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10

Serie

10.1 Seire numeriche


Sia (an)n2 N una successione di numeri reali. A partire d questa successione possiamo costruire nuove
successioni (l'unico limite 'e la nostra fantasia). Ad esempio, possiamo denire una nuova succes-
sione (n)n2 N denita ponendo

1 := a1;
2 := a1  a2;
3 := a1  a2  a3;

n
Y
n := n¡1  an = ak :
k=1

Il limite di questa successione (n)n2N se esiste nito o innito si denota con


1
Y n
Y
ak := lim ak :
n!1
k=1 k=1

Siccome siamo fantasiosi, supponendo ora che (an)n2 N sia una successione a valori >0, possiamo
anche costruire la successione (en)n2N

e1 := a1;
e2 := (a1)a2;
e3 := ((a1)a2)a3;

en := (en¡1)an:

La serie di termine generale (an)n2 N é denita come successione delle somme parziali n-esime
(sn)n2N , nel senso della seguente denizione

s1 := a1;
s2 := a1 + a2;
s3 := a1 + a2 + a3;

sn := sn¡1 + an:

Il limite della successione (sn)n2N sempre che esista (nito o innito) prende il nome di somma della
serie di termine generale (an)n2 N e si denota con
1
X n
X
ak := lim sn = lim ak : (10.1)
n!1 n!1
k=1 k=1

1
2 Serie

Ci proponiamo di denire la somma dei termini della successione, cioè di denire l'espressione
1
X
ak := a1 + a2 + a3 +  + an + : (10.2)
k=1

10.1. Osservazione. Esiste una nozione di proprietá commutativa anche per le somme innite (ossia
per le serie). Si dice che per una serie di termine generale (an) vale la proprietá commutativa quando
per ogni biiezione : N ! N risulta
X1 X1
ak = a(k):
k=1 k=1

10.2. Osservazione. È importante n da subito realizzare che ció che intendiamo è la somma

((((a1 + a2) + a3) + ) + an) + :

Vedremo in seguito, se ci sará tempo, cosa vogliano dire proprietà commutativa e associativa per una
somma di inniti termini.

10.3. Osservazione. La consocenza della successione (an)n2N che genera la serie (sn :=
Pn
k=1 an)n2 N è equivalente alla conoscenza della serie stessa (nel senso di successione delle somme
parziali). Infatti risulta sn = sn¡1 + an e quindi se è nota (sn)n2 N possiamo ricostruire an mediante
la posizione an := sn ¡ sn¡1.
La successione (cos n)n2N non è convergente. Come trasformiamo questo esempio in un esmepio
di serie non convergente. Dobbiamo trovare (an)n2N tale che sn = cos n. Facile, basta porre an :=
cos(n) ¡ cos(n ¡ 1).

Introduciamo la somma sn dei primi n termini della successione (detta anche somma parziale, o
ridotta n-sima):
Xn
sn := a1 + a2 +  + an = ak :
k=1

Tale successione prende il nome di serie di termine generale an. È naturale denire l'espressione
(10.2) come limite, per n ! 1, della successione (sn)n2 N delle somme parziali. Cioè poniamo per
denizione
X1 X n
ak := lim ak : (10.3)
n!1
k=1 k=1

Il simbolo a primo membro si legge: somma, o serie, per k che va da 1 a +1, di ak. Se il limite per
n ! 1 della successione (sn)n2 N delle somme parziali, esiste ed è un numero nito, si dice che la serie
è convergente. Se il limite della successione (sn)n2N delle somme parziali vale +1 (oppure ¡1), si
dice che la serie è divergente. Una serie convergente o divergente si dice regolare. Se non esiste il limite
per n ! 1 co di (sn)n2N si dice che la serie è indeterminata. Naturalmente, la somma della serie a
primo membro della (10.3) è denita solo nel caso in cui la serie è regolare.
Il carattere di una serie è la sua proprietà di essere convergente, o divergente oppure indeterminata.

