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IRRAGGIAMENTO TERMICO

Prof. Ing. Mario A. Cucumo


DIMEG – Dip. di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale
Università della Calabria
mario.cucumo@unical.it

Materiale didattico on line: icampus.dimeg.unical.it

Bibliografia
• V. Marinelli, G. Oliveti, A. Sabato, “Elementi di Trasmissione del
Calore”, Pitagora Editrice, Bologna.
IRRAGGIAMENTO TERMICO
Il meccanismo di emissione di energia per irraggiamento è
dovuto a fenomeni che avvengono a livello elettronico,
dipendenti dalla temperatura del corpo.

La natura di queste radiazioni dipende dalla modalità di


eccitazione degli atomi e delle molecole e dalle loro
specifiche proprietà.

Tutti i corpi emettono energia per irraggiamento in


relazione al proprio stato termico.
Il trasferimento della radiazione termica non richiede la
presenza di un mezzo materiale ma si trasmette anche nel
vuoto.
Sono possibili due interpretazioni della natura della
radiazione termica:

• teoria corpuscolare: secondo la quale la radiazione


termica si propaga per mezzo di fotoni o di quanti di
energia;
• teoria elettromagnetica: tale teoria fa riferimento alle
onde elettromagnetiche in un definito campo di
frequenze.
I gas ed i vapori presentano emissione volumetrica
mentre le superfici solide ed i liquidi sono caratterizzati da
emissione superficiale.
La lunghezza d ’ onda l è legata alla frequenza n della
radiazione termica ed alla velocità della luce c nel mezzo,
dalla relazione:

c
l=
n

La velocità della luce:

• nel vuoto è pari a: c0 = 3 x 108 m/s


c0
• in un mezzo di indice di rifrazione n: c=
n
La Radiazione Termica è di natura spettrale, essendo
costituita da un insieme di radiazioni monocromatiche, e di
natura direzionale, in quanto generalmente l ’ emissione
superficiale non è uniformemente distribuita nello spazio.

L’emissione termica avviene a spese dell’energia interna


del corpo che può essere mantenuta invariata fornendo al
corpo una quantità di calore pari a quella emessa. Fissata la
natura del corpo e lo stato della sua superficie, la radiazione
è puramente termica se dipende soltanto dalla temperatura
della superficie e non da altre cause.

I corpi a temperatura ambiente emettono radiazioni termiche


nel campo dell’infrarosso (invisibile) e se vengono riscaldati
sufficientemente emettono anche nel campo del visibile.
VI SI BI LE

O,4 mm Violetto

O,7 mm Rosso
Giallo
Verde
Blue
UV IR

Raggi g
Onde Radio
Raggi cosmici Radiazione Microonde
Termica

Raggi X

l, (mm)
10-10 10-8 10-6 10-4 10-2 0,1 1 100 104 106 108 1010

Dalla figura si nota che la radiazione termica viene emessa nel campo
delle lunghezze d’onda comprese tra 0,1 e 100 mm (1mm = 10-6 m) e
comprende tutto il visibile, e parte dell’ultravioletto e dell’infrarosso. Si
nota inoltre che il campo del visibile occupa solo una piccola parte della
radiazione termica.
GRANDEZZE FONDAMENTALI DELL’IRRAGGIAMENTO

Potere Emissivo Monocromatico, El [W/m2 mm]


Energia di lunghezza d’onda l emessa nell’unità di tempo, dall’unità di
area e per unità di intervallo di lunghezza d’onda dl, in tutte le direzioni
nell’emisfero sovrastante l’area (W/m2 mm); dipende dalla lunghezza
d’onda, dalla temperatura assoluta T, dalla natura chimica e dallo stato
dello strato superficiale esterno del corpo.

Potere Emissivo Totale, E [W/m2]


Rappresenta l’energia emessa nell’unità di tempo, dall’unità di area, in
tutte le direzione e su tutto lo spettro. E’ pari alla somma dei contributi
energetici associati alle varie lunghezze d’onda dell’intero spettro della
radiazione termica:
¥
E = ò E l ( l ) × dl
0
GRANDEZZE FONDAMENTALI DELL’IRRAGGIAMENTO

Irraggiamento Monocromatico Emisferico, Gl [W/m2 mm]


E’ l’energia di lunghezza d’onda l incidente nell’unità di tempo,
sull’unità di area e per unità di intervallo di lunghezza d’onda dl,
proveniente da tutte le direzioni dell’emisfero sovrastante l’area.

Irraggiamento Totale (o Emisferico), G [W/m2]


Rappresenta l’energia incidente nell’unità di tempo, sull’unità di
area, proveniente da tutte le direzioni dell’emisfero sovrastante
l’area e da tutto lo spettro della radiazione termica.

