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Corso di Metodi Matematici per l’Ingegneria

A.A. 2016/2017
Esercizi svolti su misura e integrale di Lebesgue,
spazi Lp, operatori lineari continui
Marco Bramanti
Politecnico di Milano
December 14, 2016

Esercizi
A. Esercizi su spazi di misura

Esercizio 1 Stabilire se la seguente funzione è Riemann integrabile in [0; 1]:

1
f (x) = arctan .
sin x1

[Suggerimento: per prima cosa determinare tutti i punti di discontinuità di


questa funzione in [0; 1].]

Esercizio 2 Stabilire quali delle seguenti funzioni d’insieme sono delle misure
in R (ad es., sulla -algebra dei Lebesgue-misurabili), giusti…cando le proprie
conclusioni:
Z
2
1 (E) = ex dx;
ZE
2 (E) = xe jxj dx;
E
3 (E) = 3 jEj dove jEj è la misura di Lebesgue;
2
4 (E) = jEj ;
5 (E) = 2 0 +5 1 + 4 1 , dove x0 è la misura di Dirac concentrata in x0 ;
Z
x2
6 (E) = e dx.
E\( 1;0)

1
Esercizio 3 Sia f (x) la funzione di Dirichlet,

1 se x 2 R n Q
f (x) =
0 se x 2 Q.
Rx
Determinare la funzione integrale (di Lebesgue) F (x) = 0
f (t) dt:

Esercizio 4 Delle seguenti funzioni si dica se:


(a) f (x) è continua quasi ovunque oppure no;
(b) f (x) è uguale quasi ovunque a una funzione continua oppure no;
(c) f (x) è limitata oppure no;
(d) f (x) è uguale quasi ovunque a una funzione limitata.

1 se x 2 R n Q
f1 (x) =
0 se x 2 Q
1
f2 (x) =
x
1
f3 (x) = arctan
sin x1
1
f4 (x) =
sin 1
( x
1 1
x arctan sin2 1 se x 6= k ;0
f5 (x) = x
1
2 se x = k ;0
sin x se x 2 R n Q
f6 (x) =
x se x 2 Q

B. Esercizi sul passaggio al limite sotto il segno di integrale per


l’integrale di Lebesgue, e confronto con l’integrale di Riemann
Nei prossimi esercizi, l’obiettivo è calcolare
Z
lim fn (x) dx;
n!1 I

evitando se possibile di calcolare ciascun integrale (cioè cercando di applicare


il teorema di Lebesgue della convergenza dominata). Quando I è un intervallo
limitato, inoltre, ci si può chiedere se è possibile applicare la teoria di Riemann
(criterio della convergenza uniforme). Seguire la traccia indicata in ogni eser-
cizio, svolgendo i dettagli.

2 2
Esercizio 5 Sia fn (x) = nxe n x in [0; 1]. La successione tende a zero pun-
tualmente ma non uniformemente in [0; 1]. In base alla teoria di Riemann non
possiamo quindi calcolare il limite dell’integrale di fn .
[Suggerimento: cerchiamo una maggiorante integrabile. Si calcola fn0 (x) ; si
determina il massimo di fn (x) ; si trova che questo è limitato al variare di n

2
(anzi è costante), perciò vale una disuguaglianza del tipo jfn (x)j c per ogni
x 2 [0; 1] e per ogni n, e il teorema di Lebsegue è applicabile. Per confronto,
si può calcolare direttamente l’integrale (la primitiva è elementare!) e farne il
limite.]
R +1
Esercizio 6 Si calcoli ora il limite di 0 fn (x) dx dove fn sono le stesse fun-
zioni dell’esempio precedente, applicando il teorema della convergenza dominata.
[Suggerimento: per trovare la maggiorante integrabile in [1; +1) dimostrare
che è fn (x) f1 (x) se x 1; per far questo, dimostrare che per ogni x
1 la successione ffn (x)g è monotona decrescente; per far questo, calcolare la
derivata... rispetto ad n.]
2 2
Esercizio 7 Sia fn (x) = n x e n x in [0; 1]. Studiare il limite dell’integrale
su [0; 1] per ; > 0. (Rispetto all’esempio precedente, in questo caso la funzione
non ha una primitiva elementare per ogni ; > 0; perciò è naturale cercare di
calcolare il limite degli integrali senza calcolare gli integrali).
Traccia: il limite puntuale è zero per ogni ; > 0; perciò se troviamo
una maggiorante integrabile, anche il limite degli integrali è zero. Si osservi il
passaggio:
2 2 2 2
fn (x) = n x e n x = (nx) x e nx :
La funzione
n2 x 2
(nx) e
2
è limitata in [0; 1] perché la funzione g (t) = t e t è limitata su [0; +1) (veri-
…carlo) e la funzione precedente è g (nx). Quindi si può scrivere