Esempio 10.4. A titolo di esempio consideriamo la serie seguente, detta serie di Mengoli:

1 1 1 1
+ + +  + + 
12 23 34 n  (n + 1)
10.1 Seire numeriche 3

La successione (sn)n2 N delle somme parziali è data dalla formula dimostrata per induzione nel para-
grafo 11 del libro di testo:
n
X 1 n
sn = = :
k(k + 1) n + 1
k=1

Pertanto, per n ! 1, (sn)n2 N conmverge ad 1. Quindi la serie data è convergente e la somma vale

1
X 1
= 1:
k(k + 1)
k=1

Esempio 10.5. Consideriamo ora la serie associata alla successione an := (¡1)n, cioè la serie

¡1 + 1 ¡ 1 +  + (¡1)n + ::: (10.4)

Per la successione (sn)n2 N delle somme parziali otteniamo: s1 = ¡1, s2 = 0, s3 = ¡1 e, piú in generale,
sn = ¡1 se n è dispari e sn = 0 se n è pari. Quindi la successione (sn)n2 N non ha limite; quindi la
serie (10.4) è indeterminata.

Si noti che l'esempio (10.4) di serie indeterminata è stato datò a partire dalla successione an :=
(¡1)n che non converge a zero; questo è un motivo per escludere a priori che la serie converga, secondo
il risultato seguente.
P1
10.6. Proposizione. (Condizione necessaria per la convergenza di una serie) Se la serie k=1 ak
è convergente, allora la successione (an)n2N è innitesima. In simboli:
1
X
ak convergente =) lim an = 0:
n!1
k=1

Esempio 10.7. Consideriamo la serie


1
X k
k+1
k=1

Proof. Indichiamo con (sn)n2 N la successione delle somme parziali e con s 2 R la somma della serie.
Essendo sn+1 = sn + an+1 risulta

lim an+1 = lim (sn+1 ¡ sn) = lim sn+1 ¡ lim sn = s ¡ s = 0:


n!1 n!1 n!1 n!1

Ció conclude la dimostrazione. cccc

10.8. Osservazione. Nella dimostrazione precedente abbiamo fatto tacito uso della proprietá seguente,
che vi prego di prova a dimostrare: Sia (an)n2N una successione, allora per ogni p 2 N

lim an = lim an+p


n!1 n!1

10.9. Osservazione. Osserviamo che la condizione espressa dalla Proposizione 10.6 è necessaria ma
non suciente per la convergenza di una serie. Ad esempio, il termine generale della serie
1
X 1
p p
k=1
k+1+ k
4 Serie

è innitesimo, ma la serie è divergente. Infatti, si verica per induzione che

n
X 1 p n!1
sn := p p = n+1¡1!
!
!
!
!!
!
!
!!
!
!
!
!! + 1:
!
!
k=1
k+1+ k

Di facile verica sono i seguenti risultati.

10.10. Proposizione. Se le serie di termine generale (an)n2N e (bn)n2 N sono regolari, e se

1
X 1
X
ak + bk (10.5)
k=1 k=1

 := R [ f1g, allora anche la serie di termine generale (an + bn)n2 N è regolare


ha signicato in R
e risulta
X1 X1 X1
(ak + bk) = ak + bk: (10.6)
k=1 k=1 k=1

Consideriamo la serie
1
X
ck
k=1
P P1
se troviamo una decomposizione di ck della forma ck = ak + bk con 1 k=1 ak e k=1 bk entrambe
P1 P1  P 1
regolari e tali che ha senso la scrittura k=1 ak + k=1 bk in R allora k=1 ck è regolare e la somma
P P1
della serie di termine generale ak + bk è la somma delle somme delle serie, ossia 1k=1 ak + k=1 bk .

1
X 1   X1   X1
1 X 1 1
= + k ¡ k = + k ¡ k
k2 k2 k2
k=1 k=1 k=1 k=1

10.11. Proposizione. Se le serie di termine generale (an)n2N è regolare, allora per ogni  2 R risulta
regolare anche la serie di termine generale (  an)n2 N , e risulta

1
X 1
X
(ak) =  ak (10.7)
k=1 k=1

a patto di convenire (nel caso  = 0) che 0  (1) = 0.

