Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
dense. Non è lecito confrontare la granulo- abbastanza poco conosciuto dagli operatori sono essere stampati – a parità di acutanza e
sità delle emulsioni T-Max trattate in questo non professionali, nonostante la grande fles- granulosità - più grandi del 10% rispetto a
rivelatore, con quella di emulsioni non a gra- sibilità operativa, che ne esalta la praticità. quelli ottenuti con gli altri comuni rivelato-
ni tabulari, intrinsecamente dotate di una A seconda della diluizione, è possibile otte- ri.
maggiore granulosità. nere un’ampia gamma di valori del C.I. Con Ulteriore notevole vantaggio è la grande sta-
Si presta bene al tiraggio, fino a tre stop; con la Technical Pan 2415 della Kodak, i valori bilità nel tempo – oltre un anno, in flaconi
la T-Max 3200 si può arrivare a un indice di dell’indice di contrasto vanno da 1.0 a 2.7, ben tappati e senz’aria - e la grande capacità;
esposizione di 25.000. con diluizioni da 1+79 a 1+31; gli indici re- un litro serve per sviluppare fino a 15 rulli-
Kodak HC-110 lativi di esposizione vanno da 250 a 32. ni 135/36 o 120, aumentando opportuna-
Rivelatore liquido concentrato, da diluire da Sono queste caratteristiche preziose per la mente il tempo di trattamento.
1+15 a 1+79, a seconda dei requisiti. Il suo riproduzione e per ottenere dia in b/n da ne- La pubblicazione Kodak J-107 - KODAK
comportamento è molto simile a quello del- gativi in b/n o a colori. XTOL Developer for Small Tank and Tray
l’Ilfotec LC della Ilford. Kodak X-Tol Processing – fornisce tempi, temperature, di-
L’HC-110 è un liquido talmente viscoso, da E’ un prodotto abbastanza recente. Usa co- luizioni, indice di esposizione e di contrasto
richiedere un prelievo, per la diluizione, con me agente rivelatore l’acido ascorbico - la per il trattamento, non solo di tutte le emul-
una siringa; una pipetta tratterrebbe parte del vitamina C - suggerito da qualche decina sioni della casa, ma anche di quelle di altri
prodotto per adesione alle pareti; si può pu- d’anni, mai però utilizzato in un prodotto produttori.
re prediluire 1+1 il prodotto originale, in mo- commerciale. Anche di questo bagno non è Agfa Rodinal
do da ottenere una viscosità inferiore che nota la formulazione; risultati simili si pos- Uno dei più vecchi rivelatori, un classico da
consenta il prelievo con una pipetta, senza sono avere con: calgon 1g; acido ascorbico quasi un secolo, liquido tanto concentrato –
errori. E’ però consigliabile la prima delle 7g; sodio carbonato anidro 2g; dimezone-S a base di p-aminofenolo - che per l’uso vie-
due alternative, perché la durata nel tempo 1g; sodio solfito anidro 90g; borace 6g; aci- ne diluito anche 1+100. Sono diluizioni nor-
del prodotto concentrato è molto maggiore, do borico 3g; potassio bromuro 1g; nitrato mali 1+25 e 1+50; in ogni caso è prudente
fino a qualche anno. Allo stato diluito è un di nitrobenzimidazolo 0.04g; acqua fino a diluirlo con acqua leggermente solfitata per
usa-e-getta, anche se la conservabilità si man- 1000ml. Un sostituto dell’X-tol è riportato aggiunta di un paio di g/litro di solfito di so-
tiene per un paio di giorni. sul sito http://www.jetcity.com/~mrjo- dio. La forte diluizione riduce di molto la
Contrasto abbastanza vigoroso, buono sfrut- nes/mytol.htm: sodio solfito anidro 60g; so- concentrazione dell’agente rivelatore, che
tamento della sensibilità, grana piuttosto vi- dio metaborato 4g; sodio ascorbato 13g; fe- potrebbe essere reso inutilizzabile dalla pre-
stosa, secca e ben disegnata; acutanza di- nidone 0.15g; sodio metabisolfito 3g; acqua senza di ossidanti, per esempio cloro, nel-
screta, non eccezionale in assoluto. distillata fino a 1000ml. l’acqua del rubinetto.
