Sei sulla pagina 1di 5

UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE

C.d.S. Ingegneria Informatica e dell’Automazione A–L


Prova scritta di Analisi Matematica I – 12/01/2023
Prof.ssa Giuseppina Autuori

PRIMA PARTE

Esercizio 1. [8 punti] Si determini il carattere della seguente serie numerica, al variare


del parametro α ∈ R
1
+∞ sin n
2
X
√ .
n2 + n α−n
n=1

Esercizio 2. [6 punti] Si determini il valore del seguente limite



3

1 − x2 − 3 1 + 2x2 − x3
lim .
x→0 x ln(1 + x) + arctan x

q
Esercizio 3. [8 punti] Si studi la funzione f (x) = x 3 ln2 |x| e se ne tracci un grafico
qualitativo.

Esercizio 4. [8 punti] Si dica per quali valori di α > 0 il seguente integrale risulta
convergente Z +∞ √
x ln x
√ dx.
0 sin x − 1 + 1 + αx

SECONDA PARTE

Quesito 1. [15 punti]


• Descrivere il concetto di limite per una successione numerica.
• Dire che una successione è limitata è equivalente a dire che ammette limite?
Giustificare la risposta.
• Enunciare e dimostrare il teorema di unicità del limite per successioni.

Quesito 2. [15 punti]


• Descrivere il concetto di derivata di una funzione reale in un punto.
• È vero che una funzione continua è anche derivabile? Se sı̀, dimostrarlo. Se no,
fornire un controesempio.
• È vero che una funzione derivabile è anche continua? Se sı̀, dimostrarlo. Se no,
fornire un controesempio.
2

Svolgimento degli esercizi

1
n
sin +∞
2
X
Esercizio 1. Posto an = √ , la serie an è a termini positivi, essendo
n2 + nα − n n=1
√ 1
n2 + nα > n per ogni n ≥ 1 e per ogni α ∈ R e sin n > 0 per ogni n ≥ 1 . Pertanto
2
la serie assegnata converge oppure diverge positivamente.
Ora osserviamo che per ogni α ∈ R si ha
1 1
1
n 2n
an ∼ √ 2n
=s  2 = ! =: bn
2 α
n +n −n
r
1

1
n2 1 + 2−α − n n 1 + 2−α − 1
n n
per n → +∞ e che

1 0,
 α < 2,
(1) lim = 1, α = 2,
n→+∞ n2−α 
+∞, α > 2.

Caso α < 2. Da (1), ricordando che (1 + y)k − 1 ∼ ky per y → 0 e k ∈ R, prendendo


y = 1/n2−α e k = 1/2, segue che
1
n n1−α
bn ∼  2  = n−1 =: cn per n → +∞.
1 1 2
n · 2−α
2 n
Poiché 1−α
(n + 1)1−α 2n−1

cn+1 1 1 1
= n
· 1−α = 1+ −→ ,
cn 2 n 2 n 2
+∞
X
deduciamo che la serie cn converge per il criterio del rapporto e, conseguentemente,
n=1
+∞
X
la serie an converge per il criterio del confronto asintotico, essendo an ∼ bn ∼ cn per
n=1
n → +∞.
 −1
1 bn+1 1 1 1
Caso α = 2. Si ha bn = √ e = 1+ −→ , da cui segue che
n
n2 ( 2 − 1) bn 2 n 2
+∞
X +∞
X
bn converge per il criterio del rapporto. Conseguentemente, an converge per il
n=1 n=1
criterio del confronto asintotico.
Caso α > 2. Si ha
1 1 1
2n n n 1
an ∼ s = r 2 ∼ 2α/2 = n α/2 =: βn ,

1

1 n 2 n
nα 1 + −n nα/2 1+ −n
nα−2 nα−2

essendo α > 2 e lim nα−2 = +∞. Ora, avendo


n→+∞
−α/2
2n nα/2

βn+1 1 1 1
= n+1 = · 1 + −→ ,
βn 2 (n + 1)α/2 2 n 2
3

+∞
X +∞
X
troviamo che βn converge per il criterio del rapporto e quindi an converge per
n=1 n=1
confronto asintotico.
In conclusione possiamo dire che la serie assegnata converge per ogni α ∈ R.
0
Esercizio 2. Il limite si presenta nella forma indeterminata . Per eliminare la forma
0
indeterminata utilizziamo gli sviluppi di Mc Laurin delle funzioni coinvolte e l’algebra
degli “o” piccolo che danno
√ −x2 x2
+ o(−x2 ) = 1 − + o(x2 )
3
1 − x2 = 1 +
3 3
√ 2x2 − x3 2 1
+ o(2x2 − x3 ) = 1 + x2 − x3 + o(2x2 + o(x2 ))
3 2 3
1 + 2x − x = 1 +
3 3 3
2 2 1 3 2 2 2 2
= 1 + x − x + o(x ) = 1 + x + o(x ),
3 3 3
da cui
√ √ x2 2
1 − x2 − 1 + 2x2 − x3 = 1− +o(x2 )−1− x2 +o(x2 ) = −x2 +o(x2 ) ∼ −x2 per x → 0.
3 3

