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un amico

Missione per
un amico Missione per un amico - 1
Per Carlo, che combatte come un leone.

2 - Missione per un amico

Missione per
un amico
Campagna per Antiche Leggende, il Gioco di Ruolo Brutal Fantasy ideato da Carlo
“Glunky” Barletta.

Ideazione, testi, illustrazioni ed editing realizzati da alcuni amici di Carlo Barletta: Davide Alberici,
Giancarlo Borracci, Tito Leati, Mauro Longo, Davide Mana, Fabio Milito Pagliara, Andrea Tupac
Mollica, Danilo Moretti, Moreno Pedrinzani, Giuseppe Rotondo, Andrea Sfiligoi, Yuri Zanelli.

Immagine di copertina: Alberto Dal Lago

Produzione e logistica: La Terra dei Giochi
Mappe: Tutte le mappe utilizzate in questo modulo sono opera di Dyson Logos e rilasciate gratu-
itamente per ogni uso gratuito o commerciale secondo la licenza Creative Commons: Creative
Commons Attribution 4.0 International License

Schede, manuali e avventure di Antiche Leggende: https://anticheleggende.wordpress.com

Questo fascicolo costituisce uno speciale a tiratura limitata e numerata a mano in sole 50
copie (cinquanta) che non può essere messo in commercio, ma è disponibile solamente a chi
acquista Antiche Leggende in versione cartacea presso la Terra dei Giochi, negozio partner del
progetto.

Antiche Leggende è opera di Carlo “Glunky” Barletta e di Brutaka Press, ovvero: Andrea Paoletti,
Fabrizio Greco, Federico “Kalle” Callegaro, Francesco “Jezz” Citarella, Francesco Gavioli, Giovanna
Rallo, Luca Piasentin, Roberto Cucinotta

Ringraziamo i ragazzi di Brutaka Press per tutti i suggerimenti e l’aiuto dato nella realizzazione di
questa pubblicazione.

Giocate e fate giocare questa campagna. Poi, se volete, mandate un saluto e un commento a
Carlo sul suo splendido gioco: ne sarà di certo felice!

Per contatti: brutakapress@gmail.com

Blog: http://anticheleggende.wordpress.com
Stampato a Ottobre 2017.

Missione per un amico - 3

 Sommario
Introduzione 7 Appendice - 1 Il regno di Heliantra 38
Episodio 1 - Il pozzo delle Cinque Lune 9 La Città di Heliantra 38
Le Cinque Lune di Inistella 39
Verso Oldreth 9 Kassanakis 39
Nel cuore del bosco 10 Mandora 40
Il Tempio dei Cinque 11
Inistella 11 Appendice - 2 Incontri in Heliantra 41
Episodio 2 - La Luna della Rovina 13 Appendice - 3 Schemi e Figure 44
Listaven e il Fiume Azzurro 13
Le Rovine di Gh’tur 15
Mostro mimo 18
Srang 19
Episodio 3 - La Luna caduta dal Cielo 20
Viaggio notturno 22
Il tempio del lupo argentato 22
Coleottero gigante 23
Episodio 4 - La Luna dei Cacciatori 25
Visitate le bellezze di Bussen spendendo meno
di due pezzi al giorno 25
Note: 26
Scaldiamo l’atmosfera 26
Fra le colline 26
La Tana 26
L’Orsogufo 27
Episodio 5 - La Luna nel Pozzo 28
Scolopendra d’acqua 29
Gargolla 30
Ciclope 31
Episodio 6 - La Luna in una Mano 32
In cammino 32
La Valle dei Giganti Addormentati 32
La mano 33
Episodio 7 - La Vendetta di Kassanakis 35
Un aiuto inaspettato 36
Kassanakis: Arcidemone 36
Il Capitano della Guardia 36
La Resa dei Conti 36

4 - Missione per un amico

 Nelle Antiche Leggende son narrate cose stupende
di lotte d’audaci guerrieri; di ciò udrete narrar meraviglie.
B envenuti nelle Antiche Leggende!
Antiche Leggende è un Gioco di Ruolo
ispirato ai canoni del genere Fantasy e
Sword & Sorcery con un regolamento
semplice e maggiormente focalizzato sul
ruolo, l’avventura e l’azione, rispetto a
numeri e calcoli.
Se vi avvicinate per la prima volta ad un
gioco di ruolo, con Antiche Leggende po-
trete iniziare subito a giocare senza alcun
indugio. Il manuale base comprende al
suo interno tutto ciò di cui avrete bisogno
per immergervi nell’avventura.
Se invece siete già esperti ed appassionati
di giochi di ruolo, il regolamento vi sarà
familiare ma non mancano diverse varia-
zioni che danno al gioco un suo stile, pur
mantenendo uno spirito legato alla sem-
plicità.
Divertitevi dunque: Antiche Leggende vi
aspettano!
di guerrieri famosi, imprese immense,
di feste e di letizia, di lacrime e di pianto,
Il canto dei Nibelunghi
M issione per un amico
Al termine delle sue gesta leggendarie,
Gildar “il Leone” è stato colpito da una
tremenda maledizione, che lo sta consu-
mando lentamente. Poiché l’indomito
paladino di Heliantra è amato da tutta la
popolazione, un folto manipolo di corag-
giosi, anche se alle prime armi, ha deciso
di aiutare il salvatore del regno.
Dopo tutto quello che ha fatto per loro,
nessuno si tira indietro: è il momento di
partire per una cerca che li condurrà ai
quattro angoli della regione, in una corsa
contro il tempo per salvare l’eroe.
Questa campagna è pensata per Antiche
Leggende GdR (o altri sistemi compati-
bili) e può essere collocata in qualsiasi
reame della vostra ambientazione di gioco,
specialmente se occupato da razze diverse,
mostri eterogenei e terreni differenti.
È adatta a 3-6 personaggi di livello 1-2.
Le informazioni contenute in questo mo-
dulo sono rivolte esclusivamente all’Ar-
bitro di Gioco il quale dovrà familiarizzare
con esse per poi proporre l’avventura
ai suoi giocatori. Poiché Heliantra è un
reame variegato e cosmopolita, possono
partecipare personaggi di ogni razza o
classe.
Missione per un amico - 5
6 - Missione per un amico
Introduzione
I l reame di Heliantra, cresciuto attorno
alla città che porta lo stesso nome, per
molti versi ha le stesse cose che hanno
tanti altri regni: fattorie popolose, ba-
ronie naniche sotto le montagne, bande
mercenarie draconidi che difendono i
villaggi da goblin, orchi e altri mostri ben
peggiori, e assassini felinidi che possono
giungerti alle spalle senza che neanche tu
te ne accorga.
Ha tuttavia una cosa che non tutti gli
altri regni hanno: un eroe.
Gildar di Orinoth, detto “il leone” per
il coraggio e l’ardore in battaglia, è un
Paladino Seraph asceso ai massimi livelli
di potere e poi divenuto quasi un essere
divino, grazie alle mille avventure portate
a compimento in passato, da solo o con le
bande di altri eroi che si sono succeduti
al suo fianco.
Di umili origini, ma con un carattere
indomabile, nel corso degli ultimi anni
Gildar è divenuto la spada e lo scudo di
Heliantra contro ogni sorta di mostro e
abominio, tanto che lo stesso re Perissian
IV gli ha personalmente richiesto di spo-
sare sua figlia Erinell ed entrare ufficial-
mente nella casata reale, cosa che Gildar
ha tuttavia cortesemente rifiutato.
L’ultima battaglia del Leone di He-
liantra è stata contro il potentissimo e
crudele Kassanakis, Arcidemone esiliato
dalle Fosse Immonde.
Questo essere abominevole e dai poteri
incommensurabili aveva infatti deciso di
conquistare il regno di Heliantra e ren-
derlo il proprio dominio personale.
Madornale errore.
Gildar combattè Kassanakis per tre
giorni e tre notti consecutive, e i pochi
testimoni di tale incredibile scontro rife-
rirono come Gildar fosse infine trasceso
in un ardore celestiale, perfino liberando
dalla schiena delle vere e proprie ali di
fuoco argentato, probabilmente retaggio
della sua natura celestiale.
Al termine di quello scontro epico, il
Seraph riuscì a precipitare Kassanakis
in un abisso tra i Monti Koch e a distrug-
gerlo definitivamente, salvando il proprio
regno dalle brame dell’abietto avversario.
In punto di morte, tuttavia, pare che
Kassanakis abbia stregato Gildar, inflig-
gendogli una oscura maledizione di cui lo
stesso paladino celestiale non comprese
appieno le implicazioni.
Al principio, la maledizione non fu evi-
dente e Gildar stesso la ignorò. Poi, con il
trascorrere dei mesi, il Seraph iniziò a di-
mostrare un carattere ombroso e schivo,
e a smettere di mostrarsi in pubblico.
Al volgere di un anno dalla sua ultima
apparizione, estremamente preoccupati,
il re e sua figlia Erinell si recarono alla
Missione per un amico - 7
dimora del paladino ed entrarono senza
richiederne il permesso.
Quello che videro li gettò nello sconforto.
Gildar era debole e afflittoe, sul suo
volto si distinguevano le ombre dell’or-
rida maledizione.
Senza curarsi delle rimostranze di Gildar,
Erinell corse fuori dalla dimora del pa-
ladino, raggiunse la piazza centrale della
capitale e prese a gridare ai quattro venti.
“Gente di Heliantra!” proclamò, mentre
la folla si riuniva attorno a lei. “Eroi, ca-
naglie, avventurieri! Uomini e donne in
possesso di almeno un briciolo di fegato
e un cuore che vi batte in petto. Il Leone
di Heliantra è stato colpito da una terri-
bile maledizione e ha bisogno di noi, di
tutti noi. Lui, che ci ha salvato cento e più
volte, che ci ha aiutato in ogni circostanza
senza mai chiedere nulla in cambio, oggi
ha bisogno di amici! Chi risponderà alla
chiamata? Chi andrà in missione per un
amico, cercando un modo per alleviarlo
della maledizione che lo affligge?”
In mille risposero, gridando tal-
mente forte che stormi di colombi
si levarono dai tetti e volteggiarono
attorno ai campanili.
“Io!”
8 - Missione per un amico
Trama della
campagna
L a maledizione che ha colpito Gildar è
di origine demoniaca e sta lentamente
consumando le energie fisiche e mentali
del paladino, ma vi è un segreto che la
riguarda. Non fu Kassanakis a stregare
il Leone di Heliantra, bensì l'ultimo dei
suoi seguaci, Chraghor il Ladro di Corpi,
un oscuro stregone millenario. Igno-
rando questo aspetto della faccenda, in
tanti partono da Heliantra per cercare un
rimedio, ma solo il gruppo dei personaggi
dei giocatori si ritrova sulla traccia giusta...
si fa per dire.
Episodio 1: Il Pozzo delle Cinque Lune
Per scoprire come debellare la male-
dizione, i pg si dirigono per prima cosa
verso la foresta di Oldreth per incontrare
Mandora, una sapiente conosciuta in
passato. Dopo alcune peripezie, finalmente
i pg raggiungono il loro obiettivo e sco-
prono quello che devono fare: ritrovare
le Cinque Lune d'Argento di Inistella, una
sapiente maga dei tempi antichi, e portarle
al cospetto di Gildar. Questo, nelle parole
di Mandora porrà fine alla maledizione.
Episodi 2-6
I pg viaggiano per le terre di Heliantra
alla ricerca delle Cinque Lune, vivendo
cinque distinte avventure che è possibile
giocare in qualsiasi ordine. Nel frattempo,
spostandosi per il regno, scopriranno che
i seguaci e le antiche bande di orchi di
Kassanakis si stanno nuovamente radu-
nando, come se attendessero il ritorno del
loro signore.
Episodio 7: La Vendetta di Kassanakis
Una volta tornati a Heliantra, i pg fanno
come Mandora aveva detto, ma l'esito è
completamente differente dal previsto.
Mandora infatti non è altro che Chra-
ghor il Ladro di Corpi, che ha tramato dal
momento della caduta dell'Arcidemone
per riportarlo in vita. L'epica battaglia
finale per le vie della capitale sarà tra i pg
e Kassanakis, per la salvezza di Gildar e
dell'intero regno.
Episodio 1 -
Il pozzo delle
Cinque Lune
D opo l’Introduzione dell’avventura, leggete
o parafrasate quanto segue ai giocatori:
Avete visto molti partire alla ricerca
di un modo per aiutare Gildar. Queste
persone sono molto coraggiose, ma
nel migliore dei casi hanno teorie
strampalate al riguardo, o addirittura
sono semplicemente partite lancia in
resta senza un piano preciso. Voi però
avete un’idea migliore: in una delle
vostre avventure avete conosciuto
Mandora, un'anziana veggente,
che qualcuno chiama strega e che
vive isolata in una capanna presso
la foresta di Oldreth, a un giorno di
cammino a Nord della città. Di sicuro
potrà darvi informazioni utili sulla
maledizione.
Verso Oldreth
Usciti gli eroi dalla città, descrivete i din-
torni, dove le fattorie intorno al sentiero
lasciano progressivamente il posto a un
terreno leggermente collinoso, coperto
di erba alta, cespugli e boschetti sparsi.
A questo punto tirate 1d4 per vedere chi
incontreranno lungo la strada. Nessuno
degli incontrati cercherà di attaccare i
personaggi, a meno che non vengano assa-
liti per primi.
di Yuri Zanelli
1 - Ladri felinidi. Si tratta di un gruppo
di 1d6+2 felinidi ladri di primo livello.
Alla vista del gruppo si lasciano andare
a scene di entusiasmo, saluti e abbracci.
È tutta una commedia per borseggiare i
malcapitati, che dovranno fare una prova
di confronto con la loro percezione contro
la scaltrezza (+6) dei felinidi o perdere un
oggetto a caso oppure 2d6 monete. Se i
ladri vengono attaccati fuggono.
2- Mercenari draconici. Una compa-
gnia di 2d6+10 guerrieri e un chierico
draconici di primo livello, diretti a un
paese vicino per difenderlo dai razziatori
goblin. Sfidano uno o più dei personaggi a
braccio di ferro o alla lotta. Risolvete le gare
con prove di confronto su Resistenza (Forza).
Il loro bonus è +6. Se i nostri vincono più
sfide dei draconici, gli avversari regalano loro
2d6 mo e una pergamena di benedizione. Se
perdono, vengono presi in giro.
3- Nani alchimisti. Tre nani con un
carretto tirato da un mulo. Offrono in
vendita pozioni scontate in giacenza (ce
ne sono ancora 1d4+1: vedi Antiche Leg-
gende p. 79).
4- Mistica elfa. Una giovane elfa mistica
di primo livello scortata da due guardie del
corpo (guerrieri di livello 1). Se i nostri si
mostrano gentili con lei e le fanno anche
qualche complimento avranno in regalo
una pozione di cura ferite moderate.
Missione per un amico - 9
 Chiunque incontrino, se trattato ami-
chevolmente comunica l’informazione
che i lupi della foresta di Oldreth si pos-
sono facilmente ammansire dando loro
del cibo, specialmente carne secca.
Dopo l’incontro arriveranno a una
semplice capanna di tronchi sul limitare
del bosco, che sanno essere abitata da
Mandora la veggente. Descrivete la donna
come un incrocio tra la classica nonnina
saggia e una tipica fattucchiera buona,
offre noci, infusi d'erbe, liquori e simili.
Cercate di comunicare un senso di fi-
ducia con la descrizione della donna. Se le
raccontano del loro amico, lei si dimostra
sicura che l'unica maniera per aiutarlo
sia trovare le Cinque Lune, oggetti ma-
gici prodotti secoli fa da Inistella la Maga
Lunare. Chraghor il Ladro di Corpi, la vera
entità che si nasconde nel corpo di Man-
dora, è troppo potente e astuto per poter
essere scoperto dai poteri o dall'intuito dei
pg. Mandora spiega loro che disponendo
le Cinque Lune in contatto con il corpo
di Gildar, e in seguito pronunciando un
incantesimo a lei noto, si attiverà il po-
tere degli artefatti, che risucchieranno la
maledizione nei piani esterni. Il problema
è che lei non si sa dove siano finite le
Cinque Lune.
A tale proposito li indirizza verso le
rovine del Tempio dei Cinque, dedicato
congiuntamente alla luna e ai quattro
elementi. Il santuario fu fondato secoli or-
sono da Inistella assieme al marito Zobal,
famoso chierico, poi distrutto e saccheg-
giato nelle antiche guerre contro gli orchi.
Lì potranno scoprire di più. Non fornisce
nessuna indicazione sui pericoli e sull'e-
nigma del Tempio, ne dice solo in nome
e l'ubicazione, inoltre si rifiuta categori-
camente di accompagnare i nostri, addu-
cendo a pretesto l'età avanzata. Spiega di
seguire un certo sentiero nella foresta,
che porta alle rovine del tempio.
10 - Missione per un amico
Nel cuore del bosco
Una volta addentrati nella foresta, i pg notano
che a un certo punto la strada si biforca. De-
vono decidere se passare per un tratto molto
fitto o uno relativamente sgombro.
••Il tratto più libero, se i pg si fermano
ad ascoltare e osservare, si rivela chia-
ramente immerso (non c’è bisogno di
prove) in un silenzio innaturale e costel-
lato di alberi morti ricoperti di licheni
pallidi. Se proseguono in tale direzione
incontrano quella che sembra una ragaz-
zina muta, spaventata e vestita di stracci,
ma è in realtà una Strega del feticcio
(vedi Antiche Leggende p. 68) sotto l’in-
cantesimo del camuffamento (che non
altera la voce), che approfitta del mo-
mento giusto per attaccare i personaggi,
che medita di divorare. Se scende a 15
punti ferita o meno, lancia invisibilità, se
può, e fugge. L’illusione che maschera
la strega è solo visiva. La megera può
lanciare i seguenti incantesimi: Liv. 1:
charme, dardo incantato (max. 3 dardi).
Liv. 2: invisibilità, silenzio. Liv. 3: dissolvi
magia. La strega è un avversario forte,
ma la situazione è piuttosto strana già
dall’inizio, e può consentire ai perso-
naggi di prepararsi.
••Se invece i pg optano per passare nel
folto del bosco, si troveranno a fron-
teggiare cinque Lupi (vedi Antiche
Leggende p. 56). Come probabilmente
hanno saputo, basta gettare loro l’equi-
valente di due razioni di cibo e le fiere
li lasceranno passare senza problemi.
Se si arriva allo scontro, i lupi si riti-
rano al primo morto fra di loro, o se al-
meno quattro sono scesi sotto la metà
dei punti ferita.
••Nell’eventualità che i pg disdegnino i
sentieri e cerchino invece di passare
tra il folto della vegetazione, descrivete
l’avanzata penosamente lenta nel il
sottobosco, con la necessità di tagliare
rovi spinosi e rami per guadagnare
poche spanne. Ad un certo punto piom-
bano loro addosso dall’alto due Ragni
giganti (vedi Antiche Leggende p. 58,
il loro veleno è debilitante) con inten-
zioni ostili. Appena il primo viene ab-
battuto o entrambi scendono a 10 punti
ferita, fuggono.
Indipendentemente dalla strada scelta,
alla fine i pg arrivano a delle rovine in
una radura.
Del tempio è rimasto in piedi davvero
poco, solo un pozzo relativamente intatto,
resti di muri, colonne spezzate e parte di
un bassorilievo di marmo che raffigura
un elfo che sembra soffiare in una sorta
di grande ciotola o pentola (sarà un in-
dizio importante per risolvere l’enigma
nei sotterranei). Se i pg esplorano il pozzo,
magari calandosi con una corda, scoprono
che nella parete, verso il fondo, si trova un
passaggio laterale, che scende nel sotter-
raneo del tempio.

