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RELAZIONE TRA EMISSIONE ED ASSORBIMENTO

PRINCIPIO DI KIRCHHOFF

Le proprietà di assorbimento e di emissione dei corpi sono tra loro legate


da un fenomeno comune che, in particolari condizioni, si descrive
mediante una relazione nota come principio di Kirchhoff.

Secondo questo principio, per ogni lunghezza d’onda ed ogni direzione


dell ’ irraggiamento emesso da una superficie o su di essa incidente,
l’emissività e l’assorbimento monocromatici e direzionali sono uguali.

Quindi il coefficiente di emissione monocromatico di un corpo ad una


certa temperatura T è pari al coefficiente di assorbimento monocromatico
alla stessa temperatura e lunghezza d’onda:

e l (T ) = a l (T ) (19)
Il principio di Kirchhoff afferma che tanto più grande è il
coefficiente di assorbimento tanto più grande è il coefficiente
di emissione (emissività) del corpo.
Poiché il valore massimo di al è 1, il valore massimo di el è
1, il che significa che non esistono corpi i quali abbiano un
potere emissivo superiore a quello del corpo nero.

I metalli lucidati hanno una emissività più bassa, che


aumenta se sono ossidati. Siccome r+a=r+e=1 (perché
t=0), essendo il coefficiente di riflessione r più elevato, il
coefficiente di emissività e dev’essere più basso.
Se i metalli sono molto ossidati (r risulta basso e, di
conseguenza, e elevato) la loro emissività si avvicina a
quella del corpo nero.
SCAMBIO TERMICO PER IRRAGGIAMENTO

Lo scambio termico per irraggiamento tra i corpi dipende in


generale dalle caratteristiche geometriche delle loro
superfici, dall’orientazione relativa, dalla temperatura e dalle
proprietà radiative delle stesse.

Il mezzo interposto tra le superfici può partecipare allo


scambio con le proprie caratteristiche di assorbimento e di
emissione.

In seguito si suppone che fra le superfici ci sia il vuoto


oppure il mezzo esistente sia trasparente alla radiazione
termica.
IRRAGGIAMENTO TRA DUE SUPERFICI NERE

Consideriamo due superfici nere A1 e A2 che emettono diffusamente. La


potenza emessa nell’intero spettro dalla superficie A1 che incide sulla
superficie A2 vale:

q1®2 = En1 × A1 ×F1-2 (20)

Analogamente, la potenza
emessa nell’intero spettro dalla
superficie A2 che viene
intercettata dalla superficie A1
vale:

q2®1 = En2 × A 2 ×F2-1 (21)


IRRAGGIAMENTO TRA DUE SUPERFICI NERE
La potenza netta scambiata tra le due superfici è:

q1«2 = q1®2 - q2®1 = A1 ×F1-2 ×En1 - A2 ×F2-1 ×En2


Tenendo conto del principio di reciprocità (eq. 12) e della
legge di Stefan-Boltzmann (eq. 17), si ha:

( )
q1«2 = A1 ×F1-2 × En1 -En2 = A1 ×F1-2 ×s × T14 - T24 ( )

q1«2 =
En1 -En2
=
(
s × T14 - T24 )
(22)
Ovvero: 1 1
A1 ×F1-2 A1 ×F1-2
IRRAGGIAMENTO TRA DUE SUPERFICI NERE
La determinazione dello scambio termico netto tra superfici nere si
riduce ad un problema geometrico di valutazione del fattore di
vista.
Dall’eq. (22) si nota che si può utilizzare l’analogia elettrica anche
nello scambio termico per irraggiamento dove questa volta la
resistenza termica radiativa tra le due superfici nere è:

1
R irr =
q1«2 ® A1 ×F1-2

q1«2 =
En1 -En2
=
(
s × T14 - T24 )
R irr R irr
IRRAGGIAMENTO IN UNA CAVITÀ NERA
Supponiamo di avere una cavità costituita da N superfici nere,
come evidenziato in figura:

Fig. 10 - Cavità costituita da N superfici nere


IRRAGGIAMENTO IN UNA CAVITÀ NERA
Il bilancio termico relativo alla superficie Ai di temperatura Ti
facente parte della cavità, si effettua uguagliando la somma dei
flussi termici radianti scambiati con le rimanenti superfici della
cavità.
La potenza radiante emessa dalla superficie i che viene inviata
verso tutte le pareti della cavità è pari a:

qi®cav = A i ×Eni
mentre, quella che la parete i riceve dalle altre pareti della cavità,
vale:
N
qcav®i = å A k ×Fk-i ×Enk
k=1
IRRAGGIAMENTO IN UNA CAVITÀ NERA

