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SCUOLA DI FOTOGRAFIA

Lezione 7 – Il Flash.
SCUOLA DI FOTOGRAFIA
Parte 1 – Le caratteristiche del flash.
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L’uso del flash


• Il Flash, sia quello incorporato nelle Reflex, che quelli esterni, ausiliari
e servo, si utilizzano per aumentare la luce in condizioni di scarsa
luminosità.

• Purtroppo, specie nelle macchine economiche e con fotografi poco


esperti, l’uso del flash, specie nelle situazioni al chiuso e di notte,
rende la foto piatta, con i soggetti in primo piano sovraesposti, e quelli
in secondo piano completamente al buio.

• Questo capita non perché il flash sia un elemento di disturbo nelle


foto, ma perché viene semplicemente usato male e a volte usato
quando e come non si dovrebbe.

• Il flash è un aiuto preziosissimo per il fotografo, non soltanto quando


si scopre che la luce dell'ambiente è insufficiente ad ottenere un buon
risultato. Le sue doti infatti, spesso nascoste, possono essere molte
altre.
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L’uso del flash


• Possiamo anzitutto sottolineare che questo dispositivo sa
fornire una qualità di illuminazione molto simile a quella del
sole. Tra fotografi si usa dire, sia pure con qualche
approssimazione, che la "temperatura di colore" è quasi
identica.

• La qualità dell'illuminazione non è più rossiccia, come fanno ad


esempio le lampadine ad incandescenza, oppure troppo
azzurra, rispetto alla media della luce daylight.

• Nelle fotografie in esterni, un flash può essere tranquillamente


adoperato come accessorio per schiarire le ombre.
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L’uso del flash


• La durata del lampo è sempre molto breve, in qualche caso può
essere addirittura brevissima. Lo strumento può dunque servire
anche per fotografie molto speciali.

• Essendo dotati anche di modalità di funzionamento totalmente


automatica e che i software che controllano è relativamente semplice
eseguire buone riprese anche in casi apparentemente difficili.

• L’intero sistema permette di illuminare la scena quando la luce


ambientale è insufficiente, o ridurre i contrasti nelle giornate di pieno
sole.

• E’ possibile personalizzare molti parametri del flash e usarne più di


uno per ottenere risultati molto soddisfacenti.
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Le caratteristiche del flash


• Portata del flash o la potenza del flash determina la sua
portata utile. I soggetti che si trovano entro questa portata
possono essere correttamente esposti, quelli fuori portata
saranno troppo scuri. La potenza del flash viene indicata con
un numero guida NG. più alto è il numero, maggiore sarà la
portata utile.

• Poiché il numero guida cambia quando si varia la sensibilità del


sensore o la lunghezza focale, molti fabbricanti preferiscono
dichiarare la portata massima, presumendo che il flash sia
carico e che il diaframma sia alla massima apertura.

• L’altra caratteristica fondamentale del flash, è il suo snodo.


Cioè di quanti gradi e in che direzione si può appunto
«direzionare» la luce emessa.
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Il numero guida NG

circa 8 NG

circa 12 NG

circa 32 NG
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Le modalità di utilizzo del flash


• Nelle fotocamere completamente automatiche il flash entra in azione
quando la luce è troppo debole per una corretta esposizione. Nelle
camere più sofisticate si può scegliere fra alcune modalità per
ottenere vari effetti.

• Automatico: il flash interviene in caso di luminosità scarsa o quando


il soggetto è in controluce.

• Riduzione occhi rossi: il flash proietta un breve lampo o una serie di


pre-lampi per provocare la chiusura dell’iride del soggetto un attimo
prima del lampo principale.

• Riduzione delle ombre: uso forzato del flash quando c’è abbastanza
luce ma si vogliono schiarire le ombre. Questa modalità è utile in
pieno sole quando le ombre sono troppo marcate a causa dell’elevato
contrasto di luminosità.
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Le modalità di utilizzo del flash


• Flash disattivato: con illuminazione scarsa si preferisce
usare una esposizione lunga con luce naturale.