Il Tempio dei Cinque

Il passaggio sbuca in una stanza con pareti,
soffitto e pavimento in pietra, buia e appa-
rentemente vuota. Se i pg esaminano il pa-
vimento scoprono una botola segreta che
rivela una scala a chiocciola che scende
ulteriormente. La scala porta nel centro
di una grande camera di forma cubica, dal
lato di circa sei metri, ricavata allargando
una grotta naturale. L’ambiente è total-
mente buio.
Nella stanza ci sono quattro altari di pietra
con sopra altrettanti calderoni freddi e
spenti.
••Quello addossato alla parte a est pre-
senta un intarsio con cerchi neri rappre-
sentante la luna nuova e un calderone di
pietra con decorazioni d’oro raffiguranti Sul pavimento al centro della stanza,
montagne. all’interno di un cartiglio circolare, ci
••Quello a nord è intarsiato con una luna sono incise queste parole: “Se cerchi la
crescente di giada verde e ha un calde- saggezza riempici delle nostre nature”.
rone di rame con sbalzate delle nuvole. Si tratta di un enigma da risolvere per
ricevere indicazioni sull’ubicazione delle
••Quello a ovest è decorato con la luna Cinque Lune: è necessario riempire il
piena in marmo bianco e sopra ha un calderone a est di terra, quello a nord
calderone di ferro, lavorato con imma- d‘aria (soffiandoci dentro), quello a ovest
gini di fiamme. di fuoco (accendendoci un piccolo falò) e
quello a sud d’acqua. Indizi preziosi, se non
••L’altare a sud, infine, ha un intarsio di fosse abbastanza chiaro, sono il bassori-
granito azzurro che raffigura la luna lievo trovato tra le rovine e il fatto che se si
calante, e sopra un calderone di marmo guarda nel calderone di ferro, si possono
con decorazioni d’argento di onde. notare cenere e legno carbonizzato.

Altari e calderoni non sono magici, Inistella

eventuali ricerche di aure magiche per-
mettono di individuarne una solo sul
pavimento, che però si dimostra di pietra
solida e liscia. I calderoni sono estrema-
mente pesanti e difficili da spostare.
Una volta risolto l’enigma, al centro del
cartiglio si solleva un quinto altare di ossi-
diana con decorazioni di una luna divisa a
metà e sopra un calderone di serpentino
con intarsi in rubino, raffigurante la “Luna

Missione per un amico - 11

Spezzata”. Su di esso appare l’immagine di ciate 1d4 per stabilire la fase lunare attuale
una donna avvolta in vesti bianche, con i e considerate che ciascuna dura indicati-
capelli raccolti in un’acconciatura com- vamente una settimana. Ci vogliono circa
plicata e un diadema d’argento e pietre di due settimane a cavallo da una locazione
luna sulla fronte. qualsiasi a una adiacente (ad esempio da
Dopo aver udito le motivazioni degli eroi quella nord a quelle est, ovest e centrale).
e verificato che il loro cuore e le loro Le tre “locazioni centrali” del regno,
intenzioni sono pure, lo spirito pronuncia ovvero la capitale, il Pozzo delle Cinque
queste parole: “La vostra ricerca attra- Lune e la Valle dei Giganti Addormentati
versa i millenni. Le Cinque Lune sono ca- distano tra di loro solo un paio di giorni di
dute dal Cielo da decine di secoli e hanno cammino.
portato ovunque prodigi e sventure. Oggi
sono celate in luoghi protetti da guar- Tra un’avventura e l’altra, compresa
diani e trappole mortali. Prima di rivelarvi questa prima, possono avvenire degli
la loro ubicazione vi voglio avvertire: il incontri (vedi Appendice 2). Se volete
potere delle Lune attenua le barriere sveltire la campagna, considerate solo 1
tra le dimensioni e non va mai usato alla incontro tra un’avventura e l’altra, altri-
leggera.” Dopodiché pronuncia i nomi menti fatene avvenire 1 + 1 x ogni setti-
dei luoghi in cui sono conservate le Lune mana di viaggio.
e segna col dito una runa sugli occhi di
ciascun eroe, per dargli una speciale sen-
sibilità al bagliore (e alla posizione) delle
Lune. Con l’aiuto di questo piccolo sorti-
legio, i pg possono, concentrandosi, intuire
la posizione e la direzione delle Lune, ma
solamente nel periodo di luna corrispon-
dente. Ad esempio, saranno sensibili alla
Luna Nuova di Inistella solo quando sarà
realmente periodo di luna nuova.
Ecco i luoghi indicati da Inistella:
••La Luna Nuova si trova ai confini orien-
tali del regno, oltre la remota colonia di
Listaven, tra le Rovine di Gh’tur (vedi
Episodio 2)

••La Luna Crescente si trova a nord oltre

i confini del regno, nella Vecchia Landa
(vedi Episodio 3).

••La Luna Piena si trova a ovest, nelle terre

selvagge del Laives (vedi Episodio 4).

••La Luna Calante si trova a sud, nel Pozzo

Sacro di Eigen (vedi Episodio 5).

••La Luna Spezzata si trova in una landa

desolata grossomodo al centro del regno,
la Valle dei Giganti Addormentati (vedi
Episodio 6).
I personaggi possono identificare Inistella
nell’apparizione, visto che corrisponde
alla descrizione di lei che è stata traman-
data. A questo punto non resta loro che
dirigersi verso i luoghi indicati da Inistella
per recuperare le Lune.
I giocatori possono decidere l’ordine dei
luoghi da raggiungere e voi dovete an-
notare ogni volta il tempo impiegato in
corrispondenza con il ciclo lunare. Lan-

12 - Missione per un amico

Episodio 2 -
La Luna della
Rovina
N on appena gli eroi decidono di diri-
gersi alla ricerca della Luna Nuova,
leggete o parafrasate quanto segue ai
giocatori:
Seguendo le indicazioni della saggia
maga Inistella, partite in direzione
di Listaven per recuperare la Luna
Nuova, un tempo in possesso dell’e-
stinto Popolo senza nome. La maga vi
ha indicato delle rovine, che gli abo-
rigeni chiamano Gh’tur, come sede
della Luna Nuova. Il Popolo senza
nome conosceva una magia antica e
potente, e per questo strane trappole
e creature sono ancora presenti nei
loro sotterranei.
Listaven e il Fiume
Azzurro
La colonia di Listaven è una cittadina di
pionieri sul Fiume Azzurro, oltre il quale si
trovano le poco esplorate Terre selvagge.
Nel corso degli anni, dozzine di avventu-
rieri sono scomparsi mentre cercavano
dei luoghi adatti alla costruzione di nuove
colonie. Gli impresari locali sono sempre
in cerca di mercenari per accaparrarsi i
migliori siti dove poter erigere villaggi.
Pare che le Colline delle Ossa abbiano
buone risorse metallifere, ma, come il
di Moreno Pedrinzani
nome suggerisce, è anche occupata dai
tumuli sacri delle tribù degli Aborigeni
(vedi Antiche Leggende p. 65) che vivono
ancora qui attorno.
Da alcuni mesi nell’avamposto è arrivato
un cavaliere famoso, Sir Acfrid dell’Uni-
corno, fratello del più famoso Roderick,
che liberò alcune terre ad occidente da
un mostruoso drago. La popolazione fu
felice della notizia del suo arrivo, ma fu
molto contrariata dalle schiere di Acfrid,
composte in gran parte da mercenari Cin-
ghialoidi (vedi Antiche Leggende p. 65),
una marmaglia di prepotenti che iniziò
a bere e mangiare a spese dei cittadini.
Acfrid proviene da una famiglia di eroici
cavalieri, ma è un malvagio senza scrupoli.
Assetato di potere, vuole conquistare le
Terre selvagge col sangue dei cinghialoidi,
esseri che reputa inferiori e che ha inten-
zione di tradire e sterminare alla fine della
sua campagna. Disprezza in egual modo gli
aborigeni che ritiene umanità degenerata.
Gli aborigeni sono custodi di un antico
sapere ereditato dal Popolo senza nome, le
cui rovine avvolte dalla vegetazione sono
accessibili solo agli sciamani. Dai rotoli
di pergamena rinvenuti dentro le rovine,
gli sciamani hanno estrapolato nume-
rose profezie, in particolare un vaticinio
fa riferimento alla rovina portata da un
uomo bianco che porta un cavallo sul
capo. Quando gli aborigeni hanno visto il
cimiero di Acfrid (la testa di un unicorno
arancione) hanno immediatamente
Missione per un amico - 13

