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SIMULAZIONE – La direzione della luce

Nome e cognome: Aurora Mirra

Classe: 2A

Data:3/01/2021

INTRODUZIONE: La direzione della luce


Con questa simulazione è possibile studiare il percorso di un raggio di luce che
colpisce la superficie di separazione tra due mezzi trasparenti con diversi indici
di rifrazione, al variare dei due mezzi (aria, vetro, acqua) e dell’angolo
d’incidenza del raggio. Inoltre, si possono fare esperimenti con vari prismi, e
comprendere i meccanismi che originano l’arcobaleno.

SPERIMENTIAMO
Considera la finestra “Riflessione e rifrazione”. Schiaccia il pulsante rosso per
emettere il raggio di luce, e sposta il puntatore laser per modificarne l’angolo
d’incidenza.

1. Cosa succede al raggio di luce che colpisce la superficie di separazione fra


i due mezzi?
Se il raggio di luce colpisce un corpo opaco viene riflesso; se invece passa da
un mezzo trasparente a un altro (ad esempio dall’aria al vetro), una
percentuale del raggio viene riflessa, l’altra viene rifratta subendo un cambio
di direzione
2. Qual è la relazione fra l’angolo d’incidenza e quello di riflessione rispetto
alla perpendicolare alla superficie di separazione dei due mezzi? Per
misurare gli angoli, puoi utilizzare il goniometro, e visualizzare il raggio
invece dell’onda. Modifica l’angolo d’incidenza e ripeti l’esperimento.
L’angolo d’incidenza è uguale all’angolo di riflessione (per la seconda legge di
rifrazione)
3. Qual è la relazione fra l’angolo d’incidenza e quello di rifrazione rispetto
alla perpendicolare? Il raggio rifratto si allontana o si avvicina alla
perpendicolare? In che direzione si piega? Ripeti l’esperimento
modificando l’angolo d’incidenza.
La relazione tra i due angoli è: Sen i /sen r= n1,2 e il raggio rifratto si avvicina
alla perpendicolare se l’indice di rifrazione del primo mezzo è minore di quella
del secondo mezzo. Si allontana se l’indice di rifrazione del primo mezzo è
maggiore dell’indice del secondo.  Se, invece, l’angolo d’incidenza è nullo, cioè il
raggio incidente è perpendicolare alla superficie di separazione, allora anche
l’angolo di rifrazione è nullo, cioè non si verifica alcuna deviazione.

4. Utilizza lo strumento che misura l’intensità della radiazione per osservare


quanta radiazione viene riflessa e quanta rifratta. Come si modificano
queste percentuali aumentando e diminuendo l’angolo d’incidenza?
L’intensità della radiazione riflessa e rifratta, diminuisce e aumenta a
seconda della grandezza dell’angolo d’incidenza. Se si aumenta l’angolo di
incidenza, di conseguenza l’angolo di riflessione avrà intensità maggiore,
invece in quello di rifrazione sarà minore. Se si diminuisce invece avviene
il contrario: se l’angolo d’incidenza si diminuisce, l’intensità dell’angolo di
riflessione sarà minore mentre quella dell’angolo di rifrazione sarà
maggiore.
5. Come variano l’angolo di riflessione e di rifrazione al variare dell’indice di
rifrazione n del mezzo sottostante?
Se si aumenta l'indice di rifrazione del secondo mezzo l'angolo di rifrazione
diminuisce, mentre se si diminuisce l'indice di rifrazione(sempre del secondo
mezzo) l'angolo di rifrazione aumenta. Mentre se si aumenta o si diminuisce
l'indice di rifrazione l'angolo di riflessione rimane inalterato.
-Esplora i diversi materiali (aria, acqua, vetro). Come varia la quantità di
radiazione rifratta e riflessa?
Mana mano che si aumenta l'indice di rifrazione del secondo mezzo la quantità di
radiazione riflessa aumenta.
6. Descrivi le differenze che osservi facendo passare il raggio di luce dall’aria
all’acqua o dall’acqua all’aria.
ARIA-ACQUA L'angolo di rifrazione è minore dell'angolo d'incidenza. ACQUA-
ARIA L'angolo di rifrazione è maggiore dell'angolo d'incidenza
7. Utilizza la simulazione per verificare l’esistenza di un angolo critico, nel
passaggio da un mezzo con indice di rifrazione maggiore a un mezzo con
indice di rifrazione minore, oltre il quale non si verifica il fenomeno della
rifrazione. Cosa succede al raggio incidente in questo caso?
(Angolo critico 45°) Il raggio incidente viene solo riflesso
8. Determina sperimentalmente la relazione fra l’angolo d’incidenza θ1 e di
rifrazione θ2, compilando la seguente tabella. Per semplicità , considera
soltanto i due casi in cui il raggio passa dall’aria all’acqua e dall’acqua
all’aria. La relazione cambia nei due casi?