Utile è la nozione di resto di una serie.

P1
10.12. Denizione. Data la serie k=1 ak, per ogni n 2 N deniamo la serie resto n-simo

an+1 + an+2 +  + an+k +  + (10.8)

la serie ottenuta trascurando i primi n termini della serie data, cioè consideriamo la serie di termine
generale bk, con

0 per k = 1; :::; n;
bk =
ak per k > n:

Equivalentemente, se indichiamo con 1[n+1;1)(t) la funzione caratteristica dell'insieme [n + 1; 1),


allora bk = 1[n+1;1)(k)  ak. Posso considerare la mappa

m
!
X
n 2 N 7! sm := 1[n+1;1)(k)  ak
k=1 m2 N
10.2 Serie a termini non negativi 5

Sussiste il seguente risultato.


P
10.13. Proposizione. (Teorema del Resto) Se la serie 1 k=1 ak è convergente, alora per ogni n 2 N
anche la serie resto n-simo è convergente. Inoltre, detta Rn la sua somma, cioè posto
1
X 1
X
Rn := 1[n+1;1)(k)ak = ak ;
k=1 k=n+1
si ha che
1
X
lim Rn = lim ak = 0:
n!1 n!1
k=n+1

P
Proof. Per ipotesi la serie 1 k=1 ak è convergente. Detta (sn)n2 N la successione delle sue somme
parziali, ed s 2 R la sua somma, si ha che
1
X
Rn = 1[n+1;1)(k)ak
k=1
X1
= [ak ¡ (1 ¡ 1[n+1;1)(k))ak]
k=1
X1 1
X
= ak ¡ (1 ¡ 1[n+1;1)(k))ak
k=1 k=1
X1 Xn
= ak ¡ ak
k=1 k=1
= s ¡ sn 2 R: (10.9)

In altre parole, la denizione che abbiamo dato di serie resto n-esima (Denizione 10.12), puó essere
costruita adpartire da una qualunque serie (regolare o meno). Con la (10.9) abbiamo semplicemente
osservato che se la serie è convergente allora la serie resto n-esimo puó equivalentemente denirsi
come Rn := s ¡ sn, essendo (sn)n2 N la successione delle somme parziali, ed s 2 R la sua somma.
Ma allora, passando al limite per n ! 1 si ha subito che limn!1Rn = s ¡ s = 0. Ció conclude la
dimostrazione. cccc

10.2 Serie a termini non negativi


P
Diremo che una serie 1 k=1 ak è a termini non negativi se risulta

an > 0 8n 2 N:

Osserviamo che la successione delle somme parziali

n
!
X
sn := ak
k=1 n2 N

associata alla successione (an)n2 N , è crescente, in quanto risulta

sn+1 = sn + an+1 > sn:


||{z}}}
>0

In base al teorema sulle successioni monotone, (sn)n2N è sempre regolare, nel senso che ammette
sempre limite, eventualmente pari a +1. In altri termini, sussiste il seguente risultato.

10.14. Proposizione. Una serie a termini non negativi ammette sempre limite (no o +1).
6 Serie

Esempio 10.15. Consideriamo la serie


1
X
k  jsin(1/k)j:
k=1

La serie a termini non negativi, quindi o converge ad un numero reale s 2 R, oppure diverge a +1.
Siccome il termine generale (jsin(1/k)j  k)k2N non costituisce una successione innitesima, la serie
non puó convergere (si ricordi la condizione necessaria alla convergenza di una serie) e quindi neces-
sarimente diverge a +1.