riunito le tribù in un concilio, e, messe
da parte le antipatie, si sono uniti in una
formidabile orda che adesso minaccia
anche Listaven. Gli aborigeni disprez-
zano la tecnologia degli uomini al di là
del fiume. Combattono nudi, con scudi di
vimini e armi di selce o di rame, ma sono
consci di essere in numero assai superiore
al nemico.
Per arrivare dal Fiume Azzurro alle
rovine ci vogliono minimo 8 ore di marcia,
ma è possibile anche impiegare più tempo
per una grandinata improvvisa o perché
si è persa la strada. Per ogni ora passata
nelle Terre selvagge o tra le rovine, c’è una
probabilità del 10% di fare un incontro
casuale.
14 - Missione per un amico
Sir Acfrid non ha rilevanza particolare
in questo Episodio, ma potrebbe inte-
ressarsi alle Lune se dovesse scoprire
cosa sono venuti a fare da questa parti
i pg, e da allora mettersi a sua volta a
caccia di questi oggetti magici, inse-
guendo e perseguitando gli eroi tra una
tappa e l'altra.
Potete inserirlo come un avversario
ricorrente contro gli eroi, alla testa
delle sue armate cinghialoidi, e da quel
momento in poi aggiungerlo ai possibili
incontri dell'Appendice 2.
TABELLA DEGLI INCONTRI CASUALI:
1 1d4 cinghialoidi (AL p.65) feriti in ritirata
2d6 cinghialoidi guidati da un sergente con DV 1 (+7) e +3
2
al danno con le armi da mischia
3 2d8 cinghialoidi guidati da un bandito (ladro di 3° liv.)
4d6 aborigeni (AL p.65) guidati da un capo con DV 2 (+4) e
4
+3 al danno con le armi da mischia
2 aborigeni in groppa a un triceratopo (AL p.59) addome-
5
sticato
6 1d4+1 aborigeni in esplorazione armati di arco
7 2d4 scorpioni giganti (AL p.61)
8 1 ragno gigante (AL p.60)
9 2d4 velociraptor (AL p.59)
10 1 pteranodonte (AL p.59)
11 1 triceratopo (AL p.59)
Scontro in atto. Tira o scegli due gruppi di aborigeni e
12
cinghialoidi opposti dal n°1 al n°6
Le Rovine di Gh’tur
Seguendo le indicazioni o il bagliore della
Luna, il gruppo arriverà in barca, navi-
gando sul Fiume Azzurro, fino ad un punto
dove ampie scogliere mostrano numerose
aperture. I più piccoli sono tane per uc-
celli, mentre i più grandi possono essere
utilizzati per accedere alla spiaggia sotter-
ranea antistante alle rovine. La zona è par-
ticolarmente frequentata. Tira sulla tabella
degli incontri casuali per vedere chi sta
girovagando per la spiaggia. Gli Aborigeni
considerano il luogo sacro e si rifiutano
di andare oltre la guardiola. I Cinghialoidi
vorrebbero saccheggiarlo, ma sono troppo
superstiziosi per non farsi spaventare dai
prodigi magici di queste rovine.
Se il periodo è quello giusto, il bagliore
sovrannaturale della Luna racchiusa tra le
rovine appare ai pg come previsto, indiriz-
zandoli verso l’ingresso del complesso. Vai
all’Area 1 del-la Mappa.
Durante il novilunio, il magico bagliore
della Luna fa sì che tutta la rovina sia
illuminata come durante la luna piena
(piccola penalità in mancanza di torce o
lanterne).
1- Corridoio degli affreschi. Due lesene
di marmo coperte di edera e coi capitelli
sfigurati dalle intemperie sono tutto
quello che resta della porta d’ingresso. Il
pavimento di pietra di questo claustro-
fobico corridoio è ricoperto di terra e
foglie provenienti dal bosco. I muri sono
affrescati con un antico stile ieratico,
rappresentano sacerdoti albini che ado-
rano una enorme dea che tiene in grembo
un serpente d’oro. Un incantesimo di
comprensione dei linguaggi permette
di leggere i geroglifici incisi attorno alle
figure. Si parla della fondazione della città
di Mexung, benedetta dalla dea Thepth col
potere del Serpente d’oro, il dispensatore
di energia, che ha potere di scaldare gli
uomini, ma anche di uccidere sul colpo i
nemici scaricando l’invisibile ira divina.
Si dice anche che la dea abbia ordinato di
usare il colore verde per allertare i visita-
tori del pericolo del serpente.
2- Nicchia. Questa stanzetta è un’edi-
cola sacra. La porta è un cancello in ferro
battuto, dietro c’è una statua di marmo
della dea, col suo vestito a grandi pieghe
che mostra solo l’ovale del volto gentile. Il
serpente che tiene in grembo è una raffi-
nata scultura d’ambra. Chiunque tenti di
dissacrare o depredare la statua riceverà
1d6 danni da elettricità.
3-Guardiola. Probabilmente una vecchia
postazione delle guardie. C’è un tavolo di
pietra rotondo scheggiato. Dentro ci sono
resti di ossa rosicchiate, spazzatura e falò,
è chiaro che alcuni aborigeni lo hanno
utilizzato nell’ultimo mese, ma forse sono
stati poi richiamati dalla guerra.
4-Biblioteca inferiore. I due scaffali di
questa stanza sono pieni di pergamene
gettate alla rinfusa. Evidentemente i pg
non sono i primi visitatori. Gli antichi
custodi della biblioteca, non sentendo pro-
ferire la parola d’ordine (che è comunque
impronunciabile e dimenticata), attacche-
ranno il gruppo. Appena i personaggi var-
cano la soglia sentiranno un sordo “clack”
venire dall’alto, ma non vedranno nulla.
Ben nascosti dalla muratura ci sono due
gabbie di metallo, si sono appena sbloccate
rilasciando due Blob neri (vedi Antiche
Leggende p. 52) che cercheranno di attac-
Missione per un amico - 15
care di sorpresa gettandosi sui personaggi
dal soffitto buio. Sono animati dalla magia
e combattono fino alla morte. Le perga-
mene sono scritte in geroglifici, possono
essere lette con l’incantesimo compren-
sione dei linguaggi. Ci sono quattro polle
di liquido colorato e altrettante tazze po-
sate in appositi incavi. Gli affreschi sopra
le polle rappresentano una scena bucolica
di contadini felici che bevono, alcuni sem-
brano ubriachi o addormentati.
••Polla verde: Insapore. Si scatena il potere
invisibile del serpente d’oro. Tiro sal-
vezza o morte immediata.
••Polla azzurra: Sapore di mandorle.
Funziona come un Veleno debilitante di
grado 2.
••Polla trasparente: Sapore di vaniglia.
Lancia comprensione dei linguaggi su
chi la beve.
••Polla viola: Sapore di mosto d’uva. Lancia
cura ferite moderate su chi la beve, ma al
contempo lo ubriaca.
Le pergamene sono molte e trovare
quelle di interesse per i personaggi ri-
chiede un tiro di intelligenza difficile. Ogni
volta che viene fallito si perde un’ora. Ad
un tiro fallito si trovano opere inutili o di
scarso interesse dalle tematiche e titoli
più astrusi. Ad ogni successo si troverà
una delle seguenti opere, utili invece per
le finalità dell’avventura:
••1: Pergamena magica a scelta vostra (ce
ne sono 1d4+1 in tutto)
••2: “Trattato sulla vera essenza della
noia” di Nak na beux. Leggerlo richiede
una certa vocazione per la letteratura,
esige un tiro di intelligenza difficile per
essere compreso, che si può ritentare
ogni ora un numero di volte pari al pro-
prio modificatore. Se ne desumerà che
la vera essenza della noia è “il perfetto
bilanciamento dell’assenza di scopo”.
••3: “Memorie dell’Antica Guerra”, di
Autori vari. Questa raccolta di perga-
mene sembra più nuova, e i geroglifici
sono più rozzi. Racconta di antiche
leggende che parlano di un mondo
bellissimo dove “l’energia” aiutava la
popolazione, i lavori pesanti erano svolti
solo dagli “uomini di ferro” e le persone
potevano volare. Alcuni malvagi assetati
di potere utilizzarono “l’energia” per
portare morte e distrussero quel mondo.
16 - Missione per un amico
I sopravvissuti si salvarono volando
sulla Piramide di Shamelym, tornarono
a terra solo dopo molti anni, scoprendo
che “l’energia” aveva modificato persino
gli animali e le piante, rendendoli gigan-
teschi o deformi. Così decisero di farsi
guidare nell’uso “dell’energia” dalla
dèa Thepth, chiamata “La Custode”, gli
unici a poter comunicare con lei sono gli
sciamani, custodi del sapere ancestrale.
“L’energia” rilasciata da quell’evento
è ancora presente nell’area, ma giace
sottoterra, dove i venti non sono riusciti
a spazzarla via. Soltanto i cristalli sono
capaci di assorbirla, almeno per alcune
ore, rendendo i loro portatori immuni ai
suoi effetti.
••4: “Appunti sull’Unica Essenza” dell’al-
chimista Kar Leng, sono appunti scritti
di pugno e parziali. Se ne desume che
l’Unica Essenza è ciò che muove le
“sfere del cosmo” e che ogni sfera ha
una propria essenza. Le essenze sono
cinque e rappresentano le interazioni,
la creazione e la distruzione, di tutto ciò
che esiste. Dall’unità di esse si è gene-
rato l’universo. Le essenze hanno un
moto circolare che va verso destra, come
lo scorrere ciclico del tempo, ognuna
genera l’altra, come è vero che dopo un
incendio il suolo è più fertile, come col
passare dei millenni sotto le rocce sono
sorti i minerali utili ad ogni forgia, così
come i minerali più antichi e profondi
contengono oceani sotterranei che sa-
ranno liberati tra milioni di anni.
••5: “La leggenda dei sei guerrieri”, com-
pilazione anonima in versi che narra la
storia di sei formidabili guerrieri, tre
ciechi e tre vedenti. I vedenti guidavano
i ciechi contro il nemico, lavorando
tutti insieme per preservare la pace e la
giustizia. Uno di loro però fu affascinato
dalla seduzione di un demone, tentò di
uccidere gli altri con la promessa che gli
sarebbe stata ridata la vista. Venne ferito
ed esiliato, ma la compagnia si sciolse
e da allora l’ingiustizia si diffuse per il
mondo.
••6: “Imprese militari notevoli” dello
stratega Thawpi. Si parla in modo ro-
manzato e frizzante delle vite di alcuni
soldati e comandanti del passato. In
particolare si cita l’Imperatore Dek
Yakcn I, che saccheggiò gli oggetti
magici dalla tomba di uno stregone non
morto d’oriente, malgrado i maghi di
 corte glielo avessero sconsigliato, e che
da quel momento ebbe una vita misera-
bile e poi morì in battaglia, schiacciato
da un elefante nella battaglia di Suyhay.
Si parla anche di diverse battaglie dove
sono stati utilizzati gli Srang, dei mostri
dalla pelle bluastra, modellati dalla creta
e magicamente dotati di vita per mezzo
di potenti magie. Queste creature sono
descritte come abili soldati, ma stupide,
economiche e sacrificabili.
5- Stanza delle porte colorate. Al centro
della stanza c’è una fontanella ormai
secca, poi ci sono quattro porte: una in
pietra lavica nera, una in una anonima
pietra grigia e una in porfido rosso a sud,
una in marmo serpentino verde striato
a nord. Sopra ogni porta, a parte quella
di pietra grigia, è scolpito un volto di
pietra dalle fattezze beffarde. Sotto ogni
volto c’è una striscia di un metallo scuro,
durissimo, che va ad infilarsi nel muro.
Questo tipo di chiavaccio non ha serratura
e può essere sbloccato solo dalla volontà
dei volti. Ogni volta che un personaggio
toccherà una porta il volto si animerà per
parlare. La magia di cui sono infusi i volti
di pietra permette a tutti di comprenderli,
i personaggi non sapranno stabilire che
lingua hanno sentito ma, malgrado la sen-
sazione di stranezza, la capiscono perfetta-
mente.
La porta di pietra grigia conduce all’e-
sterno. Se vista da fuori sembrerà una pa-
rete liscia con su incisi dei geroglifici, che
dicono “Se vorrai essere ammesso nella
sala delle maschere, attendi qui in peni-
tenza finché la dea non ti riterrà degno”.
Il volto nero si chiama Sida, è nobile e
altezzoso, è un tipo bizzarro e ama parlare
in modo aulico. Dice di essere stato creato
dalla dodicesima generazione dei maestri
scalpellini Xhin, e che la sua anima è stata
forgiata in una fucina magica, dentro la
caldera di un vulcano spento, dal noto
mago Nk’huk (se i personaggi diranno
di non conoscerlo si adirerà per la loro
ignoranza e ne elencherà alcun gesta:
guidato nel cosmo la piramide volante di
Shamelym, presieduto agli spettacoli di
magia per l’incoronazione dell’Imperatore
Phra-mha III, e altre cose bizzarre che vi
vengono in mente), Sida è facile all’ira, ma
si comporta come un maestro che parla
a dei bambini ignoranti e sarà felice di
erudirli. Metterà alla prova i personaggi
con domande di saggezza filosofica del
suo popolo, in modo da poter valutare se
sono degni o meno di varcare la soglia ed
entrare nella biblioteca superiore. Inizial-
mente i personaggi non sapranno rispon-
dere alle sue domande, ma se leggeranno
alcune informazioni nella biblioteca infe-
riore, e se lo aduleranno a sufficienza, riu-
sciranno a farsi aprire la porta. Lamenterà
di essere annoiato dai millenni passati qui,
ma se ne compiacerà anche, così facendo
chiede ai personaggi se sanno qual è la
vera essenza della noia. Questa domanda
non è fondamentale, ma se i personaggi
la sapranno egli sarà clemente nei loro
confronti e gli eviterà la prima eventuale
scossa elettrica del prossimo enigma.
Infatti chiederà di portargli le sfere da
inserire sulla porta per rispondere alla
vera domanda. Come si comportano le
essenze di ogni cosa? Sotto la maschera
ci sono alcuni piccoli incavi, in essi do-
vranno essere inserite delle biglie di pietra
colorata secondo un ordine preciso: vedi
Appendice 3, Figura 1. L’unica sfera già
inserita è quella azzurra dell’Acqua. Ogni
volta che una sfera viene inserita nell’in-
cavo sbagliato si riceve una scossa elet-
trica che infligge 1d6 danni.
Il volto rosso si chiama Khwam ed
è irascibile. Dice di avere rispetto solo
per chi vive in punta di lancia. Afferma
di essere stato costruito scolpendo i
resti del sarcofago di pietra del grande
eroe Phraxek, lo sterminatore di folletti,
andato distrutto durante un terremoto.
Aprirà la porta del museo di storia mi-
litare solo se resterà affascinato dalle
doti guerriere di un membro del gruppo,
vorrà che gli si racconti una storia di
onore, di scaltrezza militare o di uso della
forza bruta per sconfiggere un nemico
potente. Non importa che la storia sia
vera, deve essere solo credibile ed ap-
passionante. Se nessuno dei personaggi
riesce nell’impresa potrebbe essere ne-
cessario tornare indietro per assoldare
un mercenario con una bella parlantina
o un cantastorie. Prima di aprire la porta,
dirà che il vero tesoro del museo è celato
alla vista, ma potrebbe palesarsi se i vi-
sitatori ricorderanno la leggenda dei sei
guerrieri.
Il volto verde striato si chiama Phlang,
è vanitoso un po’ lezioso, dirà che è cu-
stode di un grande potere e di essere stato
scolpito dal sacerdote Ba mentre era im-
possessato dalla volontà della dea Thepth,
dichiara di essere “acheropito”, cioè non
fatto da mani umane, quindi esige un
rispetto superiore rispetto agli altri volti,
Missione per un amico - 17
chiederà ad ogni personaggio di inginoc-
chiarsi e dargli del voi. Fatto questo sbloc-
cherà la porta al gruppo, ma li metterà in
guardia sul fatto che non tutti sono capaci
di gestire il grande potere che lui custo-
disce e che si trova oltre quella porta.
6-Museo di storia militare. Questa
stanza di mattoni rossi ha il soffitto co-
struito con volte a crociera. Nell’ingresso
ci sono sei armature a piastre di bronzo su
piedistalli in pietra nera, tutte con la celata
chiusa ed esotiche alabarde in pugno.
Sopra le armature ci sono degli affreschi:
a destra un occhio aperto, a sinistra un
occhio chiuso. Tra loro ci sono i ritratti
di tre illustri militari del Popolo senza
nome. Sono tutti simili tra loro, albini e
completamente glabri, uno di loro tiene
in mano uno strano scettro di comando.
Se i giocatori hanno trovato la pergamena
con la leggenda dei sei guerrieri, possono
arrivare a capire che devono alzare le ce-
late dei guerrieri vedenti e lasciare chiuse
quelle dei non vedenti. Una delle armature
che rappresenta i guerrieri ciechi ha il
crine di cavallo dell’elmo tinto di verde. Se
questa armatura verrà toccata, si animerà
per via della forza magica del Serpente
d’oro e attaccherà i giocatori. Combatte
come un Guerriero di 3° livello (vedi
Antiche Leggende p. 71).
Più a sud ci sono quattro teche di cri-
stallo. La prima contiene un elmo tipo bar-
buta, sembra d’argento ed è ornato da un
grosso rubino sul capo. Una targa recita:
“Elmo appartenente all’Imperatore Dek
Yakcn I”. L’elmo è maledetto, chiunque lo
indossi non solo lo amerà in modo spro-
positato, ritenendo che l’elmo gli doni un
aspetto regale, non vorrà più toglierselo
volontariamente e avrà un malus di -2 a
qualsiasi tiro per via della vista sfocata che
gli causerà la maledizione. Se verrà lan-
ciato un incantesimo di rimuovi maledi-
zione, esso funzionerà normalmente, ma
l’elmo evocherà immediatamente 2d6+2
Scheletri (vedi Antiche Leggende p. 63)
ostili, prima di ridursi interamente in
polvere.
La seconda contiene una sciabola se-
ghettata col manico di giada. Una targa
recita “Sciabola del Capitano di Marina
Fluviale Krabi Phyanka”. La spada è
un’arma magica +1.
La terza contiene un giaco di maglia
dorato (normale Armatura leggera). Una
targa recita “Armatura della principessa
Keraa”.
18 - Missione per un amico
Mostro mimo
(Grande; Iniziativa +5)
Percezione +14, Resistenza +14, Scaltrezza +14
Allin.: Neutrale; Mov: 9; DV: 4+4;
Difesa: 15; Attacco: Morso (2d6); Speciale: Mimetismo (può
assumere l’aspetto di qualsiasi oggetto), Scurovisione (36 m.);
Equip: Nessuno.
Questa creatura magica viene utilizzata dai maghi con uno
spiccato gusto per il grottesco. Di solito serve a difendere le
proprie dimore o i tesori. Il vero aspetto del Mostro mimo
è un mistero, può assumere la forma di qualsiasi oggetto,
anche se quando attacca renderà visibile le fauci e le
braccia. Se ucciso, si riduce in una poltiglia nerastra irrico-
noscibile in pochi istanti.
La quarta contiene un grosso scrigno
aperto con l’interno di tessuto porpora.
Dentro c’è un mucchio di monete d’oro
dall’aspetto molto antico. Lo scrigno è in
realtà un Mostro mimo, e se estratto dalla
sua teca, attaccherà i personaggi quando
meno se lo aspettano. Disturbare il Mostro
mimo metterà in allarme anche l’Arma-
tura animata della stanza precedente, se
non è già stata sconfitta. Una targa recita
“Il bottino recuperato dopo la battaglia
di Lakhr”.
Se le celate degli elmi delle armature
vengono messe nella posizione indicata
dalla leggenda, si sente un rumore di
scorrimento di pietra su pietra. Nota che
se anche solo una delle armature viene di-
strutta o spostata dal piedistallo, non sarà
più possibile attivare lo scorrimento della
parete. Se tutto va per il verso giusto, si
aprirà una nicchia nella parete sud, al cui
interno c’è uno scettro di comando color
argento tempestato di pietre preziose mul-
ticolori. Si tratta di una bacchetta dei dardi
incantati (p. 78). Una targa recita “Scettro
di comando del Generale Khutna”.
I triangoli sulla mappa rappresentano
spioncini (celati abilmente nella roccia
dallo sguardo esterno), per poter osser-
vare i penitenti in attesa.
7-Stanza del potere. Questa stanza di
pietra grezza contiene strani grandi
cilindri di metallo dorato, collegati a tubi
che vanno nel sottosuolo. Provare a dan-
neggiare queste strutture significa subire Un piccolo corridoio a gomito scavato
automaticamente una scossa elettrica che nella roccia conduce alla Foresta di funghi
infligge 1d6 danni. Ad est c’è un armadio (non è sulla Mappa, vedi Area 10).
di metallo a muro, contiene un numero 10-Foresta di funghi. Anche questa area
di cristalli azzurrognoli, opachi e venati, del sottosuolo è pregna di “energia” e
pari al numero dei personaggi. Al centro segue le regole dell’Area 9. Questa ampia
della stanza c’è una botola di metallo con grotta naturale è illuminata dalla luce
un lucchetto (Difficoltà 15). Sotto la botola esterna che filtra da alcune zone aperte,
ci sono delle scale a chiocciola di metallo, ed è ricoperta di funghi alti come alberi,
che conducono in una stanza sotterranea frutto dell’interazione tra “l’energia” e
(non è sulla Mappa, vedi Area 9). la materia. I personaggi sono sottoposti
ad un tiro di sorpresa, perché in mezzo ai
8-Biblioteca superiore. Questa biblioteca
funghi vivono quattro Cespugli famelici
è simile alla biblioteca inferiore, ma è
(vedi Antiche Leggende p. 64) e otto Scor-
molto più piccola e ordinata. Sulla parete
pioni giganti (vedi Antiche Leggende p.
est, ci sono affreschi con figure umanoidi
61) che lavorano in sinergia per immobi-
armate di tutto punto ad altezza naturale.
lizzare e divorare le prede. In fondo alla
Sono Srang, hanno muscoli guizzanti, la
stanza c’è una sorta di altare di pietra con
pelle blu e gli occhi totalmente bianchi.
su posato uno scrigno di metallo. Dentro
Appena i personaggi entrano nella stanza,
ci sono le biglie di pietra, necessarie per
gli affreschi iniziano a tremolare e la re-
aprire la porta al piano superiore, che
altà a distorcersi. Le quattro figure uma-
rappresentano le essenze. I funghi sono di
noidi rappresentate negli affreschi escono
diversi colori:
magicamente dalla parete per attaccare il
gruppo. ••Rossi screziati di rosa: Commestibili e nu-
All’interno degli scaffali ci sono alcuni trienti, ogni porzione conta come un pasto.
rotoli di pergamena, i più sono rari trattati ••Viola: Ogni porzione fa recuperare 1d4 p.f.
filosofici o politici, ma probabilmente di
scarso interesse per i personaggi. Dentro ••Bianchi a forma di uovo: Se non si supera
un cilindro di metallo con una chiusura a un tiro salvezza, la morte è immediata
pressione, c’è la Luna Nuova di Inistella,
raccolta e riposta qui secoli orsono. ••Piatti e marroncini: Causano solo un gran
mal di pancia dopo 1d2+2 ore, dando un
I triangoli sulla mappa rappresentano
malus di -2 a tutti i tiri per 3d6 ore.
spioncini (celati abilmente nella roccia
dallo sguardo esterno), per poter osser-
vare i penitenti in attesa.
Non appena i pg prendono la Luna, ven-
gono magicamente trasportati fuori dalle Srang
rovine di Gh’tur. (Media, Iniziativa +1)
9- Stanza sotterranea. Questa stanza Percezione +6, Resistenza +8, Scaltrezza +4
dalla forma irregolare è scavata nella Allin: Neutrale; Mov: 12; DV: 1d8 p.f. (+4);
nuda roccia ed è ricoperta di escrescenze
Difesa: 13 (con Scudo 15 – Rid. Del danno leg.); Attacco: Mi-
carnose simili a funghi color giallo pal-
schia (1d8+2 o 1d12+2); Speciale: Resistenza alla magia 55%,
lido. “L’energia” liberata durante l’antica
Scurovisione 18m; Equip: Corpetto di cuoio (Leggera); Scudo
guerra del Popolo senza nome permea
di bronzo; Sciabola o Ascia a due mani.
questi luoghi. Qualsiasi individuo che
non ha con sé uno dei cristalli, subisce
1d8 danni per turno sotto forma di dolori
lancinanti, nausea e giramento di testa.
Ogni ora dovrà fare un Tiro salvezza o
svenire. Qualsiasi personaggio che tocchi i
funghi libererà le spore soporifere in tutta
la stanza. Chiunque vi sia all’interno deve
superare una prova di Resistenza basata
su Costituzione o cadere addormentato
per 1d4 ore.