¥
G = ò G l (l) dl
0
Quando una radiazione termica incide su un corpo, una frazione
della potenza totale incidente è riflessa rG, cioè rinviata senza
penetrare all'interno del materiale, un'altra frazione aG è
assorbita, e costituisce un apporto energetico, ed una terza
frazione tG può essere trasmessa attraverso il corpo.

Fig. 1 – Bilancio energetico di un corpo sul quale incide energia raggiante


L ’ energia totale incidente sul corpo G si può scrivere in
funzione delle tre frazioni di energia (fig. 1):

rG+aG+tG=G

Per il principio di conservazione dell’energia si ha:

a + r + t = 1

I solidi trasparenti (vetri) presentano un elevato valore del


coefficiente di trasmissione t e un basso valore del
coefficiente di assorbimento a.
La maggior parte invece dei solidi non si lascia attraversare
dalla radiazione incidente, la quale viene parzialmente
assorbita e riflessa; si ha t = 0 e di conseguenza a + r = 1.
GRANDEZZE FONDAMENTALI DELL’IRRAGGIAMENTO

Radiosità Monocromatica, Jl [W/m2 mm]


Energia di lunghezza d ’ onda l rilasciata nell ’ unità di tempo,
dall’unità di area e per unità di intervallo di lunghezza d’onda dl,
in tutte le direzioni dell’emisfero sovrastante l’area.
E’ somma dell’energia monocromatica emessa e riflessa dalla
superficie:
Jl= E l+ rl Gl

Radiosità Totale, J [W/m2]


Rappresenta l ’ energia rilasciata nell’unità di tempo, in tutte le
direzioni ed a tutte le lunghezze d’onda, da una superficie unitaria.
E’ somma dell’energia totale emessa e dell’energia totale riflessa
dalla superficie:
J=E+rG
GRANDEZZE FONDAMENTALI DELL’IRRAGGIAMENTO

Intensità di Radiazione Monocromatica, Il [W/m2 mm sr] (*)


Descrive la natura direzionale della radiazione.
Si consideri un angolo solido attorno alla direzione r e sia dq la
potenza radiante EMESSA dall’area elementare dA nell’intervallo di
lunghezza d’onda dl e compresa nell’angolo solido d.
Si definisce Intensità di Radiazione Monocromatica Il nella
direzione (, ) la grandezza:

dq dq
Il ,e (l, , )= =
dA × cos× d×dl dA n × d×dl

cioè la quantità di energia di lunghezza d’onda l, emessa per unità di


intervallo di lunghezza d’onda dl, per unità di tempo, per unità di area
normale alla direzione di propagazione r e per unità di angolo solido d,
dove  è l’angolo zenitale e  l’angolo azimutale.

(*) NOTA: Può essere definita solo per l’energia emessa oppure per l’energia emessa+riflessa
Fig. 2 - Radiazione emessa da una superficie elementare dA in un angolo solido
La potenza monocromatica emessa per unità di area
della superficie emittente (flusso termico), contenuta
nell’angolo solido d attorno alla direzione (, ) è:

dq
dq =
"
l
= Il ,e (l,,)× cos×d×dl (1)
dA

Conoscendo la distribuzione spaziale dell ’ intensità di


radiazione, si può valutare il flusso termico associato
all’emissione monocromatica della superficie in un angolo
solido finito.
L’angolo solido si può scrivere mediante gli angoli  e 
con la relazione (fig. 3):

dA n (r × d) × (r × sen) × d (2)


d = 2
= 2
= sen × d × d
r r

Sostituendo l’eq. (2) nell’eq. (1) e integrando si ricava il


flusso di radiazione di lunghezza d’onda l, emesso in tutto
l’emisfero dall’unità di area della superficie:

2p p 2
q" (l)= ò òI l ,e
(l,,)×cos×sen×d×d (3)
0 0
Fig. 3 - Emissione da un elemento di area dA nell’emisfero sovrastante
Il flusso termico associato con l’emissione su tutto lo spettro
delle lunghezze d’onda è:

¥ ¥ 2p p 2
q" = ò q" (l)×dl = ò ò òI l ,e
(l,,)×cos×sen×d×d ×dl (4)
0 0 0 0

Il Potere Emissivo Monocromatico El rappresenta il flusso


di radiazione di lunghezza d’onda l EMESSO dall’unità di
area e per unità di intervallo dl in tutte le direzioni
dell’emisfero sovrastante l’area, e in base all‘Eq. (3) si può
esprimere come:
2p p 2
El (l)= ò òI l ,e
(l,,)×cos×sen×d×d (5)
0 0
In generale l’intensità di radiazione varia con la direzione
secondo le caratteristiche della superficie emittente.
Nella pratica molti casi possono essere trattati supponendo
che l’intensità di radiazione sia indipendente dalla direzione,
assumendo cioè una emissione diffusa della superficie.
Integrando l‘Eq. (5) con Il,e costante, si ottiene:

El (l)= p×Il ,e (l)


Se Ie (, ) è l’intensità totale di radiazione emessa,
ottenuta per integrazione su tutto lo spettro di quella
monocromatica:
¥
dq
Ie (, )= ò Il ,e (l,, )dl =
0 dA × cos× d
il Potere Emissivo Totale E, risulta:

E = p×Ie (6)

Introducendo una Intensità di radiazione che tenga conto


dell’energia radiante totale emessa+riflessa (Il,e+r) dalla
superficie, si può esprimere la Radiosità Monocromatica Jl
con una relazione analoga alla (5).

