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Intensità delle onde (dal punto di vista fisico)

Si definisce “ intensità “ dell’onda la quantità di energia che, in media , attraversa una


superficie di area unitaria, nell’unità di tempo.
La superficie è disposta perpendicolarmente alla direzione di propagazione
dell’onda
Emedia Pmedia
I  [watt/m2]
At A
moltiplicando e dividendo per la velocità di propagazione dell’onda
Emedia Emedia v Emedia v = velocità di propagazione
I   v V= volume dello spazio occupato dall’onda che in
At Atv V t secondi raggiungerà la superficie.

quindi se si esprime l’intensità in funzione della densità volumetrica di energia e della velocità
di propagazione dell’onda

riesce: I v h = energia/volume


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Intensità della radiazione EM e interazione con i recettori fisiologici

L’intervallo 4x1014 Hz - 7x1014 Hz in frequenza (4x10-7 m - 7x10-7 m


in lunghezze d’onda) è la zona dello spettro elettromagnetico
denominata “luce visibile”. Al suo interno, l'occhio umano ha un
massimo di sensibilità nel giallo-verde, intorno ai 550 nm.
Pertanto, è stata costruita empiricamente una "curva di visibilità
dell'occhio umano medio", V(), accettata per convenzione
internazionale, che ha il massimo a 555 nm ed ha la forma di una
campana asimmetrica. Nel punto massimo, per definizione, V()=1.
Le grandezze fotometriche sono ricavate moltiplicando per V() le
corrispondenti grandezze radiometriche utilizzate per le misure di
radiazione e integrando sui valori di ;
Intensità luminosa: energia emessa nel visibile nell'unità di tempo e per unità di angolo solido (sr)
intorno a una ben determinata direzione, dove W() è la potenza emessa per steradiante intorno a una
determinata direzione, con lunghezza d'onda fra  e +d.

Flusso luminoso: è l'intensità integrata su tutto l'angolo solido di emissione.

Illuminamento: è il flusso luminoso che incide sull'unità di superficie: I=dF/dS. L'illuminamento tiene quindi
conto sia della sorgente sia della superficie illuminata. La grandezza radiometrica corrispondente è la
radiazione.
Trasporto di energia: vettore di Poynting
La quantità di energia trasportata da un’onda elettromagnetica nell’unità di tempo per
unità di superficie è data dal vettore di Poynting S, definito come:
1
S EB
0
Il modulo del vettore di Poynting, essendo E e B perpendicolari tra loro in ogni punto, è
dato da:
1 1 2
S EB  E
0 c 0
Nel caso in cui E=Em sin (kx-wt), si ottiene per S il valore: 1 2
S Em sin 2 (kx  t )
c 0

Il valore medio temporale di S è chiamato intensità (del campo elettromagnetico) e denotato con I. Si noti che I è
misurato in W/m2. 1 2
I  S  Eqm
c 0
Per quanto riguarda le densità di energia, si può sostituire nell’espressione che definisce uE (densità volumica di
energia elettrica) l’espressione di E:
0 2 0 0B2 1 1 2
u E  E  cB  
2
 B  uB
2 2 2  0 0 20
La teoria ondulatoria della luce Luce come fenomeno ondulatorio
interpreta il fenomeno della luce
come un’onda elettromagnetica,,
ossia come una variazione
periodica dei campi elettrico e
magnetico nello spazio e nel
tempo, governata dalle equazioni
di J.C. Maxwell (1861-66)

E = E0 cos (ωt - k x + ϕ) = E0 cos (ω t -2  x / λ + ϕ)

 c
lunghezza d’onda
Lo spettro elettromagnetico
Regione dello Lunghezza d'onda Lunghezza d'onda Frequenza Energia
spettro (Angstroms) (centimetri) (Hz) (eV)

Radio > 109 > 10 < 3 x 109 < 10-5

Microonde 109 - 106 10 - 0.01 3 x 109 - 3 x 1012 10-5 - 0.01

Infrarosso 106 - 7000 0.01 - 7 x 10-5 3 x 1012 - 4.3 x 1014 0.01 - 2

Visibile 7000 - 4000 7 x 10-5 - 4 x 10-5 4.3 x 1014 - 7.5 x 1014 2-3

Ultravioletto 4000 - 10 4 x 10-5 - 10-7 7.5 x 1014 - 3 x 1017 3 - 103

Raggi X 10 - 0.1 10-7 - 10-9 3 x 1017 - 3 x 1019 103 - 105

Raggi Gamma < 0.1 < 10-9 > 3 x 1019 > 105

E = 4.135 10-15 n [eV]


colore l (Å) n (*1014 Hz) Energia (*10-19 J)

violetto 4000 4600 7.5 6.5 5.0 4.3

indaco 4600 4750 6.5 6.3 4.3 4.2

blu 4750 4900 6.3 6.1 4.2 4.1

verde 4900 5650 6.1 5.3 4.1 3.5

giallo 5650 5750 5.3 5.2 3.5 3.45

arancione 5750 6000 5.2 5.0 3.45 3.3

rosso 6000 8000 5.0 3.7 3.3 2.5


L’osservazione di dei corpi celesti comporta lo studio di tre grandezze fondamentali legate
alla radiazione elettromagnetica:

DIREZIONE di arrivo della radiazione.


(posizione dell’oggetto nello spazio)

INTENSITA’ del segnale ricevuto.


(flusso di energia della radiazione (W/m2))

DISTRIBUZIONE SPETTRALE della radiazione.


La distribuzione spettrale di una radiazione di corpo nero è caratterizzata dalla quantità
RT(n) *, chiamata radianza spettrale ed è definita in modo che RT(n)dn sia pari all’energia
emessa per unità di tempo con una radiazione di frequenza compresa tra n e n + dn da
un’unità di area di superficie ad una certa temperatura assoluta T.

Le prime accurate misure di tale quantità furono eseguite da Lummer e Pringsheim nel
1899 e misero in evidenza la dipendenza della radianza spettrale dalla frequenza e
dalla temperatura.

* RT(n) è anche indicata con BT(n) o εT(n)

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