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Matematica per la Finanza

Esercitazione I

Gabriele Canna∗

A.A. 2020/2021

1 Serie numeriche
Una serie numerica è una somma di infiniti addendi (numerici). Per indicare una serie si
usa la notazione
+∞
X k
X
an = lim an ,
k→+∞
n=0 n=0

dove {an }n∈N è una successione numerica, ossian


una funzioneo che ad ogni numero naturale
n associa il numero reale an . La successione sk = kn=0 an
P
è detta successione delle
k∈N
somme parziali. Studiare il carattere di una serie significa valutare il limite della successione
delle somme parziali. Una serie si dice:

• irregolare se il limite non esiste;

• divergente se il limite esiste infinito;

• convergente se il limite esiste finito.

Si parla di serie regolari quando esse sono convergenti o divergenti e si chiama somma il
risultato del limite. I principali problemi legati allo studio delle serie sono:

1 stabilire il carattere;

2 calcolare la somma, nel caso in cui la serie sia regolare.

Il secondo problema è risolvibile solo in alcuni casi particolari (ad esempio per le serie
geometriche e per le serie telescopiche), quindi generalmente si presta più attenzione al
primo problema. Si noti che, in generale, per stabilire il carattere di una serie +∞
P
n=0 an non
è sufficiente valutare il limite della successione {an }. Infatti, dalla condizione necessaria
di convergenza sappiamo che

• se limn→+∞ an 6= 0 (o non esiste) allora la serie diverge;

• se limn→+∞ an = 0 allora nulla si può dire sul carattere della serie.



Dottorando in Finanza Matematica, Dipartimento di Statistica e Metodi Quantitativi, Università di
Milano-Bicocca, Edificio U7 - Ufficio 4121, e-mail: gabriele.canna@unimib.it

1
1.1 Serie geometriche
Una serie geometrica è una serie nella forma
+∞
qn
X
q ∈ R.
n=0

Ricordiamo innanzitutto che per q 6= 1 la successione delle somme parziali è esprimibile


nella forma chiusa
k
1 − q k+1
qn =
X
,
n=0 1−q
il cui limite esiste per q > −1 e ci porta al risultato generale

+∞  1 se |q| < 1
qn =
X
1−q
+∞ se q ≥ 1.
n=0

Esercizio 1. Calcolare
+∞
X 1
n
.
n=0 3

Soluzione. Osserviamo che


+∞ +∞
X 1n +∞  n
X 1 X 1
n
= n
=
n=0 3 n=0 3 n=0 3

1
da cui riconosciamo che si tratta di una serie geometrica con q = 3
che, essendo |q| < 1,
ci porta al risultato
1 3
1 = .
1− 3 2
Esercizio 2. Calcolare
+∞
X 1
n
.
n=1 5
 n
Soluzione. Come nell’esercizio precedente osserviamo che +∞ 1 +∞ 1 P P
n=1 5n = n=1 5 . Notiamo
adesso che l’indice dalla sommatoria parte da 1 anziché da 0 e osserviamo che
+∞ n +∞ n  0 +∞ n
X 1 X 1 1 X 1
= − = − 1,
n=1 5 n=0 5 5 n=0 5

da cui, applicando la formula generale, otteniamo


+∞ n
X 1 1 5 1
−1= 1 −1= −1= .
n=0 5 1− 5
4 4

Esercizio 3. Calcolare
+∞ n
X 3
.
n=0 2
3
Soluzione. Siccome q = 2
> 1 la serie non converge, pertanto
+∞ n
X 3
= +∞.
n=0 2

2
Esercizio 4. Calcolare
+∞  n
X 1
.
n=20 4
Soluzione. Osserviamo che la sommatoria parte da 20 anziché da 0, per cui ci ricondu-
ciamo al caso standard tramite
+∞  n +∞ n 19  n
X 1 X 1 X 1
= − .
n=20 4 n=0 4 n=0 4
Applicando le formule generali otteniamo
 20  20
1 1
+∞
X 1
n 19  n
X 1 1 1− 4 4 1
− = 1 − 1 = 3 = .
n=0 4 n=0 4 1− 4
1− 4 4
3 · 419

1.2 Serie telescopiche


Una serie telescopica è una serie che può essere espressa nella forma
+∞
X
(an − an+1 ).
n=0

Per questo tipo di serie è utile scrivere la somma in forma estesa


+∞
X
(an − an+1 ) = a0 − a1 + a1 − a2 + a2 − a3 + a3 − a4 + . . .
n=0

così da poter effettuare le varie semplificazioni, stabilirne il carattere e la somma. Una


serie telescopica molto importante è la cosiddetta serie di Mengoli:
+∞ +∞
1 X 1 1 1 1 1 1 1
X  
= − = 1 − + − + − + · · · = 1.
n=1 n(n + 1) n=1 n n+1 2 2 3 3 4
Esercizio 5. Calcolare
+∞
X 1
.
n=1 (2n + 1)(2n + 3)

