tamburo d’alto scansione si sono evoluti in questa dire- decisamente più sensibili anche dei mi-
livello; la diapositiva richiede che lo zione; la parte più critica è quella della gliori CCD. È per questo che un’ottima
scanner sia diligentemente calibrato e messa a punto hardware dello scanner scansione a tamburo da negativo colore,
profilato e spesso può manifestare zone e della calibrazione e profilatura dello ma anche ovviamente da diapositiva e
sottoesposte estremamente scure che stesso ai fini della scansione dei negativi, da negativo b/n, garantisce sempre una
richiedono scanner con un alto valore che sono completamente diverse da resa molto più “analogica”, tattile e
Dmax (reale, non quello dichiarato dai quelle per le diapositive. Inoltre, la ma- vivida rispetto anche alle migliori scan-
produttori), vale a dire con un’ottima schera arancione e l’informazione estre- sioni realizzate su scanner a CCD pro-
capacità di registrare simultaneamente mamente compressa di questo tipo di fessionali. Inoltre, lo spettro e la quan-
dettagli sia nelle alte luci che nelle originali fanno sì che ogni minimo tità/qualità della lampada dello scanner
ombre. Il negativo colore è decisamente errore di scansione (sia in termini di giovano in modo importante all'acqui-
il supporto più difficile da acquisire ma colore che di pulizia dell'originale, ecc.) sizione, ancora di più per gli originali a
può riservare risultati d’altissimo livello venga parecchio amplificato con un colori; le lampade allo Xenon sono
se il processo di scansione è realizzato serio scadimento qualitativo conseguente. tutt’ora imbattibili.
in modo impeccabile su uno scanner a Per cui ogni fase della lavorazione ri- u Scattare in pellicola per poi stampare
tamburo top di gamma; gli scanner a chiede tecnica e scrupolosità maniacali. in digitale passando per la scansione.

A sinistra: Massimo Vitali, "Sarakiniko meltemi", scansionata da Marco Campanini. A destra: Marco maneggia con cura un’altra immagine di
Massimo Vitali, registrata su negativo colore Kodak Portra 160NC di formato 11x14”, cioè 28x36cm.

marzo 2014 - fotografare - 65


modo efficace il contrasto, che varia ir-
reparabilmente in base al fattore d'in-
grandimento, i problemi di polvere e
sporco, e la generale assenza di controllo
di molteplici aspetti dell’immagine. Ol-
tretutto, le carte chimiche a colori attuali
prodotte da Fuji e da Kodak sono più
ottimizzate per la stampa Lightjet/Lam-
bda piuttosto che per la stampa analogica.
D’altra parte, la scansione consente di
sfruttare tutte le prerogative tecnico-
espressive della pellicola e di avvantag-
giarsi della qualità, flessibilità e degli in-
numerevoli supporti cartacei che le tec-
nologie di stampa digitali offrono.
u Puoi spiegare brevemente ai nostri
lettori la differenza tra gli scanner a
tamburo e quelli CCD?
In massima sintesi: lo scanner a tamburo
(drum scanner) legge l'originale punto
per punto in un movimento spiraliforme
mediante un piccolo obiettivo molto si-
mile a un obiettivo da microscopio,
Non è un controsenso? diretta comporta compromessi per quan- molto performante; l'originale (che sia
No, è una scelta stilistica. Basta guardare to riguarda la definizione, perchè gli un negativo o una stampa) è montato
i risultati per rendersene conto; risultati obiettivi degli ingranditori e la proiezione sotto un foglio di polietilene su un cilindro
allo stato dell'arte, beninteso. La pellicola ottica di per sé comportano sempre una di materiale acrilico che ruota ad alta
offre delle caratteristiche di tridimen- certa perdita di dettaglio, mentre uno velocità. Il flusso luminoso viene tradotto
sionalità, naturalezza del dettaglio e dello scanner a tamburo d’alto livello estrae in corrente elettrica da tre distinti foto-
sfocato, fingerprint e look cromatico proprio tutto; inoltre, altre limitazioni moltiplicatori, uno per ogni canale RGB.
d’altissimo livello, ma la stampa analogica sono l’impossibilità di controllare in Esistono poi degli scanner detti “a tam-

Quello qui riprodotto è un piccolo dettaglio al 100% della scansione a


tamburo ad alta risoluzione ottenuta dalla fotografia di Massimo Vitali
"Mondello paddle boats" che vedete in alto in questa pagina. Il riquadro
rosso individua nell’originale il dettaglio qui riprodotto. Il grande formato
a pellicola (11x14” in questo caso) è capace di una definizione oggi dif-
ficilmente eguagliabile anche dai mezzi digitali più avanzati.

66 - fotografare - marzo 2014


buro virtuale” che non hanno niente a A sinistra: il Dainippon
che fare con i veri scanner a tamburo, 8060 Mark II è tra gli
ma sono degli scanner a CCD partico- scanner a tamburo più
evoluti al mondo. È il
larmente ottimizzati per la scansione di modello che Marco
trasparenti, con i limiti da ciò conseguenti. Campanini utilizza
Come per gli scanner a tamburo, anche quando è richiesta la
massima qualità. Sotto:
per quelli a CCD tra modello e modello la foto di Andrea Botto
vi sono differenze talora enormi, e solo “KA-BOOM#17 Rapallo
per fare un esempio un Epson V700 2009”, scattata su
Kodak Portra 4x5” e
non è certamente paragonabile a un Ko- scansionata presso lo
dak CREO iQsmart3. Ma se paragoniamo studio CastorScan.
i migliori scanner a tamburo ai migliori
scanner a CCD le differenze basilari
sono: lo scanner a tamburo registra le
variazioni di densità e di colore in modo
più ricco, con più sfumature e toni; ga-
rantisce una messa a fuoco molto precisa
- e quindi una perfetta nitidezza - su
tutta la superficie dell'originale; ha una
definizione ottica reale molto più elevata,
e consente di scansionare anche originali
medio formato e grande formato a riso-
luzioni elevatissime (potenzialmente fino
a 12.000 dpi), mentre gli scanner a CCD
offrono definizioni reali (da distinguersi
da quelle dichiarate) decisamente più
basse, che si riducono ulteriormente al-
l'aumentare della dimensione degli ori-
ginali (vedi Imacon-Hasselblad, ecc).
Inoltre, gli scanner a tamburo permettono
di scansionare tutto il negativo, bordi
neri compresi, cosa che alcuni scanner
a CCD non consentono di fare. Infine
tutti gli scanner a tamburo consentono
il montaggio a liquido, che è possibile
solo su alcuni scanner a CCD piani: mi-
gliora decisamente la qualità della scan- E' nata quando si è rivolto a me per la La mia clientela è molto diversificata, e
sione in termini di nitidezza, resa della realizzazione di due libri editi da Steidl: spazia da laboratori e fotografi che posso
grana ed elimina la maggior parte di “Natural Habitats” e il rifacimento di tranquillamente definire tra i migliori al
imperfezioni, graffi, segni sull'originale, “Landscape with Figures”. Dopo i libri mondo a fotoamatori che vogliono va-
consentendo di risparmiare molto tempo la collaborazione è continuata per la lorizzare, stampare e archiviare al meglio
in postproduzione. Per il montaggio io realizzazione di stampe LightJet di grande i loro scatti su pellicola della settimana
utilizzo lo specifico liquido KAMI, che formato (180x220cm circa) che conciliano scorsa o di qualche decennio fa. Mante-
evapora immediatamente e non lascia tutta la “analogicità” della stampa ottica nersi in equilibrio tra questi mondi di-
alcun residuo sull'originale, in modo diretta con il dettaglio, la perfezione e il stanti e spesso non comunicanti è inte-
identico a un film cleaner. controllo del workflow ibrido. ressante e divertente.
u In base a cosa si sceglie un tipo di u Lavori solo per fotografi o anche per
scanner piuttosto che un altro per enti? Marco Campanini, col-
una scansione? Oltre che con fotografi italiani e inter- labora con numerosi fo-
Uno scanner a tamburo hi-end è sempre nazionali collaboro anche con tanti la- tografi di livello interna-
zionale, prevalentemente
preferibile ai fini della qualità. Perso- boratori, anche stranieri, che delegano in Italia, Germania e Stati
nalmente utilizzo gli Imacon-Hasselblad, a me le scansioni hi-end, e musei italiani Uniti. Il suo studio Ca-
storScan fornisce servizi
l'iQsmart3 o altri solo quando mi vengono ed esteri. Il “materiale” che maneggio è di scansione e post-pro-
richieste scansioni di qualità più stan- molto vario e d’alta qualità. duzione digitale hi-end
e consulenze per la fo-
dard. u Si rivolgono a te solo fotografi che tografia fine-art, dalla ripresa alla stampa, fino
u Uno dei nomi più importanti della devono allestire una mostra o anche al montaggio e all'incorniciatura.
fotografia che si affida a te è Massimo alcuni fotoamatori che vogliono rega- CastorScan di Marco Campanini - Fidenza (PR)
Vitali. Come è nata questa collabora- larsi una scansione migliore di quella www.castorscan.com
zione? ottenibile con scanner casalinghi?

marzo 2014 - fotografare - 67


STILL-LIFE

LE GIOIE PIÙ BELLE


n genere classico in pittura

U è la cosiddetta “natura mor-


ta” che in inglese diventa
“still-life”: si chiama così
un dipinto che riprende soggetti ina-
nimati, come frutti, fiori, ortaggi, va-
sellame, oggetti d'uso comune, e così
via. La fotografia si è impadronita di
questo termine fin dai suoi albori: i
lunghi tempi d’esposizione necessari
a quell’epoca, rendevano qualsiasi og-
getto inanimato un soggetto d’elezione.
La tecnica della fotografia still-life pre-
senta, sulle prime, alcuni aspetti in-
gannevolmente semplici, ma si tratta,
a ben vedere, della categoria di oggetti
più difficile da fotografare. Un bravo
fotografo di still-life è in genere un
professionista con notevole
esperienza e il suo studio è
specificamente attrezzato a
questo scopo. Nella fotogra-
fia still-life, le variabili sono
ridotte: è più difficile in genere
fare errori. Il soggetto è quello
che viene inquadrato ed è im-
mobile; c'è quindi tutto il tem-
po di impostare la macchina
fotografica e le regolazioni
sono quasi sempre le stesse.
Il risultato da raggiungere
di solito non è complicato.
Quello che invece fa veramente
la differenza e rende particolarmente
difficoltosa la fotografia di still-life, è Nel vasto campo del design, più economiche e cioè dei mini studi
l'illuminazione. Nella fotografia still- un posto particolare lo fotografici compatti, in genere a forma
life la luce deve essere diffusa per non occupa il design del gioiello, di cubo, con un tessuto diffusore su
creare ombre troppo rilevanti o riflessi per cui esistono specifici tutti i lati, un fondale intercambiabile
indesiderati. Se per fotografare un og- all'interno e una o due luci all'esterno.
corsi di studio: anche nella
getto si utilizza il flash incorporato il La luce delle lampade (lampade foto-
risultato sarà pessimo sotto ambedue
fotografia professionale ha grafiche a luce corretta) viene diffusa
questi punti di vista. Lo stesso avviene
acquistato da tempo una dal tessuto speciale, rimbalza all'interno
riprendendo un oggetto alla luce del grande importanza la ripresa su tutti i lati e viene riflessa, illuminando
sole. Non sempre si può attendere che still-life di gioielleria e alta così il soggetto in modo ottimale e
le condizioni di luce esterne siano per- bigiotteria. E' la categoria di permettendo di ottenere dei buoni ri-
fette. Per fotografare in interno vengono oggetti più difficile da sultati. Per quanto riguarda le foto di
utilizzate delle apposite attrezzature fotografare. Analizziamo gioielli, il genere di fotografia che pre-
per la diffusione della luce. In studio tecnicamente questi scatti sentiamo in particolare in queste pa-
vengono utilizzati dei riflettori con artistici e “preziosi” di gine, si tratta, tra le difficoltà generiche
ombrello riflettente, luci con soft box Annalisa Bonafede. già rilevate nelle riprese di questo tipo,
o illuminatori particolari. Talvolta ven- della categoria di oggetti più difficile
gono invece impiegate delle attrezzature di Giovanni Di Miceli da fotografare in assoluto. Annalisa