0 fn (x) cx :

Di conseguenza per < + 1 il limite dell’integrale è zero (perché?).


RPer
1
calcolare il limite dell’integrale per +1 si imposti il calcolo esplicito
di 0 fn (x) dx con la sostituzione nx = t. Cosa si trova? In questi casi quindi,
a posteriori, è vero o falso che
Z Z
lim fn (x) dx = lim fn (x) dx?
n!1 I I n!1

1
Esercizio 8 Sia fn (x) = 1+nx in [0; 1] con > 0. Calcolare il limite di fn e
dell’integrale di fn , usando il teorema della convergenza dominata.
nx
Esercizio 9 Sia fn (x) = 1+n 2 x2 . Dimostrare che fn tende a zero puntualmente

ma non uniformemente in [ 1; 1]. Calcolare il limite dell’integrale usando il


teorema di Lebesgue.
xn
R1
Esercizio 10 Sia fn (x) = 1+x 10 in [0; 1]. Calcolare limn!1 0 fn (x) dx:

x1=n
R1
Esercizio 11 Sia fn (x) = 1+x2 in [0; 1]. Calcolare limn!1 0
fn (x) dx:

3
Esercizio 12 Sia fn : [0; ] ! R

2n sin (2n x) per x 2 [0; 2 n


]
fn (x) =
0 altrimenti.

Vale il passaggio al limite sotto il segno di integrale?


n
Esercizio 13 Sia gn = ( 1) fn con fn come nell’esempio precedente. Vale il
passaggio al limite sotto il segno di integrale? Che di¤ erenza si nota rispetto
all’esercizio precedente?

Esercizio 14 Sia fn (x) = xn e nx su (0; 1). Suggerimento. Per discutere


il limite dell’integrale, dimostrare che fn (x) f1 (x) per ogni n e per ogni
x 2 (0; 1) :

C. Integrazione per serie


I prossimi due esercizi hanno lo scopo di mostrare situazioni e¤ ettive in cui
il concetto di integrale di Lebesgue è applicabile ma quello di Riemann no.
1
Esercizio 15 Sia fxn gn=1 la successione dei numeri razionali dell’intervallo
[0; 1] e poniamo:
( P
1 1 1
f (x) = n=1 2n sin x xn se x 2 [0; 1] ; x 2
=Q
2 se x 2 [0; 1] \ Q

(a) Dimostrare che la funzione f (x) è ben de…nita, misurabile e limitata in


[0; 1] ; perciò Lebesgue integrabile.
(b) Dimostrare che la funzione f (x) è discontinua in ogni punto di [0; 1] ;
quindi non Riemann integrabile.
(c) Dimostrare che l’integrale di Lebesgue di f si può calcolare mediante una
serie di integrali di Riemann.
1
Esercizio 16 Sia fxn gn=1 la successione dei numeri razionali dell’intervallo
[0; 1] e poniamo:
( P1 1
n=1 2n
p 1 se x 2 [0; 1] ; x 2
=Q
f (x) = jx xn j
0 se x 2 [0; 1] \ Q

(a) Dimostrare che la funzione f (x) è misurabile e Lebesgue integrabile, in


particolare è …nita quasi ovunque, e il suo integrale di Lebesgue si può calcolare
come somma di una serie di integrali di Riemann generalizzati.
(b) Dimostrare che la funzione f (x) è illimitata in ogni intervallo contenuto
in [0; 1] ; in particolare non è Riemann integrabile neppure in senso generalizzato.

