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EDITORIALE

fotografare
Pubblicazione mensile L’occhio, il cuore
reg. Tribunale di Roma
N. 14613 del 28/6/1972
M&B Editori S.r.l.
iscritta al ROC al N. 26005
e la mente
ANNO 2 - N°1 Tra le invenzioni tecniche messe a disposizione
GENNAIO 2016 dell’uomo per esprimersi, la macchina fotogra-
Direttore responsabile
Massimo Marciano
fica è quello che più di tutti gli altri contribuisce
Hanno collaborato direttamente al processo creativo.
Fabrizio Armati, Adriano Bacchella,
Gianluca Laurentini, Francesco Con l’occasione dell’inizio dell’anno nuovo, per il quale vanno i nostri migliori
Lerteri, Pietro Piacenti, Guido Alberto auguri a tutti i lettori, qualche riflessione importante sulla nostra comune pas-
Rossi, Monica Silva, Matteo Virili. sione. Come sappiamo, Henri Cartier-Bresson ha detto che fotografare è come
Direzione amministrazione mettere sulla stessa linea di mira l’occhio, il cuore e la mente. E solamente un
Pubblicità e marketing fotografo poteva inventarsi una sintesi come questa.
Patrizia Meli Con questa formula il grande fotografo francese fa diretto riferimento alla su-
email: patrizia.meli@fotografare.com premazia dello sguardo, considerato non solo come inizio e fase finale di quella
M&B Editori S.r.l. azione velocissima che è rappresentata dallo scatto fotografico, ma anche come
Via Giulio Frascheri, 78 - 00188 Roma l’elaboratore delle emozioni e dei concetti della nostra mente, incanalati nella
email: mebeditorisrl@legalmail.it prospettiva dell’obiettivo fotografico montato sulla fotocamera, che rappresenta
tel/fax: +39 06 33623317 il quarto asse portante della fotografia. Quando scattiamo una foto, non sem-
Impaginazione e grafica pre sono presenti tutte e tre le condizioni di Cartier-Bresson. Alle volte manca


Valerio Cirillo lo sguardo, se non riesce a cogliere l’essenza o il ritmo dell’avvenimento o del
email: info@valeriocirillo.com soggetto che cuore e mente sono riuscite ad afferrare.
website: valeriocirillo.com
Può succedere che a mancare sia l’emozione, senza la quale occhio e mente non
Distribuzione esclusiva per l’Italia si sintonizzano l’uno con l’altra con quella completezza che fornisce all’immagine
Pieroni Distribuzione S.r.l. il lasciapassare per entrare a buon diritto nell’ambito proprio dell’arte. Può difet-
Via C. Cazzaniga, 19 - 20132 Milano tare anche la mente, cioè quel riferimento alle nostre
tel. 02/25823176 - telefax 02/25823324
facoltà razionali che mette le ali alla fantasia. Nel caso
Distribuzione estero in cui le tre componenti fotografiche riescono davvero
Johnson’s International News Italia a collocarsi sulla medesima linea di mira, sarà neces-
S.p.A. Via Valparaiso, 4 - 20144 Miano
sario considerare il quarto momento essenziale della
Stampa
Arti Grafiche Boccia S.p.A.
Il procedimento fotografia, ossia proprio l’apparecchio fotografico.
Situare sulla stessa linea di mira le tre condizioni di
Via Tiberio Claudio Felice, 7 - 84131 Salerno creativo è cui sopra non è certo cosa facile, soprattutto se per li-
Abbonamenti e arretrati
mebeditorisrl@legalmail.it molto complesso nea di mira s’intende, anche l’elemento tempo, ossia
la simultaneità che deve accomunare tutti e tre, anzi
Una copia arretrata (da Novembre 2015): proprio quattro, momenti: il fatidico “click”, inizio e termine di
€ 10.00. L’abbonamento può iniziare ogni scatto fotografico. In quell’attimo fuggente, rapido
in qualsiasi periodo dell’anno (12 numeri) e perché è come il fulmine, è scritta tutta la storia dello scatto. In
decorre dal primo numero raggiungibile.
Abbonamento annuale per l’Italia: elementare, ambito fotografico, il procedimento creativo è molto
complesso proprio perché è elementare, ma è difficile
€ 50.00 (12 numeri)
estero via aerea: ma è difficile proprio perché risulta istantaneo. Il mezzo assoluta-
mente indispensabile per allineare veramente occhio,
proprio perché cuore e mente è, alla resa dei conti, la fotocamera. Tra
€ 100.00. L’abbonamento si attiva
con bonifico bancario su IBAN:
IT33S0343103203000000884980
intestato a: risulta leperinvenzioni tecniche messe a disposizione dell’uomo
esprimersi, la macchina fotografica è quello che
M&B Editori S.r.l.
Via Giulio Frascheri, 78 -00188 Roma istantaneo più di tutti gli altri contribuisce direttamente al pro-
cesso creativo. Come tutte le macchine, anche quella
specificando in causale l’abbonamento
richiesto. L’Editore garantisce la riservatez- fotografica gestisce accortamente la forza del corpo umano, perché permette
za dei dati personali (Legge n.675/1996). al movimento rapidissimo del dito indice di ottenere un risultato impossibile da
Chiuso il 9/12/2015 raggiungere altrimenti.
Ma pretende dall’uomo il rispetto delle sue regole, che sono immutabili e la più
www.fotografare.com
intransigente è proprio il rapporto con il tempo, ossia con l’istante dello scatto.
E’ per questo, e non ci stancheremo mai di ripeterlo, che il fotografo, fotoama-
Copyright M&B Editori S.r.l. tore o professionista, deve saper scegliere con estrema attenzione l’apparec-
Tutti i diritti sono riservati.
Manoscritti e fotografie chio fotografico a lui congeniale, e che noi continueremo ad aiutarlo in questa
non si restituiscono. ricerca, con i nostri test, i nostri articoli di tecnica e di cultura fotografica, con la
È vietata la riproduzione anche
parziale di testi e fotografie. descrizione di accessori, metodologie di ripresa, particolarità di visualizzazione e
via andare, come d’altronde “fotografare” fa da quasi cinquant’anni.
Nel suo bellissimo saggio “Una invenzione fatale”, Diego Mormorio scrive: “La
Foto di:
Massimo Masini scrittura con la luce presuppone un pensiero tecnologico che solo la cultura oc-
cidentale ha saputo elaborare, perché senza di essa la fotografia, prima ancora
che come prodotto tecnico, sarebbe stata inconcepibile come esercizio intellet-
tuale.” Rimbocchiamoci le maniche, quindi, sempre pronti, col dito sul pulsante
di scatto…!
La redazione

gennaio 2016 | fotografare 3


SOMMARIO

Gennaio 2016 fotografare


MENSILE DI FOTOGRAFIA
TECNICA E CULTURA
ANNO 2 N° 1
GENNAIO 2016

Rubriche Cultura

3 Editoriale
L’occhio, il cuore e la mente 32 Mostre
Le migliori esposizioni
di gennaio

6 Lettere
Rispondiamo alle vostre domande 36 Foto svelata
Table Mountain
Alan Dyer

9 Http:
Curiosità dal web
58 Portfolio
Come era rosso il mio lago
10 News
Ultime novità riguardanti
di Massimiliano Serci
fotocamere e accessori
84 Libri
I grandi fotografi non italiani
18 Esordiente
Francesco Leggio
di Fabrizio Armati

86
di Fabrizio Armati Fotografia di interni

24 Voi autori
Le vostre immagini
Tra Picca Picca e Torre
Spaccata
di Fabrizio Armati

34 90

66 86
Eventi e notiziario Mobile Photography
Le novità di questo mese Picwant

18
di Fabrizio Armati

98 Scatto Finale
Jacopo Costantini
94 Monochrome
La fotografia che deve
essere in bianco e nero
di Fabrizio Armati

4 fotografare | gennaio 2016


SOMMARIO

Tecnica Test e Accessori

20 Backstage professionale
Pietro Piacenti:
Passione foto-grafica
di Fabrizio Armati 38 Test Mirrorless
Leica SL

28
di Matteo Virili
Alta fotografia

44
L’ingranditore digitale
di Francesco Lerteri Test Bridge

62 ABC Fotografia digitale


Canon Power-
La luce invernale shot G3 X
di Matteo Virili di Matteo Virili

66 Tecnica
L’istogramma
di Gianluca Laurentini 50 Test Obiettivo
Panasonic Leica
42.5mm F1.2
72 Fotografia di bambini
Elmina nel paese delle meraviglie
di Matteo Virili

54
di Elmina Gigli
Test Flash

76 Fujifilm EF-X20

6
Intervista
Monica Silva: di Matteo Virili

72
Una luce diversa
56 Tecnologie

80 Fotografia aerea Post Focus Panasonic


di Matteo Virili
Il mondo visto dal cielo

96
di Fabrizio Armati Gadgets
Una selezione degli ultimi accessori
di tendenza

20 gennaio 2016 | fotografare 5


LETTERE

Perché il cielo
è azzurro?
Cara Redazione di “fotografare”,
sono un vostro giovane lettore (ho tredici
anni). Guardando le foto che scatto, tante
volte mi sono chiesto perché il cielo è azzur-
ro. Mio padre ha cercato di spiegarmelo,
ma non ci ho capito niente.
Me lo spiegate voi, per favore.

Mirko Pasotti
Perugio

Caro Mirko, ti ringraziamo per- particelle che abbiano dimen- traversa l’atmosfera viene diffu- attraversano un grande spesso-
ché ci fornisci l’occasione di par- sioni più piccole della sua lun- sa lateralmente dalle molecole re di atmosfera e soprattutto gli
lare di un argomento, tra l’altro ghezza d’onda, l’intensità della dell’aria e la componente azzur- strati vicini al suolo, più densi e
di grande importanza in foto- luce diffusa è proporzionale alla ra è diffusa in modo più efficace, con un maggior numero di par-
grafia, che tutti fanno finta di quarta potenza della frequenza quindi è più intensa. ticelle in sospensione: poiché
conoscere, invece... Allora, cer- della luce stessa, come dimo- Se non ci fosse l’atmosfera il cie- l’arrossamento profondo del
chiamo di riassumere: un raggio strò Lord Rayleigh alla fine del lo di giorno apparirebbe nero, Sole e alcuni tramonti davvero
di luce non è visibile finché non XIX secolo. come è quando viene visto, per spettacolari visti dalla città rive-
colpisce il nostro occhio; se non Così se inviamo della luce bian- esempio, dalla superficie lunare. lano proprio il grado di inquina-
è diretto verso di noi ci accorgia- ca su particelle abbastanza pic- La diffusione può essere provo- mento dell’aria!
mo della sua presenza solo se cole, la componente blu, che cata anche da particelle solide
interagisce in qualche modo con ha la frequenza più alta, viene di dimensioni maggiori della
la materia, per esempio se cade diffusa maggiormente della lunghezza d’onda della luce.
su una superficie o attraversa un componente rossa, che ha la Questo tipo di diffusione è sta-
vapore: pensa alla luce dei fari frequenza più bassa. to studiato da Gustav Mie nel
di un’automobile in presenza di Poiché il rapporto fra le due 1908. Anche in questo caso il
nebbia o alla luce di una torcia frequenza è di circa 1,8, la com- processo di diffusione sottrae la
elettrica che attraversa il fumo ponente blu diffusa è circa dieci componente azzurra dal raggio
di una sigaretta. volte (corrispondente a 1,8 ele- di luce lasciando una preponde-
La diffusione fa sì che parte del- vato alla quarta) più intensa del- ranza di rosso. > Sopra
Il cielo appare azzurro perché la
la luce venga deviata a lato del la componente rossa. Questo è il motivo per cui il Sole componente blu della luce solare
percorso di un raggio di luce e si Il cielo, quindi, caro giovane let- e la Luna appaiono più rossi viene diffusa dall’atmosfera più
diriga verso i nostri occhi. tore Mirko, ci appare azzurro quando sono più vicini all’oriz- efficacemente delle altre.
Quando la luce viene diffusa da perché la luce del Sole che at- zonte, quando i loro raggi di luce

6 Contenuti extra a
Per vedere le foto in alta risoluzione scattate con i prodotti
testati su questo numero vai a questo link
o fotografa il QR code con il tuo smartphone
www.flickr.com/photos/fotografaresrl/sets/

6 fotografare | gennaio 2016


LETTERE

Flash, prima e
seconda tendina
Gentile redazione, sono un vostro vecchio
lettore (dei tempi… eroici dell’analogico e della
pellicola), passato come un po’ tutti, ormai, al
digitale. Da tempo mi domando: ma in foto-
grafia digitale la sincronizzazione del lampeg-
giatore elettronico con i tempi di scatto (noi le
chiamavamo “velocità di otturazione”!) ha an-
cora la sua importanza e può essere applicata
creativamente come facevamo con la pellicola?
Questo soprattutto con riferimento alla sincro-
nizzazione sulla prima o sulla seconda tendina.
Grazie sentitamente se mi risolvete il dubbio…

Raffaele Modiano
Lecce


Rispondiamo a Raffaele che sì, una definita, frutto dell’espo- sibilità di ottenere l’emissione di
il rapporto tra otturazione e sizione al tempo, brevissimo, un lampo un istante prima della
lampeggiatore è rimasto natu- del lampo elettronico, ed una chiusura dell’otturatore, anziché
ralmente invariato. Solo si sono seconda immagine, mossa per all’inizio dell’esposizione che è
modificate le modalità possibili
di impostazione, e che anzi que-
effetto dell’esposizione alla luce
ambiente.
per la luce ambiente.
Con soggetti in movimento que-
Riprendendo
ste si sono moltiplicate, permet- Questa seconda immagine si sta tecnica produce un effetto
mosso che può essere valorizza-
ad esempio un
tendo la lettura sullo schermo manifesta come una scia lumi-
live view o sul display, come pure nosa visibile davanti o dietro al to a fini creativi, anche se il lungo soggetto in mo-
tempo di scatto consiglia l’abbi-
spesso nel mirino dell’apparec-
chio fotografico digitale.
soggetto, rispetto alla direzione
del movimento, a seconda che namento con la funzione “shake vimento si può
Il tema è in realtà molto vasto.
Cercheremo di chiarirti alcuni
l’emissione del lampo sia stata
sincronizzata, rispettivamente
reduction” oppure con l’uso di
un treppiede. utilizzare il
aspetti fondamentali della fac-
cenda… La sincronizzazione del
sulla prima tendina o sulla se-
conda tendina dell’otturatore.
Ci rendiamo conto, comunque
che il tema è molto vasto, e non
lampeggiatore
flash con i tempi di scatto non Con questa tecnica è necessario può essere trattato adeguata-
mente in questa sede.
con la priorità
è un fatto tanto teorico, ma è impostare tempi di scatto piutto-
piuttosto un tema strettamente sto lunghi (1/60sec o superiori), Passiamo quindi la “patata bol- dei tempi di
lente” al nostro esperto di tecni-
collegato con alcune particolari
modalità di realizzazione dell’im-
con soggetti ad una distanza non
superiore ai tre metri. ca fotografica Gianluca Lauren- scatto per con-
magine.
Riprendendo ad esempio un
La sincronizzazione del lampeg-
giatore sui tempi lenti è inoltre
tini, che studierà un prossimo,
esauriente articolo per sviscera- trollare l’effet-
soggetto in movimento si può anche adatta a riprendere un re l’argomento… fino all’osso! to del mosso,
utilizzare il lampeggiatore con la soggetto in controluce. Con la
priorità dei tempi di scatto per sincronizzazione del flash sulla congelando il
controllare l’effetto del mosso, prima tendina, il soggetto in mo-
congelando il movimento. vimento viene “congelato” dal movimento.
Un’elevata velocità di sincroniz- lampo nella sua posizione inizia-
zazione del flash con l’otturatore le, lasciando davanti a sé la scia
della fotocamera contribuisce dovuta al movimento: un effetto
inoltre all’eliminazione dell’”ef- innaturale.
fetto fantasma”: un’immagine Se il lampo è invece sincronizzato
supplementare che si genera sulla seconda tendina, il soggetto
impostando un tempo di sin- in movimento rivela questa scia
cronizzazione lungo (al punto da dietro di sé e l’immagine acqui- > In alto a destra
registrare anche la luce dell’am- sta un effetto di movimento più Agendo sulla sincroniz-
biente). naturale. zazione tra luce-lampo e
Sul fotogramma si impressiona- La sincronizzazione del flash velocità di otturazione, è
possibile ottenere diversi
no due immagini sovrapposte: sulla seconda tendina dà la pos- effetti di mosso creativo

gennaio 2016 | fotografare 7


LETTERE

I segreti della
fibra ottica
Cara “fotografare”, siamo sempre più circondati
da questa famosa fibra ottica. Ho infatti appena
stipulato un contratto con un gestore di rete che
mi ha attaccato ben 50 Megabyte… Il computer
lavora da dio, molto veloce e soprattutto carica
e gestisce le immagini fotografiche meglio e
più rapidamente. Ma che cos’è e come funziona
la fibra? Ve lo chiedo anche a nome di un folto
gruppo di amici, tutti appassionati lettori della
vostra bella rivista. A proposito: complimenti
per la nuova grafica e la bellezza delle immagini
negli ultimi numeri.

Alfio Ruffini
Castiglioncello (LI)

Affrontiamo, dietro consiglio che il problema è risolto perché dispositivo converte il segnale vuole trasmettere: ad esempio,
del nostro lettore di ascenden- esse permettono di incanalare elettrico che deve essere tra- l’intensità di un suono.
za labronica, molto volentieri un la luce, così come i fili elettrici smesso in variazioni di intensità Un ulteriore, e non di poco con-
argomento senz’altro di gran- incanalano la corrente. Inoltre di una luce generalmente ros- to, vantaggio della trasmissione
dissima attualità e di grande possono percorrere percorsi sa o infrarossa (per esempio a effettuata tramite fibre ottiche
interesse per il fotografo data curvi. Sono ormai considerate 1300 o 1550 nanometri) emes- rispetto alla trasmissione di se-
la diffusione a macchia d’olio ed utilizzate come veicolo pri- sa da un laser a semiconduttore. gnali elettrici sta nel fatto che la
sia della condivisione delle foto, vilegiato per le comunicazioni La luce percorre la fibra e giunge luce non è disturbata da feno-
sia dell’uso del computer per il e stanno rapidamente soppian- all’altro capo dove un dispositi- meni elettromagnetici, quali le
fotoritocco, l’archiviazione ed in tando le trasmissioni via radio e vo ricevitore trasforma la luce in scariche elettriche, la presenza
genere il trattamento delle pro- via cavo. arrivo in un segnale elettrico in di cavi ad alta tensione, i fulmini.
prie immagini. Ma come sono fatte? Le fibre uscita. Diversamente da quanto Inoltre è relativamente facile
Dobbiamo tornare indietro di ottiche sono costituite di vetro o accade con le trasmissioni via intercettare una comunicazione
ben 135 anni! E’ nel 1880 in- plastica molto trasparente, con cavo, le fibre ottiche possono o una trasmissione di dati via
fatti che Graham Bell (ricordato un diametro normalmente com- trasportare una grande quan- cavo, mentre è molto difficile
insieme ad Antonio Meucci per preso fra 0,125 e 0,5mm. Han- tità di informazioni su lunghe farlo se avvengono attraverso
l’invenzione del telefono e le no due strati: un nucleo interno distanze senza perdite significa- fibre ottiche, perché bisogna in-
polemiche che caratterizzarono lungo il quale passa la luce e un tive di segnale. tervenire fisicamente sulla fibra,
l’avvio di quell’invenzione desti- rivestimento esterno che serve Dopo un chilometro il segnale tagliandola e introducendo un
nata a cambiare radicalmente la a confinare la luce nel nucleo. ha un’intensità pari al 90-95% di dispositivo che dirotti parte del
vita dell’uomo civilizzato) inven- Un raggio di luce, quando passa quella di partenza. Costruendo i segnale, cosicché è più facile ac-
tò un dispositivo, il fotofono, per da un mezzo trasparente a un nuclei interni di diametro molto corgersi dell’intercettazione.
trasferire la voce da un luogo ad altro con indice di rifrazione mi- piccolo, circa 9000 nanometri
un altro attraverso un raggio di nore, non solo devia la sua tra- (= 9 micron) e usando luce in-
luce. iettoria per rifrazione, ma può frarossa a 1300 nanometri, è
L’invenzione non era però mol- anche accadere che venga addi- possibile trasmettere senza di-
to pratica, perché un raggio rittura riflesso nel passaggio. spersione e su lunghe distanze
luminoso viene assorbito con La luce resta intrappolata nel anche i segnali digitali, costituiti
facilità da foschia, polveri, piog- nucleo interno di una fibra otti- cioè da sequenze di impulsi in
gia. Inoltre lo stesso raggio ha ca proprio perché viene riflessa codice binario , corrispondenti
la proprietà di viaggiare in linea dalla superficie di separazione a tanti 0 e 1 come avviene nei
retta, quindi il punto di partenza fra i due strati, che sono formati calcolatori elettronici.
e quello di arrivo devono esse- da sostanze con indice di rifra- L’altro tipo di segnale utilizzabi-
re in vista l’uno dell’altro e non zione leggermente diverso fra le è quello analogico, continuo
troppo lontani, altrimenti serve loro (quello del nucleo è circa nel tempo, in cui le variazioni
una sorgente di luce eccessiva- l’1% maggiore di quello del rive- dell’intensità luminosa rappre- > Sopra
mente potente. stimento). sentano (cioè sono analoghe a) Un momento della fabbricazione
Con la scoperta delle fibre otti- A un capo della fibra ottica, un caratteristiche di quello che si della fibra ottica.

8 fotografare | gennaio 2016


HTTP:

Tutto senza Photoshop


www.tinyurl.com/p6kw99x
A ogni nuova edizione di importanti concorsi fo-
tografici si ripropone la solita questione trita e
ritrita delle immagini “photoshoppate”.
Il magazine online The Inspiration ha pubblica-
to una galleria di immagini per ricordarci che
al mondo esistono luoghi o momenti che non
hanno alcun bisogno di venire esaltati in po-
stproduzione per lasciarci a bocca aperta.

Sony World Photo-


graphy Awards
www.tinyurl.com/pfh543w
Nel corso di questo mese di Gennaio 2016 sa-
ranno scelti i vincitori dell’ormai celebre con-
corso fotografico Sony World Photography
Awards, giunto alla sua ottava edizione.
La rivista The Atlantic propone sul suo sito
una selezione degli scatti già inviati.
I migliori fotografi saranno premiati con premi
in denaro fino a 30 mila dollari (27 mila euro).
foto di:© Julian Ghahreman-Rad, Austria

I cervi di Richmond Park Il Richmond Park a Londra è noto per ospitare un gran numero di
specie animali come il cervo nobile. Appassionato di fauna selvatica,
www.samcoppard.com/galleries/mammals/deer il fotografo Sam Coppard è andato lì per fotografarli.
Tra le sue fotografie, quelle più affascinanti sono quelle scattate in
controluce, che lasciano apparire solo le sagome aggraziate dell’ani-
male, avvolto nella nebbia.

gennaio 2016 | fotografare 9


NEWS

Una Leica Phase One compra Mamiya


Alla fine l’azienda danese conquista un pezzo
più silenziosa di Giappone www.phaseone.com
Leica M Typ 262 ha un Il produttore danese di dorsi digitali per Rischia di sparire quindi un marchio storico,
otturatore più silenzioso medio formato ha avuto per molti anni una
stretta relazione con il produttore giapponese
perché sembra che Phase One cesserà l’u-
tilizzo del marchio Mamiya in tutti i paesi in
www.it.leica-camera.com di fotocamere medio formato modulari Ma- cui opera. Di Mamiya, oltre a tutto il sapere
miya. Nel 2009 fece il primo passo acquistan- tecnico, che è stato semplicemente trasferito
do il 45% della compagnia e ottenendone di nelle mani di un’altra azienda, rimarrà senza
fatto il controllo. dubbio l’innesto Mamiya 645.
Nel 2012 fuse i marchi Mamiya e Leaf (una
sussidiaria che si occupava sempre di dorsi
digitali) fondando la Mamiya Leaf. Nella fase
di “avvicinamento” Phase One si era limitata
ad offrire in alcuni mercati le fotocamere e gli
obiettivi Mamiya rimarchiati Phase One. Po-
chi mesi fa infine c’è stato il lancio della Phase
One XF, una medio formato modulare tutta
di Phase One. Infine all’inizio di Dicembre ha
completato l’acquisizione di Mamiya Leaf, rile-
La serie Leica M digitale si arricchisce di vando anche la fabbrica di Saku, facendone la
un nuovo modello, la Leica M Typ 262, che sua sede giapponese.
si candida a sostituire la Leica M-E, finora
la fotocamera d’ingresso nel mondo delle
digitali a telemetro.

I sensori Toshiba ora sono di Sony


Si tratta sostanzialmente di una Leica M
Typ 240 (l’attuale modello principale) spo-
gliata di alcune sue funzioni considerate
non essenziali, come ad esempio il live
view, i contatti per il mirino elettronico e
Completato l’acquisto. Chi “combatterà” Sony
la registrazione video.
Il pulsante che serviva ad avviare la ripre-
adesso? Forse Samsung. www.sony.com
sa in live view difatti è stato sostituito con Giusto nell’editoriale dello scorso numero sti casi, qualche testa potrebbe anche saltare.
un tasto rapido per il bilanciamento del parlavamo dell’intenzione di Sony di acquista- L’accordo tra Sony e Toshiba va a incidere su
bianco. La calotta superiore inoltre non è re la divisione sensori di Toshiba. La faccenda quei produttori di fotocamere che in passato
di ottone, come sulle altre M, ma di allu- ha sollevato non poche questioni vista la già si sono affidati a sensori Sony o Toshiba, come
minio, cosa che ha permesso di far scen- importante quota di mercato di Sony in que- Nikon (che li ha usati entrambi) o Fujifilm (più
dere il peso di 80 grammi. sto campo (circa il 40%) che in questo modo legata a Toshiba) e molti altri. Solo Canon e
Non solo rinunce però: il sensore è lo sarebbe destinata a crescere. Samsung producono in proprio i sensori per
stesso CMOS 24x36mm da 24 Megapixel Sony ha chiuso l’affare con Toshiba per la bel- le proprie fotocamere con sensori APS-C o più
della Typ 240 ed è stato introdotto un lezza di 19 miliardi di yen, cioè circa 142 mi- grandi.
nuovo otturatore che farà gola anche a chi lioni di euro. Toshiba ha affermato che come Al momento in cui scriviamo circolano specu-
possiede i modelli più costosi. L’otturatore parte della transazione cederà le strutture e lazioni su un abbandono del settore fotoca-
della M Typ 262 promette infatti di essere le attrezzature della sua fabbrica di Oita, in mere da parte di Samsung e di una possibile
molto più silenzioso di quello dei modelli Giappone, a Sony Semiconductor. A ben 1100 partnership strategica all’orizzonte con Nikon,
precedenti. Il prezzo è di 5500 euro solo lavoratori della società saranno offerte nuove Ricoh e Fujifilm per la fornitura di sensori, in
corpo, contro i 6380 della posizioni in Sony dopo la fusione, che si chiu- modo da contrastare il predominio di Sony.
M Typ 240. derà definitivamente entro la fine del primo Continueremo a seguire la faccenda e a te-
trimestre 2016, e come spesso accade in que- nervi informati sugli sviluppi.

Nikon al lavoro sulla D5


Non è molto lontano il modello che sostituirà
la D4s. Nikon conferma. www.nikon.com
Nikon ha annunciato che la sua prossima reflex che sappiamo, ma nei primi giorni di Gennaio al
digitale ammiraglia (la Nikon D5) è in fase di pro- Consumer Electronic Show (CES) di Las Vegas se
gettazione. Già la Nikon D4s era una macchina ot- si dovrebbero avere maggiori dettagli, che non
timamente realizzata, cosa potrà dunque aggiun- mancheremo di commentare con voi. Non c’è solo
gere la D5? Si dice che ci sarà un nuovo sensore, la D5 all’orizzonte: Nikon ha fatto sapere che sta
ma anche un autofocus rinnovato, ma non ci sono lavorando anche al nuovo flash Nikon Speedlight
ancora conferme ufficiali in tal senso. Probabile SB-5000 (che andrà a collocarsi su un gradino su-
anche che verrà data una spinta maggiore al com- periore rispetto all’attuale SB910) e al trasmettito-
parto video, offrendo forse la risoluzione 4K. Al re wireless Nikon WT-6. Nella foto l’attuale top di
momento in cui scriviamo questo è tutto quello gamma Nikon D4s.