• Flash esterno: collegando un flash esterno si esclude


automaticamente il flash della camera.

• Scene notturne: in questa modalità il soggetto in primo


piano viene esposto correttamente contro lo sfondo
sottoesposto.

• Esposizione lunga: il flash interviene per bloccare un


soggetto in movimento nel mezzo di una esposizione
lunga abbastanza per avere uno sfondo ben esposto.
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Il «problema» degli occhi rossi


• Capita molto spesso di vedere fotografie di persone con gli occhi
rossi. La luce del flash che entra attraverso la pupilla viene riflessa
dalla retina verso l’obiettivo. Poiché la retina è irrorata da una fitta rete
di capillari, la luce che la colpisce prende il colore del sangue. Molti
flash hanno la modalità di riduzione dell’effetto occhi rossi, alcuni
inviando un fascio di luce da una lampada separata, altri con una
serie di brevi impulsi per provocare la parziale chiusura dell’iride prima
del lampo principale.

• Altri modi per minimizzare questo fastidioso effetto:


• Usare un flash separato e tenerlo lontano dalla camera.
• Non dirigere il raggio parallelamente all’asse dell’obiettivo o usare un diffusore.
• Flash indiretto: far rimbalzare il fascio luminoso sul soffitto o pareti.
• Chiedere alla persona ritratta di non guardare direttamente in camera.
• Se possibile, aumentare la luminosità dell’ambiente.

• E’ possibile anche eliminare gli occhi rossi in post produzione con i


programmi di fotoritocco.
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La luce del flash


• La luce neutra emessa dal flash, risulta essere molto forte e decisa, è
dunque una luce puntiforme.

• Questo tipo di luce non è adatta a tutti gli scopi, e i flash esterni
prevedono l’uso di un cappuccio detto diffusore (neutro o colorato) di
materiale plastico semi-trasparente che smorza l’effetto del flash ed
emette una luce diffusa.
• Si può simulare l’effetto del diffusore semplicemente coprendo il flash
(anche incorporato) con un tovagliolo di carta.
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Il calcolo dell’esposizione
• Il flash, aumenta notevolmente la quantità di luce presente
nella foto, alterando di fatto completamente l’esposizione.

• Per i flash incorporati o quelli inseriti nella slitta, il calcolo


viene fatto in maniera abbastanza efficace in automatico.

• Per calcolare quindi l’esposizione corretta con l’uso del


flash, si deve tener conto della quantità di luce che verrà
introdotta con il flash, e la distanza dal soggetto.

• La quantità di luce introdotta dal flash è espressa il TTL.


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Il calcolo dell’esposizione
• Il TTL sigla dell'inglese Through The Lens (attraverso
l'obiettivo), in fotografia, si riferisce a varie funzioni che,
vengono svolte utilizzando le immagini o la luce che passa
attraverso l’obiettivo. In particolare:
a) l'inquadratura e la messa a fuoco, che perciò tengono conto
della focale dell'obiettivo utilizzato, e della eventuale presenza di
accessori, come lenti addizionali, anelli di prolunga ecc.;
b) l'esposizione: solo la luce dell'immagine inquadrata, che
impressionerà il sensore, viene letta dalla fotocellula
dell'esposimetro;
c) controllo del flash elettronico: quando la luce del lampo, riflessa dal
soggetto e letta da una fotocellula interna alla macchina, è giudicata
sufficiente per la corretta esposizione del sensore da un apposito
circuito elettronico, quest'ultimo interrompe il lampo stesso, e avverte
il fotografo, mediante un segnale visibile nel mirino.
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Il calcolo dell’esposizione
• L’altra caratteristica quindi per calcolare l’esposizione è
rappresentata dalla distanza dal sensore attraverso l’obiettivo:
TTL distance.