Missione per un amico - 19

Episodio 3 -
La Luna
caduta dal Cielo
L a Luna Crescente di Inistella si trova in
un misterioso reliquiario edificato in
tempi lontani ai confini di una steppa de-
solata. Mentre sono in viaggio, i pg hanno
la possibilità di scoprire o imparare le
antiche leggende che circondano questo
oggetto prodigioso.
Per trovare la Luna Crescente, secondo
le informazioni ricevute da Inistella e
i bagliori che i pg possono percepire,
questi devono recarsi nella Vecchia
Landa, una fredda steppa a nord del
reame, e costeggiare la striscia di pia-
nura pianeggiante tra una cresta roc-
ciosa e una foresta di conifere.
All’ultimo villaggio prima dell’area
disabitata, in cui si trova la cresta roc-
ciosa, i pg incontrano dei cacciatori di
pelli, discendenti dei barbari che un
tempo conquistarono la regione, che
potranno riferire loro alcuni elementi
della leggenda della Luna Caduta dal
Cielo (vedi qui sotto). La loro versione,
però, non è a favore dei nomadi, loro
antichi nemici, e include dicerie sul
fatto che fossero questi ultimi ad ado-
rare le creature malefiche che da secoli
in-festano la zona. I cacciatori diranno
anche di diffidare del lupo spettrale
dagli occhi famelici che può apparire ai
viandanti nelle notti più scure.
Se gli eroi diffidano dei cacciatori,
continuano a cercare dicerie e interro-
gano qualche discendente dei nomadi o
20 - Missione per un amico
di Tito Leati
testi più affidabili, possono apprendere
la vera storia di quanto accaduto. Ecco la
storia nella sua interezza e nella ver-
sione più attendibile:
Le antiche leggende dei nomadi rac-
contano che secoli orsono la luna cadde
dal cielo, creando una spaccatura nella
roccia ed emanando uno spirito cele-
stiale. Questo penetrò nel corpo di un
lupo che si trovava nei paraggi trasfor-
mandolo in una creatura magica dai fa-
volosi poteri, capace di curare qualsiasi
ferita leccandola e qualsiasi malattia
con il suo alito miracoloso.
Lo spirito fu per secoli venerato dalle
tribù nomadi della steppa, che costru-
irono in suo onore un tempio. Questa
costruzione parzialmente sotterranea,
sorta nel punto di impatto della luna
caduta dal cielo, era accessibile da
diversi ingressi grazie a una scalinata
intagliata nella roccia. Durante i lavori
di costruzione del tempio, i nomadi ave-
vano scoperto che lo spirito emanava da
una grande Luna che risplendeva di una
fioca luce nell’oscurità, che penetrava
attraverso gli oggetti solidi. Dopo averla
liberata dalle macerie dell’impatto, la
misero in un’urna e la posero in una
nicchia affinché potesse essere venerata
da chiunque invocasse l’aiuto del lupo
celestiale.
 Un triste giorno, durante una guerra
sanguinosa tra i nomadi e un’orda di
barbari crudeli, questi ultimi notarono
che l’eccezionale resistenza dei loro
nemici, benché fossero meno bellicosi
e assai inferiori di numero, dipendeva
da prodigiose guarigioni. Grazie alle
loro spie, i barbari scoprirono la fonte di
questo potere e decisero di sabotarlo con
la magia nera.
Sacrificando dozzine di vite ai loro
oscuri dei, i barbari invocarono un po-
tente demone e lo inviarono al tempio
sotto le mentite spoglie di un nomade
bisognoso. Il demone aveva l’incarico
di distruggere la luna caduta dal cielo.
Grazie alla sua astuzia e abilità magica,
penetrò con successo nel tempio e rag-
giunse il suo obiettivo, ma scoprì che la
Luna era impervia a tutti i suoi poteri di
distruzione.
Non potendo distruggere la Luna, il
demone decise di isolarla dalla comunità
che la venerava. In un impeto d’ira aprì
un portale verso i regni infernali e sca-
tenò tutta la sua magia per fare strage
del clero dei nomadi. Dopo una tre-
menda battaglia, il bene ebbe la peggio.
Il tempio diventò un covo delle potenze
maligne sulla terra e il cristallo vi restò
imprigionato.
La perdita portò i nomadi alla dispera-
zione e causò la loro sconfitta. Negli anni
seguenti il tempio venne abbandonato e
le terre circostanti, devastate dalla stre-
goneria e dalla guerra, vennero dimenti-
cate dalla civiltà. Restano solo dicerie di
angosciosi ululati quando la luna piena
splende sulla steppa e di apparizioni
spettrali di un lupo dal manto argenteo e
dagli occhi tristi.
 Viaggio notturno
I pg possono trovare il tempio seguendo
le istruzioni di Inistella, ma devono af-
frontare una terribile notte di freddo, in
cui l’unico riferimento per i viaggiatori è
il profilo della cresta rocciosa sul tenue
bagliore del cielo stellato. Mentre si avvi-
cinano sentono diversi ululati (lo spirito
prigioniero) e vedono almeno una volta
la sagoma leggermente luminescente
del lupo fantasma. Solo chi ha il coraggio
di avvicinarlo e affrontarne lo sguardo
capisce che non si tratta di una presenza
malvagia, ma di un benevolo prigioniero.
Se il periodo è quello giusto, il bagliore
sovrannaturale della Luna racchiusa nel
tempio appare ai pg come previsto, ini-
zialmente come un puntino luminoso, poi
come due diverse emanazioni di luce ar-
gentea da altrettante porte scavate in una
parete di roccia (Aree 2 e 4, vedi Mappa).
Il tempio del lupo
argentato
A poca distanza dal tempio, i pg hanno
un’ultima visione del lupo spettrale, che li
guida alla scalinata d’ingresso.
Dopo secoli e secoli dalla catastrofe che
provocò la distruzione del clero nomade,
le potenze maligne a custodia del cristallo
si sono notevolmente affievolite e poco
resta di esse.
Durante il periodo di luna crescente, il
magico bagliore della Luna fa sì che agli
occhi dei pg tutto il complesso sotterraneo
sia illuminato come durante la luna piena
(piccola penalità in mancanza di torce o
lanterne).
1- Scalinata d’ingresso. Questa piatta-
forma rocciosa, crepata e battuta dagli
elementi, permette di fare una prima sosta
durante la salita. Dopo anni di abbandono
è completamente spoglia, anche se re-
stano sparsi qua e là cocci di vasellame e
frammenti di legno marcio. Il lupo spet-
trale salirà fin qui, osserverà con appren-
sione il resto della scalinata, manderà un
lungo ululato e poi svanirà.
2- Entrata est. Da questa piattaforma è
possibile continuare a salire la scalinata o
accedere subito alla parte sotterranea del
complesso. Un tempo chiusa da una porta
di legno, ora completamente distrutta, l’ar-
cata d’accesso è ora completamente libera
e attraversata da una corrente d’aria. La
22 - Missione per un amico
fioca luce all’interno, benché di un ar-
gento limpido, sembra in qualche modo
contaminata da una fredda e tagliente
presenza sovrannaturale.
3- Guardiani delle rupi. Le nicchie dietro
queste arcate gemelle (3A e 3B) sono occu-
pate dalla statua di metallo di un guardiano
angelico, alato, armato di scimitarra e abbi-
gliato come un antico nomade, che rivolge
un impassibile sguardo a nord. All’arrivo
dei pg sulla piattaforma che corrisponde
alla sua nicchia, dopo alcuni istanti una
presenza demoniaca anima il guardiano
più in basso, accendendogli gli occhi di una
luce blu e spingendolo contro gli intrusi.
Al terzo round di combattimento anche il
guardiano più in alto si anima e attacca i
pg. Sono due Cavalieri della Morte (vedi
Antiche Leggende p. 62).
4- Entrata ovest. Su questa piattaforma si
trova l’accesso più alto, un tempo usato da
devoti e pellegrini per venire al cospetto
della luna caduta dal cielo. La parete in
muratura a sinistra dell’entrata è inta-
gliata con un grande bassorilievo che
raffigura diversi animali della steppa, bi-
sonti antilopi, roditori, lucertole, mentre si
prostrano a un lupo che li sovrasta da una
balza rocciosa. Accasciato nel corridoio
diagonale oltre l’arcata c’è lo scheletro
di un ladro delle steppe capitato fortuita-
mente nel tempio e ucciso mentre cercava
di fuggire ai ramarri demoniaci (vedi Aree
6 e 7). All’arrivo dei pg, uno spirito maligno
anima lo Scheletro, che attacca imme-
diatamente con un pugnale d’osso (vedi
Antiche Leggende p. 63).
5-Stanza della venerazione. Usata per
presentare la Luna caduta dal cielo ai
devoti, questa stanza consiste in due vani
collegati da un breve corridoio, sormon-
tati da una piattaforma accessibile con
una rampa di scale. Sulla parete della
piattaforma si apre una grande nicchia,
alta circa tre metri e de-corata con motivi
astratti che ricordano gemme e cristalli. Al
centro della nicchia si trova un cubo nero
di pietra meteorica ben squadrato, dallo
spigolo di circa un metro. Nei due vani
della stanza e sulla piattaforma si trovano
i resti di mobilio di legno come panche
tavolini e simili. Accucciata dietro al cubo
nero c’è una presenza demoniaca in forma
di Coleottero gigante (1,5 m di lunghezza),
che lancia un terribile sibilo prima sten-
dere le elitre e di balzare all’attacco con le
sue affilatissime mandibole.
6- Magazzino. La porta di legno di questa
stanza è stata sfondata e quasi comple-
tamente distrutta dal tempo. La stanza Coleottero gigante
quadrata è stata ampliata con lo scavo di
(Media, Iniziativa +5)
due nicchie sulla parete sud, che appaiono
completamente buie. All’interno ci sono Percezione +12, Resistenza +12, Scaltrezza +12
i resti di contenitori di legno e diverse Allin.: Neutrale; Mov. 12; DV: 5(+5);
scatole di pietra di varie dimensioni. I Difesa: 18 (Rid. Del danno pesante); Attacco: Mandibole
contenitori ancora integri sono stati siste- (3d6+3); Speciale: Resistenza alla magia 60%, Scurovisione
matica-mente aperti e ripuliti da antichi 18m.; Equip: nessuno.
saccheggiatori. Le nicchie ospitano delle