4
D. Integrali doppi

Esercizio 17 Sia
sin x
f (x; y) = in = [ 1; 1] R.
x2 + y2
Stabilire se f 2 L1 ( ) applicando il teorema di Fubini-Tonelli, cioè control-
lando se un integrale iterato del modulo di f converge.

Esercizio 18 Sia
1
f (x; y) = in = [ 1; 1] R.
x (x2 + y 2 )

Stabilire se f 2 L1 ( ) applicando il teorema di Fubini-Tonelli, cioè control-


lando se un integrale iterato del modulo di f converge. Si osservi poi che per la
simmetria di dominio e funzione rispetto alla x, l’integrale dovrebbe essere zero:
cosa c’è che non va in quest’a¤ ermazione?

Esercizio 19 Sia f : [0; 1] [0; 1] ! R de…nita da:


1
y2 se y > x
f (x; y) = 1
x2 se y < x

Calcolare i due integrali iterati di f sul quadrato [0; 1] [0; 1], constatando che
esistono …niti ma diversi tra loro. Perché questo non contraddice il teorema di
Fubini-Tonelli?

E. Spazi Lp

Esercizio 20 Stabilire per quali p 2 [1; 1] ciascuna delle seguenti funzioni


appartiene a Lp (R) :
2
e x
f1 (x) = p ;
jxj
1
f2 (x) = ;
1 + jxj
1
f3 (x) = p ;
1 + jxj
1
f4 (x) = p p :
jxj 1 + 3 jxj

Esercizio 21 Si consideri lo spazio di misura (N; P (N) ; m) dove m è la misura


del conteggio. Si scriva esplicitamente cosa a¤ ermano in questo contesto le dis-
uguaglianze di Hölder e di Minkowski in spazi Lp . (Questi spazi sono chiamati
`p ).

5
Esercizio 22 Calcolare i seguenti limiti giusti…cando il procedimento seguito:
1
X 1
X X1
1 m 2(nm+1)=(m+2)
(a) lim 2+m
; (b) lim 2+1
; (c) lim
m!1
n=1
n m!1
n=1
mn m!1
n=1
n!

[Suggerimento: applicare il teorema della convergenza dominata, vedendo la


serie come un integrale astratto in `1 (v. esercizio precedente)]

F. Operatori lineari continui

Esercizio 23 Di ciascuno dei seguenti, dire se è un operatore lineare continuo


tra gli spazi speci…cato, dimostrando l’a¤ ermazione fatta:

1: T : C 0 [ 2; 2] ! C 0 [ 1; 1] ; T f (x) = f (2x)
Z x
2: T : C 0 [ 2; 2] ! C 1 [ 2; 2] ; T f (x) = 3 f (t) dt
0
Z x
3: T : C 0 [ 2; 2] ! C 1 [ 2; 2] ; T f (x) = f (x) + f (t) dt
0
Z x
2
4: T : C 0 [ 2; 2] ! C 0 [ 2; 2] ; T f (x) = f (x) + 3 f (t) dt
0

Z x
0 0
5: T : C [ 2; 2] ! C [ 2; 2] ; T f (x) = f (x) + f (t) dt
0
Z +1
2
6: T : L1 (R) ! L1 (R) ; T f (x) = f (x t) e t dt
1
Z +1
t2
7: T : L3 (R) ! L3 (R) ; T f (x) = f (x t) e dt
1

Z +1
1 1 t2
8: T : L (R) ! L (R) ; T f (x) = f (x t) e dt
1
Z +1
f (x t)
9: T : L1 (R) ! L2 (R) ; T f (x) = sin tdt
1 1 + jtj
10: T : L (R) ! L (R) ; T f (x) = f (x) sin2 x
5 5

