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EDITORIALE

fotografare
Pubblicazione mensile
reg. Tribunale di Roma
Cinque tendenze
N. 14613 del 28/6/1972
M&B Editori S.r.l.
iscritta al ROC al N. 26005 da tenere presenti
ANNO 2 - N°3
MARZO 2016
Vi ricordiamo quali sono le principali novità in
fatto di utilizzo della fotografia nell’anno in cor-
Direttore responsabile
Massimo Marciano so che tenderanno a rafforzare il loro peso e a
Hanno collaborato
Fabrizio Armati, Claudio Cantonetti,
fare la differenza spesso in modo prepotente nei
Gianluca Laurentini, Francesco Lerteri, mesi che verranno.
Patrizia Meli, Leonardo Salvini,
Nicola Verardo, Matteo Virili. Con l’arrivo della primavera, siamo arrivati in pieno anno fotografico 2016. Che
Direzione amministrazione cosa si può fare per aggiornare il nostro bagaglio e, se siamo professionisti, per
Pubblicità e marketing far crescere il nostro business? Qui ci sono 5 tendenze che ci sembra fondamen-
Patrizia Meli tale mettere sotto l’ingranditore e quelle che saranno le implicazioni per voi. In
email: patrizia.meli@fotografare.com primo luogo troviamo il continuo aumento delle fotografie scattate col telefo-
M&B Editori S.r.l. nino. Lo scorso anno, Google (che, tra l’altro, ha di recente sorpassato la Exxon
Via Giulio Frascheri, 78 - 00188 Roma come prodotto annuo!) ha annunciato che le ricerche on line avvengono più sui
email: mebeditorisrl@legalmail.it dispositivi mobili che sui computer nei dieci più importanti paesi (compresi gli
tel/fax: +39 06 33623317 Stati Uniti). Inoltre, nel mese di aprile 2015 Google ha annunciato che gli utenti
orario ufficio: 9-13.00
starebbero penalizzando i siti che non sono “mobile friendly”.


Impaginazione e grafica Naturalmente il fatto che i motori di ricerca come Google, Yahoo e compagnia
Valerio Cirillo bella, siano diventati forze economiche di tutto rispetto e che milioni di foto sia-
email: info@valeriocirillo.com
no quotidianamente postate sui social network è un fatto non solo incontrover-
website: valeriocirillo.com
tibile, ma, come ormai andiamo dicendo da tempo, assolutamente in crescita.
Distribuzione esclusiva per l’Italia Che il singolo fotografo lo voglia o no. Si tratta di un fatto epocale, che segna
Pieroni Distribuzione S.r.l. la nostra storia attuale, come a suo tempo l’invenzione
Via C. Cazzaniga, 19 - 20132 Milano
tel. 02/25823176 - telefax 02/25823324
del telefono e della radio hanno determinato i caratteri
salienti del Novecento. Implicazioni per voi: non perde-
Distribuzione estero te tempo per imparare a identificare e conoscere stru-
Johnson’s International News Italia
S.p.A. Via Valparaiso, 4 - 20144 Miano
menti mobili che possono aiutarvi a attingere a questa
enorme sorgente.
Stampa
Arti Grafiche Boccia S.p.A.
Google ha Una seconda tendenza è la seguente: le applicazioni
Via Tiberio Claudio Felice, 7 - 84131 Salerno annunciato sugli smartphone dominano contro i siti web tradizio-
nali. Le app sono più facili da usare su un telefono dato
Abbonamenti e arretrati
mebeditorisrl@legalmail.it
che gli utenti che i tasti, i caratteri, e altri contenuti sono ottimizzati
per il dispositivo mobile. Questo comporta di identifi-
Una copia arretrata (da Novembre 2015): starebbero care uno strumento che vi permetterà di creare un app
€ 10.00. L’abbonamento può iniziare
in qualsiasi periodo dell’anno (12 numeri) e penalizzando mobile per il vostro studio fotografico e di usarlo come
un biglietto da visita virtuale per condividere il vostro
decorre dal primo numero raggiungibile.
Abbonamento annuale per l’Italia: i siti che portafoglio. Una volta fatto questo, utilizzare le vostre
abilità di collaborare con le piccole imprese e creare ap-
€ 50.00 (12 numeri)
estero via aerea: non sono plicazioni per aiutarli a commercializzare i loro prodotti.
€ 100.00. L’abbonamento si attiva
con bonifico bancario su IBAN: “mobile Eccoci arrivati al terzo punto, la terza tendenza. I Social
Media stanno diventando motori di ricerca. Il traffico
IT33S0343103203000000884980
intestato a: friendly” sui social sale alle stelle e i consumatori spendono sem-
pre più tempo sui social network.
M&B Editori S.r.l.
Via Giulio Frascheri, 78 - 00188 Roma
Facebook, Twitter, Pinterest e Instagram sono tutti im-
specificando in causale l’abbonamento portanti social network coinvolti in questa tendenza. Implicazioni per voi: capire
richiesto. L’Editore garantisce la riservatez- i modi per ottimizzare il vostro lavoro sui social media. L’approccio più semplice è
za dei dati personali (Legge n.675/1996). quello di pubblicare le vostre fotografie sui social media stessi, ma un approccio
Chiuso il 12/02/2016 ancora più potente è quello di responsabilizzare i clienti a condividere il proprio
www.fotografare.com
lavoro sui social media, dato che i loro commenti hanno più probabilità di in-
fluenzare i loro familiari e amici.
Copyright M&B Editori S.r.l. Quarto punto: il mercato on line diventerà un grande computer game.
Tutti i diritti sono riservati.
Manoscritti e fotografie Mentre i consumatori sono bombardati da ogni sorta di informazioni on-line,
non si restituiscono. hanno bisogno di più informazioni prima che siano disposti a fare un acquisto. A
È vietata la riproduzione anche
parziale di testi e fotografie. volte si ha bisogno di interagire con il vostro marchio più volte prima che siano
pronti a prendere una decisione. Implicazioni: la pubblicazione del contenuto
del blog è un inizio per stabilire un dialogo continuo con prospettive reali.
In copertina:
Eddy Rukaj Ancora meglio è l’avvio di una newsletter, soprattutto per catturare nuove email.
Foto di:
Il quinto è più che altro un consiglio, valido sempre, ma che quest’anno sarà
Alberto Buzzanca probabilmente decisivo per più di un operatore del settore fotografico: datevi da
fare. Le cose dette sopra non basta saperle. Bisogna diventare immediatamente
operativi perché la fotografia analogica era lenta e, forse, inesorabile, ma quella
digitale, vivendo nel mare del web, richiede... prontezza di riflessi!
La redazione

marzo 2016 | fotografare 3


SOMMARIO

Marzo 2016 fotografare


MENSILE DI FOTOGRAFIA
TECNICA E CULTURA
ANNO 2 N° 3
MARZO 2016

Rubriche Cultura

3 Editoriale
Cinque tendenze da tenere presenti 32 Mostre
Le migliori esposizioni
di febbraio

6 Lettere
Rispondiamo alle vostre domande 36 Foto svelata
Tornado Alley

9 Http:
Curiosità dal web
Tempesta sull’autostrada

58 Portfolio

10 News
Ultime novità riguardanti
fotocamere e accessori
L’essenza del panorama
di Claudio Cantonetti

14 Concorso Internazionale
Wildlife Photographer of the year 2015
84 Libri
Il giardino delle meraviglie
di Fabrizio Armati

18 Esordiente
86 Fotografia Artistica
Stefano Corso:

58
Eva Barbera
di Patrizia Meli Surreale urbano
24 Voi autori
Le vostre immagini
90
di Ketty Domesi

14
Mobile Photography

34 Eventi e notiziario
Le novità di questo mese
Pickers from the world
di Patrizia Meli

98 Scatto Finale
Anna Maria Noto 94 Monochrome
Black & White American Boys

72
di Fabrizio Armati

4 fotografare | marzo 2016


SOMMARIO

Tecnica Test e Accessori

20 Backstage professionale
Nicola Salvini:
Tecnica + Estetica
di Patrizia Meli 38 Test Mirrorless
Olympus OM-D
E-M10 Mark II
28 Alta fotografia di Matteo Virili

44
Tutto sugli obiettivi
di Francesco Lerteri Test Compatta

62 ABC Fotografia digitale


La grana artificiale
di Matteo Virili
Canon
Powershot G5X
di Matteo Virili

66 Tecnica

50
Il bilanciamento del bianco
di Gianluca Laurentini Test Obiettivo

72 Fotografia pubblicitaria
Panasonic
La strategia delle emozioni: 42,5mm f/1.7
Matteo Linguiti di Matteo Virili

54
di Fabrizio Armati

76 Intervista
Nicola Verardo: La luce e
Test Fotocellulare
Apple iPhone 6s Plus

86
l’arte di dipingere col cuore di Matteo Virili
di Patrizia Meli

80 Fotografia di paesaggio
Creazione panoramica
di Patrizia Meli 96
Gadgets
Una selezione degli ultimi accessori

76
di tendenza

marzo 2016 | fotografare 5


LETTERE

Droni
fuorilegge?
Mi rivolgo alla Redazione di “foto-
grafare” per risolvere un mio dubbio.
Grazie anche agli interessanti articoli
che la vostra e nostra rivista dedica
ai droni, mi sono appassionato a
questo genere di ripresa aerea.
Ma è vero che l’ente preposto ha
reso molto più severe le norme per
l’utilizzo di questi simpatici aeroveli-
voli telecomandati?
Donato Panzironi
Zagarolo (RM)

Caro Panzironi, in effetti a metà dello scorso ti. Uno dei punti che più sta facendo discu- Sindaco e di pubblica sicurezza.
anno, abbastanza in sordina, come succede tere appassionati e addetti ai lavori riguarda Per volare in città con droni che pesano non
in Italia quando una cosa è importante, il gli aeromodelli. più di 300 grammi e una velocità massima infe-
nuovo Regolamento ENAC (Ente Nazionale Nel nuovo Regolamento ENAC sui droni, a riore ai 60km/h basta fare una domanda all’E-
Aviazione Civile) sui droni (ossia i SAPR, Si- distinguere tra droni e aeromodelli non sarà NAC in modo da ottenere il riconoscimento.
stemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto), alla più la modalità d’uso ma la presenza di di- I droni con un peso non superiore ai 2kg
fine, è arrivato. spositivi e strumenti che configurino l’uso devono invece avere caratteristiche d’inof-
L’Ente ha pubblicato sul proprio sito web del mezzo in operazioni specializzate. In al- fensività certificate dall’ENAC o da organiz-
la normativa, confermando ufficialmente tre parole, piccoli multielicotteri usati per zazioni riconosciute ufficialmente dall’ente.
alcune delle novità annunciate nella lunga scopo ricreativo con una telecamera a bordo Per capire meglio la portata del nuovo rego-
strada che ha portato alla seconda edizione. potrebbero essere considerati droni a tutti lamento sui voli nelle aree urbane abbiamo
Tra le novità più importanti, e ampiamente gli effetti. fatto qualche domanda a diversi esperti che
preventivate, c’è la possibilità di operare Va da sé che, siccome i droni muniti di fo- ci hanno detto che anche se le novità sem-
all’interno dei CTR, l’estensione del volume tocamera saranno più pesanti, in genere, brano tante siamo di fronte al classico esem-
operativo in 150m di quota relativa e 500m di 300 grammi, la parte della legge che ci pio di “confusione all’italiana”.
di raggio per le operazioni specializzate non riguarda è quella dedicata ai droni sotto i 25 Come se non bastasse, le autorità per la pri-
critiche, la visita medica LAPR per le opera- chili. Chi invece vuole pilotare droni superio- vacy europee lanciano l’allarme sul rischio
zioni con i mezzi sotto i 25 kg e l’attestato ri ai 25 kg di peso dovrà fare richiesta per droni per la riservatezza. Riunite nel Gruppo
unico rilasciato dai centri di addestramento. una licenza ENAC apposita, con requisiti da Articolo 29, le agenzie hanno fornito una se-
È stata confermata, inoltre, la nuova catego- superare ancora più complessi. rie di indicazioni e raccomandazioni a costrut-
ria sotto i 300 grammi di peso. In sostanza, le Di minore importanza invece la visita medi- tori e operatori, oltre al legislatore nazionale
operazioni specializzate condotte con mezzi ca, che diventa più semplice e con requisiti ed europeo e ai regolatori del settore.
di massa minore o uguale a quella indicati medici ridotti. Una delle novità più rilevanti, Consigliamo vivamente quindi il nostro let-
e con velocità massima fino a 60km/h ven- tuttavia, è la possibilità di sorvolare le zone tore Donato, e tutti gli altri eventualmente
gono considerate non critiche in qualsiasi urbane, a patto di non passare sopra ad as- interessati, di consultare il regolamento
scenario operativo. sembramenti di persone e di rispettare le completo sul sito ufficiale dell’ENAC:
Il pilota, inoltre, non dovrà prendere attesta- leggi sulla privacy, le disposizioni locali del www.enac.gov.it.

6 Contenuti extra a
Per vedere le foto in alta risoluzione scattate con i prodotti
testati su questo numero vai a questo link
o fotografa il QR code con il tuo smartphone
www.flickr.com/photos/fotografarerivista/sets/

6 fotografare | marzo 2016


LETTERE

Addittiva e sottrattiva...
in sintesi!
Distinta Redazione di “fotografare”, so di porvi
un quesito che forse per molti sarà banale, ma
sono un giovane fotoamatore e qualche “base” mi
manca. Allora, anche per gli altri come me che non
conoscono bene la faccenda, mi spiegate questa
famosa differenza tra sintesi addittiva e sottrattiva
dei colori?
Gianfranco Sampietro
Pontremoli (MS)
Cominciamo da quello che spe- to di vista fisico non avviene alcuna di tutti. Il modo in cui le tinte og- una tecnologia, nella quale me-
rimentiamo tutti i giorni: sul mo- interferenza tra i due fasci luminosi gettivamente applicate su un sup- diante una “lastra chiave” (CMYK
nitor del computer, ad esempio, (quello rosso e quello verde), ma il porto generano la percezione del 0,0,0,100) (“key plate” in inglese),
i colori si formano attraverso la sistema visivo percepisce il colore colore è detto sintesti sottrattiva, si allineano correttamente le lastre
sintesi additiva: la luce viene pro- risultante dalla mescolanza dei in quanto il colore che vediamo è degli altri tre colori (il ciano, il ma-
iettata e non riflessa dal monitor, due stimoli come giallo. ciò che rimane nello spettro dopo genta ed il giallo).
che combina i suoi colori fonda- Il giallo è, in questo caso, un co- che i pigmenti ne hanno sottratto A volte si ritiene erroneamente
mentali – rosso, verde e blu – per lore prodotto dalla mescolanza una parte. che la lettera “k” derivi dall’ultima
costituire milioni di combinazioni additiva del rosso e del verde. Tra In assenza di spettro luminoso, lettera della parola “blacK”, per
cromatiche, grazie alle variazioni di i colori stampati o trasferiti per via ossia dell’illuminazione ambienta- non creare confusione visto che
luminosità. I tre colori del monitor pittorica manualmente sulla carta le, è quindi impossibile percepire “b” significa blu. Per quanto appa-
sono universalmente riconosciuti e quelli visibili sul monitor di un alcun colore: la luce esterna è un rentemente plausibile, si tratta di
con una sigla, che in questo caso computer c’è una rilevante diffe- requisito indispensabile per dare un errore.
è RGB, dalle iniziali inglesi di Red, renza fisica. origine alla sintesi sottrattiva. L’unione dei primi tre colori sa-
Green e Blue (rosso, verde e blu). I primi risultano dalla luce riflessa Per i prodotti editoriali la stampa rebbe già in grado di generare il
Dal punto di vista ottico, la diffe- dai pigmenti presenti negli in- in quadricromia, come ad esem- nero, seppure di scarsa qualità e
renza rispetto alla sintesi sottrat- chiostri. Questi trattengono una pio la stampa roto-offset con cui basso contrasto, il 100% di tut-
tiva sta nel fatto che lavorando parte dello spettro luminoso e ne è stampata la rivista che state te- te e tre le componenti (CMYK
a monitor non utilizziamo colori restituiscono il resto, ossia il colore nendo in mano, è la più diffusa al 100,100,100,0) genera il bistro,
fisici, i quali trattengono parti dello che giunge ai nostri occhi. Più i pig- mondo. Il procedimento sul quale colore simile a una tonalità di mar-
spettro e ne lasciano filtrare altre, menti assorbono luce, più il colore si basa impiega inchiostri dei tre rone molto scura.
bensì luci colorate, ovvero pure è scuro: il nero corrisponde all’as- colori complementari: blu ciano, Nel processo di stampa si è aggiun-
lunghezze d’onda luminose che sorbimento dell’intero spettro rosso magenta e giallo, dall’ingle- to quindi l’inchiostro di un quarto
addizioniamo tra loro. Unendo i luminoso, quindi non può essere se – Cyan, Magenta e Yellow – da colore per avere il nero pieno, per
tre colori RGB il risultato è il bian- definito un colore, poichè in effetti qui la sigla CMY, tra le più note in migliorare la profondità dei toni e
co, corrispondente all’accensio- coincide con la sua totale assenza. campo grafico. rendere ben leggibili i testi.
ne simultanea di tutti i pixel che Per contro, il bianco si origina dalla A questi tre colori si aggiunge il A partire dai quattro colori di stam-
compongono lo schermo del com- completa riflessione dello spettro nero (black in inglese). La “K” in pa è possibile ottenerne molti altri.
puter. Agli occhi dell’osservatore e dunque non è un singolo colore CMYK si riferisce a key (chiave), I colori ottenibili con la quadricro-
viene quindi trasmesso lo spettro – vale a dire una lunghezza d’onda in quanto i sistemi di stampa che mia (sintesi sottrattiva) sono un
luminoso completo. La mescolan- cromatica – bensì la sommatoria utilizzano questo modello usano sottoinsieme della gamma visibile,
za additiva di due (e, per esten- quindi non tutti i colori che vedia-
sione, di qualunque numero di) mo possono essere realizzati con
stimoli di colore, nota anche come la quadricromia, così come non
sintesi additiva o miscela additiva tutti i colori realizzati con l’insieme
è la mescolanza di stimoli di colo- RGB cioè quelli che vediamo sui
re che arrivano all’occhio invariati, nostri monitor (sintesi additiva)
entrano nell’occhio simultanea- hanno un corrispondente nell’in-
mente o in rapida successione, sieme CMYK.
incidono sulla stessa area di retina,
anche in forma di mosaico.
L’esempio classico è quello di due
> In alto
fasci di luce colorata (per esem- I due diagrammi mostrano in
pio rossa e verde) proiettati sulla maniera chiara le due sintesi dei
parete bianca di una stanza scura colori, quella addittiva e quella
in modo che si sovrappongano. I sottrattiva.
due stimoli luminosi (quello della
> A sinistra
luce rossa e quello della luce ver- Abaco delle 16.777.216 tonalità
de) vengono riflessi dalla parete di colore che una scheda grafica
e giungono simultaneamente e standard a 8 bit è in grado di
immutati all’occhio, dove incidono generare dalla fusione dei colori
sulla stessa area di retina. Dal pun- RGB.

marzo 2016 | fotografare 7


8 fotografare | marzo 2016
HTTP:

Fiori ai raggi X
www.josephbellows.com/artists/dr-dain-l-tasker
Oltre ai loro colori sgargianti, le loro forme par-
ticolari, e il loro profumo avvolgente, i fiori sono
portatori di molti… segreti. Il Dottor Dain L.
Tasker, un radiologo vissuto a cavallo tra ‘800 e
‘900, pensò bene di scoprirli passandoli ai raggi
x. Il risultato sono immagini straordinarie che ci
permettono di osservare sotto un altro punto di
vista queste bellezze della natura. Vi invitiamo
a visionare queste particolari immagini sul sito
della galleria che cura le opere dell’artista.

C’è nessuno in città?


www.genarobardy.com
Genaro Bardy è un fotografo francese. Si sta
dedicando a un progetto intitolato “Deserto
nella città”, in cui riunisce tipici paesaggi urba-
ni di Parigi e di Londra, ripresi di notte e svuo-
tati di tutti i loro abitanti e mezzi di locomozio-
ne. La tecnica usata è quella delle lunghissime
esposizioni, che fanno sì che gli oggetti in
movimento non abbiano tempo sufficiente
per lasciare un segno del loro passaggio. Il fo-
tografo ha anche aperto una raccolta fondi su
Kickstarter per trarre un libro e una mostra dal
suo progetto.

Il balletto oltre il palco Darian Volkova è una fotografa professionista russa di 24 anni.
Essendo anche ballerina del balletto del Teatro di San Pietroburgo,
unisce le due grandi passioni della sua vita catturando bellissimi ri-
www.darianvolkova.com tratti di ballerini non solo sul palco, ma anche dietro le quinte e du-
rante le prove. Vi consigliamo di dare uno sguardo alle sue foto, sul
suo sito.

marzo 2016 | fotografare 9


NEWS

Canon EOS 1D X Mark II


Anche Canon rinnova la sua reflex ammiraglia. Nuovo sensore full
frame Dual Pixel CMOS da 20,2 Megapixel, AF migliorato e ripresa
video 4K sono le novità principali. www.canon.it

Dopo un po’ più di 4 anni dalla 1D X, a poca monitorare l’audio durante le riprese. versione, anche un ricevitore GPS.
distanza dalla presentazione della nuo- Novità anche per i supporti di memorizza- Ovviamente robustissima e tropicalizzata, è
va ammiraglia D5 della storica avversaria zione: i due slot di memoria, pur mantenen- il nuovo sogno dei canonisti che
Nikon, Canon rilascia la EOS 1D X Mark II, do la compatibilità con le schede Compact fotografano lo sport e
una versione che vede completamente rin- Flash, accettano anche le più veloci schede la fauna selvatica.
novata della sua reflex di punta. CFast 2.0. Il prezzo di listino
Partiamo dal nuovo sensore, un CMOS full Può scattare fotografie a raffica fino a ben è di 6460 euro
frame da 20,2 Megapixel con la tecnologia 16 fotogrammi al secondo. Usa due pro- solo corpo.
Canon Dual Pixel CMOS AF (per una messa a cessori Digic 6+. La gamma ISO è compresa
fuoco automatica veloce e fluida anche du- tra 100 a 51200 ISO, (50-409600 ISO con
rante la ripresa video), che fa affidamento espansione). Aggiunto, rispetto alla vecchia
sulla tecnologia a rilevamento di fase, pos-
sibile grazie al fatto che i singoli pixel del
sensore sono in realtà formati da due foto-
recettori.
Miglioramenti anche per il sensore di messa

Nikon Speedlight SB-5000


a fuoco classico, per lo scatto fotografico: il
modulo è sempre da 61 punti, ma ora sup-
portano tutti la messa a fuoco con ottiche
Il nuovo flash top di gamma della casa giallo-nera
f/8 (come sono le ottiche f/5.6 quando vi si
abbina un moltiplicatore di focale 1,4x). 41
www.nikon.it
di essi sono a croce e 5 sono a doppia croce.
Il punto centrale lavora anche a -3EV. L’in-
Il Nikon
tero Speedlight
sistema SB-5000
AF copre inoltreè un’area
il nuovosensi-
flash ne seguiranno altri). Il nuovo flash Nikon
di fascia alta
bilmente della casa
maggiore giallo-nera.
rispetto a quella coperta Speedlight SB-5000 libera il fotografo dalla
Si distingue
dall’AF innanzitutto
della prima 1D X. per il ricevitore e necessità di usare trigger e ricevitori radio
trasmettitore
La radio integrato.
massima risoluzione per la Può quindi
ripresa vi- esterni di terze parti, rendendo lo scatto con
essere
deo comandato
passa dal Full come slave da una
HD 1920x1080 pixel fo-
al i flash separati dalla fotocamera ancora più
tocamera
4K Nikon con(4096
cinematografico l’accessorio
x 2160 radio
pixel) WR-
con comodo.
R10,frame
un ma anche funzionare
rate che arriva finoeglia stesso
60 fps.come
Non Non è ancora noto il prezzo di lancio italiano
un triggerle radio
mancano prese per altri flash eNikon
per microfono con
cuffia per né l’esatto periodo di disponibilità sul mer-
ricevitore radio integrato (al momento solo cato. Una traduzione 1:1 del prezzo in dollari
questo modello, ma è facile prevedere che suggerirebbe un prezzo vicino ai 600 euro.

10 fotografare | marzo 2016


NEWS

Olympus PEN-F La reflex Olympus PEN-F degli anni ‘60

La gloriosa Pen-F degli anni ’60


rivive in salsa Micro Quattro Terzi
www.olympus.it

Ora però Olympus Olympus non ha ritenuto necessario dota-


ha lanciato una nuo- re la Pen-F di registrazione video 4K, limi-
va mirrorless Pen, che ha tandosi alla più diffusa risoluzione Full HD
deciso di chiamare “Pen-F”, 1920x1080 pixel. I video possono essere gi-

L a Olympus Pen-F degli anni ’60 è stata esattamente come la sua reflex mezzo rati con un frame rate fino a 60 fotogrammi
una fotocamera di grande successo negli formato di qualche decennio fa. È la prima al secondo.
anni ’60: si trattava di una reflex “mezzo mirrorless Olympus della serie Pen ad avere Molti i controlli manuali sul corpo macchi-
formato”, cioè usava il classico rullino 135, un mirino elettronico incorporato. Per fare na, in modo da accontentare il fotografo più
ma impressionando un fotogramma grande onore al nome che porta, il design è di chia- esigente. Sono due le rotelle di regolazione,
la metà, cioè 18x24mm anziché i consueti ra ispirazione retrò. a cui si aggiunge quella per la compensa-
24x36mm, cosa che permetteva di scattare Ha un sensore CMOS Quattro Terzi da 20 zione dell’esposizione e una frontale per la
ben 72 fotografie con un solo rullo. Il senso- Megapixel. Il mirino è di tipo OLED e conta selezione dei filtri artistici.
re digitale Quattro Terzi (17,3x13mm) oggi ben 2,36 milioni di pixel. La Pen-F ha un mo- Pesa solo 430 grammi, ma il prezzo di listino
impiegato dalle mirrorless della casa, non nitor touch da 3” completamente orienta- non è altrettanto leggero: 1.199 euro per il
ha dimensioni molto diverse da quelle del bile con una risoluzione di 1,04 Megapixel. solo corpo.
“mezzo formato” di una volta, tanto che nel Dispone di stabilizzazione a 5 assi diretta-
lanciare le sue prime mirrorless nel 2008, mente sul sensore, che dovrebbe garanti-
Olympus tirò fuori di nuovo il nome “Pen”. re un guadagno sui consueti tempi
Alle Pen digitali è però sempre mancato di sicurezza
un mirino incorporato, esclusiva, almeno fino a ben
fino ad ora, della serie di mirrorless OM-D. 5 stop.

marzo 2016 | fotografare 11


Abbonamento Digitale
fotografare
Abbonamento Singolo Numero

€ 33,99 € 3,99
Inclusa 22% I.V.A. Inclusa 22% I.V.A.

ALMANACCO fotografare
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€ 17,99 € 4,99
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NEWS

Sony Alpha 6300


La nuova mirrorless APS-C ha 24
Megapixel, un ottimo AF e scatta
a 8 fps www.sony.it
È il modello che succede alla Alpha Senza live view si arriva fino a 11 fps. Il
6000, la mirrorless con cui Sony ha corpo macchina in lega di magnesio è
dimostrato che ottime capacità di au- ora protetto dalle infiltrazioni di polve-
tofocus a inseguimento non sono più re e umidità.
appannaggio delle sole reflex di fascia Il nuovo autofocus conta la bellezza di
alta. Molto compatta, la Alpha 6300 425 punti e, stando ai primi video dif-
continua sulla buona strada intrapresa, fusi dall’azienda, le prestazioni dell’AF a
migliorando ancora di più l’autofocus e inseguimento sarebbero entusiasmanti
portando a 8 fps la massima cadenza di come e più che con la Alpha 6000. Nuo-
ripresa con live view attivo, cioè con la va anche la capacità di registrare video
possibilità di osservare fluidamente il in 4K UHD 3840 x 2160 pixel fino a 30
movimento dell’oggetto nel mirino (o fps.
sullo schermo) durante lo scatto a raffi- Il mirino elettronico conta ben 2,36
ca, proprio come si è abituati a fare con Megapixel di risoluzione. Per il solo
una reflex. corpo è necessario sborsare 1250 euro.