2p p 2
Jl (l)= ò òI l ,e+r
(l,,j)×cos×sen×d×d (5.a)
0 0
Per una superficie isotropa che emette e riflette in
modo diffuso, si ottiene analogamente:

Jl (l)= p×Il ,e+r (l)

J = p×Ie+r (7)
FATTORE DI VISTA (O DI FORMA), Fi-j [-]
Si definisce Fattore di vista la frazione di energia emessa dalla
superficie i e intercettata dalla superficie j. E’ un parametro
puramente geometrico.

Siano Ai e Aj due superfici che emettono in modo diffuso (vedi fig.


4). Indicando con dAi e dAj le superfici elementari,
rispettivamente, della superficie emittente e di quella ricevente, il
fattore di vista tra la parete i e la parete j è dato dalla relazione:

1 cos i × cos  j
Fi- j = ×òò × dA i × dA j (8)
p × Ai A A r 2
i j
FATTORE DI VISTA (O DI FORMA)

Fig. 4 - Fattore di vista tra due superfici i e j


FATTORE DI VISTA (O DI FORMA)
In maniera analoga il fattore di vista tra la superficie j e la
superficie i, vale:

1 cos i × cos  j
Fj-i = ×òò × dA i × dA j (9)
p×Aj A A r 2
i j

Moltiplicando entrambi i membri della (8) per Ai, si ottiene:

1 cos i × cos  j
A i × Fi- j = × ò ò × dA i × dA j (10)
p AA r 2
i j
PROPRIETA’ DEI FATTORI DI VISTA

Moltiplicando, invece, la (9) per Aj, si ha:

1 cos i × cos  j
A j × Fj-i = ×òò × dA i × dA j (11)
p AA r 2
i j

Dal confronto tra le equazioni (10) e (11), segue:

A i × Fi- j = A j × Fj-i (12)

L’Eq. (12) è nota come Teorema (o relazione) di


Reciprocità.
PROPRIETA’ DEI FATTORI DI VISTA

Oltre alla relazione di reciprocità precedentemente ricavata, nel


caso in cui N superfici costituiscono una cavità chiusa, può essere
stabilita tra i fattori di vista di una superficie rispetto a tutte le altre
la seguente relazione:
N

åF i-j
=1 (13)
j=1

La (13) esprime il principio di conservazione secondo il quale


l’energia totale raggiante che lascia la superficie i è intercettata
dalle superfici della cavità. Il termine Fi-i contenuto nella (13)
esprime la frazione di energia che lascia la superficie i ed è
direttamente intercettata dalla stessa: esso vale zero per una
superficie piana o convessa ed è diverso da zero se la superficie è
concava.
NOTA: Il numero di fattori di vista da determinare è pari a N2, dove N è il numero
di pareti.
ESEMPI DI CALCOLO

ESEMPIO 1: Pareti piane infinite affacciate a piccola distanza.

F11 = 0 F21 = 1

F12 =1 F22 = 0

NOTA: Trattandosi di superfici piane che “non possono vedere se stesse”,


tutta la potenza emessa da una superficie, viene intercetta dall’altra
(trascurando gli effetti di bordo).
ESEMPI DI CALCOLO

ESEMPIO 2: Sfere concentriche di raggio r e R.

Essendo la sfera piccola esternamente


convessa, sarà sicuramente:

F11 = 0 F12 = 1
Dalla relazione di reciprocità:

A1 ×F1-2 = A2 ×F2-1
si ricava:

2 2
A1 4pr 2 ærö ærö
F2-1 = ×F1-2 = ×1 = ç ÷ F2-2 =1-F2-1 = 1- ç ÷
A2 èR ø èR ø
2
4pR
ESEMPI DI CALCOLO

ESEMPIO 3: Cilindri coassiali molto lunghi (L) di diametro d e D.

Essendo il cilindro piccolo


esternamente convesso, sarà
sicuramente:

F11 = 0 F12 = 1
Dalla relazione di reciprocità:

A1 ×F1-2 = A2 ×F2-1
si ricava:

A1 pdL d d
F2-1 = ×F1-2 = ×1 = F2-2 = 1-F2-1 =1-
A2 pDL D D

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