6
Svolgimenti
Esercizio 1. La funzione è de…nita e continua per x 6= 0 e sin x1 6= 0, cioè
1 1
x 6= k ; x 6= k ; k 2 Z: La funzione è limitata e: per x ! 0 non esiste limite (né
…nito né in…nito), mentre per x ! k1 ha discontinuità a salto. L’insieme dei
punti di discontinuità è numerabile, dunque di misura di Lebesgue nulla. Perciò
la funzione, essendo limitata, continua quasi ovunque, e de…nita su un intervallo
limitato, è Riemann integrabile.
2
Esercizio 2. 1 è una misura con peso, perché f (x) = ex è misurabile e non
negativa.
jxj
2 non è una misura perché la densità f (x) = xe assume anche valori
negativi; perciò ad esempio 2 ( 1; 0) < 0, mentre la misura di un insieme
dev’essere sempre 0:
3 è una misura.
4 non è una misura perché non è additiva, a causa della non linearità della
funzione t2 : se A; B sono misurabili e disgiunti si ha
2 2 2 2
4 (A [ B) = jA [ Bj = (jAj + jBj) = jAj + 2 jAj jBj + jBj
= 4 (A) + 4 (B) + 2 jAj jBj :

5 è una misura perché combinazione lineare di misure con coe¢ cienti pos-
itivi.
x2
è una misura con peso, rispetto al peso f (x) = e
6 ( 1;0) (x) ; che è
non negativa e misurabile.

Esercizio 3. Poiché f (t) = 1 q.o.,


Z x Z x
F (x) = f (t) dt = 1dt = x:
0 0

Esercizio 4.
(a) (b) (c) (d)
f1 no sì sì sì
f2 sì no no no
f3 sì no si sì
f4 sì no no no
f5 sì sì no no
f6 no sì no sì

Esercizio 5. Seguendo la traccia fornita, calcoliamo

n2 x 2 1 1
fn0 (x) = ne 1 2n2 x2 0 per x2 ;x p ;
2n2 n 2

7
perciò
1 1 1=2
0 fn (x) fn p =p e :
n 2 2
Questa costante è la maggiorante integrabile in [0; 1] ; e per il teorema di Lebesgue,
Z 1 Z 1 Z 1
lim fn (x) dx = lim fn (x) dx = 0dx = 0:
n!1 0 0 n!1 0

Esercizio 6. Seguendo la traccia fornita, calcoliamo1


d n2 x 2 1 1
fn (x) = xe 1 2n2 x2 0 per n2 ;n p :
dn 2x2 x 2
1 p1
Poiché x 1; xp 2 2
< 1 perciò la successione fn (x) ; per x …ssato, è sempre
decrescente, ossia
fn (x) f1 (x) se x 1:
Quindi (tenendo conto anche dell’esercizio precedente)
(
p1 e 1=2 se x 2 [0; 1]
fn (x) 2
2
xe x se x 2 (1; +1) ;

perciò abbiamo trovato la maggiorante integrabile, e il teorema di Lebesgue è


applicabile:
Z +1 Z +1 Z +1
lim fn (x) dx = lim fn (x) dx = 0dx = 0:
n!1 0 0 n!1 0

Esercizio 7. Seguendo la traccia fornita, notiamo che per ogni ; > 0;


n2 x 2
fn (x) = n x e ! 0 per n ! 1 e x 2 [0; 1] :

Inoltre (v. traccia)


0 fn (x) cx ;
funzione che è integrabile in (0; 1) purché sia > 1; cioè < + 1:
Consideriamo ora il caso + 1 e calcoliamo, con la sostituzione nx = t,
Z 1 Z 1 Z n Z n
n2 x 2 t2 dt 1 2
fn (x) dx = n x e dx = n t e =n t e t dt:
0 0 0 n 0
1 La scrittura d non va intesa in senso... letterale: non si può derivare rispetto a una
dn
variabile discreta. Possiamo però: prima pensare di sostituire alla n una variabile continua
y e derivare rispetto a questa variabile; stabilito che la funzione di y è crescente solo per
1 1
y p , seguirà che come funzione di n è crescente solo quando l’intero n è p . Ciò che
x 2 x 2
rende applicabile questa tecnica è che n compare in questa funzione in un modo che continua
ad aver senso se al posto di n c’è una variabile continua (se comparisse ad esempio ( 1)n non
potremmo ragionare così).

