Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Le onde e il suono
2. Le onde periodiche
pag. 8
Sei seduto all’estremità di un pontile sul mare e osservi le creste d’onda che oltrepassano il pilone sotto di
te.
Se in 30 s ne conti 6, qual è la frequenza delle onde?
Risposta
numero di creste 6
frequenza 0, 2 Hz
LI
intervallo di tempo 30 s
pag. 10
La luce è talmente veloce che la sua propagazione attraverso distanze non astronomiche è quasi
istantanea.
EL
Se vediamo un fulmine e dopo 3 s sentiamo il tuono, quanto dista da noi, all’incirca, il temporale?
CH
E se il ritardo del tuono dal fulmine è doppio o triplo?
Risposta
Posto v 340 m/s e t 3 s , la distanza del temporale è s v t 340 m/s 3 s 1200 m 1 km
Se t è doppio o triplo, s è doppia (2 km) o tripla (3 km).
NI
pag. 11
In uno stesso mezzo materiale, sono maggiori le lunghezze d’onda degli infrasuoni o quelle degli
ultrasuoni?
Risposta
Fissato il mezzo, e quindi la velocità di propagazione, la lunghezza d’onda è inversamente proporzionale
alla frequenza. Perciò gli infrasuoni, che hanno frequenze minori, hanno lunghezze d’onda maggiori.
pag. 14
L’intensità sonora vale I1 a distanza r1 da una sorgente puntiforme e vale I 2 a distanza r2 .
Dimostra l’equazione
I 2 r12
I1 r22
Risposta
Ps costante
L’equazione è una conseguenza immediata della legge di proporzionalità inversa, I
4r 2
r2
che lega l’intensità del suono e il quadrato della distanza dalla sorgente.
pag. 14
Quando l’intensità dell’onda sonora vale I1 il corrispondente livello di intensità sonora vale Ls ,1.
Quanto vale il livello dell’intensità sonora Ls ,2 quando l’intensità sonora dell’onda vale I 2 100 I1 ?
Risposta
I2 100 I1 I I
Ls ,2 10 log10 10 log10 10 log10 1 100 10 log10 1 log10 100 dB
I0 I0 I0 I0
I1
10 log10 10 log10 100 dB I1 20 dB
I0
LI
5. Le onde armoniche EL
pag. 22
La funzione y a cos t ha un massimo uguale ad a in t = 0 s. Nella funzione y a cos t 3 il
punto di massimo più vicino all’origine dei tempi si trova nel semiasse negativo o in quello positivo?
CH
Se la fase iniziale è 0 2 , quanto vale lo spostamento iniziale y0 e qual è la funzione che dà lo
spostamento y a ogni istante t?
Risposta
NI
Nel semiasse negativo; infatti, con l’aggiunta di una fase iniziale positiva l’argomento del coseno vale
0 quando il valore di t è negativo.
Lo spostamento iniziale è y0 a cos 2 0 m e l’oscillazione armonica è descritta dalla funzione
ZA
y a cos t a sin t .
2
pag. 23
Dimostra che dalla formula [22], fissando x, si ottiene come caso particolare la [18] e, fissando t, si
ottiene la [20].
Risposta
2 2
Fissiamo x x0 nella [22], otteniamo y a cos x0 t 0 .
T
2
La somma 0 x0 0 è una costante arbitraria che possiamo chiamare 0 . Così la [22] si riduce
2 2
alla [18]: y a cos t 0 a cos t 0 .
T T
2 2
Analogamente, per t t0 , la [22] diventa y a cos x t 0 0 .
T
2 2
Chiamando 0 la costante arbitraria, si ha 0 t0 0 e otteniamo la [20]: y a cos x 0
T
pag. 24
La funzione d’onda [21] descrive un’onda armonica che si propaga con velocità v nella direzione e nel
verso dell’asse x.
Come cambia la [21] se l’onda si propaga, con una velocità di uguale valore assoluto v, in verso
opposto rispetto all’asse x?
Risposta
L’onda che va all’indietro è descritta dalla seguente funzione:
2
y a cos x vt 0
LI
che si ottiene traslando la [21] lungo l’asse x della quantità vt verso sinistra, cioè facendo la sostituzione
x x vt . EL
6. Sovrapposizione di onde lungo una retta
pag. 29
CH
Stai usando il diapason per accordare la chitarra e ti accorgi che, tirando un po’ la corda, l’intervallo di
tempo tra due battimenti consecutivi raddoppia.
Devi allentare la corda o continuare a tirarla?
NI
Risposta
Poiché il periodo dei battimenti raddoppia, la loro frequenza fb si dimezza: per azzerare fb , cioè rendere
uguali la frequenza del diapason e quella della corda, bisogna continuare a tirare la corda.
ZA
7. Le onde stazionarie
pag. 32
Se la tensione di una corda con estremità fisse raddoppia, come varia la frequenza fondamentale della
corda?
Risposta
La frequenza fondamentale f1 è direttamente proporzionale alla velocità di propagazione v delle onde
lungo la corda e v è direttamente proporzionale alla radice quadrata della tensione FT della corda. Perciò,
se FT raddoppia, f1 aumenta del fattore 2.
9. La diffrazione
pag. 36
La sequenza di onde che costituisce uno tsunami può avere una lunghezza d’onda di oltre cento kilometri.
Perché uno tsunami può abbattersi su un’isola da tutti i lati?
Risposta
Se le dimensioni dell’isola sono dell’ordine dei 100 km, come la lunghezza d’onda dello tsunami, allora
lo tsunami si diffrange: i suoi fronti d’onda si incurvano e giungono sulla costa da tutte le direzioni.
TEST
I moti ondulatori
1 C
2 D
LI
3 BeC
4 C EL
5 D
6 D
7 A
CH
8 D
9 B
10 A
11 D
NI
L’effetto Doppler
ZA
12 CeD
13 A
L’interferenza e la diffrazione
18 A, B e C
19 C
20 C
PROBLEMI
1. I moti ondulatori
1 Un’onda è una perturbazione che si propaga trasportando energia. Un impulso sonoro, per esempio
dovuto a uno sparo, produce un’onda sonora che si propaga nell’aria e se raggiunge, per esempio, il
ghiaccio o la neve può provocare il distacco di lastroni di ghiaccio e produrre una valanga.
2 L’onda è longitudinale.
LI
2. Le onde periodiche
4 Le due onde hanno la stessa lunghezza d’onda, ma la velocità di propagazione di un’onda
EL
elettromagnetica nell’aria è molto più elevata di quella del suono; dunque, poiché v f , la
frequenza delle onde elettromagnetiche è più elevata di quella delle onde sonore.
