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FENOMENI INTERFERENZIALI

QUINDICESIMA LEZIONE:
•Interferenza tra onde e.m. prodotte da sorgenti
coerenti sincrone;
•Metodo dei fasori o dei vettori rotanti;
•Interferenza tre onde e.m. prodotte da due
sorgenti coerenti sincrone;
•Interferenza tre onde e.m. prodotte da molte
sorgenti coerenti sincrone.
Onde elettromagnetiche piane
Un caso particolare per la soluzione E e B per
l’equazione delle onde e.m. è dato dalle funzioni
armoniche. Prendiamo come al solito la direzione
di propagazione parallela all’asse X, il campo E
parallelo a Y, quello B parallelo a Z.
      x t 
E ( x, t )  E0 sink x  ct   E0 sinkx  t   E0 sin2   
  l T 
      x t 
B( x, t )  B0 sink x  ct   B0 sinkx  t   B0 sin2   
  l T 
2 2
Dove: k  ; kc    2 
l T
 l
c 
k T
l lunghezza d’onda (parametro di periodicità spaziale)
K=2/l vettore d’onda
T periodo di oscillazione (par. di periodicità temporale)
1/T frequenza oscillazione
l
Definizione di raggi e fronti d’onda
Una onda e.m. piana che si sta propagando nella
direzione x che scriviamo come
E( x, t )  f ( x  vt )
Non è concentrata sull’asse x
ma si propaga in uno spazio tridimensionale con
caratteristiche del campo elettrico E identiche su
piani perpendicolari all’asse x.

Possiamo cioè riscrivere l’equazione dell’onda come


  
E(r , t )  f (r  u  vt )
dove r è il generico punto del piano sul quale
il campo elettrico ha le stesse caratteristiche ;
u è la direzione in cui l’onda si muove con velocità
v.
 
Ma l’equazione f (r  u  vt )
Finisce col definire la più generica onda che si
propaga in direzione u con velocità v.

Essa non è necessariamente un’onda piana.


Dipende da come nasce la perturbazione della
sorgente.

•Le superfici che presentano all’istante t lo stesso


 
valore (r  u  vt )  cost
sono detti fronti d’onda
• u è perpendicolare ai fronti d’onda.
Le curve tangenti a u sono dette raggi.

k
k

  

 
E(r , t )  E0 sin k  r  t 
•Se le proprietà del mezzo sono omogenee (v=cost)
i raggi sono rette;

•se le proprietà del mezzo non sono omogenee (cioè


variano da punto a punto) i raggi non sono più rette;

•se le proprietà del mezzo sono isotrope (cioè non


dipendono dalla direzione) i fronti d’onda si ripetono
identici e paralleli:
piani ---> piani cilindri ---> cilindri
sfere ---> sfere

•Se le proprietà del mezzo sono anisotrope (v diversa


in diverse direzioni) i fronti d’onda si deformano in
modo anche complicato.
Interferenza di onde e.m. prodotte da sorgenti
coerenti sincrone
Y

E1 P E2

r1
r2
X
S1 S2

Prendiamo due onde e.m. generate dalle sorgenti


puntiformi S1e S2 (saranno onde piane!) e
supponiamo che l’onda abbia campo elettrico

Ei  E0,i sinkri  t  i  1,2


Cioè le sorgenti hanno la stessa frequenza  e
fase iniziale nulla.
Ipotizziamo poi che le ampiezze E0,i non cambino
con la propagazione.
Quando le onde si incontrano nel punto P si
sommano.

La somma è vettoriale e prendiamo campi


E1 e E2 paralleli tra loro.

E ( P, t )  E0,1 sinkr1  t   E0, 2 sinkr2  t 

Come possiamo fare questa somma ?

Metodo dei fasori o dei vettori rotanti

L’ampiezza istantanea in un punto


preso come origine di un’onda e.m.
del tipo
E1 ( P, t )  E0 sinkr  t 
può essere vista come la proiezione sull’asse delle
ordinate del vettore E0 che ruota con velocità
angolare  intorno all’origine in cui è applicato:

E1 (t )  E0 sint 
Se si considerano due onde nello stesso punto dello
spazio con campo E parallelo si può ripetere il
ragionamento per entrambe e ottenere che la loro
somma ER= E1+E2 vale:
ER  E1  E2  E0 sint   E0 sint   
Dove F è la differenza di fase (d.d.f.) fra le due
onde nel punto in cui si sommano.