68 - fotografare - marzo 2014


Bonafedeci dice che, in genere, il suo
metodo è il seguente: usa un velluto
nero come sfondo, un cartoncino nero
spesso di fronte, una luce dietro il car-
toncino (in modo che sia diffusa e non
diretta), lavora in macro, dunque molto
vicino all'oggetto, niente flash, di con-
seguenza tempi di posa molto lunghi,
dunque uso del cavalletto. Questo me-
todo ha come limite (ma a volte è un
vantaggio) che, ad esempio con gli
anelli, se si mette a fuoco il centro, il
gambo, sullo sfondo, rimarrà sfocato
il resto. Quando si parla di pietre colo-
rate la luce può essere più intensa che
con i diamanti: il problema si ha quan-
do, ad esempio con gli anelli, si hanno
grandi superfici di oro lucido che ri-
flettono moltissimo: qui bisogna usare
pannelli riflettenti, altrimenti il velluto
nero ci farà scomparire quasi total-
mente il gambo. Usando poi un'ottica
micro, non ci si potrà avvicinare troppo
In apertura, qui sopra e in basso a sinistra nella pag. seg.: alta bigiotteria su base Swarovski di
al soggetto per non perdere profondità White Fashion Roma. Tutte le altre foto sono state eseguite su esemplari della Erika Gioielli.
di campo. I gioielli vengono stampati Dice Annalisa Bonafede: “Adoro lo still life, la cosiddetta natura morta. Mi piace dar vita ad un
generalmente a grandezza naturale. oggetto inanimato esaltandone le caratteristiche”. Per le foto di White Fashion Roma con base
Swarovski sono stata usate lampade a luce fissa fluorescenti su base in plexiglas , intorno al
Consigliamo, con Annalisa, di utilizzare soggetto cosi come si sono dovuti utilizzare dei teli bianchi per evitare il riflesso nelle pietre.
un grande pannello diffusore dietro al Per i gioielli di Erika è stato utilizzato il flash a slitta posizionato a 45° sempre su fondo bianco
quale si potrà posizionare una torcia. per esaltare l'oggetto. Infatti con questo tipo di lavorazione molto elaborata, la luce-lampo
penetra negli interstizi dello sbalzo, donandogli tridimensionalità.
Con soggetti molto riflettenti è neces-
sario usare accorgimenti a volte con-
trastanti. Si usano creare delle "gabbie forme e dimensioni a prezzi conve-
di luce" per avere superfici chiare sugli nienti. La sola illuminazione presente
oggetti con zone nere correttamente nella stanza può anche essere costituita
posizionate per dare "sostanza" al sog- da lampade a luce diurna per 6400K
getto. Inoltre nei gioielli che devono sospese sopra e da entrambi i lati della
"brillare", oltre alla luce morbida occorre tenda. E’ possibile ottenere una foto
quella puntiforme. Quindi il fotografo di buona qualità anche con luce
deve usare entrambe le luci per diurna proveniente attraverso
questi soggetti ed amalgamarle una finestra oppure sul lato in
opportunamente. Nelle foto di ombra di un edificio nel caso
soggetti con dimensioni geo- però che il gioiello da ri-
metriche si consiglia di usa- prendere non presenti una
re un' ottica shift oppure superficie particolarmente
con il 4/3 lasciare più spa- riflettente. La foto non va
zio in alto per non dover presa in una situazione di
inclinare la fotocamera, luce solare diretta e, se il
ovvero lasciarla "in bolla". gioiello è luccicante, è da
Dopo al computer tagliare tener presente che rifletterà
la parte superiore che non gli oggetti circostanti: voi, i
serve. Per fotografare gioielli vostri abiti, la macchina foto-
è comunque sempre meglio grafica, il soffitto, le tende, ogni
l’utilizzo di una leggera tenda cosa insomma. Questo è ciò che
sospesa al soffitto, all'interno la macchina fotografica vede: un
della quale pongo l'oggetto. Co- ambiente bianco pieno di luce
munque, tende leggere o coperture diffusa. Potrete apprezzare come la
semi-sferiche di plastica translucida tenda luminosa produca un am-
sono commmercializzate in diverse biente fotografico senza distur-

marzo 2014 - fotografare - 69


bi. Questo è necessario per fotografare color grigio ed è reperibile presso i ne-
bene dei gioielli che hanno in genere gozi di articoli fotografici. Ogni volta
una superficie riflettente. La tenda o che accendete la macchina fotografica,
la copertura deve avere una piccola anche se è stata spenta per pochi se-
apertura attraverso cui inserire soltanto condi, dovete operare una prefissazione
la lente della macchina fotografica. Po- del grigio. Scattate naturalmente in
sizionando attentamente il gioiello, è RAW e poi il file RAW va trasferito ad
possibile in genere evitare l’antiestetica un programma di foto-editing del com-
riflessione scura della lente. La piatta- puter. Si procede quindi all'applicazione
forma di posizionamento ha una lastra di curve di correzione per la luminosità
di vetro non-riflettente piazzata due e le ombre. Si seleziona un dato sfondo
centimetri circa al di sopra del gradiente ed si applicano le curve di correzione
di sfondo. Per regolare l'illuminazione, per il colore. Infine, si usa un filtro
muovere le lampade a luce diurna si- unsharp, si ritaglia l'immagine, si fis-
stemate intorno e al di sopra della ten- sano le dimensioni, e va registrato il
da: questa è la parte difficile! Per evi- tutto come file per web o altri mezzi
tare le zone opache e quelle con illu- di diffusione. Le foto di queste pagine
minazione in eccesso, dovete controllare sono opera della fotografa Annalisa
attraverso la macchina fotografica men- Bonafede, che ci ha detto: “Adoro lo
tre procedete per tentativi a modificare still-life. Mi piace dar vita ad un oggetto
la posizione delle luci. E' importante inanimato esaltandone le caratteristi-
usare un cartoncino color grigio medio che”. E ci ha fornito i seguenti dati di
al 18% per prefissare il valore di grigio scatto utilizzati per le riprese dei gioielli
prima di ogni sessione fotografica. qui presentati. Come fotocamera è
Questa tipo di cartoncino ha un preciso stata utilizzata una Nikon D90, con

70 - fotografare - marzo 2014


obiettivo Nikkor 105mm f/2.8 VR. L’il-
luminazione è dovuta , come più sotto
specificato, anche al lampeggiatore
Nikon Speedlight SB700 con diffusore.
Ci si è serviti di pannelli riflettenti
bianchi. Il piano d'appoggio e lo sfondo
erano in plexiglass bianco o con su-
perfice lucida scura. Usato anche box
tenda (per gioielli o pietre che rifletto-
no). Come luce continua: 2 lampade
fluorescenti da 330 watt (usate per i
gioielli Swarovski). Sempre per le foto
di oggetti Swarovski sono stata usate
le lampade a luce fissa fluorescenti su
base in plexiglass; intorno al soggetto
così come alla macchina fotografica si
sono dovuti utilizzare dei teli bianchi
per evitare il riflesso nelle pietre. Invece
per i gioielli della ditta Erika è stato
utilizzato il flash a slitta posizionato a
45° sempre su fondo bianco per esaltare
l'oggetto. ■

ANNALISA BONAFEDE nasce


a Roma nel 1969 e inizia
a premere casualmente
lo scatto di una Canon
AE-1 del padre durante
chi è? le gite domenicali Ap-
proda alla Shooting Fac-
tory, scuola di fotografia del compianto
Alberto Petra, fotografo di spessore inter-
nazionale, dove arricchisce la sua forma-
zione partecipando a numerosi corsi di
fotografia. Spazia dalla fotografia di viaggio,
alla paesaggistica, allo still life e alla ma-
crofotografia, partecipa a diverse mostre
fotografiche in Italia e in Germania: 2013,
Mostra fotografica “Camminando Emo-
zionando” a cura dell’Istituto di Cultura
Italiana a Wolfsburg (Germania); 2013,
Mostra fotografica “Caserta in un attimo”
a cura della Galleria Arterrima; 2013,
Mostra fotografica “Caserta in un attimo”
al Belvedere di San Leuci; 2013, mostra
fotografica “Vite Nuove” legata all’omonima
poesia dell’autrice Ana Maria Boatà presso
la Galleria Triphè a Cortona.
alyphoto20@gmail.com

Erika Gioielli di Silvano Risi è un marchio ormai


prestigioso che da 30 anni realizza gioielli di moda
lavorati a mano. Il responsabile per l'italia è Stefano
Lorenzi. L'altra azienda è White Fashion Roma di
Silvia Fossi. Ringraziamo entrambe le ditte della
cortese collaborazione.
www.erikagioielli.com
www.whitefashionroma.com

marzo 2014 - fotografare - 71


I N T E R V I S TA

OLTRE LANinoFOTOGRAFIA
Migliori

uale scintilla ha scatenato Questo mese abbiamo deciso scoprire il piacere di conoscere, di in-

Q in te la passione per la fo-


tografia?
Inizio a fotografare nel 1948
con una Retinette della Kodak: sono
di immergerci nella storia
della fotografia italiana.
E, per l'occasione, abbiamo
contrare le persone e di liberare la
nostra curiosità. Nascono così le mie
fotografie di “Gente del Sud”, “Gente
dell'Emilia” e “Gente del Delta”. Una
gli anni appena successivi alla fine
scelto uno dei fotografi che ricerca che è attraversata soprattutto
della guerra. Noi, giovani di allora, era- ha percorso un secolo di dall'importanza dell'atto del “guardare”
vamo stanchi di scappare, di nascon- questa storia come uno dei e dal desiderio di vivere, conoscere e
derci, di avere paura delle bombe. suoi protagonisti indiscussi. toccare la realtà con l'ausilio della mac-
Erano stati anni difficili e molto cupi Facciamo insieme quattro china fotografica; un mezzo modestis-
per l'umanità. Quando la guerra è finita, passi tra i ricordi di Nino simo, ma che rispondeva proprio a
io e la mia generazione avevamo voglia Migliori e le sue opere, le questa necessità di relazionarsi con gli
di uscire allo scoperto e di impossessarci tradizionali e le più attuali. altri. I soggetti che fotografavo erano
della nostra vita. Volevamo recuperare diversissimi tra loro: la natura, il pae-
tutto quello che avevamo perso a causa saggio, la gente, cercavo di entrare in
della guerra. Avevamo bisogno di ri- di Elisa Contessotto relazione con loro anche attraverso i