CH
5 No, perché l’orecchio umano riesce a percepire in modo distinto due suoni solo se arrivano
intervallati da almeno un decimo di secondo. Affinché ciò avvenga, la distanza minima con la
parete, o l’ostacolo in generale, deve essere di almeno una ventina di metri.
1 1
NI
6 f 0,17 Hz
T 6, 0 s
90 m
vT v 15 m/s
ZA
T 6, 0 s
100 m
7 7,14 m
14
8 Traduzione
Un diapason emette un suono alla frequenza di 446 Hz in una sala in cui la velocità del suono è pari
a 343 m/s.
Calcola il periodo e la lunghezza d’onda del suono emesso in aria.
Risoluzione
1 1
T 2, 24 103 s
f 446 Hz
v 343 m/s
0, 769 m
f 446 Hz
6, 6 m
9 v 3,3 m/s
T 2, 0 s
s 2 L 2 840 m
10 v 343 m/s
t t 4,90 s
v 343 m/s
f 429 Hz
0,800 m
LI
0,800 m
T 2,33 103 s
v 343 m/s EL
2d vt 1
11 t d 340 m/s 2, 0 s 3, 4 102 m
v 2 2
CH
v 340 m/s
12 a 1,9 104 m
f 1,8 MHz
v 1,5 103 m/s
NI
c 8,3 104 m
f 1,8 MHz
ZA
s s 150 m
13 v t 0, 441s
t v 340 m/s
s s 34 m
15 t 0,10 s
v f 0, 623 m 546 Hz
LI
La velocità di tale onda è
v2 f 2 3 f1 3 f1 3v1 3 10 m/s 30 m/s
EL
20 La velocità di propagazione delle onde dipende solo dalle caratteristiche fisiche e geometriche
della molla.
CH
Dalla formula v f , otteniamo:
3,5 m/s
2,5 m/s
NI
2,5 m/s
2,1 m/s
2,2 m/s
ZA
23 La distanza della località dall’ipocentro, chiamata d, è percorsa dalle onde P in 4,0 s in meno
rispetto alle onde S. Quindi:
d d
t 4, 0 s 5, 0 km/s 3, 0 km/s d 60 km d 30 km
3, 0 km/s 5, 0 km/s
LI
vt2 340 m/s 0, 2 s
d2 34 m
2 2
d1-2 d12 d 22 51 m
2
34 m 61 m
2
EL
CH
25 v f 11 103 Hz 0,135 m 1,5 103 m/s
d 3, 0 102 m
2 2
NI
26 PROBLEMA SVOLTO
ZA
27 Calcoliamo la lunghezza percorsa dal suono dello sparo, in diagonale, dal punto di partenza al
punto di riflessione sul muro, fino a raggiungere il secondo osservatore.
Chiamiamo d la distanza dal muro e D la distanza tra gli osservatori.
2
D
L 2 d 2 4d 2 D 2
2
La differenza dei tempi di ricezione del suono da parte del secondo osservatore vale
s
t vt L D 4d 2 D 2 D
v
1 1
d vt 2 D vt 340 m/s 3, 00 s 2 160 m 340 m/s 3, 00 s 585 m
2 2
28 I due triangoli rettangoli MCA e MDB sono simili. Quindi, ponendo MC = x, possiamo scrivere la
proporzione
d1 d
2
x lx
da cui otteniamo
d1
x l
d1 d 2
d2
lx l
d1 d 2
Calcoliamo ora lo spazio AM MB percorso dall’onda che subisce la riflessione:
d1 d 2 l 2 d
2
d12
AM d x d
2 2 2
l
2
d1 d 2 d1 d 2
1 1 2 2 1
LI
d1 d2 l 2 d
2
MB d l x
2 2
d1 d 2
2 2 2 EL
d1 d 2 l 2 d d1 d 2 l 2 d d d 2 l 2
2 2
AM MB 1 2
d1 d 2 d1 d 2
2 1 2 2
CH
Allora l’eco dello sparo raggiunge Bianca all’istante
d1 d 2
2
AM MB l2
t
NI
Vs Vs
Sostituendo i dati, otteniamo:
t 0,32s
Vs 342 m/s
29 PROBLEMA SVOLTO
s 2 103 m
30 t 6s
v 332 m/s
Gli orologi non sono sincronizzati, perché la differenza di orario fra i due era 10 s anziché 6 s, come
appena calcolato. Quindi, il secondo orologio è in ritardo di circa 4 s.
31 Usiamo il pedice «1» per l’aria e il pedice «2» per l’acqua. Chiamiamo l la distanza tra le due rive
del lago.
l v1t1
v1t1 v2t2
l v2t2
t t1 t2 5, 0 s t1 t2 5 s
v1t1 v2t2 v1 t2 5 s v2t2 t2 1,5 s
t1 t2 5 s 1,5 s 5 s 6,5 s
l v1t1 340 m/s 6,5 s 2, 2 103 m
d 30 m
32 t2 2, 07 102 s
v2 1450 m/s
t t1 t2 8,82 10 2 s 2, 07 10 2 s 6,8 10 2 s
LI
s1,aria s1,acqua 1,8 102 m 1,8 102 m
t1 t1,aria t1,acqua 6,5 105 s
varia vacqua 340 m/s EL 1450 m/s
s2,aria s2,acqua 1, 6 102 m 2,1 102 m
t2 t2,aria t2,acqua 6, 2 105 s
varia vacqua 340 m/s 1450 m/s
Il secondo percorso ha un tratto più lungo in acqua, dove la velocità del suono è maggiore.
CH
3. Le caratteristiche delle onde sonore
34 Dall’intensità. Suoni con livello di intensità superiori a 100 dB possono danneggiare l’udito in
NI
modo permanente.
36 Quando il foglio di carta viene strappato, le fibre che lo compongono si rompono in successione.
Nello strappo veloce, l’intervallo di tempo fra due rotture successive diminuisce e, di conseguenza,
si produce nell’aria un’oscillazione di frequenza maggiore di quella determinata nello strappo
delicato.
37 I
Ls 10 log10 I I 010 Ls /10
I0
107 W/m 2
Ls 10 log10 12 50 dB
10 W/m 2
I 1012 W/m 2 10
70 dB / 10 dB
105 W/m 2
1
P 500 J 1, 0 min 60 s/min
IC C 2 1, 7 103 W/m 2
4rC 4 20 m
2
108 W/m 2
39 12 2
104 10 000 volte
10 W/m
I 108 W/m 2
Ls 10 log10 10 log10 12 2
40 dB
I0 10 W/m
2 440 Hz 659 Hz
LI
7 EL
40 f 2 k 7 f1 12
41 Dalla tabella delle note vediamo che tra il do e il la naturale ci sono 4 toni e un semitono, in totale 9
CH
semitoni.
La frequenza del do richiesto è minore di quella del la naturale. Quindi la sua frequenza è
f la 440 Hz
f do 262 Hz
2
9 4
8
NI
12
42 La frequenza del la naturale è 440 Hz. Dalla tabella delle note vediamo che il si bemolle (B) segue
ZA
2 2
3 2
fsib 12 2 f la ; f do 12
f la ; f si 12
f la
Da cui
2 2 2 f
3 2
2 440 Hz
4 4
f sib f do f la f si 12 12 12
la
2 2 2 f
3 2
4 2 440 Hz 230230,5
4 2
f sib f do f la f si 12 12 12
la
v1 340 m/s
1 1 1, 4 103 m
f 2,5 10 Hz
5
44 Traduzione
Considera la nota mi che segue immediatamente il la naturale.
Determina la differenza tra le sue frequenze nelle scale naturale e temperata.
Risoluzione
Dalla tabella delle note si vede che il mi segue il la naturale di 7 semitoni. In più, la frequenza del
LI
mi richiesto è maggiore di quella del la naturale. Quindi la sua frequenza nella scala equabile è
2
7
f mi(eq) 12
f la 12 128 440 Hz EL
mentre la corrispondente frequenza nella scala naturale è
9 16 9 10
f mi(nat ) f la 1,50 440 Hz
CH
8 15 8 9
Quindi la differenza tra le due frequenze è:
f mi(nat ) f mi(eq) 1,50 12 128 440 Hz 0, 745 Hz
NI
45 La frequenza del la naturale è 440 Hz. Le frequenze relative alla nota sol nelle due scale sono:
9 16 9 10 16 9
fsol(nat ) f la 792 Hz
ZA
8 15 8 9 15 8
2
10
f sol(eq) 12
f la 6 32 440 Hz 784 Hz
La variazione percentuale è
784 Hz 792 Hz
f % 100 1, 01%
792 Hz
L’intensità sonora che corrisponde alla soglia del dolore si ha per un livello di intensità sonora
pari a 130 dB. Quindi, possiamo scrivere
I I 0 10 L /10 1012 W/m 2 10
130 dB / 10 dB
10 W/m 2
Per calcolare la distanza relativa alla soglia del dolore si ricava prima la potenza P liberata dalla
sirena. Conoscendo l’intensità sonora a 30 m e la distanza (30 m), si ottiene
P
P 4d 2 I 4 30 m 1, 0 102 W/m 2 36 W
2
I
4d 2
47 Usiamo il pedice «1» per la sorgente più debole e il pedice «2» per la sorgente più potente.
LI
L’intensità sonora dipende dalla potenza liberata dalla sorgente e dalla distanza da essa:
P
I P 4d 2 I
4d 2
P1 d1
2
I 0 1 I 0 1
EL d 2 200 m
d1 d 2 d2 115 m
P2 d 2 I 0 2 3 I 0 1 3 3
CH
48 Usiamo il pedice «M» per Marco e il pedice «L» per Luca.
I
LL 10 log L I L 10 LL /10 I 0 10 70 dB / 10 dB 1012 W/m 2 1, 0 105 W/m 2
NI
I0
IM 9, 0 105 W/m 2
LM 10 log 10 80 dB
I0 1012 W/m 2
Pertanto
d2
L1 L2 20 log10 d 2 d1 10 L1 L2 20 12 m 1010 20 38 m
d1
50 Usiamo il pedice «1» per l’operatore aeroportuale e il pedice «2» per il centro abitato.
Consideriamo come superficie utile quella di una mezza sfera.
P 5, 0 104 W
I1 8,8 W/m 2
2r1 2 30 m
2 2
I1 8,8 W/m 2
L1 10 log10 10 log10 12 2
1,3 102 dB
I0 10 W/m
P 5, 0 104 W
I2 2, 0 103 W/m 2
2r2 2 2000 m
2 2
LI
I2 2, 0 103 W/m 2
L2 10 log10 10 log10 93 dB
I0 1012 W/m 2 EL
L2 non rientra tra i valori consentiti dalla legge.
51
CH
NI
P
I1
4πr12
L’intensità del fischio udito da Bonaventura è
P
I2
4πr22
dove P è la potenza del fischio emesso dall’arbitro.
P
L1 10 log
4πr12 I 0
P
L2 L1 10 dB 10 log
4πr22 I 0
P P
10 log 2
10 dB 10 log
4πr1 I 0 4πr22 I 0
P P
log 2
1dB log
4πr1 I 0 4πr22 I 0
P P
log 2
log 1dB
4πr1 I 0 4πr22 I 0
Per la proprietà dei logaritmi
P
4πr12 I 0
log log10
P
4πr22 I 0
Data la biunivocità della funzione logaritmo, possiamo concludere che se i logaritmi sono uguali,
devono essere uguali anche gli argomenti:
P
4πr12 I 0
LI
10
P
4πr22 I 0 EL
P 4πr22 I 0
10
4πr12 I 0 P
CH
r22
10
r12
r22 10 r12
NI
4. L’effetto Doppler
52 Il funzionamento di un autovelox si basa sull’effetto Doppler. La frequenza dell’onda radio emessa
dall’autovelox è confrontata con quella riflessa indietro da un automezzo in movimento per poi
calcolare la velocità del veicolo.
v0 v
56 f f
v0
Poiché il ricevitore si sta avvicinando alla sorgente ferma, la formula dell’effetto Doppler va presa
con il segno «+».
LI
Risolvendo rispetto a v, si ottiene
f f 1300 Hz 1100 Hz
v v0 340 m/s 61,8 m/s
f 1100 Hz
EL
v vR 340 m/s 17 m/s
380 Hz 330 Hz
CH
57 f f
v vS 340 m/s 32 m/s
v vr v vr
1, 2 f f f
v vs v vr
v vr
ZA
1, 2
v vr
1, 2 v vr v vr
1, 2 1 v 1 1, 2 vr
0, 2 0, 2
vr v 340 m/s 31 m/s
2, 2 2, 2
vs
340 m/s 453Hz 352 Hz 2 340 m/s 400 Hz 17 m/s
453Hz 352 Hz
453Hz
vr 340 m/s 17 m/s 340 m/s 26 m/s
LI
400 Hz
f v
60 f 12 0
2 v vs
f0
EL
v vs 12 2 v
CH
vs 12 2 v v 12
2 1 340 m/s 20, 2 m/s 73 km/h
61 PROBLEMA SVOLTO
NI
40
62 v 40 m/min m/s 0, 677 m/s
60
ZA
f f 2 f1 5, 02 103 Hz 5, 00 103 Hz 20 Hz
La sorgente è ferma (muro che riflette l’onda sonora) e il ricevitore in movimento (automobile in
avvicinamento). La frequenza dell’onda riflessa dal muro è:
v v 340 m/s 5, 6 m/s
f 0 f 4,1104 Hz 4, 2 104 Hz
LI
v 340 m/s
64 Poiché il pistone si avvicina alla sonda a ultrasuoni, la formula che fornisce il rapporto tra la
EL
frequenza raccolta e quella emessa è analoga a quella del Problema modello, ma con i segni
scambiati. Quindi abbiamo:
f2 v vP
1,125
CH
f1 v vP
Otteniamo così un’equazione di primo grado che, risolta, fornisce la soluzione
f f 1 0,125
vP 2 1 v 340 m/s 20, 0 m/s
f 2 f1 1
NI
2,125
v0 v0
65 f all f f
; f avv
ZA
v0 v v0 v
f all 0,87 f avv
1 0,87 0,13
v v0 340 3, 6 km/h 85 km/h
1 0,87 1,87
67 Indichiamo con v A il modulo della velocità della prima auto e con vB quello della velocità della
seconda automobile. Il suono percepito dall’autista B ha frequenza
v vB
fB f
v vA
Nella riflessione l’auto B diventa la sorgente e l’autista A è il ricevitore; quindi, la frequenza
percepita da A in riflessione è
v vA v v A v vB
fA fB f
v vB v vB v vA
Quindi:
LI
v v A v vB 340 20 m/s 340 11 m/s 350 Hz 420 Hz
fA f
v vB v v A 340 11 m/s 340 20 m/s EL
5. Le onde armoniche
CH
68 Le oscillazioni delle due boe sono in fase, poiché la distanza che le separa è il doppio della
lunghezza d’onda.
69 Scegliamo in modo comodo il sistema di riferimento necessario per risolvere il problema, quindi
NI
Sostituendo nella [20] i valori numerici del problema e usando una calcolatrice scientifica,
troviamo:
2
y ( x) a cos x 0
6, 28
y P 1, 73 m cos 0,500 m 0 1, 73 m cos 0, 744 1, 73 m 0, 736 1, 27 m
4, 22 m
2 2
70 y t a cos t 0,15 m cos t
T 1,8 s
2 2
y t a cos t 0,15 m cos 2, 2 s 0, 026 m
T 1,8 s
LI
2
71 t t T 2 s
T
0 rad
L’ampiezza dell’oscillazione.
EL
CH
72 y0
y0 A cos 0 cos0
A
y0 2, 2 cm
0 cos 1 cos 1 65
A 5, 2 cm
NI
2 2
73 y x a cos x a cos x
vT
ZA
2
y 40 cm 1, 40 m cos 40, 0 10 2 m 1,13 m
1,88 m/s 2,13 s
2 2 vT 1,88 m/s 2,13 s
cos x 0 x x 1, 00 m
2 4 4 4
LI
a 0,15 m
2
La frequenza e la pulsazione sono: EL
1 1
f 0, 67 Hz e 2 f 2 0, 67 Hz 4, 2 rad/s
T 1,5 s
y t a cos t 0,15 m cos 4, 2 rad/s
CH
NI
ZA
2
76 t 2t T 1s
T
vT 0, 040 m/s 1s 0, 040 m
LI
78 Il punto P è in ritardo rispetto al punto A di un quarto di un intero ciclo.
Quindi, la differenza di fase tra i due punti è
1
2
EL
4 2
Il punto P è in fase con il punto D.
CH
Il punto E è in fase con il punto B.
Il punto C è in anticipo rispetto al punto P di 3/4 di un intero ciclo.
Quindi, la differenza di fase tra i due punti è
NI
3 3
2
4 2
ZA
v 340 m/s
80 0,386 m
f 880 Hz
2 2
y a cos x vt 3, 00 m cos x 340 m/s t
0,386 m
LI
3, 00 m cos 16,3 rad/m x 340 m/s t
EL
81 v f
T v2d 2 f 2d
CH
Sostituendo i dati, otteniamo
T 3, 2 m 8,3 Hz 0,12 kg m 85 N
2 2
2π 2π
y x, t a cos x vt a cos x f t
ZA
82 Dato che la distanza tra il punto di quota massima e il punto di quota minima raggiunto
dall’estremità della corda è 12 cm, l’ampiezza dell’onda sarà esattamente la metà della escursione:
A 6, 0 cm 0, 06 m
La frequenza di oscillazione è pari a due oscillazioni al secondo, f 2 Hz . Quindi il periodo è:
1 1
T 0,5s
f 2 Hz
La distanza tra una cresta e un ventre dell’onda è 2,6 m, quindi la distanza tra due creste è 5,2 m e
la lunghezza d’onda è 5, 2 m .
LI
T 12 N
d 2 0,11 kg/m
10, 4 m/s
2
v EL
6. Sovrapposizione di onde lungo una retta
CH
83 Si ha interferenza costruttiva quando si incontrano linee dello stesso colore.
84 0
2
NI
2
A 2a cos 0 2a cos 2a a 2
2 4 2
ZA
87 f * 3 Hz
f 2 f1 f * 392 Hz 3 Hz 395 Hz
f1 f 2 f * 392 Hz 3 Hz 389 Hz
Il secondo diventa
1
cos 2 t cos t cos(t )
2 2
Quindi l’intera funzione assume la forma y 2a cos(t ), che rappresenta l’interferenza costruttiva
tra due onde con la stessa ampiezza e la stessa frequenza.
1 1
89 f 2 f1 f f1 487,5 Hz 487,5 Hz 0,3478 Hz
T 2,875 s
f 2 487, 2 Hz
f 2 487,8 Hz
1 1 1 0,580 m 0,570 m
90 f v v 2 v 340 m/s 10,3 Hz
0,580 m 0,570 m
LI
1 2 1 2 1 2
1
91 f1
2 2
1
0,16 Hz ; f 2 2
2 2
0,5 Hz ; f 3 3
2 2
2
EL
0,32 Hz
a1 2, 0 m ; a2 0,50 m ; a3 1, 0 m
CH
92
NI
ZA
93 Gli angoli di sfasamento possono essere trasformati da gradi in radianti ricordando la proporzione:
() : 180 x (rad) : rad
Le equazioni d’onda delle due onde che interferiscono sono:
y1 (t ) a cos t 1 0, 20 m cos 5 rad/s t 0,35
94 a 1
A 2a cos 0 2a cos 0 0 2 arccos 151
2 2 2 4
2π
95 y1 a cos x
2π
y2 a cos x
2π
y y1 y2 2a cos cos x
2 2
Sostituendo i dati, otteniamo
48 π 2π 48 π
y 2 0, 25 m cos cos 1,9 m 0,18 m 18 cm
2 180 1, 7 m 2 180
LI
96 La somma delle due onde armoniche è
6
y t y1 t y2 t 0, 60 m cos cos 10 t
6
EL
L’onda risultante si annulla quando si annulla il coseno:
CH
1
cos 10 t 0 10 t k 10 t k
6 6 2 6 2
1
10 t k t k s
NI
3 3 10
97 Dopo 1 s, gli impulsi si sono spostati di 2 m: in questa situazione gli impulsi si sovrappongono e la
ZA
LI
4
y 2a cos t cos 2 458 Hz t
s EL
1 1 1
102 T 0,33 s
f * f 440, 0 Hz 437, 0 Hz
CH
N 10 s f * 10 s f 10 s 440, 0 Hz 437, 0 Hz 10 s 3, 0 Hz 30
f 2 f1
103 y t 2a cos f 2 f1 t cos 2 t
NI
2
6, 0 102 m cos 2 Hz t cos 30 Hz t
ZA
2 30
6, 0 102 m cos t cos t
s s
f * f 2 f1 16 Hz 14 Hz 2 Hz
1 1
104 f* 20 Hz
T * 0, 050 s
f * f 2 f1
v 340 m/s
f1 7, 4 102 Hz
1 0, 46 m
f 2 f * f1 20 Hz 7, 4 102 Hz 7, 6 102 Hz
f 2 f1 f * 7, 4 102 Hz 20 Hz 7, 2 102 Hz
v 340 m s
2 0, 45 m
f 2 760 Hz
v 340 m s
2 0, 47 m
f 2 720 Hz
7. Le onde stazionarie
105 I due nodi agli estremi e quello nel punto centrale della corda.
v n FT n 1 FT n FT
106 fn n 2
2L 2L dL 2 L m L 2 mL
LI
108 Dalla formula delle frequenze dei modi normali, si ha
4v 4 440 m s
L
2 f 4 2 1760 Hz
0,50 m
EL
CH
2L 2 2, 0 m
109 v f 1,8 Hz 2, 4 m/s
n 3
v 340 m s
111 L 19,3cm
4 f1 4 440 Hz
ZA
1v f 2 L1 f1 L1 256 Hz 1, 00 m
112 f f2 640 Hz
2L f1 L2 L2 0, 400 m
m 9, 0 103 kg
113 d 5, 0 103 kg/m
L 1,8 m/s
FT 125 N
v 1, 6 102 m/s
d 5, 0 103 kg/m
2 L 2 1,8 m 3, 6 m
v 1, 6 102 m/s
f 44 Hz
3, 6 m
114 1 2 L 2 2, 0 m 4, 0 m
2 L 2 2, 0 m
2 2, 0 m
2 2
LI
v
116 f1
4L
EL
v
f1
4L d
CH
Dividendo membro a membro, otteniamo
f1 v 4L L
f1 4 L d v Ld
NI
L d f1 Lf
d f1 0, 025 m 330 Hz 0, 275 m 27,5cm
ZA
L
f1 f 330 Hz 300 Hz
L2 27,5cm 2,50cm 25, 0cm
m 6, 74 103 kg 6, 74 103 kg
dL 8, 29 103 kg/m
L 0,813 m 0,813 m
Dalla relazione v FT d L si ricava
FT L FT
119 v
dL m
L FT
f
v
m FT
2L 2L 4 Lm
Sostituendo i dati, si ottiene
LI
112 N
f 86, 2 Hz
4 70, 2 102 m 5,37 103 kg EL
8. L’interferenza in un piano e nello spazio
120 Poiché gli altoparlanti sono in fase, il punto M è un punto di interferenza costruttiva, perché
CH
S1 P S2 P 0 .
Il punto di interferenza distruttiva più vicino è il punto medio tra M e P, che dista 4 da M.
ZA
1 vs
122 L
2 2 f
v vs 340 m/s
f s 243 Hz
2L 2 d 2 D 2 D 2
2,10 m 2,80 m
2 2
2,80 m
123 La lunghezza d’onda dei due suoni è il rapporto tra la velocità v del suono e la sua frequenza f:
v
f
Indicando con L la distanza tra i due altoparlanti, dalla condizione di interferenza costruttiva e dalla
condizione che P sia sul segmento che unisce i due altoparlanti otteniamo due relazioni
S1 P S2 P k e S1 P S2 P L
da cui
L L
k L k
L fL 480 Hz 8, 6 m
Dal momento che 12,14 , la condizione trovata diventa:
v 340 m s
12,14 k 12,14
che corrisponde a 25 soluzioni intere.
124 La lunghezza d’onda dei due suoni è il rapporto tra la velocità v del suono e la sua frequenza f:
LI
v
f
EL
Indicando con L la distanza tra i due altoparlanti, dalla condizione di interferenza costruttiva e dalla
condizione che P sia sul segmento che unisce i due altoparlanti, otteniamo le relazioni
S1 P S2 P k e S1 P S2 P L
CH
dalle quali
L L
k L k
NI
Quindi:
395 Hz f 435 Hz
125 La lunghezza d’onda dei due suoni è il rapporto tra la velocità v del suono e la sua frequenza f:
v
f
Indicando con L la nuova distanza tra i due altoparlanti, dalla condizione di interferenza distruttiva
e dalla condizione che P sia sul segmento che unisce i due altoparlanti otteniamo le relazioni
S1 P S 2 P 2 k 1 e S1 P S 2 P L
2
dalle quali
2L 2L
2k 1 L 2k 1
2
126 Sappiamo dalla teoria che, chiamate x1 e x2 la distanza delle due punte al punto della retta in cui si
ha la prima interferenza costruttiva, si deve avere x1 x2 , perché le sorgenti sono in
2
opposizione di fase. Chiamiamo d la distanza incognita da determinare.
LI
EL
CH
2 2
l l
Per il teorema di Pitagora, si ha x D d e x22 D 2 d . Quindi:
2
1
2
NI
2 2
2 2
l l
x12 x22 d d 2ld
2 2
ZA
4ld
Possiamo scrivere x1 x2 x1 x2 2ld , cioè x1 x2
. Mettendo questa espressione a
sistema con la condizione di interferenza distruttiva x1 x2 e sommando membro a membro,
2
otteniamo:
2ld
x1
4
2
l
Elevando i due membri al quadrato e usando che x D d , otteniamo la seguente
2
1
2
2
equazione di secondo grado nell’incognita d:
l2 4l 2 d 2 2
D2 d 2 ld ld
4 2 16
da cui
1, 62 m 1 16 5,11m
2
16 D 2
d 1 2 1, 69 m
4l 4 2, 65 m 1, 62 m
2 2 2
4 4
127 La differenza di cammino delle due onde per giungere al vertice del quadrato di lato l è
2l l
2 1 l
La condizione di interferenza costruttiva di ordine k = 0 per sorgenti in opposizione di fase è
2 1 l
2
LI
Cioè
2 1
l
2
2 1
2 2 1 2 1
2 1
2
EL
CH
128 Le onde riflesse interferiscono con quelle che provengono direttamente dalla sorgente.
L’interferenza è costruttiva se la differenza di cammino è pari a un numero intero di lunghezze
d’onda. La differenza di cammino è data dal doppio della distanza del riflettore dal rivelatore.
Dette l1 e l2 le due distanze misurate, si ha
NI
2l1 n
2l2 n 10
ZA
l2 l1
2 l2 l1 10 2,8 cm
5
129 Poiché le due sorgenti sono in fase, lo sfasamento ∆ con cui le onde arrivano nel punto P è solo
quello introdotto dalla differenza di cammino.
Quindi:
2 2 f
r r 3 rad
v
Le onde arrivano in P in opposizione di fase: in P avremo quindi un minimo.
Per la precisione si tratta di un minimo del secondo ordine (quello del primo ordine si ha per
rad ).
LI
9. La diffrazione
130 Traduzione
EL
Una persona ti chiama da dietro un muro insonorizzato di dimensioni 2,0 m per 1,7 m. Spiega per
quale ragione senti la sua voce, ma non vedi la sua immagine.
Risoluzione
CH
Non vedi l’immagine di questa persona perché la lunghezza d’onda della luce visibile è dell’ordine
di mezzo micron (1 m = 10–6 m), cioè troppo piccola per generare fronti d’onda oltre l’ostacolo.
La lunghezza d’onda del suono invece è dell’ordine del metro, è confrontabile con l’ostacolo e può
aggirarlo generando il fenomeno della diffrazione.
NI
131 L’onda di lunghezza d’onda 1 m diffrange contro lo scoglio più piccolo, superandolo facilmente.
Lo scoglio più grande invece si comporta da schermo, così come avviene con un’ombra generata
ZA
dalla luce schermata da un ostacolo. Per questa ragione non vedremo l’onda propagare appena
dietro allo scoglio di lunghezza di 12 m.
PROBLEMI DI RIEPILOGO
8, 40 m
132 4, 20 10 2 m
200
8, 40 m
vT v f 50, 0 Hz 2,10 m/s
T 200
Dall’equazione
2
y t a cos t 0
T
133 1, 2 m
s 10 102 m
v 0,50 m/s
t 0, 20 s
1, 20 m
T 2, 4 s
v 0,50 m/s
LI
1 v 0,50 m/s
f 0, 42 Hz
T f 1, 20 m EL
134 I tempi impiegati dall’onda ad attraversare i due mezzi sono
s 0,100 m
CH
t1 2,9411104 s
v1 340 s
s 0,100 m
t2 6, 7568 105 s
v2 1480 s
NI
Quindi:
t t1 t2 2, 27 104 s
ZA
h
138 tsuono
LI
vs
2h
tcaduta EL
g
h 2h
gh 2 2vs g t vs h g t vs2 0
2
t
vs g
CH
v v v
h vs t s s 2 t s
g g g
340 m/s
NI
2
1,9 10 m
90
340 m/s m/s
v0 vauto1
4,3 103 Hz
3, 6
139 f auto fs 4, 6 103 Hz
v0 340 m/s
1 nv 1v
140 La formula f dà per n = 1 la frequenza fondamentale f 0 .
2 L 2L
1 nv 1 n 1 v
f1 f2
2 L 2 L
1v
f f 0 f 0 f 23, 4 Hz 15, 6 Hz 7,8 Hz
2L
1v
f 2 L f 2 1, 30 m 7,8 Hz 20 m/s
2L
141
I
Ls 10log10
I0
P
P 16 W
Ls 1 10 log10 4d 10 log10
2
10 log10 99,5 dB
4d I 0 4 12 m 1012 W/m 2
2 2
I0
2P
2P 2 16 W
10 log10 4d 10 log10
2
Ls 2 10 log10 102 dB
4d I 0 4 12 m 1012 W/m 2
2 2
I0
I I I
Ls 10 log10 2 log10 1 10 log 2 10 log10 2 3 dB
LI
I0 I0 I1
f do 528 Hz
do 0, 9166 m
Ldo 0, 458 m
2 2
L Lla Ldo 0, 55 m 0, 458 m 0, 092 m
43, 2
144 43, 2 km/h m/s 12, 0 m/s
3, 6
Frequenza dell’onda in avanzamento:
v0 340 m/s
fa f 200 Hz 207 Hz
v0 v 340 m/s 12, 0 m/s
v0 v 340 m/s 12, 0 m/s
1, 64 m
f 200 Hz
I1
145 L1 10 log10
I0
I2
L2 10 log10
I0
I2
L2 L1 10 log10
I1
I2 I2
4 dB 10 log10 2,5
LI
I1 I1
146 f
v0
v0 v
f
340 m/s
340 m/s 4, 00 m/s
320 Hz 316 Hz
EL
v0 340 m/s
f 320 Hz 324 Hz
CH
f
v0 v 340 m/s 4, 00 m/s
f * f f 324 Hz 316 Hz 8 Hz
NI
A 0,36 m
147 A 2a cos 0 0 2 arccos 2 arccos 62
2 2a 2 0, 21 m
ZA
0 0 62 62
y 2a cos
cos t 2 0, 21m cos
cos 10 rad/s t
2 2 2 2
31
0,36 m cos 10 rad/s t rad
180
3
148 3a 2a 2a cos
2 6
3
y t 3a cos t 2a cos t 2a cos cos t
4 2 4 6 4
Dal confronto con la relazione trigonometrica 2 cos cos cos cos , si può
Porre
t e
4 6
Quindi:
5
t t
4 6 12
1
t t
4 6 12
Di conseguenza possiamo scrivere y t y1 t y2 t con
5 1
y1 t a cos t e y2 t a cos t
12 12
5
12 12 3
A a 2a cos a
1
arccos
2 2 2
LI
2
4k con k intero relativo arbitrario.
3 EL
149 La lunghezza d’onda del segnale è
v 340 m/s
1, 70 m
CH
f 200 s 1
La differenza di fase tra due punti dell’onda, distanti ∆x, allo stesso istante di tempo, è data da
2
x
NI
Da questa si ha
1
x 1, 70 m 0, 283 m
ZA
2 3 2
Fissato il punto x, la differenza di fase corrispondente all’intervallo di tempo assegnato è
2
t 2 f t 2 200 s 1 1, 0 10 3 s 1, 3 rad
T
Nel primo caso la distanza tra le due sorgenti che emettono in fase è ∆x = 0,283 m.
Le onde arrivano sul ricevitore con una differenza di fase pari a
rad
3
Nel secondo caso, se raddoppia la distanza tra le sorgenti, raddoppia anche la differenza di fase:
2
rad
3
Nel terzo caso, se triplica la distanza tra le sorgenti, triplica anche la differenza di fase:
rad
Perciò le onde arrivano in opposizione di fase e si ha interferenza distruttiva.
150 La condizione che ottimizza l’ascolto è quella in cui il suono alla frequenza desiderata ha un
massimo di interferenza delle onde generate da ogni cassa acustica. Il disegno mostra la geometria
del sistema. Calcoliamo innanzitutto la lunghezza d’onda. Imponiamo la condizione di interferenza
costruttiva, con k 1 :
v 340 m/s
0, 486 m
f 700 Hz
d1 d 2
2,36 m
4, 00 m 4, 00 m 3,50 m x
2 2 2
x2 0, 486 m x
1,14 m
LI
Accetti la sfida? EL
151 Durante il passaggio dell’onda, ciascuna pallina è un oscillatore armonico. La sua energia
meccanica è
1 2 1
Em mvmax m 2 A 2
CH
2 2
L’energia di tutte le N palline è
1 2 1 1M 2 2 1
E N mvmax M 2 A 2 A d L 2 A 2
2 2 2 2
NI
Per calcolare la potenza, consideriamo che l’onda impiega un tempo pari al periodo a passare per un
qualsiasi punto della corda:
1 1
ZA
P d L 2 A 2 d L 2 A 2 v
2 T 2
152 In 3 dimensioni, l’energia trasportata da un’onda attraverso una superficie sferica di raggio r1 , con
centro nella sorgente dell’onda, è uguale a quella trasportata attraverso una seconda superficie
sferica, concentrica alla prima, di raggio r2 :
1
4 r12 A2 r1 4 r22 A2 r2 r12 A2 r1 r22 A2 r2 Ar
r
In 2 dimensioni, l’energia trasportata da un’onda attraverso una circonferenza di raggio r1 , con
centro nella sorgente dell’onda, è uguale a quella trasportata attraverso una seconda circonferenza,
concentrica alla prima, di raggio r2 :
1
2r1 A2 r1 2r2 A2 r2 r1 A2 r1 r2 A2 r2 Ar
r
Fisica&Matematica
153 Indichiamo con Q(x, y) il generico punto in cui si ha interferenza costruttiva e con S1(–c, 0) e
S2(c, 0) le posizioni delle due punte sulla superficie dell’acqua. La condizione di interferenza
costruttiva QS1 QS2 n è quella che definisce l’iperbole. La distanza di Q dalle due sorgenti,
in modulo, dev’essere una quantità costante, che di solito viene indicata con 2a. Il parametro
positivo a si riferisce alle ascisse dei due vertici dell’iperbole: A1(–a, 0) e A2(a, 0). L’equazione
dell’iperbole è
x2 y2
1
a 2 b2
in cui b 2 c 2 a 2 . Usando a n 2 si ottiene l’equazione fornita nel testo.
Sostituendo le coordinate di P nell’equazione dell’iperbole, si ottiene
4 4
1
LI
n 4c 2 n
2 2
4 4c 2 z 4 z z 4c 2 z z 2 4c 2 8 z 16c 2 0
Le soluzioni positive di questa equazione sono
CH
z1 2c 2 4 2 c 4 4 148,11 m 2 e z2 2c 2 4 2 c 4 4 3,89 m 2
La prima soluzione non è accettabile, perché b 2 risulterebbe negativo:
z
b 2 c 2 a 2 c 2 36 m 2 37 m 2 0
NI
4
Allora le lunghezze d’onda possibili sono
ZA
z 3,89 m 2 1,97 m
n n n
e il valore massimo è max 1,97 m .
2 2
d 1d
Usando l’approssimazione 1 1 , otteniamo
L 2 L
1 d 2 Ld
2
d2
S 2 P S1 P L 1 L k L
2 L 2L 2k
LI
Inserendo l’espressione appena trovata per la velocità dell’onda, ricaviamo la potenza generata
dall’onda in funzione di , L e A .
P
1
dgA2 L
g
EL
4 2
CH
La potenza è direttamente proporzionale a L e alla radice quadrata di , mentre dipende dl quadrato
dell’ampiezza A . Perciò l’ampiezza dell’onda è il parametro che contribuisce maggiormente alla
potenza dell’onda.
Dalla cartina osserviamo che le coste italiane interessate da onde di ampiezza maggiore ( A h 2 ) sono
NI
quelle occidentali di isole e penisola. Quindi, per quanto visto sopra, queste sono le zone con maggior
potenziale energetico sfruttabile, a parità di larghezza L e lunghezza d’onda delle onde.
La stima
ZA
Dalla cartina vediamo che le zone con maggior potenziale energetico sfruttabile sono infatti le stesse
che abbiamo elencato nel punto precedente.
Per semplicità, assumiamo che in prossimità delle coste arrivi un insieme di onde equivalenti, in termini
energetici, a un’unica onda di larghezza L , pari alla lunghezza della costa considerata.
