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COMMENTO: Il giardino di Armida

In questo brano è narrato il rapimento e la prigionia di Rinaldo, trattenuto della maga Armida in
un giardino apparentemente perfetto. L’eroe cristiano sarà salvato successivamente da due
crociati, Carlo e Ubaldo, i quali non saranno corrotti nel labirinto grazie al libro donategli dal
mago Ascalona. Il racconto si apre con la descrizione del labirinto che circonda il giardino-
prigione. Tramite questo luogo viene rappresentato il topos epico dell’eroe errante, poiché nel
percorrere il labirinto, Rinaldo perse la retta via, allontanandosi dal suo obiettivo. A seguire c’è il
giardino, interamente creato da Armida con le sue arti magiche, il quale è descritto come un
locus amoenus, quasi come l'eden stesso. Però la narrazione è costantemente affiancata da una
visione negativa del luogo, poiché sembra un luogo puramente cristiano ma in realtà è pagano e
creato da una maga, non da Dio. Infatti per tutto il brano vi sarà un velato scontro tra la dottrina
cattolica e quella pagana, con il trionfo, alla fine, del cristianesimo. Infatti nonostante la sua
forza ammaliatrice, nemmeno Armida potrà sovrastare il potere del Bene, il quale tramite Carlo
e Ubaldo, salverà Rinaldo. un importante elemento del racconto sono lo specchio della maga e
lo scudo dell’eroe, i quali investono due funzioni completamente opposte. Il primo è “l’arma” di
Armida attraverso cui esercita il suo potere su Rinaldo. Infatti l’eroe cristiano infatti è
imprigionato dagli occhi riflessi di Armida che gli mostrano una realtà apparente e costruita da
essa attraverso artifici magici. Però il cristiano riuscirà a fuggire da questa realtà circolare e
apparente sempre grazie ad uno specchio, o meglio osservando il suo riflesso nello scudo di
Ubaldo. Infatti specchiandosi in esso si rende conto della sua situazione, acquisendo la
consapevolezza necessaria per liberarsi dagli incantesimi di Armida. Quindi lo scudo può essere
interpretato come l’opposto del labirinto, poiché permette all’eroe di sciogliersi dagli occhi della
maga mentre era stato proprio nel labirinto ad essere stato corrotto,cadendo nelle mani della
maga. Ma può essere interpretato anche come l’intervento della provvidenza,la quale lo libera
dalle tentazioni maligne richiamandolo al suo dovere, ovvero quello di liberare Gerusalemme. Il
brano quindi si conclude con la partenza di Rinaldo verso il santo sepolcro, cioè con il trionfo
metaforico della doccrina cristiana sulle forze del male.

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