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gesti e i sentimenti. Ho fotografato an-
che i muri!
u Gli anni '50 del secolo scorso sono
stati caratterizzati nel campo arti-
stico dalla nascita dell'Informale, il
movimento che ti ha visto come uno
dei più puntuali e attenti protagoni-
sti nel panorama nazionale. In che
contesto ti sei avvicinato a quelle ri-
flessioni?
In quegli anni, sempre con la mia mac-
china fotografica appresso, frequentavo
molti artisti. In cambio di un ritratto
avevo la possibilità di entrare nei loro
gruppi e quindi di conoscere da vicino
la loro visione e il loro modo di pensare.
Gli anni ‘50 per l’arte sono stati un pe-
riodo di rottura nei confronti del Ro-
manticismo e c'era molto fermento.
Frequentando Peggy Guggenheim as-
sieme agli artisti Vedova e Tancredi
potevamo gustare le grandi opere in
anteprima (ricordo quando passammo
la notte di fronte a uno dei primi quadri
di Jackson Pollock). Questa sensazione
di voler conoscere e di voler fare espe-
rienza del reale si poteva respirare in
tutti gli ambienti, dai circoli fotografici
alle mostre. Ed è in questa atmosfera
che si colloca l'inizio del mio percorso
con la fotografia: da un lato ero orientato
verso la parte sperimentale, dall'altro
ero attratto dall'aspetto conoscitivo
della rappresentazione contemporanea
che stavo vivendo nell'ambiente arti-
stico.
u Tra le tecniche che hai sperimentato
ci sono delle soluzioni vicinissime a In apertura, da voluto fare della fotografia il mio primo
quelle elaborate in ambito pittorico “Tataouine” Chenini lavoro nonostante avessi vinto vari con-
che hanno alimentato dibattiti e ri- - 2013. Qui sopra, corsi e premi. Cartier-Bresson mi offrì
Polarigramma -
flessioni circa la loro origine. 1977. Sotto, da “ Il di entrare in Magnum, ma decisi di
Era il piacere giovanile di sperimentare tempo rallentato” - non accettare la proposta. Essendomi
le varie possibilità fotografiche, ma 2009. sposato molto giovane, avevo una fa-
senza l'intento di speculare con i concetti miglia di cinque persone (i miei genitori,
di estetica e di estetizzazione. Cercavo mia moglie e due figli) da mantenere e
di rompere gli schemi e, tramite questa per questo serviva uno stipendio men-
rottura, di sperimentare e di guardare sile. Magnum pagava a sei mesi o ad-
oltre. Quest'idea di rottura degli schemi dirittura dopo un anno e quindi a ma-
ha sempre accompagnato la mia foto- lincuore dissi di no. Decisione che col
grafia e tutto il mio percorso nell'arte. senno di poi mi rese felicissimo perché
u Il desiderio di rottura e di speri- non avendo mai scelto la fotografia
mentazione ha influito anche sulla come mestiere e come committenza,
tua decisione di non intraprendere avevo la piena libertà di agire come
mai la fotografia come mestiere? volevo.
C'erano varie possibilità per chi si af- u Parlando di Cartier-Bresson, co-
facciava sul mercato della fotografia, gliamo l'occasione per chiederti le tue
ma tutto dipendeva dalle proprie esi- opinioni sull'idea del “cogliere l'at-
genze e io ad esempio non ho mai timo” bressoniano.

marzo 2014 - fotografare - 73


sottoscritto - si sono distaccati da quel
tipo di visione a favore di una ricerca
più concettuale.
u E per quanto riguarda gli scontri
accesi tra sostenitori della fotografia
analogica e fautori della fotografia
digitale, in quale schieramento ti col-
lochi?
La fotografia digitale consente di otte-
nere gli stessi risultati della fotografia
analogica con il vantaggio dei tempi e
della quantità nella raccolta delle im-
magini. Fin dalla nascita dei primi da-
gherrotipi la fotografia si classifica
come innovazione scientifica e chiunque
si sia approcciato al mezzo fotografico
si è confrontato con la tecnologia che
era in auge in quel momento. La foto-
grafia è legata allo sviluppo tecnologi-
co-industriale per cui è un'idea roman-
tica quella di arroccarsi a una forma
antica di fotografia. Io se guardo al fu-
Inizialmente tutti tendevamo a idea- bressoniano si è spezzato di fronte a turo vedo lo step successivo al digitale
lizzare Cartier-Bresson. Aveva ottenuto una fotografia realista che entrava a quando probabilmente ci sarà solo il
un grande successo molto giovane ed contatto con la gente. L'istante lasciava mentale e si potranno fermare le im-
era considerato un vero guru con le lo spazio a una fotografia narrativa. magini direttamente con gli occhi. Sem-
sue fotografie estetizzanti e bellissime. La fotografia di Cartier-Bresson rispec- bra un discorso utopistico, ma in realtà
Poi, quando si è diffusa la fotografia di chia dei canoni romantici legati all'ot- la maggior parte delle ricerche univer-
William Klein, l'incantesimo estetizzante tocento e molti fotografi – compreso il sitarie attive al momento stanno stu-
diando proprio la possibilità di fissare
l'immagine prodotta dal cervello. L'av-
venire sarà questo.
u La fotografia, rispetto alle altre arti
figurative, si avvicina di più alla re-
altà?
Pensarlo sarebbe una ingenuità: do-
vrebbe essere ormai convinzione co-
mune che la fotografia non è in grado
di restituirci la verità o l’obiettività.
Alla fotografia viene attribuita la pecu-
liarità di essere un’impronta, un estratto
dell'esistente, ma la realtà fotografica
è sempre una scelta e un'interpretazione
di chi scatta. Per approfondire questa
visione mi piace riportare un'esperienza
che ho vissuto all’inizio degli anni ‘70.
Ero affacciato a una finestra in Piazza
Maggiore a Bologna e di fronte a me
stavano accadendo diverse cose. Alla
mia sinistra sul sagrato di San Petronio,
il Vescovo stava per impartire la bene-
dizione in occasione delle celebrazioni
per la Madonna di San Luca; poco

In alto a sinistra, da “Gente dell’Emilia” –


1957. Sotto a sinistra, da “Paesaggi
immaginati” I luoghi di Morandi – 1985 –
polapressure. Nella pagina a destra, da
“Imago mentis” Il giardino degli angeli –
2013.

74 - fotografare - marzo 2014


oltre c'erano degli spazzini che stavano ambito fotografico e non? u Cosa ti piacerebbe dire a chi si
pulendo la piazza e, sulla destra, a Sono contrario all'idea sulla quale si vuole avvicinare alla fotografia?
meno di un centinaio di metri, un grup- basa l'identificazione di un maestro. Avere successo in fotografia è semplice.
po di giovani in protesta nel corso di Ci sono delle fotografie che possono Basta basare la propria carriera su al-
una manifestazione venivano allontanati piacere di più o di meno a seconda cuni stilemi precisi e fare sempre la
dalla Polizia a colpi di sfollagente. Nella della propria sensibilità espressiva, stessa cosa, rielaborandola, in modo
stessa immagine condividevano lo spa- ma la formazione avviene in funzione da diventare riconoscibile. Col passare
zio tre situazioni. Qual è la fotografia di ciò che ognuno sente di cercare o del tempo, però, l’efficacia di tutto
del reale? Io scattai un'unica fotografia di voler dire, ed è molto variabile nel questo tende a scomparire perché il
panoramica con una Widelux perché tempo. Se prima c'era Cartier-Bresson, succo di tante fotografie si riduce a
secondo me la realtà era rappresentata poi c'è stato Klein e poi magari c’è poco o niente. Chi rimane davvero
dalla totalità della scena. Tuttavia se stato un giovane che aveva appena nella storia è chi sperimenta. Penso
avessi scelto di tagliare la fotografia preso la macchina fotografica in mano, per un attimo a Picasso: nella vita ha
in tre frammenti e avessi inviato ai ma che aveva fatto un lavoro in grado sperimentato tanto e provato tutti i
giornali le singole scene ecco che tutto d’influenzarmi profondamente. Non tipi di tecniche. Accontentava se stesso
avrebbe acquisito un significato di- si tratta di seguire dei maestri, ma di perché soddisfaceva la propria curiosità
verso, anche se ognuna rappresentava crescere e di evolvere con dei concetti nell'esplorare. È per questo che mi
la “realtà”. Questo per ripetere come e dei pensieri che mutano di giorno piace dire ai giovani di essere curiosi,
la fotografia non rappresenti una realtà, in giorno. La crescita è frutto di espe- di esplorare e di cambiare in conti-
ma solo l'interpretazione di chi la pro- rienza, cultura, curiosità ed è sempre nuazione. Buttate quello che avete
duce. in divenire. Quando si ferma, si fos- fatto ieri e cercate ogni giorno qualcosa
u Chi consideri come tuoi maestri in silizza e questo causa una chiusura. di diverso. ■

foto di G. Schicchi
chi è?
NINO MIGLIORI è
nato a Bologna nel
1926, dove attual-
mente ancora vive
e lavora. La sua
fotografia, dal 1948, sviluppa uno dei percorsi
più diramati e interessanti della cultura
d’immagine europea. Gli inizi appaiono divisi
tra fotografia neorealista con una particolare
idea di racconto in sequenza, e una speri-
mentazione sui materiali del tutto originale
e inedita. Le ossidazioni, i Pirogrammi, dei
tardi anni Quaranta sono opere che non
hanno confronti nel panorama della fotografia
mondiale, sono comprensibili solo se letti
all’interno del versante più avanzato del-
l’informale europeo, da Wols a Tàpies a
Burri, con esiti spesso in anticipo sui più
conosciuti episodi pittorici. Dalla fine degli
anni Sessanta il suo lavoro assume valenze
concettuali ed è questa la direzione che
negli anni successivi tende a prevalere.
Nino Migliori è l’autore che meglio rappresenta
la straordinaria avventura della fotografia
che, da strumento documentario, assume
valori e contenuti legati all’arte, alla speri-
mentazione e al gioco. Oggi si considera
Migliori come un vero architetto della visione.
Ogni sua produzione è frutto di un progetto
preciso sul potere della visione, tema, questo,
che ha caratterizzato tutta la sua produzione.
Sue opere sono conservate in importanti
collezioni private e pubbliche tra le quali
CSAC - Parma, Galleria d’Arte Moderna -
Torino; Galleria d’Arte Moderna - Bologna;
Museo d’Arte Contemporanea Pecci - Prato;
Galleria d’Arte Moderna - Roma; Bibliotèque
National - Parigi; Musée Reattu - Arles;
Museo di Praga; Museum of Modern Art -
New York; Museum of fine Arts - Houston;
Museum of Fine Arts - Boston; Polaroid In-
ternational Museum - U.S.A. ed altre.
www.ninomigliori.com

marzo 2014 - fotografare - 75


FOTO G R A F I A D I PA E S AG G I O

LA SELVA CHIARA
La natura diventa arte nelle immagini di Axel Hütte

“Basta che un artista scelga un


soggetto perché esso non
appartenga più alla natura”,
scriveva Goethe. Il paesaggio
silvestre, il riflesso, la luce
policroma fornita dal caleidoscopio
della natura: questi sono i soggetti
preferiti da Axel Hütte, considerato
uno dei massimi fotografi della
Scuola di Düsseldorf. Cerchiamo di
leggerne le inquadrature,
guardandole dal di fuori e dal di
dentro, considerando come Hütte
riesca a trasfigurare
i soggetti, da immagini fotografiche
ad autentiche opere d’arte.
di Giovanni Di Miceli

n modo del tutto originale perché secondo l’artista una visuale ri-

U di considerare la ripresa fo-


tografica costituisce il back-
ground ed è un tema por-
tante nell’opera di Hütte, che affonda le
dotta stimola l’immaginazione di chi
guarda e invita a produrre una propria
immagine mentale. Le fotografie della
serie Water Reflections sono state acco-
radici nel Romanticismo tedesco, se- state alle celebri ninfee di Monet perché,
condo il quale la natura si rivela attra- così come nei quadri dell’impressionista
verso l’immaginazione. Tale approccio, francese, in esse non è possibile distin-
rafforzato dalla passione per i viaggi, guere tra la realtà ed il suo riflesso. Di
ha condotto il fotografo tedesco in luoghi fronte a questi paesaggi quasi surreali
lontani, dalle Hawaii all’Alaska, alla ri- lo spettatore può avvertire un senso di
cerca di ciò che non è mai stato foto- smarrimento e, come Alice, avere la
grafato prima. Nelle immagini della tentazione di attraversare lo specchio e
serie Glaciers l’artista coglie paesaggi così perdersi in una dimensione scono-
distanti e irreali, dominati dal bagliore sciuta. Non a caso, per questa serie di
bluastro dei ghiacciai, dalla trasparenza fotografie si è parlato di utopia in senso
delle lastre perenni e dalla luce bianca letterale, cioè in termini di luoghi che
degli orizzonti del Nord. Si tratta sempre non sono e che non possono esistere.
di dettagli e mai di visioni d’insieme, Nelle fotografie Underworld appartenenti