Soluzione. Notiamo che si tratta di una serie telescopica, in quanto il termine generale
della serie può essere espresso come differenza di termini consecutivi, perché il denominatore
della frazione può essere inteso come il denominatore comune della somma di due frazioni.
Cerchiamo quindi di esprimere il termine generale nella forma
1 a b
= − ,
(2n + 1)(2n + 3) 2n + 1 2n + 3
dove a e b sono da determinare in modo che l’equazione sia verificata. Poniamo
1 a b
= −
(2n + 1)(2n + 3) 2n + 1 2n + 3
a(2n + 3) − b(2n + 1)
=
(2n + 1)(2n + 3)
2n(a − b) + 3a − b
= ,
(2n + 1)(2n + 3)

3
da cui deduciamo che l’equazione risulta verificata ponendo 2n(a − b) = 0, in quanto il
termine n non appare al numeratore, e 3a + b = 1. Impostiamo il sistema di due equazioni
in due incognite  
2n(a − b) = 0 a = b
3a − b = 1
=⇒ b = 3a − 1

da cui otteniamo a = b = 12 . Il termine generale risulta quindi esprimibile come


1 1 1 1
 
= − ,
(2n + 1)(2n + 3) 2 2n + 1 2n + 3
da cui otteniamo
+∞ +∞
1 X1 1 1
X  
= −
n=1 (2n + 1)(2n + 3) n=1 2 2n + 1 2n + 3
1 1 1 1 1 1 1 1 1
     
= − + − + − + ...
2 3 5 2 5 7 2 7 9
1 1 1 1 1 1 1
= − + − + − + − ...
6 10 10 14 14 18 18
1
= .
6
Esercizio 6. Calcolare
+∞
X 1
.
n=1 (3n + 2)(3n + 5)

Soluzione. Come nell’esercizio precedente, osserviamo che si tratta di una serie telesco-
pica e esprimiamo il termine generale nella seguente forma
1 a b
= −
(3n + 2)(3n + 5) 3n + 2 3n + 5
a(3n + 5) − b(3n + 2)
=
(3n + 2)(3n + 5)
3n(a − b) + 5a − 2b
= .
(3n + 2)(3n + 5)
Impostiamo e risolviamo il sistema
 
3n(a − b) =0 a =b
=⇒
5a − 2b =1 a = 13
Il termine generale sarà quindi esprimibile come
1 1 1 1
 
= − ,
(3n + 2)(3n + 5) 3 3n + 2 3n + 5
da cui otteniamo
+∞ +∞
1 X1 1 1
X  
= −
n=1 (3n + 2)(3n + 5) n=1 3 3n + 2 3n + 5
1 1 1 1 1 1 1 1 1
     
= − + − + − + ...
3 5 8 3 8 11 3 11 14
1
= .
15
4
Esercizio 7. Calcolare
+∞
X 2
2
.
n=1 n + 2n

Soluzione. Raccogliendo n al denominatore ci accorgiamo che si tratta di una serie


telescopica molto simile a quella di Mengoli e quindi possiamo agevolmente determinare
la scomposizione
2 2 1 1
2
= = − ,
n + 2n n(n + 2) n n+2
da cui otteniamo
+∞ +∞
2 X 1 1
X  
2
= −
n=1 n + 2n n=1 n n+2
1 1 1 1 1 1 1
= 1 − + − + − + − + ...
3 2 4 3 5 4 6
1 3
=1+ = .
2 2

1.3 Serie a termini non negativi


Lo studio del carattere di una serie risulta semplificato se ci si riferisce a serie i cui termini
sono non negativi, in questo caso abbiamo a disposizione i seguenti criteri di convergenza.
(a) Criterio del confronto. Siano +∞ +∞
P P
n=0 an e n=0 bn due serie a termini non negativi,
con an ≤ bn , ∀n ∈ N, allora valgono le seguenti conclusioni:
P+∞ P+∞
• se n=0 an diverge allora n=0 bn diverge;
P+∞ P+∞
• se n=0 bn converge allora n=0 an converge.

Di conseguenza si cercherà:

• una serie maggiorante convergente se si pensa che la serie data sia convergente;
• una serie minorante divergente se si pensa che la serie data sia divergente.
P+∞
(b) Criterio del rapporto. Sia n=0 an una serie a termini positivi (escludiamo il caso
an = 0) allora se il limite
an+1
lim
n→+∞ an

esiste ed è

• minore di 1, la serie converge;


• maggiore di 1 (o uguale a 1 per eccesso), la serie diverge;
• uguale a 1 (non per eccesso), non si hanno informazioni sul carattere della serie.
P+∞
(c) Criterio della radice. Sia n=0 an una serie a termini non negativi allora se il limite

lim n an
n→+∞

esiste ed è

• minore di 1, la serie converge;

5
• maggiore di 1 (o uguale a 1 per eccesso), la serie diverge;
• uguale a 1 (non per eccesso), non si hanno informazioni sul carattere della serie.