2
 
E R  E1  E 2  E sin t  
 2

E  2 E0 cos
2
   
ER  E1  E2   2 E0 cos  sint  
 2  2
Se il campo nel punto P vale ER l’energia istantanea
del campo in quei punti è proporzionale al quadrato
del campo elettrico:

 
2
 2
I (t )  E1  E2    2 E0 cos  sin t  
2

 2  2
Se prendiamo di tale energia il valor medio IM
(che è la quantità che si misura o si vede se le
onde sono luce visibile)


2

T
1
I M   I (t )dt   2 E0 cos 
T 0  2

I M max   2m m  0,1,2,...


da cui: (interferenza costruttiva)
I M min   (2m  1) m  0,1,2,...
(interferenza distruttiva)
Interferenza tra onde e.m prodotte da due
sorgenti coerenti
Se abbiamo due sorgenti identiche di onde e.m.
con la stessa frequenza , fase iniziale uguale e
nulla e campo parallelo (in questo caso le sorgenti
sono dette coerenti)
E1  E0 sinkr1  t 
E2  E0 sinkr2  t 

Nel punto P la somma delle


due onde da un campo
risultante ER

   
ER  E1  E2    2 E0 cos  sin t  
 2  2
con   d .d . f .  kr1  kr2  k (r1  r2 ) 
2
 (r1  r2 )
l
L’intensità media, cioè la quantità media di
energia in P vale

  k (r1  r2 ) 
2 2

I M   2 E0 cos    2 E0 cos 
 2  2 

Se lo schermo è lontano, r1 e r2 sono quasi paralleli


2
  d .d . f .  k (r1  r2 )  k (a sin )  (a sin )
l
2 2
 k a sin    a sin 
IM   2 E0 cos    2 E0 cos 
 2   l 
2
I M  max    asin  2m
l
Differenza di r1  r2  asin  ml
cammino ottico m  0,1,2,...
2
IM  0   asin  (2m  1)
l
l
r1  r2  asin  (2m  1)
2
Si ha interferenza costruttiva se la differenza di cammino ottico
percorso dalle onde è un multiplo intero della lunghezza d’onda
(comune); l’interferenza è distruttiva se la differenza di cammino
ottico percorso dalle onde è un multiplo dispari di semi-
lunghezze d’onda
Interferenza prodotta da N sorgenti
coerenti sincrone

F
F

Utilizzando nuovamente il metodo dei vettori rotanti:


nel caso in cui tutti i vettori (che possono rappresentare
il campo elettrico associato ad ogni onda) sono allineati,
si avrà la massima ampiezza risultante possibile, cioè
A=NA1 .Questo si ha per F=2m

2 ml Massimo valore del


F a sin sin  campo elettrico
l a
risultante
m  0,1,2,...

L’intensità totale è: I (max)  A12 N 2


N2
N3
F
F  2/3 

N4 N18
F  /2 F  /9

Si avrà ampiezza nulla nel caso in cui tutti i vettori


formano un poligono chiuso
A=0 . Questo si ha per NF=2m’ F  2m’/N

2 m' l Minimo valore


F a sin sin  (nullo) del campo
l Na
elettrico risultante
m'  1,2,...( N 1), ( N  1),......(2 N 1), (2 N  1),....

L’intensità totale è: I (min)  0


ml
Tra due massimi principali per cui sin (max) 
a
ci sono (N-1) zeri, per cui sin (min)  m' l
Na
tra due minimi ci deve comunque essere un
massimo, quindi ci saranno anche (N-2) massimi
secondari (di ampiezza esigua) tra i massimi
principali.

Itot/N2I0
Riassumendo, se poniamo uno schermo a grande distanza
dalle sorgenti osserviamo un serie di strisce luminose e
strisce buie

Strisce buie
2 m' l
F a sin sin 
l Na
m'  1,2,...( N 1), ( N  1),......(2 N 1), (2 N  1),....

Strisce chiare
2 ml
F a sin sin 
l a
m  0,1,2,...

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