10.3 Convergenza assoluta


Premettiamo il criterio di convergenza di Cauchy per le serie numeriche che si ricava dall'omoglogo
risultato per le successioni di numeri reali.
Ricordiamo la denizione di successione di Cauchy. Una successione (an)n2 N si dice di Cauchy
se risulta
 
lim sup jam ¡ anj = 0:
n!1 m>n

Come esercizio dimostrate che una successione è di Cauchy se, e soltanto se, verica la denizione del
libro, ossia che

8" > 09" 2 N :: 8n > "; 8p 2 N jan+p ¡ anj < ":

10.16. Proposizione. (Criterio di Cauchy per le serie) Condizione necessaria e suciente anché
P
la serie 1k=1 ak sia convergente è che risulti
 
Pn+p
lim sup j k=n+1 ak j = 0;
n!1 p2 N

ovvero che per ogni " > 0, esista " 2 N tale che
Pn+p
j k=n+1 ak j = jan+1 + an+2 +  + an+pj < "

per ogni n 2 N :: n > " e per ogni p 2 N.

Proof. Indichiamo con (sn)n2 N la successione delle somme parziali e ricordiamo, dal criterio di
Cauchy per le successioni, che (sn)n2 N converge se, e soltanto se,
 
lim sup jsm ¡ snj = 0;
n!1 m>n
ovvero se, e soltanto se,
   
Pn+p
0 = lim sup jsn+p ¡ snj = lim sup j k=n+1 ak j :
n!1 p2 N n!1 p2 N

La precedente relazione, fornisce la caratterizzazione cercata. cccc


P
10.17. Denizione. Una serie 1 k=1 ak si dice assolutamente convergente se risulta convergente la
serie dei suoi moduli, ossia se risulta convergente
1
X
jak j:
k=1

10.18. Osservazione. Ovviamente se la serie è a termini non negativi, allora i concetti di convergenza
assoluta e di convergenza (semplice) si equivalgono.
10.4 La serie geometrica 7

In generale una serie convergente non è necessariamente assolutamente convergente. Un esempio


di questo lo vedremo a breve ed è dato dalla serie armonica alternata, ossia dalla serie
1
X (¡1)k¡1
;
k
k=1

che risulta essere convergente ma non assolutamente in quanto (vedremo sempre a breve)
1
X
1
(¡1)k¡1 X 1
= = +1:
k k
k=1 k=1

10.19. Proposizione. Una serie assolutamente convergente è convergente.


P P
Proof. Consideriamo una serie 1 ak. Assumiamo che 1 a sia ssolutamente convergente,
P1 k=1 P1k=1 k
ovvero che k=1 jak j sia convergente, e dimostriamo che k=1 ak è convergente.
Pn
Per il teorema di convergenza di Cauchy, sappiamo che, posto jsjn := k=1 jak j

0 = lim sup jjsjm ¡ jsjnj


n!1m>n

= lim sup j(ja1j + ja2j +  + jamj) ¡ ((ja1j + ja2j +  + janj))j
n!1m>n
m
!
X
= lim sup jak j
n!1 m>n k=n+1

Pj2
con l'intesa che i=j1 =0
se j2 < j1. Ma allora, dalla disuguaglianza triangolare consegue che
! !
X m Xm

0 6 lim sup jsm ¡ snj = lim sup ak 6 lim sup jak j = 0:
n!1m>n n!1 m>n n!1 m>n
k=n+1 k=n+1

Ma questo signica che la successione (sn)n2 N è di Cauchy, e quindi convergente.


In altre parola abbiamo dimostrato che se (jsjn)n2N è di Cauchy allora anche (sn)n2 N è di
Cauchy. cccc

10.4 La serie geometrica


La serie geometrica rientra piú propriamente nel contesto delle serie di funzioni, ma qui la aronteremo
in maniera piú elementare. Per ogni numero reale x 2 R consideriamo la serie geometrica di ragione
x denita da
X1
xk = 1 + x + x2 +  + xn +  +
k=0