8
Ora, per n ! 1 e > 0 si ha
Z n Z +1
2
t2
t e t dt ! t e dt = c;
0 0

1
costante …nita e positiva. Invece n ! 1 per > + 1; perciò per questi
valori di ; il limite degli integrali è in…nito, e quindi è diverso dal limite
dell’integrale. In…ne, per = + 1 si ha
Z 1 Z +1
2
fn (x) dx ! t e t dt;
0 0

che è un limite …nito, ma in ogni caso diverso dall’integrale del limite (che è
zero).

Esercizio 8. Per x 2 [0; 1] e > 0;

1 0 se x 2 (0; 1]
fn (x) = ! = 0 q.o.
1 + nx 1 se x = 0:
1
0 1;
1 + nx
maggiorante integrabile, quindi
Z 1 Z 1
fn (x) dx ! 0dx = 0:
0 0

Esercizio 9.
Per x 6= 0 e n ! 1;
nx nx 1
fn (x) = = ! 0;
1 + n2 x2 2
n x 2 nx
mentre fn (0) = 0; quindi fn (x) ! 0 puntualmente in R. Notiamo che

1 1
fn = ;
n 2

quindi
1
max jfn (x)j ;
[ 1;1] 2
in particolare kfn kC 0 [ 1;1] non tende a zero, cioè fn non tende a zero uniforme-
mente. Tuttavia poiché

fn (x) = g (nx) con


t
g (t) =
1 + t2

9
e la funzione g è limitata su R (perché è continua e tende a zero all’in…nito), si
ha che per una certa costante c > 0 è

jfn (x)j c

per ogni x 2 [ 1; 1] e ogni n = 1; 2; 3; ::: La costante c è una maggiorante


integrabile su [ 1; 1] ; e per il teorema di Lebesgue si conclude che
Z 1
fn (x) dx ! 0:
1

Esercizio 10.
xn
fn (x) = ! 0 per ogni x 2 [0; 1);
1 + x10
1
cioè q.o. in [0; 1] (mentre fn (1) = 2 non tende a zero).

xn 1
0 1 per ogni x 2 [0; 1] ;
1 + x10 1 + x10
e la costante 1 è una maggiorante integrabile. Per il teorema di Lebesgue,
Z 1 Z 1
lim fn (x) dx = lim fn (x) dx = 0:
n!1 0 0 n!1

x1=n
R1
Esercizio 11 Sia fn (x) = 1+x2 in [0; 1]. Calcolare limn!1 0
fn (x) dx:

x1=n 1
fn (x) = ! per x 2 (0; 1]
1 + x2 1 + x2
cioè q.o. in [0; 1] (mentre fn (0) = 0).

x1=n 1
0 per ogni x 2 [0; 1] ;
1 + x2 1 + x2
1
e la funzione 1+x2 è una maggiorante integrabile. Per il teorema di Lebesgue,
Z 1 Z 1 Z 1
dx 1
lim fn (x) dx = lim fn (x) dx = = [arctan x]0 = :
n!1 0 0 n!1 0 1 + x2 4

Esercizio 12. Sia fn : [0; ] ! R

2n sin (2n x) per x 2 [0; 2 n


]
fn (x) =
0 altrimenti.

Vale il passaggio al limite sotto il segno di integrale?

10
Per ogni x > 0 si ha x < 2 n per n abbastanza grande; quindi per ogni
x > 0 è fn (x) = 0 per n abbastanza grande, perciò

fn (x) ! 0 q.o. in [0; ] :

Se valesse il passaggio al limite sotto il segno di integrale si avrebbe


Z Z Z
lim fn (x) dx = lim fn (x) dx = 0dx = 0;
n!1 0 0 n!1 0

tuttavia
Z Z 2 n

fn (x) dx = 2n sin (2n x) dx =


0 0
2n x = t; dx = 2 n dt
Z
= sin tdt = [ cos t]0 = 2;
0

che non tende a zero. Il passaggio al limite sotto il segno di integrale non è
valido.
(Questo signi…ca che non è possibile trovare una maggiorante integrabile
indipendente da n, cosa che si capisce ragionando sul fatto che
n 1
fn 2 = 2n sin = 2n
2
quindi se fosse

0 fn (x) g (x) per ogni x 2 [0; ] e ogni n;

si dovrebbe avere
n 1
g 2 2n
il che suggerisce
2
g (x) ;
x
funzione non integrabile).