76 - fotografare - marzo 2014


alla serie Caves, l’artista ci pone invece
di fronte alle sedimentazioni e alle co-
lorazioni digradanti di montagne in-
cantate. Per la loro affinità con la pittura
informale e in particolare per il gioco
tra campi di colore opposti, queste im-
magini richiamano i quadri di Mark
Rothko, che si estendevano idealmente
oltre la tela e rappresentavano un pae-
saggio culturale piuttosto che reale.
Nella serie New Mountains, infine, pro-
tagonista assoluta è la luce, che guida
l’osservatore in un territorio onirico in
cui le vette montane, ricoperte di nuvole
scure, di nebbia e vapore, disturbano lo
sguardo trasformando la realtà nel suo
fantasma. Il punto di vista adottato da
Axel Hütte è volutamente ambiguo: tal-
volta sorvola le vallate a volo d’uccello,
collocandosi al di sopra delle nuvole,
talvolta è frontale, quasi sfacciato. “La
verità – conclude l’artista – risiede nello
sguardo dell’osservatore”. Quando al-
l’estero si parla di fotografia tedesca di
solito si pensa soprattutto a una cosa,
alla Scuola Becher della coppia di foto-
grafi Bernd e Hilla Becher, il cui rap-
presentante più importante è Andreas
Gursky. Il MOMA di New York nel 2001
ha esposto le sue opere e così facendo
l’attenzione internazionale si è concen-
trata sulla “nuova fotografia documen-
taristica” tedesca. Queste foto di Andreas
Gursky ma anche di Thomas Ruff, Tho-
mas Struth, Candida Höfer o Axel Hütte
rappresentano oggi “la” fotografia tede-
sca. La Scuola Becher, però, non è così
unitaria come spesso viene considerata
bensì ci sono degli “aspetti comuni” per
cui si può parlare di “scuola”. Spesso si
crede che sia possibile riconoscere queste
similitudini e ricondurle allo stereotipo
di “tipico tedesco” parlando così di una
determinata corrente. Paesaggi privi di
persone, città e interni sono oggetto di
attente documentazioni. Se i primi anni
sono segnati dai preziosi insegnamenti
dei Becher, con visioni neutre ed oggettive
dell’architettura tedesca del dopoguerra,
nel 1982 in seguito a una residenza a
Londra, Hütte rivolge il suo sguardo su
interni domestici ed edifici industriali,
che appaiono svuotati da ogni presenza
umana. A metà anni Ottanta realizza
una serie di ritratti in bianco e nero e
inizia a produrre un nuovo lavoro sul
paesaggio, presentato attraverso stampe
Elfenweiher-1, 2004, © Axel Hütte, Schirmer/Mosel, München. di grande formato. Spesso caratterizzate

marzo 2014 - fotografare - 77


da un elemento architettonico posto in slittamento del punto di vista. A questo
Axel Hütte, nato
nel 1951 a Essen, primo piano, stagliato contro uno sfondo punto siamo portati a fare un salto in-
vive e lavora a avvolto da nebbia o foschia, queste im- dietro nel tempo e a prendere in consi-
Düsseldorf. Tra il magini sono una chiara definizione degli derazione la verosimiglianza, come la
1973 e il 1981 ha
frequentato l’Ac- intenti dell’artista che, lontano dal ri- si chiamava, nelle parole di Matteo Ma-
cademia di Düs- cercare una pura documentazione, lascia rangoni: “Ma pensate dunque un po' se
seldorf, seguendo
i corsi del celebre anonima ogni coordinata geografica o l'arte, questa tra le più nobili attività
fotografo Bernd spaziale. Verso la fine degli anni Novanta, dello spirito, dovrebbe mai ridursi ad
Becher. Annove-
rato insieme a l’artista avvia una nuova indagine sulla essere una specie di doppione della na-
Thomas Ruff, Tho- città, sviluppando una serie di visioni tura; oggi poi che chiunque con la foto-
mas Struth, An-
dreas Gursky e Candida Höfer tra i fotografi notturne: realizzate in condizioni estreme grafia può ottenere quello che nessun
della cosiddetta “Scuola di Düsseldorf” ha di visibilità, sono dominate da un buio pittore potrebbe mai dargli! Davvero
concentrato molta sua ricerca sui temi del
paesaggio, urbano come naturale. L’estetica avvolgente nel quale le poche luci presenti non arrivo a capire come sia potuto na-
sviluppata dall’artista è contraddistinta da una diventano forme e macchie indistinguibili scere l'universale e ostinato preconcetto
neutralità di stile propria della fotografia docu-
mentaria. I lunghi tempi di esposizione donano di colore. Continua in parallelo l’interesse <<arte-imitazione della natura>> quan-
ai suoi paesaggi una connotazione quasi verso un’idea di Natura pura e originaria: do, osservando l'arte di tutti i tempi, si
pittorica e un’atmosfera sospesa da ogni riferi-
mento temporale. Le opere di Axel Hütte sono a partire dagli stessi anni Hütte intra- sarebbe dovuto, caso mai, concludere il
state ampiamente esposte in numerose istitu- prende una serie di viaggi verso mete contrario; ossia che l'arte rifugge dal-
zioni e gallerie internazionali. La galleria di ri-
ferimento, anche per l’acquisto di sue opere è: lontane alla ricerca di paesaggi incon- l'imitazione della natura. Sarebbe questa
Galerie Nikolaus Ruzicska
taminati - ghiacciai artici, foreste equa- una nuova prova della incoscienza del
Faistauergasse 12 A 5020 Salzburg (A) toriali, deserti e flussi d’acqua - caratte- fatto artistico nelle masse che, tutt'al
ruzicska@ruzicska.com rizzati dalla pressoché totale assenza di più, lo subiscono istintivamente. Persino
www.ruzicska.com
ogni evidenza umana e da un continuo i fotografi hanno oggi sentito il disgusto

Portrait#, Germania dalla serie Water Reflections, 2007. © Axel Hütte, Schirmer/Mosel, München.

78 - fotografare - marzo 2014


Raucheck, Austria dalla
serie New Mountains, 2011.
Sotto: a sinistra, Passo
Sella, Italia dalla serie New
Mountains, 2011.
A destra: Folgefonnbren,
Norvegia dalla serie
Glaciers, 2000.
© Axel Hütte,
Schirmer/Mosel, München

per questa supina aderenza della materia stico. (…) E' stata certo anche la foto- opinione che l'arte sia un'imitazione
alla materia, e cercano di spiritualizzare grafia a mostrare agli artisti del nostro della natura>>.” (M. Marangoni, Saper
alla meglio i loro prodotti o con lo tempo l'inutilità della verosimiglianza vedere, 1933, cit. da ed. Garzanti, Milano
<<sfocamento>> (flou) o con violenti nell'arte, visto che nessun pittore ce 1951, pp. 67-68). Promossa da Fonda-
<<effetti>> di luce. Soltanto in questo l'avrebbe potuta, in questo senso, con zione Fotografia Modena si inaugurerà
caso la fotografia può rasentare l'arte, la macchina; e a convincerli che il vero il 12 aprile 2014, negli spazi espositivi
perché ridotta a solo contrasto di luce oggettivo della natura non può mai del Foro Boario di Modena, la personale
ed ombra; e perché, vedendo così le essere il vero soggettivo dell'artista, come di Axel Hütte “Fantasmi e Realtà”, che
cose più come appaiono che come sono, sin d'allora capì il poeta Heine: <<Il da- presenterà 19 fotografie dell’artista rea-
si avvicina maggiormente al fatto arti- gherrotipo testimonia contro la falsa lizzate in grande formato. ■

marzo 2014 - fotografare - 79


U S ATO S I C U R O

NIKON D700
Full frame essenziale
Dopo la Canon EOS 5D Mark II,
rispolveriamo anche la Nikon
D700, altra reflex 24x36mm
non più in produzione, ma con
ancora molte carte da giocare.
Priva di funzione video, è
indicata al nikonista con
budget limitato che in una full
frame cerca l’essenziale: un
corpo robusto e un’altissima
qualità d’immagine.
di Matteo Virili

NIKON D700
● Periodo commercializzazione: 2008-2012
● Concorrenti dell'epoca: Canon EOS 5D
Mark II, Sony Alpha 900, Sony Alpha 850
● Prezzo solo corpo nel 2008: 2490 euro
● Prezzo solo corpo nel 2012: 2000 euro
● Valore attuale solo corpo: da 800 euro
(particolarmente usurata, senza imballi né
accessori originali) a 1300 euro (in ottimo
stato, completa di imballi, cavi, batteria,
caricabatteria e software originali).

uando nell’estate del 2007

Q Nikon svelò al mondo l’am-


miraglia Nikon D3, sua pri-
ma reflex digitale 24x36mm,
fu chiaro a tutti che i cinque anni di ri-
tardo rispetto all’avversaria per eccellenza
Canon (che aveva presentato la sua
prima full frame già nel 2002) sarebbero
stati recuperati senza troppa difficoltà.
La D3 non era però una reflex per tutti:
ingombrante, pesante, con doti da vera

La D700 è una reflex robustissima che si impugna


agevolmente anche grazie agli inserti in gomma.

80 - fotografare - marzo 2014


A sinistra: le connessioni HDMI, AV, USB,
alimentazione esterna, flash da studio e scatto
remoto. A destra: il selettore per la modalità di
messa a fuoco. Sotto, partendo da sinistra: i
contatti per il battery grip opzionale e la filettatura
per l’innesto del cavalletto, lo slot per le schede
di memoria Compact Flash e quello per la
batteria e, infine, la tendina di oscuramento del
mirino da usare durante le lunghe pose per
evitare infiltrazioni di luce.