L’aspetto delle stampe è tuttavia gradevole, L’X-Tol produce un C.I. simile a quello de- Allo stato concentrato si conserva più di un
per effetto del macrocontrasto. La formula- gli altri rivelatori, sfrutta molto bene la sen- qualunque altro rivelatore; dopo venti anni
zione dell’HC-110 non è nota; è un bagno sibilità delle emulsioni, da negativi che pos- ne ho provato personalmente il perfetto sta-
Gli sviluppi di superficie
L’importanza della profondità dello sviluppo; la rappresentazio-
ne è necessariamente schematica. Una piccola porzione del ne-
gativo è divisa in ZA – zona annerita e ZT – zona trasparente.
SG è lo spessore della gelatina, SS lo spessore interessato allo svi-
luppo, quello in cui si produce l’annerimento.
I raggi che provengono dalla sorgente di luce SL attraversano la
pellicola e vanno a impressionare il materiale sensibile, sul piano
di stampa PS annerendo la parte N, corrispondente alla ZT del ne-
gativo, ma lasciando non esposta, e quindi bianca la parte B.
Passando da B a N la parte G verrà resa con toni di grigio sem-
pre più densi. La transizione netta tra nero e bianco del negativo
diventa, sulla stampa, un passaggio sfumato di toni di grigio - che
riduce la sensazione di nitidezza – perché il raggio di luce della
sorgente intercetta spessori sempre più piccoli di ZA passando da
B a N.
E’ evidente che la larghezza della G si riduce al diminuire dello
spessore SS, è quanto fanno i rivelatori cosiddetti di superficie,
che contribuiscono in tal modo all’elevata acutanza.
to di funzionamento, anche con un colore glierlo completamente; portare poi il volu- teriali per una sensibilità apprezzabilmente
marrone scuro del liquido; diluire subito pri- me a 200ml. La concentrazione del PAF è minore di quella nominale, la metà, per esem-
ma dell’uso e gettare dopo. quindi del 5%; con una diluizione 1+100 di- pio. Il Kodak T-Max, se usato con le emul-
Contrasto tendenzialmente molto vivace, ma venta 0.05%, piuttosto poco, ma funziona. sioni T-Max da 100, 200 o 400, tiene bene
controllabile alle maggiori diluizioni. La sen- Con i 200ml di soluzione concentrata si po- nelle alte luci, sopportando la sovraesposi-
sibilità viene sfruttata al valore nominale; tranno preparare fino a 20 litri di soluzione zione; per questo lo si può definire un com-
granulosità vistosa, ma gradevolmente sec- pronta all’uso. pensatore, come del resto anche il D-76, di-
ca; l’impressione generale è di buona niti- Kodak D-23 e gli sviluppi compensatori luito 1+1 o 1+3.
dezza, grazie al macrocontrasto vivace. E’ Una classe particolare di rivelatori è quella In genere, tutti gli sviluppi normali diventa-
da usare preferibilmente con emulsioni a sen- che è nota con il nome di sviluppi compen- no compensatori se molto diluiti.
sibilità medio-bassa. satori; la definizione deriva dalla capacità di Il D-23 è un classico rivelatore finegranu-
Gli amanti del fai-da-te possono sciogliere aumentare la latitudine di posa, registrando lante, presente da molti anni nel mondo del-
10g di cloridrato di p-aminofenolo (PAF) in bene le alte luci e le ombre dense, anche se la fotografia. Evidenzia i dettagli nelle om-
125ml d’acqua distillata, aggiungendo poi la contemporaneità non è sempre ottenibile. bre dense, non altrettanto quelli nelle alte lu-
30g di metabisolfito di potassio. A parte si Tali sviluppi sono utili con soggetti poco il- ci, che non vengono sfondate. Fine la gra-
scioglieranno 43g di idrossido di potassio in luminati, con ampie zone d’ombra, quando nulosità, per il parziale effetto solvente del-
60-70ml d’acqua distillata. ATTENZIONE: cioè si preferisca esporre per le ombre a sca- l’alta concentrazione di solfito di sodio.