• Per capire quale è la migliore apertura di diaframma da usare


con il flash, si usa quindi una semplice regola:
𝑁𝐺
=F
𝑇𝑇𝐿 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑎𝑛𝑐𝑒

• Esempio: con un flash professionale da 32 NG scatto una foto


ad un soggetto a 4 metri, il diaframma corretto da usare risulterà
essere F8
32 𝑁𝐺
= F8
4𝑚
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I tipi di flash
• Praticamente tutte le fotocamere, sono dotato di un flash incorporato interno. I flash
interni delle fotocamere sono comodi da usare e sempre pronti, però non hanno molta
potenza e non è possibile posizionarli diversamente per evitare gli occhi rossi. Inoltre
tendono ad appiattire le superfici ed i volumi, e non possono essere ruotati per illuminare
la scena di luce riflessa e meno violenta.

• Le migliori fotocamere offrono uno o due modi per collegare un secondo flash esterno:
un attacco sopra la camera permette di montare un flash separato, con un montaggio
sicuro e che fornisce anche il necessario collegamento elettrico per il sincronismo.
Alcune camere dispongono della connessione TTL che permette il dialogo tra camera e
unità flash per regolarne in automatico sincronia, durata, potenza e altri parametri. Un
connettore sincrono che collega il flash separato con un cavetto che lascia la libertà di
posizionare il flash lontano dalla camera.
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I tipi di flash
• I servo-flash sono unità autonome e fisicamente separate dalla fotocamera, e
sono azionate dal lampo prodotto dal flash della camera. Poiché molte camere
producono due lampi in successione per ogni scatto (il primo serve per
regolare il fuoco ed il bilanciamento del bianco), queste unità devono essere
predisposte per scattare in sincronia con il secondo flash della camera.

• I flash ad anello sono fissati attorno all’obiettivo e producono un fascio di luce


circolare. Queste unità sono ideali per illuminare piccoli oggetti da fotografare
in modalità macro e sono molto usate in medicina e in altre applicazioni
scientifiche. Nelle foto un servoflash ad anello e un modello con collegamento
sincrono.
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La regolazione del flash


• Il flash viene attivato e disattivato dall’apposito pulsate (una
volta attivo c’è la sua icona all’interno del mirino, e ha una suo
menù di regolazioni accessibile dalle impostazioni.

• Come per l’esposizione, anche il flash si può aumentare di


diminuire di intensità di svariati stop (di solito da -2 a +2), per
avere un l’effetto desiderato dopo il calcolo dell’esposizione.
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Il flash
• Specie di notte, l’uso del flash risulta determinate nella
riuscita della foto. Vediamo degli esempi:
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Il flash

• Ovviamente si scherza!!! Volevo vedere se eravate attenti


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Quando usare il flash


• Flash per soggetti ravvicinati - Il flash è un accessorio davvero
importante per le foto con soggetti a poca distanza. Soprattutto nei
casi in cui il fotografo vuole utilizzare un diaframma molto chiuso per
avere una ottima profondità di campo e una buona nitidezza,
scurendo però di conseguenza l’immagine.
Per questo tipo di foto utilizzare il flash è una scelta obbligata, c’è
però un consiglio per avere delle fotografie davvero da
professionisti. Utilizzate oltre al flash anche un pannello riflettente,
basta anche un cartoncino bianco, a lato del soggetto in modo da
diffondere al meglio la luce e cancellare le ombre troppo forti.
Flash nella fotografia macro - Per fotografare oggetti molto piccoli e
vicini utilizzare il flash può creare delle ombre troppo dure, facendo
perdere tridimensionalità all’oggetto. Per queste esiste un semplice
rimedio: utilizzare un diffusore. In commercio esistono molti tipi di
diffusori, i più utilizzati si applicano direttamente alla parabola del
flash. Se invece non volete spendere per acquistare un diffusore
basta applicare alla parabola un sacchetto bianco di carta. In questo
modo avremo una luce più diffusa che avvolgerà tutto il soggetto
donando tridimensionalità e eliminando le ombre dure.
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Quando usare il flash


• Fotografia notturna - Alcune macchine fotografiche hanno già
impostato il ritratto notturno come un programma. Questo programma
permette di attivare il flash al momento dello scatto, ponderandolo in
base alla distanza del soggetto e alla capacità dello stesso di riflettere
la luce. In più, dopo aver scattato il lampo, la macchina fotografica
imposta un tempo di scatto decisamente più lungo di quello del flash.
In questo modo avremo sia il soggetto che lo sfondo illuminati.
Attenzione che la posa lunga porta inevitabilmente dei rischi quali
l’effetto mosso. E’ consigliabile dunque utilizzare un treppiede o
almeno un obbiettivo stabilizzato.