SCHEDA TECNICA
DIMENSIONI MM / PESO G: 147x123x77 / 995.
INNESTO OBIETTIVI: Nikon F
CI PIACE ELEMENTO SENSIBILE: CMOS da 23,9x36mm da 12 Me-
gapixel.
sportiva: in due parole... molto costosa! STABILIZZATORE SUL SENSORE: no
• Robusta e comoda da impugnare Per la fortuna dei tanti fotoamatori af- RISOLUZIONE MIN/MAX: 1776x1416/4256x2128.
• Facilità d’uso fezionati al marchio giallo-nero, circa FORMATI IMMAGINE: JPEG, TIFF, RAW, RAW+JPEG.
• Mirino ottico molto luminoso un anno più tardi uscì la Nikon D700, SENSIBILITÀ DI RIFERIMENTO: da 200 a 6400 ISO;
• Autofocus veloce e versatile 100, 12800 e 25600 ISO via software.
più compatta, dalle caratteristiche più BILANCIAMENTO DEL BIANCO: automatico, manuale con
• Rumore contenuto anche ad alti valori ISO sobrie e, di conseguenza, più economica. 12 modalità.
• Correzione vignettatura obiettivi Molti l’hanno definita una “D3-mini” SCHERMO LCD: TFT a colori da 3” con 922.000 pixel.
• Ottima nitidezza avendo in comune con la sorella mag- SUPPORTO DI MEMORIA: CF tipo I e II.
INTERFACCIA: USB 2.0, uscita video HDMI.
• Il RAW regge bene la sottoesposizione giore l’ottimo sensore da 12,1 Megapixel VIDEO: no
• Correzione front/back focusing e quindi anche la stessa qualità d’im- AUTOFOCUS: TTL su 51 punti.
• Tropicalizzata magine. Identico anche l’avanzatissimo SENSIBILITÀ AF: da –1 a +19 EV.
MIRINO: pentaprisma fisso, copertura 95%, ingrandi-
• Batteria a lunga durata modulo AF da 51 punti (di cui 15 a
mento 0,72x, correzione diottrica.
croce) che però sulla D700 sembra un MISURAZIONE DELLA LUCE: integrale Color Matrix 3D II,
NON CI PIACE
po’ meno reattivo che sulla D3. Rispetto media a prevalenza centrale, spot.
• Risoluzione bassa rispetto ai concor- alla D3 la velocità di raffica è di “soli” 5 MODI D’ESPOSIZIONE: manuale, a priorità dei tempi o
dei diaframmi, programmata.
renti dell’epoca fps con AF continuo (contro i 9fps del-
BRACKETING: da 2 a 9 scatti a passi da 1/3 a 1 stop.
• Mirino a copertura non integrale (95%) l’ammiraglia) ma usando il battery grip CORREZIONE DELL’ESPOSIZIONE: +/-5 EV a passi di 1/3 o
• Mancanza della modalità video (ma opzionale si può salire a ben 8fps. Seb- 1/2 stop.
bene siano passati quasi sei anni dal BLOCCO ESPOSIZIONE: AE Lock.
non è una priorità per tutti) FLASH INCORPORATO: sì, ng 17.
• Molto pesante lancio, la D700 è ancora oggi una reflex TEMPI: da 30 sec. a 1/8000 di sec., posa B.
• Bilanciamento bianco non sempre al top molto avanzata che non soffre di troppi SINCRO-FLASH: 1/250 di sec.
complessi di inferiorità neppure sulla MODI DI SCATTO: singolo, a raffica fino a 5 ftg/sec.
tenuta del rumore agli alti ISO, di certo ALIMENTAZIONE: pila ricaricabile LI-Ion EN-EL3e, adat-
tatore a rete.
molto migliorata negli ultimi anni, ma
che era già notevole sulla D700. Per il
fotoamatore che possiede già un corredo D610: risoluzione doppia rispetto alla
di ottiche con innesto F può essere una D700, funzione di ripresa video, doppio
buona occasione per farsi una full frame slot per schede di memoria, peso molto
dall’impostazione semi-professionale contenuto e altre chicche che potete
con una somma anche inferiore a quella leggere nel test che le dedichiamo proprio
con cui acquisterebbe la D610, l’ultima in questo numero.
uscita delle full frame entry-level Nikon.
Certo, bisogna essere anche pronti a ri- Com’è fatta
Il menu della D700 conserva la medesima
impostazione della D3 e di altre Nikon. nunciare alle attraenti specifiche della La D700 è un corpo dichiaratamente

marzo 2014 - fotografare - 81


ESPOSIZIONE AUTOMATICA WB AUTO
Possiamo definire mol-
to buono il comporta-
mento del circuito
esposimetrico della Ni-
kon D700 soprattutto
per la costanza dei ri-
sultati. In modalità 3D
Color Matrix multizona
abbiamo notato una
certa tendenza alla so-
vraesposizione con WB TUNGSTENO
scene uniformemente Con luci calde, come le lampadine al tungsteno
illuminate, mentre nel o quelle fluorescenti dalla tonalità calda, la
caso opposto, quello D700 non riesce ad eliminare del tutto la tipica
del controluce, le im- dominante arancio.
magini sono quasi
CONTROLUCE LUCE A FAVORE sempre ben esposte.
CONFRONTO 25600 ISO

NOTTURNO 5000 ISO NITIDEZZA

D700 D800 D600


La D700 ha un ottimo comportamento ad alti
ISO anche se è fuor di dubbio che le ultime full
frame della casa fanno ancora meglio.
A sinistra, dettaglio al 100% di un
notturno realizzato a 5000 ISO: il ru- INTERNO 3200 ISO
more è ben visibile ma sopportabile.
A destra, dettaglio al 100% di una
foto a 200 ISO: la D700 sforna im-
magini molto incise.

semi-professionale e come tale è pesante, abbiamo avuto occasione di mettere


robusto e offre una buona tropicalizza- alla prova l’esposimetro nelle condizioni
zione, che permette l’uso della fotoca- più disparate. In generale abbiamo
mera anche in situazioni meteorologiche notato un buon comportamento in si-
particolarmente avverse. Non ci sembra tuazioni di controluce e una leggera
il caso di annoiarvi descrivendo minu- tendenza alla sovraesposizione in pre-
ziosamente la disposizione dei tasti fun- senza di scene uniformemente illumi- Anche a 3200
zione della D700. Per dare spazio alle nate. Comunque, grazie a una certa ISO la D700
impressioni d’uso ci limitiamo a dire uniformità dei risultati si impara presto conserva una
buona nitidez-
che come in tutte le professionali della a starare opportunamente l’esposimetro za. (Dettaglio al
casa la ghiera dei modi è sostituita dalla per compensare i piccoli errori. 100%)
combinazione pulsante MODE + rotella
posteriore e che l’impostazione generale NIKON FULL FRAME: DUE GENERAZIONI A CONFRONTO
è molto simile a quella della APS-C Nikon D700 Nikon D800
Nikon D300s.
Sensore CMOS 12,1 Mp 24x36mm CMOS 36,3 Mp 24x36mm
Sul campo Processore Expeed Expeed 3
Per via dei materiali di alta qualità con Gamma ISO 200–6400 (esp. 100-25600) 100–25600 (esp. 50-102800)
cui è prodotta, la D700 è molto pesante Schermo LCD 3" con 920.000 pixel 3,2" con 1.040.000 pixel
(quasi un chilo solo corpo!), ma in com- Copertura mirino 95% 100%
penso ha un’ergonomia praticamente Velocità di raffica 5fps 6fps
perfetta: si impugna comodamente e Scatto silenzioso No Sì
non c’è rischio di farsela sfuggire di Modulo AF 51 punti 51 punti
mano, anche grazie ai molti inserti in Presa cuffie No Sì
gomma. Avendo ri-testato la D700 du- HDMI non compressa No Sì
rante giorni di tempo molto variabile,

82 - fotografare - marzo 2014


CONFRONTO TRA I VALORI ISO

100 200 400

JPEG RAW JPEG RAW JPEG RAW

800 1600 3200

JPEG RAW JPEG RAW JPEG RAW

La gamma di sensibilità ISO native del sensore


6400 H1 da 12,1 Megapixel della Nikon D700 si estende
tra 200 e 6400 ISO. Con l’espansione software
della macchina la gamma si estende a 50-
25600 ISO. Fino a 1600 ISO il rumore elettronico
è quasi invisibile e anche a 3200 ISO non risulta
fastidioso. Grazie all’ottimo comportamento
del filtro di riduzione rumore in JPEG, le
immagini sono utilizzabili per la stampa fino a
JPEG RAW JPEG RAW 6400 ISO.

estende in particolar modo proprio nelle semi-professionale risparmiando pa-


Autofocus
ombre: dal file RAW si recuperano molte recchio, la D700 rappresenta il com-
La messa a fuoco automatica, come ac- informazioni nelle zone più scure senza promesso ideale. Insomma, per dirla
cennato, sfrutta lo stesso sensore da 51 una particolare insorgenza di rumore proprio tutta: una fotocamera ancora
punti della D3, che però sull’ammiraglia cromatico. Anche ad alti ISO il rumore è molto valida, che non dimostra affatto
sembra essere meglio ottimizzato. Usiamo molto contenuto e l’algoritmo di riduzione l’età che ha. ■
regolarmente una D3 in redazione e del rumore sul file JPEG lavora molto
ormai la conosciamo come le nostre ta- bene, eliminando quasi del tutto il rumore
sche e le differenze, benché non abissali, cromatico senza sacrificare troppo il det-
ci sono. Si tratta comunque di un sistema taglio. Fino ai 3200 ISO le foto sono per-
veloce, utilizzabile anche in ambienti fettamente stampabili. Lasciando le im-
scarsamente illuminati e abbastanza ver- postazioni predefinite, la resa dei colori
satile da coprire agevolmente ogni genere è quella un po’ eccentrica, tipica Nikon,
di ripresa, da quella statica a quella cara a molti paesaggisti, con i neri decisi
d’azione. e le tonalità di giallo e di verde piuttosto
accese, ma si può impostare la fotocamera
Riguardando le foto per dar luogo a risultati più morbidi.
La D700 sforna immagini molto incise e
che a basse sensibilità sono praticamente Conclusioni
prive di rumore, anche nelle zone d’ombra. Per chi non ha bisogno dei video e vuole
La gamma dinamica, molto elevata, si iniziare subito con un corpo full frame

FLASH INCORPORATO
A differenza
della principale
avversaria Ca-
non EOS 5D
Mark II, la D700
ha un piccolo
flash incorpo-
rato con il qua-
le controllare
anche flash
esterni.

marzo 2014 - fotografare - 83


LIBRI

SENTIERI SELVAGGI
In un volume
straordinario,
gli spettacolari
scenari del
Colorado
Plateau, alla
scoperta
anche dei
luoghi meno
rinomati.

falde acquifere, è diventata roccia. ottime illustrazioni fotografiche, ot-


Con l’innalzamento del Colorado Pla- timizzate e stampate in maniera egre-
teau, iniziato 70 milioni di anni fa, i gia, si incarica di restituire al lettore
vari strati di sedimenti hanno subito in tutta la vastezza di una gamma
di Giovanni Di Miceli una costante erosione ad opera di policroma e formalmente diversificata.
agenti atmosferici e corsi d’acqua. Il primo europeo a vedere il Grand
Le piogge torrenziali dei temporali Canyon fu lo spagnolo García López
na delle aree geografiche estivi, il ghiaccio e la neve dei freddi de Cárdenas, che nel 1540 partì dal