θ1 θ2 n1 n2 n2/n1 sen θ1/sen θ2


0° 0° 1 1.33 1.33 ----
30° 48° 1 1.33 1.33 0.67
45° 38° 1 1.33 1.33 1.14
60° 40° 1 1.33 1.33 1.34
90° 0° 1 1.33 1.33 1
0° 0° 1.33 1 0.75 ----
30° 40° 1.33 1 0.75 0.76
45° 0° 1.33 1 0.75 0.70
60° 0° 1.33 1 0.75 0.86
90° 0° 1.33 1 0.75 1

Verifica le deviazioni e scomposizioni della luce con i diversi prismi disponibili


nella finestra “Dispersione ottica”. Puoi utilizzare luce bianca o luce
monocromatica (“un colore”).
1. La direzione della luce deviata da un prisma dipende dalla sua lunghezza
d’onda? Modifica il colore della luce incidente e verifica cosa succede al
raggio riflesso e a quello rifratto.
Il raggio rifratto si, quello riflesso invece no

2. Qual è la forma del prisma che ti permette di disperdere meglio la luce


bianca nei suoi colori?
Prisma triangolare

3. Qual è il meccanismo attraverso il quale un prisma crea un arcobaleno?


Riesci a creare un arcobaleno? E un doppio arcobaleno?
La luce bianca “rompe” tutti i colori del prisma formando un arcobaleno con tutti
i colori.
Nella finestra “Altri strumenti”, visualizza il raggio incidente sotto forma di onda.

1. Come varia la frequenza della radiazione passando da un mezzo più denso


a uno meno denso, e viceversa?
La luce bianca “rompe” tutti i colori del prisma formando un arcobaleno con
tutti i colori.
1.Come varia la frequenza della radiazione passando da un mezzo più denso a
uno meno denso, e viceversa?
Se si passa da un mezzo più denso ad uno meno denso la frequenza
della radiazione aumenta mentre passando da quello meno denso a quello più
denso la frequenza diminuisce.

2. Come varia la velocità della luce c passando da un mezzo meno denso a


uno più denso? Utilizza l’apposito strumento per misurarla.
La velocità rimare invariate nel raggio riflesso mentre diminuisce in quello
rifratto.

PREVEDIAMO
Rispondi alle seguenti domande senza utilizzare la simulazione. Verifica poi le
tue previsioni facendo gli opportuni esperimenti con la simulazione.

1. Che deviazione subisce un raggio di luce che si propaga da un mezzo a un


altro mezzo avente lo stesso indice di rifrazione?
Non subisce alcuna deviazione.

2. Un raggio di luce che incide su una superficie fra due mezzi diversi in
direzione perpendicolare alla superficie viene deviato?
No non viene deviato
Cosa succede a un raggio di luce che incide su un “prisma” a forma sferica
(analogo a quello della simulazione) in direzione radiale?
Il raggio di luce non viene deviato
3. Come variano la velocità e la lunghezza d’onda della luce che si propaga
dall’aria all’acqua?
La velocità è minore, la lunghezza d’onda è maggiore
4. Un raggio di luce colpisce la superficie di separazione tra due mezzi
trasparenti. In quali condizioni il raggio incidente non viene rifratto? In
quali condizioni il fenomeno della rifrazione è massimo?
Il raggio incidente non viene rifratto se si trova 0° o a 90°, il fenomeno della
rifrazione è massimo a 48° circa (aria, acqua) e a 42° circa (aria,vetro)
5. Come varia l’angolo di rifrazione al variare della lunghezza d’onda della
radiazione incidente?
Ogni volta che la lunghezza d’onda diventa maggiore l’angolo diventa più ampio
6. Qual è l’indice di rifrazione dei “mezzi da determinare” A e B della
simulazione? Quale esperimento può aiutarti?

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