• Ritratti – Si usa nelle foto commerciali per definire meglio i particolari


ed eliminare completamente le ombre. Es. foto glamour, di moda, di
make up.
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Quando usare il flash


• Flash di schiarita o fill-in - Un ruolo del flash straordinariamente
efficace, e ampiamente sottovalutato anche nella più comune fotografia
delle vacanze, è quello di adoperare il lampeggiatore elettronico come
luce di rischiaramento delle ombre. Se dovete scattare un ritratto sulla
spiaggia e di trovarvi con il soggetto con il sole perfettamente frontale. La
"luce negli occhi" lo costringerà ad antiestetiche smorfie e certamente la
fotografia ne risentirà. Il rimedio è semplice: ci si deve disporre con il sole
in posizione laterale, oppure addirittura in controluce. L'espressione del
viso in questo caso torna ad essere naturale.

• Ma c'è un inconveniente: il volto appare troppo in ombra. È a questo


punto che il flash gioca il suo ruolo determinante. Deve essere usato
come lampo di rischiaramento, di alleggerimento delle ombre. Ci si
limiterà così ad attivare il flash e si lascerà fare al programma della
macchina. La presenza del flash normalmente non sarà invadente, al
massimo l'impiego del lampo sarà svelato da un piccolo luccichio, che
ravviverà gli occhi della persona ritratta. Ma l'equilibrio generale della
scena migliorerà di molto. Sarà davvero più gradevole la leggibilità dei
dettagli, su tutta l'inquadratura.
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Parte 2 – Il Flash: le caratteristiche
avanzate.
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Le caratteristiche avanzate del Flash


• Il flash, oltre alle regolazioni già esaminati, permette di regolare altre
funzioni avanzate, utili in diverse tecniche fotografiche più creative.

• Nelle Reflex Canon, è infatti possibile regolare altre due impostazioni


sull’uso del Flash, sia incorporato che esterno, direttamente dal menù
del controllo Flash: la sincronizzazione dell’otturatore (Rear o
Slow in Nikon) e la valutazione E-TTL II (TLL in Nikon).

• Queste regolazioni ci permetteranno di sfruttare al meglio le


caratteristiche del flash per combinare l’uso di questo supporto con
altre tecniche fotografiche per avere effetti particolari e molto artistici.
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Sincronizzazione otturatore
• Nella sezione accessibile dal menu di controllo del flash, è possibile
scegliere la modalità con cui il flash scatta:

• Se si sceglie la funzione 1° tendina (Rear in Nikon), si fa in modo


che il flash si attivi immediatamente dopo l'avvio dell'esposizione.

• Se viene impostata su 2° tendina (Slow in Nikon), il flash si attiva


subito prima del termine dell'esposizione. Quando viene combinata
con una sincronizzazione lenta, è possibile creare una traccia
luminosa come quella prodotta dai fari di un'automobile di notte.

• Con la sincronizzazione della seconda tendina, vengono attivati due


flash. Una volta quando si preme completamente il pulsante di scatto
e una volta immediatamente prima del termine dell'esposizione.
Questa modalità permette la combinazione di diversi modalità di
scatto con il flash.
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E-TTL II (TTL in Nikon)


• Anche per il flash possiamo scegliere la modalità in cui
viene calcolata l’esposizione:

Per esposizioni flash normali, è utile impostare questa


opzione su Valutativa.

Se viene impostata su Media (Matrix in Nikon), per


l'esposizione del flash viene calcolata la media da
applicare a tutta la scena misurata, come nel caso di una
misurazione flash esterna. La compensazione
dell'esposizione flash può essere necessaria a seconda
della scena.