U più straordinarie della Ter-


ra. Questo è senza ombra
di dubbio il cosiddetto Co-
lorado Plateau, di cui la zona più
mesi invernali, ma soprattutto l’im-
petuoso sferzare del vento sull’alto-
piano, hanno quindi iniziato a mo-
dellare il terreno, dando vita ad un
Nuovo Messico alla ricerca del mi-
sterioso fiume di cui parlavano gli
indiani Hopi. La prima spedizione
scientifica verso il canyon fu guidata
nota è il Grand Canyon, un'immensa incredibile spettacolo naturale, un dal maggiore statunitense John Wesley
gola creata dal fiume Colorado nel- caleidoscopio di forme e colori senza Powell alla fine degli anni '70 del XIX
l'Arizona settentrionale. Nel periodo eguali, che questo libro, con le sue secolo. Powell descrisse le rocce se-
giurassico (da 190 a 135 milioni di dimentarie esposte nel canyon come
anni fa) un deserto di immense dune "pagine di un grande libro di storia".
ricopriva l’attuale Sud-Ovest degli SCHEDA LIBRO Comunque, molto prima di queste
Stati Uniti. Nel corso di milioni di TITOLO: OLTRE IL GRAND CANYON scoperte, l'area era abitata da nativi
anni molti altri ambienti si sono av- TESTO E FOTO: PIETRO BIANCHI americani che costruirono insedia-
vicendati a questo deserto, mari dai CARTINA E DISEGNI: MARIA CHIARA MOSSINI menti tra le pareti del canyon. Qui si
PAGINE: 156
bassi fondali, laghi, delta di fiumi e può comprendere pienamente come
FOTOGRAFIE: 116
paludi, pianure alluvionali e vulcani. CONTENUTI: COLORADO PLATEAU il nostro pianeta, così come le creature
Enormi quantitativi di sedimenti si LINGUA: ITALIANO che lo popolano, sia vivo, in perenne
sono via via accumulati sulla sabbia, EDITORE: CASA EDITRICE POLARIS trasformazione: con un unico sguardo
che, compattata dalla pressione eser- ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013 si possono abbracciare due miliardi
citata dai depositi sovrastanti e ce- PREZZO: € 29,00 (PREZZO SPECIALE: € 24,65) di anni della storia terrestre. Ma oltre
WWW.POLARIS-ED.COM
mentata dai minerali presenti nelle agli archi naturali di Arches, ai pin-

84 - fotografare - marzo 2014


nacoli rosa di Bryce Canyon, ai mae- del Lago Powell, le bizzarre sculture Powell, Paria Plateau, Bryce e Zion,
stosi e solitari monoliti della Monu- di arenaria di Coyote Buttes. Questo Grand Staircase-Escalante e Capitol
ment Valley, luoghi ormai conosciuti libro fotografico invita il lettore a Reef, Canyonlands e Arches, Terre
da chiunque, il Colorado Plateau ha scoprire alcuni di questi luoghi, sol- dei Nativi Americani. Alla fine una
da offrire molto altro ancora, territori tanto una piccola parte di essi perché bibliografia e una filmografia che
tuttora poco frequentati e selvaggi, sul Colorado Plateau ovunque si è sintetizza quindici dei tanti film,
nella loro solitudine ancora più ap- circondati da paesaggi di incompa- da “Ombre rosse” a “Thelma & Lo-
paganti. Come gli spazi infiniti di Ca- rabile bellezza. Il volume è diviso uise”, che hanno visto sullo sfondo
nyonlands, i canyon invasi dall’acqua in capitoli: Grand Canyon, Lago il Grand Canyon. ■

Le meraviglie naturalistiche del Colorado Plateau sono


l’argomento di questo volume, prezioso sia per il viaggiatore che
per l’amante della geologia in generale: la documentazione
fotografica è veramente completa e mostra panorami noti e
meno noti sotto angolazioni diverse e di
grande interesse paesaggistico.

marzo 2014 - fotografare - 85


SOFTWARE

ONONE PERFECT PHOTO SUITE 8


Una soluzione completa per il photo editing, una suite di applicativi per ritoccare
e dare uno stile alle fotografie senza perdere troppo tempo.
di Glauco Dattini

Gli strumenti dell’applicazione: In questa barra sono contenute le


lo zoom, la manina per opzioni per la visualizzazione
trascinare l’immagine, gli dell’immagine: il livello di zoom, i
strumenti di mascheratura pulsanti per l’impostazione rapida
(Masking Brush e Masking Bug). della visualizzazione al 100%, al
50% o al 25%.

Il Filter Stack contiene la lista dei


filtri aggiunti all’immagine, ognuno
L’area sinistra dell’interfaccia serve in un livello separato.
per navigare nella libreria degli Le opzioni di fusione relative al
effetti e dei preset. I filtri sono La finestra principale, I comandi per le filtro: la scelta del metodo di
organizzati in categorie. dove si può osservare regolazioni del filtro fusione e del range di applicazione
Espandendo una categoria, si l’effetto dei filtri e selezionato (variano (se all’immagine globale, alle alte
vedono le miniature con le lavorare in base al filtro luci, ai mezzitoni o a una singola
anteprime degli effetti. sull’immagine. scelto). tonalità).

DIFFICOLTÀ INTERFACCIA REQUISITI MINIMI FUNZIONALITÀ QUALITÀ /PREZZO


ò ò òò òòòò òòò òòòò òòòò

Perfect Photo Suite è Come in altri software Il consumo di RAM è È una suite in grado di Il costo è contenuto,
intuitivo, a volte è recenti, l’interfaccia ha un notevole. Lo spazio soddisfare quasi tutte le considerando che
sufficiente applicare un aspetto simile a quello di richiesto sull’hard disk è esigenze di post- comprende un’ampia
preset. Anche quando gli Photoshop CC e ingente. È importante produzione delle serie di applicazioni e che
effetti sono da Lightroom 5. Usata come aggiornare il driver della immagini. Ricca di preset la versione premium può
personalizzare, i comandi applicazione stand-alone scheda video per un e di possibilità di essere utilizzata sia come
sono evidenti e facili da tutti gli applicativi sono funzionamento corretto. personalizzare gli effetti. programma
utilizzare. disponibili da indipendente, sia come
un’interfaccia comune. plug-in.

86 - fotografare - marzo 2014


Perfect B&W è l’applicazione della suite dedicata alla conversione in bianco e nero delle
immagini.

nOne Software è un’azienda, muovere oggetti indesiderati ed elementi degli strumenti impiegati per eliminare

O situata a Portland, nell’Ore-


gon, fondata nel 2005, leader
nello sviluppo di software e
applicazioni per la fotografia digitale e
di distrazione dalle fotografie, ricam-
pionare le immagini e prepararle per la
stampa, applicare una regolazione o
un preset contemporaneamente a un
elementi di disturbo dalle immagini è
stato aggiornato, e ora è simile al riem-
pimento in base al contenuto di Photo-
shop. Tra gli effetti disponibili, ora tro-
offre prodotti in grado di soddisfare le largo gruppo di fotografie. viamo i nuovi: Dynamic Contrast, che
esigenze degli appassionati e dei pro- enfatizza la chiarezza delle immagini
fessionisti. Perfect Photo Suite è una Le novità della versione 8 in modo deciso, frenando allo stesso
raccolta completa per l’editing fotogra- Nella nuova versione di Perfect Photo tempo la formazione di artefatti e aloni;
fico, che può essere installata allo stesso Suite è stato aggiunto l’applicativo Per- Lens Blur, che si utilizza per creare
tempo come applicazione stand-alone fect Enhance, che offre gli strumenti effetti di bokeh, di sfocatura selettiva e
e come plug-in per Photoshop, Lightro- essenziali per le correzioni di base e di tilt-shift; Vintage, che è in pratica un
om, Photoshop Elements o Apple Aper- per altri miglioramenti fondamentali. filtro per ricreare un’atmosfera nostalgica
ture. Perfect Photo Suite è composta Altra novità importante l’introduzione e uno stile retro; HDR Look che ricrea
da vari applicativi con i quali è possibile: di un browser con cui sfogliare le im- l’aspetto della fotografia HDR, con un
provvedere alle regolazioni fondamentali magini ovunque esse siano: nel com- risultato controllabile che può spaziare
delle immagini, stilizzare le fotografie puter, in un hard disk esterno o in un da naturale a surreale. Lo strumento
con effetti, convertire le immagini in servizio di cloud come Dropbox, Google Masking Bug, che si utilizza per ma-
bianco e nero, ritoccare i ritratti, ri- Drive, iCloud Photo Stream. L’algoritmo scherare i livelli dove sono contenuti
gli effetti, è stato aggiornato. Inoltre,
Una nuova tecnologia permette ora di
aprire contemporaneamente più im-
magini e di saltare facilmente da una
all’altra, con l’opportunità di poter co-
piare livelli ed esportarli in un’altra fo-
tografia. Nell’applicativo Perfect Effect
ora i filtri che costituiscono i preset
sono resi indipendenti, e si possono
singolarmente regolare o eliminare dal
preset. È stata infine aggiornata la tec-
nologia per lavorare in batch e la tec-
nologia sottintesa in generale agli effetti
che ora crea meno artefatti pur non sa-
crificando la velocità.

Le applicazioni in dettaglio
Perfect Enhance è un applicativo che
ha gli strumenti essenziali per i miglio-
In Photoshop, ai plug-in di OnOne Photo Suite non si accede dall’ordinario menu dei filtri, ma ramenti fondamentali delle fotografie.
dal comando File>Automatizza. Permette di ritagliare le immagini, di

marzo 2014 - fotografare - 87


tra loro e di ognuno se ne REQUISITI DI SISTEMA
può regolare l’opacità. I livelli
dei filtri possono essere ma- MAC OSX
scherati selettivamente per • Sistema operativo OS X 10.7, 10.8, 10.9 (64
mezzo di un pennello (Ma- bit solo)
• Processore Intel Core 2 Duo, Xeon o più po-
sking Brush) o tramite lo stru- tente
mento Masking Bug. • 4 GB RAM (8 GB+ raccomandati)
Perfect B&W è il software • 1.5 GB di spazio disponibile sull’hard disk
• OpenGL 2.0 video card con 256 MB VRAM
per la conversione delle foto dedicata, risoluzione 1280x720 o maggiore
in bianco e nero. Comprende
stili predefiniti per una con- WINDOWS
versione istantanea, altrimenti • Sistema operativo Windows 7 o Windows 8
si può governare la conver- • Processore Intel Core 2 Duo, Xeon o più po-
tente
sione. Ha i filtri colorati per • 4 GB RAM (8 GB+ raccomandati)
La finestra di dialogo dell’applicazione il bianco e nero, la simula- • 1.5 GB di spazio disponibile sull’hard disk
Perfect Batch, che serve ad applicare zione di viraggi, e permette di applicare • OpenGL 2.0 video card con 256 MB VRAM
automaticamente a un’intera cartella di dedicata, risoluzione 1280x720 o maggiore
immagini un preset o un filtro.
un colore selettivo a un solo elemento
dell’immagine. Con un pennello di re- PROGRAMMI OSPITI
golazione si può controllare in maniera • Adobe Photoshop CS5, CS6, CC
regolare toni, contrasto, luminosità, sa- localizzata luminosità, contrasto, det- • Adobe Photoshop Elements 10, 11, 12
turazione e vividezza, di incrementare tagli e colorazione selettiva. Permette • Adobe Photoshop Lightroom® 4, 5
• Apple Aperture 3
la chiarezza e i dettagli, di rimuovere inoltre di aggiungere dei bordi con-
elementi di distrazione e macchie dalle trollandone la grandezza, l’opacità e ALTRO
fotografie per mezzo di un pennello il metodo di fusione. Connessione internet per l’attivazione, gli ag-
correttivo che adotta la tecnologia di Perfect Portrait è l’applicazione dedicata giornamenti automatici, l’assistenza online, il
download di contenuti e tutorial.
riempimento in base al contenuto (Per- ai ritratti. Consente di applicare in au-
fect Eraser), di aggiungere una vignet- tomatico effetti di levigatura della pelle,
tatura intenzionale. di rimuovere gli occhi rossi, di correggere e utilizzare sulla maschera un pennello
Perfect Effect è un’applicazione che la tonalità della pelle, di ritoccare gli o lo strumento Masking Bug. Ha diversi
serve a dare rapidamente uno stile occhi e i denti. Con la tecnologia di strumenti, come il pennello di ritocco
alle immagini. Comprende più di venti face detection è in grado di riconoscere per eliminare elementi di disturbo e il
filtri tra i quali i sopracitati Dynamic automaticamente l’area della fotografia timbro clone, analogo a quello di Pho-
Contrast, Lens Blur, HDR Look e Vin- in cui è collocato il viso. Ha infine un toshop. Può aggiungere texture e bordi
tage. Color Enhancer per regolare sa- pennello di ritocco per intervenire lo- prendendoli da una libreria disponibile
turazione e vividezza globalmente o calmente su rughe, macchie e altre im- (Extras). Perfect Mask è un applicativo
solo a intervalli di colore, Cross Process perfezioni. Perfect Layers consente di per creare facilmente selezioni. Permette
per ricreare la foggia delle pellicole lavorare su livelli separati senza avere di sostituire con facilità il background
sviluppate invertendo i bagni chimici, Photoshop. Permette di combinare parti delle fotografie con strumenti che rapi-
Photo Filter per aggiungere filtri foto- di diverse fotografie e fonderle in un’unica damente consentono di rimuovere il
grafici con un colore, digradanti o bi- immagine. Si possono utilizzare metodi background originale e importarne un
colori. I filtri possono essere combinati di fusione dei livelli, mascherare i livelli altro utilizzando un’altra immagine. Altri