Zoom e fissi luminosi


per le mirrorless
full frame
Le mirrorless full frame di Sony si
arricchiscono di obiettivi molto
attesi www.sony.it

X-U: La Leica
che va sott’acqua
www.it.leica-camera.com
Una delle critiche mosse al sistema mirrorless di Sony era l’as-
Da una costola della Leica X2 nasce la X-U (Typ 113), una com- senza di obiettivi zoom luminosi. Ora finalmente l’attesa è fi-
patta con sensore APS-C da 16 Megapixel e obiettivo equiva- nita, con l’annuncio degli zoom Sony GM FE 24-70mm f/2.8 e
lente a un 35mm f/1.7, che si distingue per la particolarità di GM FE 70-200mm f/2.8 OSS, che inaugurano la nuova linea di
poter essere usata sott’acqua fino a 15 metri di profondità, sen- ottiche di fascia alta GM, cioè “G Master” della casa.
za bisogno di una custodia speciale, grazie al corpo macchina a Sono studiate per le mirrorless Sony innesto E con sensore
prova di infiltrazioni. full frame, ma funzionano anche sulle APS-C. Il 70-200mm, ri-
Progettata anche per resistere al gelo e agli urti, è l’unica foto- spetto al 24-70mm, è anche stabilizzato. C’è anche un terzo
camera con queste caratteristiche a poter vantare un sensore obiettivo nella neonata serie GM: il Sony GM FE 85mm f/1.4,
APS-C, rendendo quindi possibile fare scatti di ottima qualità indicato soprattutto per ritratti in studio e in esterni e per le
anche in subacquea senza portare con sé una macchina più in- foto di cerimonie. Presentati anche due moltiplicatori di foca-
gombrante (e pesante) inserita in uno speciale scafandro. Costa le, uno 1,4x e uno 2x, abbinabili al 70-200mm. Si conoscono
3.300 euro, che stavolta si pagano non solo per la solita storia al momento solo i prezzi in dollari dell’85mm (1800 $) e del
del marchio blasonato, ma anche per l’unicità del prodotto. 24-70mm (2200 $).

marzo 2016 | fotografare 13


CONCORSI INTERNAZIONALI

Wildlife Photographer
of the Year 2015 Forte di Bard. Valle d’Aosta 3 febbraio – 2 giugno 2016

Gli scatti più belli della fotografia naturalistica esposti al Forte di


Bard fino all’inizio di giugno. L’evento più prestigioso e importante
nell’ambito della fotografia naturalistica: il premio indetto dal
Natural History Museum di Londra in collaborazione con il BBC
Wildlife Magazine. di Fabrizio Armati

14 fotografare | marzo 2016


CONCORSI INTERNAZIONALI

P er il settimo anno il Forte di Bard, principa-


le polo culturale della Valle d’Aosta, ospita
in esclusiva, dallo scorso 3 febbraio e fino al
2 giugno, la prima tappa italiana del tour mon-
diale della mostra Wildlife Photographer of the
year. Presenti in mostra oltre cento emozionanti
immagini, vincitrici nelle 18 categorie del premio
indetto dal Natural History Museum di Londra in
collaborazione con il BBC Wildlife Magazine, giun-
to ormai alla sua 51esima edizione.
Quest’anno hanno partecipato 42.000 concor-
renti, provenienti da 96 paesi del mondo, valutati
da una giuria internazionale di stimati esperti e
fotografi naturalisti. L’immagine vincitrice è “A
tale of two foxes” di Don Gutoski (Canada).
Lo scatto ritrae una volpe rossa che trascina la
carcassa di una volpe artica, nel Wapusk National
Park in Canada. Don ha aspettato per tre ore a
temperature di -30° centigradi il momento in cui
la volpe rossa, ormai sazia, raccogliesse la carcas-
sa eviscerata e la trascinasse via per conservarla
per un momento successivo.
Con il riscaldamento globale le volpi rosse si
spingono sempre più a nord diventando così i
maggiori predatori dei propri simili, volpi artiche
comprese.
Nonostante rappresenti una scena di morte, la
grande simmetria dell’immagine, che colpisce
nell’immediato, trasmette una grande eleganza.
“Ruffs on display” di Ondřej Pelánek della Repub-
blica Ceca è invece la foto vincitrice assoluta nella
sezione Giovani.
Lo scatto immortala la lotta fra due uccelli maschi
per le femmine e in difesa del proprio territorio.
Il ragazzo ha fotografato la scena mentre era in
viaggio con il padre nel nord della Norvegia, in
estate, quando c’è luce solare tutto il giorno.
Tra gli italiani che hanno partecipato, Ugo Mello-
ne con la foto “Butterfly in Crystal” ha vinto nel-
la Categoria Invertebrates e un altro suo scatto
“The Tunnel of Spring” è stato selezionato come
finalista nella Categoria Land.
Inoltre sono risultati finalisti Vincenzo Mazza con
la foto “Battling the Storm” (Categoria Birds) e
Hugo Wassermann con lo scatto “Ice Design” (Ca-
tegoria Impressions).
Nell’ambito della mostra il Forte di Bard propo-
ne un master con modalità residenziale che offre
un percorso formativo altamente qualificato con
professionisti del settore, dedicato all’approfon-
dimento delle tecniche di fotografia naturalistica,
alla lettura del portfolio dei partecipanti e all’uti-
lizzo degli strumenti di fotoritocco.
Il master si terrà il 7 e 8 maggio 2016 e con-
templa oltre all’attività in aula anche un’uscita in
un’area naturalistica della Valle d’Aosta.
Per prenotare contattare il numero 0125-833886
oppure inviare un email a eventi@fortedibard.it.

> A sinistra
Jeremie Villet (Francia): stambecco alpino.

> In alto a destra


Ugo Mellone (Italia): farfalla in cristallo.

> Al centro a destra


Don Gutoski (Canada): volpe rossa trascina la
carcassa di volpe artica (primo assoluto 2016).

> In basso a destra


Rosamunde Macfarlane (Gran Bretagna): lepre
delle nevi.

marzo 2016 | fotografare 15


La classifica del
Fotoconcorso Tema:
L’Italia
//online in cucina

1 ° Luca Vitale | Foggia


Tagliere rustico

16 fotografare | marzo 2016


2 ° PiermanueleSberni | Biancavilla (CT)
Minimal Italian Chef 3 ° Raffaele Terminiello | Massa Lubrense (NA)
Fede Napoletana!

4 ° Salvatore D’Angelo | Orta di Atella (CE)


Una mamma in cucina 5 ° Luigi Angrisani | Trento
Mia madre

Partecipa ai prossimi fotoconcorsi online sul nostro sito www.fotografare.com il cui tema è:

> Maschere (Scadenza: 1 marzo) > La primavera (Scadenza: 1 aprile)


Le maschere e i volti visti in tutte le forme Il risveglio della natura con i suoi mille colori.
possibili e immaginabili

www.fotografare.com/fotoconcorsi
marzo 2016 | fotografare 17
L’ E S O R D I E N T E

Eva nel Bosco verticale Se sei un esordiente


della fotografia, proponiti a:
Eva Barbera esordiente@fotografare.com

di Patrizia Meli

> Quando è iniziata la tua passione per la > Parlaci del tuo modo di affrontare la fo- Eva Barbera
fotografia? tografia di architettura, ed in particolare del
Ho iniziato a fotografare durante l’università, Bosco Verticale. Si è laureata alla
quando ti viene chiesto di osservare con altri Quello che non mi piace è metter su un gran- facoltà di architet-
occhi quello che ti circonda, è stato un modo dangolo e fotografare così com’è l’oggetto tura di Palermo e
per iniziare a studiare la realtà attraverso la architettonico nella sua completezza, vado adesso pratica la
macchina fotografica, trovare forme nello invece alla ricerca di particolari interessanti e libera professione
scenario urbano. Analizzare e rilevare il co- punti di vista insoliti e con quest’approccio mi ma non solo: si
struito per poter progettare. sono avvicinata all’architettura dello Studio occupa di “cose
> Qual è il genere fotografico che preferisci? Boeri riversata negli edifici milanesi del Bosco creative”, e come
La fotografia di architettura mi piace molto Verticale. si dice adesso è
ma quello che preferisco è ritrarre le persone, Non solo l’interezza dell’edificio ma la bellez- una persona multipotenziale, curiosa
dalla street photography al boudoir. za del “piccolo”, cercare di capire quali sono e attenta e convinta che c’è sempre
> Quali sono gli elementi che, a tuo parere, tutte le parti e quali le scelte architettoniche almeno un modo per risolvere un pro-
caratterizzano particolarmente il tuo modo che hanno determinato i grattacieli così come blema o per superare un ostacolo. Sici-
di vedere la fotografia? li vediamo. liana trapiantata a Milano per inseguire
I dettagli non intesi come macro fotografia ma Per questo mi sono avvicinata agli edifici da un sogno, sposata da tre anni con un
come elementi piccoli, parti, porzioni colti ri- diverse direzioni, cercando la luce migliore e marito fantastico, Nicasio Ciaccio, con
spetto ad una visione più ampia, l’utilizzo del le prospettive adatte ad una rappresentazio- cui condivide, oltre a tutto il resto, la
diaframma a tutta apertura, saper cogliere ne che nelle parti fosse completa. passione per la fotografia.
l’emozione in un viso o in un gesto. Penso che > Che corpo macchina e quali obiettivi utilizzi?
la bellezza dipenda da come si guardi e ci si Ho una Canon 6D e utilizzo di solito il 50mm www.evabarbera.it
relazioni con l’altro. f/ 1.4 sempre Canon a cui affianco un 28mm.

18 fotografare | marzo 2016


EVA BARBERA

marzo 2016 | fotografare 19


B A C K S TA G E P R O F E S S I O N A L E

Tecnica + Estetica
Dice di essere autodidatta e che l’estetica si impara guardando libri,
riviste, foto di altri fotografi e soprattutto guardando con occhio critico i
propri lavori. Leonardo Salvini ci insegna un altro frammento del mestiere
di fotografo, parlandoci di successi, di modelle, di cos’è la professione.
di Patrizia Meli

> Come ti sei avvicinato alla fotografia? > Qual è stato il tuo primo apparecchio fo- > In che modo hai appreso la tecnica? Hai
tografico? iniziato in analogico?
Amo moltissimo viaggiare e moltissimo la
montagna. Come ogni buon viaggiatore che Una Pentax P30 con 50mm è stata quella La mia fotografia è tecnica + estetica. La tec-
si rispetti subisco il fascino di alcuni effetti che mi ha dato i primi buoni risultati, che mi nica si impara sui libri, ai corsi, su internet e
personali come il coltello da tasca, il passa- ha fatto amare la fotografia e che mi ha fatto va usata finché ogni piccola cosa diventerà
porto pieno di timbri, lo zaino, etc. La mac- in seguito venire a noia il 50mm. automatica e la mente sarà libera per pen-
china fotografica è entrata a far parte del Era l’unico obiettivo che avevo, poco sceno- sare al contenuto di ciò che stiamo realiz-
mio bagaglio per un viaggio in Turchia dopo grafico e molto standard. zando. L’estetica si impara guardando libri,
la maturità e non mi ha più lasciato. Mi è All’epoca cercavo contrasti forti, colori acce- riviste, foto di altri fotografi e soprattutto
piaciuto subito averla, toccarla e farla vede- si e altri elementi che potessero camuffare guardando con occhio critico i propri lavori.
re, una reflex al collo mi faceva sentire uno la scarsa sostanza delle mie foto di allora. Io sono autodidatta ed è così che ho impara-
che fa sul serio. Vedere le immagini di quel L’ho odiato profondamente per circa 10 to a fotografare.
viaggio mi ha fatto capire che la fotografia anni. Adesso uso prevalentemente il 50mm.
poteva raccontare tanto più delle parole.

20 fotografare | marzo 2016



L E O N A R D O S A LV I N I

La fotografia
commerciale è un
mondo diverso da
quello della foto-
grafia amatoriale,
devi imparare a cre-
are ciò che il clien-
te vuole, a capire i
suoi gusti e a me-
diare con quello che
serve per vendere.
Per imparare que-
ste cose la caratteri-
stica fondamentale
è l’umiltà.

> Come hai scelto il genere di fotografia che pratichi abitualmente?

Per passione facevo reportage di viaggio, paesaggi e montagne.


Se c’era qualcuno in scena aspettavo che se ne andasse, poi per
esigenze professionali mi sono avvicinato alla fotografia di moda
che mi ha fatto capire che per emozionare serve l’interazione con
un’altra persona.
Sguardi, sorrisi, situazioni sono ciò che è bello raccontare e ciò che
ti aiuta a rendere più viva la fotografia commerciale.

> Raccontaci la tua evoluzione professionale.

Ho iniziato a collaborare con uno studio fotografico nel periodo di


passaggio dall’analogico al digitale: ammisi che non sapevo fare
niente, ma cha avevo tanta voglia di imparare, iniziai a studiare a
fondo i software di fotoritocco e grazie a questo sono entrato nel
giro, passando poi dal computer alla fotocamera.
La fotografia commerciale è un mondo diverso da quello della fo-
tografia amatoriale, devi imparare a creare ciò che il cliente vuole,
a capire i suoi gusti e a mediare con quello che serve per vendere.
Per imparare queste cose la caratteristica fondamentale è l’umil-
tà. Guardare, domandare, non vergognarsi a chiedere come fare
qualcosa. Attualmente mi occupo di fotografia solamente a livello
commerciale collaborando con alcune fra le più grandi aziende di
moda italiane e estere.

> Qual è il tuo rapporto con le modelle?

La parola d’ordine è il rispetto. Come dicevo prima, è l’interazione


fra esseri umani che accende l’interesse in un’immagine.
Se la modella percepisce un secondo fine, si chiuderà come un ric-
cio e ogni espressione sarà tesa. Se invece capisce che la si vuol sol-

marzo 2016 | fotografare 21



B A C K S TA G E P R O F E S S I O N A L E

Un’immagine può
raccontare più
di tante parole
e soprattutto
molto più
velocemente.
tanto raccontare, probabilmente riusciremo
ad avere la spontaneità desiderata.
Trovarsi sul set insieme a una truccatrice
donna aiuta molto a non creare fraintendi-
menti, poichè la modella capirà che non sono
lì per altri scopi. Una regola fondamentale:
mai toccare la modella, il contatto fisico la
farà irrigidire.

> Qual è il tuo rapporto con l’attrezzatura?

Il rapporto con l’attrezzatura è alla base del


mio lavoro. Lavoro quasi esclusivamente con
ottiche fisse.
Gli obiettivi sono strumenti di precisione,
ognuno è stato progettato per uno scopo ben
preciso e ha delle caratteristiche ben definite
e se impari a conoscerle ti aiuteranno a rag-
giungere il risultato che cerchi. Per ogni scatto
decido quale ottica è la migliore, un po’ come
fa un pittore con i pennelli, un falegname con
le sgorbie, etc.
Inoltre l’utilizzo di focali fisse aiuta a rende-
re le immagini di un progetto più coerenti fra
loro… e non è poco! Cerco di ottenere imma-
gini molto naturali, per questo preferisco uti-
lizzare la luce ambiente e gli obiettivi molto
luminosi sono un aiuto veramente prezioso.

> Qual è il tuo ultimo progetto?

Non considerando le operazioni commerciali,


il progetto più importante è “La Camicia Bian-
ca Secondo Me, Gianfranco Ferré”, nato dalla
collaborazione con il Museo del Tessuto di
Prato e La Fondazione Gianfranco Ferré.
La mostra, dopo essere stata esposta a Pra-
to e a Milano, si trova attualmente presso il
Phoenix Art Museum in Arizona (http://mo-
stra.fondazionegianfrancoferre.com/; http://
www.phxart.org/exhibition/ferrewhiteshirt).
> Pensi che ci sia un avvenire in questa pro-
fessione?

Certamente. Un’immagine può raccontare


più di tante parole e soprattutto molto più
velocemente.
La fotografia segue il mondo che cambia con-
tinuamente, per riuscire è fondamentale es-
sere al passo coi tempi.

22 fotografare | marzo 2016


L E O N A R D O S A LV I N I

Leonardo Salvini
Appena terminati
gli studi inizia il
percorso foto-
grafico fondando
l’associazione
Kontroluce Firen-
ze insieme a altri
5 soci, con i quali
da vita a una
serie di eventi e
esposizioni volti
a promuovere progetti fotografici artistici,
paesaggistici e di reportage.
È fra i primi a Firenze a tenere corsi di
fotografia digitale.
Contemporaneamente all’esperienza
nell’associazione, inizia una collaborazione
che dura tuttora con una nota agenzia
pubblicitaria fiorentina come tecnico di
postproduzione, passando subito dopo al
ruolo di fotografo così da completare sul
campo la propria formazione tecnica. Già
dalle prime esperienze professionali si
indirizza sulla fotografia di moda che lo
porterà presto a importanti collaborazioni
con alcuni fra i più grandi marchi italiani.

www.leonardosalvini.com

marzo 2016 | fotografare 23


VOI AUTORI

Antonio Palumbo
Caivano (NA)
Fotocamera
Canon EOS 1200d
Obiettivo
Canon 15-85mm
Dati di scatto
f/9 – 1/160 sec – 100 ISO

24 fotografare | marzo 2016


VOI AUTORI

Inviateci le vostre foto


Via email: voiautori@fotografare.com
Sul sito: www.fotografare.com/voi-autori
Sul gruppo Flickr: Fotografare Rivista

Antonio
Ceglia
Livorno (LI)
Fotocamera
Canon 1100D
Obiettivo
Canon 18-55mm f/3.5-5.6 IS II
Dati di scatto
f/5 - 1/1000sec – 200 ISO

Luca
Capobianco
Genova
Fotocamera
Nikon D750
Obiettivo
Nikon 24-70mm
Dati di scatto
f/13 - 90sec - 100 ISO

marzo 2016 | fotografare 25


VOI AUTORI

Patrizia Burra
Grado (GO)
Fotocamera
Phase One
Obiettivo
Schneider K. 110mm
Dati di scatto
f/8 - 1/500 sec - 100 ISO

Tyler Nardone
Sauri (LT)
Fotocamera
Canon 5D Mark I
Obiettivo
Sigma art 34mm f/4.0
Dati di scatto
f/4 - 1/125 sec - 160 ISO

26 fotografare | marzo 2016


VOI AUTORI

Inviateci le vostre foto


Via email: voiautori@fotografare.com
Sul sito: www.fotografare.com/voi-autori
Sul gruppo Flickr: Fotografare Rivista

Rino Iacomelli
Novara
Fotocamera
Nikon D5300
Obiettivo
Nikkor AF-S DX VR 55-200mm
Dati di scatto
f/5.6 – 1/500 sec - 220 ISO

Massimiliano
Agati
Bibbiena (AR)
Fotocamera
Canon 6D
Obiettivo
Samyang 12mm Fisheye
Dati di scatto
f/8.1 -1/160 sec – 400 ISO

marzo 2016 | fotografare 27


A LTA F O T O G R A F I A

Tutto sugli Obiettivi


Li chiamavamo anche ottiche, oggi li chiamiamo lenti: sono il
mezzo più importante perché la luce raggiunga correttamente
il sensore e dalla loro qualità dipende spesso la qualità
dell’immagine finale. di Francesco Lerteri

nuali il fotografo deve agi-


re su una ghiera posizionata

I
sull’obiettivo stesso mentre nei
l primo sistemi automatici è un motore, po-
è più semplice sizionato internamente o all’obiettivo o den-
obiettivo realizzato è stato tro la fotocamera, che permette di trovare la
ottenuto forando una scatola per fare pas- ca e più luminoso sarà l’obiettivo. Gli obietti- giusta posizione.
sare la luce, il foro stenopeico. Fu Gerolamo vi con le aperture maggiori sono quelli stan- Questa operazione comporta che la lunghez-
Cardano (1501-1576) che per primo utilizzò dard a focale fissa (troviamo un 50mm con za dell’ottica può variare oppure lo sposta-
una lente convessa per concentrare la luce focale f/0,95). Gli obiettivi a focale variabile mento avviene solo all’interno dell’obiettivo.
ed aumentarne la luminosità. (zoom) hanno aperture meno luminose. Gli obiettivi capaci di mettere a fuoco a pic-
Tra i tanti successivi miglioramenti decisivi Per regolare la quantità di luce che attra- cole distanze sono detti “macro”.
sono stati l’utilizzo di vetri ad alto indice di versa le lenti viene utilizzato il diaframma, Nella letteratura tecnica viene considerato
rifrazione ed i trattamenti antiriflesso del- spesso la sua posizione coincide con il centro obiettivo “normale” o “standard” quello che
le lenti. Esistono due tipi fondamentali di ottico dell’obiettivo. La dimensione del dia- ha la lunghezza focale pari alla lunghezza ap-
obiettivo: i primi e più diffusi sono formati da framma determina inoltre la profondità di prossimata della diagonale del supporto di
lenti di vetro o di vario materiale trasparente campo: più il valore del diaframma sarà alto, memorizzazione usato.
mentre i secondi utilizzano per convergere i ossia più il diaframma sarà chiuso, e maggio- Questi obiettivi presentano la visione che più
raggi luminosi degli specchi e sono detti cata- re sarà la profondità di campo. si avvicina a quella dell’occhio umano. Nelle
diottrici. Queste ottiche hanno una focale ed > Lunghezza focale. L’obiettivo è formato da fotocamere analogiche con pellicola 35mm
una apertura del diaframma fissi. diverse lenti unite a formare dei gruppi ma l’obiettivo normale è in genere il 50 mm. Gli
Analizziamo le principali caratteristiche di un possiamo approssimarlo come se fosse una obiettivi con focale minore sono detti “gran-
obiettivo fotografico: sola lente (centro ottico). La distanza focale dangolari“, quelli con focale maggiore sono
> Angolo di campo. È l’angolo di visuale cat- è la misura tra questo centro ed il piano foca- detti “teleobiettivi“.
turato dell’ottica quando la messa a fuoco le, calcolata in millimetri. La lunghezza focale • Normale – sono gli obiettivi con la focale
è posizionata all’infinito. Questo dipende è legata all’angolo di campo, cioè all’angolo tra 35 e 70 mm. L’angolo di campo varia tra
esclusivamente dalla lunghezza. della ripresa. Maggiore sarà la lunghezza fo- 40° e 50°.
Per focali corte avremo angoli di campo gran- cale e minore sarà l’angolo di ripresa. • Grandangolari – sono gli obiettivi con la fo-
di, e viceversa. > Messa a fuoco. È il sistema meccanico o cale tra 6 e 35 mm. L’angolo di campo varia
> Apertura o luminosità. L’apertura massima elettronico che permette di posizionare il da 60° a 150°, se tale angolo raggiunge i 180°
di un obiettivo fotografico è uguale alla lun- gruppo ottico nella corretta posizione tra la si definiscono ultra grandangolari o fish-eye.
ghezza focale divisa per il diametro massimo scena da fotografare ed il piano focale sul • Teleobiettivi - sono gli obiettivi con la foca-
del diaframma dell’obiettivo. Negli obiettivi sistema di memorizzazione dell’immagine le tra 70 e 1600 mm. L’Angolo di campo varia
fotografici più basso è il numero che la indi- (pellicola o sensore digitale). Nei sistemi ma- da 20° a 3°

28 fotografare | marzo 2016


T U T TO S U G L I O B I E T T I V I

Va però precisato che la focale standard di- Tra i costruttori di ottiche compatibili per fo-
pende dal tipo e dalle dimensioni del suppor- tocamere di altri costruttori i più attivi pos-
to utilizzato per acquisire l'immagine come sono essere individuati la Sigma e la Tamron.
approssimato nella tabella seguente: Va inoltre precisato che oltre agli obiettivi in
catalogo diversi costruttori propongono delle
Formato Tipo Focale ottiche con caratteristiche elevatissime ma
(mm)
destinate ad una utenza specializzata.
4/3 Digitale 23 Analizziamo in maggior dettaglio le carat-
teristiche tecniche dei vari tipi per il for-
APS-C Digitale 35 mato 24x36mm.
24x36mm Digitale e Analogico 50 Obiettivo Normale. È l’ottica che resti-
6x6cm 80 tuisce nel modo migliore la proporzio-
Digitale e Analogico
ne tridimensionale dei piani rispetto al
6x9cm Digitale e Analogico 110 punto di vista (prospettiva) e quindi più
si avvicina alla visione dell’occhio uma-
13x18cm Analogico (lastra) 210 no. L’angolo di ripresa in orizzontale è di
300
circa 45 gradi. Gli schemi ottici utilizzati
20x25cm Analogico (lastra) per questi obiettivi risultano molto affi-
dabili ed economici.
I principali produttori di ottiche, ed anche di La luminosità è generalmente elevata ed ar-
fotocamere, sono Zeiss, Schneider, Roden- riva, in casi particolari, al valore di f/1 ed an-
stock, Canon, Leica, Nikon, Sony. Esistono che meno, come f/0,95.
anche degli altri costruttori di ottiche per le
proprie fotocamere ma occupano una parte Vediamo un rapido confronto tra i principali
ridotta del mercato. costruttori per questo tipo di obiettivo.

Obiettivo Struttura Obiettivo Min. distanza Diametro Peso Lamelle


messa a fuoco filtro diaframma
Canon EF 50mm f/1.8 II 6 elementi in 5 gruppi 0,45 m 52 mm 130 g 5
Nikon AF 50mm f/1.8D 6 elementi in 5 gruppi 0,45 m 52mm 155 g 7
Sony 50mm f/1.8 DT
AF - SAL50f18 6 elementi in 5 gruppi 0,34 m 49 mm 170 g 7
Leica Summicron-M
50mm f/2.0 nero 6 elementi in 5 gruppi 0,70 m 53 mm 240 g

I costi variano da 100 a 150 euro per i primi tre modelli men-
tre l’ultimo, di elevatissima qualità, ha un prezzo di poco al
di sotto dei 2000 euro.
Naturalmente questa analisi non è esaustiva ma limitata ad
uno specifico modello per ogni costruttore. Volendo fare
> In alto a destra una analisi più approfondita dovremmo tener conto di molti
Spaccato di un obiettivo zoom Canon EF-S altri fattori. Ad esempio limitandoci alla Canon troviamo che
18-55mm f/3.5-5.6 IS dotato di stabilizzatore
interno. vengono prodotti, o sono stati prodotti, diversi modelli e ri-
ferendoci solo all’apertura della focale troviamo f/1.8, f/1.4,
> Sopra f/1.2 ed f/1.0. Ovviamente i prezzi partono da meno di 100
Obiettivo catadiottrico Samyang 800mm f/8.0. euro del primo modello ed in modo esponenziale arrivano a
> In basso
circa 3000 euro per l’ultimo modello.
Tipi di obiettivi: normale Nikkor AF-S 50mm
f/1.4; grandangolare zoom Sigma 8-16mm
f/4.5-5.6 HMS; teleobiettivo zoom Canon 70-
200mm f/2,8 L IS II UMS.

Nikon AF-S Nikkor 50mm f/1.4 D Canon 70-200mm 1:2.8 L IS II UMS

Sigma 8-16mm 1:4.6-5.6 HMS


A LTA F O T O G R A F I A

50mm 17mm 70-200mm

Obiettivo Grandangolare. Se l’angolo di cam- l’AF VR Zoom-NIKKOR 80-400 mm f/4.5-5.6D


po di queste ottiche è compreso tra i 60° e gli ED e come ottica fissa l’AF-S NIKKOR 600 mm
80° esse vengono dette grandangolari medi. f/4G ED VR.
Per i fish-eye (letteralmente occhio di pesce) Sul catalogo della Leica troviamo: come ot-
le immagini acquisite risultano con i bordi tica fissa il Leica APO-Elmar-S 180mm
tondi. Questo effetto è una deformazione dei f/3.5 ASPH. Sul catalogo della Sony
raggi luminosi prima di arrivare sul sensore o troviamo: come zoom il 70–400
sulla pellicola. Una conseguenza tipica è l’esal- mm F4–5,6 G SSM II e come ot-
tazione del soggetto in primo piano. L’angolo tica fissa il 500 mm F4 G SSM.
di campo del Nikkor 6mm raggiunge i 220°. Per alcune applicazioni vengono
Quando la lunghezza focale diventa troppo utilizzati dei particolari sistemi
piccola il fuoco è troppo vicino al sensore e ottici:
potrebbe addirittura essere posizionato all’in- Obiettivi speciali per il controllo
terno dello stesso obiettivo. della prospettiva (Tilt-Shift). Spe-
Per ovviare a questo difetto viene adottato lo cialmente nella fotografia archi-
schema ottico a retrofocus o a teleobiettivo tettonica è molto importante po-
invertito. In pratica si utilizzano dei gruppi ot- ter controllare la prospettiva per
tici sia convergenti che divergenti per trovare evitare l’effetto delle linee caden-
il corretto punto focale dell’obiettivo. La pro- ti che risulta molto più evidente
spettiva di questi obiettivi viene sempre più quando usiamo i grandangolari.
distorta mano a mano che la lunghezza focale Queste ottiche in italiano sono
diminuisce e le linee parallele presentano la dette decentrabili o a controllo
classica distorsione a barilotto. della prospettiva. Le vecchie otti-
Sul catalogo della Canon troviamo: come che avevano la sola possibilità di
zoom il Canon EF-S 10-18mm f/4.5-5.6 IS STM decentrarla mentre quelle moder-
e come ottica fissa il Canon EF 14mm f/2.8L II ne permettono anche di inclinare la
USM. Sul catalogo della Nikon troviamo: come lente rispetto al piano del sensore.
zoom l’AF-S DX NIKKOR 10-24 mm f/3.5-4.5G Aggiuntivi ottici. Sono dei dispositivi
ED e come ottica fissa l’AF NIKKOR 14mm che vanno uniti all’obiettivo, ante-
f/2.8D ED.Sul catalogo della Leica troviamo: riormente o posteriormente, per
come zoom il Leica Tri-Elmar-M 16-18-21mm cambiarne o migliorarne le caratte-
f/4 ASPH e come ottica fissa il Summilux-M ristiche. Avremo:
28mm f/1,4 ASPH. Sul catalogo della Sony Lenti addizionali – sono montate
troviamo: come zoom il Vario-Sonnar T* 16- anteriormente per ottenere una
35mm F2,8 ZA SSM II oppure il DT 11-18 mm riduzione della distanza minima di
F4,5-5,6 e come ottica fissa il 16 mm F2,8 Fi- messa a fuoco e di conseguenza un
sh-eye. ingrandimento del soggetto in primo
Teleobiettivo. Come già detto se prendiamo piano. Sono usate per la macro foto-
in considerazione una focale da 1000mm l’o- grafia poiché rimanendo la messa a
biettivo dovrebbe essere lungo circa un me- fuoco costante si riesce ad utilizzarle
tro. Ovviamente questa dimensione compor- solo quando il soggetto è posizionato
terebbe dei problemi di utilizzo, ad esempio il a piccole distanze dall’ottica. Avremo
bilanciamento, specie nell’uso a mano libera. una perdita di luminosità molto bassa.
Anche in questo caso viene adottato lo sche- Costano poche decine di euro.
ma ottico a retrofocus. Il gruppo ottico ante- Moltiplicatori di focale – sono montati
riore converge l’immagine mentre il gruppo posteriormente e permettono di aumen-
posteriore è divergente. tare la focale. Sono usati per il fotoreporta-
Il risultato finale è un ingrandimento del sog- ge anche perché la distanza di messa a fuoco
getto ed una forte compressione del campo. non cambia ma avremo una perdita di lumi-
L’immagine presenterà delle distanze tra i vari nosità di uno o due diaframmi.
soggetti apparentemente più piccole di quelle Possono costare diverse centinaia di euro.
reali (immagine schiacciata). Sul catalogo della Tubi di prolunga – sono dei cilindri senza len-
Canon troviamo: come zoom il Canon EF 200- ti montati posteriormente che consentono la
400mm f/4L IS USM Extender 1.4x e come ot- riduzione della distanza minima di messa a
tica fissa il Canon EF 800mm f/5.6L IS USM. fuoco (macrofotografia) ma presentano una
Sul catalogo della Nikon troviamo: come zoom perdita di luminosità.