(d) Criterio del confronto asintotico. Siano +∞


P P+∞
n=0 an e n=0 bn due serie a termini
positivi. Se an ∼ bn (an è asintotico a bn ), cioè se
an
lim = 1,
n→+∞ bn

allora le due serie hanno ugual carattere. Di conseguenza, data una serie +∞
P
n=0 an ,
si cercherà una successione bn asintotica a an tale per cui conosciamo il carattere
della serie +∞
P
P+∞ n=0 bn o quantomeno sia più semplice da stabilire rispetto alla serie
n=0 an . In particolare, è utile ricordare che le funzioni (reali di variabile reale)
ex − 1, log(1 + x) e sin x sono asintotiche a x, per x → 0.
Ricordiamo inoltre la serie armonica generalizzata
+∞
X 1
α
,
n=1 n

che converge per α > 1 e diverge per α ≤ 1.


Esercizio 8. Studiare il carattere della serie
+∞
X n2
n
.
n=0 5

Soluzione. Osserviamo che il termine generale della serie è una frazione, quindi è conve-
niente utilizzare il criterio del rapporto, perché porterà a delle semplificazioni nel calcolo
del limite. Calcoliamo quindi
an+1 (n + 1)2 5n 1 (n + 1)2 1
lim = lim n+1 2
= lim 2
= < 1,
n→+∞ an n→+∞ 5 n n→+∞ 5 n 5
da cui deduciamo che la serie converge.
Esercizio 9. Studiare il carattere della serie
+∞
X 1
n
.
n=1 n

Soluzione. Osserviamo che il termine generale della serie presenta l’esponente n, quindi
è conveniente utilizzare il criterio della radice, perché porterà a delle semplificazioni nel
calcolo del limite. Calcoliamo quindi
s s 
√ n 1 1 n
n 1
lim n
an = lim = lim = lim = 0 < 1,
n→+∞ n→+∞ nn n→+∞ n n→+∞ n

da cui deduciamo che la serie converge.


Esercizio 10. Studiare il carattere della serie
+∞
X log n
.
n=3 n

6
Soluzione. Osserviamo che la serie è simile alla serie armonica, quindi possiamo utilizzare
il criterio del confronto, confrontando la serie data con la serie armonica. Osserviamo che
log n > 1 quando n > e quindi, dato che l’indice della serie parte da 3, avremo
log n 1
>
n n
P+∞ 1 P+∞ log n
e siccome n=3 n diverge, allora diverge anche n=3 n
.

Esercizio 11. Studiare il carattere della serie


+∞
X √ n
n
n−1 .
n=1

Soluzione. Osserviamo che il termine generale della serie presenta l’esponente n, quindi
è conveniente utilizzare il criterio della radice, perché porterà a delle semplificazioni nel
calcolo del limite. Calcoliamo quindi
√ √ 
lim n an = lim n n − 1
n→+∞ n→+∞
 1 
= lim elog n n − 1
n→+∞
1
 
= lim e n log n − 1 = 0 < 1,
n→+∞

da cui deduciamo che la serie converge.

Esercizio 12. Studiare il carattere della serie


+∞
X n3 + 8
.
n=1 n + 10n + n − 1
6 3

Soluzione. Possiamo utilizzare il criterio del confronto asintotico per ricondurci allo
studio del carattere di una serie più semplice. Dobbiamo trovare una successione bn che sia
n3 +8
asintotica a an = n6 +10n 3 +n−1 . Per trovarla osserviamo il comportamento della successione

an per n → +∞: trascurando gli infiniti di ordine inferiore otteniamo

n3 + 8 n3 1
∼ = 3,
n + 10n + n − 1
6 3 n 6 n
1
cioè an ∼ n3
, infatti

an n3 + 8 3 n6
lim = lim n = lim = 1.
n→+∞ 13 n→+∞ n6 + 10n3 + n − 1 n→+∞ n6
n

Dato che la serie +∞ 1P


n=1 n3 converge (serie armonica generalizzata con α = 3 > 1),
concludiamo che converge anche la serie data, per il criterio del confronto asintotico.

Esercizio 13. Studiare il carattere della serie


+∞
X n2 +2n

e n2 +1 −e .
n=1

7
Soluzione. Innanzitutto raccogliamo e così da avere il termine generale nella forma
n2 +2n
 
−1
e e n2 +1 −1 .