10 fotografare | gennaio 2016


NEWS

Vallerret Photography Gloves È già l’ora dei


I guanti invernali da fotografo sono una realtà video 8K?
grazie al crowdfounding Panasonic vuole farsi
www.photographygloves.com trovare pronta con i suoi
Vallerret è una
piccola società
scendo a trovare dei guanti da neve che
gli permettessero anche di usare agevol-
sensori
fondata nel mente la fotocamera, se li sono progettati www.asia.nikkei.com
2014 da due da soli: sono dei normali guanti con un
fotografi inver- apertura richiudibile in corrispondenza
nali norvege- del pollice e dell’indice.
si: Stine Lyng Anche loro, come i ragazzi dell’esposime-
Jørgensen e tro Lumu, hanno messo il progetto su Ki-
Carl Van Den ckstarter per raccogliere fondi. Il progetto
Boom. Ama- è stato finanziato con successo.
no esplorare Peccato solo che tra produzione e spedi-
le montagne zione sarà già passato l’inverno per quan-
innevate con lo snowboard, dalla Norve- do i piccoli investitori riceveranno i tanto
gia all’Alaska, passando per la Lapponia agognati guanti.
svedese. Dicono nel loro sito internet:
“Quando si ama lo snowboard tanto
quanto si ama la fotografia, si sa quanto
soffrano le mani per il freddo!”. Non riu-
Stando a un report della rivista d’economia Nikkei
Asian Review, Panasonic starebbe ridando nuova
linfa vitale al suo ramo sensori, con ingenti investi-
menti nel ramo ricerca e sviluppo, che ammonte-
Pentax: medio formato rebbero, sempre secondo la fonte, a 10 miliardi di
yen, cioè circa 74 milioni di euro.

nell’infrarosso
Nel 2011 Panasonic aveva frenato i suoi inve-
stimenti nel ramo dei sensori, ma una più alta
percentuale di profitti negli ultimi anni e la spinta
Una speciale versione della 645Z priva dovuta alla concorrenza, ha fatto sì che Panasonic
si buttasse di nuovo a capofitto nella progettazio-
di filtro IR www.ricoh-imaging.it ne di sensori di nuova generazione. L’obiettivo è
quello di giungere presto alla messa in commercio
di sensori in grado di girare filmati in risoluzione
8K, e questo obiettivo sembra che possa essere
raggiunto già nel 2018.
Saranno rivolti sia al mercato consumer che a
quello professionale e le applicazioni andranno
dalla fotografia alla cinematografia, al nascente
settore dei sensori per automobili con pilota auto-
matico e a sofisticati sistemi di videosorveglianza.
Dunque un altro standard video sarebbe alle
porte quando il formato 4K ancora stenta a diffon-
dersi e quando a dirla tutta non è ancora capillare
nemmeno la diffusione dei televisori Full HD.
Panasonic tuttavia non sembra pensare all’8K
solo per le sue applicazioni cinematografiche e
televisive, ma anche fotografiche. Già un singolo
fotogramma 4K ha una risoluzione di circa 8
Megapixel, risoluzione che permette già oggi di
estrarre dei fotogrammi da un filmato e di farne
Ricoh ha prodotto alcuni esemplari di stampe di discrete dimensioni. Panasonic non ha
una speciale versione della sua reflex me- caso ha dotato i suoi ultimi modelli di fotoca-
dio formato Pentax 645Z, privi del filtro IR mere della modalità 4K Photo, che registra delle
sul sensore, che serve per schermare la ché sequenze video 4K prive di audio da cui trarre con
radiazione infrarossa. Il modello si chiama nello facilità la fotografia dell’istante che ci interessa.
Pentax 645Z IR e non è solo un’edizione studio pre- Con il formato 8K la risoluzione del singolo foto-
limitata nel numero di esemplari, ma li- liminare per i restauri delle opere d’arte. gramma arriverà a 33 Megapixel.
mitata anche nella circolazione. Se poi si può fotografare nell’infrarosso A quel punto la linea di confine tra fotografia
È infatti impossibile comprarla poiché Ri- con la qualità medio formato e con la e video diventerà davvero invisibile e forse ci
coh ha deciso di metterla a disposizione convenienza del sistema Pentax (sicu- abitueremo a fare “click” seduti comodamente in
solo a noleggio, per gli enti e i professio- ramente più accessibile di quelli Hassel- poltrona, a cose fatte. Anche Sony e Canon stanno
nisti che ne hanno bisogno. Fotocamere blad, Phase One e Leica), tanto meglio. per certo lavorando a tecnologie simili. Siamo
a infrarossi tornano infatti molto utili nei proprio curiosi di vedere come andrà a finire.
settori medico, scientifico e forense, non-

gennaio 2016 | fotografare 11


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NEWS

Nuovo Photoshop
CC e Lighroom
mobile gratuito
Adobe aggiorna Photoshop
CC e dà un’opzione gratuita
per l’app Lightroom Mobile
www.adobe.com
Adobe torna ad aggiornare Photoshop CC. vera interfaccia touch opzionale, come già Photoshop Lightroom versione 2.0 per iPad
L’aggiornamento Novembre 2015 (cioè il ter- successo per il programma di grafica vettoria- e versione 1.4 per Android, sono ora utilizza-
zo rilasciato nel 2015) non va solo a aggiunge- le Adobe Illustrator. bili gratuitamente, senza una sottoscrizione
re nuove funzioni, ma porta anche una nuova Tra le nuove funzioni la possibilità di perso- all’abbonamento Adobe CC, anche dopo il
interfaccia dal design più piatto e una scher- nalizzare la barra degli strumenti (era ora), periodo di prova di 30 giorni.
mata iniziale dalla quale accedere con facilità l’importazione diretta dei file formato SVG, L’unica limitazione consisterà nell’impossibili-
a modelli e file recenti. miglioramenti alle palette degli strumenti e tà di sincronizzare i propri progetti con il pro-
Inizia inoltre ad esserci un’opzione per la il supporto al programma di grafica 3D Abo- gramma desktop per Windows e Machintosh,
spaziatura degli elementi dell’interfaccia per be Fuse CC, per sincronizzare dei modelli 3D obbligando a completare il lavoro sul disposi-
l’uso con tablet Windows, che nei futuri ag- con Photoshop, dove procedere alla loro tex- tivo mobile.
giornamenti potrebbe trasformarsi in una turizzazione. L’altra notizia è che l’app Adobe

Reuters odia i Asus Zenfone Zoom


La fotocamera del nuovo smartphone Asus ha
file RAW uno zoom ottico 3x www.asus.com
La nota agenzia di Gli smartphone con
stampa non accetta più fotocamera dotata di
zoom ottico non hanno
JPEG esportati dai RAW mai preso piede in ma-
niera massiccia, forse a
www.it.reuters.com causa dello spessore ec-
cessivo del modulo foto-
camera e del telefono in
genere. Qualcuno ricorderà il
nostro test del Samsung Galaxy K
Zoom con il suo esagerato zoom 10x e uno Samsung, ma Asus, con lo Zenfone Zoom.
spessore di quasi 2 centimetri (un po’ trop- Intravisto già l’anno scorso ma ufficializza-
Con una email inviata ai vari fotografi free- po per uno smartphone). Avevamo espres- to solo ora, lo Zenfone ha uno zoom ottico
lance che vi collaborano, l’agenzia di stampa so in quell’occasione il desiderio di vedere 3x con lenti Hoya e per ridurre lo spesso-
Reuters ha comunicato che non accetterà uno smartphone re e far sì allo stesso tempo che l’obiettivo
più nelle sue banche dati file JPEG prove- con una fotoca- non fuoriesca dal corpo macchina durante
nienti dall’esportazione di un file RAW, ma mera dallo zoom la zoomata, utilizza uno schema ottico pe-
solo file JPEG nativi della fotocamera. meno esteso, riscopico, come quello delle compatte su-
In una nota l’agenzia precisa che la scelta così che si riu- bacquee. Qui un’immagine che ne mostra il
è determinata da motivazioni etiche, per scisse a conte- funzionamento. Ha anche specifiche di tut-
evitare che alcuni fotografi esagerino con nere lo spessore. to rispetto, come un processore Intel Atom
la post-produzione, spettacolarizzando Ad accontentarci a 64 bit da 2.5 GHz e una RAM da ben 4
alcune notizie. A pensarci bene anche però non è stata gigabyte. Per il momento è in vendita solo
con la pellicola è sempre stato così: mol- a Taiwan per 500 dollari, ma presto
te agenzie stampa pretendevano l’invio arriverà nel resto del mondo.
di diapositive e non di negativi, perché
questi ultimi possono essere manipolati
maggiormente in fase di stampa.
Quello che Reuters forse finge di non sa-
pere però è che molte moderne fotoca-
mere digitali permettono di sviluppare i
file RAW direttamente in macchina, senza
l’uso del computer. Come capiranno chi
bara? gennaio 2016 | fotografare 13
ProTactic AW
Lo zaino definitivo
nital
Lowepro ProTactic 450 AW e 350 AW Nulla è lasciato al caso per quanto riguarda il comfort.
La tecnologia ActivZone System di Lowepro offre infatti
Fra le nuove linee di prodotto che ampliano la collezione un sostegno mirato alle scapole, alla zona lombare e alla
2014-2015 di Lowepro, azienda americana leader nella vita, per la massima comodità in movimento. Una cintura,
produzione di borse, zaini e accessori per il trasporto di anch’essa rimovibile - imbottita e traspirante – ne rende più
apparecchiature fotografiche, vi è la ProTactic AW, realizzata agevoli gli spostamenti.
con materiali innovativi e di prima qualità, per soddisfare
le esigenze di professionisti e appassionati di ogni genere
fotografico. I due modelli della nuova serie sono dedicati ai
fotogiornalisti in particolare, ai documentaristi e ai fotografi
urbani: grazie a un insieme di sistemi brevettati e ad
accessori modulari, assicurano praticità immediata e velocità
operativa. Gli zaini sono per esempio dotati di quattro punti
di accesso. II ProTactic 350 AW (30,8x23x43 cm per 2 kg) e il
ProTactic 450 AW (34,8x27x48,8 cm per 2,6 kg), permettono
di trasportare in tutta sicurezza più corpi macchina (da uno
a due per entrambi) con un obiettivo innestato del tipo 24-
70mm per il primo, 70-200mm per il secondo. In più possono
contenere fino a otto elementi fra ottiche aggiuntive e flash, per il
450 AW, fino a sei elementi, sempre fra obiettivi e flash, per il
350 AW. Tutti e due gli zaini soddisfano le esigenze di post-
produzione che un numero sempre maggiore di fotografi
professionisti avverte direttamente sul campo: il vano
posteriore è infatti dedicato al trasporto di un notebook da
15 e 13 pollici, o di un generoso tablet. Entrambi includono
un astuccio, un supporto per cavalletto ed una custodia per
una bottiglietta da applicare e rimuovere ai comodi passanti
SlipLock presenti su gran parte della superficie esterna
dello zaino.

nital.it/lowepro Informazione Pubblicitaria

14 fotografare | gennaio 2016


NEWS

Flickr “in fuga dalla realtà” HandeVision:


Ecco l’app per guardare panoramiche a 360°
con i visori per la realtà virtuale nuove ottiche
www.flickr.com per mirrorless
full frame
Molte nuove ottiche fis-
se, tutte con luminosità
massima f/2.4
www.handevision.de

Pochi mesi fa vi segnalavamo che il popo- aprire quelle che ci interessano. Una volta
lare social network fotografico Flickr stava aperta una panoramica a 360°, per vederla
lavorando su un’applicazione con una spe- nella sua interezza basterà guardarsi intor-
ciale interfaccia per visionare immagini pa- no muovendosi con la testa, come si fareb-
noramiche a 360° tramite dei visori per la be davanti a un’immagine reale.
realtà virtuale. Il visore Samsung Galaxy VR, realizzato
Quell’app è adesso arrivata. In questa prima in collaborazione con Oculus, usa come
fase l’app è compatibile solo con il visore schermo uno smartphone, che va inserito
Samsung Gear VR. all’interno. Il costo del visore è di 99 euro.
Indossando il visore si viene proiettati in Gli smartphone compatibili sono il Samsung
una interfaccia a 360 gradi dalla quale è Note 5, Galaxy S6 Edge+, Galaxy S6 and Ga-
possibile sfogliare le foto panoramiche e laxy S6 Edge.

HandeVision è un’azienda nata recentemen-


Luna è la più piccola videoca- te da una collaborazione tra la tedesca IB/E
Optics GmbH e la cinese Shanghai Transvision
Photographic Equipment Co. Ltd, che si è già
mera a 360° fatta conoscere con l’obiettivo con messa a
fuoco manuale per innesto Micro Quattro
Per scattare panoramiche 360° facilmente Terzi Ibelux 40mm f/0.85, che è al momento
il più luminoso mai prodotto per fotocamere
www.luna.camera mirrorless.
Nei primi mesi del 2016 arriveranno altre ot-
tiche a focale fissa, questa volta in grado di
coprire i sensori full frame (24x36mm) e che
andranno a formare la nuova linea “Iberit”
della casa: si tratta di un 35mm, un 50mm e
un 75mm, tutti con messa a fuoco solo ma-
nuale e ghiera dei diaframmi, con apertura
massima f/2.4. Avranno il barilotto in allumi-
nio e l’innesto in acciaio inossidabile.
Entro fine anno si aggiungeranno anche il
24mm e il 90mm, anch’essi f/2.4. Gli innesti
Rimaniamo in tema di panoramiche a 360° stente ai graffi. L’azienda “Memora Inc.” disponibili saranno il Leica M, il Sony E e il
parlando di “Luna”, ad oggi la più piccola che sta dietro a Luna è un nome nuovo e Fujifilm X.
foto-videocamera 360° al mondo. così ha deciso, come altri, di affidarsi a una Ancora non si sa se in futuro sarà supportato
È una sfera da appena 6 centimetri di dia- raccolta fondi online per finanziare il primo anche il Micro Quattro Terzi. In Italia sarà pos-
metro (grossomodo come una palla da bi- lotto di produzione. sibile acquistarli su Amazon, come già accade
liardo) e ha uno stabilizzatore d’immagine, La raccolta, avvenuta sul sito Indiegogo. per il 40mm f/0.85. In alternativa c’è un cana-
un innesto magnetico per la ricarica della com, è andata a buon fine, arrivando a rac- le di vendita diretta sul loro sito.
batteria interna e il Wi-Fi incorporato per cogliere il 106% della somma necessaria a I prezzi vanno dai 450 ai 650 euro a seconda
trasmettere in diretta le immagini a PC e ben 44 giorni dalla chiusura della campa- del modello.
dispositivi mobili. gna. I prezzi partono da 249 dollari.
È anche impermeabile e il vetro che pro- Il primo lotto sarà spedito intorno a Otto-
tegge gli obiettivi è certificato come resi- bre 2016.

gennaio 2016 | fotografare 15


La classifica del
Fotoconcorso Tema:
Piove!
//online

1 °
Piero Novello
Venezia
Dopo la pioggia

16 fotografare | gennaio 2016


2 ° Giovanni Salinardi | Trino (VC)
Piove! 3 ° Marino Abbatelli | Roma
Turisti imperterriti

4 ° Lauro Magris | Farra di Soligo (TV)


Acquoso 5 ° Greta Larosa | Genova (GE)
Fall

Partecipa ai prossimi fotoconcorsi online sul nostro sito www.fotografare.com il cui tema è:

> Minimalismo (Scadenza: 1 gennaio) > L’Italia in cucina (Scadenza: 1 febbraio)


Che si tratti di paesaggio, architettura, Mandateci scatti di cuochi, fiamme, ricette,
paesaggio o still life, meno elementi ma tutte rigorosamente italiane.
ci sono e meglio è!

www.fotografare.com/fotoconcorsi
gennaio 2016 | fotografare 17
L’ E S O R D I E N T E

Prove d’Autore Se sei un esordiente


Francesco Leggio della fotografia, proponiti a:
esordiente@fotografare.com
di Fabrizio Armati

> Quando è iniziata la tua passione per la fo- reo il soggetto in base all’impronta che voglio
tografia? dare alla foto. Francesco Leggio
Penso sia nata verso i 12-13 anni: mio fratel- > Ti piace sperimentare per conto tuo, o hai
lo aveva pochi mesi e ricordo che prendevo la dei modelli di riferimento? Classe 1991. Ha com-
macchina fotografica e passavo giornate intere Mi piace sperimentare, ma cercando ancora di pletato gli studi arti-
a immortalare qualsiasi cosa facesse. definire il mio stile, prendo spunto anche dai stici nella sua Sicilia,
Possiamo dire che è nata come strumento per grandi fotografi che si sono occupati di figura per poi trasferirsi a
cristallizzare in un ricordo momenti vissuti con umana e moda. Roma nel 2010.
la mia famiglia. I miei modelli di riferimento sono tanti, ma Fotografa per amore
> Qual è il genere fotografico che preferisci? quelli a cui guardo di più sono Peter Lindbergh della fotografia stes-
Crescendo ho continuato a interessarmi so- e Mariano Vivanco. sa; la Città Eterna,
prattutto ai soggetti umani, sviluppando l’inte- > Che corpo macchina e quali obiettivi utilizzi? amici, familiari, sco-
resse che dura tutt’ora per il ritratto. Attualmente utilizzo una Canon 1000D con nosciuti sono i suoi
Mi piace in particolare la figura femminile, che un’ottica 50 mm per i ritratti e un obiettivo soggetti. Intraprende un percorso all’Ac-
ben si sposa con l’altro mio interesse per la fo- base per tutto il resto. cademia di Belle Arti, ove allo studio della
tografia di moda. Di solito preferisco non usare luci artificiali e pittura affianca un perfezionamento della
> Quali sono gli elementi che, a tuo parere, lavorare in esterno con luce naturale. tecnica fotografica. Negli ultimi tempi met-
caratterizzano particolarmente il tuo modo di > Che sogni hai nel cassetto? te a frutto i suoi studi fotografando per un
vedere la fotografia? Visto che parliamo di sogni, ce ne sono tanti. progetto di fashion blog, intraprendendo
Come ho detto prima, per me è importante la Il più grande sarebbe un giorno quello di af- i primi passi verso il suo sogno maggiore:
figura umana, quindi cerco di metterla sem- fermarmi nel mondo della fotografia e magari operare come fotografo di moda.
pre in risalto, magari facendo un uso specifico lavorare con qualche grande fotografo o per
della luce creando contrasti o rendendo ete- qualche rivista di fama mondiale. francesco.leggio@hotmail.com

18 fotografare | gennaio 2016


FRANCESCO LEGGIO

gennaio 2016 | fotografare 19


B A C K S TA G E P R O F E S S I O N A L E

Passione
Pietro Piacenti ci mostra le
sue modelle e la sua maniera
particolare di riprenderle, con
una passione per la fotogra-

foto-grafica
fia, ma anche per la grafica
e la grafica computerizzata,
con qualche divagazione di
alto livello creativo nel campo
di Fabrizio Armati delle doppie esposizioni.

> Come ti sei avvicinato alla fotografia? la carriera lavorativa. La conoscenza delle leg- istantanee. Poi passai alle Sony Cyber-shot
Già durante il mio periodo accademico mi oc- gi, inoltre, è stata utile per trattare con clienti DSC-F707 per poi finire definitivamente a
cupavo di fotografia e comunicazione. “turbolenti”, mio malgrado. Canon.
Nonostante mi sia laureato con il massimo
dei voti in giurisprudenza (seguendo l’indiriz- > Qual è stato il tuo primo apparecchio fo- > In che modo hai appreso la tecnica? Hai
zo diplomatico) non ho mai avuto intenzione tografico? iniziato in analogico?
di esercitare, ma ho sempre rivolto il mio la- Io nasco con la pellicola. Incomincio a scat- Come hai potuto leggere ho incominciato
voro verso quelle che risultavano le mie più tare con le Zenca Bronica ETR, le Hasselblad, con l’analogico con numerosissime macchi-
grandi passioni: la grafica, la fotografia e i con mio padre che era appassionato incomin- ne. Il percorso di conoscenza è incominciato
computer. Già dalle superiori, le materie in ciai con Pentax e Nikon, quelle macchine dai sul campo per poi perfezionarsi tramite corsi
cui eccellevo risultavano quelle artistiche. formati più agevoli e più alla portata di tutti. di fotografia.
Il settore giuridico, comunque, è stato uno Con l’evolversi dei tempi e delle tecnologie È vero che la passione fa tanto ma le tecniche
strumento in più che mi ha permesso di de- ricordo che mi feci regalare una POLAROID e gli studi sono fondamentali per fare questo
streggiarmi meglio in tutta quella che è stata ONE STEP affascinato da quelle foto quasi mestiere

20 fotografare | gennaio 2016


PIETRO PIACENTI

Pietro Piacenti
Si è laureato in
Giurisprudenza
con il massimo
dei voti, ma la sua
vocazione è sempre
stata rivolta alla
grafica, al web e
alla fotografia. La
passione per il
contatto umano lo porta a collaborare
nella realizzazione di eventi per istituzioni
di diverso genere senza lasciare da parte il
mondo notturno dei locali.
Crea nel 2000 Philogos, una realtà che
oggi conta numerosi clienti con uno staff
variopinto che si evolve nel tempo. La
passione per il disegno, i video, il multi-
mediale lo inducono a studiare questo
affascinante mondo della comunicazione.
Philogos è creatura parto della sua mente
fervida e strumento della sua passione.
Spinto dall’amore per la fotografia realizza
il progetto Effetti Visivi, uno studio profes-
sionale che opera prevalentemente nel
panorama laziale e grazie alle varie colla-
borazioni è affiliato a diverse associazioni.

www.effettivisivi.com

gennaio 2016 | fotografare 21



B A C K S TA G E P R O F E S S I O N A L E

Io mi reputo un
professionista
e professionale
per il modo in cui
mi relaziono con
le modelle, i modelli
e con tutte quelle
persone che
desiderano essere
immortalate da me.
Sicuramente è
un ambito lavorativo
molto delicato
e nel quale bisogna
agire con regole
e soprattutto
con rispetto.

> Come hai scelto il genere di fotografia che postproducer e direi anche con un certo suc- mettere da parte per il mio bagaglio persona-
pratichi abitualmente? cesso. Quando altri fotografi chiedono che le. Poi ci sono persone con le quali il feeling
In primis per passione, poi perché è quello postproduca le loro foto posso solo sentirmi è stato particolarmente intenso, sempre pro-
che richiede il mercato. Oggi con il fatto che orgoglioso della stima che gli altri rivolgono a fessionale, con le quali lavorerei altre migliaia
vorrebbero fare tutte le modelle o fotomo- me e al mio lavoro. di volte...
delle si fanno prevalentemente book foto-
grafici. Io essendo specializzato in fashion e > I tuoi rapporti con le modelle? > Parlaci delle tue doppie esposizioni.
commerciale ho scelto questa strada in pri- Io mi reputo un professionista e professio- Bella domanda. Amo ciò che è tecnico e ciò
mis, ma ecco che lavoro anche su matrimoni nale per il modo in cui mi relaziono con le che è artistico e penso che nelle doppie espo-
ed altre branche della fotografia. modelle, i modelli e con tutte quelle persone sizioni si possano fondere le due cose con
che desiderano essere immortalate da me. ottimi risultati. Ho incominciato ad appas-
> Raccontaci la tua evoluzione professionale. Sicuramente è un ambito lavorativo molto sionarmi dopo averle viste alla trasmissione
La mia evoluzione professionale parte dalla delicato e nel quale bisogna agire con rego- televisiva True Detective. Una volta incomin-
grafica e dalle arti grafiche per sfociare sulla le e soprattutto con rispetto. Tutte le perso- ciato non riesco a fare a meno di realizzarne
fotografia ed unire le due professionalità in- ne con cui ho collaborato mi hanno colpito, di nuove. Spero anzi di riuscire a farne anche
sieme. Infatti oltre che fotografo sono anche perché da ognuna ho imparato qualcosa da una mostra personale in chissà quale galleria.

22 fotografare | gennaio 2016


PIETRO PIACENTI

Incrocio le dita. Per ora i lavori fatti sono stati


menzionati da vari siti americani che trattano
di arte.

> Il tuo lavoro fotografico più recente?


Il mio lavoro fotografico più recente è un re-
dazionale di moda insieme ad un team stu-
pendo che uscirà a breve su varie riviste di
settore.
> I tuoi progetti nell’immediato futuro?
Nell’immediato futuro mi aspetta Dubai. Ci
stiamo evolvendo, crescendo e con i numero-
si servizi che offriamo e grazie ad una impor-
tantissima joint venture con un’altra società
abbiamo deciso di esportare la nostra opera
e la nostra arte in quella parte di globo.

> Pensi che ci sia un avvenire per questa


professione?
Per la professione sicuramente: si evolve,
cresce si modifica. Penso che ci sia poco av-
venire per chi non si adegua all’evoluzione
dei tempi e delle tecnologie.

> Come utilizzi la rete e quanto ti serve ef-


fettivamente?
Sono un fervido sostenitore della rete e dei
social. Un ottimo strumento, se utilizzato
come tale, per il lavoro e la divulgazione della
propria pubblicità. I miei lavori e clienti pro-
vengono prevalentemente dai social dopo
che hanno visto i miei lavori.

gennaio 2016 | fotografare 23


VOI AUTORI

Danilo Mazzanti
Piani di Praglia (Ge)
Fotocamera
Nikon D750
Obiettivo
Nikkor 105 2/8 VR macro
Dati di scatto
f/5 - 1/80 sec - ISO160

24 fotografare | gennaio 2016


VOI AUTORI

Inviateci le vostre foto


Via email: voiautori@fotografare.com
Sul sito: www.fotografare.com/voi-autori
Sul gruppo Flickr: Fotografare Rivista

Alessandro
Guida
Rotterdam - Olanda
Fotocamera
Nikon D7000
Obiettivo
Nikon VR 18-200mm
f/3.5-5.6 G
Dati di scatto
f/9 - 1/160sec -200 ISO

Enrico Luzi
Roma
Fotocamera
Nikon D810
Obiettivo
Sigma 150 OS f/2.8
Dati di scatto
f/13 - 1/100sec - ISO 800

gennaio 2016 | fotografare 25


VOI AUTORI

Marco
Moschettoni
Montecosaro (MC)
Fotocamera
Nikon D80
Obiettivo
Sigma 18-50mm f2,8
Dati di scatto
f/9 - 1/320sec -100 ISO

Milena Masini
Santarcangelo di
Romagna (RN)
Fotocamera
Canon 6d
Obiettivo
Canon 24-105
Dati di scatto
f/5.6 - 1/80sec - 4000 ISO

26 fotografare | gennaio 2016


VOI AUTORI

Inviateci le vostre foto


Via email: voiautori@fotografare.com
Sul sito: www.fotografare.com/voi-autori
Sul gruppo Flickr: Fotografare Rivista

Maurizio Piazza
Caltagirone (CT)
Fotocamera
Nikon D5000
Obiettivo
Nikkor DX 18/55 mm
Dati di scatto
f/4,5 - 1/40 sec - 1000 ISO

Stefania Grasso
Vercelli
Fotocamera
Nikon D5100
Obiettivo
Nikon 18-55 mm
Dati di scatto
f/8 - 1/250 sec - 200 ISO

gennaio 2016 | fotografare 27


A LTA F O T O G R A F I A

L’ingranditore
digitale
L’ingranditore digitale proietta sulla carta sensibile un’immagine da uno
schermo LCD, in modo da produrre l’ingrandimento da un’immagine digi-
tale salvata in un file: un moderno strumento tecnologico per continuare a
stampare le foto come era nella tradizione.
di Francesco Lerteri

L’ ingranditore fotografico (in inglese en-


larger) è un dispositivo in grado di pro-
iettare un’immagine memorizzata in
formato analogico quando viene utilizzato
come supporto una pellicola negativa o una
scattato le foto il rullino deve essere svilup-
pato e fissato mediante i bagni chimici per
ottenere l’immagine in negativo (fotografia)
o positivo (diapositiva). L’ingranditore invece
permette di ingrandire e di proiettare la sce-
vo maggiore di una a bassa sensibilità
> dalla risoluzione delle ottiche sia della foto-
camera che dell’ingranditore
> dalla presenza di mosso in una qualunque
parte del sistema fotografico
diapositiva. Il primo ingranditore venne rea- na acquisita da una fotocamera per poterla > dalla distanza di osservazione della stampa.
lizzato nel 1857 da J.J. Woodward. fissare su un supporto permanente, tipica- Se prendiamo una stampa di formato 13x18
Se volessimo fare una sintesi dell’ingrandi- mente la carta fotografica. cm e la osserviamo ad una distanza di poche
tore potremmo affermare che esso è il di- La grandezza massima di un ingrandimento, decine di centimetri, ad esempio quando è
spositivo opposto alla fotocamera; questa che possiamo pensare indipendente dalla inserita in un album fotografico, avremo lo
permette di acquisire una scena luminosa e struttura dell’ingranditore, dipende: stesso effetto ottico di quando osserviamo
di fissarla su un supporto di memorizzazione. > dalla sensibilità della pellicola - una pellico- la stampa di un cartellone di 150x200 cm da
Nel caso di fotocamera analogica dopo aver la di alta sensibilità avrà una grana del negati- una distanza di sei metri.

28 fotografare | gennaio 2016


L’ I N G R A N D I T O R E D I G I T A L E

Schema a blocchi funzionali dell’ingranditore > Pagina sinistra al centro


La cartolina pubblicitaria che ricorda la
macchina fotografica solare da parte di J.J.
Woodward. (dalla raccolta Wilgus)

1 4 > A sinistra
Schema a blocchi funzionali dell’ingran-
ditore.
Nel caso analogico avremo:
1 - la sorgente luminosa
2 - filtri colore o i filtri per le carte fotografi-
che bianco e nero a gradazione variabile
2 5 3 - supporto per inserire la pellicola o la
diapositiva
Nel caso digitale avremo:
4 - la sorgente luminosa
5 - il filtro digitale (normalmente è interno al
PC e provvede alle correzioni dei parametri
3 della scena acquisita / inoltre rende l’immagi-
6 ne in negativo)
6 - sistema di proiezione dell’immagine (un
LCD trasparente o un tubo catodico)
per tutti e due i sistemi considerati:
7 - il gruppo ottico
8 - il sistema per la messa a fuoco
9 - il piano di lavoro su cui posizionare la
carta fotosensibile
7 > In basso
Schema dell’ingranditore: la lampadina
fornisce la necessaria energia che attra-
versa prima la pellicola, riproducendone
8 l’immagine.
Successivamente attraversa il gruppo ottico
che le permette di essere focalizzata sul
piano di lavoro dove viene impressionata
la carta.