espressione valida anche per x = 0 a patto di accordarci sul fatto che in questo contesto (delle serie di
potenze) 00 = 1.
Studiamone la convergenza al variare di x 2 R. Nel contesto delle serie di potenze, questo si esprime
dicendo che siamo interessati alla convergenza puntuale della serie geometrica.
Step 0. Se x = 0 la serie geometria di ragione 0 converge ad 1.
Step 1. Consideriamo inizialmente il caso x > 0. In questo la serie geometrica è a termini non
negativi, quindi o converge ad un valore nito, o diverge postivamente. Se x > 1 la serie diverge
positivamente, e questo possiamo vederlo almeno in due modi diversi. Il primo è osservare che la
successione (xk)k2 N non è innitesima quando x > 1, l'altro modo è quello di osservare che se x > 1
allora
X1 X1
x >
k 1 = lim n = +1:
n!1
k=0 k=0
8 Serie

k!1
Quando 0 < x < 1 la condizione necessaria alla convergenza è soddisfatta in quanto xk !
!
!
!!
!
!
!
!!
!
!
!!
!
!! 0, ma
ció non ci dice niente su se la serie converge o meno. Per capire se converge procediamo usando la
deifnizione.
X1 Xn
1 ¡ xn+1 1
xk = lim xk = lim = :
n!1 n!1 1 ¡ x 1¡x
k=0 k=0
In particolare
1 1 1
1+ + +  + k +  + =2:
2 4 2

Step 3. Consideriamo il caso x < 0. Lascio per esercizio dimostrare che se x < ¡1 la serie geometrica
di ragione x non converge. Se invece ¡1 < x < 0 allora la serie geomtrica converge. Diamone due
Pn 1 ¡ xn+1
giusticazioni. La prima è che la formula k=0 xk = 1 ¡ x vale anche quando x < 0. La seconda
è che la serie dei moduli fornirà una serie geometrica di ragione jxj < 1, quindi una serie convergente.
In altri termini la seri geometrica è assolutamente convergente per jxj < 1.

10.5 La serie armonica


La serie seguente è detta serie armonica:
1
X 1 1 1 1
= 1 + + +  + +  + :
k 2 3 n
k=1

Osserviamo in primo luogo che la serie armonica è a termini non negativi, e in quanto tale o converge
ad un numero reale nito e positivo, o diverge a +1. Notiamo che il termine generale è innitesimo,
e quindi non è possibile escludere a priori nè che converge nè che non converge. Per capire il compor-
tamente dlela serie usiamo una stima integrale. Osserviamo che per ogni k 2 N risulta

1 1
6
x k
quando x > k. Ne consegue che
Z k+1 Z k+1
1 1 1
dx 6 dx = :
k x k k k
E quindi pure che
" n
# 1 Z 1
X X k+1
1 X 1
+1 = lim log(n + 1) = lim (log(k + 1) ¡ log k) = dx 6
n!1 n!1 k x k
k=1 k=1 k=1

10.20. Proposizione. Piú in generale è possibile ed ha interesse considerare la serie armonica gene-
ralizzata denita per ogni p 2 R da
X1
1
:
kp
k=1

Si dimostra che la serie armonica generalizzata è convergente se p > 1, è divergente positivamente se


0 < p 6 1. In realtá è divergente anche per p 6 0 in quanto la successione (k jpj)k2 N che genera la
serie non è innitesima.

10.6 Criteri di convergenza


Non sempre è possibile calcolare esplicitamente la somma di una serie. In genere ci si avvale di stru-
menti numerici per farlo. Spesso, soprattutto dal punto di vista teorico, ha molta piú importanza
identicare il carattere di una serie (ossia la sua qualitá di convergere, diverge, o essere indetermi-
nata) piuttosto che il valore della somma della serie qualora essa converga. Sono quindi notevoli e
di interesse criteri che permattano di identicare a priori il carattere di una serie.
10.6 Criteri di convergenza 9

10.21. Proposizione. (Criterio del confronto) Siano (an)n2N e (bn)n2 N due successioni numeriche
a valori non negativi e tali che an 6 bn per ogni n 2 N. In simboli:

0 6 an 6 bn 8n 2 N:

Valgono le seguenti implicazioni:


1
X 1
X
ak = +1 =) bk = +1;
k=1 k=1
X1 X1
bk < +1 =) ak < +1:
k=1 k=1

10.22. Osservazione. Cosa signica criterio? È una proposizione che dà condizioni sucienti anchè
un risultato di interesse valga.

