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Obiettivo dell’esperimento: verificare che il raggio quando incide

perpendicolarmente sullo specchio viene riflesso su se stesso e cosa


accade quando la luce attraversa un mezzo trasparente.
(La parte più rilevante dell’esperienza di laboratorio è stato riprodurre
l’esperimento di Young).

Materiale utilizzato:
 Banco ottico;
 Lampada ottica;
 Tavola da esperimenti;
 Diaframma a misura singola;
 Specchio;
 Supporto del diaframma;
 Lente da 200 mm.

Montaggio dell’apparecchiatura: il materiale era già stato preparato


dal tecnico di laboratorio come mostrato in figura (in alto a sinistra).
Invece, in un momento successivo, nostro compito è stato togliere lo
specchio con delicatezza e sostituirlo con un plexiglass.

Procedimento: la prima operazione è far coincidere il raggio


luminoso sullo specchio in maniera perpendicolare. L’angolo di
incidenza sarà pari a 0; quindi, il raggio viene riflesso su se stesso. In
seguito, verifichiamo cosa accade se varia l’angolo di incidenza.
RELAZIONE DI
LABORATORIO Infine, constatiamo cosa accade quando la luce attraversa un mezzo
trasparente: un raggio di luce che incide su una superficie trasparente
3 Maggio 2023 in parte viene riflesso con lo stesso angolo di incidenza, in parte viene
rifratto.
IV B LSSA
Vita Cecca, Teresa Pia Colacicco Dati sperimentali
Abbiamo potuto calcolare l’indice di rifrazione del plexiglass, pari a
1,5: risultato ottenuto grazie alla legge di Snell.

ANGOLO DI INCIDENZA ANGOLO DI RIFRAZIONE

10° 10˚

20° 13˚

30° 17˚

40* 20˚

50° 30˚

Discussione dei dati ottenuti:


Quando il raggio incide perpendicolarmente sulla superficie
trasparente, per la seconda legge della riflessione, l'angolo di
incidenza i e l'angolo di riflessione r sono uguali tra loro.
Nel caso in cui la luce attraversi invece una superficie trasparente, il
raggio rifratto è deviato rispetto al raggio di incidenza.

Conclusioni:
Se abbiamo una superficie riflettente, si ha la perpendicolare o la
normale al punto di incidenza; si viene a formare un angolo θi
(“angolo di incidenza”). La superficie riflettente riflette il raggio di
luce, quindi, dalla stessa parte in cui il raggio di luce è stato emesso,
formando un angolo θr (angolo di riflessione): è cioè congruente a θi.
Si vede sperimentalmente che quando un raggio di luce incide su una
superficie riflettente, l’angolo di riflessione ed incidenza sono
congruenti e quindi vengono formulate le due leggi della riflessione:

1. Il raggio incidente, la perpendicolare alla superficie nel punto


di incidenza e il raggio riflesso giacciono tutti nello stesso
piano.
2. L’angolo di incidenza è uguale a quello di riflessione.

Cosa succede quando un raggio di luce incide su


una superficie trasparente?

Quando un raggio di luce incide su una superficie trasparente, si


considerano sempre la perpendicolare e l’angolo di incidenza;
osserviamo che parte dell’energia luminosa viene riflessa, cioè in
parte il raggio viene riflesso sempre con angoli di riflessione
congruenti, e in parte viene rifratto. Però, succede anche che quando
viene rifratto, viene deviato, cioè l’angolo di rifrazione è congruente a
quello di riflessione ma segue una particolare legge,

Snell:
la legge di
n1 : sen θi = n2 : sen θr
L’indice di rifrazione (n) è un numero puro maggiore di 1, specifico
per ogni materiale.

Scopo dell’esperimento: Osservare i fenomeni di diffrazione e


interferenza della luce e calcolare la lunghezza d’onda.

Cenni teorici: Durante questi fenomeni otterremo delle bande


luminose e delle bande scure che corrispondono rispettivamente
all’interferenza costruttiva e all’interferenza distruttiva. La condizione
di interferenza costruttiva si ha ogni qual volta la differenza di
cammino tra le due sorgenti e un punto P è uguale ad un multiplo pari
della lunghezza d’onda:
d2 – d1= nλ
ESPERIMENTO DI la condizione di interferenza distruttiva invece si ha ogni qual volta la
YOUNG differenza di cammino tra le due sorgenti e un punto P è uguale ad un
multiplo dispari della lunghezza d’onda:
1
d2 – d1= (n+ )λ
2
Però, come facciamo a calcolare la
differenza di cammino tra le due onde?
AH=∆ l= distanza tra le due fenditure
∆ l=BA sinθ= d sinθ

Quindi:
 Si ha interferenza distruttiva
nel punto P se:
∆ l= d sinθ
1
∆ l= (m+ )λ
2
1
(m+ )
Ovvero sinθ= 2
d
 Si ha interferenza costruttiva nel punto P se:
∆ l= d sinθ
∆ l=mλ

Ovvero sinθ=
d

Materiale utilizzato:

- Laser (rosso e verde)


- Pannello con apposite fenditure
- Metro (sensibilità=0.01m)
- Calibro (sensibilità=0.05mm)
Montaggio dell’apparecchiatura e procedimento:
Disponiamo su un tavolo la nostra sorgente luminosa, ovvero il
puntatore laser. Proprio all’uscita del nostro fascio luminoso
disponiamo un apposito ostacolo, cioè un sottile pannello con due
piccolissime fessure ad una certa distanza l’una dall’altra.
Nel frattempo utilizziamo il metro per determinare la distanza tra la
sorgente luminosa ed il muro su cui verrà proiettato il fascio luminoso.
Nel momento in cui il laser attraverserà le due fenditure ed inciderà
sullo schermo potremo osservare il risultato: potremo notare bande
luminose alternate a bande scure. A questo punto, con gli opportuni
calcoli, potremo andare a determinare la lunghezza d’onda
corrispondente al raggio luminoso utilizzato mediante la relazione
espressa dalla legge di Young.

Dati sperimentali: misure.xlsx

Conclusioni:

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