30 fotografare | marzo 2016


T U T TO S U G L I O B I E T T I V I

8mm 16mm

Sigma 8-16mm

24mm 105mm

Canon 24-105mm

70mm 200mm


> In alto a sinistra
Canon 70-200mm
Esempio di schema ottico: dall’alto a sini-
stra in senso orario: normale, grandangola- Obiettivi speciali per il ritratto. Sono delle ot-
re e teleobiettivo.
tiche che permettono un controllo della mes-
> A sinistra sa a fuoco molto specializzata.
Obiettivo per Nikon: Nikkor 105 mm f/2 DC Sul mercato troviamo due medio teleobiettivi
(Defocus Control). prodotti da Nikon (Nikkor 85 e 105mm f/2 DC
Si nota chiaramente la seconda ghiera per
gestire la sfocatura controllata.
(Defocus Control)) che permettono oltre alla
normale messa a fuoco di variare, mediante
Il gruppo ottico
> In alto un secondo motore molto preciso, il focus da- anteriore converge
Obiettivo basculabile e decentrabile Canon vanti o dietro al piano focale.
TS-E 17mm f/4 L In questo modo si può ad esempio sfocare lo l’immagine mentre il
> Sopra
sfondo lasciando a fuoco il soggetto in primo
piano. La Sony produce invece il 135mm f/2.8
gruppo posteriore è
Duplicatore di focale Kenko per obiettivi
Pentax. (T4.5) STF. Questo sistema utilizza un doppio divergente.
diaframma (uno a 9 ed uno a 10 lamelle) per
> A destra controllare l’operazione di messa a fuoco. I Il risultato finale
Esempio di una serie di foto scattate tutte
dalla stessa posizione, ma utilizzando
prezzi degli obiettivi di buona qualità sono a
volte più elevati della fotocamera ed in casi
è un ingrandimento
ottiche diverse. La fotocamera usata è una
Canon 450D che monta un sensore di for- particolari possono raggiungere dei valori ele- del soggetto ed una
mato APS-C quindi tutti i valori delle focali vatissimi.
vanno moltiplicati per 1,4. Le prime due foto Se volete e le vostre finanze ve lo permettono forte compressione
in alto sono state scattate con un Sigma
8-16mm, le seconde sono state scattate
con un Canon
potete fare come lo sceicco del Qatar che si è
fatto costruire, unico esemplare fino ad oggi del campo.
24-105mm e le ultime con un Canon 70- realizzato, il Leica APO Telyt R un 1600mm
200mm. con f/5.6 lungo 120cm, con un diametro di
42cm ed il peso di 60 chili. È stato pagato oltre
due milioni di dollari!

marzo 2016 | fotografare 31


MOSTRE

Helmut Newton. Fotografie


White woman /Sleepless nights / Big nudes
7 aprile - 7 agosto 2016

Sede:
Casa dei Tre Oci
Fondamenta Zitelle,
43 - Venezia
Orari di apertura:
tutti i giorni
10.00 - 18.00
(chiuso martedì)
Ingresso:
12 euro biglietto
intero
(10 ridotto)
www.treoci.org

L a Casa dei Tre Oci, un progetto di Fon-


dazione di Venezia, condotto in partner-
ship con Civita Tre Venezie, con questa
mostra conferma il proprio ruolo nel pano-
rama della cultura artistica e della fotogra-
re. In White Women, pubblicato nel 1976,
Newton sceglie 81 immagini (42 a colori e
39 in bianco e nero), introducendo per la
prima volta il nudo e l’erotismo nella foto-
grafia di moda.
menti provocanti, a suggerire un uso della
fotografia di moda come puro pretesto per
realizzare qualcosa di totalmente differente
e molto personale. Big Nudes: con questo
volume del 1981, Newton raggiunge il ruo-
fia in particolare, con i propri spazi esclusi- In bilico tra arte e moda, gli scatti sono per lo di protagonista nella storia dell’immagi-
vamente dedicati alla fotografia. lo più nudi femminili, attraverso i quali pre- ne del secondo Novecento.
Dal 7 aprile al 7 agosto 2016, la mostra Hel- sentava la moda contemporanea. La provo- I 39 scatti in bianco e nero di Big Nudes
mut Newton. Fotografie. White Women / cazione lanciata da Newton con l’introdu- inaugurano una nuova dimensione della
Sleepless Nights / Big Nudes presenta, per zione di una nudità radicale nella fotografia fotografia umana: quella delle gigantogra-
la prima volta a Venezia, oltre 200 immagini di moda è stata poi seguita da molti altri fo- fie che, da questo momento, entrano nelle
di Helmut Newton, uno dei fotografi più im- tografi e registi e rimarrà simbolo precipuo gallerie e nei musei di tutto il mondo.
portanti e celebrati del Novecento. della sua personale produzione artistica. Nell’autobiografia dell’artista pubblicata nel
L’esposizione, curata da Matthias Harder e Sono ancora le donne, i loro corpi e gli abiti, 2004, Newton spiega come i nudi a figura
Denis Curti, è organizzata in collaborazio- i protagonisti di Sleepless Nights, pubblica- intera ripresi in studio con la macchina fo-
ne con la Helmut Newton Foundation. È to nel 1978. tografica di medio formato, da cui ha pro-
il frutto di un progetto nato nel 2011 per In questo caso, però, Newton si avvia a una dotto le stampe a grandezza naturale di Big
volontà di June Newton, vedova del grande visione che trasforma le immagini da foto Nudes, gli fossero stati ispirati dai manifesti
fotografo. La rassegna raccoglie le immagi- di moda a ritratti, e da ritratti a reportage diffusi dalla polizia tedesca per ricercare gli
ni di White Women, Sleepless Nights e Big quasi da scena del crimine. appartenenti al gruppo terroristico della
Nudes, i primi tre libri di Newton pubblicati È un volume a carattere più retrospettivo RAF (Rote Armee Fraktion). Misteri dell’i-
alla fine degli anni ‘70, volumi oggi conside- che raccoglie 69 fotografie (31 a colori e spirazione fotografica...
rati leggendari e gli unici curati dallo stesso 38 in bianco e nero) realizzate per diversi
Newton. magazine (Vogue, tra tutti) ed è quello che
Nel selezionare le fotografie, Newton mette definisce il suo stile consacrandolo come
in sequenza, l’uno accanto all’altro, gli scatti un’icona della fashion photography.
compiuti per committenza con quelli realiz- I soggetti, generalmente modelle seminude
zati liberamente per se stesso, costruendo che indossano corsetti ortopedici, donne
una narrazione in cui la ricerca dello stile, bardate con selle in cuoio, nonché manichi-
la scoperta del gesto elegante sottendono ni per lo più amorosamente allacciati a veri
l’esistenza di una realtà ulteriore, di una esseri umani, vengono colti sistematica-
vicenda che sta allo spettatore interpreta- mente fuori dallo studio, spesso in atteggia-

32 fotografare | marzo 2016


MOSTRE

Luisa Menazzi Moretti Somewhere 12 marzo - 15 maggio 2016


Il percorso si snoda attraverso tura, scorci di realtà conducono scrittori, giornalisti, artisti, critici
nuclei tematici connessi tra loro, in una dimensione metaforica, fra cui Alberto Abruzzese, Fran-
che l’artista presenta in 5 serie: densa di emozioni. Gli elementi cesco Bonami, Elio De Capitani,
Cose di natura, Words, P Greco, naturali sono infatti simboli che Leandra D’Antone, Gabriele Fra-
Solo e Ingredients for a Thought, alludono non solo alla bellezza, sca, Paolo Rossi, Tiziano Scarpa
ognuna delle quali è una narra- all’armonia e all’equilibrio, ma che non intendono fornire un’in-
zione, un racconto che indaga su anche alla desolazione e alla terpretazione, ma creare un
temi diversi legati alla natura, al devastazione, come testimonia- ulteriore spunto di riflessione.
sociale, all’interiorità e intende no Petalo e Foglie (2012), Mare Molto rappresentativa è Anima
Sede: creare, attraverso una forte cari- (2014) o Campo (2012). (2013), il cui soggetto è una let-
ca partecipativa, una prospettiva Della natura emergono il forte tera di un internato nel campo di
Villa Manin multipla oltre a sollecitare una carattere rigenerativo e la possi- concentramento di Dachau, nel-
Esedra di Levante, Passariano pluralità di interpretazioni. bilità di vita che non si esaurisce, la quale sono contenute parole
di Codroipo (UD) Gli scatti di Luisa Menazzi Mo- ma continua. Una connessione piene di speranza, non consa-
Orari di apertura: retti, caratterizzati da una conti- inscindibile con le parole viene pevoli di un destino tragicamen-
martedì - venerdì dalle 15 nuità di linguaggio, rispecchiano creata invece con Words, foto- te segnato. In questa sezione
una realtà ricca di sfaccettature, grafie dove frammenti di testi emerge inoltre l’importanza della
alle 19 la cui lettura si completa con la raccontano brandelli di storie, di parola e della scrittura nel vissu-
sabato - domenica dalle presenza e il contributo dello vite, di attimi, immortalati poco to dell’artista; un piccolo nucleo
10 alle 19 (lunedì chiuso) spettatore; una visione total- prima che andassero persi, but- di immagini autobiografiche si
Ingresso: mente aperta al confronto e alla tati, modificati. ispirano all’infanzia e agli avve-
Gratuito condivisione, che stimola chi Ciascun immagine è affianca- nimenti significativi della vita di
guarda ad immaginare, a pensa- ta da un testo critico inedito di Luisa Menazzi Moretti.
www.villamanin.it re, ad esprimersi. Nei 20 lavori personaggi noti del panorama
a colori della serie Cose di na- culturale nazionale: intellettuali,

Herb Ritts In equilibrio 20 febbraio - 5 giugno 2016

Dal 20 febbraio al 5 giugno 2016, questo appuntamento, prima


la casa milanese della fotografia grande retrospettiva dell’artista
si apre per celebrare l’arte e lo presentata a Milano. Le immagini
stile di Herb Ritts (1952-2002), di Herb Ritts vivono in perfetto
fotografo statunitense tra i più equilibrio - così come recita il ti-
rinomati e apprezzati, le cui ope- tolo della mostra - che si esprime
re hanno contribuito a costruire con il dosaggio attento degli ele-
il patrimonio dell’immaginario menti naturali, l’esaltazione del
collettivo mondiale degli ultimi corpo in movimento, l’evidenza
decenni. La rassegna, dal titolo In dei volti, in un ambiente domina-
equilibrio, curata da Alessandra to dalla luce naturale. La fotogra-
Mauro, è promossa e prodotta fia di Herb Ritts è un insieme mi-
dal Comune di Milano - Cultu- surato di spontaneità e studio, di
ra, Palazzo della Ragione, Civi- glamour e immediatezza, di pose
ta, Contrasto e GAmm Giunti in sofisticate, di divi del cinema e
collaborazione con la Herb Ritts della musica e di luce naturale.
Foundation di Los Angeles, con il I suoi scatti sono un miracolo di
patrocino del Consolato Genera- leggerezza e armonia; sono la
le degli Stati Uniti a Milano. L’alle- raffigurazione di un equilibrio
stimento è realizzato da Migliore raro che resta impresso per sem-
+ Servetto Architects. pre sulla carta fotografica e che si
L’esposizione presenta oltre 100 esprime con il dosaggio attento
immagini originali (dalla sua degli elementi naturali, l’esalta-
Sede: giovedì e sabato 9.30 - 22.30 morte non sono state più date zione del corpo, l’evidenza dei
Palazzo della Ragione Fotografia (chiuso lunedì) alle stampe nuove edizioni delle visi illuminati.
Piazza Mercanti, 1 - Milano Ingresso: sue foto), dalle più celebri ad al-
Orari di apertura: 12 euro biglietto intero tre inedite, oltre a ingrandimenti
spettacolari, video installazioni,
martedì, mercoledì, venerdì e (10 ridotto) tutte provenienti dall’Herb Rit-
domenica 9.30 - 20.30 ts Foundation di Los Angeles ed
www.palazzodellaragionefotografia.it espressamente selezionate per

marzo 2016 | fotografare 33


EVENTI

Perugia Social Photo Fest


nea - Palazzo Penna, Via quisizione di un’immagine alla sua decodifica e
Podiani 11 - Perugia) e all’attribuzione di significato. L’incapacità di vede-
lancia una “Call for En- re comprende significati altrettanto drammatici e
try” per poter esporre rilevanti sia sul piano emotivo che sociale.
all’interno del festival. La cecità emotiva rappresenta un disconoscimen-
Il tema della nuova edi- to delle proprie emozioni e in seguito essa può
zione del PSPF e della trasformarsi in analfabetismo emotivo con gravi
Call for Entry ad essa conseguenze sull’individuo. La cecità sociale co-
associata è quello della stituisce l’estrema difesa verso ciò che tende a
“cecità” (BLINDSPOT): si turbare uno stato di equilibrio mentale, si con-
parla spesso di “cecità” cretizza in un’azione individuale e collettiva indi-
riferendosi ad un’inca- rizzata a filtrare e modificare informazioni con la
Perugia Social Photo Fest (PSPF), la rassegna in- pacità di vedere attraverso gli occhi, ma l’atto di conseguenza di una chiusura totale verso ciò che
ternazionale di fotografia sociale e fotografia vedere non può essere ridotto esclusivamente ad appare come una minaccia per l’individuo, la so-
terapeutica, annuncia le date dell’edizione 2016 una semplice azione di registrazione. cietà, i sistemi sociale e politici.
“BLINDSPOT”, che si terrà a Perugia dall’11 al “Vedere” vuol dire anche prendere coscienza del-
28 Marzo 2016 (Museo di Cultura Contempora- la realtà attraverso un processo che passa dall’ac- www.perugiasocialphotofest.org

Premio Gabriele Basilico


È Maria Gruzdeva, dialogo in modo aperto e costruttivo.
russa, nata nel 1989 e Proposti da 42 autori under 35 selezionati da 25
residente a Londra, ad segnalatori indicati dalla giuria (critici, curatori,
aggiudicarsi la prima docenti, direttori di musei, specialisti di fotogra-
edizione del Premio fia e arti visive) in 28 paesi di tutti i continenti, i
Basilico. La giuria del progetti pervenuti hanno preso in considerazione
Premio si è riunita il temi quali l’architettura storica, quella contempo-
12 dicembre 2015 e ha ranea, il paesaggio antropizzato, la fotografia di
analizzato e discusso i interni, la nascita di nuovi luoghi e ogni tipo di
progetti fotografici per- complessità dei territori del mondo globalizzato
venuti, selezionando 6 in trasformazione.
finalisti e individuando Questi i nomi dei sei fotografi finalisti: Maria
infine il vincitore della Gruzdeva (Russia), Andreas Valentinas Rutkau-
prima edizione del Pre- skas (Canada), Ieva Saudargaite (Libano), Alberto
mio. Sinigaglia (Italia), Danila Tkachenko (Russia), Nina
Il Premio, biennale, dedicato alla memoria di Elise Vossen (Olanda). Tra questi la giuria ha di-
Gabriele Basilico (Milano, 1944-2013), grande chiarato vincitrice Maria Gruzdeva, che ha propo-
protagonista della fotografia di architettura e di sto un progetto dedicato alle trasformazioni che
paesaggio internazionale, intende diventare nel vive oggi la città di Tkvarcheli, situata nel territo-
tempo un punto di riferimento per la ricerca e rio caucasico dell’Abcasia.
la sperimentazione dei linguaggi visivi presso le
nuove generazioni, con le quali l’artista milanese, www.premiogabrielebasilico@ordinearchitetti.mi.it
indiscussa figura di maestro, si è sempre posto in

Arturo Zavattini fotografo


zione di oltre 170 fotografie di grande formato, cinematografia e della fotografia, con curiosità,
in massima parte inedite, che illustrano l’intensa arguzia, spirito critico. Zavattini, preziosa me-
attività fotografica di Arturo Zavattini tra il 1950 moria dell’epoca, ha lavorato, negli ultimi anni,
e il 1960, decennio cruciale della storia del No- a reperire immagini e a mettere ordine nel suo
vecento. archivio in modo che si può ora realizzare una
Arturo Zavattini è noto, oltre che come opera- mostra completa su di lui, che copre un decennio
tore cinematografico e direttore della fotografia (1950-1960), di grandissimo interesse per la sto-
di molti film importanti, non solo italiani, come ria dell’immagine e per quella del nostro Paese.
fotografo in ambito etnografico per aver accom- Nell’esposizione un nucleo omogeneo è costitui-
pagnato Ernesto de Martino, nella sua spedizione to dalle immagini realizzate a Tricarico nel giugno
in Lucania nel 1952. Egli ha continuato, tuttavia, a del 1952 nell’ambito della famosa spedizione
praticare la fotografia per molti anni producendo etnografica in Lucania di Ernesto De Martino e
un numero cospicuo di immagini. qui concesse dal Centro di Documentazione Roc-
L’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia La sua cultura fotografica è maturata a stretto co Scotellaro. Vi sono poi immagini realizzate a
di Roma ospita nelle sale del Museo Nazionale contatto con il Neorealismo italiano e con il re- Roma, a Napoli e in altre città e contrade italiane,
delle Arti e Tradizioni Popolari, fino al 28 marzo alismo americano (ebbe modo di conoscere Paul che documentano la vita sociale in strada, e in
2016, una mostra antologica delle fotografie di Strand nel corso della realizzazione del celebre particolare la condizione dei bambini del popolo.
Arturo Zavattini, “AZ - Arturo Zavattini fotografo volume fotografico Un Paese).
- Viaggi e cinema, 1950-1960”, prevede l’esposi- Arturo Zavattini ha saputo legare aspetti della www.beniculturali.it

34 fotografare | marzo 2016


NOTIZIARIO

Samsung Galaxy TabPro S


Namibia SPLW mezzo tra tablet e PC, che consentono agli utenti, in
un colpo solo, di avere terminali dotati di portabilità e
potenza senza compromessi. Microsoft ha inaugurato
questo tipo di mercato con la linea Surface, ma negli
ultimi mesi c’è stato un proliferare di prodotti molto va-
lidi anche di altri grandi marchi, come Apple con l’iPad
Pro e Samsung con il Galaxy TabPro S da 12 pollici. I
due colossi sono spesso in competizione tra di loro e
anche questa volta sembra che lo scontro sia inevitabi-
le. Tuttavia c’è una differenza sostanziale tra l’iPad Pro
e il Galaxy TabPro S. Il primo propende maggiormente
verso il mondo dei tablet, a causa della presenza del
sistema operativo iOS.
Molti hanno criticato questa scelta di Apple, sostenen-
do che si tratta solo di un iPad gigante e più potente
Samsung cerca di insidiare Apple nel segmento dei che non permette di fare nulla di nuovo rispetto a
tablet di grandi dimensioni con il Galaxy TabPro S, un quanto offre l’iPad Air 2. Samsung invece, ha optato
Namibia Scenic Landscape Photo Workshop dispositivo dotato di Windows 10, CPU Intel Skylake e per un sistema operativo desktop vero e proprio, ossia
dal 3 all’11 maggio prossimi. Riccardo Im- display da 12” Super AMOLED. Il mercato dei tablet sta Windows 10, piuttosto che per Android, come ha sem-
prota alla guida della sua alta scuola di foto- subendo profondi cambiamenti e dopo l’iniziale picco pre fatto con la linea Galaxy. Al CES 2016 di Las Vegas il
grafia, 7 giorni di full immersion fotografica di vendite sta affrontando una crisi dovuta a fattori di- colosso asiatico ha dimostrato che con il Galaxy TabPro
attraversando il Namib, la “terra del nulla”, versi, sempre legati all’ambito tecnologico. S l’esperienza utente è molto più vicina ai PC e che il
la più antica area desertica del globo. Da una parte ci sono gli smartphone, che gli utenti proprio prodotto rappresenta un’alternativa ai più quo-
Un tour itinerante a bordo di veicoli 4x4 preferiscono sempre più grandi e che stanno rendendo tati Surface della stessa Microsoft.
attrezzati per andare ovunque, organizzato quasi superfluo l’acquisto di un tablet.
Dall’altro lato ci sono i cosiddetti ibridi, ossia una via di www.samsung.com/it/
con la consueta cura nei particolari.
Dal raggiungere le aree più remote, con
pernottamenti in dry camping su roof tent,
al vivere luoghi universalmente riconosciuti
come landmarks della fotografia landscape,
con alloggio in lodges esclusivi, fino ad ad-
dentrarsi nel deserto del Kalahari.
Il prossimo iPhone 7 senza auricolari?
Il prossimo iPhone7 di Apple, sembra in arrivo in au- sfrutterà anche una nuova tecnologia di cancellazione
Il tutto senza fretta, circondati dal silenzio, tunno, potrebbe effettivamente non implementare del rumore realizzata dall’azienda Wolfson Microe-
continuamente sorpresi da quanto qui tutto più l’onnipresente jack da 3,5 mm per le cuffie e dare lectronics, una società di tecnologia audio con sede
sia diverso ed incredibilmente affascinante. ai consumatori la possibilità di utilizzare la porta Light- nel Regno Unito che Cirrus ha acquisito nel 2014. Il
Un’esperienza in Africa, in una regione mol- ning per poterne software verrà realizzato appositamente per il telefo-
to speciale. Un’avventura fotografica che usufruire. no e sarà anche la stessa azienda a realizzarne le cuf-
lascia il segno. Le iscrizioni terminano il 3 Apple sta lavo- fie, che consentiranno di eliminare il rumore di fondo
marzo. rando, infatti durante la riproduzione di musica e telefonate.
al chip audio, Questa notizia, più volte enunciata da numerosi ad-
con il suo pa- detti ai lavori e da siti vicino alla società di Cuperti-
www.riccardoimprota.com tner di lunga no, come prima il blogger giapponese Mac Otakara,
data Cirrus Lo- di “9to5Mac“, e ora Mark Sullivan di “Fast Company”
gic per cercare confermerebbero, secondo le loro fonti, la reale esi-
di adattare stenza di questa possibilità.
il chipset sul Abbandonare il jack da 3,5 mm nel nuovo iPhone
nuovo iPhone (presumibilmente il nuovo iPhone 7) permetterà ad
e di farlo “la- Apple di rendere il dispositivo ancora più sottile e dal
vorare” con design ricercato. La società ha anche riferito la possi-
la porta Light- bilità di aggiungere la ricarica ad induzione wireless,
ning. oltre alla possibilità di dare una certificazione di im-
La fonte ag- permeabilità.
giunge che il
sistema audio www.apple.com/it/iphone/

La banca della fotografia aerea


Guido Alberto Rossi ha sistematizzato la sua vasta invernali, ma appena nevica mi do da fare per arric-
collezione di eccezionali fotografie aeree. Ci ha det- chire l’archivio con nuovi scatti che ci facciano emo-
to: “Le montagne innevate sono il simbolo dell’inver- zionare! Se siete alla ricerca di immagini aeree il mio
no, rendono il paesaggio unico e diverso rispetto al nuovo sito, ottimizzato per la ricerca, vi offre oltre
resto dell’anno. 30.000 immagini, con materiale in continuo aggior-
Quest’inverno invece rischiavamo di non vedere namento e da me prodotto. Inoltre il sito contiene
questo bellissimo panorama dato che fino a qualche una sezione video in partnership con Tecnomovie”.
giorno fa non era sceso un singolo fiocco di neve, E ci regala questa bella citazione in proposito: “Le
neanche fossimo a marzo!! In montagna il panorama montagne sono le grandi cattedrali della terra, con i
che ho visto era quasi surreale, montagne marroni loro portali di roccia, i mosaici di nubi, i cori dei tor-
se non verdi e lunghi serpentoni bianchi che indica- renti, gli altari di neve, le volte di porpora scintillanti
vano le piste da sci innevate artificialmente. di stelle.” (John Ruskin).
Finora, quindi, non sono ancora riuscito a fare nuove
foto con neve ma meno male che ci sono quelle degli
anni scorsi a ricordarci come sono i tipici paesaggi www.guidoalbertorossi.com

marzo 2016 | fotografare 35


L A FOTO S V E L ATA

Tornado Alley
Tempesta sull’autostrada
Gregory Tewksbury - Cincinnati (Ohio)
Gregory è un simpaticissimo stu- km/h. La tromba d’aria si presenta
dente di matematica e fisica all’Uni- come un “imbuto” che si protende
versità di Cincinnati, nell’Ohio, ed è dalla base del cumulonembo fino
titolare di un originale sito chiamato al terreno o alla superficie marina.
Calculus Humor, dove vi consigliamo La tromba d’aria che si verifica sulla
di navigare per conoscerlo meglio. terra ferma (ciò accade nella maggior
Ciò che rende il quadro particolar- parte dei casi), solleva una grande
mente forte nella sua foto di un quantità di polvere e detriti che ac-
tornado che sta per scatenarsi su compagna il suo moto sino alla dissi-
un’autostrada della famosa Tornado pazione. Il diametro della base di un
Alley, la via dei tornado, una delle tornado varia dai 100 ai 500 metri,
zone degli Stati Uniti a maggior ri- ma in casi eccezionali sono state regi-
schio meteorologico in questo senso, strate tornado con diametro di base
è che, fatta eccezione per il vortice superiore a 1 km ad esempio l’EF5 di
della tempesta, il resto della scena è Oklahoma City.
abbastanza ordinario. L’altezza di una tromba d’aria può
Ed è proprio questo contrasto a crea- variare tra i 100 e i 1000 metri, in re-
re il particolare pathos che sottende lazione alla distanza tra suolo e base
l’immagine... Il tornado dà l’impres- del cumulonembo. Il fenomeno tor-
sione che sta andando a succhiarsi il nadico, per quanto possa verificarsi
paesaggio come una tovaglia in un ovunque escludendo le zone polari,
aspirapolvere. La tensione irrisolta si presenta in alcune zone geografi-
nell’immagine fa venire voglia di ve- che particolari che presentano con
derla più e più volte. In meteorologia regolarità le condizioni ottimali per il
una tromba d’aria, tornado o tùrb- suo sviluppo.
ine, è un violento vortice d’aria che si La più famosa è la cosiddetta “Tor-
origina alla base di un cumulonembo nado Alley” (Viale dei Tornado),
e giunge a toccare il terreno. negli Stati Uniti (il paese maggior-
Le trombe d’aria sono fenomeni me- mente colpito da questo fenomeno
teorologici altamente distruttivi, tra per frequenza e intensità). Questa
tutti i vortici atmosferici quelli a più zona comprende lo Stato del Texas,
alta densità energetica o potenza l’Arkansas, l’Oklahoma, il Nebraska,
sprigionata, e nell’area mediterra- Il Kansas, il Missouri, l’Iowa, il Da-
nea rappresentano il fenomeno più kota del Sud e l’Illinois, ma anche il
violento verificabile sia pure con fre- Colorado. Lo stato maggiormente
quenza non elevata. Sono associati coinvolto è sicuramente l’Oklahoma,
quasi sempre a temporali estrema- dove si registra la maggior densità di
mente violenti (supercelle), possono trombe d’aria.
percorrere centinaia di chilometri
e generare venti anche fino a 500 www.gregorytewksbury.com

36 fotografare | marzo 2016


marzo 2016 | fotografare 37
TEST MIRRORLESS

Olympus OM-D E-M10 Mark II


Piccola ma di sostanza

Realizzato in lega
di magnesio e 799
euro
Il finto pentaprisma na-
sconde un piccolo flash a
in plastiche di con 14-42mm
buona qualità, il motorizzato scomparsa, da sollevare
corpo macchina quando serve.
dà un’ottima Il led rosso fa da luce
sensazione di di aiuto AF e da
solidità. segnale del conto
Manca però la alla rovescia
tropicalizzazione. dell’autoscatto.