10.23. Osservazione. Questo criterio, così come altri criteri che vedremo, assumono sempre che le
successioni termini generali delle serie, siano a termini non negativi. Questo non crea grossi disagi
perchè possiamo sempre leggerli come risultati relativi alla convergenza assoluta.

Proof. Vi ricordo l'analogo risultato per le successioni numeriche. Se 0 6 an 6 bn per ogni n 2 N


allora risulta

an ! +1 ) bn ! +1:

Se invece bn ! b 2 R+ allora, in generale, non è vero che an converge. Ad esempio an = (¡1)n + 1


e bn = 2. Peró se an è, e.g., crescente, allora anche an converge.
Tornando al caso delle serie. Se 0 6 an 6 bn per ogni n 2 N allora

n
X n
X
06 ak 6 bk:
k=1 k=1

Pn n!1 Pn n!1 Pn n!1


Quindi se k=1 ak !
!
!
!!
!
!
!!
!
!
!!
!
!! + 1 allora anche k=1 bk !
!
!
!
!!
!
!!
!
!!
!!
!
!! + 1. Se invece k=1 bk !
!!
!
!
!!
!
!!
!
!
!!
!
!!b2R
Pn
allora anche k=1 ak converge quando n ! 1 in quanto trattasi di una successione crescente. cccc

10.24. Proposizione. (Criterio degli infinitesimi) Sia (an)n2 N una successione a termini non nega-
tivi, e supponiamo che esista un p > 0 tale che risulti nito il limite

`p := lim (n p  an):
n!1
Valgono le seguenti implicazioni
1
X
p > 1 =) ak < +1
k=1
p 6 1 and `p =
/ 0 =)

Proof. Per denizione essendo `p := limn!1 (n p  an) risulta

8" > 0 9" :: 8n 2 N (n > " ) jn p  an ¡ `pj < "):

In particolare, per " = 1 otteniamo che per n > 1 risulta

`p + 1
an < :
np
10 Serie

Per la monotonia dell'operatore di sommatoria


1
X 1
X X 1 1
1
ak < (`p + 1) p < (`p + 1) < +1:
n np
k=1 +1 k=1 +1 k=1

Questo prova la prima asserzione. Proviamo la seconda asserzione.


Per denizione essendo `p := limn!1 (n p  an) =
/ 0 risulta

8" > 0 9" :: 8n 2 N (n > " ) jn p  an ¡ `pj < "):

In particolare,

8" > 0 9" :: 8n 2 N (n > " ) n p  an > `p ¡ "):

Essendo `p =
/ 0, se scelgo " = `p /2, ottengo
 
`p 1
9p :: 8n 2 N n > p ) an > :
2 np
Sommando otteniamo che
1
X 1
`p X 1
ak > :
2 np
k=p +1 k=p +1

Pertanto se p 6 1 la serie a secondo membro diverge positivamente e pertanto lo stesso è vero per la
serie a primo membro. cccc
Esempio 10.25. Si voglia stabilire il carattere della serie
1
X 2k 2 + 3
:
k7 + k2 + 3
k=1
Studiamo
 
2k 2 + 3
lim kp  = 2 per p = 5:
n!1 k7 + k2 + 3

Dal criterio appena stabilito otteniamo che la serie converge.


Altro esempio, vogliamo stabilire il carattere della serie
1
X  
1
sin3 :
k
k=1

Non essendo una serie a termini positivi, proviamo a stabilirne la convergenza assoluta. Studiamo
1
X   3

sin 1 :
k
k=1
Peró osserviamo che
  3
   3  1
1 sin
lim
k  sin
p
= lim
k = 1 se p = 3:
k k!1 (1/k) p/3
k!1
P1  
Quindi la serie sin3 1 converge assolutamente.
k=1 k

10.26. Osservazione. Si voglia calcolare


k 2 + 3k
lim :
k!1 k 2 ¡ 3k
10.6 Criteri di convergenza 11

x2 + 3x
Possiamo usare l'Hôpital nel senso seguente. Deniamo la funzione f (x) = x2 ¡ 3x . Risulta

