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𝑥1 , 𝑥2 , … , 𝑥𝑛 , …
𝑠1 = 𝑥1
𝑠2 = 𝑥1 + 𝑥2
……………..
𝑠𝑛 = 𝑥1 + 𝑥2 +. . . +𝑥𝑛
……………..
𝑥1 + 𝑥2 +. . . +𝑥𝑛 +. . . = ∑ 𝑥𝑘
𝑘=1
Studiare il carattere di una serie equivale a stabilire se la successione delle sue somme parziali è regolare.
Più precisamente, una serie si dice convergente se la successione delle sue somme parziali è convergente. Si
definisce somma della serie il limite cui converge la successione delle somme parziali:
∞
𝑠 = lim 𝑠𝑛 = ∑ 𝑥𝑘
𝑛→+∞
𝑘=1
La serie si dice divergente se la successione delle somme parziali diverge; se quest’ultima non è regolare, la
serie si dice indeterminata.
1) Condizione necessaria affinché una serie converga è che la successione {𝒙𝒏 } sia infinitesima,
cioè:
lim 𝑥𝑛 = 0
𝑛→+∞
Se la condizione non è soddisfatta, la serie non converge; se è soddisfatta, nulla si può dire sul
carattere della serie.
2) Una serie a termini non negativi è o convergente o divergente positivamente, ma non può essere
indeterminata. Una serie a termini non positivi è o convergente o divergente negativamente, ma non
può essere indeterminata.
3) Si verifica se la serie rientra tra serie particolari:
- Serie geometrica:
∞
2 𝑛−1
1 + 𝑧 + 𝑧 +. . . +𝑧 +. . . = ∑ 𝑧 𝑛−1
𝑛=1
con z numero reale. Il carattere della serie geometrica dipende dal valore di z. Per −1 < 𝑧 < 1,
la serie converge ed ha per somma:
∞
1
∑ 𝑧 𝑛−1 =
1−𝑧
𝑛=1
-1 1
z
indeterminata convergente divergente +
- Serie armonica:
∞
1 1 1 1
1 + + +. . . + +. . . = ∑
2 3 𝑛 𝑛
𝑛=1
La serie armonica diverge positivamente.
4) Criterio del confronto per serie a termini non negativi: una serie a termini non negativi che sia
maggiorata da una serie convergente è anch’essa convergente; una serie a termini non negativi che
sia minorata da una serie divergente positivamente è a sua volta divergente positivamente.
𝑥1 − 𝑥2 + 𝑥3 − 𝑥4 + ⋯ + (−1)𝑛−1 𝑥𝑛 + ⋯
è convergente.
Ad esempio, la serie armonica alternante:
1 1 (−1)𝑛−1
1− + − ⋯ + +⋯
2𝑝 3𝑝 𝑛𝑝
|𝑥𝑛+1 |
lim >1
𝑛→+∞ |𝑥𝑛 |
- Criterio della radice
𝑛
lim √|𝑥𝑛 | > 1
𝑛→+∞
- Criterio degli infinitesimi
𝑙 = lim 𝑛𝑝 ∙ 𝑎𝑛
𝑛→+∞
Esempio:
+∞
2𝑛 + 1
∑
𝑛5 + 4𝑛 + 3
𝑛=0
Esempio
+∞
1 1 1
∑ 𝑐𝑜𝑠 ( ) − 𝑒 𝑛 +
𝑛 𝑛
𝑛=1
1 1 1 1 1 1 1 1 1
lim 𝑛𝑝 ∙ (𝑐𝑜𝑠 ( ) − 𝑒 𝑛 + ) = lim 𝑛𝑝 ∙ (1 − 2 + 𝑜 ( 3 ) − 1 − − 2 + 𝑜 ( 2 ) + ) =
𝑛→+∞ 𝑛 𝑛 𝑛→+∞ 2𝑛 𝑛 𝑛 2𝑛 𝑛 𝑛
1 1
= lim 𝑛𝑝 ∙ (− 2
+ 𝑜 ( 2 ))
𝑛→+∞ 𝑛 𝑛
a) Se ∑+∞
𝑛=0 𝑏𝑛 è convergente e:
𝑎𝑛
lim =𝑙
𝑛→+∞ 𝑏𝑛
Con l finito, la serie converge.
b) Se ∑+∞
𝑛=0 𝑏𝑛 è divergente e
𝑎𝑛
lim >0
𝑛→+∞ 𝑏𝑛
an è divergente.
- Criterio dell’integrale
𝑓(𝑛) = 𝑦𝑛 ∀𝑛 ∈ 𝑁
La serie assegnata è convergente se e solo se la funzione è integrabile in [1, +∞[, cioè l’integrale
generalizzato esteso a tale intervallo è un numero finito, altrimenti la serie diverge positivamente.
Esempio
+∞
1
∑
𝑛𝑙𝑜𝑔𝑛
𝑛=2
1
La serie è a termini positivi; la successione 𝑦𝑛 = 𝑛𝑙𝑜𝑔𝑛 è decrescente. Indichiamo con:
1
𝑓(𝑥) =
𝑥𝑙𝑜𝑔𝑥
Verifichiamo se l’integrale generalizzato di tale funzione esteso all’intervallo [2, +∞[ è un numero
finito o infinito:
+∞ 1
∫2 𝑥𝑙𝑜𝑔𝑥
𝑑𝑥 = lim 𝑙𝑜𝑔|𝑙𝑜𝑔𝑥| − 𝑙𝑜𝑔𝑙𝑜𝑔2 = +∞ → La serie diverge positivamente.
𝑥→+∞
Esercizio
+∞
1
∑ 𝑠𝑒𝑛 (𝑛𝜋 + 𝑠𝑒𝑛 )
𝑛
𝑛=1
1 1 1
𝑠𝑒𝑛 (𝑛𝜋 + 𝑠𝑒𝑛 ) = 𝑠𝑒𝑛(𝑛𝜋)𝑐𝑜𝑠 (𝑠𝑒𝑛 ) + 𝑐𝑜𝑠(𝑛𝜋)𝑠𝑒𝑛𝑠𝑒𝑛 ( )
𝑛 𝑛 𝑛
𝑠𝑒𝑛(𝑛𝜋) = 0
Invece:
𝑝𝑒𝑟 𝑛 = 1 𝑐𝑜𝑠𝜋 = −1
𝑝𝑒𝑟 𝑛 = 2 𝑐𝑜𝑠2𝜋 = 1
𝑝𝑒𝑟 𝑛 = 3 𝑐𝑜𝑠3𝜋 = −1
……………………………………
Pertanto:
1 1
𝑠𝑒𝑛 (𝑛𝜋 + 𝑠𝑒𝑛 ) = (−1)𝑛 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑒𝑛 ( )
𝑛 𝑛
La successione:
1
𝑎𝑛 = 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑒𝑛 ( )
𝑛
1
è a termini non negativi. Infatti l’argomento 𝑛 è compreso tra [0,1]; ricordando che nel primo
quadrante il seno è positivo, si ha:
1
0 ≤ 𝑠𝑒𝑛 ( ) ≤ 1
𝑛
Dunque, anche:
1
𝑠𝑒𝑛𝑠𝑒𝑛 ( ) ≥ 0
𝑛
La serie:
+∞ +∞
1 1
∑ 𝑠𝑒𝑛 (𝑛𝜋 + 𝑠𝑒𝑛 ) = ∑(−1)𝑛 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑒𝑛 ( )
𝑛 𝑛
𝑛=1 𝑛=1
è una serie alternante, alla quale applichiamo il criterio di Leibniz. Essendo la successione 𝑎𝑛
infinitesima:
1
lim 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑒𝑛 ( ) = 0
𝑛→+∞ 𝑛
1
e decrescente, in quanto composta da seno (crescente) e da 𝑛 (decrescente), allora la serie converge.