Missione per un amico - 23

presenze demoniache in forma di Lucer-
tole giganti (vedi Antiche Leggende p. 56),
che sciamano fuori dall’oscurità sovran-
naturale delle nicchie per azzannare i pg.
In una delle nicchie, parzialmente oc-
cultata dall’oscurità magica, i pg trovano
un cofanetto di ebano con all’interno 6
piccole lucertole di pietra semipreziosa.
Queste statuette, usate da un evocatore
malvagio, permettono di mantenere le
lucertole demoniache sul piano materiale.
Polverizzarne una ha l’effetto di uccidere
una delle sei lucertole presenti nel com-
plesso (determinate a caso quale).
7- Alloggio. In questa stanza potevano
dormire su giacigli di legno e pelli sei per-
sone. Le suppellettili sono state saccheg-
giate e devastate dal tempo. Sulla parete
sud si apre un passaggio verticale percor-
ribile con una scala pioli, che un tempo
doveva essere un camino. La scala di legno
è marcia e ormai inservibile, anche se le
cavità in cui sono inseriti i sostegni pos-
sono essere liberate e usate facilmente
come appoggi per mani e piedi da chi
tenta l’arrampicata. Chi cerca di salire
lungo il passaggio verrà attaccato da due
Lucertole giganti di natura demoniaca
che si annidano al suo interno. In questo
caso i pg potranno trovarsi a dover com-
battere in una situazione precaria. Schiac-
ciando le lucertole di crisoberillo trovate
nel magazzino però, potranno distruggere
facilmente i loro avversari (vedi Area 6).
8- Stanza delle guardie. In questa stanza
potevano alloggiare altre tre persone. I
resti del mobilio, che includono tappeti,
brande, un tavolo e tre sedie, sono del tutto
inservibili ora. La stanza non presenta
particolarità.
9- Stanza del tesoro. La porta di legno di
questa stanza è distrutta, ma nella cor-
nice di pietra è stata costruita una grata
di sbarre incrociate di ferro lucido e nero.
All’interno c’è un bagliore leggermente
più forte di quello diffuso nel resto del
complesso. La luce sembra provenire
dall’angolo nordovest della stanza, de-
filato rispetto alla grata che ostruisce
l’ingresso. La grata di ferro nero è in realtà
un intreccio di serpi demoniache, magi-
camente congelate in posizione rigida. Se
un pg prova a toccare o sfondare la grata,
questa sì “scioglierà” in un groviglio di
serpenti, capace di colpirlo con diversi
morsi velenosi prima di scomparire dopo
due round (3 attacchi di morso, alcuni
24 - Missione per un amico
danni e possibilità di veleno). Finché non
viene toccata da una creatura vivente, la
grata è resistente come il ferro, anche se
può essere dissolta anticipatamente con
un colpo ben assestato di una grossa arma.
Dentro la stanza, oltre l’arcata, è in agguato
un’Ombra (vedi Antiche Leggende p. 62),
che attacca chiunque disturbi o di-strugga
la grata. All’interno, nell’angolo nordovest,
su un basso tavolino di pietra, si trova un
vaso di pietra traslucida. Oltre a brillare di
un proprio bagliore, il vaso sembra essere
la sorgente della radiazione che confe-
risce una tenue illuminazione all’intero
complesso. Vicino al vaso c’è un piatto di
ottone dotato di coperchio. Nell’angolo
sudest c’è un vecchio forziere di grandi
dimensioni completamente sfasciato e
vuoto.
Nel vaso si trova la Luna Crescente, una
reliquia irregolare e trasparente di grandi
dimensioni, che brilla di luce propria. Sul
piatto di ottone, sotto il coperchio, si trova
un piccolo coleottero intagliato nel criso-
berillo. Questo oggetto ha sul Coleottero
nell’Area 5 un effetto analogo a quello
delle lucertole di crisoberillo sui mostri
che riproducono (vedi Area 6).
Dopo aver debellato la presenza maligna
nella stanza del tesoro e liberato il cri-
stallo, i pg si ritrovano magicamente fuori
dal tempio, alla presenza del lupo argen-
tato in forma solida, che prometterà loro
di essere presente nel momento in cui
presenteranno la luna caduta dal cielo a
Gildar. Chiederà però loro di riportare poi
il cristallo nel punto dell’impatto, in modo
che il tempio possa un giorno rifiorire e
diventare il centro di una nuova civiltà no-
made nella steppa.
Episodio 4 -
La Luna dei
Cacciatori
L a Luna Piena di Inistella si trova nella
regione selvaggia del Laives, in un
complesso sot-terraneo infestato da una
tribù di goblin particolarmente rognosa e
custodita da “L’Orso che Mangia la Luna”,
un vecchio e poderoso Orsogufo, creato
e trasformato dagli effetti della Luna.
Mentre sono in viaggio, i pg hanno la pos-
sibilità di scoprire o imparare le leggende
che circondano questo oggetto prodigioso,
ma non devono sospettare che l’Orso sia
un Orsogufo, la cui natura è considerata
solo uno spauracchio per bambini.
Da sempre, la luna piena viene chiamata
“La Luna dei Cacciatori”, perché con
la sua luce l’astro permette alle bande
di cacciatori di muoversi fra praterie e
colline in cerca di preda.
Nella regione selvaggia del Laives, gli
sciamani raccontano che quando la
luna piena scompare nel cielo, è perché
l’Orso del Laives, una creatura che in-
carna tutto ciò che di selvatico vive fra
le colline, l’ha presa nelle sue fauci e l’ha
portata nella sua tana, per proteggere in
questo modo le bestie dai cacciatori.
Per trovare la Luna Piena, secondo le in-
formazioni ricevute da Inistella e i bagliori
che i pg possono percepire, questi devono
recarsi fra le colline a nord del villaggio
di Bussen, ultimo avamposto civile prima
delle terre selvagge e delle montagne. È
di Davide Mana
qui che, si narra, ha la sua tana “l’Orso che
Mangia la Luna”.
Visitate le bellezze di
Bussen spendendo
meno di due pezzi al
giorno
Bussen è uno strano villaggio di circa 500
abitanti, sospeso fra la civiltà e la bar-
barie - poche case di pietra, circondate
da capanne e baracche, e persino tende
montate sottovento.
Bussen è una città che vive del com-
mercio delle pelli e delle attività con-
nesse alla caccia.
C’è una locanda, “La Testa dell’Orso”,
di infima categoria. Si cena con stufato
di animale indefinito per una moneta, e
una moneta compra un boccale di birra
locale; due pezzi per una notte in una ca-
merata comune, cinque per una delle tre
stanze singole al piano di sopra. Le pulci
sono gratis.
C’è un emporio, “Da Stella”, dove è possi-
bile reperire dell’equipaggiamento co-
mune di qualità media a prezzi doppi del
listino. È possibile anche vendere oggetti,
ma la contrattazione sarà feroce: Stella, età
indefinibile, minuta, graziosa, sorridente, è
un autentico pescecane (usate il Ladro 7°
livello, Antiche Leggende p. 72).
Missione per un amico - 25
C’è un vecchio sciamano, che vive in una Il resto della tribù - per un totale di 1d8
capanna nei sobborghi e che in cambio goblin per ciascun pg - si trova nella sala Note:
di cibo o oggetti (ma non di denaro) può principale.
••Se non vengono
narrare la leggenda dell’Orso del Laives, e 2 - Le Camere Sepolte. Originariamente il eliminati, i goblin
fornire indicazioni generiche riguardo a rifugio di uno stregone, ora le due camere di pattuglia met-
dove si trovi la sua tana. a est sono la tana del mostro che ha dato teranno in allerta
origine alla leggenda della Luna dei cac- il resto della
Scaldiamo l’atmosfera ciatori - un poderoso Orsogufo. tribù.
Il principale passatempo degli abitanti La camera a sud (2A), raggiungibile gua- ••I goblin sono
di Bussen è la rissa. La birra serve come dando il fiume sotterraneo, è ingombra deboli ma sono
lubrificante. dei resti delle prede dell’Orsogufo: palchi tanti, e usano una
di corna di cervi, scheletri di lupi e di orsi, tattica colpi-
qualche resto umano (cacciatori e avven-
Fra le colline turieri) e umanoide (goblin, orchetti).
sci-e-fuggi, cer-
cando di logorare
Stando alle leggende, ai bagliori della Luna Il fiume sotterraneo qui si allarga e ral- gli avventurieri.
Piena, alle parole dello sciamano e a qual- lenta il suo corso - guadarlo è facile, ma
sivoglia altra informazione disponibile è necessario affrontare uno sciame di ••Qualora gli
agli avventurieri, la tana dell’Orso si trova Zanzare di Palude (2d8 – vedi Antiche avventurieri
a due giorni di cammino verso nordest, Leggende p. 61) decidessero di
addentrandosi fra le colline. evitare la sala
Cercando fra i resti, è possibile recupe-
La vegetazione è sparsa, e si può mante- principale e pro-
rare:
nere una buona andatura con una buona cedere lungo il
••1d20 di monete d’oro corridoio, i goblin
visibilità.
manovreranno
Durante la bella stagione, il clima è fresco ••gioielli per un valore di 1d10 monete
per prenderli alle
e ventilato, con occasionali acquazzoni. d’oro
spalle.
Nel periodo invernale, nebbia, piogge tor-
renziali e neve. ••una faretra di 12 frecce da caccia
••Ricordiamo
••un pugnale di buona qualità che una palla di
La Tana ••un Tesoro extra (vedi Antiche Leggende,
fuoco scagliata in
un corridoio può
La Tana dell’Orso è segnalata da un sin- tabella p. 75) avere un effetto
golo albero scheletrico, e si apre sul fianco dirompente.
di una collina erbosa. Difficile vederla se La camera a nord (2B), anche raggiungi-
non la si sta cercando attivamente o se i pg bile attraverso il corridoio a ovest, è la tana
non possono avvantaggiarsi dei bagliori dell’Orsogufo. Qui la creatura ha raccolto
della Luna Piena. alcuni oggetti:
Durante il periodo di luna piena, il magico ••Una sfera di cristallo
bagliore della Luna fa sì che agli occhi
dei pg tutto il complesso sotterraneo sia ••Uno scudo circolare, il blasone reso
illuminato come durante la luna piena quasi irriconoscibile da un’unghiata del
(piccola penalità in mancanza di torce o mostro
lanterne). ••Due Tesori Extra (vedi Antiche Leg-
1 – La caverna dei Goblin. Nonostante gende, tabella p. 75)
la presenza dell’Orso, una tribù di Goblin
Altri resti e sfasciume vario ingombrano
ha messo le tende nella camera grande
la stanza (e sono altamente infiammabili)
del complesso sotterraneo (vedi Antiche
e fanno da nido per l’Orsogufo.
Leggende p. 66). Il posto è ideale - ben
protetto, riparato da sguardi indiscreti e Appeso alla parete a est della stanza c’è la
dalla furia degli elementi, con un accesso Luna Piena di Inistella. È questo artefatto,
all’acqua corrente. insieme col mostro che lo sorveglia, ad
aver dato origine alla leggenda dell’Orso
In qualunque momento, c’è una banda di che Mangia la Luna. A questo punto è
goblin di pattuglia nei dintorni (1 goblin facile: si elimina l’Orsogufo, si recupera la
per ciascun pg). Luna, e si torna indietro.
All’interno del complesso, due sentinelle Bello Liscio.
sono sistemate sulla cengia a monte
dell’ingresso.

26 - Missione per un amico

Non appena i pg prendono la Luna, ven-
gono magicamente trasportati fuori dalle
caverne, mentre alle loro spalle soprag-
giungono orde di goblin inferociti. Inoltre,
se il gruppo include un bardo, sarà d’ora L’Orsogufo
in poi suo dovere narrare l’impresa della
(Grande, Iniziativa +4)
sconfitta dell’orsogufo, nonostante il
dileggio e l’incredulità del pubblico. Allo Percezione: +8, Resistenza: +12, Scaltrezza: +6
stesso modo, qualunque utente di magia Allin.: Neutrale; Mov: 9; DV: 4+4;
che riveli di aver incontrato l’orsogufo Allineamento: Neutrale; Movimento: 9; DV: 6 (+6);
sarà trattato con sufficienza e ironia dai
Difesa: 17; Attacco: Artigliata (2d6+4), Morso (3d6); Speciale:
colleghi.
Atterrare, Scurovisione 36 m

I maghi e gli stregoni considerano l’orsogufo una specie di

babau usato per spaventare i bambini che non vogliono man-
giare gli spinaci: nessuno ha mai visto un orsogufo.
In realtà, nessuno ha mai visto un orsogufo ed è sopravvissuto
per raccontarlo.