La potenza netta scambiata tra la superficie i e la cavità vale:

N
qi«cav = qi®cav -qcav®i = A i ×Eni - å A k ×Fk-i ×Enk
k=1

Applicando la relazione di reciprocità all’ultimo termine e


N
moltiplicando (Ai Eni) per la quantità unitaria åF i-k
, si ottiene
k=1

N N
qi«cav = åFi-k × A i ×Eni - å A i ×Fi-k ×Enk =å
(NE ni
-Enk )
(23)
k=1 k=1 k=1 1
A i ×Fi-k
IRRAGGIAMENTO IN UNA CAVITÀ NERA

Mediante l’Eq. (23) si possono scrivere N equazioni, pari al numero di


pareti costituenti la cavità. Se sono note le temperature e la matrice dei
fattori di vista, da ognuna di tali equazioni è possibile determinare la
potenza netta scambiata tra la parete i e la cavità.
Il circuito elettrico per una cavità costituita da tre pareti nere è
rappresentato nella fig. 11:

Fig. 11 - Circuito elettrico equivalente per una cavità costituita da 3 superfici nere
IRRAGGIAMENTO IN UNA CAVITÀ NERA

Con riferimento all’Eq. (23), le potenze nette scambiate tra le singole


pareti e la cavità sono:

q1«cav =
( E n1
-En2 ) + (E n1
-En3 )
-1 -1
éA ×F ù é A ×F ù
ë 1 1-2 û ë 1 1-3 û

q2«cav =
( E n2
-En1 ) + (E n2
-En3 )
-1 -1
éA ×F ù éA ×F ù
ë 2 2-1 û ë 2 2-3 û

q3«cav =
( E n3
-En1 ) + (E n3
-En2 )
-1 -1
éA ×F ù éA ×F ù
ë 3 3-1 û ë 3 3-2 û
IRRAGGIAMENTO IN UNA CAVITÀ NERA

Nella fig. 12 è riportato il circuito elettrico equivalente per una cavità


costituita da cinque superfici nere.

Fig. 12 - Circuito elettrico equivalente per una cavità costituita da 5 superfici nere
IRRAGGIAMENTO IN UNA CAVITÀ NERA

Con riferimento all’Eq. (23), le potenze nette scambiate tra le


singole pareti e la cavità sono:

q1«cav =
( E n1
-En2 ) + (E n1
-En3 ) + (E n1
-En4 ) + (E n1
-En5 )
-1 -1 -1 -1
é A ×F ù é A ×F ù é A ×F ù é A ×F ù
ë 1 1-2 û ë 1 1-3 û ë 1 1-4 û ë 1 1-5 û

q2«cav =
( E n2
-En1 ) + (E n2
-En3 ) + (E n2
-En4 ) (E
+
n2
-En5 )
-1 -1 -1 -1
éA ×F ù éA ×F ù éA ×F ù éA ×F ù
ë 2 2-1 û ë 2 2-3 û ë 2 2-4 û ë 2 2-5 û

NOTA: L’allievo completi il sistema scrivendo le altre tre equazioni


mancanti.
BILANCIO TERMICO DI UNA SUPERFICIE GRIGIA
La potenza radiante che rilascia una superficie grigia i, è definita
dalla radiosità Ji dovuta alla emissione diretta della superficie ed
alla riflessione di una parte dell’irraggiamento Gi incidente su di
essa:

J i = E i + ri × G i

Poiché per il corpo grigio: E = e × En

e r + a = 1 Þ r + e = 1 Þ r = 1- e

Ji -ei ×Eni
Si ha:
( )
Ji = ei ×Eni + 1-ei Gi Þ Gi =
1-ei
(24)
La potenza termica netta uscente dalla superficie i di area Ai
(fig. 13), è:

q i = A i × (J i - G i ) (25)

Fig. 13 - Cavità costituita da superfici grigie: a) bilancio termico della superficie;


b) resistenza superficiale alla radiazione
Sostituendo l’espressione di Gi fornita dall‘Eq. (24) nell’Eq. (25),
si ricava la potenza netta rilasciata dalla superficie grigia:

E ni - J i
qi =
1 - ei (26)
A i × ei

Il denominatore dell ’ eq. (26) si può interpretare come una


resistenza alla radiazione termica (superficiale), il numeratore
come una differenza di potenziale e la potenza come una
"corrente” (vedi fig. 13) .