Il sensore è un
CMOS Quattro Terzi
(17,3x13mm) da
L’innesto Micro 16 Megapixel, che
Quattro Terzi ga- incorpora un sistema
rantisce l’accesso AF a rilevamento
a una vasta gam- del contrasto
ma di obiettivi con 81 punti.
Olympus, Panaso-
nic e di produttori Il pulsante per sgan-
terzi. ciare gli obiettivi.

È la seconda versione della La serie di mirrorless Micro Quattro Terzi so aggiornamento, con l’uscita nel 2015 della
Olympus OM-D, così chiamata perché ricalca E-M5 Mark II.
mirrorless Olympus di il design delle reflex a pellicola OM della casa, A stretto giro anche il modello d’ingresso,
fascia medio-bassa della si divide in tre diverse fasce di prezzo, nel ten- l’ha E-M10, è stata aggiornata. La Olympus
tativo di coprire le esigenze di molti fotografi, OM-D E-M10 Mark II è una evoluzione (non
serie OM-D. Dedicata a chi da quello che ha iniziato da poco fino al pro- una rivoluzione) della E-M10 uscita all’inizio
vuole cominciare con molto fessionista che cerca un’alternativa leggera del 2014. Sono stati apportati alcuni aggior-
al suo corredo reflex per alcune situazioni. Si namenti interessanti, che snoccioleremo nel
spendendo poco. parte dalla più economica E-M10 e si arriva corso del test.
di Matteo Virili alla E-M1, passando per la E-M5, che è stata Si propone come una fotocamera dedicata a
la prima OM-D a essere lanciata (nel 2012). chi, pur essendo agli inizi, vuole saltare a piè
Essa è stata la prima a vedere un sostanzio- pari reflex e mirrorless di fascia ultra-bassa,

COSTRUZIONE MESSA A FUOCO ESPOSIZIONE QUALITÀ D’IMMAGINE RUMORE ALTI ISO

Corpo robusto ma non Ottima in esterni e buona Di tanto in tanto incappa Potenzialmente molto Ottimi risultati per una Mi-
tropicalizzato. Impugnatura anche in interni, ma non è in qualche errore, ma in elevata per il formato del cro Quattro Terzi. Rumore
frontale poco sporgente ma al top in campo mirrorless. generale ci si può fare sensore, ma occorre usare sotto controllo fino a 1600-
ben sagomata. affidamento. buone ottiche. 3200 ISO.

38 fotografare | marzo 2016


O LY M P U S O M - D E - M 1 0 M A R K I I

Una leva d’accensio- La ruota per scegliere le


ne un po’ insolita, modalità di ripresa
a cui bisogna fare
l’abitudine. Ha 3 Il pulsante per avviare
posizioni: l’ultima e interrompere la
serve a sollevare il ripresa video.
flash incorporato.

Uno dei vari tasti


configurabili si trova Le due pratiche
a sinistra della leva rotelle di regolazio-
d’accensione. ne. Quella frontale è
coassiale al pulsante
di scatto.
La slitta portaccessori, per am-
pliare le possibilità di illuminazio-
ne con i flash esterni compatibili.

Il mirino elettronico
è molto ampio e
ha una risoluzione
di ben 2.360.000
pixel. Incorpora un Uno dei pulsanti
sensore di prossi- configurabili è situato
mità e il correttore in questa pratica
delle diottrie. Tende posizione facilmente
a riprodurre i colori raggiungibile con il
in maniera molto pollice.
accesa.

Lo schermo da 3” è
inclinabile di 90° verso Il pulsante OK dà
l’alto e 45° verso il bas- accesso al menu
so. È sensibile al tocco rapido delle funzioni
e ha una risoluzione di
1.040.000 pixel.

per concedersi da subito un corpo che abbia Non è per questo da considerarsi un sensore REPORTAGE 70%
già qualche caratteristica più avanzata. “vecchio” perché, come vedremo, offre anco-
ra ottime prestazioni per un sensore di questa VIAGGI 90%
Come è fatta taglia. Invariato anche il sistema AF, che conta
È una mirrorless relativamente compatta e 81 punti a rilevamento del contrasto.
leggera (il corpo pesa 390 grammi con batte- Il sistema di stabilizzazione sul sensore d’im- PAESAGGIO 80%
ria inclusa), che si rifà alle forme di una piccola magine ha invece visto un importante aggior-
reflex, avendo il mirino elettronico posiziona- namento, passando dalla stabilizzazione a SPORT 30%
to al centro, in asse con l’obiettivo, con tanto 3 assi a quella a 5 assi, già vista sui modelli
OM-D e Pen di fascia più alta.
di finto pentaprisma, che in realtà nasconde il
Se avete già letto i nostri test di queste mac- STUDIO 10%
flash incorporato.
Nonostante le piccole dimensioni si impugna chine ricorderete senza dubbio le parole di
comodamente e ha molti controlli diretti sul elogio che abbiamo avuto nei confronti di
corpo macchina: ci sono ben 3 pulsanti Fn a questo sistema di stabilizzazione, che è dav-
cui possono associare funzioni a piacere e tro- vero molto performante.
viamo due le rotelle di regolazione, molto ben Cresce la risoluzione del mirino elettronico,
sagomate, una frontale e coassiale al pulsante passando da 1,44 a 2,36 Megapixel. Il nuovo
di scatto, l’altra posteriore. mirino è anche leggermente più ampio, por-
All’interno troviamo lo stesso sensore Quat- tandosi, parlando solo di ampiezza, ai livelli
tro Terzi (17,3x13mm) da 16 Megapixel che dei mirini delle reflex full frame. Leggermente
era a bordo della prima versione della E-M10. rivista rispetto al vecchio modello la disposi-

marzo 2016 | fotografare 39


TEST MIRRORLESS

La Olympus OM-D E-M10 Mark II

Connessioni Il 14-42mm motorizzato in kit Batteria e scheda di memoria


Qui vediamo la presa combinata Il solo corpo costa 599 euro. Il kit da Il vano posteriore contiene la bat-
USB/AV e la presa HDMI. Non c’è 799 euro prevede invece un sottile 14- teria e la scheda di memoria SD. Il
nessun altro collegamento via cavo. 42mm f/3.5-5.6 collassabile e motor- caricabatterie è esterno. La batteria,
Senza fili invece c’è il Wi-Fi, senza izzato. La ghiera dello zoom è in realtà compatibile con molte Olympus,
però il modulo NFC. una leva che aziona il motore interno. consente circa 320 scatti.

Placca proteggi slitta Menu rapido Menu completo


Una placca di plastica nera è fornita Premendo il menu OK appare in Come da “tradizione” il menu interno
nella confezione per proteggere la slit- sovraimpressione il menu rapido. Con delle fotocamere Olympus rimane
ta portaccessori da polvere e umidità la rotella di regolazione posteriore ci si meno intuitivo di un manuale di
quando non la si usa. sposta tra le voci, con quella anteriore astrofisica. Il libretto di istruzioni è
si cambiano i valori. d’obbligo.

Scheda Tecnica
Dimensioni mm/Peso g: infinito. Correzione diottrica -4,0/+2,0.
120x83x47 / 390. Misurazione della luce:
Innesto obiettivi: TTL a tutta apertura 324 zone; Lettura ESP,
Micro Quattro Terzi. spot, media a prev. centrale, Alte luci, Ombre.
Elemento sensibile: Modi d’esposizione:
CMOS 4:3 da 17,3 x 13,0 mm da 16 Mp. Programmata, i-Auto, Priorità diaframma,
Stabilizzatore sul sensore: sì, su 5 assi. Priorità tempi, Manuale, Programmi di ripresa.
Risoluzione min/max: 1024x768/4608x3456. Bracketing:
da 2, 3 o 5 scatti a passi da 1/3 a 1 stop.
Formati immagine: JPEG, RAW, RAW+JPEG.
Correzione dell’esposizione:
Sensibilità di riferimento: da 200 a 25600 ISO. +/-5 EV a passi di 1/3 stop.
Bilanciamento del bianco: Blocco esposizione:
automatico, manuale con 7 modalità più 4 con pulsante dedicato.
personalizzate.
Flash incorporato:
Schermo LCD: inclinabile da 3” con 1.037.000 px. sì, n.g. 5,8 (ISO 100).
Supporto di memoria: SD/SDHC/SDXC. Tempi:
Interfaccia: da 60 sec. a 1/4000 di sec, posa B
USB 2.0, AV, HDMI, Wi-Fi, slitta accessori. fino a 30 min.
Video: Full HD 1920x1080/60p,30p24p. Sincro-flash:
Autofocus: 1/250 di sec.
Ibrido a rilevamento del contrasto su 81 punti. Modi di scatto:
Mirino: singolo, a raffica fino a 8,5 fps.
da 2.360.000 punti, copertura 100%, ingran- Alimentazione:
dimentomax 1,23x con obiettivo da 50mm su pila ricaricabile agli ioni di litio.

40 fotografare | marzo 2016


O LY M P U S O M - D E - M 1 0 M A R K I I

Il rumore
zione di alcuni pulsanti e rotelle. Questa rivi- occhiali (difficile riuscire a vedere tutto il fo-
JPEG RAW sitazione è ben riuscita in tutto tranne che, a togramma) e per la resa cromatica, che è esa-
nostro parere, per quel che riguarda la nuova speratamente accesa.
disposizione della leva d’accensione, che ab- Stiamo parlando ovviamente della resa cro-
biamo trovato davvero antipatica da azionare. matica del mirino e non quella intrinseca
Ha un display da 3” ben definito, inclinabile delle immagini registrate, ma non è comun-
200 fino a 90° verso l’alto e 45° verso il basso, do- que molto bello vedere nel mirino colori così
tato di sensibilità al tocco, che torna utile per saturi rispetto a quelli reali. Trattandosi di un
la selezione del punto di messa a fuoco. fatto di calibrazione si può comunque sperare
L’obiettivo del kit base è un 14-42mm f/3.5- in un futuro miglioramento apportato da un
5.6 piuttosto particolare: è infatti collassabi- aggiornamento del firmware.
le, così da diventare molto compatto quando È facile regolare tutte le impostazioni di scatto
non si usa la macchina, e ha al tempo stesso più comuni, che sono tutte raggruppate nel
400


la zoomata motorizzata. Il motore che aziona menu rapido che appare in sovraimpressio-
il cambio di focale è, come quello di messa a ne premendo il tasto OK. Ci si muove tra le
fuoco, silenziosissimo. varie voci con le frecce e si usano le rotelle
La ghiera dello zoom non gira completamen- per cambiare i parametri. Male organizzato e
te, ma solo di pochi gradi da un lato e dall’al- poco intuitivo invece il menu interno, al qua-
tro, quel tanto che basta per comunicare al
motore della zoomata il verso della sua rota-
800 zione. Uno zoom così concepito torna molto
utile nella ripresa video, perché consente
cambi di focale molto fluidi, ma è poco con-
fortevole quando si scattano fotografie (cioè il
99% delle volte…) per la lentezza del cambio
di focale, che a volte rischia di farci perdere
Live Time consente di
qualche buona occasione. Per chi preferisse vedere in tempo reale
scegliere un obiettivo diverso la E-M10 Mark
1600 II viene venduta anche solo corpo (599 euro un’anteprima del
di listino).
La gamma dei tempi dell’otturatore a tendina
formarsi dell’immagine
va sempre dai 60 secondi a 1/4000 di secondo quando si usa la posa
(più la posa B fino a 30 minuti) ma ora è possi-
bile attivare anche una modalità di scatto con B, cosa molto utile per
3200 otturatore elettronico (completamente silen-
zioso), che arriva fino a 1/16000 di secondo.
chi pratica la tecnica del
Il tempo più breve di sincronizzazione con il light painting
flash è stato ridotto da 1/200 a 1/250 di se-
condo. le per fortuna non si ha quasi mai l’esigenza
Il corpo macchina non è tropicalizzato come di accedere. Abbiamo trovato molto utile la
quello della E-M5 Mark II, quindi bisogna ave- nuova funzione di bracketing della messa a
re un occhio di riguardo se si pensa di scatta- fuoco, che scatta più fotografie con distanze
6400 re in situazioni di meteo sfavorevole. Un po’ di messa a fuoco leggermente diverse, al fine
deludente il comparto delle connessioni via di essere sicuri di avere lo scatto in cui il sog-
cavo: troviamo solo la presa combinata USB/ getto è perfettamente a fuoco.
AV e la HDMI. Questa funzione sarà sicuramente apprezza-
C’è anche la connessione senza fili Wi-Fi, sen- ta dagli appassionati della fotografia macro e
za però il modulo NFC, utile per sfruttare le still-life. Utili anche due funzioni molto parti-
funzioni di scatto remoto da smartphone e colari, esclusive di Olympus, chiamate “Live
12800 tablet, installando l’apposita applicazione. Time” e “Live Composite”, entrambe dedicate
alle lunghe esposizioni.
Sul campo Live Time consente di vedere in tempo rea-
La Olympus OM-D E-M10 Mark II è una foto- le un’anteprima del formarsi dell’immagine
camera molto versatile, anche se ovviamente, quando si usa la posa B, cosa molto utile per
visto il prezzo, le limitazioni non mancano. chi pratica la tecnica del light painting: basta
Una è quella che riguarda lo scatto a raffica premere il pulsante di scatto e iniziare a “di-
25600 che, pur potendo arrivare a ben 8,5 fotogram- pingere” con la luce di una torcia la scena,
mi al secondo, riesce a sfruttare l’autofocus tenendo sotto controllo l’effettiva esposizione
continuo e ad avere una visione fluida dell’a- sul monitor, per poi premere di nuovo il pul-
zione nel mirino, solo con la raffica ridotta a 4 sante di scatto quando si vuole interrompere
> Rumore fotogrammi al secondo. la ripresa.
Il sensore CMOS Quattro Terzi (17,3x13mm) Non sono comunque pochi, ma di certo basta Live Composite invece permette di realizza-
da 16 Megapixel della Olympus OM-D a tagliare fuori chi è interessato alle riprese di re in macchina scatti che richiederebbero di
E-M10 Mark II ha dimostrato un ottimo attività sportive molto concitate. L’esperienza norma esposizioni multiple e tanto lavoro in
contenimento del rumore ad alti ISO. Fino di scatto con la E-M10 Mark II è davvero gra- postproduzione, come ad esempio la ripre-
a 800 ISO le immagini appaiono pulite. Poi sa di un cielo stellato dietro a un primo pia-
il rumore comincia a fare capolino, ma solo devole, grazie alla buona ergonomia del cor-
oltre i 3200 ISO comincia a diventare un po macchina. no piuttosto luminoso: si realizza una prima
problema. Perfino i 6400 ISO sono comun- Il mirino gode di una ottima definizione e di esposizione per il primo piano e nella secon-
que sfruttabili su piccoli formati di stampa. una buona fluidità, ma non possiamo pro- da la macchina registrerà solo le variazioni di
muoverlo per quel che riguarda l’uso con gli luce rispetto al primo scatto.

marzo 2016 | fotografare 41


TEST MIRRORLESS

La piccola OM-D sul campo Le foto del test della E-M10 Mark II
AF e velocità > Nitidezza
operativa Il sensore della Olympus
OM-D E-M10 Mark II sareb-
be in grado di dare più di
L’AF della E-M10 Mark II non è di una soddisfazione, ma
quelli all’avanguardia nel settore questo ovviamente a patto
mirrorless. Se c’è molta luce è di usare obiettivi di pregio.
veloce e preciso, ma rallenta vi- Per la fascia d’utenza a cui
sibilmente in interni. si rivolge tuttavia crediamo che finirà con l’essere
usata il più delle volte con economiche ottiche da
L’autofocus continuo multi-area kit, come il 14-42mm che abbiamo avuto in prova.
non ci è sembrato molto effi- Molto compatto, grazie al design collassabile, offre
ciente, mentre fa molto meglio una buona qualità globale ma non rende giustizia
l’AF Tracking, in cui si sceglie in alle vere possibilità del sensore.
anticipo il soggetto da seguire.
La macchina non subisce rallen-
tamenti nel salvataggio dei file,
anche nelle raffiche, a patto di
usare una scheda di memoria
veloce con standard UHS-II.
I primi rallentamenti in questo
caso arrivano dopo una ventina
di scatti RAW in sequenza.

Qualità d’immagine NITIDEZZA COLORI

Il sensore, benché non dei più


nuovi, è comunque tra i mi-
gliori di taglia Quattro Terzi > Colori
(17,3x13mm). La resa del file JPEG è a nostro parere un po’
È lo stesso della E-M5 del 2012, troppo vivida, anche quando si usa il profilo “Na-
che abbiamo provato a suo tem- turale”. Scattando in RAW e convertendo il file
così com’è, senza interventi sul colore, otteniamo
po anche con ottiche di alta gam- invece colori più piacevoli e realistici, special-
ma. È dunque un sensore poten- mente nelle tonalità dell’azzurro e del verde.
zialmente in grado di registrare
> Gamma dinamica
molti dettagli. In questa scena ad altissimo contrasto abbiamo
Con i semplici obiettivi dei kit ORIGINALE POSTPRODOTTA
intenzionalmente esposto per le alte luci in
economici non lo si riesce ad ap- modo tale da vedere quante informazioni il sen-
prezzare. Buona anche la gamma sore sarebbe riuscito a registrare in delle ombre
dinamica, la tenuta del rumore così chiuse. Tentando il recupero delle ombre
abbiamo scoperto molti dettagli inaspettati.
ad alti ISO e la resa cromatica del Nella pratica non ci si trova mai con contrasti
file RAW (il JPEG ci ha un po’ de- GAMMA DINAMICA così esasperati e la gamma dinamica di questo
lusi in tal senso). Buone invece le sensore risulta quasi sempre sufficiente.
prestazioni del filtro di riduzione
del rumore sul file JPEG.
Nelle didascalie alle foto di test
trovate altri approfondimenti.

Video
La E-M10 Mark II registra video
in Full HD 1920x1080 pixel a 60,
50, 30, 25 e 24 fps a scansione
progressiva (la E-M10 non ha i 60
e i 50 fps).
Nuova anche la possibilità di re-
alizzare degli stop-motion che
vengono salvati come filmati Full
HD oppure la realizzazione in ca-
mera di suggestivi time lapse che
possono essere salvati anche > Autofocus
come video di risoluzione 4K. L’AF continuo con scatto a raffica funziona solo
con la raffica lenta, da 4 fps, mentre con quella da
L’assenza di una presa per il mi- 8,5 fps il fuoco rimane fisso. Non entusiasmanti le
crofono esterno non rende la prestazioni dell’AF continuo multi-area a 81 punti.
E-M10 indicata per chi vuole una Molto meglio invece l’AF tracking, che identifica un
Micro Quattro Terzi soprattutto soggetto e lo tiene agganciato molto efficacemen-
per i video. te. Questo in esterni con molta luce, in interni le
prestazioni scendono considerevolmente.

42 fotografare | marzo 2016


O LY M P U S O M - D E - M 1 0 M A R K I I

CONTROLUCE

LUCE A FAVORE ESP. AUTOMATICA -1EV -1EV POSTPRODOTTA

> Esposizione > Esposizione critica


Ci siamo trovati quasi sempre bene con la Con scene ad alto contrasto la E-M10 Mark II tende a esporre per le ombre, bruciando le alte luci.
OM-D E-M10 Mark II per quanto riguarda Abbiamo provato a ripetere la stessa foto con una esposizione di uno stop inferiore e sia le alte
l’esposizione automatica. Qualche volta luci che le ombre sono risultate leggibili. Queste ultime le abbiamo poi schiarite in postproduzione.
tuttavia incappa in qualche piccolo errore
(vedere “Esposizione Critica”)
> Interni alti ISO
Questi dettagli al 100% della risoluzione
tratti da file JPEG, ci aiutano a capire
come si comporta il filtro automatico
di riduzione del rumore sul file JPEG.
Troviamo che esso faccia un buon lavo-
ro, trovando un buon compromesso tra
riduzione del rumore e mantenimento
dei dettagli. Perfino a 6400 ISO le foto
sono ancora sfruttabili.

200 1600 3200 6400

> Stabilizzatore Conclusioni


Molto efficace lo stabilizzatore sul Una mirrorless ben realizzata e che offre molti controlli diretti nono-
sensore di questa fotocamera, che
opera su 5 assi. Qui uno scatto
stante il corpo di piccole dimensioni. Le sue uniche vere limitazioni
a 1/4 di secondo, con una focale risiedono nell’AF non al top in interni e nella cadenza di ripresa non
equivalente di circa 50mm, a 2 elevatissima, cose che la rendono poco indicata a chi vuole catturare
metri di distanza dal soggetto. Lo azioni veloci. Il prezzo è forse un filo alto considerando le proposte
scatto è stato effettuato impu- della concorrenza nella stessa fascia, specialmente in ambito reflex.
gnando la fotocamera con una
sola mano.
Spulciando tra le varie offerte comunque si riesce a trovarla a un po’
meno del prezzo di listino.

✔ CI PIACE ✘ NON CI PIACE


• Ottima ergonomia • Rumore fino a 3200 ISO • AF-C poco performante in interni
• Corpo robusto • Wi-Fi • Assenza jack microfono e cuffie
• Ampio mirino elettronico • Menu rapido intuitivo • Non tropicalizzata
• Molti controlli manuali • Obiettivi in kit molto compatto • Leva accensione un po’ ostica
• Schermo touch inclinabile • Obiettivi in kit comodo per i video perché • Resa cromatica un po’ troppo vivida
• Buona qualità d’immagine motorizzato nel mirino elettronico
• Gamma dinamica • Video Full HD fino a 60fps
• Design curato

marzo 2016 | fotografare 43


T E S T CO M PAT TA

Canon Powershot G5 X
Per chi vuole tutto sotto controllo

810
euro
Il sensore è un CMOS Qui si nasconde il
retroilluminato piccolo flash
da 1” (13,2x8,8mm) incorporato con
da 20 Megapixel. N.G. 7 (a 200 ISO).

La rotella di Il led rosso che funziona


regolazione da luce di aiuto AF e
anteriore, a da segnale del timer
portata di indice. dell’autoscatto.

L’obiettivo è uno zoom


con escursione focale
Corpo macchina 4,2x, equivalente a
robusto, in metal- un 24-100mm, e ha
lo e plastiche di luminosità massima
ottima qualità. f/1.8-2.8.
Sporgente e
ben sagomata
l’impugnatura
in gomma sul
frontale.

La Canon Powershot G5 X La nuova Canon PowerShot G5 X si inserisce al prezzo non proprio per tutte le tasche di
nella famiglia di compatte di lusso inaugu- 810 euro (listino ufficiale Canon), rendono
ha il mirino elettronico, rata nel 2014 col modello G7 X. Tutti i mo- questa fotocamera non esattamente la com-
un sensore da un pollice, delli si contraddistinguono per il sensore da
1” retroilluminato che garantisce, o almeno
pattina per il fotografo inesperto. Abbiamo
avuto modo di conoscerla più da vicino e
tanti controlli e tutto quello dovrebbe garantire, immagini di qualità su- cercheremo di fornirvi le nostre impressioni.
che serve al fotoamatore periore.
Quello della G5 X è costituito da 20,2 MP, Mini-reflex
più esigente. ben più che sufficienti per le “foto della
domenica”, anche se a ben vedere le altre La PowerShot G5 X somiglia a una reflex
di Matteo Virili caratteristiche di questa compatta, insieme in miniatura, con diversi tasti sparsi un po’

COSTRUZIONE MESSA A FUOCO ESPOSIZIONE QUALITÀ D’IMMAGINE RUMORI ALTI ISO

Il corpo non è tutto in lega di Bene in esterni con molta Esposizione quasi sempre Molti dettagli. Ampia Al top della categoria. Si
magnesio, né tropicalizzato, luce. In interni mostra il equilibrata, nell’ottica di gamma dinamica. Obiettivo fotografa senza preoccu-
ma comunque robusto e ben fianco, rallentando consid- sfruttare al massimo la discreto a diaframmi medi. pazioni fino a 1600 ISO.
sagomato. erevolmente. gamma dinamica.

44 fotografare | marzo 2016


CANON POWERSHOT G5 X

La ghiera di regola-
zione
(configurabile) alla Il pulsante di scatto,
base dell’obiettivo. coassiale alla leva
per l’azionamento
La ruota per la selezio- dello zoom.
ne dei modi di ripresa,
tra cui i
semiautomatismi,
la modalità manuale e La ruota della compen-
molte preimpostazioni. sazione dell’esposizione,
possibile tra -3 e +3 stop.
La slitta portaccessori,
dove innestare flash e Il pulsante d’accensione
trigger Canon Speedlite e spegnimento.
o compatibili.

Il mirino elettronico,
piuttosto ampio e
ben definito (ben
2.360.000 pixel).
Ha sensore di pros-
simità, correzione Il pulsante per l’avvio
diottrica e dispone di e l’arresto della
una modalità ristretta ripresa video.
per facilitare la visione
ai portatori di occhiali.
La rotella di regolazio-
Lo schermo orientabile ne posteriore (che se
da 3” conta 1.040.000 premuta funge anche
pixel ed è di tipo da joystick e da richia-
multi-tocco capacitivo. mo per 4 funzioni),
Impostando la sensibi- attorniata da molti
lità al tocco più elevata pulsanti di accesso
si può usare anche con rapido.
i guanti invernali.

La PowerShot G5 X somiglia a una reflex qualche compromesso in termini di ergo- REPORTAGE 50%
in miniatura, con diversi tasti sparsi un po’ nomia. In questo senso ci sembra che il co-
ovunque sul corpo macchina, una comoda losso giapponese abbia voluto prendere ciò VIAGGI 90%
impugnatura e un grosso mirino elettronico. che c’era di buono della G7 X e costruirgli
Per questo le sue dimensioni non sono pro-
prio da taschino. Canon ha voluto eviden-
intorno un corpo macchina più versatile ed
efficiente. Dicevamo, del mirino: è di tipo
PAESAGGIO 50%
temente privilegiare l’ergonomia che, si sa, OLED, ha una risoluzione di 2,36 Megapixel
sulle fotocamere troppo compatte, è sem- ed è sicuramente di ottima qualità, fluido, SPORT 10%
pre limitata. brillante, nitido e capace di mostrare un
Si apprezza fin da subito la costruzione so- gran numero di dettagli. STUDIO 10%
lida e la presenza di due ghiere per la mo- Ci anche una modalità per chi porta gli oc-
difica dei vari parametri di funzionamento chiali, che rimpicciolisce l’immagine a miri-
una sul frontale, a portata di indice, e una no per una visione più comoda.
coassiale all’obiettivo, completamente con- Diversamente da quanto accade solitamen-
figurabili. te con molti altri modelli di fotocamere di-
Il primo impatto è positivo e, grazie alla gitali, non ci costringe ad aprire il monitor
presenza di un buon numero di comandi, LCD ed è ovviamente molto utile quando si
sembra essere più semplice da utilizzare fotografa in presenza di molta luce e i mo-
soprattutto rispetto al modello G7 X, che a nitor convenzionali non riescono a compen-
causa delle sue piccole dimensioni impone sare efficacemente brusche modifiche della

marzo 2016 | fotografare 45


T E S T CO M PAT TA

La Canon Powershot G5 X vista da vicino

Connessioni via cavo Batteria e memoria Flash a scomparsa


Dall’alto verso il basso: il jack per il Il vano per la batteria e la scheda di Davanti al mirino, in asse con l’obiet-
collegamento dello scatto remoto, la memoria di tipo SD. La batteria dura tivo, troviamo il piccolo flash incor-
microUSB e la microHDMI. Non pre- per un po’ più di 200 scatti e si ricar- porato a scomparsa, da sollevare a
sente purtroppo il jack per collegare ica con il caricatore esterno fornito mano. Ha numero guida 7 alla minima
un microfono esterno. nella confezione. sensibilità (200 ISO).

Wi-Fi + NFC Menu Q Menu completo


Sulla parte inferiore troviamo il logo a Il menu rapido Q si attiva in sovra- Chiaro e ben organizzato, il menu in-
forma di N che identifica la presenza impressione rispetto all’immagine terno della Powershot G5 X è del tutto
del chip NFC, per una più veloce as- inquadrata e permette di cambiare le simile a quello di tutte le fotocamere di
sociazione tramite Wi-Fi di dispositivi impostazioni più comuni senza entra- fascia alta di Canon, che siano reflex,
mobili. re nel menu completo. mirrorless o compatte.