Missione per un amico - 27

Episodio 5 -
La Luna nel
Pozzo
P er trovare la Luna Calante, secondo le
informazioni ricevute da Inistella e i
bagliori che i pg possono percepire, questi
devono recarsi a sud, nella piccola città
costiera di Eigen, affacciata sul mare. Qui
i pg scoprono che, secondo un’antica leg-
genda, una delle Lune di Inistella precipitò
secoli prima nel pozzo del borgo. Sul luogo
ove si trovava il pozzo venne costruito un
santuario. Il pozzo esiste veramente, ed
entrandovi si accede ad un piccolo sot-
terraneo dove si trova una delle Lune di
Inistella.
Se il periodo è quello giusto, il bagliore
sovrannaturale della Luna racchiusa nel
santuario appare ai pg come previsto,
inizialmente come un puntino luminoso
che indica il tempietto, poi come un chiaro
bagliore che proviene dal fondo del pozzo.
Una volta a Eigen, i pg possono recarsi al
santuario. L’accesso alla cripta non è ben
sorvegliato: solo due guardie svogliate. I
pg possono escogitare un modo per en-
trare di nascosto, magari nottetempo per
non farsi vedere; oppure possono provare
altro. Le guardie sono corruttibili con un
po’ d’oro. Anche fare il nome di Gildar è
d’aiuto perché abbassa la difficoltà dei tiri
da Impegnativa a Fattibile.
Una volta nella cripta, è facile trovare
il pozzo. Tramite un’apertura nel sof-
fitto si può ammirare il cielo notturno
e la luna che si riflette nelle sue placide
acque. Chi si cala dentro, si ritrova all’i-
28 - Missione per un amico
di Andrea Tupac Mollica
nizio di una ripida scalinata in discesa,
completamente asciutto!
Durante il periodo di luna calante, il
magico bagliore della Luna fa sì che agli
occhi dei pg tutto il complesso sotterraneo
sia illuminato come durante la luna piena
(piccola penalità in mancanza di torce o
lanterne). I pg arrivano all’Area 1 della
Mappa.
1 Acque Sotterranee. La scalinata, incro-
stata dal muschio, scende nelle viscere
della terra per parecchi metri. Vermi,
scarafaggi ed altri insetti ancora più
disgustosi fuggono via alla vostra avan-
zata. Infine mettete piede su un lungo
corridoio che si perde nell’oscurità; tutto
intorno a voi sentite echeggiare un goc-
ciolio di acqua stagnante.
Da qui in poi senza una fonte di luce è
impossibile proseguire.
Vi trovate in una caverna dall’alto
soffitto, parzialmente traversata da un
fiume sotterraneo che forma una larga
pozza al centro dell’ambiente. Un’antica
scala di marmo pericolante ad ovest si
inerpica nel buio, ma c’è anche un arco
di pietra ad est e, appena al di là della
pozza, una spiaggia di ghiaia.
La pozza ospita una colonia di Scolo-
pendre d’acqua completamente traspa-
renti. I mostri attaccano se i pg entrano in
acqua (1 x pg)
Dalla spiaggia si può salire all’Area 3.
2. Sala delle Gargolle. Siete giunti in
un’ampia sala rettangolare. In ciascuno
dei quattro angoli della sala vi sono delle
Scolopendra d’acqua
grosse gargolle di pietra. Lo scultore si Percezione +3; Resistenza +6; Scaltrezza +3
è sbizzarrito nel donargli espressioni Allin: Neutrale; Mov.: 8; DV: 2;
burlesche ed inquietanti: paiono scru- Allineamento: Neutrale; Movimento: 9; DV: 6 (+6);
tarvi dagli angoli bui e vi mostrano senza
Difesa: 12 (+4); Attacco: 1 Morso (1d6); Speciale: Trasparente;
pudore la lingua, come a prendersi gioco
Equip.: nessuno.
di voi.
Trasparente: +4 Difesa.
Azionando un meccanismo celato nelle
statue tirando la lingua delle gargolle
come una leva, la statua nell’angolo
nordovest spalanca una mano rivelando
una grossa Chiave d’Argento (che apre la
porta A dell’Area 6); quella a nordest fa
scattare un’inferriata che chiude l’uscita
dalla sala; quella a sudest riapre l’in-
ferriata; quella a sudovest è un mostro
che attaccherà a tradimento i pg che si
avvicinano per maneggiarla.

Missione per un amico - 29


Gargolla
Nota: se stai giocando con 6 o più pg, anima anche un’altra statua.
Percezione +5; resistenza +8; Scaltrezza +7
Allin: Neutrale; Mov.: 18; DV: 7;
Allineamento: Neutrale; Movimento: 9; DV: 6 (+6);
Difesa: 19; Attacco: 2 Pugni/1 Morso/1 incornata (1d4/
1d/4/1d8/1d6); Speciale: Pelle di pietra; visione al buio; Equip.:
nessuno.
Pelle di pietra: le armi da botta infliggono 1 classe di dado in
meno (es. 1d8 diventa 1d6).
Visione al buio: la Gargolla può vedere nell’oscurità.
3- I Funghi. Entrando in questa caverna
irregolare venite accolti dal uno strano
rumore, come un respiro. Sembra pro-
venire da una fioritura di strani funghi
giganti al centro della sala. C’è anche un
cunicolo che si diparte verso nord.
Se i pg esaminano i funghi senza toccarli,
scoprono che il rumore è quello di con-
tinua emissione di spore, apparentemente
innocue. Se invece vengono colpiti o
scossi, emanano un getto di spore in tutta
la sala che obbliga i pg a un Tiro-Salvezza
contro Veleno. Chi lo fallisce subisce un
effetto casuale.
1D6 EFFETTO SUL PG
1 Subisce la perdita permanente di
2 PF
2 Recupera 2D6 PF.
3 Vomita e perde 1 punto di Costitu-
zione finché non riposa per 8 ore
o beve una pozione risanante di
qualsiasi tipo.
4 I capelli diventano permanente-
mente di color verde!
5 Ripristina due Incantesimi di
primo livello (o uno di secondo)
che può lanciare (incantatori
sacri) o ripristina 10 Punti Magia
(incantatori arcani); oppure cura
1D6 PF.
6 Non accade nulla.
30 - Missione per un amico
4 L’Enigma del Mosaico. Alle pareti
della caverna si trovano delle placche di
bronzo, ma l’abbandono e la ruggine le
hanno rese indecifrabili. Però al centro
della parete nord vedete un curioso mec-
canismo nel muro. Sembrerebbe una
specie di mosaico, ma solo pochi pezzi
sono al loro posto, gli altri giacciono
sparsi nei dintorni: a occhio e croce sem-
brano esserci ancora tutti.
Il meccanismo si attiva ricomponendo
correttamente il mosaico: vedi Appendice
3, Figura 2. Risolvere l’enigma è l’unico
modo per aprire la porta C dell’Area 6 che
consente l’accesso diretto alla Luna di
Inistella. Nell’Area 5 si trova un prezioso
indizio per risolverlo.
5 Il Trono. Seguendo uno stretto cam-
minamento sabbioso, arrivate in un
ambiente irregolare, quasi tutto occu-
pato da un laghetto con una cascata che
probabilmente alimenta il fiume che
avete già incontrato. La cosa strana è
che al centro del laghetto sorge un trono
di pietra scolpito con scene di tritoni ed
altre creature acquatiche, sul quale è
seduto un vecchio scheletro.
Il trono, oltre ad essere una bizzarra
opera è anche una trappola! Aguzzando la
vista (Impegnativo) si nota che sul grembo
dello scheletro si trova una borsa di pelle.
Per prendere la borsa bisogna traversare il
lago fino al trono. Prenderla senza muo-
vere lo scheletro è Difficile, ma si può fare.
Se invece non si usa questa precauzione,
o in caso di fallimento, un meccanismo fa
scattare un tridente in bassorilievo a tra-
figgere il PG, per 1D20 danni se fallisce un
TS contro Morte! Lo scheletro appartiene a
uno sventurato che cercava di conqui-stare
la Luna: mentre vagava si è seduto sul
trono e ha trovato una rapida morte. Nella
borsa si trovano due Pozioni di Cura ferite
leggere, una Pozione di Cura ferite mode-
rate, ed anche un diario di viaggio. Una nota
riferita alla Luna di Inistella, riporta un
passaggio interessante… Vedi Appendice 3,
Figura 3.
6- La Sala delle Porte. Arrivate in una
piccola saletta con due inferriate, una
sul lato nord ed un’altra su quello ovest.
Le inferriate sembrano incredibilmente
solide, e solo la porta a est reca una ser-
ratura d’Argento.
L’inferriata nord può essere aperta solo
risolvendo l’enigma dell’Area 4; in questo
modo i pg giungono direttamente alla Sala
 della Luna. Quella est, invece, si apre con
la Chiave d’Argento dell’Area 2, ed im-
mette in un altro ambiente.
Seguite un breve corridoio che vi
conduce in una strana sala. Le pareti
brulicano di sigilli misteriosi che bril-
lano di una rossa energia che macchia di
sangue le tenebre. Su un piedistallo una
figura mostruosa: un gigante nerboruto
dalla pelle squamata e con un solo occhio
sulla fronte. Al collo il mostro porta una
catena con una grossa Chiave d’Oro.
La Chiave d’Oro è l’unico modo per
aprire la porta B e giungere alla Sala
della Luna. Il mostro non la cede fino alla
morte!
Quando i pg riescono finalmente a en-
trare, leggi o parafrasa quanto segue:
Siete giunti infine alla Sala della Luna:
un piccolo ambiente, interamente rica-
vato all’interno di un’enorme geode di
acquamarina. Su di un altare di pu-
rissimo cristallo azzurro, si trova gen-
tilmente adagiata la Luna Calante di
Inistella.
Non appena i pg prendono la Luna, ven-
gono magicamente trasportati fuori dal
santuario di Eigen.

Ciclope
Percezione +5; Resistenza +14; Scaltrezza +6
Allin: Neutrale; Mov.: 12; DV: 10;
Difesa: 21; Attacco: 2 Pugni (1d10/1d10); Speciale: Ma-ledi-
zione; Equip.: nessuno.
Maledizione: il Ciclope può scagliare una Sventura contro
uno dei PG.