Nel caso di superficie nera tale resistenza è pari a zero (eni=1,


rni=0, Eni=Jni).
IRRAGGIAMENTO TRA DUE SUPERFICI GRIGIE

Consideriamo due superfici grigie A1 e A2 che emettono diffusamente.


La potenza rilasciata, nell’intero spettro, dalla superficie A1 che incide
sulla superficie A2 vale:

q1®2 = J1 × A1 ×F1-2 (27)

Analogamente, la potenza
rilasciata nell ’ intero spettro
dalla superficie A2 che viene
intercettata dalla superficie A1
vale:

q2®1 = J2 × A 2 ×F2-1 (28)


IRRAGGIAMENTO TRA DUE SUPERFICI GRIGIE
La potenza netta scambiata tra le due superfici è:

q1«2 = q1®2 -q2®1 = A1 ×F1-2 × J1 - A2 ×F2-1 × J2


Tenendo conto del principio di reciprocità (eq. 12), si ha:

(
q1«2 = A1 ×F1-2 × J1 - J2 )
J1 - J2
Ovvero: q1«2 =
1 (29)

A1 ×F1-2
IRRAGGIAMENTO TRA DUE SUPERFICI GRIGIE

Dall’eq. (29) si nota che anche in questo caso si può utilizzare


l’analogia elettrica come nel caso di superfici nere. Il potenziale
dei nodi è diverso ma la resistenza termica radiativa tra le due
superfici grigie è la stessa:

1
R irr =
A1 ×F1-2
q1«2 ®
J1 - J2
q1«2 =
R irr
IRRAGGIAMENTO TRA DUE SUPERFICI GRIGIE

Il circuito precedente, anche se apparentemente banale, non può


essere risolto direttamente perché le radiosità J1 e J2 sono
incognite e dipendenti l’una dall’altra. Prima di poter determinare la
potenza è necessario risolvere il sistema:

( A × J ×F )
(
J1 = e1En1 + 1-e1 G1) con G =
1
2 2

A1
2-1

( A × J ×F )
(
J2 = e2En2 + 1-e2 G2) con G2 =
1 1

A2
1-2
IRRAGGIAMENTO TRA DUE SUPERFICI GRIGIE

Se invece si tiene conto delle resistenze superficiali (Eq. 26) e si


collega ogni nodo a potenziale J con il rispettivo nodo a potenziale
En, si ottiene il circuito:

In tal caso, se sono note le temperature e le emissività delle


superfici, la potenza può essere determinata direttamente:

q1«2 =
En1 -En2
=
(
s T14 - T24 )
1-e1 1 1-e2 1-e1 1 1-e2
+ + + +
A1 e1 A1F1-2 A 2 e2 A1 e1 A1F1-2 A2 e2
IRRAGGIAMENTO IN UNA CAVITÀ GRIGIA
Supponiamo di avere una cavità costituita da N superfici grigie,
come evidenziato in figura:

Fig. 14 - Cavità costituita da N superfici grigie


IRRAGGIAMENTO IN UNA CAVITÀ GRIGIA
Il bilancio termico relativo alla superficie Ai di temperatura Ti
facente parte della cavità, si effettua uguagliando la somma dei
flussi termici radianti scambiati con le rimanenti superfici della
cavità.
La potenza radiante rilasciata dalla superficie i che viene inviata
verso tutte le pareti della cavità è pari a:

qi®cav = A i × Ji
mentre, quella che la parete i riceve dalle altre pareti della cavità,
vale:
n
qcav®i = å A k ×Fk-i × Jk
k=1
IRRAGGIAMENTO IN UNA CAVITÀ GRIGIA

La potenza netta scambiata tra la superficie i e la cavità vale:

N
qi«cav = qi®cav -qcav®i = A i × Ji - å A k ×Fk-i × Jk
k=1

Applicando la relazione di reciprocità all’ultimo termine e


N
moltiplicando (Ai Ji) per la quantità unitaria åF i-k
, si ottiene
k=1

N N
qi«cav = åFi-k × A i × Ji - å A i ×Fi-k × Jk =å
(NJ -J ) i k
(30)
k=1 k=1 k=1 1
A i ×Fi-k
IRRAGGIAMENTO IN UNA CAVITÀ GRIGIA

Il problema consiste nella determinazione delle radiosità delle


superfici grigie, dalla cui conoscenza è possibile ottenere le
potenze termiche tra le singole pareti e la cavità.
In base all’Eq. (26), per ogni superficie i della cavità si può
scrivere:
æ ö
ç ÷
Eni - Ji n
ç Ji - J j ÷
qi®cav = =å ç ÷
(31)
1-ei j=1 ç 1
÷
A i ×ei ç A ×F ÷
è i i-j ø