Hopital 2x + 3 Hopital 2
lim f (x) =
=
=
==
=
==
=
=
==
=
==
=
=
==
=
==
= lim =
=
=
==
=
==
=
=
==
=
==
=
=
==
=
==
=
= lim = 1:
x!1 x!1 2x ¡ 3 x!1 2

Per il teorema ponte risulta

lim f (x) = lim f (xn)


x!1 n!1

qualunque sia la successione (xn) approssimante +1. In particolare, se considero la successione n 7! n


ottengo che

lim f (n) = 1
n!1

10.27. Proposizione. (Criteri del rapporto e della radice)


Criterio del rapporto. Sia (an)n2 N una successione a termini strettamente positivi. Supponiamo
che eista il limite
an+1
` := lim ;
n!1 an
allora si ha che
1
X
` < 1 =) ak < +1
k=1
X1
` > 1 =) ak = +1:
k=1

Se ` = 1 non si puó dire niente, si pensi alla serie armonica generalizzata di esponenti p = 1 e p = 2.
Criterio della radice. Sia (an)n2 N una successione a termini positivi. Supponiamo che eista il limite
p
` := lim n a n:
n!1

Valgono le stesse implicazioni del criterio del rapporto.


an+1
Proof. Se ` := limn!1 an
allora risulta denitivamente
an+1
< ` + ":
an

Se ` < 1 allora posso trovare un " > 0 tale che x := ` + " < 1, e quindi avere che denitivamente

an+1 < x  an:

Per semplicarci la vita, assumiamo che che l'indice di denitivitá  sia 1, di modo che abbiamo

an+1 < x  an 8n 2 N:

Allora risulta

a2 < x  a1
a3 < x  a2 < x2  a1


an+1 < xn  a1:

Sommando otteniamo che


1
X 1
X
ak < a1  xk < +1:
k=1 k=0
12 Serie

Se ` > 1 allora risulta denitivamente

an+1 > an

e che quindi la successione (an) è strettamente crescente. In quanto tale non puó essere innitesima e
quindi la serie diverge positivamente.
È lasciata come esercizio la dimostrazione del criterio della radice. cccc

Esempio 10.28. Come esempio di applicazione dimostriamo che la serie esponenziale è convergente.
Ossia che è convergente per ogni x 2 R la serie
1
X xk
= e x:
k!
k=0

Dimostriamo qualcosa in piú ma che è piú semplice da dimostrare. Dimostriamo che la serie esponen-
ziale converge assolutamente per ogni x 2 R. Per x = 0 è banale vedere che converge. Concentriamoci
sulla convergenza per x =
/ 0. Usiamo il criterio del rapporto. Risulta

jxjk+1 k! jxj
lim  = lim = 0:
k!1 (k + 1)! jxjk k!1 k + 1

Quindi la serie esponenziale converge assolutamente per ogni x 2 R.

10.7 Serie alternate

Data una successione (an)n2 N a termini non negativi, chiamiamo serie alternata la serie di termine
generale (¡1)k¡1  ak, ossia la serie numerica

1
X
(¡1)k¡1  ak = a1 ¡ a2 + a3 ¡ a4 +  + (¡1)k¡1ak +  +
k=1

10.29. Proposizione. Sia (an)n2 N una successione a termini non negativi. Se (an)n2 N è decrescente
ed innitesima, allora la serie alternata di termine generale (an)n2N è convergente. Ossia è conver-
gente la serie
1
X
(¡1)k¡1  ak 2 R:
k=1

Esempio 10.30. La serie armonica generalizzata alternata di esponente p > 0 è denita da


1
X (¡1)k¡1
:
kp
k=1

Per ogni p > 0 essa converge. In particolare osserviamo che la serie armonica alternata di esponente
p = 1 è convergente ma non assolutamente, in quanto la serie dei suoi moduli è la serie armonica
(standard) che sappiamo divergere positivamente.

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