9
L’ingranditore professionale, che deve essere
usato esclusivamente in camera oscura (un
locale buio dove si possono utilizzare solo
la luce rossa mentre si sviluppa in bianco e
nero), permette di impressionare la carta fo-
tografica, che in modo analogo alla pellicola,
deve passare attraverso i bagni chimici di svi-
luppo e di fissaggio per ottenere la fotogra-
fica.
Analizziamo un possibile schema a blocchi fun-
zionali per l’ingranditore:
Il primo blocco che troveremo è la sorgente
luminosa. Normalmente viene utilizzata una
lampada ad incandescenza di adeguata po-
tenza. Questo blocco deve fornire un’illumina-
zione uniforme per non avere ombre o zone
anomale sulla carta da impressionare.
Il secondo blocco è un supporto dove inserire
i filtri per la luce.
Questi possono essere quelli per la stampa
a colori o quelli che permettono di scegliere
la gradazione per le carte in bianco e nero a
contrasto variabile. Un filtro, posizionato nella
parte terminale, che viene sempre utilizzato è
quello rosso mobile; quando è inserito si può
mettere la carta fotografica sul piano di lavoro
per scegliere sia l’ingrandimento che la messa
a fuoco senza impressionarla (la carta fotogra-
fica in bianco e nero non è sensibile alla luce
rossa del filtro).
Terminate queste operazioni il filtro viene spo-
stato per impressionare la carta.
Il terzo blocco è un secondo supporto per inse-
rire la pellicola negativa o la diapositiva.
I primi tre blocchi insieme costituiscono la te-
sta dell’ingranditore che è montata su una co-
lonna metallica verticale dove viene inserito il
meccanismo (normalmente una cremagliera)

gennaio 2016 | fotografare 29


A LTA F O T O G R A F I A

Sorgente luminosa

Ingranditore DURST M301 Porta negativo


> Sopra
Raddoppiando la distanza del piano di lavo-
ro dalla sorgente l’area da esporre si qua-
druplica. I tempi dell’esposizione devono
cambiare in modo simile oppure bisognerà
agire su altri parametri (aprire maggiormen-
te il diaframma)

> A sinistra
Esempio di ingranditore: dopo aver inserito
la pellicola nel suo caricatore, aumentando
l’altezza della testa dell’ingranditore dal
piano di lavoro si ottiene un ingrandimento
maggiore.

ingranditori possono ruotare la testa di 180°


per proiettare l’immagine a distanze maggio-
ri (ad esempio a parete).
Raddoppiando la distanza del piano di lavoro
la quantità di luce che lo raggiungerà sarà un
quarto di quella iniziale. Per avere la stessa
esposizione dovremo quadruplicare i tempi
di esposizione. Ogni volta che viene modi-
ficata l’altezza della testa per cambiare l’in-
grandimento sarà necessario agire sul mec-
Testa in basso Testa in alto canismo della messa a fuoco per correggerla.
area picola area grande Le due operazioni sono sempre strettamente
correlate.
(filtro rosso inserito) (filtro rosso non inserito) Alcuni ingranditori, ad esempio alcuni mo-
delli della Leica, sono dotati di un sistema di
autofocus per le ottiche.
che permette in modo semplice di alzarla o ingranditore analogico tradizionale: la luce Tutti gli elementi fotosensibili devono essere
di abbassarla rispetto al piano di lavoro. Con della sorgente viene diffusa su tutta la super- posizionati quando il filtro rosso mobile è in-
questa operazione variamo l’ingrandimento ficie della pellicola, che sarà negativa o positi- serito per salvaguardarli; il successivo sposta-
dell’immagine sulla carta fotografica. va, e attraversandola ne produrrà sul piano di mento ne permette l’esposizione.
Il quarto blocco contiene l’ottica ed il siste- lavoro una copia ingrandita. Un fattore molto importante per la corret-
ma di messa a fuoco sul piano di lavoro. Gli Per regolare l’ingrandimento alle dimensioni ta riuscita dell’intero processo di stampa è
obiettivi per gli ingranditori normalmente volute si agirà su un meccanismo presente quello di trovare il giusto tempo di esposizio-
sono costruiti appositamente per questi ap- sulla colonna che alzerà o abbasserà la testa ne per la carta. Per ottenere questo risultato
parati. Sono abbastanza luminosi ma dotati di dell’ingranditore rispetto al piano di lavoro. o si utilizza un esposimetro che permette di
un numero ridotto di diaframmi. Questo permetterà di avere ingrandimenti le misurare la luce incidente oppure si possono
Il quinto blocco è il piano di lavoro dove viene cui dimensioni massime dipenderanno dalla fare una serie di provini con tempi di espo-
posizionato il materiale fotosensibile. struttura dell’ingranditore e dal formato della sizione diversi. Una volta che si è trovato il
Vediamo il funzionamento semplificato di un carta utilizzata. Per averne di maggiori alcuni tempo di esposizione resta solo da impres-

30 fotografare | gennaio 2016


L’ I N G R A N D I T O R E D I G I T A L E

sionare e successivamente sviluppare attra- un obiettivo Rodenstock da 50mm. L’imma-


verso gli agenti chimici la carta fotografica gine viene proiettata da una schermo LCD
con l’immagine latente. da 17 Megapixel. Questo ingranditore crea
Va detto che le attuali lampade a basso con- un “negativo virtuale” dal fotogramma me-
sumo non sono adatte all’uso fotografico per- morizzato e lo proietta sul piano di lavoro.
ché la loro accensione non è immediata ma La dimensione massima delle stampe arriva
necessita di un tempo per il riscaldamento a 50x60 centimetri ma ovviamente si può
che può essere comparabile, se non addirit- ottenere solo da immagini che abbiano sia
tura più lungo, con il tempo di esposizione una buona risoluzione sia una buona quali-
della carta fotografica. tà. Il sistema, visto che utilizza una carta fo-
L’ingranditore digitale utilizza una sorgente tosensibile, va adoperato in camera oscura
luminosa per proiettare sul piano di lavoro il sotto il controllo di un Personal Computer
contenuto di uno schermo LCD trasparente, che provvederà anche alla gestione dei files
o un tubo catodico, dove è stata visualizzata da stampare.
l’immagine, che inizialmente è memorizzata Il secondo gruppo è quello degli strumenti
in un file. artigianali. Recentemente gironzolando per
Analizziamo in maggior dettaglio questo tipo. la Maker Fair di Roma mi sono trovato davan-
Buona parte del funzionamento anche in ti allo stand di Giulio Limongelli, un fotogra-
questo caso è simile a quanto già detto. fo professionista che si è costruito da solo il
La prima differenza è che deve esserci pre- proprio ingranditore digitale in bianco e nero
sente un sistema di lettura delle fotografie (http://www.studiofineart.it/). Il principio di
digitali. Per questa operazione normalmente funzionamento è lo stesso ma l’ingranditore
viene utilizzato un Personal Computer con le è stato assemblato dal fotografo.
adeguate porte di interfaccia per le memory 1 CRT (Tubo Catodico) In ogni caso la qualità delle stampe analogi-
che, a parità di caratteristiche, è decisamente
card oppure un collegamento ad internet in
caso che i dati siano stati spediti attraverso 2 Specchio superiore alle stampe digitali anche se si uti-
la rete. Per utilizzare le comuni carte foto- 3 Ottica lizza una stampante fotografica di buona qua-
grafiche l’immagine da impressionare deve lità. Il prezzo sarà ovviamente direttamente
necessariamente essere convertita in un’im- 4 Filtri legato alla qualità.
magine negativa.
Questa operazione va eseguita mediante un 5 Circuiti Elettronici (PC)
software opportuno, ad esempio Photoshop,
che inoltre può essere utilizzato per correg- Il primo gruppo è quello degli strumenti pro-
gere le impostazioni applicate alla fotogra- fessionali. Un ingranditore digitale sia in bian-
fia (ad esempio contrasto, luminosità etc.). co e nero che a colori di questa categoria, il
Infine l’immagine utilizzando un sistema di costo si aggira intorno ai ventimila euro, è
proiezione deve raggiungere la carta fotosen- ad esempio il DE VERE 504DS (http://www.
sibile. de-vere.com/default.htm). Analizzando le
Il mercato di questo tipo di ingranditori è sue caratteristiche troviamo che utilizza la
anomalo rispetto ai mercati tradizionali: lo tecnologia a LED, la testa è montata su un’a-
possiamo dividere in due gruppi. sta graduata molto stabile e precisa. Monta

> In alto
Schema dell’ingranditore digitale: il CRT e lo
specchio provvedono a formare l’immagine
proveniente da un elaboratore che viene
Diaframma con apertura piccola = immagine proiettata piccola successivamente messa a fuoco dall’ottica
sul piano di lavoro

> Sopra
Il Manuale di istruzioni con la fotografia
dell’ingranditore digitale professionale
DE VERE 504

> A sinistra
Diminuendo l’apertura del diaframma del
gruppo ottico l’immagine proiettata sul piano
di lavoro diminuisce in modo proporzionale

Diaframma con apertura grande = immagine proiettata grande

gennaio 2016 | fotografare 31


MOSTRE

Frida Kahlo
quartiere di Città del Messico dove l’artista scrive la Kahlo al marito, ma i continui tradi-
abitava fin da bambina. La mostra attraverso menti di lui li portarono al divorzio, nel 1939.
gli scatti di Leo Matiz ripercorrerà la tormen- Appena un anno dopo Diego, che pure con-
Fotografie di Leo Matiz tata storia d’amore che per decenni ha unito
due dei più importanti artisti messicani, Frida
tinua a tradirla, torna da lei per chiederla di
nuovo in moglie: i due si risposeranno nel
14 gennaio - 28 febbraio 2016 Kalho e Diego Rivera, sullo sfondo di una Città 1940 e rimarranno insieme fino alla morte
del Messico anni Quaranta. Le foto esposte a per polmonite di Frida nel 1954. Le ceneri
Bologna, scattate tra il ’40 e il ’43, immorta- di Frida Kahlo sono tuttora conservate nella
Sede: lano semplici scene quotidiane vissute nella Casa blu di Città del Messico fotografata da
Ono Arte Contemporanea “casa blu”, a Cayoacan, nido d’amore della Matiz, oggi diventata museo.
Via Santa Margherita, 10 coppia e oggi museo dedicato a Frida. Trenta
40123 Bologna - Italia fotografie, a testimonianza dell’idillio e della
sofferenza che hanno caratterizzato una delle
Contatti: storie d’amore più controverse e passionali
tel/fax +39 051.262465 del Novecento.
Orari di apertura: I due si incontrarono per la prima volta all’ini-
martedì - giovedì 10 - 13 e 15 - 20 zio degli anni Venti, quando Rivera era già un
artista affermato, forse il più noto pittore del
venerdì e sabato 10 - 13 e 15 - 21 Messico rivoluzionario e la Kahlo appena una
Domenica 16-20- Lunedì chiuso studentessa. Si incontrano nuovamente nel
1928, grazie all’amica Tina Modotti e si sposa-
www.onoarte.com no appena un anno dopo, nel 1929.
La madre di lei paragona l’unione a quella
Il fotografo colombiano Leo Matiz (1917- tra un elefante e una farfalla: lui, che “ha il
1998) è una leggenda della fotografia del doppio dei suoi anni, del suo peso e della sua
XX secolo. Nacque ad Aracataca, la magica esperienza” e che è già al terzo matrimonio,
Macondo di Cent’anni di solitudine di Ga- la sottopone quasi da subito alle pene della
briel García Márquez. Caricaturista, pittore, gelosia. “Ho avuto due gravi incidenti in vita
gallerista, editore e attore, fu protagonista di mia: il primo quando un tram mi mise a tap-
uno dei momenti più fecondi e creativi della peto, l’altro fu Diego”, scrive Frida riferendosi
fotografia e del cinema in Messico tra il 1940 alla tormentata relazione col marito e a un
e il 1950, ed è considerato uno dei più grandi incidente stradale avuto a 17 anni e che la
fotografi del novecento. Durante il suo sog- costrinse a una lunga serie di interventi chi-
giorno in Messico tra il ’40 e il ’48, conobbe rurgici, togliendole la possibilità di avere figli.
e fotografò la pittrice Frida Kahlo a Coyoacan, “Amami un poco Diego, io mi accontenterò”,

32 fotografare | gennaio 2016


MOSTRE

Phone photography
Grandi fotografi con lo smartphone
17 dicembre 2015 - 10 gennaio 2016

La mostra Phone Photography 10 Gennaio. La mostra, promos- zato, in situazioni e con intenti
rientra nel programma di even- sa dalla FIAF, la Federazione Ita- diversi, veri e propri racconti per
ti culturali organizzati a Perugia liana Associazioni Fotografiche, immagini. Immagini che oggi,
per festeggiare il titolo di Perugia nasce da un presupposto, ossia stampate e “messe al muro”,
Capitale Italiana dei Giovani 2016 che uno smartphone nelle mani possono essere osservate con
e l’arrivo in finale nella competi- di “qualcuno che sa vedere” pos- agio, criticate o apprezzate senza
zione europea per la Capitale dei sa diventare una vera e propria l’obbligo di cliccare un “mi piace”.
Giovani 2018. macchina fotografica, capace di
L’Associazione LuceGrigia e il Pe- registrare la realtà, di interpretar-
rugia Social Photo Fest (PSPF), ras- la e realizzare “vere fotografie”. Sede:
segna internazionale di fotografia Gli autori presenti in mostra sono Palazzo della Penna
sociale e fotografia terapeutica, grafici e fotografi professionisti, Via Podiani 11, Perugia
presentano Phone Photography, che per lavoro e per amore usa- Orari di apertura:
a cura di Giovanna Calvenzi e no lo sguardo: tutte le immagini Dal martedì alla domenica
Claudio Pastrone, Direttore del sono state realizzate con il telefo- 10.00-18.00 (chiuso lunedì).
Nino Migliori CIFA (Centro Internazionale della no e quasi tutte sono state posta-
Fotografia d’Autore), incentrata te nei social network, condivise, Chiuso il 25 dicembre
su progetti fotografici di grandi viste da centinaia di “amici” e e il 1° gennaio.
autori che prevedono l’esclusivo commentate da altrettanti osser-
utilizzo di smartphone, che si ter- vatori. www.seigradi.com
rà a Perugia, dal 17 Dicembre al E tuttavia ogni autore ha realiz-

Bollywood
Talkies
Fotografie di
Vanessa Vettorello
5 dicembre 2015 – 31 gennaio 2016

Sede:
fsmgallery
Via San Zanobi 19r – Firenze
Orari di apertura:
Ingresso libero (la galleria sarà chiusa dal
20 dicembre al 10 gennaio)
info@studiomarangoni.it

L’affascinante mondo di Bollywood, con le sue progress, iniziato nel 2011 durante un viaggio loro scomparsa, contemporaneamente i mul-
luci e le sue ombre, è in mostra a Firenze dal della fotografa in India, con cui si intende non tiplex sono all’apice del loro sviluppo. Le video
5 dicembre per “Bollywood Talkies” della foto- solo raccontare le complesse dinamiche che parlour, stanzoni privi di qualsiasi comodità e
grafa torinese Vanessa Vettorello, evento col- portano alla nascita e alla chiusura di molti dotati solo di proiettore, sono nati nelle aree
laterale del 15° River to River Florence Indian cinema, ma anche rappresentare il variegato in cui i vecchi cinema hanno chiuso, ma in
Film Festival, unico festival italiano dedicato universo degli spettatori e dei lavoratori del questo momento stanno vivendo a loro volta
alla cinematografia indiana (dal 5 al 10 dicem- cinema di Bollywood, la più estesa industria una crisi dovuta alla loro illegalità.
bre, cinema Odeon, www.rivertoriver.it). cinematografica al mondo. In pochi anni il mondo dei cinema theatres
Saranno in mostra, presso lo spazio espositivo “Oggi ci sono moltissimi luoghi in cui vede- cambierà. Tuttavia, il focus di Bollywood
della Fondazione Studio Marangoni (via San re film a Bombay che in meno di dieci anni Talkies non sono le sale, ma le persone. Que-
Zanobi 19r, Firenze), 30 opere che raccontano, scompariranno totalmente. - dice la fotogra- ste tre tipologie di cinema sono frequentate
attraverso una serie di ritratti, le sale cinema- fa Vanessa Vettorello - I cinema storici, single da strati diversi della società in modo molto
tografiche indiane di Bombay e Pune e i perso- screen, vivono da tempo una profonda crisi esclusivo: ogni cinema ha la sua gente che lo
naggi che le popolano. Il progetto è un work in identitaria ed economica che sta causando la identifica”.

gennaio 2016 | fotografare 33


CONCORSI

Contest
fotografico
2015
Sony World Photography #particolARI
Award 2016 La ProLoco di Ari (CH), nell’ambito della serie di eventi “amo Ari”, organiz-
za il primo contest fotografico #particolARI - un appassionante viaggio tra
Fotografia che immortala la tensione e le emozioni, lo studio di soggetti particolari e particolarità. L’obiettivo del concorso è stimolare la ricerca
(artisti e giocatori, osservatori e pubblico), le abilità e le trasformazioni di quei particolari, siano essi dettagli o ambientazioni caratteristiche, che
fisiche associate a tutti gli sport. Qualunque sia la tua passione fotografi- rendono il territorio di Ari un paese unico e sorprendente.
ca, partecipa ora all’Open Competition per avere l’opportunità di vincere Un viaggio dedicato alla riscoperta del nostro paese, dei suoi meravigliosi
$5,000 e un viaggo a Londra per ritirare il tuo premio alla cerimonia del luoghi, di tradizioni e peculiarità. Il tema è libero e il concorso consiste
Sony World Photography Awards 2016! nella realizzazione di fotografie di luoghi caratteristici, significativi, ori-
Il concorso mette in campo 10 diverse categorie, dall’Azione al Viaggio. In ginali, suggestivi dal punto di vista culturale e paesaggistico e idonei a
qualità di membro WPO, puoi proporre fino a 3 fotografie gratuitamente, rappresentare, anche attraverso singoli scorci o persone, l’identità del
riguardanti una o più categorie. Aumenta le tue possibilità diventando territorio arese: immagini immediate, reali, che raccontino un’emozione.
Membro Avanzato (puoi inserire fino a 8 foto) o Premium (inserendo Assieme alle foto presentate è richiesta una breve descrizione dello scat-
fino a 20 foto). Per saperne di più riguardo all’aggiornamento della tua to (pensieri, citazioni, poesie, ecc.).
iscrizione clicca sul sito sotto indicato. Il concorso si apre con la data di pubblicazione del bando, che troverete
Fotografi di ogni età, background e livello d’esperienza siete tutti invitati all’interno del sito e si conclude alla mezzanotte del 10 gennaio 2016,
ad entrare a partecipare ad un concorso dove la grande fotografia è tutto, data entro la quale dovranno pervenire materiale fotografico, scheda di
e l’immaginazione è l’ingrediente principale. iscrizione e quota di partecipazione.

it.worldphoto.org www.prolocoari.it

Premio Segavecchia - Cotignola (RA)


Il concorso è aperto a tutti i Fotografi MIO SPECIALE “IL FOLKLORE NELLA vinciale FIAF Ravenna Melloni Elena
e Fotoamatori residenti in Italia, San TRADIZIONE POPOLARE” (offerto da AFI, Delegato Regionale FIAF Emilia
Marino e Città del Vaticano ed è ar- Proloco Cotignola) 200 €. Romagna Fabbri Barbara Fotografa
ticolato in una Sezione unica a Tema Termine presentazione opere 31 e Presidente F.A.C. fotoamatori Co-
Libero per IMMAGINI DIGITALI, mas- Gennaio 2016. Riunione Giuria 07 tignola Rossi Omero BFI AFI CRAL
simo n. 4 opere. Febbraio 2016. Comunicazione risul- A.Banzola Faenza.
La quota di partecipazione a titolo di tati dal 08 Febbraio 2016. Premiazio- Per maggiori informazioni (bando,
parziale rimborso spese è fissata in € ne 05 Marzo 2016. Invio CD/Catalo- scheda di partecipazione, etc. etc.)
15.00 (per i soci FIAF € 12.00). go dal 06 Marzo 2016. Proiezioni 05 visitate il sito degli organizzatori.
1° PREMIO 300 € + Medaglia FIAF. e 07 Marzo 2016.
2° PREMIO 150 € + Medaglia FIAF. GIURIA: Rubboli Veniero BFI AFIAP www.fotoamatoricotignola.it
3° PREMIO 100 € + Medaglia FIAF. EFIAP, C.F.R. Ravenna, Presidente
4 e 5° PREMIO Prodotti locali PRE- di Giuria Pasi Angela, Delegato Pro-

L’amore per il Rotary


Il Rotary Club fisso: “L’Amore”. Il concorso è a se- Buono spesa di € 200,00 in materiale
Cava de’ Tirreni zione unica (comprensiva di foto sia fotografico.
indice ed orga- a colori che in bianco e nero). Ogni 3° Classificato:
nizza il 1° Con- concorrente può partecipare al con- Buono spesa di € 100,00 in materiale
corso Fotogra- corso con un numero massimo di 2 fotografico.
fico Metelliano foto. La quota di partecipazione è di Sarà prevista anche la possibilità di
dal tema “L’A- € 10,00. riconoscimenti e/o premi in materia-
more”. La partecipazione è aperta Il termine ultimo per la presenta- le fotografico per le eventuali opere
a tutti i soci rotariani del Distretto zione delle opere è fissato per il 14 “segnalate”. Per maggiori informa-
2100 (Campania, Calabria e Territo- febbraio 2016. Premi: zioni (bando, scheda di partecipa-
rio di Lauria), ai loro familiari ed ai 1° Classificato: zione, etc. etc.) visitate il sito degli
“simpatizzanti” rotariani residenti Buono spesa di € 300,00 in materia- organizzatori.
nel territorio del suddetto Distretto. le fotografico.
Il concorso è articolato su un tema 2° Classificato: www.rotarycava.it

34 fotografare | gennaio 2016


NOTIZIARIO

Wim Wenders “Una volta”


Gianni Berengo Gardin ai viaggi, all’amore e alla solitudine. Seguono sessanta
storie, in cui si alternano testi e fotografie, che dialo-
al Museo Nicolis gano tra loro in un viaggio straordinario attraversando
paesi differenti. Attraverso questo viaggio l’autore ci
fa incontrare, prestandoci i suoi occhi e le sue parole,
personaggi del calibro di Godard, Kurosawa, Handke,
Scorsese e Coppola.
I luoghi e i volti fotografati da Wenders e raccolti nel
libro, anticipano o corrono paralleli ai fotogrammi dei
suoi film, ma in alcuni casi costituiscono un autono-
mo nucleo narrativo, materia di cinema così come di
semplice racconto.
Contrasto pubblica una nuova edizione di “Una volta”, Le storie del volume sono brevi istantanee narrati-
il libro del maestro del cinema Wim Wenders, pubbli- ve, reliquie del presente o rovine del nostro tempo
cato nel 1993, e ormai fuori catalogo da tempo. “Una che non custodiscono memoria né portano tradizio-
Villafranca di Verona, 3 Dicembre 2015. Ha volta” presenta più di trecento fotografie di Wenders ne, alcune sono già rovina dalla nascita, come certi
avuto una MG e la ricorda con entusiasmo, ha disposte per sequenze e accompagnate da sessanta interni di locali lungo le highways, o il Dakota con le
impiegato centinaia di macchine fotografiche ed piccole storie, scritte dal regista stesso, che iniziano ali smontate o i drive-in abbandonati che incontriamo
ha ammirato, uno per uno, i 500 esemplari d’e- tutte con il medesimo incipit: “Una volta”. sfogliando le pagine del volume. Wenders ci mostra il
poca esposti nelle sale del Museo Nicolis. Il libro è introdotto da un nuovo testo di Leonetta paesaggio della nostra epoca, luoghi e situazioni dove
Gianni Berengo Gardin, uno dei più grandi foto- Bentivoglio, seguito da un lungo dialogo fra la giorna- viviamo i nostri rapporti con gli altri e dove ambientia-
grafi italiani, celebrato dalla stampa internazio- lista e Wim Wenders, in cui i due ragionano dei temi mo i nostri sentimenti.
nale e autore di mostre fotografiche in tutto il legati ai rapporti tra le immagini e le parole, al cinema, www.contrastobooks.com
mondo ha visitato il Museo Nicolis testimonian-
do la propria passione per gli oggetti d’autore.
Eclettismo professionale e background culturale
gli hanno consentito di sperimentare, nella lun- Slideluck Napoli
ga carriera, molteplici attività e collaborazioni. L’organizzazione funge da vetrina per l’esposizione
Fotoreporter per grandi media internazionali, di progetti innovativi e si rivolge a fotografi, curatori,
autore di celebrate immagini pubblicitarie, è ri- collezionisti ed editor, in un contesto creativo. Il team
conosciuto come un autorevole esponente non di Slideluck Napoli è composto da Roberta Fuorvia e
solo della fotografia, ma dell’arte contempora- Teodora Malavenda, art and local directors; Irene Ali-
nea. Nella collezione di 500 macchine fotogra- son, guest curator; Francesca Bellino, Instagram cura-
fiche di varie epoche che il Museo ha mostra- Siamo orgogliosi di annunciare che Slideluck Napoli tor; Maria Teresa Salvati, Slideluck Europe Director e
to all’ospite, sono inseriti alcuni fra i pezzi più sta per arrivare per la prima volta nella città del Vesu- Barbara Gemma La Malfa/6Glab, Ufficio Stampa.
prestigiosi dei grandi brand internazionali. Basti vio il giorno 18 marzo 2016. La prima edizione di Slideluck Napoli sarà ospitata
citare, a titolo di esempio: Contessa Nettel del SLIDELUCK è un’organizzazione artistica, internaziona- presso “QI - quartiere intelligente” (Scala Montesanto
1919: macchina fotografica a lastre - Le origini di le e no-profit, che si dedica alla creazione e al raffor- 3, Napoli), uno spazio nato per diventare un’officina
questo marchio tedesco si fanno risalire al 1919, zamento del senso di aggregazione attraverso il cibo e comune, un hub aperto, una piattaforma urbana di
con la fusione delle omonime aziende Contessa la fotografia. Dal 2000 Slideluck ha organizzato in oltre cooperazione e di produzione di cultura e di infra-
e Nettel, successivamente assorbite dal marchio 100 città in tutto il mondo, eventi che uniscono slide- strutture tecnologiche e immateriali, un contenitore
Zeiss. L’apparecchio rappresenta una pietra mi- show multimediali a cene creative dove ogni ospite di idee e progetti di produzione di capitale cognitivo.
liare in campo fotografico, utilizzato dalla mag- porta una pietanza. naples@slideluck.com | www.seigradi.com
gior parte dei professionisti dell’epoca.
Contax Modello 1 - 1932: macchina a pellicola,
tedesca, resa celebre da fotografi famosi come
Robert Capa che la utilizzava per i suoi memo- Premiate le Corrispondenze di Ilaria Abbiento
rabili scatti di guerra. Rolleiflex Biottica 1940 - FIAF, la Federazione Italiana Associazioni ce memoria di un primo bacio, portava a
Germania: alla fama mondiale di questa robusta Fotografiche, ha annunciato che Ilaria casa foglietti con su scritti alcuni indirizzi
e affidabile apparecchiatura fotografica tedesca Abbiento con il lavoro “Corrispondenze” di posta che le avrebbero permesso, nei
hanno contributo in misura significativa i papa- è la vincitrice della dodicesima edizione mesi successivi, di mantenere un lega-
razzi de “La dolce vita“ di Fellini che portavano di “Portfolio Italia – Gran Premio Apro- me, scrivendo e ricevendo lettere, con gli
la Rolleiflex al collo durante gli inseguimenti dei mastore Pentax”. Secondo posto ex ae- amici conosciuti in spiaggia.
VIP per le vie di Roma. Leica III C tendina Rossa - quo per Gianluca Abblasio con “Io sono Il progetto mira a cercare una “corri-
Germania: l’esemplare esposto al Museo Nicolis Dario” e Lorenzo Zoppolato con “Piccoli spondenza” nella vita di persone che
è del 1942. grandi”. “Corrispondenze” di Ilaria Ab- non si sono mai incontrate e a riflettere
biento è un progetto nato da un ricordo sull’aspetto nostalgico dell’attesa di un
www.museonicolis.com estivo dell’adolescenza dell’autrice quan- messaggio ormai sparito nel nulla.
do, insieme al sapore del mare e alla dol- www.seigradi.com

Red Bull Illume Image Quest 2016


Al via da dicembre le iscrizioni per il edizione del 2007, Red Bull Illume ha
Red Bull Illume. Annunciati il Premio e i attratto alcuni dei più grandi nomi del
primi giudici del più grande contest fo- mondo della fotografia, nonché mol-
tografico al mondo relativo agli action ti talenti emergenti. Le candidature
& adventure sport. al contest termineranno il 31 marzo
Il 1° Dicembre 2015 si sono aperte 2016.
ufficialmente le iscrizioni per parte- Visita redbullillume.com per scoprire
cipare al Red Bull Illume Image Quest maggiori informazioni sul regolamento,
2016, il più grande contest fotografico le categorie e i dettagli relativi all’iscri-
al mondo di action & adventure sport. zione. I 50 migliori scatti dell’edizione
Red Bull Illume si ispira ad un approccio 2013 sono disponibili su redbullillume.
unico, con un contest che presenta non com. Su Red Bull Content Pool trovere-
solo immagini mozzafiato, ma che pun- te immagini e video ad alta risoluzione,
ta i riflettori anche sullo stile di vita dei e molto altro ancora.
fotografi che le realizzano, che spesso È inoltre possibile scaricare le 50 imma-
affrontano lunghissimi viaggi alla ricer- gini finaliste del 2013 seguendo questo
ca dello scatto perfetto. Sin dalla prima link: www. redbullillume.com

gennaio 2016 | fotografare 35


L A FOTO S V E L ATA

36 fotografare | gennaio 2016


Stelle su Alan Dyer

Table Mountain
F
otografo il cielo notturno da molti anni, ma come uno scrittore di astronomia, in particolare
mai con tanto successo come ora con le fo- nel mio ruolo di editore associato della rivista Sky-
tocamere reflex digitali. Le mie foto sono pre- News. Sono anche redattore di Sky e ldella rivista
senti in Spaceweather.com, APOD Astronomy Telescope, scrivendo recensioni di attrezzature spe-
Picture of the Day, il Weather Channel, NBCNews. cifiche per la fotografia astronomica.
com, CBSNews.com, Terra e Cielo, UniverseToday, Recentemente ho scritto l’ebook “Night scapes and
The Guardian, e sulla rivista National Geographic, e time lapses”, un ebook di 400 pagine disponibile
molte altre riviste e calendari. presso l’Apple iBookstore. La foto di queste due pa-
Conduco anche frequenti seminari sulle tecniche gine è una veduta circumpolare ripresa dalla Table
astrophoto ed elaborazione di immagini con Adobe Mountain, il 26 luglio 2014, presso l’Eden Valley
Photoshop. Recentemente sono andato in pensio- Guest Ranch. Si tratta di uno stack creato da 250
ne dopo molti anni come scrittore e produttore di fotogrammi ripresi per un film time-lapse, impilati
spettacoli in planetario, più di recente per il centro utilizzando azioni Stacker avanzate con effetto “ela-
di scienza Spark TELUS a Calgary. stico Stars”. Ogni frame era di 45 secondi a f/ 2.8
Nei circa 30 anni di produzione di spettacoli in pla- con l’obiettivo 14mm Rokinon montato su Canon
netario, i miei programmi hanno girato tutto il Ca- 6D a ISO 2000. (Copyright © 2014 Alan Dyer)
nada e tutti gli Stati Uniti Io sono noto in Canada www.amazingsky.net

gennaio 2016 | fotografare 37


TEST MIRRORLESS

Leica SL (TYP 601)


Tra lusso e performance
L’inusuale sensore esterno
per il bilanciamento del bian-
co e il led (rosso) che funzio-
na da luce d’aiuto AF
Il corpo macchina è
grande, massiccio 6900
euro Il sensore è un
e molto robusto, solo corpo CMOS full frame
perché è il risultato (24x36mm) da 24
della fresatura di Megapixel privo di
un singolo blocco di filtro passa-basso.
alluminio. Rifinito in Incorpora un sistema
ogni dettaglio, offre AF a rilevamento
la tropicalizzazione del contrasto con 49
per impedire infil- punti, che si è rivela-
trazioni di polvere e to veloce e accurato.
spruzzi d’acqua.
L’innesto Leica L
Pulsante accetta gli obiettivi
per sganciare full frame SL apposi-
le ottiche tamente costruiti
per il nuovo sistema
e gli obiettivi T/TL
Pulsante frontale della mirrorless con
configurabile con sensore APS-C Leica
una funzione a T. Sono disponibili
piacere. adattatori ufficiali
per gli innesti Leica
M, R e S e ottiche
cinema a innesto PL.

