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Riflessione
Rifrazione
Diffusione
Diffrazione
Interferenza
Quando il raggio passa da un mezzo meno denso ad uno più denso (p.es
dall'aria all'acqua, oppure al vetro) l'angolo di rifrazione r è minore
dell'angolo di incidenza i, invece quando passa da un mezzo più denso ad
uno meno denso, il raggio si allontana dalla normale:
RIFRAZIONE
Si definisce indice di rifrazione assoluto il rapporto tra la velocità
della luce nel vuoto e quella nel mezzo considerato:
n= c
v
Diffusione di Rayleigh
Diffusione di Mie
Diffusione (o effetto) di Tyndall
DIFFUSIONE DI RAYLEIGH
Se le particelle hanno dimensioni molto più piccole (< 1/10) della λ
della luce incidente la diffusione è isotropa ( avviene con uguale
intensità in tutte le direzioni).
L'intensità della luce diffusa è proporzionale alla quarta potenza della
frequenza della radiazione le frequenze maggiori sono diffuse
con maggiore efficienza, è questo il motivo per cui il cielo appare
azzurro:
DIFFUSIONE DI MIE
Se le particelle hanno dimensioni > 1/10 della λ della luce incidente la
diffusione dipende di meno dalla lunghezza d'onda.
Le goccioline d'acqua diffondono tutte le lunghezze d'onda della luce
visibile con intensità circa uguale e le nuvole e la nebbia quindi
appaiono bianche o grigie.
DIFFUSIONE DI TYNDALL
Per particelle ancora più grandi, come quelle dei sistemi colloidali,
delle sospensioni e delle dispersioni fini, l'intensità della luce diffusa
dipende dalla frequenza della luce incidente come nella
diffusione di Rayleigh la componente blu è diffusa meglio:
farina sospesa in acqua
DIFFUSIONE
I fenomeni di diffusione sono alla base di due tecniche analitiche,
utilizzate perlopiù nella determinazione di solidi e oli dispersi nelle acque
e nell'aria, ma anche in biologia per lo studio di colture batteriche o per
la determinazione della massa molare di macromolecole: