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1 Serie di potenze

Assegnati una successione {an } di numeri reali e un punto x0 dell’asse reale si dice serie di potenze la
serie di funzioni

X
2 n
a0 + a1 (x − x0 ) + a2 (x − x0 ) + . . . + an (x − x0 ) + . . . = an (x − x0 )n . (1)
n=0

Il punto x0 viene detto centro della serie e i numeri an coefficienti della serie.
Una serie di potenze con centro nell’origine ha la forma

X
an xn . (2)
n=0

Le definizioni e i risultati che seguono sono riferiti alle serie centrate nell’origine; per adattarli al caso
generale è sufficiente operare la sostituzione y = x − x0 .
Alle serie di potenze possono essere applicate le definizioni di convergenza che conosciamo.

Definizione 1 Assegnato un punto x1 si dice che la serie (2)


X
• converge puntualmente in x1 se risulta convergente la serie an xn1 ;
n=0

X
• converge assolutamente in x1 se risulta convergente la serie |an xn1 | .
n=0

L’insieme di convergenza

Assegnata la serie di potenze (2) si pone il problema di determinare il suo insieme di convergenza.
Innanzitutto, l’insieme di convergenza di una serie di potenze non è mai vuoto; infatti è immediato notare
che la serie (2) converge nel suo centro x = 0.
Prima di affrontare il problema della convergenza in punti diversi dall’origine, esaminiamo alcuni esempi.

Esempi Tre esempi descrivono il possibile comportamento di una serie di potenze.

• La serie esponenziale

X xn
n!
n=0

converge assolutamente (e quindi puntualmente) in ogni punto dell’asse reale.

• La serie di potenze,

X
n!xn (3)
n=1

converge solo in x = 0.
• La serie geometrica di ragione x

X
xn (4)
n=1

converge (assolutamente) per (−1, 1), mentre la serie logaritmica,



X xn
. (5)
n
n=1

converge converge nell’intervallo [−1, 1). La convergenza è assoluta in (−1, 1), mentre nel punto
x = −1 si ha convergenza semplice. Infine la serie

X xn
. (6)
n2
n=1

converge assolutamente nell’intervallo [−1, 1],

Teorema 1 Si consideri la serie di potenze (2) e due punti x1 6= 0 e x2 6= 0. Allora

• se la serie converge in x1 , allora essa converge assolutamente per tutti i punti x tali che |x| < |x1 |;

• se la serie non converge in x2 , allora essa non converge in tutti i punti x tali che |x| > |x2 |.

Definizione 2 Il raggio di convergenza R della serie (2) è l’estremo superiore dell’insieme dei numeri
reali in cui la serie converge:

X
R = sup{x ∈ IR : an xn converge}.
n=0

Se è noto il raggio di convergenza, sono note le principali caratteristiche della serie di potenze; infatti vale
il seguente risultato.

Teorema 2 Se la serie (2) ha raggio di convergenza R, allora

1. Se R = 0 la serie converge solo per x = 0.

2. Se R > 0 allora la serie converge assolutamente in (−R, R).

3. Se R = +∞ allora la serie converge assolutamente per ogni x reale.

Osservazione Nel caso in cui R > 0, la conoscenza di R non ci fornisce alcuna informazione sul
comportamento agli estremi della serie. Il suo comportamento in x = −R e x = R deve essere studiato
direttamente.
Determinazione del raggio di convergenza

Teorema 3 (Criterio della radice) Data la serie di potenze (2), se esiste


p
lim n |an | = l
n→∞

allora

• R = 0 se l = +∞;
• R = +∞ se l = 0;
• R = 1/l se l è finito e non nullo.

Teorema 4 (Criterio del rapporto) Data la serie di potenze (2), se an 6= 0, ∀n ∈ IN , ed esiste


|an+1 |
lim =l
n→∞ |an |
allora

• R = 0 se l = +∞;
• R = +∞ se l = 0;
• R = 1/l se l è finito e non nullo.

Operazioni sulle serie di potenze


X ∞
X
n
Teorema 5 Assegnate due serie di potenze Σ1 = an x e Σ2 = bn xn , con raggio di convergenza R1
n=0 n=0
ed R2 rispettivamente, si ha che la serie somma

X
(an + bn )xn
n=0

ha raggio di convergenza maggiore o uguale al minimo tra R1 ed R2 .

Osservazione Nel caso in cui R1 ed R2 siano diversi (ad esempio R1 < R2 ) allora la serie somma ha
come raggio di convergenza proprio il minimo dei due.
Nel caso in cui R1 = R2 si possono invece avere, fuori dall’intervallo di convergenza, delle cancellazioni in
modo tale che la somma converga.

Serie di potenze, derivazione e integrazione


X
Definizione 3 Assegnata la serie di potenze an xn si dice sua serie derivata la serie
n=0

X
nan xn−1 ,
n=1

ottenuta derivando formalmente termine a termine la serie.


Teorema 6 Una serie di potenze e la sua serie derivata hanno lo stesso raggio di convergenza.

Da questo risultato discendono i due seguenti, che dicono che la somma di una serie di potenze è una funzione
molto regolare, che si può derivare e integrare operando sulla serie termine a termine.


X
Teorema 7 Sia an xn una serie di potenze con raggio di convergenza R > 0 e sia f (x) la sua somma
n=0
in (−R, R). Allora la funzione f (x) è derivabile con derivate continue di ogni ordine in (−R, R) (vale a
dire f (x) ∈ C ∞ (−R, R)) e la derivata n-esima di f (x) può essere calcolata derivando termine a termine
X∞
n volte la serie an xn .
n=0


X
Teorema 8 Sia an xn una serie di potenze con raggio di convergenza R > 0 e sia f (x) la sua somma
n=0
in (−R, R). Allora, per ogni x ∈ (−R, R), vale la relazione
∞ ∞ Z ∞
Z x Z x X !
x
an xn+1
X  X
n
f (t)dt = an t dt = an tn dt = .
0 0 0 n+1
n=0 n=0 n=0

2 Serie di Taylor

Studiamo ora la relazione che esiste tra una serie di potenze e la funzione che ne rappresenta la somma.
Dal Teorema 7 sappiamo che la somma di una serie di potenze è una funzione di classe C ∞ (−R, R); quindi
condizione necessaria perché una funzione sia sviluppabile in serie di potenze in un intervallo è che sia
di classe C ∞ in tale intervallo.

Teorema 9 Sia f (x) ∈ C ∞ (−R, R) e supponiamo che in (x0 − R, x0 + R) valga la relazione



X
f (x) = an (x − x0 )n .
n=0

Allora risulta che


f (n) (x0 )
an = , ∀n ∈ IN. (7)
n!
Quindi se una funzione di classe C ∞ ammette uno sviluppo in serie di potenze in un intervallo centrato in
x0 , allora tale sviluppo è necessariamente della forma

X f (n) (x0 )
(x − x0 )n . (8)
n!
n=0

Definizione 4 Una funzione f (x) ∈ C ∞ (x0 − δ, x0 + δ) si dice analitica oppure sviluppabile in serie
di Taylor nel punto x0 se la serie (8) converge in un intorno (x0 − δ, x0 + δ) di x0 e se per ogni
x ∈ (x0 − δ, x0 + δ) si ha

X f (n) (x0 )
f (x) = (x − x0 )n . (9)
n!
n=0

f (n) (x0 )
La serie (9) si chiama serie di Taylor della funzione f (x) centrata in x0 e i numeri sono detti
n!
coefficienti di Taylor della f (x) in x0 . Se x0 = 0, la (8) è detta anche serie di McLaurin.

Esempio La funzione f (x) = ex è sviluppabile in serie di McLaurin con raggio di convergenza infinito e
per ogni x ∈ IR si ha:

X xn
ex = .
n!
n=0

Dallo sviluppo di McLaurin dell’esponenziale si ottengono immediatamente i seguenti sviluppi, validi an-
ch’essi in tutto l’asse reale:

∞ ∞
X x2n X x2n+1
cosh x = , sinh x = .
(2n)! (2n + 1)!
n=0 n=0

Esempio La funzione f (x) = sin x è sviluppabile in serie di McLaurin con raggio di convergenza infinito
e per ogni x ∈ IR si ha:

X x2n+1
sin x = (−1)n .
(2n + 1)!
n=0

Analogamente si dimostra che



X x2n
cos x = (−1)n , ∀x ∈ IR.
(2n)!
n=0

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