L’idea di incapsulare una striscia di pellicola mera”. I fotogrammi misuravano 24x36mm,


È robusta e maniacale nelle cinematografica in una cartuccia a tenuta di formato che è stato poi definito anche il “for-
rifiniture come ogni Leica, luce e usarla in fotocamere comode da tra- mato Leica” e usato da tutti almeno una volta,
ma ha anche un AF veloce, i sportare è stata di Oskar Barnack, capo del anche inconsapevolmente, visto che stiamo
settore ricerca e sviluppo nella storica indu- parlando del formato proprio dei classici rulli-
video in 4K cinematografico stria ottica Leitz di Wetzlar, in Germania, nei ni 135 da 36 pose, diffusissimi fino a non molti
e molto altro. Questa è la primi anni del ‘900. anni fa.
Venne utilizzata per la prima volta nella prima Ora quel formato siamo soliti chiamarlo “full
mirrorless full frame tedesca. fotocamera di Leitz, chiamata “Leica”, da una frame” (o “pieno formato” in italiano) perché
fusione tra le prime lettere di “Leitz” e “ca- la maggior parte delle fotocamere digitali
di Matteo Virili

COSTRUZIONE MESSA A FUOCO ESPOSIZIONE QUALITÀ D’IMMAGINE RUMORI ALTI ISO

Corpo fresato da un unico Per velocità e accuratez- Non sbaglia quasi mai. Il sensore lavora bene, ma Performance non al top ma
blocco d’alluminio. Strut- za è tra i migliori tra le Espone in modo tale da qui a fare la differenza sono comunque molto buone.
tura tropicalizzata. Ottima mirrorless con sensore sfruttare tutta la gamma gli ottimi obiettivi Leica Si scatta tranquilli fino a
ergonomia. 24x36mm dinamica 6400 ISO

38 fotografare | gennaio 2016


LEICA SL TYP 601

La scala graduata sul mirino ci


aiuta a capire se è stata imposta-
ta la correzione delle diottrie
L’antenna GPS,
per salvare nelle La rotella di regolazi-
proprietà dei file le one anteriore
coordinate geogra-
fiche del luogo in cui
si è scattato Il display LCD superiore
mostra le informazioni
di scatto fondamentali

La slitta portacces- Il pulsante per pas-


sori accetta flash sare dalla modalità
Leica o compatibili fotografica a quella
video e, alla sua
destra, quello per
Il pratico joystick a 8 vie per spostare iniziare o interrom-
al volo il punto di messa a fuoco e pere le riprese
muoversi nei menu. Alla sua sinistra il
pulsante per scegliere tra mirino, LCD
o entrambi
Il mirino elettronico
della Leica SL è tra i
più ampi in campo La rotella di
mirrorless (se la regolazione
gioca con quello posteriore
della Fujifilm X-T1)
ma è sicuramente il Tramite i 4 pulsanti a
più definito, con una lato dello schermo si
risoluzione di ben possono richiamare
4,4 Megapixel tutte le funzioni
principali.
Il display da 3” ha A schermo appare
una risoluzione di la funzione associa-
1.040.000 ed è sen- ta, che è doppia, a
sibile al tocco. Nella seconda che si prema
foto una schermata velocemente o si
del menu interno tenga premuto

usano sensori di superficie inferiore rispetto biabili che usa il mirino elettronico o lo scher-
REPORTAGE 90%
al formato 24x36mm. mo posteriore in live view al posto di quello
Fa un po’ sorridere il fatto che la Leica SL og- reflex e che ha un parco obiettivi autofocus. VIAGGI 60%
getto di questo test sia stata definita la prima Chiarite le questioni di vocabolario possiamo
mirrorless di Leica con sensore “full frame”, finalmente affermare senza ambiguità che la PAESAGGIO 90%
quasi dimenticando che è grazie a Leica che Leica SL è la prima mirrorless 24x36mm del-
ci riferiamo a quel formato come a uno stan- la casa tedesca. Non la sua prima mirrorless
dard! Se poi vogliamo proprio essere pignoli in assoluto perché nel 2014 era stata la volta SPORT 50%
e riferirci al significato letterale della parola della Leica T, con sensore APS-C.
“mirrorless”, cioè “senza specchio”, possiamo Di quest’ultima la Leica SL riprende pratica- STUDIO 100%
dire che Leica ha prodotto mirrorless full fra- mente solo l’innesto (baionetta Leica L). La
me da sempre. Leica SL si rivolge all’utenza professionale e
Le fotocamere della storica serie Leica M non partecipa alla gara per la compattezza
infatti hanno il mirino a telemetro invece di
quello reflex con specchio e pentaprisma e, Si ringrazia il Leica Store “La Placa” di
se si escludono le Leica M8 e M8.2, hanno Roma per aver messo a disposizione un
sempre usato il formato 24x36mm, a pellico- esemplare di Leica SL per il test
la o digitale che sia. Nella pratica comunque
quando parliamo di mirrorless ci riferiamo a La Placa Group s.r.l. - Via Val Trompia
una fotocamera digitale a ottiche intercam- 24/40 – 00141 Roma

gennaio 2016 | fotografare 39


TEST MIRRORLESS

I dettagli della Leica SL

Doppio slot di memoria Connessioni Batteria


La Leica SL è la prima mirrorless ad La presa PC-Sync, il collegamento Nessuno sportello: il fondo della
avere un doppio slot per le schede di per l’adattatore audio (con microfo- batteria si integra perfettamente con
memoria SD, caratteristica che può no, cuffie e scatto remoto), la presa il corpo macchina ed è tenuto tramite
far gola all’utenza professionale. HDMI e la presa USB 3.0. un sistema a molla.

Innesto per cavalletti video Anelli adattatori Cambio delle impostazioni


Oltre all’innesto per il treppiedi trovia- Al momento sono solo tre gli obiettivi I quattro tasti ai lati dello schermo ri-
mo un altro piccolo foro per un sistema SL presentati, ma Leica mette a dispo- chiamano pagine del menu se premu-
di bloccaggio di sicurezza, molto diffu- sizione adattatori per ottiche M, R, S e ti una volta e impostazioni specifiche
so nelle piastre dei cavalletti per video. PL. Qui la SL con un’ottica Leica M. come gli ISO se premuti a lungo.

Scheda Tecnica
Dimensioni mm / Peso g: Video: Flash incorporato: no
147x104x39 / 847 4K Cinema 4096x2160/24p - 4K UHD 3840x2160/ Tempi: da 60 sec. a 1/8000 di sec, posa B
Innesto obiettivi: 30p - Full HD 1920x1080/120p,60p,30p,24p (fino a 30 minuti)
Baionetta L-Mount Autofocus: Sincro-flash: 1/250 di sec.
Elemento sensibile: a rilevamento del contrasto su 49 punti
Modi di scatto:
CMOS Full Frame da 24x36mm da 24 Mp Sensibilità AF: non dichiarata singolo, a raffica fino a 11 fps
Stabilizzatore sul sensore: no Mirino: Alimentazione:
Risoluzione min/max: 6000x4000 pixel (full frame) elettronico da 0.66” con 4.400.000 punti, ingran- pila ricaricabile agli ioni di litio BP-SCL4
3936x2624 (ritaglio APS-C) dimento 0,8x, 100% del campo inquadrato, corr.
diottrica -4.0 - +2.0
Formati immagine:
JPEG, RAW (DNG), RAW+JPEG Misurazione della luce:
Misurazione valutativa da parte del
Sensibilità ISO: sensore d’immagine; spot, media a
da 50 a 50000 ISO prevalenza centrale
Bil. bianco: Modi d’esposizione:
automatico, manuale con 8 modalità programmato, priorità diaframma,
più una personalizzata priorità tempi, manuale
Schermo LCD: Bracketing:
touch da 3” con 1.040.000 pixel. 3, 5 o 7 scatti a passi da 1, 2 o 3 stop
Supporto di memoria: Corr. dell’esposizione:
doppio slot SD/SDHC/SDXC +/-3 EV a passi di 1/3
Interfaccia: o 1/2 EV
PC-Sync, USB 3.0, HDMI, multiconnettore propri- Blocco esposizione:
etarioper mic, cuffie e scatto remoto, Wi-Fi + NFC, sì
slitta accessori.

40 fotografare | gennaio 2016


LEICA SL TYP 601

Il rumore esasperata: è anzi grande e pesante come a chi porta gli occhiali. Dispone comunque di
una reflex, al fine di migliorare l’impugna- correzione diottrica tra -4 e + 2 diottrie.
JPEG RAW tura. È anche robustissima e rifinita in ogni Non manca poi il sensore di prossimità, che
dettaglio, minimale nell’aspetto, ma studiata disattiva lo schermo posteriore quando si
attentamente per offrire un’esperienza d’uso avvicina l’occhio al mirino. Tra le caratteristi-
davvero confortevole e senza fronzoli. che di livello professionale troviamo anche la
50 Si percepisce a pelle che dietro la progettazio- presenza di un doppio slot per le schede di
ne di questa macchina non ci sono solo freddi memoria SD. Ha il Wi-Fi e il ricevitore GPS.
ingegneri, ma anche veri appassionati di foto- Molto ricco poi il parco connessioni via cavo:
grafia. Impossibile però non notare il prezzo abbiamo la presa PC-Sync per i flash da stu-
stellare. Sicuramente quando si tratta di Leica dio, l’USB.3.0, una presa multi-interfaccia per
100 si paga tanto anche per il nome storico e per un adattatore (non incluso) che consente il
la cura costruttiva, ma c’è da dire che la Leica collegamento di microfono esterno, cuffie e


SL ha anche caratteristiche tecniche di tutto presa di scatto remoto, e infine l’uscita HDMI
rispetto, che la farebbero costare molto an- a grandezza standard che fornisce un segnale
che se non avesse il blasonato bollino rosso video non compresso. Il comparto video della
200 della casa tedesca incastonato sul frontale. Leica SL infatti, come vedremo più avanti, non
è una mera funzione accessoria.
Come è fatta
Il corpo macchina è ricavato dalla fresatura di
un unico blocco di alluminio: non ci sono sal-
400 dature. Numerose guarnizioni impediscono
l’ingresso di spruzzi d’acqua, polvere e sabbia
all’interno del corpo macchina. Usando obiet-
tivi muniti dello stesso trattamento è possibile È anche robustissima
fotografare con la Leica SL anche in condizioni e rifinita in ogni
800 atmosferiche non idilliache.
Ad avere queste caratteristiche è il Leica Va- dettaglio, minimale
rio-Elmarit-SL 24–90 mm f/2.8–4 ASPH, l’o-
biettivo con cui abbiamo testato la macchina. nell’aspetto, ma
Dispone anche di stabilizzazione ottica
dell’immagine ed è al momento l’unico obiet-
studiata attentamente
1600 tivo disponibile per il sistema, anche se presto per offrire
arriverà il Leica APO-Vario-Elmarit-SL 90–280
mm f/2.8–4 (anch’esso stabilizzato) e, entro un’esperienza d’uso
fine 2016, il Leica Summilux-SL 50 mm f/1.4
ASPH.
davvero confortevole
3200 La momentanea scarsità di obiettivi nativi è in e senza fronzoli
parte mitigata dalla disponibilità di adattato-
ri ufficiali per obiettivi Leica innesto M e, nel
corso del 2016 anche per Leica R e S e innesto Uso sul campo
cinematografico PL. Il sensore 24x36mm è un L’apparente scarsità di pulsanti può far crede-
6400 CMOS da 24 Megapixel privo del filtro pas- re che l’uso della Leica SL sia ostico. Dov’è ad
sa-basso, così da sfruttare al massimo la niti- esempio la ruota dei modi di ripresa? Come
dezza offerta dagli ottimi obiettivi della casa. Il si passa dal modo manuale a quello a prio-
sistema AF sul sensore d’immagine è basato rità dei diaframmi? Basta premere la rotella
su 49 punti a rilevamento del contrasto che, di regolazione posteriore e ruotarla. Come
come vi diremo più avanti, ci ha sorpreso po- si sposta il punto o l’area di messa a fuoco?
12500 sitivamente. C’è un pratico joystick gommato a 8 vie o, in
La gamma ISO va da 50 a 50000 ISO così che alternativa, lo schermo touch. E per ISO, com-
da permettere riprese in tutte le condizioni pensazione dell’esposizione, bilanciamento
di luce. L’otturatore ha una gamma di tempi del bianco e quant’altro, come si fa? I quattro
che va dai 60 secondi a 1/8000 di secondo pulsanti laterali allo schermo sono tutti con-
25000 e con la posa B può raggiungere i 30 minuti. figurabili per richiamare con una pressione
Consente lo scatto a raffica fino a 11fps ma a leggermente prolungata qualsiasi funzione
questa velocità non è possibile sfruttare l’AF vogliamo. Premuti velocemente danno invece
continuo, che funziona invece con la velocità accesso ad aree specifiche del menu interno.
lenta (4fps) e media (7fps). A essi si aggiungono altri due pulsante confi-
50000 Per il bilanciamento del bianco adotta un in- gurabili a piacere, uno sulla calotta e uno vici-
solito sensore esterno (si trova sul frontale, no l’innesto obiettivi. La macchina si impugna
a fianco della luce d’aiuto AF) invece di una facilmente. Con il 24-90mm arriva quasi a due
misurazione TTL sul sensore d’immagine. Il chili ma i pesi sono ben distribuiti. Una volta
> Rumore sensore esterno comunque si è rivelato ina- scaricate le foto sul computer non abbiamo
Il sensore CMOS full frame da 24 spettatamente affidabile. dovuto aggiornare Adobe Camera RAW per
Megapixel della Leica SL è capace di supportare questa nuova fotocamera, perché
un’ottima qualità d’immagine e anche Il mirino elettronico della SL ha la risoluzione
di una buona tenuta del rumore alle record di ben 4,4 Megapixel. È ampio quanto i RAW delle fotocamere Leica sono in forma-
alte sensibilità, seppure in quest’ultimo quello a pentaprisma di una buona reflex full to DNG (Digital NeGative) che è uno standard
aspetto non è proprio al top. frame e, grazie all’estrazione pupillare (distan- universale proposto proprio da Adobe, ma
Ad ogni modo fino a 6400 ISO si scatta za tra occhio e lente esterna del mirino) pari a compatibile con qualsiasi programma di svi-
senza problemi e perfino alcune foto a
12500 ISO non sono da scartare. 20 mm, resta visibile nella sua interezza anche luppo RAW.

gennaio 2016 | fotografare 41


TEST MIRRORLESS

La Leica SL sul campo È il momento della verità per la mirrorless Leica


AF e velocità
operativa
Come prestazioni dell’autofocus
non siamo ancora ai livelli delle
reflex full frame di alta gamma,
ma di sicuro l’AF della Leica SL
permette di affrontare varie si-
tuazioni fotografiche con disin-
voltura e, se la luce abbonda, non
> Nitidezza
se la cava niente male neppure Il sensore della Leica SL è privo di filtro ottico
nell’inseguimento di soggetti in passa basso. Questo, unito all’ottima qualità degli
movimento. obiettivi Leica, fa sì che a bassi ISO le immagini
Anche in interni poco illuminati siano molto ricche di dettaglio.
l’AF è abbastanza veloce, sep- Il sistema AF a rilevamento del contrasto inoltre
assicura una messa a fuoco accuratissima.
pur non fulmineo, permettendo
comunque di far fronte a ceri-
monie, eventi al chiuso e altre > Autofocus continuo
situazioni simili. Molto veloce nel Con lo scatto continuo veloce di 11fps la di-
stanza di messa a fuoco rimane fissa su quella
salvataggio dei file. impostata sul primo fotogramma. Per avere
Negli scatti a raffica la memoria raffiche con AF continuo bisogna usare lo scatto
di buffer permette di scattare continuo medio, a 7fps. Non siamo ai livelli degli
fino a 33 file RAW oppure 30 autofocus delle reflex, ma l’AF della SL è co- NITIDEZZA
RAW+JPEG prima di rallentare la munque tra i migliori tra le mirrorless full frame.
Gli scatti bordati di verde sono a fuoco, quelli in
cadenza di ripresa. arancione leggermente fuori fuoco.
Usiamo il rosso per gli scatti palesemente sfuo-
cati, ma in questa sequenza non ve ne sono.
Qualità d’immagine
Qualcosa vi abbiamo già accen-
nato negli altri paragrafi.
Lasciamo in questo caso che si-
ano le foto di test e le relative
didascalie a finire il discorso sulla
qualità d’immagine offerta dalla
Leica SL.

Video
La funzione di ripresa video è
ormai diffusa in quasi ogni fo-
tocamera e alcune la prendono
molto sul serio. La Leica SL è una
di queste.
È tra le poche fotocamere a gi-
rare video anche in formato 4K
cinematografico (4096 x 2160
pixel), che è diverso dal 4K televi-
sivo (3840 x 2160 pixel). Registra
il primo formato a 24fps e il se-
condo a 25 o 30 fps, tutti a scan- AUTOFOCUS CONTINUO
sione progressiva.
Può inoltre girare in Full HD
1920x1080 pixel, sempre a scan-
sione progressiva, a 24, 25, 30,
50, 60, e addirittura 100 e 120 Conclusioni
fps, utile per fare dei video al
rallentatore. Quando registra su Una fotocamera di sostanza, che mera molto velocemente, ma è chi acquista una macchina del ge-
scheda SD lo fa con un campiona- si utilizza con piacere, e che pro- comunque in grado di far fronte nere non lo fa solo per esse, ma
mento colore 4:2:0/8 bit, mentre duce risultati di alto livello, sia a un grande numero di situazioni in gran parte anche per togliersi
il flusso video in uscita dall’HDMI che si scattino foto o che si girino meno al limite. Il 24-90mm ha un lo sfizio di avere una vera Leica,
non compressa è 4:2:2/10 bit. filmati. L’autofocus non è ancora prezzo di 4300 euro, il che signifi- fabbricata in Germania con ma-
Non manca la funzione di focus pronto per situazioni impegnati- ca spendere circa 11000 euro per teriali pregiati, e assemblata con
peaking, che evidenzia le aree a ve come la fotografia di basket o macchina più obiettivo. Guardan- una cura maniacale.
fuoco quando si usa la messa a altri sport in interni, in cui la luce do a queste cifre appare chiaro
fuoco manuale, che è la norma scarseggia e i soggetti si allonta- che, per quanto le caratteristiche
nelle riprese video professionali. nano e si avvicinano alla fotoca- tecniche siano di ottimo livello,

42 fotografare | gennaio 2016


LEICA SL TYP 601

GAMMA DINAMICA

ESP. AUTOMATICA -1EV POSTPRODOTTA -1EV

> Esposizione critica


Ecco uno dei rari casi in cui, con una scena ad alto contrasto, la Leica SL
ha esposto bruciando un po’ le alte luci. L’errore era di un solo stop.
Sottoesponendo, le luci hanno acquistato informazione e le ombre sono
rimaste leggibili, segno dell’ampia gamma dinamica di questo sensore.
> Colori
La resa cromatica ci è sembrata particolarmente carica ma in nessun caso
si verificano fenomeni di clipping in corrispondenza di trame monocromati-
che. I dettagli ci sono tutti.
COLORI > Gamma dinamica
Molto estesa la gamma dinamica di questo sensore. Lo possiamo notare da
questa foto in cui la facciata di un palazzo illuminato dal sole e una strada in
ombra sono entrambi leggibili.
In postproduzione lo schiarimento delle ombre ha portato a un risultato
molto naturale.

> Interni alti ISO


I dettagli al 100% qui riportati confrontano
il file JPEG alla sensibilità di base (50 ISO)
con tre alte sensibilità. Il filtro di riduzione
del rumore abbatte il rumore cromatico
ma agisce poco su quello di luminanza.
Il risultato sono dei JPEG ad alti ISO più
granulosi ma dai dettagli più nitidi.

100 800 1600 3200

✔ CI PIACE ✘ NON CI PIACE


• Corpo robustissim e tropicalizzato • Schermo touch
• Presenza LCD superiore • Joystick a 8 vie • Prezzo (la macchina è davvero buona, ma qui si
• Elevata nitidezza • File RAW formato DNG paga anche il nome)
• Ampia gamma dinamica • Video in 4K cinematografico e televisivo • Schermo non orientabile
• Esposizione accurata • Molte connessioni via cavo • Parco ottiche nativo limitato
• AF veloce e accurato • Doppio slot SD
• Rumore elettronico fino a 12500 ISO • Interfaccia minimale ma chiara
• Mirino ampio e ben definito

gennaio 2016 | fotografare 43


TEST BRIDGE

Canon Powershot G3 X
La piccola che fa tutto

Il led bianco che


992
euro
funge da luce aiuto
AF e conto Il microfono stereo
alla rovescia per incorporato
l’autoscatto

La Canon G3 X
ha un corpo
robusto realizzato
prevalentemente in Il sensore è un CMOS
lega di magnesio e da 20,2 Megapixel
in grado di resistere di formato 1”
a infiltrazioni (13,2x8,8mm) che
d’acqua e polvere. garantisce un ottimo
compromesso tra
qualità d’immagine
L’obiettivo è uno e compattezza del
zoom 25x equiv- corpo macchina
alente a un 24-
600mm f/2.8-5.6
con un silenzioso
motore di messa
a fuoco USM a
ultrasuoni.

La nuova bridge Canon ha Come classificare la Canon Powershot G3 X? È l’obiettivo, dando comunque l’impressione
una compatta o è una bridge? Le bridge sono della presenza di un mirino.
sensore da 1” e zoom 25x, fotocamere a ottiche non intercambiabili, Altro tratto distintivo delle bridge è lo zoom
ma le dimensioni non sono come le compatte, che però hanno sempre
una generosa impugnatura e somigliano, per
dall’escursione molto estesa, che spazia tra
un ampio grandangolo e un super-teleobiet-
esagerate. E ha anche doti forma e dimensioni, a delle reflex. tivo.
video molto interessanti... Alcune sono dotate di un mirino elettronico
incorporato, cosa che le fa somigliare ancora
La Canon PowerShot G3 X ha quasi tutte le
caratteristiche tecniche di una bridge, dall’im-
di Matteo Virili di più alle reflex, altre invece, pur non avendo- pugnatura generosa al superzoom (che nel
ne uno, conservano una forma simil-reflex po- suo caso ha un’escursione focale di 25x ed
sizionando il flash a scomparsa proprio sopra è equivalente a un 24-600mm) ma manca

COSTRUZIONE MESSA A FUOCO ESPOSIZIONE QUALITÀ D’IMMAGINE RUMORI ALTI ISO

Corpo robusto, costruito È un po’ il suo tallone In generale buona, ma Buona a bassi ISO e con fo- Fino a 1600 ISO si scatta con
quasi tutto in lega di magne- d’Achille. Soffre con sog- tende alla sovraesposizione cali non estreme. Immagini tranquillità e anche i 3200
sio. È anche tropicalizzato. getti in rapido movimento. con scene ad alto contrasto. ricche di dettagli. ISO non sono da buttare.

44 fotografare | gennaio 2016


CANON POWERSHOT G3 X

La generosa ghiera
zigrinata serve
per la messa a Il pulsante di scatto,
fuoco manuale coassiale alla leva dello
(servoassistita e con zoom. Subito dietro, la
focus peacking) rotella di regolazione
Qui trova posto il superiore
piccolo flash
incorporato con La ruota dei modi di
numero guida 6,8 ripresa e, alla sua
destra, il pulsante
La slitta portacces- d’accensione
sori accetta flash
Canon Speedlite La rotella per la
o compatibili e, compensazione
tramite dei contatti dell’esposizione tra
in fondo alla slitta, -3 e +3 stop
anche altri acces-
sori come il mirino
elettronico opzionale

Il tasto rapido per


richiamare la Il pulsante con
funzione di l’asterisco blocca la
associazione con i lettura esposimetrica,
dispositivi mobili quello subito sotto
gestisce l’area
di messa a fuoco
Lo schermo è un
pannello multi-touch
capacitivo da 3,2” La rotella di
con una risoluzione regolazione
di 1.620.000 pixel posteriore, che
funge anche da
joystick e da
multiselettore

della classica forma da finta reflex. In reda- Si può tuttavia innestare sulla slitta portac- REPORTAGE 60%
zione l’abbiamo definita un po’ per scherzo cessori il mirino elettronico opzionale Canon
una “compattona”, ma di certo non possiamo EVF-DC1, che ha un costo di circa 250 euro. VIAGGI 100%
inaugurare una nuova categoria di fotocame-
re con un nome così bizzarro! Come è fatta PAESAGGIO 50%
L’abbiamo dunque considerata a tutti gli ef-
fetti una bridge, anche se dall’aspetto ci so- La Canon PowerShot G3 X è una fotocamera
miglia poco. Non è nemmeno una bridge di fascia alta e lo si capisce già solo impugnan- SPORT 30%
qualsiasi dal momento che ha un sensore da dola e saggiando l’evidente robustezza del
1” (13,2x8,8mm), più grande e quindi più per- corpo macchina, realizzato con un mix di lega STUDIO 10%
formante di quello da 1/2,3” (6,17x4,55mm) di magnesio e buone plastiche.
normalmente a bordo delle bridge amatoriali. Il corpo è anche resistente alle infiltrazioni di
In quanto qualità d’immagine dunque la G3 X pioggia e sabbia, caratteristica questa molto
se la gioca direttamente con le altre due bri- apprezzata da chi ha necessità di continuare
dge top del mercato, che sono la Sony RX100 a fotografare anche sotto condizioni atmosfe-
Mark II e la Panasonic Lumix FZ1000, anch’es- riche avverse. Coniugando un sensore CMOS
se equipaggiate con un sensore da 1”. da 1” con 20,2 Megapixel e uno zoom 25x
Queste ultime, che sembrano davvero delle equivalente a un 24-600mm f/2.8-5.6, non c’è
finte reflex, hanno un mirino elettronico in- dubbio che la Canon PowerShot G3 X punti
corporato molto ben definito, mentre la Ca- tutto sulla versatilità.
non PowerShot G3 X ne è sprovvista. Sembra costruita appositamente per chi è

gennaio 2016 | fotografare 45


TEST BRIDGE

La Canon Powershot G3 X vista da vicino

Pulsanti laterali Schermo inclinabile Connessioni


Il pulsante Frame Assist (per attivare Lo schermo della Canon Powershot A sinistra i jack per microfono e cuffie
l’inseguimento di un soggetto con il G3 X è inclinabile e ribaltabile per e il tag NFC per collegamenti veloci
cambio dinamico della focale) e quello adattarsi a molteplici bisogni. Qui via Wi-Fi. A destra il jack per lo scatto
per attivare la messa a fuoco manuale. qualche esempio di posizionamento. remoto, la presa USB e la mini-HDMI.