Scheda Tecnica
Dimensioni mm: Interfaccia:
112x76x44 USB 2.0, mic, HDMI, Wi-Fi + NFC
Peso g: Obiettivo:
353 equivalente a 24-100mm f/1.8-2.8
Elemento sensibile: Fattore di zoom:
CMOS da 1” (13,2 x 8,8mm) da 20Mp 4,2x ottico, 4x digitale
Risoluzione min/max: Messa a fuoco:
640x480/5472x3648 automatica, manuale
Formati immagine: Mirino:
JPEG, RAW, RAW+JPEG sì, elettronico OLED da 0,39”
con 2,36 Mp.
Sensibilità di riferimento:
da 125 a 12800 ISO Modalità video:
Full HD 1920x1080/60p,30p
Bilanciamento del bianco:
automatico, manuale con 7 modalità più una Tempi:
personalizzata da 250 sec. a 1/2000 di sec.
Schermo LCD: Alimentazione:
orientabile touch da 3” con 1.040.000 pixel 1 pila ricaricabile agli ioni di
litio NB-13L
Supporto di memoria:
SD/SDHC/SDXC

46 fotografare | marzo 2016


CANON POWERSHOT G5 X

Il rumore luminosità ambientale. Le caratteristiche una serie di fotogrammi in alta risoluzione,


del mirino OLED sono superiori a quelle di e lo scatto creativo, attraverso il quale la fo-
JPEG RAW un mirino elettronico convenzionale, inoltre tocamera scatta 6 fotografie in rapida suc-
quello della G5 X è grande e comodo da usa- cessione alle quali l’elettronica di bordo ap-
re, proprio (quasi) come un mirino reflex. plica diversi effetti, filtri, ritagli e colorazioni
Evidentemente al primo impatto il mirino esclusive. Interessante anche la modalità
stona con l’idea di una compatta piccola e da automatica specifica per la fotografia delle
200 portare sempre con sé, ma evidentemente i stelle.
progettisti Canon hanno fatto questa scelta La modalità di registrazione video differisce
per rendere più appetibile la fotocamera e da quella della G7 X cui fa evidente riferi-
invogliare anche i fotografi più esperti a sce- mento questa G5 X. In questo caso è possi-
glierla come apparecchio da affiancare a un bile realizzare filmati in qualità Full HD con
vero corredo. modalità progressiva a 60fps. oltre ai con-
L’ottica della G5 X è la stessa già vista sul mo- sueti 30 e 24 fps, con un elevato bit rate di
400 dello G7 X: uno zoom 4,2x equivalente ad un 35Mb/sec. sfruttando il codec H.264.
24-100mm con luminosità massima variabi- Settando la fotocamera sulla modalità video
le f/1,8-2,8. è possibile lavorare in manuale modifican-
Non è uno zoom molto potente ma, come do tempi, diaframmi e valore ISO, mentre in


direbbe Sebastiao Salgado “Per un fotogra- Program è l’elettronica di bordo ad occupar-
fo è più importante aver un buon paio di si della regolazione dell’esposizione.
scarpe che una buona macchina fotografi- La G5 X integra un sistema anti vibrazione
800 ca”. Quindi dove non arriva l’ingrandimen- dedicato alle riprese video e un sistema di
to dell’ottica arriva il fotografo… con le sue controllo abbinato al touch screen che per-
gambe.
Lo zoom è motorizzato e rientra interamen-
te nel corpo macchina quando essa è spen-
ta, contribuendo a contenerne l’ingombro.
Una utile caratteristica di questo obiettivo è
la presenza di un filtro ND incorporato, che
1600 può rivelarsi decisivo quando si fotografa in
pieno sole. Il diaframma è costituito da 9 La G5 X integra
lamelle, caratteristica assai rara in una fo-
tocamera di questo tipo, e ciò permette di un sistema anti
godere di uno sfocato molto gradevole.
Chiudiamo la nostra analisi del corpo mac- vibrazione
3200
china con il bel monitor completamente
orientabile da 3” con risoluzione 1,04 Me- dedicato alle
gapixel e di tipo touch.
Offre un buon livello di nitidezza e una ra-
riprese video e
gionevole qualità di visione anche quando si
fotografa in pieno sole.
un sistema di
Il monitor può essere sfruttato per la modi-
fica dei vari parametri di funzionamento e,
controllo abbinato
6400 durante la registrazione dei filmati, anche al touch screen che
permette di modi-
per la messa a fuoco automatica. Il tutto è
racchiuso in un corpo realizzato in metallo
ficare con un
che raggiunge un peso di 377 grammi, non
proprio un peso piuma.

Sotto il vestito tocco di dito


12800 Il sensore di cui abbiamo accennato qualche
la messa a fuoco
riga fa, è supportato dall’ottimo processore
d’immagine DIGIC 6, anche in questo caso
per qualsiasi tipo
lo stesso presente nei modelli G7 X e G3 X.
Questo consente di sfruttare un ampia gam-
di intervento
ma di valori ISO, compresi tra 125 e 12800, creativo.
cioè ben oltre le naturali esigenze del foto-
> Rumore grafo medio.
La Canon Powershot G5 X usa un sen- In effetti come già accennato, il target cui si mette di modificare con un tocco di dito la
sore CMOS da 1” (13,2x8,8mm) da 20,2 propone questa G5 X è sicuramente alto e messa a fuoco per qualsiasi tipo di interven-
Megapixel, ben più grande dei sensori lo si percepisce anche esaminando i modi di to creativo. Infine, come nella G7 X, trovia-
da 1/2,3” delle compatte amatoriali. Fino mo un modulo Wi-Fi per mezzo del quale è
a 800 ISO si scatta senza preoccupar- funzionamento.
si per la qualità. A 1600 ISO la qualità Oltre ai soliti imprescindibili Manuale, Pro- possibile un semplice controllo remoto della
comincia un po’ a degradare ma rimane grammato e ai semi automatismi di ripresa fotocamera e la condivisione delle imma-
comunque su buoni livelli. Addirittura a priorità dei Tempi e dei Diaframmi, trovia- gini. Evidentemente la fotocamera è con-
anche i 3200 ISO sono sfruttabili, purché mo la modalità “Smart Auto”, quella “Hybrid trollabile anche per mezzo di smartphone
ci si limiti a stampe piccole o alla visione e tablet, previo download dell’app ufficiale
a schermo. Auto”, che registra un breve filmato di circa
4 secondi da cui è poi possibile estrapolare “Canon Camera Connect App”.

marzo 2016 | fotografare 47


T E S T CO M PAT TA

La G5 X alla prova dei fatti Ecco come va sul campo la nuova compatta di fascia alta
Sul campo > Nitidezza
Il sensore da 1” della
Lo zoom della G5 X è sicura- Canon Powershot G5 X
mente di buona qualità, ma non garantisce immagini ric-
all’altezza di altri modelli rivali che di dettaglio quando si
come le Sony RX. A tutta apertu- scatta a bassi ISO.
Le prestazioni migliori
ra, f/1,8, le immagini denotano le abbiamo ottenute
un livello di nitidezza mediocre diaframmando un po’
anche al centro dell’immagine. l’obiettivo rispetto alla
Chiudendo il diaframma di uno sua luminosità massima.
stop le cose migliorano e intor- A tutta apertura invece le
immagini risultano piutto-
no a f/4 si raggiunge una buona sto morbide
qualità.
C’è da considerare che nel quo-
tidiano non sono poi molte le
possibilità di fotografare a tutta
apertura e poi, grazie all’abbi-
namento tra il sensore di grandi
dimensioni e il processore DIGIC
6, è possibile compensare l’e-
ventuale diaframma f/4 con un
valore ISO più elevato senza che
la qualità delle immagini decada NITIDEZZA COLORI
in modo evidente.
Chiudendo ancora il diaframma
la qualità ricomincia un po’ a di-
minuire.
Il sistema AF è buono in ester- > Colori
Fornisce una resa cromatica un po’ più
ni ben illuminati, ma purtroppo carica di quella a cui ci hanno abituato le
non molto preciso e affidabile in reflex della casa. L’uso di un Picture Style
interni. meno aggressivo permette tuttavia di
Ha 31 punti di messa a fuoco ottenere toni più morbidi.
che, secondo le intenzioni della > Gamma dinamica
ORIGINALE POSTPRODOTTA
casa, dovrebbe garantire una ra- Il sensore da 1” della Canon Powershot G5
pida e precisa procedura di mes- X dimostra di avere una gamma dinamica
sa a fuoco in un gran numero di molto ampia, pari a circa 11 stop. Il file
RAW risulta molto malleabile, come è
occasioni, soprattutto quando il possibile notare da questo scatto, in cui le
soggetto è decentrato e si muo- ombre sono state completamente recupe-
ve in modo disordinato all’inter- GAMMA DINAMICA rate in post-produzione.
no del campo inquadrato.
Pensiamo per esempio a un
bimbo che gioca e all’impossibi-
lità di individuare con esattezza
il punto in cui effettuare la mes-
sa a fuoco. In questa e in molte
altre occasioni il sistema AF del-
la G5 X fa letteralmente “cilec-
ca” ed è una cosa che non può
essere digerita in una fotocame-
ra di questo livello (e costo).
Quando si decide di lavorare 24MM ESCURSIONE FOCALE 100MM
con solo punto centrale attivo la
fotocamera se la cava bene, so- > Escursione focale
prattutto quando c’è una buona Lo zoom con focale equivalente a un 24-100mm permette di far fronte a una grande varietà di
luce ambiente. situazioni fotografiche. Rimangono tagliate fuori solo la fotonatura e alcuni sport in esterni.
Se si sceglie di fotografare con
il tracking che “dovrebbe” intu-
ire il movimento di un soggetto
dinamico e agganciarsi ad esso, dità di campo. Purtroppo anche aspettative, anche usufruendo La riproduzione cromatica è
oppure con il face detection, at- in questo caso le cose non vanno dell’aiuto del focus peaking. Per invece molto buona e i toni
traverso il quale la fotocamera meglio. Il controllo della distanza quanto riguarda la qualità del- dell’incarnato naturali. La mo-
riconosce il viso di un soggetto, di messa a fuoco in manuale non le immagini, se ci sforzassimo dalità di riduzione del rumore
le cose cambiano e scattare foto- è molto comodo. di dimenticare per un attimo elettronico sui file JPEG ha la
grafie diventa un po’ irritante. In È necessario ricorre alla piccola classe e prezzo di questa Canon tendenza ad agire in modo un
questi casi meglio ricorrere alla ghiera posta sul pannello po- PowerShot G5 X, potremmo ri- po’ troppo aggressivo sui detta-
messa a fuoco manuale e magari steriore e/o al touch screen con tenerci soddisfatti. Purtroppo gli delle immagini.
anche ricorrere a un diaframma risultati facilmente immaginabi- non possiamo affermare di es-
chiuso per estendere la profon- li, onestamente al di sotto delle serlo appieno.

48 fotografare | marzo 2016


CANON POWERSHOT G5 X

CONTROLUCE

LUCE A FAVORE ORIGINALE POST-PRODOTTA

> Esposizione > Esposizione critica


La G5 X è in grado di restituire quasi sempre foto Gli unici casi in cui abbiamo ottenuto foto con ombre bucate o alte luci bruciate
correttamente esposte, anche in controluce estremo. sono stati quei casi in cui la gamma dinamica della scena eccedeva quella del
Sfrutta bene la gamma dinamica del sensore (si veda sensore. In tutti gli altri casi la G5 X ha sempre esposto in maniera tale da sfrut-
“Esposizione critica”). tare al massimo la gamma dinamica del suo sensore. Insomma, non abbiamo mai
avuto perdite di dettagli a causa di esposizioni errate.
> Interni alti ISO
Una serie di dettagli al 100% della riso-
luzione tratti da file JPEG, che mostrano
come le foto scattate con la G5 X riman-
gano sfruttabili fino a 1600/3200 ISO. Il
filtro automatico di riduzione del rumore
è tuttavia un po’ aggressivo e tende a
impastare i dettagli. Risultati migliori
si ottengono partendo dal file RAW e
riducendo il rumore al computer.

200 800 1600 3200

> Stabilizzatore Conclusioni


Lo stabilizzatore ottico della Ca- La nuova G5 X ha le sue buone carte, ma non ci ha convinti del
non Powershot G5 X consente un
guadagno sui tempi di sicurezza
tutto. Bello il corpo macchina e l’interfaccia utente. Anche il buon
fino a circa 3 stop. Qui il dettaglio mirino è un valore aggiunto. L’AF è però spesso più lento di come ci
di due foto a mano libera a 1/6 si aspetterebbe e l’obiettivo non è molto nitido ad ampie aperture.
sec, scattate da circa un metro di Molto buona però la resa cromatica, anche se per i risultati migliori
distanza a una focale equivalente bisogna ricorrere al file RAW. Insomma, una bella compatta, molto
di circa 80mm.
ben realizzata, ma costosa. E proprio il suo prezzo impedisce di sor-
volare su alcuni suoi limiti oggettivi.

✔ CI PIACE ✘ NON CI PIACE


• Ottima impugnatura • Zoom luminoso e con buona escursione focale • Autofocus poco performante in interni
• Mirino elettronico • Rumore fino a 1600 ISO • Assenza jack microfono e cuffie
• Molti controlli manuali • Slitta portaccessori • Non tropicalizzata
• Schermo touch orientabile • Wi-Fi + NFC • App di condivisione migliorabile e non presente
• Buona qualità d’immagine • Ruota per la compensazione dell’esposizione per tutte le piattaforme
• Gamma dinamica • Video Full HD fino a 60fps
• Esposizione equilibrata

marzo 2016 | fotografare 49


TEST OBIETTIVO

Panasonic 42,5mm F/1.7


Piccolo ma performante
Questo compatto 429
euro
medio-tele per
Micro Quattro Terzi
è leggerissimo,
luminoso, costa
il giusto ed è ha
un’ottima qualità.
di Matteo Virili

REALIZZAZIONE
NITIDEZZA
VELOCITÀ AF
ABERRAZIONI
QUALITÀ/PREZZO

Il Panasonic Lumix G 42,5mm f/1.7 Asph. ni qualitativi, rispetto al suo


Power O.I.S. è un obiettivo per le mirrorless altolocato fratello maggiore.
con innesto Micro Quattro Terzi equivalen- Lo schema ottico è costituito da
te ad un 85mm (nel formato 135), perfetto 10 lenti di cui una asferica, organiz-
per la fotografia di ritratti, grazie anche alla zate in 8 gruppi. È dotato di un motore
grande luminosità massima f/1,7, che con- AF passo-passo che rende la messa a fuoco vignettatura che si manifesta a tutta aper-
sente di ottenere un gradevole effetto fuo- automatica molto dolce e silenziosa. Questo tura (-1,3EV) ma si annulla completamente
ri-fuoco per esaltare, ad esempio, gli occhi torna utile soprattutto durante le riprese già chiudendo il diaframma poco oltre f/2,8.
del soggetto. video. Il barilotto è realizzato in alluminio e Il 42,5mm Panasonic è inoltre praticamente
Si presta molto bene però anche alla foto- l’innesto è in acciaio. esente da distorsione.
grafia di paesaggio, quando c’è bisogno di Solo il paraluce è in plastica, comunque mol- Il paraluce è compreso nella confezione e
concentrarsi su alcuni dettagli, e in quella to robusta e trattata con una finitura che si- svolge egregiamente il suo dovere riparan-
di concerti. È l’alternativa economica al lus- mula l’alluminio. Il tutto pesa solo 130 gram- do l’obiettivo da raggi di luce anomali che
suoso e molto performante 42,5mm f/1.2 mi, ma nonostante questo si ha una buona potrebbero essere causa di riflessi e di un
marchiato Leica. sensazione di solidità. La lente frontale non abbassamento del contrasto.
Nonostante sia più piccolo e leggero e abbia ruota durante la messa a fuoco e ciò per- Un obiettivo dal convincente rapporto qua-
un prezzo molto più abbordabile (429 euro mette l’utilizzo di filtri come il polarizzatore lità/prezzo grazie anche alla presenza di un
contro 1599), non sfigura troppo, in termi- e quelli digradanti. efficiente sistema di stabilizzazione ottica
55mm
Per innestare il paraluce bisogna rimuovere che lo pone un gradino più su del suo con-
l’innesto filettato per i filtri, quindi non è corrente più prossimo, l’Olympus 45mm
possibile, almeno non ufficialmente, inne- f/1.8, più economico del Panasonic, rispetto
stare filtri mentre si usa il paraluce. Ciò che al quale però non offre alcun sistema di sta-
sorprende di questo obiettivo è la sua qua- bilizzazione, cosa che può limitarne un po’
lità già a tutta apertura, sia al centro che ai le possibiltà sui corpi Panasonic non dotati
bordi del fotogramma. di stabilizzatore sul sensore.
Chiudendo il diaframma di uno stop la qua- Un’ottica di ottimo livello quindi, che non
50mm

lità cresce esponenzialmente e rimane alta. può mancare nel corredo dei fotografi che
Possiamo affermare che i risultati migliori e sfruttano mirrorless Micro Quattro Terzi e
più omogenei tra centro e aree periferiche che non fa rimpiangere troppo il costoso (e
si hanno con valori di diaframma compresi pesante!) Leica 42,5mm f/1.2, se non per
tra f/4 e f/8. L’aberrazione cromatica è pra- una migliore resa cromatica e per la grande
ticamente assente e molto contenuta è la luminosità.

50 fotografare | marzo 2016


Nel dettaglio Scheda Tecnica
Adatto per: mirrorless Micro Quattro Terzi
Lunghezza focale: 42,5mm
Angolo di campo: 28,2°
Apertura min/max: f/1.7 – f/22
Schema ottico: 10 elementi (di cui uno asferico)
in 8 gruppi
Lamelle diaframma: 7 di forma arrotondata
Minima distanza di fuoco: 31cm
Motore AF: motore passo-passo
Stabilizzazione ottica: sì
Diametro filtri: 37mm
Accessori del kit: tappi anteriore e posteriore,
I due 42,5mm a confronto Costruzione robusta paraluce, anello portafiltri, astuccio morbido
Panasonic offre due obiettivi con lung- Nonostante la relativa economicità può
Peso: 130 grammi
hezza focale 42,5mm, uno con apertura contare su una costruzione abbastanza
Dimensioni: 50x55mm
f/1.7 e uno, firmato Leica, con apertura robusta, con innesto in acciaio e cor-
Prezzo di listino: 429 euro
f/1.2, di maggiore qualità (anche costrut- po in alluminio. Il paraluce è invece in
Miglior prezzo online: circa 375 euro
tiva) ma molto più costoso. plastica, seppure di buona qualità.
www.panasonic.it

Paraluce e portafiltri Nella confezione


Per inserire il paraluce (a baionetta) Oltre al paraluce, al portafiltri e ai tappi
bisogna rimuovere dapprima un anel- anteriore e posteriore troviamo incluso
lo che incorpora la filettatura porta- nella confezione un astuccio morbi-
filtri. Ciò comporta l’impossibilità di do (ma non imbottito) per il trasporto
usare filtri con il paraluce innestato. dell’obiettivo.

Il piccolo medio tele alla prova

> Nitidezza
Caratterizzato da una nitidezza soddisfacen-
te al centro anche a tutta apertura, cresce
fino a diventare molto elevata intorno a f/4.

NITIDEZZA

marzo 2016 | fotografare 51


TEST OBIETTIVO

COLORI

> Colori
Abbiamo testato l’obiettivo in abbinamento a una Panasonic Lumix G7. Questa accoppiata
ha restituito una resa cromatica poco aggressiva, molto adatta alla fotografia di ritratto.
Non il massimo la fedeltà cromatica però: i rossi ad esempio ci sono sembrati un po’ SFOCATO f/1.7
tendenti al magenta.

> Sfocato f/1.7


Il 42,5mm sui sensori Quattro Terzi (17,3x13mm), ha lo stes-
so angolo di campo di un 85mm su un sensore 24x36mm.
Le 7 lamelle di diaframma di forma arrotondata consentono
uno sfocato dall’aspetto molto morbido. A livello di profon-
dità di campo il 42,5mm f/1.7 su sensore Quattro Terzi, si
comporta in maniera simile a un 85mm f/3.4 su full frame.
Panasonic ha a listino anche il più costoso 42,5mm f/1.2
(realizzato in collaborazione con Leica) per chi necessità
di un maggiore stacco tra i piani. Lo abbiamo testato su
Fotografare di Gennaio 2016

> Lens flare


Due esempi di controluce spinto con il Panasonic Lumix G
42.5mm F1.7 Asph Power OIS. Solo in particolari condizioni
si incappa in un lens flare davvero fastidioso. Nella maggior
parte dei casi il difetto è molto ben contenuto.
LENS FLARE

F/1.7 F/4.0

ABERRAZIONE CROMATICA LATERALE

> Aberrazione cromatica laterale


A tutta apertura mostra un’aberrazione cromatica limitata ma non del tutto trascurabile, che
comunque risulta abbattuta già a f/4. Da specificare che l’obiettivo ha un profilo di correzione
software per l’aberrazione cromatica e la distorsione che si applica automaticamente con svi-
luppatori RAW quali Adobe Camera RAW, impossibile da disattivare, che è dunque da­considera-
re parte integrante dello “schema ottico”, anche se in questo caso l’ottica non c’entra nulla.

52 fotografare | marzo 2016


PA N A S O N I C 4 2 , 5 M M F / 1 . 7

Alla prova sulla mira


CENTRO BORDO

f/1.7
VIGNETTATURA f/1.7

f/2

BORDO CENTRO

f/2.8

f/4
VIGNETTATURA f/3.2

f/5.6

BORDO CENTRO

> Vignettatura
Si osserva una caduta di luce ai bordi di
circa 1 stop a tutta apertura, che sparisce a f/8
partire da f/3.2.

f/11

MACRO f/16

> Macro
Oltre alla migliore qualità costruttiva e allo
sfocato più morbido, il nuovo 50mm f/1.8
STM si distingue dalla vecchia versione
anche per una inferiore distanza minima
di messa a fuoco, che ora è di 35 cen- f/22
timetri invece di 45, rendendo l’ottica
molto più versatile.

> Alla prova sulla mira ottica


Osservando le foto scattate sulla mira ottica ci accorgiamo di come il Panasonic Lumix G
42.5mm F1.7 Asph Power OIS si comporta alle varie aperture di diaframma. Al centro ha una
nitidezza accettabile già a tutta apertura. Cresce via via per raggiungere il top intorno a f/4.
Intorno a f/5.6 invece abbiamo la maggiore uniformità di resa tra centro e bordo.

marzo 2016 | fotografare 53


TEST FOTOCELLULARE

Apple iPhone 6s Plus


Ecco come va la nuova fotocamera
889
euro
con16Gb di
memoria

Scheda Tecnica
Tipo di sensore: CMOS retroilluminato da 1/3”
da 12 Megapixel
Obiettivo: circa 26mm (equivalente nel formato
35mm) - f/2,2
Risoluzione max: 3264x2448 pixel
Messa a fuoco: automatica, rilevamento volti
e touch
Sensibilità ISO: automatica, gamma da 32 a
2500 ISO
Bilanciamento del bianco: automatico
Flash: doppio led (bianco e ambra)
Video: 4K UHD 3840x2160/30fps - Full HD
1920x1080/60,30fps
Memoria: 16/64/128 GB
Schermo LCD: Force-Touch da 5,5” con
1334x750 pixel (326 ppi)
Sistema operativo: iOS 9
Interfaccia: USB 2.0, Wi-Fi, Bluetooth, NFC
Dimensioni mm: 158x77x7
Peso g: 192

L’iPhone 6S Plus è Per quanto riguarda la fotocamera, i cellulari


della Apple sono sempre stati visti come alcu-
e i modelli intermedi prendono la numerazio-
ne di quello precedente affiancandogli una
l’ultimo modello di ni tra i terminali migliori. Sarà vero o solo una “S”. Così si è avuto l’iPhone 4, il 4S, il 5, il 5S
iPhone con schermo suggestione dovuta a una buona campagna
pubblicitaria?
e così via. Con la serie iPhone 6S, Apple ha
voluto dimostrare che è capace di introdurre
da 5,5”. Da tecnici del settore abbiamo voluto sotto- molte novità anche nell’aggiornamento consi-
Ha una fotocamera porre la fotocamera dell’ultimo iPhone a un
test abbastanza severo, per vedere realmente
derato intermedio.
La casa di Cupertino, capitanata da Tim Cook,
da 12 Megapixel con come se la cava. Ora possiamo dirvi in quali ha infatti pubblicizzato gli iPhone 6S con lo
obiettivo stabilizzato. campi effettivamente eccelle rispetto a mol-
ti altri dispositivi e in quali invece si piega a
slogan “È cambiata solo una cosa. Tutto”.
Questo “tutto” sarebbero il nuovo e più po-
Vediamo come va qualche compromesso. tente processore, il nuovo schermo Force
nell’uso di tutti i giorni. Touch in grado di riconoscere l’entità della
Che cosa è cambiato? pressione e la nuova fotocamera, che passa
di Matteo Virili da 8 a 12 Megapixel ed è in grado di girare
Ogni anno esce un nuovo iPhone. Ogni due anche video in 4K.
anni esce il modello che, di solito, va a cam- È solo su questo ultimo aspetto che ci con-
biare molte cose, mentre il modello successi- centreremo. Abbiamo voluto capire se c’è
vo a questo è di solito solo un piccolo aggior- davvero un qualche miglioramento rispetto
namento. Ogni due anni si cambia “numero” alla fotocamera del modello precedente. Spe-

COSTRUZIONE MESSA A FUOCO ESPOSIZIONE QUALITÀ D’IMMAGINE RUMORI ALTI ISO

Elegante nelle rifiniture Uno dei suoi punti di Anche in situazioni difficili Non male, ma ci aspetta- Inevitabilmente l’uso di un
e con tasti robusti, ma la forza. Molto veloce sia in riesce a trovare quasi sem- vamo un salto di qualità sensore da 1/3” fa sì che il
scocca in alluminio lo rende esterni che in interni poco pre l’esposizione corretta. maggiore rispetto alla rumore sia evidente già a
un po’ scivoloso. illuminati. scorsa versione. 400 ISO.

54 fotografare | marzo 2016


APPLE IPHONE 6S PLUS

L’iPhone 6s Plus nei minimi dettagli

Controlli sonori Interfacce, microfono e alto- Slot SIM-Card e tasto accensi-


A sinistra i due pulsanti per alzare parlante one/sblocco
o abbassare il volume di chiamate, Sulla parte inferiore del telefono Quello sulla destra è lo slot che ospi-
musica, video e altre app. A destra troviamo la presa per l’auricolare, ta la SIM-Card, del tipo Nano-Sim. A
la levetta per passare da suoneria a il microfono, la presa Lightning per sinistra troviamo il tasto per il blocco
vibrazione per le chiamate e le varie ricarica e collegamento al PC e, e lo sblocco nonché per l’accensione
notifiche. infine, l’altoparlante integrato. e lo spegnimento.