Missione per un amico - 31

Episodio 6 -
La Luna in una
Mano
L a Quinta Luna si trova nella Valle dei
Giganti Addormentati, una landa deso-
lata a un paio di giorni di cammino dalla
capitale del regno. Con un tiro su cono-
scenza si possono avere queste informa-
zioni cumulative.
10+: sembra che siano i resti di giganti
pietrificati da un incantesimo.
15+: la zona è maledetta, l’aria è velenosa e
i raccolti scarsi.
In cammino
A un giorno di cammino dalla Valle,
secondo i bagliori della Luna che i pg
possono percepire, c’è una pianura ver-
deggiante che poi diventa una zona colli-
nare arida e brulla. Le fattorie forniranno
un misero raccolto e contadini emaciati
e sospettosi si chiudono in casa alla vista
dei pg. Solo un ragazzo, Rand, magrissimo
e dallo sguardo curioso, con lunghi ca-
pelli neri sporchi potrà essere convinto a
parlare, con un tiro su retorica a difficoltà
10 oppure con un’offerta di cibo (2 razioni).
Rand sconsiglia ai pg di esplorare la valle,
perché infestata dai mostri. Inoltre dice
che pochi giorni prima, strani viaggiatori
incappucciati erano passati in direzione
delle rovine.
In qualunque periodo del mese, il ba-
gliore sovrannaturale della Luna Spezzata
appare ai pg come previsto, inizialmente
32 - Missione per un amico
di Giancarlo Borracci
come un puntino luminoso, ma poi sva-
nendo e riapparendo in maniera casuale e
perfino illusoria.
Prima di arrivare alla Valle, il sentiero
diventa molto difficile con vari rovi a
intralciare i pg che devono fare un tiro
su resistenza a difficoltà 15 o subire 1d3
punti ferita per la stanchezza, cadute, etc.
A un certo punto si vedono dei corpi sul
sentiero. Un Cespuglio famelico na-
scosto (prova su percezione a difficoltà 15
per notarlo, vedi Antiche Leggende p. 64)
attaccherà chiunque si avvicini a esami-
nare i cadaveri. I corpi, due maschi e una
femmina, erano molto giovani. Il primo
ha indosso una spada, una borraccia, uno
zaino, una corda da 15 metri e una coperta.
L’armatura e lo scudo sono rovinati. La se-
conda ha una penna d’oca, tre pergamene
vuote dentro una custodia e uno specchio
d’acciaio. Il libro d’incantesimi contiene
charme, lama arcana e movimenti del
ragno. Il terzo ha due torce, chiodi da roc-
ciatore, e un rampino. L’arco è rotto ma la
spada è intatta così come una faretra con
6 frecce.
La Valle dei Giganti
Addormentati
Il terreno è brullo, rossastro ed è let-
teralmente ricoperto da colossali statue
umanoidi. Alcune sono sdraiate per terra
mentre altre in piedi. Chi alza le braccia
come a coprire il viso mentre altre sem-
brano urlare dal dolore con gli occhi
rivolti al cielo come se implorassero.
Le statue sono erose dal tempo (tiro su
percezione a difficoltà 10 per capire che
sono vecchie di millenni), chi ha perso un
braccio chi il viso, eccetera.
Una strana nebbia aleggia sulla valle
rendendo difficoltoso notare i particolari e
impossibile scorgere la mano. A causa dei
vapori mefitici della nebbia, i pg devono
fare un tiro resi-stenza a difficoltà 10 ogni
ora per non subire 1d3 punti ferita. Fra
le statue i pg trovano i resti di una strana
creatura serpentiforme di cui rimangono
solamente le ossa. La spina dorsale è tra-
fitta da quella che sembra una gigantesca
punta di lancia di cui rimane solamente la
parte metallica arrugginita. Con un tiro su
conoscenza a difficoltà 15 si capisce che la
polvere delle ossa se ingerite ha lo stesso
effetto di una dose di lacrima di drago
(vedi Antiche Leggende p.28). Un pg può
recuperare, grattando le ossa, l’equiva-
lente di una dose ogni ora.
Ogni turno tirate 1d6: con 1-2 cinque
Bulbi aracnide (vedi Antiche Leggende
p. 52) escono dalla nebbia per attaccare
i PG. Se ridotti a 3 o meno fuggono. Se i
pg combattono con almeno tre gruppi
di bulbi, dalla nebbia esce un Qlippoth
(vedi Antiche Leggende p. 54) che divora
prima i cadaveri dei bulbi (1d3 a round)
per poi muoversi contro i pg che potranno
nascondersi nella nebbia con un tiro a
difficoltà 10 su scaltrezza. Se il Qlippoth
non riesce a trovare i Pg, si muoverà verso
lo scheletro serpentiforme e rimarrà lì
vicino ac-carezzandolo.
Dopo un’ora di peregrinare, il bagliore
della Luna Spezzata si riattiva e i pg
scorgono la mano di pietra spuntare dal
terreno come se uscisse dalla terra per
afferrare qualcosa. Alla base si vede una
porta di legno marcia.
La mano
Le porte, salvo non sia specificato altri-
menti saranno di legno marcio e si fran-
tumeranno facilmente con una spallata.
Tutte le stanze sono buie, ma il magico ba-
gliore della Luna fa sì che agli occhi dei pg
tutto il complesso sotterraneo sia illumi-
nato come durante la luna piena (piccola
penalità in mancanza di torce o lanterne),
anche se la luce sfarfalla continuamente.
La mobilia è stata distrutta dalla nebbia o
dal passare del tempo.
1- L’ingresso. L’ingresso è spoglio, con vari
frammenti di pietra sparsi sul pavimento.
Ci sono due porte una a est e una a ovest.
Con un tiro su percezione a difficoltà 15, si
noterà che alcuni frammenti sono in realtà
i resti di un bassorilievo in cui si notano
delle figure colossali, che indossano strane
corazze, in marcia verso oriente.
Missione per un amico - 33
2- Stanza est. La stanza ha i resti di un
letto.
3- Stanza ovest. Nella stanza c’è una scala
di pietra che porta al primo piano. Nascosti
dietro le scale (si potranno notare con un
tiro su percezione a difficoltà 18) ci sono
tre Vargouille che seguono i pg attac-
candoli quando sono deboli (vedi Antiche
Leggende p. 52) .
4- Stanza vuota. La stanza è vuota tranne
le scale che portano giù e una porta aperta
a est.
5- Stanza della scala. La stanza è minu-
scola con due ingressi liberi, uno a est e
uno a ovest. Una scala a pioli di metallo
porta al secondo piano. La scala è corrosa.
Ogni volta che un pg la utilizza, tirate 1d20.
Con 1-6 la scala si spezza e il pg cade a terra
subendo 1d6 danni, salvo che non faccia
un tiro scaltrezza a difficoltà 18.
6- Stanza delle Ombre. La sala è grande
con numerose decorazioni alle pareti. Ci
sono 4 sedie di pietra che forma-no un
circolo e vicino tre Ombre che si com-
portano come fossero ancora vive (vedi
Antiche Leggende p. 62). Uno sembra
afferrare un libro invisibile da una biblio-
teca inesisten-te iniziandolo a leggerlo
mentre le altre due discutono in modo
animato. Ogni round in cui i pg sono nella
stanza tira 1d6. Con 1-4 le ombre ignorano
i PG. Con 5-6 invece li attaccano. Le ombre
contano 4 dadi vita per scacciare non
morti. Nascosto sotto una sedia, c’è un pu-
gnale +1.
7- Laboratorio. La sala ha un lungo tavolo
di pietra con i resti di numerosi alam-
bicchi e boccette varie. Si potranno recu-
perare due pozioni di cura ferite leggere,
un antidoto e una d’invisibilità. Alla parete
si trovano i resti di una libreria. In mezzo
ai resti con un tiro su percezione a diffi-
coltà 10 c’è una custodia con i seguenti in-
cantesimi: lanterna arcana, individuazione
dell’invisibile e invisibilità.
8- Camera da letto. La stanza contiene
i resti di un letto. C’è un baule aperto, com-
pletamente vuoto.
9- Stanza del pollice. La stanza circolare
ha inciso sul pavimento un circolo con
rune di color rosso, coperti da 4 cadaveri
carbonizzati. Con un tiro su conoscenza a
difficoltà 18, si potrà dedurre che il circolo
faceva parte di un rituale per raggiungere
34 - Missione per un amico
l’immortalità. Fra le ceneri dei tre cada-
veri, con un tiro su percezione a difficoltà
10 si potranno trovare un amuleto dell’a-
bilità minore (scaltrezza +1), una bac-
chetta dei fulmini con due cariche.
10- Stanza vuota. Oltre alla scala a pioli
che porta giù non c’è altro.
11- Stanza della Luna. È un lungo cor-
ridoio in pietra che si allarga nella parte
finale. Su una delle pareti si trova un
passaggio segreto che si può trovare con
un tiro su percezione a difficoltà 15. Nello
slargo del corridoio si trova un arazzo
perfettamente conservato che ritrae una
veduta notturna della valle con un gruppo
di giganti che combattono una strana cre-
atura serpentiforme. Sullo sfondo ci sono
le stelle e una grande Luna Spezzata, che è
il punto da cui arriva il bagliore intermit-
tente). Usando individuazione del magico
si può notare che l’arazzo è chia-ramente
magico, oltre al fatto che è l’unico oggetto
in ottime condizioni. Se l’arazzo è rimosso,
o si cerca di afferrare la Luna Spezzata,
uno Spettro (vedi Antiche Leggende p. 63)
appare e attacca i pg. Una volta sconfitto,
l’arazzo prende fuoco (o viceversa) e a
terra ri-mane solamente la Luna Spezzata,
ovvero due frammenti di una luna piena.
Non appena i pg prendono la Luna, ven-
gono magicamente trasportati fuori dalla
mano di pietra, che crolla su se stessa.
12 Stanza dello zombi. La stanza è ri-
colma di bauli di legno marcio contenenti
viveri ammuffiti e arnesi corrosi. Nascosto
fra i bauli, c’è uno Zombi (vedi Antiche
Leggende p. 63) che può essere notato da
chi sta controllando con un tiro su perce-
zione a difficoltà 15.
13- Stanza segreta. La stanza ha una scala
a pioli che conduce lungo il dito fino a
un osservatorio in cima. L’osservatorio è
una piccola stanza circolare con dentro
un telescopio che risulta magico a un
incantesimo d’individuazione. Il primo
che guarda dal telescopio deve fare un TS
contro incantesimi. Se fallisce, guadagna
10 PX. Il telescopio può essere venduto a
300 Mo.
Episodio 7 -
La Vendetta di
Kassanakis
G li eroi hanno finalmente recuperato le
Cinque Lune: è arrivato il momento di
ritornare a Heliantra e portarle al cospetto
di Gildar. Leggete o parafrasate quanto
segue ai giocatori:
Avete finalmente con voi tutte e cinque
le Lune e non vedete l’ora di raggiun-
gere Gildar. Con il potere dei cinque
artefatti potrete finalmente cancellare
la maledizione!
Cavalcate per un tempo che sembra
infinito, ma finalmente vedete i primi
raggi dell’alba che illuminano le mura di
Heliantra.
Raggiungete la dimora di Gildar e oltre
l’uscio scoprite che Mandora è già qui ad
attendervi: “Non c’è un minuto da per-
dere! Siete arrivati appena in tempo!”
Vi indica come disporre i cinque
amuleti: uno in ogni mano, uno sulla
fronte, uno sul petto e uno sulle caviglie
di Gildar, che giace prostrato e febbrici-
tante sul suo letto.
Appena l’ultimo amuleto è posizio-
nato, Mandora inizia a mormorare una
invocazione, o preghiera, e Gildar inizia
a tremare.
All’improvviso il suo corpo si solleva in
aria e un rombo riscuote la casa fin dalle
fondamenta. Con orrore, vi accorgete
che quel rombo è una risata demoniaca!
di Giuseppe Rotondo
Un’esplosione di luce vermiglia di-
strugge parte dell’abitazione e proietta
Gildar fuori, nella stessa piazza dove
molte settimane fa Erinell invocò l’aiuto
di tutti i cittadini di Heliantra.
Il suo corpo si riscuote in tremiti or-
ribili, e inizia a trasformarsi! Alla fine
della terribile metamorfosi, sulla piazza
si erge un essere alto cinque metri, rosso
come l’inferno, dalle lunghe corna nere,
che brandisce uno spadone verde come
la bile. E il corpo incosciente di Gildar è
incatenato sul suo petto, trattenuto dagli
quegli stessi amuleti che proprio voi
avete trovato e messo sul suo corpo!
Con un gesto della mano sinistra, il de-
mone crea un vortice nero, attraversato
da scariche viola, oltre il quale scorgete
quelle che non possono essere altro che
le Fosse Immonde. La sua voce bestiale
grida: “Orde delle tenebre, tornate a ser-
vire il vostro signore Kassanakis!” e dal
vortice nero emergono dozzine di guer-
rieri demoni.
Mentre la gente della piazza fugge in
preda al terrore, vedete i primi soldati e
cavalieri accorrere ad affrontare gli es-
seri dell’abisso, ma dietro di voi c’è una
minaccia più immediata: Mandora!
“Mi avete servito al meglio” dice calma
“ma adesso siete solo d’impiccio. Prepa-
ratevi ad es-sere spazzati via”.
Missione per un amico - 35
Mandora: Stregone di settimo livello
(vedi Antiche Leggende p. 73)
2 Demoni Minori (Vedi Antiche Leg-
gende, p. 57)

Il Capitano della Un aiuto inaspettato

Guardia
Sconfitta Mandora, gli eroi si accorgono
che i demoni al servizio di Kassanakis (e
gli even-tuali orchi o seguaci del demone
giunti in città per assistere all’evento)
stanno avendo la meglio sul comandante
delle guardie cittadine! Il capitano Joerreg
è circondato da 8 Demoni Minori (vedi
Antiche Leggende, pagina 57) e i suoi
uomini sono stati massacrati o se la sono
data a gambe. Se riescono a eliminare i De-
moni Minori entro 4 round, il capitano è
salvo e nella prossima scena potrà giocare
un ruolo fondamentale.
Se i pg hanno agito correttamente e hanno avuto un po’ di for-
tuna, nel corso delle loro avventure potrebbero aver ottenuto
l’alleanza del Lupo d’Argento della Vecchia Landa e di altri perso-
naggi della campagna. È il momento che questi appaiano e diano
una mano agli eroi! Persino Acfrid dell’Unicorno e i suoi cinghia-
loidi (colpo di scena!) potrebbero accorrere e dare una mano ai
difensori del regno... Dopotutto un Arcidemone che conquisti e
devasti il regno non è una buona notizia neppure per il cavaliere
dell’Unicorno.

La Resa dei Conti

Mentre i demoni seminano terrore e
distruzione e fuochi e strepiti sconvolgono
la città, Kassanakis si decide a distruggere
il gruppo.

Una volta distrutti i cinque amuleti, Gildar Kassanakis: Arcidemone

cade a terra privo di sensi, e il demone,
infuriato, ottiene:
••Movenze indipendenti e rapide (Attacco
Multiplo)
••Attacca con furia (+2 al tiro per colpire)
Ma a questo punto può essere distrutto!
Se gli eroi sono riusciti a salvare il capi-
tano Joerreg, possono contare sull’aiuto
di sei balestrieri, che nel caos generale
vengono inviati a supportarli:
6 Balestrieri (Vedi Umano Combattente,
Antiche Leggende p. 70)
Vedi Antiche Leggende, pagina 58
Ha la forma di un umanoide possente, con pelle rossa e corna
nere.
Si muove fulmineo (+4 all’Iniziativa)
Colpisce con potenza (+2 danni)
Speciale: Kassanakis è immune a qualunque danno, fino a che
i cinque amuleti (o i lacci che li legano) non vengono distrutti
con un attacco mirato (in corpo a corpo o a distanza), contro
Difesa 18.

Se qualcuno si preoccupa di accorrere

verso il povero Gildar, tutto quello che il
La festa che sancirà questo trionfo verrà
prode paladino riesce a dire è “Distrugge-
ricordata nei millenni a venire per tutti gli
telo, non pensate a me!”
annali del regno!

Ma di fatto, se gli eroi riescono a sconfig-

gere il demone, dal corpo di Gildar si sol-
leva una nube nera, che assieme ai resti di
Kassanakis viene risucchiata in un vortice
nero che dopo pochi istanti si richiude.
E assieme al demone scompare anche
l’oscura maledizione!