Scheda e batteria Il tappo non si perde Menu


Scheda di memoria e batteria trovano Il tappo dell’obiettivo della G3 X Il menu rapido Q mostra ai lati alcune
posto in un unico vano, impossibile da dispone di una cordicella da legare delle impostazioni più utili. Il menu
aprire quando la macchina è sul treppie- alla macchina per evitare di perderlo. completo invece è del tutto identico a
di. La ricarica avviene con un caricatore Ottimo per i più sbadati. quello delle reflex Canon serie EOS.
esterno.

Scheda Tecnica
Dimensioni mm: Interfaccia::
123x77x105 USB 2.0, AV, mic, cuffie, HDMI, Wi-Fi + NFC
Peso g:
Obiettivo:
733
equivalente a 24-600mm f/2,8-5,6
Elemento sensibile:
Fattore di zoom:
CMOS da 1” (13,2x8,8mm) da 20,2 Mp
25x ottico, 4x digitale
Risoluzione min/max:
Messa a fuoco:
640x480/5472x3648
automatica, manuale
Formati immagine:
Mirino:
JPEG, RAW, RAW + JPEG
opzionale elettronico
Sensibilità di riferimento:
Modalità video:
da 125 a 12800 ISO (fino a 25600
Full HD 1920x1080/60p-
ISO con espansione)
Tempi:
Bilanciamento del bianco:
da 30 sec. a 1/2000sec
automatico, manuale con 7 modalità
più 2 personalizzate Alimentazione:
1 pila ricaricabile agli ioni
Schermo LCD:
di litio
Touch inclinabile da 3,2” con 1.620.000 pixel
Supporto di memoria:
SD/SDHC/SDXC

46 fotografare | gennaio 2016


CANON POWERSHOT G3 X

Il rumore spesso in viaggio e vuole una fotocamera golazione: una superiore e una posteriore,
che gli consenta di affrontare un po’ tutte le con quest’ultima che è anche cliccabile per
JPEG RAW situazioni avendo la sicurezza di riportare a navigare nel menu e richiamare specifiche
casa delle immagini di discreta qualità, il tutto funzioni.
senza doversi trascinare dietro uno zaino fo- Troviamo poi anche la ruota della compensa-
tografico da 5 chili. zione dell’esposizione, possibile tra -3 e + 3
Se ci seguite da un po’ e avete letto altre stop. Lo schermo è un pannello multi-touch
nostre recensioni di compatte e bridge con capacitivo (come quello degli smartphone
sensore da 1”, probabilmente già sapete che per intenderci) da 3,2” con una risoluzione di
200 questo formato di sensore è un ottimo com- 1.620.000 pixel.
promesso tra la ricerca della compattezza in È inclinabile fino a 45° verso il basso e di 180°
una fotocamera e la qualità d’immagine. (cioè ribaltabile) verso l’alto.
A incidere sulla grandezza delle ottiche e, di
rimando, sulle fotocamere nel loro comples-
so, contribuisce il formato del sensore che Video e connettività
400 devono coprire, la luminosità massima e, se si
tratta di uno zoom, l’escursione focale. La libertà di movimento dello schermo va ad
I produttori scendono spesso a compromessi assecondare le ottime doti video di questa
con almeno uno di questi fattori, per non esa- fotocamera. La Canon PowerShot G3 X può
gerare con le dimensioni. infatti registrare filmati in Full HD 1920x1080
Le bridge con gli zoom dall’escursione focale pixel a 60, 50, 30, 35 e 24 fps a scansione pro-
800 più estesa si affidano ad esempio a sensori gressiva in formato MP4, ma dal momento
di piccole dimensioni, mentre quelle che non che dalla presa HDMI della G3 X esce un se-
vogliono scendere a patti né con la qualità gnale video non compresso, si può usare un
d’immagine né con la luminosità dell’obietti- registratore esterno per salvare i filmati in una
vo, sacrificano l’escursione focale, come nel qualità maggiore. Tempo di posa, apertura di
caso della Sony RX10 Mark II, con sensore da diaframma, messa a fuoco, lunghezza focale,
1” e zoom con apertura massima f/2.8 fissa, sensibilità ISO possono essere variati anche
1600 che però ha una escursione focale relativa- durante la registrazione.
mente stretta di soli 8,3x. La Panasonic Lumix Il fuoco può essere variato in ripresa anche
FZ100, sempre con sensore da 1” e dalle di- toccando sullo schermo touch un punto
mensioni simili alla Sony, ha invece uno zoom dell’immagine. Completano il quadro video
16x, che però rinuncia alla luminosità fissa, la presenza dei jack 3,5mm per collegare un
essendo f/2.8 all’estremità grandangolare e microfono esterno e un paio di cuffie, per
3200 f/4 a quella tele. controllare i livelli audio.
Canon, volendo realizzare una fotocamera più Parlando ancora di connessioni, troviamo
compatta rispetto alle sue avversarie, ma al anche l’uscita USB e la presa per lo scatto re-
tempo stesso dotata di uno zoom più esteso, moto, oltre alla connettività Wi-Fi con modulo
ha scelto di rinunciare a un altro stop di lu- NFC, in grado di facilitare la connessione con i
minosità all’estremità tele, dotando la nuova dispositivi mobili.
6400 bridge di uno zoom 24-600mm f/2.8-5.6. Per sfruttare questa funzione occorre installa-
Nello specifico, la massima luminosità di f/2.8 re una app di Canon sul proprio smartphone.
si ha solo a 24mm e già a 50mm si arriva a Purtroppo Canon ha sviluppato questa app
f/4, che diventa f/5.6 a partire da 200mm. In solo per iPhone e Android, dimenticandosi
pratica, alle focali che si usano più spesso l’o- di Windows Phone, che pure in Italia registra
biettivo della Canon PowerShot G3 X ha una vendite superiori a iPhone (dati Kantar).
apertura massima che si aggira intorno a f/4.
12800 Questo non ne fa di certo la fotocamera ide-
ale per le riprese in interni, anche se comun-
que queste ultime non sono certo impossibili,
> Rumore grazie alla possibilità offerta dal sensore da 1”
La Canon Powershot G3 X usa un di alzare la sensibilità fino a 1600-3200 ISO
sensore CMOS da 1” (13,2x8,8mm) da mantenendo comunque una qualità
20,2 Megapixel, e la differenza rispetto
ai sensori da 1 /2,3” delle compatte d’immagine accettabile, e grazie an-
amatoriali si vede. Fino a 800 ISO si che alla presenza di uno stabilizza-
scatta con disinvoltura. A 1600 ISO le tore ottico su 5 assi che, almeno in
immagini sono un po’ più morbide ma assenza di soggetti in movimento,
perfettamente utilizzabili. Perfino i 3200 permette di portare a casa degli
ISO sono ancora buoni per la stampa in
piccolo formato. scatti nitidi a mano libera anche
usando tempi relativamente lun-
ghi e mantenendo anche bassa la
sensibilità.
Nonostante il corpo relativamen-
te compatto la macchina si
impugna comodamente
grazie a una generosa im-
pugnatura ed ha un elevato
numero di controlli diretti.
Sono due le rotelle di re-

gennaio 2016 | fotografare 47


TEST BRIDGE

La G3 X sul campo Come va la versatile “compattona”?


Ergonomia
La Canon PowerShot G3 X si è
rivelata comoda da usare grazie
ai numerosi controlli sul corpo
macchina, ma dobbiamo dire
che non tutto è stato rose e fiori
all’inizio. Ciò che ci ha manda-
to un po’ in crisi inizialmente > Nitidezza
è il procedimento tramite il La combinazione sensore/ottica della Canon
quale cambiare sensibilità ISO: Powershot G3 X produce, a bassi ISO, immagini
ci aspettavamo che una volta ricche di dettaglio. Certo, la definizione non è
la stessa raggiungibile dalle fotocamere con
premuto il tasto ISO posto sulla sensori APS-C, ma i risultati sono comunque
rotella posteriore fosse possibi- molto buoni per una fotocamera dallo zoom così
le cambiare sensibilità ruotan- versatile e tutto sommato compatta.
do quest’ultima, o al massimo
usando i suoi tasti direzionali
destra/sinistra.
La questione è più complicata
invece perché dopo aver pre-
muto il pulsante ISO questi van-
no cambiati con la rotella su-
periore, la stessa che fino a un
NITIDEZZA
attimo prima regolava i tempi
o i diaframmi (a seconda della COLORI
modalità semiautomatica impo-
stata).
Il problema sta nel fatto che se > Colori
Per preimpostazione fornisce una resa
non si preme una seconda volta cromatica piuttosto carica. I colori a volte
il tasto ISO, la rotella superiore possono apparire un po’ troppo saturi.
rimane associata agli ISO inve- Chi preferisce colori più tenui farà bene a
ce di tornare alla sua normale settare un Picture Style diverso da quello
funzione e prima di prenderci di base.
la mano rischiate di cambiare ORIGINALE POSTPRODOTTA
> Gamma dinamica
accidentalmente la sensibili- Nonostante il sensore da 1” la gamma
tà pensando di star variando dinamica è piuttosto ampia, quasi al pari
di quella raggiungibile con la media dei
tempi o diaframmi. L’otturatore sensori APS-C. Grande lavorabilità del file
offre tempi compresi fra 30 se- RAW, come dimostra questo scatto prima
condi (250 secondi con posa B) GAMMA DINAMICA e dopo la post-produzione.
e 1/2000 di secondo.
Trattandosi di un otturatore
24MM 600MM
centrale il flash può essere sin-
cronizzato anche con questo
brevissimo tempo.
C’è un piccolo flash incorpora-
to con numero guida 6,8, ma
grazie alla slitta portaccessori
si possono innestare flash più
potenti.
Non essendo disponibili tempi
più brevi di 1/2000 di secondo ESCURSIONE FOCALE
abbiamo apprezzato la presenza
di un filtro ND interno che può
> Escursione focale
essere inserito o meno nello La G3 X punta molto sulla versatilità. Il suo zoom 25x, che va da un ampio grandangolo a un
schema ottico (tramite menu) super teleobiettivo, permette infatti di far fronte a una grande varietà di situazioni fotografiche.
per abbassare la luminosità di 3
stop, rendendo possibile scatta-
re con ampie aperture anche in
pieno giorno.
sto non significa che si avranno motore USM a ultrasuoni, così mo a ribadire che il sensore da
AF e velocità problemi fotografando ad esem- da non disturbare l’audio nella 1” con 20,2 Megapixel della G3
pio una festa in famiglia, ma ripresa video.. X si è comportato molto bene e
operativa potrebbero sorgerne ad esem- anche le prestazioni dell’ottica
L’autofocus della G3 X è veloce pio fotografando un concerto Qualità d’immagine non hanno deluso, nonostante
in esterni, ma in interni rallen- in notturna, specialmente se i l’escursione focale estrema.
ta considerevolmente. Se poi i componenti amano muoversi Le didascalie alle numerose im-
soggetti sono in movimento lo sul palco. La messa a fuoco è co- magini di prova approfondiscono
si vede soffrire non poco. Que- munque silenziosissima grazie al questo argomento. Qui ci limitia-

48 fotografare | gennaio 2016


CANON POWERSHOT G3 X

CONTROLUCE

LUCE A FAVORE ESP. AUTOMATICA -2EV POSTPRODOTTA -2EV

> Esposizione > Esposizione critica


La G3 X di norma trova un buon compromesso espo- Un caso tipico in cui la Canon Powershot G3 X ha esposto bruciando le
simetrico, ma nelle scene ad alto contrasto può capi- alte luci. Sottoesponendo intenzionalmente di 2 stop le luci sono salve e
tare che sbagli, tendendo di norma a sovraesporre (si anche le ombre di questa immagine non vengono bucate. In postproduzio-
veda “Esposizione critica”). ne è stato possibile schiarirle.

> Interni alti ISO


Come è possibile osservare dai dettagli al
100% della risoluzione di questi file JPEG,
le immagini della G3 X rimangono utilizza-
bili proficuamente fino a 1600/3200 ISO.
Tuttavia il filtro di riduzione automatico del
rumore sul file JPEG non è molto generoso
con i dettagli.

100 800 1600 3200

> Stabilizzatore Conclusioni


Nell’uso senza mirino elettronico Di dimensioni non esagerate ma con tutto quello che serve, la Ca-
(opzionale) è più difficile tenere
la macchina ben salda in mano e
non PowerShot G3 X è una bridge dalle mille possibilità. Dobbiamo
se poi si usano focali tele molto dire però che vista l’assenza del mirino elettronico (da acquistare
spinte l’immagine balla che è un separatamente se lo si vuole) troviamo il prezzo (992 euro di listino
piacere. Fortunatamente lo stabi- e circa 850 con le migliori offerte) leggermente troppo alto.
lizzatore ottico a 5 assi permette Non è la macchina per chi ha bisogno di un autofocus fulmineo, ma
un guadagno di quasi 3,5 stop sui
tempi di sicurezza.
è l’ideale per chi fa fotografia generalista e vuole una fotocamera
di qualità e tutto in uno.

✔ CI PIACE ✘ NON CI PIACE


• Corpo robusto • Rumore elettronico fino a 1600 ISO • Autofocus poco performante in interni
• Ottima impugnatura • Contatti per mirino elettronico • Assenza mirino incorporato
• Tropicalizzata • Connessioni jack per microfono e cuffie • Ghiera messa a fuoco manuale non utilizzabile per
• Molti controlli manuali • Ruota per la compensazione dell’esposizione comandare anche lo zoom
• Schermo touch ribaltabile • Video Full HD fino a 60fps • Esposizione con scene ad alto contrasto
• Buona nitidezza • Assenza app di condivisione per Windows 10 Mobile
• Gamma dinamica

gennaio 2016 | fotografare 49


TEST OBIETTIVO

Panasonic Leica DG Nocticron


42,5mm f/1.2 Asph. OIS
Medio tele di qualità per le Micro Quattro Terzi
Un obiettivo equiva-
lente a un 85mm su full
frame, con una apertura 1599
euro
così ampia da permet-
tere anche su Micro
Quattro Terzi sfocati
da favola.
di Matteo Virili

REALIZZAZIONE
NITIDEZZA
VELOCITÀ AF
ABERRAZIONI
QUALITÀ/PREZZO

Tra gli obiettivi con innesto Micro Quattro campo di un 42,5mm su un


Terzi, cioè quello condiviso dalle mirrorless sensore Quattro Terzi equi-
Olympus e Panasonic e da alcuni tipi di vide- vale esattamente a quello che
ocamere, non mancano diversi medio-tele ha su una macchina full frame un
luminosi. 85mm, che da molti è considerato “il”
Quello che andiamo a testare su questo nu- medio-tele (come se i 90mm o i 135mm
mero è però senza dubbio il più luminoso di fosse delle seconde scelte!). L’elevatissima
tutti e il più pregiato, nonché il più costo- luminosità massima pari a f/1.2 è stata vo- Lo schema ottico prevede 14 lenti (tra cui
so. Il Panasonic Leica DG Nocticron 42,5mm luta per poter raggiungere una profondità due asferiche, una ED a bassa dispersione
f/1.2 Asph OIS è un obiettivo costruito da di campo molto ridotta. Trattandosi infatti a e una UHR ad alto indice rifrattivo) dispo-
Panasonic ma frutto della collaborazione tutti gli effetti di un 42,5mm e non di un vero ste in 11 gruppi. Le 9 lamelle di diaframma
con Leica, che pone il suo marchio su molti 85mm, la profondità di campo di quest’otti- arrotondate assicurano un’aspetto molto
degli obiettivi Panasonic migliori. ca è, a parità di apertura, più estesa che non morbido alle aree fuori fuoco. Come in altri
C’è un motivo dietro la strana lunghezza quella di un 85mm su full frame. obiettivi Panasonic firmati Leica troviamo la
focale non intera di quest’ottica: l’angolo di A conti fatti questo 42,5mm f/1.2 per Micro ghiera dei diaframmi sull’obiettivo.
Quattro Terzi ha una profondità di campo si- Si muove a passi di 1/3 di stop ed è dotata
74mm mile a quella che avrebbe su full frame un anche della posizione “A” (automatica), che
ipotetico 85mm f/2.4. C’è da dire però che se impostata permette di affidare il con-
quest’ottica non si distingue solo per la sua trollo del diaframma alle rotelle sul corpo
ampia apertura, ma anche per la sua evi- macchina, se controllarlo dall’obiettivo non
dente robustezza: barilotto e innesto sono ci fosse agevole. Lo vediamo particolarmen-
infatti tutti metallici, così come il paraluce. te indicato per la fotografia di ritratto e per
L unico aspetto che ci ha impedito di pro- quella di paesaggio.
muoverlo a pieni voti in quanto a realizza-
77mm

È senz’altro costoso, ma si fa perdonare con


zione è il fatto che non è tropicalizzato: da una qualità d’immagine molto alta già a tut-
un obiettivo di questo prezzo e così mas- ta apertura, come potete verificare dai risul-
siccio (425 grammi non sono pochi per tati del test nelle prossime pagine.
un’ottica Micro Quattro Terzi a focale fissa)
ci saremmo aspettati una costruzione che
permettesse di usarlo sotto ogni condizione
atmosferica senza preoccuparsi di eventuali
infiltrazioni.

50 fotografare | gennaio 2016


Nel dettaglio Scheda Tecnica
Adatto per: mirrorless e videocamere con innes-
to Micro Quattro Terzi
Lunghezza focale: 42,5mm (equivalente a
85mm su full frame)
Angolo di campo: 29°
Apertura min/max: f/1.2 – f/16
Schema ottico: 14 elementi (di cui 2 lenti as-
feriche, una ED e una UHR) in 11 gruppi
Lamelle diaframma: 9 di forma arrotondata
Minima distanza di fuoco: 50cm
Robusto ma non Selettori AF/MF e stabilizza- Motore AF: motore passo-passo
tropicalizzato tore ON/OFF
Il barilotto, l’innesto e perfino il paraluce In alto il selettore per passare dall’aut- Stabilizzazione ottica: sì
sono metallici. Peccato però che ofocus alla messa a fuoco manuale. Diametro filtri: 67mm
manchino le guarnizioni per la tropical- Sotto il selettore per attivare o disat- Accessori del kit: tappi, paraluce, astuccio
izzazione. Se il meteo è inclemente non tivare la stabilizzazione ottica dell’im-
Peso: 425 grammi
usatelo con troppa disinvoltura. magine, che alle volte torna utile.
Dimensioni: 77x74mm
Prezzo di listino: 1599 euro
Miglior prezzo online: circa 1400 euro

www.panasonic.it

Ghiera dei diaframmi Nella confezione


Come in altri Panasonic firmati Oltre ai tappi anteriore e poste-
Leica, c’è la ghiera dei diaframmi di riore nella confezione troviamo
stampo classico. il robusto paraluce metallico
Gli scatti sono da 1/3 di stop. Po- (con vite di bloccaggio laterale) e
sizionandola su “A” si può controllare l’astuccio, questo in verità di una
l’apertura dal corpo macchina. plastica non molto pregiata.

Il medio tele alla prova dei fatti


> Sfocato f/1.2
Stante il formato del sensore
e la conseguente lunghezza
focale reale dimezzata ri-
spetto a quella di un obiettivo
equivalente su full frame, c’è
bisogno di aperture molto
ampie per raggiungere quegli
effetti di separazione tra
primo piano e sfondo che
con i sensori full frame si rag-
giungono anche con aperture
meno estreme.
Alla massima apertura di f/1.2
questo 42,5mm mostra una
profondità di campo gros-
somodo corrispondente a
quella che avrebbe un 85mm
f/2.4 o un 90mm f/2.8.
Molto morbido lo sfocato
grazie alle 9 lamelle di dia-
framma arrotondate.

SFOCATO f/1.2

gennaio 2016 | fotografare 51


TEST OBIETTIVO

> Nitidezza
Già a tutta apertura il Panasonic Leica DG
Nocticron 42,5mm f/1.2 ASPH OIS produce
immagini molto nitide al centro del foto-
gramma e chiudendo già di soli due stop si
comincia ad avere una buona omogeneità tra
centro e bordo, che ha il suo apice tra f/4 e
f/5.6. È una di quelle ottiche che riesce a tira-
re fuori il meglio da un sensore Quattro Terzi.

NITIDEZZA

> Colori
Questo obiettivo si è distinto per una resa cromatica
naturale. Non c’è quella esasperazione del contrasto
che abbiamo incontrato su alcuni obiettivi Micro
Quattro Terzi economici.

> Stabilizzatore
Con l’ampia apertura f/1.2
si riesce spesso a scattare
in interni poco illuminati
a mano libera. Se la luce
è proprio poca o bisogna
chiudere un po’ il diafram-
ma, lo stabilizzatore ottico
fa un buon lavoro nel ridurre
COLORI le vibrazioni (qui 1/6 sec,
50cm di distanza).

SENZA CORREZIONE CORREZIONE INTEGRATA

ABERRAZIONE CROMATICA LATERALE

> Aberrazione cromatica laterale


Questo obiettivo incorpora un profilo di correzione automatica delle
aberrazioni impossibile da scorporare in Adobe Camera RAW.
Con lo sviluppatore open source “RawTherapee” siamo riusciti a
disabilitarlo per mostrarvi l’entità della correzione dell’aberrazione
cromatica laterale. Ad ogni modo l’aberrazione cromatica laterale era
comunque presente a tutta apertura a livelli accettabili.
Il profilo di correzione viene applicato automaticamente solo se si
scatta con corpi Panasonic.

52 fotografare | gennaio 2016


PA N A S O N I C L E I C A 4 2 . 5 M M F 1 . 2

Alla prova sulla mira


CENTRO BORDO

VIGNETTATURA f/1.2
f/1.2

f/2
BORDO CENTRO

f/2.8

VIGNETTATURA f/2.2

f/4

BORDO CENTRO f/5.6


> Vignettatura
A tutta apertura è molto presente (circa 1,5
stop di differenza tra centro e bordo) ma
già a f/1.8 è molto attenuata, per sparire del
tutto a f/2.2.

f/8

f/11

LENS FLARE

f/16

> Lens flare > Alla prova sulla mira ottica


Non è esente da lens flare. In questo esem- Il Panasonic Leica DG Nocticron 42.5mm f/1.2 Asph OIS è sfruttabile a tutti i diaframmi. Tra
pio uno scatto con la sorgente luminosa f/2.8 e f/5.6 dà il meglio di sé. A f/5.6 raggiunge la maggiore uniformità. Anche a tutta apertura
appena fuori dai bordi del fotogramma. tuttavia la differenza di qualità tra centro e bordo non è così drammatica.

gennaio 2016 | fotografare 53


TEST FLASH

Fujifilm EF-X20 Il flash vintage


piccolino

Scheda Tecnica
Adatto per: mirrorless e compatte Fujifilm
Numero guida (m): 20 a 200 ISO (12 con il pan-
nello grandangolare) 230
euro
Parabola zoom: no
Temperatura di colore: 5600 K
Esposizione automatica: iFlash TTL
Esposizione manuale: da piena potenza a 1/64
Funzione master/slave: sì/sì
Compensazione esposizione automatica: sì,
+1/-1 EV
Sincronizzazione su seconda
tendina: sì
Movimento testa: no
Luce d’aiuto AF: no
Alimentazione: 2 pile AAA
Dimensioni mm / Peso g:
36x60x50/ 100

REALIZZAZIONE
POTENZA
FUNZIONI
ACCESSORI INCLUSI
QUALITÀ/PREZZO

Alcune fotocamere serie X Negli ultimi anni, testando le fo-


tocamere Fujifilm, abbiamo quasi
di Fujifilm hanno un aspetto sempre speso qualche parola d’elogio
vintage molto marcato. Il sulla loro buona esposizione automa-
flash Fuji EF-X20 vi si intona tica con il flash, che garantisce un ottimo
bilanciamento tra luce flash e luce naturale
alla perfezione ed è discreta- presente nella scena. ha diverse: quasi tutta la serie X segue quel-
mente potente. Abbiamo così pensato di dedicare un mi-
ni-test a uno dei flash esterni Fuji.
lo stile si può dire, ma è sulle compatte X100
e sulle mirrorless X-Pro1 e X-T1 che la cosa
di Matteo Virili La casa giapponese ne ha in catalogo tre, di si fa sentire di più.
cui due con numero guida 20 e uno, più po- È in particolare a queste fotocamere che
60mm tente e versatile, con numero guida 42. questo flash si abbina alla perfezione, per
m Dei due con numero guida 20 abbiamo vo-
m una questione di coerenza di design.
50 luto concentrare la nostra attenzione sul L’estetica del prodotto pone anche qualche
modello EF-X20 (nome inutilmente compli- limite, come ad esempio la parabola non
cato), che si distingue per un design e un orientabile.
36mm metodo di interazione decisamente vintage. Un flash numero guida 20 di certo non per-
Di fotocamere dall’aspetto retrò Fujifilm ne mette di far fronte alle situazioni più diffici-

54 fotografare | gennaio 2016


FUJIFILM EF-X20

Il mini-flash serie X visto da vicino

Pile AAA Comandi manuali Selettore slave/master


Il flash Fujifilm EF-X20 si alimenta La rotella superiore serve a regolare Impostando X il flash lavora come
con due pile AAA, alcaline o Ni-Mh la potenza del flash sia in automatico flash principale e come master senza
ricaricabili. Se si esauriscono all’im- che in manuale. pre-flash.
provviso c’è di bello che le vendono Sulla sinistra il pulsante d’accensione Con N-mode funziona da slave e con
anche in tabaccheria. e quello di test. P-Mode è un master con pre-flash.

Pulsante di sblocco Levetta pannello grandangolare Accessori inclusi


Una volta innestato sulla slitta portac- Questa levetta laterale serve ad ab- Gli accessori che troviamo di serie
cessori, il flash EF-X20 si blocca auto- bassare un pannello diffusore interno nella scatola sono l’astuccio morbido
maticamente. Per rimuoverlo bisogna che copre anche le focali più ampie. e il mini-supporto per poggiare l’unità
premere prima il tasto di sblocco che Il numero guida in questo caso si flash sul treppiedi quando la si usa
vedete qui sopra. riduce a 12. come slave.

li, tuttavia la differenza rispetto alla poten-


za di un piccolo flash incorporato si sente
eccome e ci si può togliere più di qualche
soddisfazione.
Questo piccolo flash stupisce per la possi-
bilità di poter essere usato come master
per far scattare altri flash, sia in modalità
pre-flash che non, e come slave.
Incluso nella confezione si trova infatti an-
che un piccolo supporto per innestare il fla-
sh sul treppiedi.
Non manca un diffusore integrato (interno)
utilizzabile per allargare l’angolo di campo
coperto.
Gestire la potenza del flash è semplicissimo,
grazie alla rotella superiore. Metà di essa è
deputata alla compensazione dell’esposizio-
ne automatica del flash tra +1 e -1 stop, l’al- > Test soggetto a distanza ravvicinata
tra metà alla gestione del flash in manuale, Abbiamo testato il flash Fujifilm EF-X20 montato sulla Fujifilm X-Pro 1, con l’obiettivo 16mm
f/1.4. Abbiamo abbassato il diffusore grandangolare per essere sicuri che la luce flash coprisse
da piena potenza a 1/64. l’intero fotogramma. Il primo scatto è stato effettuato nella modalità totalmente automatica,
Il prezzo un po’ elevato è a nostro parere il secondo impostando sulla macchina la modalità che tende a usare tempi di posa più lunghi
giustificato dal corpo in alluminio e dalle uti- per ottenere il giusto mix tra luce ambientale e luce flash. In ultimo uno scatto a luce naturale a
li funzionalità wireless. titolo di esempio.

gennaio 2016 | fotografare 55


TECNOLOGIE

Post focus Panasonic


Mette a fuoco dopo lo scatto, con un trucco geniale!

P
anasonic, con un aggiornamento fir- ti gli effetti un breve video di risoluzione 4K nic nella sezione “Supporto – Download ma-
mware per le Lumix G7, GX8 e FZ300, (circa 8 Megapixel), senza audio e in formato nuali e firmware”.
introduce la funzione Post Focus che .mp4, dunque i fotogrammi sono facilmente Speriamo di veder crescere questa funzione,
permette di cambiare la messa a fuoco estraibili anche al computer con un semplice magari aggiungendo il supporto all’unione di
di una foto dopo lo scatto. Chiariamo che non lettore video in grado di catturare i singoli fo- vari “fuochi”, così da cambiare in post-produ-
ha niente a che vedere con la tecnologia ple- togrammi, come il diffuso VLC Media Player. zione anche la profondità di campo.
nottica delle fotocamere Lytro. Il modo più semplice per selezionare e salvare
Mentre quest’ultime infatti riescono nel loro l’immagine con il fuoco nel punto che ci in- In breve
scopo con un singolo scatto, il Post Focus di teressa è quello di toccare lo schermo touch
Panasonic si basa su un “trucco” multiscatto. della macchina in corrispondenza dell’oggetto • Le immagini hanno una risoluzione pari al 4K
Un trucco geniale però a ben vedere. Non che vogliamo a fuoco, come vi mostriamo nel- UHD (8 Megapixel circa) e sono solo in JPEG
fa altro che fare un velocissimo e corposo la pagina a fianco. • Non funziona se gli oggetti in primo piano
bracketing della messa a fuoco, scattando una Funziona anche a mano libera, ma per trarre sono troppo vicini
velocissima sequenza a 25 fotogrammi al se- il meglio da questa funzione è meglio limitarsi • Il punto di messa a fuoco si sceglie toccando
condo, di una durata variabile a seconda delle ai soggetti statici e scattare su treppiedi. lo schermo o usando le frecce
• Non funziona con il flash
distanze in gioco tra i vari elementi in scena. Se possedete una delle fotocamere citate nel
• La sequenza con tutti i fuochi è salvata come
Ogni scatto della sequenza avrà una messa box a fianco potete già provare la funzione in- un file video .mp4
a fuoco leggermente diversa così che all’in- stallando il nuovo firmware versione 2.0 che • Funziona meglio con soggetti statici e con
terno della sequenza esista almeno un foto- la abilita.Installarlo sulla macchina non è dif- fotocamera su treppiedi
gramma per ogni oggetto della scena in cui ficile, ma dovete attenervi scrupolosamente • Fotocamere compatibili: Panasonic Lumix
quest’ultimo è a fuoco. La sequenza è a tut- alle indicazioni che trovate sul sito di Panaso- G7, Lumix GX8, Lumix FZ300 e futuri modelli

56 fotografare | gennaio 2016


P O S T FO C U S PA N A S O N I C

Ecco come si usa il Post Focus di Panasonic

Attivare la funzione Con il verde si va Registrazione Post focus (1)


Dopo aver aggiornato il firmware alla Il post focus non parte se tutti gli Una volta premuto, il pulsante di scatto
versione 2.0 troveremo la nuova voce elementi della scena non possono può essere rilasciato. La sequenza
nel menu di ripresa. Per usarla dob- essere messi a fuoco. In alto a destra di scatti (effettuati con l’otturatore
biamo accedervi e impostarla su ON. un bollino verde indica che è tutto ok e elettronico) parte dagli oggetti più
possiamo scattare. vicini alla fotocamera.

Registrazione Post focus (2) Scelta del fuoco (1) Scelta del fuoco (2)
La sequenza per il post focus impiega Una volta terminata la sequenza Un secondo esempio solo per mostra-
circa due secondi a compiersi. Una post focus, accedendo alla revisione re come toccando un altro punto dello
barra in alto a sinistra si riempie a delle immagini è possibile scegliere schermo viene effettivamente caricata
mano a mano che il processo si va il punto di messa a fuoco usando le l’immagine in cui il punto di messa a fuo-
completando. frecce o toccando lo schermo. co ricade proprio sull’oggetto toccato.

Regolazione fine (1) Regolazione fine (2) Salvataggio


Prima di salvare è opportuno fare uno Come è possibile vedere da questa Quando abbiamo trovato la messa a
zoom sulla parte che vogliamo sia a schermata, muovendo il selettore sulla fuoco che più ci soddisfa basta premere
fuoco. Se la focheggiatura non ci sod- barra in basso abbiamo potuto regolare il tasto Menu/Set della fotocamera
disfa possiamo regolarla finemente la messa a fuoco più precisamente che e confermare. L’immagine dinamica
muovendo con la barra in fondo. non con il solo tocco. resta, in caso di ripensamenti.

gennaio 2016 | fotografare 57


PORTFOLIO

Come era rosso il mio lago


Massimiliano Serci - Reggio Emilia
Mi chiamo Massimiliano Serci, ho 41 anni e dell’arrossamento si verificava in estate duran- nale il lago e i suoi dintorni danno vita ad uno
sono appassionato di fotografia e viaggi, due te i mesi più caldi. L’arrossamento del Lago di spettacolo unico trasformandosi in una incre-
passioni, per me, praticamente inscindibili an- Tovel cessò nell’estate del 1964. dibile tavolozza di colori.
che quando il loro soddisfacimento comporta In precedenza, per diversi anni l’alga ritenuta Le fotografie del presente portfolio sono un
centinaia di chilometri di percorrenza per fare responsabile del cambiamento era stata la estratto di una serie di scatti effettuati nell’ar-
pochi scatti o viceversa. Glenodinium sanguineum. co di un’intera giornata, prevalentemente a
In questo caso vi presento le mie foto del lago Alcuni recenti studi hanno stabilito che la spa- mano libera, con la seguente attrezzatura:
di Tovel in veste autunnale. Il lago di Tovel è un rizione potrebbe essere dovuta alla mancanza Pentax K5II e obiettivi Pentax DA 21 Limited
lago alpino situato sul territorio del comune di del carico organico (azoto e fosforo) prove- f/3.2, FA 43 Limited f/1.9, FA 77 Limited f/1.8,
Tuenno, in Provincia di Trento, ad un’altezza di niente dalle modalità di monticazione (transu- DA* 200 f/2.8.
1.178 m s.l.m. all’interno del Parco Naturale manza) delle mandrie di bovini che pascolava-
Adamello-Brenta. no nei pressi del lago.
È anche noto come lago rosso per il fenomeno Il lago di Tovel è il luogo perfetto per gli amanti
dell’arrossamento delle sue acque, per azione del trekking, della natura e della fotografia, il
di un’alga, la Tovellia sanguinea. Il fenomeno tutto a misura di famiglia. Nel periodo autun-

58 fotografare | gennaio 2016


MASSIMILIANO SERCI

gennaio 2016 | fotografare 59


PORTFOLIO

60 fotografare | gennaio 2016


MASSIMILIANO SERCI


Il lago di Tovel
è un lago alpino
situato sul
territorio del
comune di Tuenno,
in Provincia di
Trento, ad un’altez-
za di 1.178 m s.l.m.
all’interno del
Parco Naturale
Adamello-Brenta.

gennaio 2016 | fotografare 61


A B C FOTO G R A F I A D I G I TA L E

La luce
Quando tutto ancora tace
copriamoci bene e usciamo
muniti di treppiedi.

invernale
La città deserta e la bellez-
za delle albe invernali ci
conquisteranno.
Una volta tornati a casa
però, ecco come gestire la
Come sfruttarla al massimo postproduzione.

di Matteo Virili

62 fotografare | gennaio 2016


LA LUCE INVERNALE

Alba e nebbia in controluce


Come gestire una foto all’alba con Adobe Camera RAW
Scatto

Questa scena ambientata in campagna, con nelle ombre più scure. Trattandosi di un sog- gamma dinamica. Ricordiamoci di scattare
il sole appena sorto, eccedeva di gran lunga getto statico ed essendo muniti di treppiedi in formato RAW: solo così avremo un ampio
la gamma dinamica del sensore, cioè l’esten- abbiamo optato per fare diverse esposizioni, margine di manovra.
sione della sua capacità di registrare simul- da unire poi in postproduzione con Adobe
taneamente dettagli nelle luci molto forti e Camera RAW, per ampliare virtualmente la

Importazione in Adobe
Camera RAW
Se il vostro Adobe Camera RAW è alla versio-
ne 9 o superiore allora avete la funzione “Uni-
sci come HDR” che serve a fondere in un’u-
nica immagine HDR (High Dynamic Range,
cioè “ampia gamma dinamica”) più immagini
in formato RAW ottenendo come risultato un
file DNG (il formato RAW di Adobe).
Sull’HDR ci sono molti pregiudizi, perché que-
sto nome evoca immagini per nulla fotorea-
listiche. La funzione di cui vi parliamo invece
produce risultati molto naturali e potete usar-
la senza paura. Dopo aver importato i file clic-
cate in alto a destra su Film Strip > Seleziona
tutto e poi su Film Strip > Unisci come HDR.

Unisci come HDR


Dopo una breve attesa (che può durare da qualche secondo a circa
un minuto a seconda del numero di foto di partenza e della potenza
del vostro computer) sarà visualizzata questa schermata, in cui vi
verrà mostrata un’anteprima del risultato.
“Allinea immagini” serve ad allineare automaticamente le foto di
partenza nel caso non siano state scattate su un treppiedi.
Sulla destra troviamo già selezionata la spunta “Tono automatico”
che effettua un’ottimizzazione delle luci per noi.
In questo caso l’automatismo ha fatto un buon lavoro ma abbiamo
comunque dovuto modificare qualcosa per arrivare al risultato che
avevamo in mente.

gennaio 2016 | fotografare 63


A B C FOTO G R A F I A D I G I TA L E

Gli ultimi ritocchi


Una volta premuto “Unisci” nella scher-
mata precedente veniamo invitati a salva-
re il file DNG risultato della fusione, che
viene immediatamente aperto in Adobe
Camera Raw per proseguire il lavoro.
Si tratta ancora di un file RAW a tutti gli
effetti, solo con le informazioni prese dai
vari file di partenza, dunque avrà anche
una ottima malleabilità.
In questo scatto non dovevamo fare gran-
di modifiche: ci siamo limitati ad aumen-
tare la vividezza generale e la saturazione
degli arancioni.

Risultato finale
Ecco qui infine la nostra fotografia: un’im- sti metodi per imitare l’estesissima gamma vamo essere tale al momento dello scatto.
magine che dovendoci fermare ai limiti degli dinamica dell’occhio umano! Non ci siamo In ogni caso avremmo anche potuto stravol-
attuali sensori non sarebbe nemmeno mai voluti discostare da quella che era l’illumi- gere luci e colori a nostro piacimento asse-
esistita, ma fortunatamente esistono que- nazione reale, o almeno quella che ricorda- condando le nostre impressioni.

64 fotografare | gennaio 2016


LA LUCE INVERNALE

Mentre la città si sveglia


Catturiamo l’atmosfera delle mattine invernali, prima che la città cominci a brulicare
Opere architettoniche

Le foto presenti in questo paragrafo sono sta-


te scattate un po’ prima dell’alba, ma abbiamo
usato lo stesso metodo multiscatto descritto
nelle pagine precedenti, perché il cielo si stava
già schiarendo eccessivamente.
Questo ponte, si prestava particolarmente ad
essere ritratto con queste condizioni di luce,
che ne mettono in risalto l’illuminazione arti-
cifiale. Inoltre, vista l’ora, non abbiamo dovu-
to preoccuparci dei passanti.

Le piazze vuote
Riuscire a fotografare una piazza vuota è possibile
praticamente solo in questo momento della giornata.
Certo, ciò ci costringe a una levataccia, ma spesso ne
vale la pena.
Qui mancava poco al sorgere del sole e la chiesa qui
ritratta era molto più scura del cielo dietro. Abbiamo
quindi anche stavolta unito più esposizioni (che pub-
blichiamo a titolo di esempio).
Dopo l’unione abbiamo provveduto, sempre in Ado-
be Camera RAW, a un più preciso bilanciamento del
bianco, a una correzione della distorsione a barilotto
dell’obiettivo e della distorsione prospettica.

gennaio 2016 | fotografare 65


TECNICA

L’istogramma
Impariamo a leggerlo, interpretarlo e ad usarlo.
Testo e foto di Gianluca Laurentini

Cos’è un istogramma e come leggerlo


Il termine istogramma è ormai divenuto produzione. Basare l’esposizione esclusi- la quantità di pixel che vi sono inseriti ed
familiare a tutti i fotografi, specialmente vamente su quel che vediamo sul display è otterremo il nostro istogramma.
ai nativi digitali, eppure pochi ne sfruttano quindi sconsigliato. Se avremo dei picchi nella parte sinistra la
appieno il potenziale. L’istogramma è un grafico che rappresenta foto avrà delle zone scure prive di dettaglio
Imparare a leggere e ad interpretare un la distribuzione di luminosità di una foto; (spesso si indica questa condizione dicendo
istogramma vi può far capire immedia- sull’asse orizzontale troviamo i livelli di lu- che ci sono i neri bucati), se invece tenderà
tamente se avete sfruttato al meglio l’oc- minosità e su quello verticale la quantità di ad avere picchi sulla destra avremo zone
casione per portare a casa uno fotografia pixel. chiare prive di dettaglio (bianchi bruciati).
buona o se vi conviene scattarne un’altra Per fare un esempio comprensibile a tutti
modificando qualcosa nelle impostazioni; prendiamo una foto in bianco e nero jpeg
spesso i neofiti si limitano a riguardare di- a 8 bit, in questo caso avremo 256 livelli di
strattamente la foto nello schermo della tonalità di grigio compresi tra 0 (il nero as-
fotocamera, ma ciò ci permette di avere soluto) e 255 (il bianco assoluto), conside-
un’idea della bontà compositiva dello scat- riamo quindi di disporre su un’asse orizzon-
to e trarci invece in inganno per quanto tale 256 contenitori, una volta che avremo
riguarda la perdita di informazioni delle esaminato ed inserito nel giusto contenito-
alte luci o delle ombre, che possono essere re ogni singolo pixel della foto rappresente-
in alcuni casi irrecuperabili in fase di post remo con una colonna sopra ognuno di essi

66 fotografare | gennaio 2016


L’ I S T O G R A M M A


I diversi tipi
di istogramma
L’istogramma di luminosità esi-
ste anche per le foto a colori ed
interpreta la luminosità simil-
mente a come viene percepita
✔RAW
dall’occhio umano ed è quel-
lo utilizzato generalmente dai
NELLA BORSA L’istogramma
software delle fotocamere. RAW CAVALLETTO
Esiste poi l’istogramma per ogni Scattare in RAW vi darà mag- Per prendere confidenza è un grafico
singolo canale di colore che si
utilizza quando c’è il rischio di
giori possibilità di intervento
in fase di post produzione
con l’istogramma all’inizio è
consigliato fotografare con la che rappresenta
avere un picco, clipping in gergo permettendovi mentre vi eser-
citate con le varie funzioni di
macchina ben posizionata sul
cavalletto per poter modificare la distribuzione
fotografico, di un singolo colore
(una automobile rossa, un prato
sviluppo di vedere quali effetti
hanno sull’istogramma.
i parametri di scatto e capire
come cambia l’istogramma di luminosità
verde od un cielo blu ad esem-
pio) in cui una parte della foto
senza variare l’inquadratura.
di una foto
è di un colore uniforme privo di
dettagli, in questo caso l’effetto
non viene evidenziato dall’isto-
gramma delle luminosità.
Alcune macchine fotografiche
permettono di vedere questi tre
istogrammi affiancati a quello
delle luminosità, ma non è detto
che sia presente in ogni model-
lo, specialmente sui più econo-
mici o datati.
L’ultimo tipo di istogramma è
quello RGB che si usa general-
mente sui PC per la post pro-
duzione ed il foto ritocco ed è
simile a quello delle luminosità,
ma elaborato tenendo conto
della media dei singoli canali di
colore (Rosso, Verde e Blu) per-
mettendo di individuare oltre ad
eventuali clipping di luminosità
anche quelli di colore in un uni-
co istogramma.
Se utilizzate Adobe Camera Raw
per sviluppare i vostri file RAW > Sopra > Sopra
potete vedere sovrapposti fra In basso a sinistra si può vedere come l’istogram- Riguardando le fotografie è possibile visionare
loro l’istogramma RGB e quello ma possa essere usato anche in fase di scatto gli istogrammi per capire se c’è un eventuale
dei tre colori separati fra loro. attivando il Live View della fotocamera. In questo sbaglio per poterlo correggere, in questo caso
caso è conveniente usare la macchina su un ca- si vede come ci sia un picco a metà istogramma
Abbiamo capito ora come è valletto perché uno spostamento anche di pochi rappresentato dalla forte presenza del cielo come
fatto e come si legge un isto- millimetri può far variare l’istogramma in modo sfondo uniforme dell’immagine, tuttavia una
gramma, ma dobbiamo essere incomprensibile. parziale perdita di dettaglio nello sfondo può in
pronti a fare un ulteriore salto Per visualizzarlo leggete sul libretto di istruzioni alcuni casi essere funzionale allo scatto per dare
in avanti. della vostra fotocamera come fare. maggior risalto al soggetto.

Interpretare un istogramma
Nei corsi base spesso viene consigliato di avere indichi se la foto è corretta, sovraesposta o
un istogramma a forma di campana, cioè senza sottoesposta, e qui entra in gioco l’inter-
picchi né a destra né a sinistra dell’istogramma pretazione di ogni singola foto.
stesso e con i valori concentrati al centro del Vi mostrerò alcuni esempi di foto-
grafico, ma questo consiglio può rivelarsi un grafie con il loro istogramma per
boomerang per le vostre foto ed in pratica vi permettervi di capire come si
stanno sconsigliando di imparare ad interpreta- deve interpretare un isto-
re l’istogramma. gramma.
Nella maggior parte dei casi un istogramma a
campana è invece deleterio perché sintomo di
basso contrasto della foto. Non esiste, purtrop-
po, una forma univoca per gli istogrammi che vi

gennaio 2016 | fotografare 67


TECNICA

Con questa foto scattata al Foro


Romano ho scelto di mostrarvi
l’istogramma delle luminosità di
uno scatto in B&W.
Come potete vedere ci sono due
picchi, o “clipping”, nella parte
sinistra che rappresentano la
grande presenza di nero e grigio
diffusi nella foto. In queste con-
dizioni però è quasi inevitabile
avere dei picchi. L’andamento
frastagliato indica come ci siano
forti i contrasti nell’immagine.
Se le condizioni atmosferiche
lo avessero permesso sarebbe
stato importante che l’istogram-
ma non fosse stato spostato
sulla sinistra perché in questo
modo sono andati persi dei det-
tagli delle ombre.
D’altra parte il rischio era quello
di bruciare il bianco delle nuvole,
questo è quindi un tipico caso in
cui bisogna fare una scelta pon-
derata perché la gamma dinami-
ca del soggetto da riprendere è
maggiore di quello che la foto-
camera riesce effettivamente a
riprendere.

L’istogramma di questa foto


scattata sulle coste scozzesi è
tipico di una foto ben riuscita.
Sono rappresentate tutta le to-
nalità possibili, non sono andati
persi i dettagli delle ombre e non
sono eccessivamente bruciati i
bianchi.
I picchi che vediamo non ci de-
vono preoccupare, sono dovu-
ti ad alcuni fattori come, sulla
sinistra, il blu intenso e molto
uniforme del mare e, più a de-
stra, la fascia di nuvole appena
sopra l’orizzonte che è presente
con praticamente tutte le infor-
mazioni che il sensore poteva
immagazzinare.

68 fotografare | gennaio 2016


L’ I S T O G R A M M A

In questa foto come potete vede-


re le ombre sono completamente
bucate ed il normale istogramma
è praticamente illeggibile.
In questo caso vi mostro anche
l’istogramma in scala logaritmica
per un confronto, cambiando la
scala infatti potete leggere l’isto-
gramma senza grossi problemi.
Abbiamo dovuto cambiare la
scala per via di un clipping così
forte, eppure la foto risulta gra-
devole, perché? Molto semplice-
mente ho scelto di esporre sulla
zona centrale dell’immagine
perdendo tutti i dettagli di que-
sto archetto di Sperlonga che
affaccia sul mare per utilizzarlo
come cornice della foto.

Questo è un ritratto molto differente da quel-


lo precedente, in questo caso ho usato il gio-
co fra luci ed ombre per ottenere un effetto
insolito.
Ho dovuto usare l’istogramma in scala lo-
Questo è l’istogramma tipico di un ri- garitmica anche in questo caso perché al-
tratto. Vi troviamo tutta la gamma tonale trimenti l’istogramma nella scala normale
senza avere problemi con luci od ombre. sarebbe stato illeggibile a causa di un forte
Il picco sulla destra? Non è dovuto ad clipping nella parte sinistra.
altro che allo sfondo uniforme costitui- La cosa importante per noi da leggere è che
to dal marmo del monumento a cui era nella parte destra le alteluci non siano bru-
poggiata la modella. ciate in corrispondenza della pelle dello zi-
gomo della modella.

gennaio 2016 | fotografare 69


TECNICA

Il Corno Grande, la più alta delle


cime dell’Appennino, e qui si
specchia nelle acque del Lago
Pietranzoni. In questo caso
l’istogramma è più distribuito e
curiosamente assomiglia all’an-
damento della montagna.
È presente l’intera gamma
tonale, non ci sono neri bucati o
alteluci bruciate e la distribuzio-
ne non eccessivamente lineare
indica un buon contrasto.
Qualche nero che può sembrare
di troppo è dovuto essenzial-
mente alle ombre molto scure
che si hanno in montagna quan-
do c’è bel tempo.

La foto di queste cascate


presenta un istogramma RGB
molto ben suddiviso, a dimo-
strazione che la gamma tonale
è stata acquisita per intero, e
mantiene un valore molto alto
anche a destra, questo perché
nelle lunghe esposizioni per
ottenere l’effetto seta sull’acqua
questa deve essere leggermen-
te bruciata.
Se così non fosse l’acqua
manterrebbe comunque questo
effetto, ma sarebbe di un fasti-
dioso grigio opaco attenuando-
ne la bellezza.

70 fotografare | gennaio 2016


L’ I S T O G R A M M A

Il Vittoriano si staglia dietro


il Foro di Traiano, in questo
caso l’istogramma assomiglia,
almeno nella metà sinistra, a
una campana, mentre nella
parte destra si può vedere
come i bianchi siano bruciati.
La bruciatura dipende dai fari
che illuminano i monumenti
che non sono da considerare
un elemento di disturbo, tanto
più che chiudendo legger-
mente il diaframma assumono
l’effetto di tante piccole stelle.

Il gruppo del Sassolungo, uno


dei più belli e caratteristici
delle Dolomiti, in HDR.
La tecnica HDR permette di
sfruttare l’intera gamma tona-
le e la presenza di tutte quelle
piccole guglie è indice di un
alto contrasto.
Come potete vedere in que-
sto caso rispetto alla foto del
Corno Grande che trovate in
questo articolo ci sono tanti
picchi di bassa entità distribu-
iti lungo tutto il grafico e sulla
destra si vede come alcuni dei
bianchi siano bruciati.

gennaio 2016 | fotografare 71


FOTOGRAFIA DI BAMBINI

Elmina nel Paese


delle Meraviglie Testi e foto di:
Elmina Gigli

Una fotografa particolare di fronte a soggetti particolari:


Elmina Gigli si è specializzata nel ritratto e nella ripresa
dei più piccini, con risultati artistici originali e accattivanti,
e ci spiega il suo metodo di lavoro.

72 fotografare | gennaio 2016



ELMINA GIGLI

Il mio motto è:
“Se vuoi
fotografare
un bambino,
devi tornare
bambino
anche tu!”
La mia passione per la fotografia nasce
da bambina e si sviluppa nell’adolescenza
quando iniziano i primi viaggi all’estero.
Appassionata per i viaggi iniziano i primi
scatti in molti Paesi d ‘oltre oceano, fino a
quando, mettendo piede per la prima vol-
ta negli States, scoprirò il fantastico mondo
della baby fotografia... proprio quello che fa
per me!!!... che unisce il gioco, la creatività,
i bambini e la fotografia! Ho iniziato a foto-
grafare con la nascita di mio figlio seguendo
un corso base presso una piccola scuola di
fotografia nella mia città, Anzio, in provincia
di Roma.
Mi sono specializzata nel campo newborn,
kid e maternity seguendo dei workshop
prima con Ana Brandt , una delle più famo-
se fotografe americane e in seguito corsi
di marketing dedicato alla categoria con
la fotografa italiana Roberta Garofalo e di
photoshop con Giovanna Griffo e Marianna
Santoni.
Presto ne farò altri con dei fotografi interna-
zionali… sono dell’idea che non c’è mai un
punto di arrivo… bisogna sempre imparare
e conoscere nuove tecniche.
Quando ho iniziato a fare foto ai bambini
non avrei mai creduto di entrare in un per-
corso molto più complesso del previsto.
Ho pensato: non devono sembrare le sem-
plici foto che fanno portare a casa lo sti- tanti piccoli posticini all’aria aperta che sono Quando si scatta ad un bimbo bisogna cat-
pendio…. voglio che i miei scatti raccontino pieni di sfumature e colori. La luce naturale turarne le emozioni, gli sguardi… si hanno
qualcosa di più alle persone che le sfogliano; è quella che preferisco perché dona natura- sempre pochi momenti a disposizione per
voglio che raccontino una storia e che emo- lezza ai ritratti dei bambini quindi preferisco catturare quell’attimo. Bisogna tener pre-
zionino ogni volta che vengano viste, perché alzare gli ISO e scattare. Ho iniziato con una sente che i bimbi vogliono giocare e che
se c’è una cosa importante nella vita sono i macchina fotografica entry level del tutto deve essere un momento di divertimento e
ricordi. economica e un obiettivo 50mm f/1.8 quin- non di stress… preparare anche i genitori a
È infatti fondamentale in questo mio lavo- di per avere belle foto di bambini non signi- come funzionerà il servizio fotografico è di
ro capire come vive la famiglia dei bimbi da fica per forza spendere tanti soldi. grande aiuto, anche perché saranno loro i
ritrarre e cogliere i loro momenti migliori e Oggi utilizzo una Canon 6D, molto utile per tuoi preziosi assistenti.
più intimi. chi usa luce naturale perché offre l’opportu- È meraviglioso vedere come i piccoli riman-
Il mio motto è: “Se vuoi fotografare un bam- nità di alzare gli ISO senza perdere la qualità gano a bocca aperta davanti al soffio delle
bino, devi tornare bambino anche tu!”. dell’immagine. Mi piace scattare con un’a- bolle di sapone o ai palloncini che volano...
Per fare foto belle ad un bambino non c’è pertura molto ampia che mi consenta di te- chiedete ai genitori di portarli con sé.
bisogno di alcun set complicato… basta nere a fuoco solo il piccolo e dare un’effetto Il trucco più importante è di farglieli vedere
guardare fuori e ti accorgerai che ci sono sfocato al resto dello sfondo. uno alla volta ed al momento giusto: troppe

gennaio 2016 | fotografare 73


FOTOGRAFIA DI BAMBINI

cose insieme possono distrarlo troppo e non loro sguardi e le loro emozioni. È molto utile che sotto il sole caldo. Alcune regole d’oro
farlo collaborare più con il gioco... fotogra- però utilizzare la giusta attrezzatura per es- generali: empatia con i genitori; lasciare che
fico. Essere curiosi di assistere agli scatti è sere creativi e facilitare il lavoro. il bimbo prenda confidenza con il set e con
normale, ma avere troppe persone attorno Per fare foto in esterni consiglio questi voi; raccontare una storia del posto in cui vi
durante il servizio fotografico è contropro- obiettivi: Canon 24-105mm f/4, molto nitido trovate in quel momento; cantare canzonci-
ducente: il bimbo si distrae e non sa dove e veloce. Utile per essere creativi il 50mm ne; portare un giochino. Ma soprattutto mi
guardare. Canon f/1.4, bellissimo per i ritratti. raccomando la creatività: tornate bambini e
Meglio se si comunica subito ai genitori di Per catturare in primo piano gli occhi dei cominciate a vedere le cose che vi circonda-
venire soli, senza amici e parenti, per goder- bimbi a volte mi spingo anche alla massima no in maniera diversa.
si in tutta tranquillità un pomeriggio in fami- apertura, molto bella anche per avere degli Vedrete che troverete tanti spunti e tante
glia da dedicare alle riprese. sfocati sullo sfondo. cose a cui non avrete fatto caso prima che
L’abbigliamento del bambino deve essere In particolare, poi, per fare foto ai neona- vi possono servire per rendere più magico
semplice, in tinta unita è il miglior suggeri- ti: anche in interni si possono avere delle un set. Un esempio? Provate ad andare in
mento, ma anche può tornare utile creare bellissime foto sfruttando la luce naturale, un bosco, raccontate al bimbo che lì vivono
un set a prova di bimbo con atmosfere fia- basta approfittare della luce che viene dal- degli gnomi che abitano negli alberi e che
besche o country: è molto creativo e dà sod- la finestra. In questo caso utilizzo sempre il bisogna cercarli insieme perché ci hanno
disfazione sia a voi che ai bimbi. 50mm f/1.4, un obiettivo molto luminoso preparato una merenda nel bosco… Sono
Curate i particolari a seconda della location o il Canon 24-70mm, e anche un obiettivo fantastici i bambini a continuare la storia e
che si sceglie. Ad esempio, in autunno sug- macro, perché mi piace ritrarre i particola- ad assumere espressioni magnifiche mentre
gerite colori caldi come l’arancio, il marrone, ri del neonato quando dorme come ciglia, cercano qua e là gnomi e fatine.
il panna. Avere un’armonia dei colori nella bocca, piedini e capelli. Vi divertirete anche voi e soprattutto vi ac-
composizione della foto renderà più facile il Un ottimo consiglio è quello di farsi aiutare corgerete di quanto sia meraviglioso questo
vostro lavoro. da un assistente o da un genitore stesso con lavoro.
La messa a fuoco va fatta sugli occhi, sem- un pannello riflettente per ammorbidire al-
pre! I bimbi si muovono in continuazione, cune ombre che si potrebbero creare. Prefe-
quindi potete impostare l’AF su Afservo: in rite le ore mattutine per le foto in interni per
questo modo la macchina fotografica met- sfruttare a pieno la luce che entra, stando
terà in maniera costante a fuoco il soggetto attenti alla luce diretta del sole.
anche durante i suoi movimenti. In esterni approfittate delle ore in cui il sole
Ritrarre bambini non sempre ha a che fare sta per calare: le ombre saranno più morbi-
con la tecnica, l’importante è catturare i de e avrete il vantaggio di stancarvi meno

74 fotografare | gennaio 2016


ELMINA GIGLI


L’abbigliamento
del bambino deve
essere semplice,
in tinta unita
è il miglior
suggerimento,
ma anche può tor-
nare utile creare
un set a prova di
bimbo con atmo-
sfere fiabesche
o country:
è molto creativo
e dà soddisfazio-
ne sia a voi che ai
bimbi.
gennaio 2016 | fotografare 75
I N T E R V I S TA

Una luce diversa


“La mia fotografia è d’impeto, mai preparata, anzi quando
ho preparato nei dettagli il mio set con un’idea precisa in testa,
al momento di scattare tutto ha preso un’altra forma perché
è il mio subconscio a decidere indicandomi la strada.”
di Fabrizio Armati