Fotocamera e flash LED Fotocamera frontale Tasto principale


Ecco il modulo fotocamera, oggetto del Non manca la fotocamera frontale, Sulla parte frontale c’è un solo tasto,
nostro test. L’obiettivo (con apertu- per gli autoritratti e le videochiamate che serve per tornare alla schermata
ra f/2.2) proietta le immagini su un con Skype o altre app. Ha 5 Megapixel, principale o passare tra più appli-
sensore da 1/3” con 12 Mp. A lato il contro gli 1,2 del modello precedente. cazioni aperte. Integra un lettore
doppio flash LED (un led bianco e uno di impronte digitali per lo sblocco
ambrato). personalizzato.

cifichiamo innanzitutto che il modello da noi camera molto sottili e non sporgenti.
testato è l’iPhone 6S Plus. Si distingue dall’i- Molti clienti affezionati Apple continuano a
Phone 6S standard non solo per la maggiore comprare iPhone anche perché apprezzano il
dimensione dello schermo (5,5” invece di suo design pulito. Chi acquisterebbe un iPho-
4,7”) ma anche per la presenza della stabiliz- ne con la fotocamera sporgente?
zazione ottica dell’immagine, di cui l’iPhone
6S standard fa a meno. Sul Campo
Qualità vs Design È cambiato il sensore, mentre resta il mede-
simo l’obiettivo, già visto sull’iPhone 6/6 Plus,
Negli ultimi tempi la maggior parte dei pro- che ha una focale equivalente a 26mm e una
duttori sta usando dei sensori d’immagine un luminosità pari a f/2.2, non la massima dispo-
po’ più grandi che in passato (tra gli 1/2,3” e nibile di questi tempi ma comunque molto
1/2.5”), proprio per offrire una fotocamera buona.
integrata di maggiore qualità. La relativamente elevata luminosità dell’obiet-
Questo però comporta, quasi sempre una tivo e la presenza dello stabilizzatore ottico sul
certa sporgenza del modulo fotocamera dal 6S Plus consentono di fotografare abbastanza
resto della scocca. agevolmente oggetti statici anche in interni
Apple ha invece preferito, anche per quest’ul- poco illuminati incappando difficilmente nel
tima edizione del suo iPhone, rimanere con mosso.
un sensore più piccolo, da 1/3”, che inevitabil- L’unico problema delle foto in interni con
mente avrà prestazioni leggermente inferiori l’iPhone 6S/6S Plus è il rumore elettronico:
in fatto di rumore alle alte sensibilità ISO, ma sullo schermo del telefono non ci si fa caso,
permette anche la costruzione di moduli foto- ma quando si rivede la foto sullo schermo più

marzo 2016 | fotografare 55


TTEESSTT FAOCTCOECSESLOLRUI L A R E

Vediamo come scatta l’iPhone 6s Plus


grande del computer il difetto si
fa notare. Il sensore da 1/3” in-
fatti tende a produrre immagini
un po’ morbide già a 400 ISO. Ci
siamo tolti subito il dente di quel-
lo che è il più grande limite della
fotocamera di questo smartpho-
ne per passare ora in rassegna le
cose che invece ci sono piaciute.
La resa cromatica è sicuramente
molto piacevole ed equilibrata.
La messa a fuoco automatica
è molto veloce, tanto in interni
quanto in esterni. L’iPhone fa poi
un ottimo lavoro anche per quan-
to riguarda l’esposizione automa-
tica e anche con scene dal contra-
sto molto elevato riesce a trovare
un giusto compromesso. Molto
intuitiva l’applicazione nativa del-
la fotocamera: tutti gli strumenti
e le opzioni di scatto sono sotto- COLORI MACRO
mano e se si vuole compensare
l’esposizione basta tenere premu-
to e spostare un apposito slider > Colori
che appare a schermo. L’iPhone 6S Plus purtroppo non permette di salvare
C’è inoltre una simpatica funzio- la foto anche in formato RAW, ma solo in JPEG.
ne per registrare un breve video Tuttavia non ha il vizio di saturare oltremodo i colori
collegato alla foto, che è poi pos- come fanno alcuni suoi avversari quando scattano
in JPEG, motivo per cui la mancanza del RAW alla
sibile rivedere premendo forte su fine non si sente più di tanto.
di essa (qui si sfrutta il nuovo For-
ce Touch). Quest’ultima funzione > Macro
Brevissima la distanza minima di messa a fuoco
si chiama Live Photos. (circa 2 cm), anche se abbiamo notato che a queste
Non si può dire che sia un cam- distanze di messa a fuoco estreme la nitidezza è un
pione nella riproduzione dei det- po’ inferiore rispetto a quando si mette a fuoco su
tagli più fini, ma comunque in distanze medie e lunghe.
esterni di giorno riesce a produr-
> Esposizione
re immagini caratterizzate da una Anche in situazioni difficili l’iPhone 6S Plus riesce a
buona nitidezza per uno smar- trovare un buon compromesso esposimetrico.
tphone con un sensore d’imma-
gine di quelle dimensioni. Inoltre
ci è sembrato che la qualità d’im-
magine non subisca bruschi cali ai
bordi del fotogramma.
Non molto buona la resistenza al CONTROLUCE LUCE A FAVORE
lens flare dell’obiettivo, che qual-
che volta si manifesta in maniera
evidente. Se avete un televisore
con risoluzione 4K UHD, potete
godervi i filmati registrati dall’i-
Phone a questa risoluzione. Il sal-
to rispetto al Full HD si fa sentire.

Conclusioni
Rispetto al vecchio modello la
fotocamera ha una maggiore ri-
soluzione e qualche funzione in
più, ma non c’è stato il vero salto
di qualità in cui molti speravano.
Per quello forse bisognerà forse
aspettare l’iPhone 7, che però
non uscirà prima di questo autun-
no. Nota dolente è come al solito
il prezzo molto alto, ma se vole-
te uno smartphone recente con ESPOSIZIONE
sistema operativo Apple iOS non
esistono molte alternative!

56 fotografare | marzo 2016


APPLE IPHONE 6S PLUS

> Esposizione critica


L’iPhone 6S Plus magari non eccelle
per qualità ottica e a contenimento
del rumore, ma c’è invece un aspet-
to di cui può decisamente vantarsi,
cioè l’ottima esposizione con scene
ad alto contrasto, come testimonia
questo scatto.

> 400 ISO


L’obiettivo è abbastanza luminoso
(f/2.2), ma il sensore di piccole di-
mensioni, scelto per avere un modu-
lo fotocamera non sporgente, fa sì
che le foto in interni poco illuminati
appaiano spesso morbide, per via
del fatto che già a partire da 400 ISO
il rumore elettronico non è trascura-
bile. La presenza dello stabilizzatore
ottico aiuta comunque a mantenere
gli ISO il più possibile bassi anche
quando c’è poca luce.

ESPOSIZIONE CRITICA 400 ISO

> Lens Flare


> Nitidezza Due foto con la fonte
In esterni ben illuminati, luminosa nell’inqua-
quando l’iPhone 6S Plus dratura. Se essa è ai
usa la minima sensibilità bordi dell’immagine il
(pari a 25 ISO) le imma- fenomeno del lens flare
gini sono caratterizzate si presenta in maniera
da una buona nitidezza. accettabile, quando
Certo, non siamo ai la avviciniamo al
livelli di una buona centro invece esso può
compatta, come molti manifestarsi in maniera
affezionati del marchio fastidiosa.
affermano, ma i risul-
tati sono relativamente
buoni in considerazione
del livello di miniaturizzazione di ottica e sensore.
Tra l’altro non abbiamo ravvisato un vistoso calo
qualitativo ai bordi dell’immagine.

> Panoramica
L’iPhone 6S Plus, così come i suoi recenti prede-
cessori, può andare fiero di una modalità di scatto
panoramico molto semplice da utilizzare. Una volta
premuto il tasto si ruota su se stessi per creare il
panorama. Questa funzione non differisce molto da
quelle analoghe viste su altri cellulari e fotocamere
molto prima che sui telefoni targati Apple, ma ha
il pregio di essere una delle più veloci: si riesce a > App Fotocamera
portare a termine una panoramica decente anche se In questa schermata notiamo l’area
si ruota velocemente, mentre di solito una rotazione di messa a fuoco e, al suo fianco,
veloce porta al blocco della funzione o alla formazio- lo slider touch per impostare la
ne di un’immagine in cui i vari fotogrammi non sono compensazione dell’esposizione,
ben collegati. per ottenere facilmente una foto più
NITIDEZZA
chiara o più scura di quanto stabilito
automaticamente dall’esposimetro.

PANORAMICA

marzo 2016 | fotografare 57


PORTFOLIO

L’essenza del panorama


Claudio Cantonetti - Roma
Sono nato a Roma nel 1972. Fin dall’adole- una città che amo particolarmente per le at-
scenza ho scoperto la fotografia grazie a mio
padre e successivamente ho coltivato la mia
mosfere ed i dettagli che si possono cogliere,
come i riflessi mutevoli dei canali e le albe dal INVIATECI
passione frequentando corsi di fotografia e di ponte dell’Accademia. Ad Amsterdam inve- I vostri portfolio
camera oscura presso diverse delle migliori ce consiglio di recarsi nel villaggio di Zaanse Cosa:
scuole fotografiche di Roma. Schans al tramonto, dove i mulini a vento gio-
Nel 2013 ho fondato il Circolo fotografico cano con colori incredibili, o di utilizzare un Dalle 10 alle 20 foto accumunate da
CRAL ICBPI - Sezione Arti Visive, di cui sono cavalletto per immortalare i riflessi notturni. un tema o una tecnica.
attualmente presidente. Amo viaggiare e In Islanda, terra meravigliosa e misteriosa, è Come:
creo sempre un connubio con la mia passio- possibile ammirare i ghiacci nella laguna di Foto in alta risoluzione (minimo
ne fotografica per trasmettere le emozioni e Juklsarlon e la potenza della natura nelle in- 5Mp) in formato jpg.
la bellezza dei luoghi che visito. numerevoli cascate.
La mia fotografia si è focalizzata in particolare Un viaggio lo merita anche la Camargue, Dove:
su natura, paesaggio ed architetture urbane terra in cui la cultura ha radici profonde, le Ospitare le foto su un servizio di
senza tralasciare altri generi quali sport e migliaia di fenicotteri la fanno da padroni archiviazione online (Dropbox, Google
street photography. ed è possibile ammirare allo stato brado gli Drive, WeTransfer) e inviarci un link
In tale contesto ho partecipato a concorsi splendidi cavalli bianchi icona di questa ter- per scaricarle all’email: redazione@
fotografici internazionali ottenendo nume- ra. Infine Milano e Valencia, con linee e geo- fotografare.com.
rosi riconoscimenti e sono stato finalista più metrie moderne che aspettano solamente di Inoltre:
volte ad OASIS Photocontest, Wildlife Photo- essere interpretate dagli occhi del fotografo. L’oggetto della mail deve essere “Fo-
grapher of the Year. Le foto che vi presento Le fotografie sono state scattate utilizzando tografare portfolio”. Allegare anche
sono una finestra su differenti luoghi che ho una Nikon D7000 e obiettivi 18-105mm e 55-
ammirato e che mi sono rimasti nel cuore 300mm. un breve testo di descrizione.
in questi ultimi anni. Prima fra tutti Venezia, www.claudiocantonetti.com

58 fotografare | marzo 2016


CLAUDIO CANTONETTI

marzo 2016 | fotografare 59


PORTFOLIO


La mia fotografia
si focalizzata
in particolare
su natura,
paesaggio
ed architetture
urbane senza
tralasciare altri
generi quali
sport e street
photography.

60 fotografare | marzo 2016


CLAUDIO CANTONETTI

marzo 2016 | fotografare 61


A B C FOTO G R A F I A D I G I TA L E

Simulare la grana
della pellicola
Come simulare digitalmente Volete rendere le vostre foto
digitali simili a delle foto scat-
la grana e i toni delle più tate su pellicola? Ecco alcuni

diffuse pellicole a colori programmi che vi aiutano


a farlo. Rimane pur sempre
e in bianco e nero un’imitazione… ma in alcuni
casi l’effetto è convincente.
di Matteo Virili

62 fotografare | marzo 2016


SIMULARE LA GRANA

Con Adobe Camera RAW e Lightroom


Come simulare la grana senza installare plug-in a pagamento

Esistano molte estensioni a pagamento (det- che consente solo di selezionare la quantità
te “plug-in”) da aggiungere a Photoshop o e la dimensione della grana. Se si vuole dare
Lightroom, dedicate all’applicazione della alla foto anche una resa tonale simile a quella
grana e della resa tonale di alcune famose che avrebbe una foto scattata con una par-
pellicole o alla creazione di un effetto pellico- ticolare pellicola, occorre fare tutto a mano,
la personalizzato. nei pannelli per la gestione del colore.
Per chi non vuole o non può spendere di più, Aprendo un file RAW in Adobe Camera RAW
Photoshop e Lightroom integrano già uno di Photoshop o nel pannello “Sviluppo” di Li-
strumento per l’applicazione della grana. Si ghtroom troviamo lo strumento per l’applica-
tratta però di uno strumento molto spartano, zione della grana nella sezione “Effetti”.

DXO Film Pack 5


Vasta scelta di preset pellicole e possibilità di utilizzo stand alone

DXO Film Pack 5 è un programma per l’appli- grammi di fotoritocco diversi da quelli più nualmente la grandezza della grana e la curva
cazione di grana e resa tonale di molte pelli- blasonati. Quando si sceglie una pellicola, un tonale, salvando poi i risultati ottenuti come
cole attualmente in commercio o non più in pannello laterale ci dà varie informazioni sul- preset personalizzati.
vendita, che ha la particolarità di poter es- la resa di quella pellicola e ci dice anche se è C’è una versione da 79 euro, con meno pre-
sere usato sia come plug-in per i programmi tra quelle ancora in commercio (così che se set e funzioni, e una completa da 129 euro.
Adobe Photoshop e Lightroom, Apple Aper- vogliamo possiamo decidere di provarla dav- Si può anche provare gratis il programma per
ture e DXO OpticsPro, sia come programma vero e non solo di simularla!). 30 giorni.
stand-alone, cioè a sé stante. Si può scegliere il formato di riferimento (dal www.dxo.com/us/photography/pho-
È quindi quello da preferire per chi usa pro- 24x36mm al grande formato) o cambiare ma- to-software/dxo-filmpack

marzo 2016 | fotografare 63


A B C FOTO G R A F I A D I G I TA L E

NIK Silver Efex Pro e Color Efex Pro


Due utili plug-in che offrono anche buone simulazioni pellicola

La Nik Collection è una suite di plug-in per offrono la simulazione di alcune pellicole, il lire manualmente la dimensione della grana.
Adobe Photoshop, Photoshop Elements, Li- primo in bianco e nero, il secondo a colori. L’intera suite costa 119 euro e comprende
ghtroom e Apple Aperture che comprende 7 Questi plug-in offrono meno pellicole preim- anche plug-in per la gestione dell’HDR, del-
programmi, due dei quali sono molto utili al postate rispetto a DXO Film Pack, ma hanno la maschera di contrasto, della riduzione del
nostro scopo. dalla loro il fatto di essere strumenti completi rumore e per l’introduzione di particolari ef-
Sono Silver Efex Pro e Color Efex Pro. Il primo per la gestione dell’immagine e non solo dei fetti vintage. Offerto un periodo di prova di
è specializzato nel trattamento delle immagi- semplici filtri. 30 giorni.
ni in bianco e nero, il secondo serve a sem- Non ci sono preset sul formato di pellicola,
plificare gli interventi sul colore. Entrambi ma si può comunque ingrandire o rimpiccio- www.google.com/nikcollection

VSCO Film
Una completissima serie di preset per Adobe Camera RAW e Lightroom

Qui non abbiamo a che fare con un plug-in, sa da quella nominale e svilupparla di conse- dalle circa 10 alle circa 20 pellicole (e relative
ma di una serie di presettaggi per lo sviluppo guenza). È tra gli strumenti più apprezzati per variazioni) per un costo di 59 dollari a pac-
dei file su Adobe Camera RAW e su Lightro- la simulazione della resa di determinate pelli- chetto. Se però si prevede di voler simulare
om, in grado di simulare una pletora di pel- cole e quello che ci è sembrato dare risultati solo le pellicole presenti in un determinato
licole in commercio e non, anche con varia- più equilibrati, ma non è tra i più versatili né pacchetto, allora si tratta invece della solu-
zioni che simulano il processo di push/pull tra i più economici. zione con il miglior rapporto qualità prezzo.
(esporre la pellicola per una sensibilità diver- Esistono infatti 7 pacchetti che comprendono www.vsco.co/store/film

64 fotografare | marzo 2016


SIMULARE LA GRANA

Confronto tra DXO NIK VSCO


i vari plug-in e
preset

Fujifilm Velvia 100


Osservando le differenze nel
modo in cui vengono simulate
alcune famose pellicole in com-
mercio con i plug-in e i preset-
taggi che abbiamo visto, ci ren-
diamo conto di quanto alla fin
fine nessuno di questi strumenti
abbia davvero la pretesa di imi-
tare alla perfezione le pellicole
esistenti e che l’unico modo per
ottenere quei particolari colori
Ilford Delta 3200
della Kodak Portra o quella grana
pastosa della Ilford HP5 Plus sia
quello di scattare realmente con
quelle pellicole.
Si tratta dunque di approssima-
zioni, certo, ma comunque gra-
devoli e dall’effetto piuttosto re-
alistico. Crediamo che VSCO sia
quello più equilibrato nei risulta-
ti, ma tutti e tre sono in grado di
dare soddisfazioni.
Ilford HP5 Plus
Kodak Portra 160

ORIGINALE
Kodak Tri-x 400

DETTAGLIO DA FOTO ORIGINALE

marzo 2016 | fotografare 65


TECNICA

10000 Kelvin 9000 8000 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000

Il bilanciamento
del bianco
Testo e foto di Cielo totalmente Luce Lampada Luce al Alba Lume
Gianluca Laurentini nuvoloso del giorno fluorescente tungsteno o tramonto di Candela
6000-8000K 5000/5500K fredda 3200K 2500/3000K 1500K
4000K

Cos’è il bilanciamento del bianco?

N egli ultimi anni ho incontrato molte


persone che parlavano del bilancia-
mento del bianco quasi con soggezio-
ne, molte di queste si perdono nelle funzio-
ni della macchina cercando in continuazione
cessario in quanto la macchina fotografica
non è in grado di fare quel che il nostro cer-
vello fa in automatico alla perfezione sin da
quando nasciamo, per questo ha bisogno di
un piccolo aiuto da parte nostra.
Non che gli automatismi del software sba-
glino sempre, anzi nella maggior parte delle
condizioni normali lasciare il controllo del
bilanciamento del bianco in automatico
ci permette di risparmiare tempo avendo
l’equilibrio perfetto per ogni scatto. Entrare in una stanza buia dopo essere stati degli ottimi risultati, sfido però chiunque a
Proverò quindi in queste pagine ad aiutarvi al sole oppure variare tipo di illuminazione fotografare di notte affidandosi semplice-
a dirimere questa spinosa questione, che a in una stanza non interferisce con la perce- mente al software della propria fotocamera
dirla tutta spinosa non sarà più dopo che zione dei colori, inconsciamente il nostro per ottenere un buon risultato.
avrete acquisito la necessaria confidenza cervello si adatta infatti all’ambiente circo-
con l’argomento. stante e all’inizio può sembrarci strano che
Vi siete mai chiesti da dove trae origine il la macchina fotografica possa avere delle
nome? La soluzione è più semplice di quan- dominanti di colore che noi non vediamo.
to non si possa pensare: modificando que-
sto comando avrete infatti la possibilità di
restituire al bianco la sua forma più pura.
Sarebbe forse più giusto chiamarlo bilancia-
mento delle luci o del colore, ma il fatto è
che il nostro cervello è proprio sul bianco
che basa la propria percezione.
✔RAW
Provate a fotografare un foglio di carta in
situazioni limite come al tramonto, illumi-
NELLA BORSA
nato da una candela o, infine, da una for- RAW ADOBE CAMERA RAW FOGLIO BIANCO (O
te luce al neon e vedrete che ogni volta il GRIGIO AL 18%)
Scattare in RAW vi darà Il programma di sviluppo
foglio avrà una dominante di colore diversa maggiori possibilità di RAW più famoso ed utiliz- Si tratta di una pratica
sulla vostra foto. Eppure il vostro cervello intervento in fase di post zato al mondo, compa- ormai superata, ma che
mentre stavate scattando le foto ha ricono- produzione permettendo- tibile sia con Photoshop per coloro che vogliono
vi di scegliere il bilancia- che con Lightroom, vi fotografare in jpeg con-
sciuto immediatamente che si trattava di un mento del bianco perfetto aiuterà ad ottenere il sente di ottenere un buon
foglio bianco. comodamente quando meglio dalla vostra foto. risultato con il cosiddetto
Effettuare il bilanciamento del bianco signi- sarete a casa vostra Inoltre se non doveste bilanciamento del bianco
fica modificare la temperatura colore delle davanti al vostro PC. essere soddisfatti potrete “one touch” (in questo
immagini. La temperatura colore si misura cambiare il bilanciamento caso vi consiglio di usare
del bianco con un sempli- il cavalletto).
con un’apposita scala di misura in Kelvin (K) ce click.
che parte da una dominante blu per arriva-
re ad una forte dominante gialla. Modifica-
re la temperatura colore in fotografia è ne-

66 fotografare | marzo 2016


I L B I L A N C I A M E N TO D E L B I A N C O

Impariamo a conoscerlo meglio


Il bilanciamento del bianco automatico vie- Esistono però dei casi in cui la macchina di condizioni ambientali come ad esem-
ne indicato dalla maggior parte delle foto- fotografica non riuscirà a trovare un bilan- pio: luce del giorno, nuvoloso, lampada al
camere con la sigla AWB (Automatic White ciamento del bianco accettabile, per questo tungsteno ecc. Come è facile immaginare
Balance) e si occupa di regolare al vostro motivo i produttori vi offrono la possibilità questi valori sono standard e non possono
posto la temperatura colore in base alle di variare questo parametro tramite dei funzionare a perfezione in ogni condizione,
condizioni ambientali nelle quali state foto- settaggi predeterminati oppure in modalità ad esempio per le luci al tungsteno il valo-
grafando. Come detto specialmente quando di precisione muovendovi su una scala che re tipico che si considera è di 3200 K, ma il
passate per condizioni di luce diverse que- parte dalla luce di una candela, identificata valore esatto può variare anche a seconda
sta funzione è molto utile. dai 2000 K, tocca ai 10000 K di una giornata della potenza nominale della lampadina.
Se ad esempio il cielo si annuvola improv- molto nuvolosa durante le ore centrali della Una lampada da 40 W restituirà una luce di-
visamente o se durante un tramonto volete giornata e può arrivare anche a 50000 K con versa da una 200 W e questo può influire sul
provare ad usare un flash di riempimento luci molto particolari dai toni estremamen- bilanciamento del bianco della vostra foto.
per fotografare la vostra fidanzata per ren- te freddi. Detto questo potrete scegliere un settaggio
dere leggibili i lineamenti del volto, vedrete Normalmente i settaggi base del software di base della fotocamera e poi variare ma-
che quasi sempre il software troverà una della vostra macchina vi permettono non nualmente il valore fino ad ottenere il risul-
temperatura colore se non ottimale almeno tanto di scegliere la temperatura colore, tato corretto.
accettabile. quanto di scegliere fra diverse tipologie

Il RAW, lo strumento ottimale


per avere sempre un bilancia-
mento del bianco perfetto
Il consiglio più utile che posso darvi è quel-
lo di fotografare in formato RAW. Il forma-
to Jpeg ha tantissimi difetti ed un solo vero
pregio: la velocità con la quale si ottiene il
risultato finale. Con il formato RAW invece
potrete in ogni istante modificare il bilan-
ciamento del bianco in fase di sviluppo del
file risolvendo la maggior parte dei proble-
mi, anche se in questo caso sarete costret-
ti a passare qualche minuto in più davanti
alle vostro foto prima di poter apprezzare
il risultato finale. Quando scattate in Jpeg
questo processo viene eseguito in automa-
tico dal software della fotocamera e non
c’è possibilità di recupero del file, potrete
cercare di giocare sui toni in Photoshop ad
esempio, ma modificando una foto in Jpeg
non si ottiene mai lo stesso risultato che si
ha muovendo semplicemente un cursore in
fase di sviluppo RAW. Il formato RAW inoltre
vi permette sempre di scegliere in futuro di
modificare il bilanciamento del bianco in un
semplice passaggio e senza nessuna perdita
di qualità.
Un ulteriore vantaggio del file RAW è quel-
lo di poter utilizzare dei controlli selettivi in
Camera Raw come il “Pennello di Regolazio-
ne” che vi permette di modificare il bilan-
ciamento del bianco in maniera differente in
diverse zone della foto qualora ci siano più
tipi di sorgenti luminose.
Ricordate però che spesso il valore corretto
di bilanciamento del bianco può non esse-
re quello che vi da i colori più naturali, ma
potreste scegliere voi di proposito un valore
leggermente differente da quello più reali-
stico. Se volete una scena dai toni più freddi
dovrete abbassare la temperatura colore, se
al contrario volete dare un tocco di calore
in più dovrete alzarla. Il risultato finale po-
trebbe non essere realistico, ma potrebbe
comunque essere quello più funzionale a
descrivere ciò che volete comunicare con
una determinata foto.

marzo 2016 | fotografare 67



TECNICA

Bilanciamento del bianco personalizzato


Per effettuare la più corretta delle misura- perazione per gli scatti successivi, altrimenti
zioni c’è la possibilità di effettuare il bilancia-
mento del bianco in modo istantaneo; per
lasciando selezionata questa opzione tutte
le foto successive manterranno quella tem-
Aver scattato in RAW
prima cosa dovrete piazzare la fotocamera peratura colore che avete selezionato e con mi ha permesso
sul cavalletto, quindi anteporre al soggetto da lo scorrere del tempo o al variare delle con-
fotografare un oggetto bianco e fotografarlo. dizioni (anche il semplice passaggio di una di non dovermi
Riguardate a questo punto la foto appena
scattata nella memory card e se il bilancia-
nuvola in cielo può bastare) vi ritroverete un
bilanciamento del bianco non corretto.
preoccupare potendo
mento del bianco è corretto potrete usare Se scattate in Jpeg un consiglio che posso scegliere al
quella temperatura colore nello scatto suc- darvi per poter capire più facilmente quan-
cessivo utilizzando la personalizzazione del do il bilanciamento del bianco è corretto è momento dello
bilanciamento del bianco corretta, altrimen-
ti variate le impostazioni e riprovate finché
quello di utilizzare la camera in modalità
Live View, in questo modo potrete rendervi sviluppo il
non avrete ottenuto il risultato desiderato. conto in tempo reale di quale sarà il risul- bilanciamento del
In questo caso però dovrete ricordarvi di tato finale mentre varierete la temperatura
ritornare al bilanciamento del bianco auto- colore. bianco corretto.
matico quando avrete finito o di ripetere l’o- www.gianlucalaurentini.it

Il bilanciamento del bianco in Camera RAW


Abbiamo detto che il file RAW vi permette
di modificare il bilanciamento del bianco
nel momento della fase di sviluppo sen-
za alcuna perdita di qualità, ora vediamo
come si fa: aprendo la foto in Adobe Came-
ra Raw appena sotto l’istogramma trovere-
te il bilanciamento del bianco “come scatta-
to”, cioè quello che il software della vostra
fotocamera ha pensato fosse l’ottimale per
la foto, spostando il cursore in fase di svi-
luppo potete adattare la temperatura colo-
re alla fotografia. Spostando il cursore verso
sinistra andrete sui toni più freddi, spostan-
do il cursore a destra i toni si faranno più
caldi. Sotto alla temperatura colore trovate
l’indicatore della Tinta che sposta il colore
più sui toni del verde o del rosso, ma usa- ORIGINALE
te questo comando con molta parsimonia,
solo quando lo trovate strettamente neces-
sario perché può portarvi facilmente fuori
strada.

Una volta modificata la temperatura colo-


re accanto alla scritta “Bilanciamento del
Bianco” vedrete scritto “Personale”.
Se non siete contenti del vostro lavoro po-
tete cliccare su questa scritta e si aprirà un
menù a tendina che vi permetterà di tor-
nare indietro scegliendo l’opzione “come
scattato” oppure di scegliere fra una serie
di opzioni di base.
Inizialmente per prendere confidenza pote-
te scegliere fra queste opzioni, poi vi accor-
gerete che vi sarà naturale voler scegliere
da soli.

In questo caso ho preferito scaldare legger-


mente l’immagine che così risulta più avvol- POST-PRODOTTA
gente rispetto a come era stata scattata.

68 fotografare | marzo 2016


I L B I L A N C I A M E N TO D E L B I A N C O

La scala delle temperature colore


1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000 9000 10000 Kelvin

Candela Alba o Luce al Lampada Luce del Luce del Luce di Cielo Luce del Cielo Cielo terso
1500K tramonto tungsteno fluorescente giorno flash mezzogiorno totalmente Parzialmente 10000/16000K
2500/3000K 3200K fredda 5000/5500K 5000/5600K 6000K nuvoloso Nuvoloso
4000K 6000/8000K 8000/10000K

A sinistra vedete la foto scattata


con il bilanciamento del bianco
automatico, a destra la stessa
foto dopo lo sviluppo del file
RAW.
Qui mi trovavo nel Parco degli
Alti Tauri in Austria e la macchi-
na fotografica dopo che il sole
si è andato a nascondere dietro
le montagne non ha capito che
mi trovavo ancora all’aperto e
ha scelto un bilanciamento del
bianco tipico della fotografia in
interni.
Aver scattato in RAW mi ha per-
messo di non dovermi preoccu-
pare di questo potendo scegliere
al momento dello sviluppo il bi-
lanciamento del bianco corretto.

ORIGINALE DOPO LO SVILUPPO RAW

marzo 2016 | fotografare 69


TECNICA

In esterna di notte e in presenza di molte luci artificiali la macchina non ha un vero


riferimento sul quale basare la propria scelta di bilanciamento del bianco.
È per questo motivo che spesso nella fotografia notturna le luci vengono di una
tonalità gialla e fastidiosa ed il cielo slavato. Un bilanciamento del bianco corretto
ci permette di poter fotografare la scena come la vediamo e non come la vede la DOPO LO
ORIGINALE macchina fotografica restituendo naturalità alla nostra fotografia. SVILUPPO RAW

In una foto di interni la luce


può essere mista, in parte
data da quella naturale
che entra dalle finestre e in
parte da quelle artificiali.
In questo caso la tempera-
tura corretta che ho trovato
è stata di 4400 K, tempera-
tura che si pone ampia-
mente al di sopra dei 3200
K di una luce al tungsteno
e ha un valore intermedio
fra i 4000 K di una lampada
fluorescente fredda e i
5000/5500 K della luce del
giorno.