36 - Missione per un amico

Missione per un amico - 37
Appendice - 1
Il regno di
Heliantra
I l regno di Heliantra è delimitato a nord
dai Monti Koch e a sud dall’Oceano
Rosso. Dalle montagne a nord fino all’o-
ceano a sud i rilievi degradano lentamente
fino a spiagge di sabbia finissima levigata
dalle onde del mare. Tra i monti a nord,
che separano il regno dalla Vecchia Landa,
si estendono incantevoli paesaggi campe-
stri. E tra i campi sorgono fattorie isolate,
villaggi di contadini, templi e castelli, tutti
insediamenti nei quali la popolazione
può difendersi dietro il riparo offerto da
spesse mura di pietra. Oltre ai campi vi
sono anche brughiere selvagge e antiche
foreste proibite agli uomini i cui confini
considerati inviolabili sono stati segnati,
si dice dagli dei, con dolmen neri ricavati
dai fianchi dei Monti Koch. I confini est e
ovest sono delimitati da due grandi corsi
d’acqua, entrambi alimentati dai ghiacci
che tingono di bianco le punte delle nere
montagne: il Fiume Azzurro a est e il Va-
litar a ovest.
I Monti di Koch sono vasta regione
montuosa con rilievi neri di granito,
basalto e ossidiana. Qui vivono da tempi
antichissimi popolosi clan di nani, e il capo
di ognuno di essi è equiparato a un barone
del regno. I nani sono convinti di essere
il secondo popolo ad aver colnizzato la
regione. Prima di loro non c’erano altro
che tribù di felinidi, che vagavano cac-
ciando per le praterie a sud, in quello che
è oggi il cuore del reame. Nelle montagne
vi è anche qualche antico insediamento
38 - Missione per un amico
di Davide Alberici
dei draconidi. I draconidi giunsero qui
come mercenari al servizio delle caro-
vane naniche. Inizialmente essi vissero
in città rupestri ricavate da montagne, in
cui i nani non avevano lasciato altro che
miniere esaurite. Gli insediamenti più
recenti e popolosi di draconidi sorgono
tuttavia sulle colline appena ai piedi dei
monti di Koch.
Il regno di Heliantra è assai vasto ma
poco popolato e questo offre infiniti
nascondigli ad ogni sorta di fuorilegge e
mostro, nonostante gli sforzi di pacifica-
zione portati avanti nei decenni passati
dai sovrani e dai loro paladini. Persino
durante le campagne di Gildar, “il Leone di
Heliantra”, interi villaggi di orchi, cinghia-
loidi e goblin continuarono a prosperare,
saccheggiando i campi e assalendo le
carovane dei mercanti.
La Città di Heliantra
La capitale sorge lungo uno dei fiumi più
ampi della regione, grossomodo al centro
del regno. La città è circondata di mura
concentriche: ogni volta che la popola-
zione si espandeva venivano mantenute
e restaurate le mura antiche oltre che co-
struito un nuovo circuito. La rocca sorge
vicino al porto fluviale, dall’ampia ban-
china di granito nero e dai lunghi moli e
pontili di basalto. Le mura più esterne rac-
chiudono i serragli e fondaci dei mercanti,
nonché i caseggiati di nuova costruzione.
Le mura più interne racchiudono edifici
resi venerabili dalla loro antichità: torri e
manieri coi piani scanditi da modanature
e venerabili templi ornati da bei colon-
nati. Heliantra non è né la più ricca né
la più orgogliosa città commerciale del
mondo ma ha un suo fascino che le con-
feriscono l’onestà e la cortesia dei suoi
abitanti, e che si manifesta nelle strade
pulite e nel decoro con cui vengono
tenuti edifici, giardini e mercati. Non ci
sono templi dalla bellezza preziosa o stra-
vagante ma c’è gente gentile e ospitale,
buon cibo e locande con stanze comode e
pulite come specchi. L’unico lusso che la
cittadinanza della capitale si è concessa
è stato quello di cingere con un enorme
portico il cimitero cittadino, nella terza
cerchia di mura, e sotto quel portico vi
sono i ritratti scolpiti dai nani di Koch nel
basalto nero delle persone che si distin-
sero nel servi-zio alla città.
Le Cinque Lune di
Inistella
Si tratta di cinque amuleti di uno strano
tipo di cristallo, metallo argenteo o pietra
preziosa, di difficile definizione. Quattro di
essi rappresentano le fasi principali della
Luna, mentre il quinto rappresenta una
luna piena ma spezzata a metà.
Lo scorrere del tempo non offusca il
loro magico splendore. Inistella forgiò le
Cinque Lune all’apice della sua carriera
e quest’opera a suo dire rappresentava la
speranza: la luce che continua a splendere
nelle tenebre, il chiarore della luna che
periodicamente si estingue ma poi ritorna
a splendere, sempre. Le Cinque Lune
sono artefatti estremamente dif-ficili da
comprendere per un qualunque esperto
di magia, ancor più difficili da usare e in
un certo senso sono perfino capricciose,
perché talvolta realizzano i desideri di
persone prive di poteri magici o di istru-
zione nelle scienze arcane. L’ultima volta
che le Lune furono viste tutte insieme
fu il giorno in cui eserciti di umani, nani,
draconici e felinidi scacciarono l’Orda di
Orchi capeggiata da Zondrak Strappavite.
In quel frangente le Lune evocarono un
potere astrale che debellò gli avversari,
per poi ricadere sul mondo in cinque parti
distinte.
Prima di svanire, Inistella chiese ai
prodi del regno di non cercare di unirle di
nuovo, se non per la più giusta delle cause.
Kassanakis
Kassanakis era un Arcidemone al ser-
vizio di un antico divinità della guerra e
dei massacri, che regnava, e forse regna
ancora, nelle Fosse Immonde. Kassanakis
però, quale che fosse il motivo, non era
tanto interessato a massacrare i mortali,
quanto piuttosto a conquistare fisica-
mente i regni terreni. Per molto tempo
il suo padrone non si accorse che dopo
aver distrutto imperi e nazioni, sterminato
interi popoli e raso al suolo le loro città,
Kassanakis e i suoi complici radunavano i
superstiti, li piegavano a un nuovo ordine
e ricostruivano nuove città in cui adorare
proprio l’Arcidemone. Kassanakis era
un servitore utile, perciò il suo signore
gli ordinò semplicemente di distruggere
con le proprie mani quanto aveva creato.
Kassanakis rispose con un attacco a sor-
presa. La lotta fu rapida e cruenta e per
qualche istante il dio della guerra temette
per la sua esistenza, ma alla fine riuscì a
scagliare Kassanakis sul Piano Materiale.
L’Arcidemone si trovò privato della sua
immortalità demoniaca: se fosse stato
distrutto, senza il soccorso di qualche mor-
tale sarebbe rimasto a barcollare sul ciglio
dell’oblio molto a lungo, forse anche fino
alla consunzione dei secoli. Per prevenire
questo pericolo molto prima di palesarsi
scelse otto potenti incantatori umani, li
corruppe, e poi insegnò ad ognuno di essi
un modo diverso per richiamarlo, in caso
venisse distrutto.
Terminati questi preparativi, Kassanakis
stimò che il regno di Heliantra fosse il
migliore di cui impadronirsi prima di
lanciarsi alla conquista del mondo: le
miniere di ferro a nord, le vaste estensioni
di terre coltivate e un porto sull’oceano
erano tutto quel che gli serviva. Oltretutto
il regno era infestato di orchi e poco popo-
lato. Secondo i suoi piani, avrebbe trasfor-
mato gli orchi in soldati, i Monti di Koch
in una enorme fabbrica d’armi, il resto del
re-gno in un granaio coltivato da schiavi.
Chiunque si fosse opposto avrebbe lavo-
rato fino a morire o sarebbe stato punito
in modo esemplare. Queste, in breve, le
sue intenzioni.
Ma non aveva fatto il conto con il Leone.
Dopo millenni trascorsi a distruggere qua-
lunque avversario in combattimento non
aveva neanche contemplato la possibilità
che il Seraph potesse sconfiggerlo, e la
sua abitudine, più che la sua tracotanza gli
costarono la sconfitta.
Missione per un amico - 39
Mandora infatti, non è stata scagliata propriamente
dall’Arcidemone, ma fa parte del piano di
Nota nei dintorni della capitale come un’a- Chraghor, che comprende anche la distor-
bile divinatrice e una strega caritatevole, sione del potere delle Cinque Lune, per
la vecchia “Mandora” non è altro che un far superare a Kassanakis l’ora più buia e
parassita. Il suo vero nome è Chraghor, il mutare il suo destino già segnato. Dopo la
Ladro di Corpi. Nel corso della sua esi- sconfitta del proprio padrone, Mandora
stenza millenaria ha imparato molti incan- ha magistralmente interpretato la parte
tesimi per nascondere la sua vera natura, di “agnello travestito da lupo” e ha inviato
egoista fino alla nefandezza. Chraghor gli eroi in una missione volta al ritorno del
è sopravvissuto così a lungo saltando da suo signore, piuttosto che alla salvezza di
un corpo all’altro come una pulce: prima colui che lo ha aveva sconfitto.
scambia il suo corpo con quello di un’altra
persona e poi distrugge il corpo che
precedentemente occupava, dopo avervi
confinato l’anima del vecchio proprietario
del proprio nuovo corpo. Chraghor è in
circolazione dagli anni della fondazione
del regno, era presente quando Inistella
ha compiuto il rituale delle Cinque Lune
ed è l’ultimo dei mostri a cui Kassanakis
ha svelato uno degli otto rituali per ri-
chiamarlo all’esistenza. La maledizione,

40 - Missione per un amico

Appendice - 2

Incontri in
Heliantra
A d ogni tappa della campagna, mettete in scena uno o più incontri, scegliendoli tra i
seguenti o lanciando 1d20.

Cavalieri Rossi. Un gruppo di cavalieri si dirige al galoppo verso i

pg. Montano stalloni dal manto fulvo e indossano corazze smaltate
color porpora intarsiate di rune caotiche dorate. Le loro armi sono
di legno rosso e bronzo dorato. Si tratta di cultisti maligni asser-
1-2
viti a Kassanakis, che portano le sue insegne araldiche in segno
di sottomissione all’Arciduca delle Fosse Infernali. Durante i loro
rituali estatici hanno avuto visioni che li hanno condotti fino ai pg
per ucci-derli e impadronirsi loro stessi delle Lune.
Assassini Felinidi. Si tratta di Felinidi ingaggiati da un uomo
misterioso per uccidere i pg e trafugare le Lune. Se anche l’in-
3 contro dovesse avvenire di giorno seguiranno i pg sulla distanza e
aspetteranno la notte per attaccare, per avvantaggiarsi del buio per
portare a termine il loro compito omicida.
Carovana. Si tratta di una carovana di mercanti nanici prove-
nienti dai Monti Koch. Viaggiano su robusti carri trainati da muli
4 e asini e sono accompagnati da mercenari draconici. Non tra-
sportano altro che lingotti di ferro, le provviste e il necessario per
accamparsi, ma tra loro ci sono alcuni guaritori.
Villaggio saccheggiato. I campi attorno al villaggio sono stati
metodicamente saccheggiati. Gli edifici in legno più piccoli smon-
tati, gli altri dati alle fiamme sono grandi rettangoli di terra su
5-6
cui spuntano code di cavallo. Il maniero del nobile è ridotto a una
montagna di pietre in parte ancora fumiganti in parte lavate dalle
intemperie.

Missione per un amico - 41

 Orchi asserviti a Kassanakis. Questa banda d’orchi desta stu-
pore perché marcia in una colonna ben ordinata. Indossano tutti
come divisa una cotta purpurea con la runa dorata di Kassanakis
ricamata sul petto, i loro equipaggiamenti sono di qualità supe-
riore e sono in ottimo stato di manutenzione. In testa alla colonna
7-8
marcia un orco in corazza a piastre che monta uno stallone da
guerra. In fondo alla colonna ci sono armigeri orchi armati di
fruste e bastoni che serrano i ranghi di goblin vestiti con casacche
rosse. Qualcuno sta riorganizzando le armate dell'Arcidemone,
come se si attendesse il suo ritorno!
Il Benefattore. Per strada i pg incontrano un vecchio vestito con
abiti da viaggio, la pelle abbronzata, gli occhi scuri e una gran
barba bianca. Se i pg lo meritano, l’anziano li curerà e rimuoverà
9
eventuali maledizioni da loro: il suo nome è Tartys ed è un potente
chierico. È stato guidato fino ai pg da delle visioni inviate dal suo
nume tutelare.
Golem di Ferro. Ha l’aspetto di un uomo in corazza a piastre
completa armato di scudo e spada. Sullo scudo è impressa la Runa
di Kassanakis. Questa macchina da guerra è stata lanciata all’inse-
guimento dei pg da uno dei seguaci di Kassanakis, che è
all’oscuro del piano di Mandora per la resurrezione. Questo
10 Golem è una macchina da guerra potente ma ottusa: è solo in
grado di seguire i pg e attaccarli, ma può essere seminato o fatto
affondare portandolo nelle sabbie mobili delle brughiere o facen-
dolo cadere dalle montagne. Anche teletrasportarlo molto lontano
è un ottimo modo per sviarlo: non essendo intelligente vagherà a
casaccio cercando i pg coi suoi sensi.
Ozadira. Ozadira è una maga fedele a Kassanakis che ha in
qualche modo avvertito il suo ritorno, ma non conosce il piano di
Mandora. E così si è messa alla ricerca dei pg per ucciderli, por-
tando con sé una banda di draconici che negli anni ha trasformato
in schiavi ossequiosi. Ozadira manderà avanti i suoi schiavi per
spingere i pg in un punto in cui bombarderà il gruppo di eroi coi
11 suoi incantesimi.
Ozadira indossa una veste purpurea con cappuccio e, come
segno di devozione a Kassanakis, indossa delle polsiere attorno a
cui s’attorcigliano piccole catene di ferro. Apparentemente è una
giovane donna longilinea e ben tornita, agile e flessuosa come un
serpente, con la carnagione chiara ma abbronzata, lunghi capelli
lisci e corvini e grandi occhi verdi dalla luminosità ipnotica.
Trappola? Camminando per strada un pg si ferisce a un piede
subendo una leggera ferita. Una sottile punta d’acciaio quasi invi-
sibile sbuca dal terreno. Se il pg scava, troverà una spada d’acciaio
12 completamente intonsa nonostante la sporcizia. L’arma è una
spada magica. Oltre alla spada ci sono frammenti d’ossa (umane),
resti di ampolle che dovevano contenere pozioni, 50 monete d’oro
e alcune gemme.

42 - Missione per un amico

 Spiriti Maligni. La resurrezione di Kassanakis è prossima e uno
dei segni della sua imminente liberazione è il manifestarsi di
spiriti maligni. Si tratta di guerrieri che portano scudi con la runa
di Kassanakis ben riconoscibile. Se gli spiriti maligni fossero sul
punto di uccidere i pg, Kassanakis ordinerebbe loro di ritirarsi
13-14 all'ultimo momento con un guizzo della sua volontà. Kassanakis sa
che se i pg non riportassero le Lune il suo piano andrebbe a rotoli.
La fuga degli spiriti maligni potrebbe far suonare un campanello
di allarme nei pg. Kassanakis non ha un controllo perfetto sugli
spiriti se lo avesse gli potrebbe ordinare di tenersi alla larga dai pg
direttamente.
Cometa. Durante la notte i pg vedranno una cometa, simbolo di
sventura, attraversare lentamente il cielo, apparirà una notte, sarà
15
molto visibile la seconda notte e poi comincerà a svanire sparendo
dall’orizzonte il terzo giorno.
Il Ciarlatano. Si tratta di un grosso carrozzone di legno trainato
da quattro robusti cavalli da tiro. Il carrozzone è in legno laccato di
rosso con decorazioni e rifinitura color giallo paglia che hanno un
che di “dorato”. Dipinte sulle fiancate ci sono due quadrati bianchi
su cui è scritto in maiuscole blu “Da Esdras Elisir, Panacee e ogni
altra meraviglia dell’Alchimia”. Esdras è un ciarlatano. Se vende
una sola pozione funzionerà, ma se deve vendere più ampolle
dello stesso tipo di pozione ben due su tre non funzioneranno, si
tratterà di acqua colorata e aromatizzata in cui ha infuso un’aura
magica fasulla. Esdras è malvagio ma nel senso che è schifosa-
16 mente egoista, tuttavia, non è schierato con Kassanakis, anzi crede
che sia stato debellato. Esdras se venisse a sapere che i pg davvero
stano cercando di combattere Kassanakis, prima regalerebbe
loro alcune pozioni, poi si dirigerebbe verso i confini del regno di
Heliantra. Mandare avanti i pg a rallentare Kassanakis mentre
cerca un posto dove scappare è un ottimo tattica per conservare
sia la borsa sia la vita. Esdras è un uomo alto, magro, con un viso ca-
vallino. La pelle chiara e lentigginosa, grandi occhi giallognoli, da
gatto, capelli rossi e ricci. Che farfuglia e ridacchia tra sé come un
demente. Le mani sono chiazzate e rovinate dal continuo mescere
pozioni.
Colonna di Profughi. Due dozzine circa di contadini che traspor-
tano su una lettiga un sacerdote in stato comatoso, a causa di una
17-18 lama avvelenata. Stanno scappando dopo la distruzione del proprio
villaggio ad opera di armate di orchi con il simbolo di Kassanakis,
cercando di dirigersi al rifugio, maniero o tempio più vicino.
Miraggio. I pg avranno la visione di un esercito di cavalieri in
corazza a piastre, cotte e gualdrappe di velluto purpureo decorate
con gli empi simboli di Kassanakis, dietro di loro orchi che con fla-
gelli e fruste spingono una processione di uomini e donne di tutte
19-20
le età incatenati dietro l’esercito. Si tratta di un miraggio. Più i pg si
avvicineranno più le immagini si faranno vaghe e indistinte fino a
sparire in una nebbia mefitica. Questo prodigio è uno dei segni del
ritorno di Kassanakis.

Missione per un amico - 43

Appendice - 3

Schemi e Figure
Figura 1: Schema delle Sfere di Gh'tur

Figura 2: Il Mosaico delle Casate

Soluzione: Per riattivarlo è necessario collocare nella scacchiera i tasselli mancanti, di

modo che nessuna fila e nessuna colonna contenga più di un simbolo dello stesso tipo, in
maniera analoga al rompicapo numerico conosciuto come “sudoku”. Come si può vedere
dalla figura precedente, 10 pezzi sono già al loro posto, il che significa che sparsi in terra
ce ne sono 26 ancora da sistemare, e precisamente:

44 - Missione per un amico

Stampa e ritaglia i simboli e la scacchiera, passa il tutto ai Giocatori.
Questa è una delle soluzioni possibili:

Figura 3: La nota dello scheletro

Stampa questa nota e consegnala ai giocatori.

Missione per un amico - 45

46 - Missione per un amico
Al termine delle sue gesta leggen-
darie, Gildar “il Leone” è stato
colpito da una tremenda male-
dizione, che lo sta consumando
lentamente. Poiché l'indomito
paladino di Heliantra è amato da
tutta la popolazione, un folto ma-
nipolo di coraggiosi, anche se alle
prime armi, ha deciso di aiutare il
salvatore del regno.
Dopo tutto quello che ha fatto per
loro, nessuno si tira indietro: è il
momento di partire per una cerca
che li condurrà ai quattro angoli
della regione, in una corsa contro
il tempo per aiutare l'eroe.
Missione per un amico è una cam-
pagna per il gioco di ruolo Antiche
Leggende di Carlo "Glunky" Bar-
letta (o altri sistemi compatibili) e
può essere collocata in qualsiasi
reame della vostra ambientazione
di gioco, specialmente se occupato
da razze diverse, mostri eterogenei
e terreni differenti.
Divertitevi dunque: Antiche Leg-
gende vi aspettano!

Questo fascicolo costituisce uno speciale a tiratura limitata e numerata a mano in sole 50 copie (cinquanta) che
non può essere messo in commercio.

48 - Missione per un amico