Esercizio 13. Come nell’esercizio precedente,

fn (x) ! 0 q.o. in [0; ]

e quindi anche
gn (x) ! 0 q.o. in [0; ] :
Ora però Z Z
n n
gn (x) dx = ( 1) fn (x) dx = ( 1) 2
0 0

11
che non ha limite. In questo caso quindi l’integrale del limite vale zero mentre
il limite degli integrali non esiste neppure. Anche in questo caso non vale,
comunque, il passaggio al limite sotto il segno di integrale.

Esercizio 14. Per ogni x > 0 per n ! 1

fn (x) = xn e nx
! 0:

Ogni fn 2 L1 (0; 1) perché fn è limitata e per n …ssato e x ! +1 è fn (x) ! 0


con velocità esponenziale. Mostriamo che è fn (x) f1 (x) per ogni n e per ogni
x 2 (0; 1) : Si ha (per questo ragionamento si veda la nota all’Esercizio 6)

d d x n
xn e nx
= xe = xn e nx
log xe x
= xn e nx
(log x x) < 0
dn dn
per ogni x > 0 e n = 1; 2; 3; ::: Quindi fn (x) f1 (x) ; e f1 è la maggiorante
integrabile indipendente da n: Per il teorema di Lebsegue,
Z +1 Z +1
lim xn e nx dx = lim xn e nx dx = 0:
n!+1 0 0 n!+1

Esercizio 15.
(a) Poiché la funzione

1 1
fn (x) = sin per x 2 [0; 1]
2n x xn

è ben de…nita e continua per ogni x =


6 xn , in particolare è misurabile. Dunque
la serie
X1 1
X
1 1 1
n
sin = 1;
n=1
2 x xn n=1
2n

convergente per ogni x 2 [0; 1] \ Q, de…nisce una funzione misurabile. Allora la


funzione f (x) ; essendo uguale q.o. a questa serie, e uguale a 2 negli altri punti,
è misurabile e limitata, perciò Lebesgue integrabile.
(b) Poiché la funzione vale 2 nei razionali e vale non più di 1 negli irrazionali,
è discontinua in ogni punto, perciò non è Riemann integrabile.
(c) Poiché 21n sin x 1xn 0; per il teorema di integrazione per serie di
funzioni misurabili e non negative possiamo scrivere
Z 1 X1 Z 1
1 1
f (x) dx = sin dx
0 n=1
2n 0 x xn

dove ciascun integrale scritto è un integrale di Riemann, in quanto l’integranda


è limitata ed è continua salvo in un punto, xn .

12
Esercizio 16.
(a) Il fatto che f (x) sia misurabile si dimostra come nell’esercizio prece-
dente. Essendo 21n p 1 0 possiamo applicare il teorema di integrazione
jx xn j
(di Lebesgue) per serie e scrivere
Z 1 X1 Z 1
1 dx
f (x) dx = n
p : (1)
0 n=1
2 0 jx xn j

D’altro canto
Z 1 Z 1 xn Z 1 Z 1
dx dt dt dt
p = p p =2 p = 4;
0 jx xn j xn jtj 1 jtj 0 t

perciò
Z 1 X1
1
f (x) dx n
4 = 4:
0 n=1
2

In particolare, essendo integrabile, f (x) è …nita q.o. Poiché ciascun integrale


R1
0
p dx è un integrale di Riemann generalizzato convergente, la (1) dice
jx xn j
appunto che l’integrale di Lebesgue di f è una serie di integrali di Riemann
generalizzati.
(b)
X1
1 1 1 1
lim n
p lim p = +1:
x!xm 2 jx x j x!xm 2m jx xm j
n=1 n

Quindi per ogni numero razionale xm 2 [0; 1] ; scegliendo una successione di


numeri irrazionali che tende a xm , lungo questa successione la f tende a in…nito,
il che dimostra che f è illimitata in ogni intorno di ogni numero razionale, e
dunque in ogni sottointervallo contenuto in [0; 1]. Perciò non sono soddisfatte
le ipotesi minime a¢ nché si possa tentare di de…nire l’integrale di Riemann
generalizzato di f (questo concetto richiede che f sia limitata tranne gli intorni
di un numero …nito di punti).