76 fotografare | gennaio 2016


M O N I C A S I LVA

Monica Silva
Brasiliana di nascita,
italiana d’adozione, inizia
il suo percorso nella
> Quando hai preso la decisione di diven- fotografia io supero tutto questo, è come fotografia professionale
tare fotografa? se quei momenti difficili della mia infanzia nel 2001, collaborando
Non ho mai preso la decisione di diventare e dell’adolescenza non ci fossero più, al loro con le più importanti
posto adesso c’è un mondo tutto mio. etichette discografiche
una fotografa, è stato un processo che si è
Le persone che ritraggo diventano il mio per ritrarre noti cantati
concretizzato spontaneamente nel tempo, italiani. Immediata è
anche perché scatto foto da quando ero pic- specchio e quando trovo qualcuno che mi anche la collaborazione
colissima. Anche quando forse ancora non offre la possibilità di mettere in luce queste con testate giornali-
sapevo cosa fosse la fotografia, guardando in visioni, si crea davvero una magia. La mia stiche e redazionali, tra queste Max, Dove Viaggi,
quell’obiettivo già riuscivo a vedere qualcosa fotografia è d’impeto, mai “preparata”, anzi Flair, Vanity Fair, Io Donna, Style, Magazine, Sette,
nei soggetti che ritraevo, scoprendo una luce quando ho preparato nei dettagli il mio set Panorama Travel, Chi, I Viaggi del Sole e con grandi
diversa da quella che erano soliti mostrare. con un’idea precisa in testa, al momento di marchi della fotografia professionale, come Nikon
Questo mi ha spinto a continuare: tutti met- scattare tutto ha preso un’altra forma perché Italia (testimonial dal 2008), Hasselblad e Manfrotto
tiamo una maschera, ma quando si riesce a è il mio subconscio a decidere indicandomi (testimonial dal 2009).
cogliere quell’attimo in cui la persona che hai la strada, così ad esempio è successo con il Con il supporto di questi grandi brand organizza una
di fronte ti si offre in modo spontaneo, appa- progetto sulla rilettura di Caravaggio. serie di workshop e conferenze focalizzate sulla psico-
re una luce diversa, calano le maschere, e la > Quale momento del processo fotografico logia del ritratto, solida base sulla quale poggia la sua
possibilità di guardare i soggetti che riprendo è a tuo parere il più impegnativo? fotografia in Italia ed all’estero. Nel 2010 comincia la
senza maschere mi ha sempre dato la voglia È quell’attimo prima di mettere l’occhio fruttuosa collaborazione col Corriere della Sera, che le
di andare avanti. nell’obiettivo e interagire con la persona che commissiona diversi servizi per l’inserto domenicale
> Come mai hai scelto la fotografia di ri- ho di fronte, perché non si può mai sapere d’arte e letteratura “La Lettura” e la nomina inviata
tratto? fino in fondo come reagirà il proprio sogget- speciale alla Biennale d’Arte Internazionale nel 2011
to, è sempre un’incognita. (in questa occasione il ritratto “Dorfles infinito e lo
La scelta del ritratto è una conseguenza na-
È possibile avere delle idee da sviluppare per sguardo a Ghirri” viene premiato come miglior foto ex
turale del discorso che stavamo facendo: io equo della Biennale). Numerosissime sono le tappe
penso che il risultato a cui ambire sia foto- un soggetto, ma poi è facile che ognuna di che si susseguono nella sua intensa carriera.
grafare l’essenza delle persone e mettere esse possa essere stravolta dopo l’interazio- La crescente esigenza di esprimersi in modo più
in luce cose nascoste, non riscontrabili at- ne con lo stesso: a volte si viene a scoprire creativo, liberandosi dagli obblighi commerciali, la
traverso uno sguardo superficiale: questo è che è timido, che ha paura o che non riesce portano a fare i primi passi nel mondo della fotografia
possibile attraverso la fotografia di ritratto. ad aprirsi. d’arte con progetti come “Life Above All” (2008),
Per me ogni nuovo shooting è come fosse Non è, quindi, la parte tecnica che temo in interpretazione visiva di alcune delle poesie raccolte
una seduta terapeutica. quanto so cosa voglio da quel punto di vista ne “L’Antologia di Spoon River” di E. Lee Masters,
Ogni volta si tratta di una nuova sfida che e non ci sono variabili esterne che possono esposto alla Mazzoleni Galleria d’Arte a Milano, alla
mira a cogliere quel lato inaspettato che sor- modificare la mia percezione; la difficoltà Galleria Stefano Forni a Bologna e alla rassegna
prende i miei stessi modelli quando vedono vera è tirare fuori dal cilindro l’anima delle Codigoro Art presso l’Abbazia di Pomposa con la col-
il risultato finale e mi dicono: “Sei davvero persone che mi sono di fronte. laborazione del Comune di Codigoro e della Galleria
riuscita a cogliere ciò che io sento di essere”. È un momento tanto impegnativo quanto Stefano Forni. Seguono il progetto di nudo artistico
> Che cosa ritieni di voler maggiormente bello, perché quando si crea la giusta alchi- “On My Skin” (2010) per Arte Fiera a Bologna e “L’Io
esprimere con la tua fotografia? mia arrivano risultati inattesi e bellissimi e dentro me” al Palazzo Pichi Sforza San Sepolcro,
Con la mia fotografia non ho intenzione di vorresti solo continuare a scattare senza so- Arezzo (2011). Dopo numerose altre iniziative, svolge
esprimere altro se non la mia fantasia. Amo sta per fermare quel momento per sempre... conferenze sulla psicologia nel ritratto per tre giorni
creare dei mondi tutti miei - sia nei ritratti > Cosa è cambiato in te nei confronti della all’edizione del Photoshow 2015 organizzata da Nikon
fotografia con l’aumento dell’esperienza? Italia a Milano.
che nei progetti ambientati - che nascono dal Viene incaricata come fotografa ufficiale della fiera di
mio subconscio e mi portano ad estraniarmi Io sono rimasta esattamente quella che ero motociclismo più importante al mondo, EICMA 2015,
dal mondo reale. dieci anni fa: il fatto di essere più preparata dove produrrà un mega set fotografico per scattare le
È il mio modo di liberarmi completamente da non ha cambiato il mio rapporto con la fo- donne motocicliste.
una realtà non sempre facile e da un passa- tografia: tutto ciò che faccio oggi nasce da
to spesso ingombrante: sono cresciuta nelle sogni di tanto tempo fa. Ciò che è cambiato www.monicasilva.it
favelas, in precarietà, nella povertà; con la è che, di pari passo con la popolarità del mio
gennaio 2016 | fotografare 77
I N T E R V I S TA

nome, ho avuto sempre più accesso alla di- in quanto quando un grande nome ti offre si. E’ il solo punto di partenza per raggiun-
sponibilità di grandi brand e aziende che mi il suo supporto ci sono delle aspettative che gere un’energia pura, universale e creativa.
consentono di dare sfogo alla mia fantasia. vanno attese, e questo ti spinge sempre di > Il rapporto con la modella/o?
Non sono quindi cambiate le difficoltà o gli più a dare il meglio. Il rapporto che ho con le persone che foto-
approcci, quanto l’accoglienza che mi viene > Parlaci del rapporto che hai con la foto- grafo è di totale fiducia. Io arrivo sempre sul
riservata, che mi dà la possibilità di dare vita grafia intesa come arte. set senza preconcetti, ponendomi sempre
a progetti ambiziosi e sempre più importanti. Già da piccola quando potevo ero una divo- sullo stesso piano del mio modello o della
Ora ho chi mi ascolta, quindi, e questo non è ratrice di mostre e musei: sono sempre stata mia modella. Cerco sempre di capire cosa
solo un vantaggio ma anche un’opportunità, interessata alla magia creata dall’arte, sono pensa e come sta, faccio attenzione anche
sempre stata affascinata dal pensiero dell’ar- alla sua postura, ne leggo le micro espres-
tista nel momento in cui aveva realizzato sioni, ponendo attenzione alla comunica-
un’opera. Cercavo di entrare nella sua testa zione non verbale. Un fotografo deve essere
per capire quale processo l’avesse condotto padrone anche di questo, perché quando si
a realizzare una determinata scultura, una hanno a disposizione 5 minuti per capire la
pittura o un’installazione video. persona che si ha di fronte, è necessario co-
L’arte è per me un modo per poter far cre- gliere subito quei segnali universali così da
scere la mia anima e diventare una persona sapere come comportarsi e capire se una
migliore perché quando qualcuno ha cultu- persona è timida, se ha paura, se ha alte
ra, non è più manipolabile dall’esterno. L’arte aspettative e non solo.
accresce l’uomo e gli apre la strada per un Io mi pongo sempre alla pari, né credendomi
futuro migliore. superiore né ponendomi con sudditanza di
Chi vuole fare fotografia, ma non studia e fronte alla persona che ritraggo, chiacchie-
non parte dai grandi maestri della fotografia ro con i miei modelli come se fossimo al bar
o della pittura, non può riuscire a trasmette- davanti ad un caffè: certe volte si arriva a co-
re qualcosa nelle sue opere, ma può solo co- noscere più facilmente uno sconosciuto che
piare. L’arte è il passaporto per la conoscenza una persona di famiglia.
universale e per poter uscire dall’ignoranza. Cerco di fotografare persone che stimo e che
L’importante è iniziare a leggere, scambiare mi stimolano, non mi interessa fotografare
idee con le persone, dialogare e confrontar- un personaggio noto solo per inserirlo in

78 fotografare | gennaio 2016


M O N I C A S I LVA

curriculum. Amo fotografare l’autore di un


libro che mi ha cambiato la vita o un attore
che mi ha fatta sognare con una sua inter-
pretazione.
Nel mio lavoro devo fotografare modelli di
ogni tipo, il segreto è sempre quello di diven-
tare pari a loro: una pittrice quando ritraggo
un pittore e una cantante quando ritraggo
un cantante. In questo modo non si sentono
mai sotto esame, non si vedono minacciati
e fanno calare le proprie difese: così i miei
ritratti riescono ad essere davvero intensi.
> Cosa pensi dei social media? C’è un rea-
le spostamento del mercato fotografico sul
web?
Il web è sicuramente importante ma il suo
sviluppo deve essere parallelo alla “carta”
intesa come cultura: una biblioteca non può
essere sostituita da internet, c’è bisogno dei
libri, è necessario documentarsi sui grandi
maestri.


Il fatto che il mercato fotografico si stia spo-
stando su internet può essere un bene in
quanto il web e i social network rappresen-
tano un grande mezzo per potersi far cono-
scere dovunque.
È essenziale conoscerne le potenzialità ma
anche i pericoli: quando si posta una foto-
grafia sul web bisogna riflettere sul fatto che
forse tra dieci anni questa fotografia avrà
girato il mondo e sarà ancora lì, magari nel
frattempo il fotografo che l’ha scattata è cre-
sciuto e non si sente più rappresentato da
quella foto, eppure è ancora lì e non la si può
cancellare.
Per questo è importante riflettere prima di
mettere il proprio lavoro in rete, capire se
tecnicamente è un lavoro che vale e se ci si
trova davanti ad un soggetto che merita di es-
sere fotografato, altrimenti si rischia di riem-
pire i social network e il web di spazzatura.
Io ho una folta schiera di follower in India, ad
esempio, pur non essendoci mai stata; que-
sto perché attraverso il web il mio lavoro e le
mie foto sono arrivate fino a loro. Allo stesso
modo mi sono state commissionate coper-
tine in Sud Corea e negli Stati Uniti; tutto

Tutti mettiamo una maschera, ma quando si
riesce a cogliere quell’attimo in cui la persona
che hai di fronte ti si offre in modo spontaneo,
appare una luce diversa, calano le maschere,
e la possibilità di guardare i soggetti che riprendo
senza maschere mi ha sempre dato
la voglia di andare avanti.
questo grazie alla rete che oggi è il proprio
principale biglietto da visita. - Monica Silva -
> Tutto sommato, pensi che ci sia un futuro
per questa professione?
La fotografia ci sarà sempre perché abbiamo
un bisogno inconscio di lasciare una nostra
impronta e questo è il mezzo più veloce e
potente per farlo. Le fotografie rispecchiano
la nostra persona: anche quando si fotografa
solamente un piatto si sta parlando di sé e
quella foto ci rappresenta. Ci sarà comunque
un’evoluzione nel settore in un futuro non
molto lontano, perché i fotografi diventano
sempre di più, iniziamo ad essere in troppi
e non basterà più essere talentuosi, solo chi
avrà personalità forte, carattere, cultura e
storia potrà sopravvivere. La fotografia sta
cambiando e cambierà ancora, il segreto è
quello di essere selettivi e far crescere il pro-
prio nome scegliendo con coerenza i progetti
in cui si crede realmente. Bisogna pensare in
grande per essere qualcuno oggi: di gente di
talento ormai è pieno il mondo, bisogna ten-
dere a qualcosa di più.

gennaio 2016 | fotografare 79


FOTOGRAFIA AEREA

Il mondo
visto
dal cielo
Guido Alberto Rossi
Le immagini scattate dal cielo in una vita di fotoreportage su tutti
i territori che vi vengono in mente hanno composto un patrimonio
fotografico che rappresenta davvero la Banca dell’Immagine.
di Fabrizio Armati

D alle foreste tropicali del Vietnam alle


profonde acque del Mediterraneo, dai
grattacieli di Manhattan alle altitudini di
Machu Picchu, un po’ dovunque nel mondo
Guido Alberto Rossi ha percorso i sentieri noti
Guido Alberto Rossi e faccio il fotografo. Il mio
passato, presente e futuro è scattare foto.
Ho passato la maggior parte della mia vita con
la valigia in mano, la borsa delle macchine fo-
tografiche, girando il mondo per conto delle
Bank e per altri 10 anni fondatore e titolare
della TIPS. Il mondo dei media cambia a gran
velocità e quindi è giusto cambiare di conse-
guenza.
Nel mio sito troverete oltre 30.000 immagini,
e meno noti della fotografia di documentazio- maggiori riviste nazionali ed internazionali. sempre in aggiornamento e tutte da me pro-
ne etnica e geografica, in un fotoreportage di Ho iniziato fotografando lo sport, prevalente- dotte, divise in tre categorie: Images Rights
altissimo livello che dura da una vita. mente: Formula Uno, sci e vela. Managed (RM), Royalty Free (RF) ed Histo-
E soprattutto fotografando dall’alto: con tutti i In seguito ho fatto del fotogiornalismo di rical Photos (HP). La sezione Video, invece,
mezzi (aereo da turismo, jet supersonico, eli- guerra fino a dedicarmi al reportage travel e contiene clips di cui ho acquisito i diritti o
cottero…) Rossi ha percorso i cieli scattando alla foto aerea che è anche il mio cavallo di sono in partnership con il produttore.
milioni di immagini che, passate al setaccio, battaglia con ca. 2.000 ore volate in elicottero Se, con il mio lavoro vi posso essere utile, par-
hanno composto un mosaico che copre quasi ed ala fissa. Nel corso di questi anni ho pub- liamone.” Andiamo quindi ad analizzare pun-
tutto il possibile di questo nostro mondo, un blicato 36 libri fotografici per i maggiori edito- to per punto le varie tranche del grande, inte-
archivio che, se facciamo riferimento ad un ri nazionali ed internazionali. ressante patrimonio archivistico-fotografico
solo fotografo, forse non ha uguali per quanto Contemporaneamente alla mia attività foto- realizzato da Guido Alberto Rossi nei lunghi
riguarda il numero di foto e la loro qualità. grafica, sono stato per 25 anni il responsabi- anni della sua brillante carriera di fotografo
Ma facciamo parlare l’Autore: “Mi chiamo le italiano dell’agenzia americana The Image professionista ai piani alti del fotoreportage a

80 fotografare | gennaio 2016


GUIDO ALBERTO ROSSI

Guido Alberto Rossi


È nato a Milano nel
1949. Da sempre
appassionato di
fotografia, ha pub-
blicato il suo primo
servizio pagato sullo
Sport Illustrato nel
Settembre del 1966.
Nei primi anni della
carriera alterna la
fotografia di sport
al reportage di guerra. Successivamente si
dedica alla fotografia geografica e nel 1979 fonda
l’agenzia fotografica Action Press. Dal 1980 al
2003 è responsabile di The Image Bank Italia.
Non amando i nuovi proprietari, nel 2004 fonda
la sua agenzia TIPS Images che cede a Giugno del
2014. Appassionato di volo, sfrutta le ore di volo
fotografando dal cielo completando così quasi
tutti i suoi reportage. Negli anni le sue immagini
sono state pubblicate praticamente su tutte le
testate del mondo anche grazie al lavoro delle
varie agenzie con cui collabora. Ha pubblicato
36 libri fotografici con vari editori internazionali.
L’ultimo per la Mondadori Electa, “ Basilicata vista
dal cielo”.
Attualmente il suo materiale è visibile ed acqui-
stabile su:
www.guidoalbertorossi.com

livello mondiale. Iniziamo da “Images”, un vasto, ricchissimo


archivio di immagini fotografiche di stock di travel, natura, ed
aeree, sia rights-managed (RM), sia royalty-free (RF) che histo-
rical-photos (HP). Tutte al servizio della creatività del cliente,
sia sul versante editoriale che su quello variegato dell’adver-
tising e del photo editing creativo per gli usi più diversi, com-
merciali e istituzionali.
Passiamo al settore “Rights-managed”: qui siamo in presenza
di una vasta messe di immagini creative con prezzi a misura
delle esigenze più diverse. Sono immagini di alto livello con
prezzi determinati in base all’utilizzo, secondo criteri come
tempo, luogo, spazio ed esclusiva. Insomma bisogna parlarne
con Guido… Ed infine giungiamo al comparto delle fotografie
“Royalty-free”.
Prezzi contenuti e tanta creatività per un utilizzo senza limiti
di tempo, di spazio o di progetto. Rimangono adesso le “Hi-
storical-photos”. Foto che descrivono, foto che raccontano
una storia. Foto storiche, di guerra, di personaggi, immagini

gennaio 2016 | fotografare 81


FOTOGRAFIA AEREA


geografiche e di sport, sono le fotografie di fine tra Tanzania e Kenya. Una distesa rossa
reportage e quelle geografiche di città e co- che sembra uscita dalla tavolozza di un pitto-
stume scattate da Rossi da più di 15 anni, dal re. Capo York in Australia è forse una delle pa-
1966 ad oggi. ludi più pittoresche al mondo, come del resto
Inoltre qui troverete anche immagini storiche la Laguna Veneta che vista dal cielo è un fan-
dal 1800 al 1950 dell’archivio ARC acquisito tastico gioco geometrico creato della natura.
da Rossi a suo tempo. È possibile poi accede- Percorrendo i continenti con la fotocamera a Il mio passato,
re, ed eventualmente utilizzare, le immagini tracollo, i colori si differenziano e le forme che
spettacolari che hanno permesso la realizza- la terra assume a seconda della luce, la quota presente e futuro è
zione dei volumi fotografici di Guido Alberto
Rossi. Ecco, allora, “Acqua vista dal cielo”, la
di ripresa ed il periodo dell’anno in cui è stata
scattata la foto, rendono l’immagine irrepeti-
scattare foto.
storia dell’acqua e dei suoi rapporti con l’uo- bile ed unica nel suo scatto istantaneo. Ho passato la maggior
mo in un viaggio fotografico attorno al mondo Anche queste immagini sono il frutto di de-
in 110 immagini. cine di ore di volo sopra i cinque continenti parte della mia vita
Un percorso fotografico che attraversa luoghi
incontaminati, villaggi sperduti sulle coste e
sempre alla ricerca della meraviglia nascosta
alle strade ma visibile solo dal cielo: non c’è
con la valigia in
città densamente popolate, spiagge deserte mai stato un minuto di volo che non abbia mano, la borsa
e litorali affollati, fiumi, mari e oceani di tutto
il mondo e ci suggerisce di imparare a cono- delle macchine
scere, amare e rispettare il bene più prezioso:
l’acqua, che qualche volta dimentichiamo di
fotografiche,
riguardare con l’attenzione che merita… L’ac- girando il mondo
qua, ritratta nel suo stato naturale, si manife-
sta in diverse sfumature di colore, dall’azzurro per conto delle
al verde al blu intenso e si popola a poco a
poco di uomini, imbarcazioni, villaggi, città. maggiori riviste
Questo servizio ci mostra le trasformazioni nazionali
piccole e grandi subite nel tempo. L’acqua è
fonte di energia, risorsa di vita, via di comuni- ed internazionali.
cazione, luogo di divertimento.
Oppure possiamo passare a “Natura vista dal
cielo”, ma Natura è un termine diminutivo per
descrivere delle meraviglie sparse sulla super-
ficie terrestre: molte di queste sono inacces-
sibili via terra, fuori da ogni circuito turistico e
per questo ancora incontaminate e selvagge.
Ad esempio, guardiamo il lago Natron al con-

82 fotografare | gennaio 2016


GUIDO ALBERTO ROSSI

dato al fotografo una forte emozione. Una per i marmi leggeri della Torre di Pisa, per la di tutti i particolari dell’utilizzo proposto e
vera e propria avventura volante con un mi- maestosa cupola del Duomo di Firenze, per inoltre richiedere previo consenso relativa-
nimo di rischio che però è altamente ricom- la medievale San Gimignano arroccata sulla mente al tema in questione e finalizzare di
pensata dalla vista e da ricordi indebelebili e cima di un colle. conseguenza la vendita.
irrinunciabili. L’Emilia Romagna affascina con le sue torri Guido Alberto Rossi non è in grado di appro-
E come poteva mancare il Bel Paese? Rossi ha pendenti di Bologna, cosi come per le archi- vare l’uso delle immagini per temi di natura
volato e fotografato anche l’”Italia dal cielo”. tetture di Ferrara e Ravenna. Nel Centro Sud delicata senza l’autorizzazione della perso-
Dalle superbe altezze della Alpi al blu profon- dello stivale non hanno rivali le acque smeral- na ritratta (“model release”). Inoltre, anche
do dei mari e dei laghi, dal verde delle coste dine della Sardegna, i giardini della Costiera le immagini con la liberatoria dei modelli in
al caldo rosso mattone delle città. Amalfitana. questo senso richiedono comunque l’ulterio-
L’Italia dal cielo offre immagini uniche gioca- Così come la violenza esaltante dei paesag- re nulla osta del fotografo e/o dei modelli..
te sulle geometrie dei campi e del territorio. gi vulcanici dell’Etna e delle Isole Eolie. Una Guido Alberto Rossi assegna grande impor-
Scattate da quote diverse, da aerei ed eli- cura poi particolare, con tutta l’assistenza tanza alle esigenze degli utenti nei riguardi
cotteri in vari periodi dell’anno, queste foto professionale richiesta, Guido Rossi la dedi- della privacy. Desidera garantire un rapporto
frugano i borghi e gli arcipelaghi. Giungendo ca ad informare in maniera competente ed all’insegna della riservatezza e della sicurez-
in questo nostro Paese, il viaggiatore è cat- esauriente il cliente potenziale sulle temati- za, evitando qualunque problematica.
turato dallo scenario, dal colore, dalla luce che, spesso colpevolmente sottaciute, di na-
e dagli ambienti particolari che ogni regione tura delicata, temi sensibili per i quali vigono
italiana può vantare. Il Piemonte stupisce, ad alcune considerazioni legali.
esempio, per l’eleganza delle sue reggie sa- Se un cliente intende utilizzare un’immagine
baude, la Lombardia per l’incanto delle iso- per un tema di natura delicata, sarà sua re-
le Borromee sul Lago Maggiore; la Toscana sponsabilità contattare l’agenzia e informarla

gennaio 2016 | fotografare 83


LIBRI

I grandi fotografi
non italiani
di Fabrizio Armati

I GRANDI FOTOGRAFI
Autrice:
Juliet Hacking
Traduzione:
Cristina Spinoglio
Editore: Einaudi
Collana: Saggi
Anno di edizione: 2015
Pagine: 304
Prezzo: € 45,00

L’editore lo presenta così: “Ridurre circa 180


anni di produzione fotografica (si pensi che il
solo Cartier-Bresson produsse di piú di mezzo
milione di negativi in un’unica vita) a meno di
quaranta nomi, significa che le biografie pre-
sentate qui appartengono a coloro che sono
passati alla posterità. I trentotto artisti rap-
presentati in queste pagine hanno tutti cre-
ato immagini straordinarie servendosi della
fotografia. Ma non sono assolutamente i soli
grandi fotografi esistenti.
Lo scopo di raccontare queste vite è quello di
rammentare al lettore alcuni dei piaceri e dei
valori della biografia nel suo rapporto con la a concepire la vita e l’opera di un artista in dietro l’obiettivo - fatte di difficoltà econo-
storia dell’arte: non solo la sua accessibilità e opposizione tra loro, e le vediamo entrambe miche, di tragedie personali, di successi e di
il suo interesse, ma anche il suo ruolo di cor- come l’arena in cui si modellano, si forgiano e sconfitte - spesso sappiamo ben poco.
rettivo alla moda attuale delle cronologie (con si creano forme nuove con il loro irresistibile Questo libro racconta con bruciante rapidità
la loro natura sedicente fattuale). slancio vitale”. e in modo coinvolgente le esperienze di vita di
Spero che questi brevi saggi aiutino a con- Le vite dei grandi fotografi sono altrettanto trentotto fra le figure piú importanti e influen-
trobilanciare l’idea dominante secondo cui affascinanti e ricche di implicazioni quanto le ti dell’intera storia della fotografia, da Ansel
la biografia è antiintellettuale. Anche se l’a- immagini che essi ci hanno lasciato, molti del- Adams a Madame Yevonde.
forisma classico ars longa, vita brevis conti- le quali fanno ormai parte del nostro paesag- Esaminando la biografia e il percorso formati-
nua a essere attuale, ora siamo meno inclini gio culturale. Eppure, delle storie che stanno vo di questi artisti, dai risvolti singolari e com-

84 fotografare | gennaio 2016


I GRANDI FOTOGRAFI

plessi, nonché il crogiolo sociale, culturale e


politico in cui tali visioni del mondo hanno
preso forma, Juliet Hacking getta una nuova
luce sulla loro opera.
Questo originale saggio non fornisce soltanto
una maggiore e piú sfumata comprensione
di ogni personalità, ma guida sottotraccia il
lettore attraverso le innovazioni, i movimenti
e gli sviluppi dell’intera storia della fotogra-
fia. I fotografi trattati sono i seguenti: Ansel
Adams, Manuel Álvarez Bravo, Diane Arbus,
Eugène Atget, Richard Avedon, Margaret
Bourke-White, Bill Brandt, Brassaï, Claude
Cahun, Julia Margaret Cameron, Robert Capa,
Henri Cartier-Bresson, Roy DeCarava, Charles
Lutwidge Dodgson, Robert Doisneau, Peter
Henry Emerson, Walker Evans, Roger Fenton,
Lady Clementina Hawarden, Hannah Höch,
André Kertész, Gustave Le Gray, Man Ray,
Robert Mapplethorpe, László Moholy-Nagy,
Eadweard Muybridge, Nadar, Norman Par-
kinson, Irving Penn, Albert Renger-Patzsch,
Aleksandr Rodcenko, August Sander, Edward
Steichen, Alfred Stieglitz, Paul Strand, Shomei
Tomatsu, Edward Weston, Madame Yevonde.
Nostra personale osservazione: non c’è man- > Tutte le foto nella doppia pagina
co un italiano... Se andate in questo numero Diane Arbus (1923-1971), Robert Doisneau (1912-1994) e Walker Evans
alle pagine 94-95 trovate tre fotografi italiani (1903-1975) sono tre dei grandi fotografi di cui si parla nel libro.
che, intanto, dovrebbero figurare qui... e non Questi i loro tre diversi modi di immortalare il rapporto di coppia...
solo loro!

gennaio 2016 | fotografare 85


FOTOGRAFIA DI INTERNI

Tra Picca Picca


e Torre Spaccata
Sono alcuni dei coloriti nominativi delle masserie pugliesi
che, per la seconda volta, in un nuovo volume,
Adriano Bacchella percorre con l’apparecchio fotografico
alla ricerca degli angoli più suggestivi.
di Fabrizio Armati


Un nuovo volume di Adriano Bacchella sulle Bacchella riserva alle Masserie un volume
Masserie pugliesi, edito da Adarte di Torino, (uno degli oltre 40 libri di immagine che
va ad aggiungersi ai successi di “Divino Abi- l’autore ha dedicato alle dimore di charme
tare”, “Camera con Vigna” e “Mediterraneo in simbiosi con i territori) al quale, oggi, sei
Interiore”, dedicati all’ospitalità di charme in anni dopo, affianca questa nuova raccolta di Ci sono luoghi,
Italia. Appuntamento imperdibile quello con immagini di altre venticinque strutture.
Bacchella, fotografo torinese che, attraverso Un libro che è la miglior carta d’identità di piccoli o grandi, che
le immagini di innegabile magia contenute
nel suo nuovo libro “Masserie 2”, sa tra-
una regione che meglio ha saputo valorizza-
re la propria tradizione, le proprie architet-
ti entrano nel cuore
smetterci, come meglio non si potrebbe, il ture, la propria storia, offrendole a un ospite già al primo approccio
suo grande feeling con la Puglia, regione di colto, intelligente, curioso ma discreto. In
luci e colori particolari. cerca di valori, oltre che del bel panorama, e ci rimangono
Passione, ininterrotta, un amore a prima
vista, potremmo dire, sbocciato quando
di un elegante confort e del buon cibo che
in queste terre accarezzate dal vento e di-
per sempre.
Bacchella, nel 1981, fu inviato dalle Guide segnate da cromatismi espressivi certo non Come, in questo
dell’Espresso nelle ultime pianure soleggia- mancano.
te protese nel Mediterraneo. Le Masserie scelte da Adriano Bacchella per caso, la Puglia.
Per le sue prime fotografie di territori ma- la loro storia, la loro architettura a volte se-
gnifici, e di questi particolari edifici, nati in- vera ma aristocratica, a volte espressione di > A sinistra
torno al 1600 come fattorie fortificate. influenze arabe o spagnole, in qualche occa- Naturalis Bio Resort & SPA
Con le case padronali e quelle contadine, sione ridondante, o povera ma gentile, sono Martano (LE)
con le grandi aie circondate da candide oggi la migliore chiave per visitare nell’inti-
mura, con cortili, cappelle, arcate, scuderie, mo una regione spesso nelle classifiche in- > A destra
Masseria Picca Picca -
rimesse per carrozze e magazzini. Nel 2009 ternazionali dei luoghi più belli del mondo. Morciano di Leuca (LE)