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E-TTL II (TTL in Nikon)


• Nella modalità Media o Matrix, la macchina tiene conto di parecchi fattori
ambientali oltre al soggetto principale.

• Se si vuole calcolare in autonomia l’esposizione con il flash, bisogna tenere


conto di diversi fattori, quali le luci presenti nella scena, la portata del flash, la
sensibilità del sensore, e l’effetto desiderato. E’ quindi importate tenere a
mente che la portata del flash cambia in base agli ISO e alla focale scelta,
come indicato in questa tabella:
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Il flash: possibili scelte


Canon
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Il flash: possibili scelte


Nikon
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Le altre funzioni
• Esistono molte altre funzioni per il flash, che devono essere
approfondite a seconda dell’attrezzatura usata.

• L’uso di flash esterni o di flash servo, permettono di regolare


molte altre funzioni a seconda dei vari modelli.

• Tra le regolazioni più comuni ci sono le impostazione della


durata del flash, del numero delle «flashate», il ritardo o
anticipo di ogni scatto del flash, la sincronizzazione con gli
altri flash.

• Sta alla bravura del fotografo scoprire tutte le caratteristiche


della propria attrezzatura e usarle al meglio per i propri scatti.
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Parte 2 – Il Flash: L’uso creativo del Flash.
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L’uso creativo del Flash


• In condizioni di scarsa luminosità è possibile scattare una foto in due
modalità:

 usando il flash, e quindi con tempi dell’otturatore veloci, perchè il


soggetto è abbagliato dal flash

 usando tempi di esposizione lunghi per catturare luce sufficiente


per permettere una corretta esposizione dello sfondo o del resto della
scena.

• Esiste una terza modalità che mette insieme le due precedenti e si


chiama slow sync. Questa tecnica prevede tempi di esposizione
lunghi e anche l’uso contemporaneo del flash. Potremmo così
illuminare con il flash il soggetto principale, solitamente una
persona, permettendo comunque di leggere anche l’illuminazione
ambiente.
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Le caratteristiche avanzate del Flash


• Lo slow sync è naturalmente utilizzato per i ritratti notturni, ma lo si
può utilizzare per ottenere risultati esotici e pittoreschi. Per esempio,
durante feste o in locali chiusi si possono ottenere risultati
meravigliosi sfruttando i fari sullo sfondo per comporre lo sfondo della
foto con le luci presenti.
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Lo Slow Sync (Prima tendina)


• E’ la sincronizzazione tra l’uso del flash con i tempi lunghi.

• Si usa preferibilmente con il cavalletto nelle pose classiche


come i paesaggi.

• In Nikon è disponibile solo nelle modalità P e AV.

• In Canon si imposta lo scatto del Flash sulla prima tendina.

• I risultati di situazioni poco illuminate saranno di sicuro


interesse, eliminando la tipica fotografia illuminata davanti e
nera sullo sfondo.
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Lo Slow Sync
• Si usa quando il soggetto in primo piano è sottoesposto
rispetto allo sfondo.

• In questa maniera, il flash illumina per un attimo il soggetto più


vicino, mentre i tempi lenti catturano le luci di sfondo.

• Il soggetto presenterà comunque una piccola sfocatura, nota


come effetto fantasma, ma grazie al flash risulterà comunque
nitido e piacevolmente illuminato.

• Se si aumenta l'illuminazione flash per schiarire parti lontane, si


brucerà il primo piano e viceversa. Con l'impostazione Slow
Sync, l'emissione lampo viene combinata con un tempo di posa
lento fino a 30 secondi, per catturare sia il soggetto sia lo
sfondo esposto dalla luce ambiente in riprese notturne o con
poca luce.
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Lo Slow Sync: un esempio pratico.


• Quando facciamo uno scatto senza il flash, abbiamo la
prima tendina che dall’alto si sposta verso il basso
scoprendo il sensore. Esisterà anche un momento in cui il
sensore sarà completamente scoperto. Dopo un certo
lasso di tempo, si muove la seconda tendina che andrà a
chiudere il sensore.