Esercizio 17.
Z 1 Z Z 1 Z
sin x dy
dy dx = jsin xj dx
1 R x2 + y 2 1 R x2 + y 2
Z 1 +1
1 y
=2 sin x arctan dx
0 x x 1
Z 1
sin x
=2 dx < 1
0 x
sin x
perché la funzione x è continua e limitata in (0; 1) : Perciò f 2 L1 R2 :

13
Esercizio 18.
Z 1 Z Z 1 Z
1 1 dy
dy dx = dx
1 R x (x + y 2 )
2
1 jxj R (x2 + y2 )
Z 1 +1 Z 1
1 1 y 1
=2 arctan dx = 2 dx = +1
0 x x x 1 0 x2

= L1 ( ). La simmetria garantisce che l’integrale, se esiste, vale zero,


quindi f 2
ma non basta a garantire che esista.

Esercizio 19. Sia f : [0; 1] [0; 1] ! R de…nita da:


1
y2 se y > x
f (x; y) = 1
x2 se y < x

Calcolare i due integrali iterati di f sul quadrato [0; 1] [0; 1], constatando che
esistono …niti ma diversi tra loro. Perché questo non contraddice il teorema di
Fubini-Tonelli?

Z 1 Z 1 Z 1 Z x Z 1
1 1
f (x; y) dy dx = dy + dy dx
0 0 0 0 x2 y 2
Z !x Z 1
1 1
1 1 1 1
= + dx = 1+ dx = 1:
0 x y x 0 x x
Z 1 Z 1 Z 1 Z y Z 1
1 1
f (x; y) dx dy = 2
dx + 2
dx dy
0 0 0 0 y y x
Z ! Z 1
1 1
1 1 1 1
= + dy = +1 dy = 1:
0 y x y 0 y y

I due integrali iterati esistono …niti e diversi tra loro. Ciò signi…ca che le ipotesi
del teorema di Fubini-Tonelli non sono veri…cate, ossia: l’integrale doppio e gli
integrali iterati del modulo di f sono tutti divergenti. Difatti, ad esempio:
Z 1 Z 1 Z 1 Z x Z 1
1 1
jf (x; y)j dy dx = 2
dy + 2
dy dx
0 0 0 0 x x y
Z 1 ! Z 1
1
1 1 2
= + dx = 1 dx = +1:
0 x y x 0 x

Esercizio 20. !p
2
p e x
jf1 (x)j = p
jxj

14
è integrabile a +1 per ogni p 2 [1; 1); vicino a 0 per p=2 < 1; cioè p < 2:
Quindi: 1 p < 2:
p
p 1
jf2 (x)j =
1 + jxj
è continua, limitata, è integrabile a +1 per ogni p > 1: Quindi: 1 < p +1:
!p
p 1
jf3 (x)j = p
1 + jxj

è continua, limitata, è integrabile a +1 per ogni p > 2: Quindi: 2 < p +1:


0 1p
p 1
jf4 (x)j = @ p p A
jxj 1 + 3 jxj

1 1
è integrabile vicino a 0 per p=2 < 1; cioè p < 2, a +1 per 2 + 3 p > 1, quindi
p > 65 : Perciò: 65 < p < 2:

Esercizio 21
1
x 2 `p , x = fxn gn=1 R,
1
X p
jxn j < 1:
n=1
1
!1=p
1
X p
kfxn gn=1 k`p = jxn j :
n=1

Disuguaglianza di Minkowsky:

1
!1=p 1
!1=p 1
!1=p
X p
X p
X p
jxn + yn j jxn j + jyn j ;
n=1 n=1 n=1

disuguaglianza di Hölder:

1 1
!1=p 1
!1=q
X X p
X q 1 1
jxn yn j jxn j jyn j per + = 1:
n=1 n=1 n=1
p q

Esercizio 22.
(a)
1
X Z
1 1
2+m
= d (n)
n=1
n N n2 + m

15
dove è la misura del conteggio in N. Sia
1
fm (n) = :
n2 + m
lim fm (n) = 0 per ogni n 2 N
m!1
1 1
0< < 2 2 `1
n2 + m n
perché
X1
1
2
< 1;
n=1
n
quindi si può applicare il teorema della convergenza dominata e concludere che
1
X 1
X
1 1
lim 2
= lim 2 = 0:
m!1
n=1
n + m n=1 m!1 n +m

(b)
m 1
lim = 2
m!1 mn2 + 1 n
m m 1
2 2
= 2 2 `1 ;
mn + 1 mn n
quindi si può applicare il teorema della convergenza dominata e concludere che
1
X 1
X 1
X 2
m m 1
lim 2
= lim 2
= 2
= :
m!1
n=1
mn + 1 n=1 m!1 mn + 1 n=1 n 6

(Il valore numerico della somma della serie, che si può calcolare con metodi di
analisi 2 legati
P1 alle serie di Fourier, non è essenziale nella soluzione di questo
1
esercizio: n=1 n2 è già un risultato “numerico”).
(c)
2(nm+1)=(m+2) 2n
lim = :
m!1 n! n!
Poiché
nm + 1 nm + 2n
= n;
m+2 m+2
2(nm+1)=(m+2) 2n
2 `1
n! n!
perciò
X1 X1 X1
2(nm+1)=(m+2) 2(nm+1)=(m+2) 2n
lim = lim = = e2 1;
m!1
n=1
n! n=1
m!1 n! n=1
n!
P1 xn
perché n=0 n! = ex :

16
Esercizio 23.
1. T è lineare,

kT f kC 0 [ 1;1] = max jf (2x)j = max jf (x)j = kf kC 0 [ 2;2] ;


[ 1;1] [ 2;2]

continuo. (La norma è addirittura conservata in questo caso).


2: T f 2 C 1 [ 2; 2] ; T è lineare,
Z x
jT f (x)j = 3 f (t) dt 3 2 kf kC 0 [ 2;2]
0
0
(T f ) (x) = j3f (x)j 3 kf kC 0 [ 2;2]

kT f kC 1 [ 2;2] 9 kf kC 0 [ 2;2] ;

e T è continuo.
= C 1 [ 2; 2] in generale, se f è continua ma non derivabile. L’operatore
3. T f 2
quindi non agisce tra gli spazi indicati.
2
4: T non è lineare, per la presenza del termine f (t) sotto integrale.
0
5: T f 2 C [ 2; 2] ; T è lineare,

kT f kC 0 [ 2;2] kf kC 0 [ 2;2] + 2 kf kC 0 [ 2;2] = 3 kf kC 0 [ 2;2] ;

e T è continuo.
6: T lineare,

T f (x) = (f g) (x) con


2
x
g (x) = e 2 L1 (R) ;

quindi
kT f kL1 (R) = kf gkL1 (R) kf kL1 (R) kgkL1 (R) ;
e T è continuo.
7. Come nel punto precedente, inoltre per la disuguaglianza di Young

kT f kL3 (R) = kf gkL3 (R) kf kL3 (R) kgkL1 (R) ;

e T è continuo.
8. Come nel punto precedente, inoltre per la disuguaglianza di Young

kT f kL3 (R) = kf gkL1 (R) kf kL1 (R) kgkL1 (R) ;

e T è continuo.
9. T lineare,

T f (x) = (f g) (x) con


sin x
g (x) = 2 L2 (R)
1 + jxj

17
perché g è limitata e
2
sin x 1
1 + jxj 2
(1 + jxj)
integrabile all’in…nito. Per la disuguaglianza di Young,

kT f kL2 (R) = kf gkL2 (R) kf kL1 (R) kgkL2 (R) ;

e T è continuo.
10. T è lineare,

T f (x) = f (x) g (x) con


g (x) = sin2 x 2 L1 (R)

perciò
kT f kL5 (R) = kf gkL5 (R) kf kL5 (R) kgkL1 (R) ;
e T è continuo.

18

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