70 fotografare | marzo 2016


I L B I L A N C I A M E N TO D E L B I A N C O

1 In questa prima foto di questo camoscio appenninico 1 2 3


vi faccio vedere come il bilanciamento del bianco
automatico proposto dalla macchina di 4650 K sia
corretto.
2 Se avessimo scelto un bilanciamento del bianco di
2000 K, cioè adatto ad una scena illuminata da una
candela il risultato sarebbe stato completamente
sbagliato.
3 Anche una scelta di un bilanciamento del bianco di
2750 K, generalmente da abbinare ad una foto di
tramonto, non avrebbe dato buoni risultati.
4 3200 K è un valore tipico di una scena da interni ri-
presa con illuminazione da lampadina a incandescen-
za, quindi la dominante blu rimarrebbe comunque
preponderante e fastidiosa da vedere 4 5 6
5 Un bilanciamento del bianco impostato a 4000 K,
come se si trattasse di una lampada fluorescente
fredda, ci permette di avvicinarci alla luce di questa
scena di montagna. Il risultato è sempre legger-
mente più freddo di quanto vorremmo, ma quasi
accettabile.
6 5150 K, valore tipico della luce del giorno, è un
valore ottimale che ci permette di avere un buon
bilanciamento del bianco ed una luce leggermente
più calda di quella reale che in questa scena dona un
poco di calore.
7 Scattare a 6000 K (luce di mezzogiorno) avrebbe dato 7 8 9
alla scena un tono eccessivamente caldo ad una foto
che è stata comunque scattata intorno alle 15:30.
Anche un paio d’ore sono significative quando si parla
di temperatura della luce.
8 8000 K è la temperatura tipica del cielo totalmente
nuvoloso, in questo caso come si può percepire dallo
sfondo il cielo era completamente sereno e quindi
questa fotografia a questa temperatura è eccessiva-
mente calda.
9 12000 K sono eccessivi per uno scatto del genere, la
foto risulta ancor più calda che in precedenza e il risul-
tato appare irrealistico e sgradevole all’occhio umano.

Esistono anche casi partico-


lari, come questo tramonto
sulla città di Matera in cui
la temperatura scelta è
stata di 6200 K, un valore
più vicino a quello della
luce di mezzogiorno, ma
che in questo caso serviva a
restituire il colore originale
in un momento in cui a
sinistra c’era la luce del
tramonto, a destra iniziava
il crepuscolo e nella parte
bassa c’era un misto di luce
naturale e luce artificiale.

marzo 2016 | fotografare 71


FOTO G R A F I A P U B B L I C I TA R I A

Strategia
delle emozioni
Linguiti riporta la sua ricca esperienza di vita e il suo amore per
l’animo umano in ogni scatto che fa.
Ogni sua foto è il keyframe di un film, fotogramma chiave che
riassume in sé il senso della storia che Matteo sta vivendo.
di Fabrizio Armati

72 fotografare | marzo 2016



M AT T E O L I N G U I T I

La fotografia
è il mezzo
più potente
per guardare
attraverso e,
se hai fortuna,
in un millesimo
di secondo
puoi racchiudere
un’intera vita,
soprattutto
la tua.

M atteo Linguiti è un fotografo, diret-


tore della fotografia e regista. Sul
set riesce abilmente a integrare le
complesse competenze di ognuna di queste
professioni in un’unica visione sinergica. La
La sua formazione tecnica in continua evolu-
zione lo fa poi approdare alla scena artistica
milanese.
Dopo essersi affiancato ad alcuni dei miglio-
ri registi, direttori della fotografia e fotogra-
I suoi scatti sono stati più volte pubblicati
sulla prestigiosa rivista di pubblicità Archi-
ve. Come regista di fashion film, i suoi video
sono stati selezionati da festival internaziona-
li (ASVOFF, FashionFilmFestivalMilano) e pro-
sua esperienza nella moda e nell’advertising fi della scena internazionale, tra cui Michel iettati in location di prestigio, come il Centre
gli permette di creare immagini dal carattere Comte e Mario Testino, a soli 27 anni Matteo Pompidou di Parigi e il Roma Europa Festival.
unico e riconoscibile. firma la sua prima campagna per Audi, scat- Il suo primo libro, “Of beauty and solitude”,
Nato e cresciuto nel Sud Italia, Matteo inizia tandola in banco ottico e Polaroid 20x25cm. è il risultato di una ricerca durata otto anni e
già a 12 anni a scattare come fotografo natu- Le maggiori agenzie pubblicitarie, tra cui Mc- riunisce una serie di intensi ritratti e di nudi
ralista per la salvaguardia delle oasi del WWF. Cann-Erickson, DDB, Ogilvy & Mather, DLV, femminili. Alternate alle foto, le voci narran-
Contemporaneamente si sperimenta come United 1861, lo incaricano di scattare cam- ti delle protagoniste diventano frammenti di
stampatore in bianco e nero, sviluppando la pagne pubblicitarie internazionali per brand testi di un’umanità senza maschere.
pazienza e la raffinatezza della tecnica, fino come Gucci, Bulgari, Audi, Vodafone, Cam- Lo stile che lo contraddistingue? Ne abbiamo
ad arrivare dopo pochi anni a essere stampa- pari, Coca-Cola, Sky, Samsung, Adidas, Fiat parlato insieme. “La fotografia è il mezzo
tore Fine Art. (FCA), Pepsi, Oral-B e Philip Morris. più potente per guardare attraverso e, se hai
Durante la sua ricerca, nel periodo degli studi Parallelamente realizza editoriali di moda per fortuna, in un millesimo di secondo puoi rac-
paralleli in Ingegneria Meccanico-Aeronauti- riviste internazionali e inizia a girare spot TV per chiudere un’intera vita, soprattutto la tua.”
ca, l’elemento umano irrompe irrimediabil- alcune delle maggiori case di produzione, par- Sono queste le parole con cui Matteo Linguiti
mente nella sua visione artistica ed espressiva. tendo da Milano, passando per Londra, Barcel- esprime la sua visione.
Vive in diversi luoghi del mondo e si misura lona, New York, Parigi, Bogotà (Sancho BBDO), Amante della poetica del corpo e delle sue
con la street photography e il reportage, gene- Beirut (Leo Burnett), Cape Town (Vodafone) e movenze, Matteo è anche un esperto apnei-
ri che gli permettono di affinare la rapidità di Shangai, fino alla Leo Burnett del Kazakistan (in- sta e diplomato al prestigioso Eric Berne Insti-
esecuzione e la capacità di raccontare storie. ternational campaign for Sobranie). tute come Counselor in Analisi transazionale.

marzo 2016 | fotografare 73


FOTO G R A F I A P U B B L I C I TA R I A

La teoria originaria dell’analisi transazionale, importante in più, rispetto ad altri fotografi. vesse perennemente intorno alle modelle.
così come venne elaborata da Eric Berne Il suo rapporto con i soggetti (e lo si vede Il taglio spesso orizzontale traduce meglio
negli anni ‘50 del secolo scorso, può essere anche nelle sue immagini fotografiche che di altri questo aspetto cinematografico della
considerata un’evoluzione in senso relazio- pubblichiamo in questo articolo) sono più sua fotografia. Per questo motivo può passa-
nale della psicoanalisi freudiana. “dense”, più “calde”, tendono ad evidenzia- re in maniera naturale dalla macchina da pre-
L’analisi transazionale tiene sempre in primo re il dinamismo del rapporto tra le persone, sa a una fotocamera, due mezzi diversi che
piano i bisogni della persona piuttosto che che, infatti, nelle fotografie di Linguiti, spes- sono funzionali a esprimere la stessa visione.
la direttività e l’applicazione dello schemati- so sono più di una. La dolcezza delle immagini, la profondità del-
smo teorico alla complessa realtà del pazien- I suoi scatti sono dinamici anche quando il lo sguardo e la spontaneità dei suoi soggetti è
te. Questo dà a Linguiti qualcosa di molto soggetto è fermo, come se la camera si muo- dovuta al fatto che Matteo lavora sull’imme-

74 fotografare | marzo 2016



M AT T E O L I N G U I T I

I suoi lavori
comunicano uno
stato d’animo,
sono il risultato
della personalità
del fotografo
e della modella
insieme, ogni
elemento
rappresentato
può dirsi vivo,
è realmente vivente
nell’immagine
definitiva.

diatezza e, come un regista che riveste anche il


ruolo del fotografo, crea un set, un ambiente,
ed in quello lascia le modelle muoversi. L’im-
provvisazione si alterna quindi alla costruzio-
ne metodica dello scatto e alla preproduzione,
creando così immagini sempre diverse tra loro
e utilizzando tecniche eterogenee.
I suoi lavori comunicano uno stato d’animo,
sono il risultato della personalità del fotografo
e della modella insieme, ogni elemento rap-
presentato può dirsi vivo, è realmente vivente
nell’immagine definitiva.
Dice Linguiti che oggi la situazione della foto-
grafia pubblicitaria vede una clientela deloca-
lizzata. C’è una internazionalizzazione della
fotografia, ed in Italia la crisi si sente. Bisogna
quindi spingere sull’estero e sulla diversifica-
zione dell’offerta professionale e della clien-
tela. Il fotografo deve essere anche regista,
oggi il cliente chiede foto e filmati: gli viene
richiesto in sostanza un eclettismo professio-
nale che un tempo non era necessario. E poi
oramai si salva chi sta all’estero.
Matteo dice di aver utilizzato per vent’anni
attrezzatura analogica, soprattutto il banco ot-
tico. Utilizza anche fotocamere Canon e Sony,
così può girare direttamente anche i video.
Oggi in fotografia professionale pubblicitaria
si lavora con il dorso digitale, che però (que-
sto lo abbiamo appurato noi di “fotografare”)
in affitto costa dai 700 ai 1200 euro al giorno.
Quindi, solo clienti importanti... Oggi Matteo
vive tra New York e Milano.
In Italia è rappresentato dall’agenzia Nitrox,
che raccoglie tra le sue fila solo professionisti
di livello molto elevato in diversi campi della
fotografia industriale, commerciale, pubblici-
taria ed editoriale.

www.matteolinguiti.com
www.nitrox.it

marzo 2016 | fotografare 75


I N T E R V I S TA

La luce
e l’arte di
dipingere
col cuore
Dall’oggettistica commerciale a
magnifici paesaggi, da raffinate
foto glamour di modelle,
a delicati ritratti di bambini,
dalla foto subacquea,
alla ritrattistica, dalla foto
naturalistica, al reportage,
dalla foto di moda,
a quella sportiva,
dalla macrofotografia,
agli scatti all’infrarosso.
Immagini diurne,
notturne, sia in bianco
e nero che a colori.
Nicola Verardo è un
autore che ama e
riesce a fotografare
veramente di tutto.

di Patrizia Meli

76 fotografare | marzo 2016


NICOLA VERARDO

> Cosa è per te la fotografia ? Onestamente per me non lo è ancora e spero > Sappiamo che il tuo indirizzo scolastico è
Per me l’arte della fotografia è la sapienza di non lo sia mai, se diventa una professione non tecnico informatico: ti ha aiutato nell’ap-
mettere una buona tecnica, pensandola col ti diverti più. proccio col digitale ?
cuore. Però seriamene un momento in cui ho capito Sì, certamente, mi ha favorito sia mental-
Ovviamente il “pensare col cuore” è un po’ che la fotografia sarebbe diventata una cosa mente che tecnicamente: io sono cresciu-
una contraddizione in termini, ma questo afo- importante nella mia vita c’è stato. Era il 1986, to col mito di Steve Jobs e ho seguito quasi
risma identifica il mio pensiero: non solo tec- a Palmanova, stavo facendo il servizio militare come fosse un evangelista la sua storia e i
nica, non solo emozioni, ma un bilanciamento come ufficiale di cavalleria e nella mia stan- suoi prodotti che attualmente uso. Nel 2000
delle due cose. za un giorno prendo una bomboletta di color quando le prime macchine digitali sono ap-
bianco e coloro 4-5 oggetti inanimati , botti- parse sul mercato consumer non sono state
> C’è stato un momento in cui hai capito che la fo- glie e bicchieri li metto sulla finestra e scatto per me uno shock ma una giusta transizione,
tografia sarebbe diventata per te una professione? forse il mio primo still life . pur avendo fotografato e anche sviluppato in
pellicola. Le macchine digitali mi hanno entu-
siasmato, sono opportunità che la tecnologia
ti mette a disposizione e ne ho approfittato a
man bassa.

> Still life e fashion ad alto livello sono i cam-


pi in cui attualmente ti muovi: come si in-
trecciano e convivono queste due discipline
apparentemente diverse?
Io nasco e cresco come amante della fotogra-
fia come arte rappresentativa e sono sempre
stato incuriosito da tutto ciò che essa, nelle
varie forme tecniche, tocca.

> Tanti scatti, tanto uno ci piglia, o forse no?


Il digitale tra le tante cose belle che ha portato
ha introdotto il costo quasi zero di scattare. Ma
io provengo dall’analogico e in più mi ricordo
le foto fatte in ambienti subacquei dove facevo
3 rullini al giorno per 10 giorni e non sapevi
fino a che non tornavi a casa cosa lo sviluppo ti
avrebbe dato in termini di successo. Il più delle
volte molto basso. Da qui io scatto poco , an-
che perché nello still life le foto sono contate,
ragionate, studiate, cosa del resto che nelle
mie fotografie la regola: io decido, non il caso
o la fortuna, non per niente lavoro sempre tut-
to in manuale, flash compreso.

marzo 2016 | fotografare 77


I N T E R V I S TA

> Il rapporto con le modelle che fotografi > Cosa pensa di te la tua clientela? > Post produzione, ne parliamo ?
come lo instauri? Non faccio per vantarmi: ho nomi importanti E’ inutile e anacronistico pensare che ne puoi
Il rapporto che cerco di avere con tutti , as- come GORE, Luis Vuitton, Shamir, Bottecchia, far senza nel mondo della pubblicità.
sistenti, make up, stylist, clienti, modelle, è caffè Diemme: sono tutti clienti che mi hanno Non c’è tempo e non ci sono più i budget di
sempre lo stesso: se stanno bene loro lavoro trovato su internet. una volta e non ci saranno più. Non puoi crea-
meglio io. Quindi penso prima agli altri e poi Direi che un 50% arriva dal passa parola e il re una foto perfetta con un set di 2-3 giorni e
sistemati loro lavoro io. resto dal web. Reputo importantissimo il sa- un tot di persone.
Non sono il fotografo “personaggio” che en- persi far trovare e da anni investo in motori di Non puoi consegnare un catalogo dopo 3
tra in studio , comanda scatta e se ne va: io so ricerca e società di posizionamento. I risultati mesi, come si faceva un tempo: dopo una set-
che c’è sempre da imparare e quindi umiltà sono molto positivi. timana il cliente ha già le mie foto pronte per
prima di tutto. Ma non illudetevi non si può partire dall’oggi l’impaginazione e spesso faccio pure quella e
Poi con le modelle cerco di metterle a loro al domani, sono 15 anni circa che ci smanetto fornisco il servizio di stampa per abbattere i
agio, quando magari non sono professioniste sopra... costi.
cerco di creargli come un film, un ambiente
fantastico dove loro diventano le attrici e
dove il più delle volte ricevo lo scatto decisi-
vo che mi serve per il mio lavoro. Se ho delle
professioniste tutto diventa più semplice, na-
turalmente.

> Il rapporto con i tuoi “oggetti “ nello still


life. invece?
Lì è più difficile: ci parlo anche, ma non mi
rispondono subito... Una bottiglia è una botti-
glia ma per fotografarla bene deve diventare
un’opera d’arte, devi ragionare con un con-
cetto di sintesi sul piano della comunicazione,
essendo per lo più foto pubblicitarie devi cer-
care di creare la fantasia, il film nella testa del
tuo cliente che vedrà la foto.
È per questo che quando faccio i corsi sullo
still life i miei “studenti” per lo più scappano
una volta che hanno capito le difficolta nel fo-
tografare un semplice bottiglia. Mentre non
so come mai quando facciamo le foto di gla-
mour... tornano sempre!

78 fotografare | marzo 2016


NICOLA VERARDO

Se non sai postprodurre bene, non vai da nessuna parte.

> Parliamo di attrezzature: le tue sono molto variate.


Cosa usi?
Comunque da sempre io uso Nikon: la D4s è un salva
situazioni incredibile per la sua versatilità, potenza, e ve-
locità , ma uso anche l’Hasselblad 5HD50c per lo still life
per foto che necessitano 50mpixel con grandi sensori: è
lenta ma dà file straordinari.
Da poco anche Sony mirrorless Alpha 7sII, per video stu-
pendi e foto più problematiche in termini di peso al se-
guito. Il tutto condito con Mac Pro cilindrico e tre monitor
+ vari accessori e SSD. Come vedi sfrutto la tecnologia a
mia disposizione e rapportata alle mie tasche .

> Progetti per il futuro ?


Non prendersi troppo sul serio, divertirsi, magari viaggia-
re maggiormente per lavoro, conoscere i personaggi del-
la fotografia, coglierne le cose buone, e poi andare avanti
per la propria strada...

Nicola Verardo
Nato a Mestre una
quarantina di anni
fa, ma residente
nel padovano, pur
avendo avuto una
formazione scola-
stica di tipo tecnico
informatico, oggi si
occupa, anche pro-
fessionalmente, di
fotografia. Una visita
al suo sito fornisce
una esaustiva e chiara idea dell’incredibile varietà di
temi, soggetti e generi con i quali Verardo si è cimen-
tato nel corso del suo individuale percorso di ricerca.
Dall’oggettistica commerciale a magnifici paesaggi, da
raffinate foto glamour di modelle, a delicati ritratti di
bambini, dalla foto subacquea, alla ritrattistica, dalla
foto naturalistica, al reportage, dalla foto di moda,
a quella sportiva, dalla macro fotografia, agli scatti
all’infrarosso.
Immagini diurne, notturne, sia in bianco e nero che
a colori. Insomma, un autore che ama e riesce a
fotografare veramente di tutto. In campo artistico,
è proprio questa sua estrema versatilità che lo ha
portato a distinguersi nell’ambito di svariate manife-
stazioni e concorsi fotografici, conseguendo consensi,
riconoscimenti e premi.
La sua attività commerciale in studio, invece, è costi-
tuita, prevalentemente dallo still-life e dalla fashion
photography.E’ inoltre un NPS di Nikon certificato e
Hasselblad Photography con medio formato digitale.
Inoltre, collabora come reporter sportivo, con alcuni
quotidiani regionali e riviste di settore. In tale veste,
gli è stato conferito l’incarico di inviato per conto di
alcune testate giornalistiche al Baloon Festival 2004, a
tre edizioni della America’s Cup di Valencia e Venezia,
al GP F1 2007 a Monza, al SBK 2006 di Imola, a svaria-
te gare di moto mondiale MOTOGP, per cinque anni
alla Regata Barcolana di Trieste, alla Regate Velica
Porti d’Oriente, al GT Endurance di Adria e molto
altro altro ancora. Ha pubblicato, nel 2008, il suo
primo libro “La mia avventura fotografica”. Nel 2012 il
secondo sulle regate di vela “Flying on the sea”.

www.nicolaverardo.it

marzo 2016 | fotografare 79


FOTO G R A F I A D I PA E S AG G I O

Creazione “
panoramica
Oggi, dopo aver
vissuto negli
Stati Uniti per
più di vent’anni,
Marco dirige il
Marco Crupi produce arte con le sue ispirazioni suo viaggio creativo
catturando
creative da oltre vent’anni. “È l’energia della la bellezza
natura insieme alla voglia di esprimermi attra- utilizzando i più
verso l’immagine che continua a spingermi a recenti strumenti
cercare il prossimo scatto.” di Patrizia Meli per la fotografia
digitale.
È partito con la progettazione grafica e successi- nua a studiare grafica e arte visiva a New York
vamente è passato al motion design. negli anni ‘90. “Ho sempre avuto la passione per > In alto
Nato in Connecticut e trasferitosi a Roma, Mar- la bellezza visiva”, dice. Guiding Light. Port Clyde, Maine
co ha studiato Business administration per poi “La fotografia è una passione che ho sempre .
iscriversi allo Istituto Europeo di Design dove ha avuto”, confessa. “Ho iniziato a scattare foto, > A destra
seguito Computer Grafica. dopo aver ricevuto una macchina fotografica in Night Guardian of the Valley. Utah
Successivamente realizza il suo sogno e conti- regalo da mio padre. Una macchinetta Russa,
80 fotografare | marzo 2016
MARCO CRUPI

la Zenit E. Ho iniziato a sperimentare con la


stampa in camera oscura le diverse tecniche
di manipolazione delle immagini”.
Nel 1990, con la voglia di elevare sempre di
più il suo bagaglio tecnico-professionale, una
volta completato l’IED, decide di trasferirsi a
New York City e frequentare la School of Vi-
sual Arts (SVA). “
Non c’era alcun dubbio che SVA e New York
City fossero il posto ideale, all’avanguardia
della tecnica.
La School of Visual Arts è conosciuta come il
melting pot creativo forse più importante del
mondo e mi ha aiutato a diventare l’artista
che sono oggi”.
Dal 1995 fino ai al 2010, lavora su migliaia di
progetti freelance tra aziende Fortune 100 e
boutique di design tra New York e Los Angeles.
I suoi clienti importanti includevano New York
Life, la Met Life, Pfizer, American Express, Citi-
bank, PBS, A&E, la NBA e molti altri.
Oggi, dopo aver vissuto negli Stati Uniti per più grafando alcuni dei luoghi più spettacolari, questo viene quasi sempre riportato sull’im-
di vent’anni, Marco dirige il suo viaggio creati- viaggiando da Kauai, Hawaii fino alla costa magine finale. Ha raccolto una larga messe di
vo catturando la bellezza utilizzando i più re- opposta in Maine passando per il Southwest premi tra cui IPA, RPS, PPA Loan Collection,
centi strumenti per la fotografia digitale. e altri posti magici. London International Competition, PSA,
“È quasi come se mi sentissi vincolato per i Dopo aver fondato Nada Mas Fotografia LLC, NANPA, Epson Pano, Pollux Awards, F2, One
15 anni della mia vita lavorativa aziendale e a fine 2012 esclusivamente per la sua passio- Eyeland, e Black & White Spider Awards, solo
ho avuto voglia di liberarmi viaggiando per ne per la fotografia, Crupi è ora impegnato per citarne alcuni.
quanto mi fosse possibile, visitando luoghi più che mai alla creazione di immagini artisti- Le sue immagini sono state pubblicate su
che avevo solo sognato.” che che spesso derivano da scenari naturali. riviste internazionali e libri di fotografia. Nel
Per i prossimi tre anni, Marco ha program- Sembra un cliché, ma quando si sente un’e- 2015, Marco è stato consigliato con successo
mato viaggi attraverso gli Stati Uniti, foto- mozione forte per il soggetto che scattiamo, dalla Royal Photographic Society (RPS) per la

marzo 2016 | fotografare 81


FOTO G R A F I A D I PA E S AG G I O

Licenza. Attualmente sta lavorando per la sua a produrre lavori d’alta qualità quando il livel- fotografici, insegnando tecniche fotografiche
distinzione Associata, L’ARPS. lo di creatività può iniziare a diminuire.” in parchi nazionali e offrendo tecniche sulla
Marco è tutt’ora impegnato ad ottenere un Ci tiene a rivelarci quali sono i suoi strumen- postproduzione.
Master di fotografia. con il PPA, Professional ti del mestiere: “Io uso una Canon 5D MKIII, Per informazioni su mostre fotografiche, let-
Photographers of America, che spera di rea- obiettivi Canon 17-40mm, Canon 35-350mm, ture e sui workshop di fotografia, si può visi-
lizzare entro la fine del 2016. “Sento che tutti Sigma 15mm Fisheye, Rokinon 14mm, Sin- tare il suo sito www.marcocrupi.com oppu-
gli artisti, dovrebbero far parte di tali gruppi gh Ray Filters; Vari-ND thin mount, LB Color re www.nadamasphotography.com, dove si
specializzati per espandere la loro conoscen- Combo thin mount, LEE ND Set 100x150mm, possono trovare dati e visualizzare alcuni dei
ze e crescere artisticamente”. WonderPana, Cokin large format, e cavalletti suo lavori fotografici.
“Queste attività, includendo i premi hanno un Vanguard e Manfrotto.
grande ruolo per l’artista, ci danno una mano Oggi Marco è attivo sul circuito dei Workshop

82 fotografare | marzo 2016


MARCO CRUPI


“Queste attività, inclu-
dendo i premi hanno
un grande ruolo per
l’artista, ci danno una
mano a produrre lavori
d’alta qualità quando il
livello di creatività può
iniziare a diminuire.”
> In alto a sinistra
Crater Landing. False Kiva, Utah

> In basso a sinistra


Megaflow. Olympic National Park,
Washington State

> A Sinistra
Marco all’interno del Little Horse
Canyon, UTAH

> In alto a destra


Emerging Beauties Reflecting. New York/New
Jersey woods.

> Al centro a destra


Eroded. Naples, Florida

> In basso a destra


Turquoise Paradise. Turks & Caicos,
Caribbean
marzo 2016 | fotografare 83

LIBRI

Il giardino delle Per me gli alberi

meraviglie
sono sempre stati
i predicatori
più persuasivi.
(Hermann Hesse,
Il Canto degli alberi, 1919)

Contrasto pubblica “Trees”, il nuovo libro di Irene Kung, che, dopo aver
fotografato i monumenti più famosi del mondo e le città più belle
della Terra, punta ora il suo obiettivo sulle meraviglie della natura, gli alberi.
Il bosco sognato da Irene Kung si compone quasi magicamente, immagine
dopo immagine, pagina dopo pagina.

Trees
Autore: Irene Kung
Editore: Contrasto
Anno di edizione: 2015
Pagine: 112
Fotografie: 100
Prezzo: € 45.00
www.contrastobooks.com

N ata in Svizzera nel 1958, prima di stabilir-


si in Italia ha vissuto e lavorato a Madrid
e New York. Irene Kung ha studiato pit-
tura e ha ottenuto i suoi primi successi come
artista dotata per i suoi dipinti still life.
Negli ultimi due o tre anni ha ampliato il suo
repertorio includendo la fotografia. Il suo la-
voro è principalmente diretto a raffigurare
monumenti architettonici, o loro frammenti,
in Europa e nel resto del mondo. Le stampe
sono ricche di una sottigliezza strutturale che
li distingue dalla corrente principale della foto- di Fabrizio Armati
grafia contemporanea.
Il suo successo in questi ultimi anni è stato
principalmente in Europa e in Sud America.
Ulivi, cactus, alberi di melograno e mele: af-
fascinata dalle loro forme e dal loro significa-
to simbolico, Kung fotografa 40 diversi tipi di
alberi, piante secolari e non, mettendo alla
prova tutta la sua maestria di osservazione e
la sua abilità tecnica.
Lo studio della luce e il suo utilizzo resta fon-
damentale nella struttura delle composizio- vatore in una dimensione poetica e sospesa: consiste proprio in questo: tolgo ciò che non è
ni delle sue fotografie. Kung crea un’atmo- ogni volta cerca di cogliere lo spirito del luo- essenziale per far vedere l’albero com’è, come
sfera intorno al singolo albero fotografando go e di trasmetterlo, intatto e puro, scevro lo sento.
il particolare o l’intero tronco, inquadrando da ogni possibile contaminazione e da ogni È intuizione, è irrazionale: il razionale ci può
la chioma dall’alto o frontalmente, ma sem- disturbo urbanistico, sulla carta fotografica. Il portare fuori strada, il sentimento no.” “In
pre cercando il modo migliore per eviden- suo è un processo solitario, fatto di attese e di silenzio, senza un soffio di vento, il bosco so-
ziare le caratteristiche della pianta che ha pause, alla ricerca dello scatto giusto. gnato da Irene Kung si compone quasi magi-
scelto di ritrarre. “Nel mio modo di lavorare è possibile riporta- camente, immagine dopo immagine, pagina
Le immagini, suggestive, conducono l’osser- re l’albero a quello che ho sentito. Il mio lavoro dopo pagina. È un bosco senza tempo, dalle

84 fotografare | marzo 2016


IL GIARDINO DELLE MERAVIGLIE

molte stagioni, dalle luci diverse. Un bosco


che non conosce differenze di specie, che può
permettersi di far convivere pini e ulivi, palme
e salici, alberi da frutta e sempreverdi. Un giar-
dino delle meraviglie – secondo un titolo che
la stessa autrice aveva pensato – o una foresta
dell’anima, oppure ancora un catalogo fanta-
stico dedicato alla bellezza dei doni che la na-
tura può offrire. “ (Giovanna Calvenzi).
Irene Kung negli ultimi anni ha ampliato il suo
repertorio per includere la fotografia e ha rag-
giunto un riconoscimento internazionale con
numerose mostre personali a New York, Lon-
dra, Milano e recentemente Pechino e Mosca.
Ha esposto al BOZAR di Bruxelles e alla Certosa
San Giacomo a Capri oltre a partecipare rego-
larmente a fiere in tutto il mondo.
Il suo lavoro è stato pubblicato su testate in-
ternazionali come The New York Times Ma-
gazine, The Sunday Times Magazine, Sette di
Corriere della Sera, China Daily e ed è stato
selezionato dalla giuria a ParisPhoto nel 2010.
È stata invitata da Contrasto a partecipare con
una mostra di fotografie di alberi da frutto per
il Cluster della Frutta e Verdura di EXPO 2015.
Il libro sulle sue foto di architettura, ‘La Città
Invisibile’, è stato pubblicato nel 2012 in ingle-
se, francese, italiano e cinese. Nel nuovo libro
di fotografie di alberi “un melo e un banano,
un fico e un arancio, un ribes e un albicocco:
sono alberi da frutto, ma Irene Kung li trasfor-
ma in autentiche opere d’arte che sembrano
emergere dalla nebbia.
L’artista considera gli alberi “simboli di pro-
duttività, salute e fertilità che rappresentano
un’immagine positiva in un periodo di crisi e
difficoltà come quello che stiamo attraversan-
do. Il mio lavoro consiste nel togliere ciò che
non è essenziale per far vedere l’albero com’è
e come lo sento io.” (Lucia Landoni).