aggiungere l’idrossido all’acqua a piccole pito della fedeltà di registrazione nelle alte Il D-23 è un rivelatore tendenzialmente mor-
porzioni, la dissoluzione è fortemente eso- luci. bido; la formulazione: metolo 7.5g; sodio
termica e potrebbe portare il liquido addirit- Possono essere utili con pellicole di bassa e solfito anidro 100g; acqua, meglio quella
tura all’ebollizione. Guanti, occhiali e grem- media sensibilità, con cui è possibile otte- dejonizzata, per fare 1000ml. Simile l’Agfa
biule protettivo, in ogni caso. Una volta sciol- nere negativi a granulosità quasi inesistente 14: metolo 4.5g; sodio solfito anidro 85g;
ta la potassa, portare il volume a 100ml e ag- e con escursione tonale molto ampia. Un clas- potassio bromuro 0.5g; acqua fino a 1000ml.
giungere lentamente questa soluzione a quel- sico sviluppo compensatore è il Kodak D- Pota
la contenente il PAF. Si formerà un precipi- 23, famoso per essere il trattamento che si E’ un rivelatore molto particolare, messo a
tato, che tenderà a sciogliersi a mano a ma- dice preferito da Ansel Adams. punto da Marilyn Levy del U. S. Army Elec-
no che si procede con l’aggiunta della solu- Con i trattamenti compensatori, è opportu- tronics Command per aumentare notevol-
zione alcalina, ma non si deve arrivare a scio- no sovresporre in ripresa, esponendo i ma- mente la latitudine di posa di alcuni mate-
riali sensibili. La notizia è apparsa su Pho- L’effetto del tiraggio.
tographic Science and Engineering – Vol. II, A è una curva sensitometrica
No. 1, 1967. Aumentare notevolmente la la- (esposizione in funzione della
titudine di posa vuol dire estrema morbi- densità) di un materiale conven-
dezza, tanto da permettere di usare, per ri- zionale con trattamento norma-
prese convenzionali, alcuni materiali molto le. Se il tiraggio aumentasse ef-
contrastati. E’ il caso della Technical Pan fettivamente la sensibilità, la cur-
2415 della Kodak, un’emulsione capace di va dovrebbe spostarsi parallela-
C. I. superiori anche a 3.0, che però può da- mente a se stessa, dando la cur-
re, con il Pota, immagini a contrasto nor- va B. La maggiore sensibilità è
male, con una sensibilità ridotta a 15/25 ISO, caratterizzata dalla richiesta di
ma con un’acutanza tanto elevata da mette- una minore esposizione per pre-
re in crisi le ottiche, e una granulosità ecce- sentare annerimenti nella zona
zionalmente ridotta. del piede. Il tiraggio, invece, fa ruotare la curva sul punto di minimo annerimento avvertibi-
La Kodak ha dichiarato indistinguibili fra lo- le, dando la curva C, a pendenza maggiore sia della A che della B. Il contrasto quindi au-
ro due stampe 18x24cm, una ottenuta dal menta con il tiraggio. In corrispondenza tuttavia di una esposizione media Em, la curva C
24x36, l’altra dal 10x12.5cm. L’articolo sug- mostra un annerimento comparabile a quello della B, a maggior sensibilità effettiva. E’per-
gerisce: Il contrasto ottenuto con il Pota di- tanto giustificabile esprimere questa peculiarità con un IE maggiore della sensibilità, anche
pende dal tipo di emulsione e quindi l’ope- se l’annerimento nelle alte luci raggiunge valori troppo elevati per una buona stampabilità.
ratore deve fare la sua scelta in relazione
con la luminanza del soggetto, la luce di- gine risulti il più sottile possibile. I bagni stu- da cui un aumento del microcontrasto e quin-
sponibile per l’esposizione e la qualità d’im- diati a questo scopo vengono detti rivelato- di della nitidezza. Soluzioni madre: A – pi-
magine desiderata. ri superficiali. rocatechina 20g; sodio solfito anidro 3.1g;
La formulazione originale, da usare con un Fra questi, il Beutler parte da due soluzioni acqua fino a 250ml; B – idrossido di sodio
E.I. di 25: sodio solfito anidro 30g; fenido- madre: A - metolo 10g; sodio solfito anidro 10g in 100ml d’acqua. Per l’uso: 12.5ml di
ne 1.5g; acqua fino a 1000ml; da preparare 50g; acqua fino a 1000ml. B – sodio carbo- A + 7.5ml di B, portando il tutto a 500ml.