Perfect Enhance è l’applicazione per le correzioni e le operazioni fondamentali da applicare rapidamente alle immagini (a sinistra). Con
Perfect Layers è possibile lavorare su livelli separati e disporre dei metodi di fusione anche non possedendo Photoshop. Come nell’esempio, è
possibile caricare una texture dalla raccolta di extra disponibile e sovrapporla alla fotografia scegliendo un metodo di fusione (a destra).

88 - fotografare - marzo 2014


immagini creative. Nelle varie appli-
cazioni che compongono la suite tro-
viamo la risposta alle più svariate esi-
genze, dal primo momento che le fo-
tografie sono importate sul computer,
fino all’output per la stampa o per il
web. Unico neo, la mancanza di una
delle applicazioni spesso presente in
prodotti simili, cioè un software per
riduzione del rumore digitale. Gli stru-
menti di ritocco sono potenti, il pennello
di ritocco (Perfect Brush) è comodo
da utilizzare, simile a quello di Li-
ghtroom, ma non arriva alla comple-
tezza della tecnologia dei punti di con-
trollo U-Point di Nik Collection. Ec-
cellente l’applicativo per il ricampio-
namento delle immagini, che sfrutta
Qui sopra: il Masking Bug rappresenta un particolare strumento di lavoro che serve a un algoritmo proprietario che mini-
mascherare un dato livello di un filtro secondo una forma regolabile che può essere ellittica,
radiale o lineare. mizza la perdita di dettaglio. Perfect
Photo Suite è acquistabile in tre ver-
strumenti consentono poi di rifinire il per convertire i file immagine in un sioni, la Standard Edition al prezzo di
lavoro eliminando artefatti e aloni residui. formato diverso, per applicare i preset 79,95 dollari statunitensi, in grado di
Perfect Resize è il tool per ridimensionare delle varie applicazioni della suite, per funzionare unicamente come applica-
le immagini e prepararle per la stampa aggiungere il proprio watermark alle zione stand-alone, la versione per Adobe
o per il web. Permette di ingrandire le immagini. Perfect Browse è il browser Lightroom & Apple Aperture, che costa
immagini minimizzando la perdita di per trovare le immagini da elaborare 129,95 dollari e, infine, la versione Pre-
qualità, mantenendo la nitidezza ori- ovunque si trovino, nel computer, in mium che ha un costo di 179,95 dollari
ginaria. Ha dei preset già predisposti un hard disk esterno o in un servizio ed è sia stand-alone sia plug-in per
per le più comuni stampanti e carte di cloud. Consente di selezionare più Photoshop, Photoshop Elements, Li-
fotografiche, o per tipologia di imma- immagini per una lavorazione batch, ghtroom e Aperture. Sul sito di OnOne
gini. Perfect Resize usa la tecnologia di osservare le immagini in una griglia Software è disponibile una versione di
Genuine Fractals, studiata apposita- di miniature o una per volta ingrandite, prova, scaricabile gratuitamente, a pie-
mente per il ricampionamento delle di leggere con facilità i metadati più na funzionalità per un periodo di trenta
immagini, la cui prima versione risale importanti e le caratteristiche delle fo- giorni. ■
al 1996 e dal 2005 è stata acquisita da tografie.
OnOne Software che attualmente la Sotto, a sinistra: quando si apre un file
sviluppa e la distribuisce. Perfect Batch Considerazioni finali immagine, questa finestra di dialogo
è il motore che permette di lavorare Perfect Photo suite 8 è un editor per le permette di scegliere di lavorare su
una copia del file, e non sull’originale.
su un largo numero di immagini con- fotografie completo, in grado di otti- A destra: l’interfaccia dell’applicazione
temporaneamente. Si può utilizzare mizzare, di ritoccare, e di realizzare Portrait, dedicata al ritocco dei ritratti.

marzo 2014 - fotografare - 89


TUTORIAL

EFFETTO 3D
Out of bounds
Come realizzare in Photoshop
un’immagine divertente che
sembri tridimensionale.
di Glauco Dattini

l tutorial di questo mese mo-

I stra come realizzare un ef-


fetto creativo e d’impatto che
sembra far spuntare un og-
getto da una foto. Risulta molto efficace
soprattutto quando si visualizza l’im-
magine sul monitor, che rende l’idea di
qualcosa che fuoriesca dallo schermo.
La prima cosa da fare è realizzare uno
scatto adatto al tipo di effetto. Si deve
fotografare un oggetto posizionato in
modo che venga verso l’osservatore. Può
aiutare una composizione obliqua che
è più dinamica. Potrebbe andar bene
un veicolo, che essendo un oggetto in
movimento, istintivamente pensiamo rienza. I princi- zioni può scontor-
che si muova verso di noi. Nel presente pianti potranno nare la parte del
tutorial si è usato un braccio che ci esercitarsi sull’uso soggetto da rivelare
offre un bottone. La foto è stata scattata dei livelli, livelli nell’immagine, per
a f/2.8, perciò con poca profondità di immagine e livelli esempio con lo stru-
campo, in modo che il braccio sembri di riempimento. mento Penna, uno
ancora più lungo e tutta l’attenzione si Si useranno an- strumento veloce e
concentri sulla mano che è vicina. Vi che le maschere preciso per chi sa
chiederete perché un bottone. Perché di livello e gli stili usarlo. Gli altri do-
ha dei fori che fanno passare la luce di livello. I più vranno avere un po’
che proviene da dietro e perché ha una esperti non incontreranno difficoltà. di pazienza nel dipingere con un piccolo
forma primitiva, il cerchio, sempre effi- La fase in cui occorre precisione è la pennello intorno ai bordi del soggetto,
cace nelle composizioni. L’elaborazione pittura sulla maschera di livello che comunque solo una parte del soggetto,
in Photoshop non è lunga né difficoltosa, deve isolare il soggetto dallo sfondo quella che fuoriesce dal riquadro centrale
adatta anche a chi non ha molta espe- originario. Chi è già esperto nelle sele- che si crea in precedenza. ■

1 2

90 - fotografare - marzo 2014


3 4

1. Apriamo in Photoshop la fotografia prescelta, che già renda l’idea di qualcosa che si avvicini a chi lo stia osservando. 2. Selezioniamo lo
strumento Selezione Rettangolare, e tracciamo un rettangolo o un quadrato che prenda parte del soggetto e ne escluda la porzione che si
avvicina maggiormente all’osservatore. 3. Duplichiamo il livello scegliendo Livello>Nuovo>Crea Livello Copiato o utilizziamo il comando rapido
da tastiera CTRL+J.

4. Facciamo doppio click sul


nuovo livello duplicato per aprire 5
la finestra di dialogo Stile Livello
allo scopo di aggiungere uno
stile di livello.

5. Clicchiamo su Traccia,
impostiamo una Dimensione di
60 px, la posizione Interno e poi
clicchiamo sul riquadro Colore
per aprire il Selettore Colore e
scegliere il nero (o il bianco
secondo le caratteristiche della
foto).

6. Selezioniamo il livello dello


Sfondo e scegliamo
Livello>Nuovo livello di
riempimento>Tinta Unita per
aggiungere la tinta tra i due
livelli che già avevamo.

7. Nel Selettore Colore, che si


apre automaticamente,
impostiamo un colore diverso da
quello utilizzato per la traccia al
passaggio precedente, per
esempio il bianco.

6 7

marzo 2014 - fotografare - 91


8
8. Torniamo a selezionare il livello
Sfondo e, con il tasto destro,
scegliamo Duplica Livello, o
utilizziamo il comando rapido
CTRL+J.

9. Per posizionare il livello creato


sopra tutti gli altri scegliamo
Livello>Ordina>Porta in Primo Piano
o utilizziamo il comando rapido
MAIUSC+CTRL+Ù.

10. Aggiungiamo una maschera di


livello alla copia dello sfondo, che
ora è in primo piano, scegliendo
Livello>Maschera di livello>Nascondi
tutto.

9 10

11

11.
Selezioniamo la
maschera di
livello, cliccando
sulla sua
miniatura, e
dipingiamo con
un pennello
bianco morbido
abbastanza
grande per
rivelare
rapidamente il
soggetto
abbondando
leggermente oltre
i contorni.

92 - fotografare - marzo 2014


12 13

12. Riduciamo le dimensioni del pennello, impostiamo il colore nero, e, con il piccolo pennello nero, continuiamo a dipingere sulla maschera
di livello per nascondere con molta precisione tutte le parti esterne al soggetto. 13. Terminato di dipingere sulla maschera di livello, solo il
soggetto dovrà essere visibile al di fuori del rettangolo o quadrato che abbiamo creato con la selezione rettangolare all’inizio del tutorial.

14
14. Se vogliamo cambiare il
colore che abbiamo scelto come
sfondo al di fuori del riquadro,
facciamo doppio click sulla
miniatura del livello di
riempimento per aprire il
Selettore Colore. In questo caso
si è scelto un grigio medio R:125
G:125 B:125.

15. Nella palette dei livelli,


selezioniamo il livello più in alto
e scegliamo Livello>Nuovo
livello di regolazione>Valori
Tonali per aggiungere la
regolazione sopra tutti i livelli.

16. Nel pannello delle proprietà


del livello di regolazione Valori
Tonali, ottimizziamo toni e
contrasto dell’immagine.
Salviamo in formato PSD per
mantenere la qualità e i livelli.

15 16

marzo 2014 - fotografare - 93


G A D G ET

OGGETTI DEL DESIDERIO Uno sguardo sulle novità di supporto al fotografo.