• Quando scattiamo con il flash e come abbiamo detto in


precedenza , il lampo viene emesso quando la prima
tendina ha scoperto del tutto il sensore. Il sensore rimane
scoperto a questo punto per tutto il tempo regolato
sull’otturatore e quindi si muove la seconda tendina che
andrà a chiudere il sensore.
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Lo Slow Sync: un esempio pratico.


• Ipotizziamo di avere regolato la durata dell’otturatore su
mezzo secondo (1/2) e che il flash duri 1/1000 di
secondo: abbiamo un tempo di scatto cinquecento volte
più lento di quello del lampo di luce. Durante l’esposizione
del sensore alla scena, una parte del tempo (la prima
parte!) sarà illuminata mentre altre 499 parti saranno al
buio.
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Il Rear Sync (Seconda tendina)


• Rear è la sincronizzazione del flash sulla seconda tendina.

• Il flash scatta appena prima che si chiuda l'otturatore


lasciando la scia del mosso dietro il soggetto che si sta
muovendo.

• In questo modo cattura due movimenti del soggetto, e si usa


per dare dinamismo al soggetto, bloccando una seconda
immagine sulla scia della foto.

• Su Nikon si usa solo nella modalità M e Tv.

• In Canon si imposta scegliendo la sincronizzazione del falsh


con l’otturatore sulla 2° tendina.
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Il Rear Sync
• Si usa molto nello sport e all’aperto, come foto di corse ciclistiche,
maratone, ecc…

• Si ha quindi un effetto tipo «panning», ma molto più definito.

• Attenzione: Se il soggetto attraversa l’inquadratura, la scia delle luci si


andrà a sovrapporre alla prima immagine bloccata dal flash come
nell’esempio:
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Consigli sull’uso del flash


 Il flash va evitato nella modalità automatica nella maggior parte delle
occasioni, in quanto si rischia di sovraesporre i soggetti in primo piano e
sottoesporre quelli in secondo piano.

 Quando non si dispone delle attrezzature adatte come diffusori o pannelli


riflettenti, bisogna saper improvvisare usando gli strumenti a
disposizione, come fazzoletti, fogli, muri bianchi ecc…

 Il flash diretto è molto potente, e tenda ad «appiattire» la foto. E’ quindi


consigliabile diminuire quando possibile l’intensità del flash, e mettersi
alla giusta distanza dal soggetto, facendo attenzione a non lasciare
troppa distanza tra i soggetti in primo piano e quelli in secondo piano.

 La luce diretta del flash è molto fastidiosa e puntiforme. E’ possibile


schiarire la potenza del flash ed ottenere una luce più morbida e diffusa
fruttando l’inclinazione del flash esterno e usando le pareti ed i soffitti
come materiale riflettente. Attenzione al colore delle pareti! Un muro
giallo darà un colore caldo alla vostra luce del flash (ma questo può
essere sfruttato anche a vostro vantaggio in determinate occasioni).
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Consigli sull’uso del flash


 L’uso delle tecniche creative basate sulla sincronizzazione dei tempi
lenti con il flash, danno risultati molto artistici.

 In particolare, è possibile simulare i movimenti dello sfondo e


bloccare il soggetto con il flash, per avere un «panning simulato» ma
molto definito.

 Si possono integrare tecniche già utilizzate nelle foto con i tempi


lunghi, come le zoomate e le rotazioni della macchina fotografica.

 Si possono utilizzare tempi lenti più flash a ripetizioni per avere effetti
di duplicazione ed avanzamento di un soggetto in movimento.

 Non c’è limite all’inventiva del fotografo all’uso del flash. Sta al
fotografo stesso conoscere e padroneggiare tale strumento per
sfruttarne al meglio tutte le sue potenzialità.
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Lezione 7 – Fine
Ci sono domande?

FINE

© Stefano di Pede Officina Fotografica - Foto di Officina Fotografica e tratte dal web

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