86 fotografare | gennaio 2016


ADRIANO BACCHELLA

Adriano Bacchella
Autore di una quaran-
tina di libri fotografici,
pubblica regolarmente i
suoi reportage di lifestyle
su importanti riviste di
interior e viaggi italiane
e straniere (Case &
Country, Io Donna, Elle,
AD, Elle Decor Japan,
Ville & Casali, Elle Decor
Germany, Der Smaak
Italie, Traveller UK). Con la casa editrice AdArte ha
pubblicato: Case di Torino (2009), Masserie.
Ospitalità di charme in Puglia (2009), Divino Abitare.
Ospitalità di charme in Monferrato, Langhe (2009),
Case di Montagna (2009), Camera con vigna (2010),
Case di Genova (2010), Case di Portofino (2011),
Camera con vigna Due (2012), Case di Roma (2012),
Mediterraneo Interiore (2014).

www.adrianobacchella.com

Ma, per capire la genesi e il senso di que- frequentato dalle rotte turistiche. Avevo
> In alto a destra e sopra sta sua ricerca fotografica, facciamo parlare ventun anni e partii con lo spirito del pio-
Masseria Potenti Bacchella in persona: “Ci sono luoghi, piccoli niere, frastornato dalla mole delle fotografie
Manduria (TA)
o grandi, che ti entrano nel cuore già al pri- che avrei dovuto fare e incuriosito da quella
> Prima e seconda foto a destra mo approccio e ci rimangono per sempre. terra lontana e autentica, perché non conta-
Masseria Serra dell’Isola Come, in questo caso, la Puglia. minata dal turismo di massa, come si usava
Mola di Bari (BA) Da giovane fotografo torinese la considera- dire già allora.
vo un posto lontanissimo, puntato come un La curiosità più forte fu però quella dei
> Terza foto a destra
Masseria Montenapoleone dito indice un po’ bislacco verso l’Oriente. pugliesi nei miei confronti, perché un foto-
Pezze di Greco Fasano (BR) Nel 1981 le Guide Illustrate dell’Espresso grafo fuori stagione, in un marzo luminoso
mi chiesero di andare «fin laggiù» a foto- ma solitario, non si era probabilmente mai
grafare paesaggi, borgate e monumenti per visto. Sul Gargano, fotografando dall’alto la
una delle prime pubblicazioni in grande sti- splendida Baia di Mattinata, feci il mio primo
le sul territorio, fino a quel momento poco vero incontro con il vento di fine inverno: un

gennaio 2016 | fotografare 87


FOTOGRAFIA DI INTERNI

“ Sono della Puglia nordica ma un omaggio lo devo rivolgere anche alle


Masserie salentine, che svettano sopra gli olivi e diventate dei Resort
che attirano i turisti, quelli educati, che vengono per
conoscere la regione, non solo le spiagge ma anche i paesi e le buone
cucine dell’interno. Con cibi poveri ma stupefacenti.
Ogni volta che mi è capitato di dormire in questi edifici dalle mura se-
colari, ho sempre pensato alle storie che vi si erano svolte,
alle persone che le avevano abitate nel passato, ai profumi degli orti,
agli animali ricoverati in quelle che un tempo erano le stalle…

- Renzo Arbore -

trauma, per così dire, meccanico, un benve- remoti abituati a vedere la loro terra occu- buiti nella bella campagna dalla terra bruna
nuto fuori programma: Appena sceso dalla pata (da Dauni e Messapi, da Fenici e Greci, e dal verde argenteo degli olivi, con muri
127 rosso granato, estorta dopo lunghe trat- da Romani e Arabi, da Bizantini a Spagnoli, robusti che nascondessero magazzini, corti-
tative a mia madre, la portiera venne scar- da Normanni e Svevi), ma mai del tutto con- li, aie, scuderie, abitazioni. I miei primi re-
dinata e rapita da una raffica di folate ben quistata. portage sulle masserie li feci nel 1987, per la
tese...! Loro, i Pugliesi, hanno combattuto con le rivista «Meridiani» e alcune di quelle strut-
In Puglia sono poi tornato più volte, final- armi della gentilezza, del sorriso e della buo- ture sono presenti anche in questo volume,
mente con una mia auto, attratto non solo na cucina. Certo, i loro beni personali hanno seppur in veste diversa.
dai luoghi ma dalle persone, gentili, disponi- dovuto pur proteggerli. Negli anni ho potuto seguire e ammirare la
bili, ospitali. Doti che conservano e trasmet- Per questo, nel tempo, hanno fortificato le loro evoluzione costante, silenziosa e scru-
tono con generosità, forse perché da tempi masserie circondando gli edifici rurali, distri- polosa, per diventare luoghi di charme ma
88 fotografare | gennaio 2016
ADRIANO BACCHELLA

> In alto a sinistra


Antica Lama
Pezze di Greco Fasano (BR)

> In alto al centro


Masseria Lama S. Giorgio

> In alto a destra


Masseria Montenapoleone
Pezze di Greco Fasano (BR)

> A sinistra
Masseria Bagnara
Lizzano (TA)

senza mai perdere, e qui sta la magia, la loro Nel 2009 «occuparono» anche le 200 pagine il mondo per soggiornarvi, per una vacan-
bellezza d’insieme, arcaica, austera, ridon- del primo volume, intitolato appunto Mas- za indimenticabile, perché in questi edifici
dante, semplice, aristocratica, a seconda dei serie, che a loro ho interamente dedicato. d’altri tempi non solo si sta bene e si viene
casi, la loro architettura originale, il loro ca- Molte delle immagini e descrizioni apparse accolti come amici importanti, ma si respira
rattere familiare, la loro simbiosi con la ter- su quel libro sono poi state pubblicate sulle arte, storia, tradizione. Come da nessuna
ra. Insomma, le masserie, alcune scoperte maggiori riviste di turismo e di architetture altra parte.”
quasi per caso, altre segnalatemi dagli stes- d’interni del mondo.
si proprietari di strutture già fotografate, a Le masserie sono frattanto diventate il sim-
sottolineare gentilezza e collaborazione per bolo, le ambasciatrici, il concept, come si
dar valore al territorio, iniziarono a occupa- dice oggi, della Puglia.
re gran parte del mio tempo pugliese. Molti ospiti raffinati vengono ormai da tutto
gennaio 2016 | fotografare 89
MOBILE PHOTOGRAPHY

PicWant
Fotografare con lo smartphone è
ormai un gesto che chiunque compie
quotidianamente. Ancora pochi, però,
pensano che le fotografie che si otten-
gono utilizzando un “telefono” pos-
una app per sano avere un valore. Tra quelli che ci
credono c’è un’azienda, tutta italiana,
tutte le stagioni che crede fermamente nel potenziale
di questi strumenti, nella loro versatili-
tà ed immediatezza.
di Fabrizio Armati


1 2

P icwant, nata poco più di un anno fa, con-


sente a chiunque nel mondo di inviare
immagini e video attraverso la propria
app, per poi pubblicare i contenuti sul sito
picwant.com.
meglio cedere in licenza, il materiale inviato
permettendo ai Picker, così vengono chiamati
i fotografi dell’agenzia, di ricevere royalty. L’i-
dea nasce dalla testa di Stefano Fantoni che,
dopo vent’anni trascorsi all’interno di impor-
Una vera e propria agenzia a cui proporre fo-
tografie create rigorosamente con uno smar-
tanti agenzie fotografiche, ha pensato di cre-
arne una tutta sua. Per me lo
tphone. Con la particolarità di essere rivolta solamen- smartphone
Il meccanismo è semplice: si scarica gratuita- te alla mobile photography.
mente la app “Picwant - Mobile Photos and “Dopo anni di esperienza nel mondo della non è “diverso”
Videos” dai tre principali store: AppStore, Go-
ogle Play e Windows Store e si inviano conte-
fotografia, ritengo che le immagini e i video
catturati con uno smartphone siano e saran- ma semplicemente
nuti in alta risoluzione.
Un team di editor professionisti valuta tutto
no sempre di più una parte importante del
mercato in cui ho sempre vissuto” ci spiega
un altro mezzo
ciò che arriva sui server e accetta le foto e i vi- Fantoni.“Già da tempo vediamo servizi, im- con cui scattare
deo che abbiano le caratteristiche adatte per
essere pubblicate sul sito e rese quindi dispo-
magini singole e addirittura reportage pubbli-
cati su testate online e offline. Fino ad oggi, ottime foto
nibili per la vendita. però, chi ha utilizzato queste immagini ha
Già, perché lo scopo principale è vendere, o voluto spesso mettere l’accento sul fatto che
90 fotografare | gennaio 2016
PICWANT

1 Battaglia di Legnano
Scattata utilizzando la app Hipstamatic.
© Maine Coon

2 Dive
Con la giusta creatività si ottengono
gli stessi risultati di una reflex
© Shinnya Umetsu

3 Flyboy Bee
Partendo da una foto e utilizzando
app di post-produzione si creano
opere d’arte
© Simon Groves

4 Daisies
Con un telefono si possono trovare
angoli di ripresa interessanti
© Marco Pantò

5 Flowers for french victims


Basta essere al posto giusto per scattare
immagini di attualità
© Giorgio Cosulich de Pecine

3 5

fossero scattate con un telefono e quindi ”’di- Fantoni, “Alcune persone lo fanno con grande Il problema culturale
verse”. Per me lo smartphone non è “diverso” passione e attenzione a quello che scattano e I puristi della fotografia potrebbero storcere
ma semplicemente un altro mezzo con cui condividono. Assistiamo quindi alla nascita di il naso. Si dice che senza una macchina fo-
scattare ottime foto”. nuovi autori a tutti gli effetti. tografica, reflex o mirrorless che sia, non si
Fotografia mobile e social media Questi fotografi emergenti usano il telefo- possano ottenere delle belle immagini. “Non
Ormai da anni assistiamo alla condivisione, no come una macchina fotografica e sanno è il mezzo che fa una bella foto, sono l’occhio
spesso forsennata, di immagini attraverso i sfruttarne le caratteristiche di immediatezza e la testa che la fanno. Certamente ci sono
vari canali social. e creatività. situazioni quasi impossibili da fotografare
Spesso non si vedono delle belle fotografie, Picwant cerca esattamente questo tipo di fo- con un telefono, come wildlife o alcuni sport,
ma altre volte sì. “I canali social hanno crea- tografi, che hanno capito tutte le potenzialità almeno per il momento, ma tantissime altre
to un linguaggio visivo che prima non cono- degli smartphone, permettendo a chiunque sono alla portata di ogni mezzo, smartphone
scevamo. Si esprimono concetti, emozioni nel mondo, non solo ai professionisti, di invia- incluso. Lo abbiamo sempre in tasca e le pos-
e pensieri solo con un’immagine.”, continua re i propri contenuti”. sibilità sono infinite”.

gennaio 2016 | fotografare 91


MOBILE PHOTOGRAPHY

Diventare Picker
L’agenzia riceve molte immagini, ogni giorno, da centinaia di foto- Una volta firmato si diventa Picker e da quel momento tutti i con-
grafi sparsi per il mondo. Vediamo come fare per diventare un Pi- tenuti accettati vengono pubblicati sul sito. L’importante è non fer-
cker dell’agenzia. Si inviano una decina di immagini tramite la app. marsi, ma continuare ad inviare. Più contenuti si hanno, più possibi-
Raggiunto il numero di cinque accettate, si riceve un contratto. lità ci sono di venderli e di essere visibili sulla piattaforma.

Parliamo ora della app


Per poterla utilizzare è necessario regi- “camera” e scattare o scegliere un’immagi- dalla app e caricare il materiale immedia-
strarsi e, una volta effettuato il log-in con ne dal proprio rullino. Nel caso si tratti di tamente.
le proprie credenziali, si può toccare l’icona scatti di news si può scattare direttamente È possibile quindi avere una foto pubblica-
ta sul sito 30 secondi dopo averla scattata.
Una volta scattata o caricata la foto andran-
no inseriti un titolo, il luogo e le parole chia-
ve che identificano lo scatto.
E’ anche possibile far firmare una liberato-
ria, direttamente sul dispositivo, nel caso in
cui ci siano delle persone ritratte.
In questo modo la foto può essere utilizzata
anche per scopi commerciali.

92 fotografare | gennaio 2016


PICWANT

6 Philippines
Le persone non vengono intimorite
da un telefono come invece spesso
avviene con una reflex
© Flavia Bombardieri

7 India
Trovare e creare storie e reporta-
ge è ancora più semplice con uno
smartphone
© Lorenzo Montanelli
8 Windows Cleaner
Ovunque si sia, basta estrarre il
7 8 telefono dalla tasca e scattare.
© Halil Yalcin

Una volta inviata l’immagine se ne può controllare lo stato - ac- alle pic-up, missioni che l’agenzia richiede per arricchire l’archi-
cettata (accepted), rifiutata (rejected) o in visione (pending) - vio o su richiesta dei clienti.
selezionando l’icona portfolio, dove è possibile accedere anche

Oltre i confini italiani stata presente con dei seminari e una mo- sciuto. Quindi va benissimo condividere,
L’obiettivo dell’agenzia è essere presente in stra che ha dato visibilità ai Picker e organiz- ma suggerisco di utilizzare un watermark
tutto il mondo sia come generazione e invio za workshop e photowalk, l’ultimo dei quali e/o un disclaimer per evitare l’uso incondi-
di contenuti da parte dei fotografi, sia come è stato a Roma il 13 dicembre scorso. zionato del proprio materiale.
clienti. “Non a caso”, ci dice ancora Fantoni, Caricando poi l’immagine su Picwant per
“la lingua scelta per app e sito è l’inglese. L’impegno sui diritti fotografici avere la possibilità di guadagnarci”.
Contiamo però di inserire altre lingue nel A garanzia della serietà dell’agenzia va det-
corso del prossimo anno”. to che il copyright dei contenuti rimane Fatevi avanti, fotografi!
La volontà di essere presenti in tutto il mon- sempre di chi li ha creati. Picwant agisce E’ possibile scaricare la app Picwant - Mo-
do è testimoniata dalle varie iniziative a cui da tramite fra il fotografo ed i clienti, assi- bile Photos and Videos dagli store dei tre
Picwant partecipa. Tra cui la sponsorizzazio- curandosi che venga riconosciuto il lavoro principali sistemi operativi: iOS, Android e
ne e partecipazione nella giuria dei Mobile fatto dai Picker. Windows.
Photography Awards e la partecipazione a “Non mi piace quando le persone condivi- Per informazioni:
MOJOCON (Conferenza mondiale sul gior- dono immagini che poi possono essere uti- www.picwant.com;
nalismo “mobile”). lizzate da chiunque senza pagarne i diritti”, email: pickers@picwant.com;
Inoltre, l’agenzia partecipa ad eventi pro- afferma Fantoni, “è importante capire che blog.picwant.com;
fessionali come il Photoshow 2015 in cui è il proprio lavoro può e deve essere ricono- social @picwantapp.

gennaio 2016 | fotografare 93


MONOCHROME

La fotografia che deve essere in


Bianco e Nero
Berengo Gardin, Scianna, Basilico: tre nomi di fotografi che testimoniano come la
tonalità monocromatica serva a rafforzare la drammaticità e l’emotività dell’im-


magine fotografica, quando l’immagine stessa, lo si sente, è quella, è unica, non ce
ne sarà mai un’altra uguale: è l’arte magica del bianco e nero fotografico.
di Fabrizio Armati

B
erengo Gardin: la presenza umana nel Berengo, con il suo modo caratteristico di
territorio. Ferdinando Scianna: affetti fotografare, il suo occhio attento al mondo
ed emozioni. Gabriele Basilico: l’uomo e alle diverse realtà, dall’architettura al pa-
costruttore. esaggio, alla vita quotidiana, che gli hanno
Queste tre istanze così diverse, che poi i tre decretato il successo internazionale e lo ren-
fotografi non si può certo dire abbiano uni- dono un fotografo molto richiesto anche nel C’è una pubblicità che
vocamente seguito, data la vastità non solo
delle loro differenti ispirazioni, ma la diversità
mercato della comunicazione d’immagine. Il
reportage in bianco e nero e rigorosamente a
dice: ‘non pensare,
dei loro approcci, nei diversi momenti delle pellicola, anche oggi. scatta’. Nei miei in-
loro esistenze, vengono particolarmente raf- Gianni Berengo Gardin, il maestro della fo- contri all’università ai
forzate nell’immagine in bianco e nero, che tografia italiana, non cede alla moda del di-
non lascia adito a distrazioni, a divagazioni gitale, della velocità, del selfie e difende la ragazzi insegno il con-
sul tema: la tematica è quella, non un’altra, e qualità invece della novità. “Ho cominciato trario: ‘pensa, pensa,
sta lì davanti a noi in tuta la sua abbagliante, con la tv in bianco e nero, con il cinema, di
umana evidenza. cui sono appassionato, in bianco e nero. Tutti poi scatta’.
94 fotografare | gennaio 2016
MONOCHROME

i miei maestri sono fotografi in bianco e nero. realtà fotografica: quasi che tutto quello su
Sono cresciuto con il bianco e nero e poi per i cui il suo occhio si posa e il suo obiettivo si
reportage, per quello che faccio io, è più effi- leva obbedisce proprio in quel momento, né
cace. Il colore distrae sempre chi guarda una prima né dopo, per istantaneo magnetismo,
foto, si concentra più sul colore che sul con- al suo sentimento, alla sua volontà e - in de-
tenuto”, dice all’ANSA Berengo Gardin che è finitiva - al suo stile.” Basilico, infine, all’inter-
uno dei tre fotografi che ha pubblicato più no della sua vasta opera di riflessione sulle
foto su ‘Il Mondo’ di Pannunzio. trasformazioni dei territori urbanizzati nel
Dichiara Berengo: “Faccio tutt’ora foto in passaggio dall’era industriale a quella postin-
bianco e nero e rigorosamente a pellicola. Il dustriale, il tema della città come complesso
digitale è un fatto commerciale e cambia la e raffinato prodotto dell’economia e della
mentalità dei fotografi perchè scattano a mi- storia occupa un posto centrale.
traglia. C’è una pubblicità che dice: ‘non pen- Guidato da una passione sincera e da una
sare, scatta’. Nei miei incontri all’università ai viva ammirazione per le architetture e tutti i
ragazzi insegno il contrario: ‘pensa, pensa, manufatti che nel tempo hanno dato forma
poi scatta’. alle città, egli ha scelto il rigore dello stile do-
L’unico vantaggio del digitale è l’immediatez- cumentario per raccontarne il costante pro-
za ma non amo questa accelerazione della cesso di stratificazione e ibridazione che le
vita.” Scianna che a Parigi scrive per Le Mon- modella, in un lavoro di indagine del rapporto
de Diplomatique e La Quinzaine littéraire e tra l’uomo e lo spazio costruito durato quasi
soprattutto conosce Henri Cartier-Bresson, quarant’anni.
le cui opere lo avevano influenzato fin dalla Con metodi diversi ma sempre fedeli allo stile
gioventù. Il grande fotografo lo introdurrà nel descrittivo, ha creato una ininterrotta narra-
1982 come primo ed unico fotografo italiano zione dei luoghi, indagando le singole città e
nella prestigiosa agenzia fotografica inter- al tempo stesso ponendole in relazione tra
nazionale, Magnum Photos, di cui diventerà loro, restituendo la straordinaria articolazio-
membro effettivo nel 1989. ne degli scenari urbani nei quali vive l’uomo
Nel 1984 collabora con Bresson e André contemporaneo.
> Tutte le foto nella doppia pagina
Pieyre de Mandiargues per Henri Car-
Tre fotografie in bianco e nero che rappresen- tier-Bresson: portraits (Collins). Il suo stile del
tano tre capolavori assoluti dell’arte fotografi- tutto particolare ha fatto dire di lui a Leonar-
ca italiana. Da sinistra a destra e sotto, foto di do Sciascia: “È il suo fotografare, quasi una
Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna, rapida, fulminea organizzazione della realtà,
Gabriele Basilico. una catalizzazione della realtà oggettiva in

gennaio 2016 | fotografare 95


GADGETS

Manfrotto Digital Director


Collegare fotocamera e iPad
fasi di scatto, come sarebbe
possibile fare con un semplice
supporto passivo e una delle app
disponibili su App Store. sa. Rispetto alle soluzioni con app
In realtà Manfrotto Digital Direc- gratuite o a costo contenuto con
tor è un supporto studiato per connessione via cavo o Wi-Fi la
assistere i fotografi in tutto il loro soluzione Manfrotto si fa apprez-
workflow, dallo scatto alla con- zare per la risposta real-time ai
divisione, il tutto basandosi non comandi e per la visualizzazione
su un semplice collegamento via del Live View con ritardo molto
cavo, ma integrando processore contenuto.
ARM Cortex-A8 e memoria di Digital Director è comunque solo
buffer per funzionalità avanzate. il primo mattone di un ecosiste-
Il costo dell’apparecchio, dispo- ma che Manfrotto sta costruen-
nibile al momento per iPad Air do: il prossimo passo saranno le

€ 499.99 e iPad Air 2, è di 499 euro: non


è certo un prezzo alla portata di
tutti, ma per chi scatta molto in
situazioni particolari con la reflex
luci comandabili via Bluetooth
dall’interno dell’app, così come
la motorizzazione dello slider
recentemente presentato, che
Manfrotto Digital Director è stato sembrare un semplice supporto utilizzando il Live View è un og- riceverà anch’essa il controllo via
premiato allo scorso NAB di Las per collegare una fotocamera getto che può semplificare molto software, per rendere i timelapse
Vegas come il prodotto più in- e un iPad, utilizzando l’apposita il workflow, oltre a permettere ancora più facili da realizzare.
novativo. A prima vista potrebbe app sul tablet per controllare le una visualizzazione in anteprima
della messa a fuoco molto preci- www.manfrotto.it

Lumu Light Meter L’esposimetro che si collega all’iPhone

$ 149.00

Si tratta di un piccolo esposimetro a luce inci- foglietto di istruzioni (inizia con i saluti “hel- nero, in materiale simile all’alluminio, legge-
dente che viene prodotto nella vicina Slovenia lo” su fondo bianco che ricordano molto la rissimo e molto resistente. L’emisfero bianco
da un gruppo di appassionati di Lumulabs. Per conversazione del design di Apple) e l’oggetto di plastica contiene i circuiti e il sensore a
funzionare si collega all’iPhone (o a seleziona- vero e proprio è contenuto in un bustina di cardioide. Sotto, il minijack a tre segmenti, ca-
ti smartphone Android, vedremo tra un atti- vera pelle lavorata a mano. ratteristico delle cuffie degli iPhone: contiene
mo perché), fino ad ora ci sono tre applicazio- Attorno, girato tre volte, c’è un collarino di il passaggio dati e anche il circuito di alimen-
ni, una per le foto, una per l’effetto pinhole e materiale sintetico in cui si può agganciare tazione, che in tutti i prodotti Apple è costan-
una per il video, e funziona molto bene. l’esposimetro per portarlo con sé durante te, mentre non tutti gli smartphone Android
Talmente bene che sta diventando un oggetto una giornata di riprese o di scatti. Un ottimo l’hanno: per questo motivo nonostante esista
di culto non solo tra gli appassionati di foto- packaging che fa intuire oltre alla buona idea la app per Android non è detto che tutti i tele-
grafia a pellicola, ma anche tra i professioni- anche la cura e l’attenzione per i particolari. foni cellulari di quel mondo siano compatibili.
sti del settore. La confezione è una elegante L’esposimetro di per sé è un piccolo emisfero
scatolina di metallo che contiene un piccolo bianco, con il fondo piatto di color argento o www.lumu.eu

96 fotografare | gennaio 2016


GADGETS

Oculus Rift Crescent Bay Casio EQB 500


Il nuovo visore per la realtà virtuale Quasi-smartwatch
Oculus VR ha
mostrato già
grato nel dispositivo, come vi abbiamo svelato
in occasione della sua presentazione ufficiale. La
analogico
l’anno scorso leggerezza non è il solo punto a favore del Cre-
al CES 2015 il scent Bay, ma anche la struttura è più snella e co-
nuovo Oculus Rift moda in confronto al precedente modello della
Crescent Bay, una ver- stessa casa, il DK2.
sione del celebre visore per Inoltre, l’aumento della risoluzione può sembrare
la realtà virtuale che migliora ulte- esiguo (il DK2 arriva a 1080p) ma aiuta a rendere
riormente quanto offerto con il DK2, l’ulti- le immagini più dettagliate e a mitigare in misura
ma edizione del kit di sviluppo distribuito dall’a- notevole il senso di nausea e di “mal di mare” che
zienda di Palmer Luckey. Dopo un lungo periodo potrebbero avvertire gli appassionati più soggetti
di rodaggio e perfezionamnto, pare che ora sia a questo disturbo. Per tutti gli altri, si apre il “Pae-
veramente disponibile per la folta congrega degli se delle Meraviglie”...!
aficionados una versione “definitiva”. www.oculusriftitalia.com
Crescent Bay può contare su schermi con risolu-
zione 1440p, un peso ridotto rispetto alle altre
versioni dell’Oculus Rift e sull’audio stereo inte- $ 350.00 € 299.99
Con la sempre maggiore diffusione
degli smartwatch, anche i produttori
Mistery Ranch Marshall Backpack di orologi si sono ritrovati catapultati
in una nuova realtà, che col passare
Uno zaino per fotografi-esploratori degli anni potrebbe risucchiare
Mistery Ranch Pack è una marca americana di attrezzatura speciali- importanti quote di mercato proprio
stica per il trasporto a spalla in montagna o in trekking spinto. agli storici marchi protagonisti del
La sua produzione copre una gamma di esigenze molto vasta, dal- settore orologiero mondiale.
la borsa di dimensioni contenute, allo zaino che basta per un L’arrivo di Android Watch nelle sue
mese di Himalaya! Sono comunque i prodotti di quest’ultimo varie declinazioni e quello “pre-
tipo ad attirare l’attenzione e che ci sentiamo di consigliare al potente” di Apple Watch hanno
lettore che vuole uscire dal solito terreno delle marche più o certamente aperto nuovi orizzonti in
meno nostrane e più o meno note. questo settore e già da qualche tem-
Lo zaino in figura, ad esempio, il Marshall Pack, ha pochi riva- po diversi brand hanno annunciato
li: robustissimo, assolutamente impermeabile anche sotto le di voler diventare sempre più smart;
condizioni atmosferiche più avverse, di grandissima capienza, uno di questi è Casio, produttore
ma di peso contenuto, offre una serie di caratteristiche che che da qualche mese vende su tutti
faranno la gioia del fotografo camminatore, rocciatore o esplo- i principali mercati alcuni modelli

$ 425.00 ratore di alta quota. di orologio dotati della funzionalità


Link with Smartphone/Mobile Link
www.misteryranch.com la quale, grazie ad un modulo Blue-
tooth 4.0 installato all’interno degli
stessi orologi, permette il collega-
mento con dispositivi compatibili

Lucidcam 3D
Android e iOS.
Al momento della stesura di questo
articolo Casio assicura la compatibi-
Fotocamera stereoscopica digitale lità praticamente con tutti gli iPhone
di Apple e i Galaxy S (da Android 4.3
La fotocamera ste- Dancer, un ottico di Manchester. in poi) di Samsung, ma nel corso dei
reoscopica è un Negli anni cinquanta del XX secolo, le macchine nostri test non abbiamo avuto alcun
particolare tipo di fotografiche stereoscopiche guadagnarono po- problema a connettere gli orologi
fotocamera dota- polarità con la Stereo Realist e fotocamere simili oggetto di questa prova anche con
ta di due obiettivi che utilizzavano la pellicola fotografica 135 per altri dispositivi dotati di connettività
paralleli, posti alla creare diapositive stereoscopiche. Bluetooth esclusi dalla lista ufficiale.
medesima di- Nello stesso periodo anche il popolare sistema Tanto per citarne un paio, non sono
stanza degli occhi stereoscopico View-Master introdusse sul mer- emerse problematiche né con un
umani (6,35 cm). Questo permette alla fotoca- cato un sistema per produrre artigianalmente tablet Samsung Galaxy Tab S2 né
mera di simulare la visione binoculare e quindi dischetti stereoscopici da visionare attraverso con l’ancor più recente OnePlus
di creare immagini tridimensionali, visualizzabili l’apposito visore stereo. X; abbiamo provato anche con un
successivamente con i più disparati sistemi ste- A questo sistema venne dato il nome di “preistorico” HTC Incredible S, smar-
reoscopici. View-Master Personal. Adesso è la volta dell’ap- tphone di inizio 2011 (con Bluetooth
È del 1852 l’invenzione della fotocamera bino- parecchi fotografico digitale che pare non deb- 2.1), con ROM “custom” basata su
culare (anche conosciuta come fotocamera ste- ba rimproverarsi nulla in materia... Android 4.3 e anche in quel caso
reoscopica o stereo camera), per opera di J.B. tutto è filato liscio.
www.lucidcam.com
$ 299.99 www.casio-europe.com

gennaio 2016 | fotografare 97


Jacopo Costantini
Cavallino-Treporti (VE)

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