Accessori talvolta stravaganti, curiosità da conoscere.

Hi-Fun, il guanto Bluetooth


Hi-Fun: il primo, unico e inimitabile guanto telefonico, un gadget cui non è pos-
sibile rinunciare nei rigori dell’inverno. Bluetooth marcato hi-Fun che si collega
al tuo smartphone permettendoti di telefonare come non hai mai fatto pri-
ma! Hi-Call di hi-Fun è un guanto che ti consente di usare la tua mano come
fosse una cornetta telefonica, tramite il microfono e l’auricolare cuciti inter-
namente sulla punta di mignolo e pollice del guanto sinistro. I tasti sul dor-
so permettono di rispondere o di terminare chiamate senza sfilarlo o dover uti-
lizzare la tastiera del tuo telefono. In più, hi-Fun vibra avvertendoti tutte le vol-
te che qualcuno ti chiama. Potrai utilizzarlo quando fai sport, in montagna, men-
tre passeggi e in qualsiasi situazione in cui tu non voglia più soffrire il freddo...
alle estremità superiori! Connessione: Bluetooth; standby fino a 10 giorni; con-
versazione fino a 20 ore. Portata: 12m. Composizione: 95% poliacrilonitrile, 3%
cotone, 2% poliestere. Ricarica: tramite cavo micro USB; tempo di ricarica 30 mi-
nuti. Prezzo: 49.99 euro. C’è anche la versione in pelle, che invece costa 99.99
euro: ma vuoi mettere...! www.nital.it

Cookoo watch: sempre connessi Mini-cassa Sonos Play:1


Tra i gadget che piu hanno destato curiosità al CES 2013, Cookoo watch è il trait Sonos amplia la gamma di altoparlanti in-
d’union tra orologio classico, smartphone e tablet. L’ideale è l’abbinamento con terconnessi con il più piccolo della serie, il
un iPad di terza generazione, ma quanto detto vale assolutamente anche per iPho- Play:1. Sonos Play:1 è un diffusore wireless
ne dal 4S in poi. Cookoo watch, al fine di ottimizzare le prestazioni e la durata per la casa. Le dimensioni ridotte sono l'i-
della batteria, è dotato di Bluetooth 4.0. Cookoo watch rappresenta un’eccezio- deale per qualsiasi stanza e posizione, an-
ne nel settore degli “orologi intelligenti”. Al contrario della mag- che per creare ambienti surround. Un mid-
gior parte di essi infatti, dotati spesso di design woofer da 3.5" e un tweeter sono i respon-
che possono risultare quasi ridicoli, si carat- sabili della resa audio, pilotati da un cross-
terizza per linee semplici, fortemente ispi- over che imposta il woofer a banda larga. L'e-
rate alla tradizione. La cassa risulta essere qualizzazione è fatta in maniera tale da am-
molto solida e presenta 4 pulsanti late- pliare al massimo lo spettro sonoro. Come
rali (Light, Mode, Connect e Command). conseguenza l'audio è bilanciato: il Play:1, co-
In aggiunta possiamo trovare lateral- me d'altronde tutti gli altri dispositivi della
mente la classica rotella per regolare serie, è in grado di adattarsi a molteplici sce-
l’orario in maniera analogica. Esso ap- nari e localizzazioni con vari tipi di musica.
partiene dunque alla categoria degli A 199 euro, l'offerta è interessante, anche se
orologi “a lancette“, sebbene il qua- la filosofia
drante presenti uno schermo a inchio- Sonos non
stro elettronico. Cookoo watch necessita prevede l'u-
per il suo funzionamento che l’app so di un solo
Cookoo sia installata sul dispositivo col altoparlante.
quale intendiamo associare il nostro oro- La flessibilità
logio. L’abbinamento avviene in maniera deriva dal
molto semplice e senza particolari problemi fatto che po-
(l‘app stessa ci fornisce una guida completa e trete acqui-
dettagliata al primo utilizzo). Una volta configurato stare un pri-
il servizio sarà possibile iniziare a ricevere notifiche per chiamate in entrata, chia- mo altopar-
mate perse, promemoria, post e messaggi su Facebook, eventi del calendario, scar- lante e poi
sa batteria disponibile, SMS, email, sveglie, ecc. Funzione particolarmente inte- aggiungere
ressante risulta essere quella per cui il Cookoo watch ci avvisa (anche con un suo- altri prodotti
no) qualora, uscendo, ci si allontanasse dal proprio dispositivo senza averlo di- in base alle
sconnesso dall’iPad o dall’iPhone. Può essere acquistato in rete al prezzo di 129,86 vostre neces-
euro. sità.
www.nital.it www.nital.it

94 - fotografare - marzo 2014


257 Kaneda: serie limitata, arte assicurata
Disponibile anche per iPad, iPad mini e Samsung Galaxy, que-
sta custodia rigida per iPhone 5/5S realizzata in materiale ul-
traleggero è specificamente progettata per resistere agli ur-
ti e ai graffi. La particolare conformazione dei bordi è stata
studiata in modo da proteggere particolarmente l’orlo dello
schermo dell'iPhone. La custodia è realizzata in policarbonato
di alta qualità con finiture soft touch. La gamma delle grafi-
che, molto ben realizzate da Kaneda, ovverosia al secolo Ales-
sandro Pautasso, un grande illustratore ed artista visuale, per
Twentyfiveseven comprende quattro soggetti: Marilyn Mon-
roe, Joan Crawford, Rita Hayworth e Paul Newman, tratti dai
molti realizzati dall’artista: quattro pilastri hollywoodiani che
ancor oggi popolano non senza rimpianti l’immaginario di tan-
ti appassionati. I quattro protagonisti del mondo della cel-
luloide sono stati ridisegnati, lavorati e restituiti in una ver-
sione op-pop estremamente attuale, di grande gusto ed im-
patto visuale. Un modo per distinguersi dalla massa dei pos-
sessori di custodie dozzinali, ridondanti, minimali, poverac-
ce, infantili, stupide, inutili: questa sì che è una custodia bel-
la e veramente alla moda. Una custodia... da rimorchio!
www.nital.it

Hi-Koalì, il pelouche musicale Custodie Oblige Sleeve


Hi-Koalì è il cucciolo della famiglia hi-Fun: tenero e mor- Le Oblige Sleeve sono delle cover per computer da 13", tablet da
bido come un peluche, abbraccia il tuo lettore mp3 o 10" e dispositivi mobili da 7"). Sono in tre diverse dimensioni, co-
il tuo smartphone e diffonde musica dalle casse inte- lori unici, materiali inno-
grate nelle sue zampe. Hi-Koalì è un simpatico koala vativi e design inconfon-
che somiglia a un comune peluche, ma che, in realtà, dibile: questa è la nuova
è una vera e propria cassa musicale portatile! All’interno linea della casa. Specifi-
delle sue zampe posteriori hanno nascosto due casse camente concepite per
che diffondono la musica, che può essere quella ar- proteggere qualsiasi di-
chiviata nel tuo dispositivo multimediale (smartphone, spositivo mobile, da
lettore mp3, ecc.) mentre hi-Koalì lo abbraccia, cocco- Kindle per computer por-
landolo. Puoi connettere qualsiasi dispositivo dotato di tatili, le cover Sleeve
ingresso jack universale da 3.5mm e alimentare il tuo Oblige hanno un punto di
koala con due semplici batterie AA. Hi-George ne co- forza: il loro stile in-
stituisce la versione “denim”, ossia è realizzato in tes- confondibile. Realizzate
suto jeans. Lui e hi-Koalì sono molto più di semplici pe- in Tyvek (tessuto non tes-
luche. E costa solo 29.99 euro. Specifiche tecniche: Bat- suto) a prova di strappo,
terie: 2x AA (non incluse). Durata: più di 10 ore. Colo- traspirante ma impermeabile, atossico e riciclabile. La taglia L è la più
ri: denim, acid pink, light pink, light brown, dark brown. grande delle Sleeve, perfetta per Mac e PC fino a 13’’ (può essere usa-
www.nital.it ta anche come porta documenti per un look sempre alla moda); la
M, invece, è pensata per tutti i dispositivi da 10’’, tablet ed iPad (può
essere usata anche come pochette e grazie alle diverse versioni di-
sponibili è per-
fetta per ogni
outfit) e la S, la
più piccola, è
ideale per conte-
nere dispositivi
mobili da 7’’ (gra-
zie alla sua di-
mensione ridotta
è perfetta anche
come porta truc-
chi o come astuc-
cio da tenere
sempre in borsa).
www.nital.it

marzo 2014 - fotografare - 95


www.fotografare.com
I VINCITORI DEL FOTOCONCORSO
RUMORE 1°
Partecipate ai nuovi fotoconcorsi on line il cui tema è:
CALORE INVERNALE (scad. 1 MAR 2014) CAMMINARE (scad. 1 APR 2014)
Basta registrarsi nel sito www.fotografare.com e postare il proprio scatto.
Appuntamento ai prossimi mesi!

2° Fabio Zambello - Gassino Tor


inese (TO)
Il rumore della pioggia


Basilio Morelli - Bari
Il rumore di un acquazzone

Michele Cuciniello - Latina


Il rumore del mare


Mauro Cestaro - Dolo (VE)
Notizia bomba!

Mattia Campa - San Cesari


o di Lecce
Versus
la foto Ogni mese analizziamo alcune foto
potenzialmente buone che invece
presentano piccoli errori tecnici.

mancata Fornendo, così,


consigli utili a tutti.

Daniele Cardinali
Porto Potenza Picena (MC)

Carissimo Daniele,
può capitare di essere attratti, fotograficamente
parlando, da oggetti che non ci aspetteremmo di
trovare in un determinato luogo, come possono
essere queste ruote appartenute a una bancarella
mobile e abbandonate forse in fretta e furia dal
venditore ambulante. Lei però, nell’immortalare
questo oggetto insolito nel suo contesto, non
doveva avere la stessa fretta. Qualche secondo in
più per ragionare sulla composizione e
sull’esposizione avrebbe potuto rendere questo
scatto anonimo un po’ più interessante. Anzitutto la
foto è evidentemente troppo sottoesposta e poi, per
quanto riguarda la composizione, è
geometricamente “ambigua”: l’asse che lega le due
ruote è parallelo e quasi coincidente alla riva e il
nostro cervello tende, durante una prima sommaria
lettura dell’immagine, a fondere le due forme. Un
punto di vista più rialzato avrebbe messo in evidenza
l’oggetto. Ci sembra inoltre che quest’ultimo sia
stato collocato in un punto un po’ “infelice” del fotogramma: al centro, un po’ spostato verso l’alto, lasciando vuota tutta l’area
sottostante. Come un pittore il fotografo deve trovare un bilanciamento geometrico che funzioni, all’interno del fotogramma. A presto!

Luciano Petroni
Guidonia (RM)

Gentile Luciano,
di tutte le scene innevate che
deve aver avuto intorno a lei
e che sicuramente ha
fotografato, perché ha scelto
di inviarci proprio questa?
La composizione è molto
confusa (cosa vuole mettere
in risalto?) e l’eventuale
elemento più interessante
(l’altezza del manto nevoso)
non è sufficientemente
messo in risalto tramite il
confronto diretto con altri
elementi. Buona invece
l’esposizione, di solito
difficile da impostare in
questi casi per via
dell’elevata luminosità delle
superfici innevate.

marzo 2014 - fotografare - 97


MARIO D'ANNA - MANTOVA

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fotografare MARZO 2014


OTTOBRE 2010

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