> In alto a sinistra


Ulivo (ph. Irene Kung)

> In basso a sinistra


Melo bianco (ph. Irene Kung)

> Sotto
Fico d’india (ph. Irene Kung)

marzo 2016 | fotografare 85


FOTOGRAFIA ARTISTICA

Surreale urbano
Stefano Corso O rmai appena sentiamo un nuovo nome non
possiamo fare a meno di guardarne il sito
per cercar di scoprire chi è, che tipo di foto
fa e se ha veramente qualcosa di diverso da rac-
Tra i suoi fotografi preferiti ci sono Elliott contare e dobbiamo ammettere che le sue foto
sono diverse dalla solita Street Photography. Ste-
Erwitt e Robert Doisneau, mentre Edward fano Corso è nato nel ‘68 a Roma, e ha deciso di
dedicarsi completamente alla fotografia dal 2005,
dopo un incontro occasionale con il fotografo Pe-
Hopper è l’artista che predilige nel campo ter Turnley che gli diede un nuovo punto di vista
per interpretare se stessi attraverso la fotografia.
della pittura. Forse proprio le influenze Ha cominciato così un suo percorso personale in
continua evoluzione.
artistiche di questi grandi autori riescono Infatti è riuscito a crearsi uno stile grazie a quel
comune denominatore presente in tutte le sue

a rendere le fotografie di Stefano Corso foto. Quale? Se le osserviamo bene ci accorgia-


mo che la figura umana è sempre presente nella
foto, anche se non riconoscibile, anche se la si ri-
qualcosa di diverso rispetto alla solita trova solo per deduzione. Suggerire piuttosto che
descrivere, il suo modo di lasciarci entrare in una
fotografia di strada, oltre la banalità strana “realtà” per immedesimarci nel soggetto
o in chi lo sta fotografando riesce stranamente a
del quotidiano alla ricerca di se stessi. farci sentire in qualche modo presenti nella sce-
na. La sua interpretazione di ciò che ci circonda è
una rappresentazione di uno stato d’animo, il suo
Foto di Stefano Corso - Testo di Ketty Domesi forse, che ci cattura all’interno dei suoi soggetti.

86 fotografare | marzo 2016


SURREALE URBANO

Le sue immagini sono pulite, senza disturbi, ci


guida attraverso il suo sguardo in viaggi dove
ognuno di noi può scegliere la destinazione.
Ombre, controluce, geometrie, persone in
lontananza che trasformano una realtà scon-
tata in qualcosa di surreale. Si dice che la Stre-
et Photography si divide in due categorie: la
fotografia di attesa e quella improvvisa, pronta
a cogliere l’inaspettato. Se proprio dovessimo
fare una catalogazione, allora quella di Stefa-
no Corso fa senza ombra di dubbio parte della
prima. Segue le sue sensazioni, il suo istinto gli
indica il luogo e le sue emozioni gli permetto-
no di elaborare nella mente la sua fotografia.
Si posiziona, aspetta, sa per certo che qualco-
sa accadrà e a quel punto si lascia guidare sol-
tanto dai suoi sentimenti. Malinconia, fierezza
o un’ironia derivante dall’osservazione della
vita di tutti i giorni che soltanto se ci fermiamo
ad osservare riusciamo veramente a cogliere.
La sua è una ricerca del surreale dove non è
possibile definire l’anno, il luogo, la stagione
o chissà quale altro punto di riferimento che
rende una foto didascalica. La raffigurazione
di un tempo assoluto, al di fuori del tempo fia di strada. Scopriamo così un “Superman” infatti, non si può fare a meno di notare una
cronologico, con scatti di una sincronia disar- che si sta riposando sdraiato su un marciapie- serie di macchine fotografiche che rappresen-
mante. de o una luce quasi fiabesca che illumina una tano in qualche modo la fotografia del secolo
Potremmo essere in qualunque luogo, Roma, ragazza con un ombrello rosso, un’ombra ed scorso, ma la cosa più interessante è che ven-
Berlino, Parigi, Lisbona, ma saremmo sempre il suo cane e tante altre storie che sembrano gono tutte utilizzate indistintamente per i suoi
in realtà in un “non luogo”. Tra i suoi fotogra- saltate fuori da un libro di fantasia, facendoci progetti. Le sue continue prove lo hanno por-
fi preferiti ci sono Elliott Erwitt e Robert Doi- dimenticare che sono semplicemente attimi di tato ad un grado di esperienza tale da riuscire
sneau, mentre Edward Hopper è l’artista che una realtà spesso ignorata. ad organizzare dei workshop di fotografia e in
Corso predilige nel campo della pittura. Forse Durante il suo tempo libero ama mettersi in particolare di street molto stimolanti dove il
proprio le influenze artistiche di questi grandi gioco sperimentando pellicola e camera oscu- frutto di queste sperimentazioni viene mostra-
autori riescono a rendere le fotografie di Corso ra scattando con strumenti antichi e spesso to e fatto provare direttamente sul campo. Chi
qualcosa di diverso rispetto alla solita fotogra- improbabili. Incontrandolo nel suo studio frequenta i suoi corsi, che si svolgono tra Roma
marzo 2016 | fotografare 87

FOTOGRAFIA ARTISTICA

Il senso a sua
volta può essere
descrittivo, emo-
tivo o addirittura
ironico, ma deve
sollecitare l’at-
tenzione di chi
guarda, deve ali-
mentargli ricordi
e sensazioni, e
queste devono es-
sere ovviamente
già presenti in chi
scatta.

e Berlino, impara ad osservare, catturare


in un istante le proprie emozioni e tra-
smetterle attraverso la fotografia per riu-
scire a raccontare qualcosa di sé. Possiamo
imparare la tecnica, ma è inutile se poi non
abbiamo in realtà nulla da raccontare. Lui
stesso ha ammesso che la sua fotografia
si basa essenzialmente su due aspetti, un
grosso rispetto per il prossimo e racconta-
re qualcosa di noi. L’idea che ogni foto sia
in divenire è sempre stato uno degli obiet-
tivi di molti fotografi. Ogni immagine colta
dalla realtà deve avere un suo inizio e un
suo futuro, oltre che un senso. Il senso a
sua volta può essere descrittivo, emotivo
o addirittura ironico, ma deve sollecitare
l’attenzione di chi guarda, deve alimen-
targli ricordi e sensazioni, e queste devo-
no essere ovviamente già presenti in chi
scatta. Come diceva Henri Cartier-Bresson:
“È un’illusione che le foto si facciano con
la macchina: si fanno con gli occhi, con il
cuore, con la testa”, possiamo dire che Ste-
fano Corso ha fatto sua quest’affermazio-
ne, il mezzo non è importante, quello che
conta veramente è smettere di guardare e
cominciare ad osservare quello che abbia-
mo intorno, andando oltre la banalità del
quotidiano. Il messaggio fotografico su-
pera soggetto e referente, in una cornice
formale di assoluta compiutezza.

88 fotografare | marzo 2016


SURREALE URBANO

Stefano Corso
Nato a Roma nel 1968, vive e
lavora tra Roma e Berlino. At-
tratto dal contesto urbano pe-
riferico, insolito e poco con-
venzionale, ma anche attento
a profili ed atteggiamenti
sociali, negli ultimi cinque
anni ha diviso il suo tempo fra
Roma, Parigi, Berlino e New
York osservandone lo scena-
rio metropolitano e cittadino. Attualmente insegna fotografia e
tiene workshop in Italia e Germania, cura la rubrica “Fermo Im-
magine” sul portale di informazione della Rai (www.rainews.it) e
collabora attivamente con la compositrice italiana Lucia Ronchetti.
E’ stato relatore a diverse manifestazioni fotografiche tra cui due
edizioni del Photoshow (Milano e Roma), Fotografica 2012 (Mila-
no) e al Festival della Fotografia di Pesaro 2013. Ha coordinato il
team di fotografi di scena del Festival di Teatro italiano Inscena in
New York (giugno 2013) ed ha partecipato come membro di giuria
a tre edizioni del Festival di Fotografia di Nettuno (2012/2014).
La sua foto “Red Rain” è in distribuzione mondiale come poster
artistico tramite l’azienda californiana Image Conscious, vendendo
in quattro anni oltre 60.000 copie in tutto il mondo.
Nel 2007 e nel 2009 riceve tre Menzioni d’Onore all’International
Photography Awards (IPA). Articoli sul suo lavoro sono comparsi
su riviste e quotidiani italiane ed internazionali come Photo
Professional, Image Mag, Photo World Magazine (Cina), Fotoritim
(Turchia), DP Arte Fotografica (Portogallo), Sonnetags Zeitung
(Germania). I suoi scatti sono comparsi su numerose copertine di
libri e di riviste tra cui “Luna de Casino” di Peter Blauner (Es Pop
Ediciones – Spagna 2012), ritratto di Andrea Camilleri pubblicato
su tre titoli di ed. Chiarelettere, “Mit Brunetti durch Venedig” di
Toni Sepeda (Editore Diogenes – Svizzera 2008/2012).
Ha organizzato diverse mostre collettive e personali, da ultimo la
mostra “Berlin Heute, the future of Metropolis”, presso l’Istituto
Culturale Italiano a Berlino all’interno del Mese Europeo della Fo-
tografia 2014. Al momento un suo progetto di ricerca fotografica,
condotto insieme al collega Dario-Jacopo Laganà, “We will Forget
Soon” sulle tracce dell’Armata Rossa nella Germania dell’Est, ha
prodotto un libro ed una mostra itinerante che ha toccato in un
anno 5 città tedesche tra cui Berlino all’interno dell’Art Week
Berlinese del 2015. www.stefanocorso.com

marzo 2016 | fotografare 89


MOBILE PHOTOGRAPHY

Pickers
Nelle prime due settimane di febbraio la
mobile photography ha invaso Milano
con una mostra composta di foto
provenienti da ogni parte del mondo,
ma con un’unica grande peculiarità:
From The World tutte sono state scattate con smartphone.
di Patrizia Meli

90 fotografare | marzo 2016


PICKERS FROM THE WORLD

P er capire esattamente di cosa stiamo


parlando dobbiamo fare un passo indie-
tro e partire da chi c’è dietro tale orga-
nizzazione, ossia Picwant, l’agenzia di mo-
bile photography che permette a chiunque
di pubblicare le proprie foto e i propri video
realizzati con lo smartphone e venderli onli-
ne su picwant.com.
Picwant è arrivata sul mercato nel settem-
sto esposte fotografie sia editoriali che cre-
ative realizzate dai contributor di Picwant e
scattate rigorosamente con lo smartphone.
Si è trattata di una vera e propria vetrina per
presentare al grande pubblico scatti prove-
nienti da ogni parte del mondo.
La qualità dei soggetti e delle foto presenta-
te ha fatto emergere un aspetto importante
su cui riflettere: è erroneo pensare che la

L’immediatezza
che caratterizza
lo smartphone
sta diventando
sempre
bre del 2014, proponendo la propria app mobile photography sia quella dei “selfie” e più centrale
“Picwant - Mobile Photos and Videos” di-
sponibile per iOS, Android e da poco anche
dei “tramonti sul mare”. In mostra si sono
visti soggetti astratti, fantasiosi, anche quo- e continuerà a
per Windows. Tramite questa app gli utenti
possono inviare i propri contenuti all’agen-
tidiani ma mai banali, foto macro, di street
photography e legate al mondo dell’attualità
rivoluzionare il
zia e, una volta divenuti Picker, ovvero con- e delle news. modo di fare
tributor di fiducia dell’agenzia, possono ven-
dere foto e video tramite il sito.
A tal proposito, secondo Stefano Fantoni,
Amministratore Unico di Picwant, “l’imme- fotografia.
Proprio il Picker è la figura protagonista del- diatezza che caratterizza lo smartphone sta > In apertura
la mostra di cui vogliamo parlarvi. I Picker diventando sempre più centrale e conti- Flatiron Puddle, Pierre Hauser
sono dei fotografi, amatori o professionisti, nuerà a rivoluzionare il modo di fare foto-
che hanno creduto e credono in Picwant e grafia. > In alto a sinistra
nel suo operato e pare si tratti di una fidu- Tra tutto il materiale che riceviamo sta cre- Essaouira harbour, Vincenzo Cuozzo
cia reciproca, dato che Picwant ha voluto scendo il numero di reportage realizzati con > In alto a destra
portarli in mostra alla Fabbrica del Vapore smartphone e di conseguenza l’opportunità India feature, Lorenzo Montanelli
a Milano. sempre più costante di mostre fotografiche
Ha, infatti, riscosso un ottimo successo “Pi- che vedono protagoniste foto realizzate da > In basso a destra
ckers From The World”, la mostra che ha vi- dispositivi mobili.” E infatti la mostra è stata Milano mobile, Gianmarco Maraviglia

marzo 2016 | fotografare 91


MOBILE PHOTOGRAPHY

anche occasione per presentare due interes-


santi reportage, quello di Gianmarco Mara-
viglia, che con il suo lavoro via smartphone
“Milano mobile” sviluppa il tema di Milano
e il rapporto tra cittadini e mobilità pubblica,
e quello di Giorgio Cosulich de Pecine, che
ha presentato il progetto “Timkat”, la più
importante festa ortodossa in Etiopia.
Durante il periodo dell’esposizione, l’agen-
zia ha promosso inoltre una nuova edizione
del workshop “Diventa Picker” con la finalità
di sviluppare in nuovi fotografi, e in semplici
appassionati, la curiosità, la pratica e i tecni-
cismi legati alla mobile photography.
Il workshop tenuto da Giorgio Cosulich de
Pecine, fotografo professionista, è stato
strutturato per affrontare questioni sia tec-
niche, sia commerciali come ad esempio:
cosa è necessario fare per rendere un’im-
magine vendibile ed interessante per il mer-
cato. Il fotografo si è soffermato sulle tema-
tiche legate alle tipologie e alle tecniche di
ripresa e ha spiegato quali sono i soggetti
più richiesti al momento, illustrando an-
che quelli che sono scarsamente vendibili
e quelli che non possono essere pubblicati
senza liberatorie. C’è stato anche il tempo
di esplorare il mondo dell’editing e delle mi-

92 fotografare | marzo 2016


PICKERS FROM THE WORLD

ne quindi pare continuerà a democratizzare


il settore fotografico.
“Il fatto che oggi chiunque possa fare foto-
grafie è una conquista” continua Fantoni.
“Nel corso dell’anno appena cominciato si
continuerà a comunicare attraverso ciò che
vediamo, con la possibilità di condividere
immediatamente ciò che attira la nostra
attenzione, in un’operazione che non ha
confini nazionali e che può raggiungere un
immenso numero di persone.
Questo nuovo approccio alla fotografia,
come detto già in passato, ha delle enormi
potenzialità e sono soddisfatto di vedere
sempre più persone avvicinarsi con pas-
sione e professionalità alla mobile photo-
graphy”.

www.picwant.com

gliori app in circolazione, sia per la ripresa, all’immagine. Stefano Fantoni si è detto sod- > In alto a sinistra
Crossfire in the urban jungle, Paul Yan
sia per la post produzione. disfatto dell’evento: “La mostra è stata l’oc-
Picwant si è detta interessata a continuare a casione perfetta per celebrare la fotografia > In basso a sinistra
promuovere il workshop in altre città duran- via smartphone in tutte le sue meravigliose Surreal landscape, Waldemar Blazej Nowak
te i prossimi mesi per far crescere la propria sfaccettature.
community, ma soprattutto per far conosce- Siamo orgogliosi di aver portato in mostra i > In alto
Crowded beach, Guido Alberto Rossi
re a tanti le opportunità legate alla fotogra- nostri Picker, rivelando a tutti la qualità delle
fia mobile, un tema molto caro all’agenzia foto di questi fotografi, emergenti o meno, > Sopra
come del resto lo sviluppo e l’educazione che credono fortemente nella mobile photo- Timkat celebration,
dei fotografi verso questo nuovo approccio graphy e nella nostra agenzia.” Lo smartpho- Giorgio Cosulich de Pecine

marzo 2016 | fotografare 93


MONOCHROME

Black & White Due ragazzini made in USA


ci insegnano qualcosa di
fondamentale per imparare

American Boys
di Fabrizio Armati
a vedere in bianco e nero.
Come aiutarsi anche con la
fotocamera digitale.

“I pregiudizi che molti fotografi nutrono notazioni banalmente razziali. nero è un “timeless style”, è un’icona che
verso la fotografia a colori nascono dal fat- La razza, là, infatti, è una sola... Parlando del riconduce a concetti di eleganza e sobrietà.
to che non pensano al colore in termini di bianco e del nero spesso si fa riferimento Il bianco e nero, aiuta nelle decorazioni per
forma. A colori si possono esprimere certe a due colori non colori, al concetto di luce evidenziare complessi, quanto intriganti,
cose che non possono essere dette in bian- e tenebra, l’uno complementare all’altro. giochi di forme.
co e nero,” - diceva Edward Weston. Il bianco e il nero sono colori come gli al- Nell’arte basta questa frase rivelatrice di
E noi aggiungiamo: “E viceversa!”. Questo tri? Nel concetto di cromofobia, il bianco Vincent Van Gogh: ”Il bianco ed il nero han-
mese vi proponiamo due ragazzi assoluta- e il nero vengono presi come contrapposi- no un loro significato, una loro motivazione
mente americani (o meglio, statunitensi), zione ai colori, come elementi di primaria e quando si cerca di eliminarli, il risultato è
appunto, uno bianco ed uno nero, che, nelle importanza, insieme alla forma, per arrivare un errore.
loro rispettive vesti iconografiche, sonostati a un’idea di pensiero minimale ed essenzia- La cosa più logica è di considerarli come
situati in due contesti, uno agreste e l’altro le, in contrapposizione all’elemento emoti- dei neutri: il bianco come la più luminosa
urbano, ma entrambi caratterizzati dalla vo-sensibile che il colore porta in sé. unione dei rossi, azzurri, gialli più chiari, e
presenza del “prodotto”, della “pubblicità”, Le tessere del mosaico, nella loro straor- il nero, come la più luminosa combinazione
della “reclame”. In questo modo il bianco dinaria bellezza, quando si uniscono nella dei più scuri rossi, azzurri e gialli.” Uno dei
e il nero fotografici fanno fede del bianco magica combinazione del bianco e del nero, massimi maestri del colore che ci insegna
e nero sulla pelle: un elemento solamente seguono questa armonia che contraddistin- qualcosa di monocromatico! Nella fotogra-
monocromatico (appunto) scevro da con- gue l’equilibrio. Un fotogramma bianco e fia, l’uso del bianco e nero diventa un atto

94 fotografare | marzo 2016


MONOCHROME


dovuto verso la luce, le ombre, come nel che andranno dal pieno nero al completa-
cinema fino all’avvento del colore. Evidente- mente bianco. L’importanza del “vedere in
mente di bianchi e di neri ce ne sono di tutte bianco e nero” è fondamentale per poter
le categorie. conseguire risultati fotografici di un certo
Forse per capire l’arcano bisogna cambiare spessore figurativo. In una foto in b/n avere
prospettiva. Tenere a mente che una pau- dei colori contrastanti è fondamentale per
Un fotogramma sa finale può divenire quella iniziale di una
nuova realtà, dove occhio e mente ne sono
ottenere un buon risultato. E imparare a
“vedere in bianco e nero” è l’unico sistema
bianco e nero è un attivati e interagiscono alla ricerca (incon- per capire prima di scattare se la nostra im-
scia) di sensi più profondi, di un contenu- magine a colori, una volta convertita in b/n,
“timeless style”, to che si erge potente dietro e dentro alla presenterà o meno questa caratteristica.
è un’icona non-forma, di mondi, di intimità, di misteri
svelati dal sapiente incastro di luce bianca
Per allenare l’occhio e “istruirlo” a vedere in
bianco e nero esiste un sistema molto sem-
che riconduce e luce nera. plice: scattare direttamente in bianco e nero
Si sente dire spesso che, per realizzare una e controllare subito il risultato sul display
a concetti bella foto in bianco e nero, dobbiamo impa- LCD della fotocamera.
di eleganza rare a “vedere in bianco e nero“.
Ma cosa vuol dire esattamente? In realtà
Anche se la conversione sarà approssimati-
va, saremo già in grado di capire se le imma-
e sobrietà. come concetto è abbastanza semplice: dob- gini che stiamo realizzando avranno l’effetto
biamo capire come appariranno i colori che voluto o no. Inoltre, vedere subito il risulta-
siamo abituati a vedere normalmente, una to e confrontarlo con quello che stiamo ve-
volta convertiti in b/n. Questo perchè, men- dendo a occhio nudo, ci aiuterà ad allenare
> Fotografie tre di colori ne abbiamo a disposizione circa il nostro occhio.
La foto di pagina 94 è di Chris Kaan,
quella di pag. 95 di Irving Penn. 16 milioni, in una foto in bianco e nero il tut-
to si ridurrà a soli 255 livelli di luminosità,

marzo 2016 | fotografare 95


GADGETS

The QCamera Lego Stop


Motion Video
La prima social camera? Camera
Per realizzare simpatici
€ 199 .00 brickfilms € 111.30
Un brickfilm è un
film realizzato con i
mattoncini LEGO,
o altri simili gio-
chi di costruzione
plastica. Di solito
sono creati con
l’animazione stop
motion però CGI, anima-
zione tradizionale e film
d’azione dal vivo con gio-
chi di costruzione
Sposando in toto la tendenza generale a fo- messa a fuoco manuale e ha un obiettivo fis- di plastica (o rappre-
tografare e conferire ai social network quasi so di 24 millimetri e un’apertura focale di 2,4 sentazioni di essi).
ogni istante della nostra vita, TheQ camera millimetri. Sono di solito con- siderati Brickfilms. Il ter-
consente l’upload automatico delle foto sul Connessa al TheQ LAB, un ecosistema di ser- mine ‘film di mattoni’ è stato coniato da Jason
Web tramite un semplice click. vizi online, The Qcamera permette di effet- Rowoldt, fondatore di Brickfilms.com.
La pubblicazione però è totalmente sepa- tuare una serie di operazioni accessorie alla Con questa videocamera Lego (che, avvertia-
rata dall’interazione all’interno del social fotografia come lo storage delle immagini e i mo i nostri lettori sta diventando l’”araba feni-
network, fattore scelto dai produttori per settings della fotocamera. ce” sul mercato dei gadget) si possono appunto
valorizzare al meglio anche l’esperienza fo- Con questo sistema, le foto scattate vengono realizzare queste simpatiche animazioni.
tografica. salvate direttamente su TheQ LAB che fun- È dotata di posizione per riprese macro e inclu-
Impermeabile e resistente a spruzzi e polve- ziona sia come memoria virtuale che come de il CD che contiene il programma (indispen-
re, è collegata perennemente al Web tramite pannello di controllo. sabile) LEGO Stop Animation Studio Software.
connessione 3G. Ha una risoluzione massima
di 5 Megapixel, è dotata di flash anulare e di www.theqcamera.com www.amazon.it

Casio € 365.00
Exilim FR10
L’action camera modulare
che si indossa
Al CES di Las Vegas fa la sua apparizione Exi- lente con diaframma fisso f/2.8, luminoso e an-
lim FR10, action camera modulare di Casio abbastanza grandangolare per ottimi video che utiliz-
chiaramente influenzata dalla recente ma- d’azione a 1080p. L’altra parte è caratteriz- zarli separatamen-
nia dei selfie. Attualmente disponibile solo zata da un display touchscreen da 2 pollici te anche a distanza,
in Giappone, come spiega il costruttore agli con slot microSD per archiviazione dati ed agganciando la fo-
inviati di Macitynet, è caratterizzata princi- ingresso microUSB per il trasferimento delle tocamera ad una
palmente da due parti che possono essere immagini. maglia, allo zaino o dove più si preferisce.
all’occorrenza separate tra loro. Interessante la possibilità di scollegare le due Ovviamente è possibile anche collegar-
In una delle due parti troviamo la fotoca- parti, magari riagganciandole al contrario si al dispositivo tramite smartphone per il
mera vera e propria, dotata di un sensore quando occorre: in questo modo si può orien- download e condivisione dei file acquisiti.
BSI CMOS da 14 megapixel, simile a quello tare la stessa fotocamera verso un paesaggio
che troviamo nel Sony Xperia per intender- o verso se stessi: essendo i due elementi col-
ci: l’obiettivo integrato è un 21 mm equiva- legati tra loro tramite Bluetooth, è possibile exilim.casio.com

96 fotografare | marzo 2016


GADGETS

Edge 80 Optic Custodia


illuminata per
Lensbaby, il “quasi banco-ottico”! smartphone
Questo sistema innovativo si è distinto finora
Ty-Lite offre qualcosa in
per le soluzioni curiose e sperimentali, ora l’a-
zienza mira ad offrire anche prodotti di qualità:
più del solito case
Edge Optic f/2.8 appartiene a quest’ultima ca-
tegoria: spariscono le lenti di plastica di alcune
soluzioni del passato, per dare vita a un obiet-
tivo interessante e con l’apertura massima,
sempre gradita, di f/2.8.
Ricordiamo brevemente che i sistemi Len-
sbaby permettono di variare il piano di messa
a fuoco, grazie a uno snodo che permette di
modificare il normale parallelismo fra ottica e
piano focale.
Il nuovo nato di casa Lensbaby permette quin-
di di sperimentare una gestione della profon-
dità di campo e del fuoco sconosciuti ai nor-
mali obiettivi, grazie anche alla compatibilità
con gli accessori Muse, Composer Pro, Com-

€ 299.99
poser, Control Freak e Scout.
store.lensbaby.com

$ 79.00
Il “leva turisti”! Il Ty-Lite è una custodia telefonica per tutti
particolare per le sue caratteristiche multi-
Come togliere elementi inde- funzionali, beneficiandone chi possiede uno
smartphone. Essa fornisce l’illuminazione

siderati dalle foto Gratis


durante l’utilizzo degli smartphone (foto-
camera frontale), ma anche una custodia
protettiva per il telefono vero e proprio.
Il Ty-Lite è un caso di telefono illuminato a
LED che offre agli utenti tre impostazioni di
zione, permette di rimuovere elementi varia- luce distinti: freddo, caldo, e brillante per
bili come ad esempio il passaggio di persone riprendere con qualsiasi luce in qualsiasi
davanti ad un monumento: il risultato finale ambiente.
sarà quello di una foto scattata nella più totale Con il Ty-Lite, gli utenti di smartphone in
solitudine. I limiti sono chiaramente quelli del- tutto il mondo sono in grado di catturare i
le foto che utilizziamo: se nelle varie foto c’è loro momenti magici attraverso immagini,
sempre un elemento che copre la visuale, non selfie, video e persino FaceTime, senza
sarà possibile visualizzare quello che c’è dietro. preoccuparsi dell’illuminazione.
Snapmania offre un account gratuito limitato a Gli utenti possono anche diminuire la
100 MB ma se volete utilizzarlo solo per que- luminosità in ogni impostazione luce al loro
sto servizio sono più che sufficienti: basta poi livello preferito di luminosità.
cancellare le foto di lavoro e trasportare il risul- Il Ty-Lite utilizza una propria batteria in
Snapmania introdusse anni fa un nuovo servi- tato finale sul vostro servizio preferito, magari modo che non influisce sulla durata della
zio da aggiungere a quelli che attualmente of- Zooomr che offre ai blogger un account pro batteria del telefono, e ogni carica di solito
fre nel campo dello storage di fotografie. Dopo gratuito. dura da due settimane a un mese in base
l’editor online ecco un sistema che permette Snapmania ha ufficialmente chiuso i batten- all’utilizzo del consumatore.
di togliere elementi indesiderati dalle foto: si ti nel 2014, ma smanettando sul web si può, La funzionalità e la qualità del Ty-Lite lo
chiama Tourist remover e già dal nome si capi- con un po’ d’abilità e un po’ di fortuna, riuscire distingue da qualsiasi altra cosa simile sul
sce cosa può fare. ugualmente a scaricarsi il servizio... di pulitura! mercato.
Caricando online più foto dello stesso sogget-
to, necessariamente scattate dalla stessa posi- www.coolthings.com ty-lite.com

marzo 2016 | fotografare 97


Anna Maria Noto
Erice (TP)

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