Scrivendo l’Eq: (31) per tutte le pareti della cavità si ottiene un


sistema di N equazioni la cui soluzione fornisce i valori delle
radiosità J1, J2, … JN.
ESEMPIO N. 1: Cavità formata da due superfici grigie.

q1«2 =
(
s × T14 - T24 )
1-e1 1 1-e2
+ +
A1 ×e1 A1 ×F1-2 A 2 ×e2

NOTA: Per una cavità costituita da due sole pareti la soluzione si ottiene in modo diretto.
Nel caso particolare che una delle due superfici sia molto grande
rispetto all’altra (Esempio: A1=collettore solare – A2=volta
celeste), moltiplicando e dividendo per A1 l’equazione precedente,
si ottiene [F12=1 – (A1/ A2)≈0]:

(
A1 ×s × T14 - T24 )
q1«2 =
1-e1 1 1-e2 æ A1 ö
(
= A1 ×e1 ×s × T14 - T24 )
+ + × çç ÷÷
e1 F1-2 e2 è A 2 ø
ESEMPIO N. 2: Cavità formata da tre superfici grigie.

Fig. 15 - Circuito elettrico equivalente per una cavità costituita da tre superfici grigie
Con riferimento all’Eq. (31), le potenze nette scambiate tra le singole
pareti e la cavità sono:

q1«cav =
( E n1
- J1 ) = (J - J )
1 2
+
(J - J )
1 3 Risolvendo il
-1 -1 sistema delle 3
1-e1 é A ×F ù é A ×F ù equazioni si
ë 1 1-2 û ë 1 1-3 û
A 1 e1 determinano le
radiosità J1, J2 e J3

q2«cav =
( E n2
- J2 ) = (J - J )
2 1
+
(J - J )
2 3
e, successivamente,
le 3 potenze.
-1 -1
1-e2 é A ×F ù é A ×F ù
ë 2 2-1 û ë 2 2-3 û
A 2 e2

q3«cav =
( E n3
- J3 ) = (J - J )
3 1
+
(J - J )
3 2
-1 -1
1-e3 é A ×F ù é A ×F ù
ë 3 3-1 û ë 3 3-2 û
A 3 e3
ESEMPIO N. 3: Cavità formata da cinque superfici grigie.

NOTA: L’allievo scriva da solo le cinque equazioni per il calcolo delle potenze
scambiate tra le singole pareti e la cavità.
SCHERMI ALLA RADIAZIONE

Una delle applicazioni dei risultati prima ottenuti riguarda lo


studio degli schermi alla radiazione termica.

Lo scambio termico per irraggiamento tra due superfici può


essere significativamente ridotto interponendo tra esse uno
schermo di materiale a bassa emissività.

La presenza di uno schermo nero introduce, infatti, una


ulteriore resistenza spaziale, mentre l’aggiunta di uno
schermo grigio introduce due ulteriori resistenze
superficiali ed una resistenza spaziale, che aumentano la
resistenza globale e si riduce così il flusso termico
trasmesso tra le superfici estreme.
ESEMPIO N. 1: Schermo nero fra due superfici nere

q1«3 =
En1 -En3
=
(
s T14 - T34 )
1 1 1 1
+ +
A1F1-2 A 2F2-3 A1F1-2 A 2F2-3

NOTA: In questo caso particolare, l’aggiunta di uno schermo nero raddoppia la resistenza
termica e, quindi, dimezza la potenza irradiata tra le due piastre estreme.
ESEMPIO N. 2: Schermo grigio fra due superfici nere

En1 -En3
q1«3 =
1 1-e2 1-e2 1
+ + +
A1F1-2 A 2 e2 A 2 e2 A 2F2-3

NOTA: L’aggiunta di uno schermo grigio introduce due resistenze superficiali ed una
resistenza spaziale rispetto al caso privo di schermo.
ESEMPIO N. 3: Due schermi grigi fra due superfici nere

En1 -En3
q1«4 =
1 æ 1-e ö 1 æ 1-e ö 1
+2× çç 2 ÷÷ + +2× çç 3÷
÷ +
A1F1-2 è A 2 e2 ø A 2F2-3 è A 3 e3 ø A 3F3-4

NOTA: L’aggiunta di due schermi grigi introduce quattro resistenze superficiali e due
resistenze spaziali rispetto al caso privo di schermi.

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