3 3
D’altra parte
ln(1 + x) = x + o(x) e arctan x = x + o(x),
per cui
x ln(1+x)+arctan x = x(x+o(x))+x+o(x) = x2 +o(x2 )+x+o(x) = x+o(x) ∼ x per x → 0.
Quindi √ √
3
1 − x2 − 3 1 + 2x2 − x3 1
∼ −x2 · = −x −→ 0 per x → 0.
x ln(1 + x) + arctan x x
Si conclude che √ √
3
1 − x2 − 3 1 + 2x2 − x3
lim = 0.
x→0 x ln(1 + x) + arctan x

Esercizio 3. Il dominio di f è R \ {0}. Si osserva subito che f è dispari, essendo


q q
f (−x) = −x ln | − x| = −x ln2 |x| = −f (x),
2
3 3

e pertanto è conveniente studiare la funzione solo per x > 0, togliendo il valore assoluto.
Risulta f (x) = 0 per x = 1 e f (x) > 0 per x > 0.
Per lo studio degli asintoti si vede immediatamente che
f (x)
lim f (x) = +∞ e lim = +∞.
x→+∞ x→+∞ x

Pertanto, non ci sono asintoti orizzontali né obliqui. Inoltre, posto y = 1/x, risulta
s 2  2/3
13 1 1p ln y
lim f (x) = lim ln = lim 3 2
(− ln y) = lim y −1/3 = 0,
x→0+ y→+∞ y y y→+∞ y y→+∞ y
il ché esclude anche asintoti verticali.
Ora, per x > 0, si trova
p3 2 3 ln x + 2
f ′ (x) = ln2 x + ln x · (ln x)−4/3 = √ .
3 3 3 ln x
Si osserva che f è derivabile in R+ \{1} e che x = 1 è un punto di non derivabilità, ed
essendo lim± f ′ (x) = ±∞, concludiamo che x = 1 è una cuspide.
x→1
4

Per lo studio della monotonia osserviamo che


f ′ (x) ≥ 0 ⇐⇒ 0 < x ≤ e−2/3 ∨ x ≥ 1,
da cui si deduce che f è crescente in (0, e−2/3 ) e in (1, +∞), è decrescente r
in (e−2/3 , 1),
4
che xM = e−2/3 è un punto di massimo relativo per f con f (e−2/3 ) = e−2/3 3 , mentre
9
xm = 1 è punto di minimo locale.
Si ha poi
3 1
· 3(ln x)1/3 − [3 ln x + 2] (ln x)−2/3 ln x − 2
f ′′ (x) = x x = 6p ≥ 0 ⇐⇒ x ≥ e1/3 .
9(ln x) 2/3 3 4
9x (ln x)
e1/3
Il punto xf = e1/3 è di flesso con f (e1/3 ) = √3
.
9

Esercizio 4. Denominata con f l’integranda,√si osserva innanzitutto che f è ben definita


in R+ = (0, +∞), essendo sin x − 1 ≤ 0 e 1 + αx ≥ 1 per ogni α > 0. Inoltre, f è
continua in quanto composizione di funzioni continue.Z
Z 1 +∞
Studiamo la convergenza degli integrali f (x)dx e f (x)dx.
0 1
Comportamento di f per x → 0+ . Essendo
x3
sin x = x − + o(x3 ) per x → 0+ ,
6
√ αx α2 x2
1 + αx = 1 + − + o(x2 ) per x → 0+ ,
2 8
si ha
√ x3 αx α2 x2
sin x − 1 + 1 + αx = x − + o(x3 ) − 1 + 1 + − + o(x2 )
6 2 8
 α α 2 x2
= 1+ x− + o(x2 ) per x → 0+ .
2 8
5

Ne segue che

x ln x ln x +
(2) f (x) ∼  α =  α  √ per x → 0 per ogni α > 0.
1+ x 1+ x
2 2
Ora osserviamo che
Z 1
ln x
(3) √ dx < +∞.
0 x
ln x
Infatti, lim+ √ = −∞. Inoltre
x→0 x
ln x 1 1
lim+ xp √ = lim+ xp− 2 ln x = 0 per ogni p > ,
x→0 x x→0 2
p
da cui si deduce che esiste p ∈ (0, 1) per cui risulta lim+ x f (x) = 0. Ciò prova la (3) in
x→0
virtù del criterio del confronto asintotico. Z 1
Combinando la (2) con la (3), deduciamo che f (x)dx converge per ogni α > 0.
0
Comportamento di f per x → +∞. Osserviamo che
√ √ √
x ln x x ln x x ln x
f (x) = √ = ∼√


sin x + 1 + 1 + αx sin x − 1 1 + αx
1 + αx √ +1
1 + αx
ln x
=r −→ +∞ per x → +∞, per ogni α > 0,
1
α+
x
essendo
sin x − 1
(4) lim √ =0
x→+∞ 1 + αx
(prodotto tra una funzione infinitesima e una limitata). Inoltre, la (4), implica anche
che
1 1
p xp+ 2 ln x xp+ 2 ln x 1
x f (x) = ∼√ −→ 0 per x → +∞, per ogni p > − ,


sin x − 1 1 + αx 2
1 + αx √ +1
1 + αx
Z +∞
p
per cui esiste p ∈ (0, 1) tale che lim x f (x) = 0. Ciò prova che f (x)dx converge
x→+∞ 1
per ogni α > 0, in virtù del criterio del confronto asintotico.
Si conclude che
Z +∞ Z 1 Z +∞
f (x)dx = f (x)dx + f (x)dx < +∞ per ogni α > 0.
0 0 1

Potrebbero piacerti anche