- La costa occidentale della Sardegna è lunga circa L1 = 270 km (distanza in linea d’aria tra punta
Falcone a nord e capo Teulada a sud) e ha una potenza media per unità di larghezza d’onda pari a
circa P1 L1 =10 kW/m. Quindi una stima della potenza del moto ondoso nella costa occidentale
della Sardegna è
P1 kW
P1 L1 10 2, 7 10 m 2, 7 GW
5
L1 m
- La costa occidentale della penisola è lunga circa L2 = 800 km (distanza in linea d’aria tra Genova e
Palermo) e ha una potenza media per unità di larghezza d’onda pari a circa
P2 L 2 =2 kW/m. Quindi una stima della potenza del moto ondoso nella costa occidentale della
penisola è
P2 kW
P2 L2 2 8 10 m 1, 6 GW
5
L2 m
Assumendo un’efficienza di conversione da energia meccanica delle onde a energia elettrica del
30%, una stima della potenza totale sfruttabile è quindi:
P 0,30 P1 P2 0,30 2, 7 1, 6 GW 1,3 GW
Tu che cosa ne pensi?
La potenza ricavata al punto precedente corrisponde al
1,3 GW
0, 0325 3%
LI
40 GW
della potenza elettrica richiesta a livello nazionale. EL
Competenze associate ai compiti di realtà La fisica dietro le decisioni
Competenze chiave per l’apprendimento permanente
CH
E1: alfabetica E2: in matematica, E3: personale, E4: in materia
funzionale scienze, tecnologie sociale e capacità di di cittadinanza
e ingegneria imparare a imparare
NI
C1: osservare e
identificare fenomeni ✔
ZA
C2: formalizzare un
Competenze di fisica dalle
problema di fisica e
applicare gli strumenti
matematici e disciplinari ✔ ✔
Indicazioni Nazionali
C4: comprendere e
valutare le scelte
scientifiche e ✔ ✔ ✔
tecnologiche che
interessano la società
Rubrica di valutazione
Evidenze Competenze Livello di padronanza
dalle
Indicazioni Base Intermedio Avanzato
Nazionali
Ragiona sulla ☐ solo se guidato ☐ in modo autonomo ma ☐ in modo autonomo e
situazione e C1 elementare pienamente consapevole
comprende il lessico
5 punti 7 punti 10 punti
Trova la relazione tra ☐ solo se guidato ☐ non risolve ☐ in modo autonomo e
la velocità e il periodo correttamente l’equazione corretto
dell’onda C2
di Bernoulli
4 punti 7 punti 12 punti
Trova la relazione tra ☐ solo se guidato ☐ usa la formula vT , ☐ in modo autonomo e
la velocità dell’onda e ma non ricava corretto
la sua lunghezza l’espressione corretta a
d’onda C2
partire dal risultato del
punto precedente
LI
3 punti 5 punti 8 punti
Esprime la potenza in ☐ solo se guidato ☐ in modo autonomo ma ☐ in modo autonomo e
termini di A, e L C2 non corretto
EL corretto
3 punti 5 punti 8 punti
A partire dalle ☐ solo se guidato ☐ in modo autonomo ma ☐ in modo autonomo e
cartine, indica le zone non corretto corretto
con maggior C1
CH
potenziale energetico
sfruttabile 4 punti 7 punti 10 punti
Ricerca i dati su ☐ solo se guidato ☐ in modo autonomo ma ☐ in modo autonomo ed
internet C1 non critico efficace
5 punti 8 punti 10 punti
NI
d 2 20 m 10 20 dB
56 m
Bisogna, quindi, allontanarsi di 36 m.
Dalla definizione del livello di intensità sonora si ottiene
LI
L 99
2 W
s
h
t2
vsuono
Quindi
ZA
2h h
t1 t2
g vsuono
Ponendo h x si ottiene un’equazione di secondo grado:
1 2
x2 x t1 t2 0
vsuono g
La soluzione è
2 2 4 2 2 4
t1 t2 2, 7 s
g g vsuono 9,8 m/s 2 2
9,8 m/s 340 m/s
x 5, 76 m1/2
2 2
vsuono 340 m/s
Quindi
h x 2 5, 76 m1/2 33m
2
3 Dalla condizione di risonanza per le onde stazionarie con un nodo e un ventre ai due estremi si
ricava che la velocità è
4L
v fn , n 1, 2, 3,
2n 1
Integriamo la tabella dei dati con le velocità calcolate per ciascuna frequenza:
n 1 2 3 4 5 6
Frequenza (Hz) 1,94 5,85 9,76 13,66 17,64 21,52
Velocità (m/s) 3,57 3,59 3,59 3,59 3,61 3,60
LI
vmax vmin
0, 020 m/s
2 EL
mentre il valore medio è
vmedio 3, 591 m/s
CH
La stima della velocità dell’onda è
v 3,59 0, 02 m/s
4 Ponendo l’origine del sistema di riferimento nella posizione iniziale dell’autocarro, la legge
NI
dove d 0 6,8 m è la distanza iniziale tra i due mezzi. Le leggi del moto di due suoni
consecutivi, il primo emesso all’istante t 0 s , il secondo emesso all’istante di tempo
t T 0, 40 s , sono
x1 vs t 340 m/s t
x2 vs t T 340 m/s t 0, 40 s 340 m/s t 0, 40 s
Gli istanti in cui i due suoni sono uditi dal motociclista si ottengono mettendo a sistema la legge
oraria della moto con ciascuna delle leggi orarie dei due suoni.
xm 6,8 m 17, 0 m/s t xm 6,8 m 17, 0 m/s t
x1 340 m/s t x2 340 m/s t 0, 40 s
Le soluzioni sono:
t1 0, 021 s; t2 0, 442 s
Quindi, per il motociclista, i due suoni sono percepiti a 0,42 s l’uno dall’altro.
LI
vs vm
soluzione del secondo sistema dà l’istante in cui viene ricevuto il secondo suono:
d vs va T v v
t2 0
vs vm
EL
. L’intervallo di tempo tra i due istanti è T t2 t1 s a T .
vs vm
Gli intervalli di tempo T e T possono essere considerati gli intervalli di tempo che separano
CH
due massimi di un’onda sonora: il primo del suono emesso dalla sorgente, il secondo del suono
percepito dal ricevitore. Quindi, la frequenza f T 1 con cui i suoni sono percepiti è
vs vm
f f
vs va
NI