immediatamente prima dell’uso e da getta- nato anidro 50g; acqua fino a 1000ml. Per La soluzione di NaOH assorbe rapidamen-
re dopo. Una formula che permette di espor- l’uso: 1 volume di A + 1 volume di B + 8 vo- te anidride carbonica dall’aria, per dare car-
re a 32-50: acqua 500ml; sodio solfito ani- lumi d’acqua. bonato di sodio, con diminuzione del pH; è
dro 25g; fenidone 1.4g; sodio metaborato E’ sconsigliato il bagno d’arresto fra svilup- quindi prudente conservarla in flaconi ben
0.8g; benzotriazolo 0.03g; acqua fino a po e fissaggio. L’agitazione va limitata a 15s chiusi, sostituendola eventualmente con una
1000ml. iniziali, seguiti da 5s ogni 2 minuti: una ri- certa frequenza.
La Kodak commercializza il Technidol Li- dotta agitazione favorisce l’effetto Eberhard.
quido, un rivelatore dedicato alla TP 2415, Un altro sviluppo di superficie è quello alla I trattamenti energici, il tiraggio
di cui non è nota la formulazione. pirocatechina, un agente rivelatore parente In condizioni di luce al limite può essere con-
Beutler e gli sviluppi di superficie dell’idrochinone, che ha inoltre la proprietà veniente usare un trattamento capace di for-
Un’elevata nitidezza si può ottenere limi- di conciare la gelatina, restringendo la su- zare con il tiraggio la sensibilità apparente
tando lo sviluppo in profondità, in modo che perficie e provocando una maggiore densità delle pellicole al di là del valore nominale.
lo strato di argento responsabile dell’imma- locale dei granuli neri d’argento (effetto Ross), In effetti si dovrebbe parlare di indice di espo-
sizione e non di sensibilità vera e propria,
che ben raramente cambia e, comunque, mai
DECALOGO DELL’OPERATORE di molto. L’incremento della sensibilità è
DI CAMERA OSCURA quindi solo apparente nel senso che aumen-
1 – Se il risultato è da buttare, cerchiamo di capire l’errore che abbiamo commesso, ta l’annerimento dei grigi medi e leggeri, per-
piuttosto che ritenere sbagliato il sistema. dendo però il dettaglio nelle ombre dense,
2 – Proviamo pure qualche alternativa, ma non cerchiamo il nuovo solo perché non che risultano marcatamente chiuse.
siamo riusciti a far funzionare il vecchio. Con il sovrasviluppo granulosità e contrasto
3 – Mettiamo a fuoco i nostri obiettivi, è fondamentale capire cosa ci si ripromette aumentano, quest’ultimo anche fino a valo-
dalla nostra fotografia: se si ricava il massimo della soddisfazione solo sperimen- ri inaccettabili. Si cerca spesso di usare que-
tando, lo si faccia, ma non si pretenda di passare per un creatore. sta tecnica con pellicole di sensibilità medio-
4 – Scarsa la tecnica, modeste le immagini. alta, per poter riprendere in condizioni di lu-
5 – E’ meglio spendere 5 euro per una nuova confezione, piuttosto che buttar via un ce molto scarsa, ottenendo a ogni costo una
rullino maltrattato da un bagno che non funziona, scaduto, esaurito o inquinato. immagine, anche a scapito della resa tonale.
6 – Il bagno d’arresto costa pochissimo, il lavaggio molto meno; ambedue prolun- Pochi rivelatori riescono a mantenere suffi-
gano la vita del fissaggio e delle stampe. ciente leggibilità nelle ombre dense. Rivela-
7 – Sviluppo, arresto o lavaggio, fissaggio e lavaggio finale a temperature diverse tori tipici di questa categoria sono il Fino ST
riducono l’acutanza. 33 dell’Ornano e il Microphen della Ilford.
Usano la coppia fenidone-idrochinone e dan-
8 – L’etichetta sul flacone ci informa sul contenuto, ma non ci dice se il bagno fun-
no il meglio con emulsioni a bassa e media
zionerà, quando si è dimenticata la data di preparazione.
sensibilità.
9 – Si pagano cari gli spifferi di luce in camera oscura.
10 – Meglio acquistare un obiettivo in meno per la reflex, che risparmiare nell’ac- Giampaolo Bolognesi
quisto dell’ottica per l’ingranditore.