2
Ora, ricordando che ex − 1 ∼ x per x → 0, osserviamo che nel nostro caso x = nn2+2n
+1
−1
e che effettivamente x → 0 per n → +∞. Quindi, considerando il comportamento del
termine della serie per n → +∞, ovvero utilizzando il criterio del confronto asintotico,
possiamo ricondurci allo studio del carattere di una serie più semplice. Abbiamo che
n2 +2n
−1 n2 + 2n
e n2 +1 −1∼ −1
n2 + 1
da cui  2
n2 +2n n + 2n 2n − 1 2e
  
−1
e e n2 +1 −1 ∼e 2
−1 =e 2 ∼ .
n +1 n +1 n
Ora osserviamo che 2e > n1 , ∀n ≥ 1, quindi concludiamo che la serie +∞ 2e P
n n=1 n diverge
per confronto con la serie armonica e, di conseguenza, anche la serie data diverge, per il
criterio del confronto asintotico con la serie +∞ 2e
P
n=1 n .

Esercizio 14. Stabilire per quali valori del parametro α la seguente serie è convergente:
+∞
X log n+1
n
 1
.
n=1 nα e n − 1
1
Soluzione. Osserviamo che e n − 1 ∼ n1 , perché n1 → 0 per n → +∞. Inoltre, ricordiamo
chelog(1 + x) ∼ x per x →
0 e quindi,

siccome nel nostro caso abbiamo che log n+1
n
=
1 1 1 1
log 1 + n , otteniamo log 1 + n ∼ n perché n → 0 per n → +∞. Utilizziamo quindi
il criterio del confronto asintotico per ricondurci allo studio di una serie più semplice.
Abbiamo
log n+1 1
1
 1 n  ∼ nnα =
nα e n − 1 n

che è la serie armonica generalizzata, convergente per α > 1. Quindi concludiamo che la
serie data converge per valori di α maggiori di 1.

Esercizio 15. Stabilire per quali valori del parametro α la seguente serie è convergente:
+∞
X n−α
n+1 .
n=1 log n
 
Soluzione. Osserviamo che log n+1 n
= log 1 + n1 ∼ n1 perché 1
n
→ 0 per n → +∞.
Utilizziamo quindi il criterio del confronto asintotico. Abbiamo

n−α n−α 1
n+1 ∼ 1 = α−1
log n n
n

che è la serie armonica generalizzata, convergente per α − 1 > 1, cioè per α > 2. Quindi
concludiamo che la serie data converge per valori di α maggiori di 2.

8
1.4 Serie a termini di segno alterno
Una serie a termini di segno alterno è una serie che può essere espressa nella forma
+∞
(−1)n an ,
X

n=0

con an > 0, ∀n ∈ N. Per le serie a termini di segno alterno esiste il cosiddetto criterio
di Leibniz: data una serie a termini di segno alterno +∞ n
n=0 (−1) an , an > 0, ∀n ∈ N, se
P

an ↓ 0, ossia se sono rispettate le condizioni


(a) limn→+∞ an = 0;
(b) an+1 ≤ an ∀n ∈ N;
allora la serie è convergente. Ricordiamo inoltre che una serie +∞
P
n=0 an converge assoluta-
mente se converge la serie +∞ |a |
P
n=0 n e che la convergenza assoluta implica la convergenza
semplice ma non vale il viceversa.
Esercizio 16. Studiare la convergenza semplice e assoluta della serie
+∞ n
2n + 10

n
X
(−1) .
n=0 3n + 1
Soluzione. Iniziamo dalla convergenza assoluta. Dobbiamo studiare la convergenza della
serie !n !n
+∞ +∞ X 2n + 10 n
+∞
!
n 2n + 10 n 2n + 10
X X
(−1) = |−1| = ,
n=0 3n + 1 n=0 3n + 1 n=0 3n + 1
applichiamo il criterio della radice
s n
n 2n + 10 2n + 10 2
lim = lim = < 1,
n→+∞ 3n + 1 n→+∞ 3n + 1 3
da cui deduciamo che la serie converge assolutamente e quindi anche semplicemente.
Esercizio 17. Studiare la convergenza semplice e assoluta della serie
+∞
1
(−1)n .
X

n=1 n
Soluzione. Osserviamo che la serie non converge assolutamente, dato che
+∞ +∞
n1 1
X X
(−1) = = +∞.
n=1 n n=1 n

Siccome n1 > 0, ∀n ≥ 1, ci troviamo in presenza di una serie a termini di segno alternato


e quindi possiamo applicare il criterio di Leibniz per la convergenza semplice. Osserviamo
che
1 1
(a) n+1
< n
∀n ≥ 1;
1
(b) limn→+∞ n
= 0;
da cui deduciamo che la serie converge semplicemente.

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